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Direzione SanitariaPO San Jacopo

AF Materno Infantile

Policy aziendale Promozione e sostegno dell’allattamento materno

DOC.AFMI.04Rev. 3: 15/12/2014

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DOC.AFMI.04Policy Aziendale Promozione e Sostegno dell’Allattamento Materno

INIZIATIVA OSPEDALE AMICO DEL BAMBINO (BFHI)

Copia in distribuzione controllata

Copia in distribuzione non controllata

Referenti del documento: Beatrice Severini, Luisella Chieli

Codice Documento Revisione Data emissioneDOC.AFMI.04 3 15/12/2014

Redatto Firma Verificato/Condiviso Firma Approvato Firma

Referente G di LBeatrice Severini

Dir. UO PediatriaDott. R. Agostiniani

Direttore GeneraleDott. Roberto Abati

Dir. UO Ostet. Ginecol.Prof. P. Florio

Direttore SanitarioDott. Lucia Turco

Dir. UF Consultoriale Monica Cimoroni Direttore PO

Roberto Biagini

Referente G di LLuisella Chieli

Dir. InfermieristicoRosaria Raffaelli

Dir. UO AIOFabio Pronti Dir. Dip.Mat.-infant.

Dott. R. AgostinianiDir UO AIT PTMonica Marini

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Indice

Introduzione......................................................................................................................................... 3

1. Scopo e applicabilità ....................................................................................................................... 3

2. Definizioni ..................................................................................................................................... 4

3. Elaborazione del documento ........................................................................................................... 5

4. Obiettivi specifici ........................................................................................................................... 6

4.1 I 10 passi per la promozione dell’allattamento al seno ............................................................ 6

4.2 Impegni dell’Ospedale San Jacopo a garanzia della qualità e trasparenza dei percorsi per

l’allattamento al seno e l’alimentazione dei bambini ........................................................... 10

4.2.1 Rispettare i principi e le finalità del codice ................................................................. 10

4.2.2 Applicare le cure amiche della madre .......................................................................... 11

5. Riferimenti bibliografici, risorse e siti WEB ................................................................................ 11

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IntroduzionePreso atto che:

E’ diritto di tutti i bambini godere del miglior stato di salute possibile e beneficiare di un’alimentazione ottimale (Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Art. 24-1989);

È diritto dei genitori ricevere informazioni chiare, aggiornate, indipendenti da interessi commerciali sulla salute e sulla nutrizione dei bambini per fare scelte consapevoli sulle cure e alimentazione dei figli e beneficiare di un aiuto che consenta loro di mettere in pratica tali scelte;

L’allattamento al seno esclusivo (fino a sei mesi compiuti) e prolungato (con cibi complementari anche fino a due anni ed oltre) è il modello di riferimento per l’alimentazione dei bambini e un irrinunciabile determinante di salute per gli importanti benefici che assicura al bambino e alla madre, studiati e supportati da solide evidenze scientifiche che ne dimostrano le significative ricadute positive per il singolo, le famiglie, la comunità, il sistema sanitario e l’ambiente;

La protezione, promozione e sostegno dell’allattamento materno e della corretta alimentazione infantile costituiscono un intervento prioritario di salute pubblica, raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dalla Commissione Europea, dalle Società Scientifiche e dalle principali Organizzazioni non governative a tutela della salute e occupano un ruolo centrale in un numero crescente di programmi dei Governi e delle Regioni nonché un ottimo indicatore delle competenze culturali ed organizzative di un sistema sanitario interessato a proteggere, promuovere e tutelare la salute dell’infanzia;

Gli interventi integrati previsti dall’Iniziativa internazionale dell’OMS/Unicef Ospedale Amico dei Bambini sono caratterizzati da un’elevata evidenza scientifica e dal massimo grado di raccomandazione per le ricadute positive sui tassi di avvio e di durata dell’allattamento materno, attraverso la riorganizzazione e trasformazione dei Punti Nascita per assicurare a ogni bambino un ambiente di assistenza sanitaria che protegga, promuova e sostenga l’allattamento al seno come la norma;

L’Ospedale San Jacopo:

Dichiara che l’allattamento al seno è, per ogni donna, il modo migliore di alimentare i propri figli e riconosce gli importanti benefici che ciò comporta per la salute della donna, del bambino, della famiglia, del sistema sanitario e della società.Riconosce il ruolo fondamentale delle pratiche ospedaliere e delle conoscenze e competenze degli operatori sanitari a contatto con donne in gravidanza, madri, bambini per fornire un sostegno adeguato all’avvio e al proseguimento dell’allattamento materno e più in generale per consentire ai genitori scelte informate sull’alimentazione dei propri figli. Considera obiettivo prioritario garantire un buon inizio di vita attraverso azioni che valorizzino e sostengano le capacità naturali della coppia madre bambino, della coppia parentale e della comunità.È impegnato nella promozione della salute secondo i principi della Sanità Mondiale e le direttive del Piano Sanitario Nazionale e Regionale.

1. Scopo e applicabilitàA. Scopo di queste linee guida è: Assicurare che i benefici dell’allattamento al seno ed i mancati benefici

dovuti all’alimentazione con sostituti del latte materno siano presentati a tutte le donne assistite presso l’ospedale di Pistoia, affinché possano

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prendere una decisione in maniera informata. Assicurare che tutti gli operatori sanitari che hanno contatti con queste

donne siano in grado di fornire un aiuto pieno e competente per iniziare e continuare l’allattamento al seno, esclusivo dalla nascita fino a sei mesi e poi continuato con alimenti complementari fino ai due anni di vita ed oltre secondo il desiderio del bambino e della mamma.

Assicurare un sostegno efficace ai genitori che abbiano fatto una scelta informata sull’utilizzo dei sostituti del latte materno.

B. Modalità di elaborazione e revisioneI protocolli e le procedure operative per gli operatori sanitari e il materiale informativo per i genitori, relativo alla promozione e al sostegno dell’allattamento materno presso l’Ospedale S. Jacopo, sono redatti coerentemente con i principi della presente Politica e con tutti i materiali aggiornati dell’iniziativa dell’OMS/Unicef Ospedali & Comunità Amici dei Bambini.

Queste linee guida devono essere aggiornate periodicamente.

C. ApplicabilitàL’adesione del personale a queste linee guida è obbligatoria.Qualsiasi variazione dovrà essere discussa con il responsabile del Servizio e, successivamente, con la Referente del progetto BFHI e il gruppo di lavoro sull’allattamento al seno. In caso di urgenza, quando le variazioni sembrino essere giustificate dallo stato di salute della donna o del bambino, l’operatore dovrà fare riferimento ai medici incaricati dell’assistenza di quella madre e di quel bambino; questi dovranno poi discutere il caso in apposite riunioni.In caso di nuova nomina di un Direttore, la Direzione Aziendale dovrà formalizzare, attraverso la presentazione della Politica e la richiesta di sottoscrizione, la sua assunzione di responsabilità nei confronti del progetto.Infine la Direzione Aziendale e quella del Dipartimento Materno-Infantile (DMI) devono garantire ai Referente del progetto la partecipazione agli incontri della Rete Ospedali & Comunità Amici dei Bambini per l’allattamento e a tutte le iniziative relative al Progetto promosse dall’UNICEF.

2.Definizioni Operatore/Personale Sanitario: qualsiasi persona che lavora all’interno dell’Ospedale S. Jacopo

che risulti a contatto in qualsiasi forma con donne in gravidanza, mamme, bambini, anche se assunto temporaneamente.

Dieci Passi: “10 Passi per allattare al seno con successo”, previsti dall’Iniziativa dell’OMS/Unicef Ospedali & Comunità Amici dei Bambini.

Codice: Codice internazionale sulla Commercializzazione dei sostituti del latte materno e tutte le successive risoluzioni pertinenti dell’Assemblea Mondiale della Sanità.

Prodotti coperti dal Codice: sostituti del latte materno, biberon e tettarelle, con estensione a paracapezzoli e ciucci, come richiesto dall’Iniziativa Ospedali & Comunità Amici dei Bambini.

Sostituti del Latte Materno: qualsiasi alimento commercializzato o rappresentato come idoneo a sostituire parzialmente o totalmente il latte materno, ovvero tutti i tipi di latte artificiale nelle varie formulazioni (formule iniziali, di proseguimento, di crescita, premontata lattea, formule speciali, fortificanti del latte materno) e tutti i cibi e le bevande se presentati come adatti ad essere somministrati ai bambini sotto i sei mesi di età (tisane, camomilla, acque minerali, ecc.).

Allattamento materno esclusivo: solo latte materno (anche spremuto o donato), vitamine o farmaci per motivi medici.

Allattamento materno predominante: latte materno (anche spremuto o donato) più liquidi non nutritivi (acqua, soluzione glucosata, tisane, succhi non zuccherati).

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Alimentazione Complementare: latte materno (anche spremuto o donato) più qualsiasi altro alimento o bevanda, compreso il latte artificiale.

Non Allattamento: solo altri alimenti o bevande diverse dal latte materno. Materiali/informazioni aziendali: tutti gli opuscoli, depliant, guide, libretti, informazioni,

prodotti, ecc. distribuiti o patrocinati dagli Azienda e messi a disposizione dei genitori. Rooming-in: mamma e bambino sempre insieme, 24 ore su 24, fin dalla nascita durante tutta la

degenza. Contatto pelle-pelle: contatto diretto e prolungato tra la pelle del neonato nudo e quella della

madre, entro 5 minuti dalla nascita e per almeno due ore. Cure Amiche della madre: pratiche ospedaliere durante il travaglio e il parto indicate

dall’Iniziativa dell’OMS/Unicef Ospedali e Comunità Amici dei Bambini.

3. Elaborazione del documentoIl presente documento è stato elaborato dal Gruppo di Lavoro BFHI di Pistoia composto da:

Inf. e IBCLC Beatrice Severini Referente Aziendale BFHIInf. Coord. Luisella Chieli Referente Aziendale BFHIOst. Coord. Alessandra Toni UO OstetriciaDr. Ugo Gasperini UO PediatriaDr. M. Luisa Bigozzi UO OstetriciaOst. Melissa Selmi UO OstetriciaOst. Irene Calistri UO OstetriciaInf. Coord. Stefania Magnanensi UO PediatriaInf. Carla Franceschini UO PediatriaOst. Monica Pierinelli UFS Consultorio PTDr. Monica Cimoroni UFS Consultorio PTSignora Renata Ferro Gruppo Gocce di Latte

Responsabile di verifica e controllo del documento:

Dott. Rino Agostiniani Direttore Dipartimento Materno Infantile

Il presente documento è stato condiviso con le seguenti figure aziendali:

Direttore Generale Roberto AbatiDirettore Sanitario Lucia TurcoDirettore Amministrativo Luca CeiDirettore di Presidio Ospedaliero Roberto BiaginiDirettore Dip. Materno Infantile Rino AgostinianiDirettore Infermieristico Rosaria RaffaelliDirettore UO AIO Fabio ProntiDirettore UO Pediatria Rino AgostinianiDirettore UO Ostetricia e Ginecologia Prof. Pasquale Florio Direttore UF Consultoriale Monica CimoroniDirettore Dir UO AIT PT Monica MariniDirettore UO Farmacia Paolo Giannelli

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4. Obiettivi specifici4.1 I 10 passi per la promozione dell’allattamento al senoPASSO 1: definire una politica aziendale per l’allattamento al seno e farla conoscere a tutto il

personale.

1.1 La Politica prevede il rispetto di tutti i Dieci Passi, del Codice e delle Cure Amiche della Madre, in linea con i più recenti standard basati sulle evidenze scientifiche e con i materiali dell’Iniziativa dell’OMS/Unicef Ospedale Amico dei Bambini.

1.2 Le linee guida devono essere conosciute da tutti gli operatori sanitari (che devono eseguire almeno 2 ore di corso di orientamento) che hanno contatto con donne assistite da questo ospedale prima, durante e dopo il parto. I nuovi assunti ne devono essere informati al momento di prendere servizio.

1.3 Le linee guida devono essere disponibili per consultazione in tutti i servizi e le unità operative dove possono essere utilizzate. Una copia delle linee guida deve anche essere in possesso dei responsabili delle unità operative.

1.4 Una versione semplificata di queste linee guida, anche nelle lingue di maggior diffusione, deve essere esposta in tutti i reparti dove ci siano donne in gravidanza e madri con bambini e neonati, ad eccezione delle strutture dedicate alla patologia della gravidanza.

1.5 L’effettiva applicazione della Politica e la necessità di eventuali revisioni sono verificate annualmente utilizzando gli strumenti di monitoraggio previsti dall’Iniziativa dell’OMS/Unicef Ospedale Amico dei Bambini a cura del Gruppo di lavoro multidisciplinare coordinate dal Referente Aziendale BFHI.

PASSO 2: formare tutto il personale sanitario per attuare la politica e i protocolli.2.1 L’Ospedale S.Jacopo ritiene fondamentale garantire la formazione e l’aggiornamento periodico

sull’allattamento e l’alimentazione infantile di tutti gli operatori a contatto in qualsiasi forma con donne in gravidanza, mamme e bambini.

2.2 La formazione specifica è obbligatoria per tutti gli operatori, anche se assunti temporanea-mente, ed è diversificata in base alle competenze richieste dal ruolo professionale di ciascuno (dedicato, coinvolto ed informato), prevedendo come contenuti formativi comuni l’allattamento materno, l’alimentazione con sostituti del latte materno, il rispetto del Codice, le Cure amiche della madre.

2.3 I nuovi assunti, dopo la frequenza del Corso di orientamento alla Politica completano la loro formazione entro sei mesi da quando prendono servizio. Nel frattempo, in caso debbano dare consigli alle donne sull’alimentazione dei bambini, si consultano con un operatore formato.

2.4 La responsabilità per i contenuti, l’organizzazione e il monitoraggio dell’avvenuta formazione è affidata alla Referente Aziendale BFHI e ai formatori sull’allattamento al seno e alla UO Sviluppo e Formazione delle Risorse Umane.

2.5 La ricertificazione ed aggiornamento periodico alle figure specializzate in allattamento quale IBCLC devono essere promossi e garantiti.

2.6 La responsabilità di garantire la partecipazione alla formazione obbligatoria è affidata ai responsabili delle UU.OO. coinvolte ed alla Direzione dell’Ospedale.

PASSO 3: informare tutte le donne in gravidanza e le loro famiglie sui benefici e sulla pratica dell’allattamento al seno.

3.1 Tutte le donne in stato di gravidanza entro la 34° sett. assistite in questo ospedale devono ricevere, per una corretta decisione informata, informazioni sui benefici dell’allattamento al seno e sui possibili rischi dell’alimentazione con sostituti del latte materno, sulle basi

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fisiologiche dell’allattamento al seno e sui problemi più frequenti che potrebbero dover affrontare e sulle pratiche assistenziali durante il travaglio e il parto (Cure amiche della madre).

3.2 Queste informazioni sono trasmesse alle future madri in occasione delle visite di controllo individuali, in occasione degli incontri di gruppo organizzati presso l'Ospedale S. Jacopo per la visita alla sala parto e per il corso sulla parto-analgesia e durante i corsi di accompagnamento alla nascita dei Servizi territoriali. Tali informazioni sono rafforzate dalla consegna della checklist prenatale. Alle donne che non hanno ricevuto tali informazioni verrà consegnata la checklist prenatale al momento della compilazione della cartella clinica alla 38° settimana."

3.3 L’avvenuta informazione alle donne in gravidanza viene registrata nella documentazione clinica della donna (consegna checklist prenatale) ed in cartella.

3.4 Per le donne in gravidanza che presentano bisogni specifici (compresa la scelta di alimentazione con i sostituti del latte materno) viene offerta una consulenza individualizzata sull’alimentazione infantile e una presa in carico mirata.

PASSO 4: mettere i neonati in contatto pelle a pelle con la madre immediatamente dopo la nascita per almeno un’ora e incoraggiare le madri a comprendere quando il neonato è pronto per poppare, offrendo aiuto se necessario.

4.1 Tutte le donne che hanno avuto un parto fisiologico o sono state sottoposte a taglio cesareo elettivo con anestesia epidurale, devono poter tenere il neonato in contatto pelle-a-pelle subito dopo il parto, in un ambiente tranquillo e silenzioso, per almeno 2 ore o fino a quando lo desiderino, e comunque non prima del termine della poppata.

4.2 Tutte le donne devono essere incoraggiate ad offrire il seno al neonato non appena mostra i segnali di fame, generalmente entro un’ora dalla nascita. Questa prima poppata deve essere assistita da un operatore adeguatamente formato.

4.3 Le routine assistenziali vengono rimandate al termine del contatto pelle-a-pelle.4.4 Quando la madre non è disponibile, il pelle-pelle può essere offerto al padre, se lo desidera,

esponendo i benefici. 4.5 Se il contatto pelle-pelle non viene effettuato alla nascita oppure se viene interrotto per motivi

medici o per scelta informata materna, gli operatori offrono attivamente alle madri la possibilità di riprenderlo non appena possibile.

4.6 Ad una madre che ha partorito con un taglio cesareo con anestesia generale, entro mezz’ora dal momento in cui è di nuovo vigile e reattiva, il neonato viene messo a contatto pelle-a-pelle per almeno 2 ore o comunque per tutto il tempo che lo desidera, garantendo un‘adeguata assistenza; in attesa del risveglio della madre , il pelle-a-pelle può essere effettuato dal padre se lo desidera.

4.7 Le madri dei neonati che necessitano di cure particolari e sono ricoverati in Patologia Neonatale sono incoraggiate a tenere i loro bambini a contatto pelle a pelle quando le condizioni cliniche del neonato lo consentano.

PASSO 5: mostrare alle madri come allattare e come mantenere la secrezione lattea anche nel caso in cui vengano separate dai neonati.

5.1 Entro sei ore dalla nascita un operatore dedicato garantisce a tutte le madri che allattano la spiegazione e la dimostrazione della posizione, attacco e suzione corretti al seno, verificandone la comprensione da parte della madre e riportando la relativa registrazione in cartella.

5.2 La valutazione dell’allattamento viene eseguita da un operatore dedicato a tutti i neonati ogni turno, e viene registrata in scheda nella documentazione clinica del bambino, sviluppando un piano di assistenza individualizzata ove necessario.

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5.3 La spremitura manuale viene spiegata e mostrata a tutte le mamme da un operatore dedicato, verificandone la comprensione e riportando l’avvenuta informazione nella documentazione clinica della mamma.

5.4 Durante la degenza e alla dimissione gli operatori discutono con tutte le mamme come riconoscere se l’allattamento procede normalmente, quali sono le problematiche più frequenti e come gestirle, chi contattare in caso di necessità.

5.5 L’avvenuta informazione alle madri viene registrata nella documentazione clinica del Neonato(checklist postnatale) e della donna.

5.6 Quando madre e neonato devono essere separati per ragioni mediche, le madri devono essere stimolate a spremere il latte quanto prima dalla separazione, comunque almeno entro le 6 ore dal parto o appena le loro condizioni di salute lo permettano, e mantenendo successivamente un’adeguata stimolazione tramite spremitura manuale o meccanica almeno 8 volte nelle 24 comprese le ore notturne.

5.7 Le madri che sono separate dal loro neonato vengono incoraggiate ad effettuare la “Kangaroo Mother Care”.

5.8 Alle madri che per scelta pienamente informata o per motivi medici utilizzano i sostituti del latte materno vengono presentate, in maniera individualizzata e riservata, le varie opzioni per l’alimentazione sostitutiva per aiutarle ad individuare la soluzione AFASS (accettabile, fattibile, abbordabile, sostenibile e sicura) più adatta e vengono illustrate le modalità di preparazione, somministrazione e conservazione dei sostituti del latte materno, verificandone la comprensione; è prevista anche la consegna di un opuscolo informativo. Vengono anche date istruzioni su come aver cura dei seni.

PASSO 6: non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno tranne che su precisa prescrizione medica.

6.1 Nessun altro liquido o alimento oltre al latte materno dev’essere somministrato ad un neonato allattato al seno, a meno che non vi siano ragioni mediche accettabili.

6.2 Incoraggiare le madri ad allattare esclusivamente al seno fino al 6° mese e continuare ad allattare anche per 2 anni ed oltre.

6.3 In caso di supplementazione, i genitori devono esserne informati e se ne deve spiegare adeguatamente la ragione.

6.4 Qualsiasi supplemento prescritto dal medico deve essere registrato nella cartella clinica indicando la motivazione, il tipo, la posologia e la modalità di somministrazione.

6.5 I genitori che richiedono supplementi devono essere informati dei possibili rischi che ciò comporta per il proseguimento dell’allattamento al seno.

6.6 Nel caso si renda necessario l’uso di latte di banca per ragioni mediche (es. neonati patologici) si dovrà sempre richiedere il consenso informato ai genitori.

6.7 I supplementi somministrati per ragioni mediche o su richiesta dei genitori devono essere dati al bambino con ausili (bicchierino, siringa ecc.) a meno che non sia stata presa una definitiva decisione di alimentare il bambino con sostituti.

6.8 I genitori che decidono di alimentare i loro figli con sostituti del latte materno, anche dopo essere stati informati dei possibili rischi che ciò comporta, ricevono istruzioni aggiornate e individualizzate e un sostegno efficace.

PASSO 7: sistemare il neonato nella stessa stanza della madre (rooming- in) in modo che trascor-rano insieme ventiquattro ore su ventiquattro durante la permanenza in ospedale.

7.1 Tutti i neonati rimangono insieme alle loro madri dal momento della nascita per tutta la durata della degenza, 24 ore su 24, tranne quando esistano controindicazioni mediche neonatali o materne oppure per scelta pienamente informata della madre.

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7.2 La responsabilità principale delle cure dei bambini appartiene alle proprie madri.7.3 La separazione tra madre e figlio avverrà solo nel caso in cui stare assieme comporti gravi

rischi per la salute della madre e/o del bambino.7.4 Ogni separazione mamma-neonato viene registrata nella documentazione clinica del bambino,

specificandone i motivi e limitandola al tempo necessario.7.5 Durante tutta la degenza ai genitori viene offerta attivamente la possibilità di essere presenti

alle attività diagnostiche e assistenziali che riguardano il loro bambino.7.6 Alle madri sottoposte a taglio cesareo vengono offerti il sostegno e il supporto adeguati per

garantire il rooming-in 24 ore su 24.

PASSO 8: incoraggiare l’allattamento a richiesta tutte le volte che il neonato sollecita nutrimento.8.1 Tutte le madri sono aiutate a riconoscere i segni precoci di fame del loro neonato, i segni di

un’adeguata introduzione di latte e come intervenire con un bambino in difficoltà.8.2 I neonati che non presentano problemi patologici devono essere allattati quando lo desiderano,

senza intervalli obbligati e limiti alla durata delle poppate. Le poppate devono essere almeno 8-12 nel corso delle 24 ore.

8.3 È accettabile che una madre stimoli una poppata, svegliando il neonato, se è preoccupata per un intervallo di sonno troppo prolungato e/o per un seno che comincia ad essere pieno.

8.4 Gli interventi degli operatori devono essere organizzati in modo tale da non interferire con l’allattamento a richiesta evitando accuratamente l’interruzione della poppata.

PASSO 9: non dare tettarelle artificiali o succhiotti ai neonati durante il periodo dell’allattamento.9.1 Gli operatori informano le madri che allattano al seno sull’importanza di evitare l’utilizzo di

biberon, tettarelle, ciucci e paracapezzoli durante l’avvio dell’allattamento e su quali sono i metodi alternativi al biberon per somministrare il latte ai neonati.

9.2 Gli operatori sanitari non devono suggerire, raccomandare o prescrivere l’uso di tettarelle, ciucci e paracapezzoli, (tranne nei casi indicati o per scelta materna pienamente informata) ma dare informazioni alle madri sui rischi dell’uso del biberon e del ciuccio nell’avvio dell’allattamento, eventuali supplementi, quando necessari, devono essere somministrati con ausili (bicchierino, siringa ecc.) Se un neonato sembra irrequieto durante la poppata o negli intervalli, è preferibile controllare ed aggiustare posizione, attacco e durata della poppata stessa.

9.3 Il ciuccio può essere utilizzato nei neonati prematuri o patologici per la suzione non nutritiva.9.4 I neonati che necessitano di cure particolari e sono ricoverati in Patologia Neonatale, vengono

allattati al seno non appena le loro condizioni cliniche lo consentono.

PASSO 10: promuovere la collaborazione tra gli operatori della struttura, il territorio, i gruppi di sostegno e la comunità locale per creare reti di sostegno a cui indirizzare le madri alla dimissione dall’ospedale.

10.1 Prima della dimissione dall’Ospedale gli operatori forniscono a tutti i genitori le informazioni sul sostegno per l’allattamento materno e l’alimentazione infantile a loro disposizione in Ospedale e sul Territorio, indirizzi e recapiti telefonici per contattare gli operatori ai quali rivolgersi in caso di problemi con l’allattamento al seno e l’alimentazione dei bambini.

10.2 Questo ospedale si impegna a realizzare una forte collaborazione fra punto nascita, servizi territoriali, pediatri di libera scelta, gruppi di madri e l’intera comunità locale ( negozi amici dell’allattamento, settimana mondiale dell’allattamento al seno) per aiutare le donne a mantenere l’allattamento al seno dopo la dimissione. Per far ciò, l’ospedale promuove riunioni di formazione e coordinamento avvalendosi anche del contributo del gruppo dell’allattamento

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al seno (delibera n° 405 del 10/6/1999 e delibera n° 780 del 9/9/2004)10.3 A tutte le mamme viene offerto il servizio di puerperio a domicilio. 10.4 L’ospedale mette anche a disposizione un numero telefonico interno, per chiamate da parte di

madri che non riescano a trovare aiuto all’esterno dell’ospedale stesso.10.5 Questo ospedale è impegnato nel costruire un percorso, che preveda una visita di controllo

entro il 4° giorno dopo il parto, in un ambulatorio dedicato all’allattamento effettuato da personale esperto in lattazione seguita da un’eventuale presa in carico.

10.6 Coloro che proteggono, promuovono e appoggiano l’allattamento al seno al di fuori dell’ospedale saranno invitati a collaborare per migliorare queste linee guida e per fornire un feedback su quanto riferito dalle donne dopo la dimissione.

4.2 Impegni dell’Ospedale San Jacopo a garanzia della qualità e trasparenza dei percorsi per l’allattamento al seno e l’alimentazione dei bambini

4.2.1 Rispettare i principi e le finalità del codiceL’Ospedale S. Jacopo si impegna a rispettare il Codice Internazionale per la Commercializzazione dei sostituti del latte Materno e le successive risoluzioni e quindi:

Non è permessa in ospedale alcuna pubblicità di sostituti del latte materno. È proibita anche l’esposizione dei marchi commerciali delle compagnie produttrici di sostituti

del latte materno. Le piccole quantità di sostituti del latte materno di cui l’ospedale ha bisogno sono acquistate

attraverso i normali canali di acquisizione secondo le regole vigenti. Le confezioni dei prodotti coperti dal Codice sono custodite in armadi chiusi e non trasparenti Non sono accettati prodotti in omaggio. Per quanto riguarda gli operatori sanitari, è loro permesso ricevere campioni gratuiti di prodotti

coperti dal Codice Internazionale solo a scopo di sperimentazione scientifica, e quindi in presenza di un protocollo di ricerca approvato, anche dal comitato etico, secondo le regole della struttura sanitaria in cui gli operatori lavorano. Gli operatori, nel mantenere contatti con i rappresentanti delle compagnie per qualsiasi motivo (per esempio, in occasione della presentazione di nuovi prodotti o di partecipazione a congressi), devono far sì che questi contatti non creino conflitti d’interesse con le iniziative per ospedali e strutture territoriali amiche dei bambini.

Non è permesso ai dipendenti e collaboratori delle ditte che producono o distribuiscono sostituti del latte materno e altri prodotti coperti dal Codice di venire in contatto con le donne in gravidanza e con le madri.

Non si realizzano, per le donne assistite in ospedale e nei servizi territoriali, sessioni di istruzione collettiva sulla preparazione e l’uso di sostituti del latte materno.

I genitori che decidono di alimentare i loro figli con sostituti del latte materno anche dopo essere stati informati dei possibili rischi che ciò comporta, ricevono istruzioni individualmente.

La Direzione sanitaria attesta formalmente il rispetto del Codice e garantisce il controllo regolare della sua applicazione con gli strumenti di monitoraggio previsti dall’Iniziativa dell’OMS/Unicef Ospedale Amico del Bambino e dalla Procedura specifica.

4.2.2 Applicare le cure amiche della madreQuesto ospedale garantisce che. L’approccio alla nascita centrato sul nucleo familiare, con il coinvolgimento del padre e di altri

familiari. Le donne siano incoraggiate a farsi accompagnare da una persona di loro fiducia per ricevere un

sostegno fisico e/o emotivo durante il travaglio e il parto,se lo desiderano

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Durante il travaglio le donne possano bere e mangiare cibi leggeri, se lo desiderano. Durante il travaglio le donne possano passeggiare e muoversi, se lo desiderano, e trovare

posizioni di loro gradimento durante il parto. Le donne siano incoraggiate a prendere in considerazione l’utilizzo di metodi non farmacologici

per alleviare il dolore. I protocolli e le procedure utilizzati durante il travaglio e il parto siano basati su evidenze

scientifiche e non comprendano pratiche cliniche e procedure invasive di routine di dubbia evidenza.

Eventuali procedure invasive, motivate da complicazioni, verranno spiegate e discusse con le donne.

5. Riferimenti bibliografici, risorse e siti WEB

UNICEF

Per informazioni sul lavoro fatto dall’UNICEF sull’alimentazione dei lattanti e dei bambini e in appoggio agli impegni dei paesi per mettere in pratica gli impegni presi con la Dichiarazione degli Innocenti e la Strategia Globale per l’Alimentazione dei Neonati e dei Bambini, o sull’Iniziativa Ospedale Amico dei Bambini (BFHI) nel suo complesso, oppure per scaricare copie di materiali aggiornati, consultare: http://www.unicef.org/nutrition/index_breastfeeding.html

Per consultare le pagine del Comitato Italiano per l’UNICEF, visitare: www.unicef.it/allattamentoSono disponibili da sito del Comitato Italiano link per i seguenti documenti:

L'allattamento al seno: Protezione, incoraggiamento e sostegno L'importanza del ruolo dei servizi per la maternità. Dichiarazione congiunta OMS/UNICEF. Roma.Organizzazione Mondiale della Sanità, & UNICEF (2003, Maggio). La Strategia Globale per l'alimentazione dei neonati e dei bambini. Geneva: Organizzazione Mondiale della Sanità.UNICEF, & Organizzazione Mondiale della Sanità (1990). Dichiarazione degli Innocenti sulla protezione, promozione e sostegno dell'allattamento materno. Ginevra: UNICEF/OMS.UNICEF, & Organizzazione Mondiale della Sanità (2005). La Dichiarazione degli Innocenti 2005 sull'alimentazione dei neonati e dei bambini. Ginevra: OMS/UNICEF.Organizzazione Mondiale della Sanità e UNICEF (1993). Allattamento al seno: Corso pratico di counselling.Organizzazione Mondiale della Sanità, UNICEF, &Wellstart International (2009). Iniziativa Ospedale Amico dei Bambini - riveduta, aggiornata ed ampliata per un approccio integrato alle cure: Sezione 3: Promozione e sostegno dell’allattamento al seno in un ospedale amico dei bambini – un corso di 20 ore per il personale della maternità. Ginevra OMS e UNICEF. Organizzazione Mondiale della Sanità (1981). Codice internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno. Ginevra: Organizzazione Mondiale della Sanità.

Sede centrale dell’OMSAltri materiali possono essere disponibili negli uffici nazionali. I documenti di questa lista possonoessere scaricati salvo indicazione contraria. I dipartimenti interessati sono:► Dipartimento per la Nutrizione per la Salute e lo Sviluppo (Nutrition for Health and

Development (NHD)) World Health Organization, 20 Avenue Appia, 1211 Geneva 27, Switzerland. Fax: +41 22 971 41 56, e-mail: [email protected]://www.who.int/nutrition/publications/infantfeeding/en/index.html

► Dipartimento per la Salute dei Bambini e degli Adolescenti (Department of Child and Adolescent Health (CAH)) World Health Organization, 20 Avenue Appia, 1211 Geneva 27, Switzerland. Fax: +41-22 791 4853, e-mail: [email protected]://www.who.int/child_adolescent_health/documents/en/

WHO/UNICEF. Global Strategy for Infant and Young Child Feeding. Geneva, World Health Organization. 2002. Disponibile in Inglese, Arabo, Cinese, Francese, Russo, Spagnolo, Italiano.

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WHO/LINKAGES. Infant and Young Child Feeding. A tool for assessing national practices, policies and programmers. Geneva, World Health Organization. 2003.International Code of Marketing of Breast-milk Substitutes. Geneva, World Health Organization, 1981. Disponibile in Inglese e Francese.The International Code of Marketing of Breast-milk Substitutes. A common review and evaluation framework. 1996. Geneva, World Health Organization, 1996.The International Code of Marketing of Breast-milk Substitutes: summary of action taken by WHO Member States and other interested parties, 1994-1998. 1998.Infant formula and related trade issues in the context of the International Code. Geneva, World Health Organization.Follow-up formula in the context of the International Code. Geneva, World Health Organization.The Innocent Declaration: Progress and achievements, Parts I, II and III. Weekly Epidemiological Record, 1998, 73(5):25-32,73(13):91-94 and 73(19):139-144.Diet, Nutrition and the Prevention of Chronic Diseases. Report of a Joint WHO/FAO Expert Consultation. Geneva, World Health, Organization Technical Report Series, No. 916Nutrient requirements for people living with HIV/AIDS. Report of a technical consultation. World Health Organization, Geneva, 13–15 May 2003.Feeding and Nutrition of Infants and Young Children. Guidelines for the WHO European Region, with Emphasis on the Former Soviet Countries. WHO Regional Publications, European Series No. 87.http://www.euro.who.int/InformationSources/Publications/Catalogue/20010914_21#Feeding_feeding Infant Feeding in Emergencies. (Disponibile in Inglese e Russo) WHO European Office 1997http://www.euro.who.int/document/e56303.pdf WHO/UNICEF.

Implementing the Global Strategy for Infant and Young Child Feeding: Report of a technical meeting, Geneva, 3-5 February 2003. Geneva, World Health Organization, 2003.Evidence for the Ten Steps to Successful Breastfeeding. WHO/CHD/98.9 Geneva, World Health Organization, 1999.Disponibile in Inglese, Francese e Spagnolo.Butte, NF; Lopez-Alarcon MG and Garza C. Nutrient adequacy of exclusive breastfeeding for the term infant during the first six months of life. Geneva, World Health Organization, 2002.The optimal duration of exclusive breastfeeding. Report of an expert consultation. WHO/FCH/CAH/01.24. Geneva, World Health Organization, 2001.Kramer MS, Kakuma R and WHO. The optimal duration of exclusive breastfeeding. A systematic review. WHO/FCH/CAH/01.23. Geneva, World Health Organization, 2001.Edmond K, Bahl R. Optimal feeding for the low birth weight infant: Technical review. Geneva, World Health Organization, 2006.Complementary feeding: Report of the Global Consultation, and Summary of Guiding Principles for complementary feeding of the breastfed child. Geneva, World Health Organization, 2003.Guiding principles for complementary feeding of the breastfed child. WHO, PAHO, 2004. Disponibilein Inglese, Francese e Spagnolo.Complementary feeding of young children in developing countries: A review of current scientific knowledge. WHO/NUT/98.1Geneva, World Health Organization, 1998.

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WHO/UNICEF. Breastfeeding and maternal medication: Recommendations for drugs in the eleventh WHO model list of essential drugs .Geneva, World Health Organization, 2002.Health aspects of maternity leave and maternity protection. Statement to ILO, Geneva, 2001.Breastfeeding and maternal tuberculosis UPDATE, N 23 February 1998. Geneva World Health Organization, 1998.Breastfeeding and the use of water and teas UPDATE No. 9 November 1997. Geneva, World Health Organization, 1997.Not enough milk UPDATE, No. 21 March 1996. Geneva, World Health Organization, 1996.Hepatitis B and breastfeeding UPDATE No. 22 November 1996. Geneva, World Health Organization, 1996.Persistent diarrhea and breastfeeding. WHO/CHD/97.8. Geneva, World Health Organization, 1997.Mastitis. Causes and management. WHO/FCH/CAH/00.13 Geneva, World Health Organization, 2000. Disponibile in Inglese, Bahasa, Francese, Russo, Spagnolo.2011Relactation. A review of experience and recommendations for practice. WHO/CHS/CAH/98.14. Geneva, World Health, Organization, 1998. Disponibile in Inglese, Francese, Spagnolo.Hypoglycemia of the newborn. Review of the literature. WHO/CHD/97.1. Geneva, World Health Organization, 1997.Breastfeeding counselling: A training course. Geneva, World Health Organization, 1993. Disponibile in Inglese, Francese, Russo, Spagnolo.WHO.HIV and Infant Feeding Consensus Statement. Technical Consultation Held on behalf of the Inter-agency Task Team (IATT) on Prevention of HIV Infections in Pregnant Women, Mothers and their Infants Geneva, October 25-27, 2006.UNAIDS/FAO/UNHCR/UNICEF/WHO/WFP/WB/UNFPA/IAEA. HIV and Infant Feeding: Framework for Priority Action Geneva, World Health Organization, 2003. Available in Chinese, English, French, Portuguese and Spanish. Disponibile in Cinese, Inglese, Francese, Portoghese, Spagnolo. UNAIDS/FAO/UNHCR/UNICEF/WHO/WFP/WB/UNFPA/IAEA.HIV and Infant Feeding. Guidelines for decision-makers. Geneva, World Health Organization, 2004. Disponibile in Inglese, Francese, Spagnolo.

WHO/UNAIDS/UNFPA/UNICEF. HIV transmission through breastfeeding. A review of available evidence (Update) .Geneva,World Health Organization, 2007.HIV and infant feeding counselling: A training course WHO/FCH/CAH/00.2-4. Geneva, World Health Organization, 2000.Disponibile in Inglese e Spagnolo.Thomas E, Piwoz E, WHO. HIV and infant feeding counselling tools. Geneva, World Health Organization, 2005. Disponibile in Inglese, Francese, Spagnolo.WHO/FCH/CAH/09.01: Acceptable medical reason for the use of breast-milk substitutes.

► Dipartimento Della Salute e della Ricerca Riproduttiva (Department of Reproductive Health and Research (RHR)) World Health Organization, 1211 Geneva 27, Switzerland. Fax: + 41 22 791 4189 e-mail:[email protected]; http://www.who.int/reproductive-health/publications/index.htm

Pregnancy, childbirth, postpartum and newborn care - a guide for essential practice Geneva, World Health Organization, 2006.Kangaroo Mother Care - a practical guide. Geneva, World Health Organization, 2003. Disponibile in Inglese, Francese, Spagnolo.Organizzazione Mondiale della Sanità (2006, October). Kangaroo mother care: Una guida pratica - edizione italiana del testo WHO a cura del gruppo di studio della S.I.N. Sulla care in neonatologia. Disponibile a: http://www.aicpam.org/docs/ACTA1_02_KANGAROO.pdf

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Health aspects of maternity leave and maternity protection. Geneva, World Health Organization, 2000.Statement on the effect of breastfeeding on mortality of HIV-infected women, 7 June, 2001. Geneva World Health Organization, 2001.

► Governo Italiano e Governi regionali e provinciali.“Linee di indirizzo nazionali sulla protezione, la promozione ed il sostegno dell'allattamento al seno”: Promuovere l'allattamento al seno (Conf. Stato Regioni Del. 20.12.2007 - GU n. 32 del 7-2 2008- Suppl. Ordinario n.32), consultabile alla pagina http://www.cittadinolex.kataweb.it/article_view.jsp? idArt=79695&idCat=40DM 24.04.2000 P.O. Materno-Infantile (PSN 1998-2000) Tutela dei diritti del bambino in OspedaleCircolare del Ministero della Salute n. 16 24.10.2000 “Promozione e tutela dell’allattamento al seno”DPR 23.05.2003 PSN 2003-2005 Promozione di campagna informativa per la promozione dell’allattamento al seno Piano sanitario Nazionale 2006-2008DM n. 82 2009Linee di indirizzo Regione Veneto, Toscana, Lazio per la promozione dell’allattamento maternoLinee guida provinciali per la promozione dell’allattamento materno (obiettivo Provinciale n. 1, PAT 2005)

► Organizzazioni e Associazioni, alcune con Protocolli e Politiche:

American Academy of Pediatrics: Breastfeeding and the use of human milk, Pediatrics 2005: 115:496-506 Pediatrics 2012;129;e827Società di Neonatologia: Raccomandazioni per l’allattamento materno per i nati a termine, di peso appropriato, sani. Medico & Bambino 21: 91-98, 2002Società di Neonatologia, Associazione culturale Pediatri, Società Italiana di Pediatria, Federazione Italiana Medici Pediatri, Società Italiana di pediatria Preventiva e Sociale, Società Italiana di Medicina Perinatale, Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia, Associazione Ginecologi ed Ostetrici Ospedalieri Italiani, Associazione Andria, Società Italiana di Psicoprofilassi Ostetrica, Federazione Nazionale Collegi delle Ostetriche, Federazione Nazionale IPASVI: Raccomandazioni per l’assistenza alla madre in puerperio e al neonato. Medico & Bambino 1: 35-43, 2000Academy for Breastfeeding Medicine (ABM). L’Academy of Breastfeeding Medicine è un’associazione globale di medici dediti alla promozione, protezione e sostegno dell’allattamento e della lattazione umana: http://www.bfmed.org Email: [email protected] web: http://www.bfmed.orgI seguenti protocolli dell’ABM sono disponibili in lingua italiana sul sito dell'AICPAM alla pagina: http://www.aicpam.org/ articoli.asp#ABM:− Protocollo clinico n°1 - Linee guida per il monitoraggio della glicemia e per il trattamento

dell’ipoglicemia in neonati a termine allattati al seno dell'Academy of Breastfeeding Medicine, revisione 2006.

− Protocollo Clinico n ° 3 - Linee Guida Ospedaliere per l’uso di pasti di integrazioni nel neonato sano a termine allattato al seno dell'Academy of Breastfeeding Medicine, approvato 2002.

− Protocollo Clinico n° 7 -Modello di linea di condotta nell’Allattamento al Seno dell'Academy of Breastfeeding Medicine, approvato febbraio 2004.

− Protocollo n° 8: Informazioni sulla conservazione del latte materno per utilizzo domestico per lattanti nati sani a termine dell'Academy of Breastfeeding Medicine, approvato marzo 2004.

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− Protocollo n°9 - Uso di Galattogoghi per favorire l’inizio o l’aumento della produzione materna di latte dell'Accademy of Breastfeeding Medicine, approvato luglio 2004.

− Protocollo n°10: Allattare al seno il neonato prossimo al termine (E.G. 35 -37 settimane) dell'Academy of Breastfeeding Medicine, approvato agosto 2004.

− Protocollo Clinico n°13: Contraccezione durante l'allattamento al seno dell'Academy of Breastfeeding Medicine (2006).

− Protocollo Clinico n° 16: L’allattamento al seno nel lattante ipotonico dell'Academy of Breastfeeding Medicine (2007)

− Protocollo Clinico n° 17: Linee Guida per l’allattamento al seno di neonati affetti da Labioschisi, Palatoschisi, o Labio-palatoschisi dell'Academy of Breastfeeding Medicine (2007).

− Protocollo Clinico n°18: Uso degli Antidepressivi nelle madri che allattano al seno dell'Academy of Breastfeeding Medicine (2008)

Australian National Breastfeeding Strategy, http://www.health.gov.au/pubhlth/strateg/brfeed/Center for Infant and Young Child Feeding and Care. Department of Maternal and Child Health, University of North Carolina, USA. http://www.sph.unc.edu/mch/ciycfcCoalition for Improving Maternity Services (CIMS) National Office, PO Box 2346, Ponte Vedra Beach, FL 32004 USA www.motherfriendly.org. [email protected]. Creata nel 1996, la CIMS è una collaborazione tra numerosi individui e più di 50 organizzazioni in rappresentanza Di oltre 90.000 membri. La sua missione è promuovere un modello di benessere per l’assistenza alla maternità che migliori i risultati e riduca i costi. www.motherfriendly.orgProgetti dell’Unione Europea sulla Promozione dell’Allattamento al Seno in Europa. Protezione, promozione e sostegno dell’allattamento al seno in Europa: un modello di piano d’azione. Commissione Europea, Direttorato di Salute Pubblica e Valutazione del Rischio, Lussemburgo, 2004. Disponibile in molte lingue Europee e scaricabile dal sito http://ec.europa.eu/health/ph_projects/2002/promotion/promotion_2002_18_en.htm. Disponibile anche una versione riveduta e testata sul campo tra il 2005 e il 2008 http://www.burlo.trieste.it/documenti/revisedblueprint08.pdf (Inglese)Come materiale di supporto, il progetto ha prodotto anche delle raccomandazioni standard perl’alimentazione dei bambini fino a 3 anni di età http://www.burlo.trieste.it/documenti/EUpolicy06en.pdf (Inglese)− Alimentazione dei lattanti e dei bambini fino a tre anni raccomandazioni standard per

l'Unione Europea: 1-36. Disponibile a http://www.burlo.trieste.it/documenti/EUpolicy06it.pdf

− Protezione, promozione e sostegno dell’allattamento al seno in Europa: un Programma d’Azione (versione riveduta 2008). Luxembourg, European Commission, Directorate Public Health and Risk Assessment. Disponibile a http://www.burlo.trieste.it/documenti/newblueprintit.pdf

International Baby-Food Action Network (IBFAN) è una rete globale di gruppi di pubblico interesse che lavorano per la riduzione della mortalità dei bambini. IBFAN mira a migliorare la salute e il benessere dei neonati e dei bambini, e delle loro madri e famiglie, mediante la protezione, la promozione e il sostegno dell’allattamento al seno e di pratiche ottimali di alimentazione. Le pubblicazioni (non tutte scaricabili da internet) includono − Protecting Infant Health: A Health Workers’ Guide to the International Code of Marketing

of Breast milk Substitutes, disponibile in molte lingue, e The Code Handbook: A Guide to Implementing the International Code of Marketing of Breast milk Substitutes. http://www.ibfan.org/site2005/Pages/index2.php?iui=1

Sono disponibili i seguenti documenti i lingua italiana: Web: http://www.ibfanitalia.org/Email: [email protected]− la versione italiana dell'ICDC Focus, sulle violazioni del Codice durante le emergenze− Occhio al Codice - edizione Ottobre 2009 - un resoconto delle ultime violazioni segnalate,

raccolte in un numero speciale che ha diffusione solo elettronica.

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− Il Codice a Fumetti− Proteggere la Salute infantile - una guida per gli operatori sanitari.− Conforme al codice? Guida al Codice per produttori e distributori (pdf)− Il Codice Violato 2001, pubblicazione nata dall'inchiesta sulle violazioni del Codice in Italia

e nel mondo 1° ed. 2001.− Il Codice Violato 2004, pubblicazione nata dall'inchiesta sulle violazioni del Codice in Italia

e nel mondo 2° ed. 2004.− “Il Codice Violato 2008” III rapporto sulle violazioni del Codice rilevate in Italia

International Board of Lactation Consultant Examiners (IBLCE) è un’agenzia che certifica l’International Board Certified Lactation Consultant (IBCLC) e che offre ogni anno un esame internazionalmente riconosciuto in molti paesi del mondo. http://www.iblce.org/

International Lactation Consultant Association (ILCA) è l’associazione delle IBCLC. Presente anche in Italia con la sigla AICPAM (Associazione Italiana delle Consulenti Professionali per l’Allattamento Materno; http://www.aicpam.org/). Mira a formare una rete mondiale di professionisti dell’allattamento. http://www.ilca.org/. I loro materiali includono:− Evidence-Based Guidelines for Breastfeeding Management during the First Fourteen Days

(1999) Tradotto in: Albanese, Tedesco, Lituano, Macedone, Serbo, Italiano.− Position paper on HIV and Infant Feeding (Revised 2004).− Position paper on Infant Feeding (Revised 2000).− Position paper on Infant Feeding in Emergencies (2005).− Position paper on Breastfeeding, Breast Milk and Environmental Contaminants (2003).Dal sito dell’AICPAM (http://www.aicpam.org/) si possono scaricare in italiano.− Linee Guida cliniche per l'attuazione dell'allattamento al seno esclusivo (Clinical

Guidelines for the Establishment of the Exclusive Breastfeeding) Giugno 2005 pubblicate dall'ILCA – International Lactation Consultant Association

− La nuova Statement dell'American Academy of Pediatrics. Allattamento al seno e uso del latte umano pubblicato sulla rivista PEDIATRICS italiana vol. 17, n.1, febbraio 2005.

Kangaroo Mother Care è un sito internet con materiali su ricerche riguardanti la Kangaroo Mother Care e le esperienze di implementazione. http://www.kangaroomothercare.com/

La Leche League International (LLLI è un’associazione di madri volontarie che aiutano altre madri ad allattare. Sito ricco di materiali, traduzioni e links ad altri gruppi. http://www.llli.org vedere anche il sito della sezione italiana http://www.lllitalia.org/.World Alliance for Breastfeeding Action (WABA) è stata creata il 14 febbraio 1991. WABA è una rete globale di associazioni e di individui che credono nell’allattamento come diritto di tutti i bambini e di tutte le madri, e che si dedicano a proteggere, promuovere e sostenere questo diritto. WABA agisce per l’applicazione della Dichiarazione degli Innocenti e collabora con l’UNICEF. http://www.waba.org.my/ In Italia è rappresentata dal Movimento Allattamento Materno Italiano (MAMI) http://www.mami.org/.Wellstart International si propone di far progredire le conoscenze, le competenze e le abilità degli operatori sanitari per la promozione, protezione e sostegno di una salute e nutrizione ottimale delle madri e dei bambini dal concepimento fino al completamento della fase di alimentazione complementare. http://www.wellstart.org/BFHI nel mondo:− Australia: http://www.bfhi.org.au/− Canada (English and French): http://www.breastfeedingcanada.ca/− Belgio: http://www.vbbb.be/− Francia: http://www.coordination-allaitement.org/L%27IHAB.htm− Germania: http://www.stillfreundlicheskrankenhaus.de/home.html− Irlanda: http://www.ihph.ie/babyfriendlyinitiative/index.htm

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− Italia: http://www.unicef.it/allattamento− Olanda: http://www.borstvoeding.nl/default.asp− Svizzera: http://www.allaiter.ch/− Nuova Zelanda: http://www.babyfriendly.org.nz/− Gran Bretagna: http://www.babyfriendly.org.uk/− USA: http://www.babyfriendlyusa.org/Organizzazione Mondiale della Sanità− OMS – Regione Western Pacific:

http://www.wpro.who.int/health_topics/infant_and_young_child_feeding/general_info.htm− OMS - Regione Europe Office: http://www.euro.who.int/nutrition/Infant/20020730_1

Statistiche globali sulla BFHI (Marzo 2002): http://www.unicef.org/nutrition/files/nutrition_statusbfhi.pdf

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