Post-fordismo

Unità didattica 5 – Cambiamento, innovazione e apprendimento nelle organizzazioni

La crisi del fordismo

Nuovi comportamentidei consumatori -Cambiamento nelladomanda

Aumento del potere di acquisto, del livello di istruzione...

Fattori principali

Domanda di beni più vari e personalizzati e domanda più orientata alla qualità

Aumento della concorrenza internazionale –ingresso di imprese di paesi di nuova

industrializzazione

Mercati spazi aperti di competitività globale

Successo di nuovi metodi di produzione (snella) introdotti in Giappone

Ma occorre tenerpresente anche…Sviluppo ICT

Tecnologie cheridefiniscono lo spazio, rendendo più agevole la diffusione delle decisioni in territori vasti, variegati, anche assai distanti

Crescita conflittualità nei luoghi di lavoro crescita movimenti sociali di contestazione,

rafforzamento delle organizzazioni dei lavoratori

Quali iniziative?

Innovazione tecnologica, automazione

Quali iniziative?

Downsizing

Licenziamenti

Pre-pensionamenti

Quali iniziative?

Scorporo di fasi/funzioni del processo produttivoe decentramento(outsourcing)Verso altre imprese o lavoratori autonomi

Quali iniziative?

Nuove tecniche di

gestione delle risorse

umane: coinvolgimento

Quali iniziative?

Flessibilità nell’uso della forza lavoro

Il dibattito sulle

conseguenze per il lavoro

Ri-professionalizzazione del lavoro industriale, fine della divisione del lavoro, superamento del taylorismo modelli di specializzazione flessibile (Kern e Schumann)

Teorie della neo-industrializzazione

• Permangono forme di divisione del lavoro di tipo taylorista (es. call center, fast food, grandi gruppi commerciali online, ecc.)

• Trasformazioni delle condizioni di lavoro e delle identità dei lavoratori molto più complesse

Critiche

Minore rilevanza dell’industria, crescenti investimenti nel settore dei servizi e nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione

Società «post-industriale»

R. Semenza, Manuale di sociologia del lavoro, cap. 3

Testi di riferimento