portfolio ::: stefano ivaldi

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stefano ivaldi portfolio

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portfolio architettura 2013

Transcript of portfolio ::: stefano ivaldi

  • stefano ivaldiportfolio

  • arch. Stefano Ivaldi

    via Sebastiano Veniero, 13 - 20148, Milanotel. +39 02. 87078988cel. +39 [email protected]

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    INFORMAZIONI PERSONALInome e cognome

    indirizzotelefonocellulare

    e-mail @nazionalit

    data di nascita

    ESPERIENZE LAVORATIVEdate (da - a)nome e tipo

    date (da - a)nome e tipo

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    date (da - a)nome e tipo

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    ISTRUZIONE E FORMAZIONEdate (da - a)

    nome e tipo di istitutoqualifica conseguita

    voto

    date (da - a)nome e tipo di istituto

    qualifica conseguitavoto

    date (da - a)nome e tipo di istituto

    qualifica conseguita

    CAPACIT E COMPETENZE PERSONALImadrelingua

    altra lingualivello di conosenza

    test

    CAPACIT E COMPETENZE TECNICHEsistemi operativi

    software

    COMPETENZE RELAZIONALI /ORGANIZZATIVE

    Stefano Ivaldivia Sebastiano Veniero, 13 - 20148, Milano+39 02.87078988+39 [email protected]/09/1988

    Ottobre 2012 a oggi (2013)Politecnico di Milano. Assistente presso il Laboratorio di progettazione urbana e territoriale dei prof.ri C. Macchi Cassia e M. De Lucchi

    Gennaio 2013Student competition TRC Tokio Replay Center. Partecipazione

    12 Giugno 2012Incontro Giovani, architettura, citt. La trasmissione dellesperienza, intervento presso Urban Center di Milano

    Marzo 2012 - Giugno 2012Progetto dinterni e ristrutturazione di appartamento privato a Milano.

    Febbraio 2012 - Aprile 2012Salottobuono. Stage curricolare.Supporto attivit di progettazione di allestimenti per le ditte Elica e Gri-foni a Milano in occasione del Salone del Mobile 2012 di Milano.

    2010 - 2012Politecnico di Milano, Scuola di Architettura CivileLaurea magistrale in Architettura delle Costruzioni110 e Lode / 110 e Lode

    2007 - 2010Politecnico di Milano, Facolt di Architettura CivileLaurea di primo livello in Architettura delle Costruzioni, a pieni voti100 / 110 e Lode

    2002 - 2007Istituto Leone XIII, Milano, LIceo Classicodiploma di Maturit Classica

    italianoinglesebuonoTOEIC 2010, livello C1

    Windows (XP, Vista, 7) e Mac OS XMicrosoft Office::::: Word,::::: Excel,::::: Power PointAdobe Suite::::: Photoshop,::::: Illustrator,::::: In-designCAD 2d/3d::::: Autocad,::::: Archicad,::::: SketchupRender::::: Artlantis Studio

    Capacit collaborative maturate attraverso lavori, maquette e progetti di gruppo svolti sia in occasione dei Laboratori accademici, sia af-fiancando professionisti durante lo svolgimento di due Stage curriculari nel corso del ciclo di Laurea. Attivit di volontariato per il doposcuola di ragazzi frequentanti la scuola primaria di secondo grado.

    Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Dlgs 30 giugno 2003, n. 196

    *cv

  • IL RUOLO DI PORTA GENOVALUNGO IL CORSO DEL NAVIGLIO GRANDE

    progetto di tesi. riqualificazione urbanascalo ferroviario porta Genova, Milano

    2012

    Milano, Porta Genova: uno dei 7 scali ferroviari in via di dismissione. Unopportunit irripetibile per la citt, il pretesto per un ragionamento

    sullassetto urbano milanese. Da quilimportanza ed il ruolo dei grandi vuoti urbani e la necessit di avanzare proposte che valgano simultaneamente per una duplice scala: il luogo e la citt. Attraverso una serie di strategie urbane ed architettoniche lintervento mira a ricucire e riconnettere quelle parti di citt il cui tessuto risulta oggi attraversato dal sedime dei binari, percepiti pi come una cesura che non come un elemento unificante.

    Il progetto affronta una serie di altre questioni come la mixit, leffervescenza urbana ed il rapporto densit-intensit attraverso un ap-

    proccio ideativo che declina diversi temi darchitettura. Tra questi: ledificio alto e labitare contemporaneo. Il progetto affronta ed approfondisce la

    residenza per studenti, una coppia di edifici a torre che costituiscono un forte segnale urbano: un landmark per una connessione verde tra via

    Bergognone ed il Parco Argelati. Vengono infine affrontati e progettati una residenza, un mercato ipogeo ed una libreria specializzata.

    #01nodo e linea

  • 02relatore: MariaGrazia Follilaureando: Stefano Ivaldi

    sezione A-A, scala 1/500

  • 02relatore: MariaGrazia Follilaureando: Stefano Ivaldi

    sezione A-A, scala 1/500

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  • -10- 06relatore: MariaGrazia Follilaureando: Stefano Ivaldi

    stratigrae

    01. scossalina: carter metallico di protezione02. guaina impermeabilizzante bituminosa, elastoplatomerica03. strato isolante in polistirene estruso XPS (s.12cm) o pannelli rigidi in lana di roccia (sp.12 cm)04. barriera al vapore: membrana traspirante e impermeabile termoadesiva, a base di bitume e composti polimerici05. sistema di scolo: canale di gronda in zintek (pendenza 2%)06. strato di nitura e protezione per copertura: ghiaia di cava con granulometria media07. massetto di pendenza in cls (altezza minima 10 cm, pendenza 2%)08. prolo di contenimento ad elle09. strato isolante in polistirene estruso XPS (s.15cm) o pannelli rigidi in lana di roccia (sp.15cm)10. elemento strutturale: trave secondaria IPE 36011. elemento strutturale: trave secondaria IPE 55012. montante verticale: tubo quadro13. lamiera forata dalluminio a fori quadri cesoiata (s. 6 mm; VSP [vuoto su pieno] 44,4%)14. mancorrente in prolo tubolare quadro, con sistema di ssaggio mediante proli ad elle15. elemento strutturale: pilastro HEA 40016. pavimento sopraelevato in grigliato metallico modulare17. sistema di sospensione con sottostruttura in montanti e traversi 18. elementi di supporto verticale regolabili in altezza per pavimentazione sopraelevata autolivellante19. massetto in cls con impianti (scarichi, acs, acqua fredda, riscaldamento)20. elemento strutturale: soletta collaborante in cls con rete elettrosaldata (sp. 45 mm) e lamiera grecata EGB 2000 ( h. 175mm, sp. 15mm)21. elemento di ssaggio dei montanti con proli metallici ad elle22. pavimento sopraelevato modulare radiante: nitura con pannelli magnetici di legno composito23. strato di isolamento acustico con pannelli rigidi di lana di roccia (sp.3cm)24. tenda avvolgibile di schermatura verticale in materiale polimerico ad alte prestazioni oscuranti25. elemento prolato tubolare quadro zincato26. strato di nitura: intonaco (0,5 cm) a base di calce e gesso27. strato di regolarizzazione: malta pre- miscelata da intonaco (0,5cm)28. elemento resistente in laterizio alveolato, tipo Alveolater (sp. 30cm)29. porta tamburata termoisolante30. blocco in cls cellulare tipo YTONG a bassa trasmittanza (U= 0,08 W/mK)31. insso con vetri di tipo basso emissivo e camera in gas argon (U=0,8 W/mK)32. strato di nitura e protezione: zoccolino 33. controsotto appeso in bre minerali e gesso su orditura di proli e ganci metallici34. controsotto su autorimessa: REI 120, pannelli con anima incombustibile in silicato di calcio a matrice minerale idrata, Euroclasse A1, con nitura verniciabile in colori RAL e bordi dritti35. strato di nitura: pavimentazione in cemento lisciato al quarzo con frattazzatrice meccanica (elicottero)36. massetto e strato di allettamento 37. elemento strutturale: tirafondi per ssaggio pilastri HEA 80038. fondazione superciale a platea39. magrone: strato di cemento magro (sp.10cm) per interposizione fra terreno e armature prima della realizzazione del getto40. prolo di contenimento UPN41. sistema di ssaggio con elementi di piastra e contropiastra42. sistema di ssaggio con bulloni a espansione per fori ciechi (con prigioniero e manicotto conici)43. massetto in calcestruzzo con rete elettrosaldata (pendenza 2%)44. strato di allettamento: malta a base cementizia45. strato di rivestimento: pavimentazione esterna in lastre di pietra serena46. terreno a granulometria media47. elemento di drenaggio48. sistema di raccolta delle acque meteoriche: canalina pavimentata con grigliato metallico continuo: 48.1 sottofondo in calcestruzzo 48.2 rinanco in calcestruzzo 48.3 grigliato metallico

    prospetto est, 1/200

    prospetto ovest, 1/200

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    01. 02. 03. 04. 05.

    01. 02. 03. 04. 05.

    legenda:01. colazione 07.00 am02. mattinata 10.00 am

    03. pranzo, cena 01.00 pm 08.00 pm

    04. notte 00.00 am05. week-end

    legenda:01. colazione 07.00 am

    02. studio 10.00 am03. pranzo, cena 01.00 pm 08.00 pm

    04. serata 10.00 pm05. notte 00.00 am

    pianta piano 4, scala 1:200

    mixit, diversicazione degli alloggi e aggregabilit

    ess

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    10relatore: MariaGrazia Follilaureando: Stefano Ivaldi

    bilocale 54 mqdoppio aaccio

    quadrilocale 108 mqdoppio aaccio

    trilocale 64 mqdoppio aaccio

    monolocale 35 mqsingolo aaccio

    monolocale 29 mqsingolo aaccio

    trilocale 82 mqdoppio aaccio + patio

    duplex 69 mqdoppio aaccio + spazio aperto

    di pertinenza

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  • ARCHITETTURA PER IL COSTRUITO: UN COMPLESSO AGRICOLO

    progetto di conservazione e riusoCascina Triulza, Melzo

    2012

    Il progetto di riuso di Cascina Triulza affronta il tema architettonico della cascina lombarda a corte.

    Dopo un progetto di conoscenza e lettura dellesistente, a partire dalle sue caratteristiche e punti di debolezza, sono state definite una serie di

    strategie finalizzate allinserimento di attivit legate ai giovani studenti dei licei in prossimit. Ne deriva cos la distribuzione di una sala studio nel corpo ad aula delle scuderie, di uno spazio espositivo allinterno della torre a

    sviluppo verticale e di uffici nel volume che una volta accoglieva la casera. I due fienili, rivolti verso la grande piazza della stazione, divengono invece loccasione per la dislocazione di un caf-bistrot e di una sala conferenze

    accessibile anche dallesterno della cascina.Dal punto di vista strategico il progetto non si impone sullesistente quanto

    piuttosto tenta di comprenderne i caratteri per divenirne asservito. Si potrebbe altrimenti parlare di un progetto del nuovo per il costruito, a

    servizio del costruito.

    #02scuderie

  • -17- 02 cascina triulzamasterplan, 1:2000politecnico di milano | facolt di architettura civile | corso di laurea magistrale in Architettura delle Costruzioni | a.a 2011-2012 | Seminario di metodologie e tecniche per la conservazione 2 Prof. Christian Campanella | Prof.Ssa Mara Berardi | Prof. Marco Borsotti | Prof. Fabio Maroldi | Prof. Gianfranco Brusa |Studenti: Alba Deangelis (765098) Stefano Ivaldi (766742) Simone Valsecchi (766753)

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    03 cascina triulzapiano terra, 1:500politecnico di milano | facolt di architettura civile | corso di laurea magistrale in Architettura delle Costruzioni | a.a 2011-2012 | Seminario di metodologie e tecniche per la conservazione 2 Prof. Christian Campanella | Prof.Ssa Mara Berardi | Prof. Marco Borsotti | Prof. Fabio Maroldi | Prof. Gianfranco Brusa |Studenti: Alba Deangelis (765098) Stefano Ivaldi (766742) Simone Valsecchi (766753)

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    spazio intimo0-45 cm

    spazio personale45 - 120 cm

    spazio sociale120 -360 cm

    spazio pubblico360 - 760 cm

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    01. eventuale | concerti 02. eventuale | cineforum allaperto 03. eventuale | piccole ere 04. ordinario | quotidianit

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    03 cascina triulzapiano terra, 1:500politecnico di milano | facolt di architettura civile | corso di laurea magistrale in Architettura delle Costruzioni | a.a 2011-2012 | Seminario di metodologie e tecniche per la conservazione 2 Prof. Christian Campanella | Prof.Ssa Mara Berardi | Prof. Marco Borsotti | Prof. Fabio Maroldi | Prof. Gianfranco Brusa |Studenti: Alba Deangelis (765098) Stefano Ivaldi (766742) Simone Valsecchi (766753)

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    spazio sociale120 -360 cm

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    01. eventuale | concerti 02. eventuale | cineforum allaperto 03. eventuale | piccole ere 04. ordinario | quotidianit

    scala 1:100

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    legenda:01. caf - bar02. foyer - atrio - mostre temporanee03. biglietteria - guardaroba04. servizi igienici05. dotazioni impiantistiche06. deposito07. sala conferenze08. distribuzione09. sala studio10. laboratorio11. sala proiezioni12. spazio espositivo - mostre13. ucio14. sala riunioni15. terrazza

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  • (H)OSPITAL(E)strategia urbana

    Ospedale militare, via S. Bon, Milano2011

    Il progetto prende le sue mosse da due temi lanciati da due parole chiave: residenza e preesistenza.

    La prima di queste mette in campo una serie di questioni che richiedono di volgere lo sguardo al tema dellabitare oggi, il secondo mette invece laccento sulle condizioni al contorno che caratterizzano larea in cui un

    progetto si colloca. Da qui si comprende lobiettivo che il progetto si propone di perseguire

    nellintervento sullarea dellex Ospedale Militare di Via Saint Bon a Milano. Si tratta di una vera e propria sfida che esclude il troppo semplicistico

    espediente della tabula rasa architettonica e propone di salvaguardare i corpi di fabbrica dellospedale, di cui si riconosciuto un valore storico

    tipologico e morfologico, per ridurne al minimo la demolizione.La strategia prevede quindi di intervenire attraverso una serie di oper-azioni di addizione, sottrazione e moltiplicazione che lavorano sui temi

    delle aggiunte volumetriche, delle superfetazioni, degli svuotamenti, degli inserimenti(infill).

    #03residenza epreesistenza

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  • HOUSINGprogetto residenziale e di riqualificazione urbana

    Ospedale militare, via S. Bon, Milano2011

    Il progetto si colloca in unarea dotata di un forte carattere residenziale. Il brano di citt che si sviluppa infatti lungo via Inganni caratterizzato dalla presenza di veri e propri quartieri dormitorio; da qui la necessit di con-cepire un masterplan attento ai temi della densit, dellintensit (intesa

    come densit duso) e della mixit. Tale mix deve essere tanto funzionale, quanto sociale e tipologico. Per tal motivo il progetto prevede al piano terra

    una serie di piastre pubbliche e commerciali, il cui disegno si lega stret-tamente con i corpi dei fabbricati, il disegno dello spazio aperto pubblico e

    con un parco urbano per la citt.La mixit funzionale poi affiancata da un mix tipologico che prevede il

    disegno sia di edifici in linea - di differenti altezze e disposti secondo una conformazione a corte - sia di un edificio a torre. Alla scala architettonica tale tema di ibridazione tipologica si traduce nella stratificazione di diversi tipi residenziali (in linea, a schiera e a ballatoio) e prevede unaggregabilit di svariati tagli d alloggio. Per il disegno di questultimi il progetto affronta

    infine i temi della flessibilit e dellaggiornabilit degli spazi privati.

    #04abitare

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  • A PIAZZA DUOMO...progetto di riqualificazione urbana

    P.za del Duomo, Milano2010

    Il progetto per Piazza Duomo a Milano prevede due intenti strategici dif-ferenti: limitare e connettere.

    Bordering consiste nel ridimensionamento della piazza finalizzato a con-ferirle una dimensione a misura duomo attraverso la costruzione di un

    limite. Questo dovr cingere il perimetro della pavimentazione del Portalup-pi, completare volumetricamente loriginario progetto del Mengoni e creare

    uno spazio relazionale protetto.Linking conferisce nuovamente un ruolo centrale alla piazza mediante la valorizzazione degli assi di collegamento tra la piazza stessa ed il sistema

    di piazze circostanti.Quali dunque i materiali e gli strumenti? Il progetto propone ad esempio la costruzione di alcuni stalli fissi per il mercato, la piantumazione di due filari di tigli, oltre alla realizzazione di un corpo di fabbrica porticato antistante la cattedrale. Questo presenta, in sezione, le caratteristiche degli edifici lim-

    itrofi progettati dal Mengoni; in alzato, un rivestimento riflettente rivolto verso il Duomo e composto da pannelli pivot orientabili.

    #05bordering-linking

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  • 3 STRATEGIE PER 1 sola AREAstrategie urbane

    Naviglio Grande, Milano2011

    Studiare lasse del Naviglio Grande e quella parte della citt di Milano che si sviluppata lungo il suo corso significa comprenderne le caratteristiche strutturali e formali nel suo complesso. Si analizza quindi larea nella sua

    immagine complessiva per poi proporne una lettura orientata e funzionale alla sua suddivisione in tre sottoaree, secondo una logica non del tutto

    dissimile da quella del campionamento. Queste - rinominate nodo, tessuto produttivo e tessuto poroso sono facilmente identificabili e confrontabili in

    quanto paradigmi di differenti situazioni territoriali. A fronte di tale operazione critica e del riconoscimento di tale sequenza di aree, non si propone di

    intervenire con un progetto univoco, bens si opta per scegliere di volta in volta la strategia pi adatta alle necessit.

    Ecco cos il dipanarsi lungo tutta larea di progetti che tengono conto di un complessivo scenario futuro per questo brano di citt, ma che al con-

    tempo si focalizzano su tre temi: mixit diffusa, sostenibilit e riconnessione urbana.

    #063x1

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    campionamento

    concept-strategie

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    masterplan

    nodo - mixit

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    tessuto produttivo - sostenibilit

    tessuto poroso - riconnessione urbana

  • ISHIHARA HOUSEridisegno e ricomposizoone

    Osaka2007

    Lesercizio consiste nel ridisegno di un caso studio progettato da T. Ando nel 78. Si tratta di Ishihara House, conosciuta come Glass Block House.La residenza bifamiliare viene pensata per una coppia con genitori e per

    ospitare gli uffici dellazienda familiare di arredamento. Ledificio si presenta composto da tre volumi su tre livelli; isolato dal mondo esterno grazie

    a muri pieni in calcestruzzo, organizzato intorno a una corte centrale. Lintroversione diviene cos al contempo tentativo di rifuggire il caos urbano ed espedeiente areoilluminante; verso il cortile interno i prospetti risultano

    infatti caratterizzati dalluso del vetro cemento.Il progetto interpreta lo stato di fatto per poi scomporne e ripensarne gli

    spazi nellottica di una fruizione differente da quella originaria.Si pensato infatti ad un luogo abitato da una famiglia-tipo occidentale, composta da genitori e da due figli. La ricomposizione prevede perci la

    realizzazione di uno studio, un ingresso ed una cucina al piano terreno; un soggiorno, una camera da letto ed un bagno al piano primo e due cam-

    ere singole con bagno e lavanderia distribuite allultimo livello.

    #07glass block house

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    piano terra

    piano primo

    piano secondo

  • BI.LOCALE BI.COLOREappartamento privatovia Veniero, Milano

    2012

    #08autoritratto

    Il progetto prevede la ristrutturazione di un bilocale di 50 mq a Milano. Ad una precedente e rigida distribuzione organizzata lungo un ingom-

    brante corridoio, si preferita una dislocazione degli ambienti che riduca al minimo la presenza di spazi distributivi al fine di ampliare il pi possibile la

    zona giorno. La camera da letto presenta, al contrario, una superficie sufficientemente

    ampia da consentire lespansione del bagno con la creazione di una fascia attrezzata costituita da arredi fissi come una doccia in muratura ed un armadiatura. Gli spazi, pi che attraverso porte e diaframmi, risultano scanditi mediante luso del colore ed attraverso la creazione di un volume tra lambiente del soggiorno-pranzo e quello della cucina. Tale elemento non raggiunge la quota del soffito, ma si limita ad unaltezza di 2,1m dal

    pavimento, consentendo di conseguenza una continuit spaziale che sot-tolinea la ricerca di unit tra gli ambienti.

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    assonometria assonometria

    prospettiva

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    continuit.

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    separare, non dividere.

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    verde.

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    carta da zucchero.

  • TRC. TOKIO REPLAY CENTERedificio polifunzionale

    Akihabara, Tokio2013

    TRANSIZIONE_Il progetto si fonda su un principio di gradualit di passag-gio dallo spazio pubblico a quello privato. In questo modo, secondo la

    logica della prossemica, un nucleo centrale ed introverso corrisponde agli spazi destinati alle stanze a noleggio (bang), mentre gli spazi di margine, destinati allo spazio semipubblico, dialogano direttamente con la citt.

    ESTRUSIONE_Il secondo step consiste nellestrusione dello spazio privato, per un numero di livelli necessario a soddisfare il program building. Si gen-erano in questo modo due volumi destinati ad ospitare le singole stanze.ELEVAZIONE_Una connessione verticale puntuale diviene lelemento che lega i diversi livelli del progetto. Si tratta di una torre di risalita con scale ed

    ascensori che consente il raggiungimento dei diversi spazi.CONNESSIONE_Attorno al nucleo interno, un nastro: un elemento per cos dire fluido e continuo, generato dalla successione di rampe e piani inclinati. Tale elemento, oltre ad essere destinato ad un mix funzionale di negozi, bar e spazi multi purpose, genera, ripiegandosi su se stesso, lo

    spazio in sommit destinato ad auditorium e foyer.

    #10multi-BANG!

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