PORTO DI ANCONA PROGETTO ESECUTIVO DEI LAVORI DI ...

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AUTORITA’ PORTUALE DI ANCONA (ATTO DI CONVENZIONE DEL 19.06.2008 CON IL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI - PROVVEDITORATO INTERREGIONALE OO.PP. EMILIA ROMAGNA E MARCHE - SEDE COORDINATA DI ANCONA – UFFICIO OPERE MARITTIME DI ANCONA) PIANO DÌ MANUTENZIONE DELL’OPERA IL PROGETTISTA RESPONSABILE Dott. Ing. Michele Pacciani _____________________ I PROGETTISTI I COLLABORATORI (AUTORITA’ PORTUALE DI ANCONA) (AUTORITA’ PORTUALE DI ANCONA) Ing. Maria Letizia Vecchiotti _______________________ P.I. Stefano Santini ____________________________ Geom. Marco Brugiapaglia _______________________ P.I. Giordano Numidi ___________________________ Geom. Luca Sterlacchini _______________________ IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO Ing. Laura Rotoloni PROGETTO ESECUTIVO Ancona, lì ………………………............... ADEGUAMENTO N. 3 G3 PORTO DI ANCONA OPERE DI AMMODERNAMENTO E POTENZIAMENTO IN ATTUAZIONE DEL PIANO REGOLATORE PORTUALE 2^ FASE DELLE OPERE A MARE - 1° STRALCIO PROGETTO ESECUTIVO DEI LAVORI DI COMPLETAMENTO E FUNZIONALIZZAZIONE DELLA NUOVA BANCHINA RETTILINEA E DEI PIAZZALI RETROSTANTI – 1° STRALCIO FUNZIONALE Importo €. 37.000.000,00.=

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AUTORITA’ PORTUALE DI ANCONA

(ATTO DI CONVENZIONE DEL 19.06.2008 CON IL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI - PROVVEDITORATO

INTERREGIONALE OO.PP. EMILIA ROMAGNA E MARCHE - SEDE COORDINATA DI ANCONA – UFFICIO OPERE MARITTIME DI ANCONA)

PIANO DÌ MANUTENZIONE DELL’OPERA

IL PROGETTISTA RESPONSABILE

Dott. Ing. Michele Pacciani

_____________________

I PROGETTISTI I COLLABORATORI (AUTORITA’ PORTUALE DI ANCONA) (AUTORITA’ PORTUALE DI ANCONA)

Ing. Maria Letizia Vecchiotti _______________________ P.I. Stefano Santini ____________________________

Geom. Marco Brugiapaglia _______________________ P.I. Giordano Numidi ___________________________

Geom. Luca Sterlacchini _______________________

IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO Ing. Laura Rotoloni

PROGETTO ESECUTIVO

Ancona, lì ………………………...............

ADEGUAMENTO N. 3

G3

PORTO DI ANCONA OPERE DI AMMODERNAMENTO E POTENZIAMENTO IN ATTUAZIONE DEL PIANO REGOLATORE PORTUALE

2^ FASE DELLE OPERE A MARE - 1° STRALCIO

PROGETTO ESECUTIVO DEI LAVORI DI COMPLETAMENTO E FUNZIONALIZZAZIONE DELLA NUOVA BANCHINA RETTILINEA E

DEI PIAZZALI RETROSTANTI – 1° STRALCIO FUNZIONALE Importo €. 37.000.000,00.=

Rev. del Sommario

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

1

Sommario

Premessa .......................................................................................................................................................................... 2

Dati identificativi dell’opera ............................................................................................................................................. 4

Riferimenti progettuali ..................................................................................................................................................... 5

Elenco corpi d’opera e relative unità tecnologiche .......................................................................................................... 6

Manuale d’uso .................................................................................................................................................................. 7

Manuale di Manutenzione.............................................................................................................................................. 30

Programma di Manutenzione ......................................................................................................................................... 84

Sottoprogramma delle prestazioni ............................................................................................................................. 85

Sottoprogramma dei controlli .................................................................................................................................... 97

Sottoprogramma delle manutenzioni ....................................................................................................................... 102

Rev. del Premessa

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

2

Premessa

La manutenzione di un immobile ha lo scopo di assicurare la fruibilità del bene e la sua conservazione nel tempo,

promuovendone altresì l’adeguamento tecnico e normativo. In tal modo sarà possibile preservare le funzionalità e il

valore economico dell’opera durante il suo ciclo di vita utile.

Tanto si prefigge il presente documento che, quale parte integrante del progetto esecutivo per le opere di cui al titolo,

viene redatto ai termini del D.Lgs 163/2006 e dell’Art.38 del D.P.R. 207/2010 (ex Art. 40 D.P.R. 554/1999). Tale

documento, in conformità con quanto previsto dalla norma UNI 10874:2010, Criteri di stesura dei manuali d’uso e di

manutenzione, ha quindi lo scopo di raggiungere i seguenti obiettivi, suddivisi in base al loro ambito:

1) Obiettivi tecnico – funzionali

- definire un sistema di raccolta e aggiornamento delle informazioni che consenta di conoscere e

manuntenere adeguatamente l’immobile e le sue parti;

- identificare le strategie di manutenzione più idonee in funzione delle caratteristiche del bene e della sua

gestione;

- fornire agli utenti tutte le informazioni necessarie per un uso corretto, per individuare eventuali

anomalie e guasti, per eseguire piccoli interventi manutentivi o predisporre l’intervento del personale

tecnico specializzato;

- istruire gli operatori tecnici sugli interventi di ispezione e manutenzione da eseguire;

- definire le procedure per il controllo della qualità del servizio di manutenzione.

2) Obiettivi economici

- ottimizzare l’uso del bene e prolungarne la vita utile tramite opportuni interventi manutentivi;

- raggiungere un risparmio di gestione grazie al contenimento dei consumi, alla riduzione dei guasti e del

tempo di non utilizzazione del bene;

- pianificare e organizzare nel modo più efficiente ed economico possibile il servizio di manutenzione.

3) Obiettivi giuridico – normativi

- stabilire responsabilità a competenze per l’espletamento delle attività oggetto del servizio di

manutenzione, anche in relazione alle responsabilità civili e penali;

- assicurare il rispetto dei requisiti di sicurezza e della qualità ambientale in relazione alle soluzioni

tecnologiche e impiantistiche adottate;

- individuare eventuali possibili situazioni di emergenza, indicando possibili misure per ridurne ed

annullarne la pericolosità.

Il piano di manutenzione è costituito da tre documenti operativi caratterizzati da altrettante finalità: il manuale d’uso,

il manuale di manutenzione e il programma di manutenzione. Il primo documento contiene tutte le informazioni che

consentono all’utente di usufruire correttamente del bene, in modo da prevenire comportamenti errati che possono

comprometterne la durata, il valore economico o addirittura provocare danni. Il manuale d’uso, inoltre, definisce una

serie di controlli finalizzati ad individuare e riconoscere le possibili anomalie e guasti che possono compromettere la

Rev. del Premessa

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

3

durata del bene stesso. Ciò consente all’utente di eseguire direttamente - quando possibile - o predisporre un

tempestivo intervento manutentivo da parte di personale specializzato volto a ripristinare i guasti ed estendere così la

vita utile del bene, mantenendone il valore economico.

Il manuale di manutenzione, invece, è il documento indirizzato al personale tecnico specializzato che raccoglie tutte le

informazioni necessarie alla corretta esecuzione degli interventi manutentivi, al recupero di prestazioni o alla

preventiva riduzione delle probabilità di degradamento.

Il programma di manutenzione, infine, raccoglie il complesso di attività cronologicamente definite e tutte le

informazioni finalizzate all’esecuzione degli interventi di manutenzione previsti, quali frequenze, costi orientativi e

strategie di attuazione a medio e lungo periodo. Esso consente quindi, a chi gestisce il bene, di organizzare e

programmare in maniera adeguata tutte le operazioni connesse alla manutenzione. Il documento è a sua volta

organizzato in tre parti:

- sottoprogramma delle prestazioni, che raccoglie, per classe di requisito, le prestazioni fornite dal bene e dalle

sue parti;

- sottoprogramma dei controlli, che definisce la serie di verifiche finalizzate a rilevare il livello prestazionale e la

dinamica di caduta delle prestazioni, durante il ciclo di vita del bene;

- sottoprogramma degli interventi di manutenzione, che riporta in ordine cronologico i vari interventi da

eseguire.

Si precisa che il documento fa riferimento esclusivamente alle parti d'opera oggetto dell'intervento contemplato

nel progetto esecutivo di cui esso fa parte integrante, sulla base dei dati tecnici reperibili sul progetto mdesimo.

Pertanto, tale documento andrà in futuro aggiornato ed integrato in funzione, oltre che di modifiche alle parti

d'opera suddette, di interventi su altre zone dell'infrastruttura interessata, di cui nella sede della progettazione ad

oggi svolta non si conoscono le dettagliate notizie tecniche.

Per quanto concerne le componenti prettamente strutturali dell'opera (strutture in calcestruzzo armato), si

rimanda all'elaborato "PIANO DI MANUTENZIONE DELLE OPERE STRUTTURALI" facente parte del progetto

esecutivo che il presente elaborato ugualmente accompagna.

Rev. del Dati generali dell’opera

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

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Dati identificativi dell’opera

Denominazione Completamento e funzionalizzazione del 1° stralcio funzionale della nuova banchina rettilinea e dei piazzali retrostanti presso la darsena Marche del porto di Ancona.

Destinazione d’uso prevalente banchina portuale per traffico mercantile

Ubicazione porto di Ancona - zona doganale della darsena Marche (Facility 3)

Proprietario bene del Pubblico Demanio Marittimo, in gestione all'Autorità Portuale di Ancona ai sensi della Legge n. 84/1994 ss. mm. ii.

Estremi

Note

Difformità del documento (art. 38, comma 2, D.P.R. 207/2010)

Rev. del Dati generali dell’opera

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Riferimenti progettuali

Soggetti

Qualifica Nominativo

Responsabile unico del procedimento Ing. Laura Rotoloni (c/o Autorità Portuale di Ancona)

Progettista coordinatore Ing. Michele Pacciani (c/o Provveditorato Oo. Pp. Emilia Romagna - Marche)

Redattore del Piano di Manutenzione Ing. Maria Letizia Vecchiotti, Geom. Marco Brugiapaglia, Geom. Luca Sterlacchini (c/o Autorità Portuale di Ancona)

Concessione

Eventuale successiva variante

Data di collaudo

Genio civile di deposito

Archivio di collocazione progetto esecutivo depositato agli atti della Direzione Tecnica dell'Autorità Portuale di Ancona (rif. prot. 7321 in data 13/12/2013), revisionato in sede di verifica e validazione ex D.P.R. 207/2010.

Documenti di riferimento

Documento Posizione

progetto esecutivo protocollo Autorità Portuale di Ancona 7321 in data 13/12/2013)

Rev. del Dati generali dell’opera

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Elenco corpi d’opera e relative unità tecnologiche

Corpo d’opera: Banchina portuale

Unità tecnologiche Elementi tecnici

fascia operativa (Quantità: 0) Pavimentazione rigida (Quantità: 0)

Arredi di banchina (Quantità: 0) Bitte (Quantità: 0)

Parabordi in gomma (Quantità: 0)

Paraspigoli, scaletta alla marinara (Quantità: 0)

Corpo d’opera: Piazzale di banchina

Unità tecnologiche Elementi tecnici

Impianto di illuminazione stradale (Quantità: 0) Corpi illuminanti (Quantità: 0)

Rete di distribuzione (Quantità: 0)

Pali per illuminazione (Quantità: 0)

Quadro elettrico (Quantità: 0)

Deflusso e smaltimento acque (Quantità: 0) Linee di smaltimento (Quantità: 0)

Pozzetti e caditoie (Quantità: 0)

Vasche di raccolta e trattamento (Quantità: 0)

area operativa (Quantità: 0) Guard rail in metallo (Quantità: 0)

Pavimentazione stradale flessibile (Quantità: 0)

Pavimentazione rigida (Quantità: 0)

Rev. del Manuale d’uso

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Manuale d’uso (art. 38 D.P.R. 05/10/2010 n.207)

Descrizione dell’opera Completamento e funzionalizzazione del 1° stralcio funzionale della nuova banchina rettilinea e dei piazzali retrostanti presso la darsena Marche del porto di Ancona.

Committente Autorità Portuale di Ancona

Impresa

Rev. del Manuale d’uso

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Corpo d’opera

Banchina portuale

DATI GENERALI

Descrizione

Banchina portuale composta da cassoni cellulari prefabbricati in conglomerato cementizio armato, della lunghezza pari a m 273,00, con massetto superficiale in calcestruzzo, completa di arredi (bitte, parabordi, scalette, atc.).

Unità tecnologiche componenti Quantità

fascia operativa 0

Arredi di banchina 0

Rev. del Manuale d’uso

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Unità tecnologica

fascia operativa

DATI GENERALI

Descrizione La fascia operativa della banchina coincide con la superficie del piano di copertura dei cassoni. Essa è destinata, essenzialmente, alle attività di sbarco ed imbarco delle unità navali, anche con mezzi semoventi operanti da terra. E' costituita da un massetto di conglomerato cementizio armato, con finitura di tipo industriale.

Elementi tecnici componenti

Descrizione Localizzazione Unità di misura Quantità

Pavimentazione rigida 0

Rev. del Manuale d’uso

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Elemento tecnico

Pavimentazione rigida

DATI GENERALI

Descrizione La pavimentazione è composta da una soletta di copertura in conglomerato cementizio armato con rete elettrosaldata, a finitura superficiale industriale.

Modalità di uso corretto La fascia operativa di banchina deve presentarsi sempre nelle giuste condizioni per la corretta manovra ed il transito dei mezzi portuali operativi. Inoltre, la corretta manutenzione permette di ridurre le tensioni trasmesse ai sottostanti cassoni cellulari, secondo un livello compatibile con le loro capacità portanti in modo che gli stessi non subiscano deformazioni eccessive.

Rev. del Manuale d’uso

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Unità tecnologica

Arredi di banchina

DATI GENERALI

Descrizione Bitte, parabordi cilindrici in gomma, paraspigoli, scaletta alla marinara, necessari alle attività di ormeggio navale sulla banchina.

Collocazione Ciglio della banchina portuale.

Elementi tecnici componenti

Descrizione Localizzazione Unità di misura Quantità

Bitte Ciglio di banchina cadauno 0

Parabordi in gomma Ciglio di banchina cadauno 0

Paraspigoli, scaletta alla marinara

metri (m) 0

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Elemento tecnico

Bitte

DATI GENERALI

Descrizione Bitte d'ormeggio navale

Modalità di uso corretto La bitta verrà utilizzata esclusivamente per l'ancoraggio dei cavi di ormeggio da mare delle unità navali, facendo in modo che la sollecitazione di tiro ad essa applicata non superi, complessivamente, le 100 tonn.

Rev. del Manuale d’uso

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Elemento tecnico

Parabordi in gomma

DATI GENERALI

Descrizione Parabordi cilindrici in gomma stirolica (diametro interno mm 600, esterno mm 1200, lunghezza mm 2000), ancorati con catene e tirafondi al paramento verso mare della banchina.

Rev. del Manuale d’uso

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Elemento tecnico

Paraspigoli, scaletta alla marinara

DATI GENERALI

Descrizione Paraspigoli metallici sul ciglio della banchina, scaletta alla marinara

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Corpo d’opera

Piazzale di banchina

DATI GENERALI

Descrizione

Piazzale di banchina portuale, della superficie complessiva pari a mq 31.000 c.ca, ricavato sul terrapieno a tergo dei cassoni di banchina, pavimentato - in parte - con calcestruzzo armato a finitura superficiale di tipo industriale e - in parte - con pavimentazione flessibile in conglomerato bituminoso; delimitato verso mare da palificata in conglomerato cementizio armato e dai cassoni cellulari prefabbricati; dotato di impianti tecnologici di pubblica illuminazione (torri faro), per la raccolta e lo smaltimento delle acque meteoriche (linee fognarie, vasche di trattamento e rilancio), trave di fondazione della via di corsa delle gru portuali fondata sul pali di calcestruzzo armato, linee di adduzione idrica.

Unità tecnologiche componenti Quantità

Impianto di illuminazione stradale 0

Deflusso e smaltimento acque 0

area operativa 0

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Unità tecnologica

Impianto di illuminazione stradale

DATI GENERALI

Descrizione L'impianto elettrico ha la funzione di addurre, distribuire ed erogare energia elettrica. L'impianto deve essere progettato secondo le norme CEI vigenti per assicurare una adeguata protezione.

Elementi tecnici componenti

Descrizione Localizzazione Unità di misura Quantità

Corpi illuminanti 0

Rete di distribuzione 0

Pali per illuminazione 0

Quadro elettrico 0

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Elemento tecnico

Corpi illuminanti

DATI GENERALI

Descrizione Elemento finale del palo che consente l’illuminazione.

Collocazione piazzale di banchina, in sommità alle torri faro di pubblica illuminazione

Modalità di uso corretto Illuminazione pubblica a mezzo di proiettori luminosi al sodio ad alta pressione 1000 W

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Elemento tecnico

Rete di distribuzione

DATI GENERALI

Descrizione Le linee di distribuzioni per illuminazione pubblica sono costituite da: 1) tubature rigide; 2) linee di potenza.

Collocazione piazzale di banchina, in posizione interrata

Modalità di uso corretto Per il passaggio dei cavi elettrici sono utilizzate le linee interrate in tubazioni di PVC. Il materiale impiegato per le canalizzazioni dell’impianto elettrico è, generalmente, in PVC e deve essere conforme alle prescrizioni dettate dalle norme CEI riguardo la sicurezza. Inoltre, lo stesso deve essere dotato di marchio di qualità o certificato secondo quanto disposto dalla legge.

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Elemento tecnico

Pali per illuminazione

DATI GENERALI

Descrizione Al fine di garantire il risparmio energetico, l’impianto di illuminazione deve garantire il livello e l’uniformità di illuminamento, la limitazione dell’effetto dell’abbagliamento, la direzionalità della luce, colore e resa della luce.

Modalità di uso corretto I pali utilizzati nell’illuminazione pubblica, possono essere dei seguenti materiali: a) Acciaio. In questo caso, il materiale si deve poter saldare e zincare a caldo e deve resistere all’usura e all’invecchiamento. La qualità deve essere almeno uguale a quella Fe 360 B, della EU 25 o, se possibile, migliore; b) Lega di alluminio. La lega deve essere uguale o superiore alle leghe indicate nelle ISO/R 164, ISO/R 209, ISO/R 827 e ISO/TR 2136 e resistere agli eventi corrosivi. Se il luogo dove deve essere installata presenta problemi di corrosione, la stessa deve essere impiegata in accordo tra il fornitore e il committente; c) Calcestruzzo armato. I materiali impiegati per i pali in calcestruzzo armato devono seguire quanto indicato nella EN 40/9; d) Altro materiale. Nel caso si impieghi materiale diverso da quello sopra elencato, questi deve rispettare le prescrizioni previste dalla EN 40. Se, la norma non prevede questi materiali, le loro caratteristiche devono essere stabilite dal committente e dal fornitore. L’acciaio impiegato per i bulloni di ancoraggio, deve essere qualitativamente uguale o superiore rispetto a quello previsto per la Fe 360 B della EU 25.

Rev. del Manuale d’uso

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Elemento tecnico

Quadro elettrico

DATI GENERALI

Descrizione I quadri elettrici hanno la funzione di distribuire l’energia elettrica che proviene dalla linea principale alle varie utenze ad essa collegate. I quadri elettrici possono essere da interno o da esterno, da incasso o da parete. In ogni caso, i supporti devono contenere tutti i congegni elettrici di comando al fine di proteggere i circuiti elettrici.

Collocazione piazzale di banchina, al piede di ciascuna torre faro

Modalità di uso corretto Evitare di aprire coperchi e protezioni degli elementi sotto tensione. Sganciare gli interruttori prima di effettuare delle operazioni sulle linee derivate dal quadro. Non usare solventi e spugne per la pulizia.

GESTIONE EMERGENZE

Danni possibili In presenza di incendi, alcuni conduttori possono, durante la combustione, sprigionare delle sostanze tossiche nocive.

Modalità di intervento Prima di eseguire qualsiasi lavoro sull’impianto, bisogna sganciare l’interruttore generale di protezione della linea di alimentazione del quadro. Gli interruttori devono essere armati, sollevando la leva in posizione” I”. Eseguire un test periodico di funzionamento dell’interruttore differenziale, premendo sul tasto integrato nel corpo dell’interruttore. Le operazioni di intervento e manutenzione devono essere eseguite da un elettricista abilitato ai sensi del decreto n. 37 del 22 gennaio 2008.

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Unità tecnologica

Deflusso e smaltimento acque

DATI GENERALI

Descrizione Linee che smaltiscono le acque pluviali che provengono dalla pavimentazione del piazzale di banchina.

Elementi tecnici componenti

Descrizione Localizzazione Unità di misura Quantità

Linee di smaltimento 0

Pozzetti e caditoie 0

Vasche di raccolta e trattamento

0

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Elemento tecnico

Linee di smaltimento

DATI GENERALI

Descrizione Le linee di smaltimento delle acque sono in PVC e consentono il deflusso delle acque piovane nelle vasche di accumulo, trattamento e rilancio a mare.

Modalità di uso corretto Le tubazioni impiegate nell’impianto di smaltimento delle acque scaricano l’acqua nei collettori fognari o nelle vasche di accumulo, trattamento e rilancio.

Rev. del Manuale d’uso

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23

Elemento tecnico

Pozzetti e caditoie

DATI GENERALI

Descrizione Pozzetti e caditoie che incanalano, nelle rete fognaria principale, le acque meteoriche.

Modalità di uso corretto Controllare e verificare pozzetti e caditoie sia durante la loro realizzazione, sia quando sono in attività. I pozzetti devono essere ispezionabili. A tale scopo è posto, sul telaio in ghisa in un’idonea pavimentazione esterna, un coperchio.

Rev. del Manuale d’uso

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Elemento tecnico

Vasche di raccolta e trattamento

DATI GENERALI

Descrizione Le vasche di raccolta selezionano le acque di prima pioggia da quelle di seconda pioggia. Inoltre, consentono la disoleazione delle acque di prima pioggia, nonché al conferimento in mare sia delle stesse acque di prima pioggia dopo il loro trattamento, sia delle acque di seconda pioggia; il tutto gestito da pressione indotta con pompe sommergibili elettromeccaniche.

Collocazione In posizione interrata sul piazzale di banchina.

Modalità di uso corretto La vasca di raccolta delle acque meteoriche entra in funzione, automaticamente, in concomitanza di ciascun evento piovoso, sino al totale smaltimento delle acque riversatesi sul piazzale di banchina.

Rev. del Manuale d’uso

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Unità tecnologica

area operativa

DATI GENERALI

Descrizione L'area operativa coincide pressoché totalmente con il piazzale a tergo della banchina. Essa è destinata allo stoccaggio temporaneo ed alla movimentazione, con adeguati mezzi meccanici, di merci sbarcate o da imbarcare sulle limitrofe banchine portuali, perlopiù contenitori. Per la sua funzionalità, è pavimentata, per circa mq 6.000 c.ca, con soletta rigida di calcestruzzo armato a finitura superficiale di tipo industriale, mentre, per altri mq 26.000 c.ca, con pavimentazione flessibile in conglomerati bituminosi. Tale area è inoltre arredata con barriere tipo guard rail a protezione delle torri faro che la illuminano nelle ore notturne.

Collocazione A tergo della banchina

Elementi tecnici componenti

Descrizione Localizzazione Unità di misura Quantità

Guard rail in metallo 0

Pavimentazione stradale flessibile

0

Pavimentazione rigida 0

Rev. del Manuale d’uso

Piano di Manutenzione

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Elemento tecnico

Guard rail in metallo

DATI GENERALI

Descrizione Per garantire, ma solo entro certi limiti, la sicurezza degli utenti della strada e il contenimento dei veicoli che potrebbero uscire fuori dalla carreggiata stradale, sono impiegati dei dispositivi di ritenuta come le barriere di sicurezza stradale. Questi dispositivi devono riuscire ad assorbire gran parte dell’energia che scaturisce dal mezzo in movimento e limitare i danni ai passeggeri, causati dall’impatto del mezzo sullo stesso. Le barriere di sicurezza possono essere classificati in: a) Centrali da spartitraffico; b) Laterali a protezione di scavi, rilevati, opere d’arte, sottovia e muri.

Rev. del Manuale d’uso

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

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Elemento tecnico

Pavimentazione stradale flessibile

DATI GENERALI

Descrizione La pavimentazione è composta da una serie di strati di materiali che presentano caratteristiche fisiche e meccaniche diverse fra loro, in relazione alla funzione che questi strati devono assumere all’interno della struttura e in base al tipo di sollecitazione prevalente che subiscono dall'operatività portuale. La pavimentazione è composta da: 1) Sottofondo; 2) Strato di fondazione; 3) Strato base con conglomerato bituminoso; 4) Strato di collegamento in conglomerato bituminoso (binder); 4) Tappetino di usura tipo "Split Mastix".

Modalità di uso corretto Le sovrastrutture stradali in conglomerato bituminoso devono essere sottoposte periodicamente a degli interventi di manutenzione, al fine di assicurare sia la normale viabilità di persone e mezzi, ma anche per garantire il rispetto delle norme sulla sicurezza e la prevenzione di infortuni a persone e veicoli operativi. Una corretta manutenzione garantisce la riduzione delle tensioni che si trasmettono al sottofondo ad un livello compatibile con la capacità portante dell’opera stessa, cosi che il terreno non sia soggetto a grosse deformazioni. Perché tutto questo sia rispettato, bisogna creare una struttura che rimanga stabile nel tempo e non sia deformabile, in grado di sopportare continui carichi dovuti ai mezzi operativi, garantire una circolazione sicura e una perfetta aderenza dello pneumatico alla pavimentazione anche in presenza di agenti inquinanti come acqua, fango, ghiaccio, neve, depositi di gomma ecc…, eseguire una superficie abbastanza regolare in modo da garantire un opportuno confort di marcia.

Rev. del Manuale d’uso

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

28

Elemento tecnico

Pavimentazione rigida

DATI GENERALI

Descrizione La pavimentazione è composta da una serie di strati di materiali che presentano caratteristiche fisiche e meccaniche diverse fra loro, in relazione alla funzione che questi strati devono assumere all’interno della struttura e in base al tipo di sollecitazione prevalente che subiscono dai carichi di esercizio. La pavimentazione è composta da: 1) Sottofondo; 2) Strato di fondazione; 3) Strato base con conglomerato cementizio; 4) Soletta di copertura in conglomerato cementizio armato con rete elettrosaldata, a finitura superficiale industriale.

Modalità di uso corretto Il piazzale deve presentarsi sempre nelle giuste condizioni per la corretta manovra ed il transito dei mezzi portuali operativi. Inoltre, la corretta manutenzione permette di ridurre le tensioni trasmesse al sottofondo ad un livello compatibile con la sua capacità portante in modo che il terreno non subisca deformazioni eccessive. Garantire la sicurezza della circolazione in relazione ai problemi di aderenza pneumatico-pavimentazioni in presenza di agenti inquinanti (acqua, fango, neve, ghiaccio, depositi di gomma etc.).

Manuale di Manutenzione (art. 38 D.P.R. 05/10/2010 n.207)

Descrizione dell’opera Completamento e funzionalizzazione del 1° stralcio funzionale della nuova banchina rettilinea e dei piazzali retrostanti presso la darsena Marche del porto di Ancona.

Committente Autorità Portuale di Ancona

Impresa

Il progettista

Il progettista

Ancona, 08/01/2014

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

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Corpo d’opera

Banchina portuale

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

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Unità tecnologica

fascia operativa

DATI GENERALI

Descrizione

La fascia operativa della banchina coincide con la superficie del piano di copertura dei cassoni. Essa è destinata, essenzialmente, alle attività di sbarco ed imbarco delle unità navali, anche con mezzi semoventi operanti da terra. E' costituita da un massetto di conglomerato cementizio armato, con finitura di tipo industriale.

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

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Elemento tecnico

Pavimentazione rigida

DATI GENERALI

Descrizione

La pavimentazione è composta da una soletta di copertura in conglomerato cementizio armato con rete elettrosaldata, a finitura superficiale industriale.

PRESTAZIONI

Descrizione Strutturale

Classe requisito Tecnica

Prestazione Si evidenziano rotture della pavimentazione determinate dal superamento dei limiti di resistenza meccanica.

Livello minimo prestazioni Stabilito in fase di progetto (carico di esercizio massimo tonn/mq 5,00).

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Conservazione efficienza

Classe requisito Tecnologica - Manutenibilità

Prestazione La struttura è ancora efficiente, tuttavia l'aderenza e/o la regolarità risultano compromesse in modo tale da rendere l'operatività dei mezzi insicura e scomoda.

Livello minimo prestazioni Garantire le condizioni previste in fase di progetto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

DIFFORMITÀ

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

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Descrizione Rattoppi

Alterazioni e difetti riscontrabili Riparazione di una parte di pavimentazione tramite l’applicazione di nuovo materiale.

Possibile causa La gravità o meno dell’eventuale anomalia è strettamente connessa con il grado di deterioramento.

Conseguenze riscontrabili È essenziale che il rappezzo venga eseguito in modo corretto al fine di non rappresentare un’irregolarità.

Criterio di intervento Rasatura superficiale con conglomerato bituminoso tipo tappeto a granulometria sottile, previa stesura di emulsione bituminosa d'attacco.

Descrizione Crepe longitudinali e trasversali

Alterazioni e difetti riscontrabili Formazione di fessure longitudinali e di fessure trasversali che si sviluppano rispettivamente in direzione parallela o ortogonale su tutta la larghezza della pavimentazione.

Possibile causa Errata costruzione; ritiro del conglomerato alle basse temperature; operatività portuale.

Conseguenze riscontrabili Presenza di fessure su tutta la larghezza della superficie.

Criterio di intervento Sigillare le fessure con malte e resine idonee, secondo le indicazioni dei rispettivi produttori.

Descrizione Crepe d'angolo

Alterazioni e difetti riscontrabili Formazione di una fessura che taglia la lastra a partire dai giunti longitudinali e trasversali confinanti e forma un angolo di circa 45° con l’asse longitudinale della pavimentazione.

Possibile causa La causa del fenomeno è la frequenza con cui agisce il carico di esercizio insieme alle dilatazioni termiche e alla perdita d’appoggio.

Conseguenze riscontrabili Il transito dei mezzi operativi risulta rallentato e ostacolato.

Criterio di intervento Sigillatura delle crepe con malte idonee, eventuale ripristino altimetrico del piano viabile con stesure localizzate di conglomerati bituminosi tipo tappeto a granulometria fine.

Descrizione Fessurazione

Alterazioni e difetti riscontrabili Formazione di fessure di ridotte dimensioni che pian piano si allargano in modo regolare soprattutto in corrispondenza dei giunti.

Possibile causa Azione ciclica di gelo e disgelo.

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

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Conseguenze riscontrabili Aspetto antiestetico.

Criterio di intervento Sigillare le fessurazioni con malte liquide idonee.

Descrizione Cedimenti dei giunti e formazione di fessure

Alterazioni e difetti riscontrabili Si determina una differente altezza tra bordi della fessura oppure del giunto.

Possibile causa Possibili cedimenti e abbassamenti del piano di posa; deformazioni della lastra determinante dal mutamento delle condizioni termiche o dalla presenza di umidità.

Conseguenze riscontrabili Si originano dei gradini più o meno ampi che risultano fastidiosi e problematici per il transito dei mezzi operativi.

Criterio di intervento Demolizione e ricostruzione della pavimentazione dissestata, applicando, se del caso, barrotti di ancoraggio sulla sezione delle porzioni di pavimentazione limitrofe.

Descrizione Pompaggio

Alterazioni e difetti riscontrabili Perdite d’acqua in corrispondenza di fessure o di giunti, determinate da deformazioni della lastra a seguito dell’attraversamento di pesi.

Possibile causa Perdite di acqua o acqua proveniente dallo strato inferiore della pavimentazione.

Conseguenze riscontrabili Il pompaggio è determinato dalla perdita di aderenza della lastra con il piano di posa e dà luogo al deposito di materiale fino, derivante dagli strati sottostanti, sulla superficie della lastra. Quando il pompaggio si presenta nelle zone in prossimità del giunto denota l’uso di un sigillante di scarsa qualità.

Criterio di intervento Provvedere ad un adeguato ripristino dei giunti della pavimentazione, con idonee resine sigillanti, previa rimozione delle vecchie sigillature.

Descrizione Levigazione progressiva

Alterazioni e difetti riscontrabili La pavimentazione diventa progressivamente più liscia perdendo quindi aderenza.

Possibile causa La causa è da ricercarsi nell'usura determinata dall'operatività portuale.

Conseguenze riscontrabili Il strato superficiale diviene più liscio.

Criterio di intervento Fresatura superficiale, stesura di nuova finitura superficiale in pastina di quarzo od altri adeguati prodotti.

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

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Descrizione Pop-outs

Alterazioni e difetti riscontrabili Distacco di pezzi di pavimentazione con conseguente formazione di cavità caratterizzate da diametri che vanno da 25 mm a 100 mm e profondità comprese tra 13 mm e 50 mm.

Possibile causa Azione ciclica di gelo e disgelo.

Conseguenze riscontrabili Ostacoli all'operatività portuale.

Criterio di intervento Pulizia e lavaggio con acqua dolce della zona di intervento, applicazione di nuova finitura superficiale con pastina di quarzo od altri adeguati prodotti.

Descrizione Avvallamenti

Alterazioni e difetti riscontrabili Parti di pavimentazione che presentano una quota lievemente inferiore rispetto alle zone adiacenti.

Possibile causa Una possibile causa è il cedimento o l’abbassamento del terreno di sottofondo, questo può essere determinato dall’edificazioni di altre strutture in zone limitrofe, o dall'applicazione di carichi di esercizio eccessivi. La gravità di tali depressioni è direttamente collegata con la loro profondità.

Conseguenze riscontrabili Formazione di ristagni di acqua in corrispondenza di queste zone; in tal modo risulta anche possibile individuare agevolmente tali depressioni.

Criterio di intervento Bonifiche localizzate delle zone di avvallamento, mediante scavi a sezione obbligata, consolidamento del sottofondo e ricostruzione della sovrastruttura stradale.

MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Riparazione

Modalità di esecuzione Demolizione e ricostruzione delle zone di pavimentazione dissestate.

Descrizione Rinnovo del manto

Modalità di esecuzione Scarifica superficiale e rifacimento della finitura superficiale, con tappeto di conglomerato bituminoso a granulometria fine o pastina di quarzo.

Identificazione tecnologica

Componente Classe materiale Produttore Modello Codice prodotto Codice colore

Massetto cemetizio armato

Calcestruzzi

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

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Unità tecnologica

Arredi di banchina

DATI GENERALI

Descrizione

Bitte, parabordi cilindrici in gomma, paraspigoli, scaletta alla marinara, necessari alle attività di ormeggio navale sulla banchina.

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

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Elemento tecnico

Bitte

DATI GENERALI

Descrizione

Bitte d'ormeggio navale

PRESTAZIONI

Descrizione Resistenza al tiro

Classe requisito Operativa

Prestazione Resistenza al tiro pari a tonn. 100.

Livello minimo prestazioni Resistenza al tiro pari a tonn. 100.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

DIFFORMITÀ

Descrizione Distacco strutturale dalla struttura della banchina, svellimento

Alterazioni e difetti riscontrabili Distacchi dalla struttura della banchina.

Possibile causa Eccessiva applicazione delle sollecitazioni di esercizio.

Conseguenze riscontrabili

Criterio di intervento Opere murarie per rimozione e ricollocazione in opera della bitta.

Descrizione Rottura del collo della bitta.

Alterazioni e difetti riscontrabili Cedimento totale.

Possibile causa Applicazione di sollecitazioni di esercizio eccessive.

Conseguenze riscontrabili

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

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Criterio di intervento Sostituzione integrale della bitta.

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL’UTENTE

Descrizione Pulizia, verniciatura

Modalità di esecuzione Pulizia, verniciatura

Descrizione Sostituzione

Modalità di esecuzione Opere murarie per sostituzione della bitta

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

40

Elemento tecnico

Parabordi in gomma

DATI GENERALI

Descrizione

Parabordi cilindrici in gomma stirolica (diametro interno mm 600, esterno mm 1200, lunghezza mm 2000), ancorati con catene e tirafondi al paramento verso mare della banchina.

PRESTAZIONI

Descrizione Resistenza agli urti, schiacciamento

Classe requisito Operativa

Prestazione Come da scheda tecnica specifica del prodotto fornita dal produttore.

Livello minimo prestazioni Come da scheda tecnica specifica del prodotto fornita dal produttore.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

DIFFORMITÀ

Descrizione Rottura del parabordo

Alterazioni e difetti riscontrabili Spaccature, lesioni

Possibile causa Usura

Conseguenze riscontrabili Inefficienza del parabordo

Criterio di intervento Sostituzione del parabordo

Descrizione Rottura degli accessori metallici di ancoraggio

Alterazioni e difetti riscontrabili Cedimento delle catene, del bilancino o dei tirafondi di ancoraggio del parabordo alla banchina

Possibile causa Usura, eccessive azioni di esercizio

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

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Conseguenze riscontrabili Inefficienza del parabordo, caduta dello stesso sul fondale marino.

Criterio di intervento Recupero del parabordo e sua ricollocazione in opera, con sostituzione degli elementi di ancoraggio danneggiati.

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL’UTENTE

Descrizione Sostituzione

Modalità di esecuzione Sostituzione del parabordo o dei relativi accessori metallici di sostegno

Identificazione tecnologica

Componente Classe materiale Produttore Modello Codice prodotto Codice colore

Parabordo in gomma

Plastica

Accessori metallici Acciaio

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

42

Elemento tecnico

Paraspigoli, scaletta alla marinara

DATI GENERALI

Descrizione

Paraspigoli metallici sul ciglio della banchina, scaletta alla marinara

PRESTAZIONI

Descrizione Mantenimento integrità

Classe requisito Tecnica

Prestazione Mantenere le caratteristiche iniziali senza alterazioni.

Livello minimo prestazioni Stabilite in fase di progetto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

DIFFORMITÀ

Descrizione Ossidazione, deformazione

Alterazioni e difetti riscontrabili Ossidazione, deformazione

Possibile causa usura, vetustà, eccessiva applicazione delle azioni di esercizio.

Conseguenze riscontrabili Scarsa protezione delle strutture di banchina, inefficienza

Criterio di intervento Opere murarie per trattamenti protettivi delle componenti metalliche o, se del caso, sostituzione dell'elemento.

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL’UTENTE

Descrizione Trattamenti protettivi.

Modalità di esecuzione Applicazione di trattamenti a protezione dalla corrosione.

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

43

Descrizione Sostituzione

Modalità di esecuzione Sostituzione integrale dell'elemento (paraspigoli, scala alla marinara)

Identificazione tecnologica

Componente Classe materiale Produttore Modello Codice prodotto Codice colore

Tubolari e profili metallici saldati

Acciaio

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

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Corpo d’opera

Piazzale di banchina

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

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Unità tecnologica

Impianto di illuminazione stradale

DATI GENERALI

Descrizione

L'impianto elettrico ha la funzione di addurre, distribuire ed erogare energia elettrica. L'impianto deve essere progettato secondo le norme CEI vigenti per assicurare una adeguata protezione.

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

46

Elemento tecnico

Corpi illuminanti

DATI GENERALI

Descrizione

Elemento finale del palo che consente l’illuminazione.

PRESTAZIONI

Descrizione Affidabilità

Classe requisito Ambientale

Prestazione Garantire le prestazioni richieste.

Livello minimo prestazioni Assicurare le condizioni ambiente richieste al momento fissato.

Normative D.M. 22/01/2008 n. 37; DPR 26 agosto 1993, n. 412; DPR 21 dicembre 1999, n. 551.

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Efficienza

Classe requisito Tecnica

Prestazione Assicurare le funzionalità e l’efficienza previsti in fase di progetto.

Livello minimo prestazioni Fissato in base alla tipologia del materiale, dell’impianto oppure in funzione della normativa UNI presente nel capitolato speciale d'appalto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

DIFFORMITÀ

Descrizione Diminuzione del grado di illuminazione

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

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Alterazioni e difetti riscontrabili Riduzione della luminosità nell’ambiente.

Possibile causa Invecchiamento dei dispositivi di illuminazione, presenza e accumulo di sporcizia sulle pareti o sulle lampade.

Conseguenze riscontrabili Luminosità dei corpi illuminanti ridotta.

Criterio di intervento Procedere ad una pulizia o una sostituzione delle lampade; effettuare una pulitura dei corpi illuminanti.

Descrizione Blocco servizio

Alterazioni e difetti riscontrabili Mancato funzionamento dei dispositivi connessi agli impianti.

Possibile causa Motivi di origine casuale.

Conseguenze riscontrabili Servizio interrotto.

Criterio di intervento Effettuare le riparazioni del caso per tramite di elettricisti qualificati.

Descrizione Alterazione di forma

Alterazioni e difetti riscontrabili Alterazione della forma esteriore dell’elemento.

Possibile causa Aumento della temperatura del dispositivo causato da un eccessivo passaggio di corrente.

Conseguenze riscontrabili Dispositivi (ad esempio prese, spine, interrutti) deformati. Impossibile accendere il componente o estrarre la spina dalla presa.

Criterio di intervento Individuare la parte dell’impianto dove si trova il dispositivo incriminato, disabilitare l’alimentazione corrispondente dal quadro elettrico e quindi sostituire il componente.

MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Sostituzione corpi illuminanti

Modalità di esecuzione Sostituire le lampadine danneggiate.

Identificazione tecnologica

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

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Componente Classe materiale Produttore Modello Codice prodotto Codice colore

Lampada Elettrico - Apparati

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

49

Elemento tecnico

Rete di distribuzione

DATI GENERALI

Descrizione

Le linee di distribuzioni per illuminazione pubblica sono costituite da: 1) tubature rigide; 2) linee di potenza.

PRESTAZIONI

Descrizione Utilizzo in condizioni di sicurezza

Classe requisito Operativa

Prestazione Capacità dell’elemento di garantire l’assenza di rischi per l’utente durante l’uso.

Livello minimo prestazioni Assenza di situazioni di pericolo per l'utenza.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Resistenza all'azione del fuoco

Classe requisito Tecnologica

Prestazione Capacità da parte del materiale di resistere all’azione del fuoco e dell'aggressività tipica del contesto ambientale.

Livello minimo prestazioni Fissato dalle norme antincendio in base alle specifiche progettuali presenti nel capitolato speciale d'appalto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

50

DIFFORMITÀ

Descrizione Blocco servizio

Alterazioni e difetti riscontrabili Mancato funzionamento dei dispositivi connessi agli impianti.

Possibile causa Motivi di origine casuale.

Conseguenze riscontrabili Servizio interrotto.

Criterio di intervento

Descrizione Malfunzionamento

Alterazioni e difetti riscontrabili Interruzione dell’erogazione del servizio.

Possibile causa Termine del ciclo di vita del componente; danneggiamenti; disconnessioni casuali.

Conseguenze riscontrabili Malfunzionamento al sistema di illuminazione con mancata accensione.

Criterio di intervento Ripristinare i collegamenti; sostituire le lampade.

Descrizione Alterazione di forma

Alterazioni e difetti riscontrabili Alterazione della forma esteriore dell’elemento.

Possibile causa Aumento della temperatura del dispositivo causato da un eccessivo passaggio di corrente.

Conseguenze riscontrabili Dispositivi (ad esempio prese, spine, interrutti) deformati. Impossibile accendere il componente.

Criterio di intervento Individuare la parte dell’impianto dove si trova il dispositivo incriminato, disabilitare l’alimentazione corrispondente dal quadro elettrico e quindi sostituire il componente.

Descrizione Guasto ai dispositivi di protezione

Alterazioni e difetti riscontrabili Anomalie gravi a carico dei dispositivi di protezione delle linee; malfunzionamento o assenza della linea di messa a terra.

Possibile causa Contatto tra un cavo o un conduttore in tensione e l’involucro di un macchinario non connesso in modo opportuno alla messa a terra.

Conseguenze riscontrabili Pericolo di folgorazione al contatto con l’involucro dei macchinari.

Criterio di intervento Effettuare un adeguata verifica.

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

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Descrizione Cortocircuito

Alterazioni e difetti riscontrabili Cortocircuiti causati da anomalie nella messa a terra e da sovraccarichi di tensione.

Possibile causa Cavi e collegamenti danneggiati anche per l’azione di animali.

Conseguenze riscontrabili Illuminazione assente.

Criterio di intervento

MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Ripristino protezione

Modalità di esecuzione Ripristinare la protezione in base a quanto previsto dalla norma in vigore.

Identificazione tecnologica

Componente Classe materiale Produttore Modello Codice prodotto Codice colore

Tubatura rigida Materiale plastico

Linea di potenza Elettrico

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

52

Elemento tecnico

Pali per illuminazione

DATI GENERALI

Descrizione

Al fine di garantire il risparmio energetico, l’impianto di illuminazione deve garantire il livello e l’uniformità di illuminamento, la limitazione dell’effetto dell’abbagliamento, la direzionalità della luce, colore e resa della luce.

PRESTAZIONI

Descrizione Estetiche

Classe requisito Gestionale - Durabilità

Prestazione Capacità di conservare l’aspetto esteriore senza alterazioni.

Livello minimo prestazioni Assicurare che eventuali modifiche dell’aspetto esteriore siano uniformi e non pregiudichino requisiti funzionali.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Efficienza

Classe requisito Tecnica

Prestazione Assicurare le funzionalità e l’efficienza previsti in fase di progetto.

Livello minimo prestazioni Fissato in base alla tipologia del materiale, dell’impianto oppure in funzione della normativa UNI presente nel capitolato speciale d'appalto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

DIFFORMITÀ

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

53

Descrizione Fenomeni corrosivi

Alterazioni e difetti riscontrabili Deterioramento determinato dallo sviluppo di un processo di natura chimica.

Possibile causa Utilizzo di materiali e componenti non compatibili; interventi manutentivi inadeguati o inefficaci; azione di fattori esterni, climatici e ambientali; fenomeni casuali.

Conseguenze riscontrabili Presenza di ruggine con possibile formazione di macchie sul profilato; degrado dell’aspetto.

Criterio di intervento Procedere ad una pulizia dalla ruggine tramite spazzolatura e stendere una protezione con prodotto specifico.

Descrizione Avaria messa a terra

Alterazioni e difetti riscontrabili Anomalie nel sistema di messa a terra determinate dall’accumulo di polvere, umidità o condensa all’interno delle connessioni.

Possibile causa Azione di fattori esterni, climatici o ambientali; interventi manutentivi inefficaci o insufficienti.

Conseguenze riscontrabili Il lampione non funziona correttamente.

Criterio di intervento

MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Ripristino delle zincature protettive del palo

Modalità di esecuzione A mano, per tramite di personale qualificato, con specifici prodotti antiossidazione.

Identificazione tecnologica

Componente Classe materiale Produttore Modello Codice prodotto Codice colore

Pali illuminazione Metalli

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

54

Elemento tecnico

Quadro elettrico

DATI GENERALI

Descrizione

I quadri elettrici hanno la funzione di distribuire l’energia elettrica che proviene dalla linea principale alle varie utenze ad essa collegate. I quadri elettrici possono essere da interno o da esterno, da incasso o da parete. In ogni caso, i supporti devono contenere tutti i congegni elettrici di comando al fine di proteggere i circuiti elettrici.

PRESTAZIONI

Descrizione Utilizzo in condizioni di sicurezza

Classe requisito Operativa

Prestazione Capacità dell’elemento di garantire l’assenza di rischi per l’utente durante l’uso.

Livello minimo prestazioni Assenza di situazioni di pericolo per l'utenza.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Efficienza in condizioni di emergenza

Classe requisito Tecnica

Prestazione Capacità di assicurare le funzionalità, l'efficienza e le caratteristiche iniziali in condizioni limite di funzionamento.

Livello minimo prestazioni Fissato in base alla tipologia del materiale, dell’impianto oppure in funzione della normativa UNI e/o delle prescrizioni normative presenti nel capitolato speciale d'appalto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

55

Descrizione Efficienza

Classe requisito Tecnica

Prestazione Assicurare le funzionalità e l’efficienza previsti in fase di progetto.

Livello minimo prestazioni Fissato in base alla tipologia del materiale, dell’impianto oppure in funzione della normativa UNI presente nel capitolato speciale d'appalto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

DIFFORMITÀ

Descrizione Guasto ai dispositivi di protezione

Alterazioni e difetti riscontrabili Anomalie gravi a carico dei dispositivi di protezione delle linee; malfunzionamento o assenza della linea di messa a terra.

Possibile causa Contatto tra un cavo o un conduttore in tensione e l’involucro di un macchinario non connesso in modo opportuno alla messa a terra.

Conseguenze riscontrabili Pericolo di folgorazione al contatto con l’involucro dei macchinari.

Criterio di intervento Effettuare un adeguata verifica.

Descrizione Sospensione del servizio

Alterazioni e difetti riscontrabili Interruzione dell’erogazione del servizio.

Possibile causa Presenza di un sovraccarico ad una delle prese derivate e successivo surriscaldamento delle linee; fusione dello strato di isolante sui cavi o sui terminali e conseguente cortocircuito dei conduttori scoperti; cortocircuito a carico di un dispositivo; contatto fra cavi scoperti in tensione e involucro metallico di un apparato; interruttore differenziale non adeguato all’ambiente in cui è utilizzato.

Conseguenze riscontrabili Assenza di corrente ai dispositivi, causata dall’apertura dell’interruttore automatico (magnetotermico o differenziale) presente nel quadro.

Criterio di intervento Effettuare un controllo e una verifica dell’impianto per tramite di tecnici qualificati.

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

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MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL’UTENTE

Descrizione Prova interruttore differenziale

Modalità di esecuzione Controllare il funzionamento dell’interruttore differenziale. Premere il pulsante di prova, alloggiato sull’interruttore, accertandosi che non venga più erogata corrente.

Descrizione Pulizia quadro elettrico

Modalità di esecuzione Rimuovere sporcizia, polvere e scorie varie dal quadro elettrico.

MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Controllo con strumentazione

Modalità di esecuzione Controllare le funzionalità dell'impianto utilizzando appositi strumenti di misura analogici o digitali.

Descrizione Riparazione guasto

Modalità di esecuzione Interrompere l'erogazione di corrente, individuare il guasto e procedere alla riparazione.

Identificazione tecnologica

Componente Classe materiale Produttore Modello Codice prodotto Codice colore

Fusibili Materiale plastico

Interruttore differenziale

Elettrico - Apparati

Interruttore magnetotermico

Elettrico - Apparati

Sezionatore Conduttori isolati

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

57

Unità tecnologica

Deflusso e smaltimento acque

DATI GENERALI

Descrizione

Linee che smaltiscono le acque pluviali che provengono dalla pavimentazione del piazzale di banchina.

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

58

Elemento tecnico

Linee di smaltimento

DATI GENERALI

Descrizione

Le linee di smaltimento delle acque sono in PVC e consentono il deflusso delle acque piovane nelle vasche di accumulo, trattamento e rilancio a mare.

PRESTAZIONI

Descrizione Affidabilità linee smaltimento acqua

Classe requisito Tecnologica - Durabilità

Prestazione Garantire il corretto smaltimento e deflusso delle acque.

Livello minimo prestazioni Consentire il deflusso del quantitativo di acqua previsto in fase progettuale.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

DIFFORMITÀ

Descrizione Perdite fluido

Alterazioni e difetti riscontrabili Fuoriuscita di fluido causata da un difetto e/o un malfunzionamento.

Possibile causa Proliferazione di microrganismi e formazione di ruggine all’interno di tubi e serbatoi; degrado delle guarnizioni; presenza di acqua stagnante.

Conseguenze riscontrabili Perdita di acqua caratterizzata dalla presenza notevole di calcare e/o con colorazione ruggine; presenza di gocciolamenti e odori sgradevoli persistenti.

Criterio di intervento Utilizzo di prodotti disinfettati e spurganti all’interno del serbatoio accumulatore; effettuare una sostituzione degli elementi.

Descrizione Formazione incrostazioni

Alterazioni e difetti riscontrabili Deposito di materiale vario all’interno dei tubi e in corrispondenza ai filtri.

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

59

Possibile causa

Conseguenze riscontrabili Restringimento del diametro delle tubazioni con conseguente diminuzione della velocità di scorrimento dell'acqua.

Criterio di intervento Idrolavaggio a pressione.

Descrizione Rottura

Alterazioni e difetti riscontrabili Danni all'integrità dell’elemento.

Possibile causa Zone in corrispondenza di pieghe e gomiti sottoposte a sforzi e tensioni costanti; urti e colpi casuali. Sovraccarichi eccezionali sulla pavimentazione del piazzale.

Conseguenze riscontrabili Scorrimento e deflusso di acqua sulla superficie del terreno; alterazioni di forma; proliferazione di organismi e microrganismi nell'ambiente circostante.

Criterio di intervento Sostituire l’elemento.

Descrizione Portata ridotta

Alterazioni e difetti riscontrabili Riduzione del flusso di acqua piovana che attraversa il canale.

Possibile causa Accumulo di ostacoli materiali di vario tipo, ad esempio foglie, piume, terriccio, ecc.

Conseguenze riscontrabili Scarso deflusso delle acque piovane.

Criterio di intervento Effettuare una fase di pulitura dell'elemento.

MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Idrolavaggio

Modalità di esecuzione Pulizia con idrolavaggio in pressione.

Descrizione Sostituzione elementi danneggiati

Modalità di esecuzione Sostituzione del tratto di tubazione danneggiato.

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

60

Identificazione tecnologica

Componente Classe materiale Produttore Modello Codice prodotto Codice colore

Canali in PVC Materiale plastico

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

61

Elemento tecnico

Pozzetti e caditoie

DATI GENERALI

Descrizione

Pozzetti e caditoie che incanalano, nelle rete fognaria principale, le acque meteoriche.

PRESTAZIONI

Descrizione Pulitura automatica

Classe requisito Gestionale - Manutenibilità

Prestazione Garantire l’autopulizia del componente al fine di mantenere la funzionalità dell’impianto. È necessario, inoltre, l’uso di materiali e finiture che consentano una facile autopulizia in modo da evitare depositi di materiali che possano compromettere il corretto funzionamento.

Livello minimo prestazioni Al fine di verificare l’agevole fase di pulizia effettuare un test secondo la norma UNI EN 1253-2.

Normative UNI EN 1253-2.

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Impermeabilità ai fluidi

Classe requisito Tecnica

Prestazione Capacità dell'elemento di garantire la tenuta ai fluidi, impedendo che questi possano oltrepassarlo.

Livello minimo prestazioni Assenza di perdite e/o infiltrazioni.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Efficienza

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

62

Classe requisito Tecnica

Prestazione Assicurare le funzionalità e l’efficienza previsti in fase di progetto.

Livello minimo prestazioni Fissato in base alla tipologia del materiale, dell’impianto oppure in funzione della normativa UNI presente nel capitolato speciale d'appalto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Resistenza alle deformazioni

Classe requisito Tecnica

Prestazione Capacità dell’elemento di mantenere l’integrità ed evitare deformazioni rivelate se sottoposto all’azione di sollecitazioni superiori rispetto a quelle previste in fase di progetto.

Livello minimo prestazioni Fissato in base alla tipologia del materiale oppure in funzione delle norme UNI e/o prescrizioni normative presenti nel capitolato speciale d'appalto e nell'elenco dei prezzi unitari di progetto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

DIFFORMITÀ

Descrizione Guarnizioni danneggiate

Alterazioni e difetti riscontrabili Danneggiamenti o rotture a carico della guarnizione di tenuta.

Possibile causa Errato montaggio delle guarnizioni; fenomeni di corrosione; regolare degrado dovuto al tempo.

Conseguenze riscontrabili Fuoriuscite d’acqua in corrispondenza delle giunzioni.

Criterio di intervento Sostituire le guarnizioni.

Descrizione Intasamento

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

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Alterazioni e difetti riscontrabili Arresto completo del flusso d’acqua piovana o interruzione di un accesso.

Possibile causa Blocchi e interruzioni causati da ostacoli; danni vari e/o assenza della griglia di protezione del bocchettone o del coperchio.

Conseguenze riscontrabili Accumulo di acqua stagnante con possibile straripamento; scarso deflusso delle acque meteoriche; formazione di ostruzioni e intasamenti della vasca di raccolta con probabili improvvisi riempimenti.

Criterio di intervento Effettuare un’adeguata pulizia ed eventualmente riposizionare in modo corretto la griglia che funge da filtro per le foglie od altro materiale solido.

Descrizione Rottura

Alterazioni e difetti riscontrabili Danni all'integrità dell’elemento.

Possibile causa Zone in corrispondenza di pieghe e gomiti sottoposte a sforzi e tensioni costanti; urti e colpi casuali; sovraccarichi eccessivi sul piazzale di banchina.

Conseguenze riscontrabili Scorrimento e deflusso di acqua sulla superficie del terreno; alterazioni di forma; proliferazione di organismi e microrganismi sull'ambiente circostante.

Criterio di intervento Sostituire l’elemento.

Descrizione Fenomeni erosivi

Alterazioni e difetti riscontrabili Corrosione della superficie esterna delle tubazioni, determinata dal contatto con la terra.

Possibile causa Adeguate tecniche costruttive non eseguite correttamente; azione di fattori climatici o ambientali; danneggiamenti vari.

Conseguenze riscontrabili Perdite a carico del tombino con infiltrazioni nel sottosuolo e conseguente deformazione del manto stradale e delle strutture vicine.

Criterio di intervento Attuare idonei interventi di risanamento.

Descrizione Formazione odori

Alterazioni e difetti riscontrabili Presenza di odori sgradevoli e persistenti.

Possibile causa Accumulo di acqua stagnante e putrescente; infiltrazione di liquidi contaminati e nocivi nelle tubazioni.

Conseguenze riscontrabili Contaminazione dell’acqua di scarico con conseguente formazione di gas pericolosi e odori sgradevoli; situazioni di pericolo determinate dalla presenza di sostanze chimiche nocive.

Rev. del Manuale di manutenzione

Piano di Manutenzione

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Criterio di intervento Effettuare pulizie e idrospurghi.

MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Pulitura pozzetti

Modalità di esecuzione Effettuare un'adeguata pulitura dei pozzetti rimuovendo i fanghi depositati e lavando con acqua a pressione.

Descrizione Sostituzione dell'elemento

Modalità di esecuzione Sostituzione dell'elemento danneggiato

Identificazione tecnologica

Componente Classe materiale Produttore Modello Codice prodotto Codice colore

Pozzetti C.a.

Caditoie Calcestruzzi

Coperchio Metalli

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Piano di Manutenzione

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Elemento tecnico

Vasche di raccolta e trattamento

DATI GENERALI

Descrizione

Le vasche di raccolta selezionano le acque di prima pioggia da quelle di seconda pioggia. Inoltre, consentono la disoleazione delle acque di prima pioggia, nonché al conferimento in mare sia delle stesse acque di prima pioggia dopo il loro trattamento, sia delle acque di seconda pioggia; il tutto gestito da pressione indotta con pompe sommergibili elettromeccaniche.

PRESTAZIONI

Descrizione Resistenza a lesioni

Classe requisito Gestionale - Durabilità

Prestazione Possibilità di continuare ad utilizzare l'elemento anche in presenza di lesioni.

Livello minimo prestazioni Stabilito in base alla tipologia del materiale, in funzione delle norme UNI e/o prescrizioni normative riportate nel capitolato speciale d'appalto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Utilizzo in condizioni di sicurezza

Classe requisito Operativa

Prestazione Capacità dell’elemento di garantire l’assenza di rischi per l’utente durante l’uso.

Livello minimo prestazioni Assenza di situazioni di pericolo per l'utenza.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Efficienza

Rev. del Manuale di manutenzione

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Classe requisito Tecnica

Prestazione Assicurare le funzionalità e l’efficienza previsti in fase di progetto.

Livello minimo prestazioni Fissato in base alla tipologia del materiale, dell’impianto oppure in funzione della normativa UNI presente nel capitolato speciale d'appalto. Portanza della lastra di copertura della vasca ai sovraccarichi del traffico veicolare pesante.

Normative CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua; UNI EN 752:2008 - Connessioni di scarico e collettori di fognatura.

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Stabilità e resistenza meccanica

Classe requisito Tecnologica

Prestazione Capacità di resistenza all’azione di determinati carichi prevedibili senza che si presentino crolli totali o parziali, deformazioni inaccettabili, danneggiamenti di alcune parti o degli impianti fissi e deterioramenti derivanti anche da eventi casuali ma in ogni caso prevedibili.

Livello minimo prestazioni Fissato in fase progettuale, in base all’ipotesi strutturale dell’opera e alla vita utile prevista e dichiarato nella relazione generale di progetto. In particolare, per le lastre di copertura delle vasche si contempla, in progetto, un carico di esercizio massimo pari a tonn/mq 5,00.

Normative D.M. 14/01/2008; DPR 246/93 (Regolamento di attuazione della direttiva in Italia) sui prodotti da costruzione; Circolare n. 617 2/02/2009, n. 617 - Istruzioni per l'applicazione delle "Nuove norme tecniche per le costruzioni".

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

DIFFORMITÀ

Descrizione Portata ridotta

Alterazioni e difetti riscontrabili Riduzione del flusso di acqua piovana che attraversa la fognatura diretta alla vasca di raccolta.

Possibile causa Accumulo di ostacoli materiali di vario tipo, ad esempio foglie, piume,

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terriccio, ecc.

Conseguenze riscontrabili Scarso deflusso delle acque piovane.

Criterio di intervento Effettuare una fase di pulitura dell'elemento.

Descrizione Guarnizioni danneggiate

Alterazioni e difetti riscontrabili Danneggiamenti o rotture a carico della guarnizione di tenuta.

Possibile causa Errato montaggio delle guarnizioni; fenomeni di corrosione; regolare degrado dovuto al tempo; applicazione di sovraccarichi eccezionali sul piazzale di banchina.

Conseguenze riscontrabili Fuoriuscite d’acqua in corrispondenza delle giunzioni.

Criterio di intervento Sigillare i giunti con adeguati prodotti siliconici.

Descrizione Intasamento

Alterazioni e difetti riscontrabili Arresto completo del flusso d’acqua piovana o interruzione di un accesso.

Possibile causa Blocchi e interruzioni causati da ostacoli; danni vari e/o assenza della griglia di protezione del bocchettone o del coperchio.

Conseguenze riscontrabili Accumulo di acqua stagnante con possibile straripamento; fognatura non accessibile; scarso deflusso delle acque meteoriche; formazione di ostruzioni e intasamenti della vasca di raccolta con probabili improvvisi riempimenti; instabilità della superficie transitabile sul piano di copertura della vasca.

Criterio di intervento Intraprendere adeguati interventi di risanamento strutturale della vasca.

Descrizione Decadimento strutturale

Alterazioni e difetti riscontrabili Danni, deformazioni e cedimenti strutturali.

Possibile causa Presenza di carichi eccessivi o errore in fase progettuale con conseguente superamento delle corrette condizioni di esercizio.

Conseguenze riscontrabili Efficienza inadeguata.

Criterio di intervento Ridurre i carichi in modo da ripristinare le corrette condizioni di esercizio progettuali o definire limiti più stingenti.

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MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Pulitura della vasca

Modalità di esecuzione Effettuare un'adeguata pulitura delle varie camere della vasca, rimuovendo i fanghi depositati e lavando con acqua a pressione.

Descrizione Revisione pompa

Modalità di esecuzione Eliminare le incrostazioni (tramite azione meccanica o chimica biodegradabile) dalla pompa e dal girante e lubrificare i cuscinetti. Verificare, ed eventualmente sostituire, le guarnizioni.

Descrizione Controllo stabilità

Modalità di esecuzione Verificare in modo opportuno il grado di stabilità, usando ad esempio dei vetrini, al fine di valutare eventuali movimenti delle strutture della vasca.

Descrizione Ripristino integrità strutturale

Modalità di esecuzione Ripristinare l’integrità del materiale agendo sulle lesioni e stilando i giunti con malta cementizia. Se necessario, predisporre uno specifico progetto di consolidamento strutturale, a firma di un tecnico abilitato.

Identificazione tecnologica

Componente Classe materiale Produttore Modello Codice prodotto Codice colore

Pompe Metalli

Tubazioni Metalli

Apparati elettrici Elettrico - Apparati

Vasche Calcestruzzi

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Unità tecnologica

area operativa

DATI GENERALI

Descrizione

L'area operativa coincide pressoché totalmente con il piazzale a tergo della banchina. Essa è destinata allo stoccaggio temporaneo ed alla movimentazione, con adeguati mezzi meccanici, di merci sbarcate o da imbarcare sulle limitrofe banchine portuali, perlopiù contenitori. Per la sua funzionalità, è pavimentata, per circa mq 6.000 c.ca, con soletta rigida di calcestruzzo armato a finitura superficiale di tipo industriale, mentre, per altri mq 26.000 c.ca, con pavimentazione flessibile in conglomerati bituminosi. Tale area è inoltre arredata con barriere tipo guard rail a protezione delle torri faro che la illuminano nelle ore notturne.

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Elemento tecnico

Guard rail in metallo

DATI GENERALI

Descrizione

Per garantire, ma solo entro certi limiti, la sicurezza degli utenti della strada e il contenimento dei veicoli che potrebbero uscire fuori dalla carreggiata stradale, sono impiegati dei dispositivi di ritenuta come le barriere di sicurezza stradale. Questi dispositivi devono riuscire ad assorbire gran parte dell’energia che scaturisce dal mezzo in movimento e limitare i danni ai passeggeri, causati dall’impatto del mezzo sullo stesso. Le barriere di sicurezza possono essere classificati in: a) Centrali da spartitraffico; b) Laterali a protezione di scavi, rilevati, opere d’arte, sottovia e muri.

PRESTAZIONI

Descrizione Estetiche

Classe requisito Gestionale - Durabilità

Prestazione Capacità di conservare l’aspetto esteriore senza alterazioni.

Livello minimo prestazioni Assicurare che eventuali modifiche dell’aspetto esteriore siano uniformi e non pregiudichino requisiti funzionali.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Conformità minimi normativi

Classe requisito Tecnica

Prestazione Capacità dell’elemento di mantenere le caratteristiche fotometriche, colorimetriche e di antiscivolosità al di sopra dei livelli minimi previsti.

Livello minimo prestazioni Stabilito in funzione delle normative specifiche.

Normative D. Lgs 30 aprile 1992 - Nuovo codice della strada; D.P.R.16 dicembre 1992, n. 495. - Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo Codice della Strada.

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Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Efficienza prevista in fase progettuale

Classe requisito Tecnica

Prestazione Assicurare le funzionalità e l’efficienza previsti in fase di progetto.

Livello minimo prestazioni Stabilito in base alla tipologia del materiale, dell’impianto oppure in funzione della normativa UNI presente nel capitolato speciale d'appalto.

Normative D.P.R.16 dicembre 1992, n. 495. - Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo Codice della Strada; D. Lgs 30 aprile 1992 - Nuovo codice della strada; UNI 3740 UNI EN ISO 1461.

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

DIFFORMITÀ

Descrizione Alterazione di forma barriere

Alterazioni e difetti riscontrabili Alterazione della forma delle barriere.

Possibile causa Deformazioni determinate da un errato comportamento degli utenti e da urti e colpi casuali.

Conseguenze riscontrabili Riduzione o perdita delle funzionalità dell'elemento.

Criterio di intervento Procedere ad una sostituzione.

Descrizione Ruggine

Alterazioni e difetti riscontrabili Formazione di ruggine in quantità tali da essere immediatamente visibile.

Possibile causa Azione di agenti climatici o ambientali.

Conseguenze riscontrabili Minore resistenza agli urti ed alle sollecitazioni meccaniche.

Criterio di intervento Pulizia ed applicazione di materiali protettivi idonei.

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MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Sostituzione elemento danneggiato

Modalità di esecuzione Sostituire l'elemento danneggiato o deformato.

Identificazione tecnologica

Componente Classe materiale Produttore Modello Codice prodotto Codice colore

Barriera Metalli

Bulloni copriasola Metalli

Sostegni Metalli

Dissipatori,elementi di sganciamento

Metalli

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Elemento tecnico

Pavimentazione stradale flessibile

DATI GENERALI

Descrizione

La pavimentazione è composta da una serie di strati di materiali che presentano caratteristiche fisiche e meccaniche diverse fra loro, in relazione alla funzione che questi strati devono assumere all’interno della struttura e in base al tipo di sollecitazione prevalente che subiscono dall'operatività portuale. La pavimentazione è composta da: 1) Sottofondo; 2) Strato di fondazione; 3) Strato base con conglomerato bituminoso; 4) Strato di collegamento in conglomerato bituminoso (binder); 4) Tappetino di usura tipo "Split Mastix".

PRESTAZIONI

Descrizione Strutturale

Classe requisito Tecnica

Prestazione Si evidenziano rotture della pavimentazione determinate dal superamento dei limiti di resistenza meccanica.

Livello minimo prestazioni Stabilito in fase di progetto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Conservazione efficienza

Classe requisito Tecnologica - Manutenibilità

Prestazione La struttura è ancora efficiente, tuttavia l'aderenza e/o la regolarità risultano compromesse in modo tale da rendere disagevole e meno sicuro il transito dei mezzi portuali operativi.

Livello minimo prestazioni Garantire le condizioni previste in fase di progetto.

Normative

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Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

DIFFORMITÀ

Descrizione Crepe a ragnatela

Alterazioni e difetti riscontrabili Presenza di fessure ramificate formanti una ragnatela e determinate dal cedimento della parte superficiale del conglomerato bituminoso a seguito dei notevoli e frequenti carichi di esercizio.

Possibile causa Il fenomeno si origina generalmente a seguito dell'avanzamento della vita utile della sovrastruttura stradale.

Conseguenze riscontrabili Il fenomeno ha inizio nello strato inferiore, in corrispondenza del quale gli sforzi di trazione e le deformazioni sono maggiori, quindi si diffonde dando luogo a lesioni longitudinali che, unendosi tra loro, formano un fitta rete di forma complessa e variegata.

Criterio di intervento Procedere con un risanamento della parte di sovrastruttura che presenti criticità (fresatura e riasfaltatura su strati adeguati).

Descrizione Crepe a blocchi

Alterazioni e difetti riscontrabili Presenza di fessure ramificate formanti una rete che suddivide la pavimentazione in rettangoli più o meno regolari con dimensioni variabili da 900 centimetri quadrati a 9 metri quadrati.

Possibile causa Le cause del fenomeno sono da ricercarsi nel ritiro del conglomerato bituminoso determinato dall’andamento periodico della temperatura.

Conseguenze riscontrabili Tale comportamento non è connesso con la presenza di carichi ed è determinato da un indurimento notevole del conglomerato bituminoso. È possibile rilevare il fenomeno in ampie sezioni di pavimentazione appartenenti a zone non caratterizzate da un esercizio continuativo. Le differenze rispetto alla fessurazione a ragnatela consistono nel fatto che questa dà luogo ad una suddivisione della pavimentazione in blocchi di dimensioni più piccole e forme più irregolari.

Criterio di intervento Procedere con un risanamento della parte di sovrastruttura che presenti criticità, mediante scarifica per lo spessore necessario e ricostruzione degli strati di pavimentazione.

Descrizione Crepe ai fianchi

Alterazioni e difetti riscontrabili Formazione di fenditure parallele ai bordi della pavimentazione, distanti da 30 cm a 60 cm circa.

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Possibile causa Interventi manutentivi e/o corrette tecniche costruttive eseguite in modo erroneo.

Conseguenze riscontrabili L’aumento delle fessure è connesso ai carichi di traffico e alla formazione di gelo nelle parti fondative o nel sottofondo adiacente il bordo della pavimentazione.

Criterio di intervento Ripristinare la fenditura tramite intervento parziale, mediante scarifica per lo spessore necessario e ricostruzione degli strati di pavimentazione.

Descrizione Crepe da scorrimento

Alterazioni e difetti riscontrabili Formazione di fessure dalla caratteristica forma a mezzaluna.

Possibile causa La causa di questa tipologia di fessure è una insufficiente resistenza all’azione di forze tangenziali alla superficie oppure ad una scarsa aderenza dello strato superficiale con quelli inferiori. Il fenomeno può essere più o meno grave in funzione dell’ampiezza delle fessure.

Conseguenze riscontrabili L'origine del fenomeno è connessa alle azioni di frenata dei veicoli in seguito alle quali si origina una traslazione ed una deformazione superficiale della pavimentazione.

Criterio di intervento Procedere ad un rifacimento della fessura con un’operazione parziale, mediante scarifica per lo spessore necessario e ricostruzione degli strati di pavimentazione.

Descrizione Rigonfiamenti e depressioni

Alterazioni e difetti riscontrabili Serie di deformazioni (rigonfiamenti e depressioni) di piccole dimensioni a carico dello strato superficiale della pavimentazione.

Possibile causa Azione del gelo, come la formazione di ghiaccio; pavimentazione caratterizzata da scarsa stabilità; penetrazione e accumulo di materiale dentro le fessure insieme all’azione dell'operatività portuale.

Conseguenze riscontrabili

Criterio di intervento Effettuare un'adeguata riparazione, mediante scarifica per lo spessore necessario e ricostruzione degli strati di pavimentazione.

Descrizione Formazione di increspature

Alterazioni e difetti riscontrabili Presenza di ondulazioni lungo la pavimentazione, ovvero una serie di abbassamenti ed elevazioni che si sviluppano in modo regolare.

Possibile causa Il fenomeno è causato dall'intensa operatività portuale e dalla mancanza di stabilità della pavimentazione.

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Conseguenze riscontrabili Le ondulazioni presentano una disposizione perpendicolare alla direzione del transito dei mezzi operativi.

Criterio di intervento Procedere con un risanamento della parte di sovrastruttura che presenti criticità, mediante scarifica per lo spessore necessario e ricostruzione degli strati di pavimentazione.

Descrizione Avvallamenti

Alterazioni e difetti riscontrabili Parti di pavimentazione che presentano una quota lievemente inferiore rispetto alle zone adiacenti.

Possibile causa Una possibile causa è il cedimento o l’abbassamento del terreno di sottofondo, questo può essere determinato dall’edificazioni di altre strutture in zone limitrofe. La gravità di tali depressioni è direttamente collegata con la loro profondità.

Conseguenze riscontrabili Formazione di ristagni di acqua in corrispondenza di queste zone; in tal modo risulta anche possibile individuare agevolmente tali depressioni.

Criterio di intervento Procedere con un risanamento della parte di sovrastruttura che presenti criticità (fresature e rasature con conglomerati bituminosi). Se necessario, effettuare bonifiche localizzate, mediante scavi a sezione obbligata, riconsolidamento del sottofondo e ricostruzione della sovrastruttura stradale.

Descrizione Rattoppi

Alterazioni e difetti riscontrabili Riparazione di una parte di pavimentazione tramite l’applicazione di nuovo materiale.

Possibile causa La gravità o meno dell’eventuale anomalia è strettamente connessa con il grado di deterioramento.

Conseguenze riscontrabili È essenziale che il rappezzo venga eseguito in modo corretto al fine di non rappresentare un’irregolarità.

Criterio di intervento Procedere con un risanamento della parte di sovrastruttura che presenti criticità, mediante fresatura e stesura di nuovo strato.

Descrizione Formazione di buche

Alterazioni e difetti riscontrabili Cavità aventi un diametro generalmente inferiore ad un metro che si formano sul manto stradale. Queste hanno dei bordi ruvidi e appuntiti e presentano dei lati verticali in corrispondenza della parte superiore.

Possibile causa La formazione delle buche può essere connessa all'opertività portuale o all'applicazione concentrata di notevoli carichi di esercizio; il manto stradale continua a danneggiarsi a causa di una protezione non adeguata, per la presenza di punti deboli negli strati inferiori o per la formazione e successiva

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ramificazione di crepe e fessure.

Conseguenze riscontrabili In funzione del diametro e della profondità delle buche dipende la gravità, e la conseguente pericolosità, del dissesto.

Criterio di intervento Procedere con un risanamento della parte di sovrastruttura che presenti criticità, mediante scarifica per lo spessore necessario e ricostruzione degli strati di pavimentazione.

Descrizione Distacco di scaglie superficiali

Alterazioni e difetti riscontrabili Deterioramento superficiale causato dalla perdita di bitume con conseguente liberazione dell’aggregato.

Possibile causa Azione di agenti climatici o ambientali; interventi manutentivi eseguiti in modo errato.

Conseguenze riscontrabili L’anomalia denota un fenomeno di indurimento del legante del bitume oppure un miscela di qualità scadente.

Criterio di intervento Procedere con un risanamento della parte di sovrastruttura che presenti criticità, mediante stesura di emulsione bituminosa e, se necessario, tappeto stradale a granulometria fine.

Descrizione Scorrimento del manto

Alterazioni e difetti riscontrabili Scorrimento definitivo in senso longitudinale, in corrispondenza di un’area ridotta del manto, determinato dal transito dei veicoli operativi.

Possibile causa L’azione del traffico determina una spinta contro la pavimentazione che dà luogo ad un onda brusca e corta a carico del manto.

Conseguenze riscontrabili Il fenomeno si presenta di solito in pavimentazioni caratterizzate da miscele di conglomerato bituminoso molto liquido (emulsioni).

Criterio di intervento Procedere con un risanamento della parte di sovrastruttura che presenti criticità.

MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Rifacimento strati superficiali

Modalità di esecuzione Effettuare un ripristino degli strati superficiali, riparazione di buche, crepe e giunti degradati, impiegando bitumi stradali a caldo.

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Descrizione Rifacimento del corpo di sovrastruttura

Modalità di esecuzione Effettuare un ripristino del manto stradale sino agli strati profondi, risanando le zone danneggiate e deteriorate. Rimuovere il vecchio manto, pulire gli strati di fondo e quindi posare il nuovo manto usando bitumi stradali a caldo o pavimentazioni lastricate.

Identificazione tecnologica

Componente Classe materiale Produttore Modello Codice prodotto Codice colore

Sottofondo Pietre,sabbia,ghiai

a

Strato di fondazione

Pietre,sabbia,ghiaia

Strato di base Materiali

bituminosi

Tappetino Materiali

bituminosi

Strato di collegamento

Bitume

Elemento tecnico

Pavimentazione rigida

DATI GENERALI

Descrizione

La pavimentazione è composta da una serie di strati di materiali che presentano caratteristiche fisiche e meccaniche diverse fra loro, in relazione alla funzione che questi strati devono assumere all’interno della struttura e in base al tipo di sollecitazione prevalente che subiscono dai carichi di esercizio. La pavimentazione è composta da: 1) Sottofondo; 2) Strato di fondazione; 3) Strato base con conglomerato cementizio; 4) Soletta di copertura in conglomerato cementizio armato con rete elettrosaldata, a finitura superficiale industriale.

PRESTAZIONI

Descrizione Strutturale

Classe requisito Tecnica

Prestazione Si evidenziano rotture della pavimentazione determinate dal superamento dei limiti di resistenza meccanica.

Livello minimo prestazioni Stabilito in fase di progetto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Conservazione efficienza

Classe requisito Tecnologica - Manutenibilità

Prestazione La struttura è ancora efficiente, tuttavia l'aderenza e/o la regolarità risultano compromesse in modo tale da rendere la marcia dei veicoli operativi insicura e scomoda.

Livello minimo prestazioni Garantire le condizioni previste in fase di progetto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

DIFFORMITÀ

Descrizione Rattoppi

Alterazioni e difetti riscontrabili Riparazione di una parte di pavimentazione tramite l’applicazione di nuovo materiale.

Possibile causa La gravità o meno dell’eventuale anomalia è strettamente connessa con il grado di deterioramento.

Conseguenze riscontrabili È essenziale che il rappezzo venga eseguito in modo corretto al fine di non rappresentare un’irregolarità.

Criterio di intervento Rasatura superficiale con conglomerato bituminoso tipo tappeto a granulometria sottile, previa stesura di emulsione bituminosa d'attacco.

Descrizione Crepe longitudinali e trasversali

Alterazioni e difetti riscontrabili Formazione di fessure longitudinali e di fessure trasversali che si sviluppano rispettivamente in direzione parallela o ortogonale su tutta la larghezza della pavimentazione.

Possibile causa Errata costruzione; ritiro del conglomerato alle basse temperature; operatività portuale.

Conseguenze riscontrabili Presenza di fessure su tutta la larghezza della superficie.

Criterio di intervento Sigillare le fessure con malte e resine idonee, secondo le indicazioni dei rispettivi produttori.

Descrizione Crepe d'angolo

Alterazioni e difetti riscontrabili Formazione di una fessura che taglia la lastra a partire dai giunti longitudinali e trasversali confinanti e forma un angolo di circa 45° con l’asse longitudinale della pavimentazione.

Possibile causa La causa del fenomeno è la frequenza con cui agisce il carico di esercizio insieme alle dilatazioni termiche e alla perdita d’appoggio.

Conseguenze riscontrabili Il transito dei mezzi operativi risulta rallentato e ostacolato.

Criterio di intervento Sigillatura delle crepe con malte idonee, eventuale ripristino altimetrico del piano viabile con stesure localizzate di conglomerati bituminosi tipo tappeto a granulometria fine.

Descrizione Fessurazione

Alterazioni e difetti riscontrabili Formazione di fessure di ridotte dimensioni che pian piano si allargano in modo regolare soprattutto in corrispondenza dei giunti.

Possibile causa Azione ciclica di gelo e disgelo.

Conseguenze riscontrabili Aspetto antiestetico.

Criterio di intervento Sigillare le fessurazioni con malte liquide idonee.

Descrizione Cedimenti dei giunti e formazione di fessure

Alterazioni e difetti riscontrabili Si determina una differente altezza tra bordi della fessura oppure del giunto.

Possibile causa Possibili cedimenti e abbassamenti del piano di posa; erosioni a carico degli strati sottostanti la lastra di calcestruzzo; deformazioni della lastra determinante dal mutamento delle condizioni termiche o dalla presenza di umidità.

Conseguenze riscontrabili Si originano dei gradini più o meno ampi che risultano fastidiosi e problematici per il traffico dei mezzi operativi.

Criterio di intervento Iniezioni in profondità di resine autoespandenti, ripristino altimetrico del piano di transito con stesure localizzate di strati di conglomerato bituminoso tipo tappeto a granulometria fine.

Descrizione Pompaggio

Alterazioni e difetti riscontrabili Perdite d’acqua in corrispondenza di fessure o di giunti, determinate da deformazioni della lastra a seguito dell’attraversamento di pesi.

Possibile causa Perdite di acqua o acqua proveniente dallo strato inferiore della pavimentazione.

Conseguenze riscontrabili Il pompaggio è determinato dalla perdita di aderenza della lastra con il piano di posa e dà luogo al deposito di materiale fino, derivante dagli strati sottostanti, sulla superficie della lastra. Quando il pompaggio si presenta nelle zone in prossimità del giunto denota l’uso di un sigillante di scarsa qualità.

Criterio di intervento Provvedere ad un adeguato ripristino dei giunti della pavimentazione, con idonee resine sigillanti, previa rimozione delle vecchie sigillature.

Descrizione Levigazione progressiva

Alterazioni e difetti riscontrabili La pavimentazione diventa progressivamente più liscia perdendo quindi aderenza.

Possibile causa La causa è da ricercarsi nell'usura determinata dall'operatività portuale.

Conseguenze riscontrabili Il strato superficiale diviene più liscio.

Criterio di intervento Fresatura superficiale, stesura di nuova finitura superficiale in pastina di quarzo od altri adeguati prodotti.

Descrizione Pop-outs

Alterazioni e difetti riscontrabili Distacco di pezzi di pavimentazione con conseguente formazione di cavità caratterizzate da diametri che vanno da 25 mm a 100 mm e profondità comprese tra 13 mm e 50 mm.

Possibile causa Azione ciclica di gelo e disgelo.

Conseguenze riscontrabili Ostacoli all'operatività portuale.

Criterio di intervento Pulizia e lavaggio con acqua dolce della zona di intervento, applicazione di nuova finitura superficiale con pastina di quarzo od altri adeguati prodotti.

MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Riparazione

Modalità di esecuzione Demolizione e ricostruzione delle zone di pavimentazione dissestate.

Descrizione Rinnovo del manto

Modalità di esecuzione Scarifica superficiale e rifacimento della finitura superficiale, con tappeto di conglomerato bituminoso a granulometria fine o pastina di quarzo.

Identificazione tecnologica

Componente Classe materiale Produttore Modello Codice prodotto Codice colore

Sottofondo Pietre,sabbia,ghiai

a

Strato di fondazione

Pietre,sabbia,ghiaia

Massetto cementizio armato

Calcestruzzi

Programma di Manutenzione (art. 38 D.P.R. 05/10/2010 n.207)

Descrizione dell’opera Completamento e funzionalizzazione del 1° stralcio funzionale della nuova banchina rettilinea e dei piazzali retrostanti presso la darsena Marche del porto di Ancona.

Committente Autorità Portuale di Ancona

Impresa

Rev. del Sottoprogramma delle prestazioni

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

85

Sottoprogramma delle prestazioni

CORPO D’OPERA Banchina portuale

UNITÀ TECNOLOGICA fascia operativa

ELEMENTO TECNICO Pavimentazione rigida

PRESTAZIONI

Descrizione Strutturale

Classe requisito Tecnica

Prestazione Si evidenziano rotture della pavimentazione determinate dal superamento dei limiti di resistenza meccanica.

Livello minimo prestazioni Stabilito in fase di progetto (carico di esercizio massimo tonn/mq 5,00).

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Conservazione efficienza

Classe requisito Tecnologica - Manutenibilità

Prestazione La struttura è ancora efficiente, tuttavia l'aderenza e/o la regolarità risultano compromesse in modo tale da rendere l'operatività dei mezzi insicura e scomoda.

Livello minimo prestazioni Garantire le condizioni previste in fase di progetto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

UNITÀ TECNOLOGICA Arredi di banchina

Rev. del Sottoprogramma delle prestazioni

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

86

ELEMENTO TECNICO Bitte

PRESTAZIONI

Descrizione Resistenza al tiro

Classe requisito Operativa

Prestazione Resistenza al tiro pari a tonn. 100.

Livello minimo prestazioni Resistenza al tiro pari a tonn. 100.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

ELEMENTO TECNICO Parabordi in gomma

PRESTAZIONI

Descrizione Resistenza agli urti, schiacciamento

Classe requisito Operativa

Prestazione Come da scheda tecnica specifica del prodotto fornita dal produttore.

Livello minimo prestazioni Come da scheda tecnica specifica del prodotto fornita dal produttore.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

ELEMENTO TECNICO Paraspigoli, scaletta alla marinara

PRESTAZIONI

Descrizione Mantenimento integrità

Classe requisito Tecnica

Prestazione Mantenere le caratteristiche iniziali senza alterazioni.

Rev. del Sottoprogramma delle prestazioni

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

87

Livello minimo prestazioni Stabilite in fase di progetto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

CORPO D’OPERA Piazzale di banchina

UNITÀ TECNOLOGICA Impianto di illuminazione stradale

ELEMENTO TECNICO Corpi illuminanti

PRESTAZIONI

Descrizione Affidabilità

Classe requisito Ambientale

Prestazione Garantire le prestazioni richieste.

Livello minimo prestazioni Assicurare le condizioni ambiente richieste al momento fissato.

Normative D.M. 22/01/2008 n. 37; DPR 26 agosto 1993, n. 412; DPR 21 dicembre 1999, n. 551.

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Efficienza

Classe requisito Tecnica

Prestazione Assicurare le funzionalità e l’efficienza previsti in fase di progetto.

Livello minimo prestazioni Fissato in base alla tipologia del materiale, dell’impianto oppure in funzione della normativa UNI presente nel capitolato speciale d'appalto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Rev. del Sottoprogramma delle prestazioni

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

88

Valore collaudo

ELEMENTO TECNICO Rete di distribuzione

PRESTAZIONI

Descrizione Utilizzo in condizioni di sicurezza

Classe requisito Operativa

Prestazione Capacità dell’elemento di garantire l’assenza di rischi per l’utente durante l’uso.

Livello minimo prestazioni Assenza di situazioni di pericolo per l'utenza.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Resistenza all'azione del fuoco

Classe requisito Tecnologica

Prestazione Capacità da parte del materiale di resistere all’azione del fuoco e dell'aggressività tipica del contesto ambientale.

Livello minimo prestazioni Fissato dalle norme antincendio in base alle specifiche progettuali presenti nel capitolato speciale d'appalto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

ELEMENTO TECNICO Pali per illuminazione

PRESTAZIONI

Descrizione Estetiche

Classe requisito Gestionale - Durabilità

Prestazione Capacità di conservare l’aspetto esteriore senza alterazioni.

Rev. del Sottoprogramma delle prestazioni

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

89

Livello minimo prestazioni Assicurare che eventuali modifiche dell’aspetto esteriore siano uniformi e non pregiudichino requisiti funzionali.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Efficienza

Classe requisito Tecnica

Prestazione Assicurare le funzionalità e l’efficienza previsti in fase di progetto.

Livello minimo prestazioni Fissato in base alla tipologia del materiale, dell’impianto oppure in funzione della normativa UNI presente nel capitolato speciale d'appalto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

ELEMENTO TECNICO Quadro elettrico

PRESTAZIONI

Descrizione Utilizzo in condizioni di sicurezza

Classe requisito Operativa

Prestazione Capacità dell’elemento di garantire l’assenza di rischi per l’utente durante l’uso.

Livello minimo prestazioni Assenza di situazioni di pericolo per l'utenza.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Efficienza in condizioni di emergenza

Rev. del Sottoprogramma delle prestazioni

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

90

Classe requisito Tecnica

Prestazione Capacità di assicurare le funzionalità, l'efficienza e le caratteristiche iniziali in condizioni limite di funzionamento.

Livello minimo prestazioni Fissato in base alla tipologia del materiale, dell’impianto oppure in funzione della normativa UNI e/o delle prescrizioni normative presenti nel capitolato speciale d'appalto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Efficienza

Classe requisito Tecnica

Prestazione Assicurare le funzionalità e l’efficienza previsti in fase di progetto.

Livello minimo prestazioni Fissato in base alla tipologia del materiale, dell’impianto oppure in funzione della normativa UNI presente nel capitolato speciale d'appalto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

UNITÀ TECNOLOGICA Deflusso e smaltimento acque

ELEMENTO TECNICO Linee di smaltimento

PRESTAZIONI

Descrizione Affidabilità linee smaltimento acqua

Classe requisito Tecnologica - Durabilità

Prestazione Garantire il corretto smaltimento e deflusso delle acque.

Livello minimo prestazioni Consentire il deflusso del quantitativo di acqua previsto in fase progettuale.

Normative

Rev. del Sottoprogramma delle prestazioni

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

91

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

ELEMENTO TECNICO Pozzetti e caditoie

PRESTAZIONI

Descrizione Pulitura automatica

Classe requisito Gestionale - Manutenibilità

Prestazione Garantire l’autopulizia del componente al fine di mantenere la funzionalità dell’impianto. È necessario, inoltre, l’uso di materiali e finiture che consentano una facile autopulizia in modo da evitare depositi di materiali che possano compromettere il corretto funzionamento.

Livello minimo prestazioni Al fine di verificare l’agevole fase di pulizia effettuare un test secondo la norma UNI EN 1253-2.

Normative UNI EN 1253-2.

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Impermeabilità ai fluidi

Classe requisito Tecnica

Prestazione Capacità dell'elemento di garantire la tenuta ai fluidi, impedendo che questi possano oltrepassarlo.

Livello minimo prestazioni Assenza di perdite e/o infiltrazioni.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Efficienza

Classe requisito Tecnica

Prestazione Assicurare le funzionalità e l’efficienza previsti in fase di progetto.

Rev. del Sottoprogramma delle prestazioni

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

92

Livello minimo prestazioni Fissato in base alla tipologia del materiale, dell’impianto oppure in funzione della normativa UNI presente nel capitolato speciale d'appalto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Resistenza alle deformazioni

Classe requisito Tecnica

Prestazione Capacità dell’elemento di mantenere l’integrità ed evitare deformazioni rivelate se sottoposto all’azione di sollecitazioni superiori rispetto a quelle previste in fase di progetto.

Livello minimo prestazioni Fissato in base alla tipologia del materiale oppure in funzione delle norme UNI e/o prescrizioni normative presenti nel capitolato speciale d'appalto e nell'elenco dei prezzi unitari di progetto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

ELEMENTO TECNICO Vasche di raccolta e trattamento

PRESTAZIONI

Descrizione Resistenza a lesioni

Classe requisito Gestionale - Durabilità

Prestazione Possibilità di continuare ad utilizzare l'elemento anche in presenza di lesioni.

Livello minimo prestazioni Stabilito in base alla tipologia del materiale, in funzione delle norme UNI e/o prescrizioni normative riportate nel capitolato speciale d'appalto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Utilizzo in condizioni di sicurezza

Rev. del Sottoprogramma delle prestazioni

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

93

Classe requisito Operativa

Prestazione Capacità dell’elemento di garantire l’assenza di rischi per l’utente durante l’uso.

Livello minimo prestazioni Assenza di situazioni di pericolo per l'utenza.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Efficienza

Classe requisito Tecnica

Prestazione Assicurare le funzionalità e l’efficienza previsti in fase di progetto.

Livello minimo prestazioni Fissato in base alla tipologia del materiale, dell’impianto oppure in funzione della normativa UNI presente nel capitolato speciale d'appalto. Portanza della lastra di copertura della vasca ai sovraccarichi del traffico veicolare pesante.

Normative CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua; UNI EN 752:2008 - Connessioni di scarico e collettori di fognatura.

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Stabilità e resistenza meccanica

Classe requisito Tecnologica

Prestazione Capacità di resistenza all’azione di determinati carichi prevedibili senza che si presentino crolli totali o parziali, deformazioni inaccettabili, danneggiamenti di alcune parti o degli impianti fissi e deterioramenti derivanti anche da eventi casuali ma in ogni caso prevedibili.

Livello minimo prestazioni Fissato in fase progettuale, in base all’ipotesi strutturale dell’opera e alla vita utile prevista e dichiarato nella relazione generale di progetto. In particolare, per le lastre di copertura delle vasche si contempla, in progetto, un carico di esercizio massimo pari a tonn/mq 5,00.

Normative D.M. 14/01/2008; DPR 246/93 (Regolamento di attuazione della direttiva in

Rev. del Sottoprogramma delle prestazioni

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

94

Italia) sui prodotti da costruzione; Circolare n. 617 2/02/2009, n. 617 - Istruzioni per l'applicazione delle "Nuove norme tecniche per le costruzioni".

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

UNITÀ TECNOLOGICA area operativa

ELEMENTO TECNICO Guard rail in metallo

PRESTAZIONI

Descrizione Estetiche

Classe requisito Gestionale - Durabilità

Prestazione Capacità di conservare l’aspetto esteriore senza alterazioni.

Livello minimo prestazioni Assicurare che eventuali modifiche dell’aspetto esteriore siano uniformi e non pregiudichino requisiti funzionali.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Conformità minimi normativi

Classe requisito Tecnica

Prestazione Capacità dell’elemento di mantenere le caratteristiche fotometriche, colorimetriche e di antiscivolosità al di sopra dei livelli minimi previsti.

Livello minimo prestazioni Stabilito in funzione delle normative specifiche.

Normative D. Lgs 30 aprile 1992 - Nuovo codice della strada; D.P.R.16 dicembre 1992, n. 495. - Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo Codice della Strada.

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Efficienza prevista in fase progettuale

Rev. del Sottoprogramma delle prestazioni

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

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Classe requisito Tecnica

Prestazione Assicurare le funzionalità e l’efficienza previsti in fase di progetto.

Livello minimo prestazioni Stabilito in base alla tipologia del materiale, dell’impianto oppure in funzione della normativa UNI presente nel capitolato speciale d'appalto.

Normative D.P.R.16 dicembre 1992, n. 495. - Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo Codice della Strada; D. Lgs 30 aprile 1992 - Nuovo codice della strada; UNI 3740 UNI EN ISO 1461.

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

ELEMENTO TECNICO Pavimentazione stradale flessibile

PRESTAZIONI

Descrizione Strutturale

Classe requisito Tecnica

Prestazione Si evidenziano rotture della pavimentazione determinate dal superamento dei limiti di resistenza meccanica.

Livello minimo prestazioni Stabilito in fase di progetto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Conservazione efficienza

Classe requisito Tecnologica - Manutenibilità

Prestazione La struttura è ancora efficiente, tuttavia l'aderenza e/o la regolarità risultano compromesse in modo tale da rendere disagevole e meno sicuro il transito dei mezzi portuali operativi.

Livello minimo prestazioni Garantire le condizioni previste in fase di progetto.

Normative

Rev. del Sottoprogramma delle prestazioni

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

96

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

ELEMENTO TECNICO Pavimentazione rigida

PRESTAZIONI

Descrizione Strutturale

Classe requisito Tecnica

Prestazione Si evidenziano rotture della pavimentazione determinate dal superamento dei limiti di resistenza meccanica.

Livello minimo prestazioni Stabilito in fase di progetto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Descrizione Conservazione efficienza

Classe requisito Tecnologica - Manutenibilità

Prestazione La struttura è ancora efficiente, tuttavia l'aderenza e/o la regolarità risultano compromesse in modo tale da rendere la marcia dei veicoli operativi insicura e scomoda.

Livello minimo prestazioni Garantire le condizioni previste in fase di progetto.

Normative

Deterioramento prestazioni

Valore collaudo

Rev. del Sottoprogramma dei controlli

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

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Sottoprogramma dei controlli

CORPO D’OPERA Banchina portuale

UNITÀ TECNOLOGICA fascia operativa

ELEMENTO TECNOLOGICO Pavimentazione rigida

CONTROLLI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Controllo buche e deformazioni

Modalità di ispezione Verificare la presenza di buche ed eventuali altre deformazioni, lo stato dei giunti.

Frequenza 6 Mesi

UNITÀ TECNOLOGICA Arredi di banchina

ELEMENTO TECNOLOGICO Bitte

CONTROLLI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione controllo visivo

Modalità di ispezione Controllo visivo per la verifica della presenza di lesioni, spostamenti o cedimenti, sia sulla bitta che sulle strutture di calcestruzzo su cui essa è ancorata.

Frequenza 4 Mesi

Descrizione Prova di tiro

Modalità di ispezione Indurre una trazione da mare sulla bitta, per tramite di rimorchiatore navale, con una forza pari ad almeno 100 tonn. La bitta non dovrà spostarsi dalla sua sede per effetto della sollecitazione e ciò andrà verificato con adeguata strumentazione di precisione.

Frequenza 2 Anni

ELEMENTO TECNOLOGICO

Rev. del Sottoprogramma dei controlli

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

98

Parabordi in gomma

CONTROLLI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Visivo

Modalità di ispezione Verificare la presenza di lesioi o spaccature gravi sul parabordo, o cedimenti dei relativi accessori metallici di ancoraggio (catene, bilancino, tirafondi).

Frequenza 6 Mesi

ELEMENTO TECNOLOGICO Paraspigoli, scaletta alla marinara

CONTROLLI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Generico

Modalità di ispezione Verificare le condizioni di tutti gli elementi al fine di garantirne la completa funzionalità e la conservazione nel tempo.

Frequenza 1 Anni

Periodo consigliato Dopo stagione invernale.

CORPO D’OPERA Piazzale di banchina

UNITÀ TECNOLOGICA Impianto di illuminazione stradale

ELEMENTO TECNOLOGICO Corpi illuminanti

CONTROLLI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Funzionalità corpi illuminanti

Modalità di ispezione Verificare la funzionalità dei corpi illuminanti

Frequenza 6 Mesi

ELEMENTO TECNOLOGICO Rete di distribuzione

Rev. del Sottoprogramma dei controlli

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

99

CONTROLLI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Visivo generico

Modalità di ispezione Verificate lo stato e l'integrità delle scatole di derivazione, delle cassette e rispettivi coperchi. Controllare, inoltre, la presenza delle targhette di indicazione in corrispondenza delle morsettiere.

Frequenza 6 Mesi

ELEMENTO TECNOLOGICO Pali per illuminazione

CONTROLLI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Visivo su pali

Modalità di ispezione Verificare l'integrità dei pali per l'illuminazione.

Frequenza 2 Anni

ELEMENTO TECNOLOGICO Quadro elettrico

CONTROLLI ESEGUIBILI DALL’UTENTE

Descrizione Controllo surriscaldamento

Modalità di ispezione Verificare (appoggiando il palmo della mano) eventuali surriscaldamenti delle scatole di derivazione.

Frequenza 1 Mesi

Descrizione Visivo su interruttori

Modalità di ispezione Verificare la posizione degli interruttori: “I” e “O”. Se gli stessi sono posizionati in “I”, vuol dire che la linea è attiva. Nel caso siano presenti indicazioni di segnale della rete, accertarsi dell’accensione ad interruttore armato.

Frequenza 1 Anni

UNITÀ TECNOLOGICA Deflusso e smaltimento acque

ELEMENTO TECNOLOGICO Linee di smaltimento

Rev. del Sottoprogramma dei controlli

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

100

CONTROLLI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Visivo generico

Modalità di ispezione Controllare la condizione dei giunti elastici ed eventuali dilatatori, la corretta tenuta delle congiunzioni a flangia, la stabilità di sostegni e giunti fissi. Accertarsi, infine, che non vi siano odori sgradevoli e persistenti e deformazioni nelle tubature.

Frequenza 6 Mesi

Descrizione Controllo tubazioni

Modalità di ispezione Controllare l'integrità delle tubazioni e dei raccordi tra tornchi di tubo.

Frequenza 1 Anni

ELEMENTO TECNOLOGICO Pozzetti e caditoie

CONTROLLI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Verifica pozzetti

Modalità di ispezione Controllare le condizioni della griglie, della piastra di copertura pozzetti, della base di appoggio e della pareti laterali.

Frequenza 1 Anni

Periodo consigliato In seguito a piogge abbondanti.

ELEMENTO TECNOLOGICO Vasche di raccolta e trattamento

CONTROLLI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Verifica vasca

Modalità di ispezione Controllare le condizioni della griglie, della piastra di copertura carrabile, della base di appoggio e della pareti laterali della vasca.

Frequenza 6 Mesi

Periodo consigliato In seguito a piogge abbondanti.

UNITÀ TECNOLOGICA area operativa

Rev. del Sottoprogramma dei controlli

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

101

ELEMENTO TECNOLOGICO Guard rail in metallo

CONTROLLI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Integrità protezioni

Modalità di ispezione Verificare lo stato dell'integrità della protezione.

Frequenza 1 Anni

ELEMENTO TECNOLOGICO Pavimentazione stradale flessibile

CONTROLLI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Controllo buche e deformazioni

Modalità di ispezione Verificare la presenza di buche ed eventuali altre deformazioni, lo stato dei giunti.

Frequenza 6 Mesi

ELEMENTO TECNOLOGICO Pavimentazione rigida

CONTROLLI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Controllo buche e deformazioni

Modalità di ispezione Verificare la presenza di buche ed eventuali altre deformazioni, lo stato dei giunti.

Frequenza 6 Mesi

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

102

Sottoprogramma delle manutenzioni

CORPO D’OPERA Banchina portuale

UNITÀ TECNOLOGICA fascia operativa

ELEMENTO TECNICO Pavimentazione rigida

MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Riparazione

Frequenza All'occorrenza

Descrizione Rinnovo del manto

Frequenza All'occorrenza

UNITÀ TECNOLOGICA Arredi di banchina

ELEMENTO TECNICO Bitte

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL’UTENTE

Descrizione Pulizia, verniciatura

Frequenza 2 Anni

Descrizione Sostituzione

Frequenza All'occorrenza

ELEMENTO TECNICO Parabordi in gomma

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL’UTENTE

Descrizione Sostituzione

Frequenza All'occorrenza

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

103

ELEMENTO TECNICO Paraspigoli, scaletta alla marinara

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL’UTENTE

Descrizione Trattamenti protettivi.

Frequenza All'occorrenza

Descrizione Sostituzione

Frequenza All'occorrenza

CORPO D’OPERA Piazzale di banchina

UNITÀ TECNOLOGICA Impianto di illuminazione stradale

ELEMENTO TECNICO Corpi illuminanti

MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Sostituzione corpi illuminanti

Frequenza All'occorrenza

ELEMENTO TECNICO Rete di distribuzione

MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Ripristino protezione

Frequenza All'occorrenza

ELEMENTO TECNICO Pali per illuminazione

MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Ripristino delle zincature protettive del palo

Frequenza All'occorrenza

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

104

ELEMENTO TECNICO Quadro elettrico

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL’UTENTE

Descrizione Prova interruttore differenziale

Frequenza 6 Mesi

Descrizione Pulizia quadro elettrico

Frequenza All'occorrenza

MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Controllo con strumentazione

Frequenza All'occorrenza

Descrizione Riparazione guasto

Frequenza All'occorrenza

UNITÀ TECNOLOGICA Deflusso e smaltimento acque

ELEMENTO TECNICO Linee di smaltimento

MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Idrolavaggio

Frequenza 6 Mesi

Descrizione Sostituzione elementi danneggiati

Frequenza All'occorrenza

ELEMENTO TECNICO Pozzetti e caditoie

MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Pulitura pozzetti

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

105

Frequenza 6 Mesi

Periodo consigliato In seguito a piogge abbondanti.

Descrizione Sostituzione dell'elemento

Frequenza All'occorrenza

ELEMENTO TECNICO Vasche di raccolta e trattamento

MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Pulitura della vasca

Frequenza 6 Mesi

Periodo consigliato In seguito a piogge abbondanti.

Descrizione Revisione pompa

Frequenza 6 Mesi

Descrizione Controllo stabilità

Frequenza All'occorrenza

Periodo consigliato Durante il periodo estivo.

Descrizione Ripristino integrità strutturale

Frequenza All'occorrenza

UNITÀ TECNOLOGICA area operativa

ELEMENTO TECNICO Guard rail in metallo

MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Sostituzione elemento danneggiato

Frequenza In caso di rottura

ELEMENTO TECNICO

Piano di Manutenzione

Manutenzione - Namirial S.p.A.

106

Pavimentazione stradale flessibile

MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Rifacimento strati superficiali

Frequenza All'occorrenza

Descrizione Rifacimento del corpo di sovrastruttura

Frequenza All'occorrenza

ELEMENTO TECNICO Pavimentazione rigida

MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PESONALE SPECIALIZZATO

Descrizione Riparazione

Frequenza All'occorrenza

Descrizione Rinnovo del manto

Frequenza All'occorrenza