Portico 276

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ANNO XXX MENSILE NOVELLARESE D'INFORMAZIONE Marzo 2011 n.276 TAZZA D’ORO di Catellani Letizia & C. BAR - PIZZERIA TAVOLA CALDA NOVELLARA (RE) via Cavour, 48 tel. 3465772503

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Il Portico n.276 marzo 2011la voce dei novellaresimensile novellareseanche on-line su:www.ilportico.wordpress.com

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ANNO XXX MENSILE NOVELLARESE D'INFORMAZIONE Marzo 2011 n.276

TAZZA D’OROdi Catellani Letizia & C.

BAR - PIZZERIA TAVOLA CALDA

NOVELLARA (RE)via Cavour, 48 tel. 3465772503

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La pagina politica

Traduzioni da/in tutte le lingue

di ogni tipo di documenti

Giuramenti / asseverazioni in tribunale

Disbrigo e assistenza pratiche commerciali

E-mail: [email protected] - Cell. 348-3552153

Da anni si sta discutendo di federalismo. Federalismo fiscale, federalismo demaniale, federalismo fiscale municipale, ecc… Più è aumentata la discussione e più è diminuita di fatto l’autonomia finanziaria di regioni ed enti locali. Dopo i passaggi parlamentari, il Governo ha approvato definitivamente il decreto legislativo sul federalismo fiscale municipale. Ciò che è previsto andrà a regime, dopo una fase transitoria, nel 2014. Ebbene nel 2014 i Comuni staranno peg-gio, avranno meno autonomia e risorse di quelle che avevano nel 2007, quando l’ICI era la loro principale entrata, a causa dei tagli dei trasferimenti decisi con la manovra estiva dello scorso anno. Tanto rumore per nulla, si stava meglio quando si stava peggio: si può continuare all’infinito.Non solo. Con quel decreto, che è un mostro di com-plicazione nonostante sia stato partorito dal Ministro alla Semplificazione, si consolidano i pesantissimi

tagli fatti ai Comuni con la manovra estiva (1,5 mi-liardi nel 2011 e 2,5 nel 2012) e, per poter chiudere i bilanci, si da la possibilità di aumentare l’addizionale IRPEF, di mettere l’imposta di soggiorno e l’imposta di scopo dal 2011. Si tratta di nuove e più tasse. Così come, dal 2014, per tutte le imprese l’IMUP sarà più pesante, come denunciano le associazioni di catego-ria, dell’attuale ICI.Siamo al federalismo che aumenta le tasse per moltiIntanto, però, da fine febbraio c’è una grande novità. Con la riconversione in legge del decreto mille proro-ghe l’Italia ha il federalismo fiscale delle sfighe.Ti capita un terremoto, un’alluvione o altra calamità naturale? Ti aspetti la solidarietà nazionale? Troppo facile. Adesso oltre al danno la beffa. Ti verranno au-mentate le tasse. Non solo a te, né a tutti gli italiani, ma a tutti i contribuenti della tua regione.Un articolo del milleproroghe (art. 2, comma 2-qua-

Si penalizza chi è stato colpito da calamità e si finanziano gli splafonatori delle quote latte togliendo fondi per l’assistenza e cura ai malati oncologici.

dell’On. Maino Marchi

Il federalismo cinico

ter) modifica la legge sulla protezione civile, attri-buendo al Presidente della Regione colpita, se di-chiarato lo stato di emergenza e se in bilancio non ha i fondi per coprire le spese, il potere (che diventa “dovere”) di deliberare aumenti, fino al massimo consentito dalle leggi, delle tasse regionali e di au-mentare l’imposta regionale sulla benzina per auto-trazione.Un bel federalismo, non c’è che dire! La Lega ha di-feso questa misura, dicendo che le calamità natu-rali capitano dove non c’è il piano regolatore, cioè al sud. A Bagnolo in Piano e a Cadelbosco Sopra il piano regolatore c’è. Ma ugualmente lo scorso anno diverse case sono rimaste senza tetto dopo una forte tromba d’aria!Quando non si ha la cultura politica della solidarie-tà e dell’unità nazionale si combinano nefandezze come questa.Nel milleproroghe c’è anche di peggio. La sospensio-ne fino al 30 giugno del pagamento delle multe agli splafonatori delle QUOTE LATTE COSTA 5 MILIONI, che il GOVERNO e la MAGGIORANZA PDL-LEGA SONO ANDATI A TOGLIERE da un fondo di 50 mi-lioni finalizzato ad interventi urgenti per il riequili-brio socio-economico e lo sviluppo dei territori, per ATTIVITA’ DI RICERCA, ASSISTENZA E CURA DEI MALATI ONCOLOGICI e per la promozione di attività sportive, culturali e sociali.PDL e Lega stanno trasformando questa legislatura in un film horror, con la partecipazione dei loro de-putati di casa nostra.

Aderire ad un partito politico è un segno di re-sponsabilità verso un territorio. L’atto simbolico di fare la “tessera” significa identificarsi con degli ideali e dare il proprio contributo affinché essi si possano realizzare. In un momento in cui la politica nazionale è mo-nopolizzata dalle vicende del premier il quale , in virtù del famigerato conflitto di interessi, detiene il controllo dei media , il Partito Democratico elabora proposte concrete e prepara il terreno per costruire un’alternativa.Nel suo piccolo il Circolo PD di Novellara , attra-verso presenze in piazza, gruppi di lavoro, inizia-tive politiche e feste cerca di mettere in campo la

Sottoscrivi la tua adesione al Partito Democratico

propria volontà di contribuire al cambiamento.A tal fine il contributo di tutti, in qualsiasi misura è indispensabile. Da qualche mese è iniziata la campagna tes-seramento 2011. Invitiamo pertanto tutti gli interessati a sottoscrivere la propria adesione al Partito Democratico, un partito non solo di scale nazionale, ma anche un partito fatto di gente come noi che si impegna sul territorio.Il circolo di Viale Montegrappa è aperto tutte le mattine e la domenica saremo presenti sotto i portici di Piazza Unità d’Italia. Crediamo in un circolo aperto che possa rappre-sentare un riferimento per tutti, un luogo dove

di Alessandro Baracchi

scambiarsi idee e opinioni liberamente. Se vuoi collaborare con il Partito democratico di Novellara o sei interessato alle attività del circolo puoi scrivere all’indirizzo mail: [email protected]” oppure rivolgerti ai seguenti recapiti telefonici:

Milena: 3393666786Alessandro: 3289679408

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Notizie a cura dell’Amministrazione Comunale

di Salmi Youssef assessore alle politiche giovanili

In questo articolo vorrei aggiornare i nostri giovani citta-dini e non solo su quanto stiamo facendo per le politiche giovanili a Novellara. In continuità con quanto avviato nel 2010 Progetto Giovani continuerà a favorire opportunità educative e relazionali per gli adolescenti e per i giovani, promuovendo interventi in grado di aumentare la loro autonomia, responsabilità personale e capacità critica at-traverso Pro.di.Gio, l’Associazione Centro Sociale Papa Giovanni XXIII ed i suoi operatori. Da subito è stato fon-damentale mettere al centro gli interessi dei più giovani, le loro predisposizioni e abilità coinvolgendoli direttamente e mettendoli in prima fila. Da marzo sono riprese le aperture del Centro Giovani ( aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle 16.00 alle 19.00 e martedì e giovedì dalle 21.00 alle

Numerosi progetti a sostegno dei giovani del nostro territorioTutti i progetti sono all’insegna dell’unione, della partecipazione, della responsa-bilità e memoria.

23.00) luogo che come tanti di voi avranno capito vuo-le essere uno spazio non solo dove si gioca con i video giochi o con il bigliardino, ma dove i ragazzi possono tro-varsi spontaneamente, costruire relazioni significative alla presenza degli operatori, per vivere esperienze positive e di crescita in una comunità allargata e partecipata. In più come punto di forza, da quest’anno gli operatori avranno la possibilità di lavorare anche su Campagnola e Fabbrico, per creare elementi di continuità su un territorio allargato.Il progetto dell’Orchestra giovanile reggiana, finanziato da ANCI e Ministero della Gioventù con entusiasmo e atten-zione è stato allargato anche come esperienza scolastica pomeridiana all’Istituto Comprensivo novellarese. E’ un progetto in cui credo molto perché la musica è uno degli

strumenti più importanti per creare comunità, per unire il mondo intero. Parallelamente stiamo realizzando con l’associazione “La Fi-Umana” - Culture in Piena, “Nove Teatro”, gli studenti dell’Istituto Don Zefirino Iodi e la biblio-teca un’importante progetto su “Legalità e Responsabilità” per sviluppare attraverso molteplici iniziative temi centrali della contemporaneità quali la legalità e la lotta alle ma-fie. E’ in corso di realizzazione un cineforum per i giovani iscritti alla biblioteca, verrà realizzato uno spettacolo tea-trale sulla legalità e memoria e un laboratorio sulla pace che vedrà l’organizzazione di un viaggio della memoria a Marzabotto e alla Scuola di Pace di Monte Sole. Prendendo spunto dalle bellissime parole di Pietro Calamandrei: “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei cam-pi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione” ritengo fondamentale questo passaggio. Stiamo lavorando inoltre alla realizzazione di una sala prove multi uso per giovani musicisti e compagnie teatrali locali grazie ai fondi ottenuti da un recente bando provin-ciale (pari a 21.000 euro per Novellara) recuperando un fabbricato in disuso annesso alla Scuola di Musica “Lo Schiaccianoci”.Infine sono confermati anche per quest’anno la Leva Giovani con corsi in via di realizzazione grazie ai punti of-ferti dai soci COOP e continua ad allargarsi e rafforzarsi l’incontro mensile del Sunday Party.

La presenza di tanti cittadini di varie nazionalità è un evento nuovo e straordinario che caratterizza questo nostro momento storico anche a Novellara. Creare e vivere occasioni per cogliere la ricchezza della plu-ralità, è sicuramente un bel contributo alla partecipa-zione attiva della costruzione di nuovi equilibri sociali anche in sintonia con quanto afferma il grande sociologo francese Edgard Morin che “ Il tesoro della vita e dell’umanità è la diversità”.Mondo Pentola, nella sua seconda edizione ha conti-nuato un cammino di conoscenza della cucina delle comunità straniere presenti a Novellara, permetten-

do ad oltre trecento persone, in prevalenza donne, di vedere realizzati piatti tipici cinesi, indiani, pakistani, turchi, marocchini, russi, moldavi e romeni e di gu-starli tutti insieme.La cucina è infatti una delle espressioni più profonde della cultura di un paese, è il frutto della storia, delle tradizioni e della vita dei suoi abitanti. La cucina rac-conta chi siamo, ci rappresenta.Mangiare è vivere e mangiare è un piacere, Mangiare e gustare i prodotti frutto dell’arte di tanti popoli ci rende più capaci di accogliere le ricchezze degli al-tri, perché il cibo cucinato è, potremmo dire, come

di Paolo Santachiara assessore alla cultural’offerta dell’anima del cuoco e del popolo che l’ha preparato.Il progetto Nessuno Escluso propone di creare oc-casioni di incontro,di dialogo, di interazione, affin-chè la diffidenza possa lasciare il posto a cammini di vita bella insieme. Il futuro infatti dipenderà da come abbiamo cercato di gestire vie nuove nel no-stro oggi evitando chiusure e rigidità, perchè siamo consapevoli che , come sostiene il grande sociologo Zygmunt Bauman, la nostra grande ricchezza è lega-ta alla capacità di valorizzare le differenze favorendo e stimolando una fecondità fra le diverse culture, e tradizioni.

Oltre 300 i partecipanti alla festa di Mondo PentolaUna occasione straordinaria per cogliere la ricchezza della pluralità. La cucina è infatti una delle espressioni più profonde della cultura di un paese, è il frutto della storia, delle tradizioni e della vita dei suoi abitanti. La cucina racconta chi siamo, ci rappresenta.

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NOVELLARA (RE) via C. Colombo, 91/93 Tel. 0522/662526

Il nuovo impianto fotovoltaico che stiamo per realizzare, a differenza di altri del suo genere coprirà un parcheggio, e non terre-no agricolo o aree verdi, questo ha alzato un po’ i costi ma ha permesso di limitare il consumo del suolo. Roberto Gelosini ci tiene a evidenziare questa scelta a proposito dell’impianto che sorgerà nel parcheggio del centro commerciale, così come vuole sottolineare l’aspetto architettonico: “come si vede dai disegni a differenza di strutture del genere c’è stato anche uno sforzo per rendere l’impianto meno impattante dal punto di vista visivo”.Così dopo quello di SaBaR di cui abbiamo parlato un paio di mesi fa Novellara si ap-presta a dare il via ad un nuovo impianto di che potenza stiamo parlando?Diciamo subito che gli impianti sono due: uno quello più grande sarà quello del parcheggio del centro commer-ciale i cui pannelli avranno un’estensione di 3000mq e produrranno energia per un picco di 390 KWe e uno più piccolo presso le scuole di San Giovanni da 50 Kwe di picco.Quando si è deciso di costruire questo impianto?La realizzazione di impianti fotovoltaici faceva parte del PQE (Piano di Qualificazione Energetico) approvato nella scorsa legislatura, senza però identificare i relativi siti di costruzione. Alla fine del 2009 abbiamo iniziato a entrare nei dettagli di questa soluzione. Nel 2010 abbia-mo aderito al bando della Regione Emilia Romagna che parteciperà al progetto col 5% alla realizzazione.Al momento in cui il portico sarà nelle case i lavori saranno già iniziati chi si occuperà della costruzione?L’appalto che non si basava solo sul massimo ribasso ma anche come detto sull’aspetto visivo è stato vinto dalla Riese Group che si è avvalsa dei progetti dell’architetto Andrea Oliva.Come hanno reagito i commercianti della zona?C’è qualche preoccupazione per i disagi delle prossime settimane ma si rendono conto che un parcheggio co-perto è un vantaggio anche per loro.

Parliamo dell’aspetto economico, quanto costa il tutto e quanto si prevede il punto di pareggio?Il costo totale è di 2.600.000, abbiamo studiato a lungo quale fosse la forma migliore, se il mutuo, la concessione del diritto di superficie o il leasing, scegliendo alla fine quest’ultima per rimanere proprietari dell’impianto. Il rientro dell’investimento è stimato in 20 anni Nel busin-nes plan però è previsto un bonus di circa 30.000 euro all’anno, l’impegno preso dalla giunta è di destinare que-sti proventi alla riqualificazione energetica delle strutture pubbliche, per creare un circolo virtuoso di risparmio.Però va detto che su tutto ciò pende la spada di Damocle delle decisioni del governo che potrebbe togliere tutti gli incentivi e quindi potrebbe compromettere il piano di sviluppo del fotovoltaico a Novellara che prevedeva piat-taforme solari per una potenza complessiva di 600 KWe..Oltre al fotovoltaico sono previsti altri interventi?Nel PQE è inserito anche un impianto di cogenerazione connesso ad una rete di teleriscaldamento, ossia la distri-buzione attraverso una rete di tubatura di acqua calda, acqua surriscaldata o vapore. Si sta valutando se utiliz-zare biomasse, biomasse gassose o gas, l’obiettivo è sostituire tutte le caldaie degli edifici pubblici, estendendo la possibilità ai privati, riducendo così le emissioni in at-mosfera, migliorando notevolmente l’efficacia energetica.

Un impianto fotovoltaico al parcheggio della CoopSono iniziati i lavori di costruzione delle nuove piattaforme solari che produrranno energia per 400 KWe.Ce ne parla Roberto Gelosini assessore ai lavori pubblici. del Comune di Novellara.

di Marco Villa

Desidero in-formare la cittadinanza che ci sono pervenute molte la-mentele per impor tan-ti aumenti sulle bollet-te di luce e gas soprattutto da parte di anziani e cittadini di origine extra-comunitaria . Si faccia particolare at-tenzione a chi vi propone di cambiare gestore, si tratta nella maggior parte dei casi di promozioni vantaggiose le-gate alla prima bolletta poi seguita da aumenti vertiginosi nelle successive.Il libero mercato ha permesso la “li-bera” scelta da parte dei consumatori che spesso però non vengono adegua-tamente informati e talvolta truffati! I casi denunciati sono molti per firme estorte con l’inganno o addirittura fal-sificate. Consigliamo di non mostrare la propria bolletta (dalla quale i truf-fatori copiano i vostri dati) e di pren-dersi tempo per riflettere e valutare facendosi consigliare da esperti prima di firmare qualsiasi cosa.E’ possibile contestare le bollette e tor-nare al vecchio gestore entro 3 mesi.Per informazioni rivolgersi alle associa-zioni consumatori Federconsumatori 0522-433171, presente a Novellara in Piazza Borgonuovo 7,il 2° e 4° merco-ledì del mese.Come informarsi e valutare: www.au-torità.energia.it - www.tuttoconsuma-tori.it

CITTADINI FATE ATTENZIONE!

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Stiamo parlando ovviamente del BiciBus, un servi-zio gestito da volontari col supporto del Comune di Novellara che consente ai bambini che aderiscono di essere accompagnati a scuola in sicurezza attraverso percorsi e orari fissi (un po’ come un autobus di linea) usando come mezzo di trasporto la propria bicicletta.Eppure, nonostante la visibilità dell’iniziativa, l’ade-sione al BiciBus è rimasta un fenomeno minoritario, quasi di nicchia, e il mezzo principale prescelto dai genitori per accompagnare i propri figli a scuola resta sempre l’auto, spesso usata in modo scorretto, coi figli costretti a uscire rapidamente dal veicolo ferma-to temporaneamente a motore acceso davanti alle transenne mentre altre auto dietro aspettano di fare la stessa cosa, provocando lunghe file e rendendo l’aria irrespirabile.Un vero peccato, perchè l’idea che sta alla base del BiciBus è semplice e virtuosa, un vero uovo di Colombo: se per ogni ragazzo che partecipa c’è un genitore o un nonno che riesce a fare uno-due turni alla settimana, il risultato è un intero gruppo di ragazzi accompagnati e riportati indietro tutti i giorni in maniera sana, sicura ed ecologica. Considerando che i bambini della scuola primaria sono più di 500, trovare volontari per gestire 3 linee (le linee previste dal progetto sono 5 ma al momento quelle attivate sono soltanto 3) non dovrebbe essere un proble-ma, ma invece purtroppo lo è. La scarsa adesione all’iniziativa, sia in termini di bambini iscritti che di volontari, sta rendendo la gestione di alcune linee piuttosto problematica.Forse non è inutile riprendere qui i punti di forza del progetto, i cui vantaggi per i bambini e per l’intera comunità sono molteplici: oltre ai benefici ambientali, con la riduzione delle auto circolanti e la conseguenze riduzione di emissioni nocive, non dobbiamo dimenticare i benefici che riguardano di-rettamente i bambini partecipanti, in termini di salute (checchè se ne pensi è molto più salutare recarsi a scuola in bicicletta respirando aria pura, anche se fa un po’ freddo, piuttosto che essere sballottati dalla casa all’auto alla classe respirando quasi soltanto aria viziata), di autonomia personale, di crescita dell’autostima e della coscienza ecologica e socia-le, senza dimenticare gli aspetti ludici e conviviali

dell’esperienza (non pensiate che i bambini pedalino in religioso silenzio...)Mi chiedo quanti genitori abbiano riflettuto su questi aspetti; a volte ho come l’impressione che l’iniziativa sia vista come una sorta di setta esoterica, riservata ai soli iniziati, e non come un’esperienza aperta e fruibile da tutti, e soprattutto gratuita, il che in questi tempi di crisi non guasta.Credo che ci sia stato, da parte dell’Amministrazione Comunale, un difetto di comunicazione: si è puntato molto sul passaparola e sull’impatto visivo della cosa senza pensare a studiare strumenti adeguati di dif-fusione e di informazione. Mentre scrivo è in fase di preparazione un depliant da distribuire ai bambini, cosa che forse si doveva fare molto prima. Forse anche un’apposita sezione sul sito del Comune, con le istruzioni per iscriversi, i percorsi delle linee, i nomi e gli indrizzi e-mail dei referenti da contattare, potrebbe essere d’aiuto.Temo però che il grande assente in questo progetto sia proprio la scuola: il servizio si è sviluppato in maniera completamente esterna all’attività scola-stica, mentre invece a mio parere dovrebbe essere integrato nel piano dell’offerta formativa, studiando insieme agli insegnanti appositi percorsi di divulga-zione e sensibilizzazione, in modo da valorizzarne a pieno le finalità didattiche.Infine, credo che la mancanza assoluta di restrizioni all’uso dell’auto non aiuti questo progetto come non aiuta le altre esperienze di ciclabilità e mobi-lità sostenibile. Non parlo ovviamente dei percorsi medio-lunghi, vista la scarsità della presenza dei mezzi pubblici sul territorio, ma credo che per quanto riguarda i percorsi brevi, che rimangono all’interno dell’area urbana, l’utilizzo dell’auto debba essere fortemente limitato. L’eventuale aumento dell’esten-sione dell’area scolastica chiusa al traffico non può che favorire esperienze di mobilità alternativa come il BiciBus. Personalmente credo molto in questo pro-getto, perchè non mi piacciono gli ingorghi, mi piace l’aria pulita e mi piace vedere i miei figli e loro amici recarsi a scuola in allegria, ma soprattutto perchè non è altro che l’applicazione pratica di un’antico e saggio proverbio africano che dice più o meno così: “da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano”.

Il bicibus: insieme si va più lontanoDa qualche tempo le allegre file di bambini in bicicletta con pettorina e caschetto giallo, aperte e chiuse da due adulti in analoga uniforme, sono diventate un com-ponente abituale del paesaggio urbano novellarese.

di Cristian Veronesi

In dubio libertaswww.ilportico.wordpress.com

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ISCRIZIONI AI NIDI E MICRONIDODal 28 marzo al 9 aprile sono aperte le iscrizioni ai nidi d’infanzia comunali “Birillo” e “Aquilone” e al micronido convenzionato “Antheia” per i bambini nati tra il 2009 e il 2010. Si protraggono invece fino al 15 giugno 2011 le iscrizioni dei bambini nati dall’1 gennaio al 31 maggio 2011.La modulistica necessaria verrà spedita alle famiglie (è inoltre reperibile nel sito www.comune.novellara.re.it alla voce procedimenti e modulistica/iscrizio-ne nidi) ed è da consegnare compilata in ogni sua parte a partire dal 28 marzo all’ufficio scuola op-pure all’Urp, allegando la ricevuta del pagamento del deposito cauzionale di 150 euro alla Tesoreria Comunale (Banca Reggiana di Novellara).

IN ATTESA DEL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE 2011Nel mese di marzo inizieranno alcune rilevazioni in preparazione al Censimento della Popolazione indet-to dall’ISTAT per il 9 ottobre 2011. Una delle prime operazioni che il Comune deve effettuare è il control-lo della numerazione civica del territorio comunale.Pertanto si avvisano i cittadini che già dal mese di marzo passerà il personale del-la Ditta Abaco Sp.A. alla quale il Comune ha affidato il compito di controllare tutti i civici esterni ed interni. Si precisa che gli incaricati saranno muniti di cartellino identi-ficativo e i loro nominativi depositati presso gli uffi-ci della Polizia Municipale e presso i Carabinieri. Gli addetti ai lavori avranno il compito di rilevare even-tuali numeri civici mancanti e chiedere informazioni sugli occupanti delle abitazioni. Non sono tenuti a riscossioni in denaro né ad entrare all’interno delle abitazioni. Si ringrazia fin d’ora per la collaborazio-ne di tutti i cittadini ai fini della buona riuscita delle operazioni.

I PUNTI COOP AIUTANO…I GIOVANIAnche quest’anno i soci coop del Distretto Novellara e Campagnola possono sostenere il progetto: “Giovani. Legalità e cittadinanza attiva”, finalizzato alla promozione di esperienze nel volontariato fra i giovani sui temi della legalità, della cittadinanza attiva e della solidarietà fra ge-nerazioni. Le associazioni che hanno aderito a quest’iniziati-va sono: Artù, Auser e ProLoco Novellara insieme a pRosa, Oltre i confini, Oasi Lipu Celestina

L’URP informa... rubrica a cura dell’ufficio relazioni con il pubblico

di Campagnola, Pro.Di.Gio – Progetti di Giovani, Associazione Colibrì Novellara e GGeV. Ogni 500 punti donati, COOP destinerà 13 euro al progetto. Per informazioni: www.coop.it oppure Numero Verde: 800 84.90.85.

SITI E NUMERI UTILIwww.cliclavoro.gov.it è il nuovo sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali realizzato per fa-vorire e migliorare l’intermediazione tra la doman-da e l’offerta di lavoro. Attraverso il portale, cittadini ed imprese possono autonomamente o tramite un intermediario, pubblicare candidature ed offerte di lavoro ed effettuare ricerche per entrare in contatto con chi cerca o offre lavoro attraverso un link diretto.www.registrodelleopposizioni.it è il sito per chi, abbonato agli elenchi telefonici pub-blici, non vuole più ricevere chiamate dagli opera-tori di telemarketing per promozioni commerciali o ricerche di mercato. Per fare l’iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni basta collegarsi al sito e seguire le indicazioni in esso disposte (numero ver-de 800.265.265).114 è un numero di emergenza al quale rivolgersi tutte le volte che un bambino è in pericolo. E’ attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette; è gratuito ed è rag-giungibile sia dal telefono di casa che dal cellulare. Chiunque, ragazzo o adulto, può chiamare il 114 per denunciare un’emergenza che coinvolge un bambi-no o per segnalare immagini, messaggi e dialoghi che possono nuocere ai ragazzi diffusi attraverso te-levisione, internet, radio e carta stampata.

VOTA IL SONDAGGIOCollegati al sito www.comune.novellara.re.it e vota il sondaggio relativo alla rubrica Urp informa pubbli-cata su questo mensile ed inviata tramite newsletter dall’Urp. Ci aiuterai a migliorare il nostro servizio.

TARGHE CINERARIE IN MEMORIAAffinché non sia perduto il senso comunitario della morte e per la memoria collettiva sul territorio, sarà possibile apporre in appositi spazi previsti all’interno dei cimiteri comunali, una targa individuale ripor-tante i dati anagrafici del defunto le cui ceneri sono state affidate a un familiare o disperse in natura. L’individuazione del cimitero comunale dove ap-porre la targa “in memoria” sarà di libera scelta dei familiari. Oltre ai dati anagrafici, le targhe potranno contenere un breve pensiero in ricordo del defunto. Per ogni informazione rivolgersi ai Servizi Cimiteriali presso l’Urp.

DICHIARAZIONE DEI REDDITI PER L’ANNO 2010L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile sul pro-prio sito (Dichiarazioni dei redditi delle Persone Fisiche - Unico PF/2011) per l’anno d’imposta 2010 e le relative istruzioni, nonché la scheda da utilizza-re ai fini delle scelte della destinazione del cinque per mille dell’IRPEF da parte dei soggetti esonera-ti dall’obbligo di presentazione della dichiarazione. Ricordiamo che anche per il 2011 è prevista la pos-sibilità di devolvere la quota 5 per mille per le attività sociali dei comuni. Infatti il D.L. n. 225 del 29 di-cembre 2010 (c.d. milleproroghe) ha riconfermato

quanto già disposto nel DPCM del 23 aprile 2010 e nell’articolo 2, commi da 4-novies a 4-undecies, del D.L n. 40 del 25 marzo 2010 che prevedeva la scelta di destinazione al Comune di residenza per le attività sociali.

NUOVI LIMITI DI REDDITO PER USUFRUIRE DELLE AGEVOLAZIONI SULLA TARIFFA IGIENE AMBIENTALE (RIFIUTI) – ANNO 2011Sono stati approvati con deliberazione di Giunta Comunale i nuovi limiti di reddito per poter usufru-ire delle riduzioni di cui all’art. 16 - comma 5° - del Regolamento Comunale per la gestione dei rifiuti so-lidi urbani e assimilati per l’anno 2011 nella misura di: - euro 9.975,00 lorde annue per un unico occu-pante, - euro 7.103,00 lorde annue per ogni altro componente oltre il primo; - euro 11.074,00 valore ISEE per nuclei famigliari composti da 5 componenti.Per informazioni dettagliate si rimanda al REGOLAMENTO APPLICAZIONE TARIFFA PER GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI E ASSIMILATI - T.I.A.

IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI (I.C.I.) - DETERMINAZIONE DELLE ALIQUOTE - ANNO 2011Il Consiglio Comunale nella seduta del 22 febbraio 2011 ha determinato per l’anno 2011 la detrazio-ne base di euro 103,29 per l’abitazione principale, da applicarsi a quelle fattispecie che non rientrano nell’esenzione prevista per l’abitazione principale dal D.L. 93/08 convertito, con modificazioni, dalla Legge 24/07/2008 n. 126. Ha determinato inoltre le nuove aliquote:- 7,00 per mille aliquota ordinaria;- 5,00 per mille aliquota ridotta per abitazione prin-cipale;- 6,50 per mille aliquota agevolata per fabbricati in centro storico oggetto di recupero, diversi dall’abitazione principale;

QUANTO VALE IL BONUS GAS? Il valore del Bonus Gas è determinato ogni anno dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas e consente un risparmio del 15% circa sulla spesa media annua presunta per la fornitura di gas naturale (al netto del-le imposte). Il valore del Bonus è differenziato:•  per  tipologia  di  utilizzo  del  gas  (solo  cottura  cibi e acqua calda; solo riscaldamento; oppure cottu-ra cibi, acqua calda e riscaldamento insieme);•  per numero di persone residenti nella stessa abi-tazione;• per  la zona climatica di residenza (in modo da te-nere conto delle specifiche esigenze di riscaldamen-to delle diverse località).Al fine di garantire la continuità dell’agevolazione, l’utente che usufruisce del Bonus Gas deve presen-tare domanda di rinnovo entro il mese precedente alla data di scadenza dell’agevolazione, presentando all’URP la seguente documentazione:• ISEE aggiornato e in corso di validità;• documento identità;• eventuale certificato attestante l’agevolazione in vi-gore, ovvero il Modello che rilascia SGAte, oppure lettera inviata da Poste Italiane.

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FORMAZIONE DEGLI ALBI DEI GIUDICI POPOLARI DELLE CORTI D’ASSISE E DELLE CORTI D’ASSISE D’APPELLOA partire dal prossimo mese di aprile, i Comuni do-vranno porre in essere gli adempimenti necessari all’aggiornamento degli Albi dei Giudici Popolari del-le Corti d’Assise e delle Corti d’Assise d’Appello.Si tratta di un adempimento biennale che nel 2011 coinvolgerà tutti i Comuni. La commissione comu-nale, composta dal Sindaco e da due Consiglieri, do-vrà formare due elenchi integrativi, uno per le Corti d’Assise ed uno per le Corti d’Assise d’Appello, de-gli aventi i requisiti stabiliti per legge per assumere l’incarico di Giudice Popolare. Gli elenchi verranno definiti in base alle domande presentate dai cittadini ed all’iscrizione d’ufficio di quanti risultano idonei. L’incarico di Giudice Popolare è obbligatorio!

Auguri

a Ronzoni Marioe Orlandini Maria Luisa

per i loro 50 anni assieme.Li festeggiano le figlie, i generi, e tutti gli amici

4/03/2011

“La Fi-Umana, Culture in Piena, è un’associazione di promozione sociale democratica e aperta a tutti. Particolare rilevanza viene data alla valorizzazione del patrimonio culturale, storico, ambientale e na-turale del territorio. Al centro di questi intenti vi è inevitabilmente, l’essere umano, da considerarsi in tutte le sue espressioni. Gli ostacoli alla libera espressione delle potenzialità del singolo posso-no, crediamo, essere abbattute solo favorendo la realizzazione dei principi ideali di uguaglianza, li-bertà e solidarietà. Questi valori si concretizzano nel diritto alla diversità nella pari dignità sociale, nel diritto all’istruzione, alla cultura, alla formazione e alla tutela sociale.”L’associazione, diretta da Stefano Merzi, è gestita da giovani che sanno dare concretezza ai valori in cui credono. Nei loro tanti progetti si parla di per-sone, di pace e legalità. I laboratori sono indirizzati ai ragazzi delle scuole medie – superiori. “Peace in Jodi” è propriamente un orizzonte sulla pace nato in previsione dello scambio culturale tra Novellara e Neveshalom-Wahatshalam (cittadina gemellata); il rispetto altrui, la non violenza, i metodi di con-vivenza pacifica sono stimoli per una cittadinanza consapevole. Infatti, un problema che riguarda tutte le età ed i generi è la violenza: attualmente purtroppo prende il sopravvento nei confronti del-la donna e anche quella che riguarda i popoli, le etnie. La “biblioteca vivente” nasce allo scopo di reprimere, di scontrarsi con qualsiasi tipo di vio-lenza; la prima positiva esperienza danese attirò l’attenzione del Concilio d’Europa, il quale tutt’oggi ne promuove la diffusione in tutta Europa. Si passa al progetto della “collaborazione con ogm monte-negrine” che prevede la rivitalizzazione giovanile di questo neo-nato stato che ora si ritrova a fronteg-giare una grande diversità culturale e deve gestire il passaggio da paese di emigrazione a paese di immigrazione. Il tema è quello della diversità cul-turale in campo educativo e nei progetti per giova-ni. L’esperienza è stata un momento di confronto

sulle pratiche interculturali e sulle politiche giova-nili, che ha visto l’impegno degli assessori Paolo Santachiara e Youssef Salmi. Parte dei luoghi visi-tati a Novellara provenivano dalla Mappa Giovane realizzata dagli studenti dello Jodi. La “mappa giovane” nasce nell’ambito “Nessuno Escluso” in collegamento con il lavoro “Unique in differences” che la FiUmana sta svolgendo in cooperazione con una delle sue ONG partner Montenegrine: l’ ALPHA CENTER di Niksiç. Si è realizzata, con le classi se-conde e quarta, una mappa, sintesi delle diverse percezioni che i giovani di differenti background culturali hanno rispetto al territorio in cui vivono. Il risultato del progetto è stato il riferimento del-la study visit dei ragazzi Montenegrini venuti a Novellara nel mese di Febbraio. Anche grazie alla musica – mezzo indispensabile nelle generazioni attuali – si può comunicare: “Co-musicando” è un progetto di laboratori musicali rivolti primariamen-te ai bambini del campo profughi Aza Camp e di altre realtà nel territorio di Betlemme, Palestina. I bambini partecipano con i genitori ricreando rap-porti interfamiliari . Inoltre i corsi sono tenuti in inglese, lingua usata come strumento per uscire dall’isolamento. Un progetto attuale al quale si può partecipare ogni Sabato al pomeriggio in Comune a Novellara è il “Cineforum legalità e responsabilità”: si svilupperà attraversando 5 aree tematiche: memoria, diritti ci-vili, mafie, immigrazione, ambiente.Credo che questa Associazione sia il chiaro esem-pio di un’espressione contemporanea di vivere la giovinezza in modo nuovo, attraverso gli strumenti attuali che sanno coinvolgere molti utenti. Come noterete, questo gruppo di giovani che attua un processo di valori in altri giovani è fondamentale per un’educazione ad ampio raggio. La FiUmana è un meraviglioso esempio di impegno sociale per tutti. I giovani, quindi, hanno valori; e sanno anche tra-smetterli!

La Fi-Umana, Culture in Piena: un meraviglioso esempio di impegno sociale per tuttiLa sua missione è promuovere la partecipazione dei propri soci alla vita della comunità civile per attuare i principi del pluralismo culturale, della pace e della solidarietà tra popoli capisaldi della Costituzione Italiana.

di Francesca Luppi

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CREDEVO FORTE !!!Ai tempi dello “splendido isolamento“ ero convinto che potevo controllare qualsiasi momento della mia vita. Non solo in manie-ra fisica, quanto soprattutto di gestire i miei sentimenti. Non mi rendevo conto che erano solo deliri da superuomo. In me, ho scoperto dopo aver varcato la soglia di A.A., che c’era solo aridità. Il vuoto. Per fare qualche esempio: invece della tolleranza regnava il distacco, la solidarietà era, per me, un modo di poter vivere approfittando della bontà degli altri, l’umiltà la vedevo come un sentimento da deboli, ecc.. ecc.... Non dico che A.A. ha operato un miracolo ma di sicu-ro mi ha restituito la vita. Non credevo mai esistessero dette persone chemettendo le loro sofferenze a disposizione di chi intendeva redimersi dall’alcolismo, compi-vano un grande gesto d’amore, dedicandosi a loro senza chiedere nulla. Sta di fatto che la loro umiltà, serenità, senso l’altruismo mi hanno conquistato. Ho avvertito un senso di calore umano che mi sta accompagnando nel tragitto del recupero, verso la sobrietà. Mi sono reso conto che in mezzo agli altri sono uno di loro e quello più importante è che hotrovato la coscienza di non sentirmi solo. Ho ritrovato me stesso, constatando che in fin dei conti ho bisogno di tutti; dal momento che ho accettato la sconfitta contro l’alcol, mi sono sentito come un vaso di cristallo. Altro che forza !!! Concludo affermando che l’amore e la dedizione di A.A, nelle persone degli amici

del gruppo, hanno fatto sì che oggi la mia vita abbia un senso aven-do riscoperto la gioia, che può dare una vita serena e la solidarietà verso te persone che soffrono. Viva A.A.

Enzo

Tempo fa il Portico ha raccolto la testimonianza di un membro dell’Associazione Alcolisti Anonimi: la sto-ria del suo recupero umano e professionale, rivolta a quanti lottano in prima persona contro l’alcool e al tempo stesso un invito alla speranza per i famigliari degli alcolisti, anch’essi coinvolti dai dolorosi effetti di questa malattia. E’ dunque per una maggiore comple-tezza di informazione che ora riportiamo anche la loro esperienza. Ascoltiamo l’esperienza di una moglie. Quando si è resa conto che suo marito aveva proble-mi con l’alcol?E’ stata una presa di coscienza lentissima. Non è sem-plice affrontare da soli le cose più dolorose, il più delle volte si preferisce ignorarle, rimandarle, ridurne la por-tata, anche se così facendo il problema si rafforza e si avvantaggia su di noi. Da tempo mi ero accorta dell’ec-cessiva disinvoltura con cui mio marito beveva ma, bastava un giorno diverso per riuscire a tacitare i miei sospetti, a dubitare di me stessa, dei miei pensieri e così nascondermi il problema. Quando ho sposato mio marito avevo grande fiducia e ammirazione per lui. In fondo, mi dicevo, anche se beve un po’ di più, però lavora tutto il giorno, ci consente un buon tenore di vita e non è mai aggressivo. Mi sarebbe sembrato un gesto di sfiducia nei suoi confronti, ero convinta che, se solo avesse voluto, avrebbe potuto controllarsi nel bere e poi c’era sempre il timore di mettersi a discutere.In realtà come stava cambiando il vostro rapporto e il contesto famigliare, dal momento che avete due figli?Le cose si sono svolte così gradatamente che non è stato facile realizzare subito l’entità del cambiamento. La gradualità implica tempo e il tempo lentamente abi-tua a trasformazioni a volte impercettibili. Col passare del tempo però aumentava la nostra difficoltà di co-municare. Nei primi tempi del mio matrimonio la sera per noi era il momento dell’intimità, del piacere di ri-trovarsi, raccontarsi, ascoltarsi. Erano i momenti in cui recuperavo le energie necessarie per il giorno succes-sivo e penso fosse così anche per lui; quanto ai nostri figli, ritenevo di riuscire a farli vivere in una atmosfera che li facesse sentire al sicuro. Ovviamente non erava-mo esenti da incomprensioni o giornate nere, come

qualsiasi altra coppia. Ma poi mio marito ha iniziato ad avere strani atteggiamenti, sono iniziati altri litigi, si arrabbiava spesso e per niente, io non comprendevo, piangevo e mi sentivo sola. Cos’era che vi faceva litigare?Tutto per lui poteva divenire motivo di litigio, anche le cose più futili, una banale divergenza poteva scatena-re reazioni spropositate. Mi rendevo conto che le cose non stavano più funzionando come prima, ma ancora non sapevo, o non lo sapevo del tutto, che ne fosse re-sponsabile l’alcol. A poco a poco mio marito riusciva a convincermi che la causa delle nostre incomprensioni dipendeva da me, con il suo disprezzo riusciva a farmi sentire in colpa. Perché non riuscivo a capirlo? Cosa stava distruggendo il nostro matrimonio? Il suo bere intanto aumentava. Quando uscivamo in compagnia lui si conquistava sempre più la simpatia degli altri, tutti lo trovavano così simpatico, vitale, mentre io mi sen-tivo insicura, disorientata, sempre più sola con la mia disperazione e la mia rabbia, sino al punto a volte di annullare, avvilita, la mia personalità, sentendomi co-stantemente giudicata e fin quasi compatita dagli altri. Vivevo concentrata su di lui, con l’ossessione di con-trollarlo, cercando mille modi per gestire il suo tempo libero, mille modi che si sono dimostrati fallimentari e intanto non mi curavo più di me stessa, non sapevo più cosa fosse il rispetto per la mia persona. Il mio ma-trimonio mi dava un senso di devastazione, il dialogo con i nostri figli era difficile, si chiudevano sempre più in se stessi, ma, nello stesso tempo ero convinta, erro-neamente, che con il mio sacrificio sarei riuscita a pre-servarli da tutto quel dolore. Mi sentivo sola e sovrac-carica di responsabilità, non sapevo a chi rivolgermi.Quando ha capito che la misura era colma e bisogna-va fare qualcosa di diverso?Quando ho preso coscienza del fallimento di tutti i miei tentavi. Ormai debilitata anche nel fisico, sono andata dal mio medico di famiglia. Dottore, perché ci succe-de tutto questo? Perché suo marito ha problemi di di-pendenza dall’alcol, sentenziò. Poi aggiunse che avrei potuto rivolgermi ad alcune associazioni e che avrei trovato aiuto e sostegno. Le sue parole continuarono a mulinarmi nella testa per alcuni giorni. Continuavo a

“L’alcolista lo si riconosce dai suoi famigliari”La dipendenza da alcol devasta la vita anche di chi non beve. La testimonianza dell’ex moglie di un alcolista.

di Eda Ferrabue

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stare male, malissimo, ma ora sapevo il perché, pote-vo dare un nome a tutto quel dolore. Dopo tanta ne-gazione ero stata costretta a mettere a fuoco la verità. Non avevo scelta, la responsabilità dei miei figli mi ha dato la forza di chiedere aiuto. Ricordo ancora perfetta-mente i miei timori e le mie difficoltà ad aprire la guida telefonica e cercare un numero, ma anche la speranza che quel gesto mi avrebbe potuto offrire. Allora trovai il numero di Alcolisti Anonimi, quello di cui avevamo bisogno, e alla fine lo composi. Cosa ha significato per lei e la sua famiglia quella te-lefonata?In una parola la salvezza. Compresero il mio bisogno e mi misero subito in contatto con un membro dell’as-sociazione dei Gruppi Familiari Al-Anon. Purtroppo, a differenza di molti altri, il mio matrimonio non ha retto alla brutalità dell’alcol, mio marito ancora non ha trova-to in sè la forza per affrontare il suo problema, e se n’è andato di casa, ma i Gruppi Familiari Al-Anon, associa-zione che opera collateralmente ad Alcolisti Anonimi, hanno saputo ristabilire nei miei figli e in me l’equili-brio psicofisico che era andato perduto, ripristinando autostima e voglia di vivere. Anche se mio marito non vive più con noi, non nutriamo nei suoi confronti nes-sun tipo di rancore, anche i miei figli hanno compreso. Grazie all’aiuto e alle informazioni ricevute dall’Asso-ciazione, so che mio marito è vittima di una malattia e non di un vizio. Il suo senso di colpa, fortissimo e dunque insopportabile, lo spingeva a scaricare su di me le frustrazioni che l’alcol inevitabilmente gli arreca-va. Insomma è una persona bisognosa di aiuto quanto noi. Un alcolista per prima cosa lo si riconosce dai suoi famigliari, ci viene detto ad Al-Anon, per dire quanto pesantemente gli effetti dell’alcol ricadano su mogli e figli, genitori e fratelli o chiunque si senta coinvolto dal bere di una persona cara. Si approda all’Associazione devastati. Anni passati a giustificare, a controllare, ad accollarsi responsabilità, la frustrazione che viene dalla consapevolezza che non si è capaci di salvare il proprio marito, tutto questo finisce per ammalare nel profon-do. Come funziona Al-Anon?Nel corso delle riunioni settimanali i membri Al-Anon condividono le loro esperienze in un ambiente amiche-vole, dove tutti si sentono alla pari con tutti, perché tutti provengono dalla stessa esperienza. Nessuno dà consigli specifici, né pareri medici, non ci sono profes-sionisti, ma soltanto membri che condividono la loro esperienza, forza e speranza. Sono i risultati positivi raggiunti da altri prima di noi a indurci a sperimentare lo stesso percorso di recupero. E’ un programma che prevede una rivalutazione della propria spiritualità oltre che un atteggiamento pragmatico nuovo. Insomma è una ricostruzione del sé, interna ed esterna, è l’oppor-tunità di ritornare a vivere la propria vita. Questo per-corso ha richiesto costanza e impegno, ma è stato am-

piamente ripagato. Oggi mi sento una persona rinata.E i suoi figli come hanno reagito a tutto ciò?Mentre io mi lasciavo aiutare da Al-Anon, loro affronta-vano le loro paure e insicurezze in Alateen che è parte integrante di Al-Anon, e che si rivolge ai figli e a tutti gli adolescenti coinvolti dall’alcolismo di una persona cara. Questi ragazzi si incontrano per condividere espe-rienze e speranze, discutere delle proprie difficoltà, ap-prendere i mezzi efficaci per far fronte ai problemi che scoprono essere gli stessi per tutti, aiutarsi reciproca-mente a comprendere i principi di Alateen.Essi hanno le risorse spirituali ed intellettuali per svi-luppare le proprie capacità, qualsiasi cosa succeda in casa. Essi possono costruirsi una vita soddisfacente con esperienze gratificanti.Può accennarmi qualcuno di questi principi?La compulsione al bere è una malattia. Ci si può distac-care emotivamente dai problemi dell’alcolista pur con-tinuando ad amarlo. Non siamo noi la causa del bere di un’altra persona. Non si può cambiare o controllare nessun altro all’infuori di sé stessi. In due parole, cosa le ha insegnato questa difficile esperienza?Che a volte l’amore da solo non basta. Il vero amo-re è ammettere di aver bisogno e chiedere aiuto. Che poi, è anche l’unico modo per darlo. Invito quanti sono coinvolti dall’alcolismo di una persona cara a rivolger-si all’associazione: la frequenza è libera, non vi sono

quote da pagare e verrà sempre rispettato l’anonimato di chiunque. Basta una telefonata al numero verde 800 08 78 97 per ricevere informazioni, anche sui gruppi della propria città.

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Il giorno 14 / 02 / 11 presso l’Università degli studi di Cesena - Facoltà di Psicologia,

si è brillantemente laureata MONICA BARTOLI. Auguri dai genitori Michele e Clara, da nonna

Emma, zii e cugini.

a Erminio Corghi per il suo 79° compleanno.

Nella lieta ricorrenza lo festeggiano i nipoti Roberta, Valerio e Lorenzo.

Auguri

Grazie tantissimo !Con la vendita del libretto “Riflessioni Quotidia-ne” (oltre 400 copie), si sono ricavati 1.500 euro che saranno devoluti, come previsto, alla Caritas di Novellara. Ringrazio l’amico Paolo Bigi e i suoi collaboratori, senza il quale non si sarebbe potu-ta affermare l’iniziativa ed il cui apporto è stato preziosissimo, i generosi sponsor, gli edicolanti di Novellara e Brugneto di Reggiolo, i due bar e negozianti di telefonia, oltre al “Portico” sempre sensibile al mondo della solidarietà. Il risultato è andato oltre ogni previsione e già mi è stato chiesto di ripetere, di proporre una seconda edi-zione, data l’alta finalità dell’obiettivo. Vedremo in seguito ma lo ritengo probabile, perchè come diceva Sant’ Agostino “Il superfluo dei ricchi è il necessario per i poveri: Possedere, allora, il superfluo è trattenere per sè il bene altrui”.

Con gratitudine Paolo Pagliani

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Cominceranno domenica 3 aprile e dureranno per solo una settimana presso il Centro Giovani in via Gonzaga le prevendite per il musical ADRIATICO di Cristian Cattini e Simone Oliva. Lo spettacolo sarà in scena il 7 e l’8 maggio presso il teatro di Novellara appena restaurato. Il musical rappresenterà la storia di due bambini Giovanni e Alice che si trovano in vacanza presso la colonia CCR di Igea Marina. Questi dovranno fare i conti con degli adulti non sempre comprensivi, come ad esempio il “tirannico” direttore Vangoglio, e l’inserviente Gina che, assieme a Pina e Lina, deve tenere in ordine la colonia. Per fortuna però ci saranno anche educatori come Loris e Maria Vittoria che sapranno ascoltarli. Eugenio, il bagnino, sarà un po’ più distratto…perché il suo regno è la spiaggia dove farà serenate con la chitarra alle giovani turiste di passaggio! Giovanni e Alice dovranno vedersela anche con i ragazzi in gruppo con loro e non sarà facile farsi rispettare. Venti ragazzi della scuola media Lelio Orsi di Novellara reciteranno e balleranno al fianco dei due giovani protagonisti. Per poter salire sul palco ben preparati i ragazzi stanno provando tutti i martedì nei rientri scolastici e addirittura anche nei weekend. Proprio per riconoscere le loro fatiche e la loro passione vogliamo nominare tutti gli studenti di Novellara che parteciperanno al musical: Chiara Albertazzi, Carmen Cinquegrana, Ramampreet Kaur, Flavia Cimmino, Firat Irez, Morad Atif, Cinzia Covili, Mariam El Haouat, Beatrice Eunini, Hamza Javed, Erica Origi, Marialuigia Ruotolo, Asia Sabri, Jacopo Nussbaumer, Alice e Martina Galli, Gaia Ronzoni e Alessia Cocconcelli. Ne faranno delle belle!La biglietteria sarà aperta Domenica 3 Aprile dalle 10.00 alle 12.00 in occasione del mercatino dell’antiquariato e da lunedì 4 a venerdì 8 aprile dalle ore 18.00 alle 19.00, sabato 9 dalle 10.30 alle 12.00. I biglietti saranno disponibili anche su prenotazione telefonica al seguente numero 334.9316533 attivo solo da domenica 3 aprile.Nel frattempo continuate a seguire le vicende di Giovanni, uno dei bambini protagonisti, sui fumetti pubblicati da “Il portico”. In questo terzo episodio un suo amico lo invita a vedere le foto dello scorso anno per invogliarlo a partire. Giovanni si sente più sollevato vedendo le foto della colonia e degli educatori. Sa anche di non essere da solo perché il suo amico partirà con lui ma…

Aprono le prevendite per il musical “ADRIATICO”

Questo fumetto è stato realizzato da Enrico Neviani che dopo aver conseguito il diploma da Perito Agrario ha frequentato un corso di nove mesi per disegnatore e sceneggiatore di fumetti, tenuto dalla scuola La Nuova Eloisa di Bologna, ha lavorato come disegnatore presso lo studio d’animazione Marcenaro s.r.l. Ha inoltre realizzato: delle illustrazioni per l’Ospedale S. Sebastiano di Correggio (RE), 12 strisce umoristiche per la rivista la Gazzetta del Fojonco e, 2 illustrazioni per un libri medico, edito da Elsevier s.r.l. Tutt’ora frequenta il terzo e ultimo anno del corso di fumetto tenuto dalla Scuola Internazionale di Comics presso la sede di Reggio Emilia. E’ possibile visitare il suo sito per vedere altre sue opere: http://coltivazioniartistiche.blogspot.com/

Contatto su Facebook: ccr colonia

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Questo libro, già dalle prime pagine, lo si ama per l’indi-scutibile patrimonio di conoscenze e anche di valori che trasmette, per i versi che a volte sembrano tenerti per mano, perché i contenuti aiutano a riflettere. E di rifles-sione, oggi più di ieri, credo ne abbiamo bisogno tutti.In un certo senso ho vissuto le storie di questa pagine come se mi appartenessero, come se i protagonisti fos-sero parte di casa mia, della mia famiglia. Impressioni da lettrice che considera i libri importanti come il pane e l’acqua. Pagine che mi hanno commossa, mi hanno divertita, hanno riportato a galla le mie nebbie, il mio fiume, la mia campagna e anche i miei sogni con le spe-ranze e le disillusioni.Mi è sembrato di vederli i pioppi, nel cambiare dei colori con il mutare delle stagioni, nell’argento mosso dal ven-to, nell’oro dell’autunno, nelle foglie che cadono e i rami che si fanno spogli nelle nebbie dell’inverno. Storie toccanti, scritte prevalentemente con un linguag-gio asciutto e privo di fronzoli, che lascia al lettore la capacità di percepire le atmosfere, di comprendere la forza dei sentimenti messi lì, sulla carta, come lenzuola stese sotto gli occhi di tutti, ma con una sorta di com-movente fierezza.Brave queste regine dei castelli di carta, trenta autrici diverse per età e cultura unite in “una amicizia lettera-ria” e in un progetto comune che valorizza ognuna di loro per ciò che ha scritto e per ciò che ha dato la sua scrittura: una ricchezza interiore unica, e per questo un po’ speciale che ti colpisce e ti fa sentire fortunata per avere potuto leggere questo libro, per avere conosciuto qualcuna di loro, per essere stata presente, a Novellara, quando di questo libro si è parlato e assieme ricordato anche chi non c’è più. Dalle sintetiche biografie si comprende cosa significhi, per ognuna di queste autrici, essere presente in questo

libro. Alcune ricordano un grande maestro, il Prof, Stefa-no Benassi, altre non lo hanno conosciuto, ma ciascuna ha dato, in prosa o in poesia, un immagine di sé, del suo castello, delle strade dove ha camminato e cammi-na ancora oggi. C’è un’alternanza di passato e presente, un rivivere le famiglie patriarcali contadine con a volte durezze oggi inconcepibili. E’ un mondo che conosco bene anche at-traverso i racconti di mia madre che parlavano di valli, di fieno e di risaie. Il lettore, e forse più le lettrici, ci si ritrovano in queste storie e tutto diventa una sorta di complicità che accomuna i tanti passi del nostro vivere. “A mio padre”: l’immagine di un padre diventa l’imma-gine dei nostri padri; “le lancette dell’orologio ticchet-tare, /sento il tempo passare”: sono i nostri orologi, il nostro tempo; “Questa mattina non c’era la fagiana più grande nel recinto dei polli e non la vedevo neanche nel frutteto adiacente…”: un incipit potente per un racconto che è speranza; “Regalai al vento quei ricordi che da una vita intera mi avevano fatto così male.”: il grigio di un quadro e il grigiore doloroso di un campo di concentra-mento; “La ragazza sorridente riempiva il palcoscenico con la sua danza e sembrava muoversi per una gioia interna… Il pubblico sembrava preso… e applaudì più volte, mentre ancora lei danzava...”: la gioia di una ma-dre e il sogno realizzato di una figlia; “La donna toglie il cartello con la scritta inabitabile e, girandolo, sull’altra parte annota: Oggi, 15 giugno 1945…”: tutta una vita davanti; “Procedevamo così piano piano/ come tastan-do la riva con le mani/ in mezzo ad una nebbia che copriva strade e fossi”: la potenza di una immagine; “La mamma lavorava, dipendente e remissiva, i bei capel-li neri ondulati imbiancavano in fretta ed erano spesso coperti da un foulard, i denti cominciavano a cadere…”: almeno una volta nella sua vita, ognuno di noi si è sen-

tito impotente nei confronti di un genitore e molte di noi, nate quando l’Italia intera era tutta da ricostruire, hanno avuto una bambola di pezza fatta dalla propria madre.E ancora allegrie e delusioni, il dolore della separazio-ne, il voltarsi indietro con indosso un paio di “guanti di gomma gialla nelle tasche di un grembiule macchiato” e rivedere: “Le file dei Pioppi perfette nella loro prospetti-va… il ponte di antichi mattoni… i compagni di allora… la spensieratezza di un tempo…” per scoprire di avere oggi ciò che in realtà si desiderava da ragazza: “una fa-miglia unita, un marito, dei figli.” Il grazie ad una mamma perché: “Però mamma sono contenta di avere vissuto due società: quella del rispar-mio e quella del consumo” e ancora: “Grazie profes-sore, sempre presente nei nostri corsi; nebbia, gelo e pioggia, niente ti poteva fermare, costretto a macinare centinaia di chilometri affrontando avversità atmosferi-che, per poterci trasmettere di volta in volta nuove emo-zioni e regalarci grandi soddisfazioni.”Una carrellata su racconti e poesie, sul vero e la fantasia, ma ogni scritto meriterebbe un commento a sé anche breve, perché in ogni riga di ogni testo c’è la ricchezza, e anche la saggezza che il tempo spesso ci regala, di queste autrici Regine dei castelli di carta.

Fosca Andraghetti- scrittrice-

“Le regine dei castelli di carta”:trenta autrici raccontano

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Sono gli spettacoli promossi dalla Pro-loco ad inaugurare la breve ma intensa stagione teatrale di quest’anno. “A ciaschidun al so mister”

A Teatro con la Pro-loco: commedia dialettale e saggio finale del laboratorioIl Consiglio della Proloco di Novellara con orgoglio ha sostenuto il progetto e la

realizzazione del libro “Le regine dei castelli di carta” in occasione dell’ 8 marzo 2011 e approfittando dello spazio concesso vorrebbe ringraziare le donne scrittrici di Novellara che rinunciando ad ogni velleità di protagonismo hanno dimostrato che l’amore per la letteratura non è un sentimento geloso ed esclusivo ma una passione che si fonda sulla condivisione e sulla generosità.Il CdA della Proloco ringrazia il Portico che ci ha regalato la copertina del numero di febbraio e un largo spazio di promozione per il libro "Le regine dei castelli di carta" Ringrazia ancora tutti coloro che hanno già acquistato il libro sostenendo così il finanziamento della Borsa di Studio Marta Beltrami e coloro che lo faranno: il libro si trova presso le edicole di Novellara e frazioni. Ringrazia tutti coloro che hanno partecipato attivamente alla realizzazione del-la lettura/spettacolo di giovedì 3 marzo: il Gruppo di Lettura della Proloco “La Spezieria”- Ena Zannotti,Severina Foroni, Eugenia Chaves,Anna Bonetti, Silvia Caramaschi, Mariuccia Gozzi- Sabrina Copelli. le ragazze della Scuola Media: Ottavia Reggiani e Cecilia Cuccolini, Chiara Pellini, Claudia Russo, Beatrice Eunini, Sara e Chiara Daolio.l’Associazione AltrArte con Rita Croce e Sarail Centro Teatro e Danza di Correggio con Lara Daoli.l’Associazione culturale Barrio de Tango,Ilaria Davolio, Silvia Cavazzoli, Monica Guidetti e la piccola Elettra, Sara BendinIsabella e Franco Malaguti, Ivan Montanari e Francesco Grigolon, il Circolo Ricre-ativo Aperto Novellarese. Il C.d.A. ringrazia inoltre per l’ospitalità di domenica 6 marzo in occasione della presentazione del libro Paolo Ricci e la libreria del Caffè letterario, Eva Lucenti e le scrittrici Fosca Andraghetti e Marisa GiaroliIl libro “Le regine dei castelli di carta” ha sottolineato il percorso della collettiva artistica presente nelle sale del museo Gonzaga in Rocca “Occhi di donna” dove ben 21 artiste di Novellara hanno esposto opere realizzate con diverse tecniche Alfa Tondelli, Cecilia Vezzadini, Cristina Bartoli, Roberta Grigolon, Paola Bonfà, Sara Bendin, Silvia Cabassa, Franca Zaniboni, Maria Rosa Barani, Valda Rigoni, Silvia Pavarini, Graziella Lasagni, Maria Rita Guidetti, Marisa Salvarani, Milly Santoro, Susanna Rubaltelli, Veronica Paterlini, Orianna Catellani, Veronica Riccò, Cristiana Pivetti, Manuela Catellani.Grazie ancora Il Consiglio della Proloco di NovellaraMarco Villa, Avio Zecchetti, Giuliano Santachiara, Adelmo Iotti, Ena Zannotti, Gabriella Bartoli, Valeria Pellini, Rossella Eunini

Si riapre il teatro e ritornano gli spettacoli promossi e patrocinati dalla Pro-loco di Novellara.SABATO 2 APRILE ALLE ORE 20,30 presso il teatro torna una compagnia che ormai ha tanti estimatori tra gli appassionati novellaresi di spettacoli dialettali.La compagnia dal “Surbet” presenta la propria produzione del 2011 “A ciaschidun al so mister” commedia brillante in tre atti in dialetto reggiano di Enrico Scaravelli.Per informazioni e prenotazioni telefonare 346-7149776SABATO 9 APRILE ALLE ORE 20,30 presso il teatro della Rocca saggio finale del laboratorio della Pro-loco in collaborazione con l’associazione “Quelli del 29”.Il regista Paolo Di Nita e le partecipanti al laboratorio si confrontano con un testo classico: “La giara” di Luigi Pirandello.Per informazioni e prenotazione telefonare a 328-8297223.DOMENICA 10 APRILE ALLE ORE 20,30 eccezionalmente presso la Sala Polivalente di Giovanni Falcone si esibisce la pluripremiata compagnia dialettale di San Giovanni “I Fiaschi” che pre-sentano la loro ultima opera “Cun pacèfic e la gònda la vèta cuntadeina la và in onda”. Spettacolo in quattro parti sulla vita contadina.Per informazioni e prenotazioni telefonare 346-7149776La Proloco ringrazia il sig. Romano Oliva titolare del supermercato Diana di Piazza Mazzini per la inaspettata e disinteressata offerta dello scorso 3 marzo.

Il Consiglio di Amministrazione della Pro-loco ringrazia

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fornisce preziosi consigli a tutti coloro che vorrebbero intraprendere la morfologia e mette a disposizione tante monti dei migliori stalloni

nel panorama nazionale ed europeo. Luca mi racconta come è nata la sua passione…all’età di 18 anni provai a cavalcare un cavallo con lo scopo di passeggiare. Poi dalle passeggiate mi sono innamorato di questi splendidi animali, e ho intrapreso la strada della “morfologia”. Curare, allenare, crescere cavalli con l’obiettivo di renderli sempre bellissimi non è facile, ma allo stesso tempo offre grandi soddisfazioni personali. Grande merito a Luca ed ai suoi amici per i risultati ottenuti a

Verona, che si ripetono da anni. E ripetersi non è mai facile, anzi spesso è più difficile che vincere la prima volta. Alcuni risultati di Verona: 1° piazzamento di Iemmi Simone nella cat.Futurity con uno stallone Paint del 2009, 1° posto di Luca Paterlini nella cat.Futurity con una femmina Paint del 2010. Luca mi racconta poi che nella sua scuderia c’è un cavallo con doppio passaporto, e sono pochi in Italia, che ha allevato con particolare cura, e che costituisce un elemento di valore. Con questo cavallo ha ottenuto diversi

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L’edizione 2010 della fiera del cavallo di Verona ha visto affermarsi per l’ennesimo anno Luca Paterlini coi suoi cavalli. Da oltre vent’anni

Luca si dedica con passione e cura alla crescita di cavalli di razza americana, Quarter Horse, Appaloosa e Paint Horse. Cavalli che allena con cura maniacale nella sua casa di Novellara, insieme ad amici altrettanto appassionati. Del gruppo fanno parte Iemmi Simone e Dario, Giovanni Petrillone, Oliveti Rossano e Daniele Reverberi. Insieme hanno fondato l’importante associazione AICA (associazione italiana cavallo americano) divenuta ormai un punto di riferimento per tutto il settore. L’associazione

Novellara terra di “cavalli vincenti”Il nostro paese si conferma terra prolifica per gli allevatori di cavalli

di Paolo Bigi

Luca Paterlini alla fiera dei cavalli di Verona, edizione 2010

piazzamenti importanti. Dopo Verona, il gruppo continuerà a mostrare in giro per l’Italia e per l’Europa i propri esemplari. A Maggio saranno a Reggio Emilia al consueto Salone del cavallo, ma il 26/29 dello stesso mese parteciperanno anche ai campionati italiani ad Arezzo, ed in agosto agli Europei a Kreuth. In bocca al lupo a Luca ed a tutti i ragazzi del suo gruppo, siamo sicuri che Novellara potrà vantarsi ancora a lungo di avere nel proprio territorio le migliori morfologie dei cavalli.

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Alimentazione, stile di vita e salute

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Cari Lettori,da oggi inizia una nuova rubrica su “Alimentazione, stile di vita e salute”.L’alimentazione infatti non deve essere vista sol-tanto come un mezzo di sopravvivenza ma come un modo per preservare al meglio la nostra salute.L’argomento di questo mese riguarda il SALE, uno degli alimenti più naturali e antichi del mondo che, se usato in modo indiscriminato, può provocare gravi danni alla nostra salute.Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il 62% dei casi di Ictus Cerebrale e il 49% dei casi di Cardiopatia Ischemica sono causati dall’ipertensione arteriosa e gli studi epidemiolo-gici hanno ampiamente evidenziato l’associazione tra abuso di sale e ipertensione.Le malattie cardiovascolari rappresentano oggi la prima causa di morte per le persone sopra i 60 anni e la seconda per quelle tra i 15 e i 59 anni.L’abuso di sale, oltre a provocare ipertensione può causare malattie renali, tumore allo stomaco, osteoporosi e obesità.Per questo motivo anche quest’anno la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) partecipa alla campagna che promuove la riduzione dell’assun-zione di sale da cucina nell’alimentazione quoti-diana.In Italia il consumo medio di sale pro-capite è stimato pari a circa 10-15 grammi giornalieri contro un fabbisogno suggerito dall’Organizza-

zione Mondiale della Sanità di 5 grammi al giorno nell’adulto.

5 g in meno di sale al giorno (1 cucchiaino da caffè): - potrebbero evitare in tutto il mondo più di 1 milione di morti per ictus e circa 3 milioni

di morti per malattie cardiovascolari.- riducono del 23% il pericolo di avere un ictus - riducono del 17% il pericolo di avere una malattia del cuore.Per raggiungere questo obiettivo è sufficiente:1 quando fai la spesa, scegli prodotti a basso conte-nuto di sodio controllando l’etichetta, anche quella dell’acqua in bottiglia.2 quando sono disponibili scegli prodotti a basso contenuto di sale (es. pane e derivati dei cereali sen-za aggiunta di sale).3 riduci il consumo di piatti industriali , sughi già pronti e cibi in scatola.4 limita il consumo di condimenti contenenti sodio (dado da brodo, ketchup, salsa di soia, senape ecc.).5 aggiungi meno sale alle ricette6 insaporisci i piatti con erbe aromatiche fresche, aceto, limone e spezie.7 a tavola, metti solo olio e aceto.8 non aggiungere sale alle pappe dei bambini alme-no per il primo anno di vita.9 latte e yogurt sono un’ottima fonte di calcio con pochissimo sale. Preferisci i formaggi freschi a quelli stagionati.

10 se mangi un panino puoi prepararlo con ali-menti a basso contenuto di sale.11 durante gli spuntini preferisci frutta o spremute a snack salati.12 nell’attività sportiva leggera reintegra i liquidi perduti semplicemente con acqua.13 se proprio trovate il menù insipido: solo un piz-zico di sale ma che sia iodato.Ecco un esempio di sale nascosto nei cibi:

rubrica a cura della Dott. Marta Fontanesi Biologo Nutrizionista Specialista in Scienze dell’Alimentazione Centro Medico Anemos Via M. Ruini, 6 Reggio Emilia

Quindi da oggi in tavola solo Olio e Aceto!

Fonte: SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) WASH (World Action on Salt & Health) G.I.R.C.S.I. (Gruppo di lavoro Intersocietario per la Riduzione del Consumo di Sale in Italia)

Meno sale, più salute

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Il grido che accompagna la vita che nasce è la pri-ma manifestazione del respiro che rappresenta per il bambino, la capacità di sopravvivere e il primo distac-co dalla totale dipendenza dalla madre: nell’asmatico questo passaggio sembra essere inceppato, diffici-le… (300 milioni gli asmatici nel mondo). Dove e come nasce l’asma? Può avere origini psi-cologiche, organiche, ambientali? Perché non se ne parla? Il bel volume “Il respiro breve”- verso una me-dicina clinica e psicosomatica dell’asma, curato dalla dott.ssa Barbara Rossi, con i contributi di psicologi, psicoterapeuti, medici ,giornalisti e artisti, rappresen-ta per le tematiche affrontate, una nuova ed originale possibilità d indagine, di prevenzione e di cura, per le malattie respiratorie. E’ nella relazione mente-corpo che si colloca la ri-cerca delle cause dei disturbi e quindi la loro cura, poiché l’asma è una malattia insidiosa cronicizzante, potenzialmente anche mortale, dalle cause comples-se e difficili da diagnosticare e da curare. Queste si nascondono dietro alla difficoltà a respirare, dovuta a una infiammazione delle vie respiratorie, cioè a un

restringimento dei bronchi, con sensazione di costri-zione toracica, respiro sibilante,ecc. Gli stessi sintomi, spesso, possono avere una forte componente emotiva: un soggetto predisposto può improvvisamente, trovarsi affetto da uno spasmo bronchiale, per un’emozione, un evento imprevisto o anche un pensiero che lo preoccupa e che non riesce subito ad elaborare psicologicamente, per cui c’è il rischio che venga espresso nel corpo, cioè che sia il corpo che “parli” per lui. E’ il caso delle malattie psicosomatiche: l’asma resiste come malattia la cui componente psicologica può essere forte, anche se non sempre è così. Questo volume tratta di asma, ma anche di ansia e di panico, come alcune delle problematiche in cui il respiro si fa difficile e in cui le persone segnalano l’angoscia legata “alla fame d’aria”. Si calcola che l’8- 10% dei nuovi nati soffra di questa problematica. Come abbiamo detto, è una patologia spesso croni-ca, legata alla capacità del parente di gestire i farmaci e le terapie del caso. Nello stesso tempo, i pazienti fanno fatica ad accet-

L’asma, ovvero “il respiro breve”E’ nella relazione mente-corpo che si colloca la ricerca delle cause dei disturbi e quindi la sua cura.

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Solo dopo varie sbucciature dovute a cadute e gim-cane nel giardino di casa, si diventa “padroni” del mezzo e con gli amici e cuginetti si iniziano già le prime “garine” per vedere chi è più bravo!Arrivati all’età compresa tra i 7 e i 12 anni è possibile, tramite la SOCIETÀ CICLISTICAREGGIOLESE, che fornisce la bicicletta da corsa e l’abbigliamento idoneo, imparare le tecniche di base e l’educazione (veramente importante a quest’età).Inoltre la S.C.REGGIOLESE, avendo la fortuna di avere una pista sicura e chiusa al traffico, di 250 metri nel bei mezzo del parco CHICO MENDEZ di Reggiolo e un affiatato gruppo di tecnici, allenatori ed amici che ci mettono l’anima, dà la possibilità ai suoi piccoli atleti di ben figurare nelle gare che si svolgono nelle province vicine.Volendo si può successivamente continuare a gareg-giare nelle categorie giovanili fino all’età di 18 anni, cementando amicizie che aiutano a valorizzare lo spi-rito di squadra. Si può dire che nella fase cruciale dello sviluppo fisico di un atleta, il ciclismo regala grandi opportunità di crescita, migliorando sensibilmente il funzionamento dell’apparato cardiocircolatorio, pol-moni, muscoli e tutto il fisico in generale.

Ciclismo....uno sport meraviglioso

di Gualtieri Marco, direttore sportivo della Società Ciclistica Reggiolese

II ciclismo è uno sport che ci può accompagnare per tutta la vita! Infatti il primo regalo più desiderato quando siamo piccoli, ma già in grado di scegliere a 5-6 anni, è la prima biciclettina, magari regalata dal nonno o dallo zio.

Aiuta soprattutto ad evitare il problema che nei nostri figli si è sviluppato nel corso degli ultimi anni per colpa di cattive abitudini alimentari e di una vita sedenta-ria; mi riferisco al problema dell’obesità... grazie alla pratica del ciclismo tutto questo si può evitare. Inevi-tabile, praticando questo sport, sognare di diventare un grande campione, ben sapendo che pochi, anzi pochissimi lo diventano!Si può continuare a praticare il ciclismo come hobby togliendosi comunque delle bellesoddisfazioni, pedalando sia in pianura, sia scalando montagne come i grandi di questo sport, in modo divertente, mantenedosi in forma, girando per le strade da soli quando si trova un po’ di tempo di libero o in compagnia del “GRUPPO”, scambiando due chiacchiere o solo per una sana “bagarre” godendosi il paesaggio all’aria aperta...Il grande vantaggio è che si può praticare il ciclismo per tutta la vita, anche a 70 anni, con la sola motivazio-ne di stare in forma fisica e mentale e per “scansare” gli acciacchi dell’età che avanza.In caso di interesse o per eventuali informazioni contattare: Folloni Loredano (Ivan) 328/9271034 Novellara - Folloni Daniele 338-8561237 Reggiolo

Il Dojo arti marziali di Novellara e il Centro Sportivo Italiano, organizzano presso la sede di Novellara del Dojo, in Strada Boschi 2, un corso di difesa personale.È la risposta del CSI al problema della sicurezza, che se non affrontato adeguatamente può sfociare in episodi di intolleranza e di diffidenza inutile verso l’estraneo. Tale corso, con inizio la sera di lunedì 28/03/2011 alle ore 20,45 sarà articolato in 10 lezioni con frequenza di una sera alla settimana durante le quali verranno affrontati i seguenti argomenti:1) ginnastica di risveglio muscolare2) tecniche di difesa personale e di autotutela3) legislazione in tema di difesa personale4) la difesa dal punto di visto psicologico5) elementi di primo soccorso.Il corso è aperto a tutti i cittadini di tutte le età con particolare attenzione alla parte femminile e sarà tenuto da docenti esperti in ogni settore.Nella fattispecie per la difesa personale i docenti saranno Andrea Aldini cintura nera 3 dan, insegnante di professione e un passato nel gruppo sportivo dei Carabinieri. Claudio Crema cintura nera 2 dan 8 volte campione d’Italia, addestratore per la difesa francese. Dott. Giuseppe Ferri, medico del SSN per la parte relativa agli elementi di primo soccorso. Esperti delle forze di PP. SS per quel che riguarda la parte normativa e psicologica. Il corso viene riproposto per la terza volta e si auspica, visto i recenti episodi di cronaca nera un’ampia partecipazione.Per informazioni su orari e costi potete rivolgervi o direttamente in palestra, in strada Boschi 2, nelle serate di Lunedì, mercoledì e venerdì dopo le 18,30, oppure al numero di telefono della palestra, 3299426701.

Corso di difesa personale

Le lezioni inizieranno il 28 marzo con una particolare attenzione alle donne

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Auguri

Tantissimi auguri di buon compleanno

alla atlete Gioia e Giada. Con immenso affetto

le vostre famiglie.

Si sono concluse le finali Regionali di Categoria Pri-maverili in vasca da 25 metri a Forlì in programma il 12-13-19-20 febbraio e Coopernuoto, penalizzata da alcune assenze causa influenza, si è piazzata all’8° posto su 35 società partecipanti, con ottimi risultati cronometrici che hanno portato alla frantumazione di ben 6 record societari ( Vezzadini 50-100-200 farfalla e Paltrinieri 400 misti, 400 e 1500 stile). Poker per Gregorio Paltrinieri: quattro gare, quattro ori, primo nei 200 stile, 400 stile con 3’50’’98, 400 misti con

4’21’’97 e l’ottimo 14’57’’11 nei 1500 stile, miglior prestazione in assoluto della manifestazione. Al termine della manifestazione Gregorio è partito per un allenamento collegiale a Viareggio con la Nazionale fino al 23 febbraio. Quattro podi anche per Luca Vez-zadini: oro nei 200 farfalla con 2’03’’86, oro nei 100 stile con ‘51’’88 e bronzo nei 50 farfalla con ‘26’’51 e bronzo nei 100 farfalla con ‘57’’26. Nicole Nasi, cat.Juniores, conquista tre podi: oro nei 100 rana con 1’12’’16 ed oro nei 50 rana con ‘33’’50;

argento nei 200 stile. Bravissima Erica Va-rini, delle sue 5 finali, causa influenza, ne ha gareggiato solo una l’ultima giornata di gara ma ha conquistato la medaglia d’oro nei 100 rana con l’ottimo 1’14’’77. Quattro podi anche per Samuele Perna: tre argenti nei 50-100-200 stile ed un bronzo nei 400 stile. Altri podi da Veronica Setti argento nei 200 rana e bronzo nei 100 rana, argento Michelle Alberini nei 200 farfalla, argento nei 100 farfalla e bronzo nei 200 farfalla per Federica Sarati, due bronzi a Francesco Caroso nei 400 e 1500 stile cat ragazzi, altri bronzi per Alice Ferrari nei 100 dorso, Giulia Iovino nei 100 stile, Elisa Rossin nei 400 stile e Tommaso Viani nei 200 rana. Le staffette della categoria Ragazzi Fem-mine composte da Iovino, Ferrari, Geti,

Taschini e Varini hanno conquisto il podio con tre argenti nella 4x100 stile, 4x100 mista e 4x200 stile.

Nella foto: la staffetta 4x100 mista Iovino, Varini, Ferrari e Taschini.

Gregorio Paltrinieri e Luca Vezzadini medaglie con record societari ai regionali di nuoto

di Anna Torelli

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Domenica 27 MarzoIn occasione dell’inaugurazione della nuova struttura sul circuito Ginetto Cimurri a Reggio Emilia, conferen-za stampa per la presentazione della manifestazione, alla presenza delle Autorità del Comune di Reggio Emilia.Mercoledì 6 AprilePartenza da Genova per Palermo via mare.Giovedì 7 AprileArrivo a Palermo e trasferimento a Marsala.

SPORT / CICLISMO AMATORIALE

Ciclisti reggiani porteranno il tricolore lungo il percorso dei Garibaldini per celebrare il 150° dell’Unità d’Italia

Venerdì 8 AprileIncontro con le Autorità e consegna dei Tricolore.Ripercorrendo il tragitto di Garibaldi partito da Mar-sala per giungere a Teano attraverso Sicilia - Calabria e Campagna per un totale di oltre 1100. In serata incontro con le Autorità e consegna del Tricolore.Sabato 16 AprileTrasferimento a Roma per incontrare il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.Dopo l’incontro partenza e rientro a Reggio Emilia.

Elimina ogni timore praticando il Karaté

Mio figlio, Luigi, disse di voler praticare Karate. Io risposi che andava benissimo. Gli dissi: troviamo una palestra per iniziare. Da sempre sono convinto che lo sport aiuti a crescere meglio, sia fisicamente che mentalmente.L’aggregazione, lo stimolo della competizione, la diffi-coltà oggettiva di “nascondere” le proprie lacune o esal-tare le proprie capacità, (per doti o fisicità), sono tutte funzioni educative dello sport. Nel corpo e nella mente.Dal primo insegnamento, quello di allacciarsi la cintura, fino ad arrivare al momento fatidico del “collegio giu-dicante”, il giorno d’esame, sostenuto il 16 febbraio, dove assieme ad altri piccoli atleti di Novellara, guidati dall’insegnate Truzzi Francesco, hanno meritato il pas-saggio di cintura.

Quel giorno arieggiava nell’aria quella senzazione, che più di un vero esame, sembrava una sorta di prova d’ammissione. La sua prima cintura, quella gialla. L’averla conquistata aveva il sapore dell’esordio vero e proprio. Vedere sul suo viso quella sensazione sottile di compiacimento, per la prova riconosciuta come positiva, ci rendeva felici entrambi.Per la valenza educativa questa disciplina ha senza dubbio un interesse da parte dei bambini e genitori, perché favorisce l’autocontrollo, rafforzando lo spirito di osservazione e il senso critico.Alcuni dei valori fondamentali che rendono il KARATÉ uno sport per tutti sono; la cooperazione, la tolleranza, il rispetto per gli Altri. E’ uno “stereotipo” pensare che

il karaté sia uno sport violento, anzi più in generale allena al controllo e al rispetto. Questa esperienza si è dimostrata sicuramente positiva e nonostante la via del perfezionamento sia ancora lunga… ottimi sono i presupposti ! “Otagai ni rei” (saluto reciproco)

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Le iniziative del 31 marzo e del 21 aprile si svolgono in collaborazione con l’Asses-sorato alla Cultura del Comune di Novellara. Gli incontri culturali sono gratuiti ed aperti a tutta la cittadinanza. Le visite guidate sono riservate ai soci.Per iscrizioni e informazioni il Circolo Culturale Omnibus è aperto nei giorni di giovedì e sabato dalle ore 9.30 alle 12.30. Viale Montegrappa, 34 Novellara (RE) Telefono e fax. 0522 65 10 73 Cellulare 338 534 87 29

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II° edizione “FESTIVAL DEL RITMO”

9-10 Aprile 2011

Sabato 9 Aprile 2011 La manifestazione prenderà il via presso il Conservatorio “Achille Peri” di Reggio Emilia con le Semifinali del Concorso per Batteristi non pro-fessionisti e precisamente con le categorie: PICCOLI (fino ai 10 anni), TALENT SCOUT (dagli 11 ai 13 anni), GIOVANI (dai 14 ai 17 anni).

Domenica 10 Aprile 2011 invece alla mattina si svolgeranno presso il Teatro della Rocca di Novellara (RE) le semifinali delle categorie: JUNIORES (dai 18 ai 22 anni), GRANDI (dai 23 anni in su).Al pomeriggio sempre in Teatro si svolgeranno le Finali di tutte le 5 Categorie e le relative premiazioni.Alla sera presso il Ristorante Don Divino ci sarà una Cena Concerto tutta incentrata sul Ritmo delle Percussioni con la D.P.S. Band guidata dal M° Adriano Lasagni ed una grande Jam Session che vedrà suonare insieme tutti i concorrenti i Giurati e numerosi ospiti a sorpresa.

Direttore Artistico M° Adriano Lasagni

Info e Contatti: Drums Professional School, via bizet 5/a Reggio EmiliaE-Mail: mailto:[email protected] - [email protected]: http://www.drumsprofessionalschool.it - www.drumsprofessional-school.it

KINGS OF LEON “Come a round sundown”: Liriche da far west e ma-nifesto di una vita on the road che fanno da preludio a “Radioactive” e a “Pyro”, i due brani che fra i tredici nuovi sembrano raccogliere l’eredità estetica di “Only by the night” (il precedente album in studio) portandola a un livello superiore. Forse non altrettanto radiofonici rispetto a “Sex on fire” o “Use somebody”, sicuramente meno easy, ma sonoramente più ricchi, sono pezzi con una qualità accresciuta, regalata dall’esperienza e dalla maturità. Seguendo una formula semplice e desueta i nostri Kings si sono “evoluti”: in studio suonano dal vivo e, così facendo, hanno trovato la chiave per recuperare i vecchi sé stessi pur spostandosi in avanti, hanno individuato il mezzo per progredire senza tradire, hanno gettato un ponte di onestà a unire lo spirito autentico degli esordi con la nuova dimensione da superstar. Più melodici, la loro musica è meno urgente perché deve creare sbocchi per idee e emozioni nuove, trovate vivendo e accumulate trascorrendo centinaia ore sul palco. Oggi quel portato culturale fatto di echi sudisti, religione pre-dicata e America rurale è amalgama, non più puzzle, e soprattutto non ha più bisogno di lottare per emergere. Un lavoro che è gradevolissimo sotto tutti gli aspetti, quel sound sud americano riproposto in chiave pop non è proprio niente male.

ANNA CALVI “AcAc” una nuova artista … sarà fuoco di paglia o no? Pare di no. Leggen-do in rete e su riviste specializzate, in generale il parere è favorevole. La nostra Anna , che ha origini italiane, ma vive da tutt’altra parte, ce la sta mettendo tutta e del talento ne ha. Viene paragonata a Pj Harvey. Se volessimo semplificare il tutto, potremmo dire che que-sto “Anna Calvi” è il disco che Polly Jean non riesce o non vuole fare da quasi dieci anni a questa parte. La Calvi ha una voce profonda, un po’ teatrale e drammatica come PJ nei suoi momenti migliori. Fa un rock scuro e un po’ retrò in cui si sente molto la mano di Rob Ellis (storico collaboratore appunto di PJ Harvey, ma anche di Nick Cave e dei nostrani Marlene

Kuntz). Però le canzoni le sa scrivere e le sa arrangiare. Insomma, la ciccia c’è eccome, così come il physique du role della ragazza: fisico minuto che fa sembrare enorme una chitarra elettrica, visino pulito con mise da dark lady. Anna Calvi è una brava cantautrice rock, che con la sua musica si rifà ad un filone ben preciso, pur mostrando una forte personalità. Esordio promosso, un 2011 che si preannuncia radioso e pieno di visibilità per un’artista che però è da valutare sul lungo periodo, per capire come saprà definire la propria identità. A me piace … poi staremo a vedere. Alla prossima.

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La Voce di S.Maria e S.GiovanniPagina a cura del Gruppo volontari S.Maria e S.Giovanni

di Davide - Luciana e Alessia

S.MARIA DI NOVELLARA (RE)p.za Prati della Fiera tel. 0522/657196 S.MARIA DI NOVELLARA (RE)

p.za Prati della Fiera, 8 tel. 0522/657672

di Leila e Mirco

Edicola - Profumeria Cartoleria - Giocattoli

PROSSIMI APPUNTAMENTIFesta scuola 4 giugno

Sagra S.Giovanni 26 giugnoSagra del Tortello 9-10 Luglio

Dopo due sanguinose guerre, l’unità nazionale iniziata dal Piemonte fu portata a termine da Garibaldi che liberò il Regno delle Due Sicilie, così il 17 marzo 1861 il Parlamento proclamò Vittorio Emanuele II re d’Italia. Tra i tanti problemi che si dovettero affrontare, uno fu quello di uniformare la scuola e combattere l’analfa-betismo che toccava percentuali altissime (80%).Noi alunni di quarta e quinta abbiamo letto dei documenti conservati nell’archi-vio comunale di Novellara e abbiamo scoperto cosa accadeva a S. Giovanni e S. Maria in quegli anni:*nel 1863 esisteva già una scuola per 25 alunni maschi in cui insegnava il ma-estro Francesco Germani e solo nel maggio fu aperta una scuola per le giovi-nette di S. Giovanni e S. Maria nel caseggiato di proprietà del signor Domenico Gandini.Le femmine, quindi, iniziarono più tardi a frequentare.Alla fine di ogni anno veniva fatta una relazione al sindaco sull’andamento delle scuole del Comune, e per quell’anno“Nella scuola femminile di S.Giovanni, le alunne sono a lodarsi anche per la loro modestia e buon contegno. La scuola maschile non è nella debita assidu-ità frequentata, nel corso dell’anno molti giovani hanno numerose mancanze, specialmente nell’estate quando non traggono quel profitto che potrebbero se fossero più diligenti”.I risultati furono perciò abbastanza buoni, anche se all’inizio fu difficile con-vincere i genitori che l’istruzione era necessaria, soprattutto perché per loro era più importante avere braccia per il lavoro nei campi (che permetteva alla famiglia di vivere), piuttosto che passare il tempo sui banchi.*1864 “La scuola maschile unita di S. Giovanni e S. Maria è in via di migliora-mento, quantunque non corrisponda ancora pienamente a quanto se ne può a buon diritto aspettare. Finalmente la scuola femminile delle suddette due Ville, aperta solo il maggio dello scorso anno, promette di essere feconda di buoni risultati e se ne sono già avute le prove in quest’ultimo esame”.*1866 “Gli alunni delle scuole maschile e femminile di S.Giovanni e S. Maria hanno fatto prova migliore e particolarmente le alunne si sono distinte per il profitto e per lo spirito di disciplina”.*1867 A S.Giovanni insegnano la maestra Arduini Angela per la classe femminile e il maestro Bellelli Gaetano per le classi I-II-III (alunni 19+14+30) maschili.Un solo maestro doveva insegnare a delle pluriclassi molto numerose, fino a 96 alunni (nell’anno 1869).Si distinsero nei lavori femminili alcune alunne, premiate dalle ispettrici della commissione di vigilanza:nel cucito Davolio Maria, Bagni Elisabetta, Montanari Luigia, Lusetti Maria, Gandini Adele, Gandini Clotilde, Davolio Maddalena, Montanari Serafina e Pavarini Elisa; nei lavori a maglia Cattabiani Giuditta.

Per le femmine c’era dunque la materia “lavori femminili” che doveva prepa-rarle alle attività domestiche. Abbiamo guardato le disposizioni del regolamento del 1868, che integrava quello precedente del 1865, e abbiamo osservato quanto alcune fossero rigide:- L’orario per le scuole di S.Giovanni incomincerà alle ore 8 e mezza e durerà fino alle 4 pomeridiane, nei mesi di ottobre, novembre, dicembre, gennaio, febbraio e marzo; e negli altri mesi dalle 8 alle 5 pomeridiane- Appena entrati in classe gli alunni e alunne dovranno portarsi al loro posto e non potranno muoversi se prima non avranno ottenuto permesso dai loro maestriI bambini frequentavano per molte ore al giorno e dovevano stare quasi sem-pre fermi nel loro banco.Ogni sei mesi, per gli alunni di tutte le classi, era previsto un esame ( a marzo e a giugno).*1870 “scuola maschile: si riscontra un sufficiente profitto specialmente nella lettura e nel calcolo;scuola femminile: si è trovato un sufficiente profitto specialmente nella calligra-fia, nell’aritmetica e nei lavori femminili, lasciando solo a desiderare maggiore esercizio nella lettura”.*1871 il 7 dicembre viene aperta la scuola serale per gli adulti, tenuta dal ma-estro Bellelli.Le annotazioni sui registri ci hanno fatto capire che i ragazzini avevano mol-te difficoltà a frequentare la scuola regolarmente. I motivi erano diversi: - dovevano lavorare nei campi “volenteroso ma accoppato dal troppo lavoro agricolo”, “abbandonò la scuola per aiutare i suoi nei lavori campestri”- non godevano di buona salute “mancante per malattia”, “ammalato di tifo”- le condizioni atmosferiche erano un ostacolo “mancò all’esame a cagione del cattivo tempo”- le famiglie non la ritenevano necessaria “a giugno abbandonò la scuola per volontà del padre”, “mancante per incuria dei genitori” “mancante per trascura-tezza della famiglia”.

Gli alunni delle classi IV e V di S. Giovanni

La scuola di San Giovanni subito dopo l’Unità d’ItaliaQuest’anno si festeggiano i 150 anni dell’unità d’Italia.

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Si è concluso anche quest’anno il Torneo di 4a catego-ria femminile organizzato in occasione dell’8 marzo, Festa della Donna, dopo due settimane di intensa attività agonistica e divertimento. La finale, disputata proprio la sera della citata ricor-renza, ha visto sul campo le due giovani tenniste Beatrice Galli ed Elena Martinelli (nella Foto) che hanno disputato due set intensi al termine dei quali la modenese Elena Martinelli ha avuto la meglio su Beatrice con il punteggio di 7-5 6-4. Complimenti a lei e alla sua avversaria per averci mostrato un buon tennis e tanta sportività. Nonostante la finale sia stata disputata da atlete esterne al nostro circolo tennis, è doveroso sottoli-neare che due nostre tenniste, Anna Lasagni ed Erica Morelli, hanno raggiunto un buon piazzamento nella competizione.

di Anna Maria Ferrari

Erica in particolare, che aveva sospeso l’attività ago-nistica per qualche tempo, si è imposta con determi-nazione superando tre turni conquistando punti fon-damentali per rientrare nella classifica femminile Fit. Al termine di questo evento sportivo i soci del circolo si uniscono per ringraziare il consiglio direttivo, per avere permesso e portato a termine un torneo che, anno dopo anno, ha consolidato la sua importanza nelle tappe provinciali delle competizioni di federazione. Non possiamo non ricordare il fondamentale apporto degli sponsors, Banca di Credito Cooperativo Banca Reggiana di Novellara ed EmmeDi Sport di Campa-gnola, senza il quale non avremmo potuto garantire lo svolgimento dell’evento, e il negozio il “Girasole” di Novellara per i graziosi omaggi floreali alle parte-cipanti. Ringraziamo il giudice arbitro Sig.ra Claudia Razzini per la ormai nota professionalità dimostrata

SPORT / TENNIS

La modenese Elena Martinelli si aggiudica il torneo di 4a categoria tennis femminile

Le finaliste Beatrice Galli e Elena Martinelli

Foto di Graziano Pederzoli

nella conduzione del torneo e i collaboratori del circolo che hanno contribuito con notevoli sforzi personali per la ottima riuscita della manifestazione sportiva. Vi aspettiamo numerosi alla prossima manifestazione sportiva, torneo 4a Cat. Maschile per S. Cassiano.

Poeti di casa nostradi Couraichi Mouna

alunna Scuola media statale “L. Orsi” Novellara. a.s. 1994-95 Insegnante: Subazzoli Giuseppe

La PrimaveraValgono i venti,e lampi, e tuoni, il sole;nuove vocicon canti e cinguettii.I prati tornano verdie le piante imbelliscono con fiorie poi le foglie e rami nuovi.La primavera.Un turbinio di sensazioni,sento svilupparsi dentro,voglio bene.Una voce nuova mi sta nascendoe mi suggerisce: impegno, rispetto,fiducia e speranza.Vedo, sento, studio e gioco con tanti,e tanti si confidano,si uniscono e preparano il futuro:la primavera.La primavera è l’amore.

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Conoscere la flora

NOVELLARA (RE)Via Labriola, 36 tel.0522/756639 fax 651397

di Marco Faietti

Stampa serigraficaEtichette adesiveTarghe e tastiere

Cartellonistica e decorazioneCartellini per abbigliamento

Studio graficoNOVELLARA (RE) Corso Garibaldi, 21 tel. 654658CAMPAGNOLA EM. (RE) P.zza Roma tel.669883

ROLO (RE) Corso Repubblica, 67 tel.658376

OTTICA - OPTOMETRIACONTATTOLOGIA

L’ALLIARIA PIANTA DALL’AROMA DI AGLIO MEGLIO DELL’AGLIO

Si tratta di un’erba che nel nostro am-biente cresce al riparo delle poche siepi presenti . Sembra quasi cercarne la prote-zione. In effetti per l’Alliaria come per altre piante, se non esistesse questo elemento di salvaguardia particolare, la prospettiva sarebbe quella della scomparsa. La forte antropizzazione dell’ambiente, pratiche agricole esasperate, manutenzioni in-vasive meccanizzate dei residui lembi di territorio, finiscono con lo sterminare molte specie botaniche .L’Alliaria è una pianta precoce della primavera, biennale o perennante, fiorisce già da aprile proseguendo fino a luglio.I suoi fusti cilindrici possono raggiungere il metro di altezza, la radice è fittonante e cioè unica e inserita verticalmente nel terreno. Le foglie basali a forma di cuore, lungamente picciolate e crenate, cadono al momento della fioritura, quelle superiori, romboidali, pre-sentano un margine con dentellatura ancora più accentuata. I fiori sono bianchi, piccoli, con quattro sepali e quattro petali, a croce, formula fiorale tipica della famiglia delle cru-cifere a cui la pianta appartiene; riuniti in un grappolo sommitale, sono ricchi di nettare e sono perciò visitati da api e farfalle. I frutti sono piccoli baccelli (detti silique), angolosi, che contengono piccoli semi grigiastri. Tutte le parti della pianta se strofinate emanano un forte odore di aglio e anche il sapore è analogamente tipico. Il nome scientifico, “Alliaria petiolata”, oltre che a richiamare la caratteristica aromatica della pianta, riecheggia quella dei lunghi piccioli delle foglie. La pianta contiene in tutte la parti glucosidi solforati, come l’aglio e tutte le Liliacee, famiglia botanica molto diversa per le altre caratteristiche. Contiene altre sostanze che le conferiscono varie proprietà, sia alimentari sia fitoterapiche. Le foglie si possono usare per insaporire minestre, insalate, frittate, ripieni. Pare che il vantaggio sia una maggiore digeribilità rispetto all’aglio. Le moderne infatuazioni per gli ingredienti naturali hanno diversificato gli utilizzi per cui si riportano sulle riviste specializzate l’impiego dei germogli primaverili di Alliaria, quello dei frutti, dei semi, con proprietà simili a quelli della senape. La capacità di insaporire è così forte che se le mucche si cibano con un poco di Alliaria, il sapore si riflette nel latte. Quando la conservazione della carne, anche per pochi giorni, in mancanza di frigoriferi, provocava odori poco gradevoli, l’uso dell’Alliaria permetteva di coprirli, anzi si consigliava questa particolare salmistratura come pratica alimentare auspicabile. D’altronde anche attualmente i cacciatori consigliano di consumare la selvaggina al limite della putrefazione. Le indicazioni fitoterapiche riportate in letteratura sono numerose: antisettica, vulneraria, contro il prurito, pelle arrossata, antiasmatica, catarri bronchiali, espettorante, si elencano solo per informazione generale poiché l’uso effettivo come sempre va adottato su indicazione di specialisti.

Frittelle di calamari con verdure e fiori di zucca

Ingredienti per 10 personeCalamari kg 1 - Fiori di zucchina n. 10Sedano n. 1 gamba - Finocchi n.1 Zucchine gr.200 - Prezzemolo tritato gr.10Olio d’arachidi Lt.1Ingredienti per la pastella Farina bianca gr.300 - Acqua gassata gr.300 Uova n.3 Sale e pepePreparazione: pulire i calamari e tagliarli a forma di bastoncino. Preparare una pastella con la farina, l’uovo e l’acqua, salare e pepare. Mondare le ver-dure e tagliare il finocchio a julienne, il sedano e le zucchine con la mandolina; tagliare poi i fiori di zucchina allo stesso modo, tritare il prezzemolo.Unire tutti gli ingredienti alla pastella, formare delle matasse e friggere in olio caldo a 160°.Scolare su carta assorbente. Disporre due o più frit-telle nel piatto di servizio e servire subito.Vino consigliato: Bianco di Custoza “Monte del Fra” - Sommacampagna

Una ricetta al meserubrica a cura di Domenico e Eletta

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E’ in preparazione un torneo di “Briscola a 5” presso il Chiosco Primavera, a Novellara, in via Nenni 20/A.La versione ufficiale del gioco sarà la “Matta Evolution”, una versione diversa e più divertente della briscola a 5 solita. In pratica le regole sono le se-guenti:1. Si gioca in tavoli da 5 giocatori.

2. È previsto anche il “morto”, in gergo sarebbe il 6° partecipante, che a turno, a quando da le carte, si ferma per un turno.

3. È vietato parlare, segnare o commentare la par-tita durante lo svolgimento della stessa. Si può contare solo l’ultima mano.

4. Si chiamano i punti a partire da 61, a turno.5. Fino a 81 punti, i punti assegnati al chiamante

saranno 2 e 1 per il compagno, verrà sottratto un punto ai partecipanti che perdono la mano.

6. Da 81 a 101 i punti in caso di vincita saranno 4 per il chiamante e 2 per il compagno, mentre verranno sottratti 2 punti ai giocatori perdenti la mano.

7. Da 101 a 120, i punti in caso di vincita saranno 6 per il chiamante e 3 per il compagno, mentre verranno sottratti 3 punti ai perdenti la mano.

8. In caso di cappotto i punti sono il doppio di quanto concerne la chiamata.

9. Alla fine delle chiamate dei punti, il vincitore della chiamata a punti, chiama la carta.

10. In finale andranno i primi classificati a punti dopo 2 mani per ogni tavolo.

11. Si gioca con carte piacentine.

Montepremi offerto dal “Chiosco Primavera” Al primo classificato n° 1 bottiglia di Franciacorta Brut.Al secondo classificato n° 2 Salami “Doc”Al terzo classificato n° 1 bottiglia di GrappaAl quarto e quinto (pure al sesto se è presente al tavolo) classificati verrà consegnata una bottiglia di Lambrusco. La prima edizione, svolta nel dicembre 2010, ha visto la vittoria di Luca Arioli (detto Bachèro dagli amici) che ha sbaragliato i tavoli (ben 4 per l’occasione) vincendo contro giocatori di indiscussa professionalità. Le prenotazioni, per chi volesse par-tecipare ad una bella serata in compagnia, possono essere effettuate direttamente al “Chiosco Prima-vera”, o telefonando al numero 328/06106609. Si accettano prenotazioni fino al giorno 11/04/2010. Il torneo avrà inizio il giorno 13/04/2010 alle ore 21 presso il “Chiosco Primavera”.Partecipate numerosi, sarà una bella serata in com-pagnia, giocando a un gioco coinvolgente e di sicuro divertimento per tutti.

Torneo di briscola a 5 “Matta Evolution”A tutti i Novellaresi amanti della “Briscola a 5”, detta anche “Briscola a chiamata”.

Il debutto dei "Taldirò"

Giovedì 10 Marzo 2011 al Circolo Ricre-ativo Novellarese, davanti a un pubblico entusiasta, si è esibita la nuova compagnia teatrale "Taldirò" con lo scopo di raccogliere fondi per la borsa di studio Marta Beltrami. Lo spettacolo è stato interamente dedicato alla giornata internazionale della donna.Ci siamo esibiti in una rilettura al femminile della parola donna e della parola uomo, in seguito alle massime sulle donne dei maggiori filosofi e letterati della cultura occidentale."Dopo una partenza così, non ci ferma nessuno!!".Concludendo ringraziamo tutti i parte-cipanti alla serata per la generosità che hanno dimostrato con le loro offerte, gratificandoci e stimolandoci a far sempre meglio.

Domenica 3 orchestra

Antonella Marchetti

Domenica 10 orchestra

I nobili del Folk

Circolo Ricreativo Novellarese

Domenica 17 orchestra

Marco e Ramon

Domenica 24 orchestra

Selvino e Company

MESE DI APRILE

Tale patologia virale si manifesta con ulcerazioni al cavo orale ed al volto, precedute da alterrazione del-la sensibilità e ipersensibilità al volto e alla mucosa orale. Può essere presente malessere con febbricola, dolore localizzato, astenia, nausea e diarrea. Le lesioni si distribuiscono nell’emivolto inferiore o medio con coivolgimento delle labbra rispettivamente inferiore o superiore. All’interno del cavo orale le lesioni sono caratterizzate da importante infiammazione con ulcere della mucosa. Sulla cute sono presenti vescicole di-sposte a grappolo che contengono un liquido chiaro; tale caratteristica, accompagnata dalla distribuzione

Herpes zooster del volto e cavo oraleEDUCAZIONE SANITARIA

delle lesioni sul territorio di innervazione della II e III branca del nervo trigemino (3° medio e 3° inferiore del volto) è suggestiva per la diagnosi di herpes zooster.Tale patologia si contrae facilmente se ci si pone in condizione di avere un prolungato contatto con bambini affetti da varicella. La terapia di elezione comporta l’assunzione di valaciclovir cloridato (3 gr./die) per 2 settimane. Attenendosi alla terapia ed alla posologia indicata, oltre alla scomparsa delle mani-festazioni cicliche, la nevralgia post erpetica risulta di trascurabile intensità.

Dr. Luca Minghetti

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Rubrica a cura di Giovanni Franzoni

Fotto scattata il 5 aprile 1953 - Un gruppo di amici in Piazza Unità d’Italia. Da sinistra si riconoscono: Achille Morini - Andrea Pedrazzoli - Achille Lombardini - Gasto-ne Lusetti - Fabio Lombardini - Livio Zanetti - Giorgio Cortesi - Giovanni Franzoni - Carlo Corsi - Franco Pasquali - Virgilio Lombardini - Alberto Gaddi - Romualdo Piccinini.

Anno 1956 - Foto scattata davanti alla Coop di San Bernardino, all’interno di una balera estiva, in legno, costruita per il festival dell’Unità locale. (Foto Renzo Ballabeni). In piedi: Renzo Mora - Luigi Lasagni - Enzo Casoni - Valentino Lasagni - Vanna Subazzoli - Federica Ponti - Giancarlo Brioni. Accosciati: Franco Simonazzi - Primo Becchi - Gianni Gasparini - Angelo Subazzoli - Renzo Ballabeni.

Considerazioni in libertàSe il grande EINSTEIN fosse ancora vivo, probabilmen-te qualche suo pensiero lo passerebbe alla redazione del Portico con grande piacere.Illusione! I matti ci sono sempre! Sono sicuro che lo fareb-be perchè tra i nostri affezionati lettori, ci sono persone in grado di capirlo. Lo posso confermare di persona perchè, nell’incontrarle per strada, si congratulano con espressio-ni di soddisfazione per aver letto notizie e fatterelli sempli-ci ma, con mia viva e gradita sorpresa pongono domande cui non è facile rispondere. Questa volta voglio passarvi un suo pensiero che, specialmente di questi giorni, ac-contenterà i lettori più esigenti di cose serie, anzi, molto serie e gravi.

LA CRISI SECONDO ALBERT EINSTEIN

Non possiamo pretendere che le cose cambino, se con-tinuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi.La creatività nasce dall’ angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura.E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie.Chi supera la crisi supera se sé stesso senza essere su-perato.Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e da più valore ai problemi che alle soluzioni.La vera crisi, è la crisi, è la crisi dell’incompetenza.L’inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide la vita è una routine, una lenta agonia.Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il me-glio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze.Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella stessa crisi è esaltare il conformismo, invece, lavoriamo duro.Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non lottare per superarla.

Albert Einstein

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Un pizzicotto ai più piccol i e non soloRubrica a cura di Luisa Torelli

La fiaba “I TRE PORCELLINI” s’ispira al “mito di Ercole” che si riferisce al dover scegliere tra il “prin-cipio di piacere” o il “principio di realtà” della vita. “ I TRE PORCELLINI” insegna, in forma divertente e drammatica, al bambino della scuola dell’infanzia, che non dobbiamo essere pigri e prendercela co-moda, perché, altrimenti, potremmo morire.La programmazione intelligente, la previdenza e il duro lavoro ci permetteranno di trionfare anche sul nostro peggiore nemico: il lupo! La storia ci parla anche dei vantaggi del crescere: il terzo porcellino, quello più saggio, è presentato come il più grosso e il più anziano.Le case che i porcellini costruiscono simboleggia-no il progresso dell’uomo nella storia: prima una baracca, poi una casa di legno e, per finire, una solida casa di mattoni. Il porcellino più piccolo co-struisce la sua casetta nel modo più sbrigativo, con della paglia; il secondo si serve di bastoni; entram-bi tirano su i loro rifugi con la massima fretta e con il minimo dispendio di energie, così da poter giocare, per il resto della giornata. Vivendo in accordo col principio di piacere, i porcellini più piccoli cercano un’immediata grati-ficazione, senza darsi pensiero per il futuro e per i pericoli della realtà, mentre il porcellino più an-ziano da prova di maggiore maturità, cercando di costruire una casa più solida di quella dei porcellini più piccoli.Soltanto il terzo porcellino, il più anziano, ha impa-rato ad agire in conformità col principio di realtà: egli è in grado di rimandare il desiderato momento dei giochi e agisce in base alla capacità di preve-dere quello che può accadere nel futuro. E’ perfino in grado di prevedere correttamente il comporta-mento del lupo: questo nemico interno che cerca di sedurci e di prenderci in trappola; il terzo porcel-lino può sconfiggere potenze più forti e più feroci di lui!“I TRE PORCELLINI” colpisce molto di più che non la favola di Esopo “La cicala e la formica” che, come tutte le favole, dona chiaramente una verità morale, non c’è nessun significato nascosto e nul-la è lasciato all’immaginazione. La fiaba, al contra-rio, lascia a noi ogni decisione e ci permette anche di non prenderne nessuna: sta a noi applicarla alla

nostra vita o semplicemente godere delle cose fan-tastiche che ci racconta.Secondo la favola, una volta che il bambino si è identificato con la cicala può abbandonare ogni spe-ranza, in quanto la cicala, che ha scelto il principio di piacere, non può aspettarsi che la rovina. La favo-la sembra insegnare che è sbagliato godersi la vita quando il tempo è propizio, come d’estate e che la formica è un animale cattivo, senza compassione per la cicala. Il lupo è un animale malvagio, perché vuole di-struggere: questa cattiveria è qualcosa che il bambi-no riconosce nel proprio intimo, come il desiderio di divorare che ha, come conseguenza, l’angoscia di subire la stessa sorte. Quindi, il lupo non è altro che l’esteriorizzazione della cattiveria del bambino e la storia dice come essa possa essere affrontata in modo costruttivo. Tutti e tre i porcellini sono “piccoli” e immaturi come il bambino stesso: egli s’identifica volta per volta con ciascuno di loro e riconosce i suoi progressi. Rappre-sentando i vari stadi dello sviluppo del bambino, la scomparsa dei primi due porcellini non porta soffe-renza. Come tutte le fiabe “I TRE PORCELLINI” guida i pen-sieri del bambino relativi al suo sviluppo senza dirgli come dovrebbe essere, permettendogli di trovare le proprie conclusioni. Questo basta, per una vera ma-turazione, poiché il egli può trarvi più conforto che da tanti discorsi basati sui ragionamenti e sui punti di vista degli adulti.

La fiaba ha un tipo di svolgimento che si conforma al modo in cui il bambino pensa e percepisce il mondo; per questo, per lui, è così convincente.

Siamo nel mese di marzo: il 21 c’è l’equinozio di pri-mavera; è il periodo dell’anno in cui il sole, nel suo moto apparente col quale costruisce il cerchio massi-mo della sfera celeste tagliando l’equatore celeste, fa corrispondere sulla terra uguale durata del giorno e della notte.

Secondo la regola stabilita dal Concilio di Nicea, nel 325, la festa di Pasqua si celebra la domenica successi-va al primo plenilunio che si verifica dopo l’equinozio di primavera. Si ha, pertanto che la data della Pasqua oscilla tra il 22 marzo (la Pasqua più bassa) e il 25 aprile (la Pasqua più alta), come accade quest’anno.

8 marzo: è la festa di tutte le donne.Teresa Mattei, la deputata più giovane della Costituen-te, racconta un aneddoto che pochi conoscono: ci rac-conta com’è che la mimosa diventò il simbolo della festa delle donne: “Nell’im-mediato dopoguerra, io lavo-ravo all’Udi, l’Unione donne italiane. Volevamo ripristi-nare la festa internazionale delle donne come già deciso ad Amsterdam prima della dittatura fascista. Avevamo appena conquistato il diritto al voto, per le donne, il 1° febbraio 1946, e cercavamo un simbolo pieno di simpa-tia immediata, magari un fiore .Io dissi che ci voleva qualcosa di vistoso, che non co-stasse niente e, girando per le campagne, notai che la mimosa c’era dappertutto. E’ bella, primaverile, è una pianta povera, semplice, ma con uno stupendo fiore giallo, che fiorisce proprio in prossimità della nostra festa. Dovetti inventare, lì per lì, un’antica leggenda cinese che fa corrispondere la mimosa alla donna, per-ché sensitiva, modesta, esuberante, anche collettiva, con tutti quei fiorellini messi insieme come fanno le donne” “Ah!, si, allora, se lo dice un’antica leggenda cinese!....” Il resto della storia lo conoscete, perché la mimosa, oggi, è il simbolo della festa delle donne ri-conosciuto da tutti.AUGURI A TUTTE LE DONNE!

19 marzo: si festeggiano tutti i papà.In molti paesi di tradizione cattolica, la festa del papà viene festeggiata il giorno di S.Giuseppe, padre putati-vo di Gesù, proprio in corrispondenza con la Festa di S. Giuseppe, il 19 marzo.I primi a celebrarla furono monaci benedettini nel 1030, seguiti dai Servi di Maria nel 1324 e dai France-scani nel 1399. Venne infine promossa dagli interventi dei papi Sisto IV e Pio V e resa obbligatoria nel 1621 da Gregorio VI. I papi Pio IX e Pio XI, inoltre, consa-crarono il mese di marzo a S.Giuseppe.Questa festa, però, ha origini molto antiche, che risal-gono alla tradizione pagana. Il 19 marzo è, a tutti gli effetti, la vigilia dell’equinozio di primavera, quando si svolgevano i baccanali, i riti volti alla propiziazione della fertilità; nello stesso mese venivano svolti an-che i riti di purificazione agraria. Tracce del legame con i culti pagani e con i riti agricoli si ritrovano nella tradizione dei falò, dei residui del raccolto dell’anno precedente, ancora diffusi in molte regioni.Ma, secondo la tradizione, S. Giuseppe, oltre ad essere il patrono dei falegnami e degli artigiani, è anche il protettore dei poveri, perché a Giuseppe e a Maria fu negato un riparo, al momento del parto, da poveri in fuga, quali erano.Proprio per questa ragione, alla festa di S. Giuseppe, è legato anche il pane, spesso deposto sugli altari.AUGURI A TUTTI I PAPA’.

Si diceva “S.Benedetto, la rondine torna sotto il suo tetto”, è primavera e ci auguriamo che sia proprio così. Alla rondine potrebbe essere dedicato un premio, per la solidarietà: è, infatti, uno dei pochi animali che aiuta i compagni in difficoltà. Può capitare, specialmente in campa-gna, di vedere rondini che zampettano accanto al corpo di una compagna ferita. La scuotono, cercano di sollevarla da terra, ma è un’impresa impossibile. Quando si convincono che non c’è più nulla da fare, l’assistono in silenzio, fino al suo ultimo respiro, poi raccolgono rametti, fili d’erba e fieno e ne coprono il corpo, creando una piccola tomba. Se la compagna senza vita si trova in riva a un ruscello, dove la terra è umida e malleabile, le rondini scavano con le zampette una piccola fossa e, dopo la sepoltu-ra, ricoprono tutto con foglie e rametti.

INDOVINELLO

(da Indovinelli e scherzi di Leonardo da Vinci)- Chi sono -domandò Leonardo- quei pazzi che getta-no fuori di casa le preziose granaglie, tenute a lungo in serbo con molte cure e le disperdono per terra, senza curarsi degli uccelli che scendono a frotte a beccarle, né degli altri animali che si affrettano ingordi a nutrirsi di quelle delizie? Sono dei pazzi!

- No, sono i contadini, quando arriva il tempo della semina.

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Angolo “OASI” Gruppo Mutuo Aiuto Psicooncologico

Novellara - L’appartamento via C.Cantoni, 47 cell. 329/1839477 - 340/9817083

Rubrica a cura della dott.ssa Roberta Bocedi

Medicina veterinaria per cani e gatti

Sono stata operata al seno nel 2005 e il tumore era maligno, da quel giorno con-vivo con il cancro. Sì perché nonostante l’intervento e passati 5 anni la convivenza continua e purtroppo non è sufficiente averlo tolto di mezzo perché lui continua essere con te nella tua mente e con visite di controllo e esami di routine, anche se le giornate scorrono come prima della malattia come dire che il cancro non te lo scordi più.Non è stato facile accettare questa ma-lattia, il percorso è molto tortuoso tra alti e bassi tra decisioni spesso molto difficili ma come spesso dico bisogna fare un passo alla volta ed avere tanta pazienza e guardare avanti.Devo ringraziare la psicologa che ci segue e ci aiuta nel reagire a tutti i nostri dubbi e alle nostre crisi di umore e la mie compagne e compagni di “viaggio” del gruppo OASI che nel difficile percorso della malattia e dopo, ci si aiuta anche con esperienze e consigli perché poterne parlare è una liberazione.E’ una malattia che ti cambia la vita, perché si comprende davvero il senso del limite ci si scontra d’improvviso con il fatto che siamo mortali e purtroppo anche con amici che non ci sono più che sono stati meno fortunati di me. Ciao ragazzi.Da tutto questo ho imparato una cosa: guardare avanti e vivere giorno per giorno, come dice questa frase che ho trovato leg-gendo “IL TEMPO NON E’ NELLE NOSTRE MANI, IL MODO DI VIVERE SI”.

A.M.

…E ORA GIOCHIAMO……facciamo vedere come siamo agili…

Usiamo i giornali già letti: prima di metterli nel contenitore della carta, poniamoli in fila per ter-ra, a poca distanza l’uno dall’altro. I bambini, a

turno, dovranno correre a zig zag tra di essi da un’estremità all’altra del percorso, come si trattasse di uno slalom. Ma, attenzione, bi-sogna correre più velocemente possibile, senza toccare i giornali! Ecco, adesso viene il momento più difficile:quello di far rimbalza-

re la palla, mentre si corre tra i giornali e, così, si scoprirà quanto saranno “agili” le gambe, gli occhi e le mani.Buon divertimento!

Arrivederci al mese prossimo insieme a CAPPUCCETTO ROSSO.

TEMPO DI PREVENZIONE: “LA FILARIA”Con l’inizio della bella stagione e l’arrivo dei primi caldi si torna a parlare di prevenzione nei confronti di un’importante malattia che, soprattutto nelle nostre zone, può colpire i nostri animali domestici, il cane in particolare. La “filaria” o filariosi cardio-polmonare, com’è tecnicamente chiamata, è una malattia trasmessa dalle zanzare che colpisce prevalentemente il cane. È causata da un parassita (Dirofilaria immitis e D. repens) che viene trasmesso da un cane sano ad uno ammalato tramite la puntura di una zanzara. Una volta entrato, il parassita va a localizzarsi e a completare il suo sviluppo a livello delle arterie polmonari e del cuore (dove vivrà la sua vita “adulta”), mentre le forme immature (“giovanili”) si localizzano nel sistema cir-colatorio. Questa situazione, con il tempo, arriva a causare danni progressivi e permanenti al cuore. I cani ammalati presenteranno inizialmente tosse e stanchezza e, negli stadi avan-zati, si potranno avere “collassi”, soprattutto durante l’attività fisica ed accumulo di liquidi in addome (ascite) e negli arti (edema). L’esito della malattia è purtroppo spesso infausto.In caso di sospetto, la diagnosi verrà fatta dal medico veterinario in base ai sintomi clinici e/o con test che confermino la presenza o meno del parassita. I cani colpiti hanno generalmente più di due anni di età, ma spesso non mostrano sintomi fino ad un’età molto più avanzata. In caso di conferma della malattia, esistono alcuni possibili trattamenti. Questi non sono però sempre praticabili (dipende molto dalla gravità dell’infestazione e dallo stato di salute del cane) e non completamente privi di rischi per lo stesso. Inoltre se i parassiti adulti hanno avuto una lunga permanenza nel cuore, i danni da essi causati non sono rimediabili ed il cane rimarrà cardiopatico per il resto della sua vita.L’unico modo sicuro per evitare ogni problema è quello di effettuare un’efficace prevenzione. Questa si inizia generalmente nei mesi di Aprile-Maggio (quando cominciano ad apparire le prime zanzare) e va continuata almeno fino a Novembre-Dicembre. Può comprendere diversi metodi: esistono farmaci da prendere per bocca una volta al mese o formulazioni “spot on” o iniezioni. Sono tutti ugualmente efficaci e la scelta andrà fatta in accordo col veterinario curante, in base alle esigenze di ognuno. La profilassi agisce uccidendo le forme immature presenti nel sangue, ma non è efficace sugli adulti già eventualmente presenti nel cuore. Perciò se per caso ci si è dimenticati di fare la prevenzione per un anno o più, è sempre raccomandabile effettuare un test per accertare che il cane non si sia già ammalato, prima di riprendere la profilassi.Infine, nelle zone interessate da questa malattia, anche il gatto domestico può essere affetto da filariosi, anche se in percentuale molto minore rispetto al cane. Nel caso del gatto la malattia è spesso asintomatica, ma quando presenti, i sintomi sono spesso acuti, di tipo respiratorio e molto gravi, fino alla possibilità di avere morte improvvisa. Anche le opzioni terapeutiche, nel gatto, sono piuttosto limitate e la cosa più prudente rimane quella di effettuare un’efficace prevenzione, almeno nei mesi primaverili-estivi.

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Bartoli Gianpaolo3 Aprile 2011

Ciao Paolo sono passati 11 anni da quella domenica ma ricordiamo sempre il tuo sorriso e la tua voglia di vivere, è dalla tua voglia di vita che noi troviamo la forza di sopravvivere per te.Ci manchi sempre tanto. Mamma papà Penni, Gabri, Marci e le nipotine Maddi e Viki.

L’era de snèr ... am ricord

Quasi dès an fa... l’era de snèrandèva «a fer la nòt» a l’ospedèlandèva «a fer bein» i disen dal me pertca steva mel l’era un me pareint

Dal cinquanta l’eva spusè me sia e in ca nostra ieven fat famìaiern’andè via dop tri o quatr’antrasferì in di parag dal Lodigian

L’iv in meint cum’eren chi teimp lèa gh’era un mòc d’agint disocupèe i cateven un quel da stagionèlse propria propria ieren fortunè

Me sio al fèva, ogni tant, al sot-caldèraogni tant, un quel mès, quand agh tuchèvaper l’intèresi ed la famia la vru pruvèrluntan dal so paes ai se fat casèr

Eterchè Parmigiano Reggianoper dodes foì ed lunari, fèsta e bon dèal lavureva al lat ed chi post lèper trasformerel in Grana Padano

Rinunci, sacrifèsi e cambiamentman di man ca paseva al teimptra na cort e na casceina trapiantèal smursèva la lusinga ed prer turner

Me, fi da ragasèta a s’era ed càe fisè in dla meint cal viver làda metr’in rèmà un po a la bel e mèiuna manìa... per nutèr i fat fifereint

Achsè tra elt e bas rivom a l’ospedelquasi dès an fa, am ricord l’era de snèrquerti pian, col d’sinestra al curidòrtri let per camra, fred dentr’al còr

Dedlà di vèder i lus in dla fumanasbater d’èli, i pas svelt ed l’infermèraun quelch malè al ciamèva mamame sio l’era inchièt.. al smanièva

Un lameint, un runfèr, colp ed toslunga la not ragas da fer pasèrcun al pareint seimper piò agitèmèt al man in dal sò e a basa vòs:

«La Corte Grande, la Corte Bassason nei ricordi miei di ragazza c’era un pezzetto di mia famiglialà trapiantato quand’ero figlia

L’agh piaceva tant cla storia in rèmà e me bein a memoria a la saieva

Case a muraglia dei lavoranticon la legnaia e pollaio davantidonne sedute sopra al gradinobimbi attorno imboccavan di riso

Pei9ma dell’alba di sotto sui sassidei mungitor risonavan i passied era lì che stava il CasaroVenuto da Reggio per il Padano»

La feva un boun efet la me recitaquasi che la fòs un medseinastichè al me man, lo speteva al resta òc sarè am vin in meint al dialeèt

Cuminc con personag e tot i sò scutmaie i post dal noster pèrt cun i filosal me sticheva al man tant forte al gèva.. breva, breva, breva

O continuè un bel pò cume na nina nana, dedla di veder i lampioun in dla fumana

Era di gennaio.. mi ricordo

Quasi dieci anni fa.. era di gennaioandavo « a far la notte» all’ospedaleandavo «a far bene» dicono da noiera un parente quel che stava male

Nel cinquanta aveva sposato mia ziae in casa nostra messo su famigliaerano andati via dopo tre o quattro annitrasferiti nei paraggi del lodigiano

Vi ricordate com’erano quei tempi?c’era un mucchio di gente disoccupatae trovavano un qualcosa di stagionalese proprio proprio erano fortunati

Mio zio faceva ogni tanto il garzoneogni tanto, qualche mese, quando toccavaper l’interesse della famiglia volle provaree lontano dal suo paese si fece casaro

Altrochè Parmigiano Reggianododici fogli di lunario, festa e buondìlavorava il latte di quei luoghi liper trasformarlo in Grana Padano

Rinunce, sacrifici e cambiamentiman mano che passava il tempotrapiantati da una corte a una cascinadi tornare si smorzava la lusinga

Io, fin da ragazzetta ero di casae fissavo qual vivere nella mentealla bell e meglio da mettere in rimauna mania... per annotare fatti differenti

Così tra alti e bassi s’arriva all’ospeadalequasi dieci anni fa, ricordo era gennaioquarto piano, lla sinistra del corridoiotre letti per camenra e freddo nel cuore

Di là dai vetri le luci nella nebbiafrullo d’ali, passi svelti dell’infermieraqualche ammalato che chiamava mammamio zio era irrequieto.. smaniavaUn lamento, un russare, colpo di tosselunga la notte, ragazzi, da far passarecon il parente sempre più agitatometto le mani nelle sue e a voce bassa:

«La Corte Grande, la Corte Bassason nei ricordi miei di ragazzac’era un pezzetto di mia famiglialà trapiantato quand’ero figlia

In rima quella storia gli piaceva tanto e io bene a memoria la ricordavo

Case a muraglia dei lavoranticon la legnaia e pollaio davantidonne sedute sopra al gradinobimbi attorno imboccavan di riso

Prima dell’alba di sotto sui sassidei mungitor risonavano i passied era li che stava il Casarovenuto da Reggio per il Padano»

La mia recita faceva buon effettoquasi che fosse una medicinastrette le mie mani, lui aspettava il restoa occhi chiusi mi sovviene il dialetto

Comincio coi personaggi e tutti i soprannomie il luoghi nostri con i vari filossitanto forte le mani mi stringevadicendo.. brava, brava, brava

Continuai a lungo come una nenia... oltre i vetri i lampioni nella nebbia

Poeti di casa nostra

Nell’anniversario della scomparsa li ricordano con affetto Ada e Remo.

DELFINA BETTIOL (TINA) LORIS JEMMI

di Marisa Bertozzi

Nel 20° anniversario della tua scomparsa. Il tempo è passato, ma tu vivi sempre nei nostri cuo-ri. La moglie Anna figli Claudio, Allessandra, Silvia e nipoti.

ELIO FERRARI

Nel 3° anniversario dalla scom-parsa lo ricordano con affetto la moglie Pierina il figlio Vanni e la nuora Anna.

BRUNO FOLLONI

Il circolo PD di Novellara a pochi giorni dalla scomparsa ricorda con sincero affetto l’amica Silvana e manda un forte abbraccio a Romeo e alle figlie Cinzia e Giuliana.

SILVANA GHISELLI

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REDAZIONE: VIALE MONTEGRAPPA, 54 NOVELLARA (RE) TEL. 0522/654447

Direttore responsabile: Dino Medici Proprietario: Circolo il Contemporaneo

Capo Redattore: Paolo Paterlini Redazione: Marco Villa, Giovanni Franzoni, Giovanni Panini, Paolo Bigi, Simone Oliva,

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Il contenuto degli articoli firmati esprime l'opinione dell'autore e non necessariamente quella della redazione

mensile novellarese d'informazione Autorizzazione Tribunale Reg. stampa RE nº589 del 7/12/89

Sped. in abb. post. comma 27 art.2 Legge 549/95 - Fil. RE gr.III 70%

In memoria di Cagossi MarioVanini Susanna, Salati AngiolinaIn memoria di Fantuzzi OrobellaDavolio Fabio, Bertazzoni Romano, Peri Francesco, Roncasaglia Rocco, Caiti Liliano, Reverberi Ermanno, Putifarri Adriano, Cuccolini OmbrettaIn memoria di Crotti RomeoLancellotti Vincenzo e Santina, Fam. Crotti Luciano, Crotti Sergio e Romeo, Fam. Lusetti Remo e fam. Omache, Crotti Michele Catalano Adorina, Fam. Barani Gino, Lanzi Italo In memoria di Bocchi BrunoBocchi Roberto a nome di diversi offerentiIn memoria di Baroni Giuseppina Le amiche Odette e Franca con Paolo e Vincenzo, Faietti Clarice Anna; Le colleghe di lavoro della figlia; Tiracchini Angela, Gianni e Mara Semeghini, I vicini di casa: Subazzoli, Neri, Bigliardi, Corniani, Volpe, Malaguti, Ferretti, Castellani, Arcieri, Di Rosa, Albarelli, Pace, Salmi, Attolini, Agosta, Freddi, Ballabeni, Rossi, Gozzi, Sicilia, Mazza, Morando, Giovane, Crotti Michele Catalano Adorina, Fam. Bartoli Giovanni e Marisa; Franchi Anna, Nives e Luciana Menozzi, fam Folloni Gianfranco Pizzetti Pietro e Susetta, Pizzetti Fausto e Valeria, Bigi Giuseppe e Angela, Taglini Ivano e Roberta, Taglini Ivanna, Semeghini Anna, Marastoni Mirca, Rondini Marisa, Alberini Alida, Mazzoli Giuliana. In memoria di Rocco RinaldiCastagnoli Mirco Sauro e Massimo In memoria di Beltrami MartaLa sorella Beltrami LuisaLibera offertaPaterlini Elisa, Meschieri Claudio.

Offerte in favore dei servizi Istituzione “I Millefiori”

A Giuseppina BaroniGrazie Pina per aver avuto il piacere di cono-scerti, sei stata una persona speciale, sempre disponibile verso tutte le persone, per tutte avevi una parola. Quando mi hai detto che ti eri ammalata, da te ho avuto un grande inse-gnamento sei sempre stata serena e tranquilla e non hai mai fatto pesare il tuo stato di sa-lute fino alla fine. Ti ringrazio per quello che ho ricevuto da te, una grande amica. Resterai sempre nel mio cuore, ti saluto.

Luciana Franchi

Aronne Bagnoli

a due mesi dalla scomparsa lo ricordano con affetto il fratello Paolo

i nipoti Raffaella e Roberto e la cognata.

Poeti di casa nostra

Life is a dream

Frequento cimiteridove amico è il silenzioe vana la misura del tempo.

Percorro vialidove anni e stagionileggo tra i rami.

Mi accolgono porticidove corre il presente:un sorriso, un saluto, un abbraccio.

E il futuro?È nell’azzurro che sovrastalo slargo della piazzae invita al sogno.

di Fosca Soprani

ROCCO RINALDIIn memoria di Rocco nel 12° anniversario della scomparsa lo ricordano gli Amici di sempre, Mirco, Sauro e Massimo.

BRUNONE BERTOZZINel 31° anniversario della scomparsa, lo ricordano con affetto la moglie Valla Gisella, i figli Mario e Lucia, la nuora Marta, il genero Bruno e i nipoti.

Per non dimenticare una persona importante della nostra vita! Nel 19° anniversario lo ricordano con affetto le figlie Rina, Paola, e Sara, ed i generi.

NICOLA SANSONNENell’ 16° anniversario della scom-parsa, lo ricordano con affetto la moglie Maria i figli Emanuela, Daniela e Marco, la nuora il genero e i nipoti.

ANDREANO TRALDINell’ 11° anniversario della scom-parsa, lo ricordano la famiglia Pater-lini Nando e Orianna e la Famiglia Catellani Giancarlo e Ave.

MARIO CATELLANI

Coloro che amiamo e abbiamo per-duto... non sono più dove erano... ma sono ovunque noi siamo. Ciao papà Nella e Maria.

FERNANDO GOZZI

Nel 19° anniversario della scomparsa, lo ricordano con affetto la moglie Nivea e famiglia.

SILVIO BIANCHI

UMBERTO CATTABIANIGIOVANNA FORMENTINI

In ricordo dei genitori i figli Diva e Rino nipoti e pronipoti

DINA GHIZZONI

Nell’ 8° anniversario della scomparsa la ricordano con affetto il fratello Bruno e la sorella Loretta.

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Campagnola Emilia via Reggiolo, 22 tel.0522/663508

Tel.0522/654224 - Fax 0522/654545 - Email [email protected] - Internet www.lombardinivini.it

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