Piano Formativo AVS/112/08II S.I.CO.TUR. Sistema Integrato di Competenze per il settore Turistico...
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Piano Formativo AVS/112/08II S.I.CO.TUR.
Sistema Integrato di Competenze per il settore Turistico
Corso: Normativa nazionale e regionale
Docente: Avv. Gianluca Ciurnelli
STRUTTURE RICETTIVE ALBERGHIERE
Gli alberghi sono esercizi ricettivi aperti al pubblico, a gestione unitaria, che forniscono alloggio, eventualmente vitto ed altri servizi accessori, in camere ubicate in uno o più stabili o in parti di stabile.
I villaggi- albergo sono alberghi che, in unica area, forniscono agli utenti di unità abitative dislocate in più stabili servizi centralizzati.
STRUTTURE RICETTIVE ALBERGHIERE
I motels sono alberghi particolarmente attrezzati per la sosta e l’assistenza delle autovetture o delle imbarcazioni, che assicurano alle stesse servizi di riparazione e di rifornimento carburanti.
Le residenze turistico alberghiere o alberghi residenziali forniscono alloggio e servizi accessori in unità abitative arredate costituite da uno o più locali, dotate di servizio autonomo di cucina.
STRUTTURE RICETTIVE ALBERGHIERE
Le residenze della salute – beauty farm sono esercizi alberghieri dotati di particolari strutture di tipo specialistico
proprie del soggiorno finalizzato a cicli di trattamenti terapeutici, dietetici ed estetici.
• STRUTTURE RICETTIVE ALBERGHIERE
• Sono alberghi diffusi le strutture ricettive alberghiere situate nei centri storici, caratterizzate dalla
centralizzazione in unico edificio di servizi comuni e dalla dislocazione delle unità abitative in più edifici
separati, con una distanza massima determinate dalla legge regionale.
Le residenze d’epoca sono strutture ricettive inserite in contesti ambientali di particolare valore storico, naturale o
paesaggistico, dotate di mobili e arredi d’epoca o di particolare interesse artistico e sono idonee ad una accoglienza
altamente qualificata.
STRUTTURE RICETTIVE ALBERGHIERE
• STRUTTURE RICETTIVE EXTRALBERGHIERE
• I campeggi sono esercizi ricettivi, aperti al pubblico, attrezzati su aree recintate per la sosta ed il soggiorno di turisti provvisti, di norma, di tende o di altri mezzi autonomi di pernottamento.
• I villaggi turistici sono esercizi ricettivi aperti al pubblico attrezzati su aree recintate per la sosta ed il soggiorno in allestimenti minimi, di turisti sprovvisti, di norma, di mezzi autonomi di pernottamento.
• STRUTTURE RICETTIVE EXTRALBERGHIERE
• Sono case per ferie le strutture ricettive gestite al di fuori di canali commerciali, da enti pubblici,
associazioni o enti religiosi operanti senza fine di lucro per il conseguimento di finalità sociali, culturali, assistenziali, religiose o sportive, nonché da enti o
aziende per il soggiorno dei propri dipendenti o familiari.
• Sono ostelli per la gioventù le strutture ricettive attrezzate per il soggiorno e il pernottamento dei giovani.
STRUTTURE RICETTIVE EXTRALBERGHIERE
• È definito bed and breakfast il servizio di alloggio e prima colazione, esercitato in modo anche saltuario all’interno dell’abitazione, avvalendosi della normale organizzazione familiare, fornendo agli alloggiati esclusivamente cibi e bevande per la prima colazione.
• Gli esercizi di affittacamere sono le strutture composte da non più di sei camere ubicate in non più di due appartamenti ammobiliati, nei quali vengono forniti alloggio ed eventualmente, servizi complementari.
Gli alloggi agrituristici sono i locali, siti in fabbricati rurali, nei quali viene dato alloggio a turisti da imprenditori agricoli
Le country house sono imprese turistiche dotate di camere con eventuale angolo cottura e/o di appartamenti con servizio autonomo di cucina situate in aperta campagna o in piccoli borghi rurali, ville o casali e loro annessi e dotate di servizi di ristorazione per i soli alloggiati nonché eventualmente di attrezzature sportive e ricreative.
STRUTTURE RICETTIVE EXTRALBERGHIERE
STRUTTURE RICETTIVE EXTRALBERGHIERE
Sono case ed appartamenti per vacanze gli immobili arredati gestiti in
forma imprenditoriale per l’affitto ai turisti, senza offerta di servizi
centralizzati nel corso di una o più stagioni, con contratti aventi validità non
superiore a tre mesi consecutivi
AUTORIZZAZIONE(fino al d. lgs. di attuazione della
“direttiva servizi”)L’apertura e il trasferimento di sede degli esercizi ricettivi sono soggetti ad autorizzazione, rilasciata dal sindaco del comune nel cui territorio è ubicato l’esercizio.Il rilascio abilita ad effettuare, unitamente alla prestazione del servizio ricettivo, la somministrazione di alimenti e bevande alle persone alloggiate, ai loro ospiti ed a coloro che sono ospitati nella struttura ricettiva in occasione di manifestazioni e convegni organizzati ….. alla fornitura di giornali, riviste, pellicole per uso fotografico e di registrazione audiovisiva cartoline e francobolli alle persone alloggiate, nonché ad installare ad uso esclusivo di dette persone attrezzature e strutture a carattere ricreativo per le quali è fatta salva la vigente disciplina in materia di sicurezza e sanità.
(dopo il d. lgs. di attuazione della “direttiva servizi”)
DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITA’
PER TUTTE LE STRUTTURE RICETTIVE
DIRETTIVA 2006/12/CE DEL 12.12.2006(definita “direttiva servizi”)
Servizi nel mercato interno
Libertà di stabilimento e di prestazione dei servizi
Cancellazione degli ostacoli all’esercizio delle attività economiche e professionali
Semplificazione amministrativa
Qualità dei servizi e diritti degli utenti
DIRETTIVA 2006/12/CE DEL 12.12.2006(definita “direttiva servizi”)
Istituzione degli sportelli unici
Espletamento delle procedure amministrative in via elettronica
Obbligo di riformare le procedure di autorizzazione semplificando i regimi restrittivi non giustificati da interesse pubblico
Divieto di imporre regimi discriminatori
DIRETTIVA “SERVIZI”(stato di attuazione)
Decreto Legislativo 26 marzo 2010, n. 59(pubbl. in G.U. 23.4.2010, n. 94, Suppl. n. 75/L)
Nelle materie di competenza esclusiva regionale l’attuazione spetta alle regioni
Lo stato può intervenire subordinando la normativa alla c.d. “clausola di cedevolezza”
DIRETTIVA “SERVIZI”D. Lgs. 26 marzo 2010, n. 59
STRUTTURE RICETTIVEL’autorizzazione amministrativa per l’esercizio
viene sostituita dallaDICHIARAZIONE INIZIO ATTIVITA’
Tutte le altre disposizioni di cui all’art. 9 della l. n. 135 del 2001 restano in vigore
La norma rimane in vigore fino all’approvazione della normativa regionale
Attuazione della direttiva “servizi”STRUTTURE RICETTIVE
Sono intervenute con specifica legge regionale:Umbria (l. r. n. 15 del 2010)Piemonte (l. r. n. 28 del 2009)Emilia Romagna (l. r. n. 4 del 12.2.2010)
L’autorizzazione amministrativa per l’esercizio viene sostituita dalla
DICHIARAZIONE INIZIO ATTIVITA’
Attuazione della direttiva “servizi”AGENZIE DI VIAGGIO
Sono intervenute con specifica legge regionale:- Umbria (l.r. n. 15 del 2010)- Piemonte (l.r. n. 38 del 2009)- Emilia Romagna (l.r. n. 4 del 12.2.2010)- Abruzzo (l.r. n. 5 del 18.2.2010)
L’autorizzazione amministrativa per l’esercizio viene sostituita dalla
DICHIARAZIONE INIZIO ATTIVITA’
Attuazione della direttiva “servizi”DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITA’
- L’interessato presenta la DIA all’ente competente- La DIA è corredata di tutta la documentazione richiesta- L’interessato può iniziare l’attività dalla data di presentazione- L’ente competente è obbligato ad effettuare i controlli entro 30 gg.- In caso di mancanza dei requisiti l’ente vieta la prosecuzione dell’attività (salvo termine di adeguamento di ulteriori trenta gg.)
Decreto Legislativo 23 novembre 1991 n. 392art. 2 (definizione)
Sono AGENZIE DI VIAGGIO E TURISMO le imprese che esercitano attività di produzione,
organizzazione, presentazione e vendita a forfait o a provvigione, di elementi isolati o coordinati di
viaggi e soggiorni, ovvero attività di intermediazione nei predetti servizi o anche
entrambe le attività, ivi comprese l’assistenza e l’accoglienza ai turisti.
DPCM 13.9.2002
…si definiscono ATTIVITA’ DI TOUR OPERATOR e di AGENZIA DI VIAGGIO
…le attività turistiche che esercitano congiuntamente o disgiuntamente
ATTIVITA’ DI PRODUZIONE, ORGANIZZAZIONE E INTERMEDIAZIONE DI VIAGGI E SOGGIORNI e ogni altra forma di prestazione turistica a servizio dei clienti, siano
esse di incoming che di outgoing.
REGIME AMMINISTRATIVO PER L’ESERCIZIODELL’ADV
DELEGA AGLI ENTI LOCALI
PROVINCE (ad es. Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Umbria)
COMUNI (ad es. Piemonte, Marche)
ATTO AMMINISTRATIVO PER L’ESERCIZIO DELL’ADV
PRIMA DELL’ATTUAZIONE DELLA “DIRETTIVA SERVIZI”:
AUTORIZZAZIONE AMMINISTRATIVA
ATTO AMMINISTRATIVO PER L’ESERCIZIO DELL’ADV
DOPO L’ATTUAZIONE DELLA “DIRETTIVA SERVIZI”:
DICHIARAZIONE INIZIO ATTIVITA’
REGIME AMMINISTRATIVO PER LE FILIALI
Sentenza Corte Cost., 6 novembre 1998, n. 392:illegittimità costituzionale dell’autorizzazione per le filiali.(attualmente alcune leggi regionali prevedono la dichiarazione di inizio attività).
Sentenza Corte Cost., 30 dicembre 2003, n. 375:legittima la previsione di una comunicazione.
GARANZIE FINANZIARIE PER L’ESERCIZIO
Esigenza di tutela del consumatore
Deposito cauzionale (ancora in molte regioni), oltre all’obbligo assicurativo previsto dal Codice del consumo.
In alcune regioni: solo obbligo assicurativo
DIRETTORE TECNICO ADV
Obbligatorio per ogni adv (non per le filiali)
Esame di abilitazione (delega alle province in molte regioni)
Materie previste dalle leggi regionali o dai singoli bandi
Commissioni di esame (funzionari, adv, esperti)
DIRETTORE TECNICO ADV
Abilitazione valida su tutto il territorio nazionale
Iscrizione nell’ albo regionale dove si esercita
In alcune regioni: abilitazione a seguito di pratica professionale (3 anni) aggiunta aformazione professionale (3 anni)
LIBERTA’ DI STABILIMENTOD. Lgs. n. 392 del 1991
Adv comunitarie: esercizio sulla base dellapratica professionale oppuredella formazione professionale certificata nel paese di origine.
Adv extracomunitarie: autorizzazione specifica regionale (in alcun regioni nulla osta)
DENOMINAZIONE ADV (dpcm 12 settembre 2002)
Denominazioni non confondibili con altre Adv
Divieto di denominazioni coincidenti con comuni e regioni italiane
ELENCHI REGIONALI PER LE ADV
Sono indicate denominazione, ubicazione, direttore tecnico
MODALITA’ DI ESERCIZIO
Indipendenza dei locali da altre attivitàLegittimità costituzionale (sentenza n. 392 del 1998) per il principio della tutela del consumatore
Possibilità di distaccamenti presso la clientela(denominati in plant-office)
Comunicazione dei programmi di viaggio(rimane disciplinato in alcune regioni)
SOGGETTI DIVERSI DALLE ADV ABILITATI ALLA COMMERCIALIZZAZIONE
Associazioni senza scopo di lucro (per gli associati e famiglie)
Consorzi di albergatori (in qualità di mandatari dei consorziati)
Organizzazione turistica pubblica (ipotesi limitate ed eccezionali in Emilia Romagna, Toscana, prov. Trento, Prov. Bolzano)
ART. 5 - SISTEMI TURISTICI LOCALI
1. Si definiscono SISTEMI TURISTICI LOCALI i contesti turistici omogenei o integrati
comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzati dall’offerta
integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche,
compresi i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato locale o dalla presenza diffusa di
imprese turistiche singole o associate.
Legge 29 marzo 2001, n. 135
(segue art. 5 sistemi turistici locali)
2. Gli enti locali o soggetti privati, singoli o associati, promuovono i sistemi turistici locali attraverso forme
di concertazione con gli enti funzionali, con le associazioni di categoria che concorrono
alla formazione dell’offerta turistica, nonché con i soggetti
pubblici e privati interessati.
(segue art. 5 sistemi turistici locali)
3. Nell’ambito delle proprie funzioni di programmazione e per favorire l’integrazione tra politiche del turismo e politiche di governo del
territorio e di sviluppo economico,le regioni provvedono …….. a riconoscere i sistemi
turistici locali
L. 24 ottobre 2000, n. 323Riordino del sistema termale
Acque termali: acque utilizzate a fini terapeuticiCure termali: cure che utilizzano acque, fanghi, ecc., per patologie individuate dal decreto Min. SaluteStabilimenti termali: Stabilimenti, anche annessi ad alberghi, dove si svolgono cure termaliAziende termali: aziende formate da uno o più stabilimentiTerritori termali: ambiti territoriali ove sono presenti una o più concessioni per acque termaliTerme, thermae o spa: termini riservati esclusivamente alle fattispecie aventi efficacia terapeutica
L. 24 ottobre 2000, n. 323STABILIMENTI TERMALI
Atto di concessione mineraria
Autorizzazione amministrativa regionale ai sensi della l. n. 833 del 1978
Utilizzazione per finalità terapeutiche di acque minerali, termali, fanghi, vapori, ecc.
Presenza di personale medico specializzato
L. 24 ottobre 2000, n. 323TERRITORI TERMALI
Area comprendente territori a vocazione turistico termale cui vengono destinate adeguate risorse dallo Stato e dalle regioni.
Iniziative di promozione specifica nei piani dell’Enit
Marchi di qualità rilasciati dal Ministero dell’ambiente di concerto con il Min. Sviluppo economico
Disciplina regionale in materia di utilizzazione di acque minerali e termali
Rilascio dell’autorizzazione agli stabilimenti termali
Direttore sanitario all’interno dello stabilimento termale
Controlli sanitari e di sicurezza
Regime dei prezzi
Marchi dei territori termali
BEAUTY FARM
Sono esercizi alberghieri dotati di particolari strutture di tipo specialistico proprie del soggiorno finalizzato a cicli di trattamento terapeutici, dietetici ed estetici (l.r. Veneto n. 33 del 2002; l.r. Umbria n. 18 del 2006)
Possono assumere tale specificazione gli alberghi che forniscono servizi specializzati finalizzati a cicli di trattamenti dietetici ed estetici ( l.r. E. Romagna, n. 16 del 2004)
BEAUTY FARM
Disciplina giuridica in materia di strutture ricettive
Per ogni attività che si vuole intraprendere è necessaria l’autorizzazione specifica e le figure professionali di riferimento (medici, fisioterapisti, dietisti, ecc.)
ALBERGO - CENTRO BENESSERE
Sono alberghi centro benessere le strutture dotate di impianti di tipo specialistico proprie del soggiorno finalizzato per il relax, benessere e rigenerazione fisica(l.r. Piemonte n. 14 del 1995; l.r. Lombardia n. 15 del 2007)
…..a cicli di trattamento di tipo terapeutico, dietetico, estetico e di relax (l.r. Puglia n. 11 del 1999)
CENTRO BENESSERE
Si tratta di una definizione che attualmente si utilizza per qualsiasi struttura che abbia per oggetto la cura del corpo, trattamenti di medicina naturale, estetici, fitness, wellness, centri di abbronzatura, ecc.
E’ stato presentato un disegno di legge, ma in assenza di una sua approvazione, in materia esiste una notevole confusione
AGRITURISMOL. 20 febbraio 2006, n. 96 e leggi regionali
Nozione di impresa agricola ex art. 2135 c.c.
- coltivazione del fondo- allevamento- selvicoltura- attività connesse (trasformazione, commercializzazione dei prodotti, agriturismo)
AGRITURISMOL. 20 febbraio 2006, n. 96 e leggi regionali
Attività agrituristiche:
- ospitalità in alloggi o spazi aperti- somministrazione alimenti e bevande- degustazioni di prodotti aziendali- attività ricreative, culturali, didattiche, escursionistiche, ecc., anche all’esterno dell’impresa agricola
AGRITURISMOL. 20 febbraio 2006, n. 96 e leggi regionali
Iscrizione all’albo regionale degli imprenditori agrituristici
Dichiarazione inizio attività al posto della vecchia autorizzazione
Divieto di esercizio a coloro che hanno riportato condanne per reati in materia di igiene e sanità degli alimenti o frode alimentare
AGRITURISMOL. 20 febbraio 2006, n. 96 e leggi regionali
Somministrazione alimenti e bevande costituiti prevalentemente da prodotti propri o della zona.
Utilizzazione del patrimonio edilizio già esistente
Limiti massimi al numero delle camere (leggi regionali)
Minima unità di coltivazione (leggi regionali)