PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA - iocsanmarcello.gov.it · Omnicomprensivo di scuole Infanzia ... e...
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Istituto Comprensivo Statale di San Marcello Pistoiese
Omnicomprensivo di scuole Infanzia, Primaria, Secondaria 1°grado, Secondaria 2°grado (Liceo Scientifico – Tecnico Amministrativo Finanza e Marketing –Meccanica
Meccatronica ed Energia)
Viale Villa Vittoria, 240/E – 51028 San Marcello Pistoiese (PT) Telefono 057362141 Fax 0573621425
[email protected] www.iocsanmarcello.gov.it
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015
Approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 12 gennaio 2016
Aggiornamento dal Collegio dei Docenti nella seduta del
27 ottobre 2017
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INDICE
1. Premessa 3 2. Priorità, traguardi e obiettivi 4 3. Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI 5 4. Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza 6 5. Prevenzione e contrasto al Bullismo e Cyberbullismo 7 6. L’inclusione nelle deleghe della legge 107/15 8 7. Piano di miglioramento 10 8. Scuole 11 9. Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/15 28
9.1 Scelte organizzative e gestionali 29 9.2 Alternanza scuola-lavoro 30 9.3 Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale 36 9.4 Piano formazione personale in servizio 39
9.4.1 Piano formazione docenti 39 9.4.2 Piano formazione personale ATA 42
9.5 Progetti e attività 43 Scheda 1 - Progetto laboratori per la promozione del curricolo per competenze 46 Scheda 2 - Progetto laboratori scientifici-tecnologici 46 Scheda 3 - Progetto laboratori per la promozione della cultura classica 48 Scheda 4 - Progetto laboratori educazione alla cittadinanza europea 49 Scheda 5 - Progetto laboratori linguistici e di valorizzazione del plurilinguismo 50 Scheda 6 - Progetto laboratori di musica e di avviamento allo strumento musicale 52 Scheda 7 - Progetto laboratori salute e sport 54 Scheda 8 - Progetto laboratori “Futuro insieme” 56 Scheda 9 - Progetto laboratori artistici e artigianali 58 Scheda 10 - Progetto alternanza scuola-lavoro 60
9.6 Fabbisogno di personale 66 9.6.1 Fabbisogno di organico di posti comuni personale docente 66
Infanzia 66 Primaria 66
Secondaria di primo grado 67 Secondaria di secondo grado 70
9.6.2 Alunni diversamente abili e fabbisogno di organico di posti di sostegno 76 9.6.3 Fabbisogno di organico di posti di potenziamento personale docente 80 9.6.4 Fabbisogno personale ATA 84
10.Infrastrutture 87 10.1Fabbisogno mezzi e strumenti 87
Allegato 1Piano di Miglioramento PdM 89
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1. Premessa
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) dell’Istituto Comprensivo di San Marcello P.se è stato elaborato ai sensi della legge 13 luglio 2015, n. 107 (“Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”) dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 11656/B17a del 28/10/2015.
Il Piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 12/01/2016. Il Piano è stato approvato dal Commissario straordinario del N° 1/16 del13/01/2016.
Il Piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato.
Il Piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
1.1 Il contesto socio-economico
Il territorio di riferimento dell'Istituto è costituito da 2 Comuni interamente montani, l'estensione territoriale
complessiva è di 209,88 Kmq e la popolazione, al Censimento 2011, è di 10.517 abitanti. Il saldo naturale sul totale
dell'area montana è negativo (in tutti gli anni dal 2002 al 2011) e, anche se il saldo migratorio (immigrati-emigrati)
è positivo, il saldo totale risulta negativo (anni 2009-2010-2011). Le caratteristiche degli ambienti fisici dei 2
Comuni sono simili, anche se le altitudini variano notevolmente, con conseguenti ricadute sulle vocazioni
produttive e l’organizzazione dei servizi. L'economia del territorio è un'economia di tipo integrato, in cui
coesistono attività varie: in particolare, va dal settore manifatturiero, alle costruzioni, al commercio e turismo
bianco e verde e ai relativi servizi; si registrano anche unità locali in campo agricolo e forestale.
L’Istituto Omnicomprensivo di San Marcello Pistoiese raccoglie 19 plessi distribuiti sul territorio della Montagna
pistoiese: 7 scuole dell’Infanzia, 7 scuole Primarie, 2 scuole secondarie di I grado e 3 scuole secondarie di II grado
(tre indirizzi: ITC, Turistico, ITI Meccanica e Liceo Scientifico). È frequentato da circa 1000 studenti dei territori dei
comuni di Abetone-Cutigliano, San Marcello- Piteglio, e Pistoia (parte montana).
La bassa incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana offre scarse opportunità di confronto con altri
contesti culturali, europei ed extraeuropei.
Nonostante l'area geografica di riferimento si trovi in posizione strategica rispetto ad aree metropolitane
importanti come quella di PT-PO-FI, LU-PI e BO, scarsi sono i collegamenti attraverso il servizio pubblico di
trasporti. Limitate sono del resto le opportunità e le occasioni di incontro degli studenti nell'extrascuola: si sente la
mancanza di cinema e di attività culturali equamente distribuite nell’arco dell’anno. Molte si concentrano infatti
nei mesi estivi, per cui la stagione invernale risulta lunga e povera di occasioni di ritrovo e di incontro.
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2. Priorità, traguardi e obiettivi
Gli indirizzi, sulla base dei quali è stato elaborato il presente Piano dell’Offerta Formativa relativo al triennio 2016/2017 – 2018/2019, trovano fondamento nelle finalità stabilite dalla L. 107/15, nei risultati del “Rapporto di autovalutazione” (RAV) predisposto e revisionato nel settembre 2015, negli obiettivi individuati nel conseguente Piano di Miglioramento (PdM) e negli obiettivi didattici ed educativi propri di tutti i gradi di scuola rappresentati nell’Istituto, in coerenza, dunque, con le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (2012) e con i Regolamenti di riordino degli istituti tecnici e dei licei dei DPR 88, 89 15/03/2010.
Le attività dell’Istituto Omnicomprensivo riflettono, tuttavia, anche le peculiarità del territorio di cui fa parte e in cui opera, nonché le richieste espresse dai genitori, dagli alunni e dagli enti territoriali di riferimento, al fine di rispondere alle esigenze culturali e garantire il successo scolastico.
I risultati dell’autovalutazione compiuta nell’a.s. 2014/15, contenuti nel “Rapporto di autovalutazione” (RAV) elaborato e revisionato nel settembre 2015, hanno indicato gli ambiti di debolezza delle competenze acquisite dagli allievi e le criticità del processo di apprendimento-insegnamento.
A partire da questi, nello stesso documento sono stati individuati gli obiettivi di traguardo e i processi necessari a raggiungerli.
Pertanto, il “Piano di Miglioramento” (PdM), coerente e consequenziale al RAV, ha previsto la programmazione organica dei modi, dei tempi, delle risorse necessarie, degli indicatori di processo e di traguardo, dei sistemi di monitoraggio, e dei sistemi di diffusione dei risultati del miglioramento.
Gli obiettivi di traguardo individuati nel RAV, in particolare, sono riferiti a due ambiti centrali per la formazione e l’apprendimento degli allievi, ovvero:
ai Risultati scolastici
alle Competenze chiave di Cittadinanza.
Per l’elaborazione del PdM è stato utilizzato il modello predisposto da INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa). Le prime due sezioni sono state utili per promuovere una riflessione sui processi previsti nel RAV che ha portato a alla rideterminazione di una scala di priorità degli stessi. Ciò ha consentito di concentrare l’attenzione e le energie su quelli di maggiore impatto, ovvero su quelli strategici che possono determinare l’effettivo cambiamento migliorativo.
Perciò, hanno trovato pianificazione dei tempi, delle risorse impiegate, dei risultati previsti, i processi che sinteticamente sono qui di seguito elencati:
1. completamento/revisione dei curricoli e integrazione di quelli mancanti per migliorare l’offerta formativa;
2. realizzazione di ambienti di apprendimento inclusivi e funzionali all’attuazione di strategie e metodologie innovative;
3. organizzazione di laboratori a classi aperte di diversi ordini di scuola al fine di garantire continuità e orientare gli studenti nelle scelte future;
4. valorizzazione e individuazione di azioni strategiche per l’efficienza e l’efficacia delle azioni educative; 5. sviluppo di azioni formative e aggiornamento di tutto il personale.
Per ulteriori approfondimenti e dettagli si rimanda al PdM (Piano di Miglioramento-Allegato 1).
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L’attuazione del PdM, con i relativi processi, ha preso vigore nell’a.s. 2015/16, benché alcuni processi avessero avuto inizio già a partire dall’a.s. 2014/15.
Coerentemente il PTOF rispecchia e contiene le linee guida di attuazione del RAV e del conseguente PdM.
3. Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI
L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di
Italiano e Matematica) ha messo in luce
i seguenti punti di forza:
“I risultati nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica, nel primo ciclo, riflettono in media
quelli a livello toscano e italiano. La variabilità dei risultati dentro le classi è bassa rispetto ai dati del centro e
nazionali.
Il punteggio di Italiano e Matematica della scuola alle prove INVALSI è in linea, o lievemente superiore, con
quello di scuole con background socio-economico e culturale simile nelle classi seconde della primaria, nelle
classi terze della secondaria di primo grado e nelle classi seconde della secondaria di secondo grado”.
e i seguenti punti di debolezza:
“I risultati nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica, nel secondo ciclo, sono in media
leggermente più bassi di quelli a livello toscano e italiano. Si nota molta variabilità negli esiti tra le varie classi,
sia nel primo che nel secondo ciclo, per quanto riguarda Italiano e Matematica.
Le disparità a livello di risultati tra gli alunni meno dotati e quelli più dotati rimangono costanti nel corso della
loro permanenza a scuola. A partire dall’anno scolastico 2013/2014 l’Istituto ha però organizzato corsi di
formazione e progetti specifici per migliorare l’inclusione e i risultati degli alunni con difficoltà (es. Uguadi,
Matematica Amica, Giochi cooperativi, Logicamente).
Il punteggio di Italiano e Matematica della scuola alle prove INVALSI è inferiore a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile nelle classi quinte della primaria a causa dei risultati notevolmente bassi di una sola classe”.
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4. Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza
Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del territorio e
dell’utenza come di seguito specificati:
Genitori mediante assemblea dei rappresentanti;
Alunni mediante incontri col Comitato Studentesco;
Amministrazioni Comunali, Conferenza Zonale, Amministrazione Provinciale.
Nel corso di tali contatti, vi è stata una sostanziale condivisione delle proposte formulate in merito all’ampliamento dell’offerta formativa.
In particolare, le Amministrazioni Comunali, in considerazione della vocazione economica del territorio, hanno sostenuto la proposta di istituire, per la scuola secondaria di secondo grado, le due articolazioni “Energia” dell’indirizzo Meccanica e Meccatronica e “Turismo” del settore economico (“Amministrazione, Finanza e Marketing”, AFM).
L’articolazione “Energia” si pone l’obiettivo di raccordarsi sinergicamente col progetto Mo.To.Re promosso dal Comune di San Marcello, cofinanziato dalla Regione Toscana e sostenuto da UNCEM Toscana, Provincia di Pistoia e Camera di Commercio. Scopo prioritario del progetto è quello di realizzare, all'interno dell'area ex-Sedi di Campo Tizzoro, completamente rinnovata, una struttura di collegamento fra i progetti di ricerca in ambito energetico e le dinamiche di evoluzione dei processi industriali, un luogo di incontro fra chi, da un lato, fa ricerca e realizza nuove tecnologie, e chi, dall’altro, vuole implementare nuovi sistemi di produzione, attraverso l’innovazione e le energie rinnovabili, un polo di eccellenza per lo studio, la promozione e lo sviluppo delle energie rinnovabili. Per raggiungere l’obiettivo i soggetti coinvolti partecipano alle seguenti azioni:
dotare il territorio rurale e montano di strumenti tecnologicamente avanzati per favorire la crescita delle imprese locali e regionali, attraverso il trasferimento, lo sviluppo e la condivisione di “nuove nozioni e nuove competenze tecnologiche”;
creare una struttura destinata all'azione di collegamento tra ricerca sulle energie e dinamica di sviluppo del processo industriale;
contaminare i mercati in modo da renderli ricettivi per i progetti affinati.
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5. Prevenzione e contrasto al Bullismo e Cyberbullismo
La scuola, con la propria mission educativa, è al centro ed è artefice di un percorso tendente a far comprendere il rispetto degli altri, delle cose e dell’ambiente che ci circonda.
All’interno del curricolo verticale, le competenze di cittadinanza rappresentano l’orizzonte e i traguardi ai quali tendere per formare una coscienza civica.
La scuola è impegnata innanzitutto sul lato educativo, promuovendo e inducendo alla maturazione di comportamenti positivi e solidaristici, correggendo, al verificarsi, atteggiamenti non rispettosi dell’altrui persona con l’adozione di misure educative o sanzionatorie previste dalla Statuto delle studentesse e degli studenti.
Con le innovazioni tecnologiche e nuove forme di comunicazione ha fatto comparsa un’altra forma di prevaricazione: il cyber bullismo.
Il Cyberbullismo è una forma di bullismo che si avvale della tecnologia informatica e dei nuovi sistemi di socializzazione denominati social network e che mortifica e offende la dignità umana.
Dato l’estendersi del fenomeno, nel 2015 sono state fornite indicazione con l’emanazione delle Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo (13 aprile 2015).
A queste linee guida ha fatto seguito l’emanazione della Legge, n° 71 del 29 maggio 2017 che prevede l’adozione di misure atte a prevenire e contrastare i due fenomeni.
Obiettivo della scuola è anzitutto la prevenzione di comportamenti vessatori che portano all’umiliazione e all’isolamento della persona.
A tale scopo sono previste sia azioni di formazione indirizzate ai docenti, per istituire all’interno della scuola figure di supporto (docenti referenti), competenti in materia, che si possono interfacciare all’occasione anche con le forze dell’ordine preposte allo scopo, sia azioni di formazione agli studenti atte a prevenire i fenomeni, sia incontri con le famiglie per condividere strategie comuni di prevenzione.
Elemento fondamentale dell’azione di prevenzione è quello di stabilire un’alleanza educativa mediante la partecipazione e la collaborazione dei genitori.
INFO: sezione dedicata sul sito dell’Istituto “Bullismo&Cyberbullismo” (www.iocsanmarcello.gov.it)
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6. L’inclusione nelle deleghe della L.107/2015
Il D.LGS. n. 66/2017 “Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità”
ridefinisce molte delle procedure previste per gli alunni con disabilità, riformando non pochi aspetti della
L. n. 104/92.
I decreti sono entrati in vigore il 31 maggio, anche se i cambiamenti previsti dal decreto n. 66 saranno di
fatto introdotti solo a partire dal primo gennaio 2019. L’unica eccezione riguarda i gruppi di lavoro
regionali e di istituto che sono attuati già dal 1° settembre 2017.
Il Decreto n.66 sull'inclusione, si compone di 20 articoli, raccolti in 6 Capi e prevede la ripartizione dei
compiti tra Stato, Regioni ed Enti locali.
Tra le novità importanti promuove la governance tra i diversi soggetti coinvolti e i gruppi costituiti di
seguito elencati:
• Osservatorio permanente nazionale per l’inclusione scolastica • GLIR gruppo di lavoro interistituzionale regionale • GIT gruppo di lavoro territoriale per ambito territoriale • GLI gruppo di lavoro per l’inclusione dell’istituzione scolastica • Scuole polo per inclusione - CTI/CTS .
Da segnalare che il GLHO non è più un organo. Dal 1° settembre 2017 sono entrate in vigore le nuove disposizioni relative a:
GLIR (Gruppo di lavoro inter-istituzionale regionale);
GLI (Gruppo di lavoro per l’inclusione a livello di istituzione scolastica);
Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica.
Con riferimento al GLI, già istituito e operativo presso l'Istituto si precisa che risulta composto da docenti curricolari, docenti di sostegno e, eventualmente da personale ATA, 11 nonché da specialisti della ASL del territorio. Il gruppo è nominato e presieduto dal Dirigente scolastico e ha il compito di supportare il Collegio dei docenti nella definizione e realizzazione del PAI, nonché i docenti contitolari e i consigli di classe nell'attuazione dei PEI. Dal 1° gennaio 2019, invece, entreranno in vigore le nuove disposizioni relative a:
procedura di certificazione;
profilo di funzionamento (che sostituirà la diagnosi funzionale e il profilo dinamico-funzionale);
documentazione per l’inclusione scolastica (profilo di funzionamento compreso) ed il conseguente Progetto Individuale e PEI;
nuova procedura di richiesta e assegnazione delle risorse per il sostegno didattico.
modalità di elaborazione ed approvazione del PEI.
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I principi e le finalità del decreto mirano a soddisfare i differenti bisogni educativi degli alunni e si
realizzano attraverso strategie educative e didattiche finalizzate allo sviluppo delle potenzialità di
ciascuno, nel rispetto del diritto all'autodeterminazione e al miglioramento della qualità di vita. Il decreto
promuove la partecipazione della famiglia, sempre più coinvolta nella stesura dei documenti previsti, la
quale ha la possibilità di richiedere per i propri figli il Progetto di vita, sulla base del Profilo di
funzionamento, agli Enti a ciò deputati. Assumono un importante ruolo di interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale le associazioni di riferimento.
L'articolo 4 del Decreto prevede inoltre la Valutazione del livello di inclusività della scuola come parte
integrante del procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche, infatti l'Istituto nazionale per la
valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI) ha il compito di definire gli
indicatori per la valutazione della qualità dell'inclusione scolastica sulla base di precisi criteri quali: - il
livello di inclusività del PTOF come previsto nel PAI; - la realizzazione di percorsi per la personalizzazione,
individualizzazione e differenziazione dei processi di educazione, istruzione e formazione, in funzione
delle caratteristiche specifiche degli alunni; - il livello di coinvolgimento dei diversi soggetti
nell'elaborazione del PAI e nell'attuazione dei processi di inclusione; - la realizzazione di iniziative
finalizzate alla valorizzazione delle competenze professionali e della formazione del personale della
scuola; - l'utilizzo di strumenti e criteri condivisi per la valutazione dei risultati di apprendimento degli
alunni;- il grado di accessibilità e di fruibilità di risorse, attrezzature, strutture e spazi, libri di testo
adottati e programmi gestionali utilizzati dalla scuola.
Si ritiene utile indicare l'elenco dei principali acronimi e sigle relativi all'inclusione:
BES = Bisogni Educativi Speciali DSA = Disturbi specifici dell’apprendimento DC = Diagnosi clinica, certificazione dell’handicap —> redatta dalle A.s.l. La DF = Diagnosi funzionale e il PDF = Profilo Dinamico Funzionale saranno sostituiti dal “Profilo di Funzionamento” PDP = Piano Didattico Personalizzato PEI = Progetto Educativo Individualizzato —> documento creato in collaborazione con Asl, docenti (curriculari e di sostegno) e famiglia PAI = Piano Annuale per l’Inclusività —> redatto alla fine di ogni anno scolastico GLH = Gruppo di Lavoro per l’Handicap —> affiancato ora dal GLI GLI = Gruppo di Lavoro per l’Inclusione —> grazie alle proposte del GLH definisce il PEI e elabora la proposta di un PAI riferito ai BES CTI = Centri Territoriali per l’Inclusione GLIP = Gruppi di Lavoro Interistituzionali Provinciali GLIR = Gruppi di Lavoro Interistituzionali Regionali
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7. Piano di miglioramento
Il PdM si riferisce agli aa.ss. 2015/16 e 2016/17.
Tuttavia è stato concepito in ottica pluriennale, soprattutto in relazione agli obiettivi e ai traguardi
individuati.
Per una lettura integrale, si rimanda all’allegato 1.
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8. Scuole
L’Istituto Omnicomprensivo di San Marcello Pistoiese raccoglie 19 plessi distribuiti sul territorio della
Montagna pistoiese: 7 scuole dell’Infanzia, 7 scuole Primarie, 2 scuole secondarie di I grado e 3 scuole
secondaria di II grado (indirizzi: AFM -Amministrazione-Finanza-Marketing, Istituto Tecnico Turistico, ITI-
Istituto Tecnico Industriale e Liceo Scientifico). È frequentato da circa 1000 studenti dei territori dei
comuni di Abetone-Cutigliano, San Marcello Piteglio e Pistoia (parte montana).
8.1 Scuola dell’infanzia
Le scuole dell’Infanzia che fanno parte dell’Istituto Comprensivo sono sette, dislocate sul territorio di due Comuni:
Abetone- Cutigliano, San Marcello-Piteglio (S.Marcello, Maresca, Campotizzoro, Piteglio). Sono aperte alla
frequenza di bambine/i che compiono tre anni entro l’anno solare in corso e dei piccoli nati nel periodo dal 1°
gennaio al 28 febbraio dell’anno successivo, compatibilmente con la disponibilità di posti e gli accordi con le
amministrazioni comunali.
8.2 Frequenza scolastica
Per accedere allo scrutinio finale, l’alunno deve aver frequentato almeno i ¾ del monte orario annuale. L’Istituto, tenendo conto della Circolare n. 20 del 2011, ha deliberato le seguenti deroghe al superamento del 25% massimo di ore di assenza:
-Gravi motivi di salute adeguatamente documentati -Terapie e/o cure programmate -Donazioni di sangue -Partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I. -Adesioni a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo -(solo per le classi 4^-5^della scuola secondaria di secondo grado) ore impegnate per l’orientamento in uscita con un massimo di due partecipazioni ad open day universitari
Nel caso in cui venga rilevata l'impossibilità di accedere alla valutazione, per l’eccessivo numero di assenze, anche in presenza di documentazione presentata a supporto delle deroghe previste, si determina l’ esclusione dallo scrutinio finale e, quindi, la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale del ciclo.
Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte del consiglio di classe e debitamente verbalizzate.
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8.3 Scuola primaria
Le scuole primarie che fanno parte dell’Istituto Comprensivo sono sette, dislocate sul territorio di due Comuni:
Abetone-Cutigliano, San Marcello-Piteglio (S.Marcello, Maresca, Campotizzoro, Piteglio).
La scuola primaria accoglie bambini da 6 ad 11 anni ed è articolata in tre livelli (legge 53\03): primo anno, primo
biennio (seconda e terza) e secondo biennio (quarta e quinta).
L’orario settimanale è di 27 ore con uno o due rientri pomeridiani. La scuola “Gianni Rodari” di Campotizzoro è a
tempo pieno (40 ore). Nelle scuole di San Marcello e Maresca è stato introdotto recentemente il tempo pieno.
8.3.1 Progettazione. Le indicazioni per il curricolo
La progettazione del curricolo di questo istituto si richiama alle nuove Indicazioni nazionali e alla normativa
nazionale sulle competenze chiave di cittadinanza
(cfr. http://www.indicazioninazionali.it/documenti_Indicazioni_nazionali/indicazioni_nazionali_infanzia_primo_ciclo.pdf).
La scuola primaria promuove l’acquisizione della competenza di base di cittadinanza lavorando sulla:
dimensione cognitiva:
Comprensione e produzione di messaggi diversi
Acquisizione e interpretazione critica dell’informazione
Individuazione di collegamenti e relazioni
Individuazione e risoluzione di situazioni problematiche, formulazione e verifica di ipotesi, formulazione e realizzazione di progetti
dimensione affettiva:
Azione attiva e consapevole
Riconoscimento di bisogni e diritti
Riconoscimento degli altri attraverso l’interiorizzazione di regole e l’acquisizione di responsabilità.
dimensione sociale:
Lavoro e interazione di gruppo
Comprensione dei diversi punti di vista
Realizzazione di attività progettuali collettive finalizzate alla prima educazione, alla convivenza civile e democratica.
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Dal Link sotto riportato è possibile visionare i Progetti educativi specifici per i Modelli di Scuola Primaria attivi nell’Istituto: 27 ore con un rientro pomeridiano a Pian degli Ontani e Cutigliano, 27 ore con due rientri pomeridiani ad Abetone, 30 ore con tre rientri pomeridiani a Piteglio e Tempo pieno (40 ore) a Campotizzoro, Maresca* e San Marcello*. *Nei due plessi sono presenti per l’anno scolastico 2017/2018 2 classi a 27 ore con due rientri pomeridiani; le scuole saranno a regime con tutte le classi a tempo pieno (40 ore) dall’anno scolastico 2019/2020. LINK PROGETTI EDUCATIVI PRIMARIA: http://www.iocsanmarcello.gov.it/wordpress/pof/
8.3.2 La valutazione
La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico
complessivo degli alunni. Concorre, con la sua finalità formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e
delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di
conoscenza e al successo formativo. L’obiettivo prioritario da perseguire è quello di utilizzare una linea di azione
comune condivisa a livello collegiale.
La valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle alunne e degli alunni nel primo ciclo, ivi compresa la valutazione dell'esame di Stato, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo, e' espressa con votazioni in decimi che indicano differenti livelli di apprendimento. La valutazione in decimi è integrata dalla descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto. I docenti, anche di altro grado scolastico, che svolgono attività e insegnamenti per tutte le alunne e tutti gli alunni o per gruppi degli stessi, finalizzati all'ampliamento e all'arricchimento dell'offerta formativa, forniscono elementi conoscitivi sull'interesse manifestato e sul profitto conseguito da ciascun alunno. Sono oggetto di valutazione le attività svolte nell'ambito di «Cittadinanza e Costituzione», fermo quanto previsto all'articolo 1 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008 n. 169. La valutazione delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica è resa su nota distinta con giudizio sintetico sull’interesse manifestato e i livelli di apprendimento conseguiti. La valutazione è trasparente e fondata su criteri esplicitati e condivisi dai consigli di classe, illustrati dalla tabella sotto riportata.
Livello Descrittori
OTTIMO
9-10
Possiede conoscenze ampie e approfondite e sa applicarle anche in contesti diversi da quelli
scolastici. Non incontra nessuna difficoltà davanti a problemi complessi. Rielabora le
conoscenze in modo personale, espone con un linguaggio chiaro e corretto. Ha un metodo
di lavoro autonomo ed efficace.
DISTINTO
8
Possiede conoscenze abbastanza approfondite e complete. Sa applicarle senza gravi errori
concettuali anche in contesti pratici e di vita quotidiana. È adeguata la risoluzione di
problemi complessi, rielabora le conoscenze in modo abbastanza personale, espone con
chiarezza e terminologia adeguata. Il metodo di lavoro è complessivamente efficace.
14
BUONO
7
Possiede conoscenze non molto approfondite, ma sa applicarle abbastanza correttamente e
con pochi errori. È adeguata la risoluzione di problemi, non sempre rielabora in modo
personale. Espone con un linguaggio di solito appropriato. Il metodo di lavoro non è sempre
efficace.
SUFFICIENTE
6
Possiede conoscenze superficiali e commette errori nell’applicarle. Non possiede autonomia
nell’elaborare quanto appreso, comprende solo parzialmente gli aspetti essenziali delle
discipline. Usa un linguaggio non sempre appropriato.
NON
SUFFICIENTE
4-5
Possiede conoscenze parziali e frammentarie e commette spesso errori nell’applicarle. Non
ha autonomia. Si esprime con grande difficoltà commettendo gravi errori.
A conferma della linea di continuità che ispira l’attività dell’Istituto, i descrittori corrispondenti a ciascuna voce
sono del tutto analoghi a quelli individuati per la scuola secondaria di I grado.
8.3.3 La certificazione delle competenze e del comportamento
La certificazione delle competenze, che accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del
comportamento degli alunni, rappresenta un atto educativo legato a un processo di lunga durata e aggiunge
informazioni utili in senso qualitativo, in quanto descrive i risultati del processo formativo,alla fine della classe V
primaria.
Alla fine della classe V della scuola primaria è consegnato alla famiglia dell’alunno e, in copia, all’istituzione
scolastica o formativa del ciclo successivo, il documento di certificazione delle competenze che la scuola è tenuta a
rilasciare. La certificazione delle competenze viene effettuata mediante la scheda ministeriale proposta.
La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza e viene espressa
collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione.
Saranno organizzate dalla scuola iniziative per la valorizzazione di comportamenti positivi delle alunne e degli
alunni, anche con il coinvolgimento delle famiglie.
Allo stesso tempo, per coloro che non risponderanno positivamente sono previste le azioni descritte nel
Regolamento d’Istituto e nel Patto Educativo di Corresponsabilità.
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Numero
Parametro
Descrizione PARAMETRI per la formulazione del giudizio sintetico sul
comportamento
1 Assiduità nella frequenza scolastica, anche in considerazione del numero di ingressi
posticipati ed uscite anticipate, con riferimento al rispetto delle regole
2 Interesse e partecipazione attiva al dialogo educativo durante le lezione
3 Adempimenti delle consegne scolastiche
4 Rispetto delle persone, regole e materiali presenti nella complessità scolastica
5 Partecipazione ad iniziative ed attività con rilievo educativo realizzate anche al di
fuori dell’orario scolastico
6 Presenza di formali e specifici episodi di richiamo
P
A
R
A
M
E
T
R
O
1*
Punti
Aggiuntivi
P
A
R
A
M
E
T
R
O
2
Punti
Aggiunt
ivi
P
A
R
A
M
E
T
R
O
3
Punti
Aggiuntivi
Fino a 8 giorni di
assenza
3 Attivo attento
pertinente
2 Preciso e sempre
puntuale
2
Da 8 a13 giorni 2 Attento ma
passivo
1 Quasi sempre
puntuale e preciso
1
Da 13 a 20 giorni 1 Talvolta distratto 0 Non sempre
puntuale e corretto
0
Oltre 20 giorni
0
Disinteressato
-1
Non puntuale e
corretto
-1
16
P
A
R
A
M
E
T
R
O
4
Punti
Aggiu
ntivi
P
A
R
A
M
E
T
R
O
5
Punti
Aggiuntivi
P
A
R
A
M
E
T
R
O
O
6
Punti
Aggiuntivi
Pienamente
rispettoso
1
Fino a 2
richiami o
rapporti
-1
Poco rispettoso
0
SI
1 Oltre 2
richiami o
rapporti
-2
Non rispettoso
-1
NO
0
*Sono esclusi dal calcolo le assenze per malattia con certificato medico e impegni per sport agonistico.
Totale Punteggio ………
PUNTEGGIO <0 da 0 fino a 2 da 3 fino a 4 da 5 fino a 7 da 7 fino a 8 9
Punti da aggiungere
al punteggio base
negativo
zero
uno
due
tre
quattro
Giudizio sintetico
Non
corretto
Poco
corretto
Abba-
stanza
corretto
Corretto
Corretto e
responsabi
le
Corretto
responsabile
collaborativo
17
8.4 Scuola secondaria di primo grado
Due sono i plessi della Scuola Secondaria di primo grado, la Scuola “Renato Fucini”, ubicata a San Marcello, e la
scuola “Alcide De Gasperi”, a valle del paese di Cutigliano.
Dall’anno scolastico 2014-2015 è stata avviata una sezione musicale, in cui il quadro orario di 30 ore settimanali si
arricchisce di alcune ore pomeridiane dedicate allo studio della musica e di specifici strumenti musicali.
8.4.1 La programmazione
Nella programmazione degli obiettivi didattici ed educativi generali si recepiscono le indicazioni contenute nel
documento ministeriale consultabile sul sito:
http://www.indicazioninazionali.it/documenti_Indicazioni_nazionali/indicazioni_nazionali_infanzia_primo_ciclo.p
df
8.4.2 La valutazione
La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico
complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione
delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al
miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo.
È trasparente e fondata su criteri esplicitati e condivisi dai consigli di classe, illustrati dalla tabella sotto riportata.
Livello Descrittori
OTTIMO
9-10
L’alunno possiede conoscenze ampie, approfondite e complete, è in grado di applicarle e
rielaborarle in modo personale, usando un linguaggio chiaro e appropriato. Effettua con
disinvoltura analisi e sintesi. Il suo metodo di studio è autonomo e produttivo.
DISTINTO L’alunno dimostra di possedere un patrimonio di conoscenze generalmente organico e stabile e di
saperle applicare correttamente; espone in modo appropriato. Il suo metodo di studio è
18
8 consolidato e organico.
BUONO
7
L’alunno possiede buone conoscenze senza un particolare livello di approfondimento, è in grado
di applicarle pur con qualche errore. La sua terminologia risulta abbastanza chiara e il metodo di
studio è organizzato.
SUFFICIENTE
6
L’alunno possiede un livello di conoscenze semplice ed essenziale, non commette errori
nell’esecuzione di compiti semplici. La sua esposizione è generalmente chiara e accettabile. Il
metodo di lavoro è da consolidare.
NON
SUFFICIENTE
4-5
L’alunno possiede conoscenze superficiali o frammentarie e scarse e commette errori
nell’esecuzione di compiti semplici. Non è autonomo nella rielaborazione degli apprendimenti e
ne coglie solo parzialmente gli aspetti essenziali. È incerto nell’uso del linguaggio e il suo metodo
di studio è approssimativo.
8.4.3 Criteri per l’ammissione alla classe successiva
L’ammissione o la non ammissione alla classe successiva in sede di scrutinio conclusivo dell’anno scolastico è
deliberata secondo le disposizioni del DLg 62/2017. In particolare:
il Consiglio di classe procederà alla valutazione per l’ammissione alla classe successiva o all’esame di stato solo degli studenti che abbiano frequentato almeno 3/4 dell’orario annuale dell’insegnamento, fatte salve eventuali e motivate deroghe deliberate dal Collegio dei Docenti a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa. L’impossibilità di procedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo. Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte del Consiglio di Classe e debitamente verbalizzate.
L’ammissione alla classe successiva o all’esame di stato conclusivo del Primo Ciclo è disposta nei confronti dell’alunno che il Consiglio di classe ritiene abbia raggiunto adeguati livelli di apprendimento. Tuttavia, nell’eventualità in cui l’ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di carenze relative al raggiungimento degli obiettivi, la scuola provvederà ad inserire nel documento individuale di valutazione, da trasmettere alla famiglia, una specifica nota in cui verrà definita la motivazione della scelta operata. Il giudizio di idoneità (ammissione) è espresso dal Consiglio di Classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella Scuola Secondaria di Primo Grado.
La non ammissione alla classe successiva è disposta nei confronti dell’alunno che presenti una preparazione ampiamente lacunosa, non recuperabile nemmeno con impegno estivo autonomo, e tale da pregiudicare il proficuo prosieguo nella classe successiva.
19
8.4.4 La certificazione delle competenze
La certificazione delle competenze, che accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del
comportamento degli alunni, rappresenta un atto educativo legato a un processo di lunga durata e aggiunge
informazioni utili in senso qualitativo in quanto descrive i risultati del processo formativo, triennale, anche in vista
della ulteriore certificazione delle competenze al termine dell’obbligo di istruzione del secondo ciclo.
Alla fine della classe terza è consegnato alla famiglia dell’alunno e, in copia, all’istituzione scolastica o formativa
del ciclo successivo, il documento di certificazione delle competenze, che la scuola è tenuta a rilasciare. La
certificazione delle competenze viene effettuata mediante la scheda ministeriale proposta.
La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza e viene espressa
collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione.
Saranno organizzate dalla scuola iniziative per la valorizzazione di comportamenti positivi delle alunne e degli
alunni, anche con il coinvolgimento delle famiglie.
Allo stesso tempo, per coloro che non risponderanno positivamente sono previste le azioni descritte nello Statuto
degli studenti e delle studentesse, nel Regolamento d’Istituto e nel Patto Educativo di Corresponsabilità.
8.4.5 Esame di Stato
A partire dall’a.s. 2017/18, l’esame di Stato è riformato secondo le disposizioni contenute dal Dlg 62/2017.
L’esame prevede tre prove scritte e una prova orale.
Le prove scritte sono: Italiano, Matematica, Lingua/e straniera/e.
La prova orale tende a verificare le conoscenze e le competenze raggiunte nelle varie discipline, nonché la capacità
di argomentazione. Per gli alunni frequentanti l’indirizzo musicale è prevista anche una prova pratica di
strumento.
Per sostenere l’esame è indispensabile aver effettuato la prova nazionale INVALSI, svolta di norma entro il mese di
aprile, riguardante le discipline di Italiano, Matematica e Inglese.
20
8.5 Scuola secondaria di secondo grado
La scuola secondaria di secondo grado si articola in:
Istituto Tecnico Commerciale nei due indirizzi Amministrativo Finanza e Marketing (AFM) e Turismo;
Istituto Tecnico Industriale nei due indirizzi Meccanica Meccatronica ed Energia;
Liceo Scientifico.
8.5.1 La valutazione
La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico
complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione
delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al
miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo.
8.5.2 Criteri per l’ammissione alla classe successiva
Per l’ammissione alla classe successiva si recepiscono i seguenti riferimenti normativi:
OM 92/07: Il docente della disciplina propone il voto in base ad un giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante l’ultimo trimestre o quadrimestre e sulla base di una valutazione complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero percorso formativo. La proposta di voto tiene altresì conto delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio nonché dell’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati. Per gli studenti che in sede di scrutinio finale, presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti, il Consiglio di Classe, sulla base di criteri preventivamente stabiliti, procede ad un valutazione della possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico, mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero. In tale caso il Consiglio di Classe rinvia la formulazione del giudizio finale e provvede, sulla base degli specifici bisogni formativi, a predisporre le attività di recupero. Si procede invece al giudizio finale nei confronti degli studenti per i quali il Consiglio di Classe abbia espresso una valutazione positiva, anche a seguito degli interventi di recupero seguiti, nonché nei confronti degli studenti che presentino insufficienze tali da comportare un immediato giudizio di non promozione.
21
DPR 122/2009 (art. 4): Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono:
un voto di comportamento non inferiore a sei decimi (6/10) una votazione non inferiore a sei decimi (6/10) in ciascuna disciplina.
Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospende il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la
sufficienza in una o più discipline.
Per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente è richiesta la frequenza di almeno tre quarti
dell’orario annuale personalizzato, determinato in relazione all’orario curricolare e obbligatorio. Per casi
eccezionali, possono essere stabilite motivate e straordinarie deroghe. Tale deroga è prevista per assenze
documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del
consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati (art. 14).
Sulla base dei seguenti riferimenti, il Collegio ha deliberato i seguenti criteri:
l’ammissione alla classe successiva degli alunni che in sede di scrutinio finale: conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi (6/10) presentano una votazione non inferiore a sei decimi (6/10) in ciascuna disciplina o lievi carenze in
alcune discipline recuperabili anche autonomamente. abbiano frequentato almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato, determinato in
relazione all’orario curricolare e obbligatorio.
la non ammissione alla classe successiva in presenza di numerose e/o gravi insufficienze insuperabili con un impegno estivo autonomo o anche assistito e compromettenti il proseguimento proficuo dei programmi di studio nell’anno successivo.
la sospensione del giudizio finale in presenza di carenze lievi o gravi in una o più discipline tali da non permettere la promozione immediata, ma da consentire la possibilità di raggiungere gli obiettivi formativi minimi (conoscenze, abilità e competenze) nei tempi e con le modalità stabilite per accertare il superamento delle carenze riscontrate (debito formativo).
Per gli alunni diversamente abili l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva vengono valutate in
riferimento al P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato). Per gli alunni DSA o BES si tiene conto del P.D.P. (Piano
Didattico Personalizzato) o del percorso personalizzato verbalizzato. Per gli alunni stranieri viene privilegiata una
valutazione formativa rispetto a quella sommativa.
8.5.3 Criteri per l’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo dell’istruzione
Per l’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo dell’istruzione si recepiscono le disposizioni del DPR
122/2009 (art. 6). In particolare sono ammessi all’esame di Stato gli alunni che, nello scrutinio finale
conseguono una votazione non inferiore a sei decimi (6/10) in ciascuna disciplina, tenendo conto dei seguenti elementi:
- conoscenze, abilità e competenze acquisite nell’ultimo anno;
22
- impegno e partecipazione all’attività didattica;
- evoluzione dell’apprendimento nel corso dell’anno, in particolare tra il primo e il secondo periodo scolastico;
- preparazione complessiva raggiunta;
abbiano frequentato almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato, determinato in relazione all’orario curricolare e obbligatorio;
conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi (6/10)
L’ammissione è preclusa in caso anche in una sola disciplina la preparazione risulti inesistente.
Nuove disposizioni in materia di esame di Stato e di credito scolastico a partire dall’a.s.
2018/19
Il Dlg 62/2017 ha introdotto alcune novità in materia di Esame di Stato e di attribuzione del credito
scolastico che entrano in vigore a partire dall’a.s. 2018/19.
In base al sopra citato decreto, l’esame di Stato comprende due prove scritte( Italiano e materia
caratterizzante il corso di studio) ed un orale. Sono requisiti indispensabili per l’accesso all’esame:
- svolgimento di almeno i ¾ del monte ore annuale di lezione;
- svolgimento dell’alternanza scuola-lavoro secondo i parametri quantitativi previsti dai diversi indirizzi;
- svolgimento della prova nazionale INVALSI che riguarda italiano, matematica ed inglese;
- conseguimento della votazione di almeno sei decimi in tutte le discipline.
In presenza di insufficienze in una o più discipline, il Consiglio di classe può deliberare l’ammissione,
motivandola adeguatamente.
Al termine dell’esame la valutazione è espressa con un punteggio in centesimi. Concorre al punteggio
finale il credito maturato nel triennio finale ( massimo 40 punti) e le valutazioni riportate nelle tre prove(
massimo 20 punti a prova).
All’interno del colloquio il candidato può esporre, anche ricorrendo all’uso di elaborati multimediali,
l’esperienza di alternanza condotta nel triennio.
23
8.5.4 Criteri di valutazione per gli scrutini di settembre
L’esito dello scrutinio degli alunni con sospensione del giudizio terrà conto dei seguenti elementi di valutazione:
profilo scolastico dello studente emerso dagli scrutini del mese di giugno;
partecipazione ai corsi di recupero estivi o comunque studio individuale estivo, e impegno profuso come rilevato dalle prove di verifica svolte a settembre;
progresso del profitto nelle materie con giudizio sospeso;
possibilità di raggiungere proficuamente, in tutte le discipline del successivo anno scolastico, gli obiettivi formativi e disciplinari.
8.5.5 Criteri per l’assegnazione del credito scolastico e formativo
Per l’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo dell’istruzione si recepiscono le disposizioni del D. M. 24
febbraio 2000, n. 49.
(art. 1 comma 1) Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi, di cui all'art.12 del Regolamento citato in premessa, sono acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport.
(art. 1 comma 2) La partecipazione ad iniziative complementari ed integrative non dà luogo all'acquisizione dei crediti formativi, ma rientra tra le esperienze acquisite all'interno della scuola di appartenenza, che concorrono alla definizione del credito scolastico.
(art. 2 comma 2) I consigli di classe procedono alla valutazione dei crediti formativi, sulla base di indicazioni e parametri preventivamente individuati dal collegio dei docenti al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei consigli di classe medesimi, e in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri dell'indirizzo di studi e dei corsi interessati.
Le esperienze che danno luogo ai crediti formativi si acquisiscono dunque fuori dalla scuola attraverso:
• attività culturali
• attività artistiche e ricreative
• formazione professionale
• lavoro
• volontariato, solidarietà, cooperazione
• attività sportive
• altri titoli di studio di livello pari o superiore (solo per i candidati esterni).
24
Le competenze sono quelle che derivano dalle esperienze fatte al di fuori della scuola e la cui coerenza è
individuata da:
• omogeneità con i contenuti del corso di studi
• approfondimento e ampliamento delle tematiche trattate nel corso stesso.
•
Per l’assegnazione del credito scolastico e formativo devono essere presentate certificazioni riguardanti stage; attività di volontariato sociale, solidarietà, ambiente; certificazioni linguistiche; risultati di merito in gare e concorsi connessi alle discipline di istituto; attività sportive certificate.
25
CREDITO SCOLASTICO
Il credito scolastico si acquisisce nel triennio finale secondo il punteggio indicato nel Decreto attuativo sulla
Valutazione.
L’attribuzione dei crediti per il prossimo anno scolastico 2017/2018 e poi per quelli successivi sarà articolata
secondo le indicazioni delle Tabelle seguenti:
Tabella A
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal
D.M. n. 42/2007)
Candidati interni
Media dei voti Credito scolastico (punti)
I anno II anno III anno
M = 6 3-4 3-4 4-5
6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6
7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7
8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8
9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire
nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre
la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle
attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. All'alunno che è stato promosso alla penultima classe o all'ultima classe
del corso di studi con un debito formativo, va attribuito il punteggio minimo previsto nella relativa banda di oscillazione della tabella. In
caso di accertato superamento del debito formativo riscontrato, il consiglio di classe può integrare in sede di scrutinio finale dell'anno
scolastico successivo il punteggio minimo assegnato, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione cui appartiene tale punteggio. Nei
confronti degli alunni che abbiano saldato nell'ultimo anno di corso i debiti formativi contratti nel terzultimo anno non si procede alla
eventuale integrazione del credito scolastico relativo al terzultimo anno. Gli alunni che non abbiano saldato i debiti formativi contratti nel
terzultimo e nel penultimo anno di corso non sono ammessi a sostenere l'esame di Stato.
26
Tabella C
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)
Candidati esterni
Prove preliminari
Media dei voti delle prove preliminari Credito scolastico (punti)
M = 6 3
6 < M ≤ 7 4-5
7 < M ≤ 8 5-6
8 < M ≤ 10 6-8
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari. Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande
di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative,
rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero.
In sintesi per l’assegnazione del credito scolastico il Collegio delibera di valutare:
la media dei voti come da tabella A;
l’assiduità della frequenza scolastica;
l’interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative;
i crediti formativi.
Per l’attribuzione del credito, è applicata la seguente tabella:
TABELLA
Attribuzione credito scolastico
Media dei voti Fasce di credito III anno Fasce di credito IV anno Fasce di credito V anno
M < 6 ---- --- 7-8
M = 6 7-8 8-9 9-10
6< M ≤ 7 8-9 9-10 10-11
7< M ≤ 8 9-10 10-11 11-12
27
8< M ≤ 9 10-11 11-12 13-14
9< M ≤ 10 11-12 12-13 14-15
In fase transitoria per i candidati che svolgono l'esame di Stato negli anni scolastici 2018/2019 e
2019/2020 la stessa tabella reca la conversione del credito scolastico conseguito, rispettivamente nel
terzo e quarto anno di corso e nel terzo anno di corso.
Regime transitorio
Candidati che sostengono l'esame nell'a.s. 2018/2019:
Tabella di conversione del credito conseguito nel III e nel IV anno:
Somma dei crediti conseguiti
per il III e IV anno
Nuovo credito attribuito
per il III e IV anno(totale)
6 15
7 16
8 17
9 18
10 19
11 20
12 21
13 22
14 23
15 24
16 25
Candidati che sostengono l'esame nell'a.s. 2019/2020:
Tabella di conversione del credito conseguito nel III anno:
28
Credito conseguito per il III anno Nuovo credito attribuito per il III anno
3 7
4 8
5 9
6 10
7 11
8 12
9. Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/15
La L.107/15 indica una serie di ambiti possibili di intervento, che sono stati in parte condivisi nell’atto di
indirizzo formulato ad ottobre (prot. 11656/B17a).
Il presente Piano triennale pertanto contiene obiettivi, attività curricolari, attività di ampliamento dell’offerta
formativa, riconducibili almeno alle seguenti aree:
potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale e artistica;
potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano; sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
apertura pomeridiana delle scuole;
valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche;
incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi
speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati;
definizione di un sistema di orientamento.
Il documento pertanto rappresenta una razionale sintesi dei bisogni del territorio, degli obiettivi di
miglioramento derivanti dal RAV, delle indicazioni contenute nella L.107/15, degli obiettivi propri degli ordini e
degli indirizzi presenti.
L’Istituto, inoltre, si ispira ai sette orizzonti coinvolti nel processo innovativo delle scuole promossi nel
Manifesto del Movimento delle Avanguardie Educative.
Le idee e il Manifesto sono illustrati sul sito: http://avanguardieeducative.indire.it
29
9.1 Scelte organizzative e gestionali
Per garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, sono confermate/ istituite le
seguenti funzioni organizzative:
• Coordinatori di Plesso (fiduciari), cui competono:
la gestione dell’orario relativamente al plesso;
la referenza delle attività previste nel PTOF;
la cura dei rapporti con i genitori, e con Enti e Associazioni del territorio;
la segnalazioni all’Istituto di problematiche relative alla manutenzione e alla sicurezza;
la diffusione e il controllo della avvenuta presa visione da parte del personale del plesso delle
circolari e dei documenti provenienti dagli Uffici di Presidenza e di Segreteria;
la convocazione, la presidenza dei Consigli di Interclasse/Intersezione e la trasmissione dei relativi
verbali.
• Coordinatori di Classe, cui competono:
la stesura del Piano Didattico della classe;
il raccordo con gli altri docenti;
il collegamento diretto con la Presidenza;
il raccordo con la rappresentanza dei genitori e con i genitori degli alunni in difficoltà;
il controllo delle assenze degli studenti con particolare attenzione ai casi di frequenza irregolare e
rendimento inadeguato;
la presidenza dei Consigli di Classe in caso di assenza del dirigente.
• Responsabili di Dipartimento (limitatamente alla scuola secondaria di primo e secondo grado), cui
competono:
il coordinamento delle attività dei Dipartimenti Disciplinari (organismi collegiali formati dai docenti che
appartengono alla stessa disciplina o area disciplinare);
la promozione delle innovazioni didattiche e metodologiche;
la supervisione della programmazione per competenze.
30
Per garantire ed assicurare continuità ed orientamento, si prevede di istituire dipartimenti disciplinari in verticale
tra docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado.
9.2 Alternanza scuola-lavoro
La dimensione pedagogica
L’alternanza scuola-lavoro costituisce una modalità innovativa del processo di apprendimento rispetto alle prassi
tradizionali della scuola secondaria superiore. Essa nasce da una concezione pedagogica precisa, il
riconoscimento della pluralità e della complementarietà dei diversi approcci nell’apprendimento e dei diversi stili
cognitivi.
L’alternanza scuola-lavoro si configura, nell’attuale sistema formativo, come strumento di raccordo tra istruzione
e formazione: la scuola non è più l’unica agenzia formativa, ma agisce all’interno di una rete di organizzazioni,
istituzionali e non, formali e non formali.
Oggi il mondo del lavoro va sempre più affermandosi come centro di apprendimento che ribalta il rapporto
gerarchico tra sapere teorico e sapere pratico, stabilendo una equivalenza tra competenze acquisite in aula e
competenze acquisite sul lavoro.
L’alternanza presenta degli elementi di discontinuità con gli stage e i tirocini. In questi ultimi spesso l’accoglienza
in azienda assumeva un ruolo subordinato rispetto all’esperienza in aula e costituiva l’occasione per applicare
saperi acquisiti a scuola. L’alternanza va concepita in una prospettiva pluriennale, come esperienza per favorire
l’orientamento, la valorizzazione delle vocazioni personali, l’acquisizione di conoscenze e competenze valutabili e
spendibili nel mercato del lavoro.
Orientamenti europei
La diffusione di forme di apprendimento basato sul lavoro di alta qualità è al centro delle più recenti indicazioni
europee in materia di istruzione e formazione ed è uno dei pilastri della strategia “Europa 2020”. Questa
strategia non mira soltanto a superare la crisi dalla quale le economie di molti paesi stanno ora gradualmente
uscendo, ma vuole anche colmare le lacune del nostro modello di crescita e creare le condizioni per una crescita
più intelligente, sostenibile e solidale.
Quadro normativo nazionale
L’alternanza scuola lavoro entra nel nostro sistema educativo con la legge 28 marzo 2003, n. 53, che all’art. 4 la
prevede come possibilità di realizzare i corsi del secondo ciclo, consentendo ai giovani che hanno compiuto il
quindicesimo anno di età di svolgere l’intera formazione dai 15 ai 18 anni “attraverso l’alternanza di periodi di
studio e di lavoro, sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica, sulla base di convenzioni con imprese o con le
rispettive associazioni di rappresentanza o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con
31
enti, pubblici e privati, inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di tirocinio
che non costituiscono rapporto individuale di lavoro.”
Il decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, che ne è conseguito, definisce l’alternanza quale modalità di
realizzazione dei corsi del secondo ciclo per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di
competenze spendibili nel mercato del lavoro. Sono gli studenti che possono presentare la richiesta di svolgere,
sotto la responsabilità dell’istruzione scolastica o formativa, il percorso formativo prescelto alternando periodi in
aula e in contesti lavorativi, nel rispetto del medesimo profilo educativo del corso di studi ordinario.
Il ruolo dell’alternanza scuola lavoro è stato successivamente confermato e consolidato con i Regolamenti
emanati con i DD. PP. RR. nn. 87, 88 e 89 del 2010, riguardanti i nuovi ordinamenti degli istituti professionali,
degli istituti tecnici e dei licei, nelle successive “Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento, secondo
biennio e quinto anno” degli istituti tecnici e istituti professionali e nelle “Indicazioni nazionali” dei percorsi
liceali.
In particolare, le Direttive n. 4/2012 e n.5/2012, relative, rispettivamente, alle linee guida per il secondo biennio
e il quinto anno degli istituti tecnici e degli istituti professionali, sottolineano che “Con l'alternanza scuola lavoro
si riconosce un valore formativo equivalente ai percorsi realizzati in azienda e a quelli
curricolari svolti nel contesto scolastico. Attraverso la metodologia dell'alternanza si permettono l'acquisizione,
lo sviluppo e l'applicazione di competenze specifiche previste dai profili educativi, culturali e professionali dei
diversi corsi di studio”.
I percorsi di alternanza scuola lavoro diventano obbligatori nel secondo ciclo di istruzione con la legge 107/2015,
a partire dall’a. s. 2015/2016.
Il comma 33 dell’art. 1 di tale legge recita: “Al fine di incrementare le opportunità' di lavoro e le capacità' di
orientamento degli studenti, i percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n.
77, sono attuati, negli istituti tecnici e professionali, per una durata complessiva, nel secondo biennio e
nell'ultimo anno del percorso di studi, di almeno 400 ore e, nei licei, per una durata complessiva di almeno 200
ore nel triennio. Le disposizioni del primo periodo si applicano a partire dalle classi terze attivate nell'anno
scolastico successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge. I percorsi di alternanza
sono inseriti nei piani triennali dell'offerta formativa”.
Finalità (Art. 2 Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 77)
Nell’ambito del sistema dei licei e del sistema dell’istruzione e della formazione professionale, la modalità di
apprendimento in alternanza, quale opzione formativa rispondente ai bisogni individuali di istruzione e
formazione dei giovani, persegue le seguenti finalità:
a. attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo,
rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con
l’esperienza pratica
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b. arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l’acquisizione di
competenze spendibili anche nel mercato del lavoro
c. favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di
apprendimento individuali
d. realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del
lavoro e la società civile
e. correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
Obiettivi
• attivare negli studenti processi di orientamento, rimotivazione allo studio e promozione del
successo formativo;
• sviluppare una diversa concezione dell’apprendimento;
• favorire la valorizzazione della reciprocità e della complementarietà dei processi del “pensare” e
del “fare”;
• contrastare la contrapposizione fra cultura e mondo del lavoro.
I percorsi di alternanza scuola-lavoro del nostro Istituto
L’esperienza formativa in alternanza scuola-lavoro non è nuova per il nostro Istituto. Da alcuni anni gli studenti
delle classi terze e quarte degli indirizzi tecnici della scuola secondaria superiore sono stati impegnati in attività di
formazione fuori dall’istituzione scolastica in aziende del territorio con le quali la scuola ha programmato e
realizzato progetti formativi.
A partire dal corrente anno scolastico, il nostro Istituto include in modo sistematico nella propria offerta
formativa i percorsi di alternanza scuola-lavoro per tutti gli studenti della scuola secondaria superiore – indirizzo
liceale compreso – a partire dal primo anno del secondo biennio.
Progettazione di un percorso di alternanza. Le fasi
1a Fase: raccordo tra scuola, territorio e mondo del lavoro
La progettazione di un percorso di alternanza inizia con l’analisi della situazione del territorio e dell’evoluzione
del mondo del lavoro in modo da individuare i fabbisogni formativi che la scuola intende soddisfare con il
percorso formativo in alternanza. Successivamente a questa fase di ricerca, la scuola individuerà i soggetti
esterni con i quali avviare collaborazioni sia sotto forma di accordi sia di convenzioni operative specifiche.
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2a Fase: progettazione didattica delle attività di alternanza scuola-lavoro
Poiché l’esperienza formativa in alternanza deve considerare sia la dimensione curriculare sia la dimensione
esperienziale le due dimensioni verranno integrate grazie ad un percorso di coordinamento e di co-
progettazione che coinvolgerà la scuola (Consiglio di classe/tutor didattico) e l’impresa o altra struttura ospitante
in merito a:
• individuazione degli obiettivi formativi/orientativi da perseguire;
• competenze da potenziare e/o acquisire;
• definizione del percorso formativo;
• monitoraggio e verifiche conclusive.
3a Fase: attuazione del percorso
L’attuazione del percorso prevede le seguenti attività:
• attività in aula, propedeutica all’attività in azienda, da realizzarsi anche tramite l’intervento di esperti;
• attività nelle strutture ospitanti;
• monitoraggio a cura del tutor didattico (docente interno) e del tutor aziendale;
• verifica.
4a Fase: valutazione finale degli studenti
Saranno sottoposti a verifica:
• lo svolgimento del percorso formativo individuale concordato con i tutor esterni,
• le competenze acquisite.
Gli strumenti che potranno essere utilizzati, adattandoli al percorso svolto sono: le prove esperte, le schede di
osservazione, i diari di bordo. I risultati finali della valutazione verranno sintetizzati nella certificazione finale. Il
tutor formativo esterno, ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs. 15 aprile 2005, n. 77, «fornisce all'istituzione scolastica o
formativa ogni elemento atto a verificare e valutare le attività dello studente e l'efficacia dei processi formativi».
La valutazione finale degli apprendimenti, a conclusione dell’anno scolastico, verrà attuata dai docenti del
Consiglio di classe, tenuto conto delle attività di valutazione in itinere svolte dal tutor esterno sulla base degli
strumenti predisposti. La valutazione del percorso in alternanza costituirà parte integrante della valutazione
finale dello studente ed inciderà sul livello dei risultati di apprendimento conseguiti nell’arco del secondo biennio
e dell’ultimo anno del corso di studi.
Valutazione delle attività di alternanza scuola-lavoro in sede di scrutinio
La certificazione delle competenze sviluppate attraverso la metodologia dell’alternanza scuola lavoro può essere
acquisita negli scrutini intermedi e finali degli anni scolastici compresi nel secondo biennio e nell’ultimo anno del
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corso di studi. In tutti i casi, tale certificazione dovrà essere acquisita entro la data dello scrutinio di ammissione
agli esami di Stato e inserita nel curriculum dello studente.
Sulla base della suddetta certificazione, il Consiglio di classe procederà:
a. alla valutazione degli esiti delle attività di alternanza e della loro ricaduta sugli apprendimenti disciplinari e
sul voto di condotta; le proposte di voto dei docenti del Consiglio di classe terranno esplicitamente conto dei
suddetti esiti;
b. all’attribuzione dei crediti ai sensi del D.M. 20 novembre 2000, n. 429, in coerenza con i risultati di
apprendimento in termini di competenze acquisite coerenti con l’indirizzo di studi frequentato, ai sensi dei dd.
PP. RR. nn. 87, 88 e 89 del 2010 e delle successive Linee guida e Indicazioni nazionali allo scopo emanate.
Validità del percorso di alternanza
Per quanto riguarda la frequenza dello studente alle attività di alternanza, ai fini della validità del percorso di
alternanza è necessaria la frequenza di almeno tre quarti del monte ore previsto dal progetto.
5a Fase: monitoraggio e valutazione del progetto nella sua globalità
Il monitoraggio dei percorsi avverrà:
1. a livello nazionale da parte del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
2. da parte della nostra scuola, per verificare:
a. la coerenza tra gli obiettivi del progetto, il curriculum scolastico e le proposte espresse nel PTOF;
b. la soddisfazione dei vari attori del progetto.
Si darà ampio spazio al monitoraggio in itinere per effettuare eventuali azioni correttive.
Adempimenti necessari
1. Convenzione scuola – struttura ospitante
La struttura ospitante e la scuola stipulano una “convenzione” che contiene le “regole” di svolgimento
dell’alternanza e definisce gli obblighi dei soggetti coinvolti.
2. Progetto formativo
Il progetto formativo è predisposto dalla scuola, ma progettato e condiviso con la struttura ospitante. Deve
sempre accompagnare la convenzione.
3. Nomina dei tutors didattici
4. Valutazione
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La scuola deve definire gli indicatori che verranno utilizzati per accertare le competenze in ingresso e quelle
attese al termine del percorso.
5. Formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
Tutti gli studenti che realizzeranno il percorso di alternanza scuola - lavoro in contesti esterni all’istituzione
scolastica, dovranno frequentare un corso di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei
luoghi di lavoro ai sensi dell’art.2, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 81/2008.
Alternanza scuola-lavoro e disabilità
Per gli alunni con disabilità saranno programmati percorsi personalizzati coerenti con il PEI.
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9.3 Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale
Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) compie un’azione culturale, che parte da un’idea rinnovata di scuola,
intesa come spazio aperto per l’apprendimento e non unicamente luogo fisico, che metta gli studenti nelle
condizioni di sviluppare le competenze per la vita. Le tecnologie diventano abilitanti, quotidiane, ordinarie, al
servizio dell’attività scolastica, in primis le attività orientate alla formazione e all’apprendimento, ma anche
l’amministrazione, contaminando e unendo tutti gli ambienti della scuola: classi, ambienti comuni, spazi
laboratoriali, spazi individuali e spazi informali. Con ricadute estese al territorio. Gli obiettivi non cambiano,
sono quelli del sistema educativo: le competenze degli studenti, i loro apprendimenti, i loro risultati, e l’impatto
che avranno nella società come individui, cittadini e professionisti. Questi obiettivi saranno aggiornati nei
contenuti e nei modi, per rispondere alle sfide di un mondo che cambia rapidamente, che richiede sempre di
più agilità mentale competenze trasversali e un ruolo attivo dei giovani.
Tutta la documentazione e la normativa relative al Piano si trovano al seguente indirizzo:
http://www.istruzione.it/scuola_digitale/
Le azioni che l’Istituto prevede di attuare nel corso del triennio di riferimento del PTOF si possono riassumere
come segue:
miglioramento delle dotazioni hardware;
attività didattiche; formazione degli insegnanti.
Miglioramento delle dotazioni hardware: azioni #2, #4, #12 L’Istituto ha presentato due progetti relativi alla Programmazione operativa nazionale – PON “Per la Scuola”
2014-2020 “L’ampliamento dell’infrastruttura e dei punti di accesso alla rete LAN/WLAN, con potenziamento del
cablaggio fisico ed aggiunta di nuovi apparati”.
Questi progetti metteranno a disposizione del personale scolastico e degli studenti della scuola primaria e
secondaria di primo e di secondo grado un’infrastruttura di rete WiFi sicura e centralmente gestita, che
permetterà l’utilizzo in modalità wireless delle risorse informatiche già presenti nell’Istituto, oltre all’accesso ai
contenuti didattici presenti in Internet. Il sistema darà la possibilità di adottare le più moderne soluzioni
informatiche per la gestione delle classi e degli ambienti multimediali, permettendo di sfruttare le potenzialità
della tecnologia wireless di tipo WiFi. Gli apparati hardware permetteranno di sfruttare il cablaggio strutturato
per alimentare gli Access Point.
Sono stati presentati altri due progetti riguardo la Programmazione operativa nazionale – PON “Per la Scuola”
2014-2020 “Realizzazione di Ambienti digitali” in modalità AULE “AUMENTATE” dalla tecnologia per una visione
“leggera” ed economicamente sostenibile di classe digitale”.
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Si tratta di assicurare a un maggior numero di aule tradizionali le dotazioni per la fruizione individuale e
collettiva del web e di contenuti, per un’integrazione quotidiana del digitale nella didattica, per l’interazione di
aggregazioni diverse in gruppi di apprendimento, in collegamento wireless.
Un progetto interessa la scuola dell’infanzia e primaria e riguarda la creazione di spazi per apprendimento
collettivo utilizzabili da tutti i bambini: un computer per la scuola dell’infanzia e un proiettore interattivo
multimediale per la scuola primaria collocati in un’aula facilmente accessibile da tutti. Tutte le scuole
dell’infanzia e primaria dell’Istituto avranno quindi la possibilità di collegarsi in rete e scambiare buone
esperienze oltre a condividere materiali.
L’altro progetto interessa la scuola secondaria secondo grado: attualmente il Liceo Scientifico ha una sola classe
2.0 attivata da un anno e l’idea è quella di estendere all’intero corso la metodologia didattica già
sperimentata. Si prevede l’acquisto di tablet collocati su carrello mobile, di monitor 55” e di Apple TV, e la
creazione quindi di un’aula utilizzabile da tutti gli studenti e i docenti.
L’Istituto ha partecipato inoltre al bando “Scuole Pistoiesi al passo con i tempi” indetto dalla Fondazione Cassa
di Risparmio di Pistoia e Pescia riuscendo a ottenere un finanziamento per l’acquisto di Lavagne Interattive
Multimediali da collocare nella scuola secondaria di primo e di secondo grado.
Ha inoltre partecipato al bando “Potenziamento e innovazione didattica nelle scuole” indetto dall’Ente Cassa di
Risparmio di Firenze con la proposta dell’acquisto di un kit di robotica. Al momento attuale non è noto l’esito
del bando.
Le finalità di tutti i progetti prevedono l’ottimizzazione del tempo-scuola e la riorganizzazione degli ambienti
scolastici per distribuire in modo più equilibrato le materie, ridisegnare la settimana scolastica in modo
didatticamente più funzionale, consentire il superamento del gruppo classe sviluppando altre aggregazioni
finalizzate a unità di lavoro definite sulla base di interessi, competenze e bisogni, al fine di riproporre in modo
diverso i contenuti curricolari, attivare esperienze di apprendimento incentrate sull’utilizzo di metodologie
attive e canali di comunicazione alternativi mediante le risorse presenti in Rete. Inoltre arricchire
l’insegnamento attraverso l’innovazione didattico-metodologica e curricolare, favorendo il lavoro di ricerca e
studio sia di gruppo che individuale, il ripensamento degli spazi e dei tempi dell’apprendimento e
implementando l’uso di sussidi digitali e contenuti online, fortemente corrispondenti all’attuale quotidianità
degli studenti, per meglio orientare i percorsi educativi e sviluppare al meglio competenze e abilità cognitive
dell’alunno.
Attività didattiche: azione #17 Nel PNSD si evidenzia come sia fondamentale partire dai giovanissimi per sviluppare esperienze di pensiero
computazionale, per almeno due ragioni:
anticipare la comprensione della logica della Rete e delle tecnologie, proprio perché l’avvicinamento alle tecnologie stesse avviene prima, a partire dal contesto familiare;
preparare da subito i nostri studenti allo sviluppo delle competenze che sono al centro del nostro tempo, e saranno al centro delle loro vite e carriere.
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Si prevedono già da questo anno scolastico l’introduzione del coding con l’uso della robotica nelle classi prime
della scuola primaria dell’Istituto e corsi di robotica con assemblaggio e programmazione nelle classi della
scuola secondaria di primo e secondo grado.
Formazione degli insegnanti: azione #25 La scuola è impegnata nel processo di sviluppo di una cultura per l’innovazione. Nel corso degli ultimi anni
scolastici sono stati attivati incontri e progetti di formazione e aggiornamento del personale,
autoaggiornamento finalizzati all’acquisizione della conoscenza di nuove metodologie didattiche. Di ciò si è
cercato di dare conto in incontri appositamente convocati con la partecipazione delle famiglie.
L’Istituto gestisce le attività formative sia in proprio sia attraverso reti che hanno come capofila un diverso
Istituto. Le attività in rete, fanno riferimento in particolare alla continuità verticale e orizzontale, all’integrazione
con il curricolo al miglioramento continuo e autoanalisi.
Per quanto riguarda la formazione degli insegnanti l’Istituto organizzerà corsi di aggiornamento su percorsi
formativi legati all’utilizzo della strumentazione tecnologica introdotta avvalendosi di personale qualificato
interno o esterno. L’animatore digitale funge da stimolo alla formazione interna alla scuola sui temi del PNSD,
organizzando laboratori formativi e coordinando la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle altre
attività formative.
Nel corso del triennio non si escludono altre azioni legate a ulteriori fonti di finanziamento. Le azioni individuate
sono:
#6 BYOD (Bring Your Own Device) : implementazione dell’utilizzo di dispositivi elettronici personali durante le
attività didattiche sia possibile ed efficientemente integrato;
#7 I laboratori come luoghi di innovazione e di creatività dove attuare progettualità innovative che sfruttino le
tecnologie digitali per rendere gli indirizzi professionalizzanti e caratterizzanti delle scuole secondarie più
interessanti e maggiormente aderenti alle richieste
#9-#10 Profili digitali per studenti e docenti
#22 Standard minimi e requisiti tecnici per gli ambienti on line per la didattica
#23 Promozione delle Risorse Educative Aperte e linee guida su autoproduzione dei contenuti didattici digitali.
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9.4 Piano formazione personale in servizio
9.4.1 Piano formazione docenti
Le azioni sono state individuate con l’intento di fornire gli strumenti conoscitivi e formativi necessari a
supportare i processi di miglioramento. Pertanto, sono previste tematiche coerenti con le criticità evidenziate
nel RAV e con gli obiettivi strategici delineati nel PdM.
Una ulteriore linea di formazione è rappresentata dall’acquisizione di competenze per una didattica
maggiormente personalizzata e inclusiva, anche riferita agli alunni con bisogni educativi speciali.
PIANO DI FORMAZIONE PERSONALE DOCENTE OBIETTIVI
AZIONI ANNO SCOLASTICO
PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE PER
COMPETENZE
Corso di aggiornamento e formazione in progress durante gli anni scolastici indicati mediante ricerca-azione. Il consulente individuato, dopo una fase di
formazione, seguirà in progress la programmazione, le verifiche e la valutazione per competenze.
2016-17 2017-18
INNOVAZIONE DIGITALE NELLA
DIDATTICA
Consolidare la consapevolezza che innovare il modo di fare didattica può essere un pre-requisito essenziale
affinché qualsiasi iniziativa di rinnovamento della scuola possa divenire efficace.
Far acquisire la consapevolezza che le potenzialità che le nuove tecnologie offrono per una efficace riforma
della didattica, vanno ben oltre il semplice equipaggiare le classi con delle LIM o altri device. Il piano di
formazione dovrà operare un rinnovamento strutturale per considerare il modo di fare didattica come
l’obiettivo principale e l’ICT come lo strumento per poterlo attuare.
2016-17 2017-18 2018-19
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FORMAZIONE SU DIDATTICA
INCLUSIVA
Promozione di una didattica inclusiva attuando una progettazione didattica per realizzare adeguati processi
di insegnamento-apprendimento anche per studenti con DSA e con BES. Acquisizione di competenze, di un bagaglio formativo e culturale e di comportamenti
inclusivi a prescindere dalla materia di insegnamento, dalla specializzazione, dall’età degli alunni cui si insegna o dal tipo di scuola in cui si lavora. Imparare ad operare per valorizzare le diversità e a considerare le differenze come
risorse e una ricchezza per tutti. Apprezzare e riconoscere i diversi stili di apprendimento e adeguare e
diversificare di conseguenza strategie e metodologie didattiche.
Imparare a sostenere gli alunni, coltivare alte aspettative sul loro successo scolastico. Adottare approcci didattici efficaci per classi eterogenee.
Considerare le classi interculturali intese non come classi multiculturali ma formate da individui con differenti vissuti, valori, atteggiamenti, situazione economica,
esperienze, opinioni, conoscenze, competenze, gusti, interessi. Imparare a lavorare con gli altri e collaborare come condizione essenziale e funzionale a garantire il successo formativo di tutti. Sviluppo e aggiornamento
professionale continui . Acquisire la consapevolezza del proprio ruolo di docente come professionista capace di
riflettere sul proprio ruolo ed il proprio operato. Condividere e socializzare le buone pratiche.
2016/17
In materia di formazione docenti, è stata costituita una Rete di Ambito per la Formazione del personale.
Con il Decreto n. 797/2016 il Miur ha adottato il Piano Nazionale di formazione del personale docente per gli anni
scolastici 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019.
Il documento rappresenta un quadro di riferimento istituzionale della formazione in servizio; definisce le priorità e le risorse finanziarie, delineando a partire dall’ a.s. 2016/2017 un sistema coerente di interventi per la formazione e lo sviluppo professionale.
Il Piano ha l’obiettivo di promuovere connessioni tra le priorità nazionali, i piani formativi delle scuole e delle loro reti e i bisogni professionali dei docenti.
La formazione è promossa, organizzata e gestita da: Miur, UU.SS.RR. e Scuole/Reti di scuole.
Il nostro Istituto ha promosso, nell’anno scolastico 2016/2017, insieme ad altri Istituti dell’Ambito 20
l’accordo di Rete denominato
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“ IN SCHOOL SERVICE” STRUTTURA DI SERVIZI A SOSTEGNO DELLA PROFESSIONALITA’ DEL PERSONALE
L’accordo ha lo scopo di favorire la collaborazione tra le istituzioni scolastiche partecipanti, per la
soddisfazione del comune interesse.
I Collegi dei docenti degli istituti aderenti, individuano nella partecipazione al progetto un elemento
caratterizzante la propria identità, utile per confrontare le proprie concezioni pedagogiche e operative
con altre realtà, valido stimolo per ampliare e arricchire il ventaglio delle opportunità formative.
L’accordo ha per oggetto:
- la realizzazione di iniziative di formazione e aggiornamento per il personale docente delle proprie
istituzioni scolastiche;
- l’attivazione di iniziative di ricerca sull’analisi dei fabbisogni formativi;
- lo studio di processi innovativi per l’effettuazione di attività di formazione e aggiornamento;
- la sperimentazione di strumenti e sistemi di valutazione delle iniziative;
- Attività di ricerca , sperimentazione e sviluppo
- Istituzione di strutture di servizio a sostegno della professionalità degli insegnanti.
Molte le proposte di Formazione e Aggiornamento che i docenti potranno frequentare.
Accedendo al seguente Link è possibile consultare il Piano di formazione Ic San Marcello P.se – delibera del Collegio docenti – corrispondenze azioni formative – competenze e priorità della formazione 2016-19.
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9.4.2 Piano formazione personale ATA
Il Piano rispecchia due ordini di bisogni formativi diversi in relazione al profilo di appartenenza.
Per i collaboratori scolastici, il cui profilo prevede attività a contatto con gli alunni, i bisogni che risultano
rilevanti sono quelli riguardanti la presenza di alunni che, avendo disturbi metabolici, necessitano di
particolari attenzioni e di interventi specifici in caso di emergenza e quelli dovuti alla esigenza di instaurare, in
relazione all’età ed al grado di maturità degli allievi, un approccio relazionale collaboratore scolastico- alunno
più efficace ed empatico. Importante è anche l’aspetto relazionale e di comunicazione con le famiglie.
Data l’installazione di almeno un defibrillatore, è necessario approntare una formazione specifica per
l’utilizzo dello strumento.
Per gli assistenti amministrativi, è opportuno prevedere azioni di aggiornamento continue sui processi di
informatizzazione e dematerializzazione dei procedimenti amministrativi.
Gli interventi previsti sono, pertanto, quelli illustrati nella tabella che segue.
PROFILO AZIONE OBIETTIVO ANNO SCOLASTICO
Assistente amministrativo
Aggiornamento sui processi di dematerializzazione
Perseguimento di una maggiore efficacia ed efficienza dei procedimenti ammnistrativi.
2016-17 2017-18 2018-19
Collaboratore scolastico
Formazione sulla somministrazione dei farmaci per alunni diabetici
Acquisizione delle competenze necessarie alla corretta somministrazione dei farmaci.
2016-17 2017-18 2018-19
Collaboratore scolastico
Corso per l’uso del defibrillatore
Acquisizione delle competenze necessarie per il corretto utilizzo dello strumento.
2016-17 2017-18 2018-19
Collaboratore scolastico
Corso per la comunicazione e l’accoglienza degli alunni
Acquisizione di competenze comunicative efficaci in relazione all’età degli allievi.
2016-17 2017-18 2018-19
Per i collaboratori scolastici, la ripetizione annuale della stessa tipologia di formazione sarà necessaria solo in
presenza di un rilevante grado di rinnovazione del personale, ovvero dall’ingresso di nuove unità.
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9.5 Progetti e attività
All’interno delle aree strategiche, le classi, o gruppi di esse, stabiliscono annualmente i progetti di ampliamento
dell’Offerta Formativa da attivare.
L’obiettivo che l’Istituto si pone nell’elaborazione delle azioni progettuali è quello di garantire continuità
progettuale per almeno un triennio, tempo ritenuto utile e funzionale a un’adeguata efficacia didattica ed
educativa. I Progetti/Laboratori proposti rispondono ai criteri, condivisi, di:
• continuità verticale e orizzontale fra tutti gli ordini;
• coerenza con le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012, con particolare riferimento ai traguardi da
raggiungere;
• finalità di orientamento in uscita sia dalla scuola secondaria di I grado sia dalla secondaria di II grado per
l’ingresso all’Università o nel mondo del lavoro;
• acquisizione di competenze chiave di cittadinanza.
Per essere coerenti con le finalità e gli obiettivi stabiliti nel PTOF, i Progetti/Laboratori devono rispondere a
indicatori di qualità e saranno finanziati con il FIS solo quelli che risulteranno coerenti con le scelte condivise e in
linea con la strategia del PTOF e con gli obiettivi e i traguardi individuati nel PdM.
L’Istituto si pone, inoltre, come obiettivo quello di aderire al Movimento delle Avanguardie educative, un
movimento di innovazione che porta a sistema le esperienze più significative di trasformazione del modello
organizzativo e didattico della scuola. Il movimento intende utilizzare le opportunità offerte dalle ICT e dai
linguaggi digitali per cambiare gli ambienti di apprendimento e offrire e alimentare una “galleria delle idee” che
nasce dall’esperienza delle scuole, ognuna delle quali rappresenta la tessera di un mosaico che mira a
rivoluzionare l’organizzazione della didattica, del tempo e dello spazio del “fare scuola”. L’Istituto, pertanto, fa
propri i 7 Orizzonti di Avanguardie educative:
• trasformare il modello trasmissivo della scuola;
• sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare,
apprendere e valutare;
• creare nuovi spazi per l’apprendimento;
• riorganizzare il tempo del fare scuola;
• riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza;
• investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori,insegnamento frontale/apprendimento
tra pari, scuola/azienda, ecc.);
• promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile.
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I Progetti/Laboratori dovranno pertanto adeguarsi ai seguenti criteri.
Finalità
• Essere coerenti con le linee educative dell’Istituto;
• Essere attinenti al contesto socio-culturale (scuola, famiglia, territorio);
• Essere rispondenti ai bisogni formativi degli alunni.
Obiettivi
Rispondere ai bisogni formativi degli alunni;
Perseguire obiettivi trasversali;
Scegliere contenuti significativi;
Operare collegamenti tra i diversi saperi;
Promuovere collaborazione/continuità orizzontale e verticale tra i plessi, gli ordini e gli indirizzi presenti nell'Istituto Omnicomprensivo anche al fine di far maturare scelte di orientamento consapevoli.
Metodologia
Saranno privilegiati metodi innovativi e strategie inclusive al fine di far emergere le competenze nascoste di ogni
studente:
• Learning by doing;
• Peer to peer;
• Tutoring;
• Apprendimento cooperativo per lo sviluppo integrato di competenze cognitive, operative e relazionali.
• Debate;
• Project work;
• Role playing;
• Brain storming;
• Problem solving.
I docenti si impegneranno per attivare metodi diversi in tutte le discipline:
per sviluppare processi di apprendimento diversificati e più autonomi (non solo quello per
ricezione, ma anche per scoperta, per azione, per problemi, ecc.);
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per garantire un’offerta formativa personalizzabile (l’allievo che non impara con un metodo, può
imparare con un altro);
per promuovere e/o consolidare l’interesse e la motivazione degli studenti (alla lunga ogni metodo
annoia, soprattutto un adolescente).
Le attività programmate si svilupperanno in ambienti di apprendimento intesi in un’accezione molto ampia, non
solo come luogo fisico o virtuale, ma anche come spazio mentale e culturale, organizzativo ed emotivo/affettivo
insieme, un contesto di attività strutturate, “intenzionalmente” predisposto dall’insegnante, in cui si organizza
l’insegnamento per garantire efficacia al processo di apprendimento.
Per le attività potranno essere allestiti spazi/laboratori idonei – polivalenti e pluridisciplinari – che i ragazzi
frequenteranno e vivranno con continuità. In particolare per la scuole secondaria di primo e secondo grado essi
avranno anche finalità di orientamento consapevole.
Gli ambienti dovranno comunque:
• essere conformi all’età degli alunni;
• utilizzare strumenti adeguati.
Risorse umane (collaborazioni/esperti)
L'Istituto per sviluppare le azioni e i progetti programmati potrà avvalersi di collaborazioni ed esperti esterni, per
la scelta dei quali si farà riferimento al possesso di competenze specifiche, esperienze nel campo individuato e
risorse disponibili che potranno essere attivate grazie a bandi e progetti in collaborazione con gli Enti locali (per
esempio Fondi PEZ);
La programmazione degli interventi sarà concordata con gli stessi in coerenza con gli obiettivi strategici del PTOF.
Gli esperti esterni individuati dovranno garantire competenza, regolarità delle prestazioni, puntualità.
Risorse materiali (preventivi di spesa)
I preventivi di spesa dovranno:
• essere presentati attraverso schede finanziarie dettagliate e coerenti con le possibilità dell’Istituto;
• richiedere materiali e strumenti efficaci;
• utilizzare in modo razionale ed efficiente le risorse a disposizione.
Organizzazione (durata) Le fasi operative del progetto saranno adeguate alla classe e agli obiettivi. Il monte ore sarà coerente con la
realizzazione delle attività di progetto.
Verifica/monitoraggio I progetti saranno monitorati nella fase iniziale, in itinere e alla conclusione. Gli studenti saranno coinvolti
direttamente nel monitoraggio in itinere in relazione alla qualità percepita del progetto. Per la verifica e il
monitoraggio, saranno predisposte schede specifiche alle quali tutti i docenti dovranno fare riferimento.
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Aree tematiche I progetti dell’Istituto si inseriscono nelle seguenti aree tematiche, nell’ambito delle quali potranno collocarsi
nuove proposte formulate durante l’anno scolastico sulla base dei bisogni educativi degli studenti e in relazione
anche all’eventuale offerta da parte di associazioni/Enti e soggetti esterni.
L’elenco dei progetti relativi all’anno scolastico 2017/2018 sono pubblicati al seguente indirizzo:
http://www.iocsanmarcello.gov.it/wordpress/progetti/
Scheda 1 - Progetto laboratori per la promozione del curricolo per competenze
Denominazione progetto LABORATORI PER LA PROMOZIONE DEL CURRICOLO PER COMPETENZE
Priorità cui si riferisce Consolidamento e promozione del curricolo verticale.
Traguardo di risultato (event.) Realizzare un percorso formativo unitario tra i diversi gradi di istruzione.
Obiettivo di processo (event.) Attivare negli allievi processi di orientamento, motivazione allo studio e promozione del successo formativo nel rispetto delle vocazioni personali, degli interessi e degli stili di apprendimento individuali.
Situazione su cui interviene Difficoltà nel passaggio tra i diversi gradi di istruzione e nella scelta della scuola secondaria di secondo grado.
Attività previste Attività pluridisciplinari per unità di competenza concordate.
Risorse finanziarie necessarie Fondi FIS ore aggiuntive e funzionali.
Risorse umane (ore) / area 200 ore tra personale curricolare e docente di potenziamento preferibilmente appartenente alla classe 43/A
Altre risorse necessarie - Aule multimediali; - accesso al web per la comunicazione a distanza attraverso
software freeware di messaggistica istantanea e VoIP; - risorse multimediali per la documentazione delle attività in itinere
e finale.
Indicatori utilizzati Definiti attraverso le griglie di progettazione delle unità di competenza.
Scheda 2 - Progetto laboratori scientifici - tecnologici
Denominazione progetto LABORATORI SCIENTIFICI – TECNOLOGICI
Priorità cui si riferisce Miglioramento delle competenze scientifico-matematiche e tecnologiche degli studenti. Risultati scolastici/Competenze chiave di cittadinanza.
Traguardo di risultato (event.) Miglioramento dei risultati scolastici e degli esiti delle prove INVALSI.
Obiettivo di processo (event.) Curricolo, progettazione e valutazione/Inclusione e differenziazione/ Continuità e orientamento.
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Situazione su cui interviene Si tratta di LABORATORI finalizzati al consolidamento negli studenti di competenze matematiche, di base di scienze e tecnologia, competenze digitali e spirito di iniziativa e imprenditorialità. I progetti si rivolgono a tutte le classi dell’Istituto Comprensivo e prevedono azioni di recupero e potenziamento disciplinare oltre che a laboratori di Fisica, Chimica, Astronomia e Robotica. L'attuazione dei Progetti risulta utile anche per l'orientamento in uscita dal primo ciclo, mettendo a disposizione degli studenti l'opportunità di proseguire nelle attività laboratoriali in continuità.
Attività previste Per l'attuazione del progetto saranno attivati Laboratori in orario scolastico e pomeridiano, anche nell'ambito di quanto previsto dalle attività di “Scuola aperta”.
Risorse finanziarie necessarie Si prevedono costi per l'acquisto dei seguenti materiali e servizi: - materiale di facile consumo - visite didattiche - possibili scambi tra studenti di scuole europee anche attivando il
Programma Erasmus+ Azione Chiave 2 (KA2)
Risorse necessarie di difficile quantificazione, stima approssimativa 2- 3.000 euro. Eventuali ulteriori risorse provenienti da bandi comunitari, nazionali e regionali.
Risorse umane (ore) / area Docenti di area scientifico matematica e tecnologica. Per la realizzazione del progetto sono sufficienti ore aggiuntive e FIS da destinare nell'ambito della Contrattazione d'Istituto.
Altre risorse necessarie Attrezzature e strumenti per il potenziamento di aule/laboratorio dedicate.
Indicatori utilizzati - Numero studenti partecipanti. - Numero studenti partecipanti per ordine di scuola. - Prosecuzione degli studi oltre l'obbligo scolastico. - Numero studenti che potranno fare esperienza di scambio
all'estero. - Gradimento da parte delle famiglie e degli studenti stessi
attraverso un questionario.
Stati di avanzamento I progetti hanno carattere annuale; al termine di ogni anno scolastico, attraverso prove di verifica reali, sarà testato il raggiungimento delle competenze previste; in particolare: Risolvere problemi: Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuare fonti e risorse adeguate, raccogliere e valutare dati, proporre soluzioni utilizzando contenuti e metodi delle diverse discipline. Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare collegamenti tra fenomeni, eventi e concetti diversi, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze e incoerenze,
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cause ed effetti e la natura probabilistica. Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio utilizzando linguaggi specifici, le conoscenze apprese, relative priorità, valutando vincoli e possibilità, definendo strategie e verificando i risultati.
Valori / situazione attesi Ci attendiamo un miglioramento del profitto scolastico nelle competenze scientifico-matematico misurabile dagli esiti scolastici (confronto con gli anni precedenti) e dai risultati delle prove Invalsi.
Scheda 3 - Progetto laboratori per la promozione della cultura classica
Denominazione progetto LABORATORI PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA CLASSICA.
Priorità cui si riferisce Promozione della cultura classica e della lingua latina.
Traguardo di risultato (event.) Realizzare laboratori finalizzati all’acquisizione delle strumentalità di base per lo studio della cultura classica e, in particolare, della lingua latina con metodi e strategie sperimentali.
Obiettivo di processo (event.) Attivare negli allievi – in particolare quelle delle classi seconda e terza della scuola secondaria di primo grado e del biennio della secondaria di secondo grado – processi di motivazione allo studio della cultura classica e della lingua latina, guidandoli alla acquisizione della consapevolezza della profonda valenza educativa e morale del mondo antico.
Situazione su cui interviene Difficoltà nel riconoscere la profonda valenza educativa e morale del mondo antico e dell’inconsistenza di una formazione tecnico-scientifica che prescinda dalla cultura classica. Pregiudizi nei confronti dello studio della cultura classica e della lingua latina.
Attività previste Attività laboratoriali per un approccio “inedito” alla cultura classica e alla lingua latina, attraverso la scoperta della continuità e della persistenza dell’antico nella quotidianità (lettura di tracce sul territorio, antica viabilità, archivi storici, etc.) e in discipline diverse.
Risorse finanziarie necessarie Fondi FIS
Risorse umane (ore) / area 30 0re aggiuntive e 10 funzionali subordinate alla effettiva consistenza del FIS ed alla contrattazione
Altre risorse necessarie - Aule multimediali; - risorse multimediali per la documentazione delle attività in itinere
e finale.
Indicatori utilizzati - Numero studenti partecipanti. - Numero studenti partecipanti per ordine di scuola - Prosecuzione degli studi otre l'obbligo scolastico - Numero studenti che sceglieranno un percorso liceale - Gradimento da parte delle famiglie e degli studenti stessi
attraverso un questionario.
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Scheda 4 - Progetto laboratori educazione alla cittadinanza europea
Denominazione progetto “EUROPEANDO”
Priorità cui si riferisce Risultati scolastici/Competenze chiave di cittadinanza/Risultati a distanza.
Obiettivo di processo (event.) Curricolo, progettazione e valutazione/Inclusione e differenziazione/ Continuità e orientamento.
Situazione su cui interviene Si tratta di attività finalizzate a riconoscere sempre di più l’importanza che i cittadini prendano parte alla vita democratica dell’Unione europea, partecipando al dibattito sulle tematiche più attuali a livello europeo e contribuendo a delineare maggiore consapevolezza sulle politiche comunitarie con l'obiettivo di favorire la partecipazione dei futuri cittadini alla vita politica dell’Unione europea e al processo di integrazione europea. Le attività proposte aiuteranno a consolidare e sviluppare le competenze di comunicazione nelle lingue straniere. L'attuazione dei Progetti risulta utile anche per l'orientamento in uscita dal primo ciclo, al fine di far compiere agli studenti scelte consapevoli per il loro futuro di studenti in uscita dalla Scuola secondaria di I grado.
Attività previste Per l'attuazione del progetto saranno attivati Laboratori in orario scolastico e pomeridiani, in cui saranno sviluppate tematiche per conoscere ed accrescere la consapevolezza del dialogo interculturale, con particolare attenzione all’equilibrio tra i generi, al dialogo intergenerazionale e all'inclusione sociale. Saranno attivate ed elaborate riflessioni per la condivisione e la ricerca di risposte ed opportunità positive per valorizzare la cultura e la tradizione locale, i cittadini e le imprese. In stretto raccordo con il territorio e gli Enti locali di riferimento le attività mireranno a rafforzare le relazioni tra i comuni gemellati (San Marcello P.se/Saint Martin du Tertre, Piteglio/Saone, Cutigliano Asniers sur Oise, Abetone/Aspen). Un ruolo centrale sarà dedicato allo scambio informazioni ed esperienze, opinioni e valori, anche delle esperienze didattiche delle scuole di ciascun Paese, per creare le condizioni ideali per un avvicinamento dei cittadini all’identità europea. Sarà possibile effettuare scambi virtuali e vacanze studio tra gli studenti delle diverse scuole. Saranno utilizzati i principali social network per condividere e scambiare informazioni, condividere attività e consolidare legami di amicizia.
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Risorse finanziarie necessarie Si prevedono costi per l'acquisto dei seguenti materiali e servizi: - materiale di facile consumo - computer, LIM, Videoproiettore - visite didattiche per approfondire tematiche affrontate - possibili scambi tra studenti di scuole europee anche attivando il
Programma Erasmus+ Azione Chiave 2 (KA2).
Risorse necessarie stimate 5000 Euro
Risorse umane (ore) / area Per la realizzazione del progetto sono sufficienti ore aggiuntive e FIS da destinare nell'ambito della Contrattazione d'Istituto.
Altre risorse necessarie Attrezzature e strumenti per il potenziamento di aule/laboratorio dedicate.
Indicatori utilizzati - Numero studenti partecipanti. - Numero studenti partecipanti per ordine di scuola. - Prosecuzione degli studi oltre l'obbligo scolastico. - Numero studenti che potranno fare esperienza di scambio
all'estero. - Gradimento da parte delle famiglie e degli studenti stessi
attraverso un questionario.
Stati di avanzamento Il Progetto ha carattere triennale, al termine di ogni anno scolastico, attraverso prove di verifica reali, sarà testato il raggiungimento delle competenze di comunicazione non verbale, competenze sociali e civiche oltre che di consapevolezza ed espressione culturale.
Valori / situazione attesi Ci attendiamo la partecipazione di almeno il 30% degli studenti dei vari ordini coinvolti.
Scheda 5 - Progetto laboratori linguistici e di valorizzazione del plurilinguismo
Denominazione progetto “LET'S TALK ABOUT......”
Priorità cui si riferisce Risultati scolastici/Competenze chiave di cittadinanza
Traguardo di risultato (event.)
Obiettivo di processo (event.) Curricolo, progettazione e valutazione/Inclusione e differenziazione/ Continuità e orientamento.
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Situazione su cui interviene Si rende necessario organizzare dei laboratori linguistici al fine di consolidare negli studenti le competenze di comunicazione nella Lingua Inglese e nella seconda Lingua europea insegnata nella Scuola secondaria di primo e secondo grado (Francese e Spagnolo). La necessità emerge dalla difficoltà che gli studenti riscontrano nella conversazione. Saranno attivati anche Laboratori di valorizzazione del plurilinguismo al fine di promuovere la conoscenza delle numerose Lingue nel mondo e patrimonio degli studenti non italofoni. Le attività sviluppate saranno orientate in particolare ad attività di conversazione non escludendo la possibilità di conseguimento di certificazioni. Per la sezione relativa alla valorizzazione del plurilinguismo saranno sviluppati temi legati alla cultura e alle tradizioni culturali di vari Paesi del Mondo. I Laboratori saranno organizzati a classi aperte di diversi ordini di scuola al fine di garantire continuità e orientare gli studenti nelle scelte future.
Attività previste Per l'attuazione del progetto saranno attivati Laboratori pomeridiani, nell'ambito di quanto previsto dalle attività di “Scuola aperta”, ciascuno incontro sarà di due ore a settimana per ciascun gruppo di studenti.
Risorse finanziarie necessarie Si prevedono costi per l'acquisto dei seguenti materiali e servizi: - materiale di facile consumo - computer, LIM, Videoproiettore - CD e DVD - Biglietti teatro in lingua - possibili scambi tra studenti di scuole europee anche attivando il
Programma Erasmus+ Azione Chiave 2 (KA2).
Risorse umane (ore) / area Per la realizzazione del progetto si rendono necessarie almeno 18 ore di docenza alla settimana, classe di concorso Lingua Inglese 346/A
Altre risorse necessarie Attrezzature e strumenti per l'allestimento di un'aula/laboratorio dedicata.
Indicatori utilizzati - Numero studenti partecipanti - Numero studenti partecipanti per ordine di scuola - Prosecuzione degli studi otre l'obbligo scolastico - Numero studenti che potranno fare esperienza di scambio
all'estero - Gradimento da parte delle famiglie e degli studenti stessi
attraverso un questionario.
Stati di avanzamento Il Progetto ha carattere triennale, al termine di ogni anno scolastico, attraverso prove di verifica reali, sarà testato il raggiungimento delle competenze di comunicazione nelle lingue straniere con riferimento al Framework europeo (Il Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue QCER) A conclusione del terzo anno sarà organizzata un'iniziativa pubblica di coinvolgimento delle famiglie e del territorio in cui saranno presentate le attività svolte.
Valori / situazione attesi Ci attendiamo la partecipazione di almeno il 30% degli studenti dei vari ordini coinvolti.
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Scheda 6 - Progetto laboratori di musica e di avviamento allo strumento musicale
Denominazione progetti “MUSICA AMICA” “CONTINUITÀ”
“SUONALI SUBITO”
”CONTINUA A SUONARLI”
Priorità cui si riferisce Risultati scolastici/Competenze chiave di cittadinanza/
Traguardo di risultato (event.)
Obiettivo di processo (event.) Curricolo, progettazione e valutazione/Inclusione e differenziazione/ Continuità e orientamento
Situazione su cui interviene Si tratta di LABORATORI finalizzati al consolidamento negli studenti di competenze di comunicazione non verbale, competenze sociali e civiche oltre che di consapevolezza ed espressione culturale. Il Progetto si rivolge a tutte le classi della Scuola Primaria, della Scuola secondaria di I e II grado. Nella Scuola Primaria prevede di sviluppare percorsi di alfabetizzazione ed educazione musicale, anche per rendere consapevoli gli studenti sull'eventuale scelta dell'Indirizzo musicale attivo presso la Scuola media dall'anno scolastico 2014/2015.
Per gli studenti del Superiore si intende offrire l'opportunità di proseguire lo studio dello strumento sviluppato nei tre anni di Scuola Media.
L'attuazione dei Progetti risulta utile anche per l'orientamento in uscita dal primo ciclo, mettendo a disposizione degli studenti l'opportunità di continuare a seguire lezioni di strumento, individuali o di gruppo.
Attività previste Per l'attuazione del progetto saranno attivati Laboratori pomeridiani, nell'ambito di quanto previsto dalle attività di “Scuola aperta”, ciascuno incontro sarà di un'ora a settimana per ciascun gruppo di studenti. Si prevedono momenti di durata maggiore in occasione di attività di
orchestra e musica d'insieme.
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Risorse finanziarie necessarie Si prevedono costi per l'acquisto dei seguenti materiali e servizi: - materiale di facile consumo - computer, LIM, Videoproiettore - CD e DVD - strumenti musicali - visite didattiche presso teatri e partecipazione a concerti presenti
sul territorio limitrofo, regionale e nazionale - possibili scambi tra studenti di scuole europee anche attivando il
Programma Erasmus + Misura KA2
Si stimano risorse finanziarie pari a 4000 Euro. Eventuali ulteriori risorse provenienti da bandi comunitari, nazionali e regionali.
Risorse umane (ore) / area Per la realizzazione del progetto sono sufficienti ore aggiuntive e FIS da destinare nell'ambito della Contrattazione d'Istituto.
Altre risorse necessarie Attrezzature e strumenti per il potenziamento di aule/laboratorio dedicate.
Indicatori utilizzati - Numero studenti partecipanti - Numero studenti partecipanti per ordine di scuola - Prosecuzione degli studi oltre l'obbligo scolastico - Numero studenti che potranno fare esperienza di scambio
all'estero - Gradimento da parte delle famiglie e degli studenti stessi
attraverso un questionario.
Stati di avanzamento Il Progetto ha carattere triennale, al termine di ogni anno scolastico, attraverso prove di verifica reali, sarà testato il raggiungimento delle competenze di comunicazione non verbale, competenze sociali e civiche oltre che di consapevolezza ed espressione culturale. A conclusione di ogni anno ,oltre che nei giorni che precedono la pausa scolastica per le vacanze di Natale, sarà organizzata un'iniziativa pubblica di coinvolgimento delle famiglie e del territorio in cui saranno presentate le attività svolte (Concerto di Natale, Saggio e Concerto finale).
Valori / situazione attesi Ci attendiamo la partecipazione di almeno il 50% degli studenti dei vari ordini coinvolti.
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Scheda 7 - Progetto laboratori salute e sport
Denominazione progetti GRUPPO SPORTIVO SCOLASTICO
“SPORT DI CLASSE” “SPORT E SCUOLA COMPAGNI DI BANCO”
“MONTAGNA SICURA PER TUTTI”
“ATTIVITA’ SPORTIVA PRESSO STRUTTURE DEL TERRITORIO (ES. Piscina di Maresca)
Priorità cui si riferisce Risultati scolastici/Competenze chiave di cittadinanza.
Obiettivo di processo (event.) Curricolo, progettazione e valutazione/Inclusione e differenziazione/ Continuità e orientamento.
Rispondere alle esigenze e alle richieste degli alunni.
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Situazione su cui interviene Il Progetto si realizza su una popolazione scolastica disomogenea per provenienza, pertanto favorisce l’integrazione e la conoscenza di alunni di frazioni diverse dei quattro Comuni di riferimento. Con il Progetto si intende fornire agli alunni esperienze sportive riconducibili ad uno stile di vita corretto e salutare, a valori di convivenza civile, favorendo l’integrazione e la partecipazione attraverso la partecipazione ai Campionati Sportivi Studenteschi. Le azioni previste consentiranno a tutti gli alunni di vivere, nel corso del percorso scolastico, una o più esperienze di carattere sportivo. Tra le attività previste, per la Scuola Primaria sono attivi due progetti per fornire un risposta concreta e coordinata all’esigenza di diffondere l’educazione fisica fin dalla scuola primaria per favorire i processi educativi e formativi delle giovani generazioni:
Il Progetto “Sport di classe”, finalizzato alla realizzazione dell’Educazione Fisica e Sportiva nelle classi IV e V che per le sue valenze trasversali e per la promozione di stili di vita corretti e solidali, mira a favorire lo star bene con se stessi e con gli altri nell’ottica dell’inclusione sociale.
Il Progetto “Sport e scuola Compagni di banco”. Il “valore chiave” sul quale le classi saranno chiamate a confrontarsi è: sani e corretti stili di vita. Coinvolge le classi III, IV e V e prevede l'insegnamento dell’Educazione Fisica da parte del docente della classe, coordinato e coadiuvato del Tutor Sportivo scolastico. L'inserimento di un laureato in Scienze Motorie nelle classi I-II-III delle scuole primarie, contribuirà a promuovere tutti i valori positivi legati alla pratica sportiva, facendo leva su quelli sanciti dalla carta Etica della Regione Toscana: lealtà, correttezza, rispetto delle regole, degli altri, della diversità, dell’amicizia, tolleranza, solidarietà, contrasto al doping. Ma anche il potenziamento dei messaggi salutistici e di prevenzione legati a obesità precoce, sedentarietà, corrette abitudini alimentari.
Nell'ambito di quest'area sarà attivato il Progetto “Montagna sicura per tutti” che mira a far acquisire la conoscenza dell’ambiente montano e suoi pericoli, prevenzione incidenti, chiamata di soccorso 118, conoscenza delle nostre montagne e notizie storico-geografiche. Saranno sviluppate azioni mirate a rendere maggiormente consapevoli gli studenti relativamente all'importanza di valorizzare, rispettare e tutelare la cultura delle popolazioni montane, riscoprendo i valori e il senso della propria identità, attraverso il confronto tra esperienze culturali diverse. I ragazzi potranno apprendere come muoversi con progressiva autonomia in diversi contesti morfologici, sviluppando un corretto approccio all’ambiente montano secondo i fondamentali principi di tutela della sicurezza, conoscendo e utilizzando gli strumenti tecnici essenziali. Continueranno ad essere attivi anche i seguenti progetti: “Pianeta Galileo”, “Progetto Martina”, progetto “ APE” e progetti di educazione alimentare.
Attività previste Gruppo sportivo pomeridiano e tornei scolastici/attività motoria e giochi di squadra. Il Progetto “Montagna sicura per tutti” prevede lezioni in classe ed escursioni in ambiente naturale.
Risorse finanziarie necessarie Finanziamento ministeriale relativo a ore annue extracurriculari per il Gruppo Sportivo, Fondi MIUR, Fondi Regione Toscana.
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Risorse umane (ore) / area Coordinatore territoriale Educazione fisica, Dirigente Scolastico - Docenti -Tutor Sportivo - Tre docenti di Scienze Motorie - - Docenti Scuola Primaria/Volontari esperti del Club Alpino Italiano
e del Soccorso Alpino.
Altre risorse necessarie - Copertura dei costi di trasporto degli alunni in occasione delle gare e delle manifestazioni collettive
- Acquisto attrezzatura sportiva specifica per palestra e campetti - Contributi economici per spese di viaggio in occasione delle
escursioni e per l’eventuale noleggio di attrezzature - Attrezzature specifiche per escursioni in montagna
Indicatori utilizzati Numero degli alunni partecipanti alle iniziative sportive scolastiche.
Stati di avanzamento - Aumento della percentuale di alunni che praticano sport - Realizzazione dei Giochi di Primavera in occasione della settimana
dello sport scolastico (maggio-giugno 2016) - Formazione iniziale e sul campo dell’insegnante titolare delle ore
di educazione fisica, da parte del Tutor Sportivo Scolastico - Aumento della percentuale di alunni che frequentano la
montagna in modo corretto.
Valori / situazione attesi - Buoni risultati ottenuti alle manifestazione sportive, considerando non solo l’aspetto agonistico ma soprattutto quello comportamentale ed etico, veicolando il senso del fair-play come scelta di vita.
- Coinvolgere tutte le classi, in un arco di tempo che copra l’intero anno scolastico
- Numero studenti partecipanti per ordine di scuola - La promozione tra gli studenti dei valori legati alla sostenibilità
ambientale e di comportamenti maggiormente responsabili e rispettosi verso l’ambiente.
- Prosecuzione degli studi oltre l'obbligo scolastico - Gradimento da parte delle famiglie e degli studenti stessi
attraverso un questionario.
Scheda 8 – Progetto laboratori “Futuro insieme”
Denominazione progetto FUTURO INSIEME
Priorità cui si riferisce Inclusione e differenziazione/Continuità e orientamento
Traguardo di risultato (event.) Risultati scolastici/Risultati a distanza
Obiettivo di processo (event.) Inclusione e differenziazione/Continuità e orientamento/Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie.
Altre priorità (eventuale)
Situazione su cui interviene Il Progetto rappresenta una valida opportunità per rendere
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particolarmente efficaci le azioni e le strategie di apprendimento per gli studenti diversamente abili, con Disturbi Specifici di apprendimento e con Bisogni Educativi Speciali, ma anche per tutti gli studenti. L'obiettivo è quello di rendere i processi di apprendimento più immediati e coinvolgenti facendo acquisire le competenze necessarie a compiere scelte consapevoli per il futuro. Lo sviluppo del progetto ha lo scopo di rendere più proficuo il percorso didattico e formativo degli studenti anche al fine di accompagnare l'intero percorso scolastico, dalla Scuola dell'Infanzia alla Scuola secondaria di II grado. Sarà posta particolare attenzione all'individuazione delle abilità degli studenti in situazioni di handicap per operare un loro rafforzamento per un possibile inserimento nel mondo del lavoro e per il miglioramento complessivo della qualità della vita e per una inclusione sociale effettiva per consentire loro di guardare al futuro con entusiasmo e serenità.
Per il numero degli studenti si vedano i dati relativi alla determinazione dell’organico di sostegno.
Attività previste Organizzazione di laboratori a classi aperte per sviluppare la capacità di lavorare insieme con gli altri, favorire attività di gruppo che richiedano un impegno personale, saper comunicare e saper ascoltare, acquisire autonomia nell'espletamento di compiti e incarichi, riuscire a portare a termine il compito assegnato, operare scelte consapevoli in uscita dal primo ciclo di istruzione. I laboratori saranno orientati a far emergere competenze pratiche e di tipo relazionale al fine di prepararsi all'uscita dalla scuola e ad entrare nel mondo del lavoro. Per i ragazzi del secondo ciclo sono previsti stage in aziende del territorio e in contesti lavorativi di tipo socio-culturale (Biblioteca- musei- associazioni culturali e ambientali...). I laboratori si svolgeranno sia in orario scolastico che extrascolastico e si avvarranno della collaborazione della CNA Pensionati, che collabora con l'Istituto da tempo. Saranno partecipati da gruppi di studenti misti sia in orizzontale che in verticale. Potranno essere realizzati manufatti in legno, pietra, ferro, in linea con la tradizione del territorio. Le visite in aziende di tipo agrituristico, aiuteranno a sviluppare competenze per la produzione di prodotti della cucina locale (Formaggio, farina di castagne, salumi,...).
Risorse finanziarie necessarie - Attrezzature informatiche: 3 computer, due stampanti, software specifici.
- Materiali vari: legno, ferro, carta e cartone, ... - Attrezzature di laboratorio per lavorare il legno e gli altri
materiali, - Viaggi: biglietti mezzi pubblici per raggiungere le aziende, … - Budget presunto di 3000 Euro.
Risorse umane (ore) / area Per la realizzazione del progetto si rendono necessarie 18 ore di docenza alla settimana.
Altre risorse necessarie Attrezzature e strumenti per l'allestimento di un'aula/laboratorio.
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Indicatori utilizzati - Numero studenti partecipanti - Numero di ore per studente - Prosecuzione degli studi otre l'obbligo scolastico
- Numero aziende del territorio coinvolte - Numero studenti che potranno fare esperienza estiva di stage - Gradimento da parte delle famiglie e degli studenti stessi
attraverso un questionario - Alla fine del secondo ciclo di istruzione numero studenti che
faranno un'esperienza lavorativa anche a tempo determinato.
Stati di avanzamento Il Progetto ha carattere triennale, al termine di ogni anno scolastico, attraverso prove di verifica reali, sarà testato il raggiungimento delle competenze di autonomia e capacità di realizzazione di un manufatto semplice. A conclusione del terzo anno sarà organizzata un'iniziativa pubblica di coinvolgimento del territorio in cui saranno presentate le attività svolte.
Valori / situazione attesi Ci attendiamo la partecipazione del 90% degli studenti con disabilità.
Scheda 9 - Progetto laboratori artistici e artigianali
Denominazione progetto LABORATORI ARTISTICI E ARTIGIANALI.
Priorità cui si riferisce Potenziamento degli interessi artistici e artigianali degli allievi, anche attraverso l’acquisizione degli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico.
Traguardo di risultato (event.) Realizzare laboratori finalizzati all’acquisizione di competenze tecnico- scientifiche e artistiche.
Obiettivo di processo (event.) Attivare negli allievi processi di motivazione alla valorizzazione del patrimonio artistico e alla tradizione artigianale del territorio.
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Situazione su cui interviene Il progetto prevede la riqualificazione architettonica e ambientale di un'area verde al servizio della Scuola, nato dalla fusione di due idee distinte, una riguardante lo studio della Geometria e le sue applicazioni, l’altra legata alla volontà di sviluppare negli studenti alcune competenze tecnico-progettuali legate ad una esperienza concreta e tangibile. L’iniziativa vede coinvolti gli studenti della Scuola Secondaria di primo e secondo grado e costituisce un importante canale di continuità tra i due ordini di scuola. Peculiarità del Progetto è quella di accomunare professionalità diverse intorno a tematiche nuove con lo scopo di realizzare dei laboratori finalizzati allo sviluppo dell'apprendimento per competenze. Infatti, è importante sottolineare che il lavoro condotto si sviluppa partendo da un concetto comune affrontato poi da discipline diverse quali la Matematica, la Storia dell'Arte, la Filosofia, la Musica, la Tecnologia il tutto poi coadiuvato dalle competenze sviluppate dagli studenti nell'ambito dalla progettazione architettonica e quindi della Geometria Descrittiva. Gli alunni della Scuola Secondaria di Primo grado, affiancati da un artigiano locale rappresentante della CNA pensionati della Montagna P.se, andranno a realizzare un modello in scala dell'area d'intervento, recuperando così quei saperi e quelle capacità tecnico- manuali che solo una persona con qualificata esperienza può trasmettere in maniera diretta. Tale coinvolgimento permette sia di mettere in luce l’unitarietà del sapere sia di valorizzare la continuità didattica tra i due ordini di Scuola (Superiore di Primo e Secondo Grado) divenendo così un
progetto d’Istituto. L’esperienza ha avuto, nella sua fase di avvio, molto successo sia tra gli studenti che hanno partecipato direttamente all’attività laboratoriale sia tra i docenti che hanno trovato in questo lavoro nuove occasioni di crescita professionale. Per le Scuole Primarie e dell'Infanzia saranno attivati laboratori mirati allo sviluppo di competenze per la comunicazione non verbale e finalizzati ad acquisire abilità di elaborazione e interpretazione grafica di argomenti e contesti conosciuti. Mireranno a sviluppare abilità per la comprensione di messaggi di genere diverso oltre che di rappresentazione di eventi, fenomeni, concetti, norme, atteggiamenti, stati d'animo, emozioni,... Ogni attività mirerà ad accrescere la capacità di collaborare e di partecipazione collettiva.
Attività previste Partendo dal presupposto che l’ambizioso obiettivo finale è legato alla realizzazione dell’area verde della scuola che oltre a valorizzare da un punto di vista architettonico gli ambienti scolastici, si configurerebbe anche come un importante punto di aggregazione per i nostri ragazzi, i lavori in programma riguarderanno i dettagli progettuali e in particolare il trattamento delle superfici intese come studio delle pavimentazioni e coloritura delle superfici murarie anche attraverso la tecnica del murales. Sarà inoltre scelto il progetto finale (concorso di idee sulle proposte progettuali già realizzate degli studenti) e completato il modello in scala all’interno del laboratorio artigianale. Gli studenti delle Scuole Primarie e dell'Infanzia realizzeranno disegni, cartelloni e manufatti di rappresentazione delle attività svolte.
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Risorse finanziarie necessarie Fondi FIS
Risorse umane (ore) / area 50 Ore aggiuntive e 20 funzionali subordinate alla effettiva consistenza del FIS ed alla contrattazione. Eventuali ulteriori risorse provenienti da bandi comunitari, nazionali e regionali.
Altre risorse necessarie Aule multimediali; risorse multimediali per la documentazione delle attività in itinere e finale. Aule attrezzate con strumenti pratici per la realizzazione di opere e manufatti. Stampante 3D.
Indicatori utilizzati Saranno utilizzati i seguenti indicatori: - Numero studenti partecipanti per ordine di scuola - Gradimento da parte delle famiglie e degli studenti stessi
attraverso un questionario - Prosecuzione degli studi otre l'obbligo scolastico
Scheda 10 - Progetto alternanza scuola-lavoro
Denominazione progetto Alternanza Scuola/Lavoro
Priorità cui si riferisce Risultati scolastici/Competenze chiave di cittadinanza/Risultati a distanza
Obiettivo di processo (event.) Curricolo, progettazione e valutazione/Inclusione e differenziazione/Continuità e orientamento/Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
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Situazione su cui interviene L’alternanza scuola-lavoro costituisce una modalità innovativa del
processo di apprendimento rispetto alle prassi tradizionali della scuola
secondaria superiore. Essa nasce da una concezione pedagogica precisa, il
riconoscimento della pluralità e della complementarietà dei diversi
approcci nell’apprendimento e dei diversi stili cognitivi.
L’alternanza scuola-lavoro si configura, nell’attuale sistema formativo,
come strumento di raccordo tra istruzione e formazione: la scuola non è
più l’unica agenzia formativa, ma agisce all’interno di una rete di
organizzazioni, istituzionali e non, formali e non formali. I percorsi di
alternanza scuola lavoro sono diventati obbligatori nel secondo ciclo di
istruzione con la legge 107/2015, a partire dall’a. s. 2015/2016.
Persegue le seguenti finalità:
attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica
arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l’acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro
favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali
realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile
correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
L’ L’esperienza formativa in alternanza scuola-lavoro non è nuova per il
nostro Istituto. Da alcuni anni gli studenti delle classi terze e quarte degli indirizzi tecnici della scuola secondaria superiore sono stati impegnati in attività di formazione fuori dall’istituzione scolastica in aziende del territorio con le quali la scuola ha programmato e realizzato progetti formativi. A partire dall'anno scolastico 2015/2016, l’Istituto ha incluso in modo
sistematico nella propria offerta formativa i percorsi di alternanza scuola-
lavoro per tutti gli studenti della scuola secondaria superiore – indirizzo
liceale compreso – a partire dal primo anno del secondo biennio.
Attività previste Le attività da sviluppare, sia durante i periodi di lezione che di sospensione delle lezioni, prevedono l'attivazione di 4 fasi:
1a Fase: raccordo tra scuola, territorio e mondo del lavoro
2a Fase: progettazione didattica delle attività di alternanza
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scuola-lavoro
3a Fase: attuazione del percorso Questa fase prevede le seguenti azioni: attività in aula, propedeutica
all’attività in azienda, da realizzarsi anche tramite l’intervento di esperti;
attività nelle strutture ospitanti; monitoraggio a cura del tutor didattico
(docente interno) e del tutor aziendale; verifica.
4a Fase: valutazione finale degli studenti
Le attività di alternanza hanno obiettivi riferiti alle competenze declinate nel curricolo di istituto. L’osservazione congiunta, operata dal tutor aziendale e dal tutor interno, opportunamente individuato, determina la valutazione delle esperienze effettuate che entrano a far parte integrante della valutazione complessiva finale. Per gli alunni con disabilità saranno programmati percorsi personalizzati
coerenti con il PEI.
Formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro Tutti gli studenti che realizzeranno il percorso di alternanza scuola -
lavoro in contesti esterni all’Istituzione scolastica, dovranno frequentare
un corso di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza
nei luoghi di lavoro ai sensi dell’art.2, comma 1, lettera a), del decreto
legislativo 81/2008.
Formazione in materia di privacy e trattamento dati personali e sensibili
Gli studenti seguiranno un corso di formazione in materia di tutela della
privacy tenuto da esperti esterni o docente di potenziamento
dell’organico dell’autonomia.
Visite aziendali - uscite didattiche-viaggi di istruzione
Gli studenti hanno opportunità di formarsi, crescere, acquisire
competenze anche attraverso l’osservazione dei processi produttivi ed
organizzativi durante visite aziendali, uscite e viaggi di istruzioni
opportunamente progettati allo scopo.
Incontri con esperti esterni
In orario scolastico od extrascolastico, potranno essere anche previste
lezioni condotte da personale specializzato esterno e dal Centro per
l’impiego in grado di ampliare od approfondire le competenze del
curricolo.
Risorse finanziarie necessarie Fondi Miur/Fondi FIS/Risorse attivabili da bandi europei, nazionali e regionali
63
Risorse umane (ore) / area Funzione strumentale, un posto di organico potenziato per l’organizzazione ed il monitoraggio dell’alternanza scuola-lavoro, docenti tutor aziendali, esperto esterno per la formazione sulla sicurezza. Totale ore stimate circa 500.
Altre risorse necessarie Aule multimediali; risorse multimediali per la documentazione delle attività in in itinere e finale. Aule attrezzate con strumenti pratici. Stampante 3D.
Indicatori utilizzati Per quanto riguarda la frequenza dello studente alle attività di alternanza, ai fini della validità del percorso di alternanza è necessaria la frequenza di almeno tre quarti del monte ore previsto dal progetto.
Numero aziende del territorio coinvolte
soddisfazione dei vari attori del progetto.
Gradimento da parte delle famiglie e degli studenti stessi attraverso un questionario
Prosecuzione degli studi oltre l'uscita dal secondo ciclo d'istruzione
Ingresso nel mondo del lavoro in uscita dal secondo ciclo d'istruzione
Stati di avanzamento Sarà dato ampio spazio al monitoraggio in itinere per effettuare eventuali azioni correttive.
Valori / situazione attesi attivare negli studenti processi di orientamento, rimotivazione allo studio e promozione del successo formativo; sviluppare una diversa concezione dell’apprendimento; favorire la valorizzazione della reciprocità e della complementarietà dei processi del “pensare” e del “fare”; contrastare la contrapposizione fra cultura e mondo del lavoro.
In relazione ai Progetti, specifichiamo che nell’anno scolastico 2017/2018 saranno attuati, anche in via
sperimentale, Laboratori di continuità verticale, in particolare tra la Scuola secondaria di I e II grado, che vedranno
il coinvolgimento dei docenti di entrambi gli ordini di scuola per lo sviluppo congiunto di Unità di apprendimento,
al fine di orientare e indirizzare le scelte future degli studenti in uscita dalla Scuola secondaria di I grado e per
rendere strutturale il rapporto tra i due ordini, con particolare riferimento agli anni di obbligo scolastico.
64
Di seguito le aree tematiche e le iniziative individuate:
Area Umanistica
1) “Scoperta delle proprie passioni”: incontri con persone del territorio che sono riuscite a coltivare le loro passioni pur svolgendo altri tipi di attività: la scrittura, l’alimentazione, la musica , l’astronomia, il vocabolario, le tradizioni; gli incontri saranno a classi aperte , avranno una durata di un’ora e mezza circa e si svolgeranno possibilmente la mattina.
2) “Laboratorio di Latino” sul tema della cucina degli antichi romani: si prevedono due incontri per ogni classe terza media con gruppi di alunni del liceo scientifico; l’attività potrà essere riproposta nel secondo quadrimestre con le classi seconde della media; le attività prevedono realizzazioni pratiche con l’uso della cucina.
Area Linguistica Inglese/Francese/Spagnolo
Lezioni tematiche, mirate a promuovere l’orientamento, limitate a 2 ore di lezione, cercando di integrare
lessico e grammatica. Le tematiche saranno scelte tra i seguenti argomenti: canzone, tradizione popolare,
ricetta, viaggio e percorsi itineranti.
I moduli saranno svolti dalle singole docenti per la durata di 1 ora ciascuno nelle quattro terze medie.
Area Tecnico/Scientifica
1) Matematica: Periodo: Ottobre /Novembre/Dicembre- Moduli da 2 ore ciascuno nelle classi 3e medie, tenuti dai docenti
della Secondaria di II grado.
Periodo: Febbraio/Marzo/Aprile-Moduli da 2 ore ciascuno nelle classi 2e medie tenuti dai docenti della
Secondaria di II grado.
Saranno trattati argomenti di tecnica dei numeri e geometria.
2) Progetto Musicale: Docenti di musica e strumento della scuola media organizzeranno gruppi di studenti da coinvolgere nelle
attività legate all’organizzazione della festa di Natale e di fine anno d’Istituto. Le prove si svolgeranno il
venerdì in orario pomeridiano.
3) Laboratori progettuali area Tecnologica: periodo: Ottobre/Novembre/Dicembre. Classi coinvolte 3e medie. Obiettivo: progettazione oggetti di
design.
Il progetto prevede lo svolgimento di circa 2 ore di lezione al mattino e 3-4 incontri pomeridiani della
durata di 2 ore ciascuno.
Lo stesso progetto sarà proposto alle classi 2e medie nel secondo quadrimestre.
65
4) Progetto GAMP: Periodo Ottobre/marzo. Classi coinvolte 3e medie e biennio superiore.
Si prevedono una escursione a piedi verso l’Osservatorio con partenza da Gavinana nel mese Ottobre-
Novembre, un incontro nel periodo Dicembre-Gennaio al mattino, gli altri incontri nel secondo
quadrimestre.
Gli argomenti saranno concordati con il gruppo GAMP.
5) Progetto Laboratorio/Cucina:
Periodo: intero anno scolastico.
Si prevede almeno una lezione di 2 ore al mattino e un laboratorio nel primo quadrimestre con le classi 3e
medie; nel secondo quadrimestre saranno coinvolte le 2e medie.
6) Laboratorio di Meccanica:
Periodo: intero anno scolastico.
In orario curricolare gli studenti delle 3e medie, suddivisi in piccoli gruppi ( massimo 4 alunni) assisteranno
alla conduzione delle macchine utensili con gli alunni di 3 e e 4e ITI.
7) Progetto La geometria nelle arti e realizzazione del giardino dell’armonia; orto verticale e corridoio:
Periodo: intero anno scolastico con inizio Ottobre-Novembre.
Sono previsti laboratori pomeridiani .
Area Scienze Motorie:
Saranno organizzati incontri per giochi di squadra ai quali parteciperanno studenti di entrambi i gradi di
scuola.
66
9.6 Fabbisogno di personale
9.6.1 Fabbisogno di organico di posti comuni personale docente
I posti comuni sono quelli necessari per coprire, senza residui, le ore di insegnamento curriculare, secondo i
piani di studio. Includono le eventuali compresenze previste dall’ordinamento – ITP, conversatori, etc.
Infanzia
Primaria
Plesso N sezioni
a.s.2016/17
N sezioni
a.s.2017/18
N sezioni
a.s.2018/19
Abetone 1 1 1
Pian degli Ontani 1 1 1
Cutigliano 1 1 1
San Marcello 3 3 2,5
Maresca 3 3 2,5
Campo Tizzoro 1 2 2
Piteglio 1 1 1
OMNICOMPRENSIVO San Marcello totale
11 12 11
Plesso N classi
a.s.2016/17
N classi
a.s.2017/18
N classi
a.s.2018/19
Abetone 2 pluriclassi 2 pluriclassi 2 pluriclassi
Pian degli Ontani 2 pluriclassi+ 1
classe
12 pluriclassi+ 1
classe
2 pluriclassi+ 1
classe
67
*Le previsioni esposte sono riferite ai soli dati del Comune di San Marcello, il bacino di utenza reale comprende alcune
frazioni (Pracchia e Orsigna) del Comune di Pistoia; pertanto i valori vanno ritenuti sotto stimati.
Scuola secondaria di primo grado
DISCIPLINE ORE SETTIMANALI
DISCIPLINE Classe di concorso
1^
2^
3^
Totale
Italiano, Storia, Geografia A22 9+1 9+1 9+1 27 (30)
Inglese A25 3 3 3 15
Tecnologia A 60 2 2 2 6
Matematica e Scienze A 28 6 6 6 18
Seconda lingua comunitaria A 25 2 2 2 6
Arte e immagine A 01 2 2 2 6
Musica A 30 2 2 2 6
Scienze motorie e sportive A 49 2 2 2 10
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1
Totale 30 30 30
Cutigliano 2 pluriclassi+ 1
classe
2 pluriclassi+ 1
classe
2 pluriclassi+ 1
classe
San Marcello 2 classi a tempo
pieno + 3 classi
3 classi a tempo
pieno + 2 classi
4 classi a tempo
pieno + 1 classi
Maresca 2 classi a tempo
pieno + 3 classi
3 classi a tempo
pieno + 2 classi
4 classi a tempo
pieno + 1 classi
Campo Tizzoro 5 classi a tempo
pieno
25 classi a tempo
pieno
25 classi a tempo
pieno
Piteglio 5 5 5
OMNICOMPRENSIVO San Marcello totale
28 di cui 9 a tempo
pieno e 5 a 32 ore
28 di cui 11 a
tempo pieno e 5 a
32 ore
27 di cui 13 a
tempo pieno e 5
a 32 ore
68
Quadro riassuntivo secondaria di primo grado “Renato Fucini” – San Marcello Pistoiese
DISCIPLINE Classe di concorso
Classi a.s. 2016-
17
Ore a.s. 2016-
17
Classi a.s.
2017-18
Ore a.s.
2017-18
Classi a.s.
2018-19
Ore a.s.
2018-19
Italiano, Storia, Geografia
A22 8 80 9 90 9 90
Inglese A25 8 24 9 27 9 27
Tecnologia A 60 8 16 9 18 9 18
Matematica e Scienze A 28 8 48 9 54 9 54
Seconda lingua comunitaria
A 25 8 16 9 18 9 18
Arte e immagine A 01 8 16 9 18 9 18
Musica A 30 8 16 9 18 9 18
Scienze motorie e sportive
A 49 8 16 9 18 9 18
Religione cattolica o attività alternative
8 8 9 9 9 9
Quadro riassuntivo secondaria di primo grado “Alcide De Gasperi” – Cutigliano
DISCIPLINE
Classe di concorso
Classi a.s. 2016-17
Ore a.s. 2016-
17
Classi a.s. 2017-18
Ore a.s. 2017-
18
Classi a.s. 2018-19
Ore a.s. 2018-
19
Italiano, Storia, Geografia
A22 3 30 3 30 3 30
Inglese A25 3 9 3 9 3 9
Tecnologia A 60 3 6 3 6 3 6
Matematica e Scienze A 28 3 18 3 18 3 18
Seconda lingua comunitaria
A 25 3 6 3 6 3 6
Arte e immagine A 01 3 6 3 6 3 6
Musica A 30 3 6 3 6 3 6
Scienze motorie e sportive
A 49 3 6 3 6 3 6
Religione cattolica o attività alternative
3 3 3 3 3 3
69
Strumento musicale a.s 2016/17 ore per classe
DISCIPLINE
Classe di concorso
ore ore ore Ore
1^
2^
3^
Totale
Pianoforte AJ56 6 6 6 18
Flauto AG56 6 6
Tromba AL56 6 6 12
Chitarra AB56 6 6 6 18
Sassofono AK56 6 6 6 18
A.s. 2017/18 ore per classe
DISCIPLINE
Classe di concorso
ore ore ore Ore
1^
2^
3^
Totale
Pianoforte AJ56 6 6 6 18
Flauto AG56 6 6
Tromba AL56 6 6 12
Chitarra AB56 6 6 6 18
Sassofono AK56 6 6 6 18
a.s. 2018/19 ore per classe
DISCIPLINE
Classe di concorso
ore ore ore Ore
1^
2^
3^
Totale
Pianoforte AJ56 6 6 6 18
Tromba AL56 6 6 6 18
Chitarra AB56 6 6 6 18
Sassofono AK56 6 6 6 18
Quadro riassuntivo Strumento musicale
DISCIPLINE
Classe di concorso
ore Ore ore
a.s. 2016-17
a.s. 2017-18
a.s. 2018-19
Pianoforte AJ56 18 18 18
Flauto AG56 6 6 -----
Tromba AL56 12 12 18
Chitarra AB56 18 18 18
Sassofono AK56 18 18 18
70
Scuola secondaria di secondo grado
AFM 1 SEZIONE - Discipline area comune ore settimanali
DISCIPLINE
Classe di concorso
Ore
1^
2^
3^
4^
5^
totale
Lingua e letteratura italiana A 12 4 4 4 4 4 20
Lingua inglese A 24 3 3 3 3 3 15
Storia A12 2 2 2 2 2 10
Matematica A 47 4 4 3 3 3 17
Diritto ed economia A 46 2 2 4
Scienze integrate (Scienze d. Terra e Biologia)
A 50 2 2 4
Scienze motorie e sportive A 48 2 2 2 2 2 10
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 1
AFM 1 SEZIONE - Discipline area di indirizzo ore settimanali
DISCIPLINE
Classe di concorso
Ore
1^
2^
3^
4^
5^
totale
Scienze integrate (Fisica) A 20 2 2
Scienze integrate (Chimica) A 34 2 2
Geografia A 21 3 3 6
Informatica A 41 2 2 2 2 8
Seconda lingua comunitaria (Francese)
A 24 3 3 3 3 3 15
Economia aziendale A 45 2 2 6 7 8 25
Diritto A 46 3 3 3 9
Economia politica A 46 3 2 3 8
32 32 32 32 32 32
71
TURISTICO 1 SEZIONE - Discipline area comune ore settimanali
DISCIPLINE Classe di concorso
Ore
1^
2^
3^
4^
5^
totale
Lingua e letteratura italiana A 12 4 4 4 4 4 20
Lingua inglese A 24 3 3 3 3 3 15
Storia A12 2 2 2 2 2 10
Matematica A 47 4 4 3 3 3 17
Diritto ed economia A 46 2 2 4
Scienze integrate (Scienze d. Terra e Biologia)
A 50 2 2 4
Scienze motorie e sportive A 48 2 2 2 2 2 10
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 1
TURISTICO 1 SEZIONE - Discipline area di indirizzo ore settimanali
DISCIPLINE
Classe di concorso
Ore
1^
2^
3^
4^
5^
totale
Scienze integrate (Fisica) A 20 2 2
Scienze integrate (Chimica) A 34 2 2
Geografia A 21 3 3 6
Informatica A 41 2 2 4
Economia aziendale A 45 2 2 4
Seconda lingua comunitaria A 24 3 3 3 3 3 15
Terza lingua Spagnolo 446/A A 24 3 3 3 9
Discipline turistiche aziendali A 45 4 4 4 12
Geografia turistica A 21 2 2 2 6
Diritto e legislazione turistica A 46 3 3 3 9
Arte e territorio A 54 2 2 2 6
32 32 32 32 32 32
72
ITI SEZIONE MECCANICA E MECCATRONICA - Discipline area comune ore settimanali
DISCIPLINE
Classe di concorso
Ore
1^
2^
3^
4^
5^
totale
Lingua e letteratura italiana A 12 4 4 4 4 4 20
Lingua inglese A 24 3 3 3 3 3 15
Storia A 12 2 2 2 2 2 10
Matematica A 26 4 4 3 3 3 17
Diritto ed economia A 46 2 2 4
Scienze integrate (Scienze d. Terra e Biologia)
A 50 2 2 4
Scienze motorie e sportive A 48 2 2 2 2 2 10
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 1
ITI - Discipline area di indirizzo comune alle due articolazioni ore settimanali
DISCIPLINE
Classe di concorso
Ore
1^
2^
3^
4^
5^
totale
Scienze integrate (Fisica) A 20 3 3 6
di cui in compresenza B 03 2 2
Scienze integrate (Chimica) A 34 3 3 6
di cui in compresenza B 12 2 2
Geografia A 21 1 1
Tecnologie informatiche A 41 3 3
di cui in compresenza B 16 2 2
Scienze e tecnologie applicate A 42 3 3
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
A 37 3 3 6
di cui in compresenza B 17 2 2
Complementi di matematica A 26 1 1 2
ARTICOLAZIONE MECCANICA E MECCATRONICA
Meccanica, macchine ed energia A 42 4 4 4 12
Sistemi e automazione A 42 4 3 3 10
Tecnologie meccaniche di processo e prodotto
A 42 5 5 5 15
73
Disegno, progettazione e organizzazione industriale
A 42 3 4 5 12
di cui in compresenza B 17 17 10 27
Totale 33 32 32 32 32
ARTICOLAZIONE “ENERGIA”
Meccanica, macchine ed energia A 42 5 5 5 15
Sistemi e automazione A 42 4 4 4 12
Tecnologie meccaniche di processo e prodotto
A 42 4 2 2 8
Impianti energetici, disegno, e progettazione
A 42 3 5 6 14
di cui in compresenza B 17 17 10 27
33 32 32 32 32
LICEO SCIENTIFICO 1 SEZIONE
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti
Orario annuale
1° biennio
2° biennio
1° anno
2° anno
3° anno
4° anno
5° anno
Lingua e letteratura italiana A 11 4 4 4 4 4 20
Lingua e cultura latina A 11 3 3 3 3 3 15
Lingua e cultura straniera A 24 3 3 3 3 3 15
Storia e Geografia A 11 3 3 6 Storia A 19 2 2 2 6
Filosofia A 19 3 3 3 9
Matematica A 26 5 5 4 4 4 22
Fisica A 27 2 2 3 3 3 13
Scienze naturali** A 50 2 2 3 3 3 13
Disegno e storia dell’arte A 17 2 2 2 2 2 10
Scienze motorie e sportive A 48 2 2 2 2 2 10
Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1 5
Totale ore 27 27 30 30 30
Quadro Riassuntivo
Classe di concorso A.S.2016/17 A.S. 2017/18 A.S. 2018/19
Italiano Storia A 12
AFM 30 30 30
74
ITI Meccanica, meccatronica Energia
30 30 30
Turistico 6 12 18
Inglese A 24
AFM 15 15 15 ITI Meccanica, meccatronica Energia
15 15 15
Liceo 15 15 15
Turistico 3 6 9
Matematica A 47
AFM 17 17 17
Turistico 4 8 11
Diritto A 46
AFM 21 21 21 ITI Meccanica, meccatronica Energia
4 4 4
Turistico 2 4 7
Scienze A 50
AFM 4 4 4 ITI Meccanica, meccatronica Energia
4 4 4
Liceo 13 13 13
Turistico 2 4 4
Scienze motorie A 48
AFM 10 10 10 ITI Meccanica, meccatronica Energia
10 10 10
Liceo 10 10 10
Turistico 2 4 6
IRC
AFM 5 5 5 ITI Meccanica, meccatronica Energia
5 5 5
Liceo 5 5 5
Turistico 1 2 3
Fisica A 20 AFM 2 2 2
ITI Meccanica, meccatronica energia
6 6 6
75
Turistico 2 2 2
Chimica A 34 AFM 2 2 2
ITI Meccanica, meccatronica Energia
6 6 6
Turistico ------ 2 2
Geografia A 21
AFM 6 6 6
ITI Meccanica, meccatronica Energia
1 1 1
Turistico 3 6 8
Informatica A 41
AFM 8 8 8 ITI Meccanica, meccatronica Energia
3 3 3
Turistico 2 4 4
Francese A 24 AFM 15 15 15
Turistico 3 6 9 Discipline Economiche
A 46
AFM 25 25 25
Turistico 2 4 8
3^ Lingua spagnolo A 24
Turistico ----- ----- 3 Disegno storia dell’arte
A 54
Turistico ----- ----- 2
Meccanica A 42
ITI Meccanica e meccatronica
52 52 52
ITI Energia 16 32 49
Disegno A 37 ITI Meccanica,mec.-
Energia 6 6 6
itp fisica B 03 ITI Meccanica, mec.-
Energia 2 2 2
itp chimica B 12
ITI Meccanica, mec.- Energia
2 2 2
itp informatica B 16
76
ITI Meccanica, mec.- Energia
2 2 2
itp Meccanica B 17 ITI Meccanica e meccatronica
29 29 29
ITI Energia 8 17 27 Matematica A 26
ITI Meccanica, mec.- Energia
19 19 19
Liceo 22 22 22
Fisica A 27
Liceo 13 13 13
Italiano e Latino A 11
Liceo 41 41 41
Filosofia-Storia A 19
Liceo 15 15 15 Disegno e storia dell’arte A 17
Liceo 10 10 10
Note: La tabella su esposta tiene conto della serie storica delle iscrizioni dell’Istituto, prevedendo una sezione completa
(dalla prima alla quinta classe) per il Liceo scientifico, una per l’AFM ed una per l’ITI Meccanica e meccatronica.
Di maggiore incertezza appaiono le previsioni dell’articolazione “Energia” del settore Tecnologico Meccanica, Meccatronica
ed Energia ed ancor di più dell’indirizzo “Turismo” del Tecnico settore Economico. Nella stima delle ore necessarie del
triennio 2016/17-2018/19, l’ipotesi più probabile è di avere una classe comune nel primo biennio ITI che a partire dal
primo anno del secondo biennio diventi una classe articolata Meccanica e meccatronica- Energia con il gruppo classe unito
per le materie comuni e diviso per le materie di indirizzo.
Per l’indirizzo “Turismo” la previsione di avere iscrizioni che consentano di avere una sezione completa, è densa di incognite e
di incertezze. Le effettive iscrizioni indicheranno l’interesse reale per tale indirizzo; appare anche probabile che si possa
realizzare una classe articolata con la sezione AFM.
9.6.2 Alunni diversamente abili e fabbisogno di organico di posti di sostegno
Di seguito è riportata la previsione dell’andamento delle iscrizioni di bambini ed alunni diversamente abili,
con il relativo grado di gravità e le probabili ore richieste di sostegno.
È auspicabile e necessario rispondere pienamente alle richieste di ore formulate dai medici specialisti
contenute nei PEI.
77
A.S. 2016/17
Infanzia Alunni con L.104
art.3 c.3
Ore
richieste/
settimana
Alunni con L.104 art.3 c.1 Ore
richieste
Totale ore
CUTIGLIANO 1 25 25
PITEGLIO 1 25 25
Primaria Alunni con L.104
art.3 c.3
Ore
richieste/
settimana
Alunni con L.104 art.3 c.1 Ore
richieste
Totale ore
CUTIGLIANO 2 44 1 22 66
PITEGLIO 4 55 55
Scuola
secondaria di
PRIMO grado
Alunni con
L.104 art.3 c.3
Ore richieste/
settimana
Alunni con
L.104 art.3 c.1
Ore richieste Totale ore
CUTIGLIANO 1 18 18
SAN MARCELLO 2 36 2 18 54
Scuola
secondaria di
secondo grado
Alunni con
L.104 art.3 c.3
Ore richieste/
settimana
Alunni con
L.104 art.3 c.1
Ore richieste Totale ore
SAN MARCELLO
LICEO 1 18 1 9 27
AFM 4 36 36
ITI 4 36 36
78
A.S. 2017/18
Primaria Alunni con L.104
art.3 c.3
Ore richieste/
settimana
Alunni con L.104
art.3 c.1
Ore richieste Totale ore
CUTIGLIANO 3 66 66
PITEGLIO 2 di cui 1 in via di
certificazione di
aggravamento
nell’a.s. 2016/17
44 2 11 24
Scuola
secondaria di
primo grado
Alunni con
L.104 art.3 c.3
Ore richieste/
settimana
Alunni con
L.104 art.3 c.1
Ore richieste Totale ore
CUTIGLIANO 1 18 1 9 27
SAN MARCELLO 2 36 2 18 54
Scuola
secondaria di
secondo grado
Alunni con
L.104 art.3 c.3
Ore richieste/
settimana
Alunni con
L.104 art.3 c.1
Ore richieste Totale ore
SAN MARCELLO
LICEO 1 18 1 9 27
AFM 5 45 45
ITI 3 27 27
79
A.S. 2018/19
Primaria Alunni con L.104
art.3 c.3
Ore richieste/
settimana
Alunni con
L.104 art.3 c.1
Ore richieste Totale ore
CUTIGLIANO 3 66 66
PITEGLIO 2 di cui 1 in via di
certificazione di
aggravamento
nell’a.s. 2016/17
44 2 22 66
Scuola
secondaria di
primo grado
Alunni con
L.104 art.3 c.3
Ore richieste/
settimana
Alunni con
L.104 art.3 c.1
Ore richieste Totale ore
CUTIGLIANO 1 18 18
SAN MARCELLO 2 36 36
Scuola
secondaria di
secondo grado
Alunni con
L.104 art.3 c.3
Ore richieste/
settimana
Alunni con
L.104 art.3 c.1
Ore richieste Totale ore
SAN MARCELLO
LICEO 1 18 1 9 27
AFM 1 18 3 27 45
ITI 1 18 2 18 36
Si sottolinea che i dati esposti hanno valore indicativo, dato che sono frutto di previsioni che dovranno trovare
conferma nella effettiva iscrizione nel passaggio da un grado a quello successivo.
Altra motivo di incertezza è relativa alla mancanza di fonti e comunicazioni dalle quali ottenere le iscrizioni di
bambini diversamente abili alla scuola d’infanzia.
Per i motivi su esposti, i valori indicati hanno carattere di stima, quindi di incertezza, quanto più la previsione
riguardi un orizzonte dilatato nel tempo; perciò dovranno essere oggetto di aggiornamento una volta riscontrate
le iscrizioni effettive.
80
9.6.3 Fabbisogno di organico di posti di potenziamento
Infanzia
Fabbisogno in ore
Supplenze brevi
Potenziamento Potenziamento sostegno
Progetti ore di utilizzo
Ore Totali Codice ore
1100 3* 1100
Primaria
Fabbisogno in ore
Supplenze brevi
Potenziamento Numero posti
Potenziamento sostegno
Esonero Vicario**
Progetti ore di utilizzo
Ore Totali Codice ore
1 800 800
1500 3* 1500
Note:
* Le unità di personale richieste saranno utilizzate per i progetti di cui alle schede 4, 5, 9 e per coprire al
bisogno effettivo le supplenze brevi di entrambi gli ordini, infanzia e primaria.
** Esonero Vicario: l’Istituto ha una dimensione tale che consente la richiesta dell’esonero totale del primo
collaboratore (24 ore settimanali per 33,3 settimane).
Scuola secondaria di primo grado
Fabbisogno in ore
Classe di concorso Supplenze Recupero e 80otenzia Progetti ore di Ore
81
brevi Potenzia- mento
mento sostegno Numero
Sche da
ore utilizzo Totali
43/A Italiano, storia ed educazione civica, geografia nella scuola media
210 50 1 200 + 140 per attività
connesse con la
definizio ne di un sistema
di orientam
ento
345/A Inglese 60 30
33/A Educazione 20 tecnica nella scuola media
59/A Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali nella scuola media
140 45
245/A 445/A
20 10
28/A Educazione artistica
300
32/A Educazione musicale nella scuola media
10
30/A Educazione fisica nella scuola media
70
Sostegno 1 posto 18 ore
settimanalix 33.3settima
ne = 600
8 600 600 600
Scuola secondaria di secondo grado
Fabbisogno in ore
Classe di concorso Supplenze brevi
Potenziame nto e
recupero
N. Potenzia mento
Progetti ore di utilizzo
Ore Totali Scheda ore
13/A Chimica e tecnologie chimiche
8 +5
82
17/A Discipline economico-aziendali
25 20 + 8
19/A Discipline giuridiche ed economiche
15 20 +15 1 10 550 600 600
20/A Discipline meccaniche e tecnologia
70 10+22
25/A Disegno e storia dell’arte
100 10+5
29/A Scienze motorie 120 --------------
246/A Francese 5 ------------
346/A Inglese 50 50 1 5 500 600 600
3^ lingua Spagnolo 464/A
37/A Filosofia e Storia 120 --------------
38/A Fisica 5 10 + 6
39/A Geografia 10 ---------------
42/A Informatica 5
47/A Matematica 110
70 +40
48/A Matematica applicata
15
49/A Matematica e Fisica
40 1 posto 2 350 600 600
50/A Materie letterarie negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado
100 60 + 20 1 posto 10 420 600 600
51/A Materie letterarie e latino nei licei e nell’istituto magistrale
50
60/A Scienze naturali, chimica e geografia, microbiologia
10 15 + 6
61/A Storia dell’arte -------------- 071/A Tecnologie e disegno tecnico
3 0+5
Nota: il codice progetto si riferisce al contenitore progettuale di riferimento dell’area tematica individuata dal Collegio
dei Docenti. Le ore di recupero/potenziamento corrispondono alle ore che si prevedono di svolgere durante l’anno
scolastico e nel periodo estivo per il recupero dei debiti formativi.
83
Quadro riepilogativo
Grado di scuola Posti organico potenziato richiesti
a.s. 2016/17 a.s. 2017/18 a.s.2018/19 Note Infanzia ( 25 ore settimanali)
--------------------
--------------------
-------------------
Primaria ( 24 ore settimanali)
4 di cui 1 per l’esonero del collaboratore
vicario
4 di cui 1 per l’esonero del collaboratore
vicario
4 di cui 1 per l’esonero del collaboratore
vicario
Si specifica che le docenti saranno utilizzate anche nell’infanzia per le supplenze brevi
Secondaria di primo grado ( 18 ore settimanali)
1 di sostegno
1 di sostegno
1 di sostegno
Secondaria di primo grado ( 18 ore settimanali)
1 docente con classe di concorso
43/A
1 docente con classe di concorso
43/A
1 docente con classe di concorso
43/A
Secondaria di secondo grado( 18 ore settimanali)
1 della classe 50/A
1 della classe 50/A
1 della classe 50/A
Secondaria di secondo grado( 18 ore settimanali)
1 della classe 19/A 1 della classe 19/A 1 della classe 19/A
Secondaria di secondo grado( 18 ore settimanali)
1 della classe 49/A 1 della classe 49/A 1 della classe 49/A
Secondaria di secondo grado( 18 ore settimanali)
1 della classe 346/A
1 della classe 346/A
1 della classe 346/A
Note: Il quadro esposto è stato elaborato tenendo conto della serie storica delle assenze, delle ore recupero, delle
necessità dovute alla progettazione triennale delle lacune.
84
9.6.4 Fabbisogno personale ATA
Il quadro attuale riferito all’a.s. 2015/16 è rappresentato come segue.
COLLABORATORI SCOLASTICI
N. PLESSI INFANZIA PIANI EDIFICI
½ ABETONE 1
1 CUTIGLIANO 1
½ P.ONTANI 1
2 SAN MARCELLO 1
1+1/2 MARESCA 1
1+1/2 PITEGLIO 1
1 CAMPO TIZZORO 1
Sub.totale 8
N. PLESSI PRIMARIA PIANI EDIFICI
1 ABETONE 1
1 CUTIGLIANO 1
1 P.ONTANI 1
2 SAN MARCELLO 2
1+1/2 MARESCA 1
1+1/2 PITEGLIO 1
2 CAMPO TIZZORO 3
Sub-totale 10
N. PLESSI SEC. 1^GRADO PIANI EDIFICI
5 +1/2 SAN MARCELLO 2
85
1 CUTIGLIANO 1
Sub-totale 6+1/2
N. PLESSI SEC. 2^GRADO PIANI EDIFICI
1 LICEO 1
2 AFM 2
1 ITI 1
Sub-totale 4 3
Note e chiarimenti:
Abetone: 1 collaboratore a 36 ore + mezzo collaboratore (18 ore) complessivamente tra infanzia e primaria.
Pian degli Ontani: 1 collaboratore a 36 ore + mezzo collaboratore (18 ore) complessivamente tra infanzia e primaria.
Campo Tizzoro: all’infanzia prevista turnazione con personale della scuola secondaria di primo grado di S. Marcello.
Piteglio: all’infanzia ed alla primaria prevista turnazione con personale della scuola secondaria di primo e secondo grado
di S. Marcello.
Maresca: all’infanzia ed alla primaria prevista turnazione con personale della scuola secondaria di primo grado di S.
Marcello.
Cutigliano: sui tre ordini oltre alle 3 unità turna il personale della scuola secondaria di secondo grado di S. Marcello.
ASSISTENTI AMMNISTRATIVI
PROFILO
NUMERO A.S. 2015/16
TIPOLOGIA/COEFFICIENTE
UNITA’ DI PERSONALE a tempo pieno( valore
colonna 2 X coefficiente colonna 3)
DSGA 1 FULL TIME 1 1 ASSISTENTI AMMNISTRATIVI
7 FULL TIME 1 7
ASSISTENTI AMMNISTRATIVI
2 PART TIME 0,5 1
TOTALE ASSISTENTI AMMNISTRATIVI A TEMPO PIENO
8
Il numero di assistenti amministrativi attuale appare adeguato alle necessità del triennio successivo.
86
Il numero di collaboratori scolastici attuale non risponde pienamente ai bisogni ed in condizione di assenza di
una o più unità, determina difficoltà organizzative rilevanti.
Le risorse umane relative al personale ATA necessarie e previste per il triennio 2016/17-2017/18-2018/19
risultano dalla tabella sottostante.
PROFILO a.s. 2016/17 a.s. 2017/18 a.s. 2018/19 MOTIVAZIONE
COLLABORATORE SCOLASTICO
28 unità a tempo pieno e 5 unità part - time( 18 ore)
28 unità a tempo pieno e 5 unità part- time( 18 ore)
28 unità a tempo pieno e 5 unità part- time( 18 ore)
In relazione alla dislocazione dei 19 plessi distanti tra loro, distribuiti su 4 Comuni con bacino di utenza complessivo di 209, 88 kmq, dello scorrimento delle lezioni di tempo pieno della primaria e della sezione musicale con orario pomeridiano alla scuola secondaria di primo grado, della presenza di 8 collaboratori con i benefici previsti dalla L.104/92 e 2 con mansioni ridotte e delle necessità derivanti dal progetto “Scuola aperta” , sono necessari rispetto alla disponibilità a.s. 2014/15, ulteriori cinque unità part time a 18 ore.
ASSISTENTE AMMINISTRATIVO
8 8 8 Nessuna variazione rispetto alla dotazione a.s. 2015/16
ASSISTENTE TECNICO INFORMATICO Codice AR 02
1 1 1 Attualmente non è presente alcun assistente tecnico. Necessità di un assistente tecnico di informatica per supportare la didattica degli indirizzi AFM ed ITI. A supporto anche per lo sviluppo del Piano Nazionale Scuola Digitale
87
10. Infrastrutture
In considerazione dei laboratori attualmente presenti e degli obiettivi di miglioramento individuati, si
auspicano interventi tendenti alla realizzazione delle infrastrutture risultanti dalla tabella sottostante.
10.1 .Fabbisogno mezzi e strumenti
Il fabbisogno specificato, in aggiunta alle dotazioni esistenti, tiene conto della perdurante mancanza di un serio
allestimento di un laboratorio di meccanica con conseguente carente didattica laboratoriale.
Tiene altresì conto della necessità di migliorare l’ambiente di apprendimento, attraverso il completamento della
dotazione di strumenti interattivi ed il rinnovamento della dotazione informatica ormai obsoleta.
PLESSI
LABORATORI
TIPOLOGIA
QUANTITA’
OBIETTIVO PRIORITARIO DI RIFERIMENTO
Scuola secondaria di primo e secondo grado indirizzo ITI Meccanica e meccatronica e indirizzo Liceale
Meccanica e robotica
Tornio tradizionale 1 Didattica laboratoriale
Fresa-trapano 1 Didattica laboratoriale
Centro a controllo numerico
1 Didattica laboratoriale
Sega a disco 1 Didattica laboratoriale
Saldatrice 1 Didattica laboratoriale
Carrello porta attrezzi
1 Didattica laboratoriale
FABBISOGNO INFRASTRUTTURE
PLESSI LABORATORI OBIETTIVO PRIORITARIO DI RIFERIMENTO Scuola secondaria di 2° grado indirizzo ITI
Meccanica e robotica Didattica laboratoriale
Scuola secondaria di 1° grado
Informatica Ampliamento mediante ristrutturazione con unificazione di 2 spazi adibiti a laboratorio (Informatica e Tecnologia)
Scuola dell’Infanzia Rolando Papini di San Marcello
Ampliamento locali; in particolare è auspicabile adibire uno spazio ad uso esclusivo della mensa.
88
Pannello pneumatico
1 Didattica laboratoriale
Kit Arduino 10 Didattica laboratoriale
Scuola secondaria di primo e secondo grado
Chimica- Fisica Stufa termostatizzata per essiccazione
1 Esperienze di laboratorio a temperatura controllata
Scuola secondaria di primo grado
Notebook nelle aule
15 Implementazione della didattica interattiva ed
inclusiva e supporto al registro elettronico
Scuola secondaria di secondo grado
Notebook nelle aule
15 Implementazione della didattica interattiva ed inclusiva e supporto al registro elettronico
7 Scuole primarie LIM 30 Implementazione della didattica interattiva ed inclusiva
scuola secondaria di primo grado
Informatica scuola secondaria di 1° grado
Postazioni alunni + postazione docente computer server
25 Implementazione attività didattica con uso delle TIC
89
Allegato 1 Piano di Miglioramento
SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari in tre
passi
Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e
priorità/traguardi
Tabella 1 - Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche
(Elencare gli obiettivi di processo come indicati nella sezione 5 del RAV e barrare le colonne 1 e/o 2 per indicare l’attinenza di ciascuno a
una o entrambe le priorità)
Area di processo
Obiettivi di processo
E’ connesso alle
priorità…
1 2
Curricolo,
progettazione e
valutazione
Completamento/revisione dei curricoli ed integrazione
di quelli mancanti per migliorare l’offerta formativa
X
X
Progettazione e sperimentazione dall’Infanzia alle secondaria di 2° di unità di competenza sull’ascolto
utilizzando un testo da individuare
X
X
Definizione e compilazione di una griglia di
progettazione dell’unità di competenza con il coinvolgimento trasversale di più discipline
X
Ambiente di
apprendimento
Realizzazione di ambienti di apprendimento inclusivi e
funzionali all'attuazione di strategie e metodologie innovative
X
Inclusione e
differenziazione
Attività di coinvolgimento di tutti gli
studenti in attività laboratoriali trasversali. X X
Attività peer to peer anche al fine di far emergere le vocazioni e i talenti di ciascuno degli studenti, attività
anche a classi aperte.
X X
Continuità e
orientamento
Organizzazione di laboratori a classi aperte di diversi ordini di scuola al fine di garantire
continuità e orientare gli studenti nelle scelte future. X X
Orientamento
strategico e
organizzazione
della scuola
Valorizzazione e individuazione di azioni strategiche
per l'efficienza e l'efficacia delle azioni educative. X X
Valorizzazione delle competenze del
personale.
X
X
90
Sviluppo e
valorizzazione
delle risorse
umane
Sviluppo di azioni formative e aggiornamento di tutto il personale.
X
X
Integrazione con il
territorio e
rapporti con le
famiglie
Ulteriore sviluppo dei rapporti con gli enti
locali e associazioni del territorio. X X
Intensificazione e miglioramento dei
rapporti scuola/famiglia. X
Passo 2 - Elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo
TABELLA 2 - Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed
impatto
(Al fine di calcolare la rilevanza dell’obiettivo utilizzare la tabella riportando le stime sulla fattibilità e sull’impatto e il prodotto dei due
valori numerici.)
Obiettivo di processo
(evidenziati in azzurro gli obiettivi in
via di attuazione)
Fattibilità
(da 1 a 5)
Impatto
(da 1 a 5)
Prodotto:
valore che
identifica la
rilevanza
dell’intervento
1 Completamento/revisione dei
curricoli ed integrazione di quelli mancanti per migliorare l’offerta formativa
4 5 20
2 Progettazione e sperimentazione
dall’Infanzia alla secondaria di 2° di unità di competenza sull’ascolto utilizzando un testo da individuare
4 3 12
3 Definizione e compilazione di una griglia di progettazione dell’unità di competenza con il
coinvolgimento trasversale di più discipline
3 3 9
4 Realizzazione di ambienti di apprendimento inclusivi e funzionali
all'attuazione di strategie e metodologie innovative
3 4 12
5 Attività di coinvolgimento di tutti
gli studenti in attività laboratoriali trasversali
2 3 6
6 Attività peer to peer anche al fine di
far emergere le vocazioni e i talenti di ciascuno degli studenti, attività anche a classi aperte
3 3 9
91
Passo 3 - Ridefinire l’elenco degli obiettivi di processo e indicare i risultati
attesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le modalità di
misurazione dei risultati
Tabella 3 - Risultati attesi e monitoraggio
(Nella colonna “indicatori di monitoraggio” esprimere un elemento su cui basare il controllo periodico del processo in atto.
L’indicatore dovrebbe essere un valore misurabile o comunque accertabile in modo univoco)
Obiettivo di
processo in via di
attuazione
Risultati attesi Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
1
Completamento/revisione
dei curricoli ed
integrazione di quelli
mancanti per migliorare
l’offerta formativa
Definizione del curricolo
verticale declinato in conoscenze, abilità, competenze, partendo da quelle in uscita dalla scuola secondaria superiore ed andando a ritroso fino alla scuola primaria.
Cronoprogramma degli
incontri dipartimentali e di ordine di scuola. Progettazione e sperimentazione, negli anni ponte dalla scuola dall’infanzia alla scuola secondaria di II grado, di un’unità di competenza sull’ascolto. Attuazione Progetto di rete “Misure di accompagnamento
2015/2016- Certificazione delle competenze”.
Controllo periodico del rispetto dei tempi previsti nel crono programma. Numero di classi ponte che aderiscono, numero docenti e alunni partecipanti. Test di ascolto e comprensione prima e a conclusione delle attività. Dato qualitativo dei risultati degli studenti riportati nella certificazione (numero
studenti che hanno acquisito il livello massimo di competenza, livello medio, livello basso)
7 Organizzazione di laboratori a classi aperte di diversi ordini di
scuola al fine di garantire continuità e orientare gli studenti nelle scelte future
4 4 16
8 Valorizzazione e individuazione di
azioni strategiche per l'efficienza e l'efficacia delle azioni educative.
3 3 9
9 Valorizzazione delle competenze
del personale.
4 3 12
10 Sviluppo di azioni formative e aggiornamento di tutto il personale.
5 3 15
11 Ulteriore sviluppo dei rapporti con gli enti locali e associazioni del territorio.
4 2 8
12 Intensificazione e miglioramento dei rapporti scuola/famiglia.
4 3 12
92
2
Realizzazione di ambienti
di apprendimento
inclusivi e funzionali
all'attuazione di strategie
e metodologie innovative
Obiettivo principale è il completamento, su tutti i plessi, dell’introduzione di didattica innovativa che vada incontro a tutti gli stili di apprendimento e cognitivi degli alunni
Numero di aule dotate di strumenti digitali. Uso di metodologie e strategie didattiche innovative.
Rilevazione del numero di aule dotate di strumenti digitali. Numero docenti utilizzatori dei nuovi strumenti digitali. Numero docenti e studenti
coinvolti nei processi di
innovazione metodologica.
3
Organizzazione di
laboratori a classi aperte
di diversi ordini di scuola
al fine di garantire
continuità e orientare gli
studenti nelle scelte
future
Riduzione della
discontinuità tra gradi di scuola. Maggiore consapevolezza nella scelta dell’indirizzo del grado di scuola successivo.
Numero di interventi e numero di docenti coinvolti nella scansione temporale prevista.
Controllo nell’anno scolastico degli interventi preventivati. Somministrazione di un questionario di gradimento
4
Valorizzazione e
individuazione di azioni
strategiche per
l'efficienza e l'efficacia
delle azioni educative.
Sviluppo ed attuazione
dei progetti innovativi programmati ( Matematica amica, progetto curricolo verticale “ Le Cosmicomiche” di Italo Calvino)
Analisi degli esiti degli studenti in ingresso e in uscita per classi parallele.
Test somministrati agli alunni
5
Sviluppo di azioni
formative e
aggiornamento di tutto il
personale.
Arricchimento delle competenze didattiche e metodologiche dei docenti e del personale ATA.
Partecipazione alle attività di formazione previste.
Percentuale di partecipanti ai corsi. Questionario di soddisfazione.
Di seguito sono elencate le sezioni 2-3 per ogni obiettivo di processo:
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di
processo in due passi
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo
individuato in tre passi
Processo 1: Completamento/revisione dei curricoli ed integrazione di quelli
mancanti per migliorare l’offerta formativa
93
SEZIONE 2
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili
effetti negativi e positivi a medio e a lungo termine
Tabella 4 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Azione prevista
Effetti positivi all’interno
della scuola a medio termine
Effetti negativi all’interno
della scuola a medio termine
Effetti positivi all’interno
della scuola a lungo termine
Effetti negativi all’interno della
scuola a lungo termine
Programmazione
disciplinare per dipartimenti a ritroso della
scuola secondaria di secondo grado
Articolazione
dettagliata degli obiettivi disciplinari in raccordo con gli
altri gradi di scuola
Alto livello di impegno richiesto
Costituzione di un curricolo di Istituto
Eccessiva rigidità del curricolo
Raccordo tra ordini di scuola in
merito alla
costruzione di un
curricolo verticale
Instaurazioni di rapporti proficui tra docenti appartenenti
a diversi gradi di
scuola
Possibile scarsa
collaborazione tra
docenti di ordini diversi
Curricolo di
Istituto, riduzione della discontinuità con minore disagio
degli alunni al
passaggio tra gradi
di scuola. Incremento del
successo scolastico
Non si ipotizzano effetti
negativi
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento
innovativo
Tabella 5 – Caratteri innovativi
Caratteri innovativi dell’obiettivo
Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice
A e B
Forte raccordo nella programmazione tra tutti i gradi
di scuola
( 1° ciclo e 2° ciclo). Costruzione di una
programmazione e di un curricolo di Istituto
L’interconnessione didattica tra ordini
di scuola riguarderà anche molte delle
finalità previste dalla L.107/15
SEZIONE 3
94
Passo 1 - Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali
Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
professionali
Tipologia di
attività
Ore aggiuntive
presunte Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Docenti
Riunioni
dipartimentali e tra
dipartimenti
verticali
Non si
prevedono ore
aggiuntive
Personale ATA
Collaborazione per
l'attuazione delle
attività previste, Si occupa di rilevare problematiche relative alle esigenze di vigilanza, di pulizia dei locali e degli strumenti e arredi necessari allo sviluppo delle attività
Non si
prevedono ore
aggiuntive
Tabella 7 - Descrivere l’impegno finanziario per figure professionali esterne
alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per
tipologia di spesa
Impegno presunto Fonte
finanziaria
Formatori Non si prevedono attività specifiche di
formatori.
Consulenti
Al termine delle attività dei dipartimenti
è prevista la supervisione di un
consulente per eventuali modifiche,
integrazioni ed adattamenti
Programma
annuale
Attrezzature Non sono previsti strumenti ed
attrezzature specifiche.
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
95
Tabella 8 - Tempistica1 delle attività
a.s. 2015-16
Attività Pianificazione delle attività
1
Sette
mbre .
2
Ottob re
3
Nove mbre
4
Dice mbre
5
Gennai o
6
Febbr aio
7
Marz o
8
April e
9
Magg io
10
Giugn o
Riunioni di
dipartimento secondaria superiore
X
X
Riunioni
dipartimenti
tra secondario di 1 e 2°
X
X
Riunioni dipartimenti secondaria di
1°
X
Riunioni tra docenti
secondaria 1° e docenti primaria
X
Riunioni tra
docenti della scuola primaria
X
X
Riunioni tra
docenti della scuola primaria ed infanzia
X
Nell’ a.s. 2016/17, nel caso in cui vi sia una slittamento dei tempi, si protrarrà l’elaborazione del
96
curricolo verticale. Sempre in tale anno scolastico verrà affrontata e sviluppata, anche
mediante attività di formazione, la valutazione dei risultati di apprendimento per competenze.
a.s. 2016-17
Attività Pianificazione delle attività
1
Sette
mbre .
2
Ottob re
3
Nove mbre
4
Dice mbre
5
Gennai o
6
Febbr aio
7
Marz o
8
April e
9
Magg io
10
Giugn o
Eventuale completamen
to del curricolo per competenze
X
X
Corso di aggiornamen
to su “ La valutazione per competenze”
X
X
X
X
X
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di
avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo
TABELLA 9 - Monitoraggio delle azioni
a.s.2015/16
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
(Testo
libero)
Progressi
rilevati
(Testo
libero)
Modifiche/
necessità di
aggiustamenti
(Testo libero)
30 novembre
Conclusione o meno della
programmazione
dipartimentale superiore
Confronto con
referenti
dipartimento
15 gennaio
Effettuazione confronto dipartimenti medie e
superiori
97
15 febbraio
Stato di
avanzamento programmazione secondaria 1°
Confronto con
referenti dipartimento
30 Marzo
Effettuazione
confronto secondaria 1° e primaria
Resoconto dei
docenti fiduciari
15 Aprile
Stato di
avanzamento programmazione primaria
Resoconto dei
docenti fiduciari
15 maggio
Effettuazione
confronto tra primaria ed infanzia
Resoconto dei
docenti fiduciari
Entro il 31
luglio 2016
Verifica completamento
curricolo verticale
Resoconto dei
fiduciari
a.s.2016/17
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
del processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
(Testo
libero)
Progress
i rilevati
(Testo
libero)
Modifiche/
necessità di
aggiustamenti
(Testo libero)
Entro il 15 ottobre
Eventuale completamento curricolo verticale
Confronto con i fiduciari degli ordini
30 ottobre Verifica finale
completamento
curricolo verticale
Riunione con i
fiduciari e con la staff della
dirigenza
Entro il 30 novembre
Inserimento del curricolo elaborato
sul sito istituzionale
Monitoraggio
corso di aggiornamento 30 settembre
Stato di avanzamento
30 ottobre Stato di
avanzamento
31 gennaio Stato di avanzamento
31 maggio Stato di
avanzamento
2. Realizzazione di ambienti di apprendimento inclusivi e
funzionali all'attuazione di strategie e metodologie innovative
98
SEZIONE 2
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti
negativi e positivi a medio e a lungo termine
Tabella 4 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Azione
prevista
Effetti positivi
all’interno della scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della scuola a lungo
termine
Ampliamento dell’infrastruttur a e
dei punti di accesso alla rete LAN/WLAN
Diminuzione dei tempi di collegamento.
Migliore utilizzo della tecnologia presente in aula.
Approccio negativo all’innovazione tecnologica
Il sistema darà la
possibilità di adottare le più
moderne soluzioni informatiche per la gestione delle classi e degli ambienti multimediali,
permettendo di sfruttare le potenzialità della tecnologia .
Non rilevati
“Aule
aumentate”
scuola I° ciclo creazione di spazi per apprendimento collettivo utilizzabili da
tutti i bambini: un computer per la scuola dell’Infanzia e un proiettore interattivo
multimediale per la scuola Primaria collocati in
un’aula facilmente accessibile da
tutti.
Incremento del Cooperative Learning. Maggior efficacia per azioni e
strategie di apprendimento per gli alunni diversamente abili
Approccio negativo all’innovazione
tecnologica
Tutte le scuole dell’infanzia e
Primaria dell’Istituto avranno quindi la possibilità di collegarsi in rete e scambiare buone esperienze oltre
che a condividere materiali.
99
“Aule
aumentate” scuola II° ciclo Tablet collocati
su carrello mobile, di monitor 55” e di Apple TV
Incremento del
Cooperative
Learning. Sperimentare nuove metodologie (es. Flipped classroom, ) Maggior efficacia per azioni e strategie di apprendimento per
gli alunni diversamente abili
Approccio negativo all’innovazione tecnologica
Ampliamento della metodologia “classe 2.0” a tutto il corso del Liceo
Robotica- Primaria
Aumento della
socializzazione, competenze trasversali
Spazi non adeguati
Sviluppo del
pensiero computazionale già dai primi anni di scuola
Robotica- 1 ciclo
Aumento della
socializzazione,
competenze trasversali condivisione delle responsabilità
Spazi non adeguati.
Strumentazione
insufficiente. Poco chiaro il linguaggio di programmazione
Socializzazione in verticale
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di
riferimento innovativo
Tabella 5 – Caratteri innovativi
Caratteri innovativi dell’obiettivo
Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice
A e B
Idea innovativa di scuola, intesa come spazio aperto
per l’apprendimento e non unicamente luogo fisico,
che metta gli studenti nelle condizioni di sviluppare le
competenze per la vita
Sviluppo delle competenze digitali
degli studenti;
trasformare il modello trasmissivo
della scuola;
creare nuovi spazi per
l’apprendimento; promuovere
l’innovazione perché sia sostenibile e
trasferibile.
100
SEZIONE 3
Passo 1 - Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali
Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure professionali
Tipologia di attività
Ore
aggiuntive presunte
Costo previsto
Fonte finanziaria
Docenti
Progettista interno alla
scuola e Animatore
digitale
Non si
prevedono
ore
aggiuntive
Personale ATA
Collaborazione per
l'attuazione delle attività
previste, si occupa di rilevare problematiche relative alle esigenze di vigilanza, di pulizia dei locali e degli strumenti e arredi necessari allo sviluppo delle attività
Non si
prevedono
ore
aggiuntive
Tabella 7 - Descrivere l’impegno finanziario per figure professionali esterne
alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per
tipologia di spesa
Impegno presunto
Fonte
finanziaria
101
Attrezzature
Strumentazione ampliamento e realizzazione
rete LAN/WLAN su tutti i plessi dell’Istituto. 15.000 €+18.500 € Ambienti Apprendimento: scuola Infanzia e
Primaria. 22.000€
Ambienti Apprendimento scuola Secondaria II°g 22.000€ Robotica : 1 kit per la scuola Primaria
n. 1 kit per la scuola secondaria
PON FESR 2014-
2020
Richiesta finanziamento su progetto Ente Cassa Risparmio Firenze
Fondi propri
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tabella 8 - Tempistica1 delle attività
A.s. 2015/16
Attività
Pianificazione delle attività
1
Se tt
e m br e
2 O
tt o br e
3
Novembr
e
4
Dic em bre
5
Gennaio
6
Febbr
aio
7
Marz
o
8
April
e
9
Maggi
o
10
Giugno
Ampliamento
dell’infrastrut tura e dei punti di accesso alla rete
LAN/WLAN
Inizio bando per
l’acquisto strument azione
Monit oraggi
o proge tto
Fine
proge tto
“Aule aumentate” scuola I° ciclo
Inizio
bando per acquis to
strum entazi one
Monit oraggi o proge tto
Fine progett o
“Aule
aumentate” scuola I° ciclo
Inizio
bando
per acquis to
strum entazi one
Monit oraggi o proge tto
Fine progett o
102
Robotica-
Primaria
Corso
formazion e
insegnant i
Inizio
corso
Fine
corso
Robotica- 1 ciclo
Corso
formazion e insegnant i
Inizio corso
Fine corso
a.s. 2016/17
Attività Pianificazione delle attività
1
Sette
mbre .
2
Ottob
re
3
Nove
mbre
4
Dice
mbre
5
Genna
io
6
Febbr
aio
7
Marz
o
8
April
e
9
Magg
io
10
Giugn
o
Robotica-
Primaria
Corso
forma zione inseg nanti
Inizio
corso
Fine
corso
Robotica-
1 ciclo
Corso
forma zione inseg nanti
Inizio
corso
Fine
corso
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di
avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo
TABELLA 9 - Monitoraggio delle azioni
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
del processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
(Testo libero)
Progressi
rilevati
(Testo
libero)
Modifiche/
necessità di
aggiustamenti
(Testo libero)
31 marzo 2016
Conclusione lavori e verifica
impianto ampliamento dell’infrastruttu ra e dei punti di accesso alla rete LAN/WLAN
Scheda di monitoraggio
legata al collaudo della strumentazione
103
31 maggio
2016
Conclusione
lavori e verifica installazione attrezzature di
entrambi i progetti
Scheda
monitoraggio legata al collaudo della
strumentazione
Processo 3: Organizzazione di laboratori a classi aperte di diversi ordini di
scuola al fine di garantire continuità e orientare gli studenti nelle scelte
future
SEZIONE 2
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti
negativi e positivi a medio e a lungo termine
Tabella 4 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Azione prevista
Effetti positivi all’interno della
scuola a medio termine
Effetti positivi all’interno della scuola a
lungo termine
Attivazione di
laboratori
innovativi di
latino e di
valorizzazione
della cultura
classica
Acquisizione delle strumentalità di
base con metodi e strategie sperimentali. Coinvolgimento trasversale di più
discipline. Conoscenza del territorio e approccio di ricerca alla scoperta delle tracce del passato nel vissuto fisico/geografico e culturale degli studenti. Orientare scelte consapevoli in uscita dalla Scuola secondaria di I grado con
incremento delle iscrizioni al Liceo Scientifico.
Incremento iscrizioni Liceo Scientifico, promuovere lo studio della cultura classica e la conoscenza del contesto territoriale di riferimento. Promuovere consapevolezza di cittadinanza
in un contesto ampio che guarda all'Europa
e al Mondo.
Laboratori
linguistici e di
valorizzazione
del
plurilinguismo
Acquisizione competenze linguistiche
con particolare riferimento al parlato e
alla conversazione.
104
Laboratori di
Musica e di
avviamento
allo strumento
musicale.
Apprendimento della musica e del
mondo dei suoni in modo naturale e spontaneo per giungere ad un livello di educazione formale in cui vengono introdotte la lettura, la scrittura,
l'improvvisazione, la composizione e l'approccio allo strumento musicale come naturale estensione del livello raggiunto. Sono coinvolti gli studenti della Scuola Primaria e della Scuola secondaria di primo e secondo grado.
Consente agli studenti della Primaria di scegliere consapevolmente l'Indirizzo musicale e agli studenti
delle terze medie di proseguire nello studio dello strumento pur iscrivendosi agli indirizzi di scuola
superiore che non prevedono lo studio della musica
Acquisizione di competenze nel linguaggio musicale e nell'uso dello strumento. Aumento del numero degli studenti iscritti all'Indirizzo musicale. La pratica della musica come momento di socializzazione tra tutti gli studenti in continuità orizzontale e verticale.
Azione prevista
Effetti positivi all’interno della
scuola a medio termine
Effetti positivi all’interno della scuola a
lungo termine
Laboratori di
Robotica
Consolidamento del criterio di
continuità verticale e orizzontale. Attivazione a partire dalla 1a classe della Scuola primaria, soprattutto dove sono attivi orari a tempo pieno. Nell’ottica della continuità verticale le attività coinvolgeranno, anche in
orario pomeridiano, le classi ponte della Scuola primaria e della Scuola secondaria di I grado (classi 5 a della Scuola primaria – 1 a della Scuola secondaria di I grado), e quelle della Scuola secondaria di I grado e della
Scuola secondaria di II grado (classi 3a della Scuola secondaria di I grado – 1 a della Scuola secondaria di II
grado).
Riconoscere la valenza della robotica
educativa come ambiente di apprendimento che consente di tracciare un percorso molto articolato di attività, interdisciplinari, che, prendendo spunto dal laboratorio di robotica, contribuiscono a costruire conoscenze matematico- scientifico che vanno ad integrarsi in modo
significativo con quelle di altri ambiti (linguistico, storico, espressivo...). Dal punto di vista cognitivo consente agli studenti di compiere esperimenti concreti (azioni, movimenti ma anche ragionamenti connessi a queste azioni e movimenti) che
si trasformano poi in “esperimenti mentali” (anticipazioni, simulazioni, previsioni) facendo sì che essi acquisiscano via via
nuovi strumenti di pensiero, ciò favorisce lo sviluppo di capacità cognitive di alto livello.
Laboratori
artistici e
artigianali
Consolidamento del criterio di
continuità tra scuola secondaria di primo e secondo grado; interdisciplinarità (arte figurativa, geometria); contatti con associazioni
del territorio.
Riqualificazione architettonica e ambientale di un'area verde al servizio della Scuola, nato dalla fusione di due idee distinte, una
riguardante lo studio della Geometria e le sue applicazioni, l’altra legata alla volontà di sviluppare negli studenti alcune competenze tecnico-progettuali legate ad una esperienza concreta e tangibile.
105
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di
riferimento innovativo
Tabella 5 – Caratteri innovativi
Caratteri innovativi dell’obiettivo
Connessione con il quadro di
riferimento di cui in Appendice A e B
Forte raccordo nella programmazione tra tutti i gradi di
scuola
( 1° ciclo e 2° ciclo). Costruzione di una
programmazione e di un curricolo di Istituto per
competenze. Valutazione per competenze e valutazione
PER l'apprendimento superando il modello diffuso di una
valutazione dell'apprendimento. Attuazione di una
didattica significativa nel rispetto degli stili di
apprendimento di tutti gli studenti. Promozione delle
abilità necessarie per rapportarsi con i nuovi saperi,
stabilire collegamenti e sinergie tra gli apprendimenti
formali e quelli non formali. Sviluppare il pensiero critico
e il problem solving, competenze essenziali per formare
studenti cittadini attivi, critici e consapevoli.
Potenziamento delle metodologie
laboratoriali e delle attività di
laboratorio
Apertura pomeridiana delle scuole e
riduzione del numero di studenti per
classe o per articolazione di gruppi di
classi anche con potenziamento del
tempo scolastico. Definire un sistema di orientamento
SEZIONE 3
Passo 1 - Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali
Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
professionali
Tipologia di
attività
Ore aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Docenti Attivazione dei vari
laboratori previsti 100
3500 (100 x
35) Fondi FIS
106
Personale ATA
Collaborazione per
l'attuazione delle
attività previste,Si
occupa di rilevare
problematiche
relative alle
esigenze di
vigilanza, di pulizia
dei locali e degli
strumenti e arredi
necessari allo
sviluppo delle
attività
Si prevedono ore
aggiuntive per
garantire
l’apertura dei
locali scolastici
oltre la normale
attività didattica
curricolare, al
momento non
facilmente
quantificabili
Altre figure Personale
associazione CNA
Tabella 7 - Descrivere l’impegno finanziario per figure professionali esterne
alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Consulenti
Personale associazione CNA
Attrezzature
Robotica : 1 kit per la scuola
Primaria n. 1 kit per la scuola secondaria
Richiesta
finanziamento su progetto
Ente Cassa Risparmio Firenze Fondi propri
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
107
Tabella 8 - Tempistica1 delle attività
a.s. 2015/16
Attività Pianificazione delle attività
1
Set
tem bre
.
2 Ottob
re
3 Nove mbre
4 Dicem
bre
5 Gennai
o
6 Febbr
aio
7 Marzo
8 Aprile
9 Maggi
o
10 Giugno
Laboratori
innovativi
di latino e
di
valorizzazio
ne della
cultura
classica
X
Riuni
one
doce
nti
per
proge
ttazio
ne
labor
atori
o
X
X
X
X
Laboratorio
di robotica
X
X
X
X
Laboratori
linguistici e
di
valorizzazio
ne del
plurilinguis
mo
X
X
X
X
Laboratori
di Musica e
di
avviamento
allo
strumento
musicale.
X
X
X
X
X
X
X
X
Laboratori
artistici e
artigianali
X
X
X
X
X
X
X
X
X
a.s. 2016/17
Attività Pianificazione delle attività
108
1
Sett
emb
re
2
Otto
bre
3
Nove
mbr
e
4
Dice
mbr
e
5
Genn
aio
6
Febb
raio
7
Marz
o
8
Apri
l e
9
Mag
gio
10
Giugn
o
Laborator
i
innovativi
di latino
e di
valorizza
zione
della
cultura
classica
X
X
X
X
X
X
Laborator
io di
robotica
X
X
X
X
X
X
Laborator
i
linguistici
e di
valorizza
zione del
plurilingu
ismo
X
x
X
X
X
X
X
Laborator
i di
Musica e
di
avviamen
to allo
strument
o
musicale.
X
X
X
X
X
X
X
X
Laborator
i artistici
e
artigianal
i
X
X
X
X
X
X
X
X
X
109
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento
del raggiungimento dell’obiettivo di processo
TABELLA 9 - Monitoraggio delle azioni
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
del processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
(Testo libero)
Progressi
rilevati
(Testo
libero)
Modifiche/
necessità di
aggiustamenti
(Testo libero)
Rilevazione
intermedia (a
due mesi
dall’inizio) e
finale per
ogni
laboratorio
attuato
Frequenza dei
laboratori
Numero
presenze/num
ero iscritti
15 marzo
2015 15 marzo
2016
Efficacia delle
attività di
continuità
Numero
iscrizioni agli
ordini
successivi
interni
all’Istituto
Processo 4: Valorizzazione e individuazione di azioni strategiche per
l'efficienza e l'efficacia delle azioni educative.
SEZIONE 2
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili
effetti negativi e positivi a medio e a lungo termine
Tabella 4 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle
azioni
Azione prevista
Effetti positivi
all’interno della scuola a medio
termine
Effetti
negativi all’intern o della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della scuola a lungo termine
110
Attivare momenti di
formazione per i
docenti;
Proporre attività di
laboratorio in classe
con gli studenti;
Sviluppare uno
stesso argomento
in classi parallele
utilizzando le stesse
metodologie
didattiche
sostituendo il libro
di testo con
dispense preparate
dai docenti.
Sviluppare
connessioni tra
musica e
matematica, in
particolare
simmetria
N° 6 docenti
aderenti al progetto
che usano
effettivamente la
metodologia
concordata.
Incremento del 15%
degli alunni che
raggiungono almeno
la sufficienza nelle
verifiche intermedie
Abbandono
del corso di
formazione
da parte
dei docenti
coinvolti
Mancato
incremento
degli alunni
che
raggiungon
o la
sufficienza
nelle
verifiche
intermedie
Divulgazione dei
risultati della
didattica ed
incremento dei
docenti che la
applicano;
estendere le
strategie didattiche
coinvolgendo i
docenti di
Matematica della
Scuola Primaria
(almeno 1 docente
per plesso).
Andamento
crescente nel tempo
del numero medio di
risposte esatte ai
quesiti Invalsi.
Incremento del 30%
degli alunni che
raggiungono almeno
la sufficienza nella
verifica finale.
Raggiungimento del
100% di materiale
prodotto e fornirlo
agli alunni su
supporto digitale
Eterogeneità delle
metodologie
didattiche in classi
parallele
Tabella 5- Caratteri innovativi
Caratteri innovativi dell’obiettivo
Connessione con il quadro di
riferimento di cui in Appendice A e B
111
Facilitare l’accesso alla matematica, intesa come un
linguaggio universale, mettendo in evidenza gli aspetti
più attraenti, più motivanti dal punto di vista della
sollecitazione dell'intelligenza, della fantasia e del
pensiero logico–costruttivo e le connessioni con altre
discipline in particolare l’arte e la musica; costruire
strumenti di accesso alla matematica più accessibili e
accoglienti per chi deve studiare, incrementando l’uso
della metodologia laboratoriale.
Promuovere la riflessione sui processi pedagogico-
didattici attraverso l’attività di “ricercazione” e
aggiornamento professionale dei docenti di
Matematica
Potenziamento delle competenze
matematico- logiche e scientifiche;
sviluppo delle competenze digitali;
potenziamento delle metodologie
laboratoriali e delle attività di
laboratorio;
trasformare il modello trasmissivo
della scuola
SEZIONE 3
Passo 1 - Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali
Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
professionali
Tipologia di
attività
Ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte finanziari
a
Docenti
Incontri di
formazione fra
docenti e formatore
per sviluppare
percorsi di
ricercazione;
Predisposizione del
materiale didattico
da consegnare all’
inizio delle lezioni in
classe
sull’argomento
scelto
Verifiche in classe
Non si prevedono
ore aggiuntive
PEZ
112
Analisi dei risultati
Personale ATA
Allestimento aula
per la formazione
dei docenti
Non sono
previste
Nessun costo
Altre figure
Personale esterno
per la formazione
dei docenti e
allestimento del
materiale didattico
Sono previste 16
ore
Tabella 7 - Descrivere l’impegno finanziario per figure professionali esterne
alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori Previste 16 ore di formazione PEZ
Consulenti Non sono previste consulenze
Attrezzature E’ previsto l’uso della LIM
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tabella 8 - Tempistica1 delle
attività a.s. 2015-16
113
Attività Pianificazione delle attività
1
Sette mbre.
2 Ottobr
3 Novem
4 Dicembr
5 Genna
6 Febbra
7 Marzo
8 Aprile
9 Maggi
10 Giugno
e bre e io io o
Incontri di
formazion
e fra
docenti e
formatore
X
X
Predisposi
zione del
materiale
didattico
da
consegnar
e agli
studenti
X
X
Inizio
delle
lezioni in
classe
sull’argom
ento
scelto
X
Verifiche
in classe
sull’argom
ento
X
Analisi dei
risultati
X
a.s. 2016-17
Attività Pianificazione delle attività
1
Sette mbre.
2 Ottobr
e
3 Novem
bre
4 Dicem
bre
5 Gennaio
6 Febbra
io
7 Marzo
8 Aprile
9 Maggi
o
10 Giugno
114
Incontri
di
formazion
e fra
docenti e
formatore
X
X
predisposi
zione del
materiale
didattico
da
consegna
re agli
studenti
X
X
Inizio
delle
lezioni in
classe
sull’argo
mento
scelto
X
Verifiche
in classe
sull’argo
mento
X
Analisi dei
risultati
X
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di
avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo
TABELLA 9 - Monitoraggio delle
azioni a.s.2015/16
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
del processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
(Testo libero)
Progressi
rilevati
(Testo
libero)
Modifiche/
necessità di
aggiustamenti
(Testo libero)
115
29 gennaio
Effettuazione
di 4 incontri
con i docenti
della scuola
secondaria di
primo e
secondo grado
per
formazione e
sviluppo per
corsi di ricerca
azione.
Verifica del
completament
o del
materiale
didattico
elaborato
Registro
presenze dei
docenti
Consegna
dispense agli
alunni e
pubblicazione
sulla bacheca
Argo
29 febbraio
Rilevazione
dell’effettivo
svolgimento
delle lezioni
laboratoriali in
aula
Report delle
lezioni svolte
31 marzo
Rilevazione
dell’ effettivo
svolgimento
delle verifiche
Raccolte delle
verifiche
effettuate
dagli studenti
29 Aprile
Analisi dei
risultati con
confronto per
classi parallele
Tabulazione
dei risultati
ottenuti e
confronto con
quelli attesi.
a.s.2016/17
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
del processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
(Testo libero)
Progressi
rilevati
(Testo
libero)
Modifiche/
necessità di
aggiustamenti
(Testo libero)
116
29 gennaio
Effettuazione
di 4 incontri
con i docenti
della scuola
secondaria di
primo e
secondo grado
per
formazione e
sviluppo per
corsi di ricerca
azione.
Verifica del
completament
o del
materiale
didattico
elaborato
Registro
presenze dei
docenti
Consegna
dispense agli
alunni e
pubblicazione
sulla bacheca
Argo
28 febbraio
Rilevazione
dell’effettivo
svolgimento
delle lezioni
laboratoriali in
compresenza
con docenti di
matematica,
musica e arte.
Report delle
lezioni svolte
31 marzo
Rilevazione
dell’ effettivo
svolgimento
delle verifiche
Raccolte delle
verifiche
effettuate
dagli studenti
29 Aprile
Analisi dei
risultati con
confronto per
classi parallele
Tabulazione
dei risultati
ottenuti e
confronto con
quelli attesi.
Processo 5: Sviluppo di azioni formative e aggiornamento di tutto il personale.
SEZIONE 2
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti
negativi e positivi a medio e a lungo termine
117
Tabella 4 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Azione
prevista
Effetti positivi all’interno della
scuola a medio termine
Effetti positivi all’interno della scuola a
lungo termine
Corso di Formazione/A ggiornamento su progettazione
e valutazione competenze
-Maggiore consapevolezza e valorizzazione dei progressi personali degli studenti, consolidamento del valore
formativo e processuale della valutazione. -Costruzione delle competenze in ottica trasversale, evidenziando l’apporto specifico di varie discipline ed il coinvolgimento di tutte quelle del curricolo.
-Uso consapevole ed appropriato di
tutti gli oggetti di apprendimento con effetti elaborativi, metacognitivi e motivazionali. -Acquisizione di consapevolezza del ruolo determinante delle conoscenze e delle abilità alla costruzione delle competenze.
-Valorizzare e registrare i progressi, anche
minimi, degli studenti, -Apprezzare i percorsi personali per gratificare, motivare e sostenere l’autostima,
ma bilanciare l’approccio mettendo gli allievi (le famiglie, gli insegnanti) di fronte alla esplicitazione pubblica degli esiti attesi (proazione e personalizzazione). -Delineare un profilo complessivo dell’itinerario compiuto dall’allievo
-Descrivere con realismo il grado di padronanza di specifiche competenze commisurate a standard pubblici,
mantenendo sempre l’ottica dell’apprezzamento della progressione
-Progettare, anche grazie ad un’informazione puntuale sugli apprendimenti, interventi didattici compensativi per far corrispondere i livelli di promozione legale con quelli di promozione reale. -Usare un lessico comune (vedi Glossario
allegato alle Linee guida 2 Certificazione
delle competenze”)
Coso di Formazione/A ggiornamento Innovazione digitale nella
didattica
-Consolidare la consapevolezza che innovare il modo di fare didattica
può essere un pre-requisito essenziale affinché qualsiasi
iniziativa di rinnovamento della scuola possa divenire efficace. -Far acquisire la consapevolezza che le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie per una efficace riforma della didattica, vanno ben oltre il semplice equipaggiare le
classi con delle LIM o altri device. Il piano di formazione dovrà operare un rinnovamento strutturale per considerare il modo di fare didattica come l’obiettivo principale e l'ICT come lo strumento per poterlo
attuare.
-Cambiamento e ripensamento dell'intera
azione didattica. -Attuazione di una didattica digitale come
strategia di insegnamento attivo, capace di valorizzare la partecipazione dello studente e di metterlo alla prova in un ambiente più “reale”, in un connubio di sapere e saper fare da sempre poco sperimentato all’interno della scuola. -Educazione digitale continua come sistema
efficace per rendere gli studenti cittadini attivi, critici e consapevoli, oltre che soggetti più competitivi, in una società che fa dell’informazione e della conoscenza i propri pilastri fondanti.
Azione
prevista
Effetti positivi all’interno della
scuola a medio termine
Effetti positivi all’interno della scuola a lungo termine
118
Formazione su Didattica inclusiva
-Promozione di una didattica inclusiva attuando una progettazione che preveda processi di insegnamento-apprendimento
anche per studenti con DSA e BES.
-Acquisizione di competenze, di un bagaglio formativo e culturale e di
comportamenti inclusivi a prescindere dalla materia di insegnamento, dalla specializzazione, dall’ordine o dal tipo di scuola in cui si insegna.
-Imparare ad operare per valorizzare le diversità e a
considerare le differenze come risorse e una ricchezza per tutti.
-Apprezzare e riconoscere i diversi
stili di apprendimento e adeguare e diversificare di conseguenza strategie e metodologie didattiche.
-Imparare a sostenere gli alunni, coltivare alte aspettative sul loro successo scolastico.
-Adottare approcci didattici efficaci per classi eterogenee.
-Considerare le classi interculturali
intese non come classi multiculturali ma formate da individui con
differenti vissuti, valori, atteggiamenti, situazione economica, esperienze, opinioni, conoscenze, competenze, gusti, interessi.
-Imparare a lavorare con gli altri e collaborare come condizione essenziale e funzionale a garantire
il successo formativo di tutti.
-Acquisire la consapevolezza del ruolo di docente come
professionista capace di riflettere
sul proprio operato e di condividere e socializzare le buone pratiche.
-Adozione ed uso quotidiano di pratiche e strategie inclusive: apprendimento
cooperativo e metacognizione , strategie didattiche specifiche per la gestione della
classe,strumenti per la personalizzazione – l’individualizzazione.
-Essere consapevoli che l'Educazione Interculturale non è un soggetto, una disciplina o una speciale modalità didattica ma copre tutti i livelli del sistema scolastico ed è come un filo che attraversa e lega ogni pratica coinvolgendo tutti gli studenti.
-Utilizzo di strategie e metodologie
diversificate per andare incontro ai diversi stili di apprendimento in modo da garantire il successo formativo di tutti gli studenti.
-Sviluppo e aggiornamento professionale continui.
119
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento
innovativo
Tabella 5 – Caratteri innovativi
Caratteri innovativi dell’obiettivo
Connessione con il quadro di
riferimento di cui in Appendice A
e B
Forte raccordo nella programmazione tra tutti i gradi
di scuola
( 1° ciclo e 2° ciclo). Costruzione di una
programmazione e di un curricolo e di un curricolo di
Istituto per competenze. Valutazione per competenze
e valutazione PER l'apprendimento superando il
modello diffuso di una valutazione dell'apprendimento.
Attuazione di una didattica significativa nel rispetto
degli stili di apprendimento di tutti gli studenti.
Promozione delle abilità necessarie per rapportarsi con
i nuovi saperi, stabilire collegamenti e sinergie tra gli
apprendimenti formali e quelli non formali. Sviluppare
il pensiero critico e il problem solving, competenze
essenziali per formare studenti cittadini attivi,
critici e consapevoli.
Prevenzione e contrasto della
dispersione scolastica, di ogni forma
di discriminazione; potenziamento
dell’inclusione scolastica e del diritto
allo studio degli alunni con bisogni
educativi speciali, attraverso percorsi
individualizzati e personalizzati
Individuazione di percorsi funzionali
alla premialità e alla valorizzazione
del merito degli alunni
Trasformare il modello trasmissivo
della scuola
Riconnettere i saperi della scuola e i
saperi della società della conoscenza
Investire sul “capitale umano”
ripensando i rapporti (dentro/fuori,
insegnamento
frontale/apprendimento tra pari,
scuola/azienda..)
SEZIONE 3
Passo 1 - Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali
Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure professionali
Tipologia di attività
Ore aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziari a
120
Docenti
Partecipazione ai
percorsi formativi previsti, protagonisti di percorsi di ricercazione per sperimentare e
consolidare quanto acquisito. Condivisione di buone pratiche e dei risultati raggiunti
Personale ATA
Collaborazione per l'attuazione delle attività previste, si
occupa della pulizia dei locali e degli
strumenti e arredi necessari allo sviluppo delle attività
Si prevedono ore
aggiuntive per garantire l’apertura dei locali scolastici
oltre la normale attività didattica curricolare, al momento non facilmente quantificabili
Altre figure
Esperti e formatori
Si ipotizza di incaricare gli esperti per circa 12 ore a tipologia
di formazione
Tabella 7 - Descrivere l’impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o
beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia
di spesa
Impegno presunto
Fonte finanziaria
Formatori 1260 euro (12 ore x 3=36 x 35,00) Fondi propri, fondi
Pez,...
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Altro
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
121
Tabella 8 - Tempistica1 delle attività
A.s. 2015/16
Attività Pianificazione delle attività
1
Sette mbre.
2 Ottob
re
3 Nove mbre
4 Dicem
bre
5 Gennai
o
6 Febbr
aio
7 Marzo
8 Aprile
9 Maggi
o
10 Giugno
Corso di
Formazio ne su progettazi one e valutazion
e competen
ze
X
X
X
Innovazio
ne digitale nella didattica
X
X
X
Formazio ne su
Didattica inclusiva
a.s. 2016/17
Attività Pianificazione delle attività
1
Sette
mbre.
2 Ottob
re
3 Nove mbre
4 Dicem
bre
5 Gennai
o
6 Febbr
aio
7 Marzo
8 Aprile
9 Maggi
o
10 Giugno
Corso di Formazion e su
progettazi one e valutazion
X
X
X
122
e
competen ze
Innovazio ne digitale
nella didattica
X
Formazion e su Didattica
inclusiva
X
X
X
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di
avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo
TABELLA 9 - Monitoraggio delle azioni
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
(Testo
libero)
Progressi
rilevati
(Testo
libero)
Modifiche/
necessità di
aggiustamenti
(Testo libero)
28 aprile
2016
Frequenza e
gradimento corso
Formazione su
progettazione e
valutazione
competenze
Registro
presenze;
questionario
di
gradimento
31 maggio
2017
Frequenza e
gradimento corso
Formazione su
progettazione e
valutazione
competenze
Completamento
del curricolo
verticale
Registro
presenze;
questionario
di
gradimento
Curricolo
verticale
123
29 settembre
2016
Frequenza e
gradimento corso
Innovazione
digitale nella
didattica
Registro
presenze;
questionario
di
gradimento
29 novembre
2016
Frequenza e
gradimento ed
efficacia (
ripercussione sulla
compilazione dei
PEI) Corso
Formazione su
Didattica inclusiva
Registro
presenze;
questionario
di
gradimento
ed efficacia
SEZIONE 4 - Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di
miglioramento in quattro passi
Passo 1 - Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai
traguardi del RAV
Tabella 10 - La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI
Priorità 1
Traguardo
Dalla
sezione 5
del RAV
Data
rilevazione
Indicatori
scelti
Risultati
attesi
Risultati
riscontrati
Differenza
Considerazio
ni critiche e
proposte di
integrazione
e/o modifica
Risultati
scolastici
Percentual
e di alunni
della
primaria e
della
secondaria
di 1° per
livello di
esito
Non Suff.
Sufficiente
Buono
Distinto
Ottimo
Tendere
alla
media
di
riferime
nto a
livello
regional
e o
nazional
e
124
Risultati
scolastici
Percentual
e di alunni
della
primaria e
della
secondaria
di 2° per
esito:
non
promozion
e,
sospension
e del
giudizio,
promozion
e
Tendere
alla
media
di
riferime
nto a
livello
regional
e o
nazional
e
Priorità 2
Traguardo
Dalla
sezione 5
del RAV
Data
rileva
zione
Indicatori
scelti
Risultati attesi
Risultati
riscontr
a ti
Diffe renz
a
Considerazio
ni critiche e
proposte di
integrazione
e/o modifica
125
Competen
ze chiave
di
cittadinan
za
31
maggi
o
2017
Realizzazio
ne di un
curricolo
verticale
che parte
dalla
declinazion
e delle
competenz
e chiave di
cittadinanz
a
declinando
le nelle
varie
discipline
Applicazione del nuovo
curricolo verticale da
parte di tutti i docenti
di ogni ordine di scuola
Acquisizione da parte
degli studenti di
competenze intese
come “combinazione di
conoscenze, abilità e
attitudini appropriate
al contesto,
riconducibili alle
competenze chiave che
sono quelle di cui tutti
hanno bisogno per la
realizzazione e lo
sviluppo personali, la
cittadinanza attiva,
l’inclusione sociale e
l’occupazione.
Passo 2 - Descrivere i processi di condivisione del piano all’interno
della scuola
Tabella 11 - Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento
Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola
Momenti di
condivisione interna
Persone coinvolte
Strumenti
Considerazioni
nate dalla
condivisione
Sono previsti diversi livelli di
condivisione:
126
Riunioni periodiche per monitorare la
progressione del PdM
GAV
GAV allargato alle
funzioni strumentali
Ripartizione dei
processi ai componenti il NAV col compito di
presiedere e monitorare il
processo assegnato. Al DS la supervisione e
l’orientamento di tutto il PdM.
Previsto monitoraggio dei
crono programma dei singoli processi. Previsto confronto
annuale degli indicatori legati agli
obiettivi di traguardo.
Collegio docente unitario
Tutti i docenti
Il confronto degli indicatori relativi
agli obiettivi di traguardo e lo stato di avanzamento dei
singoli processi saranno condivisi
all’interno delle riunioni di Collegio unitario e/o di
sezione.
GAV
Componenti del GAV
Predisposizione sul sito istituzionale si
una sezione specifica inerente al
PdM, aggiornabile da ciascun componente del
GAV e reso visibile all’esterno.
Passo 3 - Descrivere le modalità di diffusione dei risultati del PdM
sia all’interno sia all’esterno dell’organizzazione scolastica.
Tabelle 12 e 13 - Le azioni di diffusione dei risultati interne ed esterne
alla scuola
127
Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola
Metodi/Strumenti
Destinatari
Tempi
Il rilievo annuale o periodico degli indicatori relativi agli
obiettivi di traguardo permetterà la predisposizione
di schede sintetiche che saranno rese note in un apposita sezione sul sito della
scuola visibile da tutti.
Docenti, genitori,
studenti.
Ogni qualvolta si rendano disponibili dati oggettivi,
ed ad ogni modo almeno una volta l’anno.
Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’esterno
Metodi/Strumenti Destinatari delle azioni
Tempi
Assemblea dei rappresentanti
dei genitori per rendicontare l’andamento ed i risultati
conseguiti.
Rappresentanti dei Genitori
Sono previsti 1-2 momenti di incontro
annuali.
Passo 4 - Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di valutazione
128
Tabella 14 e Format 15 - Composizione del Nucleo di valutazione e
caratteristiche del percorso svolto
Nom
e
Ruolo
Carlo Rai
Dirigente scolastico, supervisione, indirizzo e controllo del PdM. Controllo del processo 1 relativo alla elaborazione
del curricolo verticale e del processo 5 “Sviluppo di azioni formative e aggiornamento di tutto il personale”.
Francesca Vogesi
Primo collaboratore: coordina insieme al DS il processo “Sviluppo di azioni formative e aggiornamento di tutto il
personale”. Coordina insieme ad altri componenti i processi “Organizzazione di laboratori a classi aperte di
diversi ordini di scuola al fine di garantire continuità e orientare gli studenti nelle scelte future” e “Valorizzazione
e individuazione di azioni strategiche per l'efficienza e l'efficacia delle azioni educative”
Roberto Recati
Secondo collaboratore; animatore digitale e
coordinatore del processo “Realizzazione di ambienti di apprendimento inclusivi e funzionali all'attuazione di
strategie e metodologie innovative”
Cristina Pagliai
Fiduciaria scuola secondaria di 2° grado coordinamento
processo “Organizzazione di laboratori a classi aperte di diversi ordini di scuola al fine di garantire continuità e
orientare gli studenti nelle scelte future”
Simona Mannori
Coordinamento insieme ad altri componenti i processi “Valorizzazione e individuazione di azioni strategiche per l'efficienza e l'efficacia delle azioni educative” e
Organizzazione di laboratori a classi aperte di diversi ordini di scuola al fine di garantire continuità e orientare
gli studenti nelle scelte future”