Presentazione del numero 265 di TREKKING&Outdoor

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LA RIVISTA DEL LA RIVISTA DEL TREKKING 265 CLEMENTI EDITORE Euro 4 - Maggio 2013 - Anno XXX - Mensile Nr. 4 Clementi Editore s.r.l. - 43100 Parma Sped. in a. p. - 45% - art. 2 comma 20/b Legge 662/96 - Milano www.trekking.it 265 CLEMENTI EDITORE &OUTDOOR ITINERARI E VIAGGI NELLA NATURA Un “sentiero” ideale per conoscere luoghi, culture e tradizioni delle minoranze etniche d'Italia UOMINI &Popoli UOMINI &Popoli

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La presentazione del numero di Maggio di TREKKING&Outdoor

Transcript of Presentazione del numero 265 di TREKKING&Outdoor

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CLEMENTI EDITORE

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ITINERARI E VIAGGI NELLA NATURA

Un “sentiero” ideale per conoscereluoghi, culture e tradizionidelle minoranze etniche d'Italia

UOMINI&Popoli

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10 - TREKKING&Outdoor - maggio 2013

Punto di vista

Cari amici,in questi giorni sui quotidiani si è parlato molto della tradizio-nale gita scolastica o gita d’istruzione, evidenziando come le ri-strettezze economiche, che in questo tempo di crisi si stannofacendo sentire anche nel mondo della scuola, costringonomoltissimi studenti e insegnanti a rinunciare alla gita o a rasse-gnarsi ad abbandonare mete esotiche, invertendo così la ten-denza pre-crisi che vedeva intere classi migrare, mediamenteper una settimana, verso lidi lontani, da New York alle più di-sparate capitali europee, ma ora diventate mete troppo costo-se per le tasche della maggior parte delle famiglie.Concorderete con me sul valore della gita scolastica che rap-presenta non solo un momento di svago e di time out dallaroutine scolastica, ma anche e soprattutto unmomento di con-divisione tra gli studenti che, per una volta, si rapportano tra diloro e con gli insegnanti in un ambiente diverso dalle mura del-le aule scolastiche.Proprio per questo ritengo che abolire questo importante mo-mento di socializzazione e di conoscenza, assolutamente utilee ricco di riscontri positivi in un percorso formativo di un ragaz-zo, non sia assolutamente la scelta più proficua e corretta e so-no del tutto convinto che questo momento possa rappresen-tare una grossa opportunità di cambiamento.Da troppo tempo, infatti, sembra che l’unica maniera per fareuna gita scolastica, sia salire su un aereo e attraversare almenoun paio di nazioni diretti verso le mete di fama internazionaleoppure immergersi nel caos di una delle più gettonate città tu-ristiche italiane. Tutte mete che sicuramente offrono interes-santissimi spunti culturali, ma dove è difficile trovare il tempo e

le occasioni per vivere un incontro autentico con il territorio e lagente che lo abita.Dire che in Italia ci sono bellezze naturali e storico-culturali chetutto il mondo ci invidia sarebbe sacrosanto ma scontato; ioparlo più in generale del modo di approcciarsi ad un territorio,sia esso rurale o cittadino. Come sarebbe più appagante per laformazione di un ragazzo, accorciare la strada fatta in aereo oin auto, e, per contro, aumentare il numero dei passi fatti all’in-terno di un borgo, attraverso le stradine di campagna di un pae-sino caratteristico, su un sentiero delle nostre belle montagneo tra le vie di una di quelle città d’arte cosiddette “minori”, checostituiscono un patrimonio unico emisconosciuto della nostrabella Penisola.Incontrare il territorio camminando significa scegliere un ritmopiù lento per vivere la realtà che ci circonda, un ritmo che la-sci lo spazio (e il tempo) di osservare i dettagli, immergersi inuna cultura, respirare l’aria e riempirsi gli occhi della magia diun luogo.Allora perché non riportare i nostri ragazzi ad una dimensionepiù “umana” dei territori e ad incontri più emozionali con i lorostessi coetanei di altre zone italiane? Si potrebbe partire propriodalla gita scolastica, in questo caso sì, “d’istruzione”, magari pun-tando su mete meno famose e meno costose, dove i ragazziabbiano la possibilità di svestire i panni del “turista di massa”per indossare quelli del viaggiatore attento e curioso, incontra-re e conoscere veramente chi quei luoghi li abita e li rende vi-vi, arricchendosi con esperienze uniche (e anche con nuoveconoscenze e amicizie) che certo lascerebbero una traccia in-delebile nella formazione dell’individuo.

SULLE ORME DI...

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DI ITALO CLEMENTI

Credetemi, le cose di cui vi parlo non fanno parte dei “massi-mi sistemi della filosofia del turismo scolastico”, ma sono il ri-scontro di esperienze concrete, maturate nel corso di tantieventi che come rivista TREKKING&Outdoor abbiamo organiz-zato, portando i ragazzi delle scuole ad incontrare, al ritmo len-to del camminare, borghi e territori lontani dai grandi flussi delturismo. In queste occasioni abbiamo visto tantissimi studenti,anche i “Franti” della situazione, quelli che di solito vivono lascuola con apatia o disagio, trasformarsi in ragazzi vivaci, curio-si ed attenti, finalmente soddisfatti e felici di sentirsi protagoni-sti della loro avventura di conoscenza. Da queste nostre espe-rienze, qualche anno fa, aveva preso l’avvio un interessantissi-mo progetto sviluppato con il MIUR (Ministero dell’Istruzionedell’Università e della Ricerca) che aveva proprio lo scopo dimodificare in senso costruttivo la classica gita scolastica. Il pro-getto denominato “Sulle orme di…” vedeva i ragazzi di diversescuole italiane impegnati insieme agli insegnanti a costruire unpacchetto per una gita scolastica sul loro territorio, che venivapoi proposto ai compagni di altre regioni, comemeta per la lo-ro gita, innescando in questo modo un circuito virtuoso di co-noscenza e di interscambio.Tra le linee progettuali alle quali i ragazzi dovevano assoluta-mente attenersi, la prima in assoluto era l’inserimento nel pac-chetto di una o più escursioni a piedi, oltre a pasti a base soloe esclusivamente di prodotti tipici. L’entusiasmo e la soddisfa-zione, al ritorno dal viaggio, espressa dai ragazzi delle moltissi-me classi che avevano orientato la loro gita scolastica su questipacchetti, era stata così grande che noi tutti del Comitato Tec-nico del Ministero che avevamo seguito passo dopo passo lo

sviluppo del progetto, non ci potevamo nemmeno lontana-mente immaginare e aspettare. I ragazzi, che venivano accoltie accompagnati sul territorio dagli stessi studenti autori di quelpacchetto, ci raccontavano di come avevano scoperto e vissu-to luoghi, borghi, parchi, di cui prima nemmeno conoscevanol’esistenza e di come il camminare, per molti di loro attività as-solutamente impensabile prima di questa esperienza, li avessepienamente appagati e soddisfatti, permettendo loro di entrarein modo approfondito nella realtà dei territori attraversati, tantoda renderli fortemente desiderosi di ripetere un’esperienza si-mile. Sono fermamente convinto che una svolta e un orienta-mento della gita scolastica in questa direzione, non solo abbat-terebbe i costi, permettendo alle famiglie di far partecipare i lo-ro figli, ma darebbe alla stessa un senso, una forza, una con-cretezza, una ricchezza, che sarebbe vero e proprio nutrimentoe lievito, per una crescita culturale, morale e intellettuale dei no-stri ragazzi. Penso comunque che queste riflessioni non valga-no solo per i giovani, che hanno dalla loro tutto il tempo per lascoperta, ma riguardino tutti noi che, magari per rincorrere lamoda vacanziera del momento, spesso ci rammarichiamo ve-dendo svanire il sogno di mete ormai troppo lontane da noi edalla disponibilità del nostro conto in banca, dimenticandocidella straordinaria bellezza che possiamo incontrare letteral-mente a pochi passi da casa.Buon cammino!

Italo [email protected]

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La quarta edizione del Concorso fotograficoche sostiene i parchi

La quarta edizione del Concorso fotograficoche sostiene i parchi

In occasione della 43ª Giornata Mondiale della Terra (22 aprile 2013), laFondazione UniVerde e la Società Geografica Italiana hanno promossola quarta edizione del concorso di fotografia geografico-ambientale“Obiettivo Terra”. L’intento della manifestazione è stato quello di promuo-vere la conoscenza e la valorizzazione dei Parchi nazionali e regionali italia-ni, coinvolgendo tutti gli appassionati di fotografia.Il concorso ha ricevuto anche quest’anno l’Alto Patronato del Presidentedella Repubblica, il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tute-la del Territorio e del Mare, delMinistero degli Affari Esteri, delMiniste-ro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, del Comune di RomaCapitale, della Federparchi, di tutti i Parchi Nazionali e dal 2013 dell’A-genzia del Demanio, della Regione Puglia, del Corpo delle Capitaneriedi Porto e Guardia Costiera, della Lega Navale Italiana, della Conven-zione delle Alpi e del Consiglio Nazionale degli Ingegneri.

TERRAObiettivo c o n c o r s o f o t o g r a f i c o

IVedizione

Vincitore dell’edizione 2013 del Concorso fotografico è Nicola Grande che ha effettuatoil fortunato scatto nel Parco Nazionale del Gran Paradiso (Valle d’Aosta, Piemonte).I soggetti della foto sono per la prima volta degli animali, due splendidi esemplaridi stambecco.Il vincitore del concorso ha ricevuto un premio in denaro e l’onore di vedere la propriafoto, in occasione della 43ª Giornata Mondiale della Terra (22 aprile 2013), esposta su unamaxi affissione a Roma, nell’elegante cornice di Piazza Cavour.

La prestigiosa giuria che ha valutato le immagini era composta da Alfonso Pecoraro Scanio (Presiden-te della Fondazione UniVerde); Franco Salvatori (Presidente della Società Geografica Italiana); Giovan-ni Valentini (Giornalista di “la Repubblica”); Giampiero Sammuri (Presidente di Federparchi e Presi-dente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano); Fulco Pratesi (Presidente Onorario del WWF Italia),Renato Grimaldi (Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente); Rosalba Giugni (Presidente di Ma-revivo); Sonia Ferrari (Presidente del Parco Nazionale della Sila); Mario Cucinella (architetto e desi-gner); Vera Corbelli (Segretario Generale Autorità di Bacino Nazionale del Liri-Garigliano-Volturno); e Ita-lo Clementi (Editore della nostra rivista TREKKING&Outdoor e Vice Presidente Nazionale di FederTrek).

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MENZIONI SPECIALIOltre al primo premio sono state conferite 7 menzioni specialialle foto vincitrici di ognuna delle seguenti categorie:1) Alberi e foreste - Vince Vittorio GiannellaFoto scattata nel Parco Nazionale del Gargano (Puglia)2) Animali - Vince Maurizio GuardianoParco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi(Veneto)3) Area costiera - Vince Antonio EspositoParco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni(Campania)4) Borghi (2013 Anno Europeo dei Cittadini UE) -Vince Gabriele ZoccolaParco Regionale dei Monti Lattari (Campania)5) Paesaggio agricolo - Vince Maria Grazia LeonardiParco Regionale del Conero (Marche)6) Parchi del Sud e delle Isole - Vince Roberta MerollaParco Nazionale dell’Alta Murgia (Puglia)7) Risorsa Idrica (2013 Anno Internazionale ONU dellaCooperazione nel settore idrico) - Vince Silvio MoschiniParco Regionale delle Alpi Apuane (Toscana)

Foto vincitrice 2013: Nicola Grande, Parco Nazionaledel Gran Paradiso (Valle d’Aosta, Piemonte)

Le personalitàpresenti in PiazzaCavour a Romadinanzi alla maxiaffissione dellafoto vincitrice.

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IL SOCIAL TREKKING CHE SCUOTE L’ITALIALa Lunga Marcia per L’Aquila è un’iniziativa organizzata daMovimento Tellurico – in collaborazione con FederTrek ealtre associazioni di tutta Italia – che unisce i territori emi-liani, toscani, umbri, marchigiani e laziali con quelli abruz-zesi colpiti dai recenti terremoti.

La Lunga Marcia per L’Aquila 2013Due carovane partiranno rispettivamente da Novi di Mo-dena (25 maggio, ricorrenza del terremoto emiliano delloscorso anno) e da Roma (14 giugno) e arriveranno a L’A-quila attraversando i territori colpiti da terremoti o caratte-rizzati da un elevato rischio sismico (Sansepolcro, Gubbio,Assisi, Serravalle, Norcia, Avezzano, ecc.). Con tappe in bi-cicletta e a piedi, lungo percorsi studiati da esperte guideambientali, le due marce percorreranno più di 30 comu-ni, 12 Province e 6 Regioni. Un’opportunità unica per co-noscere le bellezze dell’Italia centrale, favorire nuove for-me di aggregazione e contribuire alla promozione della

FederTrekLA LUNGA MARCIAPER L’AQUILA 2013LA LUNGA MARCIAPER L’AQUILA 2013

VISITA IL SITO FEDERTREK

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prevenzione antisismica e della messa in sicurezza del ter-ritorio.La Lunga Marcia per L’Aquila si ripeterà ogni anno, ricu-cendo l’Italia con i passi di chi il Bel Paese lo ama davve-ro. Nuovi percorsi provenienti dall’Irpinia e da Ancona con-fluiranno a L’Aquila, città simbolo della mancata ricostru-zione. Con il sostegno di amministrazioni e associazionilocali si promuoverà la ricostruzione dei luoghi devastatidal terremoto e in particolare del centro storico dell’Aqui-la. Ciò non solo per quanto riguarda la riedificazione discuole e abitazioni, ma anche per ciò che concerne la cu-ra delle relazioni umane, la ricostituzione della rete pro-duttiva e sociale delle comunità cittadine disgregate dal si-sma.L’arrivo delle due marce sarà l’occasione per coinvolgerela popolazione aquilana in iniziative volte a favorire l’ag-gregazione e a limitare l’emarginazione delle popolazionicolpite dal terremoto del 2009. Il 22 giugno 2013 le duemarce per L’Aquila si uniranno alla Marcia Cittadina pro-

www.federtrek.org

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CARINZIACARINZIAAUSTRIA

V isitare il “giardino dell’Eden” è sempre più fa-cile. L’offerta turistica della Carinzia per l’Al-pe-Adria-Trail – itinerario a lunga percorren-

za di 750 chilometri suddiviso in 43 tappe – si è recen-temente allargata grazie ad un nuovissimo centro pre-notazioni e ad una guida escursionistica pronta ad ac-compagnare i visitatori nel cuore selvaggio di Austria,Italia e Slovenia. Basta una telefonata al centro o un clicsul sito www.alpe-adria-trail.com (dove si trovano an-che descrizioni dettagliate delle varie tappe) per orga-nizzare il “proprio” trekking. Si può scegliere fra di-versi pacchetti oppure studiare l’itinerario preferito, av-valendosi di consulenza personalizzata. Nelle migliori

librerie è inoltre disponibile una nuova guida escur-sionistica con consigli e informazioni preziose. Inaugu-rato nell’estate 2012, il trekking si snoda dalle nevi eter-ne del Grossglockner, in Carinzia, attraverso la Sloveniafino alla costa italiana dell’Adriatico, a Muggia (poco asud di Trieste), tra ambienti alpini, cime di roccia esplendidi laghi e fiumi. Oltre alla prenotazione del sog-giorno nella categoria desiderata, ci si può avvalere deltrasporto bagagli e di un bus che porta al punto di par-tenza di ogni tappa e riaccompagna all’alloggio, dove siviene rifocillati dalle prelibatezze della cucina carinzia-na, come i tortelloni, il manzo dei Nockberge e il sal-mone di Carinzia. L’itinerario è un incontro con tre di-

Camminare nel GiardinoCamminare nel Giardino

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ITINERARInotizie Utili

NUMERI UTILI

�Centro prenotazioniAlpe-Adria-TrailTel. 0043(0)[email protected]

�QRCODE

Con il tuo smartphone, utilizzando l’appositoQR-Code, puoi guardare subito il tracciatodell’itinerario a lunga percorrenza che da

nord a sud, attraverso meravigliosi spettacoli naturali, toccatre culture, tre lingue e tre nazioni: Austria, Slovenia e Italia!

www.alpe-adria-trail.com

GUARDA IL WEBGIS...

TREKKING&Outdoor - maggio 2013 - 23

versi ambiti linguistici e culturali: chi non ha tempodi percorrerlo integralmente ma non vuole rinunciarealle emozioni di un trekking lungo tre nazioni, può sce-gliere la variante breve, il “Giro delle 3 Nazioni”, che in123 chilometri suddivisi in 7 tappe giornaliere attraver-sa Carinzia, Slovenia e Friuli.Ai punti di partenza e arrivo sono presenti installazioniin due lingue – stele di metallo posizionate su un piedi-stallo realizzato con materiali caratteristici della regione,come marmo della Krastal o legno di larice – che forni-scono informazioni aggiornate su curiosità e punti d’in-teresse presenti nella tappa successiva e in quella prece-dente.I numerosi pacchetti turistici si possono prenotare perperiodi dal 1° maggio al 26 ottobre 2013: nel prezzo deltrattamento è compresa l’Alpe-Adria-Trail Card che dàdiritto a diversi sconti e vantaggi per l’intero soggiorno.Vacanze brevi di due tappe, escursioni tematiche,trekking di sette giorni o addirittura di dieci: impossi-bile non trovare la propria avventura ideale!

dell’Edendell’Eden

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Uomini e Popoli

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Questo numero è dedicato a quei popoli che, frantumati daglieventi della storia e nel rispetto di legittimazioni territoriali nonproprie, rappresentano oggi vere isole etniche e linguistiche,prive di confini politici ma orgogliose di una propria culturae di una coscienza di appartenenza tipica dei gruppiminoritari. Sono popoli che possono vantare una loro storia,una propria lingua, una propria indipendenza culturale.

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VAL D’AOSTA / PIEMONTE

Èuna fredda mattina di Aprile, quando risalgo la sinuosa strada asfaltata che si inerpica lungo laval Mastallone, un solco vallivo pervaso da una vegetazione prepotente e fittissima. Le case inpietra di San Gottardo sembrano quasi un isola di roccia grigia che emerge dal folto verde de-

gli alberi. Al Rifugio deiWalser, Matteo è impegnato a servire un paio di caffè, “aiutato” da suo figlioLorenzo, di 3 anni.

WALSERWALSERUna nuova emigrazione

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TREKKING&Outdoor - maggio 2013 - 27

UN MIGLIAIO DI ANNI FA, I WALSER COLONIZZARONO ALCUNE VALLATE ITALIANE,IN OSSOLA, SESIA E VAL D’AOSTA. NEL 2000, MATTEO LASCIA LA CITTÀ, PERTRASFERIRSI A SAN GOTTARDO, VILLAGGIO DELLA VAL MASTALLONE DI 14 ABITANTI,E APRIRE IL RIFUGIO DEI WALSER

TESTO E FOTO DI CESARE RE

Sfilata walser ad Alagna Valsesia;il villaggio di San Gottardo, frazione di Rimella;Cesare Re intervista Matteo Galimberti delRifugio dei Walser.

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TRENTINO ALTO ADIGE / VENETO

TESTO E FOTO DI ENRICO BOTTINO

VISITANDO LE DOLOMITI E CONVERSANDO CON LA GENTE LOCALE AL TURISTANON PUÒ PASSARE INOSSERVATA UNA PECULIARITÀ DI QUESTE VALLI CHETRASCENDE DAL PAESAGGIO INCANTEVOLE E DALLA NATURA INCONTAMINATA:IL LADINO, UN IDIOMA CHE PUR ESSENDO SIMILE ALL’ITALIANO SE NE DIFFERENZIAPER ALCUNI TRATTI CARATTERISTICI, AL PUNTO TALE DA ESSERE CONSIDERATOUNA VERA E PROPRIA LINGUA ROMANZA

LADINI

Grande minoranza etnica

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L e Dolomiti assieme alla prelibatezza dei prodotti tipici e all’affa-scinante paesaggio permanentemente offerto agli occhi del turi-sta, hanno molto da offrire anche a chi s’interessa di cultura e di

tradizioni. Nelle valli che fino al 1918 erano sotto l’egida dell’aquilaasburgica, è ancora viva una delle più importanti minoranze linguisti-che presenti sul territorio italiano, quella Ladina, confinante con il te-desco carinziano e il tirolese a nord, con i dialetti lombardo e veneto asud, con lo sloveno a est.

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Sulla doppia pagina in senso orario: i ladini dolomitici popolano le valliche si dipanano dal massiccio del Sella (nella foto); le vecchie case fassanesono adornate da balconi fioriti, dipinti sacri e grandi crocifissi lignei; iladini indossano un costume che li lega ad un certo tipo di cultura,linguaggio, tradizione e territorio.

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TESTO DI MILENA LOMBARDO / FOTO DI SALVATORE FRANCO,EMANUELE PISARRA, SARA CUSENZA, FRANCESCO PAOLO CAUNANI,ENRICO BOTTINO E FRANCESCO BEVILACQUA

CALABRIA/CAMPANIA/SICILIA

IL FAMOSO ANTROPOLOGO ITALIANO LUIGI SATRIANI HA SCRITTO CHELA CULTURA NON È QUALCOSA CHE SI HA, MA QUALCOSA CHE SI È.VISITANDO UNO DEI NUMEROSI BORGHI ARBËRESHE CHE ANIMANO ILMERIDIONE D’ITALIA, DALLA SICILIA ALLA BASILICATA, LA VERITÀDELL’AFFERMAZIONE APPARE LAMPANTE.PERCHÉ PER GLI ITALO-ALBANESI CHE DA PIÙ DI MEZZO MILLENNIOABITANO LA NOSTRA PENISOLA IL LEGAME CON LA PROPRIA TERRAD’ORIGINE È SEMPRE RISULTATO MOLTO PIÙ FORTE DI QUALSIASICONVIVENZA SOCIALE, COMMISTIONE LINGUISTICA E INTEGRAZIONECULTURALE POSSIBILE

ARBËRESHE

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L a piazza – shesh o raji – è già animatissima: tutt’intorno lo sguardo fa quasi fatica a di-stinguere i volti e i corpi degli abitanti in festa, a causa del tripudio di colori accesi cheadornano i vestiti dei giovani del paese impegnati a danzare la vallja, ballo dedicato al-

l’eroe condottiero Giorgio Castriota Scanderbeg, eseguendo canti epici o augurali e spostan-dosi dal centro del paese per le vie del borgo.

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Visitare un borgo arbëreshe significa entrare in contattocon un incanto di forme, colori, suoni e parole: unakoinè armoniosa ed originale, dove le assonanze italianesi mescolano a voci rapsodiche albanesi.

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“Passa il tempo/nell’alveo del suo letto./L’uomo rimane/E tu, mia lingua/muori/peril tempo che passa/per gli uomini che cambiano/…” i versi malinconici di SalvinoNucera, poeta calabrese di San Lorenzo, sintetizzano al meglio cosa significhi esse-

re una “minoranza” che, seppur riconosciuta ufficialmente, vede sbiadire le proprie radici sotto il so-le del Sud, lo stesso sole che nei secoli passati baciava la fiorenteMagna Grecia.

KALÒSÌRTATO

PUGLIA/CALABRIA

TESTI DI ELENA PASTORINO, ALFONSO PICONE CHIODO, EMANUELA ROSSIFOTO DI ENRICO BOTTINO, GABRIELE MASTRILLI, ALFONSO PICONE CHIODO

Benvenuti nella Grecìa Salen

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KALÒS ÌRTATO SIGNIFICA “BENVENUTI” NEL DIALETTO NEO-GRECO NOTO COMEGRECANICO O GRIKO. DOVE? NELLA GRECÌA DEL SALENTO E NELLA BOVESÌA, CULLASECOLARE DELLA MINORANZA LINGUISTICA ELLENOFONA DI CALABRIA, IN TERRITORICHE SCORGONO LE LORO RADICI LINGUISTICHE E CULTURALI DA LONTANO, AL DI LÀDEL MARE, MA CHE LE MANTENGONO VIVE GIORNO DOPO GIORNO GRAZIE ALLETRADIZIONI DI UNA POPOLAZIONE LEGATA ALLA PROPRIA IDENTITÀ

ntina e nella Bovesìa

TREKKING&Outdoor - maggio 2013 - 51

Il suggestivo internodella chiesa di SantaMaria dei Greci aGallicianò, frazione delcomune di Condofuri,in cui viene ancoraofficiata la liturgia con ilrito ortodosso.

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OCCITANIOCCITANIPIEMONTE

Erano grandi signori e feudatari come Guglielmo IX d’Aquitania, oppure cavalieripoveri provenienti dalla piccola nobiltà, o ancora, più spesso, ministeriales ovve-ro funzionari di corte alle dipendenze del padrone. Ciò che li accomunava era la

poesia: i canti d’amore, di lode e devozione, che intonavano alla moglie del signore, cuichiedevano affetto, o almeno protezione. Gli uomini appartenenti a quella sterminataschiera di cantori oggi vengono chiamati “trovatori” o “lirici provenzali”.

TESTO DI ALBERTO CAVALLO / FOTO DI GRUPPO LIBERO DI FOTOGRAFIAFOTOSLOW VALMAIRA, COMUNITÀ MONTANA VALLI DEL MONVISO,COMUNITÀ MONTANA VALLE STURA, ARCHIVIO TREKKING&OUTDOOR, ENRICO BOTTINO

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TREKKING&Outdoor - maggio 2013 - 57

A CAVALLO DELLE ALPI COZIE, IN UNA TERRA DICONFINE, DOVE RIEMERGE LO SPIRITOD’APPARTENZA DELL’ANTICA REPUBBLICAOCCITANA, SI SENTE ANCORA PARLARE LALINGUA PROVENZALE E SI OSSERVA ILPERPETUARSISI DI USI E COSTUMI SECOLARICOME LA FIERA FRANCA CHE OGNI PRIMADOMENICA DI OTTOBRE SI SVOLGE AD OULX

A CAVALLO DELLE ALPI COZIE, IN UNA TERRA DICONFINE, DOVE RIEMERGE LO SPIRITOD’APPARTENZA DELL’ANTICA REPUBBLICAOCCITANA, SI SENTE ANCORA PARLARE LALINGUA PROVENZALE E SI OSSERVA ILPERPETUARSISI DI USI E COSTUMI SECOLARICOME LA FIERA FRANCA CHE OGNI PRIMADOMENICA DI OTTOBRE SI SVOLGE AD OULX

Tra leggende e trovatoriTra leggende e trovatori

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CIMBRITRENTINO / VENETO

Sono un cimbro, ancor prima che uomo di montagna. E mentre il tempo, ineso-rabile, scivola sui pensieri, sulle prime rughe del volto e sui ricordi, affiorano,sempre più distinti e riconoscibili, i caratteri che hanno dato l’imprinting alla

mia essenza di montanaro.

TESTO E FOTO DI MICHELE DALLA PALMA

Un popolo venuto dal passatoUn popolo venuto dal passato

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CARNIATESTO DI SERAFINO RIPAMONTI E SANDRA TUBARO / FOTO DI SANDRA TUBARO,IVO PECILE, ULDERICA DA POZZO, ARCHIVIO ALBERGO DIFFUSO SAURIS

FRIULI - VENEZIA GIULIA

LE VALLI DELL’ALTO CORSO DEL TAGLIAMENTO SONO UN PREZIOSOCROGIUOLO DI USANZE E TRADIZIONI, CHE SOPRAVVIVONO INTATTE NEIPICCOLI VILLAGGI COME QUELLO DI SAURIS E CHE OGGI SI POSSONORISCOPRIRE ANCHE GRAZIE A ORIGINALI FORME DI ACCOGLIENZA TURISTICACOME QUELLA DELL’“ALBERGO DIFFUSO”.

Crocevia di genti e culture

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Qualcuno dice che la Carnia è un grande villaggio, dove i piccoli paesi, dissemina-ti fra le verdi vallate cui fanno da corona selvagge pareti dolomitiche, sono comefrazioni, ciascuno con le proprie peculiarità e tradizioni, ma tutti permeati da

una comune atmosfera, qualcosa d’impalpabile che manifesta, fin dal primo approccio, ilcarattere unico di questa terra e dei suoi abitanti. Forse quella che si respira è semplice-mente “aria d’Europa” visto che queste montagne, estrema propaggine nord-occidentale delFriuli, sono da sempre luogo di transito, scontro e incontro dei popoli e delle culture delVecchio Continente.

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abbassare

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SUDTIROLESI

MAGGIORANZA SUL PROPRIO TERRITORIO EMINORANZA IN ITALIA, FORTE DI UNA GRANDEUNITÀ PUR CON UNA POPOLAZIONE DALLEORIGINI DISPARATE, OGGI LA PATRIA DIANDREAS HOFER RAPPRESENTA UNESEMPIO DI CIVILTÀ E DI CORAGGIO NELL’AFFRONTARE SOPRUSI DIOGNI GENERE E CONTINUI TENTATIVI DI DECULTURAZIONE, MANTENEN-DO UNA FORTE IDENTITÀ CHE NON SIGNIFICA ISOLAMENTO MAORGOGLIO PER IL PROPRIO PASSATO E AMORE PER LA TRADIZIONE

ALTO ADIGE

TESTO DI ALFONSO LUCIFREDI / FOTO DI MICHELE DALLA PALMA, FLAVIO FAGANELLOE ARCHIVIO TREKKIG&OUTDOOR

Popolo di confine

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Un piccolo edificio di legno e pietra si erge, isolato, nel silenzio della vallata. Attor-no alla sua sagoma si distinguono una legnaia, un fienile e altre piccole costruzio-ni. Non sono antichi, eppure sembrano appartenere a questi luoghi da sempre.

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ASTIGIANOPIEMONTE

A breve distanza da Torino, facilmente raggiungibile da Genova e Milano, il territorio dellaprovincia di Asti può vantare un patrimonio paesaggistico di rara bellezza, costituito dal-l’alternanza armoniosa tra le colline delle Langhe e delRoero e i boschi e i vigneti delMon-

ferrato. Come piccole scialuppe grigie in mezzo ad un oceano di colori, ecco apparire i borghi erettiin pietra di Langa, le pievi romaniche e le antiche strutture di difesa, un autentico scrigno di bellezzeche sembra creato appositamente per gli appassionati dell’outdoor.

TESTO DI ITALO CLEMENTI / FOTO LUIGI TABARRO,ARCHIVIO PROVINCIA DI ASTI, ARCHIVIO TREKKING&OUTDOOR

Destinazione outdoorDestinazione outdoor

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GRAZIE AL RECUPERO DI UNA FITTA RETE DI STRADE,SENTIERI E ANTICHE VIE TRACCIATE IN PASSATO PERVIANDANTI E PELLEGRINI, IL TERRITORIO DELL’ASTIGIANOOFFRE OGGI UNA GRANDE VARIETÀ DI PROPOSTE PERTUTTI GLI AMANTI DELL’ESCURSIONISMO, DA GUSTARE,COME SEMPRE, AL RITMO LENTO DEI PROPRI PASSI

Promozione realizzata dalla Provincia di Asti nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 313 Azione 1 della Regione Piemonte, II invito pubblico.

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BIELLESE

PIEMONTE

Con il ritorno della bella stagione, la provincia di Biella si tinge delle varietà floristiche stagiona-li, che riempiono di profumi e colori le campagne. Un motivo in più per avventurarsi alla sco-perta delle sue aree protette più belle, dove si incontrano scenari spettacolari sulla pianura pa-

dana, sulla Valsessera e sul Monte Rosa e numerosi borghi di indiscusso interesse storico e culturale.

Outdoor per tutti

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COMPLICI LE TINTE PRIMAVERILI ELE TEMPERATURE PIÙ MITI, A MAGGIO

IL TERRITORIO DEL BIELLESE OFFRETANTISSIME OPPORTUNITÀ DIESCURSIONI DI RARA BELLEZZA,A STRETTO CONTATTO CON LANATURA INCONTAMINATA DIUN PAESAGGIO DAI MILLE PROFILI.CON UN’ATTENZIONE PARTICOLAREANCHE PER I DIVERSAMENTE ABILI

TESTO DI ALFONSO LUCIFREDI / FOTO DI ARCHIVIO FOTOGRAFICO PROVINCIADI BIELLA, ANTONIO CANEVAROLO, STEFANO CERETTI, CARLO GABASIO, FABRIZIOLAVA, LUCIANO ROSSI, MARCO VERONESE, ARCHIVIO OASI ZEGNA.

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TRA TERRA

BOLIVIA

L a Bolivia è un paese che si moltiplica in mille volti diversi, con la bellezza dei suoi pae-saggi, con il mito della leggenda dei regni preispanici, i suoi scrigni d’ecosistemi unici euna straordinaria umanità.

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TESTO E FOTO DI ROMANO VISCI

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E CIELO

SELVE, DESERTI D’ALTA QUOTA, VULCANI E LAGUNE SALMASTRE.UN CELEBRE NATURALISTA FRANCESE, ALCIDE D’ORBIGNY, PER LA SUAALTEZZA, IL CLIMA E L’INFINITA VARIETÀ GEOGRAFICA, DEFINISCE LA BOLIVIA“COME LA SINTESI DEL MONDO”. A PIEDI È POSSIBILE ESPLORARE ANGOLIDI NATURA SELVAGGIA E ZONE DOVE INTRAPRENDERE GRANDI AVVENTURE

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LE PROPOSTE DEL MESE

Laboratorio del CamminareAVANGUARDIEIl Laboratorio del Camminare di Ema-nuela Rossi e Salvatore Inguscio cipropone per maggio una serie di im-perdibili uscite nella splendida natu-ra salentina, con echi di storia anticae tante attività dedicate alle famiglie.Il 5 maggio è in programma untrekking sulla serra di Ruffano, in lo-calità Manfìo: un anello in parte ster-rato ed in parte asfaltato circondal’altura di Manfio, dove si apre lagrotta del Crocefisso e dove la mac-chia mediterranea ha ancora spazioper raccontare le sue storie. Il 12maggio in programma “Santa Marinadi Stigliano e gli Alimini”, un altrotrekking ad anello, questa volta nel-l’entroterra a ridosso dei laghi Alimi-ni. Si cammina tra macchie, coltivi eboschi in bilico tra passato e futuroper parlare di paesaggio e di tuteladelle pinete salentine. Il 19 maggio“Massari e torrieri, Nardò”, trekking

ad anello nella campagna neretina:masserie, torri colombaie, strade an-tiche, cappelle e “furnieddhi” (co-struzioni in pietra a secco), olivi e gi-nestre, gli ingredienti per una ricettaall’insegna del benessere. Il 26 mag-gio, infine, è in programma “Pianel-le”, trekking ad anello nella RiservaNaturale Regionale Orientata Boscodelle Pianelle: ombroso, fresco, riccodi specie vegetali, questo itinerario,che procede tra trulli e masserie lun-go una facile gravina, porta alla men-te storie di briganti e pastori.Per informazioniCell. 349.3788738(Emanuela Rossi)Cell. 347.9527701(Salvatore Inguscio)[email protected]

Laboratorio del CamminareGENIUS LOCIElisa e Valentina di Genius Loci ci in-vitano alla scoperta delle bellezzeappenniniche nel pieno rigoglio dellaprimavera con un fitto calendario di

appuntamenti. Si comincia il 12maggio, con “Profumi di Liguria par-te sesta: la baia del Silenzio”: nel ver-de e nel blu di questo fazzolettoestremo del golfo del Tigullio, conuno sguardo al promontorio di Por-tofino e un paesaggio che sa di ma-re e di favole, cammineremo neiprofumi della primavera ligure, daMoneglia a Sestri Levante sul sentie-ro verdeazzurro. Sempre il 12 mag-gio è prevista un’altra uscita a Casteld’Aiano (BO) con “Il percorso selvag-gio della GEA”: tra laghi e cascate en-treremo con i piedi a bagno, risco-prendoci esploratori della natura. Do-menica 19 maggio si va a Villa d’Aia-no (BO), per “Come l’uomo strappòla terra alle acque”, una biciclettatatra i campi e le opere di bonifica diquesto lembo di pianura padana.Trascorreremo una piacevole giorna-ta di primavera nella campagna del-l’Oltrepo mantovano, attraverso le pi-ste ciclabili del Parco Golene FoceSecchia, visitando gli argini e le im-ponenti opere di bonifica che hanno

A CURA DI ITALO CLEMENTI

Laboratori del CamminareGLI SPECIALISTI DELL’OUTDOORPER VIVERE INSIEME NATURA E AMBIENTE

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cambiato il volto del territorio e arri-veremo fino al fiume Po per ritorna-re al punto di partenza. Note: ca-schetto obbligatorio per i ragazzi,consigliato per gli adulti. Sabato 25maggio “Chi invitiamo a cena: Ercoleo il Diavolo?” a Ponte del Diavolo(Lama Mocogno, MO): ci avventure-remo sul sentiero del Ponte del Dia-volo per una serata movimentata,consigliata alle famiglie, nel bosco dicastagno. Giochi a squadre e cenacollaborativa: le prove “d’Ercole” trale foglie, la “spiaggia” dei Romani ela caccia “alloro” ci daranno spuntoper animare la leggenda e prepararela cena... col Diavolo! Domenica 26Maggio andremo alla scoperta del-l’antica via Vandelli e del “Monte Po-lenta” presso passo Centocroci (La-ma Mocogno, MO): percorrendo untratto della settecentesca via Vandel-li, stupiti dalla biodiversità conservatain questi luoghi e sorpresi dalla storiache si mischia alle leggende, solo ar-rivati all’ombra del monte “Polenta”le mummie ci sveleranno i segretidelle genti di questo angolo di Ap-pennino.Per informazioniCell. 347.7418152(Valentina Parenti)Cell. 339.3480730(Elisa Montorsi)

Laboratorio del CamminareMONTE MERUMarco e Silvio di Monte Meru ci con-ducono alla scoperta dell’Appenninoumbro con alcune escursioni imper-dibili in programma per il mese dimaggio.Si comincia sabato 4 con una serataastronomica al monte Subasio, chia-mata “Gran tour dell’universo”: incon-tro al parcheggio sommitale deglistazzi alle ore 21,30 e, partiti da quiper arrivare sui prati sommitali delmonte Subasio, lontani dall’inquina-mento luminoso, osserveremo al tele-scopio gli oggetti del cielo più nasco-sti. L’itinerario è adatto a tutti, anche aibambini, ma è necessario abbiglia-mento caldo, guanti e cappello. Sem-pre sabato 4 maggio è in programmail primo incontro di un corso base diescursionismo WGLT Aigae presso lasede WWF Valle Umbria Nord a BastiaUmbra (PG), aperto a tutti, con do-cente la Guida Ambientale Escursioni-stica Silvio Piorigo. Sono previste 12ore di lezioni teoriche e 4 uscite prati-che. Infine, domenica 19 maggio an-dremo in visita della cascata de “LuCugnuntu”, con una facile passeggiatadi grande interesse botanico-paesag-gistico: una graziosa cascata al termi-ne di un percorso dove la natura pre-serva ancora gli aspetti tipici ed incon-

taminati della Valnerina, in compagniadi esperti naturalisti per scoprire i suoiverdi tesori. Il ritrovo è previsto a Nor-cia, la difficoltà è turisti-ca/escursionistica, medio-facile perbambini da 7 anni in su, 6 chilometridi percorso totale con dislivello trascu-rabile. Pranzo al sacco. I Programmi“in Umbria con le Guide”sono realiz-zati in collaborazione con “Emporiodella Sibilla” di Norcia e “Perugiame-teo”.Per informazioniCell. 347.3782818(Marco Fazion)Cell. 348.5216981(Silvio Piorigo)

Laboratorio del CamminareOFFICINÆ ITINERISCome sempre ricco di appuntamenti ilprogramma proposto da Andrea Per-ciato e soci per il mese di maggio: sicomincia con un evento di grandeportata, nei giorni compresi tra il 27aprile e il 5 maggio, in cui si andrà al-la scoperta del Parco Nazionale del Ci-lento con “Gli spazi del silenzio... i luo-ghi dell’infinito”: trekking itineranteche, dai monti dell’interno, dopo circa100 chilometri di cammino a piedi cicondurrà lungo le coste di quella cheè una tra le zone protette più belle delMediterraneo: il Parco Nazionale del

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ora 360°

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GRUPPO CLEMENTICorso Torino 24 / 3 - 16129 Genova

Tel. 010.5701042 - fax 010.5304378

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