PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019 … · EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015...

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO 3 – ASTI “A. CHIAPPINO” Via B. Fenoglio, 9 Asti - 0141/27 43 64 fax 0141/47 74 77 e-mail: [email protected] [email protected] PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019 EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 14 /01/2016 AGGIORNAMENTO 2017/18 Consiglio di Istituto 28/09/2017

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ISTITUTO COMPRENSIVO 3 – ASTI “A. CHIAPPINO” Via B. Fenoglio, 9 Asti - 0141/27 43 64 fax 0141/47 74 77 e-mail: [email protected] [email protected]

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019 EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 14 /01/2016

AGGIORNAMENTO 2017/18 Consiglio di Istituto 28/09/2017

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1 ATTO DI INDIRIZZO ................................................................................................................................ 3

2 PREMESSA ............................................................................................................................................ 7

3 ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL’ISTITUTO ......................................................................................... 9

3.1 LE SCUOLE: RISORSE ED ORGANIZZAZIONE ORARIA ................................................................................. 9

4 CONTESTO SOCIO CULTURALE ............................................................................................................. 13

5 MISSION D’ISTITUTO ........................................................................................................................... 14

6 VISION ................................................................................................................................................ 14

7 PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI ................................................................................................... 15

8 SCELTE CONSEGUENTI AI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI ................................................................... 15

9 SINTESI DEI PROGETTI E AZIONI CARATTERIZZANTI IL PTOF E RELAZIONE CON IL PDM ........................... 18

9.1 PTOF E PDM ............................................................................................................................................ 18

10 IL PIANO DI MIGLIORAMENTO ......................................................................................................... 19

11 FINALITÀ DELLA LEGGE E COMPITI DELLA SCUOLA ............................................................................ 34

12 OBIETTIVI PRIORITARI ADOTTATI DALLA SCUOLA FRA QUELLI INDICATI DALLA LEGGE ....................... 35

13 SCELTE DI PIANIFICAZIONE CURRICULARE: ........................................................................................ 35

13.1 IL CURRICOLO D’ISTITUTO ...................................................................................................................... 35

13.2 EDUCAZIONE ALLE PARI OPPORTUNITÀ E PREVENZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE ......................... 36

13.3 INSEGNAMENTO LINGUA INGLESE NELLA SCUOLA PRIMARIA ............................................................... 36

13.4 AMBIENTE DI APPRENDIMENTO ............................................................................................................. 37

13.5 INCLUSIONE E INTEGRAZIONE ................................................................................................................ 37

13.6 DISPERSIONE .......................................................................................................................................... 38

13.7 LA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ..................................................................... 39

13.7.1 La valutazione per la scuola dell’infanzia ....................................................................................... 39

13.7.2 Valutazione scuola primaria ........................................................................................................... 39

13.7.3 La valutazione per IRC .................................................................................................................... 41

13.7.4 La valutazione IRC per la scuola secondaria di 1° Grado ................................................................ 41

13.7.5 Valutazione per la scuola Secondaria di 1° Grado .......................................................................... 42

13.8 ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA ......................................................................................... 47

13.9 CONTINUITÀ /ORIENTAMENTO .............................................................................................................. 49

14 RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA........................................................................................................... 50

14.1 REGOLAMENTI E PATTO DI CORRESPONSABILITÀ .................................................................................. 50

14.1.1 Regolamento scuole dell’infanzia ................................................................................................... 50

14.1.2 Regolamento delle scuole primarie ................................................................................................ 50

14.1.3 Regolamento Scuola Secondaria di Primo Grado ........................................................................... 51

15 IL MODELLO ORGANIZZATIVO DELL’ISTITUTO ................................................................................... 58

16 FABBISOGNO ................................................................................................................................... 63

16.1 FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO ............................................................ 63

16.2 FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI DI POTENZIAMENTO ................................................................... 64

3

FABBISOGNO DI ORGANICO DI PERSONALE ATA ................................................................................................ 65

17 DIDATTICA LABORATORIALE ............................................................................................................ 66

18 USO DEI LOCALI AL DI FUORI DEI PERIODI DI ATTIVITA’ DIDATTICHE ................................................. 66

19 PIANO DI FORMAZIONE PERSONALE DOCENTE 2016-2019 ................................................................ 67

20 AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ........................................................ 74

21 RETI DI SCUOLE E COLLABORAZIONI ESTERNE ................................................................................... 76

22 PROGETTI D’ISTITUTO ...................................................................................................................... 76

1 ATTO DI INDIRIZZO

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IL DIRIGENTE SCOLASTICO - VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 (d’ora in poi: Legge), recante la “Riforma del sistema nazionale di

istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; - PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:

1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi: Piano); 2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico; 3) il piano è approvato dal consiglio d’istituto; 4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; 5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;

- TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e (solo per le scuole secondarie di secondo grado) degli studenti;

EMANA

ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il

seguente

L’ATTO D’INDIRIZZO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.( a.s. 2016/17-2017/18-2018/19)

per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione 1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente piano

di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del Piano;

2) Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative allo scorso anno ed in particolare dei seguenti aspetti: superamento della differenza fra i parametri valutativi nella lingua italiana negli esiti scolastici e nelle prove

standardizzate; riduzione dell’indice di variabilità fra le classi nelle prove di italiano e matematica;

miglioramento dei risultati di tutte le classi nelle prove di matematica; aumento del numero degli studenti

collocati nei livelli 3,4,5; diminuzione percentuale del numero degli alunni di livello 1e 2; miglioramento della

correlazione tra valutazione ed esiti nelle prove.

3) Le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori sono i seguenti: promozione di iniziative di cittadinanza responsabile in particolare di educazione alla legalità, al rispetto e

alla tolleranza reciproca, di educazione al benessere e alla salute.

4) Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell’art.1 della Legge:

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commi 1-4 (finalità della legge e compiti delle scuole ) Creare valore pubblico come efficacia della scuola in termini

di effetto sull’apprendimento degli alunni e come occasione di sviluppo professionale e di benessere per tutti gli

utenti.

Finalità da tradurre in obiettivi operativi concreti e in un insieme di attività e compiti:

✓ fare dell’apprendimento permanente una realtà; migliorare la qualità e l’efficienza dell’istruzione e della formazione per innalzare i livelli di apprendimento degli alunni,

✓ sostenere il successo formativo di tutti gli alunni attraverso lo sviluppo di competenze come capacità di mobilitare abilità e conoscenze in contesti anche nuovi e la predisposizione intenzionale di occasioni per accrescere l’autostima, il senso di autoefficacia, la motivazione ad apprendere, gli stili cognitivi;

✓ promuovere l’equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva favorendo l’ascolto, il rispetto, la tolleranza, la cooperazione e la solidarietà;

✓ incoraggiare l’innovazione e la creatività a tutti i livelli di istruzione e formazione.

➢ commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell’organico dell’autonomia, potenziamento dell’offerta e

miglioramento delle competenze linguistiche e logico matematiche con evidenze anche nei risultati degli esiti scolastici e nelle prove standardizzate in tutte le classi per ridurre anche differenze significative negli esiti;

riduzione degli abbandoni e della dispersione scolastica;

rafforzamento di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione e al benessere psico-fisico generale;

potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura dei linguaggi teatrali, motori e musicali;

valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace;

organizzazione di attività didattiche con metodologie alternative;

incremento di azioni costruttive per la promozione delle competenze di cittadinanza.

Per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà tenere presente che:

occorre incrementare Laboratori/ classe, la copertura WiFi dell’intera scuola, aumentare il numero di LIM in classe e nei diversi plessi;

per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento è così definito: Infanzia: scuola comune 22 comune + 5 sostegno

Primaria: scuola comune: 47+ 2 cattedre LS; sostegno: 19

Secondaria: A043 12 cattedre + 14 ore; A030 2 cattedra +10 ore; A032 2 cattedra +10 ore; A033 2

cattedre +10 ore; A245 2 cattedre + 10 ore; A345 3 cattedre + 15 ore; A059: 7 cattedre + 12; sostegno:

19 cattedre + 9 ore

Per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa

il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite massimo di 8 unità: quattro cattedre di A043 per il potenziamento linguistico e per l’alfabetizzazione, due di A030 per la valorizzazione dell’educazione fisica anche nella scuola primaria; uno di A033 per potenziamento laboratoriale; uno di A 028 per lo sviluppo dei linguaggi non verbali dell’arte;

nell’ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente un posto di docente di scuola primaria per l’esonero del primo collaboratore del dirigente;

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nell’ambito delle scelte di organizzazione, dovranno essere previste la figura del coordinatore di plesso e quella del coordinatore di classe;

dovrà essere prevista l’istituzione di dipartimenti per aree disciplinari, nonché, ove ritenuto funzionale alle priorità di istituto, dipartimenti trasversali (ad esempio, per l’orientamento e la continuità). Sarà altresì prevista la funzione di coordinatore di dipartimento;

dovrà essere prevista la costituzione del comitato tecnico-scientifico di cui ai DPR 87-88/10 ed indicata la struttura ritenuta più funzionale per lo stesso;

per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è così definito: Personale ATA: 1 DSGA; 7 AA; 25CS.

➢ commi 10 e 12 (iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario e definizione delle risorse occorrenti: si provvederà all’aggiornamento parziale della formazione per i lavoratori Accordo Stato Regioni sul D. lgs 81/2008, alla promozione della partecipazione ad iniziative di aggiornamento formazione completa su Primo Soccorso e Antincendio fra il personale. Saranno incoraggiate occasioni di formazione sulla cultura della sicurezza anche fra gli alunni.

➢ commi 15-16(educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di genere): si svilupperanno iniziative formative in materia di pari opportunità, di contrasto alle discriminazioni, al bullismo ed al cyber bullismo mediante progetti e collaborazioni con associazioni e polizia postale.

➢ comma 20(Insegnamento Lingua Inglese nella scuola Primaria): Verrà rafforzato l’insegnamento della lingua inglese attraverso esperienze in lingua teatro in lingua inglese e francese, certificazioni europee, attività di CLIL, scambi e uscite in Francia con attività di educazione ambientale in lingua.

➢ commi 28-29 e 31-32 (insegnamenti opzionali, percorsi formativi ed iniziative d’orientamento, valorizzazione del merito scolastico e dei talenti, individuazione di docenti coordinatori, individuazione di modalità di orientamento idonee al superamento delle difficoltà degli alunni stranieri: saranno priorità e potenziate attività di accoglienza, alfabetizzazione e nell’uso dell’ italiano L2, si darà importanza anche ad attività di educazione interculturale.

➢ In orario extrascolastico sarà rafforzata l’attività di promozione del successo scolastico mediante un aiuto specifico agli stranieri e alle fasce deboli attraverso un doposcuola speciale integrato con risorse scolastiche e dei volontari.

➢ commi 56-61(piano nazionale scuola digitale, didattica laboratoriale): si favorirà il completo sviluppo della digitalizzazione della scuola mediante il generalizzato utilizzo del registro elettronico, ampliamento della didattica laboratoriale attraverso la ricerca di sponsorizzazioni e finanziamenti specifici per potenziare le infrastrutture necessarie.

➢ comma 124 (formazione in servizio docenti): nella predisposizione di un piano di formazione dei docenti si terrà conto dell’indagine svolta al

riguardo: saranno privilegiate le forme di aggiornamento teorico pratico, con gruppi di lavoro e

tutoraggio da parte di esperto esterno; le tematiche scelte verteranno su didattica per competenze,

aspetti disciplinari e metodologie di apprendimento, sviluppo delle tecnologie. Per giungere a definire

un curricolo verticale sarà implementata una formazione finalizzata alla predisposizione del curricolo

verticale e alla promozione del confronto e dello scambio professionale in dipartimenti disciplinari

verticali. Tenendo conto della necessità di migliorare condivisione e collaborazione fra docenti emersa

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anche attraverso il RAV si potenzieranno iniziative formative finalizzate al miglioramento della capacità

di lavorare in gruppo e di comunicazione fra colleghi.

5) i criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, già definiti nei precedenti anni scolastici dal consiglio d’istituto e recepiti nei POF di quei medesimi anni, che risultino coerenti con le indicazioni di cui ai precedenti punti “1” e “2” potranno essere inseriti nel Piano; in particolare si ritiene di dovere inserire i seguenti punti: ➢ attività di recupero e potenziamento di italiano e matematica e metodo di studio; ➢ rafforzamento delle competenze linguistiche ; ➢ attività di alfabetizzazione in italiano L2 per stranieri; ➢ attività di drammatizzazione teatrale; ➢ realizzazione di mostre ed eventi teatrali; ➢ realizzazione di eventi musicali; ➢ attività extracurricolari e opzionale di attività motoria.

6) I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del potenziamento devono fare

esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l’area disciplinare coinvolta. Si terrà conto del fatto che l’organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota disponibile. Pertanto il monte ore disponibile in organico potenziato pari a 4.752 ore (8 docenti x 18 ore settimanali x 33 settimane) sarà così ripartito: ore 1.188, pari al 25% del totale riservato a supplenze brevi, ore 3.564 pari al 75% del totale riservato a progetti di potenziamento.

7) Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza / assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza.

8) Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata Gestione POF, eventualmente affiancata dal gruppo di lavoro delle altre Funzioni strumentali a suo tempo approvato dal collegio docenti, entro il 15 ottobre prossimo, per essere portata all’esame del collegio stesso nella seduta del 29 ottobre, che è fin d’ora fissata a tal fine.

2 Premessa

- Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “IC3 Asti , è elaborato ai

sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di

istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

- il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle

scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. N.

3276/B28 del 5/10/2015;

- il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 12/01/2016;

- il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 14/01/2016 ;

- il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per

accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;

- il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota prot.

______________ del_________ 2016 ;

- il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

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La nostra istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (P.T.O.F.) quale documento di identità culturale e progettuale che esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa. Il Piano riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale ed è costruito in riferimento all’art. 3 del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275. Il P.T.O.F. è uno strumento che:

- esprime le scelte educative, didattiche ed organizzative autonome nell'ambito degli obiettivi generali fissati in ambito nazionale;

- descrive l'impegno delle diverse parti (insegnanti, studenti, famiglie, personale della scuola) per raggiungere gli obiettivi definiti.

- contribuisce alla trasparenza e al coordinamento delle azioni di ogni scuola

Secondo la legge n. 107/2015 (Riforma della Scuola) il Piano è elaborato dal Collegio Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico. Il piano è approvato dal Consiglio di Istituto

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3 ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL’ISTITUTO

3.1 LE SCUOLE: RISORSE ED ORGANIZZAZIONE ORARIA

SCUOLA DELL’INFANZIA DI

CASTIGLIONE

14100 CASTIGLIONE D’ASTI

TEL. 0141 206191

SCUOLA DELL’INFANZIA

COLLODI

VIA PADRE GRAZIANO, 25

0141 272872 [email protected]

Alunni 26 Sezioni Una sezione Risorse professionali 2 docenti di scuola comune 1 docente di RC Funzionamento La scuola funziona dal Lunedì al Venerdì dalle 7.45 alle 16.00 Entrata: 7.45 – 9.15 Risorse strutturali piano terra:

- saletta accoglienza con angoli strutturati - sala mensa

piano superiore: - salone struttura con spazi di lavoro/esperienza,

pittura, manipolazione, logica, angolo cucina, tappeto giochi, angolo video, angolo con burattini, biblioteca con angolo lettura

- saletta utilizzata come spazio grafico /computer e inglese per i bambini di 5 anni

- sala di riposo.

Alunni 82 Sezioni 3 sezioni Risorse professionali 6 docenti di scuola comune 1 docente di RC 2 docenti di sostegno Funzionamento La scuola funziona dal Lunedì al Venerdì dalle 8.00 alle 16.25

Entrata: 8.00 – 9.15

Risorse strutturali 3 aule sezione 1 salone uso laboratorio psicomotorio, feste e zona riposo 1 laboratorio polifunzionale 1 laboratorio manipolazione Refettorio cucina, spogliatoi e servizi Biblioteca 1 Aula psicomotricità Aula per i travestimenti, giochi di ruolo Area verde

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SCUOLA DELL’INFANZIA

DE BENEDETTI

VIA CECCHIN, 18

0141 437463

[email protected]

SCUOLA DELL’INFANZIA

SEDE DISTACCATA PASCOLI

VIA PIGLIONE, 5

0141 274054

[email protected]

SCUOLA PRIMARIA BOTTEGO

VIA SOTTORIPA, QUARTO INFERIORE ASTI, 252 TEL. 0141 293369 [email protected]

Alunni 140 Sezioni Cinque sezioni Risorse professionali 10 docenti di scuola comune 1 docente di RC 6 docenti di sostegno 1 docente per attività alternative 2 educatori comunali 3 collaboratori scolastici Funzionamento La scuola funziona dal Lunedì al Venerdì dalle 8.00 alle 16.25

Entrata: 8.00 – 9.15

Risorse strutturali 1 locale mensa 5 aule con servizi igienici 1 aula polivalente 1 aula di informatica 1 area esterna attrezzata Servizi offerti a pagamento

Pulmino comunale

Pre-scuola fornito da operatori scolastici del

plesso

Alunni 51 Sezioni 2 sezioni Risorse professionali 4 docenti di sezione 1 docente di RC 1 docente di sostegno Funzionamento La scuola funziona dal Lunedì al Venerdì dalle 8.00 alle 16.30

Entrata: 7.45 – 9.15

Risorse strutturali

2 aule sala mensa

cortile esterno con giochi

Alunni 99 Classi 5 Risorse professionali 6 docenti di scuola comune 1 docente di RC 2 docenti di sostegno 2 educatori comunali Funzionamento classi a tempo normale (26 ore curricolari + 2 ore di mensa) 5 giorni con 2 rientri di martedì e giovedì Servizio di pre-scuola: dalle h. 7.30 alle h. 8.25 Risorse strutturali piano terra:

- aula informatica - sala mensa

spazi esterni: - cortile con orto - palestra comunale

11

SCUOLA PRIMARIA A. FRANK VIA CECCHIN, 1 TEL. 0141 594307 [email protected]

SCUOLA

PRIMARIA

A.GRAMSCI

VIA B.FENOGLIO, 11

TEL 0141 272857

[email protected]

Alunni 344 Classi classi a tempo pieno classi a tempo normale (26 ore curricolari + 2 ore di mensa) Risorse professionali docenti di scuola comune 2 docenti di RC docenti di sostegno educatori comunali 4 collaboratori scolastici Funzionamento Tempo pieno: 5 giorni dalle 8.30 alle 16.30 Tempo normale: 5 giorni con 2 rientri Servizio di pre-scuola: dalle h. 7.30 alle h. 8.25 Risorse strutturali 15 aule, di cui una con lavagna LIM 2 mense spaziose laboratorio informatico laboratorio biblioteca laboratorio musicale laboratorio di scienze aula psicomotricità uso palestra esterna (Impianto Palasanquirico) Ampio spazio verde circostante il plesso Aula pre-scuola con spazio ad uso informatico Aula sostegno e recupero

Alunni 95 Classi 5 classi a tempo pieno Risorse professionali 10 docenti di scuola comune 1 docenti di RC 6 docenti di sostegno 1 docente di inglese 1 docenti attività alternative 2 educatori comunali 4 collaboratori scolastici Funzionamento Tempo pieno: 5 giorni dalle 8.30 alle 16.30 Risorse strutturali 5 aule auditorium con piccolo palco per eventuali spettacoli 2 laboratori di informatica (1 tradizionale e uno LINUX) 2 LIM e 1 biblioteca alunni e biblioteca magistrale 1 Laboratorio di scienze Aule polifunzionali mensa Palestra Cortile e grande giardino Altri locali al pianterreno vengono utilizzati dal doposcuola “Peter Pan”

12

SCUOLA PRIMARIA

G. PASCOLI

VIA PIGLIONE, 5

TEL.0141 274054

[email protected]

Scuola Secondaria di Primo Grado G. Parini Via Gancia 5 Tel 0141-593595 Fax 0141-590059 Mail [email protected]

Alunni 114 Classi 6 classi a tempo pieno Risorse professionali 12 docenti di scuola comune 2 docenti di RC 1 docente di attività alternativa 4 docenti di sostegno 1 docente di inglese 2 educatori comunali 3 collaboratori scolastici Funzionamento Tempo pieno dalle 8.30 alle 16.30 da lunedì a venerdì Risorse strutturali 6 aule, di cui cinque con lavagna LIM laboratorio informatico laboratorio biblioteca laboratorio di scienze mensa ampio cortile orto

Alunni 280

Classi 11 a tempo pieno

Risorse professionali

9 docenti di sostegno

26 docenti di scuola comune

1 docente IRC

3 collaboratori scolastici

2 educatori comunali

Funzionamento

Tempo prolungato: dal lunedì al giovedì dalle 7.55 alle 16.15

venerdì dalle 7.55 alle 13.25

Risorse strutturali

Sala audiovisivi

2 Laboratori di informatica

3 LIM + 5 videoproiettori

Biblioteca interna alle aule

aula polivalente

gabinetto medico

mensa

ampio cortile e giardino

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Orari delle scuole

SCUOLE DELL’INFANZIA

INFANZIA DE BENEDETTI dalle 8.00 alle 16.25 Uscita intermedia 11.45 12.00 12.45 13.15

INFANZIA PASCOLI dalle 8.00 alle 16.25 Uscita intermedia 11.45 12.00 12.45 13.15

INFANZIA COLLODI dalle 8.00 alle 16.25 Uscita intermedia 11.45 12.00 12.45 13.15

INFANZIA CASTIGLIONE dalle 8.00 alle 16.00 Uscita intermedia 11.45 12.00 12.45 13.15

SCUOLE PRIMARIE

Da lunedì al venerdì

GRAMSCI dalle ore 8.30 alle ore 16.30

PASCOLI dalle ore 8.30 alle ore 16.30

BOTTEGO dalle ore 8.30 alle ore 12.30 martedì e giovedì

dalle ore 13.30 alle ore 16.30

FRANK

dalle ore 8.30 alle ore 16.30 solo classi a tempo pieno

dalle ore 8.30 alle ore 12.30

martedì e giovedì

dalle ore 13.30 alle ore 16.30

SECONDARIA DI 1° GRADO

PARINI

Classi I e II

Lunedì e mercoledì dalle ore 7.55 alle ore 16.15

Martedì, giovedì e venerdì dalle ore 7.55 alle ore 13,25

Classi III

Martedì e giovedì dalle ore 7.55 alle ore 16.15

Lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 7.55 alle ore 13,25

4 Contesto socio culturale

L’IC3 -Asti è un istituto costituito da nuovo dimensionamento. Consta di quattro scuole primarie e di una scuola secondaria di 1° grado “Parini” disposte tutte in periferia (nord -est ; sud-est di Asti). L’utenza dell’Istituto si può definire eterogenea, con famiglie con status socio economico e culturale diversificato appartenenti al ceto operaio e impiegatizio.

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L’Istituto Comprensivo 3 Asti è riconosciuto, nell’ambito provinciale astigiano come istituto accogliente. Il numero degli

utenti ammonta a 1280 studenti, di questi il 23,67 % è straniero di 1^ e 2^ generazione. Gli alunni in situazione di handicap

sono 4,76 %; gli alunni DSA/ BES sono il 7,26 %.

Alunni (n.85) Rom e Sinti confluiscono dal campo Rom sito nelle vicinanze delle scuole primarie “Pascoli” e “Gramsci” e

comunque accompagnati anche nelle altre scuole dell’istituto da trasporto comunale. Nell’istituto due alunni in situazione

di handicap usufruiscono di istruzione domiciliare. Periodicamente giostrai e circensi sono presenti nelle scuole dell’istituto.

In particolare la scuola primaria “Gramsci” è situata all’interno del rione Praia un contesto storicamente deprivato

economicamente e culturalmente che presenta un continuo aumento di soggetti in condizioni di marginalità. La dispersione

scolastica nella nostra istituzione è determinata principalmente dal contesto culturale/sociale/economico di provenienza

degli alunni e/o dall’eterogeneità e complessità degli alunni che costituiscono il gruppo classe.

L’utenza dell’Istituto si può definire eterogenea, con famiglie con status socio economico e culturale diversificato appartenenti al ceto operaio e impiegatizio. La formazione dei docenti si è sempre proposta di offrire strumenti di conoscenza e occasioni di esperienza applicativa, pratica, operativa. La promozione di processi formativi ha lo scopo di sviluppare armonicamente la personalità degli allievi, per consentire loro di agire in maniera matura e responsabile. La professionalità docente si è posta come intento didattico di instaurare una relazione educativa in cui l’affettività e la socialità siano complementari e rispondano ai bisogni di ogni allievo, promuovendo apprendimenti significativi e davvero personalizzati per tutti. In questo contesto il metodo Feuerstein con i suoi principi sulla modificabilità cognitiva si è posto come una delle metodologie più adeguate a creare ambienti di apprendimento efficaci. Il punto di forza del nostro Istituto Comprensivo è l’inclusione intesa come “piatta-forma della cittadinanza”, in modo che ciascuna persona abbia la possibilità di esercitare diritti e doveri come modalità ordinaria. L’inclusione interviene sul contesto oltre che sul soggetto. In altri termini, l’ inclusività implica l’abbattimento di quelli che vengono chiamati “ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione”.

5 Mission d’Istituto

L’alunno dai 3 ai 14 anni con l’originalità del suo percorso individuale è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, corporei, estetici, etici, spirituali. Finalità prioritarie sono quindi:

- la crescita della persona nella sua integralità rendendola partecipe e responsabile della propria formazione e della propria educazione;

- la formazione verticale permanente (life long learning), fornendo ai giovani le competenze - chiave per “apprendere ad apprendere” durante l’intero arco della vita, in linea con le indicazioni dettate a livello europeo per l’apprendimento permanente (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) e recepite a livello nazionale dalle Nuove Indicazioni per il curricolo;

- la costruzione di apprendimenti condivisi, attraverso importanti legami relazionali, in una scuola intesa come comunità educante;

- la formazione orizzontale, come attenzione alla collaborazione con tutti gli attori investiti di funzioni formative ed educative, in primis la famiglia.

6 Vision L’autonomia funzionale di una scuola deve declinare ogni azione formativa in considerazione della finalità primaria del raggiungimento del successo formativo di ogni studente

Realizzazione di una scuola caratterizzata da:

FLESSIBILITA’ cioè in grado di operare scelte innovative sotto il profilo educativo, didattico organizzativo, come disponibilità

nel programmare percorsi di apprendimento personalizzati che vadano incontro alle diverse esigenze degli alunni.

RESPONSABILITA’ nell’assumere e perseguire scelte, decisioni educative, didattiche, organizzative, gestionali, finanziarie e valutative. INCLUSIVITA’ nel realizzare iniziative a favore degli alunni in situazione bisogni educativi speciali (BES): handicap, svantaggio socio economico linguistico culturale e comportamentale relazionale.

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CONTINUITÀ nell’ attuare iniziative di accoglienza, continuità e orientamento atte a favorire il passaggio da un ordine all’altro di scuola e di collaborazione con soggetti istituzionali e agenzie formative presenti sul territorio (Comune, Provincia, Musei, biblioteca, associazioni…) per l’arricchimento dell’offerta formativa. IDENTITÀ nel riconoscimento della diversità intesa come espressione di una identità culturale che la scuola si impegna a promuovere, nell’ottica della solidarietà e del rispetto della persona. Esperienze mirate alla valorizzazione delle diversità di attitudine, genere, cultura, religione, etnia e alla cura delle intelligenze di ciascuno. PROGETTAZIONE di percorsi didattici che vedano gli alunni protagonisti nella progettazione/realizzazione di un prodotto “condiviso”. Iniziative di ricerca-azione volte a prevenire la dispersione scolastica e a sperimentare modelli di insegnamento. Formazione alla cultura musicale, al teatro, allo sport, alla conoscenza/fruizione/conservazione dei beni storici, culturali, ambientali, in collaborazione, ove possibile, con le agenzie territoriali. Partecipazione alla vita della scuola da parte di alunni/famiglia e agenzie locali. Allestimento di specifici laboratori didattici innovativi. COMPETENZA nel potenziamento di strategie meta cognitive, come capacità di utilizzare le conoscenze acquisite in contesti diversi. Partire dall’esperienza personale per costruire modelli di attribuzione di significati e valori, ampliando i propri saperi.

7 Priorità, traguardi ed obiettivi

L’istituzione scolastica si pone i seguenti traguardi formativi e culturali:

8 Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI

Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 costituiscono parte integrante del Piano Triennale Offerta Formativa

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di

Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda

l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane

di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi

e didattici messi in atto.

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Secondo un approccio sistemico, si ritiene di dover intervenire a livello di più processi per poter variare in modo significativo gli esiti degli studenti, sia quanto a risultati interni, sia a livello di prove standardizzate. Da un lato si intende verificare, con prove strutturate intermedie per classi parallele e monitoraggio degli esiti del primo quadrimestre, il divario all’interno delle classi e fra le classi, per incidere sugli ambienti di apprendimento ( aspetti metodologici / relazionali più che organizzativi); dall’altro operare sullo sviluppo e la valorizzazione delle risorse umane con formazione opportuna, diffusione di materiali didattici delle buone prassi, partecipazione a gruppi di lavoro interni, riconoscimento della professionalità.

Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza

Processi da migliorare

Area di processo Aspetti da migliorare

Curricolo, progettazione e valutazione

Predisporre un curricolo verticale di sviluppo di alcune competenze trasversali dall’infanzia alla secondaria (es: competenze in lingua madre) Sistematizzare la costruzione e la somministrazione di prove comuni intermedie e finali per classi parallele (italiano -matematica) Armonizzare la progettazione delle attività didattiche rispetto al miglioramento delle performance (items nei quali i risultati appaiono più bassi) Sistematizzare la condivisione degli esiti Invalsi in tutti i team docenti e in modo allargato all’istituto

Ambiente di apprendimento Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

- Dimensione organizzativa: incrementare Laboratori/classe (copertura wifi dell'intera scuola- Lim classe) nei plessi carenti di spazi/laboratori - Dimensione metodologica: organizzare le attività didattiche con metodologie alternative (minor tempo alle attività individuali) - Dimensione relazionale: incrementare le azioni costruttive (adozione di didattiche sulla cittadinanza…) per contrastare episodi problematici. Incentivare ulteriormente il confronto e la partecipazione dei docenti a gruppi di lavoro e in dipartimenti disciplinari. Implementare pratiche di diffusione dei materiali didattici prodotti da gruppi di lavoro (sito web - scheda di sintesi ai plessi, al Collegio Docenti)

Esiti degli studenti da migliorare

Risultati scolastici Studenti diplomati per votazione conseguita all'esame: Riduzione delle percentuali di studenti collocati nelle fasce di voto basse e conseguente aumento delle percentuali nelle fasce di voto più alte;

Risultati nelle prove standardizzate nazionali Alunni collocati nei diversi livelli di italiano e in matematica: Riduzione percentuali di alunni collocati nei livelli 1 e 2 prove di matematica e di conseguenza aumento delle percentuali nei livelli 3,4 e 5. Varianza interna alle classi e fra le classi: Monitorare la varianza fra le classi in lingua italiana e matematica

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Stakeholder interni all’istituzione: oltre ai membri della Commissione di Valutazione, sono stati coinvolti, con incontri

formalizzati ,Collaboratori del D.S., Figure strumentali, Coordinatori di plesso, referenti e/o altri incaricati, D.S.G.A. e altre

figure del personale ATA.

Stakeholder esterni all’istituzione: operatori Cooperativa Jokko, volontari Associazione Peter Pan, Scuola Basket Asti, Idee in

Movimento, Associazione OfficinaLS, Associazioni Mani Colorate, Associazione Oremi, Pegaso, Anffas, Teatro degli Acerbi,

Volontari Scolastici Liberi (in quanto tradizionalmente impegnati nelle scuole dell’istituto, sono stati coinvolti sulle modalità

opportune a sollecitare cambiamenti di metodologia e relazione rispetto a particolari situazioni di classi in presenza di alunni

a rischio abbandono) e genitori (recependo le indicazioni pervenute attraverso il questionario somministrato nel corso dello

scorso anno scolastico e le sollecitazioni raccolte in sede di Consiglio d’Istituto).

Le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti

nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori coinvolti hanno promosso iniziative di cittadinanza

responsabile: educazione alla legalità, rispetto, tolleranza reciproca, educazione al benessere e alla salute.

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9 SINTESI DEI PROGETTI E AZIONI CARATTERIZZANTI il PTOF E RELAZIONE CON IL PDM

9.1 PTOF E PDM

Il Ptof contiene il piano di Miglioramento basato sul RAV ( art. 3 c3 DPR 275/99 ) come riscritto dal c. 14: parte dalla consapevolezza delle criticità della scuola riferite agli esiti degli studenti e punta a realizzare le priorità individuate, agendo sugli obiettivi di processo.

AZIONI TRAGUARDI ESITI/OBIETTIVI PROCESSI

Ambiente e Territorio Attivazione di comportamenti responsabili e propositivi.

Cittadinanza: Salute - Benessere - Sicurezza

Assunzione di comportamenti responsabili verso se stessi e gli altri.

Arte Teatro Espressività Sviluppo dei linguaggi non verbali come espressione delle proprie potenzialità

Biblioteca Promozione della passione per la lettura

Recupero, potenziamento e valorizzazione delle eccellenze

Promozione di una didattica individualizzata e attenzione agli aspetti metacognitivi nei processi di apprendimento. Attenzione all’autostima, al senso di autoefficacia, alla motivazione ad apprendere , agli stili cognitivi; all’innalzamento dei livelli di apprendimento degli alunni. Didattica laboratoriale e ambienti di apprendimento.

Cittadinanza - lingue EU Sviluppo della dimensione europea dell’educazione; attività di CLIL

Cittadinanza - Continuità - Orientamento

Sviluppo di un percorso unitario dell’alunno nell’ambito del primo ciclo di istruzione. Didattica orientativa

Inclusione Attenzione ai diversi stili cognitivi, intelligenze multiple, funzionamento e potenzialità di ciascun alunno

Inclusione - Multiculturalità Promozione di una cittadinanza attiva e responsabile; promozione di: ascolto, rispetto, tolleranza, cooperazione e solidarietà

Informatica

Diffusione di didattiche alternative interdisciplinari e fruizione attiva della conoscenza informatica

Educazione motoria / sportiva

Consapevolezza del proprio corpo in relazione agli altri, rispetto delle regole, miglioramento dell’autostima.

PON “PROGETTI DI INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA AL DISAGIO NONCHE’ PER GARANTIRE L’APERTURA DELLE SCUOLE OLTRE L’ORARIO SCOLASTICAO SOPRATTUTTO NELLA AREE A RISCHIO E IN QUELLE PERIFERICHE”

Riduzione del fallimento precoce e della dispersione scolastica e formativa Interventi di sostegno agli alunni caratterizzati da particolari fragilità tra cui anche persone con disabilità

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10 IL PIANO DI MIGLIORAMENTO

IL PIANO DI MIGLIORAMENTO NELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Al fine di semplificare la comprensione delle attività da svolgere, si prevedono 4 fasi distinte e sequenziali:

1. Pianificazione - definizione di obiettivi chiari e condivisi, analisi della rilevanza, definizione delle azioni da intraprendere e dei relativi tempi, assegnazione delle risorse, definizione delle attività di monitoraggio e relativi indicatori, definizione delle modalità con cui le attività sono diffuse e condivise, … SI TRATTA DELLA PIANIFICAZIONE IN SENSO STRETTO (piano come documento tecnico previsionale di lavoro).

2. Realizzazione - realizzazione delle attività pianificate, rispettando quanto previsto nella pianificazione

3. Monitoraggio e valutazione –monitoraggio in itinere delle azioni svolte (legate agli obiettivi di processo), valutazione in itinere e finale dei traguardi (legati agli esiti), rispettando quanto previsto nella pianificazione

4. Riesame - analisi dei risultati ottenuti in relazione a quelli attesi ed eventuali proposte di modifiche e/o aggiunte alla pianificazione (fase 1) e successiva diffusione a tutti gli interessati

5. Eventuale cambiamento – se è il caso – nel modo in cui si realizzano alcune delle attività (fase 2)

La sequenza è riconducibile al c.d. ciclo PDCA (plan, do, check, act).

Le tabelle sono strumenti di sintesi; alcune servono per dichiarare e comunicare in anticipo cosa si intende fare, alcune servono per supportare analisi e ulteriori approfondimenti (meritano quindi una particolare attenzione), altre sono tabelle operative (pertanto non tutte le tabelle possono essere completate ex-ante).

1. PIANIFICAZIONE

La fase di pianificazione può essere a sua volta articolata ulteriormente in:

a) SCELTA DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI (scelta già assunta definendo le priorità in conclusione dell’autovalutazione) b) INDIVIDUAZIONE non generica e ANALISI DELLEAZIONI UTILI A PERSEGUIRE E REALIZZARE CIASCUN OBIETTIVO

DI PROCESSO (in alcuni casi, anche l’individuazione delle azioni potrebbe essere già stata fatta in conclusione dell’autovalutazione)

c) PIANIFICAZIONE DELLE SINGOLE AZIONI per CIASCUN PROCESSO (ogni processo ha un esito: OBIETTIVO del processo)

a) SCELTA DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI La scelta è già definita e formalizzata nel RAV in conclusione dell’autovalutazione, quindi si tratta – quando necessario - di elaborarla ulteriormente.

Passo 1: verificare la congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi (sviluppo della tabella finale 5.2.1 RAV)

Tab.0

Esiti degli studenti ( RAV) Descrizione della priorità Priorità1 Priorità 2

Esiti scolastici Studenti diplomati per votazione conseguita all'esame

X X

Esiti nelle prove standardizzate Alunni collocati nei diversi livelli di italiano e in matematica

X X

Varianza interna alle classi e fra le classi

X X

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Tabella 1 – M – Priorità di miglioramento, traguardi di lungo periodo e monitoraggio dei risultati

Aree di processo (RAV) Obiettivi di processo connessione con

A)Processi – Pratiche educative e didattiche

Priorità 1 Priorità 2

Curricolo, progettazione e valutazione Predisporre un curricolo verticale di sviluppo di alcune competenze trasversali dall’infanzia alla secondaria (es: competenze in lingua madre)

Sistematizzare la costruzione e la somministrazione di prove comuni intermedie e finali per classi parallele (italiano -matematica)

Armonizzare la progettazione delle attività didattiche rispetto al miglioramento delle performance (items nei quali i risultati appaiono più bassi)

Sistematizzare la condivisione degli esiti Invalsi in tutti i team docenti e in modo allargato all’istituto

x x

Ambiente di apprendimento Dimensione organizzativa: incrementare Laboratori/classe nei plessi carenti di spazi/laboratori

x

x

Dimensione metodologica: organizzare le attività didattiche con metodologie

alternative (minor tempo alle attività individuali).

x x

Dimensione relazionale: incrementare le azioni costruttive (adozione di didattiche sulla cittadinanza…) per contrastare episodi problematici.

x x

B)Processi pratiche gestionali e organizzative

-Incrementare numericamente la

partecipazione degli insegnanti a gruppi di lavoro

x x

-Implementare pratiche di diffusione dei materiali didattici prodotti da gruppi di lavoro

x x

Passo 2: elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo

Tabella 2 – rilevanza degli obiettivi di processo identificati (presi da tab !)

Obiettivo di processo Fattibilità Impatto Rilevanza Predisporre un curricolo verticale di sviluppo di alcune competenze

4 3 12

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trasversali dall’infanzia alla secondaria (es: competenze in lingua madre)

Sistematizzare la costruzione e la somministrazione di prove comuni intermedie e finali per classi parallele (italiano -matematica)

Armonizzare la progettazione delle attività didattiche rispetto al miglioramento delle performance (items nei quali i risultati appaiono più bassi)

Sistematizzare la condivisione degli esiti Invalsi in tutti i team docenti e in modo allargato all’istituto

Dimensione organizzativa: incrementare Laboratori/ Classe nei plessi carenti di spazi/laboratori

2 5 10

Dimensione metodologica: organizzare le attività didattiche con metodologie alternative (minor tempo alle attività individuali).

3 4 12

Dimensione relazionale: incrementare le azioni costruttive (adozione di didattiche sulla cittadinanza…) per contrastare episodi problematici

3 4 12

-Incrementare numericamente la partecipazione degli insegnanti a gruppi di lavoro

3 4 12

-Implementare pratiche di diffusione dei materiali didattici prodotti da gruppi di lavoro

3 4 12

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Passo 3: riepilogare i risultati attesi, gli indicatori di processo e le modalità di successiva misurazione dei risultati

Tabella 3 – risultati attesi e indicatori di monitoraggio

obiettivo di processo risultato atteso indicatore scelto per monitorare

modalità di rilevazione

1 Predisporre un curricolo verticale di sviluppo di alcune competenze trasversali dall’infanzia alla secondaria (es: competenze in lingua madre, matematiche, collaborative , imparare a imparare)…

Rafforzamento delle competenze in lingua madre e delle competenze matematiche Potenziamento delle Competenze in lingua straniera Ridurre la variabilità degli esiti nella classe e tra le classi in italiano e in matematica

Costituzione di un gruppo di lavoro per la costruzione alcune unità di apprendimento in verticale (infanzia/primaria/secondaria) Costruzione e somministrazione di prove comuni intermedie e finali per classi parallele (italiano -matematica) Gruppo di Formazione /condivisione per - Restituzione Dati Invalsi 2017 - Preparazione alla somministrazione2018

Realizzazione del curricolo verticale Utilizzo di rubriche valutative Utilizzo di compiti autentici e prove strutturate comuni. Utilizzo di schemi , mappe mentali e concettuali. Messa a punto di strumenti originali per il monitoraggio della efficacia dei materiali prodotti. Raccolta dati a seguito delle prove Analisi, statistica e restituzione

Dimensione organizzativa: incrementare Laboratori/ classe (copertura wifi dell'intera scuola- Lim classe) nei plessi carenti di spazi / laboratori

Partecipazione a progetti PON e altre progettualità finalizzate all’implementazione di laboratori tramite strumentazione acquisita

Numero di laboratori ammodernati o attivati ex novo. Numero docenti che sperimentano i laboratori Tipologia di percorsi attivati nei laboratori

Inventario dei nuovi strumenti acquistati. Utilizzo dei laboratori attivati con metodologie opportune.

Dimensione metodologica: organizzare le attività didattiche con metodologie alternative (minor tempo alle attività individuali).

Miglioramento degli esiti e degli aspetti motivazionali

Gruppi di Lavoro su metodologie innovative.

Numero di docenti coinvolti all’interno dei gruppi, documenti prodotti. Questionari da somministrare agli alunni (gradimento delle attività). Analisi, statistica e restituzione

Dimensione relazionale: incrementare le azioni costruttive (adozione di didattiche sulla cittadinanza…) per contrastare episodi problematici

Miglioramenti degli esiti, diminuzione degli abbandoni, predisposizione di un ambiente emotivamente costruttivo e favorevole all’apprendimento.

Numero degli abbandoni. Raccolta dati circa le competenze di cittadinanza degli alunni nelle classi terminali

Raccolta dati su abbandoni (Segreteria) Raccolta dati questionari tramite docenti e alunni. Analisi, statistica e restituzione.

Incrementare numericamente la partecipazione degli insegnanti a gruppi di lavoro

Buone prassi e documenti condivisi (continuità, competenze digitali, metodologie didattiche innovative)

Numero dei docenti e il numero delle ore dedicate ai gruppi di lavoro, di dipartimento, all’aggiornamento, alla formazione nelle aree

Questionari per docenti Raccolta dati dei docenti coinvolti da parte della segreteria. Documenti pubblicati sul sito dell’Istituto.

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dell’inclusione e delle scelte curricolari Numero dei docenti coinvolti nei gruppi di lavoro. Numero dei documenti condivisi prodotti

b) INDIVIDUAZIONE DELLE AZIONI PER PERSEGUIRE E REALIZZARE CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO Passo 1: ipotizzare le azioni da compiere per ogni obiettivo di processo considerandone anche i possibili effetti negativi Passo 2: considerare gli effetti delle azioni anche nel medio e lungo periodo

Tabella 4 – effetti attesi e rischio di effetti negativi

azione prevista

medio termine lungo termine

effetti positivi eventuali effetti negativi

effetti positivi eventuali effetti negativi

1 Costruzione di un curricolo verticale attraverso la predisposizione di una programmazione per competenze Ita, mate, lingue 2 Predisposizione e utilizzo di prove strutturate intermedie per classi parallele (italiano -Matematica)

Valorizzazione delle potenzialità individuali Scambio di buone pratiche _ Lavoro in continuità

Difficoltà organizzativa nella gestione dei gruppi di lavoro e della formazione Accentramento di energie Difficoltà organizzativa nella gestione dei gruppi di lavoro e della formazione

Coerenza con indicazioni europee e certificazione delle competenze Coerenza con indicazioni europee Contribuito ad aumentare la condivisione e collaborazione tra ordini di scuola.

3 Incremento di Laboratori/ classe nei plessi carenti di spazi / laboratori

Attivazione di didattiche alternative. Attivazione delle risorse della scuola

Miglioramento degli esiti, successo formativo Valorizzazione delle eccellenze

4 Predisposizione di attività didattiche con metodologie alternative (minor tempo alle attività individuali).

Valorizzazione delle potenzialità individuali, degli stili di apprendimento

Miglioramento degli esiti, successo formativo Valorizzazione delle eccellenze

5 Incremento di azioni costruttive (adozione di

Potenziamento della capacità

Riduzione degli abbandoni

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didattiche sulla cittadinanza…) per contrastare Episodi problematici

di collaborare tra alunni. Riduzione del disagio e delle difficoltà scolastiche.

7 Predisposizione di gruppi di lavoro per mettere a punto strategie e percorsi di apprendimento e prove strutturate comuni

Scambio di buone pratiche Lavoro in continuità

Accentramento di energie Difficoltà organizzativa nella gestione dei gruppi di lavoro e della formazione

Contribuito ad aumentare la condivisione e collaborazione tra ordini di scuola.

Passo 3: rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo

Tabella 5 – aspetti innovativi da evidenziare e valorizzare

azione prevista innovazione didattica-educativa innovazione organizzativa

1 Costruzione di un curricolo verticale attraverso la predisposizione di una programmazione per competenze Ita,mate, lingue 2

Progettare in continuità per stimolare le capacità più innovative:

la capacità epistemologica di ripensare i saperi secondo le loro strutture portanti e nel loro sviluppo verticale,

la capacità collaborativa operando una importante mediazione tra programmazione e classe.

Diffondere negli istituti della rete un sistema verifica-valutazione degli apprendimenti in linea con le migliori pratiche nazionali

Produrre materiale didattico originale e mettere a punto strumenti per la valutazione dell’efficacia dei percorsi e delle attività proposte

2 Incremento di Laboratori/ classe nei plessi carenti di spazi / laboratori 3 Predisposizione di attività didattiche con metodologie alternative

4 Incremento di azioni costruttive per contrastare

episodi problematici

Didattica laboratoriale trasversale alle discipline e slegata dal contesto (classe o laboratorio) in cui si opera, intesa come predisposizione intenzionale di occasioni per accrescere l’autostima, il senso di autoefficacia, la motivazione ad apprendere , gli stili cognitivi; le competenze sociali e civiche, l’educazione alla cittadinanza. Molti docenti sono formati a specifiche metodologie (CCA, Metodo Feuerstein, Cooperative learning…Programmazione per competenze, Italiano come L2… )e all’uso di tecnologie informatiche (molte classi con Lim e laboratori attrezzati).

Significativa la figura dell’Animatore Digitale, promotore e motore delle attività informatiche trasversali alle discipline attraverso formazione specifica in collaborazione con i docenti del nucleo digitali e i docenti formati PNSD, ambito linguistico e ambito logico matematico. Nella scuola primaria a inizio anno si stende una Programmazione di plesso che prevede l'organizzazione oraria degli spazi per favorire l’utilizzo dei laboratori esistenti.

6 Predisposizione di gruppi di lavoro per mettere a punto strategie e percorsi di apprendimento e prove strutturate comuni

Promuovere iniziative di cooperative learning tra docenti, di confronto e condivisione e formazione peer to peer

Formalizzare e strutturare in modo adeguato i gruppi di lavoro per dipartimenti disciplinari. Diffusione best practice attraverso i dipartimenti disciplinari

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c) PIANIFICAZIONE GENERALE E PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI RELATIVE A CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO

Passo 1: definire l’impegno delle risorse umane (pianificazione generale e per processo) Tabella 6 - La composizione del nucleo interno di valutazione (come da RAV)

Nome Ruolo eventuale ruolo anche nel piano di miglioramento

1

AMICH

Collaboratore vicario del DS- coordinatore di scuola primaria

Scelta degli obiettivi strategici, Individuazione delle azioni da perseguire Analisi dei dati e valutazione

2

SIRI

Collaboratore del DS - coordinatore di scuola secondaria

Scelta degli obiettivi strategici, Individuazione delle azioni da perseguire Analisi dei dati e valutazione

MERLINO

Coordinatore scuole dell'infanzia Scelta degli obiettivi strategici, Individuazione delle azioni da perseguire

3 RISSO FS Gestione PTOF Pianificazione , Monitoraggio e Valutazione dei risultati comunicazione

4 LI SANTI FS Gestione PTOF Pianificazione , Monitoraggio e Valutazione dei risultati comunicazione

5 AMERIO FS Gestione PTOF Pianificazione , Monitoraggio e Valutazione dei risultati comunicazione

6 ANGELOMÈ FS Area alunni Scelta degli obiettivi strategici, Individuazione delle azioni da perseguire

7 SORGON

FS Area alunni referente INVALSI

Scelta degli obiettivi strategici, Individuazione delle azioni da perseguire Valutazione dei risultati

9 FRANCESE

FS Inclusione Referente Piano Inclusività

10 MURGIA FS Inclusione Referente Piano Inclusività

11 MARELLO Referente Informatica Valutazione dei risultati - Comunicazione e diffusione

12 STEFFENINO

Referente Cittadinanza Valutazione dei risultati

13

Referente Progetti Specifici

Pianificazione generale e delle azioni relative a ciascun obiettivo di processo analisi e valutazione dei risultati

1 DSGA Gestione amministrativa

Passo 1:Matrice delle responsabilità

Attività di miglioramento Responsabilità principale Collaborazione

Pianificazione Amerio - Li Santi - Risso – Amich- Siri

Nucleo

Realizzazione Docenti di dipartimento

Monitoraggio e controllo Amerio - Li Santi - Risso

Comunicazione Marello - Siri Amerio - Li Santi - Risso

Valutazione Nucleo di valutazione

Responsabile indicatore /azione1 Sorgon - Pala

Responsabile indicatore/azione2 Sorgon - Pala

Responsabile indicatore/azione3 Risso

Responsabile indicatore/azione4 Francese - Murgia A.

Responsabile indicatore/azione5 Amerio - Steffenino - Angelomè

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Responsabile indicatore/azione6 Amich – Amerio – Siri - Francese

Tabella 9 - M - Azioni specifiche del dirigente scolastico

Priorità ... Miglioramento degli esiti

Area di processo: Curricolo , progettazione e valutazione

Obiettivo di processo: 1 Predisporre un curricolo verticale di sviluppo di alcune competenze

trasversali dall’infanzia alla secondaria (es: competenze in lingua madre, matematiche, collaborative)

Azioni DS Dimensioni professionali interessate

Tabella 7 - M–Risorse umane interne - Composizione e impegno del gruppo di lavoro per il miglioramento (previsione nel 2017 per il 2018, rivedibile)

Ruolo/profilo tipologia di processo /obiettivo

ore dedicate costo previsto fonte finanziaria

dirigente scolastico

Pianificazione Monitoraggio

docenti figure di sistema

Pianificazione Realizzazione Monitoraggio e controllo Comunicazione

100 1750 FIS

docenti Realizzazione 20 350 FIS

DSGA Gestione amministrativa

dipartimenti Realizzazione 20 350 FIS

genitori

consiglio istituto

Valutazione

Tabella 8 - M - Risorse umane esterne e risorse strumentali (previsione 2018)

risorsa necessaria quantità h. tot costo (se previsto) fonte finanziaria

formatori esterni 7 1000 Progetto istituzione

consulente per il miglioramento (indire)

attrezzature

allestimento/locazione spazi per attività

consulenze esterne / Piano USR per il miglioramento

TOTALE 1.000

27

Coordinamento pianificazione delle azioni generali di formazione

1,2, 4,5

Monitoraggio e controllo degli esiti formativi

2, 3

Monitoraggio e controllo delle attività di comunicazione e diffusione dell’attività formativa ….

5

Legenda: 1.definizione dell'identità, dell'orientamento strategico e della politica dell'istituzione scolastica; 2. gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane; 3. promozione della partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto; 4. gestione delle risorse strumentali e finanziarie, gestione amministrativa e adempimenti normativi; 5. monitoraggio, valutazione e rendicontazione.

Passo 2: definire i tempi di attuazione delle singole azioni (in intervalli di tempo o con date/scadenze)

Tabella 10a - M -Cronoprogramma della attività

azione set ott nov dic gen feb mar apr mag giu

Pianificazione x x

Realizzazione x x x x

Raccolta dei dati x

Valutazione x x

Tabella 9 - M - Azioni specifiche del dirigente scolastico

Priorità ... Miglioramento degli esiti

Area di processo: Valorizzazione delle risorse professionali

Obiettivo di processo: incrementare numero di ore di formazione dei docenti, della partecipazione ai lavori di gruppo , della diffusione di buone pratiche

Azioni DS Dimensioni professionali interessate

Coordinamento pianificazione delle azioni generali di formazione

1,2,3.

Monitoraggio e controllo degli esiti formativi 1,2, 3

Monitoraggio e controllo delle attività di comunicazione e diffusione dell’attività formativa ….

5

28

Comunicazione e diffusione

x

Tabella 10b-M - Tempistica delle azioni

azione Responsabile Gennaio/

Febbraio Marzo/ Aprile

Maggio/ giugno

1 Costruzione di un curricolo verticale attraverso la predisposizione di una programmazione per competenze Ita.mate,lingue 2

Sorgon - Pala _

Patanè Sistematizzare costruzione e somministrazione di prove comuni intermedie e finali per classi parallele Gruppo di Formazione/ condivisione per: Restituzione Dati 2017 Preparazione alla somministrazione2018

Analisi, statistica e

restituzione.

Valutazione e diffusione.

3 Incremento di Laboratori/ classe nei plessi carenti di spazi / laboratori 4 Predisposizione di attività didattiche con metodologie alternative 5 Incremento di azioni costruttive per contrastare episodi problematici

Amich Steffenino

Verifica numero docenti che sperimentano i laboratori Verifica tipologia di percorsi attivati nei laboratori. Verifica numero alunni allontanati da scuola per sospensione. Verifica percorsi di educazione alla Cittadinanza attivati.

Costituzione gruppi di lavoro su metodologie innovative/attive con scopo autoformazione.

Raccolta dati circa le competenze di cittadinanza degli alunni nelle classi terminali. Diffusione buone pratiche e documenti autoformazione. Valutazione e diffusione.

9 Predisposizione di gruppi di lavoro per mettere a punto strategie e percorsi di apprendimento e prove strutturate comuni

Sorgon gruppi di lavoro , di dipartimento, per l’aggiornamento, per la formazione nelle aree dell’inclusione e delle scelte curricolari

gruppi di lavoro , di dipartimento, per l’aggiornamento, per la formazione nelle aree dell’inclusione e delle scelte curricolari

Raccolta dati sul numero dei docenti e il numero delle ore dedicate ai veri gruppi di lavoro Valutazione e diffusione.

Passo 3: programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento dell’obiettivo di processo

Tab.11.a - monitoraggio delle azioni legate ai processi

azione/processo periodo osservato data di rilevazione indicatore scelto tipo/modalità di misurazione

29

1 Costruzione di un curricolo verticale attraverso la predisposizione di una programmazione per competenze Ita. mate, lingue 2

1 quadr.

Gennaio-febbraio 2018

Costituzione gruppo di lavoro per costruzione alcune unità di apprendimento in verticale (infanzia/primaria/secondaria) Sistematizzare la costruzione e la somministrazione di prove comuni intermedie e finali per classi parallele (italiano -matematica) Gruppo di Formazione/condivisione per - Restituzione Dati 2017

- Preparazione alla

somministrazione2018

Sperimentazione delle unità di apprendimento verticali elaborate Somministrazione prove comuni Raccolta esiti Tabulazione esiti Diffusione delle Evidenze e riflessioni

3 Incremento di Laboratori/ classe nei plessi carenti di spazi / laboratori

4 Predisposizione di attività didattiche con metodologie alternative 5 Incremento di azioni costruttive per contrastare episodi problematici

MAGGIO 2018

Utilizzo intensivo dei laboratori rinnovati presso la scuola Parini e Frank Aggiornamento del laboratorio Gramsci Progetti PON centrati su modalità di didattica partecipativa e attiva Questionario ai docenti (n. percorsi attivati centrati sulla cittadinanza, legalità, solidarietà , amicizia, star bene a scuola) Analisi dei percorsi Offerta

Formativa elaborati/promossi

dalle classi/plessi

Si tabula adesione alle attività formative proposte relativamente alle tematiche in oggetto.

6 Monitoraggio degli esiti a distanza degli studenti in uscita dalla scuola primaria verso la scuola secondaria

Giugno 2018 Raccolta dati esiti alunni

passati dalla classe 5^ alla 1

secondaria:

- tra scuole dell’istituto;

- tra scuole primarie

dell’Istituto e altre scuole

secondarie di 1° grado

Analisi dei dati:

esiti in italiano e matematica

1° quadrimestre - 2°

quadrimestre;

dati relativi alla frequenza

Tabulazione e commento dei

dati

Restituzione allo staff e al Collegio

Si inviano richieste

a tutte le scuole

secondarie di primo

grado per la

restituzione degli

esiti a distanza.

Nell’ambito dell’Istituto sono sti attivano sistematicamente tutte le azioni di condivisione dei risultati.

30

7 Cura della comunicazione e l'informazione tra segreteria e plessi, tra plessi, tra docenti all'interno dei plessi

Forme di comunicazione

attivate tra segreteria e scuole

Forme di comunicazione

attivate tra plesso e plesso

n. riunioni di Staff

n. riunioni coordinatori di

plesso

Questionario ai docenti: n. partecipanti; percepito rispetto alla comunicazione

Realizzazione di un calendario di incontri a livello di staff, referenti di area e coordinatori di plesso. Realizzazione di aree riservate ai docenti all’interno del sito per facilitare la condivisione di materiali e documentazioni.

8 Incremento della formazione

Settembre 2017

In Itinere

Giugno 2018

Raccolta analisi bisogni

formativi

Strutturazione percorsi

formativi interni all’Istituto

Monitoraggio formazione

singoli docenti

Tabulazione complessiva dati

formazione dei docenti

Socializzazione dati al collegio ed al NIV

Si attivano percorsi

formativi

utilizzando risorse

interne all’istituto.

Tabulazione dei dati

relativi alle ore di

formazione

effettuate dei

docenti.

Attivare in modo sistematico la procedura di rilevazione bisogni, monitoraggio, raccolta esiti.

9 Predisposizione di gruppi di lavoro per mettere a punto strategie e percorsi di apprendimento e prove strutturate comuni

Febbraio - Giugno 2018

Marzo – Giugno 2018

Monitoraggio attività svolte Registro dei monitoraggi in collaborazione con la rete Sirq. Gruppo di docenti che partecipa alle attività proposte dalla rete sulla metodologia Pedagogia dei genitori. Gruppo di docenti per il curriculo verticale italiano - matematica

2. REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ PIANIFICATE Durante questa fase vengono svolte tutte le azioni pianificate.

31

Il periodo complessivo è pluriennale, modulato (nel medio e nel lungo termine) secondo il livello e la difficoltà dei traguardi così come questi sono stati già scelti e identificati nel RAV (passo 1, tab. 1). Un singolo processo può anche avere una durata breve, mentre il miglioramento è progressivo e continuativo e si attua nel tempo. La realizzazione di quanto pianificato costituisce l’effettivo percorso verso il MIGLIORAMENTO, cioè le cose che sono scritte nel Piano e condivise vengono concretamente attuate nei tempi previsti; il miglioramento è il progresso che si ottiene(avvicinamento/raggiungimento del traguardo in termini quantificabili). È opportuno pianificare solo le azioni che si ritiene di essere in grado di sostenere, verificando prima anche la congruità dei tempi.

3. MONITORAGGIO – concomitante alle azioni In caso di criticità, quantitative o qualitative, è necessario rivedere la pianificazione per modifiche e aggiustamenti.

Tabella 12a - M - monitorare i risultati relativi ai traguardi

esiti studenti priorità (1 o 2)

traguardo atteso risultati risultati risultati

1 anno 2 anno 3 anno scostamenti

risultati scolastici 1 Studenti diplomati per votazione conseguita all'esame

10% 15% 20%

risultati scolastici 1 Studenti che hanno abbandonato gli studi in corso d'anno

10% 15% 20%

risultati nelle prove standardizzate nazionali

1

Alunni collocati nei diversi livelli di italiano e in Matematica

10% 15% 20%

risultati nelle prove standardizzate nazionali

1 Varianza interna alle classi e fra le classi

10% 15% 20%

competenze chiave/cittadinanza

risultati a distanza

Tabella 12b - M - monitorare i risultati relativi ai traguardi

Processi priorità (1 o 2)

traguardo atteso risultati risultati risultati

1 anno 2 anno 3 anno scostamenti

1 Costruzione di un curricolo

verticale attraverso la predisposizione di una programmazione per competenze Ita. Mat. lingue 2

Elaborazione di un curricolo verticale Miglioramento delle competenze chiave lingua madre, , in matematica, e L2)

10% 15% 20%

3 Incremento di Laboratori/ classe nei plessi carenti di spazi / laboratori 4 Predisposizione di attività didattiche con metodologie alternative 5 Incremento di azioni costruttive per contrastare

2

Maggior numero di laboratori/classi Maggior utilizzo di metodologie alternative Diffusione di buone pratiche di

10% 15% 20%

32

episodi problematici educazione alla cittadinanza

8 Incremento della formazione 1

Ricaduta della formazione sull’insegnamento/ apprendimento

10% 15% 20%

9 Predisposizione di gruppi di lavoro per mettere a punto strategie e percorsi di apprendimento e prove strutturate comuni

2

Incremento del numero dei docenti partecipanti al lavoro di gruppo

10% 15% 20%

tabella 12. c -M monitoraggio delle azioni legate ai processi– risultati rilevati

azione/processo periodo osservato

data di rilevazione

indicatore usato

Valore misurazione

Differenza/ scostamento

Progressi o criticità

1 Costruzione di un curricolo verticale attraverso la predisposizione di una programmazione per competenze Ita.mate,lingue 2

3 Incremento di Laboratori/ classe nei plessi carenti di spazi / laboratori 4Predisposizione di attività didattiche con metodologie alternative 5 Incremento di azioni costruttive per contrastare episodi problematici

8 Incremento della formazione

9Predisposizione di gruppi di lavoro per mettere a punto strategie e percorsi di apprendimento e prove strutturate comuni

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In caso di criticità, quantitative o qualitative, è necessario rivedere la pianificazione per modifiche e aggiustamenti.

4. ANALISI/VALUTAZIONE DEI RISULTATI (RIESAME)

d) Osservare, valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di miglioramento Passo 1: valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV Analizzare periodicamente (almeno una volta all’anno) criticamente i risultati ottenuti in relazione a quelli attesi ed indicare eventuali proposte di modifiche e/o integrazioni. Se ci fosse qualcosa da cambiare, si torna alla fase di pianificazione (fase 1)

Passo 2: descrivere i processi di condivisione iniziale del piano all’interno della scuola (e in coerenza con la tabella 6 e 7)

tab. 14a - condivisione del piano di miglioramento (azioni e risultati)

tempi occasione destinatari aspetti principali documento

tab. 13 a- valutazione degli esiti - traguardo/priorità 1

traguardo da RAV

indicatore data esito atteso esito registrato

differenza/scostamento

proposte

Risultati scolastici

Item elaborati per la valutazione oggettiva delle prove. Risultati ottenuti in prove strutturate comuni. Numero docenti che sperimentano la metodologia.

Riduzione delle percentuali di studenti collocati nelle fasce di voto basse e conseguente aumento delle percentuali nelle fasce di voto più alte

Risultati nelle prove standardizzate nazionali

Promuovere attività volte a rafforzare e incrementare competenze in matematica con iniziative di recupero e potenziamento

Riduzione percentuali di alunni collocati nei livelli 1 e 2 prove di matematica e di conseguenza aumento delle percentuali nei livelli 3,4 e 5.

Risultati nelle prove standardizzate nazionali

Promuovere attività volte a rafforzare e incrementare competenze in lingua madre con iniziative di recupero e potenziamento

Riduzione della varianza fra le classi in italiano e matematica

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destinatari interni

collegio Novembre2017

Collegio Docenti Pianificazione azioni previste

PdM

studenti

consiglio istituto Dicembre 2017

Consiglio

…..

destinatari esterni

istituzioni/partner

enti locali

web Genn 2017

Passo 3: descrivere le modalità di diffusione dei contenuti e dei risultati – anche parziali - del piano sia all’interno che all’esterno (nel piano triennale, nel piano di attività, negli OOCC, nel sito, nel portale unico, ….)

tab. 14b - diffusione del piano di miglioramento (azioni e risultati)

tempi occasione destinatari aspetti principali documento

destinatari interni

collegio 06/2018 Collegio Docenti Raccolta dati e analisi -Valutazione

PdM Manuale monitoraggi e riesami 2017/18

destinatari interni/esterni

consiglio istituto 06/2018 Consiglio Docenti /genitori

Raccolta dati e analisi -Valutazione

Manuale monitoraggi e riesami 2017/18

…..

destinatari esterni

istituzioni/partner

enti locali web 06/2018

11 Finalità della legge e compiti della scuola

Creare valore pubblico come efficacia della scuola in termini di effetto sull’apprendimento degli alunni e come occasione di sviluppo professionale e di benessere per tutti gli utenti. Finalità da tradurre in obiettivi operativi concreti e in un insieme di attività e compiti:

• fare dell’apprendimento permanente una realtà;

• migliorare la qualità e l’efficienza dell’istruzione e della formazione per innalzare i livelli di apprendimento degli alunni;

• sostenere il successo formativo di tutti gli alunni attraverso lo sviluppo di competenze come capacità di mobilitare abilità e conoscenze in contesti anche nuovi e la predisposizione intenzionale di occasioni per accrescere l’autostima, il senso di autoefficacia, la motivazione ad apprendere, gli stili cognitivi;

• promuovere l’equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva favorendo l’ascolto, il rispetto, la tolleranza, la cooperazione e la solidarietà;

• incoraggiare l’innovazione e la creatività a tutti i livelli di istruzione e formazione

35

12 Obiettivi prioritari adottati dalla scuola fra quelli indicati dalla legge

• miglioramento delle competenze linguistiche e logico matematiche con evidenze anche nei risultati degli esiti scolastici e nelle prove standardizzate in tutte le classi per ridurre anche differenze significative negli esiti;

• riduzione degli abbandoni e della dispersione scolastica;

• rafforzamento di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento

all'alimentazione e al benessere psico-fisico generale;

• potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura dei linguaggi teatrali, motori e musicali;

• valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace;

• organizzazione di attività didattiche con metodologie alternative;

• incremento di azioni costruttive per la promozione delle competenze di cittadinanza.

13 SCELTE DI PIANIFICAZIONE CURRICULARE:

13.1 IL CURRICOLO D’ISTITUTO

Analisi dei bisogni e attese dell’utenza

Il sistema scolastico e formativo del nostro Paese e, conseguentemente del nostro Istituto, si inserisce in contesti socio-culturali profondamente mutati in un tempo relativamente breve. L’apprendimento scolastico non è che una delle molteplici esperienze di formazione per bambini e adolescenti, che si muovono in scenari educativi eterogenei. La comunità professionale della scuola è chiamata al difficile compito di definire un percorso coerente e progressivo che, da un lato fornisca alle nuove generazioni la capacità di ricercare il senso della conoscenza per ridurre le frammentazioni dei saperi; dall’altro ponga al centro dell’azione educativa l’individuo in quanto tale con i suoi bisogni, le sue inclinazioni, le sue diversità. Quindi costruire una scuola di eccellenza, nel senso di saper rispondere in modo ottimale alle necessità educative di tutti gli allievi.

Competenze chiave

Nel perseguire il successo formativo di tutti gli alunni, l’Istituto fa riferimento alle otto competenze chiave per l’apprendimento permanente descritto dal Quadro di riferimento europeo allegato alla Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio Europeo del 18 dicembre 2006. Le “competenze chiave”, da noi riprese come obiettivi generali dell’azione educativa della scuola, sono quelle che contribuiscono alla realizzazione personale, all’inclusione sociale, alla cittadinanza attiva e all’integrazione:

- Comunicazione nella madrelingua

- Comunicazione nelle lingue straniere

- Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

- Competenza digitale

- Imparare ad imparare

- Competenze sociali e civiche

- Spirito di iniziativa e intraprendenza

- Consapevolezza ed espressione culturale

e concorrono :

• all’apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base;

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• all’acquisizione degli strumenti di pensiero necessari per apprendere e selezionare le informazioni (problem solving)

• alla progettazione di ambienti di apprendimento idonei ai bisogni diversi degli alunni e di percorsi di apprendimento finalizzati all’acquisizione di competenze;

• alla messa in atto di strategie pedagogico – didattiche nell’ottica della life long educati on e dell’approccio sistemico (collaborazione tra agenzie educative) Competenze di cittadinanza

Nell'ambito del Decreto n.139 del 22 agosto 2007 "Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione" sono state individuate le otto competenze chiave di cittadinanza (sotto elencate) che ogni cittadino dovrebbe possedere dopo aver assolto al dovere di istruzione. Il modo in cui tali competenze vengono definite le caratterizza come competenze di tipo “trasversale” che richiedono conoscenze e abilità non riconducibili a un unico asse culturale, né tanto meno a una singola disciplina o materia scolastica. Al contrario, esse sembrano richiedere il concorso di conoscenze disciplinari diverse e di abilità di tipo diverso, relative alla comunicazione, all’interazione sociale, alla costruzione di progetti individuali sia nello studio che nella vita lavorativa.

• Operatività su fonti

• Autoregolazione

• Osservanza delle regole/cooperativista

• Progettualità/agiti

13.2 EDUCAZIONE ALLE PARI OPPORTUNITÀ E PREVENZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE

L’azione individuata per la realizzazione di interventi di educazione alle pari opportunità nella scuola e per la prevenzione di fenomeni di violenza e uso consapevole delle nuove tecnologie è sostenuta da alcune linee d’intervento specificamente indirizzate all’ambito educativo. È un progetto integrato promosso da diversi enti per la diffusione delle pari opportunità e, nello specifico, del rispetto delle diversità, della prevenzione della violenza e dell’uso consapevole delle nuove tecnologie La scuola è il principale ambito in cui poter promuovere, nell’ambito della crescita e dello sviluppo formativo, i principi di pari opportunità e rendere consapevoli tutti/e l’importanza di una società più equa e solidale. Per questo la scuola annualmente intraprende percorsi formativi specifici e adattati ai differenti gradi d’insegnamento. Si svilupperanno iniziative formative in materia di pari opportunità, di contrasto alle discriminazioni, al bullismo ed al cyber bullismo. Rispetto della diversità, prevenzione della violenza e uso consapevole delle nuove tecnologie mediante progetti integrati e collaborazioni con associazioni e polizia postale. Fondamentale poi è il passaggio dalla comunicazione all'educazione per imparare a vivere meglio. Educare alle pari opportunità è possibile attraverso progetti che hanno come obiettivo l'abbattimento degli ostacoli che ancora oggi appannano il principio della parità tra uomo e donna nella società e nel mondo del lavoro.

13.3 INSEGNAMENTO LINGUA INGLESE NELLA SCUOLA PRIMARIA

Attualmente l’insegnamento della lingua inglese nella nostra scuola primaria è assicurato utilizzando docenti abilitati all’insegnamento in qualità di specialisti e di docenti specializzati; l’insegnamento è previsto anche nella scuola dell’infanzia. Oltre all’impiego di docenti abilitati all’insegnamento dell’inglese nella relativa classe di concorso sarebbe auspicabile il ricorso all’assunzione di docenti madrelingua oppure, in esternalizzazione, all’affidamento ad agenzie esterne per la preparazione degli alunni all’acquisizione di certificazione europee quali Starter e Ket e per l’ampliamento di attività in CLIL

37

Con le risorse in organico verrà rafforzato l’insegnamento della lingua inglese attraverso: teatro in lingua inglese, certificazioni europee, attività di CLIL.

13.4 AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

L'organizzazione di spazi e tempi risponde, in generale, alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali, gestiti in modo flessibile, sono usati da un buon numero di classi. La scuola incentiva l'utilizzo di modalità didattiche innovative. Gli studenti lavorano in gruppi, utilizzano le nuove tecnologie, realizzano ricerche o progetti. L’Istituto si pone come obiettivo la riqualificazione e la ristrutturazione di spazi comuni al fine di creare ambienti alternativi e gradevoli anche dal punto di vista estetico, utilizzando il concetto di “ristrutturazione mentale “che è fondamentale per ripensare la scuola e per cambiare l’esistente. “The third teacher” (il terzo educatore) è l’ambiente educativo, nel nostro caso l’edifico scolastico con i suoi spazi attrezzati e i materiali di supporto all’apprendimento, un luogo quindi da vivere e da abitare. Particolare attenzione viene destinata alla dimensione relazionale attraverso la promozione di competenze trasversali e di cittadinanza attiva. DIMENSIONE ORGANIZZATIVA Fra gli incarichi indicati nel Piano di attività, riconosciuti dal Collegio Docenti e previsti in Contrattazione, per la scuola secondaria sono individuati responsabili di laboratorio (scienze- linguistico - biblioteca- palestre) oltre che una figura strumentale preposta all'Area Multimedialità. Nei plessi viene nominato un referente per ciascun laboratorio informatico. Nella scuola primaria a inizio anno si stende una programmazione di plesso che prevede l'organizzazione oraria degli spazi.

DIMENSIONE METODOLOGICA I docenti dell’Istituto hanno nel tempo acquisito competenze rivolte all'inclusione, all'integrazione (CCA, Metodo Feuerstein, Cooperative learning…Programmazione per competenze, Italiano come L2…) e all'uso di tecnologie informatiche (molte classi con Lim e laboratori attrezzati).

13.5 INCLUSIONE E INTEGRAZIONE

Dall’anno scolastico 2016/2017 la scuola secondaria di primo grado Parini è parte dell’istituzione. Questa nuova realtà è perfettamente armonizzata al contesto del neonato istituto, ubicata in un quartiere popolare alla periferia sud della città è anche vicinissima alla scuola primaria più grande dell’istituto e suo bacino d’utenza. Anch’essa si contraddistingue per alcuni requisiti comuni a tutta l’istituzione: INCLUSIONE, intesa come volontà di accogliere ciascuno studente e di farlo sentire parte integrante di un “tutto”, andando incontro alle sue molteplici esigenze, attraverso percorsi di apprendimento personalizzati; AUTONOMIA, intesa come obiettivo-chiave da promuovere per far sì che ogni allievo acquisisca, oltre a un necessario bagaglio di conoscenze realmente spendibili nei diversi contesti di vita futura, graduale sicurezza nella costruzione di sé e nella percezione dei propri doveri di cittadino.

Il punto di forza del nostro Istituto Comprensivo è l’inclusione intesa come “piattaforma della cittadinanza”, in modo che ciascuna persona abbia la possibilità di esercitare diritti e doveri come modalità ordinaria. L’inclusione interviene sul contesto oltre che sul soggetto. In altri termini, inclusività implica l’abbattimento di quelli che vengono chiamati “ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione”. Una scuola inclusiva progetta se stessa e tutte le sue variabili e articolazioni per essere aperta a tutti; ne consegue che l’inclusività non è uno status ma un processo in continuo divenire. L’intento della nostra Istituzione, come sancito dalla Costituzione, è quello di garantire e promuovere la dignità e l’uguaglianza di tutti gli studenti “senza distinzione di sesso, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, impegnandosi a rimuovere gli ostacoli di qualsiasi natura che possano impedire il pieno sviluppo della persona umana”. La nostra Offerta Formativa assume quindi come obiettivo fondamentale l’educazione ad una cittadinanza attiva, promuove azioni ed esperienze di civiltà e democrazia e si attiva per accogliere tutte le diversità.

38

Particolare attenzione viene posta all’accoglienza degli alunni BES. Il nodo fondamentale è quello di una didattica davvero inclusiva, centrata sui bisogni e sulle risorse personali, che riesca a rendere ciascun alunno protagonista dell’apprendimento qualunque siano le sue capacità, le sue potenzialità e i suoi limiti. Va favorita, pertanto, la costruzione attiva della conoscenza, attivando le personali strategie di approccio al “sapere”, rispettando i ritmi e gli stili di apprendimento e assecondando i meccanismi di autoregolazione. Nella logica dell’ICF si sottolinea che le difficoltà degli studenti – siano esse di tipo funzionale o socio economico-culturale – non sono assolute e/o non "risiedono" in essi stessi, ma nell'incontro tra le caratteristiche dello studente e l'ambiente, sia extrascolastico che scolastico: il contesto sociale, i docenti, le loro modalità e le loro richieste, le risorse disponibili, e così via. La Direttiva richiama l’attenzione della scuola ad una ampia gamma di situazioni che richiedono capacità di lettura pedagogica, di analisi e di specifici interventi. L’individuazione dell’alunno come persona in situazione di BES rientra pertanto nell’ambito pedagogico, quindi prerogativa della scuola, la quale deve rispondere ai bisogni di personalizzazione, in base alle caratteristiche individuali, sociali o funzionali degli studenti. La scuola garantisce quindi un’inclusione proficua e partecipata di ogni singolo alunno nella consapevolezza che la presenza di allievi diversamente abili è fonte di costante arricchimento e di crescita per l’intera comunità scolastica. Nell’istituto sono presenti 61 alunni certificati HC, due dei quali sensoriali, tutti gli altri con disabilità psico-fisiche. Vi sono inoltre 60 ragazzi certificati DSA e 150 EES. Gli allievi tutti sono ben inseriti nel tessuto scolastico e nella realtà delle proprie classi. Partecipano con entusiasmo alle attività proposte e sono sensibili all’integrazione dei ragazzi con difficoltà. Le famiglie collaborano in modo fattivo con gli insegnanti e condividono i loro intenti educativi.

Ogni anno vengono attivati per tutti i docenti corsi di formazione interna e/o esterna sui temi di inclusione e integrazione e sulle disabilità presenti nella scuola. Lo scopo è quello di promuovere modalità di formazione affidate alla partecipazione degli insegnanti, coinvolti non come semplici destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità didattiche orientate all’integrazione efficaci nel normale contesto del fare scuola quotidiano.

PAI SCUOLA DELL’INFANZIA (VEDI ALLEGATO) PAI SCUOLA PRIMARIA (VEDI ALLEGATO) PAI SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO (VEDI ALLEGATO)

13.6 DISPERSIONE

La dispersione scolastica è un fenomeno complesso nel quale convergono degrado sociale, disagio economico o povertà culturale. Esso è inoltre prodotto dalla perdita di efficacia dei diversi ambienti educativi: la famiglia, i luoghi di aggregazione sociale e la scuola. In quest’ultima, la dispersione scolastica non si manifesta ed identifica unicamente con l’abbandono, ma anche, e spesso prima di tutto, con l’insuccesso scolastico, che genera disaffezione, disinteresse, demotivazione, noia, disturbi comportamentali, prodromi del distacco e dell’abbandono scolastico. Da sempre l’attenzione alla prevenzione della dispersione scolastica è tratto caratterizzante del nostro Istituto. Attraverso progetti, percorsi di orientamento, di recupero e di potenziamento, accordi di rete e una didattica includente la nostra scuola, come comunità, opera al fianco di ogni alunno e di ogni famiglia con le seguenti finalità:

✓ promuovere percorsi didattici, strategie individualizzate di prevenzione dell’insuccesso scolastico, organizzazione didattica flessibile che tendano a raggiungere l’innalzamento del successo scolastico per evitare e ridurre la dispersione.

✓ favorire l’integrazione socio-affettiva-culturale degli alunni in un clima di permanente accoglienza stimolare motivazioni forti per un apprendimento significativo e gratificante

✓ colmare gli svantaggi, recuperare carenze cognitive e di abilità linguistico-espressive ✓ elevare professionalmente le competenze psico-pedagogico-didattiche dei docenti ✓ pianificare e individualizzare l’apprendimento

39

✓ elaborare strategie unitarie e interventi condivisi della comunità scolastica( istituto comprensivo) e ambientale( scuola- famiglia- territorio)

per raggiungere i seguenti obiettivi: ➢ fornire una proposta concreta di primo intervento e di strumenti operativi per gli alunni a rischio di

dispersione scolastica ➢ creazione di un osservatorio sulla dispersione al fine di raccogliere, tabulare, analizzare i dati, ricercare e

proporre soluzioni. ➢ individuare gli elementi di disagio e potenziare l’offerta formativa ➢ rimuovere i fattori della dispersione migliorando l’organizzazione ➢ creare situazioni positive che coinvolgano favorevolmente gli alunni.

13.7 LA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

La valutazione è disciplinata dalla Legge 30 ottobre 2008, n. 169 che, all’art. 1 comma 6, asserisce che una valutazione adeguatamente formativa e di qualità non rileva solamente gli esiti, ma pone attenzione soprattutto ai processi formativi dell’alunno, è strettamente correlata alla programmazione delle attività e agli obiettivi di apprendimento. Si realizza attraverso l’osservazione continua e sistematica dei processi di apprendimento formali e informali, documenta la progressiva maturazione dell’identità personale, promuove una riflessione continua dell’alunno come autovalutazione dei suoi comportamenti e percorsi di apprendimento. Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti degli alunni BES, i docenti tengono conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verificano quanto le competenze maturate siano essenziali al proprio progetto di vita. La valutazione degli apprendimenti viene formulata sulla base degli indicatori delle competenze stabiliti collegialmente nei curricoli disciplinari d’Istituto, secondo le “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” 2012. Essa pone l’attenzione:

- alle potenzialità e alle attitudini dei singoli - ai processi cognitivi di apprendimento dell’individuo - alla corrispondenza con la programmazione (modificabile in itinere) - all’utilizzo di diversi strumenti / tipologie di verifica - all’utilizzo di verifiche diversificate, adeguate ai livelli di competenza - all’identificazione delle difficoltà per poter rimodulare gli interventi di recupero e consolidamento

attraverso l’attività in piccolo gruppo - all’organizzazione flessibile in base alle esigenze degli alunni emerse dalle valutazioni proposte - alla riprogettazione sulla base dei risultati emersi

13.7.1 La valutazione per la scuola dell’infanzia

Per non disperdere il lavoro compiuto nel triennio e soprattutto nell' "anno ponte", nella logica della continuità tra Scuola dell'Infanzia e Scuola Primaria, nonché per dare significato alla costruzione del curricolo verticale, le insegnanti della Scuola dell'Infanzia compilano un "Documento di passaggio” dove sono definiti, per ogni campo di esperienza, i traguardi per lo sviluppo delle competenze che la/o bambina/o ha raggiunto, pienamente o in parte, e quelli ancora da raggiungere.

13.7.2 Valutazione scuola primaria

a) Criteri per l’attribuzione dei voti numerici espressi in decimi per la scheda di valutazione

voto giudizio Descrittori /indicatori

Eccellente raggiungimento di tutti gli obiettivi disciplinari. Padronanza e articolato possesso delle abilità e delle conoscenze disciplinari e della loro rielaborazione in

40

10 ECCELLENTE un'ottica interdisciplinare. Padronanza di tutte le procedure e metodologie disciplinari. Capacità di esprimere valutazioni ed elaborazioni sintetiche personali.

9

OTTIMO

Completo raggiungimento di tutti gli obiettivi disciplinari. Sicuro possesso delle abilità e delle conoscenze disciplinari. Capacità di spiegare il contenuto degli apprendimenti. Padronanza delle fondamentali procedure e delle metodologie disciplinari. Capacità di servirsi degli apprendimenti in contesti diversi.

8

BUONO

Buon raggiungimento di tutti gli obiettivi disciplinari. Completa acquisizione delle conoscenze e delle abilità di base. Adeguata autonomia nell'applicare procedure e metodologie disciplinari. Adeguata capacità di servirsi degli apprendimenti in contesti diversi.

7

DISCRETO

Discreto raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Acquisizione stabile delle conoscenze e delle abilità di base fondamentali. Discreta autonomia nell'applicare procedure e metodologie disciplinari. Capacità di rielaborazione delle conoscenze non sempre sicura.

6

SUFFICIENTE

Raggiungimento degli obiettivi disciplinari strumentali. Acquisizione essenziale e/o non sempre stabile delle conoscenze e delle abilità di base fondamentali. Sufficiente autonomia nell'applicare procedure e metodologie disciplinari. Gli apprendimenti sono ancora fragili e parziali, con incertezze nell'uso dei linguaggi specifici e degli strumenti.

5

NON

SUFFICIENTE

Parziale raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Parziale acquisizione di abilità e conoscenze, con difficoltà dei linguaggi specifici e degli strumenti. Non si registrano progressi apprezzabili

b) Giudizio globale intermedio e finale sui progressi nell'apprendimento, nello sviluppo personale e sociale.

Sul retro della scheda di valutazione vi è uno spazio in cui i docenti sono tenuti ad esprimere un giudizio globale

sui progressi cognitivi e socio-relazionali che l’alunna/o ha evidenziato nel suo percorso formativo, allo scopo di

porre in risalto le “conquiste” di abilità, via via sempre più complesse - trasversali a tutte le discipline - o le

eventuali problematiche da superare.

RILEVAZIONE DEI PROGRESSI NELL’APPRENDIMENTO NELLO SVILUPPO PERSONALE E SOCIALE DELL’ALUNNO

VALUTAZIONE INTERMEDIA /FINALE

Livello di apprendimento raggiunto:

Sviluppo personale:

Sviluppo sociale:

Comportamento:

Il profilo sintetico riportato nel documento di valutazione viene definito in base a fasce di giudizi relative a tre

ambiti:

- livello di apprendimento raggiunto, inteso come acquisizione di abilità operative (esplorazione, progettazione, organizzazione, studio, ricerca), come padronanza di conoscenze e linguaggi, come sviluppo di competenze comunicative ed espressive.

- sviluppo personale, inteso come maturazione di una consapevole identità personale, autostima, progressivo autocontrollo delle condotte socio-affettive ed emotive, senso di responsabilità, progressiva costruzione del pensiero critico.

41

- sviluppo sociale, inteso come modalità ed atteggiamenti nei rapporti interpersonali e nelle relazioni sociali, come capacità di iniziativa e di scelte consapevoli, come motivazione ed impegno personale a capire e ad operare costruttivamente.

- comportamento, prende in esame tre aspetti dello sviluppo del bambino durante il suo percorso formativo: rispetto verso se stesso, rispetto verso gli altri, rispetto verso l'ambiente che lo circonda.

13.7.3 La valutazione per IRC

La competenza religiosa è ricondotta nelle INDICAZIONI nazionali per il curricolo IRC (DPR 11 Febbraio 2010)

nell'asse dei linguaggi e le competenze di base devono tenere verso il conseguimento delle COMPETENZE CHIAVE.

- Sa collegare e rielaborare i contenuti in forma personale. - È in grado di effettuare collegamenti interdisciplinari - Usa trasversalmente le competenze acquisite. - Usa in modo autonomo e personale, nei diversi contesti didattici, le competenze

acquisite.

OTTIMO

- Sa riflettere sui dati e collegare i contenuti. - Sa collegare un testo alla propria esperienza e compiere collegamenti

interdisciplinari. - Coglie il significato e si interroga sul valore delle conoscenze e delle competenze

acquisite.

DISTINTO

- Ha acquisito i contenuti in forma corretta. - Se guidato collega le competenze acquisite alla propria esperienza. - Inizia ad usare autonomamente, in contesti didattici simili, le conoscenze e le

competenze acquisite.

BUONO

- Ha assimilato solo in buona parte i contenuti - Ha acquisito i livelli minimi delle competenze richieste - Non usa pienamente e con autonomia le conoscenze e le competenze

SUFFICIENTE

- Non ha la padronanza delle conoscenze e delle abilità - Non ha acquisito sufficientemente le competenze indispensabili al

raggiungimento dei livelli minimi richiesti - Ha difficoltà nello svolgimento autonomo di un lavoro

NON

SUFFICIENTE

13.7.4 La valutazione IRC per la scuola secondaria di 1° Grado

Scala di valutazione degli apprendimenti

OTTIMO DIECI Conoscenza approfondita e sicura

DISTINTO NOVE Conoscenza ampia

MOLTO BUONO OTTO Conoscenza discreta

BUONO SETTE Conoscenza essenziale

SUFFICIENTE SEI Conoscenza superficiale

NON SUFFICIENTE CINQUE Conoscenza lacunosa o molto lacunosa

42

13.7.5 Valutazione per la scuola Secondaria di 1° Grado

L’art. 3 è dedicato alla valutazione degli alunni della scuola secondaria di I grado: si legge al comma 1 che la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti e del comportamento degli alunni viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, riportati in lettere nei documenti di valutazione, ai sensi dell’articolo 2, secondo comma, e dell’articolo 3, secondo comma, del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169. Nel comma 4 dello stesso articolo si ribadisce ancora una volta che: “le scuole si impegnano nel corso dell’anno ad assicurare ad ogni studente, in particolare in presenza di carenze di programmazione, a migliorare l’efficacia dell’apprendimento, anche ricorrendo alla flessibilità riconosciuta all’autonomia scolastica, in modo da rendere possibile per ogni studente i traguardi di competenza previsti. La valutazione del comportamento, attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe, concorre, come il voto delle altre discipline, alla determinazione della media complessiva dei voti.

Criteri per la determinazione del voto per ciascuna disciplina sulla scheda di valutazione

VOTO DESCRITTORI

10 Preparazione eccellente, che indica il completo raggiungimento degli obiettivi; autonoma e personale rielaborazione dei contenuti, capacità di approfondimento e di collegamenti interdisciplinari

9 Preparazione ottima, che indica il pieno raggiungimento degli obiettivi e una buona capacità di rielaborazione e riflessione personale

8 Preparazione molto buona, che indica il raggiungimento degli obiettivi e la padronanza di adeguati strumenti applicativi

7 Preparazione buona, che indica il più che sufficiente raggiungimento degli obiettivi e la discreta padronanza di adeguati strumenti applicativi

6 Preparazione sufficiente, che indica il raggiungimento degli obiettivi in modo elementare, con l'acquisizione di conoscenze ed abilità di base

5 Preparazione lacunosa ed incompleta, che indica il parziale raggiungimento degli obiettivi, con carenze nell'acquisizione di conoscenze ed abilità di base

4 Preparazione gravemente insufficiente, che indica il mancato raggiungimento degli obiettivi minimi con numerose carenze nell'acquisizione di conoscenze ed abilità di base

Schema di valutazione del comportamento nella Scuola Secondaria di primo grado

Normativa di riferimento:

• D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249, modificato dal D.P.R.21 novembre 2007 n. 235;

• D.P.R. 122/2009, Legge 169/2008

• Legge 107/2015 e D. Lgs62/2017

Secondo l’art.2, comma 5 del D.Lgs.62/2017, “La valutazione del comportamento dell'alunna e dell'alunno viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione”. Per formulare il suddetto giudizio di terrà conto per ogni singolo allievo di:

- senso di responsabilità - rispetto verso il personale docente e non docente - rispetto verso i compagni

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- rispetto delle regole di classe - puntualità nel rispetto delle consegne - precisione nella gestione del materiale scolastico - puntualità e regolarità nella presenza

Giudizio di comportamento

1^ quadrimestre

L’alunno/a è consapevole e responsabile, rispetta sempre le regole della convivenza civile

L’alunno/a è responsabile, rispetta le regole della convivenza civile

L’alunno/a non è sempre responsabile e rispettoso delle regole della convivenza civile

L’alunno/a si comporta in modo poco adeguato ai contesti educativi, è poco rispettoso delle regole della convivenza

civile

L’alunno/a non rispetta le regole della convivenza civile ed è un costante elemento di disturbo per il normale

svolgimento della vita scolastica.

Partecipa in modo attivo e costruttivo, con interesse e impegno costanti e apportando spunti personali.

Partecipa in modo attivo, con interesse e impegno appropriati.

Partecipa in modo settoriale, con interesse e impegno discontinui.

La partecipazione è limitata, l’interesse e l’impegno sono superficiali e dispersivi

La partecipazione è scarsa, l’interesse e l’impegno molto limitati ( o nulli)

Aggiungere questo campo solo se significativo

La frequenza è stata saltuaria

La frequenza è stata molto scarsa

Giudizio descrittivo

Al termine del primo quadrimestre l’alunno/a evidenzia un metodo di studio

autonomo e produttivo

organizzato

non sempre efficace

poco autonomo

dispersivo e poco efficace

Rispetto alla situazione di partenza i progressi registrati sono:

significativi

costanti

accettabili

discontinui

limitati

Il livello di consapevolezza è pieno

soddisfacente

accettabile

limitato

non ancora raggiunto

44

2^ quadrimestre

L’alunno/a è consapevole e responsabile, rispetta sempre le regole della convivenza civile

L’alunno/a è responsabile, rispetta le regole della convivenza civile

L’alunno/a non è sempre responsabile e rispettoso delle regole della convivenza civile

L’alunno/a si comporta in modo poco adeguato ai contesti educativi, è poco rispettoso delle regole della convivenza

civile

L’alunno/a non rispetta le regole della convivenza civile ed è un costante elemento di disturbo per il normale

svolgimento della vita scolastica.

Partecipa in modo attivo e costruttivo, con interesse e impegno costanti e apportando spunti personali.

Partecipa in modo attivo, con interesse e impegno appropriati.

Partecipa in modo settoriale, con interesse e impegno discontinui.

La partecipazione è limitata, l’interesse e l’impegno sono superficiali e dispersivi

La partecipazione è scarsa, l’interesse e l’impegno molto limitati ( o nulli)

La consapevolezza del percorso svolto ed dei risultati ottenuti risulta completa

adeguata

accettabile

incerta

scarsa

Aggiungere questo campo solo se significativo: La frequenza è stata saltuaria

La frequenza è stata molto scarsa

Giudizio descrittivo Al termine dell’anno scolastico( o del triennio) l’alunno evidenzia un metodo di studio

autonomo

(sufficientemente) organizzato

non sempre efficace

poco autonomo

dispersivo e poco efficace

Rispetto alla situazione di partenza i progressi nello sviluppo personale, culturale e sociale sono

significativi

costanti

accettabili

discontinui

molto limitati

Il livello globale degli apprendimenti risulta molto buono/ottimo

buono

adeguato

non del tutto raggiunto

scarso

Esame di stato conclusivo del primo ciclo dell'istruzione

Ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione Gli articoli 6 e 7 del decreto legislativo n. 62/2017 individuano le modalità di ammissione all'esame di Stato

conclusivo del primo ciclo di istruzione delle alunne e degli alunni frequentanti scuole statali e paritarie. In sede di scrutinio finale, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, l'ammissione all'esame di Stato è disposta, in via generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline e avviene in presenza dei seguenti requisiti:

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a) aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti;

b) non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all'esame di Stato prevista dall'articolo 4, commi 6 e 9 bis, del DPR n. 249/1998;

c) aver partecipato, entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dall'Invalsi.

Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, a maggioranza e con adeguata motivazione, tenuto conto dei criteri definiti dal collegio dei docenti, la non ammissione dell'alunna o dell'alunno all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo, pur in presenza dei tre requisiti sopra citati.

Il voto espresso nella deliberazione di non ammissione all'esame dall'insegnante di religione cattolica o dal docente per le attività alternative - per i soli alunni che si avvalgono di detti insegnamenti - se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale.

In sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce, ai soli alunni ammessi all'esame di Stato, sulla base del percorso scolastico triennale da ciascuno effettuato e in conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel PTOF, un voto di ammissione espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali.

Il consiglio di classe, nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, può attribuire all'alunno un voto di ammissione anche inferiore a 6/10. Al termine della scuola primaria e secondaria di primo grado si individuano livelli di competenza (vedi tabelle)

A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze

e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni

consapevoli.

B – Intermedio

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di

sa-per utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base

L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità

fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

D – Iniziale

L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note

Competenze scuola primaria

Profilo delle competenze Competenze chiave

Discipline coinvolte Livello

1 Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Competenze in madre lingua e lingua di istruzione

Tutte le discipline con particolare attenzione a:

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2 È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.

Comunicazione in lingua straniera

Tutte le discipline con particolare attenzione a:

3 Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico- tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali.

Competenze matematiche in scienza e tecnologia

Tutte le discipline con particolare attenzione a:

4 Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi

Competenze digitali Tutte le discipline con particolare attenzione a:

5 Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche

Imparare a imparare –consapevolezza – espressione culturale

Tutte le discipline con particolare attenzione a:

6 Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni.

Imparare a imparare

Tutte le discipline con particolare attenzione a:

7 Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco

–consapevolezza – espressione culturale

Tutte le discipline con particolare attenzione a:

8 In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musi cali che gli sono congeniali.

–consapevolezza – espressione culturale

Tutte le discipline con particolare attenzione a:

9 Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti

Spirito di iniziativa imprenditorialità

Tutte le discipline con particolare attenzione a:

10 Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri

Imparare a imparare competenze sociali e civiche

Tutte le discipline con particolare attenzione a:

11 Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

Competenze sociali e civiche

Tutte le discipline con particolare attenzione a:

12 Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come presupposto di un sano e corretto stile di vita

Competenze sociali e civiche

Tutte le discipline con particolare attenzione a:

13 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a :

Competenze scuola secondaria di I grado

Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello

1 Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Competenze in madre lingua e lingua di istruzione

Tutte le discipline con particolare attenzione a:

2 Nell’incontro con persone di diverse nazionalità È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione

Comunicazione in lingua straniera

Tutte le discipline con particolare attenzione a:

3 Le sue conoscenze matematiche e scientifico- tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti di realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero logico scientifico gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

Competenze matematiche in scienza e tecnologia

Tutte le discipline con particolare attenzione a:

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4 Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati e informazioni per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo

Competenze digitali Tutte le discipline con particolare attenzione a:

5 Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione e curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche

Imparare a imparare –consapevolezza – espressione culturale

Tutte le discipline con particolare attenzione a:

6 Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

Imparare a imparare

Tutte le discipline con particolare attenzione a:

7 Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere e apprezzare le diverse identità le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.

–consapevolezza – espressione culturale

Tutte le discipline con particolare attenzione a:

8 In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musi cali che gli sono congeniali.

–consapevolezza – espressione culturale

Tutte le discipline con particolare attenzione a:

9 Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. E’ disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

Spirito di iniziativa imprenditorialità Competenze sociali e civiche

Tutte le discipline con particolare attenzione a:

10 Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Orienta le proprie scelte in modo consapevole Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri

Imparare a imparare competenze sociali e civiche

Tutte le discipline con particolare attenzione a:

11 Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità

Competenze sociali e civiche

Tutte le discipline con particolare attenzione a.

12 Ha cura e rispetto di sé come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Competenze sociali e civiche

Tutte le discipline con particolare attenzione a:

13 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a :

Valutazione esterna degli apprendimenti

Il Servizio nazionale di Valutazione predispone ogni anno prove (INVALSI) per l’ambito linguistico e matematico, al fine di rilevare gli apprendimenti degli studenti frequentanti le classi seconda e quinta della scuola primaria e terza della scuola secondaria di primo grado. I risultati dei test cui verranno sottoposti gli alunni, oltre a contribuire a livello statistico al monitoraggio nazionale, permetteranno ai docenti dell’Istituto di acquisire informazioni sul livello d’ apprendimento raggiunto dalle proprie classi rispetto a parametri di tipo standardizzato.

13.8 ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA

SCUOLA PRIMARIA Curricolo di base (27 ore)

DISCIPLINA CL.1a CL.2 a CL.3 a CL.4 a - 5 a

48

ITALIANO 7 6 6 6

MATEMATICA 6 6 6 6

SCIENZE 2 2 2 2

STORIA 2 2 2 2

GEOGRAFIA 2 2 2 2

ED.MOTORIA 2 2 1 1

TECNOLOGIA 1 1 1 1

INGLESE 1 2 3 3

ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1

MUSICA 1 1 1 1

RELIG./ATT. ALT. 2 2 2 2

TOTALE 27 27 27 27

Curricolo di 30 ore Il curricolo a 30 ore nelle classi a tempo pieno viene così integrato:

per la classe prima e seconda

- 2 ore nell’ambito linguistico - 1 ora in ambito matematico

Per la classe terza, quarta e quinta

- 1 ora in ambito linguistico - 1 ora in ambito matematico - 1 ora ed. motoria

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Tutte le classi sono soggette alla riforma della scuola secondaria di primo grado e si conformano al modello scolastico unico previsto dalla legge 53/03 e dal D.L. 23/01/04, aggiornati dalle Circolari Ministeriali n. 100 dell’11/12/2008 e n. 4 del 15/01/2009.Secondo quanto recitano tali normative vigenti e l’Atto d’indirizzo emanato dal MIUR, per gli alunni della Scuola Secondaria di 1° grado è previsto un tempo scuola obbligatorio, che si articola su 30 ore settimanali. La scuola “PARINI” ha attuato, nel corrente anno scolastico, il seguente modello organizzativo: orario prolungato di 36 ore settimanali, risulta essere così articolato: Curricolo di base

MATERIE ORARIO ORDINARIO

ITALIANO 8

GEOGRAFIA-STORIA-CITTADINANZA COST 5

MATEMATICA E SCIENZE 7

INGLESE 3

2° lingua comunitaria FRANCESE 2

TECNOLOGIA 2

MUSICA 2

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ARTE E IMMAGINE 2

SCIENZE MOTORIE 2

RELIGIONE O ATTIVITA’ ALTERNATIVE 1

SERVIZIO MENSA 2

TOTALE ORE SETTIMANALI 36

13.9 CONTINUITÀ /ORIENTAMENTO

Pensare e progettare un “progetto di vita” mette inevitabilmente al centro della riflessione pedagogica il concetto di continuità educativa e didattica. In particolare nelle scienze educative il concetto di continuità fa riferimento ad uno sviluppo teorico sviluppo e ad una crescita dell’individuo da realizzarsi senza salti o lacune: ogni momento formativo deve essere legittimato da quello precedente, così da porsi come base su cui ricercare successive ipotesi educative, ricche di senso e di significato per un’autentica, olistica integrazione delle esperienze e degli apprendimenti. Così inteso, il termine continuità si riferisce al percorso formativo della persona, alla sua crescita graduale in una prospettiva evolutiva, alla costruzione curricolare verticale degli apprendimenti. Il nostro Istituto ha iniziato una riflessione circa la costruzione di un curricolo verticale che accompagni il bambino/alunno dalla scuola dell’infanzia al termine della secondaria di primo grado. Esiste un’altra accezione del termine, la cosiddetta continuità orizzontale, quella che prende vita dalle relazioni tra la scuola e tutti gli attori esterni ad essa, chiamati ad assumere un ruolo educativo e formativo. La stessa autonomia scolastica presuppone l’attivazione di collaborazioni tra la scuola e le agenzie formative presenti sul territorio: collaborazioni che devono necessariamente vedere realizzati percorsi condivisi in ambienti di apprendimento coerenti con il progetto curricolare unitario dell’Istituto. Particolare attenzione viene data alla collaborazione ed al coinvolgimento dei genitori.

L’orientamento scolastico – professionale degli alunni/e al termine della scuola secondaria di primo grado è visto

nel suo duplice aspetto, cioè formativo (come conoscenza di sé per l’autovalutazione) e informativo; esso poggia

fondamentalmente sullo specifico delle varie discipline articolandosi in una programmazione triennale ed è

collegato alla somministrazione di test vari relativi a preferenze e interessi professionali e alle attitudini, allo

scopo di pervenire a un consiglio orientativo da consegnare ai genitori delle classi terze della scuola secondaria

di I grado prima della data di iscrizione alle scuole secondarie di II grado.

Quanto sopra viene integrato con l’apporto informativo sulle scuole superiori del territorio tramite i loro delegati

e con quello di agenzie informative operanti sul territorio.

Criteri per la formazione delle classi prime scuola secondaria primo grado

• Richieste della famiglia, in primo luogo in caso di reciprocità di richiesta e in accordo con le indicazioni delle insegnanti della primaria

• Equa distribuzione di alunni da classi e scuole di provenienza

• Presenza di varie fasce di livello, definite sulla base delle valutazioni in uscita e delle indicazioni delle maestre

• Equa distribuzione di alunni HC

• Equa distribuzione di alunni in situazione di difficoltà o disagio

• Su segnalazione dei Consigli di classe e, valutate le eventuali incompatibilità, inserimento di alunni ripetenti provenienti anche da sezione diversa

50

• Eventuali segnalazioni da parte dei servizi sociali

• Gli alunni provenienti dall’estero saranno inseriti nelle classi dopo valutazione dei livelli di partenza e tenendo conto di: - Numero alunni della classe - Alunni stranieri già inseriti - Presenza di un insegnante di sostegno

14 RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA

14.1 REGOLAMENTI E PATTO DI CORRESPONSABILITÀ

14.1.1 Regolamento scuole dell’infanzia

Ingresso nella scuola • Per motivi di sicurezza, i genitori devono accompagnare i bambini nello spogliatoio, sostando nei locali

della scuola solo il tempo necessario alla consegna dei bambini. • Al mattino dalle 8.00 alle 8.30 non sono presenti tutte le insegnanti per lo slittamento dato dai turni. • I genitori sono invitati a non entrare nelle sezioni per non interrompere le attività. Per motivi igienico-

sanitari è vietato l’ingresso dei genitori nei locali mensa, nella cucina e nel bagno insegnanti. Entrata ORARIO D’ENTRATA: dalle 8.00 alle9.15 È fondamentale, al fine di garantire il regolare inizio delle attività, che gli alunni arrivino sempre in orario. Il ritardo abituale non giustificato verrà segnalato alla Direzione Didattica che prenderà i dovuti provvedimenti. Uscite il bambino sarà affidato solo ai genitori. Tramite DELEGA SCRITTA dei genitori (che in tal modo sollevano le insegnanti da ogni responsabilità) è possibile affidare i bambini ad altre persone maggiorenni. Sono previste tre modalità di uscita Ore 12.00 per i bambini che non si fermano a pranzo Ore 13.30 uscita per chi non si ferma nel pomeriggio e rientro dei bambini per il pomeriggio. Ore 16.25 uscita per tutti. In caso di uscita anticipata, durante la mattina, i genitori dovranno avvisare le insegnanti, dichiarando che ciò avviene sotto la loro responsabilità. Ritardi La scuola chiude entro le 16.25, Il ritardo abituale non giustificato verrà annotato dall’adulto presente e segnalato alla Direzione che prenderà i dovuti provvedimenti. Assenze In caso di assenza, i genitori sono pregati di informare le insegnanti. In caso di assenze prolungate e non giustificate, il bambino potrà essere depennato d’ufficio dalla Direzione Didattica perdendo quindi il diritto alla frequenza per tutto l’anno scolastico in corso. Mensa È necessario arrivare entro le ore 9.15; chi arriva dopo tale orario non potrà fermarsi a pranzo per quel giorno. Avvisando telefonicamente entro le 9.15 del ritardo ci si potrà fermare a pranzo.

14.1.2 Regolamento delle scuole primarie

L’orario di funzionamento di ogni ordine di scuola viene deliberato dal Consiglio di Istituto.

L’eventuale ritardo, dopo le 8.30, va giustificato dal genitore con firma nell’apposito registro presso i bidelli. Dopo 5 ritardi l’autorizzazione all’ingresso dovrà essere richiesta all’ufficio di segreteria. In caso di uscita anticipata, i genitori dovranno avvisare gli insegnanti, dichiarando che ciò avviene sotto la loro responsabilità e firmando apposito registro di classe. L’alunno sarà affidato solo al genitore. In caso di necessità è possibile affidare gli alunni ad altre persone solo con delega scritta dei genitori che in tal modo sollevano le insegnanti da ogni responsabilità. In ogni caso di variazione o necessità diverse si prega di avvisare telefonicamente gli insegnanti.

Mensa Gli alunni che non usufruiscono della mensa dovranno compilare il modulo di richiesta di sospensione

dell’orario presso gli insegnanti di classe. Gli alunni dovranno essere affidati ad adulti.

Assenze I genitori devono giustificare le assenze per scritto al rientro del proprio figlio.

51

Comunicazione scuola famiglia Gli insegnanti sono disponibili ad incontrare i genitori, oltre che durante le

normali riunioni previste, ogni martedì dalle 16.30 alle 18.30, previo appuntamento.

Le comunicazione scuola-famiglia avvengono attraverso l’uso del diario.

Ingresso L’accesso agli edifici scolastici è così disciplinato:

- i genitori previa autorizzazione degli insegnanti, - le persone esterne previa autorizzazione del Dirigente.

Compiti L’eventuale mancata esecuzione dei compiti deve essere giustificata per scritto.

Medicinali Gli insegnanti non possono somministrare medicinali, se non in casi gravi di effettiva necessità, su

richiesta della famiglia e indicazione certificata della modalità di somministrazione da parte del medico.

CONSIGLI VARI

Si raccomanda di osservare le principali regole igieniche: pulizia della persona, dei capelli degli indumenti: Al fine di evitare casi di pediculosi (pidocchi) si raccomanda di controllare le teste dei bambini, sottoponendoli eventualmente ad uno shampoo con gli appositi prodotti in commercio. In caso di infestazione è necessario effettuare il trattamento con gli appositi prodotti in commercio e, al rientro della scuola, il genitore dovrà autocertificare l’avvenuto trattamento.

14.1.3 Regolamento Scuola Secondaria di Primo Grado

Art.1 Orario delle lezioni L’orario scolastico settimanale è così stabilito: Ingresso ore 7,55 - Inizio lezioni mattino ore 8,00, termine lezioni mattino ore 13,25 Mensa ore 13,25 – 14,25. Inizio lezioni pomeriggio ore 14,25, termine lezioni pomeriggio ore 16,15. Art.2 Colloqui I colloqui con le famiglie si svolgeranno in almeno 2 incontri collegiali pomeridiani, uno per quadrimestre. Inoltre i colloqui potranno avvenire in seguito ad invito scritto degli insegnanti che fisseranno data e ora dell’incontro o su richiesta del genitore che desideri incontrare i singoli insegnanti in momenti diversi dagli incontri collegiali. Il Dirigente scolastico o chi ne fa le veci è a disposizione delle famiglie previo appuntamento. Art.3 Entrata e Uscita Gli insegnanti impegnati la prima ora nelle classi II e III accoglieranno gli alunni in classe o, in caso si renda necessario per motivi disciplinari, li accompagneranno in classe per un certo periodo, secondo quanto previsto dal Consiglio di Classe. I docenti delle classi I, invece, accoglieranno i ragazzi in cortile e li accompagneranno in classe. I docenti dell’ultima ora sono tenuti ad accompagnare la classe fino ai cancelli di uscita. L’ingresso alle ore successive alla prima è concesso solo eccezionalmente per motivi di salute, per motivi di famiglia o per esenzione da specifiche discipline, e va opportunamente giustificato. Art. 4 Uscite anticipate La richiesta di uscita anticipata deve essere scritta sul diario dello studente dal genitore. L’uscita dall’edificio avviene con accompagnamento di un genitore o di persona maggiorenne delegata per iscritto dal genitore che, al prelievo, dovrà firmare un apposito registro. Qualora l’uscita anticipata si rendesse necessaria per indisposizione o infortunio, la scuola avvertirà telefonicamente i genitori. L’uscita anticipata o posticipata per assemblee sindacali o per altri motivi sarà comunicata alle famiglie per iscritto. Art. 5 Giustificazione delle assenze e dei ritardi

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Gli alunni che si assentano o che si presentano in ritardo sono obbligati, al rientro in classe, a esibire giustificazione scritta. Nei confronti degli alunni frequentemente assenti o spesso in ritardo, i Consigli di classe intraprenderanno i dovuti provvedimenti, a cominciare dall’avviso scritto alle famiglie da parte del coordinatore di classe. Art. 6 Cambio dell’ora Al cambio d’ora gli studenti devono rimanere nella propria classe. Sarà cura dei docenti avvicendarsi tra le classi il più celermente possibile. Gli alunni attenderanno l’insegnante predisponendo i materiali e i sussidi per le attività dell’ora successiva. Gli studenti devono attendere in classe il docente che li accompagnerà in palestra o in laboratorio o in mensa. Art. 7 Uscite dalla classe L’uscita dalle classi è consentita solo per giustificati motivi e per non più di un alunno alla volta durante la seconda o la terza, la quinta ora e durante la prima ora del rientro pomeridiano. Durante le altre ore l’uscita dalle classi sarà consentita solo in caso di effettiva necessità. Non è consentito agli alunni accedere alla sala professori se non autorizzati da un insegnante. Art. 8 Intervallo Gli insegnanti in servizio alla quarta ora svolgono assistenza durante l’intervallo. L’intervallo si svolge nei corridoi o in cortile rispettando i turni prestabiliti. In caso di maltempo il cortile non sarà utilizzato. È vietato correre o rincorrersi per i corridoi e per le scale, schiamazzare e parlare a voce troppo alta. Si può entrare nelle classi solo chiedendo il permesso agli insegnanti che svolgono l’assistenza durante l’intervallo. L’uso dei distributori automatici è consentito, previa autorizzazione, agli alunni che svolgono l’intervallo in cortile o al piano terra. Gli alunni sono tenuti a servirsi degli appositi cestini per la raccolta differenziata dei rifiuti (carta, alluminio, plastica, rifiuti indifferenziati). Prima di affiggere qualsiasi manifesto all’interno della Scuola o distribuire volantini gli alunni devono avere il consenso del Dirigente Scolastico. Art. 9 Uso del cellulare Agli studenti non è permesso utilizzare i telefoni cellulari durante le lezioni o durante l’orario scolastico tranne che su espressa autorizzazione e indicazione degli insegnanti e per necessità didattiche. Diversamente, i cellulari dovranno essere spenti. In casi di necessità gli alunni potranno ricorrere, previa richiesta al personale scolastico, al telefono della scuola per comunicazioni con le loro famiglie. L’uso improprio dei cellulari durante l’orario scolastico (comprendente anche mensa e palestra) comporterà il ritiro degli stessi e la riconsegna ai genitori. Tale infrazione sarà sanzionata secondo il regolamento Art. 10 Mensa Accesso al servizio. Possono accedere al servizio mensa i ragazzi iscritti alle liste del Comune di Asti tramite preventiva richiesta dei genitori. Sarà cura del docente della prima ora procedere a segnare su un elenco appositamente predisposto i nominativi dei ragazzi che si fermano a mensa. Il suddetto elenco è reso disponibile per classe sulla cattedra; se necessario, va richiesto al personale di piano. Nei giorni in cui, per particolari necessità, gli alunni regolarmente iscritti al servizio mensa non potessero fruirne, dovranno presentare contestualmente giustificazione scritta firmata dal genitore. In caso di ingressi successivi alla prima ora o uscite anticipate improvvise, oltre alla giustificazione, occorre che la famiglia comunichi la variazione direttamente al servizio mensa entro le ore 10. In sala mensa i docenti provvederanno, comunque, a verificare la presenza effettiva degli alunni. In caso di assenza, si procederà a contattare la famiglia degli interessati.

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Orario mensa Il servizio mensa ha inizio alle ore 13,25 e si conclude alle ore 14,25 salvo casi di doppi turni che saranno gestiti dalla scuola secondo necessità.

Regole di comportamento in mensa I ragazzi delle singole classi, disposti in fila per due, saranno accompagnati dai docenti dell’ultima ora al corridoio d'accesso alla mensa e presi in consegna dai docenti in servizio. Accederanno ordinatamente in sala e raggiungeranno i posti loro assegnati dai docenti senza sparpagliarsi. Si recheranno dunque in fila per uno al banco di distribuzione pasti, terminata la quale potranno ricevere ulteriore porzione se disponibile. I docenti in servizio si distribuiranno in sala in maniera funzionale al controllo dei ragazzi. Gli alunni sono tenuti al massimo rispetto per personale, docenti, compagni, attrezzature e cibo, senza creare disordine e confusione. Anche durante il servizio mensa non è permesso utilizzare il cellulare, tranne che su espressa autorizzazione dell’insegnante. Al termine del pasto, gli alunni provvederanno a riordinare il proprio tavolo, conferendo in maniera adeguata i rifiuti negli appositi contenitori. Quindi, accompagnati dai docenti, lasceranno tempestivamente la sala mensa per permettere al personale di pulire i locali. I ragazzi svolgeranno l’intervallo o nel cortile esterno o nel corridoio del piano terra a seconda delle condizioni climatiche del momento, sotto sorveglianza di tutti i docenti in servizio. Rientro in classe per le lezioni pomeridiane dopo la mensa Alle 14,25 i docenti provvederanno a riunire, nel cortile esterno o nel corridoio del piano terra, i ragazzi per classe, attendendo gli alunni che non hanno usufruito del servizio mensa. Provvederanno dunque ad accompagnare i ragazzi delle rispettive classi, disposti in fila per due, ai piani superiori, per lo svolgimento delle attività scolastiche pomeridiane. Art. 11 Fumo A norma di legge al personale della scuola e agli alunni è vietato fumare nelle aule, nei corridoi, in sala professori, nei bagni e comunque in ogni luogo all’interno del perimetro dell’edificio scolastico. Art. 12 Oggetti personali La scuola sconsiglia l’utilizzo di oggetti di valore durante l’attività scolastica e pertanto non risponde di possibili loro guasti, smarrimenti o furti. Art. 13 Danneggiamenti L’arredo di ogni classe è affidato alla cura degli alunni che non dovranno danneggiare in alcun modo, durante qualsiasi momento di permanenza all’interno dei locali scolastici, banchi, pareti, cartine geografiche in dotazione, computer e strumenti vari. Di ogni danno o guasto provocato alle attrezzature scolastiche i responsabili saranno tenuti al risarcimento. Qualora non si riesca ad individuare il responsabile del danno per la mancata collaborazione di tutti gli alunni, il Consiglio di Classe adotterà gli opportuni provvedimenti verso l’intero gruppo classe. Art. 14 Uscite didattiche Le uscite scolastiche hanno lo scopo di favorire l’arricchimento culturale e la socializzazione di classe e interclasse, pertanto devono comportare, se possibile, la partecipazione di tutti gli allievi. Le uscite didattiche mirano a integrare i programmi di determinate discipline e devono essere opportunamente programmate dai consigli di classe che devono assicurare:

• la congruenza con il curricolo,

• il rapporto qualità prezzo,

• la sicurezza e la fattibilità.

Le famiglie ricevono dalla scuola un’informativa sulle uscite e sulle gite. Le famiglie devono:

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• esprimere la loro adesione o meno all’uscita o alla gita

• versare la quota entro i tempi stabiliti dal coordinatore di classe.

• conoscere le norme di regolamento e condividerle con i figli e gli insegnanti. Gli alunni devono:

• rispettare gli orari e il luogo di appuntamento indicato nel documento promemoria; l’orario di arrivo corrisponderà alla fine dell’assistenza da parte del personale scolastico,

• comportarsi in modo educato e civile, rispettare l’ambiente e gli altri,

• affrontare l’uscita seguendo i criteri organizzativi ed operativi stabiliti con gli insegnanti di classe, nel corso della preparazione della stessa.

Le uscite didattiche sul territorio comprese all’interno dell’orario scolastico costituiscono a tutti gli effetti parte integrante dell’attività scolastica stessa e vengono concordate dai docenti sulla base delle manifestazioni e delle offerte promosse all’interno del Comune di Asti. I genitori saranno tempestivamente informati tramite comunicazione scritta. Art. 15 Uso della palestra La frequenza alle lezioni di educazione fisica è obbligatoria. Gli alunni dovranno essere forniti di tutto il materiale necessario. Gli alunni che per motivi di salute non possono partecipare alle attività di educazione fisica devono richiedere l’esonero temporaneo o permanente al Dirigente Scolastico. Gli alunni che si presentano alle lezioni senza l’adeguato abbigliamento non potranno partecipare alle attività. Durante gli spostamenti interni all’orario delle lezioni, a piedi o con mezzi di trasporto, gli alunni dovranno tenere un comportamento educato e rispettoso. Art. 16 Norme di sicurezza All’inizio dell’anno scolastico la scuola comunica agli Insegnanti le norme di sicurezza adottate nell’Istituto e sollecita il personale a facilitarne la conoscenza e applicazione tra gli studenti. Copia del piano e pianta della scuola con indicazione delle uscite di sicurezza è affissa in ogni aula e analizzata dal coordinatore di classe, all’inizio dell’anno scolastico. Art.17 Regolamento di disciplina Il Regolamento di disciplina della Scuola Secondaria di primo grado “Parini” viene redatto sulla base dei seguenti riferimenti normativi:

➢ Legge 27 maggio 1991, n. 176 “Convenzione internazionale dei diritti del fanciullo” ➢ D.P.R. n. 249 del 24 giugno del 1998 “regolamento recante lo Statuto delle Studentesse e degli

Studenti della scuola secondaria” ➢ Direttiva del MPI n. 16 del 5 febbraio 2007 “linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale

per la prevenzione e la lotta al bullismo” ➢ D.P.R. n. 235 del 21 novembre del 2007 recante modifiche e integrazioni al D.P.R. 249/1998 ➢ Direttiva del MPI n. 104 del 30 novembre 2007 con la quale vengono dettate disposizioni in

materia di utilizzo dei telefoni cellulari in ambito scolastico e di diffusione di immagini in violazione del “codice in materia di protezione di dati personali”

➢ C.M. prot. n. 3602 del 31 luglio 2008 “modifiche apportate al D.P.R n. 235 del 21 novembre 2007” ➢ Legge 30 ottobre 2008, n. 169, art. 2 “valutazione del comportamento degli studenti” ➢ D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009, art. 7 sulla valutazione del comportamento ➢ C.R. n. 192 del 3 giugno del 2010, relazione tra procedimento amministrativo e provvedimento

disciplinare

Lo scopo del Regolamento è di consentire un ordinato ed organico svolgimento della vita della scuola.

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Un contegno ed un linguaggio corretti, un comportamento basato sulla cordialità e la gentilezza nei rapporti

reciproci e con gli esterni, il rispetto delle persone e del lavoro da parte di tutti (alunni, genitori, docenti e

personale ATA) sono considerati tratti salienti dell’ambiente scolastico.

Premesso e ribadito che :

➢ I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.

➢ La responsabilità disciplinare è personale. ➢ Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato a esporre le

proprie ragioni. ➢ Nessuna azione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. ➢ Le sanzioni non sono mai punitive, ma devono spiegare e far capire dove si sbaglia. ➢ Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate al principio di

riparazione del danno. ➢ Nessuna sanzione può essere erogata da personale scolastico estraneo alla classe, ma solo dal Consiglio

di Classe.

➢ Le sanzioni devono tener conto della situazione personale dello studente. ➢ Allo studente è offerta, quando si ritenga utile e fattibile, la possibilità di convertire le sanzioni in attività

in favore della comunità scolastica.

➢ Trasgressioni ritenute incompatibili con la vita della scuola devono essere esaminate dal C.I. o altro ente da esso demandato coinvolgendo la famiglia o chi ne fa le veci (servizi sociali).

L’Istituzione scolastica ha classificato i comportamenti che configurano mancanze disciplinari in base alla loro gravità, suddividendoli come segue: Mancanze lievi

a) Presentarsi alle lezioni in ritardo.

b) Non svolgere i compiti assegnati in classe e a casa.

c) Ritardare in modo immotivato l’entrata in classe.

d) Parlare ad alta voce o disturbare in altro modo in classe o durante gli spostamenti interni.

e) Portare a scuola materiale personale non scolastico e utilizzarlo durante le lezioni.

f) Non prestare attenzione alle lezioni.

g) Vestirsi in modo non adeguato al contesto e non rispettare le norme igieniche essenziali.

Mancanze gravi

a) Lasciare la classe senza autorizzazione del docente.

b) Compiere azioni che mettano a rischio l’incolumità dei compagni durante gli spostamenti e in generale in qualsiasi luogo interno alla scuola.

c) Falsificare la firma dei genitori.

d) Non rispettare le consegne degli insegnanti durante viaggi di istruzione e visite culturali.

e) Utilizzare in modo improprio e senza autorizzazione il telefono cellulare durante l’orario scolastico.

f) Assentarsi ripetutamente senza presentare opportuna giustificazione.

g) Disturbare la lezione in modo da non permettere ai compagni di seguire le spiegazioni dell’insegnante.

h) Ignorare volutamente i richiami dell’insegnante, rifiutandosi apertamente di seguirne le indicazioni.

Mancanze gravissime

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a) Mancare di rispetto con atteggiamenti e/o parole al personale scolastico, ai compagni e al personale esterno alla scuola (mensa, doposcuola, ecc.)

b) Offendere le religioni, le etnie e le culture diverse dalla propria con parole e comportamenti.

c) Insultare e offendere la dignità dei compagni e del personale docente e non docente. Costituisce aggravante il fatto che il comportamento sia diretto a persone diversamente abili o se le offese si configurano come razziste.

d) Avere un comportamento violento contro i compagni o contro il personale scolastico, docente o non docente;

e) Causare un danno materiale agli arredi, alle attrezzature o ai materiali scolastici e agli spazi comuni (mensa, palestra) con atti di vandalismo.

f) Fumare in un qualsiasi locale interno alla scuola.

g) Fare uso di sostanze stupefacenti o diffonderne l’uso all’interno dell’istituto.

h) Frugare nelle borse o negli zaini di insegnanti o compagni.

i) Sottrarre beni materiali ai compagni o al personale scolastico.

j) Non osservare le disposizioni interne relative alla salvaguardia della propria e dell’altrui sicurezza (sporgersi dai davanzali, arrampicarsi sui cornicioni, manomettere estintori,..)

k) Adottare comportamenti riconducibili ad atti di bullismo nei confronti dei compagni.

l) Produrre, raccogliere e diffondere testi, immagini, filmati, registrazioni vocali o altro senza autorizzazione e senza rispettare i diritti e le libertà fondamentali delle persone fatte oggetto di ripresa/registrazione.

N.B. Una mancanza da lieve può diventare grave o da grave può diventare gravissima se viene reiterata.

Sanzioni e iter di applicazione del regolamento

In base alla gravità della trasgressione e alla reiterazione della stessa, il Consiglio di Classe può adottare i provvedimenti disciplinari indicati qui di seguito, secondo l’ordine declinato. Mancanze lievi

- Ammonimento verbale del docente. - Ammonimento con comunicazione scritta sul diario ai genitori da parte del docente, che provvede ad

informare il coordinatore di classe. - Annotazione sul registro di classe e comunicazione scritta ai genitori. - Convocazione della famiglia, riportata sul registro di classe.

Mancanze gravi

a. Annotazione sul diario e registro di classe e comunicazione scritta ai genitori.

b. Convocazione della famiglia, riportata sul registro di classe.

c. Convocazione dell’alunno e della famiglia da parte del dirigente o di chi ne fa le veci.

d. Sospensione dalle attività didattiche da 1 a 5 giorni decisa dal Consiglio di Classe, eventualmente convertibile in una sanzione alternativa.

Mancanze gravissime

a. Annotazione sul registro di classe e comunicazione scritta ai genitori.

b. Convocazione della famiglia, riportata sul registro di classe.

c. Convocazione dell’alunno e della famiglia da parte del dirigente o di chi ne fa le veci.

d. Sospensione dalle attività didattiche fino a 15 giorni eventualmente convertibile, su parere del Consiglio di Classe, in una sanzione alternativa.

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e. In casi di eccezionale gravità o qualora vengano messi in atto comportamenti ritenuti incompatibili con la vita della scuola, le sanzioni spettano al Consiglio di Istituto, e possono consistere in sospensioni per un periodo di tempo superiore ai 15 giorni e in casi estremi nella non ammissione alla classe successiva o agli esami (voto di comportamento inferiore a 6), fino ad arrivare all’allontanamento dalla scuola.

Annotazioni

• La sanzione alternativa può consistere in un incarico da svolgere sotto la sorveglianza di un docente (riordino o pulizia dei locali della scuola, raccolta delle foglie in cortile,…), oppure nello svolgimento di attività e/o compiti oltre l’orario di lezione, previa comunicazione alla famiglia.

• Il Consiglio di Classe potrà decidere di escludere dalle gite di classe gli alunni verso cui sia stato adottato un provvedimento disciplinare a fronte di mancanze gravi o gravissime. In questo caso essi saranno comunque tenuti a frequentare la scuola e la loro eventuale assenza dovrà essere giustificata.

• In caso di sospensione il verbale del Consiglio di Classe, al quale vengono chiamati a partecipare l’alunno e la famiglia, deve contenere le seguenti informazioni:

a) dati di contesto: cosa è accaduto, quando, dove, chi sono gli attori del fatto che ha portato alla proposta di sospensione

b) motivazione/difesa del/dei ragazzi c) eventuali contributi significativi di terzi tra personale scolastico e/o compagni

• Nel caso di provvedimento di sospensione occorre inoltre comunicare tempestivamente in forma scritta alla famiglia la sanzione e la stessa non sarà erogabile prima dell’avvenuta comunicazione.

• Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte della famiglia entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione all’Organo di Garanzia della scuola, che dovrà esprimersi nei successivi 10 giorni. Qualora faccia parte del suddetto organo un genitore dello studente sanzionato, si procederà alla nomina di un supplente tra i genitori.

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15 IL MODELLO ORGANIZZATIVO DELL’ISTITUTO

Organigramma

DIRIGENTE SCOLATICO

MODAFFERI MARIA

SUPPORTO ORGANIZZATIVO AL CAPO DI ISTITUTO

1° COLLABORATORE AMICH Maria Rosa

2° COLLABORATORE SIRI Chiara

COORDINATORE INFANZIA

SETTORE INFANZIA MERLINO Manuela

COORDINATORE DI PLESSO SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

GRAMSCI ZILIOTTO Agnese

PASCOLI CAMPAGNA Antonina

BOTTEGO BORGO Noemi

FRANK

1° coordinatore: MESSINA Pina

2°coordinatore: DE SIBIO Nadia

DE BENEDETTI MIGHETTO Emy

COLLODI GINO Elena

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CASTIGLIONE CAVAGNERO Maria Grazia

PARINI PATANÈ Concetto

COORDINATORI DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

CLASSI COORDINATORE SEGRETARIO

I A ANGELOMÈ Valeria CARUSO Agata Maria

II A MURGIA Simona GAJ Silvia

III A CARUSO Agata Maria ANGELOMÈ Valeria

I B PACIOCCO Sandro DEL CONSOLE Anna

II B PALA Maria Clelia VERCELLI Maria Angela

III B PELLICCIA Luigia Maria MASCIA Cinzia

I C MURGIA Alessandra FUSI Riccardo

II C SIRI Chiara MORANDO Laura

III C PATANÈ Concetto ARIANO Giuditta

I D GALFO Concetta DE MURO Annalisa

II D IRITANI Anna SOAVE Fiorella

FUNZIONI STRUMENTALI

P.O.F. RISSO Luciana / LI SANTI Mario / AMERIO BOSTICCO Andrea

CONTINUITA’/ ORIENTAMENTO SORGON Isabella / ANGELOMÈ Valeria

INCLUSIONE INFANZIA/PRIMARIA FRANCESE Silvana

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INCLUSIONE SCUOLA SEC. DI 1° GRADO MURGIA Alessandra

INCARICO AD INTEGRAZIONE DELLE FUNZIONI STRUMENTALI

REFERENTE Educazione Ambientale/alla Salute ORECCHIA Simona

REFERENTE Continuità TORTORIELLO Marianna

REFERENTE Educazione stradale OLIVA Daniela

REFERENTE Educazione motoria PRIMARIA CALACIURA Rocco

REFERENTE AUTISMO FORNARI Roberta

REFERENTE LEGALITÀ / CITTADINANZA STEFFENINO Sandra

REFERENTE CYBERBULLISMO RISSO Luciana

REFERENTE REGEL PRIMARIA MARELLO / STEFFENINO

REFERENTE REGEL SECONDARIA AMERIO / PACIOCCO

REFERENTE FORMAZIONE FRANCESE Silvana

TEAM INNOVAZIONE

ANIMATORE DIGITALE VERCELLI Maria Angela

RISSO Luciana

PIA Luciana

AMERIO BOSTICCO Andrea

DOCENTI FORMATI AMBITO LINGUISTICO AMICH / OLIVA / BASILE / PALA / PACIOCCO / PIA

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DOCENTI FORMATI AMBITO MATEMATICO DE SIBIO / MECCANICO / RAVIOLA / PATANÈ

NUCLEO VALUTAZIONE INTERNA

AMICH Maria Rosa

SIRI Chiara

AMERIO BOSTICCO Andrea LI SANTI Mario RISSO Luciana

Progetti PTOF e loro valutazione

STEFFENINO Sandra

Cittadinanza

SORGON Isabella

INVALSI – Prove Intermedie

PALA Maria Clelia PATANÈ Concetto

INVALSI – Prove Intermedie

MARELLO Alessandra

Questionari alunni / genitori

GILI Roberta MERLINO Manuela

RAV Infanzia

DEFINIZIONE INCARICHI FUNZIONI STRUMENTALI

AREA POF-CURRICOLO – QUALITA’

▪ Analizzare le istanze educative e formative degli alunni. ▪ Coordinare le attività del piano dell’offerta formativa relative

alla Area della Progettazione educativo- didattica, l’Area degli interventi formativi e l’Area della Progettazione organizzativa, di ricerca e sviluppo

▪ Facilitare e coordinare i processi attività, curricoli, progetti. ▪ Coordinare la pianificazione didattica di un curricolo orientato

alla costruzione di senso e significato, di appartenenza e condivisione, all’unitarietà dell’insegnamento/ apprendimento.

▪ Coordinare la progettazione delle trasversalità interdisciplinari e disciplinari

▪ Coordinare l’ articolazione funzionale del Collegio docenti ▪ Facilitare la ricerca di nuovi modelli organizzativi

dell’insegnamento/apprendimento e la diversificazione dei percorsi di apprendimento

▪ Coordinare la progettazione specifica interna per attività di recupero potenziamento

▪ Collaborare al coordinamento delle attività di autovalutazione d’istituto

▪ Osservare, monitorare e valutare

RISSO LUCIANA AMERIO BOSTICCO ANDREA LI SANTI MARIO

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AREA CONTINUITA’/ORIENTAMENTOE INTEGRAZIONE SCUOLA E TERRITORIO

▪ Analizzare e leggere i bisogni e le opportunità presenti sul territorio

▪ Coordinare le attività formative finalizzate all’arricchimento dell’offerta formativa e al successo scolastico Area della progettazione organizzativa didattica delle iniziative extracurricolari per il potenziamento e lo sviluppo del curricolo

▪ Coordinare le attività di continuità e orientamento ▪ Individuare le risorse formative del territorio raccordandole

con quelle della scuola ▪ Mettere in relazione diversi soggetti e sviluppare una cultura

della progettazione integrata ▪ Favorire l’interscambio e le esperienze tra enti: coordinare le

reti interistituzionali e di progetti con enti istituzioni esterne (EELL, Biblioteche, associazioni culturali…)

▪ Facilitare e coordinare i processi di progettazione, attuazione, monitoraggio e valutazione relativi ai progetti

▪ Coordinare l’attività di uscita sul territorio e delle visite guidate ▪ Coordinare eventi di promozione visibilità esterna (mostra,

spettacoli…) ▪ Coordinare l’attività di comunicazione esterna e di

informazione al pubblico ▪ Coordinare le iniziative di fundraising a scuola

ANGELOMÈ VALERIA SORGON ISABELLA

AREA INCLUSIONE – SUCCESSO FORMATIVO

▪ Collaborare e facilitare le attività e i processi del piano

dell’offerta formativa relative alla Area degli interventi formativi in particolare nei confronti degli alunni in fasce deboli

▪ Coordinare le attività di compensazione, integrazione e recupero e le reti di supporto HC e BES

▪ Facilitare e coordinare i processi di progettazione, attuazione, monitoraggio e valutazione relativi ai progetti

▪ Coordinare i servizi accessori e aggiuntivi ▪ Stendere in collaborazione con Francese Silvana, Barone

Assunta il PIANO D’INCLUSIONE d’Istituto ▪ Partecipare alle riunioni del GLHI (Gruppo H) ▪ Partecipare ad eventuali corsi di aggiornamento convegni e

manifestazioni inerenti la tematica. ORGANIZZAZIONE SISTEMA PROFESSIONALE: partecipazione alle riunioni di Staff di Direzione

FRANCESE SILVANA MURGIA ALESSANDRA

ANIMATORE DIGITALE

▪ Analizzare modelli e strategie formative con utilizzo delle TIC ▪ Predisposizione e manutenzione del sito istituzionale

VERCELLI MARIA ANGELA

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▪ Coordinare la progettazione dell’utilizzazione delle tecnologie e degli spazi didattici, organizzazione didattica per laboratori

▪ Coordinare il piano di comunicazione interna e di documentazione attraverso il sito e il registro elettronico

REFERENTE CONTINUITA’ PRIMARIA

▪ Coordinamento dell’ attività di progettazione, realizzazione, monitoraggio e valutazione relativamente alla tematica OPEN SCHOOL e PROGETTI PONTE INF/PRIM/SECONDARIA

▪ Raccordo con la funzione strumentale di ambito ▪ Sostegno al sistema di comunicazione efficace tra i docenti dei

plessi e alla diffusione di informazioni.

TORTORIELLO MARIANNA

INVALSI: FS SOSTEGNO AL PERCORSO FORMATIVO DEGLI ALUNNI : SORGON ISABELLA - VERCELLI MARIA ANGELA

16 FABBISOGNO

16.1 FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO

Sulla base di quanto specificato ai precedenti paragrafi 6-A e 6-C e delle norme ordinamentali scolastiche, si individuano i seguenti posti-docenti: [I posti comuni sono quelli necessari per coprire, senza residui, le ore di insegnamento curriculare, secondo i piani di studio. Includono le eventuali compresenze previste dall’ordinamento – ITP, conversatori, … –. Salvo fondata previsione di variazioni nel numero delle classi per l’anno successivo – che andrà motivata – vanno indicati nella stessa misura presente quest’anno. In pratica, si potrà prendere a riferimento l’organico di fatto. Ovviamente, lo schema da seguire sarà diverso nella scuola primaria, per la quale non vi sono classi di concorso, ed in quella secondaria. Ma in pratica basterà ricopiare i modelli dell’organico di fatto che arrivano nelle scuole intorno alla seconda metà di luglio, salvo che non ci siano state variazioni a settembre]. [anche qui basterà ricopiare i modelli già utilizzati per l’anno in corso, salvo la necessità di aggiornare il numero dei posti eventualmente necessari in base alla dinamica delle iscrizioni degli alunni disabili. Se, in base alla documentazione esistente, è già possibile ipotizzare la richiesta di posti in deroga, si può fare precisando appunto che si tratta di posti eccedenti il normale rapporto di legge] SCUOLA DELL’INFANZIA: sez 11

• N° posti comuni: 22 • N° posti specialiste IRC:1 • N° posti di sostegno: 5

SCUOLA PRIMARIA: classi 31

• N° posti comuni: 47 • N° posti specialiste di Inglese:2 • N° posti specialiste IRC:2 • N° posti di sostegno: 20 + 11ore( DI CUI 1 IN POTENZIAMENTO)

SCUOLA SECONDARIA: classi 11

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• A043 Italiano: 12 cattedre + 14 ore • A059 Matematica e scienze: • A345 Inglese: 3 cattedre + 15 ore • A245 Francese: 2 cattedre + 10 ore • A028 Ed artistica: 2 cattedre + 10 ore • A032 Ed musicale: 2 cattedre + 10 ore • A030 Ed. fisica: 2 cattedre + 10 ore • A033 Tecnologia: 2 cattedre + 10 ore • sostegno: N°20 posti + 9 ore ( DI CUI 1 IN POTENZIAMENTO)

Nell’ambito dei posti comuni per la scuola primaria è previsto un ulteriore fabbisogno di 11 h/sett. per la copertura dell’ esonero conferito al docente collaboratore del DS (art. 34 CCNL) con delega alla funzione vicaria; [anche qui basterà ricopiare i modelli già utilizzati per l’anno in corso, salvo la necessità di aggiornare il numero

dei posti eventualmente necessari in base alla dinamica delle iscrizioni degli alunni disabili. Se, in base alla

documentazione esistente, è già possibile ipotizzare la richiesta di posti in deroga, si può fare precisando appunto

che si tratta di posti eccedenti il normale rapporto di legge]

16.2 FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI DI POTENZIAMENTO

N° 6 posti di potenziamento dell’OF nella scuola primaria da utilizzare in continuità con la scuola dell’Infanzia Le attività di potenziamento si ispirano alle priorità di cui al comma 7 della legge e comprendono la costituzione dei seguenti laboratori di potenziamento:

• n° 4 laboratori di potenziamento in Italiano per un totale di. 32h/sett;

• n° 4 laboratori di potenziamento per le competenze matematiche,logiche e scientifiche per un totale di 32h/sett;

• un posto di alfabetizzazione in Italiano L2 per alunni stranieri 10h/sett

• un posto inclusione/ alfabetizzazione in Italiano L2/integrazione 12h/sett ( da utilizzare anche con i bambini della scuola dell’infanzia )

• apertura pomeridiana della scuola per supporto delle competenze genitoriali, 5 h/sett TOTALE: 91 h/sett potenziamento+11 h/sett semiesonero vicario+30 h/sett supplenze

Posti di potenziamento: 6 Tot 132 h/set

N° 2 posti di potenziamento dell’OF nella scuola secondaria 2 A043 (italiano-storia-geografia) 1 A030 (educazione fisica) 1.A028 (artistica) 1 A059 (matematica)

Le attività di potenziamento si ispirano alle priorità di cui al comma 7 della legge e comprendono la costituzione dei seguenti laboratori di potenziamento:

• n° 2 laboratorio di potenziamento in Italiano e alfabetizzazione per un totale di. 16h/sett; • n° 1 laboratorio di potenziamento per le competenze matematica per un totale di 10h/sett; • n° 1 laboratorio di attività artistiche, manuali e pratiche 8h/sett. • Apertura pomeridiana della scuola per incremento attività sportiva, 6h/sett

TOTALE 56h/sett potenziamento+9h/sett semiesonero +25h/sett supplenze Posti di potenziamento: 5 Tot 90

65

ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO / UTILIZZATO Unità di personale in organico di potenziamento: 9

Unità di personale in organico di potenziamento: 6 + 2

Classe di concorso

Ore da prestare

Esonero vicario

Supplenze brevi

Corsi di recupero/ potenziamento

Progetti Ore di utilizzo

EEEE 730 370 190 170 730

EEEE 730 190 400 140 P3/P4 730

EEEE 730 190 400 140 P3/P4 730

EEEE 730 190 400 140 P5 730

EEEE 730 190 400 140 P3/P4 730

EEEE 730 190 400 140 P3/P4 730

A043 600 150 300 150 P1 600

A043 600 100 150 250 100 P1 600

A059 600 150 250 200 P2 600

A028 600 150 200 250 P6 600

A030 600 200 150 250 600

TOTALE 7.380 670 1.890 3.420 1400 7.380

FABBISOGNO DI ORGANICO DI PERSONALE ATA

CS:25 AA:7 DSGA:1 AGGIORNAMENTO ORGANICO a. s. 2016/17 IC 3 ASTI A SEGUITO DIMENSIONAMENTO SCUOLA SECONDARIA: classi 11

• A043 Italiano: 8 cattedre + 11 ore • A059 Matematica e scienze: 5 cattedre • A345 Inglese: 2 cattedre • A245 Francese: 8 ore • A435 Spagnolo: 14 ore • A028 Ed artistica: 1 cattedra + 4 ore • A032 Ed musicale: 1 cattedra + 4 ore • A030 Ed. fisica: 1 cattedra + 4 ore • A033 Tecnologia: 1 cattedra + 4 ore • sostegno: N°9 posti

ORGANICO POTENZIATO UTILIZZATO SCUOLA PRIMARIA n.6 risorse

• 1 su classe 2 Pascoli da modulo a Tempo Pieno

• 1 su classe 1 A Pascoli per esonero 1° Collaboratore Dirigente

66

• 1 n.6 ore 1B Pascoli (Scienze - Motoria) completamento orario da modulo a tempo prolungato + 6 ore alfabetizzazione Pascoli + 6 ore Potenziamento 1 Gramsci + 4 ore a disposizione supplenze brevi

• 1 n. Frank recupero/potenziamento: classe 1A n.2 ore; classe 1B n.2 ore; classe 1C T.P. n.4 ore; classe 3 A n.3 ore; classe 3 B n.3 ore + 8 ore a disposizione supplenze brevi

• 1 su posto scuola dell’Infanzia De Benedetti per docente impegnata USP

• 1 posto n.2 ore 1^ Gramsci (supporto docente sostegno alunno G.G.) + n.20 ore a disposizione SCUOLA SECONDARIA n. 2 risorse

• 1 cattedre A245 Francese: n.2 ore 1D - n.2 ore 3D ; n. 8 ore Progetto recupero ; n.6 ore a disposizione per supplenze brevi

• 1 cattedra A032 Ed musicale: n.2 ore 3C - n.2 ore 2° ; n.8 ore curriculari; n.6 ore a disposizione per supplenze brevi

17 DIDATTICA LABORATORIALE

La scuola intesa come laboratorio è il luogo in cui non solo si elaborano i saperi, ma anche un insieme di opportunità formative per produrre nuove conoscenze e sviluppare nuove competenze. In questa prospettiva l'azione educativa si sposta dall'insegnamento all'apprendimento, cioè ai processi del "far apprendere" e del riflettere sul fare, allo scopo di rendere gli allievi consapevoli dei processi che vivono. Ci si avvarrà della metodologia laboratoriale pur non disponendo di spazi sufficienti pertanto l'ambiente: - Può essere semplicemente l'aula, se l'attività non richiede particolari attrezzature - Può essere uno spazio attrezzato se le attività richiedono l'uso di attrezzature e materiali particolari (multimediali strumentazione scientifica ecc.) Il Laboratorio così inteso diventa un elemento di organizzazione del curricolo formale di ciascun allievo. Progettare attività di laboratorio deve nascere dall'esigenza di promuovere negli alunni/studenti competenze più complesse, tipiche di una cultura moderna che riguardano ad esempio il prendere decisioni in condizioni di incertezza, il relazionarsi con culture diverse, l'orientarsi in un mondo confuso, l'essere attrezzati in relazione all'acquisizione e alla gestione del sapere, possedere un pensiero progettuale. L'impostazione da seguire per organizzare un attività didattica di tipo laboratoriale dovrebbe

• Definire il problema • Analizzare i bisogni e le risorse disponibili • Raccogliere le informazioni e definire gli obiettivi • Organizzare e realizzare le azioni • Monitorare l'intervento • Realizzare un prodotto (sito web, ipermedia, pubblicazione scritta, mostra) • Valutare i risultati

18 USO DEI LOCALI AL DI FUORI DEI PERIODI DI ATTIVITA’ DIDATTICHE

Si prevede l’utilizzo dei locali scolastici per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, già definiti nei precedenti anni scolastici dal consiglio d’istituto e recepiti nei POF di quei medesimi anni, che risultino coerenti con le indicazioni di cui ai precedenti punti potranno essere inseriti nel Piano; in particolare si ritiene di dovere inserire i seguenti punti:

attività di recupero e potenziamento di italiano e matematica e metodo di studio; rafforzamento delle competenze linguistiche; attività di alfabetizzazione in italiano L2 per stranieri.

attività di drammatizzazione teatrale anche in lingua inglese realizzazione di mostre di espressione artistica ; realizzazione di concerti ed eventi musicali; attività extracurricolari e opzionale di attività motoria e musicale.

67

Nei pomeriggi sarà rafforzata l’attività di promozione del successo scolastico mediante un aiuto specifico agli stranieri e alle fasce deboli attraverso iniziative in orario extrascolastico e un doposcuola speciale integrato con risorse scolastiche e di volontari del servizio civile.

19 PIANO DI FORMAZIONE PERSONALE DOCENTE 2016-2019

La legge107 afferma che “la formazione in servizio è strutturale e obbligatoria e costituisce parte integrante della funzione docente” “Obiettivo di creare un sistema di sviluppo professionale continuo, un ambiente di apprendimento, diffuso qualificato attraverso differenti opportunità culturali quali corsi, comunità di pratiche, proposte di ricerca didattica, attività accademiche, pubblicazioni” Nella predisposizione di un piano di formazione dei docenti si tiene conto che: - professionalità e formazione dei docenti rappresentano un binomio perfetto; - la formazione in servizio è considerata in chiave strategica come adempimento connesso alla funzione docente; - la sfida è quella di realizzare azioni strutturali connesse alle recenti ed efficaci innovazioni scientifiche, tecnologiche e culturali in grado di anticipare e orientare il futuro e disegnare per gli stessi docenti un ambiente di apprendimento continuo. Obiettivi dell’intero sistema di formazione accanto allo sviluppo professionale, sono:

- la promozione di atteggiamenti professionali collaborativi - l’innalzamento della qualità dei percorsi.

Le idee guida dell’intero piano sono: - il legame forte fra formazione e progettualità (con RAV, PDM, PTOF ma anche con il piano di

valorizzazione del merito professionale) - il coinvolgimento e la condivisione - la riflessività collegiale - la ricerca di mediazione fra interessi diversi ( individuali e scolastici) - il coordinamento delle azioni - la ricaduta sulle pratiche quotidiane - la capacità documentativa.

Il piano è lo snodo fondamentale di incrocio tra priorità nazionali locali e individuali. La prima azione è stata e sarà la ricognizione dei bisogni formativi e la ricerca delle conseguenti azioni da realizzare e le priorità formative che da essi derivano. L’intersezione fra bisogni reali dei docenti - bisogni delle scuole e priorità nazionali sarà costante e continua. Di seguito vengono esplicitati principi e priorità di formazione che la scuola intende adottare per tutti i docenti. - La scuola si impegna a predisporre un piano di formazione nel triennio all’interno del Piano triennale

dell’offerta formativa che lo contiene, secondo la lettura coerente dell’autovalutazione e degli obiettivi e con i risultati emersi dal Piano di miglioramento sulla base delle priorità nazionali indicate nel piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro.

- I docenti hanno il compito di esprimere i propri bisogni formativi utilizzando tutti gli strumenti a disposizione, formali e informali: focus group, griglie

- Il piano prevede un collegamento inevitabile con il Profilo professionale dei docenti: competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologico didattiche, organizzativo relazionali e di ricerca.

- I soggetti della governance tra responsabilità docente e architettura istituzionale sono le scuole e le reti di scuole nelle due dimensioni previste dalla legge: reti di scuole di ambito e reti di scuole di

68

scopo. La rete di scuole deve esprimere la propria progettualità legando coerentemente le iniziative autonome delle scuole.

- I percorsi sono organizzati in unità formative che indicano contenuti, durata e risultati attesi; esse contestualizzano le aree con i bisogni formativi dei docenti e le priorità del Rav per differenziare e consolidare l’intervento e valutarne l’efficacia;

- le Unità formative sono composte da diverse azioni e non si esauriscono in lezioni frontali e in presenza: sperimentazione didattica documentata e ricerca azione, lavoro in rete, approfondimento personale e collegiale, documentazione e forme di restituzione e rendicontazione con ricaduta nella scuola, progettazione.

- Per realizzare nuovi ambienti di apprendimento è importante la promozione di un legame fra innovazione organizzativa e progettazione, con particolare attenzione alle tecnologie digitali; sono fondamentali le metodologie innovative: laboratori, workshop, ricerca azione, peer review, comunità di pratiche, social networking, mappatura delle competenze, e messa a sistema di tutte le opportunità rinvenibili sia nel territorio fisico che in quello della rete.

- Aree di intervento formativo: o Autonomia organizzativa e didattica o Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base o Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento o Competenze di lingua straniera o Inclusione e disabilità o Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile globale o Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale

o Valutazione e miglioramento - In particolare le unità formative individuate verteranno su didattica per competenze , aspetti

disciplinari e metodologie di apprendimento , sviluppo delle tecnologie. Per giungere a definire un curricolo verticale sarà implementata una formazione finalizzata alla predisposizione del curricolo verticale e alla promozione del confronto e dello scambio professionale in dipartimenti disciplinari verticali. Tenendo conto della necessità di migliorare condivisione e collaborazione fra docenti emersa anche attraverso il RAV si potenzieranno unità formative finalizzate al miglioramento della capacità di lavorare in gruppo e di comunicazione fra colleghi;

- le aree “comuni”, cioè quelle che tutti sono impegnati a seguire (progettazione per competenze, valutazione, inclusione)

- la misura minima di formazione (in termini di 20 ore) che ciascun docente deve certificare a fine anno

- oppure indicazione della misura triennale complessiva di 60 h - si possono prevedere attività di istituto , di rete di istituti e anche attività individuali che ognuno

sceglie liberamente. La formazione deve essere “certificata”, cioè erogata da un soggetto accreditato dal MIUR. Tutte le scuole statali e le Università sono automaticamente soggetti accreditati. Tutti gli altri devono riportare in calce agli attestati gli estremi del decreto ministeriale che conferisce loro l’accreditamento. L’autoformazione individuale non può concorrere al raggiungimento del minimo previsto anche se buona prassi che stimola il confronto e la condivisione all’interno dei dipartimenti disciplinari. Nella predisposizione del piano si parte dall’Informazione, attraverso la riflessione individuale e collegiale: individuazione dei bisogni formativi personali; modalità innovativa ed efficace bilancio di competenze individuale, per arrivare alla definizione degli indirizzi: occorre indicare al collegio le finalità e le tematiche della formazione collegando armonicamente i bisogni della scuola (del PTOF e del PDM) con le priorità indicate nel piano nazionale, fornire informazione e accesso alle opportunità formative, individuare priorità comuni, predisporre una stesura in bozza del piano di formazione, fare analisi e revisione della bozza del piano e giungere alla stesura definitiva ed approvazione del piano

69

Anno

Scolastico

2017/2018

TEMATICA Attività Formativa Destinatari Formazione

Nazionale

Regionale

Rete di

ambito

Rete di

scopo

Istituto

Carta

docente

Risultati attesi

Formazione

obbligatoria,

art. 20, comma

2, lett. h

D. Lgs. n.

81/2008

Sicurezza – 2 h Tutto il personale

d’Istituto,

docenti e ATA, per

ogni a.s

Rete di

scopo

Formazione

generale h 8

e Formazione

specifica

h 4

art. 20, comma

2, lett. h

D. Lgs. n.

81/2008

Sicurezza – 12 h Personale

d’Istituto, docenti e

ATA. – 30 persone

circa per

anno scolastico in

relazione a

risorse finanziarie

disponibili

Rete di

scopo

COMPETENZE

DI

SISTEMA

Autonomia

didattica e

organizzativa

1. Ed teatrale 2. Ed. alle scienze

Docenti di primaria

, secondaria e

infanzia

Istituto Migliorare le

competenze

didattico-

disciplinari

Innovazione

nella didattica

Metodo analogico

intuitivo di Camillo

Bortolato

Docenti infanzia

primaria

Carta

Docente

Migliorare le

competenze

didattico-

disciplinari

Innovazione

nella didattica

Didattica per

competenze e

innovazione

metodologica

Compiti di realtà e personalizzazione delle verifiche

Tutto il personale

docente

Istituto Miglioramento

della

progettazione e

valutazione x

competenze

Valutazione e

miglioramento

Certificazione delle

Competenze –

n° 5 scuola Primaria

n° 5 scuola

Istituto Ancoraggio

delle

70

Indicazioni

Nazionali- Misure

di

accompagnamento

2015/2016.

Secondaria di I

grado

Certificazioni

alle Indicazioni

Nazionali

COMPETENZE

PER

IL

21MO

SECOLO

Lingue

straniere

Competenze

digitali e nuovi

ambienti di

apprendimento

Strumenti digitali n.20 docenti Istituto Formazione

base degli

strumenti già

presenti a

scuola

(Formatore:

Animatore

digitale)

Scuola e lavoro

COMPETENZE

PER

UNA

SCUOLA

INCLUSIVA

Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale

Inclusione e Disabilità

Autismi. Dalla

Diagnosi precoce

all’intervento

riabilitativo

Tutto il personale

docente

Istituto Utilizzare

modalità e

strategie

inclusive

Strumenti

normativi e risorse

per una didattica

inclusiva. Ruoli e

funzioni del

personale docente

nell’ambito dei

bisogni speciali

Tutto il personale

docente

Istituto Utilizzare

modalità e

strategie

inclusive

Coesione sociale e prevenzione disagio

La gestione

organizzativa della

classe e le relazioni

Docenti di ogni

ordine ?

Carta

Docente

Migliorare la

gestione della

classe

Cittadinanza digitale : cyberbullismo , dipendenza da Internet, uso consapevole dei media.

n° 8 scuola Primaria

n° 10 scuola

Secondaria di I

grado

USP Formazione

base per la

prevenzione dei

fenomeni di

bullismo e

cyberbullismo

Pedagogia

genitoriale

Istituto

Rete “Con

gli occhi”

Migliorare la

collaborazione

con la famiglia

71

Anno

Scolastico

2017/2018

TEMATICA Attività Formativa Destinatari Formazione

Nazionale

Regionale

Rete di

ambito

Rete di

scopo

Istituto

Carta

docente

Risultati attesi

Formazione

obbligatoria,

art. 20, comma

2, lett. h

D. Lgs. n.

81/2008

Sicurezza – 2 h Tutto il personale

d’Istituto,

docenti e ATA, per

ogni a.s

Rete di

scopo

Formazione

generale h 8

e Formazione

specifica

h 4

art. 20, comma

2, lett. h

D. Lgs. n.

81/2008

Sicurezza – 12 h Personale

d’Istituto, docenti e

ATA. – 30 persone

circa per

anno scolastico in

relazione a

risorse finanziarie

disponibili

Rete di

scopo

COMPETENZE

DI

SISTEMA

Autonomia

didattica e

organizzativa

Metodo analogico

intuitivo di Camillo

Bortolato

Docenti infanzia Carta

Docente

Migliorare le

competenze

didattico-

disciplinari

Innovazione

nella didattica

Didattica per

competenze e

innovazione

metodologica

Valutazione e

miglioramento

Certificazione delle

Competenze –

Indicazioni

Nazionali- Misure

di

accompagnamento

2015/2016.

n° 5 scuola

Primaria

n° 5 scuola

Secondaria di I

grado

Istituto Ancoraggio delle

Certificazioni

alle Indicazioni

Nazionali

Lettura dati invalsi Docenti di

matematica e

italiano di primaria

Istituto Migliore

capacità di

utilizzare i dati e

72

e secondaria le prove invalsi

per migliorare la

didattica

COMPETENZE

PER

IL

21MO

SECOLO

Lingue

straniere

Come posso io

docente migliorare

la mia professione.

Docenti scuola

primaria e scuola

Secondaria di

Igrado

Istituto L’approccio

REAL(RATIONAL

EMOTIONAL

AFFECTIVE

LEARNING): una

nuova

prospettiva per

portare il

benessere nelle

classi.

Competenze

digitali e nuovi

ambienti di

apprendimento

Innovare la

didattica:

Video

Mappe

Questionari

Motori di ricerca

Weschoole

Clil

Didattica del blog

n.20 docenti Istituto Formazione base

di

strumenti e

procedure

(Formatore:

Animatore

digitale - i team

digitale)

Dalla

documentazione al

sito web

Rafforzare la formazione all'innovazione didattica a tutti i livelli Rafforzare

cultura e

competenze

digitali

Scuola e lavoro

COMPETENZE

PER

UNA

SCUOLA

INCLUSIVA

Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale

Inclusione e Disabilità

La differenziazione

didattica per tutti e

per ciascuno:

strategie

didattiche ed

educative

Tutto il personale

docente

Istituto Sollecitare i

docenti ad una

riflessione

attorno ai nodi

problematici

della gestione

della classe e

della

differenziazione

didattica per

73

tutti e per

ciascun alunno

DSA e scuola

inclusiva: Dalla

Didattica al

Metodo di Studio

Scuola Primaria

scuola Secondaria

di I grado

Carta del

Docente

strategie

didattiche per

sviluppare il

metodo di studio

e favorire

l'apprendimento

nelle diverse

discipline

scolastiche.

Coesione sociale e prevenzione disagio

Cittadinanza digitale : cyberbullismo,, dipendenza da Internet, uso consapevole dei media.

n° 8 scuola

Primaria

n° 10 scuola

Secondaria di I

grado

Istituto Formazione base

per la

prevenzione dei

fenomeni di

bullismo e

cyberbullismo

Pedagogia

genitoriale

Istituto

Rete “Con

gli occhi”

Migliorare la

collaborazione

con la famiglia

FORMAZIONE IN SERVIZIO ATA l’Amministrazione scolastica intende fornire formazione adeguata al personale scolastico per migliorarne la qualità professionale e l’attitudine a realizzare le esigenze connesse al regime di autonomia della scuola costruendo progressivamente un sistema di opportunità formative articolato e di qualità conscia che la formazione costituisca una risorsa strategica per il miglioramento della scuola e come tale un diritto di tutto il personale scolastico, direttivo, docente ed A.T.A. Per il personale A.T.A. il sistema di formazione l’aggiornamento è finalizzato a migliorare la qualità professionale del personale per realizzare le esigenze connesse al regime dell’autonomia della scuola, così come delineata dalla normativa vigente in particolare applicazione del c12 della L107 secondo cui il PTOF deve contenere anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale amministrativo, tecnico e ausiliario Nel piano di formazione si pone l’accento sull’inevitabile processo formativo, che tutto il personale scolastico deve affrontare per meglio rispondere alle esigenze del mondo esterno, che si rinnova e cambia con un ritmo talmente rapido e veloce come non si era mai riscontrato in passato. Le iniziative specifiche di formazione e aggiornamento del personale amministrativo e DSGA verteranno in particolare su alcune tematiche fondamentali:

L'autonomia scolastica: Elaborazione del PTOF, spazi di flessibilità e di responsabilità professionale Contrattazione di Istituto Il Piano delle Attività del Personale A.T.A. L’Organizzazione dei Servizi Generali e Amministrativi Pratiche di ricongiunzione/riscatto per la pensione e il TFR/TFS - Ricostruzione di carriera) La relazione con gli uffici amministrativi e gli adempimenti periodici La decertificazione amministrativa Il decreto sulla trasparenza applicato alle istituzioni scolastiche

74

Gli acquisti Mepa/Consip La segreteria digitale

Tutto il personale ATA sarà poi coinvolto nella formazione per la promozione della salute e della sicurezza dell’Istituto (somministrazione dei farmaci a scuola, benessere scolastico sicurezza D 81/2008) Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, può partecipare, previa autorizzazione del capo d’istituto, in relazione alle esigenze di funzionamento del servizio, ad iniziative o di aggiornamento organizzate dall’amministrazione o svolte dall’Università o da enti accreditati. La partecipazione alle iniziative di aggiornamento avviene nel limite delle ore necessarie alla realizzazione del processo formativo, da utilizzare prioritariamente in relazione all’attuazione dei profili professionali. In quest’ultimo caso il numero di ore può essere aumentato secondo le esigenze, tenendo conto anche del tempo necessario per raggiungere la sede dell’attività di formazione. Oltre ai corsi previsti dal piano di Formazione dell’Istituto si possono prevedere anche attività individuali che ognuno sceglie liberamente. Si ricorda che la formazione deve essere “certificata”, cioè erogata da un soggetto accreditato dal MIUR. Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, può partecipare, previa autorizzazione del capo d’istituto, in relazione alle esigenze di funzionamento del servizio, ad iniziative o di aggiornamento organizzate dall’amministrazione o svolte dall’Università o da enti accreditati. La partecipazione alle iniziative di aggiornamento avviene nel limite delle ore necessarie alla realizzazione del processo formativo, da utilizzare prioritariamente in relazione all’attuazione dei profili professionali. In quest’ultimo caso il numero di ore può essere aumentato secondo le esigenze, tenendo conto anche del tempo necessario per raggiungere la sede dell’attività di formazione.

INIZIATIVE DI FORMAZIONE RIVOLTE AGLI ALUNNI (comma 10 della legge 107)

CONOSCENZA DELLE TECNICHE

DI PRIMO SOCCORSO

Proposta orientamento formativo

principi di primo soccorso nella scuola

primaria e secondaria

IRC – Italian Resuscitation Council

Classe 5^ primaria - 1-2-3 secondaria di 1°

grado

20 AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

Individuazione e nomina dell’animatore digitale In data 13 settembre 2016 la prof. Maria Angela Vercelli è stata nominata Animatore Digitale dell’I.C. 3° Asti” al fine di organizzare la formazione interna all’Istituto sui temi del PNSD, favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche aprendo i momenti formativi alle famiglie e altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.

Azioni promosse o che si conta di promuovere per migliorare le dotazioni hardware degli insegnanti 1. Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola – Competenze e ambienti per

l’apprendimento” 2014-2020. Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN. Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) – Obiettivo specifico – 10.8 – “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” – Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave.

2. L’Istituto necessita di strumentazioni e attrezzature specifiche per alcuni plessi carenti di spazi e di dispositivi che facilitino l’innovazione della didattica nell’ambito della classe e/o in spazi polifunzionali

3. Occorrono sempre più strumenti compensativi per D.S.A.: personal, smart Pen., audiolibro o libro parlato, sintesi vocali, correttore ortografico vocale, registratori testi cartacei+scanner+OCR,Software per costruzione di mappe e schemi

75

Contenuti o attività correlate al PNSD nel curricolo degli studi

COMPETENZA DIGITALE

Nel nostro istituto, laboratorio di competenze, che assume come orizzonte di riferimento il quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) e dalle Indicazioni Nazionali, la competenza digitale si configura come elemento centrale per la costruzione di una “cittadinanza attiva”. Si ritrovano abilità e conoscenze che fanno capo alla competenza digitale in tutte le discipline che insieme concorrono a costruirla. Competenza digitale significa padroneggiare certamente le abilità e le tecniche di utilizzo delle nuove tecnologie, ma soprattutto utilizzarle con “autonomia e responsabilità”. Affinché lo studente possa agire utilmente le competenze acquisite è opportuno che possa contare su una solida competenza digitale, altrimenti nell’attuale contesto socio- economico culturale, risulta a forte rischio di esclusione in quanto non in grado di cogliere le opportunità disponibili. Il nostro istituto si impegna a sviluppare la competenza digitale riferendosi a un modello a tre dimensioni così caratterizzato: dimensione tecnologica, dimensione cognitiva e dimensione etica. Il modello è sintetizzato dallo schema sottostante (Digital Competence Framework Calvani, Fini, Ranieri, 2009)

Bandi

cui la scuola ha partecipato per finanziare specifiche attività (ed eventuale loro esito)

Oggetto sintetico del documento Scadenza Esito

La mia scuola accogliente 10/12/2015 presentato

Scuol@_Nuovi strumenti per educare CRASTI 30/11/2015 presentato

PON Ambienti digitali 30/11/2015 presentato

Cyber-bullismo 27/11/2015 presentato

Cultura musicale 27/11/2015 presentato

Orientamento e dispersione 27/11/2015

presentato

e-CLIL 5/10/2015 ammesso

PON LAN/WAN 9/10/2015 presentato

76

21 RETI DI SCUOLE E COLLABORAZIONI ESTERNE

La Legge 107 favorisce la costituzione delle reti di scuole, consolida ed implementa quanto previsto dall'art.7 del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, per consentire a ciascuna istituzione scolastica di progettare la propria offerta formativa ed assolvere ai nuovi compiti istituzionali dettati dalla legge stessa. In particolare l’Istituto è parte di

Rete sicurezza

rete DSGA

rete per progetto CLIL

rete per progetto Piano di miglioramento. Con l’IIS Castigliano di Asti la collaborazione è pluriennale, riferita a progetti contro la Dispersione scolastica (art.9). Nel corrente ano scolastico sono attivi il progetto: Più Italiano meno dispersione.

22 PROGETTI D’ISTITUTO

Denominazione progetto RECUPERO, POTENZIAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE

Priorità cui si riferisce Sostenere il successo formativo di tutti gli alunni attraverso lo sviluppo di competenze come capacità di mobilitare abilità e conoscenze in contesti anche nuovi e la predisposizione intenzionale di occasioni per accrescere l’autostima, il senso di autoefficacia, la motivazione ad apprendere, gli stili cognitivi;

Traguardo di risultato Miglioramento delle competenze linguistiche e logico matematiche con evidenze anche nei risultati degli esiti scolastici e nelle prove standardizzate in tutte le classi per ridurre anche differenze significative negli esiti. Potenziamento dei risultati finali dell'esame della classe terza di scuola secondaria.

Obiettivo di processo L'azione didattica sarà basata su strategie che favoriscano l'apprendimento di alunni in difficoltà, adottando metodi di lavoro personalizzati o per classi parallele. Parimenti si svolgeranno attività volte al potenziamento delle aree linguistiche e matematiche.

Situazione su cui interviene L’Istituto Comprensivo IC3 ASTI è riconosciuto, nell’ambito provinciale, come istituto accogliente ed attento alle esigenze didattiche di un'utenza molto variegata. Da tempo l'Istituto elabora la stesura dei Piani Didattici Personalizzati, adotta strumenti compensativi e misure dispensative, garantisce una didattica personalizzata per gruppi di livello o per classi parallele, sempre nell' ottica di promuovere le potenzialità di ciascun alunno. Inoltre sono numerose le attività rivolte al coinvolgimento ed al potenziamento di alunni dotati in diversi ambiti disciplinari.

Attività previste L'area progettuale è ampia e varia, proponendo attività trasversali alle varie discipline ed attività rivolte in modo più specifico agli ambiti linguistici e matematici.

• Lavori di gruppo per affrontare argomenti sulla conoscenza di sé e la convivenza con i compagni • Conoscenza delle regole e attività pratiche per capirne la necessità, riflettendo sui comportamenti dei singoli in relazione agli altri • Conoscenza dei sistemi organizzati dello stare insieme (società)

77

• Attività di recupero e potenziamento della lingua italiana:

▪ Rinforzo linguistico, arricchimento lessicale ▪ Scrittura creativa con mostre e concorsi di elaborati

• Attività di recupero e potenziamento in ambito matematico

▪ Rinforzo delle tecniche di calcolo e problem solving ▪ Giochi matematici con Enti e Università

Risorse umane (ore) / area n. ore dedicate a recupero e potenziamento in ambito linguistico e logico matematico

Docenti di scuola primaria e secondaria di I grado

Altre risorse necessarie Laboratorio linguistico, LIM...

Indicatori utilizzati Miglioramento complessivo dei risultati nelle prove di matematica degli studenti della scuola secondaria; riduzione della variabilità fra le classi; aumento del numero di alunni collocati nei livelli 4 e 5, soprattutto nelle prove di matematica, in ogni ordine di scuola; ulteriore riduzione del

numero degli alunni collocati nei livelli 1 in italiano e matematica in ogni ordine di scuola

Stati di avanzamento Incremento dei risultati nei tre anni pari al 20%

Valori / situazione attesi Si evidenzia possibile un ulteriore miglioramento non tanto nei risultati in sè, quanto nel lavoro di analisi dettagliata dei risultati, che non viene fatto dal complesso dei docenti, e nella concordanza tra votazioni ed esiti.

Risorse umane (ore) / area n. ore dedicate a recupero e potenziamento in ambito linguistico e logico matematico

Docenti di scuola primaria e secondaria di I grado

Altre risorse necessarie Laboratorio linguistico, LIM...

Indicatori utilizzati Miglioramento complessivo dei risultati nelle prove di matematica degli studenti della scuola secondaria; riduzione della variabilità fra le classi; aumento del numero di alunni collocati nei livelli 4 e 5, soprattutto nelle prove di matematica, in ogni ordine di scuola; ulteriore riduzione del

numero degli alunni collocati nei livelli 1 in italiano e matematica in ogni ordine di scuola

Stati di avanzamento Incremento dei risultati nei tre anni pari al 20%

Valori / situazione attesi Si evidenzia possibile un ulteriore miglioramento non tanto nei risultati in sè, quanto nel lavoro di analisi dettagliata dei risultati, che non viene fatto dal complesso dei docenti, e nella concordanza tra votazioni ed esiti.

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Situazione su cui interviene L’Istituto Comprensivo IC3 ASTI è riconosciuto, nell’ambito provinciale, come istituto accogliente ed attento alle esigenze didattiche di un'utenza molto variegata. Da tempo l'Istituto elabora la stesura dei Piani Didattici Personalizzati, adotta strumenti compensativi e misure dispensative, garantisce una didattica personalizzata per gruppi di livello o per classi parallele, sempre nell' ottica di promuovere le potenzialità di ciascun alunno. Inoltre sono numerose le attività rivolte al coinvolgimento ed al potenziamento di alunni dotati in diversi ambiti disciplinari.

Attività previste L'area progettuale è ampia e varia, proponendo attività trasversali alle varie discipline ed attività rivolte in modo più specifico agli ambiti linguistici e matematici.

• Lavori di gruppo per affrontare argomenti sulla conoscenza di sé e la convivenza con i compagni • Conoscenza delle regole e attività pratiche per capirne la necessità, riflettendo sui comportamenti dei singoli in relazione agli altri • Conoscenza dei sistemi organizzati dello stare insieme (società) • Attività di recupero e potenziamento della lingua italiana:

▪ Rinforzo linguistico, arricchimento lessicale ▪ Scrittura creativa con mostre e concorsi di elaborati

• Attività di recupero e potenziamento in ambito matematico

▪ Rinforzo delle tecniche di calcolo e problem solving ▪ Giochi matematici con Enti e Università

Risorse umane (ore) / area n. ore dedicate a recupero e potenziamento in ambito linguistico e logico matematico

Docenti di scuola primaria e secondaria di I grado

Altre risorse necessarie Laboratorio linguistico, LIM...

Indicatori utilizzati Miglioramento complessivo dei risultati nelle prove di matematica degli studenti della scuola secondaria; riduzione della variabilità fra le classi; aumento del numero di alunni collocati nei livelli 4 e 5, soprattutto nelle prove di matematica, in ogni ordine di scuola; ulteriore riduzione del

numero degli alunni collocati nei livelli 1 in italiano e matematica in ogni ordine di scuola

Stati di avanzamento Incremento dei risultati nei tre anni pari al 20%

Valori / situazione attesi Si evidenzia possibile un ulteriore miglioramento non tanto nei risultati in sè, quanto nel lavoro di analisi dettagliata dei risultati, che non viene fatto dal complesso dei docenti, e nella concordanza tra votazioni ed esiti.

Denominazione progetto AMBIENTE E TERRITORIO

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Priorità cui si riferisce Attenzione agli aspetti relazionali, all’acquisizione della consapevolezza di sé nel rapporto con gli altri e con l’ambiente e all’educazione alla cittadinanza attiva, in relazione alle potenzialità di ciascun alunno per il miglioramento degli esiti.

Traguardo di risultato Ricercare strategie e strumenti volti al successo formativo degli alunni attraverso il “Learning by doing”

Attivare comportamenti responsabili e propositivi.

Obiettivo di processo • Migliorare la dimensione relazionale, incrementando le azioni costruttive, attraverso l’adozione di didattiche sulla cittadinanza. • Organizzare le attività didattiche con metodologie alternative

Altre priorità (eventuale)

Situazione su cui interviene L’Istituto Comprensivo ic3 opera da anni per rispondere alla complessità della realtà scolastica e ai bisogni specifici degli alunni, di diversa estrazione sociale, di diversa nazionalità, alunni di etnia Rom e giostrai. L’Istituto si distingue per un’azione educativa volta a valorizzare le differenze e a favorire l’integrazione. In quest’ottica si opera per innalzare i livelli delle competenze sociali e civiche, aumentando la collaborazione tra pari, favorendo l’etica della responsabilità, l’interculturalità e il rispetto delle regole, potenziando il senso di appartenenza al proprio territorio, dalla conoscenza della realtà locale a quella globale. L’azione educativa e didattica è volta a implementare metodologie e strategie al fine di promuovere le potenzialità di ciascun alunno, a fornirgli una “mappa di valori” efficace per esercitare la cittadinanza e la democrazia a tutti i livelli, nei limiti e nel rispetto delle regole comuni, e a farli diventare protagonisti attivi nella scoperta e nella valorizzazione del proprio territorio.

Attività previste Attività laboratoriali, uscite didattiche, esplorazioni, osservazioni, rappresentazioni, raccolta ed elaborazione di dati e informazioni, interviste, raccolta di testimonianze, analisi del paesaggio e delle sue caratteristiche in diverse situazioni, intervento di esperti di enti ed associazioni del territorio

Risorse finanziarie necessarie Uscite didattiche Esperti

Risorse umane (ore) / area Docenti sc. Infanzia Docenti sc. Primaria Docenti sc. Secondaria

Altre risorse necessarie Collaborazione con l’Ente comunale e altre associazioni Accordo di rete con l’Istituto PENNA

Indicatori utilizzati Monitoraggio su: partecipazione e coinvolgimento alunni/docenti/genitori Test per misurare: grado di autonomia maturazione di abilità acquisizione di conoscenze

Stati di avanzamento Monitoraggio dei comportamenti acquisiti e degli esiti raggiunti attraverso l’osservazione diretta e schede di rilevazione.

Valori / situazione attesi • Far crescere gli alunni come cittadini responsabili, non passivi, nella gestione della cosa pubblica. • Educare alla cooperazione e alla solidarietà, individuando il corretto collegamento tra locale e globale

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• Ricercare nel contributo di ciascuno, la soluzione dei problemi di tutti. • Educare ad una equilibrata sensibilità ecologica rispettare l’ambiente conservarlo, cercare di migliorarlo, ricordando che è patrimonio a disposizione di tutti. • Conoscere ed analizzare i principali problemi ambientali. • Elaborare ipotesi di intervento e tutela ambientale. • Avviare e sviluppare competenze critico espressive. • Conoscere,comprendere le basilari norme che permettono uno stile di vita salubre e rispettoso della natura umana. • Acquisire buone abitudini e comportamenti efficaci per uno stile di vita salubre e longeva

Denominazione progetto ARTE - TEATRO - ESPRESSIVITA’

Priorità cui si riferisce Il progetto “Espressività” concorre alla priorità del miglioramento dei risultati scolastici, attraverso attività e percorsi didattici motivanti e non formali, al fine di superare le situazioni di disagio, favorire l’inclusione sociale, valorizzare le tante differenze interculturali e personali e creare un ambiente di apprendimento positivo.

Traguardo di risultato Il progetto Espressività persegue la finalità di garantire un’offerta formativa altamente motivante e gratificante che possa incidere positivamente sul miglioramento degli esiti e, di conseguenza, sulla prevenzione degli abbandoni. Il percorso espressivo coinvolge tutti gli ordini di scuola e tutti i plessi dell’ Istituto Comprensivo e permette di dare maggiore attenzione educativa ad una presa in carico dell’alunno in quanto soggetto – attore, protagonista di un processo in grado di integrare “sapere” e “fare”. Attraverso esperienze, attività espressive e azioni performative si favoriscono l’incontro con il corpo e con le emozioni per accettare il proprio modo di essere, sviluppare le proprie potenzialità e manifestarsi agli altri, conoscendo e accettando se stessi nell’ottica di maturare cambiamenti significativi.

Il traguardo principale è la genesi di una didattica capace di attingere da svariate discipline quali l’espressione corporea, la danza, il canto, l’improvvisazione, la recitazione e la produzione/fruizione musicale, teatrale, fotografica e filmica per incontrare creativamente le “materie curricolari” arricchendo strategie e metodologie per l’insegnamento/apprendimento dei “saperi”.

Obiettivo di processo Il progetto Espressività persegue gli obiettivi di processo relativi alla dimensione relazionale attraverso l’incremento di azioni costruttive atte a favorire un clima positivo di rapporti interpersonali e alla valorizzazione di risorse umane come l’impiego di competenze specifiche dei docenti. Il progetto si pone altresì i seguenti obiettivi:

• promuovere la cultura e la sensibilità verso il teatro, la musica, l’arte e la fotografia • esprimere le proprie risorse creative ed espressive e sviluppare competenze utili nell’interazione comunicativa in vari contesti • combattere stereotipi e pregiudizi • scoprire la ricchezza della diversità, attraverso la collaborazione e l’incontro con l’altro

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• padroneggiare strumenti e modalità di espressione verbale e non verbale • favorire l’inserimento scolastico e sociale di bambini disabili • far vivere la scuola come esperienza positiva e gratificante e incentivare la partecipazione di tutti gli alunni • ridurre la dispersione scolastica • sviluppare competenze di ascolto critico • valorizzare gli elementi di continuità, la gradualità degli apprendimenti e le esperienze pregresse

Altre priorità (eventuale) Sviluppare, tramite il lavoro artistico/teatrale:

Le competenze chiave europee:

imparare ad imparare

consapevolezza ed espressione culturale

competenze sociali

Situazione su cui interviene Ciascun plesso dell’Istituto Comprensivo ha una radicata tradizione espressiva con numerosi eventi performativi promossi sul territorio, in collaborazione con il Comune di Asti, con reti di scuole e con altri Enti e Associazioni: rappresentazione di spettacoli teatrali, realizzazione di eventi musicali e coreutici, produzioni di video, allestimento di mostre fotografiche e grafico-pittoriche. I percorsi espressivi rappresentano il movente educativo che sottende l’organizzazione di “feste” natalizie, di fine anno o relative ad altre ricorrenze come momenti importanti atti a favorire, oltre ai citati obiettivi formativi, l’incontro, la collaborazione e la partecipazione delle famiglie.

Attività previste TEATRO

• L’imperfetto magico ( sezioni della scuola dell’Infanzia, classi di scuola primaria) • Laboratorio trasversale aperto alle varie classi (per cui ragazzi di età diverse lavorano insieme) permette confronti e scambi di esperienze molto stimolanti e tende spontaneamente a configurarsi come attività di “peer education”( scuola secondaria)

MUSICA

Cantincoro (tutte le classi della scuola primaria Gramsci)

Progetto ASO - Carcere (utilizzo di strumenti musicali approntati in carcere)

Percorsi Extrascolastici (scuola Frank)

Risorse finanziarie necessarie Microfoni panoramici, scenografie, costumi, strumenti musicali.

Risorse umane (ore) / area 100 ore di attività aggiuntive insegnamento

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Altre risorse necessarie Collaborazione con Enti sul Territorio: Comune di Asti, esperti esterni e Associazioni (Cepim, Agar Teatro, Officinals, Voci Astigiane, Centro Danza Asti…)

Indicatori utilizzati Monitoraggio su:

partecipazione e coinvolgimento alunni/docenti/genitori

Test per misurare:

• grado di autonomia • maturazione di abilità • acquisizione di conoscenze

Stati di avanzamento Verifica in itinere dei percorsi effettuati e trasferimento dei contenuti appresi in contesti diversi

Valori / situazione attesi Cura del sé, sollecitudine verso l’altro, creazione del “senso di gruppo/comunità”

Denominazione progetto BIBLIOTECA INNOVATIVA

Priorità cui si riferisce Competenze chiave di cittadinanza:

miglioramento della competenza di imparare a imparare

rafforzamento delle competenze in lingua madre

potenziamento della capacità di collaborare

Traguardo di risultato Promuovere attività volte a rafforzare e incrementare competenze in lingua madre con iniziative di recupero e potenziamento in continuità verticale

Promuovere la partecipazione degli studenti alla vita di classe e della scuola con metodi cooperativi e sociali

Obiettivo di processo Curricolo progettazione valutazione: predisporre un curricolo verticale di sviluppo di alcune competenze trasversali dall’infanzia alla secondaria ( es.: competenze in lingua madre )

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane: incentivare ulteriormente il confronto e la partecipazione dei docenti a gruppi di lavoro e dipartimenti disciplinari

Altre priorità (eventuale) Poter usufruire di uno spazio e di un luogo per la lettura, il prestito, lo studio. le attività proposte mirano a: rendere fruibile un patrimonio interno alla scuola; rispondere alle esigenze culturali del territorio;

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offrire luoghi e tempi idonei a un clima di condivisione per i ragazzi della scuola e non solo; necessità di potenziare il patrimonio linguistico offrire un luogo di ritrovo positivo, sviluppare le competenze di cittadinanza (accettazione, conoscenza, collaborazione).

Situazione su cui interviene Creazione di un ponte educativo che ruota sull’oggetto libro tra scuole di diverso ordine. diffusione delle conoscenze, elevazione culturale, promozione della lettura, formazione professionale promozione di incontri formativi

Attività previste Lettura/studio in biblioteca in orario scolastico ed extrascolastico Prestito libri Cicli di letture animate in orario extrascolastico Incontri con l’autore Prestito inter- bibliotecario

Risorse finanziarie necessarie Rinnovo di parte del patrimonio librario

Materiale di cancelleria per schede di catalogazione e prestito

Risorse umane (ore) / area Docenti sc. Primaria Docenti sc. Secondaria 150 h catalogazione a 17,50

Altre risorse necessarie Risorse Progetto PON BiBlioteca

Indicatori utilizzati Monitoraggio su: partecipazione e coinvolgimento alunni/docenti/genitori alle iniziative proposte Test per misurare: grado di partecipazione iniziative quantitativo e qualitativo acquisizione di conoscenze e miglioramento metodo di studio miglioramento nelle capacità espressive dei ragazzi

Stati di avanzamento Si mirerà ad un uso sempre più articolato ed assiduo della Biblioteca scolastica come luogo ricco di opportunità per l’ampliamento delle conoscenze, di svago e di piacere, oltre che luogo ove condividere interessi, passioni ed idee.

Valori / situazione attesi Il progetto ha come obiettivo fondamentale quello di aumentare sempre più l’interesse e il piacere per la lettura e di dimostrare che “leggere è bello” cercando di favorire uno sviluppo linguistico ricco e articolato, rendendo sempre più operativa e valorizzando la biblioteca della scuola e la sua fruizione.

Il progetto globale della Biblioteca si pone altresì come obiettivo educativo quello di motivare e responsabilizzare i ragazzi svantaggiati per situazioni sociali, culturali, familiari, valorizzandone attraverso la lettura, capacità, curiosità, sensibilità.

Gli obiettivi attesi sono i seguenti

▪Considerare il libro come fonte di piacere, di interesse e diffonderne l’abitudine all’uso

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▪Imparare a utilizzarlo in modo corretto e a rispettarlo, sia esso proprio, sia di proprietà comune

▪Essere consapevoli del lavoro che è sotteso all’oggetto libro

▪Frequentare una biblioteca non solo per motivi di studio, ma anche per svago e per desiderio di confrontarsi con coetanei e/o con adulti “positivi” disponibili

▪Sviluppare fantasia -memoria- pensiero divergente -senso critico ed estetico

▪Saper inventare nuove storie- fiabe –filastrocche …vocabolari visuali semplicissimi per i bambini che frequentano o frequenteranno la biblioteca

▪Potenziare le abilità linguistiche e il gusto per la lingua italiana, utilizzando il racconto come mezzo per favorire non solo l'arricchimento del linguaggio, ma anche l'acquisizione delle regole di interazione

▪Conoscere diverse tipologie testuali, alcuni principali autori infantili e le novità editoriali più interessanti.

▪Saper far tesoro di una importante risorsa presente nella scuola, passando dalla pura fruizione ad una fase attiva di costruzione di nuovi materiali.

Denominazione progetto INCLUSIONE

Priorità cui si riferisce Il progetto cura la realizzazione di una scuola veramente inclusiva, capace di cogliere le nuove sfide poste dal contesto, in grado di leggere i bisogni educativi speciali e pronta a organizzare risposte adeguate, garantendo a tutti e a ciascuno uguaglianza delle opportunità formative, valorizzazione delle differenze individuali, qualità dell’istruzione

Traguardo di risultato L’Istituto si pone di “sfidare” le varie forme di diversità, di disabilità, o di svantaggio,_accettandole e operando nella classe “dove” le diverse situazioni individuali vengono riconosciute e poi valorizzate” evitando così che si trasformino in disuguaglianze o che impediscano la realizzazione del “pieno sviluppo della persona umana”

L’attenzione è indirizzata sui punti di forza e sulle potenzialità di questi alunni con i quali la scuola si impegna in un progetto che preveda cammini di lavoro individualizzati o personalizzati dettagliati, integrati e aggiornati nel PEI per gli alunni con disabilità o nel Piano Didattico Personalizzato (PDP) documento personale per tutte le altre tipologie di BES

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Obiettivo di processo • individuazione di specifici referenti che programmeranno attività finalizzate a favorire l’accoglienza nei diversi ordini di scuola, • incontri periodici tra gli insegnanti dei diversi ordini di scuola per facilitare l’inserimento degli alunni nel nuovo contesto scolastico e condivisione dei documenti; • attivazione di laboratori per introdurre gradualmente gli alunni alle nuove realtà scolastiche • riorganizzazione di progetti che curano l’ingresso nel sistema scolastico e la continuità

Altre priorità • Realizzare il raccordo pedagogico, disciplinare e organizzativo tra i diversi gradi scolastici • Far acquisire agli alunni competenze e conoscenze necessarie per maturare una scelta responsabile al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado • Favorire lo scambio di informazioni sulle attività didattiche, sulle strategie operative e sugli stili educativi nei diversi ordini di scuole, nell’ottica di un curricolo verticale • Rivedere i percorsi educativi, logistici e curricolari della scuola per dare risposte alle incertezze rispetto alle metodologie da parte dei docenti • Saper fronteggiare la sempre maggior difficoltà da parte di docenti e famiglie nel gestire tempi e metodi per ottenere un adeguato comportamento da parte degli alunni i quali dimostrano tempi di attenzione e di autocontrollo sempre più limitati e sempre meno efficaci

Situazione su cui interviene • Riconoscere i bisogni e le problematiche degli alunni con B.E.S., anche attraverso la predisposizione di materiale specifico. • Individuare strategie educativo-didattiche diversificate e mirate, con la collaborazione dei docenti delle équipe pedagogiche • Collaborare con altre istituzioni scolastiche, con enti e specialisti per favorire la realizzazione percorsi a supporto degli alunni. • Sviluppare strategie per potenziare le abilità degli alunni • Incrementare l’autostima e sviluppare positive relazioni interpersonali, anche attraverso il reciproco aiuto nella gestione delle attività organizzate • Far acquisire gradualmente un efficace metodo di studio e una buona autonomia di lavoro a scuola e a casa; • Migliorare le relazioni sociali con i coetanei e con gli adulti

Attività previste • creare un ambiente accogliente e supportivo • sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo sviluppando attenzione educativa in tutta la scuola • promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento • centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno • favorire l’acquisizione di competenze collaborative • promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione tra tutte le componenti della comunità educante

CONTENUTI / ATTIVITA’

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I ragazzi seguiranno, per quanto riguarda i contenuti, la programmazione della classe; gli argomenti delle singole discipline verranno semplificati in relazione alle esigenze, ai ritmi d'apprendimento ed agli interessi degli alunni

Il raccordo fra il lavoro individualizzato e la programmazione disciplinare della classe si effettuerà attraverso:

• semplificazione dei testi; • utilizzo di procedure diverse, sul medesimo obiettivo, ma

congruenti con le abilità dell'alunno • predisposizione di un lavoro diverso, ma che integri quello dei

compagni • esecuzione di una sola parte del lavoro (ad esempio, quella

verbale, iconica • nel caso di ragazzi con deficit molto grave, il raccordo avverrà

prevalentemente nelle varie educazioni e nelle attività di laboratorio, non escludendo possibilità anche in altre discipline

• Gli insegnanti di sostegno operano utilizzando i seguenti strumenti di lavoro: P.D.F. e P.E.P.

Risorse umane (ore) / area Docenti scuola dell’infanzia

Docenti scuola primaria

Docenti scuola secondaria

Indicatori utilizzati Gli indicatori riguardano tre dimensioni:

• La creazione di culture inclusive (costruzione della comunità, accettazione di valori inclusivi condivisi) • La produzione di politiche inclusive (sviluppo della scuola per tutti, organizzazione del sostegno alla diversità) • Miglioramento della prassi inclusiva (apprendimento orchestrato, mobilitazione di risorse)

Stati di avanzamento Creazione di percorsi facilitati in classe attraverso l’uso delle nuove tecnologie;

Sperimentazione metodologica – didattica in classe sulle conoscenze acquisite durante la formazione

Valori / situazione attesi Miglioramento del livello di socializzazione tra tutti i ragazzi.

Acquisizione da parte dei ragazzi della disponibilità di dare e ricevere aiuto. Accettazione da parte di tutti dei propri limiti e disponibilità ad impegnarsi per migliorare le proprie prestazioni.

Maggiore disponibilità da parte delle famiglie degli alunni ad affrontare in modo corretto il problema dell’integrazione sia in ambito scolastico che extra-scolastico.

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Denominazione progetto EDUCAZIONE MOTORIA \ FISICA

Priorità cui si riferisce Competenze chiave di cittadinanza: potenziamento della capacità di collaborare

Traguardo di risultato • Partecipare attivamente alle varie forme di gioco collaborando con gli altri • Rispettare le regole nella competizione sportiva; • Saper accettare la sconfitta con equilibrio e vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando le diversità con responsabilità. • Riconoscere il rapporto tra alimentazione ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita • Formare, in itinere, una “coscienza dello sport” intesa come sano costume di vita

Obiettivo di processo Il progetto relativo all'educazione motoria persegue gli obiettivi di processo relativi alla dimensione relazionale attraverso l’incremento di azioni costruttive atte a favorire un clima positivo di collaborazione fra pari, a valorizzare le diverse abilità, a rispettare regole e accettare vittorie e sconfitte.

Il progetto si pone pertanto come obiettivo trasversale il miglioramento del livello delle competenze chiave e di cittadinanza agevolando anche l'inclusione attraverso varie situazioni di gioco.

Altre priorità Il progetto si propone di favorire la crescita armoniosa della persona umana sviluppando in maniera equilibrata le capacità motorie del bambino/ragazzo attraverso il movimento e la conoscenza del corpo.

Il progetto ricerca l’apprendimento e lo sviluppo delle capacità motorie adatte alle diverse fasce ‘età nei tre ordini di scuola, attraverso l’utilizzo di proposte ludico motorie differenziate.

L’obiettivo fondamentale è la valorizzazione dell’educazione fisica e sportiva nella scuola per le sue valenze trasversali e per la promozione di stili di vita corretti e salutari, favorire lo star bene con se stessi e con gli altri nell’ottica dell’inclusione sociale, in armonia con quanto previsto dalle Indicazioni nazionali.

Nelle classi della Scuola Secondaria di Primo grado saranno consolidate e sviluppate ulteriormente gli schemi motori, le abilità coordinative e verranno approfondite le discipline sportive individuali e di squadra, oltre che sani principi di convivenza, inclusione e senso civico

Situazione su cui interviene Nella società moderna, dove le dimensioni temporali e spaziali sembrano essersi

annullate, il bambino vive in una realtà che non gli permette di dedicare il giusto tempo alla conoscenza del proprio sè, degli altri, dell’ambiente circostante e in questo modo sviluppare competenze motorie indispensabili alla crescita del proprio corpo

Attività previste Nella scuola dell’Infanzia:

• attività psicomotoria, conoscenza del corpo, dello spazio e del tempo

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Nella scuola primaria:

• apprendimento e sviluppo degli schemi motori di base (correre, saltare, strisciare, rotolare, prendere, lanciare etc…) • sviluppo e consolidamento degli schemi motori di base; apprendimento delle primarie capacità coordinative speciali ( oculo-manuale; oculo podale, etc…) • conoscenza degli elementi di base delle discipline individuali (atletica, ginnastica artistica); • conoscenza delle discipline sportive di squadra (pallavolo, pallacanestro, pallamano, rugby, calcio…) e individuali (atlatica, ginnastica, artistica, …) e utilizzo dei vari attrezzi.

Nella scuola secondaria di I grado:

sviluppo e consolidamento ulteriore degli schemi motori, delle abilità coordinative e approfondimento delle discipline sportive individuali e di squadra con l’acquisizione di sane pratiche sportive e di corretti atteggiamenti di fairplay

La cultura del benessere SUISSM primaria esperto per n.20 ore

Giocando s’impara Assoc. Idee in movimento primaria

AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA

Attività di promozione da parte di società sportive del territorio (calcio, basket, volley…)

PROGETTO NAZIONALE “Sport di classe“ per la scuola primaria

“FESTA DELLO SPORT” Giochi di primavera nella seconda metà del mese di marzo e Festa dello Sport di fine anno scolastico delle scuole primarie del territorio

FESTA DELLO SPORT PROVINCIALE Rivolto alle classi quinte. Percorsi di atletica presso il palazzetto dello sport di Asti

GIOCHI DELLA GIOVENTU’ scuola secondaria di 1° grado

PROGETTO SCI Rivolto alle classi di scuola secondaria di 1° grado

PROGETTO VELA Rivolto alle classi quinte della scuola primaria e alle classi prime della scuola secondaria di 1° grado

Risorse finanziarie necessarie Materiale sportivo per le più comuni discipline sportive

Risorse umane (ore) / area

Altre risorse necessarie Collaborazione con Enti sul Territorio: Comune di Asti, Università, esperti esterni e Associazioni

Indicatori utilizzati • Miglioramento del livello delle competenze chiave di cittadinanza soprattutto per quanto riguarda il rispetto di sè degli altri, delle "cose" di tutti, delle regole.

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• Numero degli alunni coinvolti in attività sportive extrascolastica agonistiche e non • Numero di alunni che seguono un corretto regime alimentare e adeguata attività fisica.

Stati di avanzamento Nei tre anni si intende raggiungere la maggior partecipazione ad iniziative sportive sia di sport individuali che di squadra

Valori / situazione attesi Cura del sé, rispetto delle regole, creazione del “senso di squadra/gruppo/comunità”, acquisizione della consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione all'esercizio fisico.

90 PTOF Istituto Comprensivo I.C. 3 Asti 2016/2019

Denominazione progetto DISPERSIONE

Priorità cui si riferisce Prevenzione dell’insuccesso scolastico e della demotivazione allo studio.

Attivazione di strategie motivazionali con percorsi laboratoriali, per

sviluppare le potenzialità di ciascun alunno al fine del miglioramento degli

esiti.

Traguardo di risultato La dispersione scolastica è un fenomeno complesso nel quale convergono degrado sociale, disagio economico o povertà culturale. Esso è inoltre prodotto dalla perdita di efficacia dei diversi ambienti educativi: la famiglia, i luoghi di aggregazione sociale e la scuola. In quest’ultima, la dispersione scolastica non si manifesta ed identifica unicamente con l’abbandono, ma anche, e spesso prima di tutto, con l’insuccesso scolastico, che genera disaffezione, disinteresse, demotivazione, noia, disturbi comportamentali, prodromi del distacco e dell’abbandono scolastico. Attraverso progetti, percorsi di orientamento, di recupero e di potenziamento, accordi di rete e una didattica includente la nostra scuola, come comunità, opera al fianco di ogni alunno e di ogni famiglia per promuovere percorsi didattici, strategie individualizzate di prevenzione dell’insuccesso scolastico, attraverso un’organizzazione didattica flessibile che tenda a raggiungere a ridurre la demotivazione allo studio e la dispersione.

Obiettivo di processo Il filo conduttore che guiderà l’azione didattica sarà quello del diritto all’apprendimento di tutti gli alunni, al ripensamento della trasmissione-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula. Si metteranno in atto azioni didattiche che tengano insieme l’importanza dell’oggetto culturale e le ragioni del soggetto che apprende, che tiene in conto l’importanza dell’ambiente modificante.

Situazione su cui interviene L’Istituto Comprensivo 3 Asti è un Istituto costituito da un nuovo dimensionamento. Consta di 4 scuole primarie, di una scuola secondaria di primo grado “Parini” e di 3 scuole dell’infanzia disposte tutte in periferia (nord-est; sud-est di Asti). Tendenzialmente i risultati degli studenti nel percorso del primo ciclo di studio sono positivi, anche se in alcuni casi, incontrano difficoltà di apprendimento. Gli alunni con svantaggio socio-economico culturale sono quelli che presentano maggiori difficoltà e forme di disagio la cui portata è tale da produrre conseguenti problemi di comportamento, insuccesso scolastico e dispersione: si registrano alcune situazioni di difficoltà relazionali, demotivazione verso lo studio, assenze frequenti, ripetenze e votazione in uscita minima. Dal monitoraggio sistematico delle scelte degli studenti nei successivi percorsi di studio, risulta inoltre scarsa la corrispondenza tra il consiglio orientativo proposto e la scelta effettuata, da implementare l’efficacia del consiglio orientativo e il monitoraggio degli esiti a distanza degli studenti in uscita dalla primaria verso la scuola secondaria. La scuola è da molti anni impegnata in progetti di orientamento, inclusione e contrasto alla dispersione scolastica, che vanno da progetti di

91 PTOF Istituto Comprensivo I.C. 3 Asti 2016/2019

classe, di plesso o di Istituto, a progetti di rete visti nell’ottica dell’integrazione delle scuole sul territorio.

Attività previste

Risorse finanziarie necessarie

Risorse umane (ore) / area

Altre risorse necessarie Casa di Carità Arti e Mestieri, Collaborazione con specialisti esterni, Cooperativa Jokko.

Indicatori utilizzati • Feedback positivo di genitori e operatori extrascolastici coinvolti

• Frequenza continuativa

• Raggiungimento delle competenze previste nella programmazione individualizzata/personalizzata

• Feedback positivo nel passaggio ad un altro ordine di scuola

Stati di avanzamento Verifica del percorso scolastico di ciascun alunno.

Valori / situazione attesi Sviluppo positivo del progetto di vita di tutti gli alunni coinvolti.

Denominazione progetto INFORMATICA

Priorità cui si riferisce Padroneggiare le abilità e le tecniche di utilizzo delle nuove tecnologie. Utilizzare le competenze acquisite per cogliere le opportunità disponibili nel contesto socio-economico, culturale e, di conseguenza, migliorare i risultati scolastici.

Traguardo di risultato Uso delle tecnologie informatiche per incentivare la motivazione all’apprendimento, sperimentare e attivare metodologie didattiche innovative al fine di migliorare gli esiti scolastici e ridurre gli abbandoni

Obiettivo di processo • Dimensione organizzativa: utilizzo della LIM in classe, dei laboratori di plesso, allestimento della classe come laboratorio con strumenti tecnologici della scuola e/o personali (PC, Tablet) • Dimensione metodologica: saper ricercare le informazioni, utilizzarle in contesti diversi, costruire una conoscenza “a mappe”. • Dimensione relazionale: lavorare a coppie o in piccolo gruppo per costruire conoscenze e condividere informazioni

Altre priorità Permettere lo sviluppo di una didattica collaborativa di classe, facilitare la comunicazione, la ricerca, l'accesso alle informazioni e alle risorse, ai materiali didattici da parte degli allievi e dei docenti; condividere i registri informatici, accedere al portale della scuola, saper utilizzare il computer e altre tecnologie per comunicare e instaurare rapporti collaborativi, gestire in modalità utile e non solo ludica della risorsa internet, porre le basi infrastrutturali per la didattica 2.0, utilizzare l’evolutivo sistema cloud computing, mettere a disposizione dotazioni hardware facilitate per le disabilità, aprire un nuovo canale di comunicazione e formazione verso gli alunni.

Situazione su cui interviene Ripensare agli spazi e alla dotazione tecnologica delle scuole al di là degli schemi tradizionali, sfruttando la tecnologia mobile e wireless per una didattica collaborativa e multimediale. Gli spazi diventano flessibili: le attrezzature tecnologiche vengono utilizzate in aula, in laboratorio o altrove, con la possibilità di rimodulare gli spazi in coerenza con l’attività

92 PTOF Istituto Comprensivo I.C. 3 Asti 2016/2019

didattica prescelta, che può essere rivolta non solo agli studenti, ma anche ai docenti e al personale della scuola.

Attività previste Sono previste precise scelte per la formazione degli insegnanti: uso di LIM e laboratori mobili e costruzione di ambienti digitali per l’innovazione metodologica

Risorse finanziarie necessarie

Risorse umane (ore) / area Docenti scuola Primaria

Docenti scuola secondaria

Altre risorse necessarie ampliamento delle reti e predisposizione di laboratori

Indicatori utilizzati • Numero di classi che utilizzano le nuove tecnologie in modo interdisciplinare. • Numero di alunni che utilizzano strumenti tecnologici personali • Frequenza continuativa • Raggiungimento delle competenze previste nella programmazione

Stati di avanzamento Monitoraggio degli esiti di apprendimento

Valori / situazione attesi Incremento dell’aspetto motivazionale e conseguentemente dell’autostima.

Denominazione progetto CONTINUITA’ - ORIENTAMENTO - CITTADINANZA

Priorità cui si riferisce Far acquisire agli alunni competenze e conoscenze necessarie per maturare una scelta responsabile al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado.

Traguardo di risultato Attraverso il curricolo verticale formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri

Obiettivo di processo Realizzare il raccordo pedagogico, disciplinare e organizzativo tra scuole di ordine diverso, in particolare tra la scuola primaria e quella secondaria

Altre priorità (eventuale) Potenziare un rapporto sinergico tra docenti /alunni/genitori/ territorio

Situazione su cui interviene Generale : -Promuovere il benessere dei ragazzi, facilitando la conoscenza di sè e la valorizzazione dell’io. -Aiutare l’alunno ad acquisire consapevolezza della realtà - Favorire l’inserimento, individuando ed esplicitando eventuali elementi di disagio e aiutando a risolvere i conflitti relazionali -Favorire l’acquisizione da parte degli alunni di un efficace metodo di studio -Abituare l’alunno a riflettere sul proprio percorso scolastico, evidenziando le caratteristiche del suo operare e modo di pensare ai fini dell’orientamento -Guidare l’alunno, in collaborazione con la famiglia e la consulente per l’Orientamento Regionale, verso una scelta adeguata rispetto agli interessi e alle attitudini o qualità posseduti -Favorire nell’alunno la ricerca delle informazioni utili (in cartaceo e sul web) ai fini dell’orientamento personale, rendendolo autonomo nella scelta della propria strada

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Continuità: 1. Incontri tra gli insegnanti dei diversi ordini di scuola per pervenire ad uno scambio reciproco di conoscenze ed informazioni, relativamente ai programmi disciplinari, agli obiettivi ed ai criteri di valutazione. 2. Acquisizione e trasmissione di elementi conoscitivi sulla realtà degli alunni (potenzialità e attitudini o eventuali carenze; disagio economico e/o sociale, problematiche di tipo soggettivo). 3. Occasioni di conoscenza per gli alunni dei diversi gradi di scuole mediante visite alle sedi scolastiche, partecipazione ad attività e laboratori. 4.Incontri tra insegnanti e famiglie degli alunni dell’ultimo anno al fine di agevolare il passaggio al successivo livello scolastico dei figli. 5. Open school per alunni e genitori presso la scuola secondaria di primo grado: visita dell’edificio scolastico, conoscenza dei docenti, attività laboratoriali. 6. Attività svolte dai docenti della scuola media per le classi quinte della scuola primaria… 7. Eventi musicali comuni. 8. Eventuali gite d’istruzione e/o spettacoli organizzati con alunni della scuola primaria e media Orientamento: 1. Acquisizione e condivisione con il Consiglio di classe di elementi conoscitivi sulla realtà degli alunni (potenzialità e attitudini o eventuali carenze; disagio economico e/o sociale, problematiche di tipo soggettivo). 2. Riflessioni su di sé da parte degli alunni guidate dagli insegnanti. 3.Illustrazione generale delle possibilità scolastiche presenti sul territorio da parte di esperti e dei coordinatori di classe. 4. Occasioni di conoscenza per gli alunni dei diversi ordini di scuole mediante visite alle sedi scolastiche del territorio nicese 5.Eventuali momenti di socializzazione di esperienze didattiche tra gli insegnanti e gli alunni dei diversi ordini di scuole superiori 6. Presentazione da parte di docenti della scuola superiore di programmi ed attività 7. Coordinamento tra le diverse istituzioni al fine di attuare interventi informativi, di elaborare test orientativi di entrata e di uscita per saggiare conoscenze ed attitudini possedute. 8. Sensibilizzazione degli alunni riguardo alle attività di open school degli istituti superiori Genitori: Presentazione dell’attività di orientamento nei Consigli di Classe Condivisione del percorso educativo nei colloqui individuali Incontri con esperti sull’orientamento

Attività previste -formare abilità e capacità funzionali al “saper scegliere” nelle situazioni del quotidiano come nelle situazioni a maggior grado di complessità; -promuovere capacità di impostazione e di soluzione dei problemi; -individuare nel soggetto le prime manifestazioni attitudinali e gli interessi per specifiche esperienze disciplinari; -riconoscere le competenze di base acquisite e motivare a ulteriori approfondimenti; -fornire adeguate conoscenze ed esperienze per una lettura analitica e di

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interpretazione del contesto locale socio-economico e culturale, nella prospettiva della mondializzazione, ovvero di una società multietnica e globalizzata; -migliorare, ristrutturare e integrare i curricoli disciplinari, accentuando l’attenzione agli ambiti di contenuti funzionali alle conoscenze strategiche delle discipline e alle loro applicazioni in materia di lavoro, impresa, professione anche nell’ottica dello sviluppo sostenibile. L’azione orientativa, nella scuola secondaria di primo grado prevede un’azione di “accompagnamento” dell’alunno che si concretizza nella proposta di percorsi personalizzati di apprendimento. Non si tratta solo di prevedere, in un progetto, la presenza di figure di counseling o di iniziative esterne al curricolo, bensì di dare all’orientamento formativo i caratteri di una strategia istituzionale funzionale al proseguimento degli scopi formativi del discente, con la necessaria flessibilità organizzativa e curricolare, anche nella prospettiva di futuri rapporti con Enti e Agenzie esterne su iniziative mirate. L’educazione scolastica nella “società delle conoscenze” oltre a trasmettere il patrimonio culturale e scientifico consolidato, può mettere lo studente in grado di padroneggiare la complessità del mondo che lo circonda e creare presupposti per una scelta realistica, autonoma e coerente con i vincoli esterni. Tutte le classi ponte aderiscono al progetto Orientamento Tutte le classi di scuola primaria e le sezioni di scuola dell’infanzia a Continuità. Docenti-Genitori

• Formazione specifica per i docenti sulle tematiche della relazione educativa con le famiglie e della Pedagogia dei genitori. • Incontri docenti-genitori con l’approccio del metodo della Pedagogia dei genitori.

Risorse finanziarie necessarie Stampante Toner Carta Computer Materiale di consumo

Risorse umane (ore) / area Docenti scuola infanzia Docenti scuola primaria Docenti scuola secondaria di primo grado

Altre risorse necessarie Collaborazione con docenti dei diversi ambiti disciplinari negli istituti coinvolti dal percorso di continuità e orientamento (scuole primarie extra istituto e istituti scolastici superiori) Collaborazione con esperti per iniziative di formazione e di progettazione nell’ottica della continuità.

Indicatori utilizzati Valutazione Alla fine di ogni anno scolastico si avvierà la valutazione del progetto per poter definire una eventuale riprogettazione, per rendere spendibile il percorso proposto, in linea con le finalità da esso perseguite.

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Si propone ai genitori e agli alunni un questionario per tastare con mano l’efficacia dell’attività di orientamento. È inoltre previsto un momento di valutazione in itinere. Si coinvolgerà in questa fase i colleghi dei singoli Consigli di classe per considerare: -che la disciplina è orientativa quando consapevolmente adotta una didattica attiva; -che la disciplina è orientativa quando si fa carico di alcuni aspetti dell’orientamento riguardanti la conoscenza di sé, l’educazione alla scelta, la conoscenza del mondo produttivo, con attività specifiche e programmate (per classe e per disciplina, in sede di consiglio di classe avviene la distribuzione dei compiti); che il curriculo preveda che l’Orientamento si realizzi attraverso le discipline curando le abilità trasversali.

• Feedback positivo degli allievi coinvolti (partecipazione, interesse, impegno…) • Feedback positivo nella relazione di continuità progettuale e relazionale tra i docenti nella costruzione del curricolo delle diverse discipline • Feedback positivo nell’implementazione dell’arricchimento e nell’innovazione delle attività curricolari nell’ottica della verticalizzazione del curricolo e del continuum curricolare proposte dai docenti • Feedback positivo delle famiglie con conseguente scelta di iscrizione in scuole dell’Istituto Comprensivo nel passaggio da un ordine di scuola all’altro.

Stati di avanzamento Verifica della rispondenza delle scelte degli alunni ripetto al parere orientativo espresso

Valori / situazione attesi Controllo della dispersione scolastica. Riduzione della dispersione attraverso scelte più consapevoli e mirate Configurazione, nella realtà sociale circostante, della scuola come polo formativo che riconosce la centralità della responsabilità orientativa sia per garantire il raggiungimento del successo formativo scolastico ed extrascolastico da parte del maggior numero degli alunni e sia per limitare il determinarsi, tra i giovani, di situazioni di disagio, di emarginazione o di autoesclusione Aumento del livello di consapevolezza dello studente rispetto alle variabili che intervengono nelle scelte formative e professionali (risorse e caratteristiche personali cui fare riferimento nel presente, per progettare il proprio futuro). Promozione di un processo di autoconoscenza e consapevolezza di sé Promozione di abilità che consentano al giovane di sviluppare adeguati processi decisionali

Denominazione progetto LINGUE UE - CITTADINANZA

Priorità cui si riferisce Competenze chiave di cittadinanza : potenziamento delle competenze in lingua straniera

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potenziamento della capacità di collaborare potenziamento della conoscenza precoce delle lingue straniere sviluppo di una maggiore attitudine alla partecipazione attiva della vita di cittadini europei

Traguardo di risultato Favorire attività di consolidamento delle competenze linguistiche: Lingua Inglese e Francese Promuovere, anche in dimensione europea, la partecipazione degli studenti

alla vita di classe e della scuola con metodi cooperativi e sociali

Obiettivo di processo Curricolo progettazione valutazione: predisporre un curricolo verticale di sviluppo di alcune competenze trasversali dall’infanzia alla secondaria (es. competenze in lingua inglese) Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane: incentivare ulteriormente il confronto e la partecipazione dei docenti a gruppi di lavoro e dipartimenti disciplinari

Altre priorità Predisporre un curricolo verticale di sviluppo di alcune competenze trasversali dall’infanzia alla secondaria in stretta coerenza con le nuove indicazioni nazionali

Situazione su cui interviene Realizzare il raccordo pedagogico, disciplinare e organizzativo tra i diversi gradi scolastici.

Attività previste SCUOLA INFANZIA Il laboratorio di lingua inglese è rivolto ai bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia insegnanti specializzati sono cinque. SCUOLA PRIMARIA : INSEGNAMENTO CURRICOLARE Viene impartita la lingua comunitaria inglese, secondo il seguente schema: cl. 1^ 1 h settimanale in tutte le classi cl. 2^ 2 h settimanali in tutte le classi cl. 3^ 3 h settimanali in tutte le classi cl. 4^ 3 h settimanali in tutte le classi cl. 5^ 3 h settimanali in tutte le classi Gli insegnanti specialisti sono due, gli insegnanti specializzati totto ATTIVITA’ DI CLIL Per alunni di tutte le classi in orario curricolare. L'attività di CLIL sarà svolta dalle insegnanti di lingua inglese nelle ore di insegnamento in alcune aree disciplinari ( Arte e Immagine, Educazione Fisica, Scienze, Storia, Geografia ecc...) SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Attività preparatoria per la Certificazione KET

Risorse finanziarie necessarie Materiale di consumo Aggiornamento linguistico dei docenti

Risorse umane (ore) / area 40 h per 35 Euro di docenza scuola dell’infanzia

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Altre risorse necessarie Software didattico

Indicatori utilizzati Potenziamento delle abilità e capacità comunicative promozione del benessere individuale potenziamento del grado di socializzazione e di integrazione diminuzione del disagio psico-sociale incremento del successo scolastico potenziamento dei livelli di fiducia reciproca per un approccio non pregiudizievole arricchimento della preparazione dei docenti per una risposta efficace ai bisogni di una realtà didattica multietnica

Stati di avanzamento

Valori / situazione attesi Favorire lo scambio interculturale attraverso la conoscenza diretta di elementi culturali, tradizioni di altri gruppi umani

Gestire in modo proficuo le differenze culturali, linguistiche, religiose

Fornire all’alunno straniero gli strumenti linguistici che gli possono permettere di partecipare alle attività comuni in classe e acquisire capacità linguistiche adeguate ad un idoneo ed armonico sviluppo nel nuovo paese in cui vive

Denominazione progetto CITTADINANZA: SALUTE - BENESSERE - SICUREZZA

Priorità cui si riferisce Competenze chiave di cittadinanza : potenziamento della capacità di collaborare alla creazione di una solida cultura della sicurezza

Traguardo di risultato Promuovere la partecipazione degli studenti alla vita di classe e della scuola con metodi cooperativi e sociali sviluppando, diffondendo e concretizzando una cultura della prevenzione, trasmettendo quindi principi e valori atti all’acquisizione di comportamenti di prevenzione dei rischi e di tutela della propria persona dall’età scolare a quella adulta.

Obiettivo di processo Promuovere la cultura della sicurezza fin dalla scuola dell’infanzia Saper individuare e riconoscere i fattori determinanti delle situazioni a rischio. Sentirsi rassicurato e responsabile Accrescere le competenze sul piano della consapevolezza del proprio e altrui benessere. Saper individuare e praticare comportamenti sociali responsabili verso se stessi, gli altri e l’ambiente

Altre priorità Far apprendere i concetti generali di salute e prevenzione attraverso le principali norme di sicurezza: a scuola, a casa, nella società

Situazione su cui interviene Conoscere e praticare comportamenti corretti ;

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Promuovere la conoscenza, il rispetto dell’ambiente e la consapevolezza delle proprie azioni ;

Promuovere e individuare interventi didattici per sensibilizzare alunni, insegnanti e famiglie nei confronti di ambiente, salute e sicurezza.

Valutare le necessità emergenti nei diversi ambiti

Coinvolgere il maggior numero di fruitori.

Promuovere il benessere dello studente

Individuare i temi della sicurezza già presenti nella programmazione scolastica per richiamarne la valenza affinché non siano trascurati, sminuiti o disattesi

Elaborare percorsi didattici per la promozione, a livello scolastico, della cultura della sicurezza e della prevenzione

Stendere e proporre strumenti per valutare le conoscenze e le competenze in materia di sicurezza

Promuovere comportamenti ispirati alla solidarietà ed al rispetto

Attività previste Fornire informazioni corrette sull’alimentazione Fornire informazioni corrette sulle sostanze lecite e illecite, in una fascia di età che si caratterizza per un importante passaggio evolutivo; facilitare nei ragazzi e negli adulti la scoperta dei fattori di rischio, fornendo strumenti di lettura, metodi di approccio e procedure mirate alla riduzione delle situazioni di pericolo, di disagio e di malessere; favorire il confronto sui vissuti e sulle prefigurazioni legate al rapporto con il mondo degli adulti e con gli stili di vita possibili Percorsi di Educazione Stradale in collaborazione con EELL Percorsi di Educazione all’uso di Internet e dei Social Network Percorsi di Prevenzione e protezione con prove pratiche di evacuazione e primo soccorso.

Risorse finanziarie Uscite didattiche sul territorio

Materiale di consumo

Risorse umane (ore) / area Docenti sc. Infanzia

Docenti sc. Primaria

Docenti sc. Secondaria

Indicatori utilizzati Rilevazione partecipazione

Rilevazione delle competenze degli alunni.

Stati di avanzamento • Condivisione delle iniziative • Predisposizione di materiali e scambio all’interno delle scuole.

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• incontri con associazioni e personale specializzato, uscite, esperienze di vario tipo sul territorio e con realtà diverse dalla propria. • Condivisione e diffusione di buone pratiche.

Valori / situazione attesi Miglioramento della conoscenza delle proprie capacità Miglioramento della consapevolezza del rischio e della sua possibile prevenzione Diffusione buone pratiche all’interno della scuola, dell’ambiente familiare Miglioramento della mobilità nell’ambiente scolastico Benessere a scuola