PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2015 … · 2015-02-04 · PIANO TRIENNALE DI...
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AU T O RI T Á DI BACI N O DE LLA BASI LICAT A
P I A N O T R I ENN A L E D I P R E V EN Z I ON E DE L L A C O R R U Z IO NE
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Indice
1. Premessa
2. Riferimenti normativi
3. L’Autorità di Bacino: ambito normativo di riferimento, mandato istituzionale e mission,
struttura organizzativa
4. Mappatura dei procedimenti
4.1 Analisi delle attività, eventi rischiosi e misure da adottare
5. Le misure di prevenzione del PTTC dell’Autorità di Bacino
5.1 Le misure obbligatorie
5.2 Le misure di prevenzione ulteriori discendenti da atti organizzativi interni e
derivanti dalle specificità dell’Ente
6. Riepilogo delle azioni per l’attuazione delle misure di prevenzione e programmazione
temporale
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1. Premessa
Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (PTPC) rappresenta il documento
fondamentale dell’Ente per la definizione della strategia di prevenzione della corruzione nello
svolgimento delle attività di competenza.
Il Piano è un documento di natura programmatica che comprende tutte le misure di prevenzione
obbligatorie per legge ed eventuali ulteriori misure adeguate alle specificità dell’Ente.
Il presente PTPC dell’Autorità di Bacino della Basilicata riguarda il triennio 2015-2017 e
costituisce il primo aggiornamento del Piano vigente, approvato con determina dirigenziale
n.80D/2014/D.016 del 30/1/2014.
Le principali misure attuate nel corso dell’anno 2014 sono state la formazione di tutto il
personale sui temi della prevenzione della corruzione e della trasparenza e integrità,
l’approvazione e la diffusione del Codice di comportamento dei dipendenti, l’introduzione di
nuove modalità per l’autorizzazione allo svolgimento di incarichi extraistituzionali.
Nell’attuazione del PTPC hanno costituito fattori positivi la proficua collaborazione del
Responsabile della prevenzione della corruzione sia con il Segretario Generale, sia con il
Responsabile della Trasparenza, con i quali sono state condivise le azioni e le misure intraprese,
nonché il supporto dei funzionari che, soprattutto a seguito delle attività formative svolte, ha
condiviso l’importanza delle tematiche contenute nel Piano.
Tuttavia il livello di attuazione del PTPC vigente può ritenersi parzialmente soddisfacente
avendo inizialmente scontato l'assenza nell'Ente di uno specifico know-how e la diffusa scarsa
conoscenza dei temi corruzione e trasparenza.
La Relazione annuale redatta dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione nel mese di
dicembre 2014, ai sensi dell’art. 1 comma 14 della legge n. 190/2012 e dal Piano Nazionale
Anticorruzione (paragrafo 3.1.1., p.30), riguardante l’efficacia delle misure di prevenzione
definite dal Piano di prevenzione della corruzione 2014-2016, ha evidenziato che alcune misure
del PTPC vigente si sono rivelate troppo generiche, non specificamente calibrate sulla struttura
organizzativa e funzionale dell'AdB.
Sulla base dell’esperienza maturata nel corso di un anno con il presente aggiornamento ci si
pone l’obiettivo fondamentale di implementare le misure anticorruzione già intraprese ma anche
di introdurne di nuove, rendendole sempre più confacenti alle attività svolte dall’Ente.
2. Riferimenti normativi
La legge 6 novembre 2012, n. 190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della
corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” costituisce il primo provvedimento
organico in materia di prevenzione e repressione della corruzione. Essa ha la finalità di
rafforzare l’efficacia delle misure di contrasto al fenomeno corruttivo, uniformando
l’ordinamento giuridico italiano agli strumenti sovranazionali, fra i quali la Convenzione
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dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, adottata dall’Assemblea Generale dell’O.N.U. il 31
ottobre 2003 e ratificata dall’Italia con la legge 3 agosto 2009 n.116.
Alla legge 190/2012 sono seguiti altri provvedimenti importanti che hanno ampliato il quadro
normativo iniziale. In particolare ci si riferisce al Decreto del Presidente della Repubblica 16
aprile 2013, n.62 di approvazione del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, il
Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n.33 che rappresenta il riordino della disciplina in materia
di obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle P.A., il
Decreto Legislativo 8 aprile 2013, n.39, recante disposizioni in materia di inconferibilità e
incompatibilità di incarichi presso le P.A..
La Circolare n.1 del 25 gennaio 2013 del Dipartimento della Funzione Pubblica chiarisce il
concetto di corruzione, da intendersi come comprensivo delle situazioni in cui si riscontri
l’abuso, da parte di un soggetto, del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati.
Le situazioni di corruzione rilevanti sono quindi più ampie della fattispecie penalistica e
comprendono, oltre che l’intera gamma dei delitti contro la P.A. disciplinati dal Codice Penale,
anche le situazioni in cui si evidenzi un malfunzionamento dell’amministrazione a causa
dell’uso delle funzioni attribuite a fini privati.
Con delibera 11 settembre 2013, n.72 l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC ex CIVIT)
ha approvato il Piano Nazionale di Prevenzione della Corruzione che costituisce il riferimento
principale per l’elaborazione dei Piani di ciascuna amministrazione.
Tali Piani devono rispondere alle seguenti esigenze:
� individuare le attività nell'ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione;
� prevedere meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni idonei a prevenire
il rischio di corruzione;
� prevedere obblighi di informazione nei confronti del responsabile chiamato a vigilare sul
funzionamento e sull'osservanza del piano;
� monitorare il rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei
procedimenti;
� monitorare i rapporti tra l'amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti, che
sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi
economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità
sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dirigenti
e i dipendenti dell'amministrazione;
� individuare specifici obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli previsti dalle
disposizioni di legge.
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3. L’Autorità di Bacino: ambito normativo di rifer imento, mandato istituzionale e
mission, struttura organizzativa
L’Autorità di Bacino della Basilicata è una struttura di rilievo interregionale istituita con L.R
n.2/2001, in attuazione della L.183/89 in materia di difesa del suolo.
La legge 183, successivamente sostituita dai contenuti della Parte III del D.Lgs 152/2006, ha
introdotto un profondo processo di riordino in materia, basato sulla suddivisione del territorio in
bacini idrografici, dotati di Autorità di Governo (Autorità di Bacino) con il compito di svolgere
attività conoscitiva, pianificatoria e gestionale necessaria al raggiungimento degli obiettivi di
difesa del suolo e gestione razionale delle risorse idriche.
Secondo quanto previsto dalla legge il principale strumento per i fini suddetti è il Piano di
Bacino caratterizzato come piano territoriale di settore, con valenza conoscitiva e pianificatoria-
programmatica, da redigere anche mediante stralci relativi a specifici settori territoriali o a
particolari tematismi.
Il quadro legislativo in tema di difesa del suolo e delle risorse idriche è stato, negli ultimi anni,
fortemente modificato a seguito dell’approvazione delle Direttive 2000/60/CE in materia di
acque e 2007/60/CE in materia di rischio alluvioni, recepite in Italia rispettivamente con il
D.Lgs 152/2006 e con il D.Lgs 49/2010 ma non ancora completamente attuate. Uno dei
principali elementi della riforma è rappresentato dalla suddivisione del territorio nazionale in
otto macrodistretti che accorpano i bacini idrografici individuati dalla L.183/89, con la
conseguente soppressione delle Autorità di Bacino e l’istituzione delle Autorità di Bacino
Distrettuali aventi il compito di redigere il Piano di Bacino Distrettuale.
La mancata istituzione dei macrodistretti secondo i tempi previsti ha determinato,
successivamente all’approvazione del d.lgs.152/2006, momenti di incertezza, rendendo
necessaria, da parte del legislatore, l’emanazione di decreti correttivi che hanno confermato la
piena validità e l’efficacia dei piani e dei programmi redatti dalle Autorità di Bacino che
operano in forza della L.183/89.
Pertanto, anche in ottemperanza alla legge che l’ha istituita, la L.R.2/2001, l’AdB della
Basilicata continua pienamente a svolgere i compiti e ad assolvere alle funzioni ad essa
attribuite.
Il principale strumento di pianificazione di bacino redatto dall’AdB è il Piano Stralcio per
l’Assetto Idrogeologico (PAI), approvato nella prima stesura nel dicembre 2001, che negli anni
successivi è stato più volte aggiornato. Il PAI attualmente vigente è stato approvato dal
Comitato Istituzionale il 17 novembre 2014.
Il mandato istituzionale, la mission, la struttura organizzativa e la delimitazione territoriale
dell’AdB trovano la ragion d’essere nel complesso quadro normativo suesposto in materia di
difesa del suolo e di gestione razionale delle risorse idriche.
La mission si esplica attraverso molteplici attività: attività conoscitive delle caratteristiche
fisiche del territorio e delle componenti generali del rischio idrogeologico e idraulico (dissesti
sui versanti, esondazioni dei corsi d’acqua, mareggiate, erosione delle coste); redazione di piani
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e programmi di interventi per la difesa dai rischi delle popolazioni, delle attività economiche,
dei beni storici, culturali e ambientali; attività conoscitive e di approfondimento sulle
problematiche del deficit idrico e della siccità; redazione di programmi per l’uso razionale delle
risorse idriche. Riguardo a queste ultime l’Autorità di Bacino svolge le funzioni di struttura
tecnica di supporto per l’attuazione dell’Accordo di Programma sottoscritto dalle Regioni
Basilicata e Puglia e lo Stato, finalizzato a regolamentare la programmazione e gestione delle
risorse idriche condivise tra le due Regioni.
Dal punto di vista organizzativo e funzionale l'AdB è composta dai seguenti organi: il Comitato
Istituzionale (organo di indirizzo politico), il Comitato Tecnico (organo consultivo del C.I.), il
Segretario Generale e la Segreteria Tecnica Operativa (STO).
La STO è strutturata secondo 5 uffici, all’interno dei quali presta servizio personale
amministrativo e tecnico, quest’ultimo con carattere di alta specializzazione.
Nella tabella e nel grafico che seguono sono riportati i dati di sintesi riguardanti il personale
dell’AdB e l’articolazione degli uffici, secondo quanto disposto dalla Determinazione
Dirigenziale n.8002/2013/D.71 del 15/04/2013 “Presa d’atto della circolare n.0805/8002 del
09/04/2013 sulla riorganizzazione degli uffici”.
Unità di Personale
Qualifica Numero
Segretario Generale 1
Dirigenti 1
Categoria D 15
Categoria C 7
Categoria B 1
Totale 25
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4. Mappatura dei procedimenti
Il fattore principale per una azione adeguata di prevenzione della corruzione è la
realizzazione di una oggettiva analisi e valutazione dei rischi a partire dalla mappatura
dei procedimenti e delle attività ad essi relative, che l’Ente svolge nell’assolvimento del
proprio mandato istituzionale e della mission.
Nella tabella seguente sono riportati i più importanti procedimenti di competenza
dell’AdB svolti nell’ambito dei 5 uffici, le normative ai quali essi fanno riferimento e i tempi
assegnati per il loro espletamento.
Alla mappatura dei procedimenti è seguita l’analisi di tutte le attività attraverso le quali ciascun
procedimento si esplica e la valutazione della rischiosità associata ad ognuna di esse.
Procedimenti Principali riferimenti normativi
Atto finale Termine per
la conclusione
Ufficio
Pareri sui Piani territoriali, urbanistici e di settore
art. 4 bis delle Norme tecniche di attuazione P.A.I.
Determinazione Dirigenziale
60 gg. dalla data di presentazione dell’istanza
Segreteria Generale
Pareri in qualità di soggetto con competenza ambientale (VAS, VIA, Programmi Rgionali)
Norme tecniche di attuazione P.A.I.
Parere Termini di legge
Segreteria Generale
Selezione pubblica per l’acquisizione di personale
D.Lgs 165/2001, art. 35 – D.P.R. 487/1994
Determinazione Dirigenziale di approvazione graduatoria
6 mesi dalla data di effettuazione delle prove scritte ( art. 11, c. 5 DPR 487/94)
Affari Generali ed Organizzativi
Affidamento di lavori, servizi e forniture
Norme nazionali vigenti Regolamento AdB
Determinazione dirigenziale di affidamento
Termini di legge
Affari Generali ed Organizzativi
Pareri di compatibilità idrogeologica
art. 18 delle Norme tecniche di attuazione P.A.I.
Determinazione Dirigenziale
60 gg. dalla data di presentazione dell’istanza
Gestione dei Rischi
Pareri su interventi su aree ricadenti su cavità sotterranee
art. 33 delle Norme tecniche di attuazione P.A.I.
Determinazione Dirigenziale
60 gg. dalla data di presentazione dell’istanza
Gestione dei Rischi
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Pareri preliminari/definitivi per la realizzazione di opere di interesse pubblico su aree ricadenti su cavità sotterranee
art. 33 Norme tecniche di attuazione P.A.I.
Determinazione Dirigenziale
30 gg./60gg. dalla data di presentazione dell’istanza
Gestione dei Rischi
Riclassificazioni degli areali a rischio R3 e R4
art. 16 e 17 delle Norme tecniche di attuazione P.A.I.
Proposta di Delibera del Comitato Istituzionale
Prima seduta utile del Comitato Istituzionale
Gestione dei Rischi
Pareri preliminari/definitivi per la realizzazione di opere di interesse pubblico interessanti le aree di versante
art. 22 Norme tecniche di attuazione P.A.I.
Determinazione Dirigenziale
30gg. /60gg. dalla data di presentazione dell’istanza
Gestione dei Rischi
Pareri preliminari/definitivi per la realizzazione di opere di interesse pubblico interessanti le fasce fluviali
art. 10 Norme tecniche di attuazione P.A.I.
Determinazione Dirigenziale
30gg./60gg. dalla data di presentazione dell’istanza
Gestione dei Rischi
Classificazione di aree soggette a verifica idrogeologica (ASV)
art. 21 Norme tecniche di attuazione P.A.I.
Determinazione Dirigenziale
60 gg. dalla data di presentazione dell’istanza
Gestione dei Rischi
Richiesta di modifica delle aree di pertinenza fluviale
art. 11 Norme tecniche di attuazione P.A.I.
Proposta di Delibera del Comitato Istituzionale
60 gg. dalla data di presentazione dell’istanza
Gestione dei Rischi
Aggiornamento del PAI su iniziativa della STO
Art.25 Norme Tecniche di attuazione del PAI
Proposta di Delibera del Comitato Istituzionale
Prima seduta utile del Comitato Istituzionale
Studi e Pianificazione
Aggiornamento del PAI a seguito di segnalazioni
art. 25 comma 1 delle Norme tecniche di attuazione P.A.I.
Proposta di Delibera del Comitato Istituzionale
Prima seduta utile del Comitato Istituzionale
Gestione dei Rischi
Concessioni di derivazione e licenze di attingi mento di acque pubbliche
art. 30 comma 1 delle Norme tecniche di attuazione P.A.I.
Parere Termini di legge
Gestione dei Rischi
Gestione della cartografia regionale
L.R. 14 marzo 1994, n. 17
Cessione a titolo oneroso di Cartografia
5 gg Sistemi Informativi
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4.1 Analisi delle attività, eventi rischiosi e misure da adottare
Alla mappatura dei procedimenti è seguita l’analisi e la valutazione:
- di tutte le attività di cui ciascun procedimento si compone;
- degli eventi rischiosi associabili alle attività;
- del grado di rischiosità (rating);
- delle misure da intraprendere.
Il grado di rischiosità è stato determinato attraverso l’analisi di due dimensioni: probabilità e
impatto, secondo la metodologia indicata dal Piano Nazionale Anticorruzione nell’allegato 5.
Gli indici di valutazione utilizzati riguardanti la probabilità sono stati:
- discrezionalità;
- rilevanza esterna;
- complessità del processo;
- valore economico;
- frazionabilità del processo;
- controlli;
gli indici riguardanti l’impatto sono stati i seguenti:
- impatto organizzativo;
- impatto economico;
- impatto reputazionale;
- impatto organizzativo, economico e sull’immagine.
Per ciascuna attività, dalla valutazione combinata della probabilità e dell’impatto, è stato
determinato il grado di rischio suddiviso secondo quattro classi:
trascurabile
medio
rilevante
critico
Il presente PTPC si pone la finalità di individuare adeguate misure di prevenzione per tutte le
attività con rischio che va da medio a critico, escludendo le attività con rischio trascurabile.
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Procedimenti Attività Personale coinvolto
Evento rischioso
Rating Misura di prevenzione
1 Pareri di cui agli articoli 4bis, 10, 11, 16, 17, 18, 21, 22, 30 c.4, 33 delle Norme di Attuazione del PAI
1.1 Attribuzione dell’istanza all’istruttore da parte del dirigente/responsabile P.O.
Dirigente/ Responsabile P.O.
Abuso nella scelta del funzionario istruttore
Medio
Rotazione nell’attribuzione dell’istanza al funzionario istruttore
Attribuzione impropria di priorità temporale
Medio
Rispetto dell’ordine cronologico di arrivo delle istanze nell’avvio delle attività istruttorie
1.2 Istruttoria e valutazione dell’istanza in conformità alle NdA del PAI
Funzionario istruttore
Valutazione non oggettiva dell’istanza
Critico
Valutazione dell’istruttoria effettuata dal singolo funzionario da parte di una Commissione tecnica di più componenti
1.3 Sopralluogo sulle aree interessate dall’istanza
Dirigente/ Responsabile P.O./ Funzionari istruttori
Valutazione non oggettiva delle condizioni delle aree
Critico
Ciascun sopralluogo deve essere effettuato con la compresenza di almeno due funzionari tecnici
1.4 Rilascio del parere da parte della commissione
Dirigente/ Responsabile P.O./ Funzionari istruttori
Valutazione finale dell’istanza non oggettiva
Rilev.
Lavori della Commissione validi con la presenza di tutti i componenti
Procedimenti Attività Personale
coinvolto Evento rischioso
Rating Misura di prevenzione
2 Pareri in qualità di soggetto con competenze ambientali (VAS, VIA, Programmi Regionali)
2.1 Avvio dell’istruttoria da parte del funzionario incaricato
Dirigente/ Funzionario incaricato
Attribuzione impropria di priorità temporale
Medio
Rispetto dell’ordine cronologico di arrivo delle istanze nell’avvio delle attività istruttorie
2.2 Istruttoria e valutazione dell’istanza
Funzionario istruttore
Valutazione non oggettiva dell’istanza
Rilev.
Valutazioni effettuate mediante gruppo di lavoro di funzionari formalmente costituito
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Procedimenti Attività Personale coinvolto
Evento rischioso
Rating Misura di prevenzione
3 Aggiornamento del PAI per iniziativa della STO (art.25 della NdA del PAI)
3.1 Selezione dei comuni per i quali effettuare l’aggiornamento
Dirigente/ Responsabile P.O.
Attribuzione impropria di priorità temporale
Rilev.
Definizione dei criteri per la selezione dei comuni da sottoporre ad aggiornamento
3.2 Raccolta dati e fonti cartografiche, fotointerpretazione, perimetrazione nuovi areali a rischio
Responsabile P.O./ Funzionari istruttori
Valutazioni tecniche non oggettive
Critico
Valutazioni effettuate mediante gruppo di lavoro di funzionari formalmente costituito
3.3 Sopralluogo sui territori dei comuni oggetto dell’aggiornamento
Responsabile P.O./Funzionari Istruttori
Valutazione non oggettiva delle condizioni delle aree indagate
Critico
Ciascun sopralluogo deve essere effettuato con la compresenza di almeno due funzionari
3.4 Esame delle osservazioni riguardanti l’aggiornamento del PAI ed elaborazione di controdeduzioni
Responsabile P.O./Funzionari Istruttori
Valutazione tecnica non oggettiva
Rilev.
Valutazioni effettuate mediante gruppo di lavoro di funzionari formalmente costituito
Procedimenti Attività Personale
coinvolto Evento rischioso
Rating Misura di prevenzione
4 Aggiornamento del PAI a seguito di segnalazioni da parte di Enti o privati (art.25 della NdA del PAI)
4.1 Attribuzione delle segnalazioni agli istruttori da parte del dirigente/responsabile P.O.
Dirigente/ Responsabile P.O.
Abuso nella scelta dell’istruttore
Medio
Rotazione nell’attribuzione delle segnalazioni
Attribuzione impropria di priorità temporale
Medio
Rispetto dell’ordine cronologico di arrivo delle istanze
4.2 Istruttoria e valutazione delle segnalazioni in conformità alle NdA del PAI
Funzionario istruttore
Valutazione non oggettiva dell’istanza
Critico
Valutazione dell’istruttoria effettuata dal singolo funzionario da parte di una Commissione tecnica di più componenti , valida con la presenza di tutti i componenti
4.3 Sopralluogo sulle aree interessate dall’istanza
Dirigente/ Responsabile P.O./ Funzionari istruttori
Valutazione non oggettiva delle condizioni delle aree
Critico
Ciascun sopralluogo deve essere effettuato con la compresenza di almeno due funzionari tecnici
11
Procedimenti Attività Personale coinvolto
Evento rischioso
Rating Misura di prevenzione
5 Rilascio di concessioni di derivazione e licenze di attingimento di acque pubbliche (art.30 della NdA del PAI)
5.1 Attribuzione dell’istanza al funzionario istruttore da parte del dirigente/responsa-bile P.O.
Dirigente/ Responsabile P.O.
Abuso nella scelta del funzionario istruttore
Medio
Rotazione nell’attribuzione dell’istanza al funzionario istruttore
Attribuzione impropria di priorità temporale
Medio
Rispetto dell’ordine cronologico di arrivo delle istanze
5.2 Istruttoria e valutazione dell’istanza
Funzionario istruttore
Valutazione non oggettiva dell’istanza
Critico
Valutazione dell’istruttoria effettuata dal singolo funzionario da parte di una Commissione tecnica di più componenti
Procedimenti Attività Personale
coinvolto Evento rischioso
Rating Misura di prevenzione
6 Evasione di richieste di cartografia (L.R.2/2001)
6.1 Presa in carico della richiesta
Funzionario incaricato
Attribuzione impropria di priorità temporale
Medio
Rispetto dell’ordine cronologico di arrivo delle istanze
6.2 Evasione della richiesta
Funzionario incaricato
Indebita appropriazione dei versamenti
Medio
Archiviazione ricevute dei versamenti effettuati unitamente alle richieste
Procedimenti Attività Personale
coinvolto Evento rischioso
Rating Misura di prevenzione
7 Affidamento di lavori, servizi e forniture
7.1 Acquisizione di beni di consumo al di sotto delle soglie minime di legge
Funzionario incaricato
Abuso nella scelta dei fornitori
Rilev.
Creazione di una lista di fornitori da utilizzare a rotazione
7.2 Acquisizione di beni e di servizi al di sotto delle soglie minime di legge
Funzionario incaricato
Abuso nella scelta dei fornitori
Rilev.
Svolgimento di indagini di mercato al fine di individuare l’offerta più conveniente Creazione di una griglia per la valutazione delle offerte
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7.3 Affidamento di lavori, servizi e forniture al di sopra delle soglie minime di legge
Dirigente/ RUP
Inadeguata divulgazione dei bandi di gara
Critico
Massima divulgazione dei bandi con modalità aggiuntive rispetto a quelle già previste dalla normativa
Disomogeneità nel controllo del possesso dei requisiti dichiarati
Creazione di griglia per la valutazione delle offerte
7.4 Emissione dei mandati di pagamento ai fornitori
Dirigente/ Funzionario incaricato
Attribuzione impropria di priorità temporale
Rilev.
Rispetto dell’ordine cronologico di presentazione delle fatture
7.5 Nomina dei RUP e delle Commissioni di gara
Dirigente
Determinazione di ruoli di “privilegio” consolidati
Rilev.
Meccanismi di rotazione nella nomina dei RUP e delle Commissioni
Procedimenti Attività Personale coinvolto
Evento rischioso
Rating Misura di prevenzione
8 Selezioni pubbliche di personale/progressioni di carriera
8.1 Acquisizione di personale e progressioni di carriera
Dirigente/ Funzionario incaricato
Previsione di requisiti di accesso personalizzati ed insufficienza di meccanismi oggettivi e trasparenti idonei a verificare il possesso dei requisiti
Rilev.
Creazione di requisiti di accesso chiari e oggettivi e massima divulgazione degli stessi a mezzo web
Dirigente/ Funzionario incaricato
Abuso nella scelta della Commissione al fine di favorire alcuni candidati
Critico
Massima trasparenza e divulgazione dei provvedimenti di nomina della Commissione
Dirigente/ Funzionario incaricato
Disomogeneità nel controllo del possesso dei requisiti dichiarati
Rilev.
Creazione di supporti operativi per l’effettuazione dei controlli dei requisiti
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Disomogeneità nelle valutazioni durante la selezione
Critico
Creazione di griglie per la valutazione dei candidati e ricorso a criteri statistici casuali nella scelta dei temi e delle domande d’esame
5. Le misure di prevenzione del PTPC dell’Autorità di Bacino
La normativa vigente e il Piano Nazionale Anticorruzione prevedono che l’Ente individui
adeguate misure atte a prevenire il verificarsi di fenomeni corruttivi all’interno della propria
struttura.
Tali misure si distinguono in:
- obbligatorie, derivanti direttamente dalle disposizioni normative nazionali, da prevedere
necessariamente all’interno del PTPC;
- ulteriori, non derivanti cioè dalle disposizioni normative nazionali ma che discendono
dall’analisi specifica dei procedimenti e attività dell’Ente, idonee a contrastare il rischio di
corruzione riferito a tali attività. Le misure ulteriori diventano comunque obbligatorie nel
momento in cui vengono inserite nel PTPC.
5.1 Le misure obbligatorie
Trasparenza
Le misure dell’AdB in tema di trasparenza sono contenute nel Piano Triennale per la
trasparenza e l’Integrità (PTTI), approvato in prima stesura il 31 gennaio 2014, e discendono dal
D.Lgs. n.33/2013.
Fra i principali strumenti per il perseguimento degli obiettivi di trasparenza e integrità vi è il sito
web istituzionale che, anche in recepimento dei contenuti del PTTI, è stato, a partire dal 2014,
notevolmente implementato.
I set di dati pubblicati nella sezione Amministrazione Trasparente dovranno essere sempre più
completi e costantemente aggiornati; le informazioni diffuse mediante il sito dovranno essere
comunicate, compatibilmente con la complessità delle tematiche oggetto della mission
dell’Ente, mediante un linguaggio chiaro e comprensibile non solo agli esperti in materia ma
anche ai cittadini.
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Codice di comportamento del personale
Con determinazione n. 8002/2014/D.135 del 17/11/2014 l’Autorità di Bacino ha approvato il
Codice di comportamento dei dipendenti, ai sensi dell’articolo 54 comma 5 del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle
dipendenze delle amministrazioni pubbliche”, integrando i contenuti del Regolamento adottato
con D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62, rendendoli confacenti alle specificità dell’Ente.
Il Codice dell’AdB contiene disposizioni tese a regolare il comportamento dei dipendenti, sia
nello svolgimento delle attività di servizio sia delle attività di carattere privato che possono
influire, anche in maniera potenziale, sull’imparzialità e la terzietà necessarie per chi ricopre
ruoli nell’ambito di uffici pubblici, in particolar modo per chi riveste ruoli dirigenziali o
comunque apicali.
Il testo si applica oltre che ai dipendenti, ai soggetti che hanno con l’Ente rapporti di
collaborazione, consulenza o incarico a qualsiasi titolo conferiti, nonché ai collaboratori di
imprese fornitrici di beni o servizi.
Qualora emergesse la necessità di apportare modifiche o integrazioni al Codice di
comportamento vigente dovrà essere espletata la procedura aperta di partecipazione, già seguita
per l’approvazione del Codice medesimo.
Rotazione del personale
La rotazione del personale è una misura idonea ad evitare il consolidarsi di posizioni di
“privilegio” nella gestione di alcune attività, legate alla circostanza per la quale un dipendente si
occupi per lungo tempo dello stesso tipo di procedura e si interfacci sempre con gli stessi utenti.
All’interno della struttura dell’AdB la misura della rotazione del personale risulta di difficile
applicazione in quanto le attività di competenza dell’Ente vengono svolte prevalentemente da
personale tecnico altamente specializzato.
Il Segretario Generale valuterà, in raccordo con il Dirigente dell’ufficio e con il Responsabile
della Prevenzione della Corruzione, la possibilità di adottare misure di rotazione del personale
negli ambiti lavorativi che lo consentano.
Astensione in caso di conflitti di interessi
Il Codice di comportamento dei dipendenti dell’AdB, in recepimento del D.Lgs.165/2001,
disciplina, all’articolo 7, l’obbligo di astensione in caso di conflitti di interessi, individuando i
comportamenti da seguire e le conseguenze scaturenti dalla sua violazione.
Il tema, unitamente ad altri temi sensibili trattati nel Codice, dovrà, nel corso del 2015, essere
oggetto di attività divulgative ulteriori rispetto a quelle formative già svolte nel 2014.
15
Svolgimento incarichi di ufficio e attività e incarichi extra-istituzionali
Ai sensi della legislazione vigente in materia, con particolare riguardo all’art.53 del
D.Lgs. 165/2001 recante “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze
delle amministrazioni pubbliche” come modificato dalla legge 190/2012, al D.P.R. 16
aprile 2013 n. 62 recante “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma
dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165” e al Codice di
comportamento dei dipendenti dell’Autorità di Bacino vigente, nel corso dell’anno 2014
l’Ente ha modificato le modalità di richiesta/rilascio di autorizzazione allo svolgimento
di incarichi extraistituzionali attraverso l’introduzione di nuova specifica modulistica.
Le nuove modalità, approvate nel mese di dicembre 2014, dovranno essere, nel corso
del 2015 pienamente attuate.
Conferimento incarichi dirigenziali e incompatibilità specifiche per posizioni dirigenziali
I temi sono trattati nell’articolo 13 del Codice di comportamento dell’AdB e in ogni
caso nella normativa vigente, in particolare nel D.Lgs. 39/2013.
In caso di conferimento di incarichi dirigenziali l’Amministrazione dovrà verificare la
insussistenza di eventuali condizioni ostative e incompatibilità, accertando tale
condizione mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione resa dall’interessato nei
termini e alle condizioni dell’art. 46 del D.P.R. n. 445 del 2000, pubblicata sul sito web
istituzionale.
Svolgimento di attività successiva alla cessazione del rapporto di lavoro
Ai fini dell’applicazione delle norme riguardanti le attività successive alla cessazione del
rapporto di lavoro, contenute nell’art.53 del D.Lgs.165/2001, nei nuovi contratti di
assunzione del personale dovrà essere introdotta la clausola che prevede il divieto di
prestare attività lavorativa per i tre anni successivi alla cessazione del rapporto nei
confronti dei destinatari di provvedimenti adottati o di contratti conclusi nell’Ente con
l’apporto decisionale del dipendente.
Per quanto attiene ai bandi di gara deve essere inserita la condizione soggettiva di non
aver concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque di non avere
attribuito incarichi ad ex dipendenti che hanno esercitato poteri autorizzativi o negoziali
per conto dell’Ente nei loro confronti per il triennio successivo alla cessazione del
rapporto.
Nei confronti dei soggetti per i quali sia emersa la situazione di cui al punto precedente
dovrà essere disposta l’esclusione dalle procedure di affidamento.
16
Tali obblighi riguardano in particolare l’Ufficio Affari Generali ed Organizzativi
competente all’espletamento delle gare, alla redazione dei contratti e all’espletamento
delle procedure per l’assunzione di nuovo personale.
Formazione di commissioni, assegnazioni agli uffici e conferimento di incarichi in
caso di condanna penale per delitti contro la pubblica amministrazione
L’Amministrazione è tenuta a verificare la sussistenza di eventuali precedenti penali a
carico dei dipendenti e/o dei soggetti cui intendono conferire incarichi: all’atto della
formazione delle commissioni di gara o di commissioni di concorso; all’atto del
conferimento degli incarichi dirigenziali e degli altri incarichi previsti dall’art. 3 del
d.lgs. n. 39 del 2013; all’atto dell’assegnazione di dipendenti agli uffici che presentano
le caratteristiche indicate dall’art. 35 bis del d.lgs. n. 165 del 2001.
Alla verifica della sussistenza di quanto sopra conseguirà quanto previsto dagli articoli
17 e 18 del D.Lgs. 39/2013.
Tutela del dipendente che effettua segnalazioni di illeciti (whistleblower)
L’AdB dovrà dotarsi di una procedura specifica per assicurare la tutela del dipendente
che effettua segnalazioni di illecito, il cosiddetto whistleblower, secondo quanto
previsto dall’art. 54 bis del d.lgs. n. 165 del 2001 e dell’articolo 8 del Codice di
comportamento del personale.
La procedura dovrà essere caratterizzata da tutti gli accorgimenti tecnici affinchè il
dipendente possa effettuare segnalazioni in modo anonimo e la cui gestione deve essere
affidata a un ristrettissimo numero di persone.
Dovrà essere predisposto un modello, da mettere a disposizione del personale,
attraverso il quale poter acquisire le informazioni utili ad individuare gli autori della
condotta illecita e le circostanze del fatto.
La violazione degli obblighi di riservatezza da parte di coloro che ricevono o vengono a
conoscenza della segnalazione comporteranno le sanzioni disciplinari previste dalla
normativa vigente.
Il tema dei diritti e degli obblighi di denuncia degli illeciti e della tutela dei denuncianti,
sarà oggetto di attività di sensibilizzazione del personale ulteriore rispetto alle attività
formative già svolte nel 2014.
A tal fine l’Ente pubblicherà sul sito web degli avvisi che informeranno i dipendenti
sull’importanza del tema.
17
Formazione
Nel corso dell’anno 2014 l’AdB ha attuato un percorso formativo per tutto il personale,
che si è esplicato attraverso due giornate di attività in house con la presenza di un
esperto di settore. Tale iniziativa ha avuto la finalità di sensibilizzare tutti i dipendenti
sui temi della corruzione e della trasparenza, sia attraverso l’illustrazione del quadro
normativo, sia attraverso momenti di dibattito e confronto con l’esperto al quale ciascun
ha potuto porre domande, dubbi e perplessità.
Il percorso formativo ha compreso anche lo svolgimento di attività laboratoriali, i cui
esiti sono stati tenuti in debito conto nell’elaborazione del presente aggiornamento del
PTPC.
Nel corso dell’anno 2015 l’Ente proseguirà nelle azioni di formazione, divulgazione e
sensibilizzazione di tutto il personale su eventuali aggiornamenti o evoluzioni
normative, anche mediante iniziative online, quali la partecipazione ai seminari in
modalità webinar del Formez.
I fabbisogni formativi dei funzionari che svolgono attività a maggior rischio saranno
individuati dal Responsabile della Prevenzione in raccordo con i Funzionari stessi, i
Dirigenti e il Segretario Generale e saranno inseriti, per quanto possibile, all’interno del
Piano Triennale della Formazione dell’AdB.
Obblighi di osservanza negli affidamenti
L’AdB, in attuazione dell’articolo 1 c.17 della L.190/2012, inserirà negli avvisi, nei
bandi di gara, nelle lettere di invito e nei contratti anche l’obbligo di osservanza dei
contenuti del Codice di comportamento e del PTPC, il cui mancato rispetto da luogo ad
esclusione dalle gare o a risoluzione dei contratti.
Azioni di sensibilizzazione e rapporto con la società civile
Attraverso il sito web l’AdB darà adeguata diffusione della strategia di prevenzione dei
fenomeni corruttivi e delle misure previste dal PTPC.
Per una comunicazione quanto più efficace possibile dovrà essere, inoltre, valorizzato il
ruolo dell’URP, che dovrà operare come interfaccia comunicativa interno-esterno.
18
5.2 Le misure di prevenzione ulteriori discendenti da atti organizzativi interni e
derivanti dalle specifiche attività svolte dall’Ente
Dalla mappatura dei procedimenti e dall’analisi delle attività e degli eventi rischiosi che le
caratterizzano, riportati al paragrafo 4, discendono le cosiddette misure di prevenzioni ulteriori,
che integrano quelle obbligatorie previste dalla legislazione nazionale. Le misure ulteriori sono
particolarmente importanti in quanto tengono conto delle specificità dell’Ente.
Grazie al contributo dei funzionari, in particolare di quello dato durante le attività laboratoriali
che si sono svolte nel mese di giugno 2014 nell’ambito del percorso formativo attuato dall’Ente,
sono state progettate le modalità esecutive considerate più idonee ad attuare e rendere efficaci le
misure per prevenire il verificarsi di qualsiasi ipotetico evento rischioso.
Per ciascuna misura sono stati, inoltre, individuati gli Uffici ai quali spetta l’azione o il
provvedimento necessari ad attuarla.
Gli indicatori di monitoraggio elaborati, riportati nella tabella che segue, sono quelli sui quali si
baserà la verifica sullo stato di attuazione del Piano, che costituirà i contenuti della Relazione
annuale curata dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione.
Il Piano delle Performance dell’AdB deve includere fra gli obiettivi assegnati agli uffici e al
personale, quelli connessi all’attuazione delle misure per la prevenzione della corruzione
previste dal presente PTPC e all’attuazione delle misure per la trasparenza e l’integrità previste
dal PTTI.
19
Procedimento 1 - Pareri di cui agli articoli 4bis, 10, 11, 16, 17, 18, 21, 22, 30 c.4, 33 delle Norme di Attuazione del PAI Attività Tempi Ufficio
responsabile
Misura Modalità esecutiva Indicatore monitoraggio
1.1 Attribuzione dell’istanza al funzionario istruttore da parte del dirigente/respon-sabile P.O.
31/3/15
Gestione dei rischi Segreteria Generale
1.1.1 Rotazione nell’attribuzione dell’istanza al funzionario istruttore
Provvedimento dirigenziale rivolto ai funzionari
% di rotazione dei funzionari nell’assegnazione delle istanze
1.1.2 Rispetto dell’ordine cronologico di arrivo delle istanze nell’avvio delle attività istruttorie
% di istanze per le quali è stato rispettato l’ordine cronologico
1.2 Istruttoria e valutazione dell’istanza in conformità alle NdA del PAI
31/3/15
Segreteria Generale
1.2.1 Valutazione dell’istruttoria, effettuata dal singolo funzionario, da parte di una Commissione tecnica di più componenti
Provvedimenti dirigenziali di costituzione delle Commissioni Tecniche per la valutazione (ove non presenti)
Avvenuta costituzione delle Commissioni Tecniche
1.3 Sopralluogo sulle aree interessate dall’istanza
31/3/15
Gestione dei rischi Segreteria Generale
1.3.1 Ciascun sopralluogo deve essere effettuato con la compresenza di almeno due funzionari tecnici
Provvedimento dirigenziale rivolto ai funzionari
% di sopralluoghi effettuati con la presenza di almeno due tecnici
1.4 Rilascio del parere da parte della Commissione Tecnica
31/3/15
Segreteria Generale
1.4.1 Lavori della Commissione validi con la presenza di tutti i componenti
Adeguati provvedimenti dirigenziali di costituzione delle Commissioni Tecniche per l’istruttoria e la valutazione delle istanze (o verifica di quelli in essere)
% di sedute di Commissioni Tecniche tenutesi con la presenza di tutti i componenti
20
Procedimento 2 - Pareri in qualità di soggetto con competenze ambientali (VAS, VIA, Programmi Regionali) Attività Tempi Ufficio
responsabile
Misura Modalità esecutiva Indicatore monitoraggio
2.1 Avvio dell’istruttoria da parte del funzionario incaricato
31/5/15
Segreteria Generale
2.1.1 Rispetto dell’ordine cronologico di arrivo delle istanze nell’avvio delle attività istruttorie
Provvedimento dirigenziale rivolto ai funzionari
% di istanze per le quali è stato rispettato l’ordine cronologico
2.2 Istruttoria e valutazione dell’istanza
31/5/15
Segreteria Generale
2.2.1 Valutazioni effettuate mediante gruppo di lavoro di funzionari formalmente costituito
Provvedimento dirigenziale di costituzione di gruppo di lavoro di funzionari tecnici per lo svolgimento delle attività
n. pareri redatti secondo la modalità indicata
Procedimento 3 - Aggiornamento del PAI per iniziativa della Segreteria Tecnico-Operativa (art.25 della NdA del PAI) Attività Tempi Ufficio
responsabile
Misura Modalità esecutiva Indicatore monitoraggio
3.1 Selezione dei comuni per i quali effettuare l’aggiornamento
31/3/15
Studi e Pianifica-zione
3.1.1 Definizione dei criteri di priorità nella selezione dei comuni da sottoporre ad aggiornamento
Provvedimento dirigenziale
% di Comuni aggiornati secondo i criteri definiti
3.2 Raccolta dati e fonti cartografiche, fotointerpreta- zione, perimetrazione nuovi areali a rischio
31/3/15
Segreteria Generale
3.2.1 Valutazioni effettuate mediante gruppo di lavoro di funzionari formalmente costituito
Provvedimento dirigenziale di costituzione di gruppo di lavoro di funzionari tecnici per lo svolgimento delle attività
% di Comuni per i quali le attività sono state effettuate mediante gruppo di lavoro
3.3 Sopralluogo sui territori dei comuni oggetto dell’aggiorna-mento
31/3/15
Studi e Pianifica-zione Segreteria Generale
3.3.1 Ciascun sopralluogo deve essere effettuato con la compresenza di almeno due funzionari tecnici
Provvedimento dirigenziale rivolto ai funzionari
% di sopralluoghi effettuati con la presenza di almeno due tecnici
3.4 Esame delle osservazioni riguardanti l’aggiornamento del PAI ed elaborazione di controdeduzioni
31/3/15
Segreteria Generale
3.4.1 Valutazioni effettuate mediante gruppo di lavoro di funzionari formalmente costituito
Provvedimento dirigenziale di costituzione di gruppo di lavoro di funzionari tecnici per lo svolgimento delle attività
% di osservazioni controdedotte mediante gruppo di lavoro
21
Procedimento 4 - Aggiornamento del PAI a seguito di segnalazioni da parte di Enti o privati (art.25 della NdA del PAI) Attività Tempi Ufficio
responsabile
Misura Modalità esecutiva Indicatore monitoraggio
4.1 Attribuzione delle segnalazioni ai funzionari istruttori da parte del dirigente/respon-sabile P.O.
31/3/15
Gestione dei rischi Segreteria Generale
4.1.1 Rotazione nell’attribuzione delle segnalazioni
Provvedimento dirigenziale rivolto ai funzionari
% di rotazione dei funzionari nell’assegnazione delle istanze
4.1.2 Rispetto dell’ordine cronologico di arrivo delle istanze nell’avvio delle attività istruttorie
% di istanze per le quali è stato rispettato l’ordine cronologico
4.2 Istruttoria e valutazione delle segnalazioni in conformità alle NdA del PAI
31/3/15
Segreteria Generale
4.2.1 Valutazione dell’istruttoria delle segnalazioni provenienti da Enti o privati, effettuata dal singolo funzionario, da parte di una Commissione tecnica di più componenti valida con la presenza di tutti i componenti
Provvedimento dirigenziale di costituzione della Commissione Tecnica per la valutazione (ove non presente o inadeguato)
Avvenuta costituzione della Commissione Tecnica
4.3 Sopralluogo sulle aree interessate dall’istanza
31/3/15
Gestione dei rischi Segreteria Generale
4.3.1 Ciascun sopralluogo deve essere effettuato con la compresenza di almeno due funzionari tecnici
Provvedimento dirigenziale rivolto ai funzionari
% di sopralluoghi effettuati con la presenza di almeno due tecnici
4.4 Esame delle osservazioni riguardanti le segnalazioni da parte di Enti o privati ed elaborazione di controdeduzioni
31/3/15
Segreteria Generale
4.4.1 Valutazioni effettuate mediante la Commissione Tecnica
Provvedimento dirigenziale di costituzione della Commissione Tecnica per la valutazione
% di osservazioni controdedotte mediante Commissione
22
Procedimento 5 - Rilascio di concessioni di derivazione e licenze di attingimento di acque pubbliche (art.30 della NdA del PAI) Attività Tempi Ufficio
responsabile
Misura Modalità esecutiva Indicatore monitoraggio
5.1 Attribuzione dell’istanza al funzionario istruttore da parte del dirigente/respon-sabile P.O.
28/2/15
Gestione dei rischi Segreteria Generale
5.1.1 Rotazione nell’attribuzione dell’istanza al funzionario istruttore
Provvedimento dirigenziale rivolto ai funzionari
% di rotazione dei funzionari nell’assegnazione delle istanze
5.1.2 Rispetto dell’ordine cronologico di arrivo delle istanze nell’avvio delle attività istruttorie
% di istanze per le quali è stato rispettato l’ordine cronologico
5.2 Istruttoria e valutazione dell’istanza
28/2/15
Segreteria Generale
5.2.1 Valutazione dell’istruttoria, effettuata dal singolo funzionario, da parte di una Commissione tecnica di più componenti
Adeguato provvedimento dirigenziale di costituzione di Commissione Tecnica per l’istruttoria e la valutazione delle istanze
% di sedute di Commissioni Tecniche tenutesi con la presenza di tutti i componenti
Procedimento 6 - Evasione di richieste di cartografia (L.R.2/2001) Attività Tempi Ufficio
responsabile
Misura Modalità esecutiva Indicatore monitoraggio
6.1 Presa in carico della richiesta di cartografia
28/2/15
Sistemi Informativi
6.1.1 Rispetto dell’ordine cronologico di arrivo delle richieste
Registrazione informatica delle istanze secondo l’ordine cronologico di arrivo
% di richieste per le quali è stato rispettato l’ordine cronologico
6.2 Evasione della richiesta
28/2/15
Sistemi Informativi
6.1.2 Archiviazione ricevute dei versamenti effettuati unitamente alle richieste
Catalogazione sistematica delle richieste unitamente alle ricevute cartacee dei pagamenti e aggiornamento del registro
Report annuale delle richieste di cartografia evase
23
Procedimento 7 - Affidamento di lavori, servizi e forniture Attività Tempi Ufficio
responsabile
Misura Modalità esecutiva Indicatore monitoraggio
7.1 Acquisizione di beni di consumo al di sotto delle soglie minime di legge
31/5/15
Affari Generali
7.1.1 Creazione di una lista di fornitori da utilizzare a rotazione
Provvedimento dirigenziale per la creazione della lista e per l’indicazione delle modalità di utilizzo
% di fornitori utilizzati da parte degli uffici compresi nelle liste
7.2 Acquisizione di beni e di servizi al di sotto delle soglie minime di legge
31/5/15
Segreteria Generale
7.2.1 Svolgimento di indagini di mercato al fine di individuare l’offerta più conveniente e creazione di griglia di valutazione delle offerte
Provvedimento dirigenziale di indirizzo
% di beni e servizi acquisiti a seguito di indagine di mercato
7.3 Affidamento di lavori, servizi e forniture al di sopra delle soglie minime di legge
31/5/15
Segreteria Generale
7.3.1 Massima divulgazione dei bandi con modalità aggiuntive rispetto a quelle già previste dalla normativa e creazione di griglia per la valutazione delle offerte nell’espletamento della gara
Provvedimento dirigenziale rivolto ai funzionari interessati
% di bandi pubblicizzati con modalità aggiuntive
7.4 Emissione dei mandati di pagamento ai fornitori
31/5/15
Affari Generali
7.4.1 Rispetto dell’ordine cronologico di presentazione delle fatture
Provvedimento dirigenziale rivolto ai funzionari interessati
% di mandati di pagamento emessi secondo l’ordine cronologico
7.5 Nomina dei RUP e delle Commissioni di gara
31/5/15
Segreteria Generale
7.5.1 Meccanismi di rotazione nella nomina dei RUP e delle Commissioni
Provvedimento dirigenziale di indirizzo
% di rotazione dei funzionari nominati RUP o componenti di commissioni di gara
24
Procedimento 8 - Selezioni pubbliche di personale Attività Tempi Ufficio
responsabile
Misura Modalità esecutiva Indicatore monitoraggio
8.1 Acquisizione di personale e progressioni di carriera
Preventi-vamente ad ogni concorso/progres-sione
Segreteria Generale Affari Generali
8.1.1 Creazione di requisiti di accesso chiari e oggettivi e massima divulgazione degli stessi a mezzo web
Adeguato provvedimento dirigenziale per la creazione dei requisiti e tempestiva pubblicazione e divulgazione degli stessi
n. giorni entro i quali sono pubblicati i provvedimenti sul sito web
Preventi- vamente ad ogni concorso/progres-sione
Affari Generali
8.1.2 Massima trasparenza e divulgazione dei provvedimenti di nomina delle Commissioni
Provvedimento dirigenziale per la tempestiva pubblicazione e divulgazione dei provvedimenti di nomina delle Commissioni
n. giorni entro i quali sono pubblicati i provvedimenti sul sito web
Preventi-vamente ad ogni concorso/progres-sione
Affari Generali
8.1.3 Creazione di supporti operativi per l’effettuazione dei controlli dei requisiti
Provvedimento dirigenziale rivolto ai funzionari interessati
% di concorsi/ progressioni espletate mediante supporti operativi
Preventi-vamente ad ogni concorso/progres-sione
Affari Generali
8.1.4 Creazione di griglie per la valutazione dei candidati e ricorso a criteri statistici casuali nella scelta dei temi e delle domande d’esame
Provvedimento dirigenziale rivolto ai funzionari interessati
% di concorsi/ progressioni espletate mediante le modalità indicate
25
6. Riepilogo delle azioni per l’attuazione delle misure di prevenzione e programmazione
temporale
Misura Azione Data
5.1.1 Rotazione nell’attribuzione dell’istanza di concessioni di derivazione e licenze di attingimento di acque pubbliche al funzionario istruttore
Provvedimento dirigenziale rivolto ai funzionari
entro il 28/2/2015
5.1.2 Rispetto dell’ordine cronologico di arrivo delle istanze di concessioni di derivazione e licenze di attingimento di acque pubbliche, nell’avvio delle attività istruttorie
entro il 28/2/2015
5.2.1 Valutazione dell’istruttoria delle istanze, effettuata dal singolo funzionario, da parte di una Commissione tecnica di più componenti
Adeguato provvedimento dirigenziale di costituzione di Commissione Tecnica per l’istruttoria e la valutazione delle istanze
entro il 28/2/2015
6.1.1 Rispetto dell’ordine cronologico di arrivo delle richieste di cartografia
Registrazione informatica delle istanze secondo l’ordine cronologico di arrivo
entro il 28/2/2015
6.1.2 Archiviazione ricevute dei versamenti effettuati unitamente alle richieste di cartografia
Catalogazione delle richieste unitamente alle ricevute cartacee dei pagamenti e aggiornamento del registro
entro il 28/2/2015
1.1.1 Rotazione nell’attribuzione dell’istanza di parere al funzionario istruttore
Provvedimento dirigenziale rivolto ai funzionari
entro il 31/3/2015 1.1.2
Rispetto dell’ordine cronologico di arrivo delle istanze di parere nell’avvio delle attività istruttorie 1.2.1 Valutazione dell’istruttoria, effettuata dal singolo funzionario, da parte di una Commissione tecnica di più componenti
Provvedimenti dirigenziali di costituzione delle Commissioni Tecniche per la valutazione (ove non presenti)
entro il 31/3/2015
1.3.1 Ciascun sopralluogo deve essere effettuato con la compresenza di almeno due funzionari tecnici
Provvedimento dirigenziale rivolto ai funzionari
entro il 31/3/2015
1.4.1 Lavori della Commissione validi con la presenza di tutti i componenti
Adeguati provvedimenti dirigenziale di costituzione delle Commissioni Tecniche per l’istruttoria e la valutazione delle istanze (o verifica di quelli esistenti)
entro il 31/3/2015
3.1.1 Definizione dei criteri per la selezione dei comuni da sottoporre ad aggiornamento del PAI su iniziativa della STO
Provvedimento dirigenziale per la definizione dei criteri
entro il 31/3/2015
26
3.2.1 Valutazioni dei dati che concorrono alla perimetrazione delle aree e alla attribuzione del rischio effettuate mediante gruppo di lavoro di funzionari formalmente costituito
Provvedimento dirigenziale di costituzione di gruppo di lavoro di funzionari tecnici per lo svolgimento delle attività
entro il 31/3/2015
3.3.1 Ciascun sopralluogo deve essere effettuato con la compresenza di almeno due funzionari tecnici
Provvedimento dirigenziale rivolto ai funzionari
entro il 31/3/2015
3.4.1 Valutazioni delle osservazioni al PAI ed elaborazione delle controdeduzioni effettuate mediante gruppo di lavoro
Provvedimento dirigenziale di costituzione di gruppo di lavoro di funzionari tecnici per lo svolgimento delle attività
entro il 31/3/2015
4.1.1 Rotazione nell’attribuzione delle segnalazioni provenienti da Enti o privati da inserire nell’aggiornamento del PAI
Provvedimento dirigenziale rivolto ai funzionari
entro il 31/3/2015 4.1.2
Rispetto dell’ordine cronologico di arrivo delle segnalazioni nell’avvio delle attività istruttorie 4.2.1 Valutazione dell’istruttoria delle segnalazioni provenienti da Enti o privati, effettuata dal singolo funzionario, da parte di una Commissione tecnica di più componenti valida con la presenza di tutti i componenti
Provvedimento dirigenziale di costituzione delle Commissioni Tecniche (ove non presente o inadeguato)
entro il 31/3/2015
4.3.1 Ciascun sopralluogo deve essere effettuato con la compresenza di almeno due funzionari tecnici
Provvedimento dirigenziale rivolto ai funzionari
entro il 31/3/2015
4.4.1 Valutazioni delle osservazioni e controdeduzioni relative alle segnalazioni effettuate mediante Commissione Tecnica
Provvedimento dirigenziale di costituzione della Commissione Tecnica per la valutazione
entro il 31/3/2015
2.1.1 Rispetto dell’ordine cronologico di arrivo delle istanze di parere ambientale (VIA, VAS) nell’avvio delle attività istruttorie
Provvedimento dirigenziale rivolto ai funzionari
entro il 31/5/2015
2.2.1 Valutazioni effettuate mediante gruppo di lavoro di funzionari formalmente costituito
Provvedimento dirigenziale di costituzione di gruppo di lavoro di funzionari tecnici per lo svolgimento delle attività
entro il 31/5/2015
7.1.1 Creazione di una lista di fornitori da utilizzare a rotazione per l’acquisizione di beni di consumo
Provvedimento dirigenziale per la creazione della lista e per l’indicazione delle modalità di utilizzo
entro il 31/5/2015
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7.2.1 Svolgimento di indagini di mercato al fine di individuare l’offerta più conveniente per l’acquisizione di beni e servizi al di sotto delle soglie di legge
Provvedimento dirigenziale di indirizzo
entro il 31/5/2015
7.3.1 Massima divulgazione dei bandi di gara con modalità aggiuntive rispetto a quelle già previste dalla normativa e creazione di griglie per la valutazione delle offerte nell’espletamento delle gare
Provvedimento dirigenziale rivolto ai funzionari interessati
entro il 31/5/2015
7.4.1 Rispetto dell’ordine cronologico di presentazione delle fatture dei fornitori
Provvedimento dirigenziale rivolto ai funzionari
entro il 31/5/2015
7.5.1 Meccanismi di rotazione nella nomina dei RUP e delle Commissioni di gara
Provvedimento dirigenziale di indirizzo
entro il 31/5/2015
8.1.1 Creazione di requisiti di accesso chiari e oggettivi e massima divulgazione degli stessi a mezzo web per il reclutamento di personale
Adeguato provvedimento dirigenziale per la creazione dei requisiti e tempestiva pubblicazione e divulgazione degli stessi
Preventivamente ad ogni concorso/progressione
8.1.2 Massima trasparenza e divulgazione dei provvedimenti di nomina delle Commissioni di esame per il reclutamento del personale
Provvedimento dirigenziale per la tempestiva pubblicazione e divulgazione dei provvedimenti di nomina delle Commissioni
Preventivamente ad ogni concorso/progressione
8.1.3
Creazione di supporti operativi per l’effettuazione dei controlli dei requisiti
Provvedimento dirigenziale rivolto ai funzionari interessati
Preventivamente ad ogni concorso/progressione
8.1.4
Creazione di griglie per la valutazione dei candidati e ricorso a criteri statistici casuali nella scelta dei temi e delle domande d’esame
Provvedimento dirigenziale rivolto ai funzionari interessati
Preventivamente ad ogni concorso/progressione
Misure per la trasparenza
Aggiornamento tempestivo della sezione Amministrazione Trasparente del sito web istituzionale e pubblicazione di set di dati in formato aperto sui temi di competenza dell’Ente
nel corso del 2015
Misure per l’ “Astensione in caso di conflitti di interessi”
Attività divulgative rivolte ai dipendenti
nel corso del 2015
Misure per lo “Svolgimento incarichi di ufficio e attività e incarichi extraistituzionali”
Attuazione delle nuove modalità autorizzative
nel corso del 2015
28
Misure per il “Conferimento incarichi dirigenziali e incompatibilità specifiche per posizioni dirigenziali”
Attuazione delle modalità di conferimento incarichi
nel corso del 2015
Misure per la tutela dei dipendenti che effettuano segnalazioni di illeciti (whistleblowing)
Attivazione di procedura anonima di segnalazione di illeciti
entro il 30/6/2015
Misure per la “Formazione”
Attività di formazione, divulgazione, sensibilizzazione del personale su eventuali aggiornamenti o evoluzioni normative, anche mediante iniziative online
nel corso del 2015
Misure per gli “Obblighi di osservanza negli affidamenti”
Adeguamento della modulistica dell’Ente alle misure di prevenzione della corruzione: bandi di gara, avvisi, lettere di invito, contratti di forniture, contratti di assunzione
entro il 30/3/2015
Misure per la “Sensibilizzazione e rapporto con la società civile”
Diffusione mediante il sito web delle misure di prevenzione della corruzione adottate dall’Ente e valorizzazione del ruolo dell’URP
nel corso del 2015
Attivazione di focus group con l Segretario Generale, i Dirigenti e i Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza
Convocazione di almeno un incontro
entro il 31/12/2015
Redazione della Relazione annuale 2015 del Responsabile della Prevenzione della corruzione
Pubblicazione della Relazione sul sito web
entro il 31/12/2015
Aggiornamento PTPC 2016-2018
Elaborazione dell’aggiornamento
entro il 31/1/2016
Redazione della Relazione annuale 2016 del Responsabile della Prevenzione della corruzione
Pubblicazione della Relazione sul sito web
entro il 31/12/2016
Aggiornamento PTPC 2017-2019
Elaborazione dell’aggiornamento
entro il 31/1/2017
Redazione della Relazione annuale 2017 del Responsabile della Prevenzione della corruzione
Pubblicazione della Relazione sul sito web
entro il 31/12/2017