Pietro Tapanelli · 2020-03-03 · EYWORD ADVERTISING Cosa c’è in ... Google presenta risultati...
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Diritto e cultura digitale
Pietro Tapanelli
www.studiotrojani.it – email: [email protected]
www.cs.unicam.it – email: [email protected]
LA RESPONSABILITÀ DEGLI ISP
Ottica italiana
Ottica europea
Che succede nel resto del mondo
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CASO VIVI DOWN ONLUS
Video diffamatorio?
Frasi diffamatorie?
Il vedo era nelle posizioni di vertice di alcune
classifiche (Video divertenti, video più visti)
L’associazione Vivi Down Onlus viene informata
del video
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CHE SUCCEDE?
L’associazione chiede la rimozione al sito
La Polizia Posta di Roma chiede la rimozione
Il video viene rimosso
I genitori del ragazzo down e l’associazione Vivi
Down depositano denuncia-querela presso la
Procura di Milano
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ASPETTI PENALI
Due procedimenti
Il primo contro gli autori minorenni
Il secondo contro Google Italy
595 cp, in concorso di persone ex 110 cp
167 codice privacy
Trattamento dati sensibili
Nessun consenso
Nocumento arrecato alla persona
Dolo specifico
Il nocciolo è l’art. 167 codice privacy
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ANTE NOVELLA LEGISLATIVA
Due orientamenti giurisprudenziali
ISP come editore
Trib. Napoli 8 agosto 1997 - concorrenza sleale
Trib. Bologna 26 novembre 2001
Trib. Macerata 2 dicembre 1998
«il gestore di rete, essendo assimilabile ad una sorta di
editore ha l'obbligo di vigilare affinché attraverso la sua
pubblicazione non vengano perpetrati delitti o illeciti di
natura civilistica»
Cambiamento di rotta
Tribunale di Monza del 14 maggio 2001
Tribunale di Roma
Tribunale di Oristano
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CHE SUCCEDE NEL FRATTEMPO?
Direttiva Europea sul Commercio Elettronico
2000/31/CE
Tre regimi di responsabilità:
Semplice trasporto
Caching
Hosting
Nessun obbligo di vigilanza (generico)
Alto tasso di informazione per massimizzare le
deboli autotutele
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MADE IN USA
Il defamation tort
publisher
distributor
common carrier
Primo caso: Cubby v. Compuserve
natura di distributor - nessuna responsabilità
Stratton v. Prodigy
simile al primo, ma conseguenze opposte
natura di publisher - responsabile per il controllo
arriva la legge a disciplinare
pro ISP… mai publisher
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INVERSIONE DI TENDENZA?
Barnes v. Yahoo!
sicuramente no
mancato adempimento della promessa contrattuale
Arriva il Digital Millennium Copyright Act
il provider deve celermente rimuovere i contenuti
lesivi segnalati
counter notification
procedura complessa per evitare abusi
vale solo per la tutela del diritto d’autore
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LA CORTE DI GIUSTIZIA DELLA UE
C-236/08 (Google France v. Louis Vuitton
Malletier), C-237/08 (Google France v. Viaticum
Luteciel) e C-238/08 (Google France v. CNRRH)
La Corte propende per l’hosting
Verificare quindi il ruolo eventualmente attivo
E l’attività successiva alla conoscenza dell’illecito
L’ago della bilancia pende per gli ISP
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POST NOVELLA LEGISLATIVA
Tribunale di Catania 29 giugno 2004
Distingue per la prima volta tra intermediario puro e
content provider
Tribunale di Lucca del 20 agosto 2007
Nessuna responsabilità per l’hosting provider
Non mancano però sentenze vecchio stampo
Tribunale di Trani 14 ottobre 2008 –
corresponsabilità del titolare del forum per frasi
diffamatorie (sede civile)
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GIURISPRUDENZA DI LEGITTIMITÀ
Cass. pen. 23-12-2009 n. 49437 – caso the pirate
bay
contro the pirate bay
Cass. pen. 16-7-2010 n. 35511
pro stampa in internet
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ITALIA SÌ ITALIA NO?
Tribunale Milano , 09/09/2011, n. 10893
Contro gli ISP
No hosting
utilizzano keyword per indicizzare i video
Licenza con l’utente altamente partecipativa
Servizio segnala un abuso conferma attività attiva e
partecipe
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DIFFAMAZIONE E MOTORE DI RICERCA
Tribunale Milano, 31/03/2011
Diffamazione perpetrata da un software
Suggest search
Suggerita associazione di parole lesiva dell’onore e
della reputazione
Ordinanza di rimozione di tale associazione
Il Tribunale ha respinto il reclamo presentato dal
provider perché
Piattaforma tecnologica
Database
Software
Si parla di banca dati gestita dal provider
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DIFFAMAZIONE E MOTORE DI RICERCA
Il Tribunale afferma che non si applica il d.lgs.
70/2003 perché non stiamo parlando di host
provider
Si tratta di un software
Responsabilità extracontrattuale per il soggetto
che ha sviluppato quel software
Riconosciuta una responsabilità perché non opera
la tutela per gli ISP del d.lgs. 70 15
DOMAIN NAMES
Natura giuridica
Bene giuridico?
Marchio
CPI art. 22 (codice della proprietà industriale d.lgs. 30/2005)
Art. 18 del Reg. 874/2004 UE
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DOMAIN NAMES
Il sistema dei nomi a dominio, in inglese Domain
Name System (spesso indicato con l'acronimo
DNS), è un sistema utilizzato per la risoluzione di
nomi dei nodi della rete (in inglese host) in
indirizzi IP e viceversa. Il servizio è realizzato
tramite un database distribuito, costituito dai
server DNS. (wikipedia.it)
Diversi livelli del dominio
ICANN
First come first served
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DOMAIN NAMES
Omonimia
www.armani.it e www.armani.com Stilista v. Timbri Armani
Stilista v. A.R. Mani (cittadino canadese)
Chi regola il settore?
Nessuno… o meglio la lex mercatoria e regole di settore
Regole di settore prevalgono sulla lex mercatoria
WIPO pro A.R. Mani Diritto all’uso del nome proprio
Tribunali italiani pro titolare del marchio associato
Due ordini di idee: ICANN e WIPO v. AG (Autorità Giudiziaria)
Caso recente mediaset.com 18
DOMAIN NAMES
Controversie? Procedimento di riassegnazione
Regolamento registro.it
il nome a dominio sottoposto a opposizione sia
identico o tale da indurre confusione rispetto ad un
marchio, o altro segno distintivo aziendale, su cui egli
vanta diritti, o al proprio nomee cognome; e che
l'attuale assegnatario (denominato “resistente”) non
abbia alcun diritto o titolo in relazione al nome a
dominio oggetto di opposizione; ed infine che
il nome a dominio sia stato registrato e venga usato
in mala fede
Arbitri o PSRD
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DOMAIN GRABBING
Nome di dominio… efficacia distintiva
Tribunale di Milano 20 febbraio 2009
Domain grabbing già ampiamente censurato, ma
qui per la prima volta viene applicato il 118,
comma 6 del CPI
Revoca o trasferimento del nome alla AG
Occorre sempre fare differenza tra marchio rinomato
e non
La mala fede invece rileva sempre (marchio rinomato
o non) 20
KEYWORD ADVERTISING
Cosa c’è in gioco?
Controllo proprietario su parole, immagini e suoni!
Rischio di eccesso di tutela
Marchio notorio tutelato all’ennesima potenza
Semplici parole indicizzanti?
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KEYWORD ADVERTISING
Keywords advertising e meta-tags
Meta-tags NO
Sono nascosti
Alterano i risultati di ricerca
Aumentano il rischio di confusione
Keywords SI
È palese che i risultati sono slegati dal normare
funzionamento del motore di ricerca
No confusione, quindi, anche se c’è la tutela rafforzata
La giurisprudenza italiana non è(ra) univoca
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KEYWORD ADVERTISING
Come funziona?
La parola è fine unico per il funzionamento del
servizio
Due soggetti: inserzionista e Google
Concorrenza sleale?
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EU IN AIUTO
Il problema parte dalla Francia
Si arriva alla Corte di Giustizia della UE
Tre usi, dedotti da parte dell’avvocatura generale
nella persona di Poires Maduro
1. Google fa selezionare parole coincidenti con il
marchio altrui
2. Google presenta risultati in output in base ad una
query con parole chiave coincidenti con marchi
altrui
3. gli inserzionisti utilizzano queste keywords
1 e 3: rapporto meramente interno e contrattuale
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EU IN AIUTO
2… qualche problema
In realtà
Risultati naturali e sponsorizzati sono diversi
Natura particolare di internet
Strumento principale l’utilizzo di keywords
Non si può quindi, secondo l’Avvocato Generale,
ampliare lo ius excludendi anche a fattispecie
estranee alle figure giuridicamente protette
Simile alla pubblicità comparativa e alla funzione
puramente descrittiva del marchio
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EU IN AIUTO
Che risponde la Corte?
Pro Google, ma con argomentazioni diverse
rispetto all’Avvocato Generale
Tre aspetti affrontati:
1. Natura commerciale
2. Prodotti e/o servizi
3. Funzione
Per Google c’è sicuramente il punto 1, ma viene
estromesso perché non c’è uso del segno
Comunicazione commerciale
L’attenzione si sposta subito sugli inserzionisti 26
EU IN AIUTO
Punto 2: Utilizzo per prodotti e/o servizi identici?
Solo in modo indiretto dice la Corte
Primo utilizzo è quello di AdWords
No contraffazione
Al massimo concorrenza sleale (da verificare nel singolo caso)
Punto 3: funzione del marchio che viene violata
L’identificazione
E’ difficile affermare che con AdWords vengano dati risultati idonei a creare una confusione nell'utente normalmente informato
Questo lo deve valutare in concreto il giudice di prime cure 27
EU IN AIUTO
Va bene la conclusione della corte, che esclude
l’uso illecito delle keywords
Non viene però posto l’accento sul bilanciamento
di interessi
Libertà di espressione e di iniziativa economica
privata
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THE PIRATE BAY
Battaglia legale
Web contro gli editori, produttori e autori
P2P
Indagini private? NO… almeno in Italia
Modifiche alla L.D.A. per contrastare il P2P
Scopo di lucro
Penale
171, comma 1, lett. a-bis)
171-ter, comma 2, lettera a-bis)
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THE PIRATE BAY
File sharing sotto attacco
Attività che favoriscono la condivisione
Non c’è una condotta neutrale
Ammissibile il sequestro
Problema
Server all’estero
Condotta (una parte) in Italia
Art. 6 cp
Legittimo il provvedimento di sequestro pre rogatoria
internazionale
Non è una situazione chiara 30
THE PIRATE BAY
File sharing… si può?
NO (LDA – l. 633/1941)
Art. 171-ter, comma 2, lett. a)-bis: (è punito chiunque)
in violazione dell'articolo 16, a fini di lucro, comunica
al pubblico immettendola in un sistema di reti
telematiche, mediante connessioni di qualsiasi
genere, un'opera dell'ingegno protetta dal diritto
d'autore, o parte di essa. (PENALE: fine di lucro)
sanzione: reclusione da uno a quattro anni e con la multa da
euro 2.582 a euro 15.493
Continua…
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THE PIRATE BAY
Art. 171, comma 1, lett. a)-bis: (è punito chiunque) mette a disposizione del pubblico, immettendola in un sistema di reti telematiche, mediante connessioni di qualsiasi genere, un'opera dell'ingegno protetta, o parte di essa;
sanzione: multa da euro 51 a euro 2.065, ma c’è la possibilità di oblazione che estingue il reato (solo qui e non per il 171 ter)
Quindi, di fatto, la sanzione penale non trova applicazione
È comunque fatta salva la eventuale responsabilità ex art. 2043 cc
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FILTRARE I CONTENUTI
Caso Peppermit
Tribunale di Roma ord. 9 febbraio 2007 (+ 1)
Tribunale di Roma ord. 14 luglio 2007 (+ 1)
Provvedimento Garante 2008
Alla fine vincono gli utenti
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PRIMA FASE PRO CASA
DISCOGRAFICA
Punto di partenza art. 156 bis LDA
Norma speciale che indica più del 210 cpc
Controparte non è solo processuale
No privacy
Deroga ex art. 24 codice privacy
Normativa Comunitaria in tema di protezione della PI Direttiva 2004/48/CE
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SECONDA FASE PRO UTENTI
Il 156 bis non può essere invocato per una esibizione da parte di terzi
E’ fatto salvo il diritto alla privacy
La riservatezza delle comunicazioni è un principio di rango superiore
L’art. 24 del codice privacy si riferisce esclusivamente al contenzioso
Manca quindi la notifica al Garante e il consenso informato
La normativa sulla protezione della PI fa salva quella sulla riservatezza
Conservazione dati nelle comunicazioni elettroniche art. 132 codice privacy
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SECONDA FASE PRO UTENTI
La controparte è solo processuale - la Direttiva
nasce dagli accordi TRIPS
Inutilizzabilità dei dati
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TERZO PROVV. (GARANTE) PRO
UTENTI
Trattamento avvenuto in due fasi:
Raccolta ed elaborazione automatizzata
A seguito dei primi provvedimenti favorevoli, lo studio legale invia le lettere ai presunti colpevoli
A livello europeo c’è una maggiore attenzione per la riservatezza
Sicuramente no in sede civile
P2P è un sistema di comunicazione PRIVATO
Software usato potente (illecito a prescindere)
Trattamento parte dalla Svizzera
Violazione principio di trasparenza
Violazione principio di proporzionalità
Divieto di trattamento e cancellazione
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CASO SABAM
Corte giustizia CE , 16/02/2012, n. 360, sez. III
SABAM = SIAE
Lettura combinata di diverse fonti normative
2000/31
2004/48
Carta dei Diritti Fondamentali della UE
Violati artt. 8, 11 e 16
Non vi è un giusto equilibrio… troppo pro PI
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DIRITTO D’AUTORE E INTERNET
Cos’è il diritto d’autore?
Diritti patrimoniali - prescrittibili Artt. 13 - 18 bis LDA
Riproduzione
Trascrizione
Esecuzione, rappresentazione o recitazione
Comunicazione
Distribuzione
Elaborazione, traduzione e pubblicazione
Noleggio e/o prestito
Diritti morali - imprescrittibili Artt. 20 – 24, 18 LDA e 2582 cc
Paternità
Rivelazione
Opere inedite
Integrità
Ritiro dell’opera
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STAMPA E INTERNET
Ormai fenomeno assodato
Siti, blog, social network
L. 47/1948
Connotazione cartacea
Finalità informativa come identificazione del
carattere professionale
L. 62/2001
Prodotto editoriale
Definizione integrativa rispetto alla carta stampata
La nuova stampa può chiedere la registrazione
quando c’è la finalità di informazione
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STAMPA E INTERNET
In realtà c’è differenza tra prodotto editoriale e
giornale online
L. 62/2001 consente di avvalersi delle
provvidenze previste per l’editoria
Incentivazione attività di impresa
Il gestore di un sito internet può quindi scegliere
di non registrarsi
La giurisprudenza è cauta
la Cass. dice di valutare caso per caso
Valutare elementi quali periodicità regolare, titolo,
linea editoriale… ecc
La presenza di un’organizzazione stabile non incide
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STAMPA E INTERNET
Storico caso Aosta - Tribunale di Aosta
26/05/2006
Riforma della Corte di Appello di Torino –
parziale
Recentemente anche la Cass. tende a evitare
l’omesso controllo, anche per le testate online
registrate (art. 57 cp)
La registrazione ha natura amministrativa
Così facendo tendono ad aumentare i sequestri
dei siti per diffamazione (art. 21 Cost., comma 3,
solo per stampa tradizionale)
Diffamazione sì, ma non a mezzo stampa
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