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presenta Biciclettata per le Torri Visita guidata alle torri di Molfetta: una mattinata per riscoprire la nostra terra pedalando 20 km Circolo ARCI il Cavallo di Troia - via Giovene, 25 Molfetta mailto: [email protected] - http://digilander.libero.it/arcicavalloditroia

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presenta

Biciclettata per le Torri

Visita guidata alle torri di Molfetta: una mattinata per riscoprire la nostra terra pedalando 20 km

Circolo ARCI il Cavallo di Troia - via Giovene, 25 Molfetta

mailto: [email protected] - http://digilander.libero.it/arcicavalloditroia

Introduzione

Uno degli aspetti messi in risalto dal “Manifesto per la cultura” presentato dai circoli ARCI evidenzia che è nostro scopo “Avanzare il diritto ai beni culturali e ambientali, affermando il diritto al "bene comune". La comunità cresce nella consapevolezza delle tradizioni e nel rispetto dell'ambiente e quindi riaffermiamo il valore dell'art. 9 della costituzione.” Il circolo ARCI di Molfetta “Il cavallo di Troia”, così come è sottolineato nello Statuto, ha da sempre avuto il proposito di operare sul territorio a 360°, da un punto di vista sia sociale che culturale, promuovendo iniziative tese a valorizzare la nostra terra e l’impegno di quanti cercano di dare voce a questa terra e ai suoi colori, suoni, sapori… È per questo che “Il cavallo di Troia”, in collaborazione con l’associazione ICTIUS, organizza la sua prima Biciclettata per le Torri di Molfetta: per ribadire e favorire il rispetto dell’ambiente e per scoprire e far scoprire l’importanza e la bellezza del patrimonio culturale locale, di tesori che spesso rimangono ignoti e che in realtà nascondono una grande tradizione storica. Buona biciclettata a tutti!

Madonna della Rosa Caratteristiche :via Madonna della Rosa; sec. X ;altezz.15m, 3 piani; saetteria; scale in legno; forma quadrata Cenni storici Secondo la tradizione la chiesetta è stata eretta, per riconoscimento alla Madonna, da un ricco signore di Bitonto il quale esattamente in quel punto fu salvato grazie all’apparizione della Madonna dall’assalto dei briganti. Ogni anno, il lunedì di Pasquetta, vi si celebra la messa per commemorare l’evento e si improvvisa una sagra campestre. Struttura Al piano terra vi è la chiesetta che presenta sull’altare l’immagine della Madonna delle Rose affrescata sul muro. Sull’ingresso, in posizione centrale, vi è una nicchia con l’immagine della Madonna e la dicitura: “Rosa Mistica ora pro nobis”. Il primo piano ha una volte a botte ed è composto da sei vani. Dal secondo piano per mezzo di una scala in legno si accede al tetto. Sul lato sinistro della torre vi è un campaniletto a vela.

Torre Villotta Caratteristiche: contrada S. Lucia, via Torre Villotta,sec. XII; altezza 15m, 3 piani, botole e scale retrattili, forma quadrata. Cenni storici Il termine trae origine dal nome Vedetta, poi trasformata nel vernacolo in Veddotte e quindi italianizzato Villotta. Il complesso si pensa sia stato una residenza stabile,probabilmente militare, avamposto di un villaggio popolato da parecchia gente.In seguito è servito

come soggiorno di truppe crociate (tra cui il crociato Boemondo). Durante il sacco del 1529 accolse una parte della città in fuga. Struttura La costruzione comprende una torre e due cameroni centrali intercomunicanti con grandi volte a botte utilizzati come frantoio, affiancati da latri ambienti più stretti in cui vi sono grandi pozzi semicircolari ed una piscina sopraelevata adibita alla raccolta dell’olio.Dal terrapieno alto circa 5 metri si raggiunge la torre tramite un ponticello in pietra. Da un attento esame la torre sembra essere divisa in tre parti con pietre di diverso tipo. La parte centrale è caratterizzata da una serie di feritoie. Torre del Gallo Caratteristiche: Contrada S. Lucia,via Lama Martina sec IX; altezz.15m, 2 piani; botola e scale retrattili, saettiera; forma quadrata. Cenni storici: Secondo la tradizione vi era un gallo in questa torre che cantava durante le incursioni notturne dei pirati. Serviva come difesa per la Torre Villotta ed il Casale di Santa Lucia, ormai scomparso. Dal 1734 al 1805 fu meta preferita dell’archeologo Ciro Saverio Minervini che soleva trascorrere le sue vacanze con l’arciprete Giovene, proprietario di Torre Falcone. Struttura L’ingresso è sopraelevato di 1m come difesa. Sul prospetto vi è una piccola finestra ed una saettiera.

Torre Falcone Caratteristiche: contrada S.Lucia, via T. Falcone; sec. XIV, altezz.16m, 2 piani; scale in pietra, saettiera; forma rettangolare. Cenni storici Fu costruita dalla nobile famiglia Falconi, che in seguito si trasferì a Bisceglie dove eresse il monumento di S. Margherita. Nel 700 passò alla famiglia Giovene e, l’arciprete Giuseppe Maria vi trascorse la maggior parte della sua vita scrivendo le opere che lo hanno reso così famoso.

Struttura La costruzione è imponente e si trova al centro di un giardino cintato.Al piano terra vi è un focolare con una cappa che arriva fin su la volta, è a due piani ed è sormontata da un cornicione sorretto da gattoni. Sul prospetto vi è un ampio finestrone ed una saettiera. Sul lato di ponente vi è una bifora. Torre L’Alfiere Caratteristiche: contrada del Mino,via di Bitonto; XV sec; altezza 10m; 2 piani scale in pietra; forma irregolare. Cenni storici Il nome deriva dal fatto che il proprietario Domenico Nisio nella battaglia di Bitonto, per la

successione del Regno di Napoli del 24-5-1734, fu soprannominato L’Alfiere. Struttura La struttura si pensa fosse una casa turrita, a seguito della mancanza di elementi di difesa. La parte della costruzione priva di arcate è più antica rispetto al resto. I muri perimetrali presentano dei grandi buchi esterni che fanno supporre ci fossero degli affacci esterni. I muri interni presentano degli stipiti. All’interno vi è un grande focolare ed una cappa , vi sono inoltre delle nicchie che fungevano da mangiatoie.

Torre Mino Caratteristiche: contrada Mino, via di Bitonto; XI sec; altezza 25m; 4 piani; scale in pietra; saettiera; 2 garitte con feritoie; forma quadrata. Cenni storici Si pensa che il nome derivi dal latino “minor”, che significa minacciare (a causa del suo aspetto austero), o anche per la scultura di Mino da Fiesole, che un tempo era lì. Struttura Era la torre più avanzata ed importante di quel tempo sia per la

grandezza che per l’orizzonte che abbracciava (150m s.l.m). Il tetto lo si raggiunge tramite una scala in pietra e vi è un campaniletto a vela. All’interno del muro di cinta vi sono una stalla ed un giardino ed una chiesetta costruita successivamente. Torre Cascione Caratteristiche: contrada Mino, via di Bitonto; XI sec; altezza: 10m; 2 piani; botole e scale retrattili, saettiera; forma rettangolare. Cenni storici Il nome deriverebbe o dalla forma squadrata che ricorda le vecchie cassapanche o da un antico proprietario, tale Cascione di Bitonto. Assieme a Torre Cicaloria e Torre Sgamirra costituiva l’avanguardia di Torre Mino. Fu coinvolta nelle lotte tra Angioni e Aragonesi nel XV sec. Struttura La torre è costituita da conci appena sbozzati ed è stata mozzata all’estremità: lo si intuisce dalla presenza dei gattoni senza saettiere. L’antico ingresso, ora murato, era situato a 3 metri di altezza per difesa. Al secondo piano vi è un grande focolare la cui cappa piramidale è cinta da sedili in pietra. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con