POF 2014b - icvalledelfino.edu.it · fascia di età nella Scuola dell’Infanzia, per classe nella...
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I S T I T U T O C O M P R E N S I V O S T A T A L E V A L L E D E L F I N O
C a s t i g l i o n e M . R . - C.M. TEIC81600C Viale Umberto I 64034 CASTIGLIONE M.R. (TE)
0861.909031 - 0861.909860 e-mail: [email protected] C.F. 92024400670
PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
A.S. 2014/2015
S'impara soltanto divertendosi.
L'arte di insegnare non è altro
che l'arte di svegliare la curiosità
… e la curiosità è viva soltanto nelle anime felici.
Le cognizioni fatte entrare per forza nella mente
la occludono e la soffocano.
Per digerire il sapere
bisogna averlo divorato con appetito.
(Anatole France)
CHE COS’E’ IL P.O.F.?
Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è il documento fondamentale che descrive
l’identità
dell’Istituto Comprensivo attraverso la presentazione dell’Offerta Formativa che viene
erogata e contiene al suo interno anche le motivazioni che sostengono le scelte
metodologico - didattiche, gli obiettivi, i contenuti, l’organizzazione e il metodo di lavoro.
Il POF è un documento aperto, suscettibile di modifiche e integrazioni ed è sottoposto
periodicamente a revisione.
POF
ESPLICITA alla comunità
l’offerta formativa dell’Istituto.
CHIARISCE gli impegni della
scuola con gli utenti.
ATTIVA un processo di
programmazione unitaria.
FISSA i criteri generali e
DEFINISCE gli obiettivi dell’Istituto.
FORNISCE un impulso al miglioramento
della qualità del servizio.
SEGUE le leggi in vigore coniugandole con
le richieste dell’utenza.
LETTURA DEL TERRITORIO
L’Istituto comprensivo di Castiglione – Castilenti - Bisenti, nato nell’a.s. 2011/2012,
è costituito dall’unione di due Istituti preesistenti: quello di Castiglione - Castilenti e
quello di Bisenti. Attualmente raccoglie le scuole statali dell’Infanzia, Primaria e
Secondaria di Primo Grado dei cinque comuni della valle del Fino: Arsita, Bisenti,
Castiglione M.R., Castilenti e Montefino.
AARRSSIITTAA BBIISSEENNTTII
CCAASSTTIIGGLLIIOONNEE MMEESSSSEERR RRAAIIMMOONNDDOO
MMOONNTTEEFFIINNOO
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LA VALLE DEL FINO
I PLESSI DELL’ISTITUTO
CCCaaassstttiiillleeennntttiii BBBiiissseeennntttiii MMMooonnnttteeefffiiinnnooo CCCaaassstttiiigggllliiiooonnneee AAArrrsssiiitttaaa
LINEE GUIDA DELL’ISTITUTO
I riferimenti normativi
Le scelte educative e didattiche dell’Istituto Comprensivo Statale di Castiglione –
Castilenti - Bisenti hanno come presupposto i seguenti articoli della Costituzione, di cui si
riportano stralci:
art.3 «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di lingua, di razza, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali».
art.33 «L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento».
art.34 «La scuola è aperta a tutti».
L’Istituto recepisce tutti i documenti provenienti dal Ministero della Pubblica
Istruzione e ad essi si riferisce anche per quanto non esplicitamente dichiarato:
L. n. 53/2003 e successive modificazioni;
D.Lgs n. 59/2004 e successive modificazioni;
Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione.
Le scuole sono chiamate alla elaborazione dei curricoli di studio, tenendo conto delle
“Indicazioni nazionali per il curricolo” del 2012, secondo una metodologia operativa di
studio e di approfondimento.
D.p.r. n. 249 del 24/6/98: Statuto delle studentesse e degli studenti, integrato e
modificato dal d.p.r. 21.11.2007, n. 235.
L. 169/2008 (ex D.L. n. 137/2008).
D.p.r. n. 122 del 2009: Regolamento recante il coordinamento delle norme vigenti per la
valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia.
D.p.r. n. 81 del 2009: Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale
ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola.
Il percorso formativo dell’istituto: il Curricolo
Premessa
"La scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso
proseguirà in tutte le fasi successive della vita. In tal modo la scuola fornisce le chiavi per
apprendere ad apprendere, per costruire e per trasformare le mappe dei saperi rendendole
continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro
oggetti. Si tratta di elaborare gli strumenti di conoscenza necessari per comprendere i contesti
naturali, sociali, culturali, antropologici nei quali gli studenti si troveranno a vivere e a operare."
(Indicazioni Nazionali).
Il CURRICOLO delinea, dalla scuola dell'infanzia, passando per la scuola primaria
e giungendo, infine, alla scuola secondaria di primo grado, senza ripetizioni e ridondanze,
un processo unitario, graduale e coerente, continuo e progressivo, verticale ed orizzontale,
delle tappe e delle scansioni di apprendimento dell'allievo, in riferimento alle competenze
da acquisire e ai traguardi in termini di risultati attesi.
Sono state, pertanto, individuate linee comuni ai tre ordini di scuola che permettano
a tutti i docenti di lavorare in maniera coordinata, in modo tale da garantire all’alunno un
percorso formativo organico e completo, che promuova e valorizzi il suo sviluppo
integrale costruendo la sua identità con processi educativi attivi.
Su questa base comune, poi, ogni scuola definirà obiettivi minimi, contenuti,
attività, metodologie e ambienti di apprendimento differenziati a seconda dell’età degli
alunni e del contesto in cui si opera.
Nella elaborazione del curricolo verticale, il nostro Istituto parte dall’analisi
dettagliata delle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del
primo ciclo d’Istruzione”: i docenti dei tre ordini di scuola, attraverso una lettura
approfondita delle Indicazioni Nazionali, hanno individuato alcune Macro Aree di
interesse e ne hanno definito i punti-chiave che costituiranno i cardini della nostra scuola,
come riportato in tabella.
MACRO AREE DI INTERESSE
PUNTI CHIAVE
INTERCULTURA
o Valorizzazione delle diversità intese come opportunità di arricchimento.
o Sviluppo di un’identità consapevole e aperta nei confronti degli altri.
o Riconoscimento e garanzia della libertà e dell'uguaglianza nel rispetto delle differenze di tutti e dell'identità di ciascuno.
NUOVE TECNOLOGIE E FORMAZIONE
o Confronto con la complessità dei mezzi e dei metodi d’apprendimento.
o Utilizzo consapevole, responsabile e critico delle nuove tecnologie.
SOCIALIZZAZIONE E COOPERAZIONE
o Classe come insieme di molteplici microcosmi individuali, che cooperano per costruire nuove conoscenze.
o Riconoscimento delle proprie e altrui emozioni per una migliore interazione sociale.
o Legami cooperativi e superamento dei conflitti finalizzati alla creazione di un clima armonico e sereno.
ALLEANZA EDUCATIVA
o Alleanza educativa tra le varie discipline. o Collaborazione tra scuola e famiglia nel rispetto dei diversi ruoli
e ambiti educativi. o Corresponsabilità formativa tra scuola e famiglia finalizzata ad
un o progetto educativo condiviso e continuo. o Collaborazione con il territorio per fronteggiare il problema
della o dispersione scolastica attraverso la promozione di valori
condivisi.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE -
COMPETENZE CIVICHE
o Capacità di confrontarsi con la società e i suoi continui cambiamenti.
o Ruolo decisivo della conoscenza per lo sviluppo economico, o la tenuta etica e la coesione sociale del paese. o Scuola intesa come comunità educativa capace di insegnare le
regole del vivere e convivere. o Costruzione di un'etica della responsabilità e del senso di
legalità. o Riconoscimento e tutela dei valori sanciti dalla Costituzione.
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
o Laboratori attrezzati per un approccio operativo e sperimentale alla conoscenza.
o Classe come luogo accogliente in cui valorizzare le conoscenze pregresse e attuare interventi adeguati alle diversità.
o Uso flessibile e funzionale degli spazi nelle aule.
PRIMA PARTE
Vengono riportati gli obiettivi generali del processo formativo e
il profilo delle competenze al
termine del primo ciclo d’istruzione.
Vengono trattate, nello specifico, le competenze
comportamentali, relazionali e culturali da sviluppare: queste, essendo trasversali a
tutte le discipline, vengono elaborate in
maniera riassuntiva per tutti e tre gli ordini di
scuola.
Vengono prese in considerazione le
competenze disciplinari di
Matematica (le altre discipline saranno
trattate nel prossimo anno scolastico): esse vengono illustrate per
ogni ordine di scuola e, nello specifico, per fascia di età nella
Scuola dell’Infanzia, per classe nella Scuola Primaria e Secondaria
di primo grado
Sulla base delle finalità generali definite dalle Indicazioni Nazionali e tenendo
conto delle macro aree di interesse individuate dai docenti, sono state definite le
Finalità Educative relative al nostro Istituto Comprensivo:
Sviluppare le competenze-chiave
Prevenire l’analfabetismo di ritorno
Valorizzare l’unicità di ognuno
Sviluppare un’efficace competenza comunicativa
Ricercare le connessioni tra i vari saperi
Far maturare le competenze necessarie per la crescita personale e la
partecipazione sociale
Favorire l’autonomia di pensiero e la formazione del pensiero critico
Prestare attenzione allo sviluppo armonico ed integrale della persona
Promuovere il successo scolastico con attenzione alle diversità
Formare cittadini italiani che siano, nello stesso tempo, cittadini dell’Europa e
del mondo.
Struttura del Curricolo
SECONDA PARTE TERZA PARTE
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
«La scuola dell’infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le bambine e i bambini
dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in
coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione
della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei
documenti dell’Unione Europea.» (dalle Indicazioni per il Curricolo del 2012).
Passando dalle iniziali forme di assistenza locale a una diffusione nazionale con la
Legge 444/68, che istituiva la scuola materna statale, e a seguito di successivi
provvedimenti legislativi che ne hanno sottolineato in maniera sempre più esplicita lo
spessore pedagogico, oggi la scuola dell'infanzia si configura come il primo grado del
sistema scolastico. L'originario asilo quale semplice luogo di custodia dei bambini si è
progressivamente evoluto fino ad assumere la connotazione di vera e propria istituzione
educativa con una sua specifica identità, traducendo in concreto la convinzione che
l'infanzia rappresenta una fase preziosa per la formazione dell'uomo e del cittadino.
FINALITÀ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’infanzia promuove la formazione integrale della personalità del
bambino impegnato in un processo di continua interazione con i coetanei, gli adulti,
l’ambiente e la cultura.
Secondo le Indicazioni per il Curricolo del 2012, le finalità specifiche della scuola dell’infanzia sono:
Maturazione dell'identità
Vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io; Stare bene; Essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire; Sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato; Imparare a conoscersi e a essere riconosciuti come persona unica e irripetibile; Sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio,alunno, compagno,
maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli.
Conquista dell'autonomia
Avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; Provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere sentimenti
ed emozioni; Partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad adoperare scelte e ad
assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.
Sviluppo della competenza
Giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull'esperienza attraverso l'esplorazione, l'osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti;
Ascoltare e comprendere narrazioni e discorsi; Raccontare, rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; Essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, ''ripetere'', con simulazioni e
giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.
Sviluppo della cittadinanza
Scoprire l'altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; Rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; Implicare il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell'ascolto; Essere attenti al punto di vista dell'altro e alle diversità in genere, il primo
riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; Porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri,
dell'ambiente e della natura.
LA PROGETTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Nella scuola dell'infanzia la progettazione didattica promuove l'organizzazione
degli apprendimenti articolandosi attraverso cinque campi di esperienza che, intesi come
spazi operativi, strutturano la mente del bambino in modo integrato e unitario e
introducono ai sistemi simbolico-culturali.
AFFETTIVO – EMOTIVA
SOCIALE
MORALE
RELIGIOSA
Aree di approfondimento
CORPOREITA’
COMUNICAZIONE
LOGICA
AMBIENTE
AR
EE
FO
RM
AT
VE
A
RE
E C
OG
NIT
IVE
IL SÈ E L’ALTRO
IL CORPO E IL MOVIMENTO
I DISCORSI E LE PAROLE
LA CONOSCENZA DEL MONDO
IMMAGINI, SUONI, COLORI
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE1
I CAMPI DI ESPERIENZA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMPETENZE ATTESE AL TERMINE DELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA
IL SÉ E L’ALTRO
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini;
Sviluppa il senso dell'identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato;
Sa di avere una storia personale, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e la mette a confronto con altre;
Riflette,si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta;
Prende coscienza, attraverso la partecipazione a giochi collettivi, dell’esistenza di norme che regolano il vivere e l’agire comune;
Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise;
Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.
Il bambino ha fiducia in sé; Rispetta gli altri; Comunica adeguatamente
bisogni, desideri e paure; Accetta e offre aiuto; Comprende e rispetta le regole; Avanza idee per la realizzazione
di un’attività ludica comune; Dimostra senso di responsabilità
e porta a termine con successo un’attività intrapresa, rispettandone i tempi di esecuzione;
Condivide i valori della comunità di appartenenza;
Sa interpretare e documentare il proprio vissuto.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
Prova piacere nel movimento e nelle diverse forme di attività e destrezza;
Sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l'uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all'interno della scuola e all'aperto;
Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento;
Vive pienamente la propria corporeità; Esercita le potenzialità sensoriali ed espressive del
corpo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola;
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di se, di igiene e di sana alimentazione.
Conosce, denomina e rappresenta lo schema corporeo;
Definisce la propria posizione in relazione a punti di riferimento;
Esegue un semplice percorso seguendo azioni, comandi e punti di riferimento dati (davanti, dietro, destra, sinistra, sopra, sotto...);
Rivela una buona laterizzazione; Ha maturato una buona
motricità fine; Ha interiorizzato l'importanza di
un'alimentazione corretta; Esplora, interagisce e
rappresenta la realtà circostante; Accetta, rispetta ed usa regole
nei giochi di movimento.
IMMAGINI, SUONI, COLORI
Comunica, esprime emozioni, racconta sfruttando le
varie possibilità che il linguaggio del corpo consente; Si esprime attraverso numerosi linguaggi, utilizzando
diversi materiali e tecniche espressive; Sceglie con cura materiali e strumenti in relazione al
progetto da realizzare;
Utilizza spontaneamente e in modo appropriato le diverse tecniche grafico-pittoriche e plastiche;
Riconosce e denomina i colori primari e secondari;
Coglie il significato e la funzione di un messaggio musicale, di un dipinto, di un'immagine...;
Distingue i suoni dai rumori, associandoli ai vari e relativi
1 Si rinvia al curricolo verticale per quanto concerne l’ambito matematico.
Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire
delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse;
Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali,musicali, visivi, di animazione...)sviluppa interesse per l'ascolto della musica e per la fruizione di opere d'arte.
contesti; Ascolta, riproduce e inventa
semplici ritmi; Sa associare il ritmo al
movimento; Usa la musica come mezzo di
espressione e comunicazione; Drammatizza brevi storie; Interpreta e inventa ruoli; Conosce, esprime emozioni,
racconta, usando le varie possibilità espressive in suo possesso;
Conosce il computer come linguaggio della comunicazione.
I DISCORSI E LE PAROLE
Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico;
Comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati; Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni,
sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative;
Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati;
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole;
Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia;
Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
Il bambino utilizza il linguaggio verbale in maniera adeguata per esprimere esperienze personali, o raccontare eventi e storie;
Traduce un'esperienza grafico-pittorica in linguaggio verbale;
Ricostruisce una storia in sequenza;
Ascolta rispettando i tempi e opinioni altrui;
Dialoga adeguatamente strutturando fasi corrette;
Ripete correttamente un racconto o un vissuto;
Memorizza ed espone oralmente, in maniera corretta, canti e poesie;
Si avvicina con curiosità e interesse al mondo dei libri e della scrittura.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi e ne identifica alcune proprietà;
Confronta e valuta quantità; Utilizza simboli per registrare; compie misurazioni
usando strumenti alla sua portata; Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della
giornata e della settimana; Individua le posizioni di oggetti e persone nello
spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc;
Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali;
Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in futuro immediato e prossimo;
Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
Riconosce e ricostruisce relazioni topologiche;
Ricostruisce e registra dati della realtà;
Classifica in base ad un attributo dato (forma, colore, dimensione);
Utilizza gli enunciati: lungo, corto, uguale;
Identifica e nomina le forme geometriche;
Compie seriazioni in ordine crescente e decrescente;
Localizza e colloca oggetti nello spazio;
Conosce e rispetta l'ambiente; Coglie le trasformazioni legate alle stagioni;
Conosce, comprende la ciclicità dei giorni, mesi, stagioni, festività.
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE
La scuola dell’infanzia si propone come contesto di relazione, di cura e di
apprendimento. Promuove una pedagogia attiva e delle relazioni che si manifesta
nell’attenzione per ciascun bambino, per l’ambiente e in percorsi di formazione
ampiamente improntati al fare e all’agire.
L’apprendimento avviene attraverso l’esperienza, l’esplorazione, l’interazione con i
coetanei, la natura, le cose, il territorio, attraverso la rielaborazione individuale e collettiva
delle esperienze attraverso il gioco che ha una notevole valenza espressiva, narrativa,
interpretativa, creativa.
I docenti organizzano i diversi momenti formativi nel rispetto dei ritmi biologici dei
bambini. Attività libere e strutturate, individuali e di gruppo, eventi ricorrenti di vita
quotidiana vengono articolati in un’alternanza di proposte che richiedono diversità
d'impegno:
MATTINO
ACCOGLIENZA Attività individuale/in piccoli gruppi
Gioco libero
Giochi educativi
RAGGRUPPAMENTO
Momento collettivo di espressione orale e riferimenti spazio-temporali
Conversazione
Calendari
Canti
Filastrocche
Giochi collettivi
ATTIVITA’ STRUTTURATE Attività psicomotorie/linguistiche/espressive/logico-matematiche e scientifiche, opportunamente intervallate da momenti di distensione
POMERIGGIO
GIOCO LIBERO Attività individuale/in piccoli gruppi
Gioco libero
Giochi educativi
ATTIVITA’ STRUTTURATE Momento del dopopranzo
Giochi individuali e in piccolo gruppo spontaneo
RAGGRUPPAMENTO Attività collettive/individuali/in piccoli gruppi:
Letture
MERENDA Canti
Giochi
I momenti della vita scolastica normalmente identificati come "routine"
(accoglienza, uso dei servizi, pranzo) sono da considerare fortemente educativi in quanto
consentono il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
Autonomia;
Apprendimento di regole comunitarie;
Socializzazione;
Apprendimento di fondamentali norme igieniche;
Corrette abitudini alimentari.
La scuola dell’Infanzia prevede inoltre:
Uscite didattiche nel territorio e fuori comune;
Feste di Natale, di Carnevale, di fine anno;
Rappresentazioni teatrali;
Estemporanea di pittura;
Vari progetti anche con esperti esterni;
Incontri con i bambini provenienti dalle altre scuole di ordine e di grado quali
momenti di ulteriore ricerca, conoscenza e cooperazione nella distribuzioni delle
competenze.
LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
«Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo
grado. Ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità
degli alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze
indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.» (dalle
Indicazioni per il Curricolo del 2012)
FINALITÀ DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
Promuovere il pieno sviluppo della persona. Per realizzare ciò la scuola concorre
con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso
facilitato per gli alunni con disabilità, previene l’evasione dell’obbligo scolastico e
contrasta la dispersione.
Far acquisire gli alfabeti di base della cultura. La Scuola Primaria mira
all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti
costituzionali; nella Scuola Secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle
discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di conoscenza,
interpretazione e rappresentazione del mondo.
Aiutare gli alunni ad elaborare il senso della propria esperienza, ponendo
attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni e di ciascuno di essi e
avviando ogni alunno ad assumere un ruolo attivo nell’apprendimento e a
costruirsi un proprio progetto di vita.
Promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva, potenziando ed
ampliando gli apprendimenti promossi dalla scuola dell’Infanzia.
PROGETTAZIONE DIDATTICA NEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
Nel primo ciclo d’istruzione la nostra scuola promuove l’organizzazione degli
apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari attraverso
un’adeguata progettazione curricolare.
Si sottolinea così l’importanza di un insegnamento pre-disciplinare e
pluridisciplinare non frammentato, né settoriale, ma capace di far cogliere le
interconnessioni tra i diversi saperi e di avviare gli alunni ad una visione unitaria della
conoscenza, favorendo l’interdisciplinarietà e il lavoro collegiale tra insegnanti di
discipline diverse.
Le discipline, considerate in funzione delle competenze da sviluppare, diventano
mezzi di educazione più che fini. Tale visione dell’insegnamento comporta, per il nostro
Istituto, delle scelte educative coraggiose in grado di orientare:
Una programmazione centrata sui processi più che sui prodotti;
Una metodologia didattica pronta a discostarsi dai modelli espositivi
della lezione trasmissiva;
Una valutazione formativa e di accompagnamento pedagogico volta a porre
l’attenzione più sui percorsi attivati che sugli esiti.
La nostra scuola dunque non è centrata sull’insegnamento ma sull’apprendimento.
LA SCUOLA PRIMARIA
ORGANIZZAZIONE ORARIA
Tempo scuola in 30h settimanali (Arsita, Bisenti, Castiglione M.R, Castilenti)
PRIMA SECONDA TERZA QUARTA QUINTA
ITALIANO 7 7 7 7 7
MATEMATICA 6 6 5 5 5
SCIENZE 2 2 2 2 2
STORIA 2 2 2 2 2
GEOGRAFIA 2 2 2 2 2
INGLESE 1 2 3 3 3
RELIGIONE 2 2 2 2 2
ED.FISICA 1 1 1 1 1
ED.ALL'IMMAGINE 2 1 1 1 1
ED.MUSICALE 1 1 1 1 1
TECNOLOGIA/INFORMATICA 1 1 1 1 1
LABORATORIO 1 1 1 1 1 1
LABORATORIO 2 1 1 1 1 1
LABORATORIO 3 1 1 1 1 1
TOT.30 h TOT.30 h TOT. 30 h TOT. 30 h TOT. 30 h
Tempo scuola in 27h settimanali (Montefino)
PRIMA SECONDA TERZA QUARTA QUINTA
ITALIANO 7 7 7 7 7
MATEMATICA 6 6 5 5 5
SCIENZE 2 2 2 2 2
STORIA 2 2 2 2 2
GEOGRAFIA 2 2 2 2 2
INGLESE 1 2 3 3 3
RELIGIONE 2 2 2 2 2
ED.FISICA 1 1 1 1 1
ED.ALL'IMMAGINE 2 1 1 1 1
ED.MUSICALE 1 1 1 1 1
TECNOLOGIA/INFORMATICA 1 1 1 1 1
TOT. 27 h TOT. 27 h TOT. 27 h TOT. 27 h TOT. 27 h
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
LINGUA ITALIANA
L’allievo partecipa a scambi comunicativi rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti.
L’alunno legge e comprende testi di tipo diverso, sviluppando gradualmente abilità funzionali allo studio e acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica.
L’alunno produce e rielabora testi corretti nell’ortografia e legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre.
Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico.
LINGUA INGLESE
L’alunno comprende e comunica in modo comprensibile brevi messaggi orali e scritti.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.
MUSICA
L’alunno articola combinazioni ritmiche, timbriche e melodiche applicando schemi elementari che esegue con la voce, il corpo e gli strumenti.
Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali. Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
STORIA
L’alunno riconosce elementi significativi del passato e riconosce le tracce storiche presenti nel territorio.
Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.
Comprende, racconta e sa produrre semplici testi storici, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.
Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico.
Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’Impero romano d’occidente.
GEOGRAFIA
L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali.
Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti. Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici. Individua i caratteri che connotano i paesaggi.
ARTE E IMMAGINE
L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti.
È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini e messaggi multimediali.
Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.
MATEMATICA Curricolo verticale
SCIENZE
L’alunno esplora i fenomeni con un approccio scientifico, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, propone e realizza semplici esperimenti.
Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento.
Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.
TECNOLOGIA
E’ a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e consumo di energia e del relativo impatto ambientale.
Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descrivere la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.
Conosce e usa le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali.
EDUCAZIONE FISICA
L’alunno acquisisce consapevolezza del sé attraverso la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spazio – temporali.
Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.
L’alunno si muove nell’ambiente di vita e di scuola, rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri.
L’alunno riconosce alcuni principi essenziali relativi al proprio benessere psico-fisico, legati alla cura del proprio corpo e ad un corretto regime alimentare.
RELIGIONE
Riconosce che la Bibbia è un documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni.
Identifica nella chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo, coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.
LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
«La scuola secondaria di primo grado, della durata di tre anni, si articola in un
periodo didattico biennale e in un terzo anno, che completa prioritariamente il percorso
disciplinare ed assicura l'orientamento ed il raccordo con il secondo ciclo.» (Art 4, comma
3 del D.Lgs 59/2004).
«Nella scuola secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle discipline come
punti di vista sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e
rappresentazione del mondo. […] Vengono favorite una più approfondita padronanza
delle discipline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva
dell’elaborazione di un sapere sempre meglio integrato e padroneggiato.» (dalle
Indicazioni per il Curricolo del 2012).
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE
Le attività del curricolo saranno articolate in sei giorni (dal lunedì al sabato). Gli
eventuali laboratori didattici metteranno in atto percorsi trasversali e interdisciplinari
adeguati a promuovere la formazione integrale di ogni alunno nel rispetto della diversità,
dei bisogni e dei ritmi individuali per consentire di attivare al meglio le proprie capacità.
Si cercherà di creare un ambiente nel quale gli alunni possano fare esperienze. All’interno
del normale orario delle lezioni si svolgeranno delle attività “diverse”, ma comunque
rispondenti agli obiettivi della scuola.
Le discipline di studio, oltre ad essere la ragione del lavoro scolastico quotidiano,
offriranno agli allievi gli strumenti per crescere in sapere e in capacità e occasioni per
seguire interessi e motivazioni utili anche ai fini dell’orientamento.
Organizzazione oraria del tempo scuola in 30h settimanali:
DISCIPLINE N° ORE Potenziamento Totale
Italiano 5 + 1 Potenziamento abilità
linguistiche 6
Storia 2 2 Geografia 2 2
Matematica 4 4 Scienze 2 2 Inglese 3 3
Francese 2 2 Tecnologia 2 2
Arte e immagine 2 2 Musica 2 2
Scienze motorie 2 2 Religione 1 1
TOTALE 29 1 30
TRAGUARDI EDUCATIVI
Il profilo atteso alla fine della scuola secondaria di primo grado si realizza
attraverso le seguenti dimensioni formative:
Coscienza e affermazione della propria identità.
Favorire l’ascolto e il dialogo.
Riflessione sulle proprie esperienze e quelle altrui.
Relazionarsi e interagire con gli altri in modo positivo, secondo principi di
cooperazione, solidarietà, tolleranza, senso di giustizia.
Orientare il soggetto nel suo sviluppo fisico, psichico e intellettuale.
Maturare un pensiero critico.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DE PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
LINGUA ITALIANA
L’allievo interagisce in modo adeguato alle diverse situazioni comunicative rispettando le idee degli altri e i diversi punti di vista.
Utilizza il dialogo non solo come strumento comunicativo, ma anche per apprendere informazioni ed elaborare opinioni.
Usa la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri, per esempio nella realizzazione di giochi, nell’elaborazione di progetti e nella valutazione dell’efficacia di diverse soluzioni di un problema.
Ascolta messaggi trasmessi dai media riconoscendone la fonte, il tema e lo scopo. Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca. Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i manuali delle discipline o altri testi
di studio, al fine di ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni, concetti ed esperienze necessarie, anche con l’utilizzo di strumenti informatici.
Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario e manifesta gusti personali anche in contesti extrascolastici.
Scrive testi di tipo diverso adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Produce semplici ipertesti, utilizzando i modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali
con quelli iconici e sonori. Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa
e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione
logico-sintattica della frase semplice e complessa.
LINGUA INGLESE
L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.
Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali. Espone argomenti di studio con l’ausilio di mappe, cartine e griglie. Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo (poesia, teatro, prosa). Legge testi informativi e ascolta spiegazioni in lingua a difficoltà crescente. Usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi. Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li
confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, con atteggiamenti aperti e curiosi. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico. Collabora con i compagni nella realizzazione di attività e progetti, apportando il proprio
personale contributo. Si approccia a una prima autovalutazione delle competenze acquisite e ad una iniziale
consapevolezza del proprio modo di apprendere.
LINGUA FRANCESE
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti di uso frequente e relativi ad ambiti familiari.
Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.
Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo. Chiede spiegazioni e svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera
dall’insegnante. Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle
lingue di studio. Valuta i risultati conseguiti, riconosce i propri errori e le proprie modalità di
apprendimento, nell’ottica di una crescita autonoma e consapevole.
MUSICA
L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Fa uso di diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’apprendimento e alla riproduzione di brani musicali. E’ in grado di ideare e realizzare messaggi musicali e multimediali.
Sa dare significato alle proprie esperienze musicali, dimostrando la propria capacità di comprensione di eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati.
Valuta in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce, riesce a raccordare la propria esperienza alle tradizioni storiche e alle diversità culturali contemporanee.
Integra con altri saperi e alte pratiche artistiche le proprie esperienze musicali. Orienta lo sviluppo delle proprie competenze musicali, nell’ottica della costruzione di
un’identità musicale che muova dalla consapevolezza delle proprie attitudini.
STORIA
L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali.
Comprende testi storici e li sa rielaborare con un adeguato metodo di studio. Espone oralmente e con scritture - anche digitali - le conoscenze storiche acquisite
operando semplici collegamenti ed esprimendo le proprie opinioni. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, capisce i
problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Comprende aspetti e avvenimenti fondamentali della storia italiana dal medioevo alla
formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e
contemporanea. Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente. Conosce aspetti del patrimonio culturale italiano e dell’umanità.
GEOGRAFIA
Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi.
Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali.
Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, elementi del patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.
Legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo, e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
ARTE E IMMAGINE
L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.
Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.
Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.
Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.
MATEMATICA Curricolo verticale
SCIENZE
L’alunno raccoglie, registra e analizza dati, anche mediante grafici. Utilizza le conoscenze acquisite per interpretare lo svolgersi di fenomeni ambientali. Individua relazioni e analogie in varie situazioni della realtà ambientale. Comprende e utilizza semplici schematizzazioni, modellizzazioni di fatti e fenomeni,
applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana. Comprende l’importanza della cura del proprio corpo, opera scelte adeguate di
comportamenti e ne riconosce potenzialità e limiti, anche in riferimento ai cambiamenti adolescenziali.
Ha una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono tra loro.
Comprende il ruolo della comunità umana nel sistema, il carattere finito delle risorse, l’ineguaglianza dell’accesso a esse e adotta atteggiamenti responsabili negli stili di vita e nell’uso delle risorse.
Conosce i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.
TECNOLOGIA
L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.
Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte.
È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.
Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.
Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.
Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.
Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni.
Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione.
EDUCAZIONE FISICA
Comprende le differenti modalità di espressione delle emozioni e degli elementi della realtà.
È in grado di eseguire gesti e azioni con finalità espressive e comunicative. Riesce a trasmettere contenuti emozionali attraverso i gesti e il movimento. Sceglie modalità relazionali che valorizzino le diverse capacità. Ai fini della sicurezza, utilizza in modo responsabile spazi, attrezzature sia
individualmente che in gruppo. Conosce le norme generali di prevenzione degli infortuni. Conosce gli effetti delle attività motorie per il benessere della persona e la prevenzione
delle malattie. Prende coscienza e riconosce che l’attività realizzata e le procedure utilizzate migliorano
le qualità coordinative e condizionali, facendo acquisire uno stato di benessere. Prende coscienza della propria efficienza fisica e auto valuta le proprie abilità e
performance. Rispetta il valore etico dell’attività sportiva e della competizione.
RELIGIONE
L'alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l'intreccio tra dimensione religiosa e culturale.
A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un'identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.
Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell'insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini.
Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole.
Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.
Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell'esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.
RAPPORTI CON I GENITORI
Con la normativa vigente sugli Organi Collegiali, la famiglia partecipa al progetto
educativo della scuola condividendone responsabilità e impegni, nel rispetto reciproco di
competenze e ruoli.
Gli incontri scuola-famiglia saranno destinati sia ai colloqui tra docenti e genitori
che alla comunicazione dei risultati degli scrutini quadrimestrali e finali. I docenti
comunicheranno all'ufficio di segreteria data e ora di ricevimento dei genitori. Non è
consentito ai genitori l'ingresso nelle aule durante lo svolgimento dell'attività didattica. In
casi urgenti i genitori saranno ricevuti in qualsiasi momento, previa richiesta al capo di
Istituto. I docenti potranno, a loro volta, convocare i genitori per eventuali comunicazioni.
MODALITÀ DI COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA
Assemblea generale congiunta di tutte le sezioni
Assemblee di sezione
Elezione rappresentante di sezione
Riunioni d’intersezione
Colloqui individuali
Assemblea generale congiunta di tutte le classi
Assemblee di classe
Elezione rappresentanti di classe
Riunioni di classe
Patto di corresponsabilità
Colloqui individuali
Elezione rappresentanti di classe
Ricevimento settimanale
Contratto di corresponsabilità
Colloqui individuali
VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
VISITE GUIDATE VIAGGI D’ISTRUZIONE
FINALITÀ EDUCATIVE
migliorare il livello di socializzazione tra studenti e tra studenti e docenti, in una dimensione di vita diversa dalla
normale routine scolastica; favorire l’autonomia personale e comportamentale;
migliorare la conoscenza del proprio paese nei suoi aspetti storici, culturali e paesaggistici;
approfondire e raccogliere documentazione su argomenti di studio di carattere storico, artistico, geografico;
sviluppare un’educazione ecologica e ambientale;
promuovere l’orientamento scolastico e professionale.
Scuola dell’infanzia
Scuola
primaria
Scuola Secondaria di I grado
Non smetteremo di esplorare. E alla fine di tutto il nostro andare ritorneremo al punto di
partenza per conoscerlo per la prima volta. Thomas Stearns Eliot
VALUTAZIONE
SCUOLA DELL’INFANZIA
“La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da
intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine.
Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e
di stimolo al miglioramento continuo”. (dalle Indicazioni per il Curricolo del 2012).
Nella scuola dell'infanzia la valutazione prevede tre fasi:
1. La valutazione diagnostica, volta a delineare un quadro iniziale della situazione, base
di partenza per la progettazione e l'organizzazione delle attività;
2. La valutazione formativa, che accompagna l'itinerario educativo e didattico
consentendo di regolare costantemente la progettazione;
3. La valutazione sommativa, per la verifica degli esiti formativi e della qualità
dell'attività educativa e didattica.
Per la verifica iniziale, in itinere e finale dei livelli di sviluppo ci si avvale
dell'osservazione dei bambini in diversi momenti del processo formativo:
Dialoghi e conversazioni collettive
Rappresentazioni grafico - pittoriche
Giochi psicomotori, sensoriali, simbolici
Lavori di gruppo
Rielaborazione delle esperienze
Utilizzo dei diversi codici linguistici
L'osservazione rappresenta uno strumento essenziale per verificare l'adeguatezza e
la validità del progetto educativo: consente di analizzare i percorsi di formazione e le
strategie educative, le modalità di relazione usate, le scelte organizzative, al fine di
predisporre eventuali aggiustamenti dell'azione educativa.
SCUOLA PRIMARIA
Verifica degli apprendimenti
Le verifiche saranno condotte dai docenti, in itinere e nelle fasi intermedie e finali
del percorso di insegnamento-apprendimento, mediante la somministrazione di prove
strutturate e non , orali e scritte, nonché attraverso l’osservazione sistematica degli alunni
nello svolgimento delle diverse attività.
Valutazione degli apprendimenti
La valutazione degli apprendimenti, tenendo conto dei tempi, delle modalità di
apprendimento, delle attitudini e delle capacità, dei livelli di partenza e dei progressi
conseguiti da ogni singolo alunno , registra i risultati raggiunti dagli allievi in termini di:
maturazione complessiva
motivazione ad apprendere
conoscenze, abilità e competenze acquisite
Valutazione del comportamento
La valutazione del comportamento si basa sui seguenti criteri, condivisi da tutti i
docenti del plesso:
rispetto delle regole di convivenza
costruzione di positivi rapporti interpersonali
partecipazione
impegno
La valutazione viene effettuata periodicamente e annualmente, riguarda sia gli
apprendimenti, che il comportamento degli alunni. Vengono valutati tutti gli
apprendimenti, sia quelli connessi agli orari obbligatori, che quelli riferiti agli orari
facoltativi opzionali. I docenti con decisione assunta all’unanimità, possono non
ammettere gli alunni alla classe intermedia, ma solo in casi eccezionali e comprovati da
specifica motivazione. Il passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria di 1° grado
avviene a seguito di valutazione positiva effettuata al termine del secondo periodo
didattico biennale.
Il miglioramento dei processi di apprendimento e di valutazione, quindi la
continuità didattica, sono assicurati anche dalla permanenza dei docenti nella sede di
titolarità almeno per il tempo corrispondente al periodo didattico. Il Servizio Nazionale di
Valutazione all’inizio del I e del II biennio procede alla valutazione esterna riferita sia agli
elementi strutturali del sistema, ma anche per valutare i livelli di padronanza mostrati
dagli allievi,nelle conoscenze e abilità previste per la fine del I e del III anno. Gli insegnanti
nel compilare la scheda di valutazione terranno conto:
1) Elaborare il senso della propria esperienza.
Capire se stesso.
Essere consapevole delle proprie potenzialità.
Imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle.
Far bene il proprio lavoro e portarlo a termine.
Aver cura di sé e degli oggetti.
2) Praticare una consapevole cittadinanza attiva.
Rispettare l’ambiente che si frequenta naturale e sociale.
Sviluppare il rispetto reciproco e della dignità della persona.
Sperimentare e realizzare atteggiamenti collaborativi e cooperativi.
Esercitare forme di solidarietà e sviluppare un’adesione consapevole a lavori
condivisi.
Partecipare al dialogo educativo.
3) Acquisire gli alfabeti di base della lettura.
Acquisire i linguaggi simbolici e specifici delle varie discipline.
Voto Misurazione (in relazione agli obiettivi cognitivi) 10 Conoscenze sicure e correlate; esposizione fluida e personale OTTIMO 9 Conoscenze organiche e positivi collegamenti interdisciplinari DISTINTO 8 Conoscenze sicure, esposizione corretta BUONO 7 Conoscenze discrete, esposizione corretta DISCRETO 6 Conoscenze essenziali, esposizione generica SUFFICIENTE 5 Conoscenze superficiali, esposizione incerta INSUFFICIENTE
PERCENTUALI VALUTAZIONE PERCENTUALI VAL.. INTERMEDIE
0-19 3 20-25 3,5 26-39 4 40-49 4,5 50-55 5 56-59 5,5 60-65 6 66-69 6,5 70-75 7 76-79 7,5 80-85 8 86-89 8,5 90-95 9 96-99 9,5 100 10 100
La valutazione è una pratica “complicata” ma necessaria per rendere gli alunni e le
famiglie consapevoli degli apprendimenti acquisiti. Gli insegnanti, essendo consapevoli
che gli alunni hanno una maturazione graduale sia negli apprendimenti che nei
comportamenti, ritengono che per le classi prime, seconde e terze lo schema vada
considerato come una guida di riferimento da adattare non solo agli obiettivi cognitivi di
ciascuna classe, ma anche alla necessità di sviluppare una positiva autostima, di dare il
giusto incoraggiamento e di incentivare l’amore per lo studio negli alunni. Pertanto sarà
utilizzata la scala da 5 a 10. La scala da 4 a 10 sarà gradualmente applicata nelle classi
quarta e quinta quando la maturità, anche anagrafica, degli alunni è in grado di
comprendere un voto negativo.
VALUTAZIONE COMPORTAMENTO
Autocontrollo e comunicazione
Rispetto delle regole
Partecipazione e impegno
Organizzazione del lavoro
Voto Livello
Il suo comportamento è
sempre responsabile e
disponibile.
Puntuale e preciso
nell’osservare le regole della vita
scolastica.
Si impegna con serietà e vivo interesse
partecipando con contributi personali alla
vita scolastica
Utilizza un metodo di lavoro
organico e strutturato.
10
OT
TIM
O
Il suo comportamento è
corretto e abbastanza disponibile.
Osserva con diligenza le
regole della vita scolastica.
Si dimostra motivato, segue con attenzione e
interviene in modo appropriato.
Organizza il proprio lavoro in
modo efficace. 9
DIS
TIN
TO
Il suo comportamento è
vivace ma sostanzialmente
corretto nei rapporti
interpersonali.
Rispetta le regole della vita
scolastica talvolta con superficialità.
È costante nell’impegno e nella partecipazione.
Organizza il proprio lavoro in
modo autonomo e proficuo.
8
BU
ON
O
Non sempre riesce a instaurare
rapporti sereni con adulti e/o compagni.
Non sempre rispetta le regole
della vita scolastica.
Si interessa e partecipa adeguatamente alle
attività proposte.
Utilizza un metodo di lavoro
generalmente produttivo.
7
DIS
CR
ET
O
Tende a limitare i rapporti
interpersonali e/o nella
comunicazione tende a prevaricare
gli altri.
È scarsamente rispettoso delle regole della vita
scolastica
Partecipa alle attività didattiche ma per
impegnarsi ha bisogno di stimoli continui e/o di
essere seguito costantemente
Utilizza un metodo di lavoro
non sempre autonomo e produttivo.
6
SUFF
ICIE
NT
E
Manifesta ostilità nei confronti dei
compagni e manca di senso di
responsabilità.
Non riesce ad accettare le regole
della vita scolastica.
Sfugge alle proprie responsabilità e non partecipa alle attività
didattiche disturbandole.
Lavora in modo dispersivo, impreciso e
dunque improduttivo.
Da 1 a 5
INSU
FFIC
IEN
TE
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
La valutazione è un momento fondamentale nel processo formativo. Saranno
elementi di valutazione:
Gli apprendimenti;
Le competenze degli alunni;
L’acquisizione e l’uso dei metodi e dei linguaggi specifici delle discipline;
Lo sviluppo della formazione personale;
Capacità di recupero;
I progressi sul piano cognitivo, su quello comportamentale, affettivo, sociale,
pratico e operativo.
Per ogni ragazzo sarà preso in esame il processo di maturazione umana e cognitiva
al di fuori di ogni logica comparativa, tenendo sempre comunque presente il
raggiungimento degli standard qualitativi previsti. Nelle valutazioni quadrimestrali i
docenti valutano i progressi evidenziati da ogni alunno nella propria disciplina, tenendo
conto del livello di partenza e della soglia di accettabilità fissata.
La valutazione sarà espressa numericamente su scala decimale progressiva per ogni
disciplina, e con lo stesso criterio sarà valutato anche il comportamento. Il voto espresso
dà un valore al comportamento di lavoro (responsabilità, impegno, attenzione,
concentrazione, interesse, partecipazione e metodo di lavoro) e al comportamento sociale
(integrazione, socializzazione, rapporti interpersonali, disponibilità, collaborazione,
controllo emotivo e affettivo).
CONOSCENZA ABILITÀ COMPETENZE
VOTO 3
Conoscenza gravemente lacunosa, rifiuto del
colloquio e consegna in bianco delle verifiche.
Non sa riconoscere, analizzare e confrontare
conoscenze.
Non è in grado di utilizzare le conoscenze acquisite in situazioni
nuove.
VOTO 4 Conoscenza lacunosa ed esposizione impropria.
Riconosce, analizza e confronta scarsamente le
conoscenze.
Utilizza con fatica le conoscenze acquisite in
situazioni nuove.
VOTO 5 Conoscenza frammentaria e confusa ed esposizione
incompleta.
Riconosce, analizza e confronta parzialmente le
conoscenze.
Utilizza le conoscenze acquisite in modo
incompleto e/o impreciso.
VOTO 6 Conoscenza essenziale ed
esposizione generica.
Riconosce, analizza e confronta
sufficientemente le conoscenze.
Utilizza le conoscenze acquisite in modo
essenziale.
VOTO 7 Conoscenza appropriata ed esposizione corretta.
Riconosce, analizza e confronta in modo chiaro
le conoscenze.
Utilizza le conoscenze acquisite in modo
opportuno.
VOTO 8 Conoscenza ampia ed
esposizione sicura.
Riconosce, analizza e confronta le conoscenze,
sa elaborare dati e informazioni.
Utilizza le conoscenze acquisite in modo
appropriato e responsabile.
VOTO 9 Conoscenza ampia e
completa ed esposizione fluida.
Riconosce, analizza e confronta le conoscenze,
sa elaborare dati e informazioni in modo
sicuro e personale.
Utilizza le conoscenze acquisite in modo
significativo e responsabile.
VOTO 10
Conoscenza completa ed approfondita ed
esposizione fluida, ricca e personale.
Riconosce, analizza e confronta le conoscenze,
sa elaborare dati e informazioni in modo
critico, personale e creativo.
Utilizza le conoscenze acquisite soprattutto in
funzione di nuove acquisizioni.
PERCENTUALI VALUTAZIONE PERCENTUALI VAL.. INTERMEDIE
0-19 3 20-25 3,5 26-39 4 40-49 4,5 50-55 5 56-59 5,5 60-65 6 66-69 6,5 70-75 7 76-79 7,5 80-85 8 86-89 8,5 90-95 9 96-99 9,5 100 10 100
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO
VOTO 10
a) Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico; b) Comportamento maturo per responsabilità e collaborazione; c) Frequenza alle lezioni assidua vivo interesse e partecipazione attiva alle lezioni; d) Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche; e) Ruolo propositivo all’interno della classe.
VOTO 9
a) Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico; b) Comportamento irreprensibile per responsabilità e collaborazione; c) Frequenza alle lezioni assidua; d) Costante interesse e partecipazione attiva alle lezioni; e) Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche; f) Ruolo propositivo all’interno della classe.
VOTO 8
a) Rispetto del regolamento scolastico; b) Comportamento buono per responsabilità e collaborazione; c) Frequenza alle lezioni normale; d) Buon interesse e partecipazione attiva alle lezioni; e) Proficuo svolgimento, nel complesso, delle consegne scolastiche.
VOTO 7
a) Rispetto del regolamento scolastico; b) Comportamento buono per responsabilità e collaborazione; c) Frequenza alle lezioni normale; d) Discreto interesse e partecipazione alle lezioni; e) Sufficiente svolgimento delle consegne scolastiche.
VOTO 6
a) Frequenza alle lezioni irregolare; b) Discontinuo svolgimento delle consegne scolastiche; c) Mediocre interesse e partecipazione passiva alle lezioni; d) Funzione negativa nel gruppo; e) Comportamento incostante per responsabilità e collaborazione, con notifica alle famiglie; f) Disturbo del regolare svolgimento delle lezioni tale da comportare nota in condotta sul registro di classe (numero da 1 a 4) g) N. 1 sospensione dalle lezioni (non dovuta a episodi di bullismo).
VOTO 5
a) Grave inosservanza del regolamento scolastico tale da comportare notifica alle famiglie e sanzione disciplinare secondo quanto stabilito nel Regolamento di Istituto; b) Assiduo disturbo del regolare svolgimento delle lezioni tale da comportare nota in condotta sul registro di classe, in un numero di 8; g) Limitata attenzione e partecipazione alle attività scolastiche; d) Svolgimento spesso disatteso dei compiti assegnati; e) Comportamento scorretto nel rapporto con personale scolastico e/o compagni; f) Comportamento irresponsabile durante viaggi e visite di istruzione; g) N. 1 sospensione dalle lezioni (dovuta a episodi di bullismo e/o a gravissime scorrettezze nei confronti del personale della scuola) h) N. 2 sospensioni nello stesso quadrimestre anche per un periodo complessivo inferiore a cinque giorni; i) N. 2 sospensioni o più nei due quadrimestri comportano il 5 allo scrutinio finale. N.B: un comportamento corretto nel secondo quadrimestre porta al recupero dell’insufficienza nello scrutinio finale.
CRITERI ORGANIZZATIVI GENERALI
FLESSIBILITÀ DEGLI INTERVENTI PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
L'inserimento degli alunni diversamente abili nelle sezioni/classi è finalizzato alla
piena integrazione di ognuno. Offrendo loro ogni possibile opportunità formativa, la
scuola si propone l'obiettivo di consentire a ciascuno il pieno sviluppo delle proprie
potenzialità.
Nell’assegnazione dei docenti alle classi, nella formulazione degli orari e dei criteri
di utilizzo delle risorse disponibili (spazi e attrezzature), l’Istituzione scolastica presta
particolare attenzione alle classi e alle sezioni in cui sono inseriti alunni diversamente abili.
Per ciascun alunno disabile si predispone, in collaborazione con la famiglia e con gli
specialisti del servizio territoriale di neuropsichiatria infantile, un apposito Piano
Educativo Individualizzato.
Nell'Istituto opera un gruppo di lavoro territoriale formato da:
Dirigente scolastico
Operatore psico-pedagogico
Insegnanti di sostegno
Una rappresentanza di docenti curricolari
Genitori degli alunni
Operatori socio –sanitari
Per favorire l'integrazione e programmare situazioni di apprendimento idoneo e
flessibile, la scuola si avvale di insegnanti statali specializzati e, all'occorrenza, di
personale assistenziale messo a disposizione degli Enti Locali. In ogni caso le attività di
integrazione riguardano tutto il gruppo in cui è inserito l'alunno.
Per alunni con DSA la scuola progetta e realizza percorsi didattici specifici per
rispondere ai bisogni educativi degli allievi.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
DPR 275/99 "Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni
Scolastiche"
Nota MIUR 4099/A4 del 5.10.04 "Iniziative relative alla dislessia"
Nota MIUR 26/A4 del 5.01.05 "Iniziative relative alla dislessia"
Nota MPI 4600 del 10 maggio 2007 "Circolare n. 28 del 15 marzo 2007 sull'esame di
Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per l'anno
scolastico 2006-2007 - precisazioni"
Nota MPI 4674 del 10 maggio 2007 "Disturbi di apprendimento - Indicazioni operative"
Indicazioni per il curricolo per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo
dell'istruzione. D.M. 31/07/2007
PROGETTO CONTINUITÀ
Al fine di prevenire le difficoltà tra un grado e l’altro di scolarità saranno garantite
forme di raccordo pedagogico, curricolare e organizzativo tra le diverse scuole e con
l’extra-scuola.
Il piano di interventi prevede azioni di:
Continuità verticale (coordinamento dei curricoli, conoscenza del percorso formativo
dell’alunno, conoscenza dell’ambiente e dell’organizzazione della scuola che l’alunno
andrà a frequentare)
Continuità orizzontale (incontri scuola-famiglia, rapporti con gli Enti Locali e le
Associazioni territoriali).
Le azioni saranno mirate anche alla prevenzione del disagio e della dispersione,
attraverso la realizzazione di un clima relazionale positivo tra i docenti dei diversi ordini
di scuola. Si cercherà altresì di far riconoscere la specificità e la pari dignità educativa
dell’azione di ciascun ordine di scuola.
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
L’attività di formazione e aggiornamento si colloca nel contesto di uno sviluppo
progressivo dell’autonomia scolastica funzionale all’incremento della qualità del sistema,
all’innalzamento dei livelli di apprendimento, in coerenza con gli obiettivi fissati
dall’Intesa sulla conoscenza del 27 Giugno 2007 e dal Consiglio europeo di Lisbona del 24
Marzo 2000.
Essa costituisce un diritto – dovere per gli operatori scolastici in quanto funzionale
alla piena realizzazione e allo sviluppo di tutte le professionalità.
Il piano annuale di formazione delle istituzioni scolastiche è approntato in coerenza
con gli obiettivi dell’offerta formativa e con i processi di ricerca didattica, educativa e di
sviluppo, considerate anche le esigenze e le opzioni individuali. Esso comprende le attività
deliberate dal collegio dei docenti e le azioni per il personale ATA, progettate
autonomamente dal nostro Istituto o in rete, in collaborazione con Enti, nella forma
dell’autoaggiornamento o organizzate dall’Amministrazione Centrale.
L’aggiornamento professionale dei docenti è un importante elemento di qualità del
servizio scolastico; esso è finalizzato a fornire agli insegnanti strumenti culturali e
scientifici per sostenere la sperimentazione, le innovazioni didattiche e migliorare gli
interventi educativi. Le iniziative formative, ordinariamente, si svolgono fuori dell’orario
d’insegnamento. In conformità con la recente normativa contrattuale, sono fissate le
seguenti forme di aggiornamento:
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
Contestualmente all’autonomia scolastica si impone la necessità di una verifica sulla
qualità della nostra realtà scolastica nel suo complesso che pone domande sui risultati di
ogni singola scuola, al fine di coinvolgere direttamente tutti gli operatori dell’ Istituto in
un ottica di miglioramento/sviluppo continuo.
In linea con l’attuale normativa (D.p.r. n.80 del 2013: Regolamento sull’autovalutazione
d’Istituto) sono previsti:
1. intervento interno sistematico (come approfondito per ogni ordine di scuola);
2. intervento da parte dell’Istituto Nazionale per la valutazione del sistema
dell’istruzione (I.N.V.A.L.S.I.);
3. autovalutazione d’Istituto.
Prevedendo la collaborazione e l’integrazione di punti di vista interni ed esterni, la
nostra scuola attiverà durante l’anno momenti di riflessione e rielaborazione delle proprie
esperienze in funzione di scelte future, per meglio guidare e gestire il processo di crescita
Formazione interna
Autoformazione
Formazione esterna
della propria comunità professionale educante, nell’ottica del miglioramento della qualità
del servizio.
Attraverso una raccolta di dati sul funzionamento generale del sistema scolastico e delle
singole realtà di ogni ordine di scuola si cercherà di pervenire:
Ad una migliore conoscenza dei problemi reali che riguardano la gestione
organizzativa e l’attività educativa
Ad un maggior coinvolgimento degli operatori scolastici chiamati a condurre
un’analisi critica e costruttiva del funzionamento della propria scuola
All’individuazione contestuale di strategie di miglioramento e innovazione che
verranno elaborare dagli stessi protagonisti dell’attività di insegnamento.
LA SICUREZZA A SCUOLA
In base alle disposizioni del D.Lgs n.81 del 2008 è stato elaborato un piano di
evacuazione ed effettuata una valutazione dei rischi.
Tutti i docenti, il personale ATA e gli alunni dovranno conoscere i procedimenti di
sicurezza e i piani di sgombero.
Saranno effettuate simulazioni di evacuazione per verificare le procedure e nel
contempo educare gli alunni a prendere in seria considerazione tali aspetti, visto che sono
comuni a tutti gli ambienti di lavoro.
Ad alunni e docenti saranno distribuiti documenti sintetici e facilmente
memorizzabili di tali prassi. I plessi sono stati dotati di chiare indicazioni (cartelli,
piantine, ecc..) per l’abbandono veloce, in sicurezza e con ordine, delle scuole in caso di
pericolo.
D.S.G.A. Annamaria Di Stefano
ORGANIGRAMMA DELLE RISORSE UMANE
DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Giuliano Perilli
ORGANI COLLEGIALI Consiglio d’Istituto Giunta esecutiva Collegio docenti Organo di garanzia Comitato di valutazione del servizio Consigli di classe Consigli di interclasse Consigli di intersezione
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE Prof.ssa Annamaria Lupinetti Ins. Daniela Marini
FUNZIONI STRUMENTALI A1 Prof.ssa Michela Ammazzalorso Prof.ssa Elia Forlizzi A2 Ins. Caterina Cacciatore A3 Prof.ssa Maria Concetta Panzone Prof.ssa Gabriella Nespoli A4 Prof.ssa Maria Antonietta Ferretti A5 Prof. Davide Di Memmo A6 Prof.ssa Vera Trubiani A7 Prof.ssa Costanza D’Agostino
RESPONSABILI DI PLESSO
Scuola dell’Infanzia
Arsita: Ins. Irma Di Giorgio Bisenti: Ins. Cacciatore Adele Castiglione: Ins. Loredana Valente Castilenti: Ins. Dina Fuschi Villa Bozza: Ins. Irene Cioci Villa S. Romualdo: Ins. Mirella Maranca
Scuola Primaria
Arsita: Ins. Cacciatore Caterina Bisenti: Ins. Ariodantina De Flaviis Castiglione: Ins. Daniela Marini Castilenti: Ins. Marcella Di Biase Montefino: Ins. Annamaria Ianieri
Scuola Secondaria di I grado
Arsita: Prof.ssa Costanza D’Agostino Bisenti: Prof.ssa Gabriella Nespoli Castiglione: Prof.ssa Michela Ammazzalorso Castilenti: Prof.ssa Daniela Del Papa Montefino: Prof.ssa Stefania D’Alonzo
COORDINATORE INFANZIA Ins. Loredana Valente
REFERENTE ORIENTAMENTO Prof.ssa Daniela Del Papa
FUNZIONI STRUMENTALI
COMPITI DELLE FUNZIONI STRUMENTALI
Area 1 Revisiona, integra e aggiorna il POF nel corso dell’anno. Organizza, coordina le riunioni attinenti il proprio ambito e gli incontri di coordinamento
organizzativo. Gestisce in sinergia con le altre F.S. le attività di autoanalisi e di autovalutazione dell’Istituto fornendo
informazioni riguardo alla qualità dei processi messi in atto, ai risultati prodotti e al grado di soddisfazione raggiunto.
Opera in sinergia con le altre F.S. , i referenti dei singoli progetti, i coordinatori dei dipartimenti e i gruppi di lavoro.
Svolge un’azione di sostegno operativo per tutti i docenti impegnati nella realizzazione di iniziative progettuali.
Sollecita sinergia di progettualità. Contribuisce a sviluppare un visione unitaria dei valori educativi condivisi dell’intera comunità
scolastica. Coordina le iniziative intraprese per la realizzazione del curricolo verticale. Area 2 Organizza, coordina le riunioni attinenti il proprio ambito e gli incontri di coordinamento
organizzativo. Gestisce l’accoglienza e l’inserimento dei docenti in ingresso. Analizza i bisogni formativi, coordina e gestisce il piano annuale di formazione e di aggiornamento. Cura la documentazione educativa, informando in merito alla sperimentazione / realizzazione di buone
pratiche metodologiche e didattico-educative, e sull’efficacia e utilizzo di nuovi supporti tecnologici applicati alla didattica, sulle iniziative di aggiornamento e di formazione professionale promosse in ambito locale e nazionale.
Favorisce e coordina gli accordi di rete. Sostiene la crescita professionale continua tramite sia contatti con esperti ed associazioni che la raccolta,
selezione di opportunità di formazione.
AREA 7 Coordinamento e organizzazione
delle prove INVALSI
AREA 6 Inclusione
AREA 4 Realizzazione di manifestazioni e
organizzazione visite guidate e viaggi d’istruzione
AREA 3 Interventi a favore degli studenti
Organizzazione curricolo verticale
AREA 2 Sostegno ai docenti
AREA 1 Gestione del piano
dell’offerta formativa
AREA 5 Comunicazione
Area 3 Cura e promuove la documentazione relativa all’organizzazione del curricolo verticale. Organizza , coordina le riunioni attinenti il proprio ambito e gli incontri di coordinamento
organizzativo. Realizza, in sinergia con le altre F.S. e con il gruppo di lavoro afferente, il curricolo verticale tra i vari
ordini di scuola. Sollecita e coordina le iniziative volte al miglioramento dell’ambiente di apprendimento. Coordina, con i docenti referenti, le attività laboratoriali attivate in orario axtracurricolare. Raccoglie i report - guida di lettura delle Indicazioni Nazionali ed elabora un documento finale da
inserire nel P.O.F.. Area 4 Predisposizione degli strumenti per l’individuazione dei bisogni in relazione alle visite e viaggi
d’istruzione. Predisposizione e cura della documentazione afferente l’organizzazione delle visite guidate e viaggi
d’istruzione. Attività di coordinamento per lo svolgimento delle manifestazioni. Promozione di attività curricolari ed extracurricolari con gli Enti esterni. Attivazione di accordi (intese, protocolli d’intesa) anche al fine di ottenere fondi extra per la
realizzazione di progetti inseriti nel Piano dell’Offerta Formativa. Area 5 Promuove la comunicazione interna ed esterna all’Istituto. Collabora con il Dirigente Scolastico nella predisposizione delle comunicazioni interne, nella
individuazione delle priorità. Aggiorna il sito web d’Istituto come ipertesto redatto dalle diverse componenti scolastiche, mettendo a
disposizione del personale e dell’utenza comunicazioni interne, progettazioni disciplinari dei materiali didattici e informativi.
Aggiorna la modulistica on line per agevolare un rapporto a distanza con la Segreteria scolastica. Raccoglie e valuta il materiale che testimonia la creatività, gli interessi e i momenti significativi della
vita scolastica. Area 6 Elabora, in sinergia con le altre F.S. e con il gruppo di lavoro, il Piano Annuale per l’inclusività. Cura l’accoglienza e l’inserimento degli studenti con bisogni speciali, dei nuovi insegnanti di sostegno e
degli operatori addetti all’assistenza. Coordina il G.L.H. d’Istituto. Diffonde la cultura dell’inclusione. Comunica progetti e iniziative a favore degli studenti con bisogni speciali. Rileva bisogni formativi dei docenti, propone la partecipazione a corsi di aggiornamento e di
formazione sui temi dell’inclusione. Offre consulenza sulle difficoltà degli alunni con bisogni speciali. Suggerisce l’acquisto di sussidi didattici per supportare il lavoro degli insegnanti e facilitare
l’autonomia, la comunicazione e l’attività di apprendimento degli studenti. Prende contatti con Enti e strutture esterne. Svolge attività di raccordo tra gli insegnanti, i genitori e gli specialisti esterni. Condivide con il Dirigente Scolastico, lo staff dirigenziale e le altre F.S. impegni e responsabilità per
sostenere il processo di inclusione degli studenti con bisogni speciali. Promuove attività di sensibilizzazione e di riflessione didattico/pedagogica per coinvolgere e
impegnare l’intera comunità scolastica nel processo di inclusione. Area 7 Cura della registrazione delle prove INVALSI. Prepara le modalità applicative della somministrazione. Monitora e tabula i dati dei risultati a.s. 2012/2013. Individua, in sinergia con la F.S. P.O.F. i criteri di valutazione. Coordina, in sinergia con le altre F.S., i dipartimenti disciplinari.
FUNZIONI DEGLI ORGANI COLLEGIALI
Soggetti Funzione
CONSIGLIO
D’ISTITUTO
E’ composto da: Dirigente Scolastico, rappresentanti dei
docenti, dei genitori e del personale ATA
Elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento. Delibera il
programma annuale (bilancio di previsione e conto consuntivo). Fatte salve le competenze degli altri organi collegiali, delibera sull’organizzazione e
sulla programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio. In particolare adotta il Piano dell’Offerta Formativa
elaborato dal Collegio dei Docenti.
GIUNTA ESECUTIVA
E’ composta da 6 rappresentanti: Dirigente
Scolastico, DSGA, 1 docente, 1 ATA, 2 genitori
La Giunta Esecutiva ha compiti preparatori ed esecutivi dell’ attività del Consiglio di Istituto.
Predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo; prepara i lavori del Consiglio di
Istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del Consiglio stesso, e cura l’ esecuzione delle relative
delibere. Ha altresì competenza per i provvedimenti
disciplinari a carico degli alunni.
COLLEGIO DEI
DOCENTI E’ composto dal personale
docente dell’Istituto
Elabora il P.O.F., delibera in materia di funzionamento didattico dell’Istituto, cura la programmazione dell’azione educativa per adeguare i programmi di insegnamento alle
esigenze ambientali; formula proposte al Dirigente Scolastico per la formazione e assegnazione delle
classi ai docenti e per l’orario delle lezioni. Provvede all’adozione dei libri di testo.
ORGANO DI GARANZIA E’ composto dal Dirigente
Scolastico, 1 docente, 2 rappresentanti dei genitori
L’Organo di Garanzia, oltre a dirimere i conflitti di sua competenza, formula proposte al Consiglio d’Istituto in merito ad eventuali modifiche del
Regolamento di disciplina per adeguarne il funzionamento alle esigenze della scuola, nel
rispetto dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse.
COMITATO DI
VALUTAZIONE DEL
SERVIZIO E’ composto da 4 docenti
E’ presieduto dal Dirigente Scolastico; valuta, su richiesta del docente, il servizio degli insegnanti ed
esprime un parere obbligatorio sul periodo di prova dei docenti di ruolo.
CONSIGLIO DI CLASSE (SCUOLA SECONDARIA
DI 1° GRADO)
E’ composto da tutti i docenti della classe e da 4 rappresentanti dei genitori
Formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica, agevola ed estende
i rapporti fra i docenti, genitori ed alunni. Tra i componenti il Consiglio, il D.S. può individuare un
docente coordinatore.
CONSIGLIO DI
INTERCLASSE (SCUOLA PRIMARIA)
E’ composto da tutti i docenti delle classi e da un rappresentante dei genitori
per ciascuna classe interessata
Formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica, agevola ed estende
i rapporti fra i docenti, genitori ed alunni.
CONSIGLIO DI
INTERSEZIONE (SCUOLA
DELL’INFANZIA)
E’ composto da tutti i docenti delle sezioni e da un rappresentante dei genitori
per ciascuna sezione interessata.
Formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica, agevola ed estende
i rapporti fra i docenti, genitori ed alunni.
COMPONENTI DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO
DIRIGENTE
SCOLASTICO
Prof. Giuliano Perilli
COMPONENTE DOCENTI
Prof.ssa Ammazzalorso Michela Prof.ssa Forlizzi Elia
Prof. Ssa Rastelli Daniela Ins. Di Giammatteo Biancamaria
Ins. Di Michele Giuseppina Ins. Marini Daniela
Ins. Pompei Rita
COMPONENTE
GENITORI
Sig.ra D’Annunzio Carmela Sign.ra Di Domenico Dina
Sig. Di Donato Mirko Sig.ra Di Pietrantonio Elisa Sig.ra Micolucci Francesca
Sig. Mucciola Luigi Sig. Planamente Renato Sig.ra Orsini Candida
PERSONALE ATA
Sig. Amati Giuseppe Sig.ra Facciolini Lidia
COMPONENTI DELLA GIUNTA ESECUTIVA
DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Perilli Giuliano
COMPONENTE DOCENTI Ins. Pompei Rita
COMPONENTE GENITORI Sig.ra Orsini Candida Sig. Mucciola Luigi
PERSONALE ATA Sig. Amati Giuseppe
D.S.G.A. Sig.ra Di Stefano Annamaria
PRESIDENTE
SIG. DI DONATO MIRKO
VICE PRESIDENTE
SIG.RA MICOLUCCI
FRANCESCA
SEGRETARIO
PROF. SSA AMMAZZALORSO
MICHELA
COMMISSIONE DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
COMMISSIONE ACQUISTI E COLLAUDO
COMPONENTI DELL’ORGANO DI GARANZIA
Prof. Giuliano Perilli Dirigente Scolastico
PROF.SSA FERRETTI MARIA ANTONIETTA PROF.SSA D’AGOSTINO COSTANZA
INS. DE LAURETIS ELSA INS. CACCIATORE CATERINA
Componente docenti
Amati Giuseppe
Prof. Di Memmo Davide
Prof. ssa Panzone Maria Concetta
Ins. Marini Daniela
Dirigente scolastico Prof. Perilli Giuliano
DIRIGENTE
SCOLASTICO
COMPONENTE
GENITORI
Prof. Giuliano Perilli
Sig. Di Donato Mirko
Sig.Pianamente Renato
Sig.ra Di Domenico Dina (supplente)
Sig.ra Di Pietrantonio Elisa (supplente)
COMPONENTE
DOCENTI
Prof.ssa Forlizzi Elia
Prof.ssa Ammazzalorso Michela (supplente)