Presentazione di PowerPoint - scuoladigitalemarche.it · Nella sperimentazione del MIT, le 5 ore...
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+
Alla fine
degli anni ’90
Quando? Dove?
MIT
Chi? Perché?
Professor
John Belcher
Dourmashkin
and Litster
Gap tra
insegnamento
tradizionale e
modo di
apprendere degli
studenti
[Enhanced]
+ Strategia al MIT
13 tavoli tondi
13 lavagne bianche
3 gruppi di 3 ad ogni
tavolo, mescolati di
diversi livelli
Almeno un pc per
gruppo
+ Una tipica lezione è formata da:
Lezione parlata intervallata da
esperimenti hands-on
Discussione
Esercizi con carta e penna
Simulazioni
Domande di concetto
Il docente non ha un posto fisso ma gira
per osservare e facilitare
l’apprendimento
+ La domanda di concetto:
Formulazione domanda
Risposte individuali
Immediato feedback del docente
Discussione tra pari
Risposta dopo la discussione
Spiegazione
+ Il movimento delle Avanguardie
Educative
22 SCUOLE FONDATRICI
389 SCUOLE ADERENTI
12 IDEE
http://avanguardieeducative.indire.it
+ Come deve essere il tempo?
Nella sperimentazione del MIT, le 5 ore curricolari di fisica
sono state compattate in due lezioni da 2 ore e mezzo in quanto
il lavoro laboratoriale richiede un tempo più disteso per lo
svolgimento di compiti collaborativi, sperimentazioni, ecc.
Per quanto riguarda il ripensamento
del calendario scolastico o l’utilizzo
del tempo scuola, potrebbe essere
interessante approfondire i temi di
una diversa scansione del calendario
scolastico o di una compattazione
dell’orario…
+ Alcuni ingredienti
della metodologia TEAL
LEZIONE INTERVALLATA DA VIDEO, IMMAGINI,
ESPERIMENTI HANDS ON O SIMULATORI
LAVORI IN GRUPPI MEDIANTE SOFTWARE O RISOLUZIONE
ESERCIZI CON CARTA E PENNA O ALLE LAVAGNE
DOMANDE DI CONCETTO
CONDIVISIONE
VERIFICA
DIVERTIMENTO
+ Flessibilità
L’active learning si basa sulla FLESSIBILITÀ, che rappresenta la parola chiave del TEAL. Ciò che può funzionare con alcuni studenti può rivelarsi fallimentare con altri studenti; spetta al docente calibrare l’uso della tecnologia e organizzare i gruppi di lavoro in base agli obiettivi formativi e curricolari dell’istituzione scolastica e al contesto territoriale specifico.
+ FLESSIBILITA’ TEMPO
+ FLESSIBILITA’ SPAZIO
+ Un possibile format
Fase di attivazione: fornire un tema, una
questione, che catturi la curiosità, motivi a
intraprendere un’attività.
Fase di produzione: in aula, proporre le
diverse strategie della didattica attiva allo
scopo di rispondere alla sfida.
Fase di elaborazione: chiarire, rendere
espliciti e consolidare gli apprendimenti.
+ Un secondo format
Problem posing: proporre un quesito,
anche tratto dalla realtà quotidiana, da risolvere.
Suddivisione della classe in gruppi di 4/5
alunni
Problem solving: studiare il problema
e cercare la soluzione con propri metodi e procedure.
Relazione dei gruppi alla classe: riferire
alla classe dalla propria postazione
Discussione tra gruppi
Sintesi del docente.
+ Ancora Flessibilità
Gli schemi proposti sono delle
tracce di lavoro possibili, da
considerarsi come spunti e non
come sequenza rigida o come
protocolli operativi. Ogni classe e
ogni docente troverà un suo modo
per lavorare in modo attivo, con il
sostegno delle ICT, utilizzando gli
spunti forniti dalla metodologia
TEAL.
+ La valutazione
La valutazione permea tutte le fasi, come prassi
formativa/educativa continua. Il processo valutativo riguarda
dunque:
-l’osservazione e l’annotazione dell’operosità degli
studenti in contesto
-la valutazione individuale e di gruppo dei loro prodotti
- le pratiche di autovalutazione e valutazione tra pari
- le pratiche di verifica degli apprendimenti più
tradizionali.
+ FASE BILIARDO
(fisica III)
SIMMETRIE
(matematica II)
EFFETTO FOTOELETTRICO
(fisica V)
VELIERO (matematica III)
SCIMMIA
(fisica
biennio)
0 LANCIO
1
ATTIVAZIONE
2
ELABORAZIONE
IN GRUPPI
3
DISCUSSIONE
4 SINTESI
5 VERIFICA orsola caporaso - magda fiori - savoia benincasa
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+ Sitografia NON esaustiva 1
• Pagina dedicata alla metodologia TEAL curata dall’IIS “Enrico Fermi” di
Mantova, con esempi di lezioni, sceneggiature di lezioni e approfondimenti,
http://www.fermimn.gov.it/TEAL/index.php
• PhETs: repertorio di simulazioni progettate e realizzate dall’Università del
Colorado su vari argomenti. Le risorse sono disponibili in varie lingue,
http://phet.colorado.edu/
• Recensione di risorse e software a cura della scuola “Enrico Fermi” di
Mantova, http://www.fermimn.gov.it/opensource/index.php
• Risorse per l’insegnamento delle STEM a cura del progetto europeo Scientix,
http://www.scientix.eu/web/guest/resources
• Software Geogebra, https://www.geogebra.org/
• Associazione culturale Videoscienza, www.videoscienza.it
• OggiScienza, pubblicato da Sissa Medialab una società della Scuola
Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Triest,
http://oggiscienza.wordpress.com
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+ Sitografia NON esaustiva 2
• Rai scuola, http://www.scuola.rai.it
• Scienze Rai, http://www.scienze.rai.it
• National Geographi, www.nationalgeographic.it
• ENI Scuola, http://www.eniscuola.net/it/
• Neuroscienze e dipendenze - Dipartimento Politiche antidroga,
http://www.neuroscienzedipendenze.it/neurotrasmissione.html
• WEHI MOVIES, http://www.wehi.edu.au/education/wehitv/
• AIRC, http://www.airc.it/prevenzione-tumore/alimentazione/pillole-di-sana-
alimentazione/
• Museo Nazionale scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci Milano,
http://www.museoscienza.org/video/
• Galileo giornale di scienza, http://www.galileonet.it
• McGraw-Hill Higher Education - Human Anatomy
http://highered.mheducation.com/sites/0072495855/student_view0/index.html
• Centro per l'apprendimento della genetica, http://learn.genetics.utah.edu
• Sito della BBC, www.bbc.co.uk
• Sito del British Council www.britishcouncil.org
• Sito dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, https://www.youtube.com/user/inaftv
• Sito del National Geographic, www.nationalgeographic.it orsola caporaso - magda fiori - savoia benincasa
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