pof a.s. 2006 2007

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Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia – Primaria -- Secondaria “Ciabattoni” di I° Grado Via Ciabattoni, 12 - 63035 OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/889373 -Sito Web: www.iscoffida.it E-mail: apmm03400x@ istruzione.it PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2006/2007

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Istituto Comprensivo Offida

Transcript of pof a.s. 2006 2007

Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA

di Scuola dell’Infanzia – Primaria -- Secondaria “Ciabattoni” di I° Grado Via Ciabattoni, 12 - 63035 OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/889373 -Sito Web: www.iscoffida.it E-mail: apmm03400x@ istruzione.it

PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA

ANNO SCOLASTICO 2006/2007

Il Piano dell'Offerta Formativa (POF) è il documento in cui la scuola

esplicita la sua proposta formativa, viene elaborato dal Collegio dei Docenti e dal Dirigente Scolastico ed approvato dal Consiglio d'Istituto.

INTRODUZIONE

l'Istituto Comprensivo, è composto dalla scuola dell‟infanzia, dalla scuola

primaria e dalla scuola secondaria di 1° grado, situate nel Comune di Offida

(AP). La Direzione ha sede in Via Ciabattoni, Tel. e Fax 0736/889373.

È dotato di sito internet: http://www.iscoffida.it

L'indirizzo di posta elettronica è: [email protected]

Capo d'Istituto è il Dirigente Scolastico prof. Franco Vagnarelli.

Vicario: Prof. Nicola Savini.

INFORMAZIONI GENERALI

ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO OFFIDA Codice Istituto: A P I C

8 1 5 0 0 D Via Ciabattoni n.12/14 tel. 0736/889347 tel-fax

0736/889373

Fanno parte dell‟ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO le seguenti Scuole:

SCUOLA DELL‟INFANZIA Sezioni 4 Alunni 106; SCUOLA PRIMARIA Classi 11 Alunni 223; SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO Classi 8 Alunni 161

TOTALE ALUNNI 490

DOCENTI SCUOLA DELL‟INFANZIA n° 11

DOCENTI SCUOLA PRIMARIA n° 23

DOCENTI SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO n° 27

DIRETTORE S.G.A. Massaroni Pacifico (sostituito al 01-09-06 da Verdecchia

Donatella fino al rientro del titolare).

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI n° 3

COLLABORATORI SCOLASTICI n°13

ANALISI DEL CONTESTO SOCIO-CULTURALE

- Ambiente caratteristico della media collina ove l„attività prevalente è quella

agricolo- artigianale;

- i circa 5300 abitanti;

- le fabbriche sono dislocate soprattutto lungo il corso del torrente Tesino;

- ci sono tre istituti bancari;

- l‟ospedale recentemente si è trasformato in poliambulatorio;

- gli impianti sportivi comprendono: un palazzetto dello sport, un campo di calcio e

uno di tennis;

- esistono varie associazioni e cooperative che operano sul territorio: merletto,

scacchi, anziani, turismo, produttori di vino;

- caratteristico è l'artigianato del merletto a tombolo che oggi viene promosso in

modo corretto e deciso;

- la viticoltura e la vinificazione sono tipiche del territorio: la Vinea, con sede, nello

stupendo complesso di S. Francesco, è un'associazione di produttori a livello

nazionale;

- l' impianto urbanistico presenta monumenti, piazze e strade dall'alto valore

artistico;

- il museo comunale con sede nel palazzo De Castellotti, comprende il museo del

“pizzo a tombolo”, il museo della civiltà picena e della civiltà contadina;

- radicata è la tradizione teatrale presso il Teatro “Serpente Aureo”;

- esiste una banda musicale, costituita soprattutto da cittadini offidani e l „ istituto

musicale G. Sieber;

- nel comune ci sono persone provenienti da culture diverse; negli ultimi anni

rilevante è la presenza di individui di etnia cinese.

- positiva è la partecipazione alle attività sociali con particolare riguardo a quelle del

volontariato: Polisportiva, Avis, Pro loco, Croce Verde. Il Samaritano opera presso

l'istituto Bergalucci dove sono ospitate persone in grave difficoltà psichica, fisica e

sensoriale.

Sulla base delle caratteristiche del contesto sociale , culturale ed economico sopra

illustrate, derivano alcuni bisogni che la scuola prende in considerazione per

progettare curricoli.

RISORSE DELLE STRUTTURE

Gli edifici in cui si collocano le scuole sono funzionali e dotati di adeguate

attrezzature, sia per lo svolgimento delle attività del curricolo sia per l‟offerta di attività opzionali.

Strumenti tecnologici e multimediali

Plesso Via G.Ciabattoni

N°3 Videoregistratori, 3 TV color, lavagna luminosa, videocamera

Laboratorio di Iinformatica costituito da:

- server n. 2 + masterizzatore DVD.

- N. 12 PC multimediali collegati in rete locale, stampante a getto di inchiostro

(colori) , scanner, collegamento Internet (ADSL).

Laboratorio d'informatica attrezzato per attività alunni portatori di handicap

costituito da: n. 1 PC multimediale, n. 1 Scanner n. 1 Stampante colori.

Laboratorio scientifico dotato di alcune attrezzature per la ricerca scientifica.

Aula per alunni H con strumenti specifici per la riabilitazione dei soggetti più

gravi (schermo tattile).

Sussidi audiovisivi.

Laboratorio di Educazione Artistica e di ed. all'immagine.

Biblioteca e sala lettura.

Sala Mensa. Palestra coperta/ spazio esterno per attività sportiva.

Plesso Via Repubblica

N°1 Videoregistratore, N.1 lettore DVD, TV color.

Laboratorio di Informatica costituito da:

- server n. 1 + masterizzatore DVD.

- N. 10 PC multimediali collegati in rete locale, N.2 stampanti a getto di inchiostro

(colori) ,N.1 stampante laser B/N, N.2 scanner, tavoletta grafica, collegamento

Internet (ISDN).

- Laboratorio di Educazione Artistica e di ed. all'immagine.

- Sala Mensa. - Palestra coperta/ spazio esterno per attività sportiva.

Plesso Piazza Baroncelli

- N°1 TV color, N°1 Videoregistratore, N°1 PC, N°1 stampante, N°1 fotocopiatrice. Sala Mensa

RISORSE ESTERNE

- Rapporti con il personale della A.S.U.R. per progetti di educazione alla salute e per

i progetti di integrazione alunni H.

- Servizi garantiti dall‟amministrazione locale e provinciale:

a) Servizio Mensa e Scuolabus a carico dell‟Amministrazione locale.

b) Presenza di una Psicologa per un Progetto di prevenzione nella scuola elementare

materna e media.

c) Presenza di operatori del Comune per l‟assistenza alla persona (legge 104) e per

interventi di sostegno linguistico a favore degli alunni extracomunitari.

d) Corso di alfabetizzazione per adulti extracomunitari.

- Rapporti con gli assessorati dell‟Amministrazione comunale.

- Istituti superiori del territorio per il progetto orientamento.

- Carabinieri e Polizia per le attività di educazione stradale.

- Professionalità di genitori disposti ad effettuare lezioni integrative su argomenti di

studio specifici o a collaborare nelle attività di progetto.

- Amministrazione Provinciale e Regionale.

- Istituti bancari del territorio.

RISORSE FINANZIARIE

1. Finanziamenti del M.P.I., ordinari e perequativi per:

- acquisti

2. Finanziamenti dell'Amministrazione Comunale per:

- spese

- contributo

- Introduzione della lingua inglese.

3. Fondo Istituto Scolastico per:

- attività aggiuntive funzionali all‟insegnamento CCNL 24/07/03.

4. Contributi delle Banche da Associazioni e Privati: - per finanziamento di progetti e acquisto di materiali didattici.

FINALITÀ EDUCATIVE

Si tratta delle finalità generali del processo formativo, a lungo termine, scaturite

dalla normativa vigente, sul processo di apprendimento del bambino e del

preadolescente.

Finalità dell‟area relazionale

- L‟educazione alla solidarietà, all‟ascolto, all‟accoglienza e all‟assunzione della

diversità come valore e come risorsa;

- Favorire le relazioni con gli altri educando alla capacità di rispettare regole

condivise di comportamento;

- L‟educazione alla legalità (C. M. 25-10-1993 n. 302);

- La costruzione di capacità relazionali (reazione, valutazione, interiorizzazione),

attraverso esperienze individuali e collettive di interazione;- La maturazione di una

serena esperienza educativa, nel segno della consapevolezza, dell‟impegno personale

e dell‟autostima (realizzazione di un clima sociale positivo).

Finalità dell‟area formativa (cognitiva)

- La costruzione di capacità cognitive (conoscenza, comprensione, applicazione,

analisi, sintesi e valutazione);

- Insegnare ad imparare (padronanza dei processi di apprendimento e controllo degli

stessi, conseguimento delle abilità di studio);

- Motivare all‟apprendimento attraverso il coinvolgimento concreto e diretto degli

alunni, per capire, costruire, comunicare;

- Insegnare a vedere in modo critico i messaggi ambigui o “truccati” in termini di

verità e di valore;

- Promuovere la conoscenza di linguaggi diversi (orale, scritto, mimico-gestuale,

musicale, grafico…).

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

In base alle vigenti disposizioni legislative , in particolare alla legge n.517 del 1977 ,

al D.P.R. n. 384 del 1978 , alla legge n. 833 del 1988 , alla legge n. 270 del 1983 , alla

legge n.104 del 1992 , alle circolari n.250 del 1985 , DPCM n. 185 del 23/02/2006 si mette in rilievo quanto segue :

- all‟individuazione dell‟alunno diversamente abile provvede la ASUR , su

richiesta dei genitori , attraverso accertamenti collegiali cui segue la redazione

della diagnosi funzionale (DF)

- all‟acquisizione della documentazione risultante dalla diagnosi funzionale ,

fa seguito un profilo dinamico funzionale (PDF) al fine della formulazione di un

piano educativo individualizzato (PEI) alla cui definizione provvedono

congiuntamente i genitori , gli operatori dell‟ASUR , gli insegnanti di sostegno

e i docenti di classe

- il PDF indica le caratteristiche fisiche , psichiche , sociali ed affettive

dell‟alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento sia le possibilità di recupero che devono essere sollecitate , rafforzate e sviluppate

- il PEI delinea gli obiettivi educativi e didattici da conseguire a lungo e medio termine , la metodologia e le modalità di verifica

- presso l‟ISC sono costituiti gruppi di lavoro :

GRUPPO RISTRETTO ( ex art. 15 legge 104/92 ) composto da : capo d‟istituto ,

insegnanti di sostegno , insegnanti curriculari ( almeno 3 ) , rappresentante dei

genitori , rappresentante dell‟Ente locale . Si riunisce all‟inizio e alla fine

dell‟anno scolastico con il compito di progettare e verificare l‟integrazione scolastica degli alunni diversamente abili.

GRUPPO ALLARGATO , composto da : oltre i componenti del gruppo ristretto , i

genitori degli alunni , gli insegnanti di sostegno , i coordinatori di classe , gli

operatori della ASUR ( psicologo , assistente sociale ) , terapisti della

riabilitazione , assistenti per l‟autonomia e la comunicazione . Si riunisce almeno

tre volte l‟anno e svolge il compito di progettare e verificare il percorso educativo-didattico di ciascun alunno .

- gli alunni di ogni ordine e grado verranno inseriti nei vari progetti del proprio gruppo classe/sezione e dell‟istituto

- gli insegnanti di sostegno , in collaborazione con tutti i docenti della

classe/sezione in cui operano , attuano tutti gli interventi educativo-didattici

per il raggiungimento degli obiettivi di socializzazione , di autonomia , di abilità motoria , comunicativi , cognitivi

- ogni anno , tenendo conto delle esigenze degli alunni , si provvede all‟acquisto/integrazione di sussidi e materiale didattico

- l‟orario scolastico , su parere del gruppo di lavoro , può essere flessibile e adattato ai vari bisogni degli alunni

- l‟Ente locale assicura l‟assistenza personale per l‟autonomia e la

comunicazione , ove necessaria , come previsto dall‟art.13 della legge

n.104/92.

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

Nel nostro Istituto sono sempre stati presenti alunni stranieri , negli ultimi anni le

iscrizioni sono in continuo aumento ; la popolazione scolastica si caratterizza sempre

più come multietnica e multiculturale . Se da un lato tutto ciò rappresenta un

arricchimento , dall'altro comporta problematiche e disagi sia per chi arriva che per

chi ospita . Per evitare che l'inserimento di alunni stranieri si fermi ad una pura

accoglienza , ma si trasformi in una reale integrazione , sono stati avviati diversi

progetti .

Insegnamento individualizzato ( o per piccolo gruppo ) intensivo , rivolto ai

bambini di ingresso recente in Italia , per attività di prima alfabetizzazione della lingua italiana ( utilizzo di docenti interni )

Attività di supporto linguistico e/o interventi per conoscenza e scambi culturali

con personale messo a disposizione dall'Amministrazione Comunale ( ragazzi del

servizio civile e mediatore linguistico ) con formazione di gruppi misti e utilizzo di pluralità di linguaggi

Adesione all'accordo di programma della Provincia di Ascoli Piceno per la gestione di un “Progetti di accoglienza ed integrazione” dei bambini immigrati

Unione delle tre scuole dell'Ambito Territoriale Sociale XXIII

Nomina di una Commissione ristretta di Intercultura ( referenti delle tre scuole )

, elaborazione di un progetto , con finanziamento della Provincia ; realizzazione di

un giornalino ; presenza del mediatore linguistico .

Nel corrente anno scolastico , nella settimana precedente all'inizio delle lezioni , si è

organizzato un corso di supporto linguistico all'insegnante di italiano , rivolto agli

alunni di nuova iscrizione . Verrà istituita una commissione di accoglienza-

integrazione che abbia come compiti quello di facilitare i contatti con la scuola , di

entrare in relazione con la famiglia , di promuovere e coordinare collaborazioni con le

agenzie extrascolastiche , di raccogliere materiali e sussidi didattici . Sarà stanziata

una somma dal fondo d'istituto per interventi individualizzati o a piccoli gruppi per

alunni di nuovo inserimento o per casi particolari . Le ore sono svolte da insegnanti

individuali all'inizio dell'anno scolastico in corso.

SCUOLA DELL‟INFANZIA –PLESSO DI P.ZZA BARONCELLI

FINALITA‟ DELLA SCUOLA DELL‟INFANZIA

La scuola dell‟ infanzia, non obbligatoria e di durata triennale, concorre

all‟educazione ed allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e

sociale delle bambine e dei bambini promuovendone le potenzialità di relazione,

autonomia, creatività ,apprendimento e ad assicurare un‟ effettiva eguaglianza delle

opportunità educative; nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei

genitori; contribuisce alla formazione integrale delle bambine e dei bambini e, nella

sua autonomia ed unitarietà didattica e pedagogica realizza il profilo educativo e la continuità educativa con il complesso dei servizi all‟ infanzia e con la scuola primaria.

ASPETTO ORGANIZZATIVO

La scuola dell‟infanzia è costituita da quattro sezioni suddivise utilizzando il criterio

“Costituire gruppi di bambini il più possibile vicini per età es: (ANNI TRE, ANNI TRE-

QUATTRO, ANNI QUATTRO-CINQUE, ANNI CINQUE).

Sulle sezioni operano otto insegnanti più un insegnante di sostegno ed una di

religione che si alternano settimanalmente sui due turni previsti.

La scuola è aperta dalle ore 7.30 (con prescuola fino alle 8.20) alle ore 16.20, dal

lunedì al venerdì.

L'organizzazione oraria prevede per gli insegnanti alcuni momenti di compresenza,

per il pranzo e nello spazio orario di maggior frequenza, tra le 11 e le 14.00.

Durante l‟orario scolastico sono svolte attività inerenti i “campi di esperienza” dei

bambini, sviluppate in rapporto all'età mediante unita‟ di apprendimento e progetti

orizzontali e verticali deliberati dal collegio dei docenti attorno ad un tema (filo

conduttore) che connota l‟istituto quali: La comunicazione/ integrazione, educazione

ambientale/alimentare, inglese.

IL piano di studi personalizzato e‟ strutturato in campi di esperienza tratti dalle

indicazioni nazionali previste dalla legge di riforma n°53, gli obiettivi specifici di

apprendimento sono relativi a :

a) Il sé e l‟altro

(Rafforzare l‟ autonomia e la stima di se‟)

(Rispettare ed aiutare gli altri; lavorare in gruppo; conoscere la propria realtà territoriale)

b) Corpo, movimento e salute

(Muoversi spontaneamente da soli ed in gruppo; curare in autonomia la propria persona, i materiali, l‟ambiente; controllare l‟affettività e le emozioni).

c) Fruizione e produzione di messaggi

(Parlare, dialogare con i grandi e i coetanei; ascoltare, comprendere e riesprimere

narrazioni di fiabe, favole...; disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore

all‟esperienza, da soli ed in gruppo; utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre ed inventare.).

d) Esplorare, conoscere e progettare

(Toccare, guardare, ascoltare, fiutare, assaggiare, ricercando la proprieta dei

termini; contare oggetti, immagini, persone; manipolare, piantare etc. seguendo un

progetto proprio o di gruppo; ricordare e ricostruire attraverso diverse forme di

documentazione).

Le attività proposte nei diversi “campi” sono varie:

– grafico pittoriche (disegno, pittura);

– motorie (giochi liberi e/o organizzati);

– logico matematiche (tombole, classificazioni, seriazioni);

– linguistiche (canzoni, filastrocche, fiabe);

– drammatizzazione (travestimenti, giochi imitativi, giochi di identificazione) – ambientali.

Sono inoltre proposti i seguenti progetti:

- attività di continuità con la scuola primaria di Offida;

- attività di accoglienza per l‟inserimento dei bambini al di sotto dei tre anni;

- attività di accoglienza e di insegnamento dell‟italiano per i bambini stranieri;

- attivita‟ di animazione- musicale;

- psicomotricità;

- avvio alla lingua inglese

- primi passi col computer

- educazione ambientale/alimentare.

SCUOLA PRIMARIA

FINALITA‟ DELLA SCUOLA PRIMARIA ( art. 5 l. 28/03/03 n. 53)

La scuola primaria, accogliendo e valorizzando le diversità individuali, ivi comprese

quelle derivanti dalle disabilità, promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo

sviluppo della personalità, ed ha il fine di far acquisire e sviluppare le conoscenze e

le abilità di base, ivi comprese quelle relative all‟alfabtizzazione informatica, fino alle

prime sistemazioni logico-critiche, di fare apprendere i mezzi espressivi, la lingua

italiana e l‟alfabetizzazione nella lingua inglese, di porre le basi per l‟ utilizzazione di

metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle

sue leggi, di valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel

tempo, di educare ai principi fondamentali della convivenza civile.

La scuola primaria è organizzata su due plessi :

Via Ciabattoni, classi 4^- 5^

Via Repubblica, classi 1^- 2^- 3^- 4^- 5^- Tempo pieno e 1°A- 2^A- 3^A°- 3^B

Tempo modulare

Nel rispetto dei ritmi e degli stili di apprendimento degli alunni, la scuola attua i

seguenti modelli di funzionamento:

- 27 ore curricolari più 3 ore di attività opzionali e di laboratorio più 2 ore di mensa e

dopo mensa per un orario di 32 ore su 6 giorni con 2 rientri settimanali ( ex tempo

modulare);

- 27 ore curricolari più 3 ore di attività opzionali e di laboratorio più 10 ore mensa e

dopo mensa per un orario di 40 ore su 5 giorni di 8 ore ciascuno con sabato libero (

ex tempo pieno ).

Gli alunni svolgono ATTIVITA‟ OPZIONALI riferite alle seguenti tematiche:

-Rinforzo e potenziamento abilità di base;

-Educazione ambientale ed alla salute;

-Musica e teatro;

-Informatica.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

FINALITA‟ DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO (art.5

L.28/03/03n.53)

La scuola secondaria di primo grado, attraverso le discipline di studio, è

finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio e al

rafforzamento delle attitudini all‟interazione sociale; organizza ed

accresce,anche attraverso l‟alfabetizzazione e l‟approfondimento nelle

tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla

tradizione culturale ed alla evoluzione sociale, culturale e scientifica della

realtà contemporanea; è caratterizzata dalla diversificazione didattica e

metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell‟allievo; cura la

dimensione sistematica delle discipline; sviluppa progressivamente le

competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e vocazioni

degli allievi; fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività

d‟istruzione e di formazione; introduce lo studio di una seconda lingua

dell‟Unione Europea; aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione.

La scuola secondaria di 1° grado, secondo quanto già deliberato dal

consiglio d‟Istituto e dal collegio dei Docenti, prosegue l‟applicazione del

progetto dell‟organico funzionale basato su un modello unificato, che

supera la tradizionale divisione tra tempo normale e tempo prolungato.

Tale progetto ha superato la fase sperimentale ed è ormai consolidato e

condiviso.§

La scuola comprende N° 3 classi prime a 33 ore che si svolgono in n° 6

giorni con uno-due rientri pomeridiani come previsto dalla legge di riforma

n°53, N° 6 classi che effettuano N° 30 ore più attività opzionali

pomeridiane a scelta: giornalismo, scacchi, teatro, miniguide, attività

sportive, recupero italiano, poesia.

L‟ingresso è fissato alle ore 8.10, l‟uscita del mattino alle ore 13.15, il

rientro pomeridiano alle 14.15 con uscita alle 16.15.

Il completamento di orario fino alle18 ore cattedra è utilizzato per le

attività aggiuntive d‟insegnamento e di assistenza mensa..

Lo spazio mensa, facoltativo, prevede l‟intervento degli insegnanti in orario

di servizio.

AMPLIAMENTO DELL‟OFFERTA FORMATIVA

Come già accennato e come si desume dall‟organizzazione dei diversi plessi,

relativamente all‟ampliamento dell‟offerta formativa, l‟Istituto privilegia diverse

aree:

a) comunicazione

(educazione linguistica, informatica, educazione alla musica e al teatro, educazione

visiva)

b) ambiente

c) educazione motoria e sportiva

d) area scientifico - tecnologica

Alcune delle attività inerenti sono realizzate, con modalità differenti a seconda delle

specifiche realtà, in tutte le scuole, altre sono proprie di alcuni plessi. Alcune attività sono opzionali, altre appartengono alla quota obbligatoria propria dell‟Istituto.

Col termine Laboratori si intendono particolari attività realizzabili in determinati

contesti:

– dotazione di adeguate attrezzature e di appositi spazi;

– continuità ed organicità degli interventi;

– nel laboratorio l‟alunno apprende attraverso il “fare”;

– il laboratorio è un luogo di apprendimento per gli alunni e di formazione in servizio

per i docenti;

– le attività realizzate nei laboratori sono finalizzate al conseguimento di chiari

obiettivi verificabili; - il laboratorio realizza a fine anno un prodotto specifico.

Chiamiamo Progetto l‟insieme di attività che concorrono ad un determinato scopo e

che sono pianificate attraverso ben definiti criteri:

– l‟idea del Progetto risponde a bisogni dell‟utenza;

– gli obiettivi sono chiari e verificabili;

– il progetto si colloca nell‟ambito del POF e dell‟Autonomia;

– sono indicate le risorse umane ed i costi;

– sono presenti modalità di monitoraggio, verifica, valutazione.

All‟attuazione delle attività dell‟ampliamento concorrono:

- insegnanti in orario di cattedra (gli operatori del laboratorio video e del laboratorio

informatico, nell‟ambito dell‟espansione della figura docente; gli insegnanti in alcune

situazioni di compresenza);

- docenti in orario di completamento;

- docenti in orario aggiuntivo;

- collaboratori esterni alla scuola.

ATTIVITA' FACOLTATIVE E OPZIONALI

Le attività previste nell'orario non obbligatorio per gli alunni, hanno due

caratteristiche:

1. Sono facoltative (le famiglie possono scegliere se aderire o non aderire

all'iniziativa);

2. Sono opzionali (le famiglie possono scegliere quali attività far frequentare ai figli).

È evidente che gli alunni di una scuola potrebbero non svolgere lo stesso

orario:avremo alunni che frequentano per un numero di ore maggiore rispetto ad

altri. Si può ipotizzare che nei rientri facoltativi si avranno alunni che rimangono a

scuola e che dopo la mensa,frequentano le attività opzionali e alunni che escono alla

fine del turno antimeridiano.

Per poter organizzare le attività facoltative (e per ottenere,in futuro,l'organico

indispensabile per svolgerle)è necessaria una programmazione che deve essere

realizzata alla fine di ogni anno scolastico per quello successivo. Pare infatti

improponibile una programmazione da svolgersi all'inizio dello stesso anno

scolastico,per ovvia mancanza dei tempi necessari ad espletare le procedure

richieste.

La procedura per l'attivazione le attività facoltative dovrà coinvolgere tutte le

componenti scolastiche:docenti,genitori. alunni, dirigente scolastico, personale ATA,

membri degli organi collegiali. Ad avviso dello scrivente la procedura dovrebbe

essere approvata dal Consiglio d'Istituto ed entrare nel regolamento.

Come ovvio si parla di procedura e non di progetti didattici,che possono essere decise solo dal collegio dei docenti.

Caratteristiche delle attività facoltative e opzionali

Le attività proposte devono avere le seguenti caratteristiche:

a. Essere conformi al piano dell'offerta formativa;

b. Essere interessanti e motivanti per gli alunni, ma nello stesso tempo richiedere

impegno ed essere utili per lo sviluppo cognitivo,affettivo,relazionale;

c. Essere considerate importanti sia dalla scuola che dalla famiglia;

d. Rivolgersi a tutti gli alunni con le loro diverse esigenze,comprendendo sia attività

di sviluppo che attività di recupero;

e. Conciliarsi con i tempi dei compiti a casa e con altre attività frequentate dalla

maggioranza degli alunni;

f. Arricchire la valutazione dell'alunno

g. Essere monitorate dai docenti e dagli utenti in itinere,per decidere eventuali

modifiche e a fine anno, per ipotizzare una loro conferma o sostituzione nell'anno successivo.

LABORATORI ATTIVITA‟ OPZIONALI SCUOLA PRIMARIA

CLASSI LABORATORI

1^tp

Acquisizione abilità di base Recupero e rinforzo abilità e

strumentalità di base a classi aperte 1^

e 2^ Tp

2^tp

Musica - Teatro Recupero e rinforzo abilità e

strumentalità di base a classi aperte 1^

e 2^ Tp

3^tp

Recupero, rinforzo e potenziamento di

conoscenze, abilità e competenze anche

con l‟uso del P.C. Educazione Ambientale

4^tp SPAZIO – TEMPO

L.A.R.S.A. recupero e potenziamento

abilità logico linguistiche.

5^tp Spazio – Tempo

L.A.R.S.A. espressivo Ambientale – Socio - Economico

1^A Recupero, rinforzo e acquisizione abilità

strumentali di base.

2^A Consolidamento e potenziamento delle

abilità e strumentalità di base, anche

con l‟utilizzo del computer.

3^A Recupero, consolidamento e

potenziamento di conoscenze, abilità e

competenze anche con l‟uso del

computer.

3^B Consolidamento e potenziamento di

conoscenze e abilità disciplinari.

4^A Recupero e rinforzo in italiano e

matematica Educazione alla salute e sicurezza –

Progetto teatro

5^A Recupero e rinforzo in italiano e

matematica Educazione alla salute e sicurezza –

Progetto teatro

LABORATORI ATTIVITA‟ OPZIONALI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Il lunedì, dalle ore 14,15 alle ore 16,15, si svolgono le seguenti attività opzionali per

le classi prime di durata annuale, per gruppi di alunni che si sono formati in base alle scelte fatte dai genitori al momento dell‟iscrizione:

- Latino - Laboratorio di Francese - Laboratorio tecnologico - Laboratorio di Italiano - Consolidamento di Italiano - Laboratorio di Archeologia.

Il mercoledì, dalle ore 14,15 alle ore 16,15, si svolgono le seguenti attività opzionali per le classi seconde:

- Latino - Laboratorio di Francese - Laboratorio Tecnologico - Laboratorio di Italiano

Il venerdì, dalle ore 14,15 alle ore 16,15, si svolgono le seguenti attività opzionali per le classi terze:

- Latino - Laboratorio di Francese - Laboratorio Tecnologico - Laboratorio di Matematica - Laboratorio di Poesia.

In più, le classi terze, solo per il primo quadrimestre, stanno frequentando le

seguenti attività opzionali, il martedì dalle ore 14,15 alle ore 16,15:

- Teatro in lingua Inglese - Laboratorio di Scienze - Gruppo Sportivo.

A partire dal primo febbraio 2007, con l‟inizio del secondo quadrimestre, si

aggiungeranno per le classi prime e seconde, il giovedì dalle ore 14,15 alle ore 16,15,

le seguenti attività opzionali:

- Teatro - Laboratorio delle tradizioni popolari - Laboratorio di Miniguide - Gruppo sportivo.

PROGETTI oltre alle materie curricolari, previste dal normale ordinamento, gli alunni dei tre

ordini di scuola svolgono attività di ampliamento dell‟offerta formativa attraverso

progetti finanziati col fondo di Istituto.

PROGETTI ESTERNI proposti dall‟ amm. Comunale, provinciale e regionale e da enti

ad essi collegati:

– progetto raccolta delle olive

– progetto “bove finto”

– progetto raccolta differenziata

– progetto Consiglio Comunale dei Ragazzi

– progetto sostegno linguistico

– progetto di sorveglianza ed ed. alimentare

– progetto teatro per ragazzi

– progetto “il giorno della memoria” – progetto “orientamento” – progetto “edurisk” – progetto “Lotta al tabagismo”

– progetto “educazione all‟affettività”

– progetto “educazione alla sicurezza a scuola e a casa”

– progetto “educazione ambientale con il GAL PICENO ed associazione ambiente

Offida”

– progetto “orto biologico”

– progetto “giornata delle Marche”

– progetto “Intercultura”

– progetto “giochi sportivi studenteschi”

– progetto “sulle orme dei piceni”

– progetto volontariato: condivisione e solidarietà che prevede per le classi 1^e della

sc. Sec. 1° grado, lavori tecnologici; per le classi 2^e, produzione di manufatti per

mostre; il ricavato ottenuto dalla vendita di quanto prodotto viene utilizzato per

adozioni a distanza. Per le classi 3^e borsa di studio “Cesare Gabrielli”.

FORMAZIONE DEL PERSONALE

La formazione del personale docente rispecchia i seguenti indirizzi di merito:

Attività di aggiornamento mirate a chiarire il ruolo del docente nel processo di

innovazione.

L'insegnante come parte di un team educativo deve essere motivato, coinvolto, non

isolato.

Attività di aggiornamento che implichino esercitazioni pratiche mirate a produrre

Unità Didattiche basate sui contenuti curricolari.

Attività di Autoaggiornamento per favorire il confronto, lo scambio e la

disseminazione di esperienze, utilizzando, come "risorsa" per la formazione, gli

insegnanti che hanno già acquisito esperienze nei settori della programmazione,

della progettazione, della valutazione, dell'uso delle tecnologie informatiche.

Costituzione, all'interno della scuola, di Gruppi di lavoro e di progetto, che,

condividendo il bisogno di sperimentare innovazioni e disponibilità al confronto,

siano disponibili a:

ricercare modi "diversi" di fare scuola nella consapevolezza delle difficoltà e dei

rischi che questo può comportare;

divenire "mediatori" dell'innovazione, veicolandola tra i colleghi con gradualità, con

disponibilità all'ascolto, al chiarimento, al confronto;

rilevare, attraverso la somministrazione di questionari o di altri strumenti, i bisogni

reali di formazione per tracciare ipotesi progettuali che dovranno supportare quelle

competenze tecniche e relazionali indispensabili ad assicurare il cambiamento;

progettazione di corsi di formazione il cui obiettivo non deve essere posto soltanto in

termini di conoscenza di alcuni contenuti ma piuttosto come mezzo per "modificare"

l'attività di insegnamento dentro la classe. Nell'anno in corso, al collegio dei docenti,

si sono individuate le seguenti tematiche:

- “Educazione Ambientale" - “Riforma scolastica”.

AUTOVALUTAZIONE DELL'AZIONE FORMATIVA DELLA SCUOLA

La scuola dell'autonomia esige un modello di scuola flessibile, in continua

trasformazione; non è pensabile che essa possa funzionare senza procedure di

controllo sulla sua produttività, infatti una pratica corretta di valutazione consente di

"riprogettare" l'attività adeguandola ai livelli di bisogno che si manifestano: la

valutazione può e soprattutto deve essere uno stimolo ad operare meglio sulla base

dei fattori di efficacia ed efficienza dell'offerta formativa. La scuola, tramite prove di

verifica e questionari interni ed esterni, intende valutare secondo indicatori di

qualità:

· La qualità e la quantità degli apprendimenti scolastici.

· Il livello di successo delle attività curricolari ed extracurricolari.

· I risultati ottenuti dagli alunni al primo anno di scuola superiore.

· Il giudizio dei genitori.

· Il giusto investimento delle risorse finanziarie. · Il servizio amministrativo reso all'utenza.

CRITERI RELATIVI ALLA FORMAZIONE DELLE CLASSI

Gli ultimi decreti sulla formazione delle classi stabiliscono che esse sono costituite da

non più di 25 e non meno di 15 alunni, salvo il limite massimo di venti unità nelle

classi con alunni portatori di handicaps.

Eventuali resti verranno suddivisi fino a raggiungere le 28 unità.

Nella scuola sono presenti classi di tipologie diverse, pertanto bisognerà innanzitutto

tener conto della scelta dei genitori, cui seguirà un attento esame delle abilità

acquisite nella scuola precedente, utilizzando gli strumenti della continuità.

Le classi prime sono formate seguendo i seguenti criteri stabiliti dal Consiglio

d'Istituto sulla base delle proposte del Collegio dei Docenti:

I gruppi classe devono risultare omogenei tra di loro ed eterogenei all'interno.

I livelli vengono desunti dalle schede informative redatte dalle maestre.

Gli alunni portatori di handicap sono inseriti in Consigli di Classe in cui non ci siano

casi particolarmente gravi.

I "casi particolari", alunni con difficoltà di apprendimento e/o di relazione, vengono

individuati attraverso incontri-colloqui con le insegnanti delle elementari, con

l'équipe della USSL e, dall'anno scolastico 1995/96 con l'operatore psicopedagogico.

Gli alunni ripetenti sono inseriti nella stessa sezione, salvo gravi motivazioni

verificate dal Preside nel corso dell'anno precedente o motivate per iscritto dal

Consiglio di Classe o dalla Famiglia.

I gemelli ed i fratelli possono essere inseriti anche nella stessa classe.

Gli alunni, i cui genitori insegnano, vengono iscritti in classi diverse da quelle in cui operano i genitori.

ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI

L‟assegnazione dei docenti alle classi segue l‟iter procedurale che inizia dai criteri

generali stabiliti dal C.I. dalle R.S.U. e dalle proposte del Collegio dei Docenti e

termina con l‟attribuzione al Dirigente delle competenze relative all‟adozione dei

provvedimenti finali.

Criterio essenziale è:

a. la continuità didattica ad eccezione di una eventuale inconciliabilità tra docente e

gruppo classe;

b. Saranno tenute presenti particolari disponibilità professionali per classi o alunni particolarmente difficili.

ALUNNI: ACCOGLIENZA-MENSA-RITARDI-ASSENZE-GIUSTIFICAZIONI

Gli alunni della Scuola Materna e della Scuola Elementare di via Repubblica entrano

alle ore 8,25 , gli alunni di Scuola Media e Scuola Elementare di via Ciabattoni

entrano alle ore 8,15 ed escono tutti alle ore previste dalle varie tipologie di

appartenenza; i docenti, pertanto sono presenti a scuola alle ore 8,10 e accolgono gli

alunni, che accedono alle proprie aule in modo ordinato, evitando di correre e di

spingersi, soprattutto per motivi di sicurezza . A vigilare all‟ingresso è predisposto il

personale collaboratore scolastico che dovrà assicurare sempre la sua presenza, ai

piani e ai reparti di assegnazione, inoltre dovrà assistere i ragazzi che usufruiscono

del trasporto scolastico e quanti hanno fatto specifica richiesta di ingresso

anticipato.

Il personale docente assegnato con delibera del collegio dei docenti o in servizio in

orario vigila sugli alunni che usufruiscono della mensa.

Gli alunni che arrivano in ritardo o che, per motivi vari, debbono uscire

anticipatamente sono accompagnati o prelevati dai genitori, previa autorizzazione

della presidenza o dei docenti di classe.

In particolare gli alunni della scuola elementare sono accompagnati nelle classi di

appartenenza dal personale collaboratore scolastico.

Le assenze dovranno essere giustificate puntualmente con precisa motivazione e

controllate dall‟insegnante della l^ ora. Verrà segnalata al genitore l‟assenza non

giustificata o l‟eventuale assenza ripetuta.

Durante la l^ ora di lezione e nell‟ora successiva all‟intervallo si può uscire dall‟aula

solo per motivi seri e urgenti.

E‟ opportuno che i genitori organizzino per i propri figli impegni e attività

extrascolastici in modo tale da evitare uscite anticipate rispetto all‟orario di scuola.

RICREAZIONE E DOPOMENSA

Durante i momenti ricreativi gli alunni della scuola elementare potranno usufruire

degli spazi verdi in via Repubblica o del chiostro in via Ciabattoni , in entrambi i casi

I docenti dovranno vigilare in modo particolare affinché i bambini non facciano giochi

pericolosi. Durante l‟intervallo, la sorveglianza sarà di competenza del docente di

turno. I ragazzi si fermeranno sul piano di appartenenza delle rispettive aule,

tenendosi lontani dalle scale. Nella ricreazione del dopo mensa si fermeranno nel

chiostro dell'edificio facendo attenzione a non fare danni a sé o agli altri con giochi

inopportuni .

La ricreazione è un momento di aggregazione e di riposo mentale e non occasione di

tensioni. Gli alunni evitino di correre per i corridoi o di recarsi in bagno per

consumare la merenda.

I collaboratori scolastici coadiuveranno gli insegnanti in attività di vigilanza ai bagni.

Durante le ore di lezione gli alunni potranno accedere alla biblioteca della scuola per

consultare o prelevare testi quando è a disposizione il personale responsabile e

potranno proporre acquisti che il personale addetto annoterà riferendone

successivamente agli organi collegiali di competenza. „

I sussidi didattici, i libri, tutto l‟arredo della scuola è strumento di lavoro quotidiano,

pertanto gli alunni sono tenuti al rispetto e alla conservazione di strutture ed

ambienti.

VIGILANZA

Al cambio dell‟ora i docenti lasciano tempestivamente l‟aula e raggiungono la classe

dell‟ora successiva.

I collaboratori scolastici vigilano sugli alunni nelle aule, nei laboratori, in palestra, in

occasione di momentanee assenze dei docenti. Essi devono essere sempre pronti a

sostituire il docente nella vigilanza al momento dei cambi di ora.

Sono di ausilio al docente in tutti gli spostamenti degli alunni verso aree o strutture

esterne e comunque ogni qualvolta viene richiesta loro la collaborazione .

Al termine delle lezioni, al suono della campana, gli alunni escono ordinati, dalla

classe, accompagnati sempre dal docente di turno.

E‟ consentito l‟accesso alle aule da parte dei genitori solo in casi eccezionali e con

l‟autorizzazione del preside. Non è consentito l‟accesso alla scuola da parte di persone estranee, ad eccezione degli esperti convocati su richiesta della scuola.

VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE

La scuola organizza, per integrare l‟attività didattica, uscite, visite guidate e viaggi di

istruzione che debbono essere vissuti nel loro vero significato. Pertanto sono molto

importanti anche la preparazione e l‟organizzazione.

Tutte le iniziative vengono programmate su proposta dei consigli di interclasse e di

classe in funzione delle attività didattiche previste dal P.O.F. garantendo già nella

fase di progettazione gli accompagnatori.

La durata dei viaggi dipende dall'anno di frequenza e segue i dettami della C.M.

291/92 e successive integrazioni e modificazioni.

Nelle visite guidate e nei viaggi d'istruzione sarà privilegiato il territorio di

appartenenza e le regioni limitrofe; per particolari progetti connessi al P.O.F. e su

delibera degli O.O.C.C. competenti possono essere previsti viaggi più lunghi.

Il consenso scritto dei genitori o di chi ne fa le veci costituisce il presupposto per la

partecipazione dell'alunno e deve essere consegnato in tempo opportuno per

l'organizzazione del viaggio.

Il mattino della partenza bisogna giungere in orario e durante tutti i giorni di

soggiorno gli alunni dovranno tenere un comportamento corretto e dignitoso e i

docenti non dovranno mai mancare agli obblighi della vigilanza.

Si allega piano specifico delle uscite già deliberato.

USO DELLE PALESTRE

L‟uso della palestra deve seguire delle norme comuni:

La scuola non risponde degli oggetti personali e del denaro che gli allievi portano con

sé.

Gli allievi sono tenuti al rispetto dei locali e degli attrezzi di uso comune della

palestra, che non possono usare senza la preventiva autorizzazione dell‟insegnante.

Per motivi di igiene gli allievi debbono cambiarsi prima e dopo della lezione di educazione fisica.

SICUREZZA

Per gli obblighi della legge 626 ogni pericolo nella scuola verrà segnalato con un

cartello apposito, in attesa di rimuoverne le cause.

Ogni Consiglio di classe nella programmazione inserirà una o più unità didattiche

sulla sicurezza e illustrerà agli alunni il piano di evacuazione. Verrà effettuata,

durante l‟anno scolastico, almeno due prove di evacuazione secondo le disposizioni

del suddetto piano.

Le attività sulla sicurezza nell‟Istituto Scolastico fanno riferimento al D.Lgs. n.

626/94 e hanno lo scopo di:

a. Gettare le basi per migliorare la sicurezza nei nostri edifici scolastici attraverso

modifiche se necessarie delle strutture ambientali, degli impianti, dei comportamenti

e dei sistemi di prevenzione e protezione attivati.

b. Verificare l‟efficienza e l‟efficacia dei sistemi di sicurezza con monitoraggio

periodico, al fine di apportare cambiamenti e modifiche.

c. Mantenere e migliorare il sistema di sicurezza.

d. Coinvolgere nel progetto tutti gli operatori con azioni di informazione, formazione

e addestramento.

e. Tenere sotto controllo il numero degli infortuni.

Iniziative programmate dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione:

Redazione del Piano di Sicurezza, Redazione dei Piani di Evacuazione della sede

centrale e dei plessi di Via Baroncelli e Via della Repubblica.

Inserimento nelle attività didattiche dei docenti di una a più unità sulla sicurezza con

l‟illustrazione delle procedure di evacuazione.

Effettuazione di prove di evacuazione secondo le disposizioni dei piani suddetti.

Redazione di un manuale di facile consultazione sui pericoli a scuola, come difendersi

dai rischi e sulle procedure di evacuazione.

Verranno inseriti nelle sedi dell‟Istituto Scolastico appositi cartelli indicanti i pericoli

e le vie di fuga da seguire in caso di evacuazione.

INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA E ASSEMBLEE DEI GENITORI

Alla famiglia viene data comunicazione, all‟inizio dell‟anno scolastico, di tutti gli

incontri scuola-famiglia e dell‟orario di ricevimento di ogni singolo docente. Quando

si rende necessario, i docenti possono, per comunicazioni urgenti riguardanti

l‟alunno, chiamare i genitori per lettera.

Ogni altro tipo di comunicazione viene data con avvisi e circolari in tempo utile per

raccogliere le autorizzazioni o la firma per presa visione dei genitori.

Anche il diario scolastico è considerato strumento ufficiale.

Sono previsti cinque incontri scuola-famiglia con tutti i docenti:

Ottobre: In occasione delle elezioni dei genitori rappresentanti nei consigli di classe

per presentare il contratto formativo e la programmazione di classe.

Dicembre: Incontro collegiale per la presentazione della situazione di partenza e

degli interventi di recupero e potenziamento.

Febbraio: Consegna delle schede di valutazione del 1° quadrimestre.

Aprile: Colloqui individuali.

Giugno: Consegna delle schede.del secondo quadrimestre.

I docenti della scuola secondaria di 1° grado incontrano i genitori in un‟ora

settimanale di ricevimento per informarli sull‟andamento didattico e disciplinare di

ogni alunno ad esclusione del periodo di Dicembre e Aprile.

I genitori potranno chiedere di utilizzare le aule della scuola per organizzare

assemblee in cui si discute di situazioni di ordine educativo e/o organizzativo;

ugualmente i docenti e il preside possono convocare i genitori per gli stessi problemi.

FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI

I consigli di classe si riuniscono mensilmente, su convocazione del preside per

verificare l‟andamento didattico-disciplinare della classe e le ipotesi di lavoro della

programmazione.

I rappresentanti dei genitori sono convocati con avviso scritto e partecipano

all‟ultima mezz‟ora del consiglio.

I consigli formulano proposte al collegio, in ordine all‟azione didattico-educativa e

per iniziative sperimentali. Essi esprimono la valutazione periodica e finale degli

allievi.

Il Collegio si riunisce di regola 4/5 volte all‟anno E‟ l‟organo deputato a stendere il

P.O.F., a coordinare e verificare l‟andamento educativo didattico e disciplinare, e si

articola in gruppi o dipartimenti nominando referenti con precise responsabilità .

I docenti si riuniscono per disciplina all‟inizio dell‟anno scolastico, per formulare

proposte comuni, per fare una verifica della programmazione dopo il primo

quadrimestre, ad Aprile/Maggio per prendere in considerazione nuove adozioni dei

libri di testo.

Il Consiglio d‟Istituto, composto da 19 membri (8 docenti, 8 genitori, il preside, 2

ATA, si riunisce ogni volta che si prevedono impegni di spesa per il funzionamento

didattico e amministrativo. Inoltre il Consiglio detta i criteri per la formazione delle

classi, per la programmazione, per l‟attuazione di attività parascolastiche ed

extrascolastiche e fissa l‟adattamento del calendario scolastico alle esigenze

ambientali. Riferendosi al P.O.F., il Consiglio definisce l‟utilizzazione dei fondi

d‟Istituto, per l‟attuazione di progetti relativi all‟attuazione del Progetto scolastico,

tenuto conto del parere obbligatorio dei Collegio dei docenti e dell‟assemblea ATA.

Al Consiglio possono partecipare, su richiesta, gli elettori delle componenti

rappresentate nel C.I. e, per approfondire l‟esame di problemi riguardanti la Scuola,

possono essere invitati a partecipare alle riunioni i rappresentanti della Provincia,

del Comune, della Circoscrizione.

La convocazione dei membri componenti viene fatta con un congruo preavviso, di

massima non inferiore a cinque gg., rispetto alla data delle riunioni.

La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri

dell‟Organo Collegiale e mediante affissione all‟albo; in ogni caso, l‟affissione all‟albo

dell‟avviso, in seconda convocazione, è adempimento sufficiente per la regolare

convocazione dell‟Organo Collegiale.

La lettera e l‟avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella

seduta dell‟Organo Collegiale.

Tutti gli atti la cui pubblicazione è prevista dalle norme, sono affissi all‟Albo

d‟Istituto. I verbali del Consiglio d‟Istituto restano affissi per 10 giorni.

Il POF viene redatto prima dell‟inizio delle attività didattiche e, dopo l‟approvazione

del Consiglio di Istituto. Di esso fa parte la Carta dei servizi.

Il documento potrà essere duplicato dal personale di segreteria per tutti coloro che

ne faranno richiesta, dietro la corresponsione di euro 3.00 come contributo spese.

La programmazione didattica elaborata dai consigli di classe sarà depositata in

presidenza. A richiesta può essere duplicata dal personale A.T.A. e rilasciata ai

richiedenti dietro la corresponsione di euro 3.00 come contributo spese.

COORDINAMENTO E SISTEMA DI COMUNICAZIONE

Nell‟ottica della “TRASPARENZA” il P.O.F. e tutti i documenti relativi ad esso, possono

essere richiesti per la consultazione e/o duplicazione.

Il costo della duplicazione, il cui importo deve essere versato sul c/c postale della

scuola, è il seguente:

- P.O.F. completo di carta dei servizi euro 5.00

- Programmazione c.d.c.. euro 2.50

Nell‟ottica della “Celerità delle procedure” si conviene che le “Comunicazioni”

possano essere fatte mediante:

a) telefono o fax nei casi urgenti;

b) annotazioni sul diario degli studenti (es. scioperi);

c) avviso/comunicazione scritta della scuola tramite gli studenti, eventualmente con

ricevuta e firma per presa visione;

d) avvisi/comunicazione scritta della scuola con lettera tassa a carico (casi

particolari).

SERVIZI DI SEGRETERIA

Nell‟ottica dell‟obiettivo finale della ”Informatizzazione dei servizi di segreteria” gli

standard fissati per le procedure sono:

a) la distribuzione dei moduli per l‟iscrizione è effettuata a “VISTA” nei giorni

previsti;

b) la procedura delle iscrizioni avviene sulla base dei criteri e nei limiti stabiliti dalla

vigente normativa;

c) il rilascio di certificati e/o documenti è effettuato, dì norma, entro:

• 3 gg. per certificati di iscrizione e frequenza;

• 5 gg. per certificati con votazione e/o valutazione;

• a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali

per attestati e documenti sostitutivi del diploma;

• entro 5 gg. dal termine delle operazioni di scrutinio dell‟ultima classe in calendario

per i documenti di valutazione alunni (schede, pagelle).

d) L‟apertura al pubblico degli uffici di segreteria è garantita in orario antimeridiano

e pomeridiano sulla base dei deliberati del Consiglio d‟istituto opportunamente

pubblicizzati.

e) L'apertura al mattino avverrà alle ore 7.30.

f) L‟Ufficio di Presidenza riceve il pubblico sia su appuntamento telefonico sia

secondo un orario di apertura comunicato con appositi avvisi.

La scuola assicura un contatto telefonico trasparente con risposta che comprenda:

il nome dell‟Istituto;

il nome e la qualifica di chi risponde;

l‟Ufficio e/o la persona in grado di fornire le informazioni richieste.

ORARIO PERSONALE A.T.A.

Fermi restando gli obblighi previsti dalle vigenti disposizioni che fissano l‟orario di

lavoro per gli A.T.A., si è seguito il criterio dell‟efficacia del servizio per l‟utenza,

rendendo l‟orario di lavoro, secondo la contrattazione d‟Istituto il D.L. 3/2/93 n. 29,

funzionale all‟orario di servizio e programmando allo scopo:

a) rientri pomeridiani della segreteria ogni pomeriggio della settimana dal Lunedì al

venerdì e in occasione di scrutini, aggiornamento ecc.

b) presenza costante nelle ore del mattino e del pomeriggio di unità di personale

“collaboratore scolastico”, sufficiente a garantire la vigilanza costante sugli alunni in

ausilio al personale docente nelle ore di lezione e di interscuola, oltre che per

l'accompagnamento delle classi alla palestra, ai laboratori esterni, nelle uscite

didattiche (ad integrazione del numero dei docenti impegnati).

CONSIGLIO D‟ISTITUTO

a) Compito del consiglio di Istituto è stabilire:

- Criteri per la formazione delle classi e per l'assegnazione dei docenti alle

medesime.

- Vigilanza sugli alunni.

- Regolamentazione di assenze, ritardi, uscite anticipate, giustificazioni.

- Modalità di comunicazione con i genitori.

- Conservazione delle strutture e delle dotazioni.

- Uso degli spazi, dei laboratori, della biblioteca.

- Visite guidate e viaggio di istruzione.

- Attività integrative e di recupero.

- Criteri per la formulazione dell'orario delle lezioni curriculari e per lo svolgimento

delle attività integrative.

- Orario di servizio dell'Istituzione scolastica, orario di apertura al pubblico ed

organizzazione dell'orario di lavoro del personale A.T.A.

- Servizi amministrativi: standard delle procedure.

- Informazioni all'utenza, termini e modalità per la Pubblicizzazione degli atti.

- Criteri per la valutazione della qualità del servizi.

- Procedura dei reclami.

- Criteri per l'utilizzazione delle risorse finanziarie.

- Modalità di convocazione e svolgimento degli Organi Collegiali.

- Calendario scolastico.

- Calendario di massima delle riunioni.

b) Delibera il bilancio preventivo ed il conto consuntivo e dispone in ordine

all‟impiego dei mezzi finanziari, per quanto concerne il funzionamento

amministrativo e didattico.

c) Verifica periodicamente, per quanto di propria competenza, l‟andamento

dell‟Istituto.

d) Esprime parere sulla suddivisione dell‟anno scolastico.

Cadenza delle riunioni: di massima, bimestrale

COLLEGIO DEI DOCENTI

Competenze: provvede a quanto ad esso attribuito dall‟art.7 del D.L. vo 297/94,

ovvero, sostanzialmente:

a) adotta, nell‟ambito della “Carta dei servizi”, la parte del P.O.F. concernente le

scelte educative.

In tal senso la Programmazione educativa triennale viene così strutturata:

1) -Analisi del contesto socio-economico-culturale; individuazione delle situazioni di

partenza degli alunni e dei bisogni formativi; individuazione delle risorse in termini di

strutture, competenze professionali dei docenti.

2) -Definizione degli obiettivi educativi e cognitivi riguardanti le discipline

d'insegnamento.

3) - Organizzazione delle attività didattiche:

- curriculari: di recupero, consolidamento, potenziamento di abilità e competenze

disciplinari e trasversali;

- pluridisciplinari: (educazione all'ambiente, educazione alla salute, orientamento,

educazione stradale, educazione alla legalità);

- di sostegno e integrazione alunni handicappati;

- integrative;

- di recupero pomeridiano per i corsi a T.N.;

- integrative extracurriculari.

4) - Indicazioni metodologico- didattiche e contratto formativo.

5) - Criteri e strumenti di verifica valutazione delle attività didattiche.

b) per quanto concerne gli assetti organizzativi delibera:

- articolazione del Collegio Docenti in commissioni, definizione dei loro compiti e

delle modalità di funzionamento;

- elezione delle funzioni obiettivo e dei membri del comitato per la valutazione del

servizio dei docenti;

- piano di aggiornamento dei docenti;

- organizzazione delle 40 ore;

- strumenti didattici da utilizzare;

- ripartizione ore di sostegno e criteri per la loro utilizzazione.

consiglio di classe/interclasse

a) formula proposte su:

- Adozione libri di testo.

- Utilizzo di quotidiani e riviste.

- Iniziative di sperimentazione.

- Criteri per la formazione delle classi e per l'assegnazione dei docenti alle

medesime.

- Vigilanza sugli alunni.

- Statuto degli studenti comportamento alunni e sanzioni disciplinari.

- Regolamentazione di assenze, ritardi, uscite anticipate, giustificazioni.

- Modalità di comunicazione con i genitori.

- Conservazione delle strutture e delle dotazioni.

- Uso degli spazi, dei laboratori, della biblioteca.

- Visite guidate e viaggi di istruzione.

- Attività integrative e di recupero.

- Criteri per la formulazione dell'orario delle lezioni curriculari e per lo svolgimento

delle attività integrative.

- Orario di servizio dell'Istituzione scolastica, orario di apertura al pubblico ed

organizzazione dell'orario di lavoro del personale A.T.A.

- Criteri per la valutazione della qualità del servizio dell‟Istituto.

- Criteri per l'utilizzazione delle risorse finanziarie.

- Calendario scolastico.

- Calendario di massima delle riunioni.

b) verifica e valuta periodicamente e sistematicamente la programmazione

educativo- didattica stabilita nel Collegio dei docenti, adeguando gli interventi agli

esiti della verifica.

c) esprime parere in ordine alla sospensione dal servizio ed alla sospensione

cautelare del personale docente.

d) si pronuncia su ogni altro argomento, attribuito dalla norma alla sua competenza.

Cadenza delle riunioni: di massima, bimestrale; in seduta straordinaria ogni volta che

se ne presenterà la necessità.