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PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (P.A.T.)
Comune di Adria (RO)
Adria – 22 Aprile 2013
Documento Preliminare ai sensi dell’art. 3 della Legge Regionale 11/2004
L.R. 23 aprile 2004 n. 11 “Norme per il governo del territorio”
Partecipazione Concertazione
Sussidarietà Sostenibilità dello sviluppo VAS
Quadro Normativo
PRINCIPI E RIFERIMENTI
Comune di Adria – DOCUMENTO PRELIMINARE – 22 Aprile 2013
L.R. 23 aprile 2004 n. 11 “Norme per il governo del territorio”
Quadro Normativo
Art. 1 - OGGETTO
“…. detta le norme per il governo del territorio del Veneto, definendo le competenze di ciascun ente
territoriale, le regole per l'uso dei suoli secondo criteri di prevenzione e riduzione o di eliminazione dei
rischi, di efficienza ambientale, di competitività e di riqualificazione territoriale al fine di migliorare la
qualità della vita.”
Art. 2 – CONTENUTI E FINALITÀ
La presente legge stabilisce criteri, indirizzi, metodi e contenuti degli strumenti di pianificazione, per il
raggiungimento delle seguenti finalità:
a) promozione e realizzazione di uno sviluppo sostenibile e durevole, finalizzato a soddisfare le
necessità di crescita e di benessere dei cittadini, senza pregiudizio per la qualità della vita
delle generazioni future, nel rispetto delle risorse naturali;
b) tutela delle identità storico-culturali e della qualità degli insediamenti urbani ed extraurbani,
attraverso la riqualificazione e il recupero edilizio ed ambientale degli aggregati esistenti, con
particolare riferimento alla salvaguardia e valorizzazione dei centri storici;
c) tutela del paesaggio rurale, montano e delle aree di importanza naturalistica;
d) utilizzo di nuove risorse territoriali solo quando non esistano alternative alla riorganizzazione e
riqualificazione del tessuto insediativo esistente;
e) messa in sicurezza degli abitati e del territorio dai rischi sismici e di dissesto idrogeologico;
f) coordinamento delle dinamiche del territorio regionale con le politiche di sviluppo nazionali
ed europee. (…)
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L.R. 23 aprile 2004 n. 11 “Norme per il governo del territorio”
Quadro Normativo
Art. 2 – CONTENUTI E FINALITÀ (segue)
Le finalità di cui al comma 1 sono perseguite, nel rispetto dei principi di sussidiarietà, adeguatezza, ed
efficienza, mediante:
a) la semplificazione dei procedimenti di pianificazione, con riduzione di tempi e con garanzia di
trasparenza e partecipazione;
b) l’adozione e l’utilizzo di un sistema informativo territoriale unificato e accessibile, al fine di disporre di
elementi conoscitivi raffrontabili;
c) il coinvolgimento dei cittadini, delle rappresentanze economico-sociali e delle associazioni individuate
ai sensi dell'articolo 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349 "Istituzione del Ministero dell'ambiente e norme in
materia di danno ambientale" e successive modificazioni, alla formazione degli strumenti di
pianificazione e alle scelte che incidono sull'uso delle risorse ambientali;
d) il riconoscimento in capo ai comuni della responsabilità diretta nella gestione del proprio
territorio.
Comune di Adria – DOCUMENTO PRELIMINARE – 22 Aprile 2013
L.R. 23 aprile 2004 n. 11 “Norme per il governo del territorio”
Quadro Normativo
Art. 3 – LIVELLI DI PIANIFICAZIONE
La pianificazione si articola in:
a) piano di assetto del territorio comunale (PAT) e piano degli interventi comunali (PI)
che costituiscono il piano regolatore comunale, piano di assetto del territorio
intercomunale (PATI) e piani urbanistici attuativi (PUA);
b) piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP);
c) piano territoriale regionale di coordinamento (PTRC).
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L.R. 23 aprile 2004 n. 11 “Norme per il governo del territorio”
Quadro Normativo
ARTICOLAZIONE DEI PIANI
PIANO TERRITORIALE REGIONALE DI COORDINAMENTO
(P.T.R.C.)
PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE
(P.T.C.P.)
PIANO REGOLATORE COMUNALE
(P.R.C.)
Piano di assetto del territorio intercomunale
(P.A.T.I.)
Piano di assetto del territorio
(P.A.T.)
Piano degli Interventi
(P.I.)
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L.R. 23 aprile 2004 n. 11 “Norme per il governo del territorio”
Quadro Normativo
ARTICOLAZIONE PIANIFICAZIONE COMUNALE
PUA
Piano Regolatore Comunale
+
PAT
PI
PATI
La pianificazione comunale si articola in:
Piano di Assetto del Territorio comunale ( PAT )
Piano degli Interventi ( PI )
Piano Regolatore Comunale ( PRC )
e i Piani Urbanistici Attuativi ( PUA )
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Quadro Normativo
PIANO REGOLATORE COMUNALE
Piano Assetto Territorio
Scelte di assetto e di
sviluppo
Piano degli Interventi
coerente e in attuazione al
Piano di Assetto
• le previsioni sono decennali ma l’efficacia è a
tempo indeterminato
• fissa le condizioni di sostenibilità degli interventi e
le trasformazioni ammissibili a livello strutturale
• all’approvazione del PAT il PRG vigente diventa
Piano degli Interventi per le parti compatibili col PAT
• dopo cinque anni decadono le previsioni non
attuate
• si rapporta con il bilancio pluriennale comunale e
con il programma triennale delle opere pubbliche
• si attua attraverso interventi edilizi diretti o per
mezzo di piani attuativi
Piani urbanistici attuativi
PUA
Comune di Adria – DOCUMENTO PRELIMINARE – 22 Aprile 2013
Il Percorso Amministrativo
DOCUMENTO PRELIMINARE Giunta Comunale
CONCERTAZIONE/PARTECIPAZIONE
ADOZIONE
Consiglio Comunale
DEPOSITO/PUBBLICAZIONE
OSSERVAZIONI
CONTRODEDUZIONI
Consiglio Comunale
APPROVAZIONE
Conferenza servizi
ENTRATA IN VIGORE
concertazione enti territoriali concertazione amministrazioni confronto assoc. economiche, sociali e culturali confronto gestori servizi
convocazione conferenza servizi esame del piano e delle osservazioni approvazione e ratifica giunta provinciale/ regionale
pubblicazione provincia/regione entrata in vigore dopo 15 gg
documento preliminare elaborati del piano norme di salvaguardia deposito presso Comune affissione albo pretorio + giornali presentazione osservazioni controdeduzioni osservazioni trasmissione provincia/regione
Le fasi
Comune di Adria – DOCUMENTO PRELIMINARE – 22 Aprile 2013
Il Percorso Amministrativo
Le fasi
Le fasi di lavoro del PAT: 1. Avvio del processo: Documento Preliminare 2. Partecipazione e concertazione 3. Attività di analisi: Quadro conoscitivo 4. Valutazione 5. Progetto 6. Adozione, osservazioni, approvazione
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Piano di Assetto del Territorio
Le fasi
Definizione Obiettivi e Tempistica
Sottoscrizione accordo di
pianificazione
Adozione del PAT in Consiglio Comunale
Pubblicazione all’albo (30 giorni)
Presentazione osservazioni (30 giorni)
Conferenza dei servizi per approvazione PAT
Ratifica da parte della Giunta Regionale
(Provincia)
Pubblicazione DGR su BUR
Avvio Concertazione
Raccolta dati Quadro Conoscitivo
Avvio procedura VAS
Presa d’atto Documento Preliminare
Giunta Comunale
Fase 1 Avvio
Fase 2 Consultazioni/Partec
ipazione e Analisi
Fase 3 Proposta PAT
Fase 5 PAT
Fase 4 Progetto
Definitivo PAT
Bozza Documento Preliminare
Risultati concertazione
Risultati Partecipazione
Analisi degli esisti della VAS
Validazione Quadro Conoscitivo con
Regione
Bozza accordo di pianificazione
Avvio Partecipazione
ELABORAZIONE
PROGETTO DEFINITIVO DEL
PAT
Esame e Verifica con A.C.
Verifiche e Consultazione con Regione/
Provincia
Proposta di PAT
Recepimento indirizzi VAS
Invio ad Enti competenti in materia ambientale
Deposito e recepimento osservazioni su VAS
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L.R. 23 aprile 2004 n. 11 “Norme per il governo del territorio”
Quadro Normativo
NUOVI STRUMENTI PER LA GESTIONE DEL TERRITORIO
la perequazione urbanistica finalizzata all’equa distribuzione tra i proprietari degli immobili
interessati, dagli interventi dei diritti edificatori riconosciuti dalla pianificazione urbanistica e
degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali, indipendentemente dalle
specifiche destinazioni d’uso assegnate alle singole aree;
il credito edilizio cioè la possibilità di acquisire un diritto edificatorio come conseguenza
della demolizione di opere incongrue, dell’eliminazione degli elementi di degrado, di interventi
di miglioramento della qualità urbana, paesaggistica, architettonica e ambientale;
la compensazione urbanistica che permette ai proprietari di aree e di edifici oggetto di
vincolo preordinato all’esproprio di recuperare adeguata capacità edificatoria, anche
attraverso il credito edilizio, su aree e/o edifici, previa cessione all’amministrazione dell’area
oggetto di vincolo.
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L.R. 23 aprile 2004 n. 11 “Norme per il governo del territorio”
Quadro Normativo
Art. 3 – LIVELLI DI PIANIFICAZIONE (segue)
…
5. Al fine dell’adozione del PTRC, del PTCP, del PAT e del PATI, l’ente territoriale competente
elabora un documento preliminare che contiene in particolare:
a) gli obiettivi generali che s’intendono perseguire con il piano e le scelte
strategiche di assetto del territorio anche in relazione alle previsioni degli strumenti
di pianificazione di livello sovraordinato;
b) le indicazioni per lo sviluppo sostenibile e durevole del territorio.
…
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L.R. 23 aprile 2004 n. 11 “Norme per il governo del territorio”
Quadro Normativo
Art. 4 – VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA ( VAS )
Al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile e
durevole ed assicurare un elevato livello di protezione
dell’ambiente, i comuni, le province e la Regione,
nell’ambito dei procedimenti di formazione degli
strumenti di pianificazione territoriale, provvedono
alla valutazione ambientale strategica (VAS) degli
effetti derivanti dalla attuazione degli stessi ai sensi
della direttiva 42/2001/CE del 27 giugno 2001
“Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio
concernente la valutazione degli effetti di determinati
piani e programmi sull’ambiente”.
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Quadro Normativo
INDICAZIONI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE E DUREVOLE
Per sviluppo sostenibile si intende lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i
propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.
Con riferimento al Piano di Assetto del Territorio questo tema può essere tradotto in:
• ordinato sviluppo del territorio, dei tessuti urbani e del sistema produttivo;
• compatibilità dei processi di trasformazione del suolo con la sicurezza e la tutela dell’integrità fisica e
con l’identità culturale del territorio;
• miglioramento della qualità della vita e della salubrità degli insediamenti;
• riduzione della pressione degli insediamenti sui sistemi naturali e ambientali, anche attraverso
opportuni interventi di mitigazione degli impatti generati dall’edilizia rurale e dalle infrastrutture;
• miglioramento della qualità ambientale, architettonica e sociale del territorio urbano e la sua
riqualificazione;
• consumo di nuovo territorio solo quando non sussistano alternative derivanti dalla sostituzione dei
tessuti insediativi esistenti, ovvero dalla loro riorganizzazione e riqualificazione;
• miglioramento del bilancio energetico del patrimonio edilizio mediante incentivazione all’uso di nuove
tecnologie
Comune di Adria – DOCUMENTO PRELIMINARE – 22 Aprile 2013
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Quadro Normativo
Art. 5 – CONCERTAZIONE E PARTECIPAZIONE
1. I comuni, le province e la Regione nella formazione degli strumenti di
pianificazione territoriale ed urbanistica, conformano la propria attività
al metodo del confronto e della concertazione con gli altri enti
pubblici territoriali e con le altre amministrazioni preposte alla cura
degli interessi pubblici coinvolti.
2. L’amministrazione procedente assicura, altresì, il confronto con le
associazioni economiche e sociali portatrici di rilevanti interessi sul
territorio e di interessi diffusi, nonché con i gestori di servizi pubblici e
di uso pubblico invitandoli a concorrere alla definizione degli obiettivi e
delle scelte strategiche individuate dagli strumenti di pianificazione.
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Quadro Normativo
Art. 14 – PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE, EFFICACIA E VARIANTI DEL PAT
Comune di Adria – DOCUMENTO PRELIMINARE
1. La giunta comunale elabora un documento preliminare con i
contenuti di cui all’articolo 3, comma 5 e, a seguito della conclusione
della fase di concertazione di cui all’articolo 5, lo trasmette al consiglio
comunale ai fini dell'adozione del piano.
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Quadro Normativo
IL PIANO COME PROGETTO CONDIVISO
Nella formazione degli strumenti di pianificazione
territoriale ed urbanistica è prevista una fase preventiva
di concertazione e partecipazione con gli altri Enti
pubblici e con le amministrazioni preposte alla cura degli
interessi pubblici coinvolti, nonché il confronto con le
associazioni economiche e sociali portatrici di rilevanti
interessi sul territorio e con gli enti gestori di servizi
pubblici.
Comune di Adria – DOCUMENTO PRELIMINARE – 22 Aprile 2013
L.R. 23 aprile 2004 n. 11 “Norme per il governo del territorio”
Quadro Normativo
L’UTILITÀ DEL PROCESSO DI FORMAZIONE DEL PIANO
Nella stesura di un piano non è importante solo il
prodotto finale, ma anche il “percorso”, il processo di
maturazione, attraverso il quale vengono definite le
regole
per una comunità ed il suo territorio.
Il processo deve coinvolgere il maggior numero di
soggetti: ricerca ed offre strumenti di supporto al piano,
evita la definizione di regole astratte e non sentite,
che sottendono il pericolo di essere eluse.
Comune di Adria – DOCUMENTO PRELIMINARE – 22 Aprile 2013
P.A.T. ADRIA
IL DOCUMENTO PRELIMINARE
Comune di Adria – DOCUMENTO PRELIMINARE – 22 Aprile 2013
P.A.T. ADRIA
L.R. 23 aprile 2004 n. 11 “Norme per il governo del territorio”
DISCIPLINA DEL
TERRITORIO
• Disposizioni
generali
• Disposizioni
locali
Valutazione di Compatibilità Idraulica
QUADRO CONOSCITIVO
Quadro dei vincoli
e della pianificazione
sovraordinata
Recepimento
disposizioni
di livello superiore
Valutazione di Incidenza Ambientale
Valutazione Ambientale Strategica
Stato del territorio:
• Sistema geologico
• Sistema ambientale
• Sistema insediativo
• Sistema relazionale
Formulazione
di obiettivi:
• generali
• locali
Scelte
progettuali
strutturali
e strategiche
DOCUMENTO PRELIMINARE
Comune di Adria – DOCUMENTO PRELIMINARE – 22 Aprile 2013
P.A.T. ADRIA
L.R. 23 aprile 2004 n. 11 “Norme per il governo del territorio”
Vincoli Invarianti Fragilità
TRASFORMABILITÀ
Ambiti Territoriali Omogenei (ATO)
Azioni strategiche
Valori e Tutele
Comune di Adria – DOCUMENTO PRELIMINARE – 22 Aprile 2013
DOCUMENTO PRELIMINARE
L.R. 23 aprile 2004 n. 11 “Norme per il governo del territorio”
• gli obiettivi generali e le scelte strategiche di assetto del territorio
• le indicazioni per lo sviluppo sostenibile e durevole del territorio
Il Documento Preliminare ha in allegato
la prima analisi sullo stato dell’ambiente
(Rapporto Preliminare Ambientale) della VAS
“Gli interventi di pianificazione degli anni più recenti dovranno dunque essere
raccordati in un quadro d’insieme, nella prospettiva ormai irrinunciabile, della
sostenibilità delle scelte”
Comune di Adria – DOCUMENTO PRELIMINARE – 22 Aprile 2013
IL QUADRO CONOSCITIVO DELLO STATO DEL TERRITORIO
Documento Preliminare
Il Documento Preliminare individua e valuta le “principali dinamiche di trasformazione in
atto” sul territorio, le cause e quindi i principali problemi da affrontare attraverso il
P.A.T., organizzandone l’esposizione nei seguenti sistemi:
1. Sistema Geologico, Idrogeologico e Idraulico
2. Sistema Ambientale e Paesaggistico
3. Sistema Insediativo, dei Servizi e dei Beni storico culturali
4. Sistema Economico e Produttivo
5. Sistema Relazionale
- Elementi
caratterizzanti
- Criticità
Il Documento Preliminare individua e valuta le “principali dinamiche di trasformazione in atto” sul
territorio, le cause e quindi i principali problemi da affrontare attraverso il P.A.T.
Comune di Adria – DOCUMENTO PRELIMINARE – 22 Aprile 2013
CONTENUTI
Documento Preliminare
• Rapporto con la Pianificazione Sovraordinata-Quadro Pianificazione Comunale
• Rapporto sintetico sullo stato del territorio e individuazione delle
problematiche emergenti
• Sistema Geologico, Idrogeologico e Idraulico
• Sistema Ambientale e Paesagistico – La Rete Ecologica
• Sistema Insediativo, dei Servizi e dei Beni storico-culturali
• Sistema Economico-Produttivo
• Sistema Relazionale
• Valutazioni preliminari e linee guida generali per il PAT di Adria
• Indicazioni per un percorso sostenibile e durevole
• Obiettivi Strategici Condivisi e Scelte Strutturali del PAT
• Sistema Geologico, Idrogeologico e Idraulico
• Sistema Ambientale e Paesaggistico
• Sistema Insediativo, dei Servizi e dei Beni storico culturali
• Sistema Relazionale
PREMESSA
1. STATO DEL
TERRITORIO
2. SVILUPPO DEL
TERRITORIO
3. CONCERTAZIONE E PARTECIPAZIONE
4. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
Comune di Adria – DOCUMENTO PRELIMINARE – 22 Aprile 2013
STRATEGIA GENERALE
Documento Preliminare
SERVIZI
TURISMO
CULTURA
SCUOLA
MUSEI
BELLEZZE PAESAGGISTICHE
BELLEZZE ARCHITETTONICHE
CUCINA
C.S.A.
OSPEDALE
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SISTEMA GEOLOGICO, IDROGEOLOGICO E IDRAULICO
Il Documento Preliminare
Comprende gli elementi fisici del territorio
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SISTEMA GEOLOGICO, IDROGEOLOGICO E IDRAULICO
Il Documento Preliminare 1
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DESCRIZIONE
• Area geologica giovane con continuo ed abbondante apporto di sabbie, limi ed argille;
• Processi morfogenetici delle variazioni del reticolo idrografico dei fiumi Po, Canalbianco e Adige
(aspetto altimetrico variabile);
• Dislivelli tra i fiumi ed il territorio circostante;
• I fattori che maggiormente hanno condizionato l’assetto del territorio attuale sono riconducibili all’azione
delle acque fluviali, ai fenomeni di subsidenza naturale e alle opere di regimazione idraulica;
• L’intero territorio comunale è caratterizzato dalla presenza di una fitta rete di canali, scoli e fiumi
mantenuti in equilibrio da un complesso sistema di impianti idrovori che permettono il regolare
sollevamento, sia delle acque bianche che di quelle meteoriche in maniera diretta o indiretta, nel Canalbianco.
• Grandi fiumi che interessano tutto il Polesine quali l’Adige e il Po, con imponenti arginature che
permettono di sopportare eventi di piena con tempi di ritorno superiori ai 100 anni, una rete idraulica
consortile, la cui tenuta è garantita dagli impianti idrovori dei Consorzi di Bonifica, ed una rete fognaria e di
impianti di sollevamento urbani che permettono la raccolta e lo smaltimento anche dell’acqua piovana.
• La restante rete idraulica (consorziale ed urbana) è dimensionata per eventi con tempi di ritorno inferiori ai
100 anni e, in occasione di eventi meteorici particolarmente intensi, si verificano diversi allagamenti sia in
zone urbane che in quelle agricole.
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SISTEMA GEOLOGICO, IDROGEOLOGICO E IDRAULICO
Il Documento Preliminare 1
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CRITICITA’
La presenza di un elevato grado di fragilità idraulica del territorio comunale in particolare per quanto
riguarda le aree urbane e periurbane del Capoluogo e delle frazioni si caratterizza per:
• un’elevata impermeabilizzazione del suolo che ha determinato il rapido aumento della criticità
idraulica causando il sovraccarico delle reti principali esistenti a valle e degli impianti di
sollevamento ubicati nelle sezioni terminali dei bacini scolanti urbani;
• la presenza di un sistema di reti fognarie urbane e periurbane e di impianti di sollevamento che
risultano sottodimensionati rispetto allo sviluppo urbano e che non sono più in grado di ricevere
ulteriori carichi idraulici.
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SISTEMA AMBIENTALE E PAESAGGISTICO – LA RETE ECOLOGICA
Il Documento Preliminare
Comune di Adria – DOCUMENTO PRELIMINARE – 22 Aprile 2013
SISTEMA AMBIENTALE E PAESAGGISTICO – LA RETE ECOLOGICA
Il Documento Preliminare 1
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DESCRIZIONE
Dal punto di vista paesaggistico e ambientale, il territorio comunale può essere suddiviso in 3 ambiti:
1. l’ambito fluviale costituito dall’insieme dei fiumi, dei principali canali e dei terreni ad esso adiacenti (i
principali sono, da nord, il naviglio Adigetto, al centro il Canalbianco e a sud lo scolo Crespino ed il
fiume Po);
2. l’ambito rurale costituito da ampie zone a destinazione agricola e con scarsa densità abitativa,
caratterizzato da ampi appezzamenti terrieri il cui uso intensivo dell’agricoltura ha reso uniforme l’intero
paesaggio circostante i centri abitati;
3. l’ambito urbano e periurbano costituito dal centro urbano di Adria, da quello di Bottrighe e dai centri
minori che si sono sviluppati lungo le principali aste fluviali.
Comune di Adria – DOCUMENTO PRELIMINARE – 22 Aprile 2013
SISTEMA AMBIENTALE E PAESAGGISTICO – LA RETE ECOLOGICA
Il Documento Preliminare 1
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CRITICITA’
Ambito Fluviale
La presenza di alcuni siti produttivi dismessi (quali l’ex Deltalat e l’area dello zuccherificio a Bottrighe)
in prossimità dei corsi fluviali del Canal Bianco e del Po, non coerenti con il contesto e che mal si integrano
con il paesaggio fluviale.
Ambito Rurale
• la presenza di un uso del suolo agricolo/intensivo e monocolturale provoca una semplificazione
degli ecosistemi del territorio riducendone la biodiversità e causandone una ridotta varietà paesaggistica;
• l’attività agricola, sempre più specializzata e meccanizzata, ha cambiato profondamente il suo rapporto
con il territorio infatti all’uso intensivo del suolo, che predilige campi molto estesi, si lega l’abbandono e
la decadenza di manufatti che rappresentano una testimonianza storico-architettonica locale;
• l’abbondanza di capi di bestiame e gli allevamenti che rappresentano un punto critico in
un’area vulnerabile da nitrati.
Ambito Urbano e Periurbano
• l'assenza di una zona filtro tra l'ambito urbano e quella rurale.
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SISTEMA INSEDIATIVO, DEI SERVIZI E DEI BENI STORICO CULTURALI
Il Documento Preliminare
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Polo scolastico
Ospedale
SISTEMA INSEDIATIVO, DEI SERVIZI E DEI BENI STORICO CULTURALI
Il Documento Preliminare 1
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DESCRIZIONE
Il sistema insediativo dell’abitare si caratterizza per i seguenti tipi di insediamenti:
• la Città Storica; il centro storico di Adria è uno dei principali insediamenti del territorio Polesano. La
sua morfologia urbana ritagliata dal Canal Bianco e da altri canali minori è la testimonianza di antiche
strutture economiche, politiche, religiose, culturali e sociali che agivano in questi luoghi di origine
lagunare. Nonostante gli importanti interventi urbanistici avvenuti negli ultimi due secoli come la
costruzione della ferrovia e la chiusura di uno dei due rami interni del Canal Bianco, la morfologia urbana
non è cambiata profondamente e l’impianto originario con il tipico corso fluviale che taglia l’abitato è
ancora ben leggibile sia a livello planimetrico che paesaggistico.
• la Città consolidata; quella parte di città che si è sviluppata attorno all’insediamento storico e che è
andata consolidandosi sempre più a partire dagli anni ‘70. Le espansioni successive hanno dato forma ad
un tessuto urbano caratterizzato da una serie di piccole vie che in maniera capillare permettono
l’accessibilità ai diversi insediamenti residenziali. Questi processi urbani hanno permesso di dare forma a
un sistema complesso che si distingue dalla città storica sia per una ridotta compattezza urbana che per
le differenti tipologie abitative realizzate.
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SISTEMA INSEDIATIVO, DEI SERVIZI E DEI BENI STORICO CULTURALI
Il Documento Preliminare 1
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• i Centri urbani minori; I corsi dell’Adigetto e del Valdentro a nord, il Canalbianco al centro, il Po e il
Crespino a sud rappresentano gli elementi naturali che, attraversando l’intero territorio adriese, hanno
permesso la nascita e lo sviluppo degli insediamenti minori. Il sistema dei centri urbani viene così
suddiviso nei seguenti sottosistemi.
- Sottosistema Adigetto-Valdentro (Ca’ Emo e Fasana);
- Sottosistema Canalbianco (Barricetta e Valiera);
- Sottosistema Po (Bottrighe, Mazzorno sinistro e Cavanella Po);
- Sottosistema Crespino (Bellombra e Isolella);
• la Città dei Servizi; Adria è dotata di importanti attrezzature pubbliche e di servizi che garantiscono alla
città un bacino di utenza che supera i limiti provinciali e va a comprendere il medio-basso Polesine, parte
della provincia di Venezia e parte di quella di Ferrara. L’intero sistema delle attrezzature e dei servizi ha
assunto nel corso degli anni un ruolo strategico in ambito locale ma soprattutto per l’intero comparto
territoriale sovracomunale dove la città assolve un ruolo strategico come polo di servizi.
Gli insediamenti per attrezzature e servizi possono essere distinti in:
- Polo scolastico;
- Polo dell’assistenza;
- Polo della cultura e del tempo libero.
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SISTEMA INSEDIATIVO, DEI SERVIZI E DEI BENI STORICO CULTURALI
Il Documento Preliminare 1
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CRITICITA’
• la necessità, una volta delocalizzate le funzioni del C.S.A., di mettere in atto azioni
finalizzate al recupero ed al riutilizzo dell’attuale sito, quale importante ambito urbano
presente nel centro storico;
• l’assenza di una rete che permettere di connettere le principali aree verdi della città;
• la mancanza di spazi espositivi di dimensioni adeguate ad esposizioni di natura
archeologica;
• l’esigenza di realizzare un nuovo impianto sportivo potenziando l’attuale e riqualificando
l’attuale storico stadio Bettinazzi.
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SISTEMA ECONOMICO E PRODUTTIVO
Il Documento Preliminare
Comune di Adria – DOCUMENTO PRELIMINARE – 22 Aprile 2013
SISTEMA ECONOMICO E PRODUTTIVO
Il Documento Preliminare 1
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DESCRIZIONE
• agricoltura; l’uso del suolo ha conosciuto un cambiamento colturale che ha visto prevalere l’utilizzo dei
cereali sia sulla barbabietola che sulla soia. Le scelte comunitarie, che hanno portato alla chiusura dei
vicini zuccherifici, hanno permesso una prevalente diffusione delle colture del mais e del frumento (in
particolar modo il grano tenero) nel territorio agricolo.
• piccola e media impresa; le attività commerciali e direzionali sono concentrate all’interno del centro
urbano del capoluogo mentre le realtà produttive di natura artigianale ed industriale si trovano
delocalizzate sul territorio comunale. Ad ovest del capoluogo si trova l’area di viale Risorgimento una
seconda area produttiva è localizzata nella frazione di Bottrighe, ed infine una terza area ad est, ai confini
con il comune di Loreo.
• turismo e ricettività; sono quelle connesse all'ospitalità ed alla ristorazione. Oltre al Museo
Archeologico Nazionale, l’autodromo ed il centro storico, il Parco Ambientale del Delta del Po, con le sue
eccellenze ambientali e storico-culturali, è un occasione ed elemento propulsivo per lo sviluppo e la
valorizzazione delle identità del territorio, promovuendo una qualità diffusa e sostenibile.
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SISTEMA ECONOMICO E PRODUTTIVO
Il Documento Preliminare 1
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CRITICITA’
• la mancanza di collegamenti diretti alle principali vie di transito, la necessità di
attraversare il centro abitato per accedervi e la mancanza di una vera e propria visibilità
sul territorio impediscono lo sviluppo dell’intero ambito produttivo di viale risorgimento;
• la presenza di siti produttivi soggetti a bonifica ambientale;
• la mancanza di misure di contenimento del rumore proveniente da lavorazioni
all'aperto eseguite da attività produttive localizzate in prossimità del centro urbano;
Comune di Adria – DOCUMENTO PRELIMINARE – 22 Aprile 2013
SISTEMA RELAZIONALE
Il Documento Preliminare
Comune di Adria – DOCUMENTO PRELIMINARE – 22 Aprile 2013
SISTEMA RELAZIONALE
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DESCRIZIONE
• Infrastruttura stradale
1) Viabilità stradale di primo livello o di attraversamento; Adria risulta essere un importante
crocevia di arterie regionali e provinciali ed assume il ruolo di protagonista per la distribuzione del
traffico su gomma proveniente da Rovigo, Ferrara, Padova e Bologna.
2) Viabilità stradale di secondo livello o di attraversamento; le strade che dalla viabilità di primo
livello si diramano verso il sistema dei centri minori formando una rete di connessioni locali
organizzata per piccoli spostamenti di auto, motocicli, biciclette e mezzi agricoli. Le carreggiate sono
strette e alquanto pericolose, infatti si sviluppano per la maggior parte su rilevati di vecchie
capezzagne, su argini o su vecchi alvei fluviali, originando così percorsi alquanto sinuosi. Il
territorio purtroppo presenta una limitata presenza di piste ciclabili; infatti le vie che circondano la
città, soprattutto il centro storico, hanno una larghezza limitata con la notevole difficoltà di ricavare i
percorsi ciclo-pedonali sia in corsia riservata che in sede propria (circa 6.400 ml., la maggior parte di
recente espansione).
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SISTEMA RELAZIONALE
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• Infrastruttura ferroviaria
• da Ovest a Est con la linea Rovigo-Chioggia;
• da Nord a Sud con linea Adria-Venezia;
Il potenziamento di entrambe è da tempo auspicato per un duplice motivo:
1. la possibilità di aumentare l’intermodalità tra gomma-ferro per le zone produttive (A.I.A, Ca’ Bianca,
ecc);
2. il rafforzamento del ruolo di Adria sia come città turistica sia come città culturale (Liceo musicale
Bocchi, dell’Istituto Alberghiero, ecc).
Il PTCP prevede la linea ferroviaria Adria-Codigoro, il prolungamento della tratta Adria-
Mestre e il prolungamento della tratta Loreo-Area Portuale di Cà Cappello, nel Comune di Porto
Viro, sono ulteriori incentivi per tentare di rilanciare il trasporto commerciale su rotaia. Infine
si dovrà tener conto delle previsioni regionali per la costruzione di grandi opere infrastrutturali come la
direttrice “Mestre-Orte-Civitavecchia” e la “Nogara-Mare”, che prevedono proprio sul territorio
adriese la costruzione di due caselli autostradali, come ulteriore opportunità per incentivare
l’intermodalità.
• Binario unico e non elettrificate;
• Stazioni secondarie risultano fatiscenti e quasi del
tutto scomparse (movimento passeggeri limitato al
pendolarismo scolastico.
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SISTEMA RELAZIONALE
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• Infrastruttura idroviaria
- il Canal Bianco (corridoio V “Lisbona- Kiev” riconosciuto a livello europeo per il trasporto di merci).
Infatti l’asta navigabile “Fissero-Tartaro Canal Bianco–Po di Levante”, permette i collegamenti dai
territori lombardi fino l’area portuale di Porto Levante con sbocco direttamente sul Mare Adriatico. Anche
dal punto di vista turistico il Canal Bianco è molto interessante, esiste infatti un circolo nautico che si
occupa dell’attività da diporto a scopi sportivi e ricreativi.
- il Fiume Po; situato a Sud che delimita il territorio fino ai comuni di Loreo e Porto Viro. Seppur
navigabile, non può rientrare in un progetto di interscambio di mobilità produttiva, in quanto lungo il
corso del fiume sono presenti molteplici aree-isole che creano intralcio alla percorribilità dei natanti:
presenta infatti un alveo fluviale pieno di detriti, alberi, ecc con un pescaggio relativamente basso.
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SISTEMA RELAZIONALE
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CRITICITA’
• Transito di mezzi pesanti per il centro urbano di Adria, in particolare per le Vie Mons.
Pozzato, Via Filiberto, ed inoltre notevole traffico di autoarticolati nella frazione di Ca’
Emo;
• Limitata presenza di piste ciclabili;
• Presenza di pericolose intersezioni tra strade comunali e linea ferroviaria nelle frazioni di
Valliera e Baricetta
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Indicazioni per un percorso sotenibile e durevole
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La definizione di sviluppo sostenibile dato dalle Nazioni Unite (Rapporto Brundtland, 1987) che
trova maggiori consensi è la seguente: uno sviluppo in grado di soddisfare i bisogni delle
generazioni presenti senza compromettere la capacità delle generazioni future di
soddisfare le proprie necessità.
Con riferimento al PAT, questi temi possono essere tradotti in:
- individuazione degli interventi mirati per le situazioni critiche puntuali e circoscritte;
- ordinato sviluppo del territorio, dei tessuti urbani e del sistema produttivo;
- compatibilità dei processi di trasformazione del suolo con la sicurezza e la tutela dell’integrità
fisica e con l’identità culturale del territorio;
- miglioramento della qualità della vita e della salubrità degli insediamenti;
- riduzione della pressione degli insediamenti sui sistemi naturali e ambientali, anche attraverso
opportuni interventi di mitigazione degli impatti;
- miglioramento della qualità ambientale, architettonica e sociale del territorio urbano e la sua
riqualificazione;
- consumo di nuovo territorio solo quando non sussistano alternative derivanti dalla sostituzione
dei tessuti insediativi esistenti, ovvero dalla loro riorganizzazione e riqualificazione;
- miglioramento del bilancio energetico del territorio e del suo patrimonio edilizio.
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Obiettivi strategici condivisi e scelte strutturali del PAT
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Le componenti messe in gioco dal PAT sono di tipo strategico e strutturale dove:
- strategica è la componente di prevalente natura programmatica, che indica lo scenario di
assetto e sviluppo, e che, in riferimento alla situazione presente, sviluppa obiettivi e strategie;
- strutturale è la componente che definisce l’organizzazione e l’assetto del territorio nelle sue
forme fisiche, materiali e funzionali prevalenti e che conforma stabilmente il territorio nel
medio/lungo periodo; tale componente costituisce quadro di riferimento per realizzare gli obiettivi
strategici del piano o del programma.
La componente operativa del Piano Urbanistico Comunale è riservata al PI (Piano degli
Interventi) che dovrà essere redatto in coerenza ed in attuazione della disciplina dettata dal PAT.
Il PAT del Comune di Adria definirà quindi la struttura compatibile nella quale integrare i sistemi:
- Sistema geologico, idrogeologico e idraulico;
- Sistema ambientale e paesaggistico;
- Sistema insediativo, dei servizi e dei beni storico-culturali;
- Sistema Economico e produttivo
- Sistema relazionale.
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SISTEMA GEOLOGICO, IDROGEOLOGICO E IDRAULICO
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La particolare situazione ambientale di Adria, caratterizzata dalla dipendenza di un complesso sistema
idraulico, impone di riflettere attentamente sul progetto di sistema di appartenenza, attribuendogli il
principale ruolo strutturale su cui poggiare le ipotesi di trasformazione e sviluppo.
Il PAT provvede alla difesa del suolo attraverso la prevenzione dai rischi e dalle calamità naturali,
accertando la consistenza, la localizzazione e la vulnerabilità delle risorse naturali, individuando
la disciplina per la loro salvaguardia. In generale il piano:
• individua e disciplina le aree esondabili o caratterizzate da una maggiore difficoltà di deflusso delle acque
o da periodico ristagno idrico;
• disciplina gli interventi di miglioramento e riequilibrio ambientale da realizzare anche sulla base di quanto
già previsto dai relativi Piani di Settore (P.A.I., Piano Ambientale del Parco del Delta del Po e Piano d’Area);
• definisce indirizzi e prescrizioni per gli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia nelle zone
sottoposte a vincolo idrogeologico nelle aree urbanizzate o da urbanizzare;
• classifica il territorio in base al relativo livello di rischio geologico-idraulico in aree idonee, idonee a
condizione e non idonee all’edificazione;
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SISTEMA GEOLOGICO, IDROGEOLOGICO E IDRAULICO
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•classifica le aree soggette a dissesto idrogeologico in:
- Aree esondabili o a ristagno idrico
- Aree sotto il livello del mare
- Aree fluviali
- Cave e vasche estinte
- Discariche dismesse
• riconosce i sistemi legati ai corsi d’acqua Adigetto-Valdentro, Canalbianco, Collettore Padano, Crespino e
le zone umide artificiali Gianola, Curicchi e Querini, con l’adiacente paleoalveo del Po quali aree di valore
naturale e ambientale;
• accerta la compatibilità degli interventi con la sicurezza idraulica del territorio, subordinando, ove
necessario, l’attuazione di talune previsioni alla messa in atto di interventi di mitigazione idraulica e alla
realizzazione di infrastrutture, opere o servizi per la ritenzione e il deflusso graduale delle acque
meteoriche;
• promuove interventi attuativi sperimentali pilota sul tema della permeabilità e degli equilibri idraulici del
suolo quali la realizzazione di bacini di laminazione per quelle aree in deficit di volumi d’invaso;
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SISTEMA GEOLOGICO, IDROGEOLOGICO E IDRAULICO
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con particolare riguardo alla componente idrica ipogea e alla rete fognaria:
• prevede l'attivazione di un tavolo di concertazione con gli Enti deputati al monitoraggio delle acque
sotterranee soprattutto in corrispondenza della discarica posizionata presso l’ex fonderia;
• prevede la definizione di norme per il collettamento degli edifici agli impianti esistenti;
• promuove l'effettuazione di studi relativi alla capacità residua di depurazione;
• prevede l'eventuale adeguamento degli impianti di depurazione, tramite interventi di potenziamento per
aumentarne la portata, e la realizzazione di sistemi di fitodepurazione per le aree in cui è difficoltoso
l'allacciamento.
ACQUA = RISORSA
ovvero la sua ottimizzazione come elemento di rilevanza economica e sociale per le importanti
ricadute che ha sul vasto indotto, sulla filiera agroalimentare e sull'occupazione.
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SISTEMA GEOLOGICO, IDROGEOLOGICO E IDRAULICO
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Il ruolo dell’irrigazione deve essere considerato fondamentale per l’assetto del territorio in quanto
principale fonte per il rimpinguamento delle falde idriche sotterranee a cui attingono le utilizzazioni civili e
industriali. In questo caso il PAT assume come principio di sostenibilità la corretta gestione idrica nel
territorio attraverso:
• la razionalizzazione dei consumi;
• la promozione dell’uso turistico/ricreativo dei corsi d’acqua (Adigetto-Valdentro, Canalbianco, Collettore
Padano);
• la miglior gestione della qualità delle acque superficiali;
• la realizzazione di opere di adeguamento al funzionamento idraulico del territorio;
• l’utilizzo delle acque meteoriche per tutti gli usi non potabili.
Il PAT sarà inoltre supportato e orientato, nelle scelte di tutela e negli obiettivi strategici
relativi alle problematiche idrauliche, dai contributi della Valutazione di Compatibilità Idraulica,
di cui recepisce le indicazioni e prescrizioni.
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SISTEMA AMBIENTALE E PAESAGGISTICO – LA RETE ECOLOGICA
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In un’ottica di tutela delle risorse naturalistiche e ambientali e all’integrità del paesaggio, all’interno del
PAT il sistema ambientale assume differenti ruoli:
1. ll ruolo di “infrastruttura ecologica”: le varie componenti della rete ecologica costituiscono lo
scheletro della struttura territoriale adriese di Adria, individuando gli elementi primari, secondari e di
completamento a seconda della sensibilità e qualità degli ecosistemi inclusi.
2. Il ruolo della “città verde”: complementare al costruito cui affidare funzioni e ruoli che negli
insediamenti esistenti vengono svolti in maniera parziale e isolata. Inserito in una landscape vision tale
componente rappresenta quella parte di territorio attraverso cui ridefinire il rapporto tra la grande
dimensione dello spazio rurale e quella più ridotta degli ambiti urbani.
3. Il ruolo della “città rurale”; costituita dalle aree agricole esterne alla città consolidata attraverso i
quali disegnare una sorta di “cintura” verde cui viene attribuito il compito di mediare il rapporto tra lo
spazio rurale e quello urbano. I ruoli che questi spazi assumono sono molteplici: per alcune parti
prevale il ruolo paesaggistico, mentre per altre diviene importante il ruolo di salvaguardia ambientale,
per altre ancora diventa importante recuperare una funzione agricola anche ipotizzando nuove e più
innovative forme di conduzione e/o coltivazione. E’ questa una articolazione dello spazio rurale che
affida a quelle più vicine alla città un ruolo fondamentale proprio per il benessere delle parti urbane.
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SISTEMA AMBIENTALE E PAESAGGISTICO – LA RETE ECOLOGICA
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Le politiche avviate dal PAT allora puntano:
• consolidamento dello spazio rurale
• recuperare i meccanismi di valorizzazione dell’attività agricola (commercializzazione diretta
dei prodotti agricoli, potenziamento delle attività, utilizzo pubblico dei percorsi, ecc.).
Si prevedono anche aree attraverso cui cercare di compensare alcuni squilibri ambientali:
• fasce boscate;
• vasche di contenimento di possibili esondazioni della rete di raccolta della acque piovane o dei corsi
d’acqua;
• filari lungo le nuove strade;
• aree di rispetto attorno agli insediamenti produttivi
Rendere sostenibile la compresenza di attività e luoghi
(ad esempio aree industriali, ambiti residenziali ed infrastrutture)
Apportare un adeguato contributo al mantenimento degli equilibri ambientali, sia idraulici che climatici
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SISTEMA AMBIENTALE E PAESAGGISTICO – LA RETE ECOLOGICA
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Gli elementi e gli ambiti del territorio su cui il PAT dovrà porre particolare attenzione saranno:
1. il corso del fiume Po e le zone riparali ad esso collegate con particolare riferimento agli ambiti rientranti
all’interno del perimetro del Parco Regionale del Delta del Po;
2. i sistemi legati ai corsi d’acqua Adigetto-Valdentro, Canalbianco, Collettore Padano, e Crespino, sia in
ambito urbano che rurale;
3. le zone umide artificiali di Gianola, Curicchi e Querini, con l’adiacente paleoalveo del Po;
4. l’area agricola di Artessura - Cantarane;
5. le aree boscate, o in fase di rimboschimento, di Corte Guazzo, Baricetta, Fasana, Liparo;
Gli obiettivi specifici adottati dal PAT per la salvaguardia degli elementi e degli ambiti rilevanti dal punto di
vista paesaggistico e ambientale saranno:
• tutelare i suoli ad elevata vocazione agricola e/o silvo-pastorale valorizzando le attività agricole in
riferimento alle vocazioni produttive di prodotti tipici o ad elevato reddito o di nicchia.
• prevedere pratiche agricole e manutentive, evitando alterazioni all’assetto del paesaggio rurale e dei
suoi elementi costitutivi, con l’obiettivo di una riqualificazione diffusa attraverso la piantumazione di
alberi, la costituzione di filari e siepi campestri, l’implementazione e la conservazione delle aree umide.
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SISTEMA AMBIENTALE E PAESAGGISTICO – LA RETE ECOLOGICA
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• creare filtri vegetazionali nelle zone di transizione e di maggiore impatto in modo da ridurre le probabili
interferenze che si possono creare tra ambiente urbano ed attività produttiva (fasce di mitigazione
vegetali o “parchi di cintura”)
• sostenere la multifunzionalità dell’attività agricola con azioni ambientali quali coltivazioni biologiche in
aree urbane di frangia (mercato di prossimità di prodotti freschi), la costruzione di reti verdi protettive
integrate con percorsi urbani alternativi;
• favorire e incentivare la produzione di energia alternativa da fonti rinnovabili (biomasse e solare) atte
all'auto-sostentamento dell'azienda agricola;
• salvaguardare il territorio rurale disciplinando i movimenti di terra e prevedendo opportune misure di
mitigazione ambientale volte all’abbattimento degli impatti inquinanti di tipo acustico e atmosferico in
considerazione dell’apertura di nuove arterie viarie;
• favorire il rispetto e l’applicazione delle norme indicate dal Piano Ambientale del Parco del Delta del Po.
Il PAT inoltre è supportato e orientato, nelle scelte di tutela e negli obiettivi strategici
relativi alle problematiche ambientali, dai contributi della Valutazione di Incidenza
Ambientale, di cui recepisce le indicazioni e prescrizioni.
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SISTEMA INSEDIATIVO, DEI SERVIZI E DEI BENI STORICO - CULTURALI
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Nell’ultimo decennio il centro storico ha visto attuare piani e programmi:
• di recupero e rigenerazione che hanno favorito il riutilizzo dei volumi esistenti nel rispetto dei gradi di
protezione degli edifici.
• di interventi di nuova costruzione e nuove funzioni che sono stati assorbiti concretamente nel tessuto
urbano, permettendo così sia il mantenimento della struttura planimetrica dell’insediamento sia una
continuità percettiva del paesaggio urbano.
RIQUALIFICAZIONE COMPATTAZIONE
RETI - CONNESSIONI
METAMORFOSI ESISTENTE
ESPOLARE POTENZIALITÀ
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SISTEMA INSEDIATIVO, DEI SERVIZI E DEI BENI STORICO - CULTURALI
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Altre parti faticano ad integrarsi nella città e questi ambiti urbani, che appaiono compiuti nella loro forma,
risultano tuttavia ancora poveri di funzioni ed usi.
RIQUALIFICAZIONE URBANA
esportare nelle parti urbane esterne, la qualità, la densità e la “mixitè” di funzioni, servizi ed
attrezzature che connotano il centro antico.
Espandere il centro antico non significa quindi allargare la fascia di vincoli a tutela di un territorio più
ampio, ma far appartenere anche le parti di città esterne alla vitalità e ricchezza di opportunità e
alla qualità che caratterizza oggi il centro antico attraverso:
• la ridefinizione del ruolo delle strade più importanti che escono dal centro;
• rafforzando la rete degli spazi e dei luoghi collettivi che attualmente appaiono separati e frammentati;
• mettendo in rete servizi, attrezzature e più in generale i poli attrattori di popolazione;
• aumentare quantità e qualità dei punti di aggregazione.
Opportunità recupero aree urbane non più utilizzate
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SISTEMA INSEDIATIVO, DEI SERVIZI E DEI BENI STORICO - CULTURALI
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Il raggiungimento di una qualità diffusa può prescindere da un'azione mirata alla rivitalizzazione e
rafforzamento dell'asse urbano principale del centro storico, attribuendogli il ruolo di spina
portante non solo per la città di Adria ma anche per l'intero territorio del Parco del Delta, rafforzando
le potenzialità che tale ambito può offrire a tutto il territorio, valorizzando e integrando i luoghi e gli
spazi pubblici, connettendoli con la più ampia dimensione ambientale-paesaggistica.
Il PAT valuterà la quantità di servizi, attrezzature, negozi, uffici presenti in città, ma ancor di più si
ragionerà sulle logiche della loro localizzazione, sulla coerenza della loro distribuzione spaziale e soprattutto
sui ritmi d’uso, sui diversi tempi di vita che attraversano ogni giorno la città, e proponendo così una
riflessione anche sull’idea di “funzionamento” della città stessa, delle interrelazioni delle parti e dei
componenti tra loro integrati da efficenti sistemi di relazione.
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SISTEMA INSEDIATIVO, DEI SERVIZI E DEI BENI STORICO - CULTURALI
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la Città Storica; il PAT definisce la classificazione dei Centri Storici di cui all’Atlante Regionale in relazione
all’entità, al ruolo storico, alle caratteristiche strutturali ed insediative.
– politiche indirizzate non solo al recupero e restauro di edifici, monumenti e spazi aperti, ma, anche, alla
messa a punto di modi d’uso e di assetti spaziali legati ad un ulteriore possibile sviluppo di questa parte
di città.
– il ruolo che la città antica ha nei confronti del resto del territorio non è solo quello di un luogo della
memoria di un importante passato ma è centro politico-amministrativo di rilievo in cui attività di varia
scala (istituti scolastici superiori, casa di riposo, museo archeologico, ospedale, ecc.) concorrono
all’economia complessiva della città.
In presenza di insediamenti di antica origine e per la formazione del conseguente PI, il PAT si dà i
seguenti obiettivi:
– specifica i criteri per l’acquisizione del quadro conoscitivo relativo a tutti i fabbricati e manufatti presenti
all’interno dei centri storici, nonché agli spazi liberi esistenti d’uso privato o pubblico;
– definisce le modalità per l’individuazione delle categorie in cui gli elementi sopra descritti devono essere
raggruppati, per caratteristiche tipologiche e pregio storico-architettonico;
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SISTEMA INSEDIATIVO, DEI SERVIZI E DEI BENI STORICO - CULTURALI
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• stabilisce i gradi di protezione in relazione ai valori rilevati, la gamma degli interventi ammessi per i diversi gradi
di protezione, gli interventi necessari alla tutela degli elementi di pregio, le condizioni per le possibili variazioni al
grado di protezione (flessibilità);
• determina le destinazioni d’uso possibili in relazione alle caratteristiche tipologiche, alla consistenza ed al ruolo
urbano;
• recupero, tutela e valorizzazione degli elementi di valore storico-culturale come componenti di un sistema
integrato, promuovendone la fruizione pubblica, in continuità con quello delle aree di interesse ambientale-
paesaggistico; (es. sistema delle riviere e dei principali corsi pedonali);
• riordino morfologico dell'edificato mediante tutela e valorizzazione degli edifici, dei manufatti e degli elementi fisici
di interesse storico e paesaggistico, valutando le possibilità di ampliamento e di nuova costruzione in funzione dei
caratteri e della qualità dei luoghi;
• riqualificazione della Scena Urbana;
• ripristino degli utilizzi pubblici su spazi aperti e percorsi storici sottratti, nel tempo, all'uso collettivo, e
l’integrazione del sistema dei percorsi storici;
• tutela della funzione residenziale esistente;
• rivitalizzazione del tessuto commerciale compatibile, conversione o rilocalizzazione delle attività incompatibili;
• progettazione di "sistemi" di fruizione turistica dei luoghi: ricezione e visita in connessione con i "sistemi
ambientali" territoriali;
• riorganizzazione della viabilità e della sosta, all’interno di un nuovo quadro complessivo esteso all’intero comune;
• integrazione del sistema della viabilità pedonale/ciclabile con quello dei percorsi turistici esterni alle aree urbane;
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SISTEMA INSEDIATIVO, DEI SERVIZI E DEI BENI STORICO - CULTURALI
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la Città Consolidata; investire nella città esistente, migliorarla, renderla più accogliente non è però solo
una questione di qualità della vita dei cittadini, ma una questione legata alla necessità di attrarre
interesse e investimenti dall’esterno, di costruire rapporti di collaborazione con altre città e territori.
– accrescere il capitale territoriale al fine di migliorare lo stato di benessere reale della popolazione, il
livello della competitività del sistema e la sostenibilità del modello di sviluppo;
– concorrere a creare le condizioni per un rilancio dell’economia locale anche fondando le radici nei nuovi
principi insiti negli urban center, nella rigenerazione urbana e nella green economy (es. risparmio
energetico).
Più in generale queste innovative forme di sviluppo urbano ed edilizio racchiudono la logica del limite,
dell'uso razionale delle risorse, dell'implementazione della ricerca e della conoscenza al servizio dell'uomo
nelle strategie di crescita e sviluppo in coerenza con il principio della sostenibilità ambientale.
Le condizioni demografiche, economiche ed ambientali che caratterizzano la contemporaneità di Adria ci
proiettano ad indirizzare le politiche di trasformazione verso una dimensione di miglioramento e
riqualificazione piuttosto che di espansione.
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SISTEMA INSEDIATIVO, DEI SERVIZI E DEI BENI STORICO - CULTURALI
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Pertanto il PAT:
• verifica l’assetto fisico funzionale degli insediamenti e promuove il miglioramento della funzionalità degli
insediamenti esistenti e della qualità della vita all’interno delle aree urbane definendo per le aree degradate
gli interventi di riqualificazione e di possibile riconversione, e per le parti o elementi in conflitto funzionale le
eventuali fasce o elementi di mitigazione funzionale;
• individua le opportunità di sviluppo residenziale in termini quantitativi e localizzativi, definendo gli ambiti
preferenziali di sviluppo insediativo, in relazione al modello evolutivo storico dell’insediamento, all’assetto
infrastrutturale ed alla dotazione di servizi, secondo standard abitativi e funzionali condivisi;
• promuove progetti per il recupero e la riqualificazione dell'edificato esistente per far fronte alle nuove
esigenze insediative, privilegiando il riuso alla nuova costruzione, in modo da limitare il consumo di suolo;
• stabilisce il dimensionamento delle nuove previsioni per A.T.O., con riferimento ai fabbisogni locali;
• definisce gli standard urbanistici, le infrastrutture e i servizi necessari agli insediamenti esistenti e di nuova
previsione in coerenza con i trend demografici, in modo che, nel rispetto delle dotazioni minime di legge,
vengano assicurate condizioni di vita adeguate e coerenti con l’evoluzione storica degli insediamenti,
favorendo la permanenza delle popolazioni locali;
• persegue il riordino morfologico e funzionale orientato dalle strutture e dagli elementi caratteristici, di
pregio e dai caratteri del paesaggio;
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SISTEMA INSEDIATIVO, DEI SERVIZI E DEI BENI STORICO - CULTURALI
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• verifica la dotazione di standard dimensionando le previsioni alle effettive necessità;
• individua gli elementi da trasformare, riconvertire o riqualificare, in quanto non compatibili o non
coerenti con i caratteri dell’insediamento in cui sono inseriti;
• promuove l’integrazione del sistema dei servizi nei tessuti urbani, soprattutto attraverso l’organizzazione
di un adeguato e specifico sistema di accessibilità/sosta per i servizi di interesse comunale/sovra
comunale;
• promuove iniziative pilota per la realizzazione di singoli edifici, piani attuativi o altri interventi ispirati ai
principi della sostenibilità, nei quali sperimentare tecniche costruttive ecocompatibili, (facilitazione della
raccolta dei rifiuti differenziata, sistemi di approvvigionamento e di acqua ed energia alternativi ai
tradizionali e con minore potere inquinante, ecc.).
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SISTEMA INSEDIATIVO, DEI SERVIZI E DEI BENI STORICO - CULTURALI
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In particolare per la formazione del PI il PAT:
• individua i limiti e/o le direzioni di sviluppo per la nuova edificazione, in funzione della struttura del
tessuto urbano e dei caratteri paesaggistico-ambientali;
• individua zone di tutela attorno alla discarica e altri generatori di vincoli, con eventuali limitazioni
all'edificabilità ai sensi delle leggi vigenti;
• riconosce gli elettrodotti presenti nel territorio e le rispettive fasce di rispetto come elementi di
attenzione nella definizione delle direzioni di sviluppo;
• riconosce la presenza, nel territorio esterno alle aree urbane, di insediamenti/attività estranei all’attività
agricola (residenziali, commerciali, produttivi,ecc), fornendo in particolare i criteri per la relativa gestione,
in base ai caratteri specifici
• disciplina la possibilità di operare con programmi complessi e l’applicazione della perequazione
urbanistica, del credito edilizio, della compensazione urbanistica per una più incisiva ed efficace gestione
del territorio, e in particolare per promuovere e agevolare la trasformazione/sostituzione di parti costruite
del territorio squalificanti o incongrue;
• disciplina le modalità per l’individuazione delle aree a servizi, nonché le opere o gli impianti di interesse
collettivo o sociale, puntando ad un’organizzazione sul territorio equilibrata e correttamente calibrata
rispetto alla distribuzione della domanda e all’accessibilità e fruibilità delle attrezzature.
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SISTEMA INSEDIATIVO, DEI SERVIZI E DEI BENI STORICO - CULTURALI
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i Centri Urbani Minori; Il PAT per i centri urbani minori si pone i seguenti obiettivi:
• mettere in rete l’insieme dei centri minori dei vari sottosistemi oltre che tra loro, con il capoluogo e con
le altre realtà presenti oltre i limiti amministrativi comunali;
• prevedere la possibilità di piccole espansioni residenziali all’interno delle frazioni e, nel caso di Baricetta,
solamente verso ovest al fine di garantire l’integrità paesaggistica della villa Grassi;
• fornire una nuova centralità alle frazioni stesse attraverso idonei interventi diretti al miglioramento della
qualità urbana;
• contenimento delle azioni dispersive delle frange periurbane e contemporaneamente indirizzare le spinte
che provengono dal mercato immobiliare ad azioni di addensamento del tessuto urbano;
• valorizzare gli ambiti rurali interclusi nell’abitato partendo dal principio che queste porzioni di territorio
rivestono un’importanza fondamentale per la città stessa in quanto luoghi della memoria storica, di
risorse primarie fondamentali sia dal punto di vista ecologico che economico;
Comune di Adria – DOCUMENTO PRELIMINARE – 22 Aprile 2013
SISTEMA INSEDIATIVO, DEI SERVIZI E DEI BENI STORICO - CULTURALI
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la Città dei Servizi;
– favorire lo sviluppo e gestione di una “Città dello sport e dell'Istruzione”;
– valorizzare il ruolo di Adria per le eccellenze dell’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e
Ristorazione, del Conservatorio Musicale Buzzolla tra i più importanti del Veneto, dell’autodromo di
rilevanza nazionale, dei teatri e dei musei, creando un’alleanza strategica fra i vari portatori di interesse
cognitivo e sportivo territoriali quali le istituzioni di ricerca scientifica, le Università di Padova e Venezia,
gli enti di formazione professionale, la Pubblica Amministrazione, le imprese d’eccellenza e le fondazioni.
Pertanto, per il potenziamento e miglioramento dei servizi il PAT:
• promuove la riqualificazione degli edifici pubblici con interventi migliorativi che permettano di
raggiungere importanti traguardi di risparmio energetico;
• promuove la creazione di un Polo Culturale costituito dall’attuale Biblioteca Comunale, dall’Archivio
Antico, da una nuova sala espositiva di medie dimensioni e dal Teatro Comunale quale importante luogo
di incontro per la città;
• potenziare i servizi sportivi e la loro messa in rete;
• promuove la creazione di una rete dell’intero sistema del verde pubblico;
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SISTEMA ECONOMICO E PRODUTTIVO
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Il PAT fissa le condizioni per uno sviluppo sostenibile dell’economia adriese puntando sul rafforzamento
della struttura polifunzionale e articolando pertanto il sistema economico produttivo nei seguenti subistemi:
La città della Produzione
– Agroalimentare
– Piccola e Media Impresa
La città del Turismo
Per il sistema complessivo, e in coerenza con quanto previsto dal PTCP, sono perciò riconosciuti alcuni
obiettivi di carattere generale quali:
• stabilire il dimensionamento e la localizzazione delle nuove previsioni produttive, commerciali e direzionali,
con riferimento alle previsioni infrastrutturali a scala territoriale e alle caratteristiche locali;
• garantire un opportuno trattamento degli spazi aperti ad uso pubblico che vada nella duplice direzione di
agevolare il movimento e la sosta delle automobili, ma anche di persone e ciclisti;
• migliorare la funzionalità complessiva degli ambiti specializzati per attività produttive, commerciali e
direzionali, garantendo una corretta dotazione di aree per servizi, opere ed infrastrutture;
• definire i criteri per la localizzazione delle medie e grandi strutture di vendita e individuare nel territorio
quelle esistenti o previste;
• favorire la connessione delle aree produttive con la viabilità territoriale e con i principali nodi di
interscambio
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SISTEMA ECONOMICO E PRODUTTIVO
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• definire i criteri ed i limiti per il riconoscimento delle attività produttive in zona impropria, precisando la
disciplina per le attività da delocalizzare e conseguentemente i criteri per il recupero degli edifici industriali
non compatibili con la zona, inutilizzati a seguito trasferimento o cessazione dell’attività;
• promuovere l’attivazione di strutture di servizio alle imprese, anche nella modalità di “centri integrati di
servizio”, da utilizzare come “motori” del processo di riordino, riqualificazione ed innovazione dell’intero
sistema produttivo;
• favorire i collegamenti, anche ciclabili, con le altre parti della città;
• riutilizzare i principali e più significativi manufatti che documentano la storia della civiltà
industriale individuando e valorizzando le zone e i manufatti dell’archeologia industriale (fabbriche–mulini–
cave dismesse, ecc.), con lo scopo di un loro possibile recupero e riutilizzo per usi culturali, didattici,
espositivi e comunque compatibili con il contesto circostante;
• sostenere il corretto funzionamento idraulico e ambientale del territorio, attraverso la non totale
impermeabilizzazione dei suoli pubblici e privati e la predisposizione di filtri e barriere a difesa e
compensazione dell’inquinamento.
Tali obiettivi generali accompagnano quelli più specifici dei differenti elementi di cui si compone il sistema.
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SISTEMA ECONOMICO E PRODUTTIVO
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La città della produzione – Agroalimentare
Riconosciuto anche dal PTCP, in maniera analoga a quella prevista per altri settori, il PAT valuta le necessità
e conferma le previsioni di aree produttive per la conservazione e la trasformazione dei prodotti agricoli che
si collocano entro la struttura produttiva agricola.
L’obiettivo è di favorire quanto più possibile la lavorazione in loco dei prodotti agricoli, anche a garanzia di
qualità, accompagnando il processo di ristrutturazione del settore attualmente in corso.
La città della produzione – Le nuove aree per la piccola e media impresa
• favorisce le nuove attività commerciali con l'innovazione, con il risparmio energetico, la qualità
ambientale;
• ipotizza il pieno utilizzo e il recupero delle aree già destinate alla produzione previste dal PRG vigente
attuate solo in parte e collocate soprattutto ad ovest della città o quelle poste ai bordi delle aree
residenziali verso la campagna, e la zona artigianale di Via Bologna;
• contestualizzare le aree produttive all’interno di un reticolo caratterizzato dagli elementi di naturalità;
• promuove la sostenibilità socio-ambientale (green economy);
Il rapporto con l’ambiente costituisce un aspetto di grande importanza e si traduce in scelte che hanno
come obiettivo sia la verifica e costruzione di nuovi paesaggi, sia la previsione di nuove reti di relazioni tra
le parti, sia, infine, la specificazione di modalità di compensazione nei casi di bassa compatibilità.
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SISTEMA ECONOMICO E PRODUTTIVO
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La città del turismo
Per il settore turistico - ricettivo il PAT valuta la consistenza e l’assetto delle attività esistenti e promuove
l’evoluzione delle attività turistiche, nell’ambito di uno sviluppo sostenibile e durevole, che concili le
esigenze di crescita con la qualità ambientale, socio-culturale, agroproduttiva, ecc..
Il P.A.T. provvederà a:
• graduare normative specifiche per le diverse categorie di strutture turistiche;
• articolare gli interventi ammessi in relazione all'armatura viaria esistente;
Il P.A.T. intende incentivare la fruizione del territorio agricolo modulando strategie volte a:
• identificare le funzioni e le attività messe nelle aree aperte e nelle strutture rurali dismesse e da
riconvertire;
• normare gli interventi edificatori volti alla riqualificazione degli edifici specificando la dotazione di standard
e di servizi da prevedere.
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SISTEMA RELAZIONALE
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Infrastrutture di livello sovracomunale
Il PAT recepisce le previsioni della pianificazione sovraordinata e di settore, provvede a definire:
• la rete di infrastrutture e di servizi per la mobilità di maggiore rilevanza, avendo riguardo anche ai servizi
di trasporto in sede propria, al sistema dei parcheggi di scambio e di interconnessione ed agli spazi per
l’interscambio tra le diverse modalità di trasporto urbano o extraurbano;
• le opere necessarie per assicurarne la sostenibilità ambientale e paesaggistica e la funzionalità rispetto al
sistema insediativo ed al sistema produttivo (fasce di ambientazione/mitigazione);
• la dotazione di standard e servizi alla viabilità sovracomunale.
Infrastrutture di livello urbano/locale
Il PAT definisce:
• il sistema della viabilità locale e della mobilità ciclabile e pedonale, ed i collegamenti con la viabilità
sovracomunale;
• le prestazioni che le infrastrutture viarie locali debbono possedere in termini di sicurezza, geometria,
sezione, capacità di carico, la definizione dei livelli di funzionalità, accessibilità, fruibilità del sistema
insediativo, per gli obiettivi di qualità urbana ed ecologico-ambientale definiti;
• le fasce di rispetto delle infrastrutture per la mobilità locale, ed il perimetro del “Centro Abitato” ai fini
dell’applicazione dei rispetti stradali.
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