PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA DEI RESIDUI

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PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA DEI RESIDUI Ministero della Salute UFFICIO III - DG PER L’IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE E-mail: [email protected] CRITERI PROGETTUALI, RISULTATI E CAMBIAMENTI FUTURI

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PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA DEI RESIDUI. CRITERI PROGETTUALI, RISULTATI E CAMBIAMENTI FUTURI. Ministero della Salute. UFFICIO III - DG PER L’IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE E-mail: [email protected]. LA SICUREZZA ALIMENTARE. - PowerPoint PPT Presentation

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PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA DEI RESIDUI

Ministero della SaluteUFFICIO III - DG PER L’IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONEE-mail: [email protected]

CRITERI PROGETTUALI, RISULTATI E CAMBIAMENTI FUTURI

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«PERICOLO» O «ELEMENTO DI PERICOLO» AGENTE BIOLOGICO, CHIMICO O FISICO CONTENUTO IN UN ALIMENTO O MANGIME, O CONDIZIONE IN CUI UN ALIMENTO O UN MANGIME SI TROVA, IN GRADO DI PROVOCARE UN EFFETTO NOCIVO SULLA SALUTE

LA SICUREZZA ALIMENTARE

«RISCHIO» FUNZIONE DELLA PROBABILITÀ E DELLA GRAVITÀ DI UN EFFETTO NOCIVO PER LA SALUTE, CONSEGUENTE ALLA PRESENZA DI UN PERICOLO

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FINALITÀ DEL PNR

La sorveglianza del processo di allevamento degli animali e di prima trasformazione* dei prodotti di origine animale per la ricerca dei residui in:

animali vivi (liquidi biologici nonché tessuti); prodotti di origine animale; alimenti per animali e acqua di abbeveraggio

* macelli, centri di raccolta latte, stabilimenti di produzione e trasformazione del pesce e centri di raccolta e imballaggio delle uova

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«Sorveglianza» l'osservazione approfondita di una o più aziende del settore dei mangimi e degli alimenti, di operatori del settore dei mangimi e degli alimenti, oppure delle loro attività

Sorveglianza programmata nel tempo e nello spazio con lo scopo di fornire informazioni attendibili circa il rischio al

quale i consumatori sono esposti per le varie categorie di residui

FINALITÀ DEL PNR

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Dec. 97/747/CELivelli campionamento

Dec. 98/179/CEModalità campionamento

Dir. 96/22/CE Divieto di utilizzo di talune

sostanze ad azione ormonica, tireostatica e

delle sostanze -agoniste nelle produzioni animaliDir. 2003/74/CE

Dir. 2008/97/CE

Dir. 96/23/CEControllo su talune sostanze e loro residui

in animali vivi e loro prodotti - Elenco sostanze (All. I) . Elenco combinazioni residui/specie (All.II) - Strategia di campionamento (All. III) - Livelli e criteri di campionamento (All. IV) - Misure da adottare in caso di non conformità

D. Lgs. 158/2006e s.m.

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BASI NORMATIVE

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SOSTANZE AD EFFETTO ANABOLIZZANTE E SOSTANZE NON AUTORIZZATE (Gruppo A)

- STILBENI (A1), AGENTI ANTITIROIDEI (A2), STEROIDI (A3) LATTONI DELL’ACIDO RESORCILICO (A4), -AGONISTI (A5)

- SOSTANZE VIETATE (ALLEGATO IV dell’ex REG. CEE N. 2377/90) MEDICINALI VETERINARI (Gruppo B) - ANTIBIOTICI (B1) - ANTIELMINTICI, COCCIDIOSTATICI, ANTINFIAMMATORI,

ECC. (B2) CONTAMINANTI (Gruppo B)- PESTICIDI ORGANOCLORURATI,DIOSSINE E PCB-DL (B3a)- PESTICIDI ORGANOFOSFORATI, (B3b)- METALLI PESANTI, (B3c) MICOTOSSINE (B3d), COLORANTI

(B3e), ECC.

LE SOSTANZE RICERCATE SONO DISTINTE IN GRUPPI:

SOSTANZE DA RICERCARE

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svelare i casi di somministrazione illecita di sostanze vietate o di somministrazione abusiva di sostanze autorizzate ad attività farmacologica

verificare la conformità dei residui di medicinali veterinari e di contaminanti ambientali con i Limiti Massimi Residuali (LMR) o Limiti Massimi (LM) fissati dalla normativa comunitaria e nazionale

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PER LE SOSTANZE DELLA CATEGORIA A:

PER LE SOSTANZE DELLA CATEGORIA B:

NORMATIVE DI RIFERIMENTO

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REG. (CE) N. 1881/2006 e s.m.(TENORI MASSIMI DI ALCUNI CONTAMINANTI IN

PRODOTTI ALIMENTARI)

REG. (CE) N. 124/2009(TENORI MASSIMI DI COCCIDIOSTATICI

O ISTOMONOSTATICI IN ALIMENTI)

REG. (CE) N. 396/2005 e s.m.(LIVELLI MASSIMI DI RESIDUI DI

ANTIPARASSITARI)

REG. (UE) N. 37/2010(LIMITI DI SOSTANZE FARMACOLOGICAMENTE

ATTIVE IN ALIMENTI DI O.A.)

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NORMATIVE DI RIFERIMENTO

DEC. 2002/657/CEDEC. 2002/657/CE DEC. 2005/34/CEDEC. 2005/34/CE

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COMBINAZIONE SOSTANZE/SPECIE ANIMALE/PRODOTTO

*

* La selvaggina selvatica è interessata solo per quanto concerne gli elementi chimici

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LIVELLI E FREQUENZA DI CAMPIONAMENTO11

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Campionamento ufficiale deve essere:

1. IMPREVISTO2. INATTESO3. NON EFFETTUATO A DATA FISSA O IN PARTICOLARI GIORNI DELLA

SETTIMANA. DEBBONO ESSERE ADOTTATE TUTTE LE PRECAUZIONI ATTE A GARANTIRE L’EFFETTO SORPRESA

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STRATEGIA DI CAMPIONAMENTO

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Il campionamento DEVE ESSERE CASUALE MIRATO

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COMPLETAMENTE CASUALE: SENZA TENER CONTO DELLE CARATTERISTICHE DEGLI ANIMALI, PER OTTENERE DATI RAPPRESENTATIVI

STRATEGIA DI CAMPIONAMENTO

CASUALE MIRATO: IN ASSENZA DI SOSPETTO, PRENDE IN CONSIDERAZIONE LE CARATTERISTICHE DELL'ANIMALE CHE LO FANNO RITENERE POTENZIALMENTE A RISCHIO

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1. pregressi risultanti negativi;2. caratteristiche sessuali secondari;3. modifiche del comportamento;4. livelli uguali di sviluppo in un gruppo

di animali;5. animali ben conformati e con poco

grasso.

STRATEGIA DI CAMPIONAMENTO

IN AZIENDA: IN STABILIMENTO:

1. sesso, età, specie,tipo di allevamento;

2. dati relativi al produttore;3. pregressi risultati negativi.

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Il campionamento PUÒ ESSERE SU SOSPETTO in caso di:

A. campioni prelevati a seguito di un riscontro di positività (a seguito di positività)

B. campioni prelevati sulla base di alterazioni cliniche degli animali, riscontro di punti di iniezione o di alterazioni macro e microscopiche degli organi, indizi di attività fraudolenta, detenzione o possesso di sostanze proibite (clinico-anamnestico). In tale tipologia rientra anche i campioni prelevati in animali macellati d’urgenza;

C. campioni prelevati a seguito di sospetto al test istologico (isto-anatomo-patologico)

STRATEGIA DI CAMPIONAMENTO15

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STRATEGIA DI CAMPIONAMENTO

LE REGIONI E IL MINISTERO POSSONO PREDISPORRE PIANI DI CONTROLLO AGGIUNTIVI CHE RISPONDANO A SPECIFICHE ESIGENZE LOCALI O NAZIONALI

L’EXTRAPIANO

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VITELLI A CARNE BIANCA: si nota il notevole sviluppo muscolare dei quarti posteriori ed anteriori e l’assenza di grasso di deposito

sottocutaneo18

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VITELLI A CARNE BIANCA: controllo e trattato con ormoni sessuali e cortisonici.

Gh. mammaria aumentata di volume e capezzoli sono allungati19

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EFFETTO ANABOLIZZANTE DEI CORTISONICI

▪ accumulo di acqua nei tessuti ▪ maggior peso carcassa ▪ migliora la conformazione della carcassa ▪ schiarisce le carni ▪ aumenta la tenerezza delle carni

SI USANO ILLECITAMENTE (A DOSI ELEVATE) IN ANIMALI A FINE CARRIERA

Sono antiinfiammatori (antidolorifici), antiallergici e antishock

Animale positivo a cortisonici 20

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VITELLI A CARNE BIANCA: Controllo e trattato con clenbuterolo a dosi anabolizzanti (10 volte la dose terapeutica che ha effetto

broncodilatatore)21

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1. MATRICI

2. CONTENITORI E SIGILLI

3. STOCCAGGIO E TRASPORTO DEI CAMPIONI

4. NUMERO DI ALIQUOTE

5. VERBALE DI PRELIEVO

6. METODI E TEMPI DI ANALISI

7. GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ

8. TABELLE DI PROGRAMMAZIONE

22

IL PIANO NAZIONALE RESIDUI

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CHI LO PREDISPONE E CHI LO ATTUA

Ministero della Salute

Regioni/P.A.

ASLIZS (10)

- Elaborazione- Coordinamento- Raccolta

- Supervisione

Analisi

- Campionamento- Attività successive e Questionario

NASLNR (2)

Analisi di revisione (ISS)Accreditamento e validazione

Coordinamento tecnico

Consigli tecnico-scientificiValutazione e

commenti da parte della Commissione

europea e dei EU-RL

Indagini su utilizzo illegale

del farmaco

RELAZIONE

FINALE

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DA LUGLIO A NOVEMBRE FASE PREPARATORIA DEL PNR 1. RACCOLTA DATI DI PRODUZIONE

NAZIONALE E REGIONALI

SCHEDE DI CENSIMENTO

CHI LO PREDISPONE E CHI LO ATTUA

2. RIUNIONI CON LNR, IZS, REGIONI VALUTAZIONE DI: commenti ce e EU-RL; NFS; principi attivi autorizzati nelle specie produttrici di alimenti

NOVEMBRE – DICEMBRE EMANAZIONE DEL PNR

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VALUTAZIONE DEI PIANI DA PARTE DELL’FVO E REPORT ANNUALE SUI RISULTATI ELABORATO DALL’EFSA

31 MARZO TRASMISSIONE ALLA COMMISSIONE EUROPEA DEL PNR DELL’ANNO IN CORSO E DEI RISULTATI DEL PRECEDENTE

1 LUGLIO TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI SULLE MISURE ADOTTATE A SEGUITO DELLE NON CONFORMITÀ RISCONTRATE NEL PRECEDENTE ANNO

CHI LO PREDISPONE E CHI LO ATTUA25

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SEMPLIFICARE LE REGOLE ESISTENTI PER ASSICURARNE LA CONGRUENZA CON I PRINCIPI DEL REGOLAMENTO CE n. 882/2004.

ELIMINARE LE AREE DI SOVRAPPOSIZIONE: AD ESEMPIO, RESIDUI DI PESTICIDI E CONTAMINANTI NEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE.

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CAMBIAMENTI FUTURI

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CAMBIAMENTI FUTURI

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CAMBIAMENTI FUTURI

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Decreto legislativo 16 marzo 2006, n. 158(36 articoli)

art. 1: Campo d’applicazione e definizioni;artt. 2-10: Regolamentazione trattamentiartt. 11-13: Piani di sorveglianza per la ricerca dei residui;artt. 14-15: Autocontrollo e corresponsabilità degli operatori;artt. 16-27: Controlli ufficiali; art. 28: Importazioni;artt. 29-36: Disposizioni generali

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NORMATIVA

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TRATTAMENTO ILLECITO (art. 1, lettera g): l'utilizzo di sostanze o prodotti non autorizzati, ovvero di sostanze o prodotti autorizzati a fini o a condizioni diversi da quelli previsti dalle vigenti disposizioni

assenza di prescrizione; assenza di registrazione del trattamento; mancanza della registrazione del Veterinario responsabile sul registro di scorta dei medicinali veterinari in caso di trattamento; modalità di somministrazione diverse rispetto a quanto previsto dall’AIC (autorizzazione all’immissione in commercio).

30

NORMATIVA

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TRATTAMENTO TERAPEUTICO (art. 1, lettera e): La somministrazione, in conformità alle prescrizioni di cui all’art. 4, ad un singolo animale da azienda, previo esame da parte di un veterinario, di una delle sostanze autorizzate allo scopo di trattare:

1. una disfunzione della fecondità, inclusa l'interruzione di una gravidanza indesiderata;

2. per le sostanze beta-agoniste per l'induzione della tocolisi nelle vacche al momento del parto, nonché per il trattamento delle disfunzioni respiratorie, malattia navicolare e laminite e l'induzione della tocolisi negli equidi.

31

NORMATIVA

DEROGH

E

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TRATTAMENTO ZOOTECNICO (art. 1, lettera f): la somministrazione di una delle sostanze autorizzate in conformità alle prescrizioni di cui all’art. 5:

1. ad un singolo animale da azienda, ai fini della sincronizzazione del ciclo estrale e della preparazione delle donatrici e delle ricettrici per l'impianto di embrioni;

2. agli animali d'acquacoltura, destinati alla riproduzione a scopo di inversione sessuale, su prescrizione di un veterinario e sotto la sua responsabilità.

32

NORMATIVA

DEROGH

E

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ad eccezione del trattamento per la tocolisi, tali trattamenti sono vietati negli animali da produzione ed in quelli da riproduzione a fine carriera;

gli interventi devono essere registrati in apposito registro; i trattamenti devono essere comunicati dal veterinario che li effettua direttamente all’ASL

entro 3 giorni con l’indicazione dell’ubicazione dell’azienda, del detentore, del numero identificativo degli animali, del tempo di sospensione, data e tipo di intervento eseguito;

il registro e le ricette devono essere conservate per almeno 5 anni dalla data dell’utlima registrazione;

gli animali trattati non possono essere macellati prima che sia trascorso il tempo di sospensione previsto per il medicinale veterinario utilizzato;

in caso di macellazione d'urgenza e qualora non sia trascorso il prescritto tempo di sospensione, gli animali trattati vengono avviati a stabilimenti di trasformazione di cui al Reg. (CE) 1069/2009.

33

NORMATIVA

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CONSERVATO NELL’AZIENDA A CURA DEL TITOLARE, CON COPIA DELLE RICETTE, PER ALMENO 5 ANNI

REGISTRO PER I TRATTAMENTI IN DEROGA

(artt. 4 e 5)Il veterinario che ha in cura gli animali vi annota: a)numero progressivo della ricetta di riferimento; b)natura del trattamento;c)denominazione del medicinale veterinario; d) data di inizio e fine trattamento;e)identificazione degli animali trattati;f) tempi di sospensione

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VIDIMATO DALLA ASL

COMPETENTE

NORMATIVA

Page 35: PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA DEI RESIDUI

Registro dei trattamenti non in deroga (art. 15)REGISTRO DI CARICO E SCARICO (art. 80 del d.lgs

193/2006

VETERINARIO Annota all’atto della visita:1. data e natura dei trattamenti

prescritti o eseguiti;2. dati identificativi degli animali

trattati o da trattare;3. tempi di sospensione indicati;

ALLEVATORE Annota :1. data e natura del trattamento

eseguito entro 24 ore dall’inizio e dalla fine del trattamento

35

NORMATIVA

1. Registro e ricette conservate in azienda per almeno 5 anni

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DIVIETI DIVIETI DI SOMMINISTRAZIONE, DETENZIONE IN AZIENDA, IMMISSIONE SUL

MERCATO E TRASFORMAZIONE (art. 3)

a) SOMMINISTRAZIONE, MEDIANTE QUALSIASI METODO, AGLI ANIMALI D'AZIENDA E D'ACQUACOLTURA;

b) DETENZIONE IN AZIENDA, IMMISSIONE SUL MERCATO E MACELLAZIONE DI ANIMALI D'AZIENDA E DI ACQUACOLTURA CHE CONTENGONO TALI SOSTANZE;

c) IMMISSIONE SUL MERCATO PER IL CONSUMO UMANO DI ANIMALI D'ACQUACOLTURA, E LORO PRODOTTI TRASFORMATI, CUI SONO STATE SOMMINISTRATE DETTE SOSTANZE;

d) IMMISSIONE SUL MERCATO DELLE CARNI DEGLI ANIMALI DI CUI ALLA LETTERA B) E LA TRASFORMAZIONE DI TALI CARNI

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NORMATIVA

Page 37: PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA DEI RESIDUI

ART. 14 DEL D. LGS. 158/2006:

- IL TITOLARE DELL’AZIENDA DEVE ESSERE REGISTRATO;

--IL RESPONSABILE DELLO STABILIMENTO DI MACELLAZIONE E DI PRIMA TRASFORMAZIONE DEVE ADOTTARE UN PIANO DI AUTOCONTROLLO

NORMATIVA37

Artt. 18-20 del Reg. (CE) N. 178/2002

Art. 4 e All. I del Reg. (CE) N. 852/2004 Reg. (CE) N. 854/2004

PACCHETTO IGIENE

Page 38: PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA DEI RESIDUI

IL PIANO DI AUTOCONTROLLO DEVE CONSENTIRE DI:

a) ACCETTARE soltanto gli animali per i quali l’allevatore abbia garantito il rispetto dei tempi di sospensione;b) ACCERTARE che gli animali d’ingrasso introdotti nello stabilimento non contengano residui superiori ai limiti massimi consentiti e che non siano stati trattati con sostanze o prodotti non autorizzati;c) ASSICURARSI che nello stabilimento vengano introdotti solo prodotti di origine animale che non contengano residui superiori ai limiti massimi consentiti e non presentino alcuna traccia di sostanze o di prodotti non autorizzati.

38

NORMATIVA

Page 39: PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA DEI RESIDUI

a) animali, e loro prodotti, ai quali non siano stati somministrati sostanze e prodotti non autorizzati;

b) animali, e loro prodotti, per i quali, in caso di somministrazione di sostanze o prodotti autorizzati, sia stato rispettato il periodo di sospensione prescritto;

c) prodotti provenienti da tali animali.

IL RESPONSABILE DELLE AZIENDE E DEGLI STABILIMENTI PUÒ COMMERCIALIZZARE SOLTANTO:

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NORMATIVA

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Dichiarazione di scorta per gli animali avviati alla macellazione (art. 15)

Il titolare dell’allevamento di origine dichiara che:

- gli animali non sono stati trattati o alimentati con sostanze di cui è vietato l’impiego;

- sono stati osservati i previsti periodi di sospensione per gli eventuali trattamenti effettuati nei 90 giorni precedenti la macellazione.

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NORMATIVA

Page 41: PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA DEI RESIDUI

AZIONI IN CASI DI NON CONFOMIRTÀ

ASL DEL MACELLO ASL DELL’ALLEVAMENTO

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Table 1. Estimation of the costs (euros) of the activities carried out in accordance with Directive 96/23/EC in 2010

Group of substancesLaborato

ryPersonn

el Total%

Contaminants 325,432 844,5351,169,96

7 18.9%Pesticides 64,969 168,602 233,571 3.8%

Anabolic and prohibited sub. 325,985 845,969

1,171,954 18.9%

Residues of veterinary drugs

1,007,466

2,614,493

3,621,959 58.4%

Total1,723,8

534,473,5

996,197,4

52 100.0%

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RISULTATI

Page 43: PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA DEI RESIDUI

ATTIVITA' PNR 2011

PROGRAMMAZIONE ED ATTUAZIONE DIFFERENZE PERCENTUALE n. min.

direttive n. campioni programmati

n. analisi effettuate

n. min/analisi effettuate

n. progr/analisi

effettuate

n. analiz/ n. minimo

n. analiz/ n. progr

Bovini 11.365 15.225 17.543 6.178 2.318 154,36 115,2 Suini 6.797 6.929 8.383 1.586 1.454 123,33 121,0 Ovi-Caprini 316 878 975 659 97 308,54 111,0 Equini1 --- 590 651 --- 61 --- 110,3 Volatili 5.987 6.036 6.343 356 307 105,95 105,1 Conigli 210 360 393 183 33 187,14 109,2 Selv. All. 2 100 215 280 180 65 280,00 130,2 Acquacoltura 656 855 781 125 -74 119,05 91,3 Latte3 728 2.369 1.871 1.143 -498 257,01 79,0 Uova 825 985 1.210 385 225 146,67 122,8 Miele 157 378 348 191 -30 221,66 92,1 Selv. Cacc. 2 100 100 104 4 4 104,00 104,0 TOTALE 27.241 34.920 38.882 11.641 3.962 142,7 111,3

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RISULTATI PNR 2011

Page 44: PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA DEI RESIDUI

NON CONFORMITA' PNR 2011Suddivisione per Gruppi

A47%

A53%

A67%

B134%

B21%

B317%

A331%

Non conformità PNR 2011Suddivisione per settore produttivo

Ovi-Caprini3%

Uova1%

Bovini63%

Equini5%

Acquacoltura3%

Miele3%

Latte5%

Suini11%

Volatili5%

Conigli1%

Nel 2011, i campioni che hanno fornito risultati irregolari per la presenza di residui sono stati complessivamente 75, pari allo 0,19% del totale delle analisi effettuate. Di questi, 35 sono risultati non conformi per la presenza di residui appartenenti alla categoria A (46,7%) e 40 per il riscontro di residui di sostanze della categoria B (53,3%).

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RISULTATI PNR 2011

Page 45: PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA DEI RESIDUI

ATTIVITA' EXTRAPNR 2011

A1 A2 A3 A4 A5 A6 B1 B2 B3 Bovini 2.235 2 1.115 121 309 7 428 148 105 Suini 602 2 2 1 2 18 555 7 15 Ovi-Caprini 26 1 2 6 2 1 14 Equini 107 3 13 67 10 14 Volatili da cortile 600 2 3 60 467 15 53 Conigli 109 61 40 5 3 Selv. Allevata 6 5 1 Acquacoltura 14 1 5 1 1 6 Latte 3.059 3 107 9 2940 Uova 172 15 22 135 Miele 831 66 580 56 129 Selv. Cacc. 10 2 8 TOTALE 7.771 4 3 1.121 122 316 241 2.267 275 3.422

Distribuzione non conformità Extrapiano Suddivisione per gruppi

A314%

B136%B2

5%

B345%

58 non conformità riscontrate, pari allo 0,75% sul totale delle analisi effettuate

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RISULTATI PNR 2011

Page 46: PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA DEI RESIDUI

ATTIVITA' PNR 2011 A SEGUITO POSITIVITA'

Specie Analisi effettuate

NC Categoria A

NC Categoria B Totale NC %

Bovini 229 2 - 2 0,59 Suini 55 - - - Ovi-caprini 6 - - - Volatili da cortile 2 - - -

Conigli 3 - - - Latte 44 - 3 3 0,88 Uova 2 - - - TOTALE 341 2 3 5 1,47

ATTIVITA' PNR 2011 A SEGUITO POSITIVITA'

SPECIE Analisi effettuate

NC Categoria A

NC Categoria B Totale NC %

Bovini 38 0 0 0 0,00 Suini 2 0 0 0 0,00 Ovi-caprini 8 0 0 0 0,00 Volatili da cortile 6 0 0 0 0,00 Miele 16 0 3 3 0,88 Latte 25 0 4 4 1,17 TOTALE 95 0 7 7 7,37

46

RISULTATI PNR 2011

Page 47: PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA DEI RESIDUI

ATTIVITA' SOSPETTO 2011 clinico-

anamnestico a seguito positività

isto-anatomo-patologico

Bovini 712 420 836 Suini 69 9 - Ovi-Caprini 3 - - Equini 9 - - Totale Volatili 3 1 - Conigli 3 - - Acquacoltura 3 2 - Latte 235 97 - Uova 7 - - Miele 4 6 TOTALE 1.048 535 836

2.419

47 non conformità, pari al 1,94% del totale:

n= 7 (0,29%) per il residui di sostanze del gruppo A3 (steroidi);n= 10 (0,41%) del gruppo A5 (b-agonisti);n= 13 (0,54%) del gruppo A6; n= 13 (0,54%) del gruppo B1 (sostanze antibatteriche);n= 4 (0,17%) del gruppo B3 (altre sostanze e agenti contaminanti per l’ambiente)

27 sono state riscontrate in campioni prelevati su “Sospetto” “clinico-anamnestico”, 13 su “Sospetto” “a seguito positività” e 2 su campioni prelevati su “Sospetto” “isto-anatomo-patologico”.

47

RISULTATI PNR 2011

Page 48: PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA DEI RESIDUI

48

I DATI SONO TANTI

...MA I RISULTATI?

CONCLUSIONI

LA SICUREZZA ALIMENTARE IN MATERIA DI RESIDUI È

ASSICURATA DA :1. IL LAVORIO CONGIUNTO DEGLI ORGANI DI

CONTROLLO

2. LA MESSA A PUNTO DI EFFICACI METODICHE ANALITICHE

3. LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI

Page 49: PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA DEI RESIDUI

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