PM-06 Madonna del Sasso - PAYS MED · Le rubinetterie di San Maurizio d’Opaglio e Pogno hanno...

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Orta è situata sul promontorio che, quasi a metà del lago, si protende verso l’isola di San Giulio. Esso è luogo ricco di memorie che, vede la fama consolidarsi dal IV secolo D.C. con la costruzione della Chiesa voluta, secondo la tradizione, direttamente da San Giulio. Nei secoli successivi, diventa sede della Pieve ononima con ampia giurisdizione, principato ecclesiastico sino al 1814. Evoluzione storica del paesaggio La Riviera d’Orta, sino al 1767 feudo vescovile, è caratterizzata dal Sacro Monte ononimo, complesso religioso dedicato al culto di San Francesco. Costituito da un percorso devozionale iniziato nel 1590 e proseguito con alterne vicende sino alla fine del secolo XVIII, è inserito, con altri complessi monumentali piemontesi, nella World Heritage List dell’Unesco dal 2003. Il paesaggio del lago d’Orta è storicamente caratterizzato da un versante più “aulico” interessato dalla realizzazione delle ville signorili delle famiglie nobili milanesi, e da un opposto versante più “rurale”, con versanti più scoscesi e fittamente boscati. Anche la viabilità conferma la gerarchia esistente tra il versante orientale, interessato da strade di collegamento tra la pianura novarese e la valle Ossola, la linea ferroviaria Novara Domodossola, e il versante occidentale, dove è assente una viabilità costiera continua, con strade che si elevano verso l’entroterra montano Fitti boschi, principalmente castagneti, si estendono sui pendii, interrotti da prati e pascoli e dai parchi delle ville storiche. Nelle zone più fresche e umide il castagno cede il posto ad altre latifoglie igrofile (aceri, tigli, ontani). La vegetazione spondale non è sviluppata a causa del fondale profondo: mancano infatti le zone a canneto e a salice bianco che circondano altri bacini lacustri. Il Lago d’Orta o Cusio è un lago di origine fluvio glaciale, come il vicino lago Maggiore, grandi invasi che erano percorsi sino a 15.000 anni fa dalle enormi colate glaciali. Le morene determinano la forma arrotondata e morbida dei versanti circostanti; in alcuni casi la loro dorsale, se osservata dall’alto, è emblematica dell’azione glaciale (cordonatura). La singolare presenza del Mottarone (massiccio di origine granitica) funge da cerniera naturale separando fisicamente e unendo culturalmente i versanti del lago Maggiore e del lago d’Orta. Profilo geologico Lineamenti vegetazionali Il paesaggio insediativo del Cusio (nome di origine latina del lago d’Orta) presenta alcune tipologie ricorrenti come le case con loggiato all’ultimo piano della facciata principale, tipologia che caratterizza anche la contigua Valsesia. Anche negli edifici rurali della sponda occidentale si ritrovano chiare influenze valsesiane, come la copertura in paglia, raro esempio di utilizzo di materiali poveri. Caratteri delle tipologie edilizie Il Sacro Monte di Orta Orta San Giulio Dal Santuario della Madonna del Sasso la vista spazia a 180°: dalla punta settentrionale del lago d’Orta alle colline moreniche che separano il bacino dall’alta pianura novarese. È un paesaggio tra i più noti del Piemonte che, con il vicino lago Maggiore, è meta turistica di fama internazionale. L’estrema varietà della morfologia, data dalle morbide colline moreniche e dalle catene alpine poste tra la Val Sesia e l’Ossola, la ricchezza di testimonianze storiche e artistiche rappresentate da beni religiosi del periodo romanico fino al periodo barocco, le ville signorili circondate da sontuosi parchi, i numerosi nuclei abitati che si affacciano lungo le sponde o dai versanti collinari formano uno dei “quadri” paesaggistici più suggestivi e articolati del Piemonte. Le opposte sponde si differenziarono sin dal XVII secolo quando anche gli osservatori più acuti (Cotta 1688) individuarono la differenza esistente tra il carattere montano del versante occidentale e quello aulico orientale, preferito dalla nobiltà milanese per la costruzione delle sue dimore. La Riviera d’Orta è anche il nome della vasta zona franca che sino al 1767 mantenne lo status di feudo del Vescovo di Novara. Il centro del sistema culturale e paesaggistico è l’Isola di San Giulio, sede del principato ecclesiastico omonimo. Da sottolineare, infine, la permanenza, negli edifici rurali, della tecnica costruttiva che prevedeva l’impiego della paglia per le coperture con significativi esempi conservati sino all’inizio del secolo scorso, diffusi soprattutto sul versante occidentale. Orta e Isola di San Giulio Santuario Madonna del Sasso Boschi di latifoglie (castagno) Boschi di conifere (rimboschimenti) frutteti, prati a sfalcio, giardini Ville con parco nuclei storici consolidati espansioni recenti rubinetterie emergenze architettoniche Montagna Collina Pianura Litorale Naturale Rurale Urbano PM-06 [PAYS.DOC] Osservatorio virtuale del paesaggio mediterraneo # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # #

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Page 1: PM-06 Madonna del Sasso - PAYS MED · Le rubinetterie di San Maurizio d’Opaglio e Pogno hanno modificato con la loro ingombrante presenza il paesaggio tradizionale. Briallo, frazione

Orta è situata sul promontorio che, quasi a metà del lago, si protende verso l’isola di San Giulio. Esso è luogo ricco di memorie che, vede la fama consolidarsi dal IV secolo D.C. con la costruzione della Chiesa voluta, secondo la tradizione, direttamente da San Giulio. Nei secoli successivi, diventa sede de l l a P ieve onon ima con ampia giurisdizione, principato ecclesiastico sino al 1814.

Evoluzione storica del paesaggio

La Riviera d’Orta, sino al 1767 feudo vescovile, è caratterizzata dal Sacro Monte ononimo, complesso religioso dedicato al culto di San Francesco. Costituito da un percorso devozionale iniziato nel 1590 e proseguito con alterne vicende sino alla fine del secolo XVIII, è inserito, con altri complessi monumentali piemontesi, nella World Heritage List dell’Unesco dal 2003.

Il paesaggio del lago d’Orta è storicamente caratterizzato da un versante più “aulico” interessato dalla realizzazione delle ville signorili delle famiglie nobili milanesi, e da un opposto versante più “rurale”, con versanti più scoscesi e fittamente boscati. Anche la viabilità conferma la gerarchia esistente tra il versante orientale, interessato da strade di collegamento tra la pianura novarese e la valle Ossola, la linea ferroviaria Novara Domodossola, e il versante occidentale, dove è assente una viabilità costiera continua, con strade che si elevano verso l’entroterra montano

Fitti boschi, principalmente castagneti, si estendono sui pendii, interrotti da prati e pascoli e dai parchi delle ville storiche. Nelle zone più fresche e umide il castagno cede il posto ad altre latifoglie igrofile (aceri, tigli, ontani). La vegetazione spondale non è sviluppata a causa del fondale profondo: mancano infatti le zone a canneto e a salice bianco che circondano altri bacini lacustri.

Il Lago d’Orta o Cusio è un lago di origine fluvio glaciale, come il vicino lago Maggiore, grandi invasi che erano percorsi sino a 15.000 anni fa dalle enormi colate glaciali. Le morene determinano la forma arrotondata e morbida dei versanti circostanti; in alcuni casi la loro dorsale, se osservata dall’alto, è emblematica dell’azione glaciale (cordonatura). La singolare presenza del Mottarone (massiccio di origine granitica) funge da cerniera naturale separando fisicamente e unendo culturalmente i versanti del lago Maggiore e del lago d’Orta.

Profilo geologico Lineamenti vegetazionali

Il paesaggio insediativo del Cusio (nome di origine latina del lago d’Orta) presenta alcune tipologie ricorrenti come le case con loggiato all’ultimo piano della facciata principale, tipologia che caratterizza anche la contigua Valsesia. Anche negli edifici rurali della sponda occidentale si ritrovano chiare influenze valsesiane, come la copertura in paglia, raro esempio di utilizzo di materiali poveri.

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Caratteri delle tipologie edilizieIl Sacro Monte di OrtaOrta San Giulio

Dal Santuario della Madonna del Sasso la vista spazia a 180°: dalla punta settentrionale del lago d’Orta alle colline moreniche che separano il bacino dall’alta pianura novarese. È un paesaggio tra i più noti del Piemonte che, con il vicino lago Maggiore, è meta turistica di fama internazionale. L’estrema varietà della morfologia, data dalle morbide colline moreniche e dalle catene alpine poste tra la Val Sesia e l’Ossola, la ricchezza di testimonianze storiche e artistiche rappresentate da beni religiosi del periodo romanico fino al periodo barocco, le ville signorili circondate da sontuosi parchi, i numerosi nuclei abitati che si affacciano lungo le sponde o dai versanti collinari formano uno dei “quadri” paesaggistici più suggestivi e articolati del Piemonte. Le opposte sponde si differenziarono sin dal XVII secolo quando anche gli osservatori più acuti (Cotta 1688) individuarono la differenza esistente tra il carattere montano del versante occidentale e quello aulico orientale, preferito dalla nobiltà milanese per la costruzione delle sue dimore. La Riviera d’Orta è anche il nome della vasta zona franca che sino al 1767 mantenne lo status di feudo del Vescovo di Novara. Il centro del sistema culturale e paesaggistico è l’Isola di San Giulio, sede del principato ecclesiastico omonimo. Da sottolineare, infine, la permanenza, negli edifici rurali, della tecnica costruttiva che prevedeva l’impiego della paglia per le coperture con significativi esempi conservati sino all’inizio del secolo scorso, diffusi soprattutto sul versante occidentale.

Orta e Isola di San GiulioSantuario Madonna del Sasso

Boschi di latifoglie (castagno)

Boschi di conifere (rimboschimenti)

frutteti, prati a sfalcio, giardini

Ville con parco

nuclei storici consolidati

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L’isola di San Giulio, dominata dal campanile romanico progettato dal noto architetto Guglielmo da Volpiano e dalla mole del seminario costruito nel 1842.

La sponda meridionale, priva di strade aperte al transito veicolare e ricca di edifici di pregio documentario e architettonico, è tutelata dal piano paesistico fascia a lago del Comune di San Maurizio d’Opaglio.

Il Santuario della Madonna del Sasso realizzato tra il 1725 e il 1748 su una balza rocciosa a strapiombo sul lago, di stile barocco a navata unica.

Per anni lasciata in uno stato di semi abbandono, villa Nigra a Miasino è una delle dimore più significative del lago per il caratteristico duplice loggiato settecentesco che si affaccia sul parco storico.

Le rubinetterie di San Maurizio d’Opaglio e Pogno hanno modificato con la loro ingombrante presenza il paesaggio tradizionale.

Briallo, frazione di San Maurizio, conserva intatta l’impronta del villaggio rurale tradizionale circondato da prati e coltivi.

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Orta e Isola di San GiulioSantuario Madonna del Sasso

Una incisione del Lago d’Orta tratta da Italian Scenery from drawings made in 1817 di E.F. Batty, London 1820, contenuta in “Milano verso il sempione”, Ed. Celip Milano 2006, pag. 344.

Il documento è una preziosa testimonianza sull’aspetto idilliaco che il luogo possedeva e del suo fascino romantico che veniva accentuato nelle rappresentazioni pittoriche di quel periodo. La strada che da Gozzano degrada verso il lago apre quasi improvvisamente lo scenario con al centro l’isola di San Giulio. L’effetto sorpresa coglie il viaggiatore che in questo punto, ancora oggi, ha modo di vedere il centro del lago dove è rappresentata la torre del castellano, la basilica romanica di San Giulio sull’isola omonima e il palazzo del vescovo. Infine il Sacro Monte con il monastero che domina Orta dall’altura raffigurata verso il bordo destro della rappresentazione. Tutti elementi di grande importanza storica che hanno la loro influenza nel radicamento di una forte identità della popolazione locale.

Nel 1817 Stendhal scrisse:

Clemente Rovere, Pella 1847, edito in Il Piemonte antico e moderno delineato e descritto da Clemente Rovere, a cura di C. Sertorio Lombardi, Torino, 1978, n. 3238.

Numerosi sono i disegni lasciati dal Rovere che riguardano il lago d’Orta. La veduta rappresenta in primo piano il borgo di Lagna, con le sue case raccolte sulla sponda destra del torrente, l’isola di San Giulio al centro e, sullo sfondo, con pochi ma efficaci tratti le sagome del Sacro Monte e del borgo di Orta, il campanile del convento del Mesma e la torre del Buccione.

“Nulla al mondo può essere paragonato al fascino di questi ardenti giorni d'estate passati sui laghi (...) in mezzo ai boschi di castagni, tanto verdi da far pensare che abbiano immerso i loro rami nell'acqua..."

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