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1 PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA - TRIENNIO 2017-2019 Legge 6 novembre 2012 n. 190 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazioneAllegato A) alla deliberazione della Giunta Camerale “Adozione Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2017-2019 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della Legge 190/2012”

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PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA

CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA - TRIENNIO

2017-2019

Legge 6 novembre 2012 n. 190 “Disposizioni per la prevenzione

e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica

amministrazione”

Allegato A) alla deliberazione della Giunta Camerale

“Adozione Piano triennale di prevenzione della corruzione e

della trasparenza 2017-2019 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della

Legge 190/2012”

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INDICE E STRUTTURA DEL PIANO

PREMESSA

1. INTRODUZIONE:

1.1 Analisi del contesto esterno

1.2 Organizzazione e funzioni dell’amministrazione

2. IL PROCESSO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE DEL P.T.P.C.

2.1 Rapporto sulle precedenti annualità. Obiettivi strategici e collegamenti con Piano della

performance

2.2 Uffici coinvolti per l’individuazione dei contenuti del Piano

2.3 Il coinvolgimento degli stakeholder

2.4 Modalità di adozione del Piano

3. AREE DI RISCHIO

3.1 La metodologia utilizzata per l’individuazione delle aree di rischio

3.2 Le aree di rischio

3.3 Le misure di prevenzione del rischio obbligatorie e ulteriori

3.3.1 La trasparenza e l’integrità

3.3.2 La rotazione del personale

3.3.3 L’inconferibilità e l’incompatibilità

3.4 Le schede di rischio: analisi dei processi e sotto-processi con indicazione dei rischi,

obiettivi, misure, responsabilità, tempi

4. TEMPI E MODALITÀ DI CONTROLLO DELL’EFFICACIA DEL P.T.P.C.

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PREMESSA

Il D.Lgs. 25 maggio 2016, n. 97, entrato in vigore il 23.06.2016, ha apportato, ai sensi dell’art. 7

della Legge n. 124 del 07.08.2015 una “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia

di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza”; i testi legislativi così modificati

costituiscono pertanto il contesto normativo nel quale l’ente ha operato ai fini dell’adozione del

Piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019. Documento altrettanto di riferimento

è il Piano Nazionale Anticorruzione 2016 approvato in via definitiva da ANAC. con delibera n.

831 del 03.08.2016. Come noto, infatti, con il decreto legge n. 90/2014 il Governo è intervenuto

a sancire un profilo più definito dell’assetto istituzionale del contrasto alla corruzione,

individuando nell’A.N.A.C. il soggetto deputato a svolgere i compiti di indirizzo sulla materia

della trasparenza e della lotta alla corruzione nelle amministrazioni pubbliche, ripartendo

diversamente le competenze rispetto al Dipartimento della funzione pubblica, ora competente per

gli aspetti di misurazione e valutazione della performance e non più in tema di prevenzione della

corruzione.

Il D.Lgs. citato in apertura ha così apportato rilevanti innovazioni in materia di trasparenza, che

saranno oggetto di analisi nella specifica sezione del presente piano dedicata alla trasparenza e

che in estrema sintesi sono da ricondursi alla definitiva delimitazione dell’ambito soggettivo di

applicazione della disciplina, alla revisione degli obblighi di pubblicazione nei siti delle

pubbliche amministrazioni unitamente al nuovo diritto di accesso civico generalizzato ad atti,

documenti e informazioni non oggetto di pubblicazione obbligatoria; tuttavia di rilievo anche le

modifiche alla Legge 190/2012 e per quanto attiene alla materia dei contratti pubblici da

menzionare anche il D.Lgs. n. 50 del 18.04.2016 che ha innovato quest’ultima.

La disciplina innovata con il D.Lgs. n. 97/2016 chiarisce che il PNA è atto generale di indirizzo

rivolto a tutte le amministrazioni che adottano i PTPC, e quindi anche alle Camere di

commercio; esso, in quanto atto di indirizzo, contiene indicazioni che impegnano le

amministrazioni allo svolgimento di attività di analisi della realtà amministrativa e organizzativa

nella quale si svolgono le attività di esercizio di funzioni pubbliche e di attività di pubblico

interesse esposte a rischi di corruzione e all’adozione di concrete misure di prevenzione della

corruzione. L’ANAC, ai fini dell’attuazione del PNA, è dotata di poteri di vigilanza sulla qualità

dei Piani adottati dalle pubbliche amministrazioni, che possono comportare l’emissione di

raccomandazioni ma anche sanzioni nei casi di mancata adozione dei PTPC.

La nuova disciplina tende a rafforzare il ruolo dei Responsabili della prevenzione della

corruzione (RPC) quali soggetti titolari del potere di predisposizione e di proposta del PTPC

all’organo di indirizzo. È, inoltre, previsto un maggiore coinvolgimento degli organi di indirizzo

nella formazione e attuazione dei Piani così come di quello degli organismi indipendenti di

valutazione (OIV). Questi ultimi, in particolare, sono chiamati a rafforzare il raccordo tra misure

anticorruzione e misure di miglioramento della funzionalità delle amministrazioni e della

performance degli uffici e dei funzionari pubblici.

La nuova disciplina persegue, inoltre, l’obiettivo di semplificare le attività delle amministrazioni

nella materia, ad esempio unificando in un solo strumento il PTPC e il Programma triennale

della trasparenza e dell’integrità (PTTI) e prevedendo una possibile articolazione delle attività in

rapporto alle caratteristiche organizzative (soprattutto dimensionali) delle amministrazioni.

In piena aderenza agli obiettivi fissati dalla L. 190/2012 il PNA ha il compito di promuovere,

presso le amministrazioni pubbliche (e presso i soggetti di diritto privato in controllo pubblico),

l’adozione di misure di prevenzione della corruzione.

Misure di prevenzione oggettiva che mirano, attraverso soluzioni organizzative, a ridurre ogni

spazio possibile all’azione di interessi particolari volti all’improprio condizionamento delle

decisioni pubbliche.

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Misure di prevenzione soggettiva che mirano a garantire la posizione di imparzialità del

funzionario pubblico che partecipa, nei diversi modi previsti dall’ordinamento (adozione di atti

di indirizzo, adozione di atti di gestione, compimento di attività istruttorie a favore degli uni e

degli altri), ad una decisione amministrativa.

L’individuazione di tali misure spetta alle singole amministrazioni, perché solo esse sono in

grado di conoscere la propria condizione organizzativa, la situazione dei propri funzionari, il

contesto esterno nel quale si trovano ad operare.

Il PNA, dunque, ha il compito di guidare le amministrazioni nel percorso che conduce

necessariamente all’adozione di concrete ed effettive misure di prevenzione della corruzione,

senza imporre soluzioni uniformi, che finirebbero per calarsi in modo innaturale nelle diverse

realtà organizzative compromettendone l’efficacia preventiva dei fenomeni di corruzione.

L’ANAC già con l’Aggiornamento 2015 al PNA (determinazione n. 12 del 28 ottobre 2015) ha

dato atto delle difficoltà delle amministrazioni a compiere per intero questo percorso, come

rilevato nell’analisi dei PTPC approvati negli anni 2014 e 2015; l’analisi compiuta su un

campione di PTPC adottati nel 2016 ha in parte confermato il permanere di difficoltà da parte

delle amministrazioni nell’autoanalisi organizzativa, nella conoscenza sistematica dei processi

svolti e dei procedimenti amministrativi di propria competenza, nella programmazione unitaria

di tutti questi processi di riorganizzazione.

Anche per tale motivo il PNA 2016 contiene un’ampia sezione di approfondimento specifici per

specifiche realtà amministrative che, tuttavia, non contempla il sistema delle camere di

commercio che verosimilmente saranno analizzate in prossimi aggiornamenti del PNA mentre un

approfondimento specifico è dedicato alla misura della rotazione, oggetto di confronto con la

Presidente del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della funzione pubblica, ed alcune

indicazioni integrative concernono la tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti.

Il D.Lgs. 97/2016, nel modificare il d.lgs. 33/2013 e la l. 190/2012, ha fornito altresì ulteriori

indicazioni sul contenuto del PTPC che le amministrazioni sono tenute ad adottare; in

particolare, il Piano assume un valore programmatico ancora più incisivo, dovendo

necessariamente prevedere gli obiettivi strategici per il contrasto alla corruzione fissati

dall’organo di indirizzo. Altro contenuto indefettibile del PTPC riguarda la definizione delle

misure organizzative per l’attuazione effettiva degli obblighi di trasparenza. La soppressione del

riferimento esplicito al Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, per effetto della

nuova disciplina, comporta che l’individuazione delle modalità di attuazione della trasparenza

non sia oggetto di un separato atto, ma sia parte integrante del PTPC come “apposita sezione”,

che deve dunque contenere le soluzioni organizzative idonee ad assicurare l’adempimento degli

obblighi di pubblicazione di dati e informazioni previsti dalla normativa vigente con la chiara

identificazione dei responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei dati, dei documenti e

delle informazioni.

Le nuove disposizioni normative (art. 1, co. 8, l. 190/2012) prevedono che il PTPC debba essere

trasmesso all’ANAC tuttavia tale adempimento, come da indicazioni contenute nel PNA 2016

rimane sospeso in attesa della predisposizione di un’apposita piattaforma informatica; pertanto

tale adempimento si intenderà assolto con la pubblicazione del PTPC sul sito istituzionale,

sezione “Amministrazione trasparente/Altri contenuti Corruzione”.

La figura del Responsabile della prevenzione della corruzione è interessata in modo significativo

dalle modifiche introdotte dal d.lgs. 97/2016 in quanto la nuova disciplina è volta a unificare in

capo ad un solo soggetto l’incarico di Responsabile della prevenzione della corruzione e della

trasparenza e a rafforzarne il ruolo, prevedendo che ad esso siano riconosciuti poteri e funzioni

idonei a garantire lo svolgimento dell’incarico con autonomia ed effettività, eventualmente anche

con modifiche organizzative.

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D’ora in avanti, pertanto, il Responsabile viene identificato con riferimento ad entrambi i ruoli

come Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) e il PNA 2016

precisa la necessità che in attuazione delle nuove disposizioni normative, gli organi di indirizzo

formalizzino con apposito atto l’integrazione dei compiti in materia di trasparenza agli attuali

RPC, avendo cura di indicare la relativa decorrenza e tal fine sono ivi contenute indicazioni agli

enti a parziale rettifica di indicazioni in merito precedentemente fornite nel PNA 2013 e

nell’aggiornamento 2015.

L’art. 1, co. 7, della l. 190/2012, come novellato, prevede infatti che «l’organo di indirizzo

individua, di norma tra i dirigenti di ruolo in servizio il responsabile della prevenzione della

corruzione e della trasparenza…» superando la precedente disposizione che considerava in via

prioritaria i dirigenti amministrativi di prima fascia quali soggetti idonei all’incarico, tuttavia

ANAC suggerisce che “Laddove possibile, pertanto, è altamente consigliabile mantenere in

capo a dirigenti di prima fascia, o equiparati, l’incarico di RPCT”. Permane ovviamente

l’obbligo di comunicare all’ANAC i nominativi dei RPCT, utilizzando il modulo pubblicato sul

sito istituzionale dell’Autorità e pertanto, formalizzata la nomina, sarà cura dell’ente provvedere

in merito ad integrazione della comunicazione fatta nel 2013 allorquando fu nominato il

Responsabile della prevenzione della corruzione.

Tra i compiti del RPCT evidenziati dal PNA 2016 vi è anche quello di indicare all’interno del

PTPC il soggetto preposto all’iscrizione e all’aggiornamento dei dati nell’Anagrafe unica delle

stazioni appaltanti (AUSA), istituita ai sensi dell’art. 33-ter del decreto legge 18 ottobre 2012, n.

179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221; “Occorre considerare,

infatti, che ogni stazione appaltante è tenuta a nominare il soggetto responsabile (RASA)

dell’inserimento e dell’aggiornamento annuale degli elementi identificativi della stazione

appaltante stessa”. L’individuazione del RASA è intesa come misura organizzativa di

trasparenza in funzione di prevenzione della corruzione e l’ente camerale ha provveduto alla sua

individuazione già nell’anno 2014 nella figura del Provveditore indicato nel PTPC quale

responsabile dell’area contratti.

Dal d.lgs. 97/2016 risulta anche l’intento di creare maggiore comunicazione tra le attività del

RPCT e quelle dell’OIV, ciò al fine di sviluppare una sinergia tra gli obiettivi di performance

organizzativa e l’attuazione delle misure di prevenzione; “La connessione fra gli obiettivi di

performance e le misure di trasparenza ha trovato conferma nel d.lgs. 33/2013, ove si è

affermato che la promozione di maggiori livelli di trasparenza costituisce un obiettivo strategico

di ogni amministrazione (art. 10)”.

Partendo dalla considerazione che gli strumenti previsti dalla normativa anticorruzione

richiedono un impegno costante anche in termini di comprensione effettiva della loro portata da

parte delle amministrazioni per produrre gli effetti sperati, ANAC col PNA 2016 conferma le

indicazioni già date con il PNA 2013 e con l’Aggiornamento 2015 per quel che concerne la

metodologia di analisi e valutazione dei rischi.

Pertanto sul piano operativo, tenuto conto delle esigenze elencate all’art. 1, comma 9, della

Legge 190/2012, si è ritenuto di strutturare il Piano, in coerenza con gli anni passati, come segue:

analisi del contesto esterno;

illustrazione dell’organizzazione e delle funzioni della Camera di Commercio di Reggio

Emilia;

descrizione del processo di adozione del Piano, evidenziando i collegamenti con gli

obiettivi, programmi e azioni del Piano della Performance;

mappatura dei soggetti coinvolti nella stesura e nell’attuazione del Piano;

descrizione della metodologia adottata per la valutazione del rischio e individuazione

delle aree di attività maggiormente esposte a rischi di corruzione;

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mappatura dei presidi già attivati o che l’Ente intende attivare a tutela della trasparenza e

dell’integrità dell’azione amministrativa, a livello generale, trasversale e con riferimento

ad ogni singola area di rischio individuata; si evidenzia che, conformemente alla

normativa vigente il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità costituirsce

sezione del PTPC;

monitoraggio e rendicontazione delle azioni di contrasto della corruzione adottate.

1. INTRODUZIONE

1.1 ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO

IL CONTESTO NORMATIVO DI RIFERIMENTO PER IL SISTEMA CAMERALE

L’aggiornamento del Piano triennale di prevenzione della corruzione si inserisce in un contesto

normativo in profondo cambiamento e che a partire dall’1.1.2017 potrebbe vedere il ruolo e le

funzioni della Camera di Commercio fortemente mutati. E’ entrato infatti in vigore lo scorso

10.12.2016 il decreto legislativo n. 219 con il quale è stata data concretezza al percorso di

riforma del sistema camerale a partire dalle significative modifiche apportate alla Legge 580/93

che disciplina il ruolo e le funzioni delle Camere di commercio. Il decreto legislativo prevede

altresì un’articolata procedura che porti alla razionalizzazione delle camere di commercio sul

territorio con indubitabili riflessi organizzativi; entro il termine di 180 giorni dalla data di entrata

in vigore del decreto di cui trattasi, infatti, l'Unioncamere trasmetterà al Ministero dello sviluppo

economico una proposta di rideterminazione delle circoscrizioni territoriali, per ricondurre il

numero complessivo delle camere di commercio entro il limite di 60, tenendo conto di criteri che

per quanto riguarda l’ente reggiano, poiché nel registro imprese relativo risultano iscritte meno

di 75.000 imprese e unità locali, significa l’accorpamento con altre realtà presenti nella Regione

Emilia Romagna.

La proposta di Unioncamere dovrà prevedere altresì:

a) un piano complessivo di razionalizzazione delle sedi delle singole camere di commercio

nonché delle Unioni regionali, con individuazione di una sola sede per ciascuna nuova

camera di commercio e con razionalizzazione delle sedi secondarie e delle sedi distaccate e,

in ogni caso, con limitazione degli spazi utilizzati a quelli strettamente necessari per lo

svolgimento dei compiti istituzionali, anche tenuto conto delle riduzioni e dei trasferimenti

di personale derivanti dagli interventi di razionalizzazione previsti in merito dal decreto

stesso;

b) un piano complessivo di razionalizzazione e riduzione delle aziende speciali mediante

accorpamento o soppressione;

c) un piano complessivo di razionalizzazione organizzativa che contempli il riassetto degli

uffici e dei contingenti di personale in funzione dell'esercizio delle competenze e delle

funzioni assegnate alle camere di commercio, una conseguente rideterminazione delle

dotazioni organiche del personale dirigente e non dirigente e la razionale distribuzione del

personale dipendente delle camere di commercio, con possibilità di realizzare processi di

mobilità tra le medesime camere.

Nei successivi 60 giorni rispetto al termine per la presentazione della proposta di Unioncamere,

il Ministro dello sviluppo economico, con proprio decreto, sentita la Conferenza permanente per

i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, provvederà alla

rideterminazione delle circoscrizioni territoriali, all'istituzione delle nuove camere di commercio,

alla soppressione delle camere interessate dal processo di accorpamento e razionalizzazione ed

alle altre determinazioni conseguenti ai piani di cui sopra.

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Fino al completamento delle procedure di mobilità previste ai fini della razionalizzazione del

personale camerale, alle camere di commercio è in ogni caso vietata, a pena di nullità,

l'assunzione o l'impiego di nuovo personale o il conferimento di incarichi, a qualunque titolo e

con qualsiasi tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e

continuativa e di somministrazione.

Vale la pena ricordare, in conclusione, come già dall’anno 2014 siano operative riforme al

sistema camerale che hanno portato alla progressiva riduzione fino al 50% dell’importo del

diritto annuale; misura che ha avuto ed avrà pesanti effetti sia per il sistema camerale,

considerato che il diritto annuale rappresenta la principale fonte di finanziamento, sia per le

imprese e le economie locali, che vedranno considerevolmente ridotte le risorse per interventi

economici di sostegno e sviluppo.

Il Sistema camerale e la Camera di Commercio di Reggio Emilia in particolare, si trovano ad

affrontare una nuova sfida in questa fase segnata da profondi cambiamenti e suscettibile di

ulteriori evoluzioni; basti pensare alle future aggregazioni di territori provinciali, le cosiddette

aree vaste, di cui già si parla e che muteranno gli scenari non solo in termini territoriali ma anche

e soprattutto in termini socio‐economici.

IL CONTESTO ISTITUZIONALE E ASSOCIATIVO

La Camera, per svolgere in modo efficace i propri molteplici compiti, continuerà a mantenere e

sviluppare collaborazioni con le altre istituzioni pubbliche, con le associazioni di categoria, le

singole imprese e i clienti / utenti. Nelle sedi dove si discutono le politiche economiche

territoriali e dove si pro‐gettano le azioni per accrescere la competitività del sistema locale, è

fondamentale presenza per offrire progetti di sviluppo del territorio, risorse finanziarie

comunque importanti ed una struttura professionale e dinamica, anche attraverso il sistema delle

proprie partecipazioni. Le Camere di Commercio sono un punto di incontro naturale tra imprese

e cittadini, tra imprese e mercato, tra imprese ed istituzioni; ed è esattamente attraverso questo

ruolo esclusivo che gli Enti camerali si qualificano tutt’ora come soggetti attivi per favorire lo

sviluppo economico.

Questa missione, per poter essere realizzata in modo efficace, necessita di un rapporto

responsabile e trasparente, che tale si deve mantenere nel corso del tempo, con le imprese in

primis, le quali tramite le proprie Associazioni di categoria possono mettere a confronto i

rispettivi interessi. Oltre ai rappresentanti negli organi Camerali (Consiglio e Giunta), è

statutariamente prevista la Consulta delle Associazioni, composta dai presidenti delle

associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali e dei consumatori, che fornisce pareri,

valutazioni e indirizzi di carattere generale agli organi Camerali.

A questi si uniscono poi ulteriori interlocutori che trovano nelle Camere un’istituzione di

riferimento, quali ordini ed associazioni professionali, associazioni dei consumatori, pubbliche

amministrazioni locali, sindacati, singoli utenti. Tra loro troviamo anche la Consulta delle

Professioni, composta dai presidenti degli ordini e collegi professionali operanti nella

circoscrizione provinciale della Camera di Commercio, con il compito di esercitare funzioni di

tipo consultivo ‐ in particolare in materia di semplificazione ‐ con la finalità di promuovere una

più stretta connessione tra impresa e professionisti e il Comitato Giovani Imprenditori.

Anche questi ambiti risentiranno e dovranno essere riprogettati in relazione ai nuovi assetti

geografici e funzionali che gli Enti camerali assumeranno nei prossimi mesi.

Assetti territoriali che si inseriscono, peraltro, in una stagione di mutamenti dei sistemi di

governo locale, iniziato qualche anno fa con la riforma delle Province. In quest’ottica

l’Assemblea legislativa della Regione Emilia‐Romagna, nella seduta del 28 luglio 2015, ha

approvato definitivamente il progetto di Legge di iniziativa della Giunta regionale, Oggetto 751,

recante: “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana

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di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” (Delibera di Giunta n. 687 dell’8 giugno 2015). La

nuova legge regionale 30 luglio 2015 n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e

disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” prevede il

riordino istituzionale dei soggetti del governo territoriale e disciplina il riparto delle funzioni

amministrative tra Regione, Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni.

In questo complesso panorama di riordino istituzionale, si inseriscono anche le Camere di

Commercio, che al momento seguono differenti percorsi, non necessariamente coincidenti.

Secondo la riforma camerale in Emilia Romagna solamente Bologna e Modena possono

mantenere, anche singolarmente, una Camera di Commercio. Tutte le altre province saranno

obbligate a percorsi di fusione. Ad oggi in Emilia Romagna solamente Forlì‐Cesena e Rimini

hanno anticipato i tempi e hanno già deliberato la fusione delle circoscrizioni territoriali unendo

le rispettive Camere di Commercio.

Nel febbraio scorso le Associazioni di categoria di Piacenza, Parma e Reggio Emilia, “sulla base

della considerazione che il processo di riorganizzazione dell’assetto e del sistema complessivo

delle Camere di commercio attivato dai recenti provvedimenti di riforma, influisca in modo

significativo sulla capacità di avere nelle stesse Camere di Commercio interlocutori istituzionali

utili a soddisfare le esigenze delle aziende insediate nei territori di loro competenza”,

“suggeriscono e chiedono agli organi di Governo delle attuali Camere di Commercio di attivare

un processo di integrazione in una unica istituzione camerale con una estensione territoriale che

copra le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e, auspicabilmente, Modena. A seguito dei

recenti cambi di governance della consorella modenese, gli Organi stanno completando i

processi di analisi e ascolto per arrivare alla definizione migliore della nuova circoscrizione

territoriale.

IL CONTESTO ECONOMICO LOCALE

Il tessuto economico reggiano ha vissuto nel primo semestre 2016 una debole fase congiunturale:

il bilancio demografico fra le imprese nate (2.204) e quelle che contemporaneamente hanno

dichiarato la cessazione delle attività (2.052), ha evidenziato un saldo negativo di 48 unità.

L’evoluzione del secondo trimestre in particolare (+263 unità) non ha consentito di recuperare le

311 aziende in meno del primo trimestre, facendo attestare il tasso di crescita semestrale ad un

valore negativo pari a ‐ 0,1%.

Il terziario ha contribuito maggiormente alla tenuta del sistema delle imprese; gli incrementi più

consistenti, in termini assoluti, appartengono ai pubblici esercizi con 31 unità in più di cui 29

sono imprese di ristorazione, ai quali fanno seguito le attività immobiliari che raggiungono 3.399

aziende, 30 in più rispetto a dicembre 2015.

La contrazione ha coinvolto tutti i principali comparti del “made in Reggio Emilia”: la

metalmeccanica ha registrato una flessione dello 0,9%, il ceramico e l’alimentare sono scesi

dell’1,1% e il tessile‐abbigliamento è calato di 1,4 punti percentuali. Continua la flessione

dell’agricoltura che ha visto scendere a 6.225 unità le proprie imprese subendo un’ulteriore

flessione dello 0,9%

Nei primi sei mesi del 2016 i fallimenti dichiarati in provincia di Reggio Emilia sono stati 73 a

fronte dei 60 registrati nello stesso periodo dell’anno passato, con un aumento del 21%. dovuto

essenzialmente all’incremento nei settori dell’industria, 9 fallimenti in più, e nel settore delle

costruzioni che dai 17 del primo semestre 2015 è salito a 26 fallimenti aperti nei primi sei mesi

del 2016.

Come ben si evince dall’ultima disponibile Relazione sullo stato dell’ordine e della sicurezza

pubblica pubblicata sul sito della Camera dei Deputati, tuttavia, il tessuto economico provinciale

soffre tutt’ora, se non di più, la presenza di infiltrazioni criminali: “La posizione geografica

della provincia e le fiorenti attività commerciali ed industriali favoriscono i tentativi di

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infiltrazione nel tessuto sociale, economico ed imprenditoriale, posti in essere da organizzazioni

criminali di tipo mafioso. Nella provincia di Reggio Emilia si registra una significativa presenza

di espressioni malavitose appartenenti o strettamente vicine ad organizzazioni criminali mafiose

che hanno sempre dimostrato capacità di convivere pacificamente nel territorio per tutelare i

reciproci affari. Nella provincia la struttura mafiosa di riferimento rimane la 'ndrangheta con la

presenza di soggetti originari di Cutro ed Isola Capo Rizzuto, con ramificazioni anche nelle

province di Parma e Piacenza, vicini alle famiglie dei "Dragone" e dei "Grande Aracri", che

risulterebbero attivi nel settore delle estorsioni nei confronti di molti imprenditori edili calabresi

operanti nel reggiano. Altri settori d'interesse risultano essere il comparto edilizio,

l'autotrasporto e la logistica”. L’autotrasporto in particolare “è ritenuto particolarmente esposto

al rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata di tipo mafioso”.

Alcune indagini delle Direzioni Distrettuali Antimafia come si evince dalla Relazione “scaturite

dalla denuncia presentata dall'allora presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia

che ebbe a segnalare l'operatività di mezzi d'opera di una ditta di autotrasporto…, oggetto di

sequestro … e non rinvenuti al momento del provvedimento cautelare. Le varie indagini

evidenziano l'elevato ricorso al sistema delle fatturazioni false, largamente praticato anche

dalla criminalità organizzata calabrese nei riguardi di ditte corregionali, utilizzato come

strumento estorsivo e/o usuraio”. E ancora: “Nel settore degli appalti pubblici si registrano

numerosi tentativi di infiltrazioni di elementi contigui alla criminalità organizzata. In tale

contesto, il Prefetto di Reggio Emilia ha adottato numerose interdittive, quasi tutte nei confronti

di ditte e società, i cui amministratori erano contigui a personaggi affiliati a 'ndrine calabresi,

oltre che provvedimenti di rigetto delle istanze di iscrizione nella "white list"”.

1.2 ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE

Come già anticipato in precedente paragrafo la recentissima riforma delle camere di commercio

formalizzato con il D.Lgs. 219/2016 impatta seriamente su quello che fino a ieri era l’assetto

degli enti camerali con propria identità e proprie funzioni. Già si è visto come l’anno 2017 si

preannunci come un anno di trasformazione ma parallelamente, già da ora, la Legge 29 dicembre

1993, n. 580, così come modificata dal D. Lgs. 219/2016, impone immediata applicazione.

Le camere di commercio rimangono enti pubblici dotati di autonomia funzionale che svolgono,

nell'ambito della circoscrizione territoriale di competenza, sulla base del principio di

sussidiarietà…, funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese, curandone lo sviluppo

nell'ambito delle economie locali. Poiché solo verso la fine dell’anno 2017 è prevista

l’emanazione del decreto del Ministro dello sviluppo economico che istituisce la camera di

commercio derivante dall'accorpamento delle circoscrizioni territoriali di interesse per la

provincia di Reggio Emilia con la nomina di un commissario ad acta che provveda ad attivare ed

attuare le azioni propedeutiche per la costituzione del nuovo ente, fino all’insediamento del

consiglio della nuova camera di commercio gli organi in carica continuano ad esercitare tutte le

loro funzioni. Per l’anno 2017 pertanto l’ente camerale sarà amministrato dalla Giunta, eletta dal

Consiglio al suo interno e formata dal Presidente e da 8 componenti. I 28 membri del Consiglio

sono quelli nominati con decreto del Presidente della Regione Emilia Romagna, su designazione

delle organizzazioni rappresentative dei vari settori economici provinciali, delle organizzazioni

sindacali dei lavoratori e delle associazioni dei consumatori e insediatisi nel gennaio 2014, tra i

28 membri è incluso un componente designato dalla Consulta Provinciale dei Liberi

Professionisti.

La riforma di cui trattasi ha ridefinito le funzioni degli enti camerali come segue:

‒ pubblicità legale generale e di settore mediante la tenuta del registro delle imprese, del

Repertorio economico amministrativo e degli altri registri ed albi attribuiti alle camere di

commercio dalla legge; tale funzione è quella tradizionalmente definita “Anagrafico-

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certificativa" nella quale rientra anche la funzione relativa alla “formazione e gestione del

fascicolo informatico di impresa in cui sono raccolti dati relativi alla costituzione, all'avvio

ed all'esercizio delle attività dell'impresa, nonché funzioni di punto unico di accesso

telematico in relazione alle vicende amministrative riguardanti l'attività d'impresa, ove a ciò

delegate su base legale o convenzionale”;

‒ tutela del consumatore e della fede pubblica, vigilanza e controllo sulla sicurezza e

conformità dei prodotti e sugli strumenti soggetti alla disciplina della metrologia legale,

rilevazione dei prezzi e delle tariffe, rilascio dei certificati di origine delle merci e documenti

per l'esportazione in quanto specificamente previste dalla legge; tale funzione è riconducibile

alla cosiddetta attività di Regolazione del mercato dalla quale tuttavia rimane esclusa la

risoluzione alternativa delle controversie, consentita solo in convenzione con le regioni ed

altri soggetti pubblici e privati;

‒ sostegno alla competitività delle imprese e dei territori tramite attività d'informazione

economica e assistenza tecnica alla creazione di imprese e start up, informazione,

formazione, supporto organizzativo e assistenza alle piccole e medie imprese per la

preparazione ai mercati internazionali, valorizzazione del patrimonio culturale nonché

sviluppo e promozione del turismo, in collaborazione con gli enti e organismi competenti

riconducibili alla “vecchia” definizione di attività di promozione ed informazione economica

che tuttavia appare ora più limitata stante anche l’esplicita esclusione delle attività

promozionali direttamente svolte all'estero;

Al di là di ulteriori competenze “residuali” (competenze in materia ambientale attribuite dalla

normativa nonché supporto alle piccole e medie imprese per il miglioramento delle condizioni

ambientali per esempio) resta tutt’ora da comprendere la portata di nuovi filoni di attività

rientranti tra le funzioni delle camere di commercio; vale a dire quella di “orientamento al

lavoro e alle professioni anche mediante la collaborazione con i soggetti pubblici e privati

competenti”, nonché quella di “assistenza e supporto alle imprese in regime di libera

concorrenza da realizzare in regime di separazione contabile…limitate a quelle strettamente

indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali del sistema camerale…”, mentre altre

attività tradizionalmente svolte dalle camere di commercio e afferenti servizi innovativi

dovranno forse essere ritarate alla luce della previsione normativa che consente lo svolgimento di

attività in ambito di digitalizzazione sempre in convenzione con le regioni ed altri soggetti

pubblici e privati come già detto per la risoluzione alternative delle controversie.

L’assetto organizzativo dell’ente verosimilmente dovrà essere pertanto oggetto di riflessione e di

intervento nel corso dell’anno 2017; attualmente l’organigramma è quello oggetto di

approvazione da parte della Giunta camerale nell’anno 2015, articolato in 2 Aree e 5 servizi

nonchè 2 Unità operative di staff, una al Segretario Generale e una al Dirigente d’Area.

Le Aree sono punto di riferimento per la pianificazione operativa degli interventi e delle attività

sulla base delle scelte strategiche generali dell’ente. I Servizi gestiscono insiemi di attività ampi

e complessi attraverso l’utilizzo di un elevato grado di autonomia operativa nell’ambito degli

indirizzi formulati dal Dirigente d’Area e sono affidati, di norma, alla responsabilità di

dipendenti inquadrati nella categoria contrattuale D con conferimento, ad opera del rispettivo

Dirigente dell'Area interessata, sentito il Segretario Generale, di incarico di Posizione

Organizzativa o Alta Professionalità. I Servizi, infine, possono essere articolati in Unità

Operative (e/o Uffici).

Il personale dipendente dell’Ente camerale all’1 gennaio 2017 ammonta a 78 unità, rispetto alle

95 unità previste dalla dotazione organica.

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Al Segretario generale è stata affidata “ad interim” la responsabilità dell’Area I mentre la

responsabilità dell’Area II è stata affidata all’altra figura dirigenziale dell’ente che riveste anche

il ruolo di Conservatore del Registro imprese nonché Vice Segretario generale vicario.

I dirigenti camerali hanno provveduto a conferire poi gli incarichi per la responsabilità dei

Servizi e delle Unità operative con conferimento anche delle responsabilità dei procedimenti.

Preme ricordare che in occasione del riassetto organizzativo dell’anno 2015 è stato attuata, pur

con una certa gradualità al fine di non disperdere competenze acquisite con conseguente

possibile decadimento della qualità dei servizi offerti, la rotazione del personale in particolare

con funzioni di responsabilità ed alcune attività hanno anche mutato la figura stessa del dirigente

di riferimento dando concretezza anche alla rotazione relativamente a posizioni di vertice.

La ripartizione in relazione alla tipologia di attività del personale dei livelli è la seguente:

Attività di funzionamento 22%

Attività di indirizzo politico istituzionale e controllo di

gestione 5%

Tenuta di registri, albi e ruoli e rilascio di

certificazioni 28%

Studi, programmazione e sviluppo delle imprese

14%

Regolazione del mercato 20%

Relazioni esterne ed e-government

11%

Ripartizione del personale per tipologia di attività all'01.01.2017

U.O.

GESTIONE

RISORSE UMANE

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2. IL PROCESSO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE DEL P.T.P.C.

2.1 Rapporto sulle annualità precedenti. Obiettivi strategici e collegamenti con il Piano

della performance

Ricordata la nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione (RPC) già nell’anno

2013 con deliberazione di Giunta Camerale nella persona del Segretario Generale, nel medesimo

anno l’ente camerale adottò il primo Piano triennale di prevenzione della corruzione, aggiornato

poi annualmente da ultimo con il P.T.P.C. 2016-2018 che è stata occasione, alla luce

dell’aggiornamento del P.N.A. operato nell’anno 2015, per aggiornare la mappatura delle aree di

rischio generali nonché estendere l’analisi di rischio ad altre aree di attività camerale al fine di

completare l’analisi medesima a tutto il quadro dei processi gestiti dalla Camera di Commercio.

Strumento-guida per tale operazione sono state le linee guida Unioncamere aggiornate all’anno

2016 frutto di una sintesi e messa a sistema dei principali standard internazionali di risk

management, tra i quali assume particolare rilievo l’UNI ISO 31000:2010, standard

raccomandato dallo stesso legislatore.

Delle “nuove” aree di rischio analizzate già nel P.T.P.C. 2016-2018 è stata effettuata anche

valutazione con la previsione di misure di trattamento specifiche ed ulteriori rispetto a quelle

normativamente previste. Si è trattato dei seguenti sottoprocessi

MACROPROCESS

O PROCESSO SOTTOPROCESSO

CATEGORIE DI EVENTO

RISCHIOSO

B2:

Approvvigionament

o e gestione dei

beni

B2.2 Gestione beni

materiali e

immateriali e

logistica

B2.2.1 Gestione patrimonio:

manutenzione dei beni mobili e

immobili e tenuta inventario

CR.1 - CR. 2 - CR.3 - CR. 4 -

CR.5 - CR. 6 - CR.7

B2.2.2 Gestione e manutenzione

hardware e software

CR.1 - CR. 2 - CR.3 - CR. 4 -

CR.5 - CR. 6 - CR.7

B3.2 Gestione

contabilità e

liquidità

B3.2.1 Gestione contabilità CR.2 - CR.4 - CR.5- CR.7

B3.2.1 Gestione liquidità CR.7

C2: Regolazione e

tutela del mercato

C2.6 Forme

alternative di

giustizia

C2.6.1 Gestione Mediazioni e

Conciliazioni CR.3 - CR.4 - CR.5 - CR.6

C2.6.2 Gestione Arbitrati CR.3 - CR.4 - CR.5 - CR.6

Significativo è stato lo spazio riservato alla formazione del personale con l’implementazione di

un corso di formazione in modalità e-learning rivolto a tutti i dipendenti della Camera di

commercio di Reggio Emilia organizzato dalla società del sistema camerale Infocamere.

Il resoconto puntuale dell’attività realizzata nella 2016 è riassunto nella “Relazione ex-art. 1

comma 14 della Legge 190/2012 recante i risultati sull’attività svolta” redatta dal Responsabile

della prevenzione della corruzione su modello ANAC e pubblicata sul sito internet camerale lo

scorso 15.12.2016.

2.2 Uffici coinvolti per l’individuazione dei contenuti del Piano

Il processo di elaborazione e di attuazione del Piano prevede il coinvolgimento di una pluralità di

soggetti, efficacemente sintetizzati nella figura seguente:

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L’Autorità nell’aggiornamento 2016 del Piano nazionale anticorruzione conferma le indicazioni

già date nell’Aggiornamento 2015 con riferimento al ruolo e alle responsabilità di tutti i soggetti

che a vario titolo partecipano alla programmazione, adozione, attuazione e monitoraggio delle

misure di prevenzione della corruzione.

La Giunta Camerale è l’organo competente ad individuare il Responsabile della prevenzione

della corruzione e della trasparenza e ad approvare il Piano triennale di prevenzione e i relativi

aggiornamenti. In ossequio alle raccomandazioni ANAC di effettivo coinvolgimento degli organi

in tema di strategia di prevenzione della corruzione la Giunta camerale svolge un ruolo attivo nel

processo di adozione del Piano, essendo (unitamente al Consiglio Camerale), espressione e

portavoce degli interessi generali della comunità economica locale, principale stakeholder

dell’Ente ma è parte molto attiva anche nell’attuazione e nel monitoraggio del Piano, in quanto

competente ad adottare le proposte di atti regolamentari da sottoporre all’approvazione del

Consiglio camerale nonché assumere decisioni sull’assetto organizzativo dell’ente e approva il

Piano triennale della performance, che assicura il collegamento tra gli obiettivi strategici in

materia di prevenzione della corruzione e della trasparenza e gli obiettivi strategici dell’ente

camerale, e la Relazione sulla performance che ha lo scopo di monitorare il livello di

conseguimento degli obiettivi fissati.

Già si è anticipato in apertura che la Legge 190/2012, come novellata dal D.Lgs. 97/2016, ha

apportato significative modifiche alla figura del Responsabile della prevenzione della corruzione

e della trasparenza (e non più solo R.P.C.) unificando in capo ad un solo soggetto i due

incarichi. ANAC precisa nell’aggiornamento del P.N.A. 2016 la necessità che, nel caso dell’ente

camerale, la Giunta formalizzi con apposito atto l’integrazione dei compiti in materia di

trasparenza agli attuali RPC, avendo cura di indicare la relativa decorrenza. La nomina rientra

quindi tra gli adempimenti di prevenzione della corruzione e trasparenza da porre in essere

nell’anno in corso in ossequio alle nuove indicazioni di ANAC circa i criteri di scelta del

SOGGETTI COINVOLTI

NELLA PREVENZIONE DELLA

CORRUZIONE

Consiglio/ Giunta

Segretario generale/

R.P.C.

responsabili dei Servizi e degli Uffici

dirigenti di area

OIV e organismi di

controllo interno

U.P.D.

il personale

i collaboratori

esterni

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soggetto che tuttavia concludono che “Laddove possibile,…, è altamente consigliabile

mantenere in capo a dirigenti di prima fascia, o equiparati, l’incarico di RPCT”. Nel caso della

Camera di commercio di Reggio Emilia il Segretario generale, Dott. Michelangelo Dalla Riva

già era sia Responsabile della prevenzione della corruzione che Responsabile della Trasparenza e

svolge, al di là dei noti compiti normativamente previsti, un ruolo cardine su tali temi essendo

anche dotato, unitamente all’altra figura dirigenziale presente nell’organigramma camerale, di

significativi poteri organizzativi. La Dirigenza, in particolare, è anche Vice Segretario Generale

Vicario nonché responsabile dell’Unità Operativa che si occupa della gestione del personale e

quindi sull’osservanza del Codice di comportamento. Le figure dirigenziali assegnano agli uffici

gli obiettivi da conseguire nell’anno assicurando coordinamento tra performance organizzativa,

prevenzione della corruzione, trasparenza.

La figura del R.P.C.T. è naturalmente centrale in materia di materia di accesso civico; in tale

contesto il RPCT, oltre alla facoltà di chiedere agli uffici della relativa amministrazione

informazioni sull’esito delle istanze, deve occuparsi, per espressa disposizione normativa (art. 5,

co. 7, d.lgs. 33/2013, come novellato dal d.lgs. 97/2016), dei casi di riesame (sia che l’accesso

riguardi dati a pubblicazione obbligatoria o meno).

Essendo vertice amministrativo dell’ente camerale è infine assicurato quanto disposto dall’art. 1,

co. 9, lett. c) della Legge 190/2012 in tema di «obblighi di informazione nei confronti del RPC

chiamato a vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del Piano», obblighi informativi che, in

particolare, ricadono su tutti i soggetti coinvolti, già nella fase di formazione del Piano e, poi,

nelle fasi di verifica del suo funzionamento e dell’attuazione delle misure adottate vale a dire:

i Responsabili dei Servizi, chiamati, ciascuno per l’attività di relativa competenza, a

collaborare, unitamente al Segretario Generale ed alla Dirigenza, alla stesura del Piano, a

fornire ai colleghi direttive per l’attuazione delle misure di contrasto alla corruzione

individuate e a monitorare sul corretto adempimento e sull’efficacia delle azioni intraprese,

assicurando costante attività di reporting al Dirigente di riferimento;

il personale, chiamato a dare attuazione al Piano, sulla base di iniziative formative sui temi

dell’etica e delle legalità e/o su tematiche specifiche, e delle direttive impartite dai

Responsabili dei Servizi;

i collaboratori esterni, tenuti all’osservanza del Codice di comportamento e diretti destinatari

di alcune misure di prevenzione contenute nel P.T.P.C.;

l’Ufficio Procedimenti Disciplinari (UPD), competente a curare l’avvio dei procedimenti

disciplinari.

Elemento di significativa novità delle modifiche intervenute alla Legge 190/2012 è la maggior

interazione tra R.P.C.T. e Organismo Indipendente di Valutazione della performance,

interazione che in una realtà come la Camera di commercio di Reggio Emilia era già molto

elevata a maggior ragione tenuto conto della figura monocratica che incarna tale organo. Il ruolo

che quest’ultimo riveste nel sistema di gestione della performance, della trasparenza e della

prevenzione della corruzione diventa centrale laddove, in linea con quanto già disposto dall’art.

44 del d.lgs. 33/2013, detti organismi, anche ai fini della validazione della relazione sulla

performance, verificano che i PTPC siano coerenti con gli obiettivi stabiliti nei documenti di

programmazione strategico-gestionale e, altresì, che nella misurazione e valutazione delle

performance si tenga conto degli obiettivi connessi all’anticorruzione e alla trasparenza.

In rapporto agli obiettivi inerenti la prevenzione della corruzione e la trasparenza l’OIV verifica i

contenuti della relazione recante i risultati dell’attività svolta che il RPCT predispone e trasmette

all’OIV, oltre che all’organo di indirizzo, ai sensi dell’art. 1, co. 14, della l. 190/2012.

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2.3 Il coinvolgimento degli stakeholder Il coinvolgimento degli stakeholder dell’Ente camerale nell’elaborazione del Piano è assicurata

dalla rappresentanza dei medesimi in seno al Consiglio e alla Giunta Camerale.

È il Consiglio Camerale che, facendosi portavoce degli interessi e delle necessità avanzate dalla

collettività economica locale, approva gli obiettivi strategici, che la Giunta esplica in obiettivi

operativi ed azioni, formalizzati all’interno degli strumenti di programmazione (Piano della

Performance e Programma Triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza).

La Camera inoltre, per svolgere in modo efficace i propri molteplici compiti, mantiene e

sviluppa “da sempre” collaborazioni con altre istituzioni pubbliche, con associazioni di

categoria, singole imprese e clienti/utenti.

E’ inoltre statutariamente prevista la Consulta delle Associazioni, composta dai presidenti delle

associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali e dei consumatori, che fornisce pareri,

valutazioni e indirizzi di carattere generale agli organi Camerali. A questi si uniscono poi

ulteriori interlocutori che trovano nelle Camere un’istituzione di riferimento, quali ordini ed

associazioni professionali, associazioni dei consumatori, pubbliche amministrazioni locali,

sindacati, singoli utenti. Tra loro troviamo anche la Consulta delle Professioni, composta dai

presidenti degli ordini e collegi professionali operanti nella circoscrizione provinciale della

Camera di Commercio, con il compito di esercitare funzioni di tipo consultivo - in particolare in

materia di semplificazione - con la finalità di promuovere una più stretta connessione tra impresa

e professionisti.

In tema di elaborazione / verifica del P.T.P.C. il P.N.A. ha previsto forme di consultazione da

porre in essere nei confronti dei cosiddetti “stakeholder” camerali; la Camera di commercio di

Reggio Emilia pertanto a cavallo di anno, ha attuato la forma di consultazione prevista dal

P.N.A. mediante avviso pubblicato all’albo camerale on-line con invito ai soggetti interessati a

presentare suggerimenti/riflessioni/proposte propedeutiche all’aggiornamento del P.T.C.P. Non

sono pervenuti contributi entro il termine di scadenza previsto per tale fase di consultazione,

tuttavia, come si chiarirà meglio in seguito, canali di comunicazione con l’ente sono sempre

aperti anche al di là dello spirare del termine sopra citato.

2.4 Modalità di adozione del Piano

Ai sensi della Legge 190/2012 come novellata «L'organo di indirizzo definisce gli obiettivi

strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza, che costituiscono contenuto

necessario dei documenti di programmazione strategico-gestionale e del Piano triennale per la

prevenzione della corruzione. L'organo di indirizzo adotta il Piano triennale per la prevenzione

della corruzione su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione e della

trasparenza entro il 31 gennaio di ogni anno e ne cura la trasmissione all'Autorità nazionale

anticorruzione. Negli enti locali il piano è approvato dalla giunta….».

L’aggiornamento annuale del Piano deve tener conto dei seguenti fattori:

normative sopravvenute che impongono ulteriori adempimenti;

normative sopravvenute che modificano le finalità istituzionali dell’amministrazione (es.:

acquisizione di nuove competenze);

emersione di rischi non considerati in fase di predisposizione del P.T.P.C.;

nuovi indirizzi o direttive contenuti nel P.N.A..

Il quadro normativo definisce il complesso delle regole di riferimento ai fini della prevenzione

della corruzione; l’Ente ha operato nel rispetto dei seguenti provvedimenti anche di natura

interna all’ente stesso soprattutto al fine coordinare performance con trasparenza e prevenzione

della corruzione:

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- la Legge 580/93 "Riordinamento delle camere di commercio, industria, artigianato e

agricoltura" come modificata con D.Lgs. 219/2016 richiamato nei precedenti paragrafi;

- lo Statuto camerale vigente;

- il "Regolamento di organizzazione degli uffici" di cui alla deliberazione del Consiglio

camerale n. 9 del 16.07.2012;

- Il D.P.R. 2 novembre 2005 n. 254 “Regolamento per la disciplina della gestione

patrimoniale e finanziaria delle camere di commercio";

- il D.Lgs. 165/2001 "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle

amministrazioni pubbliche";

- il D.Lgs. 150 del 27.10.2009 "Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di

ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle

pubbliche amministrazioni";

- il D.Lgs. 8 aprile 2013, n. 39, "Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di

incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico,

a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190";

- il D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62, “Regolamento recante codice di comportamento dei

dipendenti pubblici, a norma dell’art. 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”;

- la Legge n. 190 del 06.11.2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della

corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” come modificata dal D.Lgs.

97/2016;

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 come modificata dal D.Lgs. 97/2016 che lo ha rititolato,

“Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicita',

trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;

- la deliberazione del Consiglio Camerale n. 7/2014 di approvazione degli indirizzi generali e

del programma pluriennale 2014- 2018 ;

- la deliberazione del Consiglio Camerale n.9/2016 avente ad oggetto “Relazione Previsionale

e Programmatica per l'esercizio 2017: approvazione”;

- la deliberazione del Consiglio Camerale n. 11/2016: “Programmazione economico-

patrimoniale e finanziaria. Bilancio Preventivo Economico 2017 e Budget Economico 2017;

- la deliberazione della Giunta Camerale n.133 del 29.12.2016 inerente l’approvazione del

Budget direzionale per l’esercizio 2017;

la circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 1 del 25.01.2013 avente ad oggetto

“legge n. 190 del 2012 – Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e

dell’illegalità nella pubblica amministrazione”;

le “Linee di indirizzo del Comitato interministeriale (d.p.c.m. 16 gennaio 2013) per la

predisposizione, da parte del Dipartimento della funzione pubblica, del Piano Nazionale

Anticorruzione di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190”;

la deliberazione della Giunta Camerale n. 14 dell’01.02.2013 di individuazione del

Segretario Generale quale responsabile della prevenzione della corruzione nella Camera di

commercio di Reggio Emilia;

la deliberazione CiVIT n. 72 dell’11.09.2013 di approvazione del Piano Nazionale

Anticorruzione;

la deliberazione CiVIT n. 75/2013 "Linee Guida in materia di codici di comportamento delle

pubbliche amministrazioni";

la delibera della Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità

delle amministrazioni pubbliche – Autorità Nazionale Anticorruzione n. 50/2013 “Linee

guida per l’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2014-

2016”;

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la deliberazione della Giunta camerale n. 9 del 29.01.2016 con la quale l’ente adottava il

Piano triennale di prevenzione della corruzione 2016-2018 che includeva quale sezione di

esso il “Programma triennale per la Trasparenza e l’Integrità 2015-2017”;

la “Relazione ex-art. 1 comma 14 della Legge 190/2012 recante i risultati sull’attività

svolta” redatta dal Responsabile della prevenzione della corruzione e pubblicata sul sito

internet camerale lo scorso 15.12.2016;

la determinazione di A.N.AC. n. 12 del 28.10.2015 di aggiornamento del Piano Nazionale

Anticorruzione;

le “Linee guida per la formulazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione

2016-2018” realizzate da un gruppo di lavoro costituito da Unioncamere e diramate da

Unioncamere con nota del 23.12.2015;

la delibera di A.N.A.C. n. 831 del 03.08.2016 “Determinazione di approvazione definitiva

del Piano Nazionale Anticorruzione 2016”;

la delibera di A.N.A.C. n. 833 del 03.08.2016 “Linee guida in materia di accertamento delle

inconferibilità e delle incompatibilità degli incarichi amministrativi da parte del responsabile

della prevenzione della corruzione. Attività di vigilanza e poteri di accertamento

dell’A.N.AC. in caso di incarichi inconferibili e incompatibili”;

le «Prime linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità,

trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel d.lgs. 33/2013 come modificato dal

d.lgs. 97/2016» approvate da A.N.A.C. con delibera n. 1310 del 28.12.2016.

3. AREE DI RISCHIO

3.1 La metodologia utilizzata per l’individuazione delle aree di rischio

Giova per completezza riassumere la metodologia utilizzata dall’ente camerale ai fini

dell’individuazione delle aree di rischio; le Camere di commercio disponevano già di una

mappatura completa dei propri processi, istituzionali e di supporto, sviluppata in occasione della

predisposizione del Piano della performance in attuazione del D.Lgs. 150/2009, e riportata in

allegato. Nella mappatura sono evidenziate le attività attraverso le quali si espletano le funzioni

anche della Camera di commercio di Reggio Emilia. Tale mappatura ha costituito la base per

l’analisi del rischio di corruzione. A partire da essa sono state, infatti, identificate le attività da

monitorare attraverso azioni di risk management ed individuate le attribuzioni specifiche di

ciascun ufficio in materia.

In particolare, il processo di risk management al quale si fa riferimento è quello suggerito da

Unioncamere nelle linee guida menzionate nei precedenti paragrafi ed è il frutto di una sintesi e

messa a sistema dei principali standard internazionali di risk management, tra i quali assume

particolare rilievo l’UNI ISO 31000:2010, standard raccomandato dallo stesso legislatore.

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Rispetto a tale processo, l’individuazione delle aree di rischio coinvolge le fasi che vanno

dall’analisi di contesto alla ponderazione del rischio: nell’analisi di contesto rientra l’attività di

mappatura dei processi rispetto ai quali occorre procedere in termini di gestione del rischio;

l’identificazione, l’analisi e la ponderazione del rischio rappresentano quello che in termini

manageriali viene definito risk assessment, ovvero l’insieme di azioni tese a valutare il rischio al

fine di identificare i rischi critici e le attività maggiormente esposte al rischio.

La definizione degli indici di valutazione della probabilità di accadimento di un evento rischioso

e dell’impatto che esso può generare è oggetto della fase di analisi del rischio. In questa fase si

procede alla misurazione degli eventi di rischio precedentemente identificati attraverso la stima

della probabilità e dell’impatto degli stessi. Poiché dall’analisi del rischio derivano le scelte in

termini di priorità di intervento e di risposta al rischio, la corretta identificazione degli indici di

valutazione risulta essere determinante per la costruzione di sistemi di gestione del rischio

efficienti ed efficaci.

La misurazione e la valutazione dello stato di attuazione ed efficacia delle misure di risposta al

rischio e il monitoraggio dell’esposizione al rischio sono oggetto della fase di monitoraggio e

valutazione: le informazioni rilevate attraverso i sistemi di monitoraggio e valutazione

consentono di migliorare i sistemi di gestione del rischio, di apportare le opportune modifiche e

integrazioni per rispondere in maniera sempre più efficiente ed efficace ai rischi critici

identificati e di adattare i sistemi di gestione del rischio ai cambiamenti interni ed esterni, al fine

di evitarne l’obsolescenza e l’inadeguatezza.

Va detto sin da ora che proprio per quanto anticipato nei precedenti paragrafi in ordine alla

riforma del sistema camerale che “sconvolgerà” anche gli assetti organizzativi degli enti

camerali, terminato il processo di accorpamento e compresi meglio i confini delle funzioni e dei

compiti che l’ente camerale è chiamato a svolgere ai sensi della riforma entrata in vigore il

10.12.2016 la mappatura dei processi sarà naturalmente da rivedere così come l’analisi di

rischio.

Dal processo di risk assessment, come già sottolineato, si arriva a identificare i rischi (o meglio

gli eventi rischiosi) critici – ossia con livelli di probabilità e impatto elevati – e,

conseguentemente, i processi e le unità organizzative su cui insistono. Tale processo di analisi e

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stima del rischio in prima battuta focalizzò l’attenzione verso i processi e le attività riconducibili

alle aree obbligatorie indicate dal primo PNA poi i successivi aggiornamenti hanno portato l’ente

camerale a completare l’analisi allargandola a tutti i processi dell’azione camerale, operazione

che giunge a compimento nel presente PTPCT

Le categorie di rischio già declinate nei precedenti piani sono le seguenti:

Tabella delle categorie di rischio

Codifica Descrizione

CR.1 Pilotamento delle procedure

CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

CR.3 Conflitto di interessi

CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della documentazione

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

CR.7 Atti illeciti

La fase successiva di analisi del rischio è consistita nella valutazione della probabilità che il

rischio si realizzi e delle conseguenze che il rischio produce (probabilità e impatto) per giungere

alla determinazione del livello di rischio. Il livello di rischio è rappresentato da un valore

numerico.

Per ciascun rischio catalogato è stimato il valore della probabilità e il valore dell’impatto. La

stima della probabilità tiene conto, tra gli altri fattori, dei controlli vigenti. A tal fine, per

controllo si intende qualunque strumento di controllo utilizzato nella p.a. che sia utile per ridurre

la probabilità del rischio (e, quindi, sia il sistema dei controlli legali, come il controllo preventivo

e il controllo di gestione, sia altri meccanismi di controllo utilizzati nella p.a., es. i controlli a

campione in casi non previsti dalle norme). La valutazione sull’adeguatezza del controllo va fatta

considerando il modo in cui il controllo funziona concretamente nella p.a.. Per la stima della

probabilità, quindi, non rileva la previsione dell’esistenza in astratto del controllo, ma la sua

efficacia in relazione al rischio considerato.

L’impatto si misura in termini di:

impatto economico,

impatto organizzativo,

impatto reputazionale.

Il valore della probabilità e il valore dell’impatto sono quindi moltiplicati per ottenere il valore

complessivo, che esprime il livello di rischio del processo.

In relazione alla riforma intervenuta sulle attività camerali la mappatura è stata aggiornata, ma

trattasi come poc’anzi detto di un’operazione in progress alla luce di orientamenti che

matureranno anche nei mesi successivi, eliminando attività non più di competenza camerale; si

pensi per esempio alle funzioni in tema di clausole vessatorie passate ad Agcom.

La mappatura di collegamento tra processi e responsabilità e strutture organizzative che

intervengono è allegata al presente P.T.P.C. alla lettera A).

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3.2 Le aree di rischio

Le aree di rischio nel P.T.P.C. 2017-2019

Processi Sotto-processi

A) Area: acquisizione e progressione del personale

[B.1.1. Acquisizione e gestione risorse umane]

A.01 Reclutamento di personale a tempo indeterminato,

determinato e progressioni di carriera verticali

A.02 Progressioni di carriera economiche

A.03 Conferimento di incarichi di collaborazione

B) Area: contratti pubblici (procedure di

approvvigionamento)

[B.2.1 Fornitura di beni e servizi]

B.01 Programmazione

B.02 Progettazione della gara

B.03 Selezione del contraente

B.04 Verifica dell’aggiudicazione e stipula del contratto

B.05 Esecuzione del contratto

B.06 Rendicontazione del contratto

C) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per

il destinatario

C.1. Processi anagrafico-certificativi

C.1.1 – Tenuta Registro Imprese (RI), Repertorio

Economico Amministrativo (REA), Albo Artigiani (AA)

C.1.1.1 Iscrizione/modifica/cancellazione (su istanza di

parte) al RI/REA/AA

C.1.1.2 Iscrizioni d’ufficio al RI/REA/AA

C.1.1.3 Cancellazioni d’ufficio al RI/REA/AA

C.1.1.4 Accertamento violazioni amministrative (RI, REA,

AA)

C.1.1.5 Deposito bilanci ed elenco soci

C.1.1.6 Attività di sportello (front office)

C.1.1.8 Esame di idoneità abilitanti per l’iscrizione in alcuni

ruoli

C.2. Regolazione e tutela del mercato

C.2.1 Protesti C.2.1.1 Gestione istanze di cancellazione

C.2.1.2 Pubblicazioni elenchi protesti

C.2.2 Brevetti e marchi C.2.2.1 Gestione domande brevetti e marchi

C.2.2.2 Rilascio attestati

C.2.5 Attività in materia di metrologia legale C.2.5.1 Attività in materia di metrologia legale

D) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato

per il destinatario

D.1.3 Promozione territorio e imprese D.01 Erogazione di incentivi, sovvenzioni e contributi

finanziari a privati

D.02 Concessione di contributi per effetto di specifici

protocolli d'intesa o convenzioni sottoscritti con enti

pubblici o con organismi, enti e società a prevalente

capitale pubblico

E) Area: Sorveglianza e controlli

C.2.5 Attività in materia di metrologia legale C.2.5.2 Attività di sorveglianza e vigilanza in materia di

metrologia legale

C.2.7 Regolamentazione del mercato C.2.7.1 Sicurezza e conformità prodotti

C.2.7.3 Regolamentazione del mercato

C.2.7.5 Manifestazioni a premio

C.2.8 Sanzioni amministrative ex L. 689/81 C.2.8.1 Sanzioni amministrative ex L. 689/81

C.2.8.2 Gestione ruoli sanzioni amministrative

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Le aree di rischio nel P.T.P.C. 2017-2019

Processi Sotto-processi

F) Altri processi funzione C "Anagrafe e Regolazione del mercato"

C1.3 Gestione SUAP camerale C1.3.1 Gestione del SUAP Camerale

C1.4 Servizi digitali C1.4.1 Rilascio/rinnovo dei dispositivi di firma digitale

C1.4.2 Rilascio/ rinnovo delle carte tachigrafiche

C1.5 Certificazioni per l’estero C1.5.1 Certificazioni per l'estero

C2.3 Prezzi e borsa merci

C.2.3.1 Gestione listini, rilevazione prezzi e rilascio

visti/certificazioni

C2.3.2 Gestione Borsa merci e sale di contrattazione

C2.4 Ambiente C2.4.1 Gestione adempimenti in materia ambientale

C2.6 Forme alternative di giustizia C2.6.1 Gestione Mediazioni e Conciliazioni

C2.6.2 Gestione Arbitrati

G) Patrimonio, bilancio e liquidità

B2.2 Gestione beni materiali e immateriali e logistica B2.2.1 Gestione patrimonio: manutenzione dei beni

mobili e immobili e tenuta inventario

B2.2.2 Gestione e manutenzione hardware e software

B2.2.3 Gestione reception

B2.2.4 Concessione sale e logistica convegni ed eventi

B2.2.5 Servizi ausiliari

B3.1 Gestione diritto annuale B3.1.1 Gestione diritto annuale

B3.1.2 Gestione ruoli esattoriali da diritto annuale

B3.2 Gestione contabilità e liquidità B3.2.1 Gestione contabilità

B3.2.1 Gestione liquidità

H) Processi relativi a organi istituzionali e segreteria generale

A1.1 Pianificazione, programmazione, monitoraggio e

controllo

A1.1.1 Pianificazione e programmazione annuale e

pluriennale A1.1.2 Monitoraggio, misurazione, valutazione e

rendicontazione

A1.2 Sistemi di gestione A1.2.1 Sistemi di Gestione

A2.1 Supporto agli organi istituzionali A2.1.1 Supporto organi istituzionali

A2.1.2 Gestione partecipazioni strategiche

A2.2 Tutela legale A2.2.1 Tutela giudiziaria e consulenza legale

A2.3 Gestione documentazione A2.3.1 Gestione documentazione

A2.3.2 Archiviazione ottica e conservazione sostitutiva

A3.1 Comunicazione A3.1.1 Comunicazione istituzionale

A3.1.2 Comunicazione esterna

A3.1.3.Comunicazione interna

I) Altri processi funzione D "Studio, formazione, informazione e promozione economica"

D1.1 Monitoraggio economia e mercato D1.1.1 Studi, indagini congiunturali e rilevazioni

statistiche

D1.1.2 Rilevazioni statistiche per altri committenti e

gestione banche dati

D1.1.3 Pubblicazioni

D1.2 Formazione professionale rivolta all’esterno D1.2.1 Formazione professionale rivolta all'esterno

D1.2.2 Alternanza Scuola- lavoro

3.3 Le misure di prevenzione del rischio obbligatorie e ulteriori

Le misure di prevenzione sono individuate puntando sull’identificazione di misure sostenibili,

specifiche e verificabili. Al fine di disporre di un sistema di misurazione più efficace, che

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consenta di monitorare con maggiore incisività l’attuazione delle misure di prevenzione

programmate, le schede di valutazione e di trattamento del rischio indicano dettagliatamente

responsabile e tempistiche di attuazione (se trattasi di nuova misura) / periodicità di attuazione

(se trattasi di misura già implementata)

Le misure di prevenzione più significative, unitamente a relativi target ed indicatori, sono state

tradotte in obiettivi ed integrati nel Piano della Performance 2017 – 2019, in approvazione nella

seduta della Giunta camerale chiamata ad adottare anche il presente P.T.P.C.T..

Giova in questa sede ricordare come l’ente già antecedentemente all’uscita della Legge n.

190/2012 in tema di prevenzione della corruzione avesse implementato diverse iniziative/misure

che si intersecano con le misure anticorruzione previste dal Piano Nazionale Anticorruzione e

recepite dai P.T.P.C. approvati dall’Ente camerale; si tratta di azioni che si basano sulla

“regolamentazione e procedimentalizzazione dell’attività amministrativa”,

sull’”informatizzazione dei processi”, sull’”attività di controllo” e sulla “trasparenza”.

L’Ente camerale si è dotato nel corso degli anni di atti regolamentari e direttive finalizzati a

garantire la massima trasparenza e l’integrità dell’azione amministrativa; in buona parte tali

strumenti interessano tutti i processi gestiti dall’ente camerale e sono, come previsto dalla

normativa, pubblicati sul sito web istituzionale in apposita sottosezione della sezione

“Amministrazione trasparente”.

Per quanto attiene alla procedimentalizzazione dell’attività amministrativa, l’iter seguito dagli

uffici è strutturato in modo tale da richiedere una gestione condivisa delle attività, necessitando

generalmente del coinvolgimento di distinti livelli di responsabilità. Responsabilità del

procedimento amministrativo e competenza ad emanare il provvedimento finale fanno

generalmente capo a due distinti soggetti: il Responsabile del Servizio e il Dirigente. L’istruttoria

è condotta dalle singole unità organizzative e avallata dal Responsabile dell’Ufficio. Il

procedimento, quindi, non è mai seguito direttamente e personalmente da uno stesso funzionario,

ma è strutturato in diversi step, che richiedono il coinvolgimento di più soggetti, prestandosi così

a minori rischi di corruzione.

Nel corso degli ultimi anni, la Legge 241/1990 è stata oggetto di un importante processo di

riforma, finalizzato a responsabilizzare maggiormente le pubbliche amministrazioni sulla

certezza ed il rispetto dei termini dei procedimenti amministrativi, riconoscendo ai soggetti

interessati specifica tutela risarcitoria e prevedendo a carico delle amministrazioni una serie di

adempimenti e di obblighi di trasparenza. Il Regolamento sui termini dei procedimenti

amministrativi attualmente in vigore risale all’anno 2010 e sulla scorta di quanto ivi previsto,

nonché di quanto previsto dalla normativa vigente, sul sito istituzionale dell’Ente è

periodicamente monitorato il rispetto dei tempi procedimentali. In coerenza è periodicamente

aggiornata la Carta dei Servizi di cui l’Ente camerale si è dotato con l'obiettivo di rendere

maggiormente trasparente e responsabilizzare ulteriormente l’azione amministrativa nei

confronti dell’utenza.

Quanto all’informatizzazione dei processi, si evidenzia come già una parte considerevole

dell’attività di competenza camerale è gestita attraverso procedure automatizzate. Il registro

imprese, ad esempio, è quasi completamente informatizzato, contribuendo in tale modo ad

assicurare un adeguato livello di trasparenza delle procedure (attraverso la tracciabilità delle

operazioni eseguite da ogni singolo utente e l’assegnazione random delle pratiche da istruire).

Nel corso dei recenti anni passati, a titolo esemplificativo, si è in particolare proseguito con

l’informatizzazione del ciclo di gestione contabile attiva e passiva che oltre una

razionalizzazione delle risorse consente anche maggior monitoraggio e controllo in ottica

preventiva mentre risale al biennio scorso una reingegnerizzazione del sistema di gestione dei

flussi documentali e l’introduzione del nuovo sistema informatico Gedoc di Infocamere.

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Relativamente all’attività di controllo posta in essere dall’Ente camerale finalizzata in generale a

garantire l’efficacia e il buon andamento dell’azione amministrativa e che diventa anche “arma”

atta a prevenire possibili rischi di corruzione, si ribadisce quanto già riportato in tema di

monitoraggio dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi per i quali non si sono

rilevate criticità.

A presidio dell’azione amministrativa camerale, operano, inoltre, i controlli interni, nello

specifico:

la valutazione ed il controllo strategico, finalizzati a verificare l’adeguatezza delle scelte

compiute in sede di attuazione dei piani e dei programmi definiti dagli organi di governo,

in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti, allo scopo di

evidenziare eventuali scostamenti e di individuare modalità di miglioramento delle

attività e valutare la performance organizzativa dell’Ente;

il controllo di gestione, finalizzato a verificare l’efficacia, l’efficienza e l’economicità

dell’azione amministrativa, al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi

correttivi, il rapporto tra costi e risultati, con l’obiettivo di conseguire il miglioramento

dell’organizzazione;

il controllo di regolarità amministrativa e contabile, finalizzato a garantire la conformità

dell’azione amministrativa e gestionale alle disposizioni contenute nelle leggi, nello

statuto e nei regolamenti.

Per l’anno 2017, l’intervento camerale si concentrerà tutte le aree di rischio individuate come da

paragrafo precedente attraverso la programmazione di misure di prevenzione obbligatorie

trasversali e specifiche nonché ulteriori misure specifiche di processo:

trasparenza come da successivo paragrafo codice di comportamento dell'Ente adottato nell’anno 2014 ad integrazione ed ulteriore

specifica di quello emanato con D.P.R. 62/2013 e pubblicato sul sito web istituzionale e della

rete intranet camerale;

rotazione del personale come da successivo paragrafo astensione in caso di conflitto di interesse prevista nel codice di comportamento

disciplina sulle autorizzazioni allo svolgimento di attività e incarichi extraistituzionali

revisionata da ultimo con deliberazione del Consiglio camerale n. 8 del 30.10.2015 e

pubblicata sul sito web istituzionale;

criteri di conferimento di incarichi dirigenziali contenuti nel Regolamento di organizzazione

degli uffici pubblicato sul sito web istituazionale;

acquisizione dichiarazioni in tema di insussistenza di cause di incompatibilità ad incarichi

dirigenziali; in tema di inconferibilità e incompatibilità si veda paragrafo seguente

verifiche in tema di divieto di prestare attività lavorativa (a titolo di lavoro subordinato o di

lavoro autonomo) per i tre anni successivi alla cessazione del rapporto nei confronti dei

destinatari di provvedimenti adottati o di contratti conclusi con l’apporto decisionale del

dipendente (cessato) mediante banche dati accessibili direttamente dall’ente camerale

(Puntofisco) o avvalendosi di collaborazione di altri enti (Inps);

sistemi di tutela del dipendente che effettua segnalazioni di illecito adottati con deliberazione

della Giunta camerale n. 130 del 16.11.2015 e oggetto di approvazione nel Consiglio

camerale previsto in data 30.01.2017 e pubblicata sul sito web istituzionale;

formazione del personale tenuto conto che a fine 2016 si è concluso un corso di formazione

che ha interessato la totalità dei dipendenti camerali;

azioni di sensibilizzazione e rapporto con la società civile come da procedura adottata dalla

Giunta camerale n. 130 del 16.11.2015 e oggetto di approvazione nel Consiglio camerale

previsto in data 30.01.2017 e pubblicata sul sito web istituzionale;

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provvedimenti disciplinari nel rispetto del Codice disciplinare pubblicato sul sito web

istituzionale e della rete intranet camerale.

Sono confermate le ulteriori misure di presidio del rischio corruzione già implementate gli scorsi

anni aggiungendone di nuove con particolare riferimento ai nuovi processi analizzati come

dettagliate nelle schede di rischio (p.es.: controlli a campione tra pratiche fuori termine e verbali

di accertamento emessi, controlli quotidiani tra numero e tipologia di atti rilasciati allo sportello

ed introiti, ulteriori regolamentazioni interne tramite ordini di servizio, monitoraggio e verifica

delle reportistiche inerenti i dati rilevati rispetto ai target fissati per gli indicatori di performance

ad opera di un apposito Gruppo di lavoro per l’audit, controlli a campione su verbali di

accertamento non pagati nei termini e ordinanze ingiunzione emesse,..)

3.3.1. La trasparenza e l’integrità

Il P.N.A. 2016 ribadisce che “la trasparenza è una misura di estremo rilievo e fondamentale per

la prevenzione della corruzione”. Essa è posta infatti al centro di molte indicazioni e

orientamenti internazionali in quanto strumentale alla promozione dell’integrità, allo sviluppo

della cultura della legalità in ogni ambito dell’attività pubblica. L’Autorità raccomanda, quindi,

alle amministrazioni e a tutti gli altri soggetti destinatari del PNA di rafforzare tale misura nei

propri PTPC anche oltre al rispetto di specifici obblighi di pubblicazione già contenuti in

disposizioni vigenti.

Come anticipato in apertura il D.Lgs. 25 maggio 2016, n. 97, entrato in vigore il 23.06.2016,

nell’apportare una revisione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione,

pubblicità e trasparenza” persegue l’obiettivo di razionalizzare gli obblighi di pubblicazione

vigenti mediante la concentrazione e la riduzione degli oneri gravanti sulle amministrazioni

pubbliche.

In questa direzione vanno interpretate per esempio le due misure di semplificazione introdotte

all’art. 3 del d.lgs. 33/2013:

1. la prima (co. 1-bis) prevede la possibilità di pubblicare informazioni riassuntive, elaborate

per aggregazione, in sostituzione della pubblicazione integrale

2. la seconda (co. l-ter) consente ad ANAC, in sede di adozione del PNA, di modulare gli

obblighi di pubblicazione e le relative modalità di attuazione in relazione alla natura dei

soggetti, alla loro dimensione organizzativa e alle attività svolte prevedendo modalità

semplificate per i comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, per gli ordini e collegi

professionali.

Si consideri, inoltre, quanto previsto all’art. 9-bis del d.lgs. 33/2013, introdotto dal d.lgs.

97/2016, in base al quale qualora i dati che le amministrazioni e gli enti sono tenute a pubblicare

ai sensi del d.lgs. 33/2013 corrispondano a quelli già presenti nelle banche dati indicate

nell’allegato B) del d.lgs. 33/2013, le amministrazioni e gli enti assolvono agli obblighi di

pubblicazione mediante la comunicazione dei dati, delle informazioni e dei documenti dagli

stessi detenuti all’amministrazione titolare della corrispondente banca dati. Nella sezione

“Amministrazione trasparente” dei rispettivi siti istituzionali è inserito un mero collegamento

ipertestuale alle banche dati contenenti i dati, le informazioni e i documenti oggetto di

pubblicazione.

A fronte della rimodulazione della trasparenza on line obbligatoria, l’art. 6, nel novellare l’art. 5

del d.lgs. 33/2013, ha disciplinato anche un nuovo accesso civico, molto più ampio di quello

previsto dalla precedente formulazione, riconoscendo a chiunque, indipendentemente dalla

titolarità di situazioni giuridicamente rilevanti, l’accesso ai dati e ai documenti detenuti dalle

pubbliche amministrazioni, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi pubblici e privati,

e salvi i casi di segreto o di divieto di divulgazione previsti dall’ordinamento.

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25

Alla luce di quanto sopra, l’Autorità ha adottato, con delibera n. 1310 del 28.12.2016, le «Prime

linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e

diffusione di informazioni contenute nel d.lgs. 33/2013 come modificato dal d.lgs. 97/2016» e

con delibera n. 1309 del 28.12.2016 “Linee guida recanti indicazioni operative ai fini della

definizione delle esclusioni e dei limiti all’accesso civico di cui all’art. 5 co. 2 del D.Lgs.

33/2013”.

Le disposizioni transitorie dettate al co. 1 dell’art. 42 del d.lgs. 97/2016 prevedono che le

amministrazioni si adeguino alle modifiche allo stesso decreto legislativo, introdotte dal d.lgs. n.

97/2016, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto correttivo medesimo (23

dicembre 2016), sia con riferimento agli obblighi di trasparenza sia all’accesso civico

generalizzato.

Fino al 23 dicembre 2016 resta ferma la disciplina vigente e l’attività di vigilanza dell’ANAC

avrà a oggetto gli obblighi di trasparenza non modificati dal d.lgs. 97/2016. Invece, sui nuovi

obblighi e su quelli oggetto di modifica da parte del d.lgs. 97/2016, l’attività di vigilanza sarà

svolta nella fase immediatamente successiva al termine del periodo di adeguamento.

Sempre in un’ottica di semplificazione e coordinamento degli strumenti di programmazione in

materia di prevenzione della corruzione possono interpretarsi anche le modifiche all’art. 10 del

d.lgs. 33/2013. Sulla base della delibera dell’Autorità Nazionale Anticorruzione dianzi citata è

stato definito per ciascun adempimento previsto il flusso informativo necessario per garantire,

all’interno della Camera di Commercio, l’individuazione/l’elaborazione, la trasmissione e la

pubblicazione dei dati necessari, nonché la periodicità dell’aggiornamento fissato dalle norme,

ovvero i termini entro i quali prevedere l’effettiva pubblicazione di ciascun dato. Il PTPCT

contiene, in una apposita sezione di cui all’allegato C), tale documento, tuttavia per necessità di

un più celere aggiornamento in caso di variazioni organizzative, nonché in ragione delle

dimensioni dell’Ente l’indicazione dei nominativi puntuali è stata demandata ad un successivo

atto organizzativo interno (Ordine di Servizio) che assocerà ad ogni posizione ricoperta

nell’organizzazione indicata nei flussi informativi per l’aggiornamento della sezione

Amministrazione Trasparente, il nominativo del dipendente incaricato all’adempimento

prescritto nonché il termine per l’effettuazione dello stesso.

ANAC altresì ricorda che, oltre alla trasparenza intesa come misura generale quale adeguamento

agli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. 33/2013 e dalla normativa vigente, le

amministrazioni e gli enti possono pubblicare i c.d. “dati ulteriori”, come espressamente previsto

dalla l. 190/2012, art. 1, co. 9, lett. f) e dall’art. 7-bis, co. 3 del d.lgs. 33/2013. L’ostensione di

questi dati on line deve avvenire nel rispetto della normativa sulla tutela della riservatezza e

procedendo all’anonimizzazione di dati personali eventualmente presenti.

3.3.2. La rotazione del personale

Il PNA 2016 contiene una corposa sezione nella quale ANAC analizza tale misura di

prevenzione della corruzione al fine di supportare gli enti nell’implementazione poiché nel corso

degli anni si è registrato soprattutto per enti piccoli, quali sono anche le Camere di commercio,

una certa difficoltà nel dare attuazione piena tanto è vero che la stessa Unioncamere diede

indicazioni affinchè la rotazione possa intendersi riferita anche ad affiancamenti operativi,

finalizzati anche allo svolgimento di controlli reali e sostanziali incrociati tra funzionari afferenti

il loro operato, oltre che, in prospettiva ed in presenza di elevati potenziali ed evidenziati rischi, a

veri e propri scambi di compiti/funzioni. D’altra parte la recente approvazione del decreto

attuativo di riforma delle camere di commercio che tra l’altro impone un divieto assoluto di

nuove assunzioni di personale anche flessibile fino a completamente dell’operazione di

accorpamento, comporterà per l’ente camerale, la necessità di attuare processi di

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riorganizzazione anche in relazione alle funzioni confermate e/o attribuite agli enti nonché in

relazione alle comunque uscite di personale per pensionamenti o mobilità.

Sono comunque fatte salve le rotazioni ai sensi del D.Lgs. 165/2001 che dovessero necessitare a

seguito dell’acquisizione di formali notizie in merito all’avvio di procedimenti penali o

dell’avvio di procedimenti disciplinari per fatti di natura corruttiva a carico di dipendenti.

Al netto di ciò il PNA ribadisce come la rotazione del personale sia considerata quale misura

organizzativa preventiva finalizzata a limitare il consolidarsi di relazioni che possano alimentare

dinamiche improprie nella gestione amministrativa, conseguenti alla permanenza nel tempo di

determinati dipendenti nel medesimo ruolo o funzione. L’alternanza riduce il rischio che un

dipendente pubblico, occupandosi per lungo tempo dello stesso tipo di attività, servizi,

procedimenti e instaurando relazioni sempre con gli stessi utenti, possa essere sottoposto a

pressioni esterne o possa instaurare rapporti potenzialmente in grado di attivare dinamiche

inadeguate. Quindi in generale la rotazione rappresenta anche un criterio organizzativo che può

contribuire alla formazione del personale, accrescendo le conoscenze e la preparazione

professionale del lavoratore.

La rotazione è una tra le diverse misure che le amministrazioni hanno a disposizione in materia

di prevenzione della corruzione. Il ricorso alla rotazione deve, infatti, essere considerato in una

logica di necessaria complementarietà con le altre misure di prevenzione della corruzione specie

laddove possano presentarsi difficoltà applicative sul piano organizzativo. In particolare occorre

considerare che detta misura deve essere impiegata correttamente in un quadro di elevazione

delle capacità professionali complessive dell’amministrazione senza determinare inefficienze e

malfunzionamenti. Per le considerazioni di cui sopra, essa va vista prioritariamente come

strumento ordinario di organizzazione e utilizzo ottimale delle risorse umane da non assumere in

via emergenziale o con valenza punitiva e, come tale, va accompagnata e sostenuta anche da

percorsi di formazione che consentano una riqualificazione professionale. Ove, pertanto, non sia

possibile utilizzare la rotazione come misura di prevenzione contro la corruzione, le

amministrazioni sono tenute a operare scelte organizzative, nonché ad adottare altre misure di

natura preventiva che possono avere effetti analoghi, quali a titolo esemplificativo, la previsione

da parte del dirigente di modalità operative che favoriscono una maggiore condivisione delle

attività fra gli operatori, evitando così l’isolamento di certe mansioni, avendo cura di favorire la

trasparenza “interna” delle attività o ancora l’articolazione delle competenze, c.d. “segregazione

delle funzioni”.

Ai sensi dell’art. 1, co. 4, lett. e) della l. 190/2012, spetta ad ANAC (essendo subentrata al

Dipartimento della Funzione pubblica in tema di anticorruzione) definire i criteri che le

amministrazioni devono seguire per assicurare la rotazione dei dirigenti nei settori

particolarmente esposti alla corruzione, al netto che la rotazione interessa la totalità dei

dipendenti pubblici.

Nel PNA 2016 ANAC analizza anche vincoli e limiti comunque all’attuazione della rotazione:

le misure di rotazione devono essere compatibili con eventuali diritti individuali dei

dipendenti interessati (ad esempio congedi parentali, assistenza a familiari disabili, diritti

sindacali,…);

la rotazione va correlata all’esigenza di assicurare il buon andamento e la continuità

dell’azione amministrativa e di garantire la qualità delle competenze professionali necessarie

per lo svolgimento di talune attività specifiche, quindi si esclude che la rotazione possa

implicare il conferimento di incarichi a soggetti privi delle competenze necessarie per

assicurare la continuità dell’azione amministrativa;

tra i condizionamenti all’applicazione della rotazione vi può essere anche quello della

cosiddetta infungibilità derivante dall’appartenenza a categorie o professionalità specifiche,

anche tenuto conto di ordinamenti peculiari di settore o di particolari requisiti di

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reclutamento o di abilitazioni professionali necessarie; va da sé che ANAC esclude che si

possa invocare l’infungibilità in caso di categorie professionali omogenee ma anche

adducendo differente attitudini e capacità professionali per le quali le amministrazioni

dovrebbe prevenire prevedendo adeguate attività di affiancamento e formazione

ed infine entra nel vivo di possibili criteri di rotazione sia con riferimento al personale

dirigenziale che non dirigenziale:

per quanto riguarda i dirigenti la rotazione ordinaria è opportuno venga programmata e sia

prevista nell’ambito di un atto generale approvato dall’organo di indirizzo politico,

contenente i criteri di conferimento degli incarichi dirigenziali che devono essere chiari e

oggettivi; negli uffici individuati come a più elevato rischio di corruzione, sarebbe preferibile

che la durata dell’incarico fosse fissata al limite minimo legale alla scadenza del quale, la

responsabilità dell’ufficio o del servizio dovrebbe essere di regola affidata ad altro dirigente,

a prescindere dall’esito della valutazione riportata dal dirigente uscente;

per il personale non dirigente la fissazione di criteri deve essere preceduta da un’informativa

alle organizzazioni sindacali; tra i criteri suggeriti ANAC indica i seguenti: quello

dell’individuazione degli uffici da sottoporre a rotazione; la fissazione della periodicità della

rotazione; le caratteristiche della rotazione, se funzionale o territoriale, il tutto in un’ottica di

gradualità per mitigare l’eventuale rallentamento dell’attività ordinaria partendo per esempio

dai responsabili dei procedimenti nelle aree a più elevato rischio di corruzione e il personale

addetto a funzioni e compiti a diretto contatto con il pubblico.

ANAC indica infine alcune misure alternativa in caso di impossibilità di rotazione “specie

all’interno di amministrazioni di piccole dimensioni”. In casi del genere è necessario che le

amministrazioni motivino adeguatamente nel PTPC le ragioni della mancata applicazione

dell’istituto e sono comunque tenute ad adottare misure per evitare che il soggetto non sottoposto

a rotazione abbia il controllo esclusivo dei processi, specie di quelli più esposti al rischio di

corruzione. In particolare dovrebbero essere sviluppate altre misure organizzative di prevenzione

che sortiscano un effetto analogo a quello della rotazione, a cominciare, ad esempio, da quelle di

trasparenza. A titolo esemplificativo potrebbero essere previste dal dirigente modalità operative

che favoriscano una maggiore compartecipazione del personale alle attività del proprio ufficio.

Inoltre, perlomeno nelle aree identificate come più a rischio e per le istruttorie più delicate,

potrebbero essere promossi meccanismi di condivisione delle fasi procedimentali, prevedendo di

affiancare al funzionario istruttore un altro funzionario, in modo che, ferma restando l’unitarietà

della responsabilità del procedimento a fini di interlocuzione esterna, più soggetti condividano le

valutazioni degli elementi rilevanti per la decisione finale dell’istruttoria. Altro criterio che

potrebbe essere adottato, in luogo della rotazione, è quello di attuare una corretta articolazione

dei compiti e delle competenze. Infatti, la concentrazione di più mansioni e più responsabilità in

capo ad un unico soggetto può esporre l’amministrazione a rischi come quello che il medesimo

soggetto possa compiere errori o tenere comportamenti scorretti senza che questi vengano alla

luce. Sarebbe auspicabile, quindi, che nelle aree a rischio le varie fasi procedimentali siano

affidate a più persone, avendo cura in particolare che la responsabilità del procedimento sia

sempre assegnata ad un soggetto diverso dal dirigente, cui compete l’adozione del

provvedimento finale.

Nel caso della realtà camerale rotazioni di personale vengono effettuate non solo in occasione di

riorganizzazioni ma anche attraverso lo strumento dell’assegnazione temporanea o definitiva ad

altro ufficio: Le modalità operative di gestione dei processi peraltro, come già riportato anche in

altra sezione, già prevedono l’intervento di una pluralità di soggetti e quantomeno l’intervento di

due livelli di responsabilità che, per attività particolarmente esposte al rischio corruttivo, come

ad esempio l’area contratti, diventa tre livelli.

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Quanto alla rotazione del personale dirigenziale in sede di assegnazione degli obiettivi

individuali alle due figure dirigenziali presenti nell’organigramma dell’ente sarà programmata

una rotazione a periodi alternati nei quali i dirigenti si “scambieranno” rispettive responsabilità

su predeterminati processi con priorità su quelli esposti a maggior potenziale rischio corruttivo.

3.3.3 L’inconferibilità e l’incompatibilità

Con Delibera n. 833 del 3 agosto 2016 ANAC ha adottato “Linee guida in materia di

accertamento delle inconferibilità e delle incompatibilità degli incarichi amministrativi da parte

del responsabile della prevenzione della corruzione. Attività di vigilanza e poteri di

accertamento dell’A.N.AC. in caso di incarichi inconferibili e incompatibili”.

Come noto, con l’obiettivo di prevenire situazioni ritenute anche potenzialmente portatrici di

conflitto di interessi o, comunque, ogni possibile situazione contrastante con il principio

costituzionale di imparzialità, fu approvato, in attuazione dell’art. 1, commi 49 e 50 della legge

n. 190 del 2012, il decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, recante disposizioni in materia di

inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti

privati in controllo pubblico. Il decreto prevede e disciplina una serie articolata di cause di

inconferibilità e incompatibilità, con riferimento alle seguenti tipologie di incarichi:

- incarichi amministrativi di vertice,

- incarichi dirigenziali o di responsabilità, interni ed esterni, nelle pubbliche amministrazioni e

negli enti di diritto privato in controllo pubblico;

- incarichi di amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico.

Il sistema di vigilanza sull’osservanza delle disposizioni contenute nel d.lgs.n.39/2013 fa capo

sia al responsabile del Piano anticorruzione di ciascuna amministrazione pubblica, ente pubblico

e ente di diritto privato in controllo pubblico sia all’Autorità nazionale anticorruzione.

Ai sensi dell’art. 17 del decreto di cui trattasi «Gli atti di conferimento di incarichi adottati in

violazione delle disposizioni del presente decreto e i relativi contratti sono nulli» mentre il

successivo art. 19, con riferimento, invece, ai casi di incompatibilità, prevede la decadenza

dall’incarico e la risoluzione del relativo contratto.

Le linee guida adottate da ANAC in materia si concentrano quindi sulle funzioni del

Responsabile della prevenzione della corruzione nel procedimento di accertamento delle

inconferibilità e delle incompatibilità nonché sull’attività di vigilanza in capo ad ANAC stessa.

Al R.P.C.T. è assegnato infatti il compito di contestare la situazione di inconferibilità o

incompatibilità e di segnalare la violazione all’ANAC. avviando un procedimento di

accertamento in tutti i casi venga a conoscenza del conferimento di un incarico in violazione

delle norme del d.lgs. n. 39 o di una situazione di incompatibilità; tale contestazione va effettuata

nei confronti sia dell’organo che ha conferito l’incarico sia nei confronti del soggetto cui

l’incarico è stato conferito e segna solo l’avvio di un’attività successiva al di pervenire ad

accertare effettivamente la sussistenza di tale inconferibilità/incompatibilità ma anche l’elemento

soggettivo del dolo o della colpa in capo ai soggetti interessati dal procedimento e ciò ai fini

anche dell’applicazione di sanzioni inibitorie previste dal decreto.

Pertanto, come confermato anche da recente sentenza del TAR Lazio, l’art. 18 del D.Lgs.

39/2013 attribuisce la competenza in ordine all’attività sanzionatoria esclusivamente al RPC

dell’ente interessato, il quale, qualora ritenga configurabile una violazione del d.lgs. n. 39/2013,

“accerta ai sensi dell’art. 15, che la nomina sia inconferibile o incompatibile e, con specifico

riferimento alle fattispecie di inconferibilità, dichiara la nullità e valuta se alla stessa debba

conseguire l’applicazione delle misure inibitorie di cui all’art. 18”.

ANAC evidenzia tuttavia che, trattandosi di norma di un dirigente dell’ente, “è evidente che il

RPC non sempre gode di effettiva autonomia nei confronti dell’organo di indirizzo dell’ente

stesso”; e queste sono le ragioni per cui ANAC, nell’esercizio del potere di vigilanza sull’attività

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svolta dal RPC, si riserva di verificare non solo che l’esercizio del potere sanzionatorio avvenga

nel rigoroso rispetto delle norme, ma anche che sia garantita al responsabile la massima

autonomia e indipendenza e che lo stesso non sia sottoposto ad atti diretti e/o indiretti di

influenza e/o ritorsivi, e ciò in attuazione dei principi costituzionali di imparzialità e buon

andamento.

ANAC nelle linee guida fornisce indicazioni sul procedimento da seguire; il procedimento

avviato dal RPC deve svolgersi nel rispetto del principio del contraddittorio affinché possa

garantirsi la partecipazione degli interessati. L’atto di contestazione, da portare a conoscenza

anche dei soggetti che hanno conferito l’incarico, oltre a contenere una brevissima indicazione

del fatto, della nomina ritenuta inconferibile e della norma che si assume violata, contiene anche

l’invito a presentare memorie a discolpa, in un termine congruo, tale da consentire, comunque,

l’esercizio del diritto di difesa (tendenzialmente non inferiore a cinque giorni).

La nullità dell’atto di conferimento dell’incarico adottato in violazione delle disposizioni

contenute nel decreto 39/2013 è espressamente prevista all’art. 17 del medesimo decreto.

Prodottosi, quindi, l’effetto della nullità per il verificarsi della condizione normativamente

prevista, l’atto che rimane da adottare è quello dichiarativo della stessa, e per quanto non vi sia

alcuna indicazione di legge circa il soggetto competente al riguardo, in via interpretativa, può

agevolmente concludersi che tale competenza spetti al RPC medesimo.

Dichiarata la nullità dell’incarico inconferibile, prende avvio il distinto procedimento di

accertamento dell’elemento soggettivo della colpevolezza in capo all’organo conferente

l’incarico, che deve svolgersi nel rispetto del principio del contraddittorio, coinvolgendo tutti i

componenti dell’organo conferente che erano presenti al momento della votazione. Gli astenuti e

i dissenzienti sono, infatti, esenti da responsabilità, ai sensi del comma 1, dell’art. 18 del d.lgs. n.

39/2013.

La valutazione dell’elemento soggettivo sembra infatti non richiesto dalla vigente disciplina

tuttavia ANAC ha ritenuto necessario (con Delibera n. 67/2015) dare indicazioni di “far

precedere la sanzione che vieta all’organo conferente di affidare incarichi per un periodo pari a

tre mesi, da una verifica, tra l’altro anche molto attenta, del suddetto elemento psicologico”. E

ciò in quanto automatismi che prescindano dall’indagine sull’elemento soggettivo graverebbe il

procedimento di incostituzionalità per contrasto con i principi di razionalità e parità di

trattamento con altre sanzioni amministrative

Nel differente caso della sussistenza di una causa di incompatibilità, l’art. 19 prevede la

decadenza e la risoluzione del relativo contratto, di lavoro subordinato o autonomo, decorso il

termine perentorio di quindici giorni dalla contestazione all’interessato, da parte del RPC,

dell’insorgere della causa di incompatibilità.

Ciò comporta, per il RPC, il dovere di avviare un solo procedimento, quello di accertamento di

eventuali situazioni di incompatibilità. Una volta accertata la sussistenza di una situazione di

incompatibilità, il RPC contesta all’interessato l’accertamento compiuto. Dalla data della

contestazione decorrono i 15 giorni, che impongono, in assenza di una opzione da parte

dell’interessato, l’adozione di un atto con il quale viene dichiarata la decadenza dall’incarico

Tale atto può essere adottato su proposta del RPC. In questo caso l’accertamento è di tipo

oggettivo: basta accertare la sussistenza di una causa di incompatibilità.

ANAC infine chiarisce anche la tipologia di attività di verifica da porre in essere sulle

dichiarazioni concernenti la insussistenza di cause di inconferibilità o incompatibilità. Ai sensi

dell’art. 20 del decreto 39/2013, è previsto che colui al quale l’incarico è conferito, rilasci,

all’atto della nomina, una dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità o

incompatibilità individuate dallo stesso decreto.

Tale dichiarazione, afferma ANAC, rileva solo nell’ambito dell’accertamento che il R.P.C. è

tenuto a svolgere in sede di procedimento sanzionatorio avviato nei confronti dei componenti

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l’organo conferente l’incarico, tenuto conto che, pur costituendo un momento di

responsabilizzazione del suo autore, tale dichiarazione non vale ad esonerare, chi ha conferito

l’incarico, dal dovere di accertare i requisiti necessari alla nomina, ovvero, per quanto qui rileva,

l’assenza di cause di inconferibilità e di incompatibilità in capo al soggetto che si vuole

nominare.

ANAC conclude quindi che “Si ritiene, pertanto, necessario indicare alle amministrazioni di

accettare solo dichiarazioni alle quali venga allegata l’elencazione di tutti gli incarichi ricoperti

dal soggetto che si vuole nominare, nonché delle eventuali condanne da questo subite per i reati

commessi contro la pubblica amministrazione. A quel punto sarà onere dell’amministrazione

conferente, sulla base della fedele elencazione degli incarichi ricoperti, effettuare le necessarie

verifiche circa la sussistenza di una causa di inconferibilità o di incompatibilità”.

L’ente camerale ha regolarmente acquisito le dichiarazioni afferenti il conferimento degli

incarichi dirigenziali e l’assenza di cause di incompatibilità. La prima è stata acquisita nell’anno

2013 in relazione all’entrata in vigore della normativa di cui trattasi, la dichiarazione

sull’assenza di motivi di incompatibilità è acquisita annualmente, pertanto sarà premura dell’ente

seguire, in merito, le indicazioni di ANAC già con decorrenza anno 2017.

3.4 Le schede di rischio: analisi dei processi e sottoprocessi con indicazione dei rischi,

obiettivi, misure, responsabilità, tempi

Come già annunciato sono stati aggiunte nuove schede di rischio per i processi analizzati al fine

di completare l’analisi di tutti processi gestiti dall’ente camerale; provvisoriamente è tutt’ora

inclusa la scheda di rischio relativa all’arbitrato pur essendo un’attività che, al netto delle

procedure già in corso all’entrata in vigore della riforma delle camere di commercio, è

attualmente sospesa

Le schede di rischio sono allegate al presente P.T.P.C.T. alla lettera B).

4. TEMPI E MODALITÀ DI CONTROLLO DELL’EFFICACIA DEL P.T.P.C.T.

L’implementazione del P.T.P.C.T. deve essere accompagnata da una costante verifica della

pertinenza e dell’efficacia dell’azione. A tal fine è necessario un monitoraggio costante, visto che

i rischi identificati possono evolversi o possono insorgerne dei nuovi, tali da rendere le azioni

programmate meno efficaci o, addirittura, inadeguate. Un sistema di misurazione è costituito dal

complesso di azioni e strumenti finalizzati a quantificare tutte le dimensioni (efficienza,

efficacia, qualità, etc…) necessarie a verificare il livello e lo stato di perseguimento degli

obiettivi, al fine di mettere i decisori nella condizione di pervenire a scelte razionali.

Gli elementi fondamentali del sistema di misurazione sono: Obiettivi – Azioni – Indicatori –

Target che, nell’ottica della definizione del fenomeno corruttivo contenuta nel PNA, afferente

non solo lo specifico reato di corruzione, ma per esteso il complesso di fenomeni coincidenti con

la “maladministration” trovano misurabilità all’interno del sistema degli indicatori approvato

dall’ente nell’ambito del Piano triennale della performance 2017-2019, cui si rimanda,

integralmente pubblicato anch’esso sul sito camerale www.re.camcom.gov.it, ma anche ad una

serie di procedure di controllo e verifica dell’azione amministrativa che, già attive presso l’ente

camerale, si rivelano utili anche in ottica di prevenzione della corruzione.

Anche in occasione dell’aggiornamento del P.T.P.C.T. operato con riferimento al triennio 2017-

2019 si è previsto la conferma delle ulteriori misure di presidio del rischio corruzione

aggiungendone come si evince dall’allegato B) ulteriori con particolare riferimento ai processi

analizzati nel presente piano.

Tutte le attività sono fulcro di diversi obiettivi inclusi nel Piano della performance dell’ente

camerale, alcune direttamente sotto la voce “Attuazione adempimenti in materia di legge

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anticorruzione”, “Livello trasparenza” e “Rispetto degli impegni della Trasparenza”, altre in

termini di rispetto di indicatori temporali per la conclusione dei procedimenti amministrativi.

Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, vigilerà quindi sulla

corretta applicazione del Piano e sull’efficacia delle misure di contrasto della corruzione

adottate, apportando le necessarie azioni correttive, anche informando in corso d’anno la Giunta

Camerale e l’OIV e vigilerà, sempre unitamente all’OIV, sull’adempimento degli obblighi di

trasparenza e, in particolare, sull’aggiornamento delle informazioni pubblicate sul sito internet,

secondo le tempistiche dettate dalla norma e indicate nella sezione del presente piano dedicata

alla trasparenza.

Ai sensi dell’art. 14, c. 4, lett. g), del d.lgs. 27 ottobre 2009, n. 150, tutt’ora vigente, gli

Organismi Indipendenti di Valutazione (OIV) spetta il compito di promuovere e attestare

l’assolvimento degli obblighi relativi alla trasparenza e all’integrità. Le attestazioni degli OIV

sulla pubblicazione di informazioni e dati per i quali, ai sensi della normativa vigente, sussiste

uno specifico obbligo di pubblicazione nella sezione “Amministrazione trasparente” dei siti

istituzionali, costituiscono lo strumento di cui si avvale ANAC per la verifica sull’effettività

degli adempimenti in materia di trasparenza.

La Dirigenza, anche avvalendosi dei Responsabili dei Servizi e Responsabili degli Uffici ma in

generale di tutto il personale, che è chiamato ad osservare il P.T.P.C., sono tenuti a monitorare

costantemente l’attuazione del Piano, fornendo reportistica e assicurando pronta risposta ad

eventuali ulteriori richieste del RPCT e segnalando tempestivamente al RPCT ogni anomalia

rilevata nonché ad assicurare il tempestivo e regolare flusso delle informazioni da pubblicare ai

fini del rispetto dei termini stabiliti dalla legge.

Sulla base pertanto di quanto stabilito dall’art. 43 del D. Lgs 33/2013, con cadenza trimestrale, la

Dirigenza dell’Ente verificherà, anche a campione, l’effettiva pubblicazione, nonché la

completezza e correttezza dei dati pubblicati, con l’ausilio della reportistica fornita dagli uffici

nonché per il tramite del controllo delle sezione Amministrazione Trasparente del sito internet

Camerale www.re.camcom.it

Entro il 15 dicembre il RPCT predisporrà infine la relazione finale, utilizzando l’apposita

modulistica adottata da ANAC, e la sottoporrà alla Giunta Camerale e all’OIV e sarà quindi

pubblicata sul sito web camerale.

Il Piano sarà portato all’attenzione di tutto il personale camerale, mediante pubblicazione

nell’intranet camerale e in allegato ad una comunicazione di servizio del Segretario Generale

indirizzata via mail a tutti i dipendenti.

OBIETTIVI STRATEGICI DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DI

TRASPARENZA

Obiettivo Azione Indicatore Target

Prevenzione della

corruzione

Attuazione del 100% delle

misure di prevenzione

della corruzione previste

nel P.T.P.C.T. 2017-2019

Verifica, anche a

campione, a cura dei

Responsabili dei servizi

per i rispettivi processi

dell’attuazione del piano

100% esito positivo dei

controlli effettuati come

da risultanze dei verbali di

verifica redatti dai

Responsabili dei servizi

Prevenzione della

corruzione

Rotazione della

responsabilità di Dirigenti

su predefiniti processi

individuati nel Piano della

performance 2017-2019

Verifica, anche a

campione, dell’effettiva

attuazione della misura nei

periodi individuati

100% degli atti assunti dal

dirigente nel lasso di

tempo cui è stata

assegnata la responsabilità

dei processi virtualmente

“in capo” all’altro

dirigente

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Trasparenza

Pubblicazione del 100%

dei dati indicati

nell’allegato C al presente

P.T.P.C.T. 2017-2019

Verifica, anche a

campione con cadenza

trimestrale, dell’effettiva

attuazione della misura

100 % esito positivo delle

verifiche, circa la

pubblicazione completa e

corretta dei dati, che

saranno effettuate

avvalendosi della

reportistica fornita dagli

uffici .

Attestazione positiva

dell’assolvimento degli

obblighi relativi alla

trasparenza e all’integrità

a cura dell’OIV

*****

Il P.T.P.C. 2017-2019 è costituito dal presente documento e da n. 3 allegati:

- allegato A: mappatura di tutti i processi camerali;

- allegato B: schede di rischio;

- allegato C: elenco obblighi di pubblicazione nella sezione “Amministrazione trasparente”

del sito camerale

IL SEGRETARIO GENERALE

(Dott. Michelangelo Dalla Riva)

IL PRESIDENTE

(Stefano Landi)

Atto sottoscritto con firma digitale ai sensi del D.Lgs. n. 82 del 07/03/2005 e s.m.i.

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Allegato A) al P.T.P.C.T. 2017-2019

A1.1.1 Pianificazione e programmazione annuale e pluriennale

A1.1.2 Monitoraggio, misurazione, valutazione e controllo

A1.2 Sistemi di gestione

A2.1.1 Gestione e supporto organi istituzionali

A2.1.2 Gestione partecipazioni strategiche

B1.1.1 Acquisizione risorse umane

B1.1.2 Trattamento giuridico del personale

B1.1.3 Trattamento economico del personale con U.O. "Contabilità e gestione economica del personale"

B1.1.4 Sviluppo risorse umane, prevenzione della corruzione

A3.1.3 Comunicazione interna

B2.2.2 Gestione e manutenzione hardware e software

C1.4.1 Rilascio/rinnovo dei dispositivi di firma digitale

C1.4.2 Rilascio/rinnovo delle carte tachigrafiche

A3.1.1 Comunicazione istituzionale

A3.1.2 Comunicazione esterna

A3.1.2 Marketing dei servizi

D1.1.1 Studi, indagini congiunturali e rilevazioni statistiche

D1.1.2 Rilevazioni statistiche per altri committenti e gestione banche dati

D1.1.3 Pubblicazioni

D1.2.2 Alternanza Scuola-lavoro

Accesso al credito e sostegno alla liquidità

Altri contributi e incentivi

Assistenza tecnica, formazione e consulenza alle imprese in materia di internazionalizzazione

Progettazione, realizzazione/partecipazione a missioni commerciali, fiere ed eventi all'estero

Progettazione, realizzazione/partecipazione ad iniziative di incoming

D1.3.1 Creazione di impresa e modelli di sviluppo

D1.3.2 Innovazione e trasferimento tecnologico

D1.3.5 Promozione del territorio

B3.2.1 Gestione contabilità

B3.2.2 Gestione liquidità

B1.1.3 Trattamento economico del personale con U.O. "Gestione risorse umane"

B3.1.1 Gestione diritto annuale

B3.1.2 Gestione ruoli esattoriali da diritto annuale

C2.8.1 Sanzioni amministrative ex-L. 689/81

C2.8.2 Gestione ruoli sanzioni amministrative

B2.1 Fornitura beni e servizi

B2.2.1 Gestione patrimonio: manutenzione dei beni mobili e immobili e tenuta inventario

B2.2.3 Gestione reception

B2.2.4 Concessione sale e logistica convegni ed eventi

B2.2.5 Servizi ausiliari

A2.3.1 Protocollo generale e gestione documentazione

A2.3.2 Archiviazione

D1.3.3

Studi, statistica e

osservatori

Servizi finanziari,

contributi

Internazionalizzazione

CONTABILITA' E ATTIVITA' DI SUPPORTO

PROMOZIONE E SVILUPPO IMPRESE

Provveditorato e

protocollo

Sviluppo imprese,

territorio, innovazione

PROCESSI GESTITI

Segreteria direzionale,

controllo strategico,

partecipazioni

IN STAFF CON

IL SEGRETARIO

GENERALE

IN STAFF CON

IL DIRIGENTE

AREA II

Gestione risorse umane

D1.3.4

E-GOVERNMENT, MARKETING E STATISTICA

AREA I - MARKETING, RISORSE E SVILUPPO

ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE C.C.I.A.A. REGGIO EMILIA

E-Government e sistemi

informativi

Diritto annuale e sanzioni

amministrative

Contabilità e gestione

economica del personale

Area Servizio Unità Operativa

Relazioni esterne e

marketing dei servizi

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PROCESSI GESTITI

ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE C.C.I.A.A. REGGIO EMILIA

Area Servizio Unità Operativa

C1.1.1 Iscrizione, modifica, cancellazione (su istanza di parte) al Registro Imprese e REA

C1.1.2 Iscrizioni d'ufficio

C1.1.3 Cancellazioni d'ufficio

C1.1.4 Accertamento violazioni amministrative (RI, REA)

C1.1.5 Deposito bilanci ed elenco soci

C1.3.1 Gestione Suap camerale

C1.1.1 Iscrizione, modifica, cancellazione (su istanza di parte) all'Albo Artigiani

C1.1.2 Iscrizioni d'ufficio

C1.1.3 Cancellazioni d'ufficio

C1.1.4 Accertamento violazioni amministrative (AA)

C1.1.8 Esame di idoneità abilitanti per l'iscrizione in alcuni ruoli

C2.5.1 Attività in materia di metrologia legale

C2.5.2 Attività di sorveglianza e vigilanza in materia di metrologia legale

C2.6.1 Gestione mediazioni e conciliazioni

C2.6.2 Gestione arbitrati

C2.7.1 Sicurezza e conformità prodotti

C2.7.3 Regolamentazione del mercato (raccolta usi e consuetudini, contratti tipo, codici di autodisciplina)

C2.7.5 Manifestazioni a premio

C1.5 Certificazioni per l'estero

C2.3.2 Gestione borsa merci e sala contrattazioni

C2.4.1 Ambiente

C2.3.1 Gestione listini, rilevazione prezzi e rilascio visti/certificazioni

C2.1.1 Gestione istanze di cancellazione da elenco protesti

C2.1.2 Pubblicazione elenchi protesti

C2.2.1 Gestione domande brevetti e marchi e seguiti

C2.2.2 Rilascio attestati

C2.2.3 Gestione del PIP/PATLIB

Estero, Certificazioni

anagrafiche e Sala

contrattazioni

Tutela della proprietà

intellettuale

C1.1.6

AREA II - ANAGRAFE, ORGANIZZAZIONE E REGOLAZIONE DEL MERCATO

CERTIFICAZIONI, PROTESTI, AGRICOLTURA, AMBIENTE, TUTELA DELLA PROPRIETA' INTELLETTUALE

Agricoltura, Ambiente,

prezzi e Protesti

Artigianato

Metrologia legale

Giustizia alternativa,

sorveglianza prodotti e

legalità

Registro Imprese

ANAGRAFE E TUTELA DEL MERCATO

Attività di sportello (rilascio visure delle imprese iscritte a RI, REA, AA, copie atti societari, certificazioni

relative ad albi, ruoli, qualificazioni, copie bilanci, eccetera)

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ALLEGATO B) AL PIANO TRIENNALE DI

PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E

TRASPARENZA 2017-2019

“SCHEDE DI RISCHIO”

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Scheda rischio AREA A

Grado di rischio Senza correzione in base ai controlli

Basso 6

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie implementate negli

anni precedenti

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure

2,4 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

Impatto CR.3 Conflitto di interessi

CR. 4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della

documentazione

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

4 CR.7 Atti illeciti

Basso 4,5

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie implementate negli

anni precedenti

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure

1,8 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

Impatto CR.3 Conflitto di interessi

2,5CR. 4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della

documentazione

Controlli CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

3 CR.7 Atti illeciti

Basso 5,5

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie implementate negli

anni precedenti

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure

2,2 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

Impatto CR.3 Conflitto di interessi

2,5 CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

4 CR.7 Atti illeciti

5,5

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

Responsabile

dell'U.O.

provveditorato e

protocollo

Responsbaile del

Servizio contabilità

e attività di

supporto

Creare un contesto

sfavorevole alla

corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza

MT2 - informatizzazione dei processi

MT3 - Accesso telematico a dati,

documenti e procedimenti

MT4 - Monitoraggio sul rispetto dei

tempi medi procedimentali -

Regolamento camerale in materia di

procedimenti amministrativi

MT1 - Trasparenza

MT2 - informatizzazione dei processi

MT3 - Accesso telematico a dati,

documenti e procedimenti

MT4 - Monitoraggio sul rispetto dei

tempi medi procedimentali -

Regolamento camerale in materia di

procedimenti amministrativi

A.01 Reclutamento di personale a tempo indeterminato, determinato e progressioni

verticali (processo B1.1.1 includente forme flessibili, mobilità e comandi)

RESPONSABILE

del processo

RESPONSABILE

del processo

6

Valutazione del rischio

A.01

Reclutam

ento di

personale

a tempo

indetermin

ato,

determinat

o e

progressio

ni verticali

(processo

B1.1.1

includente

forme

flessibili,

mobilità e

comandi)

A.02 Progressioni economiche di carriera

2,5

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

Regolamento sulla disciplina dei

concorsi e dello sviluppo del

personale della CCIAA di Reggio

Emilia

A.02

Progressi

oni

economic

he di

carriera

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO

RESPONSABILE

del processo

Responsabile

dell'U.O. gestione

risorse umane

Valutazione del rischio

Responsabile

dell'U.O. gestione

risorse umane

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

Creare un contesto

sfavorevole alla

corruzione e ridurre

opportunità che si

manifestino i casi di

corruzione

Creare un contesto

sfavorevole alla

corruzione e ridurre

opportunità che si

manifestino i casi di

corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza

MT2 - informatizzazione dei processi

MT3 - Accesso telematico a dati,

documenti e procedimenti

MT4 - Monitoraggio sul rispetto dei

tempi medi procedimentali -

Regolamento camerale in materia di

procedimenti amministrativi

TEMPI:

termine per l'attuazione delle

Misure

TEMPI:

termine per l'attuazione delle

Misure

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

Per ciascun atto

mediante apposizione di visti e

firme sugli atti medesimi da

parte dei livelli di responsabilità

Per ciascun atto

mediante apposizione di visti e

firme sugli atti medesimi da

parte dei livelli di responsabilità

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato e

organizzazione

Segretario generale

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato e

organizzazione

Per ciascun atto

mediante apposizione di visti e

firme sugli atti medesimi da

parte dei livelli di responsabilità

Segretario generale

TEMPI:

termine per l'attuazione delle

Misure

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

Regolamento sulla disciplina dei

concorsi e dello sviluppo del

personale della CCIAA di Reggio

Emilia

Verifica e monitoraggio dei contenuti

e dei tempi mediante procedura

partecipata che prevede l'intervento

di 3 livelli di responsabilità

(Responsabile di U.O. in veste di

responsabile del procedimento -

Dirigente dell'Area - Segretario

generale)

Verifica e monitoraggio dei contenuti

e dei tempi mediante procedura

interna che prevede l'intervento di 3

livelli di responsabilità

(Responsabile di U.O. in veste di

responsabile del procedimento -

Responsabile del Servizio -

Dirigente)

Verifica e monitoraggio dei contenuti

e dei tempi mediante procedura

partecipata che prevede l'intervento

di 4 livelli di responsabilità

(Responsabile di U.O. in veste di

responsabile del procedimento -

Responsabile del Servizio

contabilità per quanto attiene gli

aspetti finanziari - Dirigente

dell'Area - Segretario generale)

Disciplina delle procedure

comparative per il conferimento di

incarichi individuali con contratti di

lavoro autonomo, di natura

occasionale o coordinata e

continuativa

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

A) Acquisizione e progressione del personale (processi B1.1.1-B1.1.2-B1.1.3-B1.1.4)

Regolamento per la progressione

economica orizzontale di cui al

C.C.D.I. 2015-2017

Ridurre opportunità che si

manifestino i casi di

corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

4,5

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

OBIETTIVO

A.03 Conferimento di incarichi di collaborazione

A.03

Conferime

nto di

incarichi

di

collaboraz

ione

Valutazione del rischio

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Scheda rischio AREA A

Grado di rischio Senza correzione in base ai controlliA) Acquisizione e progressione del personale (processi B1.1.1-B1.1.2-B1.1.3-B1.1.4)

Basso 9

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie implementate negli

anni precedenti

Prob.Regolamento di organizzazione

degli uffici

3,6Contratto collettivo decentrato

integrativo

Impatto

2,5

Controlli

3

Basso 4,5

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie implementate negli

anni precedenti

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure

1,8 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

Impatto CR.3 Conflitto di interessi

2,5CR. 4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della

documentazione

Controlli CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

3 CR.7 Atti illeciti

Basso 4,5

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie implementate negli

anni precedenti

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure

1,8 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

Impatto CR.3 Conflitto di interessi

2,5CR. 4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della

documentazione

Controlli CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

4 CR.7 Atti illeciti

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

Per ciascun atto

mediante apposizione di visti e

firme sugli atti medesimi da

parte dei livelli di responsabilità

Responsabile

dell'U.O. gestione

risorse umane

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato e

organizzazione

Segretario generale

MT1 - Trasparenza

MT2 - informatizzazione dei processi

MT3 - Accesso telematico a dati,

documenti e procedimenti

MT4 - Monitoraggio sul rispetto dei

tempi medi procedimentali -

Regolamento camerale in materia di

procedimenti amministrativi

RESPONSABILE

del

sottoprocesso

B1.1.2

Trattamen

to

giuridico

del

personale

Valutazione del rischio

TEMPI:

termine per l'attuazione delle

Misure

B1.1.3 Trattamento economico del personale

B1.1.3

Trattamen

to

economic

o del

personale

Valutazione del rischio CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE

del processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

MT1 - Trasparenza

MT2 - informatizzazione dei processi

MT3 - Accesso telematico a dati,

documenti e procedimenti

MT4 - Monitoraggio sul rispetto dei

tempi medi procedimentali -

Regolamento camerale in materia di

procedimenti amministrativi

TEMPI:

termine per l'attuazione delle

Misure

4,5

Creare un contesto

sfavorevole alla

corruzione e ridurre

opportunità che si

manifestino i casi di

corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

Responsabile

dell'U.O. gestione

risorse umane e

Responsabile del

Servizio contabilità

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato e

organizzazione

Per ciascun atto

mediante apposizione di visti e

firme sugli atti medesimi da

parte dei livelli di responsabilità

Segretario generale

Verifica e monitoraggio dei contenuti

e dei tempi mediante procedura

partecipata che prevede l'intervento

di più livelli di responsabilità; sia

dell'U.O. risorse umane sia del

Servizio contabilità (Responsabile

U.O. risorse umane e Responsabile

Servizio contabilità) nonchè

Dirigente dell'Area e Segretario

generale

B1.1.4 Sviluppo risorse umane

B1.1.4

Sviluppo

risorse

umane

Valutazione del rischio CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE

del processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

MT1 - Trasparenza

MT2 - informatizzazione dei processi

MT3 - Accesso telematico a dati,

documenti e procedimenti

MT4 - Monitoraggio sul rispetto dei

tempi medi procedimentali -

Regolamento camerale in materia di

procedimenti amministrativi

TEMPI:

termine per l'attuazione delle

Misure

4,5

Creare un contesto

sfavorevole alla

corruzione e ridurre

opportunità che si

manifestino i casi di

corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

Responsabile

dell'U.O. gestione

risorse umane

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato e

organizzazione

Per ciascun atto

mediante apposizione di visti e

firme sugli atti medesimi da

parte dei livelli di responsabilità

Segretario generale

Verifica e monitoraggio dei contenuti

e dei tempi mediante procedura

partecipata che prevede l'intervento

di 3 livelli di responsabilità

(Responsabile di U.O. in veste di

responsabile del procedimento -

Dirigente dell'Area - Segretario

generale)

Regolamento sulla disciplina dei

concorsi e dello sviluppo del

personale della CCIAA di Reggio

Emilia

Regolamento di organizzazione

degli uffici

Creare un contesto

sfavorevole alla

corruzione e ridurre

opportunità che si

manifestino i casi di

corruzione

CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

CR.3 Conflitto di interessi

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

Verifica e monitoraggio dei contenuti

e dei tempi mediante procedura

partecipata che prevede l'intervento

da un minimo di 2 a 3 livelli di

responsabilità (Responsabile di

U.O. in veste di responsabile del

procedimento - Dirigente dell'Area -

Segretario generale)

9

B1.1.2 Trattamento giuridico del personale

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

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Scheda rischio AREA B

Grado di rischio Senza correzione in base ai controlli

Basso 9

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni precedentiObbligatorie implementate

negli anni precedenti

Prob.

3,6

Controlli

3

Basso 9,5

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni precedentiObbligatorie implementate

negli anni precedenti

consultazioni preliminari

di mercato per la

definizione delle

specifiche tecniche

attribuzione impropria dei vantaggi

competitivi mediante utilizzo

distorto dello strumento delle

consultazioni preliminari di

mercato

nomina del responsabile

del procedimento

nomina di responsabili del

procedimento in rapporto di

contiguità con imprese concorrenti

o privi dei requisiti idonei e

adeguati ad assicurane la terzietà e

l’indipendenza;

individuazione dello

strumento/istituto per

l'affidamento

elusione delle regole di affidamento

degli appalti, mediante l’improprio

utilizzo di sistemi di affidamento, di

tipologie contrattuali o di procedure

negoziate e affidamenti diretti per

favorire un operatore

individuazione degli

elementi essenziali del

contratto

predisposizione di clausole

contrattuali dal contenuto vago o

vessatorio per disincentivare la

partecipazione alla gara ovvero per

consentire modifiche in fase di

esecuzione

determinazione

dell'importo del contratto

abuso delle disposizioni in materia

di determinazione del valore stimato

del contratto al fine di eludere le

disposizioni sulle procedure da

porre in essere

3,8

scelta della procedura di

aggiudicazione

(procedura negoziata)

fuga di notizie circa le procedure di

gara ancora non pubblicate, che

anticipino solo ad alcuni operatori

economici la volontà di bandire

determinate gare o i contenuti della

documentazione di gara

Impattopredisposizione di atti e

documenti di gara

prescrizioni del bando e delle

clausole contrattuali finalizzate ad

agevolare determinati concorrenti

2,5definizione dei criteri di

partecipazione

definizione dei requisiti di accesso

alla gara e, in particolare, dei

requisiti tecnico-economici dei

concorrenti al fine di favorire

un’impresa

Controllidefinizione del criterio di

aggiudicazione

5definizione dei criteri di

attribuzione del punteggio

Medio 10

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni precedentiObbligatorie implementate

negli anni precedenti

Pubblicazione del bando

e gestione delle

informazioni

complementari

fissazione dei termini per

la ricezione delle offerte

trattamento e custodia

della documentazione di

gara

Regolamento per

l'acquisizione di beni, servizi

e lavori in economia

gestione delle sedute di

gara

verifica dei requisiti di

partecipazione

valutazione delle offerte

Impattoverifica dell'anomalia delle

offerte

2,5 aggiudicazione provvisoria

Controlli annullamento della gara

5gestione di elenchi o albi

di operatori economici

conteggio del numero di

procedure attivate in un

definito arco temporale per le

quali è pervenuta una sola

offerta rapportato al numero

totale di procedure attivate

nel medesimo periodo.

per ciascuna procedura attivata

in un definito arco temporale,

il numero medio delle offerte

escluse rispetto alle offerte

presentate

Verifica e monitoraggio

dei contenuti e dei tempi

mediante procedura

interna che prevede

l'intervento di 3 livelli di

responsabilità per

procedimento fino a

40.000 euro + iva

(Responsabile del

procedimento -

Responsabile del Servizio

- Dirigente) e 2 livelli di

responsabilità per

procedimento > 40.000

euro + iva (Responsabile

del procedimento e

servizio - Dirigente)

Regolamento per l'acquisizione

di beni, servizi e lavori in

economia

MT1 - Trasparenza

MT2 - informatizzazione dei

processi

MT3 - Accesso telematico a

dati, documenti e procedimenti

MT4 - Monitoraggio sul rispetto

dei tempi medi procedimentali -

Regolamento camerale in

materia di procedimenti

amministrativi

MT1 - Trasparenza

MT2 - informatizzazione dei

processi

MT3 - Accesso telematico a

dati, documenti e procedimenti

MT4 - Monitoraggio sul rispetto

dei tempi medi procedimentali -

Regolamento camerale in

materia di procedimenti

amministrativi

MT1 - Trasparenza

MT2 - informatizzazione dei

processi

MT3 - Accesso telematico a

dati, documenti e procedimenti

MT4 - Monitoraggio sul rispetto

dei tempi medi procedimentali -

Regolamento camerale in

materia di procedimenti

amministrativi

TEMPI:

attuazione delle Misure

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure da

implementare nell'anno

2016

RESPONSABILE

RESPONSABILE

di LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure da

implementare nell'anno

Responsabile U.O.

provveditorato e

protocollo per

procedimenti fino a

40.000 euro + Iva

Responsabile Servizio

contabilità e attività di

supporto e

Responsabile per

procedimenti > 40.000

euro + iva

RESPONSABILE

DEL

PROCEDIMENTO

RESPONSABILE

di LIVELLO

DIRIGENZIALE

RESPONSABILE

di LIVELLO

DIRIGENZIALE

Per ciascuna

procedura;

mediante apposizione

di visti e firme sugli

atti medesimi da parte

dei livelli di

responsabilità

Responsabile U.O.

provveditorato e

protocollo per

procedimenti fino a

40.000 euro + Iva

Responsabile Servizio

contabilità e attività di

supporto e

Responsabile per

procedimenti > 40.000

euro + iva

INDICATORI E MISURE

ULTERIORI SPECIFICHE

PER IL RISCHIO

analisi del valore degli appalti

affidati tramite procedure non

concorrenziali riferiti alle

stesse classi merceologiche di

prodotti/servizi in un

determinato arco temporale

Verifica e monitoraggio dei

contenuti e dei tempi mediante

procedura interna che prevede

l'intervento di 3 livelli di

responsabilità per

procedimento fino a 40.000

euro + iva (Responsabile del

procedimento - Responsabile

del Servizio - Dirigente) e 2

livelli di responsabilità per

procedimento > 40.000 euro +

iva (Responsabile del

procedimento e servizio -

Dirigente)

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

RB.12 definizione di un fabbisogno

non rispondente a criteri di

efficienza/efficacia/economicità

dell'azione amministrativa

RB.40 intempestività nella

predisposizione ed approvazione

degli strumenti di programmazione.

formulazione di criteri di

valutazione e di attribuzione dei

punteggi (tecnici ed economici)

che possono avvantaggiare il

fornitore uscente, grazie ad

asimmetrie informative esistenti a

suo favore ovvero, comunque,

favorire determinati operatori

economici

EVENTUALI ANOMALIE SIGNIFICATIVE

Diversi sono gli elementi che possono essere considerati rivelatori per

la fase in questione, quali:

- il fatto che non sia garantita una corretta alternanza nel ruolo di

responsabile del procedimento o che il RP venga spesso supportato dai

medesimi tecnici esterni;

- l’assenza di adeguati approfondimenti atti a chiarire le motivazioni

economiche e giuridiche alla base del ricorso a moduli concessori

ovvero altre fattispecie contrattuali anziché ad appalti;

- la mancanza o l’incompletezza della determina a contrarre ovvero la

carente esplicitazione degli elementi essenziali del contratto;

- la previsione di requisiti restrittivi di partecipazione;

- nelle consultazioni preliminari di mercato, la mancanza di trasparenza

nelle modalità di dialogo con gli operatori consultati;

- la fissazione di specifiche tecniche discriminatorie (bandi –

fotografia);

- insufficiente stima del valore dell’appalto senza computare la totalità

dei lotti;

- insufficiente stima del valore dell’appalto di servizi e/o forniture

senza tener conto della conclusione di contratti analoghi nel periodo

rilevante in base all’art. 29 del Codice;

- l’acquisto autonomo di beni presenti in convenzioni, accordi quadro e

mercato elettronico;

- il mancato rispetto dell’obbligo di pubblicazione o incoerenti rispetto

all’oggetto del contratto;

- Il ricorso al criterio dell’OEPV, nei casi di affidamenti di beni e

servizi standardizzati, o di lavori che non lasciano margini di

discrezionalità all’impresa e viceversa, l’adozione del massimo ribasso

per prestazioni non sufficientemente dettagliate;

- in caso di ammissione di varianti in sede di offerta, mancata

specificazione nel bando di gara di limiti di ammissibilità.

RB. 41 abuso delle disposizioni che

prevedono la possibilità per i privati

di partecipare all'attività di

programmazione

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

INDICATORI E MISURE

ULTERIORI SPECIFICHE

PER IL RISCHIO

EVENTUALI ANOMALIE SIGNIFICATIVE

In relazione alla fase in esame, costituiscono elementi rivelatori di una

non corretta gestione della procedura, a titolo esemplificativo, l’assenza

di pubblicità del bando e dell’ulteriore documentazione rilevante,

l’immotivata concessione di proroghe rispetto al termine previsto dal

bando, il mancato rispetto delle disposizioni che regolano la nomina

della commissione (ad esempio, la formalizzazione della nomina prima

della scadenza del termine di presentazione delle offerte o la nomina di

commissari esterni senza previa adeguata verifica dell’assenza di

professionalità interne o l’omessa verifica dell’assenza di cause di

conflitto di interessi o incompatibilità), l’alto numero di concorrenti

esclusi, la presenza di reclami o ricorsi da parte di offerenti esclusi,

l’assenza di criteri motivazionali sufficienti a rendere trasparente l’iter

logico seguito nell’attribuzione dei punteggi nonché una valutazione

dell’offerta non chiara/trasparente/giustificata, l’assenza di adeguata

motivazione sulla non congruità dell’offerta, nonostante la sufficienza e

pertinenza delle giustificazioni addotte dal concorrente o l’accettazione

di giustificazioni di cui non si è verificata la fondatezza, la presenza di

gare aggiudicate con frequenza agli stessi operatori ovvero di gare con

un ristretto numero di partecipanti o con un’unica offerta valida.

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale addetto alle aree a

rischio di corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni allo

svolgimento di attività e incarichi extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di incarichi

dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche incompatibilità per

posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di attività

successiva alla cessazione del rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del dipendente che effettua

segnalazioni di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e rapporto con la

società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

Per ciascun atto di

programmazione;

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità

Valutazione del rischio

B.03

Selezione del

contraentePer ciascuna procedura;

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità

B.01

Programmazi

one

Valutazione del rischio

B.02

Progettazione

della gara

Valutazione del rischio

9

Prob.

B.03 Selezione del contraente

Dettaglio di alcune

tipologie di

provvedimenti/attività

procedimentali da

ricondurre al

Analisi e definizione del

fabbisogno

Redazione e

aggiornamento del piano

triennale degli appalti

Dettaglio di alcune

tipologie di

provvedimenti/attività

procedimentali da

ricondurre al

sottoprocesso

Dettaglio di alcune

tipologie di

provvedimenti/attività

procedimentali da

ricondurre al

Processi che prevedono la

partecipazione di privati

alla fase di

programmazione

Prob.

INDICATORI E MISURE

ULTERIORI SPECIFICHE

PER IL RISCHIO

analisi dei valori iniziali di tutti

gli affidamenti non

concorrenziali in un

determinato arco temporale

che in corso di esecuzione o

una volta eseguiti abbiano

oltrepassato i valori soglia

previsti normativamente.

valore delle procedure non

aperte, da rapportare al valore

complessivo delle procedure in

un periodo determinato

Rapporto tra il numero di

procedure negoziate con o

senza previa pubblicazione del

bando e di affidamenti

diretti/cottimi fiduciari sul

numero totale di procedure

attivate dalla stessa

amministrazione in un definito

arco temporale.

Regolamento per

l'acquisizione di beni, servizi

e lavori in economia

Verifica e monitoraggio dei

contenuti e dei tempi

mediante procedura interna

che prevede l'intervento di 3

livelli di responsabilità per

procedimento fino a 40.000

euro + iva (Responsabile

del procedimento -

Responsabile del Servizio -

Dirigente) e 2 livelli di

responsabilità per

procedimento > 40.000

euro + iva (Responsabile

del procedimento e servizio -

Dirigente)

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

Responsabile Servizio

contabilità e attività di

supporto e

Responsabile per

procedimenti > 40.000

euro + iva

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

RESPONSABILE

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale addetto alle aree a

rischio di corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni allo

svolgimento di attività e incarichi extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di incarichi

dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche incompatibilità per

posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di attività

successiva alla cessazione del rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del dipendente che effettua

segnalazioni di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e rapporto con la

società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale addetto alle aree a

rischio di corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni allo

svolgimento di attività e incarichi extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di incarichi

dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche incompatibilità per

posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di attività

successiva alla cessazione del rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del dipendente che effettua

segnalazioni di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e rapporto con la

società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

Responsabile U.O.

provveditorato e

protocollo per

procedimenti fino a

40.000 euro + Iva

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

manipolazione delle disposizioni

che governano i processi al fine di

pilotare l’aggiudicazione della gara

da parte degli attori coinvolti;

azioni e comportamenti tesi a

restringere indebitamente la platea

dei partecipanti alla gara;

applicazione distorta dei criteri di

aggiudicazione della gara per

manipolarne l’esito;

nomina di commissari in conflitto

di interesse o privi dei necessari

requisiti;

alterazione o sottrazione della

documentazione di gara sia in fase

di gara che in fase successiva di

controllo.

B.01 Programmazione

B.02 Progettazione della gara

EVENTUALI ANOMALIE SIGNIFICATIVE

- ritardo o la mancata approvazione degli strumenti di programmazione,

- eccessivo ricorso a procedure di urgenza o a proroghe contrattuali,

- reiterazione di piccoli affidamenti aventi il medesimo oggetto

- reiterazione dell’inserimento di specifici interventi, negli atti di

programmazione, che non approdano alla fase di affidamento ed

esecuzione,

EVENTO RISCHIOSO

Impatto

2,5

nomina della

commissione di gara

4

EVENTO RISCHIOSO

EVENTO RISCHIOSO

9,5

10

B) Contratti pubblici (procedure di approvvigionamento) - processo B2.1

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Scheda rischio AREA B

Grado di rischio Senza correzione in base ai controlliB) Contratti pubblici (procedure di approvvigionamento) - processo B2.1

Medio 10

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni precedentiObbligatorie implementate

negli anni precedenti

Prob.

4

Impatto

effettuazione delle

comunicazioni riguardanti

i mancati inviti, le

esclusioni e le

aggiudicazioni

Regolamento per

l'acquisizione di beni, servizi

e lavori in economia

Controlli

5 stipula del contratto

Basso 9,45

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni precedentiObbligatorie implementate

negli anni precedenti

Prob.

approvazione delle

modifiche al contratto

originario

4,2autorizzazione al

subappalto

Impatto ammissione delle varianti

2,25verifiche in corso di

esecuzione

verifica delle disposizioni

n materia di sicurezza

(PSC, DUVRI)

apposizione di riserve

gestione delle controversie

5

effettuazione di

pagamenti in corso di

esecuzione

Basso 8,55

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni precedentiObbligatorie implementate

negli anni precedenti

Prob.

3,8

Impatto

2,25

4

ricorrenza delle

aggiudicazioni ai medesimi

operatori economici (rapporto

tra il numero di operatori

economici che risultano

aggiudicatari in due anni

contigui ed il numero totale di

soggetti aggiudicatari sempre

riferiti ai due anni presi in

esame).

Verifica e monitoraggio

dei contenuti e dei tempi

mediante procedura

interna che prevede

l'intervento di 3 livelli di

responsabilità per

procedimento fino a

40.000 euro + iva

(Responsabile del

procedimento -

Responsabile del Servizio

- Dirigente) e 2 livelli di

responsabilità per

procedimento > 40.000

euro + iva (Responsabile

del procedimento e

servizio - Dirigente)

Verifica e monitoraggio dei

contenuti e dei tempi

mediante procedura interna

che prevede l'intervento di 3

livelli di responsabilità per

procedimento fino a 40.000

euro + iva (Responsabile

del procedimento -

Responsabile del Servizio -

Dirigente) e 2 livelli di

responsabilità per

procedimento > 40.000

euro + iva (Responsabile

del procedimento e servizio -

Dirigente)

MT1 - Trasparenza

MT2 - informatizzazione dei

processi

MT3 - Accesso telematico a

dati, documenti e procedimenti

MT4 - Monitoraggio sul rispetto

dei tempi medi procedimentali -

Regolamento camerale in

materia di procedimenti

amministrativi

MT1 - Trasparenza

MT2 - informatizzazione dei

processi

MT3 - Accesso telematico a

dati, documenti e procedimenti

MT4 - Monitoraggio sul rispetto

dei tempi medi procedimentali -

Regolamento camerale in

materia di procedimenti

amministrativi

RESPONSABILE

di LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure da

implementare nell'anno

2016

Numero di affidamenti con

almeno una variante rispetto al

numero totale degli affidamenti

effettuati in un determinato arco

temporale.

Rapporto, relativamente ad un

predeterminato arco temporale,

tra il numero di affidamenti

interessati da proroghe ed il

numero complessivo di

affidamenti.

Responsabile U.O.

provveditorato e

protocollo per

procedimenti fino a

40.000 euro + Iva

RESPONSABILE

RESPONSABILE

RESPONSABILE

di LIVELLO

DIRIGENZIALE

Responsabile U.O.

provveditorato e

protocollo per

procedimenti fino a

40.000 euro + Iva

Responsabile Servizio

contabilità e attività di

supporto e

Responsabile per

procedimenti > 40.000

euro + iva

Dettaglio di alcune

tipologie di

provvedimenti/attività

procedimentali da

ricondurre al

sottoprocesso

INDICATORI E MISURE

ULTERIORI SPECIFICHE

PER IL RISCHIO

INDICATORI E MISURE

ULTERIORI SPECIFICHE

PER IL RISCHIO

MT1 - Trasparenza

MT2 - informatizzazione dei

processi

MT3 - Accesso telematico a

dati, documenti e procedimenti

MT4 - Monitoraggio sul rispetto

dei tempi medi procedimentali -

Regolamento camerale in

materia di procedimenti

amministrativi

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure da

implementare nell'anno

2016

RESPONSABILE

di LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure da

implementare nell'anno

2016

Per ciascuna procedura;

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

Per ciascuna procedura;

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

Responsabile U.O.

provveditorato e

protocollo per

procedimenti fino a

40.000 euro + Iva

Responsabile Servizio

contabilità e attività di

supporto e

Responsabile per

procedimenti > 40.000

euro + iva

INDICATORI E MISURE

ULTERIORI SPECIFICHE

PER IL RISCHIO

Valutazione del rischio

Valutazione del rischio

Valutazione del rischio

Controlli

B.06

Rendicontazio

ne del

contratto

8,55

RESPONSABILE

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale addetto alle aree a

rischio di corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni allo svolgimento di

attività e incarichi extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di incarichi

dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di attività

successiva alla cessazione del rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del dipendente che effettua

segnalazioni di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e rapporto con la

società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

B.05

Esecuzione

del contratto

9,45

Dettaglio di alcune

tipologie di

provvedimenti/attività

procedimentali da

ricondurre al

sottoprocesso

2,5

Controlli

B.04 Verifica

dell'aggiudica

zione e

stipula del

contratto

B.05 Esecuzione del contratto

10

formalizzazione

dell'aggiudicazione

definitiva

verifica dei requisiti ai fini

della stipula del contratto

B.04 Verifica dell'aggiudicazione e stipula del contratto

B.06 Rendicontazione del contratto

EVENTO RISCHIOSO EVENTUALI ANOMALIE SIGNIFICATIVE

Motivazione illogica o incoerente del provvedimento di

adozione di una variante, con specifico riferimento al requisito

dell’imprevedibilità dell’evento che la giustifica, o alla mancata

acquisizione, ove le modifiche apportate lo richiedano, dei

necessari pareri e autorizzazioni o ancora all’esecuzione dei

lavori in variante prima dell’approvazione della relativa perizia.

Concessione di proroghe dei termini di esecuzione;

Mancato assolvimento degli obblighi di comunicazione

all’ANAC delle varianti;

Presenza di contenzioso tra stazione appaltante e appaltatore

derivante dalla necessità di modifica del progetto;

Assenza del Piano di Sicurezza e coordinamento;

Ammissione di riserve oltre l'importo consentito dalla legge;

Assenza di adeguata istruttoria dei dirigenti responsabili che

preceda la revisione del prezzo.

EVENTO RISCHIOSO

EVENTO RISCHIOSO

Dettaglio di alcune

tipologie di

provvedimenti/attività

procedimentali da

ricondurre al

sottoprocesso

EVENTUALI ANOMALIE SIGNIFICATIVE

EVENTUALI ANOMALIE SIGNIFICATIVE

presenza di denunce/ricorsi da parte dei concorrenti ovvero

dell’aggiudicatario che evidenzino una palese violazione di legge da parte

dell’amministrazione;

mancata, inesatta, incompleta o intempestiva effettuazione delle

comunicazioni inerenti i mancati inviti, le esclusioni e le aggiudicazioni di

cui all’art. 79 del Codice;

immotivato ritardo nella formalizzazione del provvedimento di

aggiudicazione definitiva e/o nella stipula del contratto, che possono

indurre l’aggiudicatario a sciogliersi da ogni vincolo o recedere dal contratto.

* Alterazione o omissione dei

controlli e delle verifiche al fine di

favorire un aggiudicatario privo dei

requisiti.

* Possibilità che i contenuti delle

verifiche siano alterati per

pretermettere l’aggiudicatario e

favorire gli operatori economici

che seguono nella graduatoria.

* Possibile violazione delle regole

poste a tutela della trasparenza

della procedura al fine di evitare o

ritardare la proposizione di ricorsi

da parte di soggetti esclusi o non

aggiudicatari

* Mancata o insufficiente verifica

dell’effettivo stato avanzamento

lavori rispetto al cronoprogramma al

fine di evitare l’applicazione di penali

o la risoluzione del contratto o

nell’abusivo ricorso alle varianti al

fine di favorire l’appaltatore.

* Approvazione di modifiche

sostanziali degli elementi del

contratto definiti nel bando di gara o

nel capitolato d’oneri (con particolare

riguardo alla durata, alle modifiche di

prezzo, alla natura dei lavori, ai

termini di pagamento, etc.),

introducendo elementi che, se

previsti fin dall’inizio, avrebbero

consentito un confronto

concorrenziale più ampio.

* Con riferimento al subappalto, un

possibile rischio consiste nella

mancata valutazione dell’impiego di

manodopera o incidenza del costo

della stessa ai fini della

qualificazione dell’attività come

subappalto per eludere le

disposizioni e i limiti di legge, nonché

nella mancata effettuazione delle

verifiche obbligatorie sul

subappaltatore.

* Apposizione di riserve generiche a

cui consegue una incontrollata

lievitazione dei costi,

* Ricorso ai sistemi alternativi di

risoluzione delle controversie per

favorire l’esecutore

* Mancato rispetto degli obblighi di

tracciabilità dei pagamenti.

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale addetto alle aree a

rischio di corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni allo

svolgimento di attività e incarichi extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di incarichi

dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche incompatibilità per

posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di attività

successiva alla cessazione del rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del dipendente che effettua

segnalazioni di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e rapporto con la

società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

rendicontazionedei lavori

in economia da parte del

r.u.p.

procedimento di verifica

della corretta esecuzione

per il rilascio del

certificatodi

conformità/attestato di

corretta esecuzione

nomina del

collaudatore/commissione

di collaudo

Alterazioni o omissioni di attività di

controllo, al fine di perseguire

interessi privati e diversi da quelli

della stazione appaltante,

Effettuazione di pagamenti

ingiustificati o sottratti alla

tracciabilità dei flussi finanziari.

Attribuzione dell’incarico di collaudo

a soggetti compiacenti per ottenere il

certificato di collaudo pur in assenza

dei requisiti;

Rilascio del certificato di regolare

esecuzione in cambio di vantaggi

economici

Mancata denuncia di difformità e vizi

dell’opera.

Incompletezza della documentazione inviata dal Responsabile del

Procedimento ai sensi dell’art. 10 co. 7, secondo periodo, decreto del

Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207

Mancato invio di informazioni al Responsabile del Procedimento (verbali di

visita; informazioni in merito alle cause del protrarsi dei tempi previsti per il

collaudo);

Emissione di un certificato di regolare esecuzione relativo a prestazioni non

effettivamente eseguite.

Mancata acquisizione del CIG o dello smart CIG in relazione al lotto o

all’affidamento specifico ovvero sua mancata indicazione negli strumenti di

pagamento.

Verifica di quanto i contratti

conclusi si siano discostati, in

termini di costi e tempi di

esecuzione, rispetto ai contratti

inizialmente aggiudicati.

Tempi medi di esecuzione degli

affidamenti rapportando gli

scostamenti di tempo di ogni

singolo contratto con il numero

complessivo dei contratti

conclusi.

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale addetto alle aree a

rischio di corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni allo

svolgimento di attività e incarichi extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di incarichi

dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche incompatibilità per

posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di attività

successiva alla cessazione del rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del dipendente che effettua

segnalazioni di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e rapporto con la

società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

Verifica e monitoraggio dei

contenuti e dei tempi

mediante procedura interna

che prevede l'intervento di 3

livelli di responsabilità per

procedimento fino a 40.000

euro + iva (Responsabile

del procedimento -

Responsabile del Servizio -

Dirigente) e 2 livelli di

responsabilità per

procedimento > 40.000

euro + iva (Responsabile

del procedimento e servizio -

Dirigente)

Responsabile Servizio

contabilità e attività di

supporto e

Responsabile per

procedimenti > 40.000

euro + iva

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

Per ciascuna procedura;

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità

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Scheda rischio AREA C

Grado di rischio Senza correzione in base ai controlli

Basso 7

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù

a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli

anni precedenti

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Regolamento camerale in

materia di procedimenti

amministrativi

2,8 CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

Impatto

2,5

Controlli

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Controlli a campione sulle

pratiche considerate

irricevibili o rifiutate

3

MT4 - Monitoraggio

sul rispetto dei tempi

medi procedimentali

Controlli a campione sulle

pratiche sospese

Basso 7

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù

a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli

anni precedenti

Prob.

2,8

2,5

Controlli

3

MT4 - Monitoraggio

sul rispetto dei tempi

medi procedimentali

Basso 7

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù

a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli

anni precedenti

Prob.

2,8

Impatto

MT2 -

informatizzazione dei

processi

2,5

Controlli

3

MT4 - Monitoraggio

sul rispetto dei tempi

medi procedimentali

Basso 6

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù

a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli

anni precedenti

Prob.

2,4

Impatto

MT2 -

informatizzazione dei

processi

2,5

Controlli

3

MT4 - Monitoraggio

sul rispetto dei tempi

medi procedimentali

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di

conflitto di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento

di attività successiva alla cessazione

del rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di

conflitto di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento

di attività successiva alla cessazione

del rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

OBIETTIVO

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

Controllo a campione tra

pratiche fuori termine e n.

verbali di accertamento

emessi

Responsabile del

procedimento che ad

interim e il

Responsabile del

Servizi Anagrafe e tutela

del mercato

Per ciascuna procedura

TEMPI:

termine per l'attuazione delle

Misure

TEMPI:

termine per l'attuazione delle

Misure

Regolamento camerale in

materia di procedimenti

amministrativi

Verifica e monitoraggio dei

contenuti e dei tempi

mediante procedura interna

che prevede l'intervento di

almeno 2 livelli di

responsabilità

(Responsabile del

procedimento -

Responsabile del Servizio -

Dirigente)

MT2 -

Informatizzazione dei

processi

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

TEMPI:

termine per l'attuazione delle

Misure

TEMPI:

termine per l'attuazione delle

Misure

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

RESPONSABILE del

processo

Responsabile del

procedimento

Per ciascuna procedura

Responsabile del

Servizio Anagrafe e

tutela del mercato

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato,

organizzazione

Controlli a campione trimestrali

Responsabile del

procedimento

Responsabile del

Servizio Anagrafe e

tutela del mercato

Monitoraggio trimestrale degli

indicatori di cui al Piano della

performance

Responsabile del

Servizio Anagrafe e

tutela del mercato

C) Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed

immediato per il destinatario

Valutazione del rischio

Valutazione del rischio

Valutazione del rischio

Valutazione del rischio

C.1.1.3

Cancellazioni

d’ufficio al

RI/REA/AA

7

C.1.1.1

Iscrizione/mod

ifica/cancellazi

one (su

istanza di

parte) al

RI/REA/AA

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

C.1.1.4 Accertamento violazioni amministrative (RI, REA, AA)

C.1.1.3 Cancellazioni d’ufficio al RI/REA/AA

C.1.1.2 Iscrizioni d’ufficio al RI/REA/AA

7

C.1.1.2

Iscrizioni

d’ufficio al

RI/REA/AA

C.1.1.1 Iscrizione/modifica/cancellazione (su istanza di parte) al RI/REA/AA

CR.7 Atti illeciti

6

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

CR.7 Atti illeciti

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato,

organizzazione

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di

conflitto di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento

di attività successiva alla cessazione

del rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato,

organizzazione

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato,

organizzazione

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di

conflitto di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento

di attività successiva alla cessazione

del rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

MT2 -

informatizzazione dei

processi

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

Responsabile del

procedimento

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

Regolamento camerale in

materia di procedimenti

amministrativi

Verifica e monitoraggio dei

contenuti e dei tempi

mediante procedura interna

che prevede l'intervento di

almeno 2 livelli di

responsabilità

(Responsabile del

procedimento -

Responsabile del Servizio -

Dirigente)

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

Assegnazione di specifici

indicatori di risultato da

rilevare ai fini della

misurazione e valutazione

della performance

individuale dei dipendenti

Impatto

7

C.1.1.4

Accertamento

violazioni

amministrative

(RI, REA, AA)

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Scheda rischio AREA C

Grado di rischio Senza correzione in base ai controlliC) Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed

immediato per il destinatario

Basso 7

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù

a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli

anni precedenti

Prob.

2,8

Impatto

MT2 -

informatizzazione dei

processi

2,5

Controlli

3

MT4 - Monitoraggio

sul rispetto dei tempi

medi procedimentali

Basso 5,6

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù

a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli

anni precedenti

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure

2,8 CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

Impatto

MT2 -

informatizzazione dei

processi

2

Controlli

4

MT4 - Monitoraggio

sul rispetto dei tempi

medi procedimentali

Basso 5,6

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù

a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli

anni precedenti

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure

2,8 CR. 2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

Impatto CR.3 Conflitto di interessi

MT2 -

informatizzazione dei

processi

2 CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

5 CR.7 Atti illeciti

MT4 - Monitoraggio

sul rispetto dei tempi

medi procedimentali

Basso 7

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù

a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli

anni precedenti

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure

2,8 CR.3 Conflitto di interessi

Impatto

MT2 -

informatizzazione dei

processi

2,5

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

3 CR.7 Atti illeciti

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di

conflitto di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento

di attività successiva alla cessazione

del rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di

conflitto di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento

di attività successiva alla cessazione

del rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di

conflitto di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento

di attività successiva alla cessazione

del rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di

conflitto di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento

di attività successiva alla cessazione

del rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

OBIETTIVO

OBIETTIVO

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

Verifica quotidiana a chiusura

sportelli

Responsabile dell'U.O.

provveditorato e

protocollo

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

Le domande per le prove

scritte vengono prodotte il

giorno stesso dell'esame in

seno alla commissione

giudicante

Per ciascun sessione d'esame

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

Responsabile del

procedimento

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato,

organizzazione

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione delle

Misure

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato,

organizzazione

TEMPI:

termine per l'attuazione delle

Misure

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Controllo incrociato atti

rilasciati e incassi

Responsabile del

procedimento

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE del

processo

Responsabile del

procedimento che ad

interim e il

Responsabile del

Servizi Anagrafe e tutela

del mercato

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Responsabile del

Servizio Anagrafe e

tutela del mercato

Regolamento camerale in

materia di procedimenti

amministrativi

Software infocamere

Atticheck di verifica delle

pratiche di deposito

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

TEMPI:

termine per l'attuazione delle

Misure

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato,

organizzazione

Per ogni pratica depositata

C.2.1.1

Gestione

istanze di

cancellazione

protesti

Valutazione del rischio

7

C.1.1.8

Esame di

idoneità

abilitanti per

l’iscrizione in

alcuni ruoli

Valutazione del rischio

Valutazione del rischio

C.1.1.5 Deposito bilanci ed elenco soci

5,6

C.1.1.6

Attività di

sportello

(front office)

C.1.1.6 Attività di sportello (front office)

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

CR.7 Atti illeciti

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO

CR.7 Atti illeciti

5,6

MT4 - Monitoraggio

sul rispetto dei tempi

medi procedimentali -

Regolamento

camerale in materia di

procedimenti

amministrativi

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

C.1.1.8 Esame di idoneità abilitanti per l’iscrizione in alcuni ruoli

C.2.1.1 Gestione istanze di cancellazione protesti

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

Valutazione del rischio

C.1.1.5

Deposito

bilanci ed

elenco soci

7

TEMPI:

termine per l'attuazione delle

Misure

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

Verifica e monitoraggio dei

contenuti e dei tempi

mediante procedura interna

che prevede l'intervento di 3

livelli di responsabilità

(Responsabile dell'U.O.

Agricoltura, Ambiente,

Prezzi e Protesti in veste di

responsabile del

procedimento -

Responsabile del Servizio -

Dirigente)

Responsabile del

procedimento

(Responsabile dell'U.O.

Agricoltura, Ambiente,

prezzi e protesti

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato,

organizzazione

Per ciascuna istanza di cancellazione

Responsabile del

Servizio Certificazioni,

protesti, agricoltura,

ambiente, tutela

proprietà intellettuale

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Scheda rischio AREA C

Grado di rischio Senza correzione in base ai controlliC) Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed

immediato per il destinatario

Basso 7

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù

a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli

anni precedenti

Prob. CR.3 Conflitto di interessi

2,8 CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

Impatto

MT2 -

informatizzazione dei

processi

2,5

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Controlli

3

Basso 5

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù

a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli

anni precedenti

Prob.

2

Impatto

MT2 -

informatizzazione dei

processi

2,5

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Controlli

3

Basso 7

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù

a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli

anni precedenti

Prob.

2,8

Impatto

MT2 -

informatizzazione dei

processi

2,5

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Controlli

3

Basso 7

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù

a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli

anni precedenti

CR.1 Pilotamento delle procedure

2,8

MT2 -

informatizzazione dei

processi

Impatto

2,5

Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

4 CR.7 Atti illeciti

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di

conflitto di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento

di attività successiva alla cessazione

del rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di

conflitto di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento

di attività successiva alla cessazione

del rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di

conflitto di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento

di attività successiva alla cessazione

del rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

OBIETTIVO

OBIETTIVO

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione delle

Misure

Responsabile del

procedimento

Norme guida per

l'esecuzione della

verificazione periodica

Regolamento per i

laboratori metrologici che

eseguono la verificazione

periodica degli strumenti di

misura ai sensi del D.M.

10/12/2001

Controlli sugli incassi in

rapporto alle verifiche

eseguite

Responsabile del

Servizio Anagrafe e

tutela del mercato

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato,

organizzazione

Monitoraggi trimestrali degli

indicatori di efficienza del processo

di cui al Piano della performance

Per ciascun atto

mediante apposizione di visti e firme

sugli atti medesimi da parte dei livelli

di responsabilità

Controlli con periodicità trimestrale

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione delle

Misure

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

Responsabile del

Servizio Certificazioni,

protesti, agricoltura,

ambiente, tutela

proprietà intellettuale

Controllo incrociato attestati

rilasciati e incassi

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato,

organizzazione

Controllo quotidiano alla chiusura

dello sportello

Verifiche, anche a

campione, trimestrali tra

protesti non pubblicati e

provvedimenti dirigenziali di

non

pubblicazione/cancellazione

Responsabile del

procedimento

(Responsabile dell'U.O.

Agricoltura, Ambiente,

prezzi e protesti

Monitoraggi trimestrali

Responsabile del

Servizio Certificazioni,

protesti, agricoltura,

ambiente, tutela

proprietà intellettuale

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

Controllo incrociato atti

rilasciati e incassi

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato,

organizzazione

Monitoraggio semestrale sulla base

delle domande

Responsabile del

Servizio Certificazioni,

protesti, agricoltura,

ambiente, tutela

proprietà intellettuale

U.O. Provveditorato e

protocollo

C.2.5.1

Attività in

materia di

metrologia

legale

Valutazione del rischio

C.2.2.2

Rilascio

attestati

brevetti e

marchi e

processo

C2.2.3

Valutazione del rischio

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di

conflitto di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento

di attività successiva alla cessazione

del rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

CR.7 Atti illeciti

Prob.

7

7

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

C.2.5.1 Attività in materia di metrologia legale

CR.3 Conflitto di interessi

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

C.2.2.2 Rilascio attestati brevetti e marchi e processo C2.2.3

C.2.2.1 Gestione domande brevetti e marchi

C.2.1.2 Pubblicazioni elenchi protesti

C.2.2.1

Gestione

domande

brevetti e

marchi

Valutazione del rischio

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO

Valutazione del rischio

7

CR.7 Atti illeciti

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO

5

C.2.1.2

Pubblicazioni

elenchi

protesti

CR.7 Atti illeciti

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

MT4 - Monitoraggio

sul rispetto dei tempi

medi procedimentali -

Regolamento

camerale in materia di

procedimenti

amministrativi

MT4 - Monitoraggio

sul rispetto dei tempi

medi procedimentali -

Regolamento

camerale in materia di

procedimenti

amministrativi

TEMPI:

termine per l'attuazione delle

Misure

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato,

organizzazione

TEMPI:

termine per l'attuazione delle

Misure

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

MT4 - Monitoraggio

sul rispetto dei tempi

medi procedimentali -

Regolamento

camerale in materia di

procedimenti

amministrativi

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

MT4 - Monitoraggio

sul rispetto dei tempi

medi procedimentali -

Regolamento

camerale in materia di

procedimenti

amministrativi

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Scheda rischio AREA D

Grado di rischio Senza correzione in base ai controlli

Medio 10,5

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

4,2 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

Impatto CR.3 Conflitto di interessi

2,5CR. 4 Manipolazione o utilizzo improprio delle

informazioni o della documentazione

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Controlli

5 CR.7 Atti illeciti

Medio 10,5

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

4,2 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

Impatto CR.3 Conflitto di interessi

2,5CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

ControlliCR.6 Uso improprio o distorto della

discrezionalità

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

5 CR.7 Atti illeciti

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

Per ciascun atto di concessione

mediante apposizione di visti e firme sugli atti medesimi da

parte dei livelli di responsabilità

Per ciascun atto

mediante apposizione di visti e firme sugli atti medesimi da

parte dei livelli di responsabilità e controllo amministrativo

contabile su ogni atto di liquidazione da parte del Responsabile

del Servizio contabilità e attività di supporto

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

Giunta camerale

Processo gestito con

modalità partecipate

che includono vari livelli

di responsabilità con

l'intervento degli organi

camerali

Criteri e modalità per la

concessione di

contributi, sovvenzioni,

sussidi ed ausili

finanziari e per

l'attribuzione di vantaggi

economici in conformità

alla L. 241/90

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

RESPONSABILE

del processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

Criteri e modalità per la

concessione di

contributi, sovvenzioni,

sussidi ed ausili

finanziari e per

l'attribuzione di vantaggi

economici in conformità

alla L. 241/90

Processo gestito con

modalità partecipate

che includono vari livelli

di responsabilità con

l'intervento anche

dell'ufficio ragioneria in

sede di liquidazione

degli incentivi

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MT2 - Informatizzazione

dei processi

10,5

RESPONSABILE

del processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

Responsabile del

Servizio Promozione

e sviluppo imprese in

veste di responsabile

del procedimento

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

D.02 Concessione di contributi per effetto di specifici protocolli d'intesa o

convenzioni sottoscritti con enti pubblici o con organismi, enti e società a

prevalente capitale pubblico

D.02

Concessione

di contributi

per effetto di

specifici

protocolli

d'intesa o

convenzioni

sottoscritti

con enti

pubblici o con

organismi,

enti e società

a prevalente

capitale

pubblico

Valutazione del rischio

Responsabile del

Servizio Promozione

e sviluppo imprese in

veste di responsabile

del procedimento

OBIETTIVO

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

MT2 - Informatizzazione

dei processi

D) Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con

effetto economico diretto ed immediato per il destinatario - processi

D1.3.4-D1.3.3-D1.3.1-D1.3.2-D1.3.5

10,5

D.01

Erogazione di

incentivi,

sovvenzioni e

contributi

finanziari a

privati

Valutazione del rischio

D.01 Erogazione di incentivi, sovvenzioni e contributi finanziari a privati

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

CR.6 Uso improprio o distorto della

discrezionalità

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO

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Scheda rischio AREA E

Grado di rischio Senza correzione in base ai controlli

Basso 9,9

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie implementate negli

anni precedenti

Prob.MT1 - Trasparenza: misure

obbligatorie indicate nel P.T.T.I.

3,6

2,75MT3 - Accesso telematico a

dati, documenti e procedimenti

Controlli

5

Basso 7,5

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie implementate negli

anni precedenti

Prob.MT1 - Trasparenza: misure

obbligatorie indicate nel P.T.T.I.

3

2,5MT3 - Accesso telematico a

dati, documenti e procedimenti

Controlli

4

Basso 7

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie implementate negli

anni precedenti

Prob.MT1 - Trasparenza: misure

obbligatorie indicate nel P.T.T.I.

2,8

Impatto

2,5MT3 - Accesso telematico a

dati, documenti e procedimenti

Controlli

2

Monitoraggi trimestrali degli indicatori di efficienza

del processo

Responsabile del

Servizio Anagrafe e

tutela del mercato

Norme guida per

l'esecuzione della

verificazione periodica

Regolamento per i laboratori

metrologici che eseguono la

verificazione periodica degli

strumenti di misura ai sensi

del D.M. 10/12/2001

Regolamentazione dei criteri

per l'effettuazione dei

controlli pubblicata on-line

"Elenco dei controlli sulle

imprese effettuati dalla

Camera di commercio di

Reggio Emilia nell’ambito

della sicurezza dei prodotti e

della metrologia legale"

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

L'attività ispettiva viene svolta

sempre da due funzionari

sulla base di

Regolamentazione dei criteri

per l'effettuazione dei

controlli pubblicata on-line

"Elenco dei controlli sulle

imprese effettuati dalla

Camera di commercio di

Reggio Emilia nell’ambito

della sicurezza dei prodotti e

della metrologia legale"

Responsabile del

procedimento

Monitoraggi trimestrali degli indicatori di efficienza

del processo

Responsabile del

Servizio Anagrafe e

tutela del mercato

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

Monitoraggio del rispetto delle procedure

Responsabile del

Servizio Anagrafe e

tutela del mercato

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT2 - Informatizzazione dei

processi

MT4 - Monitoraggio sul rispetto

dei tempi medi procedimentali -

Regolamento camerale in

materia di procedimenti

amministrativi

7 CR.3 Conflitto di interessi

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato,

organizzazione

L'attività è gestita da una

pluralità di soggetti

nell'ambito di una

Commissione appositamente

nominata dalla Camera di

commercio presieduta da un

magistrato a riposo

Responsabile del

procedimento

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

CR.6 Uso improprio o distorto della

discrezionalità

C.2.7.3 Regolamentazione del mercato

C.2.7.3

Regolamentaz

ione del

mercato

Valutazione del rischioRESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

Impatto

MT2 - Informatizzazione dei

processi

MT4 - Monitoraggio sul rispetto

dei tempi medi procedimentali -

Regolamento camerale in

materia di procedimenti

amministrativi

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato,

organizzazione

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

CR.7 Atti illeciti

C.2.7.1

Sicurezza e

conformità

prodotti

Valutazione del rischioRESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

9,9

CR.3 Conflitto di interessi

7,5

CR.3 Conflitto di interessi

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

CR.6 Uso improprio o distorto della

discrezionalità

CR.7 Atti illeciti

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato,

organizzazione

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

MT2 - Informatizzazione dei

processi

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT4 - Monitoraggio sul rispetto

dei tempi medi procedimentali -

Regolamento camerale in

materia di procedimenti

amministrativi

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

Responsabile del

procedimento

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

E) Sorveglianza e controlli

C.2.5.2 Attività di sorveglianza e vigilanza in materia di metrologia legale

C.2.5.2

Attività di

sorveglianza

e vigilanza in

materia di

metrologia

legale

Valutazione del rischioRESPONSABILE del

processo

Impatto

C.2.7.1 Sicurezza e conformità prodotti

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

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Scheda rischio AREA E

Grado di rischio Senza correzione in base ai controlliE) Sorveglianza e controlli

Basso 6,3

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie implementate negli

anni precedenti

Prob.MT1 - Trasparenza: misure

obbligatorie indicate nel P.T.T.I.

2,8

Impatto

2,25MT3 - Accesso telematico a

dati, documenti e procedimenti

Controlli

3

Basso 6,5

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie implementate negli

anni precedenti

Prob.MT1 - Trasparenza: misure

obbligatorie indicate nel P.T.T.I.

2,6

Impatto

2,5MT3 - Accesso telematico a

dati, documenti e procedimenti

Controlli

Controlli

3

Basso 8,4

MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)

Obbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie implementate negli

anni precedenti

Prob.MT1 - Trasparenza: misure

obbligatorie indicate nel P.T.T.I.

2,4

3,5MT3 - Accesso telematico a

dati, documenti e procedimenti

Controlli

3

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT2 - Informatizzazione dei

processi

MT4 - Monitoraggio sul rispetto

dei tempi medi procedimentali -

Regolamento camerale in

materia di procedimenti

amministrativi

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT2 - Informatizzazione dei

processi

MT4 - Monitoraggio sul rispetto

dei tempi medi procedimentali -

Regolamento camerale in

materia di procedimenti

amministrativi

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT2 - Informatizzazione dei

processi

MT4 - Monitoraggio sul rispetto

dei tempi medi procedimentali -

Regolamento camerale in

materia di procedimenti

amministrativi

Con cadenza trimestrale

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

Processo gestito con

modalità partecipate che

includono 2 livelli di

responsabilità

Per ciascun ruolo emesso

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

Dirigente Area I -

Marketing risorse e

sviluppo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

Dirigente Area I -

Marketing risorse e

sviluppo

Valutazione del rischioRESPONSABILE del

processo

8,4

CR.7 Atti illeciti

Impatto

OBIETTIVO

Per ciascuna procedura mediante verifica

corrispondenza fra istanza pervenuta e tariffa

incassata

Responsabile del

Servizio Anagrafe e

tutela del mercato

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

Controllo a campione, verbali

di accertamento non pagati

nei termini e ordinanze

ingiunzione emesse

CR.7 Atti illeciti

C.2.8.1 Sanzioni amministrative ex L. 689/81

C.2.8.1

Sanzioni

amministrative

ex L. 689/81

Valutazione del rischioRESPONSABILE del

processo

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

TEMPI:

termine per l'attuazione delle Misure

6,3

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato,

organizzazione

C.2.7.5 Manifestazioni a premio

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

Processo gestito con

modalità partecipate che

includono il controllo sui

pagamenti degli utenti a cura

del Servizio contabilità

Responsabile del

procedimento

CR.7 Atti illeciti

CR.3 Conflitto di interessi

C.2.7.5

Manifestazioni

a premio

Valutazione del rischioRESPONSABILE del

processo

Responsbaile del

Servizio contabilità e

attività di supporto

Responsbaile del

Servizio contabilità e

attività di supporto

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO

6,5

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO

C.2.8.2 Gestione ruoli sanzioni amministrative

C.2.8.2

Gestione ruoli

sanzioni

amministrative

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Scheda rischio AREA F

Grado di rischio

Basso 6,8

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob.

3,4

MT2 - informatizzazione

dei processi

Impatto

2CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

Controlli

2

Basso 4,8

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob.

2,4

MT2 - informatizzazione

dei processi

Impatto

2

Controlli

2

Basso 5,4

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob.

2,4

MT2 - informatizzazione

dei processi

Impatto

2,25

Controlli

2

Basso 4,8

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob.

2,4

MT2 - informatizzazione

dei processi

Impatto

2

Controlli

2

Basso 4,2

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob.

2,4

MT2 - informatizzazione

dei processi

1,75

Controlli

3

F) Altri processi funzione C "Anagrafe e Regolazione del mercato"

C1.3.1 Gestione del Suap camerale

Valutazione del rischio

C1.4.1 Rilascio/rinnovo dei dispositivi di firma digitale

C1.4.1

Rilascio/rinnov

o dei

dispositivi di

firma digitale

Valutazione del rischio

C1.4.2 Rilascio/rinnovo delle carte tachigrafiche

C1.4.2

Rilascio/rinnov

o delle carte

tachigrafiche

Valutazione del rischio

CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle

informazioni o della documentazione

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

CR.7 Atti illeciti

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

CR.7 Atti illeciti

C1.5.1 Certificazioni per l'estero

C1.5.1

Certificazioni

per l'estero

Valutazione del rischio

Protocolli di intesa con

gli Suap comunali

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato e

organizzazione

Per ciascun atto

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità

Verifica e monitoraggio

dei contenuti e dei

tempi mediante

procedura interna che

prevede l'intervento di 2

livelli di responsabilità

(Responsabile del

Servizio in veste di

responsabile del

procedimento -

Dirigente)

C1.3.1

Gestione del

Suap

camerale

6,8

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Responsabile del

Servizio Anagrafe e

tutela del mercato

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

4,8

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Responsabile dell'U.O.

E-government e sistemi

informativi

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

Verifica quotidiana a

chiusura sportelliMT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Responsabile dell'U.O.

provveditorato e

protocolloMT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

Controllo incrociato

dispositivi rilasciati e

incassi

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

5,4

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Responsabile dell'U.O.

E-government e sistemi

informativi

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

Verifica quotidiana a

chiusura sportelliMT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Responsabile dell'U.O.

provveditorato e

protocolloMT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

Controllo incrociato

dispositivi rilasciati e

incassi

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

4,8

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Responsabile dell'U.O.

Estero, certificazioni

anagrafiche e sala

contrattazioni

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato e

organizzazione

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

Verifica quotidiana a

chiusura sportelliMT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Responsabile dell'U.O.

provveditorato e

protocolloMT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

Controllo incrociato

certificati rilasciati e

incassi

CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle

informazioni o della documentazione

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

CR.7 Atti illeciti

C2.3.1 Gestione listini, rilevazione prezzi e rilascio visti/certificazioni

C2.3.1

Gestione

listini,

rilevazione

prezzi e

rilascio

visti/certificazi

oni

Valutazione del rischio

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

Impatto

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

4,2

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Responsabile dell'U.O.

Agricoltura, Ambiente,

prezzi e protesti

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato e

organizzazione

Per ciascun atto

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimentiVerifica e monitoraggio

dei contenuti e dei

tempi mediante

procedura interna che

prevede l'intervento di 3

livelli di responsabilità

(Responsabile di U.O. in

veste di responsabile

del procedimento -

Responsabile del

Servizio - Dirigente)

Responsabile del

servizio Certificazioni,

protesti, agricoltura,

ambiente, tutela

proprietà intellettuale

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

REGOLAMENTO PER

IL DEPOSITO DI LISTINI

ED ATTIVITA’

COLLEGATE

REGOLAMENTO PER

LA DISCIPLINA DELLA

RILEVAZIONE DEI

PREZZI DELLA

CAMERA DI

COMMERCIO DI

REGGIO EMILIA

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Scheda rischio AREA F

Grado di rischioF) Altri processi funzione C "Anagrafe e Regolazione del mercato"

Basso 6,3

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure

2,8

MT2 - informatizzazione

dei processi

Impatto

2,25

Controlli

3

Basso 6,3

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob.

2,8

MT2 - informatizzazione

dei processi

Impatto

2,25

Controlli

3

Basso 6,3

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob. CR.3 Conflitto di interessi

2,8CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle

informazioni o della documentazione

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

MT2 - informatizzazione

dei processi

Impatto

2,25

3

Basso 6,3

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob. CR.3 Conflitto di interessi

Regolamento della

camera arbitrale di

Reggio Emilia

2,80CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle

informazioni o della documentazione

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

MT2 - informatizzazione

dei processi

Impatto

2,25

3

6,3

RESPONSABILE del

sottoprocesso

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

6,3

C2.6.2 Gestione arbitrati

C2.6.2

Gestione

arbitrati

Valutazione del rischio

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

RESPONSABILE del

sottoprocesso

Controlli

Responsabile dell'U.O.

giustizia alternativa,

sorveglianza prodotti,

legalità

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Responsabile dell'U.O.

giustizia alternativa,

sorveglianza prodotti,

legalità

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato e

organizzazione

Per ciascun atto

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti della

segreteria della Camera

arbitrale da parte di

almeno 2 livelli di

responsabilità.

In relazione all'entrata in

vigore della riforma alla

Legge 580/1993 con

deliberazione del

19.12.2016 la Giunta

camerale ha sospeso

l'attività relativa alla

gestione delle mediazioni

facoltative e degli

arbitrati. Rimangono

attive le procedure avviate

prima dell'entrate in

vigore della riforma

legislativa di cui trattasi

ovvero prima del

10.12.2016

Responsabile del

Servizio Anagrafe e

tutela del mercato

Responsabile del

Servizio Anagrafe e

tutela del mercato

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato e

organizzazione

Per ciascun atto

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti della

segreteria della Camera

arbitrale da parte di

almeno 2 livelli di

responsabilità.

In relazione all'entrata in

vigore della riforma alla

Legge 580/1993 con

deliberazione del

19.12.2016 la Giunta

camerale ha sospeso

l'attività relativa alla

gestione delle mediazioni

facoltative e degli

arbitrati. Rimangono

attive le procedure avviate

prima dell'entrate in

vigore della riforma

legislativa di cui trattasi

ovvero prima del

10.12.2016

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

C2.6.1

Gestione

mediazioni e

conciliazioni

Valutazione del rischio

Controlli

C2.6.1 Gestione mediazioni e conciliazioni

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

Verifica e monitoraggio

dei contenuti e dei

tempi mediante

procedura interna che

prevede l'intervento di 3

livelli di responsabilità

(Responsabile di U.O. in

veste di responsabile

del procedimento -

Responsabile del

Servizio - Dirigente) ma

anche di organo

collegiale per gli

incarichi di nomina di

arbitro e per decidere in

caso di contestazioni

Verifica e monitoraggio

dei contenuti e dei

tempi mediante

procedura interna che

prevede l'intervento di 3

livelli di responsabilità

(Responsabile di U.O. in

veste di responsabile

del procedimento -

Responsabile del

Servizio - Dirigente)

Regolamento di

mediazione approvato

da ultimo con delibera

del Consiglio camerale

n. 2/2015

C2.3.2 Gestione Borsa meci e sale contrattazione

C2.3.2

Gestione

Borsa meci e

sale

contrattazione

Valutazione del rischio

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

Responsabile del

servizio Certificazioni,

protesti, agricoltura,

ambiente, tutela

proprietà intellettuale

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle

informazioni o della documentazione

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

6,3

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

REGOLAMENTO SALA

DELLE

CONTRATTAZIONI

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato e

organizzazione

Per ciascun atto

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Verifica e monitoraggio

dei contenuti e dei

tempi mediante

procedura interna che

prevede l'intervento di 2

livelli di responsabilità

(Responsabile del

Servizio - Dirigente)

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Responsabile dell'U.O.

Agricoltura, ambiente,

prezzi e protesti

Dirigente Area II -

Anagrafe, regolazione

del mercato e

organizzazione

Per ciascun atto

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Responsabile del

servizio Certificazioni,

protesti, agricoltura,

ambiente, tutela

proprietà intellettuale

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

C2.4.1 Gestione adempimenti in materia ambientale

C2.4.1

Gestione

adempimenti

in materia

ambientale

Valutazione del rischio

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

Verifica e monitoraggio

dei contenuti e dei

tempi mediante

procedura interna che

prevede l'intervento di 3

livelli di responsabilità

(Responsabile di U.O. in

veste di responsabile

del procedimento -

Responsabile del

Servizio - Dirigente)

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

6,3

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

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Scheda rischio AREA G

Grado di rischio

Basso 9

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE

(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure

3,6 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

CR.3 Conflitto di interessiMT2 - informatizzazione

dei processi

ImpattoCR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle

informazioni o della documentazione

2,5CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

3 CR.7 Atti illeciti

Basso 8,50

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE

(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure

Ordine di servizio n.

9/2015 - Prime

disposizioni in ordine

all’utilizzo di alcune

tipologie di attrezzature

informatiche e

telematiche

3,40 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

CR.3 Conflitto di interessiMT2 - informatizzazione

dei processi

CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle

informazioni o della documentazione

2,5CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

3 CR.7 Atti illeciti

Basso 5,60

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob.

2,80

MT2 - informatizzazione

dei processi

Impatto

2

Controlli

3

Basso 8,10

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob.

3,60

MT2 - informatizzazione

dei processi

Impatto

2,25

Controlli

3

Basso 8,10

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob.

3,60

MT2 - informatizzazione

dei processi

Impatto

2,25

Controlli

3

Valutazione del rischio

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

B.2.2.4 Concessione sale e logistica convegni ed eventi

Impatto

8,10

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzioneCR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

B2.2.5 Servizi ausiliari

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

9

B2.2.2 Gestione e manutenzione

hardware e software

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

Per ciascun atto

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità

Responsabile dell'U.O.

provveditorato e

protocollo

Responsbaile del

Servizio contabilità e

attività di supporto

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

B2.2.3 Gestione reception

B2.2.3

Gestione

reception

Valutazione del rischio

5,60

CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzioneCR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

B.2.2.4

Concessione

sale e

logistica

convegni ed

eventi

G) Patrimonio, bilancio e liquidità

B.2.2.1

Gestione

patrimonio:

manutenzione

dei beni

mobili e

immobili e

tenuta

inventario

Valutazione del rischio

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

8,50

B2.2.2

Gestione e

manutenzione

hardware e

software

Valutazione del rischio

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

B.2.2.1 Gestione patrimonio: manutenzione dei beni mobili e immobili e tenuta

inventario

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Per ciascun atto

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

Responsabile dell'U.O.

E-governmente e

sistemi informativi

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

Per ciascun atto

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

Verifica e monitoraggio

dei contenuti e dei

tempi mediante

procedura interna che

prevede l'intervento di 3

livelli di responsabilità

(Responsabile di U.O.

in veste di responsabile

del procedimento -

Responsabile del

Servizio - Dirigente)

REGOLAMENTO

PER L’ACQUISIZIONE

DI FORNITURE,

SERVIZI

E PER L’ESECUZIONE

DI LAVORI IN

ECONOMIA

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

Regolamento per la

concessione in uso dei

locali e delle strutture di

proprietà camerale

Verifica e monitoraggio

dei contenuti e dei

tempi mediante

procedura interna che

prevede l'intervento di 3

livelli di responsabilità

(Responsabile di U.O.

in veste di responsabile

del procedimento -

Responsabile del

Servizio - Dirigente)

Ordine di servizio n.

12/2015 - Ulteriori

disposizioni in ordine

all’organizzazione e alla

gestione dell’ufficio

Sistemi Informativi.

Verifica e monitoraggio

dei contenuti e dei

tempi mediante

procedura interna che

prevede l'intervento di 3

livelli di responsabilità

(Responsabile di U.O.

in veste di responsabile

del procedimento -

Responsabile del

Servizio - Dirigente)

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.Verifica e monitoraggio

dei contenuti e dei

tempi mediante

procedura interna che

prevede l'intervento di 3

livelli di responsabilità

(Responsabile di U.O.

in veste di responsabile

del procedimento -

Responsabile del

Servizio - Dirigente)

Responsabile dell'U.O.

provveditorato e

protocollo

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti Responsbaile del

Servizio contabilità e

attività di supportoMT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Responsabile dell'U.O.

provveditorato e

protocollo Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

Per ciascun atto

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilitàMT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Responsbaile del

Servizio contabilità e

attività di supporto

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

B2.2.5 Servizi

ausiliari

Valutazione del rischio

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

8,10

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Verifica e monitoraggio

dei contenuti e dei

tempi mediante

procedura interna che

prevede l'intervento di 3

livelli di responsabilità

(Responsabile di U.O.

in veste di responsabile

del procedimento -

Responsabile del

Servizio - Dirigente)

Responsabile dell'U.O.

provveditorato e

protocolloDirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

Per ciascun atto

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilitàMT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti Responsbaile del

Servizio contabilità e

attività di supportoCR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

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Basso 7,5

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

Prob.

3

ImpattoMT2 - informatizzazione

dei processi

2,5

3

Basso 7,5

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob.

3

ImpattoMT2 - informatizzazione

dei processi

2,5

3

Basso 7,70

OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

Prob. CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

2,80CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle

informazioni o della documentazione

ImpattoMT2 - informatizzazione

dei processi

2,75

3

Basso 8,55

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

Prob.

3,80

ImpattoMT2 - informatizzazione

dei processi

2,25

3

CR.7 Atti illeciti8,55

Controlli

Processo gestito con

modalità partecipate

che includono 2 livelli di

responsabilità e il

controllo del Collegio

dei revisori dei conti

dell'ente

B3.2.1 Gestione liquidità

B3.2.1

Gestione

liquidità

Valutazione del rischio

B3.1.2 Gestione ruoli esattoriali da

diritto annuale

B3.1.2

Gestione ruoli

esattoriali da

diritto annuale

Valutazione del rischio

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

Controlli

CR.7 Atti illeciti

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

B3.1

Gestione

diritto annuale

Valutazione del rischio

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

7,5

B3.1 Gestione diritto annuale

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

Regolamento per la

disciplina dei

procedimenti di

applicazione delle

sanzioni amministrative

tributarie in materia di

diritto annuale camerale

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

Responsabile del

Servizio contabilità e

attività di supporto

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

RESPONSABILE del

processo

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

Controlli

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO

B3.2.1 Gestione contabilità

B3.2.1

Gestione

contabilità

Valutazione del rischioRESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

7,70

Controlli

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

Regolamento per la

disciplina dei

procedimenti di

applicazione delle

sanzioni amministrative

tributarie in materia di

diritto annuale camerale

Verifica e monitoraggio

dei contenuti e dei

tempi mediante

procedura interna che

prevede l'intervento di 2

livelli di responsabilità

(Responsabile del

Servizio in veste di

responsabile del

procedimento ad interim

- Dirigente)

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

Responsbaile del

Servizio contabilità e

attività di supporto

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

7,5CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

Per ciascun atto

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità e

controllo trimestrale da

parte del Collegio dei

revisori dei conti

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Processo gestito con

modalità partecipate

che includono 2 livelli di

responsabilità e il

controllo del Collegio

dei revisori dei conti

dell'ente

Responsbaile del

Servizio contabilità e

attività di supporto

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

Per ciascun atto

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità e

controllo amministrativo

contabile trimestrale da

parte del Collegio dei

revisori

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

RESPONSABILE del

sottoprocesso

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

Responsbaile del

Servizio contabilità e

attività di supporto

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

Per ciascun atto

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Verifica e monitoraggio

dei contenuti e dei

tempi mediante

procedura interna che

prevede l'intervento di 2

livelli di responsabilità

(Responsabile del

Servizio in veste di

responsabile del

procedimento ad interim

- Dirigente)

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

Per ciascun atto

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità

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Scheda rischio AREA H

Grado di rischio

Basso 9,9

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE

(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob.

4,4

MT2 - informatizzazione

dei processi

Impatto

2,25 CR.3 Conflitto di interessi

Controlli

3

Basso 6,30

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE

(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob.

2,80

CR.3 Conflitto di interessiMT2 - informatizzazione

dei processi

CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle

informazioni o della documentazione

2,25CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

Controlli

3

Basso 2,70

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE

(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob.

1,20

MT2 - informatizzazione

dei processi

Impatto

2,25

Controlli

2

Basso 5,60

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE

(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob.

2,80

MT2 - informatizzazione

dei processi

2

Controlli

3

H) Processi relativi a organi istituzionali e segreteria generale

A1.1.1 Pianificazione e programmazione annuale e pluriennale

A1.1.1

Pianificazione

e

programmazio

ne annuale e

pluriennale

Valutazione del rischio

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

A1.2.1 Sistemi di gestione

A1.2.1

Sistemi di

gestione

Valutazione del rischio

RESPONSABILE del

processo

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti Verifica e monitoraggio

dei contenuti e dei

tempi mediante

procedura interna che

prevede l'intervento di 3

livelli di responsabilità

(Responsabile di U.O. in

veste di responsabile del

procedimento -

Dirigente - Segretario

generale)

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

Responsabile dell'U.O.

Segreteria direzionale,

controllo strategico,

partecipazioni

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

9,9

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale addetto

alle aree a rischio di corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni di

illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Sistema di misurazione

e valutazione della

performance

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

Per ciascun atto

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità

CR.1 Pilotamento delle procedure

CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

6,30

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale addetto

alle aree a rischio di corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni di

illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

Le verifiche audit

avvengono con cadenza

trimestrale - con cadenza

annuale la verifica dell'OIVMT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Valutazione del rischio

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

Impatto

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

Responsabile dell'U.O.

Segreteria direzionale,

controllo strategico,

partecipazioni

Audit sui processi a

cura di apposito gruppo

di lavoro coordinato da

figura dirigenziale

Monitoraggi a cura

dell'OIV ai sensi di

quanto previsto dal

Ciclo di gestione della

performance

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

5,60

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale addetto

alle aree a rischio di corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni di

illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Verifica e monitoraggio

dei contenuti e dei

tempi mediante

procedura interna che

prevede l'intervento di 2

livelli di responsabilità

(Responsabile di U.O. in

veste di responsabile del

procedimento -

Dirigente)

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

Per ciascun atto

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Valutazione del rischio

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle

informazioni o della documentazione

Responsabile dell'U.O.

Segreteria direzionale,

controllo strategico,

partecipazioni

CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

CR.3 Conflitto di interessi

Impatto

A2.1.1 Supporto organi istituzionali

A2.1.1

Supporto

organi

istituzionali

A1.1.2 Monitoraggio, misurazione,

valutazione e rendicontazione

A1.1.2

Monitoraggio,

misurazione,

valutazione e

rendicontazion

e

2,70

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale addetto

alle aree a rischio di corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni di

illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

Le verifiche audit

avvengono con cadenza

trimestrale - con cadenza

annuale la verifica dell'OIV

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

Audit sui processi a

cura di apposito gruppo

di lavoro coordinato da

figura dirigenziale

Monitoraggi a cura

dell'OIV ai sensi di

quanto previsto dal

Ciclo di gestione della

performance

Responsabile dell'U.O.

Segreteria direzionale,

controllo strategico,

partecipazioni

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Basso 8,8

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE

(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob. CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

4,4

ImpattoMT2 - informatizzazione

dei processi

2CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

3

Basso 7,2

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE

(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob.

3,6

ImpattoMT2 - informatizzazione

dei processi

2

3

Basso 9,00

OBIETTIVOMISURE

(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob.

3,60

ImpattoMT2 - informatizzazione

dei processi

2,5

3

A2.3.1 Gestione documentazione

A2.3.1

Gestione

documentazio

ne

A2.2.1 Tutela giudiziaria e

consulenza legale

A2.2.1 Tutela

giudiziaria e

consulenza

legale

A2.1.2 Gestione partecipazioni

strategiche

A2.1.2

Gestione

partecipazioni

strategiche

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

8,8

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale addetto

alle aree a rischio di corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni di

illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Piano di

razionalizzazione

di società e

partecipazioni societarie

della Camera di

Commercio di Reggio

Emilia

Responsabile dell'U.O.

Segreteria direzionale,

controllo strategico,

partecipazioni

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

Per ciascun atto

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità

Valutazione del rischio

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Verifica e monitoraggio

dei contenuti e dei

tempi mediante

procedura interna che

prevede l'intervento di 2

livelli di responsabilità

(Responsabile del

Servizio in veste di

responsabile del

procedimento ad interim

- Dirigente)

Controlli

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

Processo gestito con

modalità partecipate

che trasversalmente

includono tutti gli uffici

per quanto di rispettiva

competenza nell'ambito

di un sistema di

gestione documentale

fortemente

informatizzato (Gedoc)

Ordine di servizio n.

7/2015 - Linee guida in

materia di trattamento di

dati personali, contenuti

anche in atti e

documenti

amministrativi, effettuato

per finalità di pubblicità

e trasparenza sul web

dalla CCIAA

CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle

informazioni o della documentazione

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

7,2

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale addetto

alle aree a rischio di corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni di

illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Per ciascun atto

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità

Valutazione del rischio

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Controlli

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

Verifica e monitoraggio

dei contenuti e dei

tempi mediante

procedura interna che

prevede l'intervento da 3

a 4 livelli di

responsabilità

(Responsabile dell'U.O.

compente per il

contenzioso,

Responsabile Servizio

contabilità per riflessi

economici, Dirigente e/o

Segretario generale)

Responsabile dell'U.O.

competente rispetto al

contenzioso

Responsabile del

Servizio contabilità e

attività di supporto

Dirigente Area

competente per il

contenzioso

Segretario generale

CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle

informazioni o della documentazione

CR.3 Conflitto di interessi

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

9,00

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale addetto

alle aree a rischio di corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni di

illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

Il sistema è stato

implementato nel biennio

2015-2016

Valutazione del rischio CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Controlli

Responsabile dell'U.O.

provveditorato e

protocollo

Responsabile del

Servizio contabilità e

attività di supporto

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità

CR.3 Conflitto di interessi

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Basso 4,95

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE

(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob.

2,20

ImpattoMT2 - informatizzazione

dei processi

2,25

3

Basso 6,30

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE

(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob.

2,80

ImpattoMT2 - informatizzazione

dei processi

2,25

3

Basso 6,30

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE

(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob.

2,80

ImpattoMT2 - informatizzazione

dei processi

2,25

3

Basso 4,50

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE

(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob.

2,00

ImpattoMT2 - informatizzazione

dei processi

2,25

3

Ordine di servizio n.

8/2015 - Gestione

della comunicazione

dell'Ente

Processo gestito

trasversalmente da un

Gruppo di lavoro

coordinato dall'U.O.

Relazioni esterne e

marketing dei servizi e

che vede il

coinvolgimento di un

servizio esterno di ufficio

stampa

Ordine di servizio n.

8/2015 - Gestione della

comunicazione dell'Ente

Processo gestito da un

Gruppo di lavoro interno

6,30 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale addetto

alle aree a rischio di corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni di

illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

A2.3.2 Archiviazione ottica e

conservazione sostitutiva

Processo gestito con

modalità fortemente

informatizzate con

l'ausilio di Infocamere

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

Valutazione del rischio

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

sottoprocesso

Responsabile dell'U.O.

provveditorato e

protocollo

Responsabile del

Servizio contabilità e

attività di supporto

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

Responsabile dell'U.O.

Relazioni esterne e

marketing dei servizi

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

2015

La misura è stata attuata

già dagli scorsiMT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

A3.1.1 Comunicazione istituzionale

A3.1.1

Comunicazion

e istituzionale

Valutazione del rischio

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

sottoprocesso

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Controlli

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

Controlli

A2.3.2

Archiviazione

ottica e

conservazione

sostitutiva

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

4,95CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle

informazioni o della documentazione

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale addetto

alle aree a rischio di corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni di

illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

A3.1.2 Comunicazione esterna

A3.1.2

Comunicazion

e esterna

Valutazione del rischio

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

sottoprocesso

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

Controlli

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

6,30 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale addetto

alle aree a rischio di corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni di

illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Responsabile dell'U.O.

Relazioni esterne e

marketing dei servizi

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

2015

A3.1.3 Comunicazione interna

A3.1.3

Comunicazion

e interna

Valutazione del rischio

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

sottoprocesso

RESPONSABILE

da individuare per

ciascuna misura

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimentiControlli

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

4,50 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale addetto

alle aree a rischio di corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni di

illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Intranet camerale

Responsabile dell'U.O.

Relazioni esterne e

marketing dei servizi

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

2005

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Scheda rischio AREA I

Grado di rischio

Basso 6,4

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob.

3,2

MT2 - informatizzazione

dei processi

Impatto

2

Controlli

3

Basso 6,40

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie implementate negli

anni precedenti

Prob.

3,20

MT2 - informatizzazione

dei processi

2

Controlli

3

Basso 7,20

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob.

3,60

MT2 - informatizzazione

dei processi

Impatto

2

Controlli

3

Basso 6,4

CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)

MISURE

TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a

tendina)

CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni

precedenti

Obbligatorie

implementate negli anni

precedenti

Prob. CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

3,2

ImpattoMT2 - informatizzazione

dei processi

2CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

3

I) Altri processi funzione D "Studio, formazione, informazione e

promozione economica"

D1.1.1 Studi, indagini congiunturali e rilevazioni statistiche

D1.1.1 Studi,

indagini

congiunturali

e rilevazioni

statistiche

Valutazione del rischio

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza

Portale

http://.osservatorioecono

mico.re.it con la

partecipazione della

Provincia e del Comune

di Reggio Emilia

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

6,4

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

RESPONSABILE del

processo

Responsabile dell'U.O.

studi, statistica e

osservatori

Viene alimentato con

periodicità almeno

trimestrale

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

Responsabile dell'U.O.

studi, statistica e

osservatori

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

6,40

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Verifica e monitoraggio

dei contenuti e dei

tempi mediante

procedura interna che

prevede l'intervento di 2

livelli di responsabilità

(Responsabile di U.O.

in veste di responsabile

del procedimento -

Dirigente)

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

Per ciascun atto

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità

Valutazione del rischio

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

Impatto

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

D1.1.3 Pubblicazioni

D1.1.3

Pubblicazioni

Valutazione del rischio

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

D1.1.2

Rilevazioni

statistiche per

altri

committenti e

gestione

banche dati CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento

dell'attività e di controllo

CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle

informazioni o della documentazione

CR.3 Conflitto di interessi

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

7,20

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Verifica e monitoraggio

dei contenuti e dei

tempi mediante

procedura interna che

prevede l'intervento di 2

livelli di responsabilità

(Responsabile di U.O.

in veste di responsabile

del procedimento -

Dirigente)

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

RESPONSABILE del

processo

Responsabile dell'U.O.

studi, statistica e

osservatori

Per ciascun atto

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità

MT3 - Accesso

telematico a dati,

documenti e

procedimenti

MT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

Verifica e monitoraggio

dei contenuti e dei

tempi mediante

procedura interna che

prevede l'intervento di 2

livelli di responsabilità

(Responsabile del

Servizio in veste di

responsabile del

procedimento ad interim

- Dirigente)

MISURE ULTERIORI

SPECIFICHE PER IL

PROCESSO

RESPONSABILE del

processo

D1.1.2 Rilevazioni statistiche per altri committenti e gestione banche dati

CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàMT4 - Monitoraggio sul

rispetto dei tempi medi

procedimentali

RESPONSABILE

DI LIVELLO

DIRIGENZIALE

TEMPI:

termine per l'attuazione

delle Misure

6,4

Creare un contesto sfavorevole alla

corruzione e ridurre opportunità che si

manifestino i casi di corruzione

MO 1 - trasparenza

MO 2 - codice di comportamento

dell'Ente

MO 3 - rotazione del personale

addetto alle aree a rischio di

corruzione

MO 4 - astensione in caso di conflitto

di interesse

MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni

allo svolgimento di attività e incarichi

extraistituzionali

MO 6 - disciplina sul conferimento di

incarichi dirigenziali

MO 7 - disciplina specifiche

incompatibilità per posizioni

dirigenziali

MO 8 - disciplina per lo svolgimento di

attività successiva alla cessazione del

rapporto di lavoro

MO 10 - sistemi di tutela del

dipendente che effettua segnalazioni

di illecito

MO 11 - formazione del personale

MO 13 - azioni di sensibilizzazione e

rapporto con la società civile

MO 14 - provvedimenti disciplinari

MT1 - Trasparenza:

misure obbligatorie

indicate nel P.T.T.I.

Responsabile dell'U.O.

studi, statistica e

osservatori

Dirigente Area I -

Marketing, risorse e

sviluppo

Per ciascun atto

mediante apposizione di

visti e firme sugli atti

medesimi da parte dei

livelli di responsabilità

D1.2.2 Alternanza Scuola-lavoro

D1.2.2

Alternanza

Scuola-lavoro

Valutazione del rischio

Controlli

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ALLEGATO C) AL PIANO TRIENNALE DI

PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E

TRASPARENZA 2017-2019

“DATI DA PUBBLICARE SUL SITO INTERNET

CAMERALE ALLA SEZIONE AMMINISTRAZIONE

TRASPARENTE”

Page 55: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA ... a Delibera 10_2017-1_170306010745.pdf · come Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT)

Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo

Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento U.O. di riferimentoIndividuazione /

elaborazione dato

Validazione e trasmissione del

dato

Pubblicazione del dato

Termine di pubblicazione

Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza

Art. 10, c. 8, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT)

Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza e suoi allegati, le misure integrative di prevenzione della corruzione individuate ai sensi dell’articolo 1,comma 2-bis della legge n. 190 del 2012, (MOG 231) (link alla sotto-sezione Altri contenuti/Anticorruzione)

AnnualeU.O. Gestione Risorse

Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

un mese

dall'adozione (31

gennaio)

Riferimenti normativi su organizzazione e attività

Riferimenti normativi con i relativi link alle norme di legge statale pubblicate nella banca dati "Normattiva" che regolano l'istituzione, l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)Tutte le U.O.

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'adozione delle

nuove norme

Atti amministrativi generali Direttive, circolari, programmi, istruzioni e ogni atto che dispone in generale sulla organizzazione, sulle funzioni, sugli obiettivi, sui procedimenti, ovvero nei quali si determina l'interpretazione di norme giuridiche che riguardano o dettano disposizioni per l'applicazione di esse

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)Tutte le U.O.

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'adozione delle

nuove norme

Documenti di programmazione strategico-gestionale

Direttive ministri, documento di programmazione, obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Gestione Risorse Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'adozione delle

nuove norme

Art. 12, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Statuti e leggi regionaliEstremi e testi ufficiali aggiornati degli Statuti e delle norme di legge regionali, che regolano le funzioni, l'organizzazione e lo svolgimento delle attività di competenza dell'amministrazione

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)Tutte le U.O.

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'adozione delle

nuove norme

Art. 55, c. 2, d.lgs. n. 165/2001 Art. 12, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Codice disciplinare e codice di condottaCodice disciplinare, recante l'indicazione delle infrazioni del codice disciplinare e relative sanzioni (pubblicazione on line in alternativa all'affissione in luogo accessibile a tutti - art. 7, l. n. 300/1970)Codice di condotta inteso quale codice di comportamento

TempestivoU.O. Gestione Risorse

Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'adozione

atto/modifica

Art. 12, c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Scadenzario obblighi amministrativiScadenzario con l'indicazione delle date di efficacia dei nuovi obblighi amministrativi a carico di cittadini e imprese introdotti dalle amministrazioni secondo le modalità definite con DPCM 8 novembre 2013

Tempestivo Tutte le U.O.Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

30 gg. dall'entrata

in vigore dei nuovi

obblighi

Art. 34, d.lgs. n. 33/2013

Oneri informativi per cittadini e imprese

Regolamenti ministeriali o interministeriali, provvedimenti amministrativi a carattere generale adottati dalle amministrazioni dello Stato per regolare l'esercizio di poteri autorizzatori, concessori o certificatori, nonchè l'accesso ai servizi pubblici ovvero la concessione di benefici con allegato elenco di tutti gli oneri informativi gravanti sui cittadini e sulle imprese introdotti o eliminati con i medesimi atti

Art. 37, c. 3, d.l. n. 69/2013

Burocrazia zero Casi in cui il rilascio delle autorizzazioni di competenza è sostituito da una comunicazione dell'interessato

Art. 37, c. 3-bis, d.l. n. 69/2013

Attività soggette a controlloElenco delle attività delle imprese soggette a controllo (ovvero per le quali le pubbliche amministrazioni competenti ritengono necessarie l'autorizzazione, la segnalazione certificata di inizio attività o la mera comunicazione)

Art. 13, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

Organi di indirizzo politico e di amministrazione e gestione, con l'indicazione delle rispettive competenzeTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

nomina.

Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

Atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivoTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

nomina

Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

Curriculum vitaeTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

nomina. Agg.to

annuale entro

31/12 dall'anno

successivo alla

nomina

Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della caricaTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'assunzione

della

carica/variazione

Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubbliciTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/01 con

riferimento

all'anno

precedente

Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013

Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

nomina. Agg.to

annuale entro

31/12 dall'anno

successivo alla

nomina

Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013

Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettantiTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

nomina. Agg.to

annuale entro

31/12 dall'anno

successivo alla

nomina

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 1, l. n. 441/1982

1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione dell'incarico]

Nessuno (va presentata una sola volta entro 3 mesi

dalla elezione, dalla nomina o dal conferimento

dell'incarico e resta pubblicata fino alla

cessazione

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 4 mesi dalla

nomina

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982

2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili)

Entro 3 mesi dalla elezione, dalla nomina

o dal conferimento dell'incarico

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 4 mesi dalla

nomina

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 3, l. n. 441/1982

3) dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale ovvero attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi propagandistici predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica della cui lista il soggetto ha fatto parte, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» (con allegate copie delle dichiarazioni relative a finanziamenti e contributi per un importo che nell'anno superi 5.000 €)

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 3, l. n. 441/1982

4) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)]

AnnualeU.O. Segreteria

direzionale, controllo strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

dell'anno

successivo a quello

di riferimento

Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

Atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivoTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

nomina

ALLEGATO C) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENC O DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

Art. 12, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

Titolari di incarichi politici di cui all'art. 14, co. 1, del dlgs n. 33/2013

(da pubblicare in tabelle)

Atti generali

Oneri informativi per cittadini e imprese

Disposizioni generali

Burocrazia zero

Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del dlgs 97/2016

Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del dlgs 10/2016

Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del dlgs 10/2016

Non di competenza della CCIAA

1

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Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo

Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento U.O. di riferimentoIndividuazione /

elaborazione dato

Validazione e trasmissione del

dato

Pubblicazione del dato

Termine di pubblicazione

ALLEGATO C) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENC O DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

Curriculum vitaeTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

nomina. Agg.to

annuale entro

31/12 dall'anno

successivo alla

nomina

Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della caricaTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'assunzione

della

carica/variazione

Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubbliciTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/01 con

riferimento

all'anno

precedente

Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013

Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

nomina. Agg.to

annuale entro

31/12 dall'anno

successivo alla

nomina

Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013

Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettantiTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

nomina. Agg.to

annuale entro

31/12 dall'anno

successivo alla

nomina

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 1, l. n. 441/1982

1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione dell'incarico]

Nessuno (va presentata una sola volta entro 3 mesi

dalla elezione, dalla nomina o dal conferimento

dell'incarico e resta pubblicata fino alla

cessazione dell'incarico o del

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 4 mesi dalla

nomina

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982

2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili)

Entro 3 mesi dalla elezione, dalla nomina

o dal conferimento dell'incarico

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 4 mesi dalla

nomina

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 3, l. n. 441/1982

3) dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale ovvero attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi propagandistici predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica della cui lista il soggetto ha fatto parte, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» (con allegate copie delle dichiarazioni relative a finanziamenti e contributi per un importo che nell'anno superi 5.000 €)

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 3, l. n. 441/1982

4) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)]

AnnualeU.O. Segreteria

direzionale, controllo strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

dell'anno

successivo a quello

di riferimento

Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

Atto di nomina, con l'indicazione della durata dell'incarico NessunoU.O. Segreteria

direzionale, controllo strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

cessazione incarico

Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

Curriculum vitae NessunoU.O. Segreteria

direzionale, controllo strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

cessazione incarico

Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica NessunoU.O. Segreteria

direzionale, controllo strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

cessazione incarico

Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici NessunoU.O. Segreteria

direzionale, controllo strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

cessazione incarico

Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013

Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti

NessunoU.O. Segreteria

direzionale, controllo strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

cessazione incarico

Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013

Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti NessunoU.O. Segreteria

direzionale, controllo strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

cessazione incarico

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982

1) copie delle dichiarazioni dei redditi riferiti al periodo dell'incarico; 2) copia della dichiarazione dei redditi successiva al termine dell'incarico o carica, entro un mese dalla scadenza del termine di legge per la presentazione della dichiarazione [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili)

NessunoU.O. Segreteria

direzionale, controllo strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

dell'anno succesivo

alla cessazione

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 3, l. n. 441/1982

3) dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale ovvero attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi propagandistici predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica della cui lista il soggetto ha fatto parte con riferimento al periodo dell'incarico (con allegate copie delle dichiarazioni relative a finanziamenti e contributi per un importo che nell'anno superi 5.000 €)

Nessuno

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 4, l. n. 441/1982

4) dichiarazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute dopo l'ultima attestazione [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)]

Nessuno (va presentata una sola

volta entro 3 mesi dalla cessazione dell'

incarico).

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 4 mesi dalla

cessazione

dell'incarico

Sanzioni per mancata comunicazione dei dati

Art. 47, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Sanzioni per mancata o incompleta comunicazione dei dati da parte dei titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo

Provvedimenti sanzionatori a carico del responsabile della mancata o incompleta comunicazione dei dati di cui all'articolo 14, concernenti la situazione patrimoniale complessiva del titolare dell'incarico al momento dell'assunzione della carica, la titolarità di imprese, le partecipazioni azionarie proprie nonchè tutti i compensi cui dà diritto l'assuzione della carica

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

ricezione

provvedimento

Rendiconti gruppi consiliari regionali/provinciali

Rendiconti di esercizio annuale dei gruppi consiliari regionali e provinciali, con evidenza delle risorse trasferite o assegnate a ciascun gruppo, con indicazione del titolo di trasferimento e dell'impiego delle risorse utilizzate

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Atti degli organi di controllo Atti e relazioni degli organi di controlloTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 13, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

Articolazione degli ufficiIndicazione delle competenze di ciascun ufficio, anche di livello dirigenziale non generale, i nomi dei dirigenti responsabili dei singoli uffici

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Gestione Risorse Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalle

modifiche.

Art. 13, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

Illustrazione in forma semplificata, ai fini della piena accessibilità e comprensibilità dei dati, dell'organizzazione dell'amministrazione, mediante l'organigramma o analoghe rappresentazioni grafiche

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Gestione Risorse Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalle

modifiche.

Art. 13, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

Nomi dei dirigenti responsabili dei singoli ufficiTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Gestione Risorse Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalle

modifiche.

Telefono e posta elettronica

Art. 13, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013

Telefono e posta elettronicaElenco completo dei numeri di telefono e delle caselle di posta elettronica istituzionali e delle caselle di posta elettronica certificata dedicate, cui il cittadino possa rivolgersi per qualsiasi richiesta inerente i compiti istituzionali

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. E-Government e sistemi informativi

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

modifica

Organigramma

(da pubblicare sotto forma di organigramma, in modo tale che a ciascun ufficio sia assegnato un link ad una pagina contenente tutte le informazioni previste dalla norma)

Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

Cessati dall'incarico (documentazione da pubblicare sul sito web)

Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

Titolari di incarichi di amministrazione, di direzione o di governo di cui all'art.

14, co. 1-bis, del dlgs n. 33/2013

Art. 28, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Rendiconti gruppi consiliari regionali/provinciali

Organizzazione

Titolari di incarichi politici, di

amministrazione, di direzione o di governo

Articolazione degli uffici

Non di competenza della CCIAA

Non di competenza della CCIAA

Non di competenza della CCIAA

Non di competenza della CCIAA

2

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Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo

Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento U.O. di riferimentoIndividuazione /

elaborazione dato

Validazione e trasmissione del

dato

Pubblicazione del dato

Termine di pubblicazione

ALLEGATO C) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENC O DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

Art. 15, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Estremi degli atti di conferimento di incarichi di collaborazione o di consulenza a soggetti esterni a qualsiasi titolo (compresi quelli affidati con contratto di collaborazione coordinata e continuativa) con indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell'incarico e dell'ammontare erogato

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)Tutte le U.O.

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 3 mesi dal

conferimento

incarico e

comunque entro la

data di liquidazione

del compenso

Art. 15, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

1) curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello europeoTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Tutte le U.O.Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 3 mesi dal

conferimento

incarico e

comunque entro la

data di liquidazione

del compenso

Art. 15, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

2) dati relativi allo svolgimento di incarichi o alla titolarità di cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dalla pubblica amministrazione o allo svolgimento di attività professionali

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)Tutte le U.O.

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 3 mesi dal

conferimento

incarico e

comunque entro la

data di liquidazione

del compenso

Art. 15, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013

3) compensi comunque denominati, relativi al rapporto di lavoro, di consulenza o di collaborazione (compresi quelli affidati con contratto di collaborazione coordinata e continuativa), con specifica evidenza delle eventuali componenti variabili o legate alla valutazione del risultato

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)Tutte le U.O.

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 3 mesi dal

conferimento

incarico e

comunque entro la

data di liquidazione

del compenso

Art. 15, c. 2, d.lgs. n. 33/2013Art. 53, c. 14, d.lgs. n. 165/2001

Tabelle relative agli elenchi dei consulenti con indicazione di oggetto, durata e compenso dell'incarico (comunicate alla Funzione pubblica)

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)Tutte le U.O.

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 3 mesi dal

conferimento

incarico e

comunque entro la

data di liquidazione

del compenso

Art. 53, c. 14, d.lgs. n. 165/2001

Attestazione dell'avvenuta verifica dell'insussistenza di situazioni, anche potenziali, di conflitto di interesse Tempestivo Tutte le U.O.Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 3 mesi dal

conferimento

incarico e

comunque entro la

data di liquidazione

del compenso

Art. 14, c. 1, lett. a) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Atto di conferimento, con l'indicazione della durata dell'incarico Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'atto

Art. 14, c. 1, lett. b) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello europeoTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 15 gg.

dall'acquisizione

atto

Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione dell'incarico (con specifica evidenza delle eventuali componenti variabili o legate alla valutazione del risultato)

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'assunzione

dell'incarico (agg.to

entro 30 gg. dal

pagamento del

compenso

Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubbliciTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/01 con

riferimento

all'anno

precedente

Art. 14, c. 1, lett. d) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 15 gg. dalla

notizia

dell'assunzione

carica

Art. 14, c. 1, lett. e) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettantiTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 15 gg. dalla

notizia

dell'assunzione

dell'incarico

Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 1, l. n. 441/1982

1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione dell'incarico]

Nessuno (va presentata una sola volta entro 3 mesi

dalla elezione, dalla nomina o dal conferimento

dell'incarico e resta pubblicata fino alla

cessazione dell'incarico o del

mandato).

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'acquisizione

atto

Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982

2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili)

Entro 3 mesi della nomina o dal conferimento dell'incarico

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'acquisizione

atto

Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 3, l. n. 441/1982

3) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)]

AnnualeU.O. Segreteria

direzionale, controllo strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'acquisizione

atto

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013

Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incaricoTempestivo

(art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dal

conferimento

incarico

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013

Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incaricoAnnuale

(art. 20, c. 2, d.lgs. n. 39/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30/06

Art. 14, c. 1-ter, secondo periodo, d.lgs. n. 33/2013

Ammontare complessivo degli emolumenti percepiti a carico della finanza pubblicaAnnuale

(non oltre il 30 marzo)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30/03 con

riferimento

all'anno

precedente

Art. 14, c. 1, lett. a) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Atto di conferimento, con l'indicazione della durata dell'incarico Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'atto

Art. 14, c. 1, lett. b) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello europeoTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 15 gg.

dall'acquisizione

atto

Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione dell'incarico (con specifica evidenza delle eventuali componenti variabili o legate alla valutazione del risultato)

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'assunzione

dell'incarico (agg.to

entro 30 gg. dal

pagamento del

compenso

Titolari di incarichi di collaborazione o

consulenza

Consulenti e collaboratori

Incarichi amministrativi di vertice (da pubblicare in tabelle)

Titolari di incarichi dirigenziali amministrativi

di vertice

Art. 14, c. 1, lett. c) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Consulenti e collaboratori

(da pubblicare in tabelle)

Art. 14, c. 1, lett. c) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Per ciascun titolare di incarico:

Per ciascun titolare di incarico:

Per ciascun titolare di incarico:

3

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Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo

Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento U.O. di riferimentoIndividuazione /

elaborazione dato

Validazione e trasmissione del

dato

Pubblicazione del dato

Termine di pubblicazione

ALLEGATO C) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENC O DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubbliciTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/01 con

riferimento

all'anno

precedente

Art. 14, c. 1, lett. d) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 15 gg. dalla

notizia

dell'assunzione

carica

Art. 14, c. 1, lett. e) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettantiTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 15 gg. dalla

notizia dell'incarico

Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 1, l. n. 441/1982

1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione dell'incarico]

Nessuno (va presentata una sola volta entro 3 mesi

dalla elezione, dalla nomina o dal conferimento

dell'incarico e resta pubblicata fino alla

cessazione dell'incarico o del

mandato).

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'acquisizione

atto

Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982

2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili)

Entro 3 mesi della nomina o dal conferimento dell'incarico

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'acquisizione

atto

Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 3, l. n. 441/1982

3) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)]

AnnualeU.O. Segreteria

direzionale, controllo strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'acquisizione

atto

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013

Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incaricoTempestivo

(art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'atto di

conferimento

incarico

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013

Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incaricoAnnuale

(art. 20, c. 2, d.lgs. n. 39/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro il 30/06

Art. 14, c. 1-ter, secondo periodo, d.lgs. n. 33/2013

Ammontare complessivo degli emolumenti percepiti a carico della finanza pubblicaAnnuale

(non oltre il 30 marzo)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro il 30/03 con

riferimento

all'anno

precedente

Art. 15, c. 5, d.lgs. n. 33/2013

Elenco posizioni dirigenziali discrezionali

Elenco delle posizioni dirigenziali, integrato dai relativi titoli e curricula, attribuite a persone, anche esterne alle pubbliche amministrazioni, individuate discrezionalmente dall'organo di indirizzo politico senza procedure pubbliche di selezione

Art. 19, c. 1-bis, d.lgs. n. 165/2001

Posti di funzione disponibiliNumero e tipologia dei posti di funzione che si rendono disponibili nella dotazione organica e relativi criteri di scelta

TempestivoU.O. Gestione Risorse

Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'atto

Art. 1, c. 7, d.p.r. n. 108/2004

Ruolo dirigenti Ruolo dei dirigenti AnnualeU.O. Gestione Risorse

Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

Atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivo NessunoU.O. Segreteria

direzionale, controllo strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

3 anni dalla

cessazione

rapporto di lavoro

Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

Curriculum vitae NessunoU.O. Segreteria

direzionale, controllo strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

3 anni dalla

cessazione

rapporto di lavoro

Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica NessunoU.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

3 anni dalla

cessazione

rapporto di lavoro

Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici NessunoU.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

3 anni dalla

cessazione

rapporto di lavoro

Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013

Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti

NessunoU.O. Segreteria

direzionale, controllo strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

3 anni dalla

cessazione

rapporto di lavoro

Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013

Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti NessunoU.O. Segreteria

direzionale, controllo strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

3 anni dalla

cessazione

rapporto di lavoro

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982

1) copie delle dichiarazioni dei redditi riferiti al periodo dell'incarico; 2) copia della dichiarazione dei redditi successiva al termine dell'incarico o carica, entro un mese dalla scadenza del termine di legge per la presentazione della dichairazione [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili)

NessunoU.O. Segreteria

direzionale, controllo strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

scadenza del

termine per la

presentazione

dichiarazione

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 4, l. n. 441/1982

3) dichiarazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute dopo l'ultima attestazione [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)]

Nessuno (va presentata una sola

volta entro 3 mesi dalla cessazione dell'incarico).

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 4 mesi dalla

cessazione

dell'incarico

Sanzioni per mancata comunicazione dei dati

Art. 47, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Sanzioni per mancata o incompleta comunicazione dei dati da parte dei titolari di incarichi dirigenziali

Provvedimenti sanzionatori a carico del responsabile della mancata o incompleta comunicazione dei dati di cui all'articolo 14, concernenti la situazione patrimoniale complessiva del titolare dell'incarico al momento dell'assunzione della carica, la titolarità di imprese, le partecipazioni azionarie proprie nonchè tutti i compensi cui dà diritto l'assuzione della carica

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Gestione Risorse Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

notifica del

provvedimento

Posizioni organizzativeArt. 14, c. 1-quinquies., d.lgs. n. 33/2013

Posizioni organizzative Curricula dei titolari di posizioni organizzative redatti in conformità al vigente modello europeoTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Gestione Risorse Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 15 gg.

dall'acquisizione

atto

Art. 16, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Conto annuale del personale

Conto annuale del personale e relative spese sostenute, nell'ambito del quale sono rappresentati i dati relativi alla dotazione organica e al personale effettivamente in servizio e al relativo costo, con l'indicazione della distribuzione tra le diverse qualifiche e aree professionali, con particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico

Annuale (art. 16, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30/06 con

riferimento

all'anno

precedente

Personale

Dotazione organica

Dirigenti cessati dal rapporto di lavoro (documentazione da pubblicare sul sito

web)

d.lgs. n. 33/2013

Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

Titolari di incarichi dirigenziali

(dirigenti non generali)

Incarichi dirigenziali, a qualsiasi titolo conferiti, ivi inclusi quelli conferiti

discrezionalmente dall'organo di indirizzo politico senza procedure pubbliche di

selezione e titolari di posizione organizzativa con funzioni dirigenziali

(da pubblicare in tabelle che distinguano le seguenti situazioni: dirigenti, dirigenti individuati discrezionalmente, titolari di

posizione organizzativa con funzioni dirigenziali)

Dirigenti cessati

Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del dlgs 97/2016

4

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Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo

Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento U.O. di riferimentoIndividuazione /

elaborazione dato

Validazione e trasmissione del

dato

Pubblicazione del dato

Termine di pubblicazione

ALLEGATO C) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENC O DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

Art. 16, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Costo personale tempo indeterminatoCosto complessivo del personale a tempo indeterminato in servizio, articolato per aree professionali, con particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico

Annuale (art. 16, c. 2, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30/06 con

riferimento

all'anno

precedente

Art. 17, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Personale non a tempo indeterminato

(da pubblicare in tabelle)

Personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato, ivi compreso il personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico

Annuale (art. 17, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Gestione Risorse Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro il 31/12

dell'anno X + 1

Art. 17, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Costo del personale non a tempo indeterminato

(da pubblicare in tabelle)

Costo complessivo del personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato, con particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico

Trimestrale (art. 17, c. 2, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. fine

trimestre

Tassi di assenzaArt. 16, c. 3, d.lgs. n. 33/2013

Tassi di assenza trimestrali

(da pubblicare in tabelle)Tassi di assenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale

Trimestrale (art. 16, c. 3, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Gestione Risorse Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 15 gg. dalla

fine trimestre

Incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti (dirigenti e non dirigenti)

Art. 18, d.lgs. n. 33/2013Art. 53, c. 14, d.lgs. n. 165/2001

Incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti (dirigenti e non dirigenti)

(da pubblicare in tabelle)

Elenco degli incarichi conferiti o autorizzati a ciascun dipendente (dirigente e non dirigente), con l'indicazione dell'oggetto, della durata e del compenso spettante per ogni incarico

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Gestione Risorse Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro il mese

successivo

all'aggiornamento

dell'elenco

Contrattazione collettiva

Art. 21, c. 1, d.lgs. n. 33/2013Art. 47, c. 8, d.lgs. n. 165/2001

Contrattazione collettivaRiferimenti necessari per la consultazione dei contratti e accordi collettivi nazionali ed eventuali interpretazioni autentiche

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Gestione Risorse Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalle

modifiche.

Art. 21, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Contratti integrativiContratti integrativi stipulati, con la relazione tecnico-finanziaria e quella illustrativa, certificate dagli organi di controllo (collegio dei revisori dei conti, collegio sindacale, uffici centrali di bilancio o analoghi organi previsti dai rispettivi ordinamenti)

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Gestione Risorse Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

sottoscrizione

definitiva

Art. 21, c. 2, d.lgs. n. 33/2013Art. 55, c. 4,d.lgs. n. 150/2009

Costi contratti integrativi

Specifiche informazioni sui costi della contrattazione integrativa, certificate dagli organi di controllo interno, trasmesse al Ministero dell'Economia e delle finanze, che predispone, allo scopo, uno specifico modello di rilevazione, d'intesa con la Corte dei conti e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica

Annuale (art. 55, c. 4, d.lgs. n.

150/2009)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

1)pubblicazione

contratti integrativi

e relazione tecnico

finanziaria ed

illustrativa entro 30

giorni dalla

sottoscrizione--2)

Pubblicazione

Conto annuale ex

art. 40 comma 3 D.

Lgs n.

165/2001entro 30

giorni dall'invio al

MEF-RGS

Art. 10, c. 8, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

NominativiTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

nomina/modifica

Art. 10, c. 8, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

CurriculaTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

nomina/modifica

Par. 14.2, delib. CiVIT n. 12/2013

CompensiTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

nomina/modifica

Bandi di concorsoArt. 19, d.lgs. n. 33/2013

Bandi di concorso

(da pubblicare in tabelle)

Bandi di concorso per il reclutamento, a qualsiasi titolo, di personale presso l'amministrazione nonche' i criteri di valutazione della Commissione e le tracce delle prove scritte

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Gestione Risorse Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'approvazione

bando. In sede di

prima applicazione

90 gg.

dall'approvazione

della presente

check list

Sistema di misurazione e valutazione della Performance

Par. 1, delib. CiVIT n. 104/2010

Sistema di misurazione e valutazione della Performance

Sistema di misurazione e valutazione della Performance (art. 7, d.lgs. n. 150/2009) TempestivoU.O. Gestione Risorse

Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'adozione/modi

fiche. In sede di

prima applicazione

90 gg. dall'adozione

della presente

checklist

Piano della PerformancePiano della Performance/Piano esecutivo di gestione

Piano della Performance (art. 10, d.lgs. 150/2009)Piano esecutivo di gestione (per gli enti locali) (art. 169, c. 3-bis, d.lgs. n. 267/2000)

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 28/02

Relazione sulla Performance

Relazione sulla Performance Relazione sulla Performance (art. 10, d.lgs. 150/2009)Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/07

Ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziatiTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. data

atto di

stanziamento

Ammontare dei premi effettivamente distribuitiTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. data

liquidazione

Criteri definiti nei sistemi di misurazione e valutazione della performance per l’assegnazione del trattamento accessorio

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Gestione Risorse Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'adozione/modi

fiche. In sede di

prima applicazione

90 gg. dall'adozione

della presente

checklist

Distribuzione del trattamento accessorio, in forma aggregata, al fine di dare conto del livello di selettività utilizzato nella distribuzione dei premi e degli incentivi

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. data

liquidazione

Grado di differenziazione dell'utilizzo della premialità sia per i dirigenti sia per i dipendentiTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. data

liquidazione

Benessere organizzativoArt. 20, c. 3, d.lgs. n. 33/2013

Benessere organizzativo Livelli di benessere organizzativo

Art. 22, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

Elenco degli enti pubblici, comunque denominati, istituiti, vigilati e finanziati dall'amministrazione ovvero per i quali l'amministrazione abbia il potere di nomina degli amministratori dell'ente, con l'indicazione delle funzioni attribuite e delle attività svolte in favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate

Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

1) ragione socialeAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazioneAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

Ammontare complessivo dei premi

(da pubblicare in tabelle)

Dati relativi ai premi

(da pubblicare in tabelle)

Dotazione organica

Art. 20, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Art. 20, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Art. 10, c. 8, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

Dati relativi ai premi

OIV

(da pubblicare in tabelle)

Ammontare complessivo dei premi

OIV

Performance

Contrattazione integrativa

Personale non a tempo indeterminato

Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del d.lg.s 97/2016

Per ciascuno degli enti:

5

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Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo

Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento U.O. di riferimentoIndividuazione /

elaborazione dato

Validazione e trasmissione del

dato

Pubblicazione del dato

Termine di pubblicazione

ALLEGATO C) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENC O DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

3) durata dell'impegnoAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazioneAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

5) numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo e trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spettante (con l'esclusione dei rimborsi per vitto e alloggio)

Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziariAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

7) incarichi di amministratore dell'ente e relativo trattamento economico complessivo (con l'esclusione dei rimborsi per vitto e alloggio)

Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013

Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico (link al sito dell'ente)Tempestivo

(art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013

Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico (l ink al sito dell'ente)

Annuale (art. 20, c. 2, d.lgs. n.

39/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

Art. 22, c. 3, d.lgs. n. 33/2013

Collegamento con i siti istituzionali degli enti pubblici vigilati Annuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

Art. 22, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

Elenco delle società di cui l'amministrazione detiene direttamente quote di partecipazione anche minoritaria, con l'indicazione dell'entità, delle funzioni attribuite e delle attività svolte in favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate, ad esclusione delle società, partecipate da amministrazioni pubbliche, con azioni quotate in mercati regolamentati italiani o di altri paesi dell'Unione europea, e loro controllate. (art. 22, c. 6, d.lgs. n. 33/2013)

Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

1) ragione socialeAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazioneAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

3) durata dell'impegnoAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazioneAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

5) numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo e trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spettante

Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziariAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

7) incarichi di amministratore della società e relativo trattamento economico complessivoAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013

Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico (link al sito dell'ente)Tempestivo

(art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2014

Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico (l ink al sito dell'ente)

Annuale (art. 20, c. 2, d.lgs. n.

39/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

Art. 22, c. 3, d.lgs. n. 33/2013

Collegamento con i siti istituzionali delle società partecipate Annuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

Art. 22, c. 1. lett. d-bis, d.lgs. n. 33/2013

Provvedimenti in materia di costituzione di società a partecipazione pubblica, acquisto di partecipazioni in società già costituite, gestione delle partecipazioni pubbliche, alienazione di partecipazioni sociali, quotazione di società a controllo pubblico in mercati regolamentati e razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche, previsti dal decreto legislativo adottato ai sensi dell'articolo 18 della legge 7 agosto 2015, n. 124 (art. 20 d.lgs 175/2016)

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dal

provvedimento

Provvedimenti con cui le amministrazioni pubbliche socie fissano obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di funzionamento, ivi comprese quelle per il personale, delle società controllate

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dal

provvedimento

Provvedimenti con cui le società a controllo pubblico garantiscono il concreto perseguimento degli obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di funzionamento

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dal

provvedimento

Art. 22, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

Elenco degli enti di diritto privato, comunque denominati, in controllo dell'amministrazione, con l'indicazione delle funzioni attribuite e delle attività svolte in favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate

Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

1) ragione socialeAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazioneAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

3) durata dell'impegnoAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazioneAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

5) numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo e trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spettante

Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziariAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

7) incarichi di amministratore dell'ente e relativo trattamento economico complessivoAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013

Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico (link al sito dell'ente)Tempestivo

(art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

Enti controllati Società partecipate

Art. 22, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Enti di diritto privato controllati

(da pubblicare in tabelle)

Dati società partecipate

(da pubblicare in tabelle)

Provvedimenti

Art. 19, c. 7, d.lgs. n. 175/2016

Art. 22, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Art. 22, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Enti pubblici vigilati

Enti di diritto privato controllati

Enti pubblici vigilati

(da pubblicare in tabelle)

Per ciascuna delle società:

Per ciascuno degli enti:

6

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Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo

Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento U.O. di riferimentoIndividuazione /

elaborazione dato

Validazione e trasmissione del

dato

Pubblicazione del dato

Termine di pubblicazione

ALLEGATO C) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENC O DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013

Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico (l ink al sito dell'ente)

Annuale (art. 20, c. 2, d.lgs. n.

39/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

Art. 22, c. 3, d.lgs. n. 33/2013

Collegamento con i siti istituzionali degli enti di diritto privato controllati Annuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

Rappresentazione graficaArt. 22, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013

Rappresentazione graficaUna o più rappresentazioni grafiche che evidenziano i rapporti tra l'amministrazione e gli enti pubblici vigilati, le società partecipate, gli enti di diritto privato controllati

Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

Dati aggregati attività amministrativa

Art. 24, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Dati aggregati attività amministrativaDati relativi alla attività amministrativa, in forma aggregata, per settori di attività, per competenza degli organi e degli uffici, per tipologia di procedimenti

Art. 35, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

1) breve descrizione del procedimento con indicazione di tutti i riferimenti normativi utiliTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Tutte le U.O.Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

modifica

Art. 35, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

2) unità organizzative responsabili dell'istruttoriaTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Tutte le U.O.Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

modifica

Art. 35, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

3) l'ufficio del procedimento, unitamente ai recapiti telefonici e alla casella di posta elettronica istituzionale

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)Tutte le U.O.

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

modifica

Art. 35, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

4) ove diverso, l'ufficio competente all'adozione del provvedimento finale, con l'indicazione del nome del responsabile dell'ufficio unitamente ai rispettivi recapiti telefonici e alla casella di posta elettronica istituzionale

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)Tutte le U.O.

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

modifica

Art. 35, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013

5) modalità con le quali gli interessati possono ottenere le informazioni relative ai procedimenti in corso che li riguardino

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)Tutte le U.O.

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

modifica

Art. 35, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013

6) termine fissato in sede di disciplina normativa del procedimento per la conclusione con l'adozione di un provvedimento espresso e ogni altro termine procedimentale rilevante

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)Tutte le U.O.

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

modifica

Art. 35, c. 1, lett. g), d.lgs. n. 33/2013

7) procedimenti per i quali il provvedimento dell'amministrazione può essere sostituito da una dichiarazione dell'interessato ovvero il procedimento può concludersi con il silenzio-assenso dell'amministrazione

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)Tutte le U.O.

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

modifica

Art. 35, c. 1, lett. h), d.lgs. n. 33/2013

8) strumenti di tutela amministrativa e giurisdizionale, riconosciuti dalla legge in favore dell'interessato, nel corso del procedimento nei confronti del provvedimento finale ovvero nei casi di adozione del provvedimento oltre il termine predeterminato per la sua conclusione e i modi per attivarli

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)Tutte le U.O.

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

modifica

Art. 35, c. 1, lett. i), d.lgs. n. 33/2013

9) link di accesso al servizio on line, ove sia già disponibile in rete, o tempi previsti per la sua attivazioneTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Tutte le U.O.Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

modifica

Art. 35, c. 1, lett. l), d.lgs. n. 33/2013

10) modalità per l'effettuazione dei pagamenti eventualmente necessari, con i codici IBAN identificativi del conto di pagamento, ovvero di imputazione del versamento in Tesoreria, tramite i quali i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bonifico bancario o postale, ovvero gli identificativi del conto corrente postale sul quale i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bollettino postale, nonchè i codici identificativi del pagamento da indicare obbligatoriamente per il versamento

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)Tutte le U.O.

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

modifica

Art. 35, c. 1, lett. m), d.lgs. n. 33/2013

11) nome del soggetto a cui è attribuito, in caso di inerzia, il potere sostitutivo, nonchè modalità per attivare tale potere, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)Tutte le U.O.

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

modifica

Art. 35, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013

1) atti e documenti da allegare all'istanza e modulistica necessaria, compresi i fac-simile per le autocertificazioni

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)Tutte le U.O.

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

modifica

Art. 35, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 e Art. 1, c. 29, l. 190/2012

2) uffici ai quali rivolgersi per informazioni, orari e modalità di accesso con indicazione degli indirizzi, recapiti telefonici e caselle di posta elettronica istituzionale a cui presentare le istanze

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)Tutte le U.O.

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

modifica

Monitoraggio tempi procedimentali

Art. 24, c. 2, d.lgs. n. 33/2013Art. 1, c. 28, l. n. 190/2012

Monitoraggio tempi procedimentali Risultati del monitoraggio periodico concernente il rispetto dei tempi procedimentali

Dichiarazioni sostitutive e acquisizione d'ufficio dei dati

Art. 35, c. 3, d.lgs. n. 33/2013

Recapiti dell'ufficio responsabile

Recapiti telefonici e casella di posta elettronica istituzionale dell'ufficio responsabile per le attività volte a gestire, garantire e verificare la trasmissione dei dati o l'accesso diretto degli stessi da parte delle amministrazioni procedenti all'acquisizione d'ufficio dei dati e allo svolgimento dei controlli sulle dichiarazioni sostitutive

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Certificazioni anagrafiche e sala

contrattazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

modifica

Art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 /Art. 1, co. 16 della l. n. 190/2012

Provvedimenti organi indirizzo politico Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei procedimenti di: scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta (link alla sotto-sezione "bandi di gara e contratti"); .......

U.O. Provveditorato e protocollo

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

…..accordi stipulati dall'amministrazione con soggetti privati o con altre amministrazioni pubbliche. Tutte le U.O.Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Provvedimenti organi indirizzo politico

Art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 /Art. 1, co. 16 della l. n. 190/2012

Provvedimenti organi indirizzo politico Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei procedimenti di: autorizzazione o concessione; concorsi e prove selettive per l'assunzione del personale e progressioni di carriera.

Art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 /Art. 1, co. 16 della l. n. 190/2012

Provvedimenti dirigenti amministrativi Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei procedimenti di: scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta (link alla sotto-sezione "bandi di gara e contratti");.....

U.O. Provveditorato e protocollo

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

…..accordi stipulati dall'amministrazione con soggetti privati o con altre amministrazioni pubbliche. Tutte le U.O.Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Provvedimenti dirigenti amministrativi

Art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 /Art. 1, co. 16 della l. n. 190/2012

Provvedimenti dirigenti amministrativi Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei procedimenti di: autorizzazione o concessione; concorsi e prove selettive per l'assunzione del personale e progressioni di carriera.

Art. 25, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

Tipologie di controlloElenco delle tipologie di controllo a cui sono assoggettate le imprese in ragione della dimensione e del settore di attività, con l'indicazione per ciascuna di esse dei criteri e delle relative modalità di svolgimento

Art. 25, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

Obblighi e adempimentiElenco degli obblighi e degli adempimenti oggetto delle attività di controllo che le imprese sono tenute a rispettare per ottemperare alle disposizioni normative

Art. 4 delib. Anac n. 39/2016 Codice Identificativo Gara (CIG) Tempestivo

U.O. Provveditorato e protocollo

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 8 gg. dalla

pubblicazione

all'Albo Camerale

del provvedimento

Art. 1, c. 32, l. n. 190/2012 Art. 37, c. 1, lett. a) d.lgs. n. 33/2013 Art. 4 delib. Anac n. 39/2016

Struttura proponente, Oggetto del bando, Procedura di scelta del contraente, Elenco degli operatori invitati a presentare offerte/Numero di offerenti che hanno partecipato al procedimento, Aggiudicatario, Importo di aggiudicazione, Tempi di completamento dell'opera servizio o fornitura, Importo delle somme liquidate

TempestivoU.O. Provveditorato e

protocollo

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

entro 7 gg. dal

pagamento

Art. 1, c. 32, l. n. 190/2012 Art. 37, c. 1, lett. a) d.lgs. n. 33/2013 Art. 4 delib. Anac n. 39/2016

Tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in un formato digitale standard aperto con informazioni sui contratti relative all'anno precedente (nello specifico: Codice Identificativo Gara (CIG), struttura proponente, oggetto del bando, procedura di scelta del contraente, elenco degli operatori invitati a presentare offerte/numero di offerenti che hanno partecipato al procedimento, aggiudicatario, importo di aggiudicazione, tempi di completamento dell'opera servizio o fornitura, importo delle somme liquidate)

Annuale (art. 1, c. 32, l. n.

190/2012)

U.O. Provveditorato e protocollo

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 31/01 con

riferimento

all'anno

precedente

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 Artt. 21, c. 7, e 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016

Atti relativi alla programmazione di lavori, opere, servizi e forniture

Programma biennale degli acquisti di beni e servizi, programma triennale dei lavori pubblici e relativi aggiornamenti annuali

TempestivoU.O. Provveditorato e

protocollo

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

entro 31/12

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016

Avvisi di preinformazione - Avvisi di preinformazione (art. 70, c. 1, 2 e 3, dlgs n. 50/2016); Bandi ed avvisi di preinformazioni (art. 141, dlgs n. 50/2016)

TempestivoU.O. Provveditorato e

protocollo

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 8 gg. dalla

pubblicazione

all'Albo Camerale

del provvedimento

Semestrale (art. 23, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

30 gg. dalla fine del

semestre

Provvedimenti dirigenti amministrativi

Semestrale (art. 23, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

30 gg. dalla fine del

semestre

Informazioni sulle singole procedure in formato

tabellare

Tipologie di procedimento

Provvedimenti

Controlli sulle imprese

Tipologie di procedimento

(da pubblicare in tabelle)

Provvedimenti organi indirizzo politico

Dati previsti dall'articolo 1, comma 32, della legge 6 novembre 2012, n. 190 Informazioni sulle singole procedure

(da pubblicare secondo le "Specifiche tecniche per la pubblicazione dei dati ai

sensi dell'art. 1, comma 32, della Legge n. 190/2012", adottate secondo quanto indicato nella delib. Anac 39/2016)

Attività e procedimenti

Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del dlgs 97/2016

Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del d.lgs. 97/2016

Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del d.lgs. 97/2016

Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del d.lgs. 97/2016

Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del d.lgs. 97/2016

Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del d.lgs. 97/2016

Per ciascuna tipologia di procedimento:

Per i procedimenti ad istanza di parte:

Per ciascuna procedura:

7

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Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo

Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento U.O. di riferimentoIndividuazione /

elaborazione dato

Validazione e trasmissione del

dato

Pubblicazione del dato

Termine di pubblicazione

ALLEGATO C) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENC O DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016

Delibera a contrarre o atto equivalente (per tutte le procedure)Tempestivo

U.O. Provveditorato e protocollo

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 8 gg. dalla

pubblicazione

all'Albo Camerale

del provvedimento

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016

Avvisi e bandi - Avviso (art. 19, c. 1, dlgs n. 50/2016); Avviso di indagini di mercato (art. 36, c. 7, dlgs n. 50/2016 e Linee guida ANAC); Avviso di formazione elenco operatori economici e pubblicazione elenco (art. 36, c. 7, dlgs n. 50/2016 e Linee guida ANAC); Bandi ed avvisi (art. 36, c. 9, dlgs n. 50/2016); Bandi ed avvisi (art. 73, c. 1, e 4, dlgs n. 50/2016); Bandi ed avvisi (art. 127, c. 1, dlgs n. 50/2016); Avviso periodico indicativo (art. 127, c. 2, dlgs n. 50/2016); Avviso relativo all’esito della procedura; Pubblicazione a livello nazionale di bandi e avvisi; Bando di concorso (art. 153, c. 1, dlgs n. 50/2016); Avviso di aggiudicazione (art. 153, c. 2, dlgs n. 50/2016); Bando di concessione, invito a presentare offerta, documenti di gara (art. 171, c. 1 e 5, dlgs n. 50/2016); Avviso in merito alla modifica dell’ordine di importanza dei criteri, Bando di concessione (art. 173, c. 3, dlgs n. 50/2016);Bando di gara (art. 183, c. 2, dlgs n. 50/2016); Avviso costituzione del privilegio (art. 186, c. 3, dlgs n. 50/2016); Bando di gara (art. 188, c. 3, dlgs n. 50/2016)

TempestivoU.O. Provveditorato e

protocollo

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 8 gg. dalla

pubblicazione

all'Albo Camerale

del provvedimento

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016

Avviso sui risultati della procedura di affidamento - Avviso sui risultati della procedura di affidamento con indicazione dei soggetti invitati (art. 36, c. 2, dlgs n. 50/2016); Bando di concorso e avviso sui risultati del concorso (art. 141, dlgs n. 50/2016); Avvisi relativi l’esito della procedura, possono essere raggruppati su base trimestrale (art. 142, c. 3, dlgs n. 50/2016); Elenchi dei verbali delle commissioni di gara

TempestivoU.O. Provveditorato e

protocollo

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 30 gg. fine

trimestre

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016

Avvisi sistema di qualificazione - Avviso sull’esistenza di un sistema di qualificazione, di cui all’Allegato XIV, parte II, lettera H; Bandi, avviso periodico indicativo; avviso sull’esistenza di un sistema di qualificazione; Avviso di aggiudicazione (art. 140, c. 1, 3 e 4, dlgs n. 50/2016)

TempestivoU.O. Provveditorato e

protocollo

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. fine

trimestre

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016

Affidamenti Gli atti relativi agli affidamenti diretti di lavori, servizi e forniture di somma urgenza e di protezione civile, con specifica dell'affidatario, delle modalità della scelta e delle motivazioni che non hanno consentito il ricorso alle procedure ordinarie (art. 163, c. 10, dlgs n. 50/2016); tutti gli atti connessi agli affidamenti in house in formato open data di appalti pubblici e contratti di concessione tra enti (art. 192 c. 3, dlgs n. 50/2016)

TempestivoU.O. Provveditorato e

protocollo

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 8 gg. dalla

pubblicazione

all'Albo Camerale

del provvedimento

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016

Informazioni ulteriori - Contributi e resoconti degli incontri con portatori di interessi unitamente ai progetti di fattibilità di grandi opere e ai documenti predisposti dalla stazione appaltante (art. 22, c. 1, dlgs n. 50/2016); Informazioni ulteriori, complementari o aggiuntive rispetto a quelle previste dal Codice; Elenco ufficiali operatori economici (art. 90, c. 10, dlgs n. 50/2016)

TempestivoU.O. Provveditorato e

protocollo

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

entro 30 gg.

dall'incontro

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016

Provvedimento che determina le esclusioni dalla procedura di affidamento e le ammissioni all'esito delle valutazioni

dei requisiti soggettivi, economico-finanziari e tecnico-professionali.

Provvedimenti di esclusione e di amminssione (entro 2 giorni dalla loro adozione) TempestivoU.O. Provveditorato e

protocollo

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

entro 2 gg.

dall'adozione

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016

Composizione della commissione giudicatrice e i curricula dei suoi

componenti.Composizione della commissione giudicatrice e i curricula dei suoi componenti. Tempestivo

U.O. Provveditorato e protocollo

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 8 gg. dalla

pubblicazione

all'Albo Camerale

del provvedimento

Art. 1, co. 505, l. 208/2015 disposizione speciale rispetto all'art. 21 del d.lgs. 50/2016)

ContrattiTesto integrale di tutti i contratti di acquisto di beni e di servizi di importo unitario stimato superiore a 1 milione di euro in esecuzione del programma biennale e suoi aggiornamenti

TempestivoU.O. Provveditorato e

protocollo

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 8 gg. dalla

pubblicazione

all'Albo Camerale

del provvedimento

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016

Resoconti della gestione finanziaria dei contratti al termine della loro esecuzione

Resoconti della gestione finanziaria dei contratti al termine della loro esecuzione TempestivoU.O. Provveditorato e

protocollo

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

entro 31/12 per i

contratti dell'anno

precedente

Criteri e modalitàArt. 26, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Criteri e modalitàAtti con i quali sono determinati i criteri e le modalità cui le amministrazioni devono attenersi per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Servizi finanziari, contributi

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. da

adozione/modifica

atto o documento

Art. 26, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese e comunque di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati di importo superiore a mille euro

Tempestivo (art. 26, c. 3, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Servizi finanziari, contributi

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 30 gg. da

adozione/modifica

atto o documento

Art. 27, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

1) nome dell'impresa o dell'ente e i rispettivi dati fiscali o il nome di altro soggetto beneficiarioTempestivo

(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Servizi finanziari, contributi

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 30 gg. da

adozione/modifica

atto o documento

Art. 27, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

2) importo del vantaggio economico corrispostoTempestivo

(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Servizi finanziari, contributi

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 30 gg. da

adozione/modifica

atto o documento

Art. 27, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

3) norma o titolo a base dell'attribuzioneTempestivo

(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Servizi finanziari, contributi

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 30 gg. da

adozione/modifica

atto o documento

Art. 27, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013

4) ufficio e funzionario o dirigente responsabile del relativo procedimento amministrativoTempestivo

(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Servizi finanziari, contributi

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 30 gg. da

adozione/modifica

atto o documento

Art. 27, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013

5) modalità seguita per l'individuazione del beneficiarioTempestivo

(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Servizi finanziari, contributi

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 30 gg. da

adozione/modifica

atto o documento

Art. 27, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013

6) link al progetto selezionatoTempestivo

(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Servizi finanziari, contributi

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 30 gg. da

adozione/modifica

atto o documento

Art. 27, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013

7) link al curriculum vitae del soggetto incaricatoTempestivo

(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Servizi finanziari, contributi

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 30 gg. da

adozione/modifica

atto o documento

Art. 27, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Elenco (in formato tabellare aperto) dei soggetti beneficiari degli atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese e di attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati di importo superiore a mille euro

Annuale (art. 27, c. 2, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Servizi finanziari, contributi

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Entro 30 gg. da

adozione/modifica

atto o documento

Art. 29, c. 1, d.lgs. n. 33/2013Art. 5, c. 1, d.p.c.m. 26 aprile 2011

Documenti e allegati del bilancio preventivo, nonché dati relativi al bilancio di previsione di ciascun anno in forma sintetica, aggregata e semplificata, anche con il ricorso a rappresentazioni grafiche

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'atto

Art. 29, c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 e d.p.c.m. 29 aprile 2016

Dati relativi alle entrate e alla spesa dei bilanci preventivi in formato tabellare aperto in modo da consentire l'esportazione, il trattamento e il riutilizzo.

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'atto

Bandi di gara e contratti

Atti delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti

aggiudicatori distintamente per ogni procedura

Bilancio preventivo e consuntivo

Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici

Atti di concessione

Atti di concessione

(da pubblicare in tabelle creando un collegamento con la pagina nella quale

sono riportati i dati dei relativi provvedimenti finali)

(NB: è fatto divieto di diffusione di dati da cui sia possibile ricavare informazioni

relative allo stato di salute e alla situazione di disagio economico-sociale degli interessati, come previsto dall'art.

26, c. 4, del d.lgs. n. 33/2013)

Atti relativi alle procedure per l’affidamento di appalti pubblici di servizi, forniture, lavori e opere, di

concorsi pubblici di progettazione, di concorsi di idee e di concessioni.

Compresi quelli tra enti nell'mabito del settore pubblico di cui all'art. 5 del dlgs

n. 50/2016

Bilancio preventivo

Per ciascun atto:

8

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Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo

Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento U.O. di riferimentoIndividuazione /

elaborazione dato

Validazione e trasmissione del

dato

Pubblicazione del dato

Termine di pubblicazione

ALLEGATO C) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENC O DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

Art. 29, c. 1, d.lgs. n. 33/2013Art. 5, c. 1, d.p.c.m. 26 aprile 2011

Documenti e allegati del bilancio consuntivo, nonché dati relativi al bilancio consuntivo di ciascun anno in forma sintetica, aggregata e semplificata, anche con il ricorso a rappresentazioni grafiche

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'atto

Art. 29, c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 e d.p.c.m. 29 aprile 2016

Dati relativi alle entrate e alla spesa dei bilanci consuntivi in formato tabellare aperto in modo da consentire l'esportazione, il trattamento e il riutilizzo.

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'atto

Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio

Art. 29, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 - Art. 19 e 22 del dlgs n. 91/2011 - Art. 18-bis del dlgs n.118/2011

Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio

Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio, con l’integrazione delle risultanze osservate in termini di raggiungimento dei risultati attesi e le motivazioni degli eventuali scostamenti e gli aggiornamenti in corrispondenza di ogni nuovo esercizio di bilancio, sia tramite la specificazione di nuovi obiettivi e indicatori, sia attraverso l’aggiornamento dei valori obiettivo e la soppressione di obiettivi già raggiunti oppure oggetto di ripianificazione

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'atto

Patrimonio immobiliareArt. 30, d.lgs. n. 33/2013

Patrimonio immobiliare Informazioni identificative degli immobili posseduti e detenutiTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Provveditorato e protocollo

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/12

Canoni di locazione o affitto

Art. 30, d.lgs. n. 33/2013

Canoni di locazione o affitto Canoni di locazione o di affitto versati o percepitiTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Provveditorato e protocollo

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

modifica

Attestazione dell'OIV o di altra struttura analoga nell'assolvimento degli obblighi di pubblicazioneAnnuale e in relazione

a delibere A.N.AC.

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dal

ricevimento atto

Documento dell'OIV di validazione della Relazione sulla Performance (art. 14, c. 4, lett. c), d.lgs. n. 150/2009)

TempestivoU.O. Segreteria

direzionale, controllo strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dal

ricevimento atto

Relazione dell'OIV sul funzionamento complessivo del Sistema di valutazione, trasparenza e integrità dei controlli interni (art. 14, c. 4, lett. a), d.lgs. n. 150/2009)

TempestivoU.O. Segreteria

direzionale, controllo strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dal

ricevimento atto

Altri atti degli organismi indipendenti di valutazione , nuclei di valutazione o altri organismi con funzioni analoghe, procedendo all'indicazione in forma anonima dei dati personali eventualmente presenti

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dal

ricevimento atto

Organi di revisione amministrativa e contabile

Relazioni degli organi di revisione amministrativa e contabile

Relazioni degli organi di revisione amministrativa e contabile al bilancio di previsione o budget, alle relative variazioni e al conto consuntivo o bilancio di esercizio

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dal

ricevimento atto

Corte dei conti Rilievi Corte dei contiTutti i rilievi della Corte dei conti ancorchè non recepiti riguardanti l'organizzazione e l'attività delle amministrazioni stesse e dei loro uffici

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dal

ricevimento atto

Carta dei servizi e standard di qualità

Art. 32, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Carta dei servizi e standard di qualità Carta dei servizi o documento contenente gli standard di qualità dei servizi pubbliciTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Relazioni Esterne e marketing dei servizi

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'atto di

modifica

Art. 1, c. 2, d.lgs. n. 198/2009

Notizia del ricorso in giudizio proposto dai titolari di interessi giuridicamente rilevanti ed omogenei nei confronti delle amministrazioni e dei concessionari di servizio pubblico al fine di ripristinare il corretto svolgimento della funzione o la corretta erogazione di un servizio

TempestivoU.O. Segreteria

direzionale, controllo strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dal

ricevimento atto

Art. 4, c. 2, d.lgs. n. 198/2009

Sentenza di definizione del giudizio TempestivoU.O. Segreteria

direzionale, controllo strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dal

ricevimento atto

Art. 4, c. 6, d.lgs. n. 198/2009

Misure adottate in ottemperanza alla sentenza TempestivoU.O. Segreteria

direzionale, controllo strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dal

ricevimento atto

Costi contabilizzati

Art. 32, c. 2, lett. a), d.lgs. n. 33/2013Art. 10, c. 5, d.lgs. n. 33/2013

Costi contabilizzati

(da pubblicare in tabelle)

Costi contabilizzati dei servizi erogati agli utenti, sia finali che intermedi e il relativo andamento nel tempoAnnuale

(art. 10, c. 5, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Segreteria direzionale, controllo

strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dal

ricevimentto dei

Costi Standard da

Unioncamere

Liste di attesaArt. 41, c. 6, d.lgs. n. 33/2013

Liste di attesa (obbligo di pubblicazione a carico di enti, aziende e strutture pubbliche e private che erogano prestazioni per conto del servizio sanitario)

(da pubblicare in tabelle)

Criteri di formazione delle liste di attesa, tempi di attesa previsti e tempi medi effettivi di attesa per ciascuna tipologia di prestazione erogata

Servizi in rete

Art. 7 co. 3 d.lgs. 82/2005 modificato dall’art. 8 co. 1 del d.lgs. 179/16

Risultati delle indagini sulla soddisfazione da parte degli utenti rispetto alla qualità dei servizi in rete e statistiche di utilizzo dei servizi in rete

Risultati delle rilevazioni sulla soddisfazione da parte degli utenti rispetto alla qualità dei servizi in rete resi all’utente, anche in termini di fruibilità, accessibilità e tempestività, statistiche di utilizzo dei servizi in rete.

Tempestivo U.O. Relazioni Esterne e

marketing dei servizi

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/01 con

riferimento

all'anno

precedente

Dati sui pagamentiArt. 4-bis, c. 2, dlgs n. 33/2013

Dati sui pagamenti (da pubblicare in tabelle)

Dati sui propri pagamenti in relazione alla tipologia di spesa sostenuta, all'ambito temporale di riferimento e ai beneficiari

Trimestrale (in fase di prima

attuazione semestrale)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dal

termine del

periodo previsto

per

l'aggiornamento

Dati sui pagamenti del servizio sanitario nazionale

Art. 41, c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Dati sui pagamenti in forma sintetica e aggregata (da pubblicare in tabelle)

Dati relativi a tutte le spese e a tutti i pagamenti effettuati, distinti per tipologia di lavoro, bene o servizio in relazione alla tipologia di spesa sostenuta, all’ambito temporale di riferimento e ai beneficiari

Indicatore dei tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi, prestazioni professionali e forniture (indicatore annuale di tempestività dei pagamenti)

Annuale (art. 33, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 31/01 con

riferimento

all'anno

precedente

Indicatore trimestrale di tempestività dei pagamentiTrimestrale

(art. 33, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. da

chiusura trimestre

Ammontare complessivo dei debiti Ammontare complessivo dei debiti e il numero delle imprese creditriciAnnuale

(art. 33, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

fPossibilmente

entro 31/01 con

riferimento

all'anno

precedente

IBAN e pagamenti informatici

Art. 36, d.lgs. n. 33/2013Art. 5, c. 1, d.lgs. n. 82/2005

IBAN e pagamenti informatici

Nelle richieste di pagamento: i codici IBAN identificativi del conto di pagamento, ovvero di imputazione del versamento in Tesoreria, tramite i quali i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bonifico bancario o postale, ovvero gli identificativi del conto corrente postale sul quale i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bollettino postale, nonchè i codici identificativi del pagamento da indicare obbligatoriamente per il versamento

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Contabilità e gestione economica del personale

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

modifica

Nuclei di valutazione e verifica degli investimenti

pubblici

Art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Informazioni realtive ai nuclei di valutazione e verificadegli investimenti pubblici(art. 1, l. n. 144/1999)

Informazioni relative ai nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, incluse le funzioni e i compiti specifici ad essi attribuiti, le procedure e i criteri di individuazione dei componenti e i loro nominativi (obbligo previsto per le amministrazioni centrali e regionali)

Atti di programmazione delle opere pubbliche

Art. 38, c. 2 e 2 bis d.lgs. n. 33/2013Art. 21 co.7 d.lgs. n. 50/2016Art. 29 d.lgs. n. 50/2016

Atti di programmazione delle opere pubbliche

Atti di programmazione delle opere pubbliche (link alla sotto-sezione "bandi di gara e contratti").A titolo esemplificativo: - Programma triennale dei lavori pubblici, nonchè i relativi aggiornamenti annuali, ai sensi art. 21 d.lgs. n 50/2016- Documento pluriennale di pianificazione ai sensi dell’art. 2 del d.lgs. n. 228/2011, (per i Ministeri)

Tempestivo (art.8, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

U.O. Provveditorato e protocollo

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'adozione

dell'atto

Art. 38, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Informazioni relative ai tempi e agli indicatori di realizzazione delle opere pubbliche in corso o completateTempestivo

(art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Provveditorato e protocollo

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'atto di

programmazione

Art. 38, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Informazioni relative ai costi unitari di realizzazione delle opere pubbliche in corso o completateTempestivo

(art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

U.O. Provveditorato e protocollo

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'atto di

programmazione

Tempi costi e indicatori di realizzazione delle opere

pubbliche

Bilanci

Servizi erogati

Indicatore di tempestività dei pagamenti

Controlli e rilievi sull'amministrazion

e

consuntivo

Beni immobili e gestione patrimonio

Class action

Pagamenti dell'Amministrazio

ne

Opere pubbliche

Art. 33, d.lgs. n. 33/2013

Tempi, costi unitari e indicatori di realizzazione delle opere pubbliche in corso o completate.

(da pubblicare in tabelle, sulla base dello schema tipo redatto dal Ministero dell'economia e della finanza d'intesa con l'Autorità nazionale anticorruzione )

Organismi indipendenti di valutazione, nuclei di

valutazione o altri organismi con funzioni

analoghe

Atti degli Organismi indipendenti di valutazione, nuclei di valutazione o altri

organismi con funzioni analoghe

Art. 31, d.lgs. n. 33/2013

Bilancio consuntivo

Indicatore di tempestività dei pagamenti

Class action

Non di competenza della CCIAA

Non di competenza della CCIAA

Non di competenza della CCIAA

9

Page 64: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA ... a Delibera 10_2017-1_170306010745.pdf · come Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT)

Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo

Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento U.O. di riferimentoIndividuazione /

elaborazione dato

Validazione e trasmissione del

dato

Pubblicazione del dato

Termine di pubblicazione

ALLEGATO C) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENC O DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

Art. 39, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

Atti di governo del territorio quali, tra gli altri, piani territoriali, piani di coordinamento, piani paesistici, strumenti urbanistici, generali e di attuazione, nonché le loro varianti

Art. 39, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Documentazione relativa a ciascun procedimento di presentazione e approvazione delle proposte di trasformazione urbanistica di iniziativa privata o pubblica in variante allo strumento urbanistico generale comunque denominato vigente nonché delle proposte di trasformazione urbanistica di iniziativa privata o pubblica in attuazione dello strumento urbanistico generale vigente che comportino premialità edificatorie a fronte dell'impegno dei privati alla realizzazione di opere di urbanizzazione extra oneri o della cessione di aree o volumetrie per finalità di pubblico interesse

Informazioni ambientali Informazioni ambientali che le amministrazioni detengono ai fini delle proprie attività istituzionali:

Stato dell'ambiente1) Stato degli elementi dell'ambiente, quali l'aria, l'atmosfera, l'acqua, il suolo, il territorio, i siti naturali, compresi gli igrotopi, le zone costiere e marine, la diversità biologica ed i suoi elementi costitutivi, compresi gli organismi geneticamente modificati, e, inoltre, le interazioni tra questi elementi

Fattori inquinanti2) Fattori quali le sostanze, l'energia, il rumore, le radiazioni od i rifiuti, anche quelli radioattivi, le emissioni, gli scarichi ed altri rilasci nell'ambiente, che incidono o possono incidere sugli elementi dell'ambiente

Misure incidenti sull'ambiente e relative analisi di impatto

3) Misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonché le attività che incidono o possono incidere sugli elementi e sui fattori dell'ambiente ed analisi costi-benefìci ed altre analisi ed ipotesi economiche usate nell'àmbito delle stesse

Misure a protezione dell'ambiente e relative analisi di impatto

4) Misure o attività finalizzate a proteggere i suddetti elementi ed analisi costi-benefìci ed altre analisi ed ipotesi economiche usate nell'àmbito delle stesse

Relazioni sull'attuazione della legislazione

5) Relazioni sull'attuazione della legislazione ambientale

Stato della salute e della sicurezza umana6) Stato della salute e della sicurezza umana, compresa la contaminazione della catena alimentare, le condizioni della vita umana, il paesaggio, i siti e gli edifici d'interesse culturale, per quanto influenzabili dallo stato degli elementi dell'ambiente, attraverso tali elementi, da qualsiasi fattore

Relazione sullo stato dell'ambiente del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio

Relazione sullo stato dell'ambiente redatta dal Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio

Elenco delle strutture sanitarie private accreditate

Accordi intercorsi con le strutture private accreditate

Art. 42, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

Provvedimenti adottati concernenti gli interventi straordinari e di emergenza che comportano deroghe alla legislazione vigente, con l'indicazione espressa delle norme di legge eventualmente derogate e dei motivi della deroga, nonché con l'indicazione di eventuali atti amministrativi o giurisdizionali intervenuti

Art. 42, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

Termini temporali eventualmente fissati per l'esercizio dei poteri di adozione dei provvedimenti straordinari

Art. 42, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

Costo previsto degli interventi e costo effettivo sostenuto dall'amministrazione

Art. 10, c. 8, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza

Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza e suoi allegati, le misure integrative di prevenzione della corruzione individuate ai sensi dell’articolo 1,comma 2-bis della legge n. 190 del 2012, (MOG 231)

AnnualeU.O. Gestione Risorse

Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'adozione

Art. 1, c. 8, l. n. 190/2012, Art. 43, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza

Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza TempestivoU.O. Gestione Risorse

Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'individuazione

Regolamenti per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità

Regolamenti per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità (laddove adottati) TempestivoU.O. Gestione Risorse

Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'adozione

Art. 1, c. 14, l. n. 190/2012

Relazione del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza

Relazione del responsabile della prevenzione della corruzione recante i risultati dell’attività svolta (entro il 15 dicembre di ogni anno)

Annuale (ex art. 1, c. 14, L. n.

190/2012)

U.O. Gestione Risorse Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 15/12

Art. 1, c. 3, l. n. 190/2012

Provvedimenti adottati dall'A.N.AC. ed atti di adeguamento a tali provvedimenti

Provvedimenti adottati dall'A.N.AC. ed atti di adeguamento a tali provvedimenti in materia di vigilanza e controllo nell'anticorruzione

TempestivoU.O. Gestione Risorse

Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

comunicazione del

provvedimento e

entro 30 gg.

dall'adozione atto

Art. 18, c. 5, d.lgs. n. 39/2013

Atti di accertamento delle violazioni Atti di accertamento delle violazioni delle disposizioni di cui al d.lgs. n. 39/2013 TempestivoU.O. Gestione Risorse

Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

notifica

Art. 5, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 / Art. 2, c. 9-bis, l. 241/90

Accesso civico "semplice"concernente dati, documenti e informazioni soggetti a pubblicazione obbligatoria

Nome del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza cui è presentata la richiesta di accesso civico, nonchè modalità per l'esercizio di tale diritto, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale e nome del titolare del potere sostitutivo, attivabile nei casi di ritardo o mancata risposta, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale

TempestivoU.O. Relazioni Esterne e

marketing dei servizi

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

modifica

Art. 5, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Accesso civico "generalizzato" concernente dati e documenti ulteriori

Nomi Uffici competenti cui è presentata la richiesta di accesso civico, nonchè modalità per l'esercizio di tale diritto, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale

TempestivoU.O. Relazioni Esterne e

marketing dei servizi

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

modifica

Linee guida Anac FOIA (del. 1309/2016)

Registro degli accessi Elenco delle richieste di accesso (atti, civico e generalizzato) con indicazione dell’oggetto e della data della richiesta nonché del relativo esito con la data della decisione

SemestraleU.O. Relazioni Esterne e

marketing dei servizi

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. da fine

semestre

Art. 53, c. 1 bis, d.lgs. 82/2005 modificato dall’art. 43 del d.lgs. 179/16

Catalogo dei dati, metadati e delle banche dati

Catalogo dei dati, dei metadati definitivi e delle relative banche dati in possesso delle amministrazioni, da pubblicare anche tramite link al Repertorio nazionale dei dati territoriali (www.rndt.gov.it), al catalogo dei dati della PA e delle banche dati www.dati.gov.it e e http://basidati.agid.gov.it/catalogo gestiti da AGID

Tempestivo U.O. E-Government e

sistemi informativi

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg. dalla

modifica

Art. 53, c. 1, bis, d.lgs. 82/2005

RegolamentiRegolamenti che disciplinano l'esercizio della facoltà di accesso telematico e il riutilizzo dei dati, fatti salvi i dati presenti in Anagrafe tributaria

AnnualeU.O. E-Government e

sistemi informativi

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'adozione atto

Obiettivi di accessibilità dei dei soggetti disabili agli strumenti informatici per l'anno corrente (entro il 31 marzo di ogni anno…..

U.O. E-Government e sistemi informativi

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30/04 di ogni

anno

…. e lo stato di attuazione del "piano per l'utilizzo del telelavoro" nella propria organizzazione U.O. Gestione Risorse

Umane

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'adozione atto

Relazione Previsionale e ProgrammaticaU.O. Segreteria

direzionale, controllo strategico, partecipazioni

Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

Entro 30 gg.

dall'adozione/modi

fica atto o

documento

Altro Tutte le U.O.Funzionario/

Dipendente delegato

della U.O.

Responsabile U.O.

di riferimento

Funzionario delegato

U.O. Relazioni

Esterne

entro 30 gg.

dalll'adozione

dell'atto/modifica

dato

Altri contenuti Dati ulteriori

Art. 7-bis, c. 3, d.lgs. n. 33/2013Art. 1, c. 9, lett. f), l. n. 190/2012

Dati ulteriori

(NB: nel caso di pubblicazione di dati non previsti da norme di legge si deve procedere alla anonimizzazione dei dati personali eventualmente presenti, in virtù di quanto disposto dall'art. 4, c. 3, del d.lgs. n. 33/2013)

….

Non di competenza della CCIAA

* I dati oggetto di pubblicazione obbligatoria solo modificati dal dlgs 97/2016 è opportuno rimangano pubblicati sui siti (es. dati dei dirigenti già pubblicati ai sensi dell'art. 15 del previgente testo del dlgs 33/2013)

Art. 9, c. 7, d.l. n. 179/2012 convertito con modificazioni dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221

Obiettivi di accessibilità

(da pubblicare secondo le indicazioni contenute nella circolare dell'Agenzia per l'Italia digitale n. 1/2016 e s.m.i.)

Annuale (ex art. 9, c. 7, D.L. n.

179/2012)

Pianificazione e governo del territorio

Accessibilità e Catalogo dei dati, metadati e

banche dati

Altri contenuti Accesso civico

Strutture sanitarie private accreditate

Altri contenuti

Interventi straordinari e di

emergenza

Informazioni ambientali

Altri contenuti Prevenzione della

Corruzione

Pianificazione e governo del territorio

(da pubblicare in tabelle)

Strutture sanitarie private accreditate

(da pubblicare in tabelle)

Interventi straordinari e di emergenza

(da pubblicare in tabelle)

Art. 41, c. 4, d.lgs. n. 33/2013

Art. 40, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Non di competenza della CCIAA

Non di competenza della CCIAA

Non di competenza della CCIAA

Non di competenza della CCIAA

Non di competenza della CCIAA

Non di competenza della CCIAA

Non di competenza della CCIAA

Non di competenza della CCIAA

Non di competenza della CCIAA

Non di competenza della CCIAA

Non di competenza della CCIAA

Non di competenza della CCIAA

Non di competenza della CCIAA

Non di competenza della CCIAA

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