PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO...
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AMBITO TERRITORIALE SOCIALE XIII COMUNI di: Camerano-Castelfidardo-Loreto-Numana-Offagna-Osimo- Sirolo
Comune di Osimo – Capofila
PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE
DEI COMUNI dell’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 2005/2007
PIANO DI ZONA per LO SVILUPPO SOCIALE dell’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE n.13 Triennio 2005 – 2007
INDICE PAG. PREMESSA - Perché un Piano Sociale di Zona 1 IL PERCORSO EFFETTUATO - dal primo piano sociale al piano sociale triennale 2005/2007 3 Il PROFILO DI COMUNITA 12 Il contesto socio-demografico - un flash sull’economia
La famiglia ed il disagio adulto I minori e i giovani I disabili Gli anziani L’immigrazione L’offerta dei servizi dei Comuni dell’ Ambito Territoriale Sociale n.13 - forza e criticità
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GLI OBIETTIVI E LE PRIORITA’ DI SVILUPPO DEL SISTEMA DI WELFARE LOCALE e collegamento con gli indirizzi regionali
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Obiettivi e priorità in relazione alle funzioni Modalità dell’integrazione delle strategie e delle regole di accesso e funzionamento Modalità di finanziamento Modalità di attuazione dell’integrazione socio-sanitaria Integrazione Territoriale Modalità di gestione del Piano di Zona Modalità di gestione dei Servizi e di realizzazione degli interventi Modalità di documentazione dei Servizi e degli Interventi - modalità di valutazione
LA PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI
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Area di Intervento Minori – Adolescenza – Giovani Area di intervento Immigrazione Area di Intervento Disabilità Area di Intervento Famiglia e Disagio Adulto Area di Intervento Anziani
AZIONI ED INTERVENTI DEL PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE nel triennio 2005/2007 174
IL RIFLETTORE SU …. 183 191 IL PIANO DI COMUNICAZIONE 194 IL CONTESTO FINANZIARIO 204 CONCLUSIONE
PREMESSA La legge quadro n.328/2000, per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, introduce livelli di innovazione rispetto ai servizi alla persona, promuovendo l'attivazione di processi in grado di migliorare le funzioni di programmazione, gestione e valutazione della rete dei servizi presenti a livello locale. L'introduzione, di tali livelli di innovazione, impone alla comunità locale di fermarsi a riflettere, verificando la capacità del sistema locale, di rispondere efficacemente alle esigenze presenti sul territorio e attivando eventuali piste di miglioramento o di cambiamento di quanto svolto. Tutto ciò all'interno di un processo e di uno strumento individuato nel Piano di Zona (PdZ). La legge 328/00, art. 19, comma 1/a, prevede azioni concertative, comunicative che coinvolgano tutti i soggetti in grado di dare apporti nelle diverse fasi progettuali. Ciò richiede il coinvolgimento degli attori locali, prevedendo la partecipazione attiva sia nella fase di programmazione degli interventi sia in quella di gestione e valutazione degli stessi. Il PdZ è uno strumento di programmazione partecipata e, in definitiva, una modalità di ripensamento del welfare locale. L'attivazione del processo di definizione del PdZ 2005/2007 dell’ Ambito Territoriale n. 13 ha fatto emergere diversi quesiti e dilemmi a livello locale, interrogando gli attori della comunità rispetto agli attuali servizi a valenza sociale attivi sul territorio, ai livelli di innovazione introdotti dalla normativa sociale e alla necessità di individuare e proporre percorsi sperimentali. Il Piano assolve a due funzioni fondamentali: - migliorare l’organizzazione delle risorse finanziarie, strutturali, umane, informali disponibili nella comunità locale; - promuovere la conoscenza dei bisogni, espressi e non, e progettare percorsi a partire dai luoghi, dai tempi, dalle relazioni della
vita quotidiana delle persone e delle famiglie, ovvero dalla dimensione della “normalità”. L’elaborazione del piano sociale di zona costituisce un’esperienza di notevole significato per le innovazioni concettuali e metodologiche che impone e per le relazioni comunitarie che comporta.
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Il cambiamento di mentalità che deriva non è facile da gestire, né da interiorizzare e metabolizzare, in quanto fa esplodere il problema della complessità dei processi attraverso i quali si ricerca il benessere sociale e la salute e ripropone i quattro livelli di integrazione - istituzionale, gestionale, professionale, comunitaria – quali risorse/vincolo per la relazione di politiche unitarie. L’innovazione, quindi, non riguarda solo gli operatori, ma anche i livelli istituzionali ed il terzo settore all’interno del quale vanno recuperate identità ideali affievolite col tempo. Il piano sociale triennale 2005-07 che l’Ambito Territoriale Sociale n.13 si accinge a promuovere, in continuità con il primo piano sociale di zona del 2003, si inserisce in stretta integrazione e nel rispetto di tutta la produzione normativa nazionale e regionale di settore sociale ed assistenziale e di settore sanitario e socio-sanitario. Le azioni, che hanno accompagnato la sua realizzazione, sono state varie e molteplici. Si è provveduto ad una raccolta delle ricerche ed analisi prodotte nel territorio riguardanti le problematiche sociali (handicap, anziani, minori, famiglia e disagio adulto ed immigrati). Al confronto sulle tematiche sociali hanno partecipato i rappresentanti di Associazioni di Volontariato, Cooperative, Ipab e Sindacati, per una prima analisi dei bisogni del territorio, dell’offerta dei servizi e delle strategie di intervento. Le Associazioni e i soggetti del Terzo Settore hanno contribuito a tale fase, con le loro indicazioni, ad individuare bisogni, carenze, punti di forza dell’offerta dei servizi nell’Ambito Territoriale. Dall’elaborazione del lavoro svolto ai tavoli, così come si evince dai verbali, sono emersi bisogni e proposte, sottoposte poi all’attenzione del Comitato dei Sindaci, il quale ha dato indicazioni riguardanti gli obiettivi e le strategie prioritarie di intervento da adottare.
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IL PERCORSO EFFETTUATO - dal primo piano sociale al piano sociale triennale 2005/2007 Il presente Piano Sociale mira a fissare le linee programmatiche dei servizi sociali dell’ Ambito Territoriale n. 13 per il triennio 2005-2007: un piano programmatico che stabilisce le priorità a cui dare risposta nel triennio e le azioni, gli interventi e i servizi da sviluppare in maniera tendenzialmente uniforme in tutto il territorio dell’Ambito, pur nel rispetto delle specificità territoriali. Il percorso per arrivare all’elaborazione del piano di zona 2005/2007 ha preso avvio con un processo di coinvolgimento di Associazioni, Cooperative, IPAB, Istituzioni Scolastiche e più in generale, di tutti i soggetti che a vario titolo sono attivamente impegnati per lo sviluppo sociale dell’ Ambito Territoriale n. 13. Il modello organizzativo prescelto si basa su due principi: la responsabilità delle politiche sociali che deve rimanere in capo alle Amministrazioni Comunali, il contributo e la partecipazione attiva nella fase propositiva e di progettazione dei soggetti del Terzo Settore. Compito delle Amministrazioni è la scelta delle priorità da realizzare in armonia con le politiche sociali individuate . LA METODOLOGIA PER LA COSTRUZIONE DEL PDZ Al fine di poter attivare il processo di programmazione previsto dal PdZ, è stato necessario A) RACCOGLIERE INFORMAZIONI in relazione a: - I bisogni del territorio rispetto agli obiettivi di priorità sociale (anziani……..) - I servizi sociali offerti dai 7 Comuni - I servizi erogati dalla Zona Territoriale n. 7 – Distretto Sud ASUR B) VALUTARE L’ESISTENTE individuando per ogni area e per ogni livello di intervento gli aspetti di positività, le criticità e le aree di miglioramento. La programmazione partecipata rappresenta un approccio innovativo, da sperimentare e consolidare, per favorire il coordinamento e la cooperazione tra i soggetti pubblici e privati della comunità. La realizzazione, di momenti di progettazione partecipata, permette di raggiungere risultati di sistema e di attribuire ad ogni attore un ruolo attivo attraverso l’assunzione di responsabilità e di compiti.
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I PROTAGONISTI DEL PIANO DI ZONA 2005 - 2007 I SINDACI BILO’ MIRKO SINDACO COMUNE DI NUMANA LATINI DINO SINDACO COMUNE DI OSIMO – PRESIDENTE COMITATO DEI SINDACI A.T. XIII MAROTTA TERSILIO SINDACO COMUNE DI CASTELFIDARDO MISITI GIUSEPPE SINDACO COMUNE DI SIROLO PESCO CARLO SINDACO COMUNE DI CAMERANO PIERONI MORENO SINDACO COMUNE DI LORETO BALZANI STEFANO SINDACO COMUNE DI OFFAGNA
GLI ASSESSORI AI SERVIZI SOCIALI
BALDONI FRANCESCO ASSESSORE COMUNE DI LORETO TROIANO PRIMIANO ASSESSORE COMUNE DI NUMANA MARCELLI MARIA VITTORIA ASSESSORE COMUNE DI CAMERANO NARDELLA ANNAMARIA ASSESSORE COMUNE DI CASTELFIDARDO PESARESI LOREDANA ASSESSORE COMUNE DI OFFAGNA TRISCARI FRANCESCA ASSESSORE COMUNE DI OSIMO ZOPPI MARIA TERESA ASSESSORE COMUNE DI SIROLO
I DIRIGENTI DEI SERVIZI SOCIALI DEI COMUNI
BERARDINELLI AURELIO DIRIGENTE COMUNE DI SIROLO CIMARELLI CARLA DIRIGENTE COMUNE DI OFFAGNA FENILI MARIA ALBA DIRIGENTE COMUNE DI NUMANA MAGI LUCIA DIRIGENTE COMUNE DI OSIMO RAGAGLIA GIUSEPPINA DIRIGENTE COMUNE DI LORETO RAVASI GABRIELLA DIRIGENTE COMUNE DI CAMERANO STRACQUADANIO MARCO DIRIGENTE COMUNE DI CASTELFIDARDO
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L’A.S.U.R. - ZONA TERRITORIALE N. 7 - DISTRETTO SUD
NOVELLI ANTONIO M. DIRETTORE ZONA TERRITORIALE N. 7 BOARO ENRICO DIRETTORE DISTRETTO SUD Z.T.7 CAGNONI ISIDE COORDINATORE DELLE ATTIVITA’ SOCIALI Z.T.7
ALTRI ATTORI che hanno partecipato attivamente alla fase di consultazione ed hanno contribuito anche con osservazioni scritte apportando contributi significativi per la redazione del secondo Piano Sociale di Zona 2005- 2007.
AREA TEMATICA: MINORI - ADOLESCENZA - POLITICHE GIOVANILI CARITAS DIOCESANA ANCONA - OSIMO DON FLAVIO RICCI COMUNE DI CASTELFIDARDO STEFANIA SAMPAOLO COMUNE DI CASTELFIDARDO GIULIANA GUERRINI COMUNE DI OSIMO GASPARE STABILE ISTITUTO COMPRENSIVO LORETO ORNELLA TAFELLI ISTITUTO COMPRENSIVO MAZZINI DI CASTELFIDARDO FEDORA CHIUCCONI COOPERATIVA SOCIALE “COOSS MARCHE” ONLUS - ANCONA MARTA ZEPPARONI ASSOCIAZIONE "A PIENE MANI” - OSIMO MONICA ZAGAGLIA ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE "CORRIDONI CAMPANA" - OSIMO PALMIRA MARCONI SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE "IL FARO" - MACERATA BRAVI LAURA - SABBATINI MONIA ISTITUTO COMPRENSIVO "F.LLI TRILLINI" - OSIMO RITA MORI CGIL CAMERA DEL LAVORO - OSIMO ANNA RITA BELLEZZA ISTITUTO COMPRENSIVO "BRUNO DA OSIMO" - OSIMO IDA MORI ISTITUTO COMPRENSIVO "C. G. CESARE" - OSIMO LAURA BARTOLI CISL - OSIMO ANGELO PAOLUCCI ZONA TERRITORIALE 7 ANCONA VINICIO BURATTINI ZONA TERRITORIALE 7 ANCONA CECILIA COLLAMATI ZONA TERRITORIALE 7 ANCONA GATTI RITA ZONA TERRITORIALE 7 ANCONA GABRIELLA PACIARONI ZONA TERRITORIALE 7 ANCONA RITA SPACCINI CONFARTIGIANATO - OSIMO PAOLO PICCHIO MISSIONARI SCALABRINIANI - LORETO ROSSANO GRACIOTTI ISTITUTO COMPRENSIVO DI CAMERANO RABINI ANNA RITA ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTELFIDARDO ELISABETTA CAPRONI ASS COOP SOCIETA' COOP.VA - ANCONA ANNA RITA AGOSTINELLI FONDAZIONE DON GNOCCHI CENTRO "E. BIGNAMINI" - FALCONARA FIORELLA TOPPAN ISTITUTO COMPRENSIVO NUMANA-SIROLO DI BELLA ROSA
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AREA TEMATICA: DISABILITA’ CARITAS DIOCESANA ANCONA - OSIMO DON FLAVIO RICCI COMUNE DI CASTELFIDARDO STEFANIA SAMPAOLO COMUNE DI OSIMO ANTONIO CASERTA CROCE GIALLA ONLUS - CAMERANO GIOACCHINI CLAUDIO ISTITUTO COMPRENSIVO MAZZINI DI CASTELFIDARDO DANILA CARINI COOPERATIVA SOCIALE “COOSS MARCHE” ONLUS - ANCONA PATRIZIA VOLPENTESTA ASSOCIAZIONE "A PIENE MANI" - OSIMO MONICA ZAGAGLIA ROLLER HOUSE SOCIETA' COOP.VA SOCIALE - OSIMO/CASTELFIDARDO CENCI DANILO ASSOCIAZIONE “AVULSS” ONLUS di OSIMO DE GIORGIO DOMENICO ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE "CORRIDONI CAMPANA" - OSIMO PALMIRA MARCONI SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE "IL FARO" - MACERATA BRAVI LAURA - SABBATINI MONIA
ISTITUTO COMPRENSIVO "F.LLI TRILLINI" - OSIMO RITA MORI A.S.S.O. Azienda Servizi Sociali Osimana s.r.l. FRANCO NATALUCCI A.S.S.O. Azienda Servizi Sociali Osimana s.r.l. SILVIA TRUCCHIA CGIL CAMERA DEL LAVORO OSIMO GIANFRANCO VEGLIO' ISTITUTO COMPRENSIVO "BRUNO DA OSIMO" IDA MORI ASSOCIAZIONE “AVULSS” di CASTELFIDARDO VIRGILIO CAMILLETTI ISTITUTO COMPRENSIVO "C. G. CESARE" - OSIMO CLAUDIA PANGRAZI
CISL - OSIMO ANGELO PAOLUCCI
ZONA TERRITORIALE 7 ANCONA MONICA CONTENTI ROSA SIMONETTA SABBATINI FLAVIA SARACINO FRANCESCO LONGHI GIORGIO
ASSOCIAZIONE PARAPLEGICI DELLE MARCHE ONLUS – LORETO FEDERICO GIORGETTI CASA SANTA MARIA DELLA PROVVIDENZA - LORETO RITA SENESI
TILDE BARTOLOMEO PATRIZIA SGOLASTRA
CENTRO PER L'IMPIEGO E FORMAZIONE – PROVINCIA DI ANCONA DI BERARDINO MANOLA
ISTITUZIONI RIUNITE OPERE LAICHE LAURETANE E PIA CASA HERMES LORETO
FRANCESCA GIROLIMINI
FONDAZIONE DON GNOCCHI CENTRO "E. BIGNAMINI" - FALCONARA FIORELLA TOPPAN
ISTITUTO COMPRENSIVO NUMANA-SIROLO DI BELLA ROSA
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AREA TEMATICA: ANZIANI CARITAS DIOCESANA ANCONA - OSIMO DON FLAVIO RICCI COMUNE DI CASTELFIDARDO STEFANIA SAMPAOLO - MARIA GRAZIA RUZZI COMUNE DI OSIMO RENATO MANGIALARDO COOPERATIVA SOCIALE “COOSS MARCHE” ONLUS - ANCONA SABRINA MORO ASSOCIAZIONE “AVULSS” ONLUS di OSIMO DE GIORGIO DOMENICO CASA DI RIPOSO "GISELLA E GAETANO RECANATESI" - OSIMO MARIA VITTORIA PIERONI FONDAZIONE “GRIMANI BUTTARI” - OSIMO ROMEO ANTONELLI
CRISTIANO CASAVECCHIA LORENZO GATTO
SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE "IL FARO" - MACERATA BRAVI LAURA SABBATINI MONIA
O.P. CECI - CAMERANO GALEAZZI GERARDO ASSOCIAZIONE “AREMA” - CAMERANO GALEAZZI GERARDO COOPERATIVA SOCIALE "H MUTA"- SENIGALLIA ROBERTA BIZZARRI A.S.S.O. Azienda Servizi Sociali Osimana s.r.l.
FRANCO NATALUCCI ELENA MAGNANI
CGIL CAMERA DEL LAVORO - OSIMO PAOLO ANGELETTI COMITATO LOCALE CROCE ROSSA DI LORETO MARYLENA RICCIARDI ISTITUTO COMPRENSIVO "BRUNO DA OSIMO" IDA MORI ASSOCIAZIONE “AVULSS” di CASTELFIDARDO ROBERTO STORTONI CNA - CONFEDERAZIONE NAZIONALE ARTIGIANA - OSIMO ORIOLI UGO ISTITUTO COMPRENSIVO "C. G. CESARE" - OSIMO LAURA BARTOLI
CISL - OSIMO CARLO GOBBI ZONA TERRITORIALE 7 ANCONA - DISTRETTO SUD SCAGLIATI FRANCO
CIUCCARELLI FABRIZIA CENTRO PROMOZIONE SOCIALE "NOI ANZIANI" - OSIMO CENCI GIANNETTO CONFARTIGIANATO - OSIMO PAOLO PICCHIO GRUPPO DI VOLONTARIATO VINCENZIANO - LORETO PIERA PASCUCCI IN DE FUSCO OASI AVE MARIA TERZO MILLENNIO srl - LORETO MONTUONO ANTONIO ISTITUZIONI RIUNITE OPERE LAICHE LAURETANE E PIA CASA HERMES - LORETO
FRANCESCA GIROLIMINI
FONDAZIONE DON GNOCCHI CENTRO "E. BIGNAMINI"
FIORELLA TOPPAN
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AREA TEMATICA: IMMIGRAZIONE CARITAS DIOCESANA ANCONA - OSIMO DON FLAVIO RICCI COMUNE DI CASTELFIDARDO STEFANIA SAMPAOLO ASSOCIAZIONE “FREE WOMAN” - ANCONA GIOVANNA TRUCCHIA COMUNE DI OSIMO MASSIMO TORCIANTI - SABBATINI AMNERIS ASSOCIAZIONE “L'IMPRONTA” ONLUS - LORETO PAOLA SENESI ISTITUTO COMPRENSIVO MAZZINI DI CASTELFIDARDO ROSARIA MAZZIERI
COOPERATIVA SOCIALE “COOSS MARCHE” ONLUS - ANCONA FRANCESCA SCOCCHERA
ASSOCIAZIONE "A PIENE MANI"- OSIMO MONICA ZAGAGLIA
ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE "CORRIDONI CAMPANA" - OSIMO PALMIRA MARCONI
SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE "IL FARO" - MACERATA BRAVI LAURA - SABBATINI MONIA
A.S.S.O. Azienda Servizi Sociali Osimana s.r.l.
FRANCO NATALUCCI SILVIA TRUCCHIA
CGIL CAMERA DEL LAVORO - OSIMO STEFANO TENENTI ASSOCIAZIONE “MULTIETNICA STEVE BIKO” - OSIMO GREGORY AOUGAH ISTITUTO COMPRENSIVO "BRUNO DA OSIMO" IDA MORI
CISL - OSIMO ANGELO PAOLUCCI
ZONA TERRITORIALE 7 ANCONA - DISTRETTO SUD VINICIO BURATTINI - GABRIELLA PACIARONI ISIDE CAGNONI - RITA SPACCINI
CONFARTIGIANATO - OSIMO PAOLO PICCHIO MISSIONARI SCALABRINIANI - LORETO ROSSANO GRACIOTTI CENTRO SERVIZIO SOCIALE PER ADULTI MINISTERO GIUSTIZIA ROSSELLA PAPILI
CENTRO PER L'IMPIEGO E LA FORMAZIONE - PROV. ANCONA DI BERARDINO MANOLA FONDAZIONE DON GNOCCHI CENTRO "E. BIGNAMINI" - FALCONARA FIORELLA TOPPAN ISTITUTO COMPRENSIVO NUMANA-SIROLO PALMIERI ANNA
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AREA TEMATICA: FAMIGLIA E DISAGIO ADULTO CARITAS DIOCESANA ANCONA - OSIMO DON FLAVIO RICCI COMUNE DI CASTELFIDARDO STEFANIA SAMPAOLO COMUNE DI OSIMO GASPARE STABILE ISTITUTO COMPRENSIVO LORETO ORNELLA TAFELLI COOPERATIVA SOCIALE “COOSS MARCHE” ONLUS - ANCONA DIEGO MANCINELLI ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO C.A.M.O.D. - OSIMO RAMAZZOTTI PIERGIORGIO ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE "CORRIDONI CAMPANA" - OSIMO PALMIRA MARCONI SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE "IL FARO" - MACERATA BRAVI LAURA ISTITUTO COMPRENSIVO "F.LLI TRILLINI" - OSIMO RITA MORI A.S.S.O. Azienda Servizi Sociali Osimana s.r.l. FRANCO NATALUCCI
ELENA MAGNANI CGIL CAMERA DEL LAVORO - OSIMO ELISABETTA PASQUALINI ISTITUTO COMPRENSIVO "BRUNO DA OSIMO" IDA MORI ISTITUTO COMPRENSIVO "C. G. CESARE" LAURA BARTOLI CISL - OSIMO GIUSEPPE GIACCO ZONA TERRITORIALE 7 ANCONA – DISTRETTO SUD VINICIO BURATTINI
GATTI RITA GABRIELLA PACIARONI RITA SPACCINI
CENTRO SERVIZIO SOCIALE ADULTI MINISTERO GIUSTIZIA - ANCONA ROSSELLA PAPILI FONDAZIONE DON GNOCCHI CENTRO "E. BIGNAMINI" - FALCONARA FIORELLA TOPPAN
ISTITUTO COMPRENSIVO NUMANA-SIROLO PALMIERI ANNA
ALCUNI NUMERI DELLA PARTECIPAZIONE
COMITATO DEI SINDACI - riunioni 2004 8 2005 (sino a novembre 2005) 14 TAVOLI DI CONCERTAZIONE /gruppi di lavoro 18 INCONTRI con istituzioni, Ass.ni, gruppi etc 9
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AMBITO TERRITORIALE SOCIALE - ASSETTO ISTITUZIONALE - ruoli e funzioni IL COMITATO DEI SINDACI Il Comitato dei Sindaci è “il soggetto politico” di riferimento e, in base al disposto delle Linee Guida Regionali 2005 -2007, è l’organo deputato a: a) attivare la concertazione; b) attivare i Comuni per elevare il grado di integrazione dei servizi e procedere alla gestione associata dei servizi a livello di ambito; c) attivare i progetti di intervento sociale e socio-sanitario gestiti in maniera integrata; d) attivare il bilancio integrato di Ambito; e) attivare i rapporti con le Province per i progetti riguardanti l’area di loro competenza; f) attivare l’integrazione delle IPAB nella rete dei servizi; g) riconoscere le funzioni del Coordinatore e implementare l’Ufficio di Piano. Per lo svolgimento delle funzioni di cui sopra, il Comitato dei Sindaci si riunisce di norma una volta al mese. AMBITO TERRITORIALE N.2 Il Coordinatore d’Ambito, ruolo e collegamenti.
IL COORDINATORE D’AMBITO Le funzioni del Coordinatore d’Ambito sono state fissate dalle Linee guida regionali del 2003 ed integrate con quanto indicato nelle Linee Guida Regionali 2005/2007 come di seguito: a) è coordinatore dei processi di governance; b) è responsabile delle proposte al Comitato dei Sindaci relative all’impostazione, all’andamento e alla verifica del bilancio delle risorse destinate ai servizi e agli interventi previsti dal PSA; c) è referente dei percorsi di coprogettazione degli interventi definiti in sede di concertazione; d) è responsabile, con il Direttore del Distretto, della promozione e della verifica della gestione dei progetti sociali e socio-sanitari e delle proposte da sottoporre al Comitato dei Sindaci, relativamente il bilancio delle risorse destinate agli interventi socio-sanitari; e) è Coordinatore dei rapporti con scuola e centri per l’impiego per la formazione di progetti europei; f) è Coordinatore dei rapporti della progettazione per l’integrazione delle IPAB nella rete dei servizi.
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0iIl Coordinatore “ dà forma e concretezza” agli indirizzi politico-amministrativi del Comitato dei Sindaci, prende parte alle riunioni del Comitato dei Sindaci, partecipa alle riunioni dell’Ufficio di Piano, ai tavoli di consultazione – concertazione con i soggetti istituzionali e del privato sociale del territorio dell’ Ambito Territoriale n. 13,
ai fini dell’integrazione socio-sanitaria, partecipa al Collegio di Direzione e all’UCAD (Ufficio di Coordinamento Distrettuale) della Zona Territoriale n.7,
svolge un ruolo di collegamento e di raccordo fra i vari soggetti pubblici e privati, segue la gestione dei progetti di Ambito.
L’UFFICIO DI PIANO Composto dal Coordinatore, dai Dirigenti dei Servizi Sociali dei Comuni dell’Ambito Territoriale n. 13 e dal Direttore del Distretto Sud della Zona Territoriale n. 7 Asur. - Collabora con il Coordinatore alla redazione della proposta di Piano di Zona - Partecipa attivamente al monitoraggio della attività del Piano di Zona - Garantisce, su tutto il territorio dell’Ambito, una programmazione condivisa e una gestione omogenea della rete dei servizi
sociali. COMMISSIONE TECNICO CONSULTIVA (L.R. 20/02 – R.R. n° 1/04) Composizione: Dott.ssa Alessandra CANTORI - Presidente Dott.ssa Giuseppina RAGAGLIA Dott.ssa Gilberta GIACCHETTI Dott. Nazzareno BATTISTELLI Dott. Ing. Ermanno FRONTALONI Dott. Ing. Armando MONTI Dott. Lamberto FARRONI Geom. FRONTALINI Geom. ARCANGELETTI Composta da esperti designati dal Comitato dei Sindaci; così come disposto dal Regolamento Regionale n. 1/04 esprime parere tecnico-consultivo sulle domande di autorizzazione al funzionamento delle strutture e dei servizi sociali a ciclo residenziale e semiresidenziale
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Il territorio dell’Ambito Sociale XIII si estende per una superficie di Kmq 213.47, dalle zone collinari dei
Comuni di Offagna, Osimo, Castelfidardo e Loreto, alle zone del Parco e della Riviera del Conero con
Camerano, Numana e Sirolo.
Per l’elaborazione del Profilo di Comunità , in ogni sua parte, ci siamo avvalsi dei dati pubblicati dal
Sistema Statistico Regionale (Sistar), dall’ISTAT, dall’Osservatorio Regionale, dall’Osservatorio della Provincia
di Ancona, dal Centro Regionale di Ricerca e Documentazione sulla Disabilità (CRRDD), dalla Camera di
Commercio di Ancona e dai Servizi Sociali ed Anagrafici dei Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale n. 13.
Questi dati ci hanno permesso di condurre analisi tecniche sul materiale in nostro possesso,
permettendo di evidenziare i punti forza, le criticità e tutti gli elementi utili ai fini di una effettiva pianificazione
dei processi decisionali nel settore dei servizi sociali.
Il seguente profilo di comunità è una prima puntuale rappresentazione dei dati più significativi al
momento disponibili; alcuni dati risalgono all’ anno 2000, altri al 2004 o altri ancora più recenti all’anno in
corso 2005.
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Tab. 1 - Popolazione residente e densità del territorio. Anno 2003.
COMUNI
Popolazione residente Superficie in Kmq Densità di popolazione
Camerano 6601 19.71 334.91
Castelfidardo 17600 32.7 538.23
Loreto 11520 17.69 651.22
Numana 3439 10.74 320.20
Offagna 1786 10.53 169.61
Osimo 29780 105.42 282.49
Sirolo 3376 16.68 202.40
TOTALE AMBITO 74102 213.47 347.13
Fonte: Sistar - Regione Marche.
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Nella Tab. 1 si osservano le caratteristiche del territorio dell’Ambito XIII e la densità della popolazione. I
Comuni con densità maggiore sono Loreto (651.22 ab/kmq) e Castelfidardo (538.23 ab/kmq). Il Comune di
Osimo, nonostante la sua maggiore estensione territoriale e l’elevato numero di abitanti, presenta una minore
densità (282.49 ab/kmq).
Graf. Tab. 1 - Popolazione residente
Camerano 9%
Castelfidardo 24%
Loreto16%
Numana5%
Offagna2%
Osimo39%
Sirolo5%
Camerano
Castelfidardo
Loreto
Numana
Offagna
Osimo
Sirolo
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Tab. 2 – Percentuale dei residenti sul totale della popolazione dell’Ambito. Anno 2003.
COMUNI
Popolazione residente Densità di popolazione (%)
Camerano 6601 8.91
Castelfidardo 17600 23.75
Loreto 11520 15.55
Numana 3439 4.64
Offagna 1786 2.41
Osimo 29780 40.19
Sirolo 3376 4.56
TOTALE AMBITO 74102 100
Fonte: Sistar - Regione Marche.
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Tab. 3 - Serie storica della popolazione residente sul territorio dell’Ambito n. 13. Anni 2000/2003.
COMUNI
2000 2001 2002 2003
Numero
Variazioni
2000-2003
Percentuale
Variazione
2000-2003
Camerano 6442 6512 6531 6601 159 2.46
Castelfidardo 16582 16922 17226 17600 1018 6.14
Loreto 11372 11263 11363 11520 148 1.30
Numana 3563 3317 3341 3439 -124 -3.48
Offagna 1693 1691 1749 1786 103 6.08
Osimo 3291 3321 3355 3376 85 2.58
Sirolo 29598 29432 29604 29780 182 0.61
TOTALE AMBITO 72541 72458 73169 74102 1561 2.15
Fonte: Sistar - Regione Marche.
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Negli ultimi anni la popolazione dei Comuni dell’Ambito XIII ha subito un incremento pari al 2.15%.
I comuni che risultano interessati dai maggiori fenomeni di crescita demografica sono: Castelfidardo
(+6.14%) e Offagna (+6.08%).
L’incremento di popolazione nel Comune di Castelfidardo potrebbe essere legato all’ampliamento del bacino
industriale di questa zona. Nello stesso periodo altri comuni di maggiori dimensioni come Osimo mostrano
invece dinamiche più contenute (+0.61%); Solo il Comune di Numana presenta un decremento del 3.48%,
risultando molto più popoloso durante il periodo estivo.
2000 2001 2002 2003 S1
72541 72458 73169
74102
71500 72000 72500 73000 73500 74000 74500
Anni
Graf. Tab. 3 - Serie storica della popolazione residente nel territorio dell'Ambito nr.13
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Questo incremento demografico, rispecchiante l’andamento nazionale, può essere attribuito a due fenomeni in
particolare:
• il prolungamento della vita media, dovuto ad una migliore prevenzione e cura di alcune malattie e ai
successi della medicina nel fronteggiare le patologie che colpiscono soprattutto gli anziani.
• la presenza di cittadini stranieri immigrati che arrivano per motivi di studio, lavoro e ricongiungimento
familiare (spesso compensando la carenza di manodopera nel nostro paese).
Tab. 4 - Popolazione residente divisa per comuni e per genere. Anno 2003.
COMUNI Residenti Residenti
M
Residenti
F
% residenti
M/Popolazione
% residenti
F/Popolazione
Camerano 6601 3209 3392 48,61 51,39
Castelfidardo 17600 8661 8939 49,21 50,79
Loreto 11520 5440 6080 47,22 52,78
Numana 3439 1700 1739 49,43 50,57
Offagna 1786 866 920 48,49 51,51
Osimo 29780 14565 15215 48,91 51,09
Sirolo 3376 1612 1764 47,75 52,25
TOTALE AMBITO 74102 36053 38049 48,65 51,35
Fonte: Sistar - Regione Marche.
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- Risulta preponderante su tutto il territorio la presenza femminile (51.35%) -
3209 3392
8661 8939 5440 6080
1700 1739 866 920
14565 15215
1612 1764
0 2000 4000 6000 8000
10000 12000 14000 16000
Popolaz.
Camerano Castelfidardo Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo
Comuni
Graf. Tab. 4 - Popolazione residente divisa per comuni e per genere
M F
22
Tab. 5 – Popolazione divisa per classi di età. Anno 2003.
COMUNI
Popolazione
0-4
Popolazione
5-9
Popolazione
10-14
Popolazione
15-19
Popolazione
20-64
Popolazione
65 e oltre
Camerano 276 312 290 309 3930 1414
Castelfidardo 881 772 837 819 10556 3361
Loreto 505 527 516 504 6807 2504
Numana 164 135 147 133 2136 626
Offagna 84 82 77 88 1079 339
Osimo 1339 1403 1448 1459 18031 5924
Sirolo 149 156 129 110 2070 741
TOTALE AMBITO 3398 3387 3444 3422 44609 14909
Fonte: Sistar – Regione Marche
0 5000
10000 15000 20000
0::4 5::9 10::14 15::19 20::64 65 e oltre Classi d'età
Graf. Tab. 5 - Distribuzione della popolazione per classi di età e per Comune
Camerano Castelfidardo Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo
23
Tab. 6 - Percentuale della popolazione divisa per classi di età. Anno 2003.
COMUNI
%
Popolazione
0-4
%
Popolazione
5-9
%
Popolazione
10-14
%
Popolazione
15-19
%
Popolazione
20-64
%
Popolazione
65 e oltre
Camerano 4.2 4.8 4.4 4.7 60.2 21.7
Castelfidardo 5.1 4.5 4.9 4.8 61.3 19.5
Loreto 4.4 4.6 4.5 4.4 59.9 22
Numana 4.9 4. 4.4 4 63.9 18.7
Offagna 4.8 4.7 4.4 5 61.7 19.4
Osimo 4.5 4.7 4.9 4.9 60.9 20
Sirolo 4.4 4.6 3.8 3.3 61.7 22.1
Fonte: Sistar - Regione Marche.
Analizzando la struttura della popolazione, è possibile evidenziare come le percentuali più basse di minori si
rincontrano nel Comune di Sirolo, che presenta, inoltre, una elevata percentuale di adulti (61.7%) e di anziani
(22.1%).
Al Comune di Numana si trova la percentuale più alta di popolazione in età lavorativa (63.9%), mentre un’alta
percentuale di anziani compare nel Comune di Loreto (22%).
24
Tab. 7 – Indici di vecchiaia e di dipendenza della popolazione. Anno 2003.
COMUNI
Residenti Popolazione
0-14
Popolazione
15-64
Popolazione
65 e oltre
Indice %
di
vecchiaia
Indice % di
dipendenza
Camerano 6601 878 4239 1414 161,05 54,07
Castelfidardo 17600 2490 11375 3361 134,98 51,44
Loreto 11520 1548 7311 2504 161,76 55,42
Numana 3439 446 2269 626 140,36 47,25
Offagna 1786 243 1167 339 139,51 49,87
Osimo 29780 4190 19490 5924 141,38 51,89
Sirolo 3376 434 2180 741 170,74 53,90
TOTALE
AMBITO 74102 10229 48031 14909 145,75 52,34
Fonte: Sistar - Regione Marche.
I dati mettono in evidenza la sostanziale presenza della popolazione in età lavorativa nel range di età 15-64
anni.
25
Tab. 8 - Serie storica indice di dipendenza della popolazione. Anni 2000/2003.
Indice % di dipendenza
COMUNI 2000 2002 2003
Camerano 53.8 64.8 54.1
Castelfidardo 50.1 67.2 51.4
Loreto 53.3 64.5 55.4
Numana 45.8 72.8 47.2
Offagna 47.1 66.8 49.8
Osimo 49.9 66.0 51.9
Sirolo 54.2 64.9 53.9
TOTALE AMBITO 50.7 66.2 54.4
Fonte: Sistar - Regione Marche.
26
L’indice di dipendenza (tab. 8) della popolazione da’ la misura di quanto la popolazione non attiva gravi su
quella potenzialmente attiva.
Dal grafico è possibile osservare come la popolazione non attiva ha subito un grande incremento soprattutto
nell’anno 2002 in tutti i Comuni dell’Ambito, per poi scendere nell’anno 2003.
Questo indice ha subito un incremento significativo nell’anno 2002 soprattutto nel Comune di Numana
(72.8%), mentre nell’anno 2003 è ritornato ai livelli precedenti.
Questi dati permettono di evidenziare la significativa presenza della popolazione attiva sul territorio,
incrementata probabilmente dalla sempre più elevata presenza di immigrati.
Graf. Tab. 8 - Serie storia indice di dipendenza della popolazione
0.00.00120.00.00 240.00.00 360.00.00 480.00.00 600.00.00
2000 2002 2003 anni
Sirolo OsimoOffagnaNumana LoretoCastelfidardo Camerano
27
Tab. 9 - Serie storica indici di vecchiaia della popolazione. Anni 2000/2003.
Indice % di vecchiaia
COMUNI
2000 2002 2003
Camerano 156,1 161,60 161,05
Castelfidardo 136,7 125,80 134,98
Loreto 159,1 160,80 161,76
Numana 137,8 98,70 140,36
Offagna 142 139,50 139,51
Osimo 133,1 137,50 141,38
Sirolo 172,2 170,30 170,74
TOTALE AMBITO 141,9 139,90 145,75
Fonte: ISTAT.
28
L’indice di vecchiaia (tab. 9) è il rapporto tra la popolazione anziana e quella compresa tra gli 0-14 anni ed
indica la misura del livello di invecchiamento della popolazione. Gli indici di vecchiaia più elevati che hanno
subito leggeri incrementi negli ultimi quattro anni si trovano nei Comuni di Sirolo (170.74%), Loreto
(161.76%) e Camerano (161.05%). Si evidenziano inoltre lievi diminuzioni, soprattutto nel Comune di
Offagna (da 142 % nel 2000 a 139.51% nel 2003) e nel Comune di Castelfidardo (da 136.7% nel 2000 a
134.98% nel 2003). Nel complesso il nostro Ambito registra un incremento dell’indice pari al 3.85%.
Graf. Tab. 9 - Serie storica indice di vecchiaia della popolazione
0 20 40 60 80
100 120 140 160 180 200
2000 2002 2003 anno
indice vecchiaia
Camerano Castelfidardo Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo
29
Tab. 10 - Indici di invecchiamento e di dipendenza strutturale limitato alla popolazione anziana.
Anno 2003.
Indice % di vecchiaia
COMUNI Popolazione
Residente
Popolazione 15-
64
Popolazione 65 e
oltre
Indice % di
invecchiamento
Indice % di
dipendenza
strutturale
anziani
Camerano 6601 4239 1414 21,42 33,36
Castelfidardo 17600 11375 3361 19,10 29,55
Loreto 11520 7311 2504 21,74 34,25
Numana 3439 2269 626 18,20 27,59
Offagna 1786 1167 339 18,98 29,05
Osimo 29780 19490 5924 19,89 30,40
Sirolo 3376 2180 741 21,95 33,99
TOTALE AMBITO 74102 48031 14909 20,12 31,04
Fonte: Istat.
30
Tab. 11 – Serie storica indici di dipendenza strutturale limitato alla popolazione anziana.
Anni 2000-2003.
Indice % di DIPENDENZA ANZIANI
COMUNI
2000 2002 2003
Camerano 32,8 33,5 33,36
Castelfidardo 28,9 27,2 29,55
Loreto 32,7 34 34,25
Numana 26,6 18,6 27,59
Offagna 27,6 28,9 29,05
Osimo 28,5 29,8 30,40
Sirolo 34,3 34 33,99
TOTALE AMBITO 29,8 29,7 31,04
Fonte: Istat.
31
L’indice di dipendenza strutturale è limitato soltanto alla popolazione anziana e mette in evidenza il
peso della fascia anziani sul totale della popolazione in età lavorativa. Nella tab. 11 e nel grafico relativo è
possibile individuare l’incremento di questo indice sulla popolazione dell’Ambito nei 3 anni presi in
considerazione.
Nell’anno 2003 il Comune di Loreto presenta l’indice di dipendenza degli anziani più alto (34.25%) insieme al
Comune di Camerano (33.36%) e Sirolo (33.99%).
Graf. Tab. 11 - Serie storica indici di dipendenza strutturale limitato alla popolazione anziana
0
10
20
30
40
2000 2002 2003
anno
indi
ce d
ipen
denz
ast
ruttu
rale
Camerano Castelfidardo LoretoNumana Offagna Osimo Sirolo
32
Tab. 12 – Popolazione straniera residente. Serie storica: anni 1999-2003.
COMUNI 1999 2000 2001 2002 2003
Camerano 31 85 104 119 143
Castelfidardo 139 333 413 152 658
Loreto 80 220 225 54 356
Numana 85 195 137 226 250
Offagna 5 14 19 15 37
Osimo 357 808 757 1010 1229
Sirolo 20 53 59 12 82
TOTALE AMBITO 717 1708 1714 1588 2755
Fonte: ISTAT
33
La tab. 12 ed il grafico sopra riportato evidenziano l’incremento della popolazione straniera residente sul
territorio dell’Ambito XIII (+26%) dall’anno 1999 al 2003. Inoltre, se compariamo i residenti stranieri con il
totale della popolazione, emerge che gli stranieri costituiscono il 3.71%.
Dal 2000 al 2002 c’è stato un leggero decremento degli immigrati sulla popolazione dell’Ambito; questo dato
potrebbe essere visto come un elemento di criticità del sistema, se consideriamo che la parte di popolazione
emigrante è generalmente quella giovane, ad incrementare la forza lavoro.
Graf. Tab. 12 - Serie storica popolazione straniera residente
0 200 400 600 800
1000 1200 1400
1999 2000 2001 2002 2003 anno
resi
dent
e
Camerano Castelfidardo Loreto Numana OffagnaOsimo Sirolo po
pola
zion
e st
rani
era
34
Movimento anagrafico della popolazione.
Il movimento anagrafico della popolazione fornisce dei dati molto importanti relativi al saldo naturale,
migratorio e demografico degli ultimi anni.
La popolazione dell’Ambito XIII ha subito un incremento del 2.15% negli anni 2000-2003 contro una media
provinciale del 2.43%; tale aumento è in gran parte riconducibile al fenomeno migratorio.
Tab. 13 - Popolazione: saldo naturale e saldo migratorio. Anno 2003.
COMUNI Nati Morti
Saldo
naturale
da altri
comuni
Iscritti
dall’est
Altri
iscritti
Totale
Iscritti
Cancella
ti
Saldo
migrat
Camerano 56 69 -13 176 33 2 211 128 83
Castelfidardo 176 163 13 506 159 7 672 311 361
Loreto 85 134 -49 340 79 0 419 213 206
Numana 27 35 -8 197 99 2 298 192 106
Offagna 16 15 1 51 16 1 68 32 36
Osimo 254 326 -72 534 198 6 738 490 248
Sirolo 29 37 -8 77 26 0 103 74 29
TOTALE AMBITO 643 779 -136 1881 610 18 2509 1440 1069
PROVINCIA AN 3883 5039 1156 10287 4520 1472 16279 9687 6592
Fonte: ISTAT.
35
Tab. 14 – Serie storica saldo naturale. Anni 1999/2003.
COMUNI 1999 2000 2001 2002 2003
Camerano -3 -16 -14 -5 -13
Castelfidardo 52 9 40 12 13
Loreto -78 -28 -101 -26 -49
Numana 2 0 5 -4 -8
Offagna -6 -6 4 12 1
Osimo -17 33 -39 -14 -72
Sirolo -3 -8 -1 -7 -8
TOTALE AMBITO -53 -16 -106 -32 -136
Fonte: Sistar - Regione Marche.
Graf. Tab. 14 - Serie storica saldo naturale
-150 -100
-50 0
50
100
1999
2000
2001
2002
2003
anno
serie
Camerano Castelfidardo Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo
36
La tab. 14 rappresenta la serie storica del saldo naturale della popolazione (la differenza tra nascite e
decessi) ed evidenzia il forte decremento avutosi soprattutto nel 2001 (-106) e nel 2003 (-136).
Solo il Comune di Castelfidardo presenta negli anni un saldo naturale positivo.
Questa situazione è riequilibrata da un incremento positivo del saldo migratorio che ha subito una leggera
flessione tra il 2001 e il 2002, per tornare ad un nuovo incremento nel 2003.
Ad incidere sul trend positivo del movimento migratorio è in particolare la componente estera oltre a quella
interna (tab. 13).
37
Tab. 15. –Serie storica saldo migratorio. Anni 1999/2003.
Saldo migratorio
COMUNI
1999 2000 2001 2002 2003
Camerano -17 -4 43 24 70
Castelfidardo 256 159 248 292 374
Loreto 131 147 171 124 157
Numana 98 108 62 54 98
Offagna 9 7 11 47 37
Osimo 233 347 67 35 176
Sirolo 4 41 42 43 21
TOTALE AMBITO 714 805 644 619 933
Fonte: Sistar - Regione Marche.
Graf. Tab. 15. - Serie storica saldo migratorio
-100 0
100
200
300
400
1999 2000 2001 2002 2003 anno
serie
Camerano Castelfidardo Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo
38
Tab. 16 – Saldo naturale, migratorio e demografico sul totale della popolazione dell’Ambito
Serie storica: anni 1999-2003.
Serie storica
1999 2000 2001 2002 2003
Saldo naturale -53 -16 -106 -32 -136
Saldo migratorio 714 805 644 619 933
Saldo demografico 661 789 538 587 797
Fonte: Sistar – Regione Marche.
Graf. Tab. 16 - Serie storica saldo naturale, migratorio e demografico
-200 0
200 400 600 800
1000
1999
2000
2001
2002
2003 anno
serie
Saldo naturale Saldo migratorio Saldo demografico
39
Il 75% dei nuovi iscritti rappresenta, infatti, il numero di persone registrate per trasferimento di residenza da
un altro comune italiano; il 24%, invece, rappresenta il numero delle persone iscritte per trasferimento di
residenza dall’estero, mentre l’1% sono le iscrizioni dovute non ad un effettivo trasferimento di residenza, ma
ad operazioni di rettifica anagrafica.
Significativa è la situazione del Comune di Castelfidardo con un forte incremento del saldo migratorio, dovuto
probabilmente all’allargamento della zona industriale.
L’Ambito presenta quindi un incremento del saldo demografico (saldo naturale + saldo migratorio), tra gli anni
1999 e 2003 del 17% (tab. 16).
40
Un Flash sull’ECONOMIA
Dopo un’analisi approfondita della popolazione e del territorio dell’Ambito risulta importante rilevare la
situazione economica evidenziando la presenza di vari bacini industriali e la crescita di alcuni settori economici.
Tab. 1 - Nuove aziende iscritte nel 2004 alla Camera di Commercio di Ancona. INTERVENTI Camerano Castelf. Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo totale
Agricoltura, caccia, silvicoltura
0 3 0 0 0 8 0 11
Pesca e servizi connessi 0 0 0 0 0 0 0 0 Estrazione di minerali 0 0 0 0 0 0 0 0 Attività manifatturiere 1 5 0 0 0 4 0 10
Prod. Distrib. En. elettr, gas 0 0 0 0 0 0 0 0 Costruzioni 0 1 1 1 1 2 1 7
Commerc ingrosso e dettaglio beni pers. e casa
0 8 2 1 0 12 1 24
Alberghi e Ristoranti 0 0 0 1 0 0 1 2 Trasporti magazzinaggio 0 1 0 0 0 2 0 3
Intermediazione monetaria, inform, ricerca
1 0 1 0 0 0 0 2
Attività immobiliari, noleggio, informatica, ric.
2 4 4 2 0 8 1 21
Istruzione 0 0 0 0 0 1 0 1 Sanità e servizi sociali 0 0 0 0 0 0 0 0
Altri servizi pubblici, sociali e personali
0 0 1 0 0 0 0 1
Imprese non classificate 4 5 7 3 0 23 1 43 TOTALE 8 28 16 8 1 60 5 125 Fonte: Ufficio Statistica - Camera di Commercio di Ancona.
41
Dalla lettura della tab. 1, inerente la presenza sul territorio delle aziende, la cosa che emerge
immediatamente che nelle zone non bagnate dal mare, l’interesse della popolazione si concentra sulle attività
agricole, di caccia e di silvicoltura.
Per quanto riguarda i comuni dislocati lungo la costa, le attività di maggior rilievo risultano essere collegate
preliminarmente al 3° settore come la complessa attività alberghiera e della ristorazione, seguite subito dopo
dal commercio. In quest’area dell’ambito sono molto meno presenti tutte le altre forme d’impresa.
Complessivamente, per l’anno 2004, nei comuni che formano l’Ambito Territoriale, si sono registrate 125
nuove attività imprenditoriali, legate maggiormente ancora una volta al settore del commercio (24), attività
immobiliare (21), agricoltura (11) e manifatturiera (10).
Questa tendenza evidenzia a consolidare sempre più quello che già sono considerate le attività di spicco sul
territorio. Minori sono le attività connesse all’istruzione, alla sanità e ai servizi pubblici.
Situazione analoga si rileva per attività alberghiere presenti lungo la costa che hanno registrato solo l’avvio di
2 nuove attività.
05
1015202530354045
agricoltura, caccia, silvicoltura
pesca e servizi connessiestrazione di mineraliattività manifatturiere
Prod. Distrib. Di energia elettr, e gas
Costruzioni
Commerc ingrosso e dettaglio beni pers. e casa
Alberghi e Ristoranti
Trasporti magazzinaggio
Intermediazione monetaria, inform, ricerca Attività immobiliari, noleggio, informatica, ric.
Istruzione
Sanità e servizi sociali
Altri servizi pubblici, sociali e personali
imprese non classificate
CameranoCastelfidardoLoretoNumana OffagnaOsimoSirolototale
Graf. Tab. 1 – Nuove aziende iscritte nel 2004 alla CCA
42
Tab. 2 – Numero aziende cessate. Anno 2004.
INTERVENTI Camerano Castelfid. Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo TOTALE Agricoltura, caccia, silvicoltura
0 2 3 0 2 13 1 21
Pesca e servizi connessi 0 0 0 0 0 0 0 0 Estrazione di minerali 0 0 0 0 0 0 0 0 Attività manifatturiere 1 1 2 0 0 8 0 12 Prod. distrib. di energia elettr, e gas
0 0 0 0 0 0 0 0
Costruzioni 0 4 1 1 0 2 0 8 Commerc ingrosso e dettaglio beni pers. e casa
2 7 4 1 0 8 2 24
Alberghi e ristoranti 0 1 0 3 1 0 2 7 Trasporti magazzinaggio.. 0 0 1 0 0 2 0 3 Intermed. monetaria, inform, ricerca
0 0 0 0 0 2 0 2
Attività immobiliari, noleggio, informatica, ric.
0 1 4 0 0 3 0 8
Istruzione 0 0 0 0 0 0 0 0 Sanità e servizi sociali 0 0 0 0 0 0 0 0 Altri servizi pubblici, sociali e personali
0 1 0 2 0 2 0 5
imprese non classificate 0 1 0 0 0 3 0 4 TOTALE 3 18 15 7 3 43 5 94
Fonte: Ufficio Statistica - Camera di Commercio di Ancona.
La tab. 2 evidenzia la situazione delle imprese artigiane cessate, suddivise per forme giuridiche operanti
nell’Ambito Territoriale 13 di Osimo nell’anno 2004.
43
Un dato da tenere in considerazione per lo studio del settore è che nell’ultimo anno sono cessate
complessivamente, nel territorio dell’Ambito Sociale n.13, ben 94 attività.
Anche in questo caso il comune che registra sempre il dato di maggior importanza è il comune capofila,
Osimo, con 43 unità; è seguito a sua volta dai comuni di Castelfidardo (15) e Loreto (7).
Graf. Tab. 2 - Aziende cessate. Anno 2004.
21
0 0
12
0
8
24
73 2
8
0 05 4
05
1015202530
agricoltuara, caccia, silv...
pesca e servizi connessi
estrazione di minerali
attività manifatturiere
Prod. Distrib. Di energia...
CostruzioniCommrc ingrosso e dett...
Alberghi e Ristoranti
Trasporti magazzinaggio..
Intermediazione moneta...
Attività immobiliari, nole...
IstruzioneSanità e servizi sociali
Altri servizi pubblici, soci...
imprese non classificate
44
Tab. 3 - Aziende attive sul territorio dell’Ambito n. 13, distinte per sedi e per tipologia - Camera di Commercio di Ancona. Anno 2004.
INTERVENTI Camerano Castelfid. Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo TOTALE
Agricoltura, caccia, silvicoltura 91 221 124 39 51 626 34 1186
Pesca e servizi connessi 4 1 1 11 0 3 5 25
Estrazione di minerali 0 0 0 0 0 1 0 1
Attività manifatturiere 115 457 180 43 11 492 40 1338
Prod. Distrib. Di energia elettr, e gas
0 4 2 0 0 3 0 9
Costruzioni 55 238 132 37 24 509 56 1051
Commerc ingrosso e dettaglio beni pers.
188 406 241 118 30 832 79 1894
Alberghi e Ristoranti 17 27 53 116 5 71 53 342
Trasporti magazzinaggi 16 39 37 11 3 108 11 225
Intermediazione monetaria, inform, ricerca
11 23 21 0 2 70 0 127
Attività immobiliari, noleggio, informatica, ric.
50 134 75 51 5 288 18 621
Istruzione 1 3 3 0 1 7 0 15
Sanità e servizi sociali 0 2 4 1 0 10 0 17
Altri servizi pubblici, sociali e personali
17 56 47 37 6 99 15 277
Imprese non classificate 1 0 0 0 0 4 0 5
Totale 566 1611 920 464 138 3123 311 7133
Fonte: Ufficio Statistica - Camera di Commercio di Ancona.
45
La morfologia del territorio dell’Ambito territoriale nr.13 di Osimo, che va da zone prettamente collinari fino
ad arrivare lungo le coste dell’Adriatico, ha consentito di attivare allo stato attuale un totale di 7133 imprese
artigiane con una evidente maggiore concentrazione nel comune capofila di Osimo (3123) , Castelfidardo
(1611) e a seguire Loreto (920), Camerano (566) e in misura inferiore nei comuni della costa.
Graf. Tab. 3 - Aziende attive sul territorio dell'Ambito n. 13. Anno 2004.
566920
464 311
1611
3123
1380
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
Camerano Castelfidardo Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo
Dai dati riportati dalla tab.3 e dal grafico si evidenziano i bacini industriali più rappresentativi del nostro
territorio: Osimo, Castelfidardo e Loreto.
Le aziende maggiormente presenti sono soprattutto quelle relative al settore dell’agricoltura, caccia,
silvicoltura: ciò a dimostrazione che nel nostro territorio il settore primario è ancora molto invasivo.
46
Altre industrie presenti sono quelle manifatturiere e quelle relative al commercio all’ingrosso e al dettaglio. È
importante rilevare le nuove aziende attivate nell’anno 2004, soprattutto relative ad attività immobiliari, di
noleggio, di informatica e ricerca.
Riassumendo la lettura delle 3 tabelle (avvio, cessazione e attività in corso) emerge che il bilancio tra le
attività iniziate (125) e le attività cessate (94) rimane a saldo positivo (+36). Infatti è da notare anche come
su 7.133 imprese attive sul territorio, ben 125 sono nuove.
Degne di rilievo sono anche le neo-nate imprese che appartengono al mondo delle costruzioni, del
commercio, delle attività manifatturiera e del mercato immobiliare.
47
TURISMO L’industria turistica della Provincia di Ancona segna un incremento nel numero di arrivi nell’anno 2003. Il
sistema provinciale fa registrare un aumento dell’1.6% del totale degli esercizi turistici. Sembra importante
rilevare sul nostro territorio la situazione del turismo soprattutto nei Comuni di Numana e Sirolo ad economia
prettamente turistica.
La ricezione strutturale per il settore turistico è concentrata infatti lungo la costa, a Numana che detiene di
gran lunga il maggior numero di strutture e la maggiore capacità ricettiva di tutto il territorio dell’Ambito
Sociale n.13. Numana, oggi, torna in positivo dopo la pessima stagione del 2002 registrando una crescita del
6% nel numero di arrivi, e di quasi il 9% nelle presenze, che segnano il superamento della soglia dei 10 giorni
di permanenza media, inferiore alla metà dello stesso indicatore per le strutture extralberghiere. Numana
detiene il primato per il piu’ alto numero di arrivi in strutture extralberghiere con 48mila arrivi e ben 650mila
presenze, in forte aumento rispetto alla passata stagione.
48
Tab. 4 - Composizione delle movimentazioni nei maggiori Comuni secondo le strutture. Anno 2003.
Composizione % secondo le strutture TOTALI
Comune Arrivi alberghieri
Arrivi extralberghieri
Presenze alberghiere
Presenze extralberghiere
Totale Arrivi
Totale presenze
Camerano 90,16 9,84 87,22 12,78 11.396 27.254
Casteldidardo 100 0 100 0 6.831 13.252
Loreto 60,17 39,83 48,83 51,17 89.895 191.731
Numana 45,16 54,84 27,11 72,89 87.745 894.487
Sirolo 46,88 53,12 35 65 28.575 186.420
Totale Provincia
75 25 54,33 45,67 690.629 3.198.661
Fonte: Ufficio Statistica – Regione Marche. Il turismo del nostro territorio è per lo più di origine nazionale; le presenze straniere rappresentano il 15.9%
nella Provincia di Ancona; in particolare rappresentano un 22.11% a Castelfidardo ed un 18.8% a Sirolo.
La mappa degli esercizi turistici mostra ancora una minor capacità ricettiva dei comuni della fascia collinare
sebbene in crescita rispetto all’anno precedente.
49
Tab. 5 - Composizione della movimentazione secondo la provenienza. Anno 2003.
Composizione % secondo la provenienza
Comune Arrivi Italia Arrivi Estero Presenze
Italia Presenze
Estero Totale Arrivi
Totale Presenze
Camerano 92,94 7,06 92,21 7,79 11.396 27.254
Casteldidardo 77,89 22,11 74,58 25,42 6.831 13.252
Loreto 83,29 16,71 86,67 13,33 89.895 191.731
Numana 88,57 11,43 87,64 12,36 87.745 894.487
Osimo 88,56 11,44 87,36 12,64 21.619 40.333
Sirolo 81,2 18,8 77,56 22,44 28.575 186.420
Totale Provincia
84,1 15,9 85,76 14,24 690.629 3.198.661
Fonte: Ufficio Statistica – Regione Marche.
50
LA FAMIGLIA E IL DISAGIO ADULTO
IL QUADRO DI RIFERIMENTO.
L’istituzione famiglia continua a vivere periodi di evoluzione e cambiamento che permettono di fare
considerazioni sul suo continuo divenire da un punto di vista strutturale e relazionale-affettivo.
L’analisi relativa alla famiglia risulta particolarmente interessante. Nella popolazione residente in famiglia
emerge una netta predominanza di femmine (tab.1), e questo dato si riscontra anche nella popolazione
residente in convivenza. Il numero delle convivenze registrate non risulta essere ancora significativo se
confrontato con il numero delle famiglie.
Questi dati sono in linea con i dati della Regione Marche in cui la popolazione residente è caratterizzata da una
prevalente componente femminile (51.4% nell’anno 2003) correlata alla maggiore longevità della donna
all’interno del fenomeno generale del progressivo invecchiamento della popolazione.
51
LA FAMIGLIA
Tab. 1 - Popolazione residente in famiglia e in convivenza al 31/12/2003.
COMUNE POP. RESIDENTE IN FAMIGLIA POP.RESIDENTE IN
CONVIVENZA AL 31/12/2003
M F TOT M F TOT FAMIGLIE Convivenze
Nr.Medio
comp.
famiglia
Camerano 3203 3375 6578 6 17 23 2402 2 2,7
Castelfidardo 8645 8910 17555 16 29 45 6378 7 2,8
Loreto 5350 5787 11137 90 293 383 4121 36 2,7
Numana 1698 1737 3433 2 2 4 1570 2 2,2
Offagna 866 914 1780 0 6 6 642 1 2,8
Osimo 14512 15105 29617 53 110 163 11167 17 2,7
Sirolo 1612 1762 3374 0 2 2 1385 1 2,4
TOTALE
AMBITO 35886 37590 73474 167 459 626 27665 66 2.61
Fonte: ISTAT.
È inoltre importante evidenziare il numero medio dei componenti per famiglia: nel Comune di Numana il
numero medio si trova al di sotto della media dell’ Ambito. Il dato potrebbe essere legato al più alto indice di
vecchiaia e di invecchiamento della popolazione di questo Comune.
52
Tab. 2 - Serie storica del numero medio di componenti della famiglia. Anni 1999/2003.
COMUNI 1999 2001 2003 % di variazione
Camerano 2,1 2,7 2,7 0.6
Castelfidardo 2,6 2,7 2,8 0.2
Loreto 2,7 2,7 2,7 0
Numana 2,8 2,1 2,2 -0.6
Offagna 2,8 2,7 2,8 0
Osimo 2,9 2,1 2,7 -0.2
Sirolo 2,5 2,4 2,4 -0.1
TOTALE AMBITO 2,6 2,5 2,6 0
Fonte: ISTAT.
Graf. Tab. 2 - Serie storica del numero medio di componenti della famiglia
0 0,5
1 1,5
2 2,5
3 3,5
1999 2001 2003 anno
valo
re Camerano
Castelfidardo Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo
53
La tab. 2 e il grafico mettono in evidenza la serie storica e la variazione del numero medio dei componenti
delle famiglie. Da sottolineare è il decremento nei Comuni di Numana (-0.6%), Sirolo (-0.1%) e Osimo (-
0.2%), mentre la variazione di Ambito è uguale a zero. Il numero medio dei componenti della famiglia ha
subito un declino nel 2001, con una graduale ripresa negli anni successivi. Queste variazioni non sono in linea
con l’andamento medio della popolazione dell’Ambito (+2.15%), ciò probabilmente dovuto alle difficoltà di
ordine economico, culturale, organizzativo e relazionale. Da rilevare, inoltre, il crescente fenomeno delle
convivenze.
Tab. 3 - Numero delle famiglie e delle convivenze. Anno 2003. (Valori assoluti e valori relativi).
COMUNI Residenti Nr. Famiglie % Famiglie N°Convivenze % Convivenze
Camerano 6601 2402 36,39 2 0,03
Castelfidardo 17600 6378 36,24 7 0,04
Loreto 11520 4121 35,77 36 0,31
Numana 3439 1570 45,65 2 0,06
Offagna 1786 642 35,95 1 0,06
Osimo 29780 11167 37,50 17 0,06
Sirolo 3376 1385 41,02 1 0,03
TOTALE AMBITO 74102 27665 37,33 66 0,09
Fonte:ISTAT
54
Tab. 4 - Serie storica delle famiglie e variazione percentuale. Anni 1999 - 2003
COMUNI 1999 2000 2001 2002 2003 Variazione numerica
periodo 1999-2003.
Camerano 2182 2204 2336 2352 2402 220
Castelfidardo 5747 5886 6043 6195 6378 631
Loreto 4333 4348 4099 4103 4121 -212
Numana 1592 1699 1750 1774 1570 -22
Offagna 589 598 611 632 642 53
Osimo 10538 10756 10891 10994 11167 629
Sirolo 1299 1322 1343 1367 1385 86
TOTALE AMBITO 26280 26813 27073 27417 27665 1385
Fonte: SISTAR – Regione Marche.
Dalla Tab. 4 e dal grafico riportato nella pagina seguente è possibile osservare l’aumento
progressivo del numero delle famiglie in tutti i comuni dell’Ambito. L’incremento è maggiore
soprattutto nei Comuni di Camerano (+ 220) e di Castelfidardo (+ 631), mentre si registra un
decremento nel Comune di Loreto (- 212) e nel Comune di Numana (- 22). Questi valori si discostano
dalla media dell’Ambito XIII (+ 1385), in particolare, è interessante osservare l’andamento del
numero delle famiglie nel Comune di Numana che raggiunge il valore massimo nel 2002 (1774) per
poi diminuire bruscamente nell’anno seguente (1570).
55
Graf. Tab. 4 - Serie storica delle famiglie
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
5747
anno
serie
Camerano
Castelfidardo
Loreto
Numana
Offagna
Osimo
Sirolo
56
Tab. 5 –Serie storica dei matrimoni. Anni 1999/2003.
COMUNI
1999 2000 2001 2002 2003
Variazione
numerica
nel periodo
1999-2003.
Camerano 39 40 37 16 37 -2
Castelfidardo 41 50 48 64 44 3
Loreto 104 140 114 48 65 -39
Numana 36 33 41 43 38 2
Offagna 14 21 19 10 11 -3
Osimo 135 147 246 140 163 +28
Sirolo 20 23 25 14 27 7
TOTALE AMBITO 389 454 530 335 385 -4
Fonte: Servizio Anagrafe Comunali.
Dai dati riportati in tab. 5 è possibile evidenziare la leggera variazione negativa (-4) relativa ai matrimoni sul
territorio. Da rilevare il valore negativo nel Comune di Loreto, Offagna e Camerano.
Questi dati potrebbero essere in linea con i dati regionali, infatti gli eventi matrimoniali, nelle Marche,
mostrano un tasso di nuzialità leggermente inferiore a quello nazionale e dell’Italia centrale (fonte: Istat).
57
Tab. 6 – CONIUGATI e DIVORZIATI divisi per comune e per genere.
Valori assoluti e relativi. Anno 2003.
COMUNI
Totale
M Coniugati Divorziati
%
Divorziati
sulla
pop.ne
maschile
Totale
F Coniugati Divorziati
%
Divorziati
sulla
pop.ne
femminile
M + F
Camerano 3165 1718 18 0,57 3366 1732 23 0,68 6531
Castelfidardo 8449 4708 60 0,71 8777 4728 83 0,95 17226
Loreto 5380 2902 7 0,13 5938 2948 22 0,37 11363
Numana 1640 871 34 2,07 1701 867 35 2,06 3341
Offagna 851 457 7 0,82 898 457 8 0,89 1749
Osimo 14464 7836 114 0,79 15140 7897 146 0,96 29604
Sirolo 1608 866 25 1,55 1747 868 19 1,09 3355
TOTALE AMBITO 35557 19358 265 0,75 37567 19497 336 0,89 73169
Fonte: ISTAT.
La tab. 6 evidenzia la maggiore percentuale di divorziate femmine (0.89%) rispetto ai divorziati
maschi (0.75%); i Comuni di Numana e di Sirolo sono quelli che presentano la più alta percentuale di
questo fenomeno.
58
In relazione agli eventi riguardanti la famiglia ci è sembrato importante rilevare la Domanda e l’ Offerta
di alloggi di E.R.P. (Edilizia Residenziale Pubblica ) nel Comune più popoloso dell’ Ambito: Osimo.
Il diritto alla casa resta l’obiettivo primario per tutti e, quindi, da tutelare secondo le esigenze delle diverse
realtà locali. A questo proposito è da segnalare la richiesta alloggiativa presentata dalle famiglie di immigrati
che risiedono nel nostro territorio.
Questo tipo di intervento è in linea con l’evoluzione delle politiche di Welfare in materia sociale, che
hanno negli ultimi anni evidenziato la necessità di fornire sostegno alle famiglie attraverso interventi mirati
come le assegnazioni degli alloggi ERP ai sensi della L.R. 22/07/97, N. 44.
Tab. 7 – COMUNE DI OSIMO - Numero richieste delle case popolari. Anni 1999/2006.
ANNI Totale
richiedenti
Osimani
residenti
da + 10 anni
Osimani
residenti da - 10
anni
Stranieri
31/12/1999
31/12/2001 151 70 45 35
09/05/2002
08/05/2004 108 35 29 44
08/07/2004
07/07/2006 130 29 45 56
Fonte: Servizi Sociali– Comune di Osimo.
59
Tab. 8 – COMUNE DI OSIMO - Rappresentazione percentuale delle richieste di alloggi di ERP. Anni 1999/2006.
ANNI
Osimani
residenti
da + 10 anni
Osimani
residenti da - 10 anni Stranieri
31/12/1999 - 31/12/2001 46,36 29,80 23,18
09/05/2002 - 08/05/2004 32,41 26,85 40,74
08/07/2004 - 07/07/2006 22,31 34,62 43,08
Fonte: Servizi Sociali – Comune di Osimo.
05
10
15
20
2530
35
40
45
50
valo
ri pe
rcen
tuali
osim
ani
reside
nti d
a
+ 10
ann
i
osim
ani
reside
nti d
a -
10 ann
i
stra
nier
i
Graf. Tab. 8 - Rappr. % delle richieste di alloggi ERP. Anni 1999/2006.
31/12/1999 - 31/12/2001
09/05/2002 - 08/05/2004
08/07/2004 - 07/07/2006
60
Dalle tab. 7-8 e dal grafico è possibile evidenziare la più elevata richiesta di case popolari da parte dei
cittadini osimani residente da più di 10 anni.
Tra il 2004 e il 2006 si riscontra un aumento delle richieste soprattutto da parte dei cittadini stranieri
(43.08%) e da parte di residenti da meno di 10 anni ad Osimo (34.62%). Questo dato potrebbe rappresentare
il fenomeno della migrazione interna. Non solo: le richieste di assegnazione di case popolari riguarda anche
molte famiglie monoreddito, nuclei familiari di anziani, giovani coppie o genitori soli con figlio a carico.
Tab. 9 – COMUNE DI OSIMO - Numero delle assegnazioni di case popolari. Anni 1999/2006.
ANNI Totale
Assegnazioni
Osimani
residenti
da + 10 anni
Osimani
residenti da - 10
anni
Stranieri
31/12/1999 - 31/12/2001 159 16 2 10
09/05/2002 - 08/05/2004 108 5 2 14
08/07/2004 - 07/07/2006 130 2 3 4
Fonte: Servizi Sociali – Comune di Osimo.
61
Tab. 10 – COMUNE DI OSIMO - Rappresentazione percentuale delle assegnazioni di case popolari.
Anni 1999/2006.
ANNI
Osimani
residenti da più
di 10 anni
Osimani
residenti da
meno di 10
anni
Stranieri Totale
31/12/1999 - 31/12/2001 10,06 1,26 6,29 100
09/05/2002 - 08/05/2004 4,63 1,85 12,96 100
08/07/2004 - 07/07/2006 1,54 2,31 3,08 100
Fonte: Servizi Sociali – Comune di Osimo.
0
2
4
6
8
10
12
14
valo
ri pe
rcen
tual
i
Osi
man
i
resi
dent
i da
più
di 1
0
anni
Osi
man
i
resi
dent
i da
men
o di
10
anni
Stra
nier
i
Graf. Tab. 10 - Rappr. % delle assegnazioni di case popolari
31/12/1999 - 31/12/2001
09/05/2002 - 08/05/2004
08/07/2004 - 07/07/2006
62
Dai dati delle tab. 9-10 e dal grafico si evidenzia che le assegnazione di alloggi sono state effettuate in larga
parte nei confronti di cittadini stranieri, elevando le disponibilità per il 12.96% soprattutto nel biennio
09/05/2002 e 08/05/2004.
I dati stanno a dimostrare la sempre più elevata presenza di stranieri che rientrano nei parametri economici di
assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, costituiscono la maggioranza anche nella graduatoria
delle famiglie con maggior numero di componenti.
Il caro affitto è causa dell’impoverimento di tante famiglie residenti nel nostro territorio costrette a rivolgersi
alla struttura pubblica per avere un alloggio a canone calmierato, più rispondente alle loro entrate. Questo
fenomeno determina, talvolta, un ritorno alla convivenza tra famiglie provenienti dallo stesso ceppo (genitori,
figli con le rispettive famiglie).
63
IL DISAGIO ADULTO
Quelli riportati nella tab. 11 sono dati relativi ai servizi di Salute Mentale e del Sert (servizio
tossicodipendenze) della Zona Territoriale n. 7 – ASUR Marche.
Gli interventi che riguardano il disagio psichico richiedono un elevato livello di integrazione socio-sanitaria e si
realizzano attraverso l’adozione di strumenti operativi a livello territoriale tra i Comuni dell’Ambito e il
Dipartimento di Salute Mentale
Tab. 11 – N. soggetti afferiti al SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE. Serie storica anni 2002/2004.
2002 2003 2004
Toss. Alcol. Altro Tot. Toss. Alcol. Altro Tot. Tossi Alcol. Altro Tot.
NUOVI
UTENTI
presi
In carico
nell’anno
40 38 0 78 57 66 2 125 51 116 15 182
Totale
utenti 146 110 3 259 180 141 5 326 178 214 18 410
Fonte: Sert – Zona Territoriale 7 – ASUR MARCHE.
64
Tab. 12 – N. soggetti in carico al Sert. Serie storica anni 2002/2004.
2002 2003 2004
Toss. Alcol. Altro Tot. Tossico Alcol. Altro Tot. Toss. Alcol. Altro Tot.
NUOVI
UTENTI
presi in
carico
nell’anno
9 8 0 17 13 9 0 22 11 11 1 23
Totale
utenti 99 40 1 140 102 32 0 136 115 48 2 165
Fonte:Sert – Zona Territoriale 7 – ASUR MARCHE.
Dalle precedenti tabelle (tab. 11-12) emerge un incremento significativo sia dei soggetti afferiti al Sert tra il
2002 e il 2004, sia dei soggetti presi in carico dal servizio.
Nello stesso periodo, gli utenti presi in carico sono aumentati del 15%, soprattutto tossicodipendenti.
Particolarmente significativa è la tab. 11 che evidenzia il numero sempre più crescente degli alcolisti registrati
dal servizio, tra il 2002 e il 2004 (+67.2%).
65
I dati rilevati testimoniano la complessità del problema in crescita; per lo stesso motivo è importante
evidenziare i soggetti afferiti ed in carico al servizio in relazione al sesso e all’età come mostrato dalle tab.
13-14.
Tab. 13 – UTENTI AFFERITI al Dipartimento delle Dipendenze in rapporto al sesso e all’età. Anni 2002 – 2004
AFFERITI Maschi Femmine
12-18 anni 19-65 anni 12-18 anni 19-65 anni >= 66 anni
Anno 2002 4 222 1 27 2
Anno 2003 5 285 3 33 1
Anno 2004 6 356 4 42 3
Fonte:Sert – Zona Territoriale 7 – ASUR MARCHE.
Tab. 14 – UTENTI IN CARICO al Dipartimento delle Dipendenze in rapporto al sesso e all’età. Anni 2002 – 2004
UTENTI IN CARICO Maschi Femmine
12-18 anni 19-65 anni 12-18 anni 19-65 anni >= 66 anni
Anno 2002 1 119 1 16 1
Anno 2003 2 109 - 22 1
Anno 2004 1 133 2 25 3
Fonte:Sert – Zona Territoriale 7 – ASUR MARCHE.
66
I dati della tab. 14 rilevano un progressivo invecchiamento dell’utenza transitata al servizio; dall’anno 2002 al
2004 c’è stato un aumento delle prese in carico dei soggetti con età tra i 19-25 anni sia maschi (+14) sia
femmine (+4).
Aumentano i minori afferiti al servizio, soprattutto maschi, mentre rimangono quasi invariati negli anni i
minori presi in carico.
Le problematiche relative al disagio adolescenziale e all’uso di sostanze emergono probabilmente nell’ambito
della scuola, attraverso le consulenze dei CIC e dei progetti attivati in molte istituzioni scolastiche.
Nell’area del disagio adulto rientra con una particolare rilevanza la salute mentale. I dati sotto riportati sono
stati forniti dal Centro di Salute Mentale del Distretto Sud e le prestazioni fornite riguardano essenzialmente
visite ambulatoriali, domiciliari, lavoro terapeutico individuale, con la famiglia e di gruppo, attività di
formazione al lavoro, psicoterapia e valutazione psicodiagnostica.
67
Tab. 15 – Numero di UTENTI IN CARICO AL CENTRO DI SALUTE MENTALE Distretto Sud –
Zona Territoriale n.7 – ASUR Marche.
ANNO
2002 2003 2004
Nuovi utenti presi in carico nell’anno 170 393 402
Totale utenti 404 921 967
Utenti con un solo contatto ambulatoriale 62 92 88
Fonte: Csm – Distretto Sud. Zona 7 – Asur Marche.
Graf. Tab. 15 - N. utenti in carico al CSM
0
200
400
600
800
1000
1200
2002 2003 2004
anni
uten
ti
Nuovi utenti presi incarico nell’annoTotale utenti
Utenti con un solocontatto ambulatoriale
68
Tab. 16 – Numero di utenti DOMICILIARI e numero di RICOVERI Anni 2003-2004.
ANNO
2002 2003 2004
Utenti in assistenza domiciliare o casa di
riposo 105 Np 117
Visite domiciliari 1083 Np 142
N. ricoveri in SPDC/Clinica Psichiatrica np 28 20
Fonte: Csm – Distretto Sud. Zona 7 – Asur Marche.
Le tab. 15-16 riportano la situazione degli utenti in carico al Centro di Salute Mentale negli anni
2002-2004.
È da rilevare l’incremento del 57.7% dei nuovi utenti presi in carico ogni anno e l’aumento del 58%
del numero di soggetti in carico al servizio tra l’anno 2002 e il2004.
Ciò testimonia la sempre più crescente diffusione dei disturbi mentali sia di tipo psicotico sia
nevrotico.
Solo nell’anno 2004 ci sono state programmate 142 visite domiciliari, mentre 1083 sono state le visite
effettuate fino all’anno 2002.
69
Occorre considerare, inoltre, i disturbi mentali che affliggono la popolazione anziana, soprattutto le
demenze nelle loro diverse espressioni; proprio per questo è da rilevare un incremento dell’assistenza
domiciliare integrata anche verso le case di riposo per i soggetti non autosufficienti (+12).
È importante ricordare il Progetto “La Rete del Sollievo”, realizzato all’interno dell’Ambito con il
cofinanziamento dei Comuni dell’Ambito, della Zona Territoriale n.7 e dalla Regione Marche.
Il progetto ha lo scopo di promuovere l’integrazione socio-sanitaria nel territorio, mettendo in rete le
risorse presenti.
Il servizio ha come obiettivo l’organizzazione di una serie di interventi volti all’inclusione sociale di
soggetti affetti da disturbi psichici e il sostegno alle loro famiglie.
Gli interventi favoriscono:
• Una azione preventiva verso nuove cronicità;
• Un sistema sociale di accoglienza e presa in carico contro l’isolamento e la solitudine delle
famiglie a contatto quotidiano con la malattia;
• Una rete di interventi sociali integrati, affinché il malato e la sua famiglia siano i protagonisti e
non solo coloro che ne usufruiscono;
70
• Il recupero delle capacità di sperimentare relazioni interpersonali, utilizzando attività
socializzanti in un contesto protetto.
La Rete del Sollievo si è sviluppata come:
• Punto di ascolto e di informazione sul disagio ed accoglienza delle problematiche relative alla
malattia mentale.
• Luogo di socializzazione (laboratori di decoupage, di cartapesta, cinema, corso di informatica
applicata);
• Gruppi di auto-mutuo aiuto (ansia e attacchi di panico, motivazione al lavoro, depressione);
• Spazio di promozione della salute mentale;
• Agenzia di collocamento mirato;
• Spazio per i familiari.
71
MINORI - GIOVANI
Dall’analisi generale della popolazione è possibile evidenziare la tendenza all’invecchiamento con un indice
percentuale di Ambito del 145.75. L’indice di dipendenza, inoltre, misura di quanto la popolazione non attiva
gravi su quella attiva (53.90%).
Per contro, da qualche anno si sta assistendo al progressivo decremento del numero dei minori presenti sul
territorio.
Tab. 1 – Rappresentazione percentuale della popolazione residente divisa per classi di età.
Anno 2003.
Comuni % popolazione
0-4
% popolazione
5-9
% popolazione
10-14
% popolazione
15-19
% popolazione
20-64
% popolazione
65 e oltre
Camerano 4,2 4,8 4,4 4,7 60,2 21,7
Castelfidardo 5,1 4,5 4,9 4,8 61,3 19,5
Loreto 4,4 4,6 4,5 4,4 59,9 22
Numana 4,9 4 4,4 4 63,9 18,7
Offagna 4,8 4,7 4,4 5 61,7 19,4
Osimo 4,5 4,7 4,9 4,9 60,9 20
Sirolo 4,4 4,6 3,8 3,3 61,7 22,1
Fonte: Sistar – Regione Marche.
72
Tab. 2 - Numero di minori residenti divisi per classe di età.
Fasce età
/Comuni Camerano Castelfidardo Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo AMBITO
0 – 4 276 881 505 164 84 1339 149 3398
5 – 9 312 772 527 135 82 1403 156 3387
10 – 14 290 837 516 147 77 1448 129 3444
15 – 19 309 819 504 133 88 1459 110 3422
Fonte: Sistar – Regione Marche.
0 200 400 600 800
1000 1200 1400 1600
minori
Camerano Loreto Offagna Sirolo
comuni
Graf. Tab. 2 - Distrib. pop. minorile sul territorio
/Comuni 0 :: 4 5 :: 9 10 :: 14 15 :: 17
73
Analizzando la tab. 1 – 2 ed il grafico possiamo vedere che il numero dei minori è inferiore a quello della
popolazione adulta residente in tutti i Comuni dell’Ambito. Nel Comune di Osimo è maggiore il numero dei
giovani di età compresa tra i 10 e i 19 anni (+ 6%) rispetto al numero dei minori con età compresa tra gli 0 e
i 9 anni. La stessa situazione si presenta nel Comune di Camerano. È leggermente diversa la situazione nei
Comuni di Castelfidardo, Numana e Loreto dove è maggiore il numero dei minori di età compresa tra gli 0 e i 9
anni.
È particolarmente utile rilevare la situazione dei minori stranieri residenti sul nostro territorio e l’incremento
accertato dall’anno 1999 al 2003 (tab. 3).
Tab. 3 – Serie storica dei minori extracomunitari residenti. Anni 1999-2003.
Comuni 1999 2000 2003
Camerano 15 20 27
Castelfidardo 66 82 161
Loreto 37 53 71
Numana 34 36 47
Offagna 3 4 11
Osimo 153 199 299
Sirolo 9 7 9
Totale Ambito 317 401 625
Fonte: Sistar – Regione Marche.
74
Nella tab. 3 si analizza il numero dei minori extracomunitari negli anni 1999-2003.
La tendenza è in aumento in tutti i Comuni dell’Ambito (+ 49.28%). Significativo è il dato rilevato per il
Comune di Osimo (+ 48.9%) e per Castelfidardo (+ 59%), probabilmente a causa dell’incremento del bacino
industriale di quest’ultimo.
Considerando i dati sopra indicati, risulta importante presentare una panoramica generale dei servizi per la
prima infanzia essenziali per il supporto che offrono a nuclei familiari con bambini piccoli. La nostra Regione ha
emanato a riguardo la L.R. n. 9 del 13 maggio 2003 “Disciplina per la realizzazione e gestione dei
servizi per l’infanzia, per l’adolescenza e per il sostegno alla funzione genitoriale e alla famiglia”,
che ha concretizzato importanti modifiche ai servizi per la prima infanzia, nelle modalità di attuazione e nel
riconoscimento dei vari tipi di servizi offerti.
Per ciò che riguarda il servizio di asilo nido, si è assistito ad una profonda evoluzione organizzativa: da luogo
esclusivamente funzionale alla domanda di accudimento dei figli, da parte di famiglie con madri lavoratrici e
prive di altre risorse familiari (nonni), è divenuto luogo finalizzato all’educazione e alla socializzazione del
bambino, oltre che un’opportunità di crescita e di confronto per i genitori.
75
Lo schema sotto presentato mostra la situazione degli asili nido sul nostro territorio.
Comuni N. Nidi d'Infanzia Ricettività Lista di Attesa Educatori
Camerano 1 Nido Comunale 42
Lattanti non residenti 15
Lattanti residenti 5
Divezzi non residenti 4
Divezzi residenti 11
ed. di ruolo 4
ed. della coop 5
1 Nido Comunale “Il
girotondo” 28 4 4
Castelfidardo 1 Nido Privato “il Covo dei
Birichini”convenzionato con il
Comune
25 - 4
Loreto 1 Nido Comunale 30 Lattanti residenti 25
Lattanti non residenti 21
ed. 6 di ruolo + 1 part time
+ 1 coop.
Asilo Nido “Collefiorito”
46 (28
divezzi, 18
lattanti)
Collefiorito 65 Collefiorito 4+1
Osimo
Asilo nido “Cullaverde”
28
(14 divezzi,
12 lattanti)
Cullaverde 51 Cullaverde 7+1
Sirolo 1 Nido Comunale 15 8 residenti fuori comune 6
Totale 7 214 201 44
Fonte: Servizi Sociali Comunali – Ambito Sociale Territoriale n. 13.- Luglio 2005
76
Dai dati forniti dai Servizi Sociali Comunali si ottiene il numero dei bambini in lista di attesa, rilevante per i
Comuni di Osimo, Camerano e Loreto. La crescente domanda rispetto alla ricettività reale dei servizi è dovuta
essenzialmente alla profonda trasformazione della famiglia, alla crescita della flessibilità del lavoro, alle nuove
esigenze delle donne e all’aumento del processo di maturazione culturale e psicopedagogico.
Altri servizi integrativi al nido sono i Centri per l’Infanzia che possono accogliere bambini dai 3 mesi ai 3 anni e
gli spazi per bambini e famiglie per la promozione e il sostegno del ruolo genitoriale, previsti con la Legge n.
285/97 e riconosciuti con la LR n. 9/2003.
I centri per l’infanzia rispondono alle esigenze dei genitori che vogliono far fare un’esperienza socializzante
“breve” ai propri figli, in attesa dell’ inserimento alla scuola dell’infanzia.
Altri dati significativi sono quelli attinenti la scuola.
Il nostro territorio offre 8 Istituti Comprensivi che raccolgono una popolazione scolastica di 7305 alunni (anno
scolastico 2004/2005), di cui 483 sono studenti extracomunitari. La presenza media di alunni extracomunitari
sul nostro territorio è del 6.6%.
La tab. 4/A sotto indicata mostra la mappa degli Istituti Comprensivi e degli Istituti d’Istruzione Superiore
presenti sul territorio dell’Ambito.
77
Tab. 4/A – Istituti Comprensivi e popolazione studentesca. Anno scolastico 2004-2005.
N. Alunni
Comune Istituti
Comprensivi Scuole Plessi Maschi Femmine
N. alunni
extracomunitari
% di alunni
extracomunitari
Scuola
dell'Infanzia 4 102 99 9 4,5
Scuola
Elementare 1 156 168 18 5,5
CAMERANO
Istituto
Comprensivo di
Camerano
Scuola Media 1 97 92 8 4,2
Scuola
dell'Infanzia 2 120 102 25 11,3
Scuola
Elementare 2 227 181 54 13,2
Istituto
Comprensivo
"Mazzini" di
Castelfidardo Scuola Media 1 113 94 21 10,1
Scuola
dell'Infanzia 3 96 141 9 3,8
Scuola
Elementare 2 161 144 12 3,9
CASTELFIDARDO
Istituto
Comprensivo
"Soprani" di
Castelfidardo Scuola Media 1 159 137 14 4,7
Scuola
dell'Infanzia 3 56 42 9 9,2
Scuola
Elementare 3 139 132 29 10,7
NUMANA/
SIROLO
Istituto
Comprensivo di
Numana e Sirolo
Scuola Media 1 90 87 10 5,4
78
N. Alunni
Comune Istituti
Comprensivi Scuole Plessi Maschi Femmine
N. alunni
extracomunitari
% di alunni
extracomunitari
Scuola
dell'Infanzia 3 126 100 9 4,0
Scuola Elementare 3 262 238 8 1,6 LORETO
Istituto
Comprensivo
Scuola Media 1 205 188 27 6,9
Scuola
dell'Infanzia 4 148 105 23 9,1
Scuola Elementare 3 261 267 35 6,6
Istituto
Comprensivo
"Bruno da
Osimo" Scuola Media 2 137 128 21 7,9
Scuola
dell'Infanzia 4 138 94 15 6,5
Scuola Elementare 4 313 274 40 6,8
Istituto
Comprensivo
"Trillini" Scuola Media 2 186 142 37 11,3
Scuoladell'Infanzia 4 181 80 10 3,8
ScuolaElementare 4 220 194 14 3,4
OSIMO
OSIMO
OSIMO
OFFAGNA
Istituto
Comprensivo
"Cesare
Leopardi" Scuola Media 2 219 164 26 6,8
Totale AMBITO 60 3912 3393 483 6.6
Fonte: Istituti Comprensivi dell’Ambito Territoriale Sociale n. 13.
79
La tabella successiva mette in evidenza la situazione dell’offerta formativa degli Istituti Superiori del nostro
territorio (Tab. 4/B) che nell’anno scolastico 2003/2004 si articolava all’interno dei 7 Istituti Superiori
presenti.
La scuola secondaria accoglie un numero di ragazzi che, a livello regionale, raggiunge le 66.441 unità, mentre
nell’Ambito n. 13 gli studenti sono 2740. Gli alunni che frequentano le scuole del territorio rappresentano il
4.12% della Regione Marche.
Graf. Tab.4/A - Percentuale di alunni stranieri sul totale degli studenti iscritti. Istituti Comprensivi. Anno scolastico 2004 - 2005
4,5 4,2 11,3
10,1 4,7 4,0 1,6 6,9 9,2 10,7
9,1 6,6 7,9 6,5 6,8 11,3 3,4 6,8
5,5 13,2
3,8
5,4
3,9 3,8
0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0
Istituto Comprensivo di Camerano
Istituto Comprensivo "Mazzini" di Castelfidardo
Istituto Comprensivo "Soprani" di Castelfidardo
Istituto Comprensivo
Istituto Comprensivo di Numana e SiroloIstituto Comprensivo "Bruno da Osimo"
Istituto Comprensivo "Trillini"
Istituto Comprensivo "Cesare-Leopardi"
80
Tab. 4/B – Istituti d’Istruzione Superiore e popolazione studentesca. Anno scolastico
2004/2005.
N. Alunni
Comune Istituti
Superiori Scuole Plessi Maschi Femm.
N. alunni
extracom.
% di alunni
extracom.
LORETO
Istituto
d'Istruzione
Superiore
Einstein
ITC -
Alberghiero -
Loreto
2 400 336 43 5,8
Liceo
classico-
scientifico
2 167 311 3 0,6
OSIMO
Istituto
d'Istruzione
Superiore
Corridoni -
Campana Osimo ITCG 1 360 344 14 2,0
OSIMO
CASTELFIDARDO
Istituto Superiore
M. Laeng
Osimo
Castelfidardo
I.S.I.S. 2 692 130 50 6,1
Totale 7 1619 1121 110 4
Fonte: Istituti Superiori dell’Ambito n. 13.
81
I dati riportati dalla tab. 4/A mostrano la sempre più consistente presenza di alunni extracomunitari,
soprattutto nelle Scuole Elementari di Castelfidardo (13%) e Numana (10.7%). Una consistente percentuale di
minori immigrati è presente anche nelle scuole medie di Osimo: questo conferma la presenza di famiglie
straniere che si stabiliscono soprattutto presso le nuove zone industriali dell’Ambito.
La stessa situazione è presente anche nelle Scuole d’Istruzione Superiore, in particolare presso gli istituti
professionali di Osimo e Loreto (Tab. 4/B).
P Graf. Tab. 4/B - Percentuale di alunni stranieri sul totale degli studenti iscritti. Istituti superiori. Anno scolastico 2004 – 2005.
2,0
6,1
0,6
5,8
0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0
Istituto d'Istruzione Superiore Einstein
Istituto d'Istruzione Superiore Corridoni - Campana Osimo
Istituto Superiore Laeng Osimo Castelfidardo
82
La tab. 5 sotto indicata mette in evidenza la popolazione in età scolare e la percentuale di questa sulla
popolazione residente.
Tab. 5 – Numero minori in età scolare e percentuale sulla popolazione residente. Anno 2003.
Comuni Ambito XIII età 5-9 anni età 10-14 anni totale minori % 5-9 sul
totale minori
% 10-14 sul
totale minori
Camerano 312 290 1187 26,28 24,43
Castelfidardo 772 837 3309 23,33 25,29
Loreto 527 516 2052 25,68 25,15
Numana 135 147 579 23,32 25,39
Offagna 82 77 331 24,77 23,26
Osimo 1403 1448 5649 24,84 25,63
Sirolo 156 129 544 28,68 23,71
Ambito 3387 3444 13651 24,81 25,23
Fonte: Sistar – Regione Marche.
83
Da tale analisi emerge che i Comuni di Camerano, Loreto e Sirolo presentano una maggiore percentuale di
minori con età compresa tra i 5 e i 9 anni (scuola elementare), mentre negli altri comuni è più elevata la
percentuale dei minori frequentanti le scuole medie. Confrontando questi dati con quelli dell’anno 2000 è
possibile rilevare una diminuzione della media dell’Ambito per i minori con età compresa tra i 5 e i 9 anni
(28.1% nel 2000 contro 24.81% nel 2003), mentre si verifica un aumento dei minori frequentanti la scuola
media (20.8% nel 2000 contro il 25.3% del 2003).
Graf. Tab. 5 - Rappresentazione grafica della percentuale dei minori.
26,28
24,77
24,84
28,68
24,43
25,29
25,15
25,39
23,26
23,71
23,32
25,68
23,33
25,63
0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00 35,00
Camerano
Castelfidardo
Loreto
Numana
Offagna
Osimo
Sirolo
% 10-14 sultotale minori
% 5-9 sultotale minori
84
Considerando la scuola un luogo in cui è possibile attivare percorsi di prevenzione sul disagio ed attivare degli
interventi per l’individuazione di soggetti a rischio di devianza, è importante rilevare la realtà “droga” tra i
giovani dell’Ambito n. 13.
La Relazione al Parlamento, redatta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, mostra nelle Marche
rispetto alle altre regioni, un valore di affluenza ai Sert dei giovani tra i 14-25 anni tra i più elevati.
La tipologia di utenza dei Sert, distinta per fascia di età e sesso, ha una connotazione prevalentemente
maschile (3795 maschi e 653 femmine) mentre, nella distinzione per fasce d’età, si nota che i giovani tra i 15-
19 anni sono il 4.8% del totale.
I dati oggettivi di minori afferiti al servizio e di quelli in carico sono stati forniti dal Servizio delle Dipendenze
del Distretto Sud – Zona Territoriale 7 – Asur Marche.
Tab. 6 – Numero dei soggetti minorenni AFFERITI al Sert. Serie storica. Anni 2002-2004.
anni N. soggetti MINORENNI che si sono rivolti al SERT
Maschi Femmine Totale
Età 12-18 Età 12-18 Età 12-18
2002 4 1 5
2003 5 3 8
2004 7 5 12
Fonte: Sert – Zona Territoriale 7 – Asur Marche.
85
Tab. 7 – Numero dei soggetti MINORENNI i IN CARICO al SERT Serie storica. Anni 2002-2004.
anni N. sogg. In carico al Servizio Totale
Maschi Femmine
Età 12-18 Età 12-18 Età 12-18
2002 1 1 2
2003 2 0 2
2004 1 2 3
Fonte: Sert – Zona Territoriale 7 – Asur Marche.
Graf. Tab. 6 - Rappresentazione grafica dei soggetti afferiti al Servizio. Anni 2002- 2004
0 1 2 3 4 5 6 7 8
2002 2003 2004
Maschi Età 12-18
Femmine Età 12-18
86
I dati evidenziano l’uso e l’abuso di sostanze (alcol e altri tipi di droghe) tenendo conto sia dei soggetti afferiti
al Servizio sia dei soggetti presi in carico. Dai dati del Distretto Sud è possibile individuare una tendenza in
aumento e una maggiore presenza dei maschi rispetto alle femmine, rispecchiando il trend della Regione
Marche.
Questi fenomeni sono evidenti soprattutto nell’ambito scolastico dove molte denunce e segnalazioni sono fatte
dagli insegnanti e dagli educatori.
Graf. Tab. 7 - Rappresentazione grafica dei soggetti in carico al Servizio. Anni 2002-2004.
0
0,5
1
1,5
2
2,5
2002 2003 2004
Maschi Età 12-18
Femmine Età 12-18
87
Per rilevare la percezione del bisogno nelle scuole sono stati inviati dei questionari ai Dirigenti Scolastici degli
Istituti Comprensivi e degli Istituti Superiori (attori principali della rete) presenti sul territorio dell’Ambito.
Vengono di seguito presentati i dati del fenomeno finora ottenuti.
Alla domanda “Secondo Lei, quali fenomeni sono attualmente osservabili nella scuola in questi ultimi
anni?” sono state portate all’attenzione le seguenti problematiche.
PROBLEMATICA INDIVIDUATA Frequenze rilevate dagli Istituti Comprensivi
Bullismo 5
Violenza 0
problematiche comportamentali 5
disturbi dell'apprendimento 5
disagio socio-culturale 3
disagio psichico 0
Immigrazione 5
Handicap 3
Droga 1
Fumo 1
88
Questa serie di problemi inducono a riflettere sulla necessità di lavorare per una migliore integrazione
scolastica e la predisposizione di un sistema educativo che metta in rete tutti i servizi del territorio.
Tra le problematiche maggiormente emerse sono da evidenziare il bullismo, i disturbi dell’apprendimento, la
presenza di bambini immigrati, quindi il sostegno linguistico, e le problematiche comportamentali.
Importanti sono stati i tavoli di concertazione finalizzati all’attuazione della DGR n. 172/2005 “Progettazione di
interventi socio-sanitari di prevenzione rivolti a giovani ed adolescenti”.
L’incontro con alcuni insegnanti, attori privilegiati del sistema, ha permesso di denunciare il fenomeno del
consumo di droga sul nostro territorio, rilevante in particolare nel Comune di Castelfidardo e di Numana.
Secondo Lei, quali possono essere considerati i nuovi bisogni della scuola?
Istituti Comprendivi Istituti Superiori
insegnanti di sostegno 4 -
mediatori linguistici 7 1
servizi di trasporto 3 1
ausili tecnologici 5 1
classi poco numerose 2 -
Psicologi e Assistenti
educativie e domiciliari 3 1
89
Molte scuole richiedono l’intervento di operatori per il disagio, esperti collaboratori tra scuola e territorio, in
grado di formare educatori come modelli positivi e carismatici di riferimento.
Per ciò che riguarda l’integrazione degli alunni extracomunitari, molti dirigenti scolastici sono d’accordo nel
dire che l’integrazione non deve avvenire solo a scuola, ma soprattutto fuori.
Nella questione relativa agli interventi necessari al miglioramento della scuola, alcuni dirigenti scolastici hanno
messo in evidenza la necessità di adeguare gli spazi e le attrezzature dei laboratori e la formazione degli
insegnanti in base alle esigenze delle classi. Altri Dirigenti Scolastici hanno espresso il bisogno di maggiore
collaborazione con i Servizi Sociali del territorio e con le Umee, oltre ad un potenziamento delle figure
professionali che già lavorano nella scuola, come mediatori linguistici, educatori e psicologi. Il problema
maggiormente denunciato è quello relativo al numero di ore degli insegnanti di sostegno e della
sempre maggiore necessità di intervento sull’handicap.
I Dirigenti Scolastici degli Istituti Superiori richiedono ugualmente una maggiore presenza di specialisti
psicologi, sia per gli alunni sia per gli insegnanti, con interventi più mirati rispetto agli attuali.
Attraverso il questionario si sono raccolte, infine, le opinioni sui punti di forza e di debolezza della scuola.
90
PUNTI DI DEBOLEZZA PUNTI DI FORZA Orari troppo concentrati di mattina; mancanza di spazi e di insegnanti per i laboratori; pochi momenti di incontro per i Consigli di Classe.
Attenzione al disagio; prevenzione dei Disturbi dell’Apprendimento; disponibilità degli insegnanti alla formazione.
Poche figure di supporto per l’handicap, per alunni stranieri e per disagio; mancanza di formazione degli insegnanti su tematiche sociali ed interculturali.
Potenziamento delle collaborazioni tra le scuole e gli enti/associazioni del territorio specializzate e consapevoli delle realtà scolastiche.
Poche risorse umane; difficoltà di comunicazione con la famiglia.
Disponibilità dei docenti, soprattutto quelli di sostegno.
Scarico di responsabilità. Interventi di aiuto da parte del Comune.
Poca collaborazione con le famiglie. Collaborazione tra gli insegnanti.
Scarsa collaborazione da parte dell’équipe psico-pedagogica; stenta a decollare la cultura dell’alunno disabile come “alunno di classe”.
Attività extracurricolari ed educative individualizzate (sportello dispersione e recupero).
Integrazione degli extracomunitari; trasporto scolastico.
Mancanza di consapevolezza delle regole di socializzazione per la vita civile; difficoltà nella costruzione del percorso di identità personale dell’alunno.
91
Altri dati molto importanti sulla situazione dei minori del nostro territorio e sulla distribuzione dell’offerta dei
servizi riguardano il numero dei minori nelle Comunità Residenziali.
Il numero dei posti letto nella Regione Marche risultano 359 e sono soprattutto Comunità Educative.
Il nostro territorio non presenta strutture residenziali per minori; infatti, i servizi sociali sono spesso costretti
ad inviare i minori, in stato di abbandono o tolti alle famiglie dietro provvedimento del Tribunale dei Minori, in
altre strutture regionali o fuori regione. La tab. 8 mette in evidenza la situazione sul nostro territorio.
Tab. 8 – Numero dei minori inviati dai Servizi Sociali dei Comuni presso strutture residenziali al
31/12/2004.
Numero dei Minori collocati in strutture socio-assistenziali residenziali al
31/12/2004
Comuni
Strutture ubicate nel territorio
dell'Ambito n.13
Strutture ubicate nella Provincia di
Ancona
Strutture ubicate nella Regione
Marche
Strutture ubicate fuori Regione
Marche
CASTELFIDARDO 2 Pronta Accoglienza 1 1 0
LORETO 0 0 2 Pronta Accoglienza 0 NUMANA 0 0 0 1
OSIMO 0 0 5 di cui 1 in Pronta
Accoglienza 1 Pronta Accoglienza SIROLO 0 0 1 0 Totale 0 0 8 2
Fonte:Servizi Sociali dei Comuni dell’Ambito n. 13
92
La collocazione di minori in struttura residenziale avviene attraverso un intervento congiunto tra i Servizi
Sociali Comunali e quelli del Consultorio Familiare Territoriale, previo provvedimento da parte del Tribunale dei
Minori di Ancona o del Sindaco (ex art.403 C.C.) .
Nel caso di minori non accompagnati, in genere, è il Servizio Sociale Comunale ad effettuare la collocazione in
struttura di Pronta Accoglienza o Comunità Educativa, in quanto minori affidati al Sindaco, ex art.403 C.C..
Graf. Tab. 8 - Rappresentazione grafica dei minori collocati in strutture socio-assistenziali al 31/12/2004.
2
1
1 0
Strutture ubicate nel territorio dell'Ambito n.13 Strutture ubicate nella Provincia di Ancona Strutture ubicate nella RegioneMarche Strutture ubicate fuori Regione Marche
93
Tab. 9 – Totali spese a carico delle Amministrazioni Comunali dell’ Ambito 13 al 31/12/2004.
Comuni
Totale spesa a carico dell'Amminis. Comunale per strutture ubicate nella Regione Marche (euro)
Totale spesa a carico dell'Amminis. Comunale per strutture ubicate fuori dalla Regione Marche (euro)
Totale spesa a carico dell'Amminis. Comunale per minori in Pronta Accoglienza nel territorio di Ambito (euro)
Totale spesa a carico dell'Amminis. Comunale per minori in Pronta Accoglienza nella Provincia di Ancona (euro)
Totale spesa a carico dell'Amminis. Comunale per minori in Pronta Accoglienza nella Regione Marche (euro)
Totale spesa a carico dell'Amminis. Comunale per minori in Pronta Accoglienza fuori Regione Marche(euro)
CASTELFIDARDO 0 0 15803 0 0 0
LORETO 91900 0 0 0 0 0
NUMANA 0 0 0 0 0 1 utente a carico della Provincia
OSIMO 118440,2 16319,85 124,8 4509 44,59
Totale 210340,2 16319,85 15803 124,8 4509 44,59
Fonte:Servizi Sociali dei Comuni dell’Ambito n. 13
94
Per struttura residenziale si intende non soltanto la comunità educativa, ma anche la comunità familiare per
minori, la comunità alloggio per adolescenti, la casa famiglia ed il centro per la Pronta Accoglienza.
La seguente tabella (tab. 10) fa un confronto tra la situazione nella Regione Marche, nella Provincia di Ancona
e l’Ambito n. 13.
Tab. 10 – Posti letto in strutture residenziali per minori al 31/12/2003.
Comunità
Educativa
Comunità
familiare
per minori
Comunità
Alloggio per
adolescenti
Casa
Famiglia
Centro di
Pronta
Accoglienza
TOTALE
Regione 176 52 22 56 53 359
Provincia di
Ancona
31 21 0 0 47 99
AMBITO
Territoriale
N. 13
0 0 0 0 0 0
Fonte: Osservatorio Politiche Sociali – Regione Marche.
95
DISABILI
Il 2003 – Anno Europeo della Disabilità – ha posto l’attenzione su questioni di interesse generale nel
mondo dell’handicap, ravvivando lo stimolo ad avvicinarsi a tale realtà. È emerso soprattutto un ribaltamento
del concetto di disabilità inteso non come mancanza o perdita di qualcosa da parte dell’individuo, ma come
percezione della persona diversamente abile quale risorsa per la propria realizzazione e per la collettività.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha elaborato una Classificazione Internazionale del
Funzionamento e delle Disabilità considerando gli apporti dei differenti settori (sanitario, della sicurezza
sociale, del lavoro e dell’istruzione).
Questo strumento supera le vecchie concezioni negative di disabilità/handicap ed introduce riferimenti di
valutazione, estremamente interessanti da un punto di vista sociale, quali l’attività, la partecipazione ed i
fattori di contesto ambientali e personali.
Si ritengono comunque utili i dati esposti di seguito per fornire alcune indicazioni quantitative sulla dinamica e
sulla dimensione del mondo della disabilità nel territorio dell’Ambito n.13.
96
Tab. 1 – Rappresentazione percentuale delle varie tipologie di disabilità nella Regione Marche.
Disabilità %
Intellettiva 47
Fisica 21
Plurima 13
Sensoriale 12
Mentale 7
Totale 100
Fonte: Centro Regionale di Ricerca e documentazione sulle disabilità.
Graf. Tab. 1 - Rappresentazione percentuale delle varie tipologie di disabilità.
4721 13 12 70
1020304050
Intellettiva Fisica Plurima Sensoriale Mentale
Serie1
97
Come si può notare dal grafico e dalla tab. 1, la tipologia di disabilità più diffusa è quella intellettiva (che
include diverse forme di ritardo mentale) che rappresenta quasi la metà del totale.
È molto importante evidenziare l’attività relativa alla LR18/96 che ha concretizzato l’aiuto alle persone disabili
e alle loro famiglie attraverso l’erogazione di un fondo dedicato a sostenere gli interventi realizzati dagli Enti
Locali.
Tab. 2 - Rappresentazione delle varie tipologie di disabilità in relazione agli interventi che le riguardano.
TIPOLOGIA INTERVENTO Autistico Fisico Intellettivo Mentale Plurimo Sensoriale Totale
Assistenza domiciliare ed educativa 3 14 38 0 33 1 89
Ausili tecnici 0 4 3 0 1 0 8
Centri socio-educativi 0 2 24 0 16 0 42
Esigenze specifiche 1 1 9 0 3 0 14
Integrazione lavorativa 0 11 31 19 29 0 90
Integrazione scolastica 3 11 67 0 42 6 129
Trasporto 2 20 69 0 49 0 140
Totale 9 63 241 19 173 7 512
Fonte: Centro Regionale di ricerca e documentazione sulle disabilità.
98
Graf. Tab. 2 - Rappresentazione delle varie tipologie di disabilità in relazione agli interventi che le riguardano.
01020304050607080
Ass
iste
nza
dom
icilia
reed
educ
ativ
a
Cen
triso
cio-
educ
ativ
i
Inte
graz
ione
lavo
rativ
a
Tras
porto
AutisticoFisicoIntellettivoMentaleSensoriale
Dalla tab. 2 emerge la forte presenza del disagio intellettivo coperto da tutte le tipologie di servizi. Le persone
con disabilità mentale possono usufruire degli interventi di integrazione lavorativa (tirocini e borse lavoro).
99
Tab. 3– N.° utenti che usufruiscono dei servizi erogati dai Comuni in base alla LR 18/96. Anno 2005. INTERVENTI Camerano Castelfidardo Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo TOTALE
N. sogg in Assistenza domiciliare 4 2 11 1 0 7 2 27
N. sogg in Assistenza domiciliare indiretta 0 0 0 0 0 0 0 0
N. sogg in Assistenza educativa 1 7 25 1 1 21 0 56
N. sogg che usufruiscono di contributi per
Automatismi di guida 0 1 0 0 0 1 0 2
N. sogg che usufruiscono di Ausili auto 0 0 0 0 0 0 0 0
N. sogg. ausili tecnici 0 1 0 0 0 1 0 2
N. sogg. in Borsa lavoro presso Enti Privati 2 6 15 1 0 0 0 24
N. sogg che usufruiscono di Borsa lavoro presso Enti
Pubblici 5 1 29 1 0 0 0 36
Centri socio-educativi 7 13 12 0 0 10 0 42
Centri socio-educativi: Personale 5 7 6 0 0 6 0 24
Idonei mezzi 0 0 0 0 0 0 0 0
Integrazione scolastica asilo nido 1 0 0 0 0 0 0 1
Integrazione Scuola dell’obbligo 7 17 15 2 2 46 5 94
Integrazione Scuola superiore 3 14 4 0 0 7 0 28
Specifiche esigenze 4 4 2 1 0 5 1 17
Stage formativo 0 9 4 0 0 0 0 13
N. sogg in Tirocinio presso Ente Privato 0 0 0 0 0 11 0 11
N. sogg in Tirocinio presso Ente Pubblico 0 0 0 0 0 21 0 21
Trasporto 8 26 42 5 0 11 0 92
Trasporto scuola superiore 0 1 0 0 0 50 0 51
Trasporto scuola Infanzia 0 1 0 0 0 0 0 1
Totale utenti 47 110 165 12 3 197 8 542
100
Gli interventi più richiesti sul territorio dell’Ambito sono stati quelli del trasporto, di assistenza educativa e di
integrazione alla scuola dell’obbligo. Se consideriamo la situazione degli interventi della LR 18/96 negli ultimi 4
anni (tab. 4) è possibile evidenziare un incremento dei soggetti raggiunti dai servizi e degli interventi. Sono,
inoltre, aumentati i soggetti in integrazione scolastica e diminuiti quelli in tirocinio lavorativo presso enti
pubblici e privati.
5% 0% 10%
4%
7%
8%
4%0% 0%
17% 5%
3%2%
2%4%
17%
9% 0%
0% 0% 0%
N. sogg in Assistenza domiciliare N. sogg in Assistenza domiciliare indiretta N. sogg in Assistenza educativa
N. sogg che usufruiscono di Automatismi di guida N. sogg che usufruiscono di Ausili auto
N. sogg. ausili tecnici
N. sogg. in Borsa lavoro presso Enti Privati
N. sogg che usufruiscono di Borsa lavoro presso EntiPubblici Centri socio-educativi
Centri socio-educativi: Personale
Idonei mezzi
Integrazione scolastica asilo nido Integrazione Scuola dell’obbligo Integrazione Scuola superiore
Specifiche esigenze Stage formativo N. sogg in Tirocinio presso Ente Privato
N. sogg in Tirocinio presso Ente Pubblico Trasporto
Trasporto scuola superiore Trasporto scuola Infanzia
Graf. Tab.3 – N. utenti che usufruiscono dei servizi erogati dai Comuni in base allaL.R.18/1996.
101
Tab. 4 - Serie storica degli interventi e servizi erogati in base alla LR 18/96. Anni 2002-2005
INTERVENTI 2002 2004 2005
N. sogg in Assistenza domiciliare 29 22 27
N. sogg in Assistenza domiciliare indiretta 20 33 0
N. sogg in Assistenza educativa 40 56 56
N. sogg che usufruiscono di Automatismi di guida 4 0 2
N. sogg che usufruiscono di Ausili auto 2 6 0
N. sogg. ausili tecnici 11 11 2
N. sogg. in Borsa lavoro presso Enti Privati 4 20 24
N. sogg che usufruiscono di Borsa lavoro presso Enti Pubblici 5 46 36
Centri socio-educativi 6 37 42
Centri socio-educativi: Personale 6 42 24
Idonei mezzi 3 24 0
Integrazione scolastica asilo nido 0 0 1
Integrazione Scuola dell’obbligo 67 96 94
Integrazione Scuola superiore 26 24 28
Specifiche esigenze 15 17 17
Stage formativo 1 5 13
N. sogg in Tirocinio presso Ente Privato 25 5 11
N. sogg in Tirocinio presso Ente Pubblico 63 19 21
Trasporto 102 84 92
Trasporto scuola superiore 2 47 51
Trasporto scuola Infanzia 4 0 1
totale 435 594 542
Fonte: Ambito Sociale n.13.
102
Tab. 5 – Distribuzione degli utenti che usufruiscono dei servizi ed interventi della LR 18/96 per fasce di età.
Anno 2004.
fasce d'età Camerano C.fidardo Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo Totale
fino a 36 mesi 0 4 0 0 0 0 0 4
da 37 mesi a 5 anni 1 1 1 0 1 11 0 15
da 6 a 10 anni 6 11 8 3 1 23 1 53
da 11 a 13 anni 1 6 9 0 0 10 3 29
da 14 a 18 anni 4 10 6 0 0 7 1 28
da 19 a 24 anni 3 8 5 0 0 8 0 24
da 25 a 29 anni 3 5 12 0 0 12 0 32
da 30 a 34 anni 3 7 10 1 0 13 0 34
da 35 a 39 anni 3 6 5 0 0 8 0 22
da 40 a 44 anni 1 4 7 1 0 8 0 21
da 45 a 49 anni 2 3 10 0 0 9 0 24
da 50 a 54 anni 2 2 5 0 0 7 0 16
da 55 a 59 anni 0 2 7 0 0 3 0 12
da 60 a 64 anni 1 3 4 1 0 4 0 13
da 70 a 74 anni 0 0 1 0 0 0 0 1
TOTALE 30 72 90 6 2 123 5 328
Fonte: Centro Regionale di ricerca e documentazione sulle disabilità.
Per quanto riguarda l’età delle persone raggiunte dagli interventi della LR 18/96 (tab. 5), si va dai 10 mesi ai
99 anni, con dei picchi nelle fasce d’età che vanno dai 6 ai 10 anni e dai 30 ai 34 anni.
103
Dai 65 anni in poi il numero di utenti diminuisce drasticamente in quanto la maggior parte degli interventi non
è prevista oltre questa età.
Gli utenti disabili nella fascia di età tra i 6 e i 10 anni richiedono servizi come il trasporto e l’integrazione
scolastica nella scuola dell’obbligo. Tra le tipologie di handicap non sono soltanto presenti quelle fisiche ma
soprattutto quelle intellettive, come i disturbi dell’apprendimento, disturbi relazionali o nuove disabilità come
anoressia, bulimia…
La Legge Regionale 18/96 - “Promozione e Coordinamento delle politiche di intervento a favore dei
soggetti con handicap” è stata istituita allo scopo di promuovere interventi, organizzare e coordinare servizi
in favore delle persone con disabilità.
L’UMEE, istituita con la LR 18/96 con compiti di presa in carico dei soggetti disabili, interviene attraverso 2
équipe: una per i Comuni di Osimo e Offagna, l’altra per i Comuni di Castelfidardo, Camerano, Loreto,
Numana e Sirolo.
Le Umee si rivolgono a soggetti che presentano una minorazione fisica, psichica, sensoriale che è causa di
difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione sociale e lavorativa, tale da determinare un processo
di svantaggio sociale e di emarginazione (gli obblighi sono sanciti dalla Legge 104/92).
La seguente tabella (tab. 6) mette in evidenza il numero di utenti in carico sul nostro territorio, nell’anno
2003-2004.
104
Tab. 6 – Numero dei soggetti a carico dell’UMEE. Anni 2003-2004. Dati riferiti dall’Umee di Osimo-Offagna.
anno 2003 anno 2004
N. sogg a carico dell'UMEE fino a 6
anni 113 138
N. sogg a carico dell'UMEE dai 6 anni 179 176
Totale 292 314
Dai dati sopra riportati (tab.6) emerge l’incremento del numero dei casi in carico all’UMEE soprattutto per i
bambini con età inferiore ai 6 anni. È da evidenziare inoltre, l’attività di “dèpistage” dei 3 anni, seguita dal
servizio, con un numero di casi pari a 194. Il servizio si sta orientando quindi verso un’opera di prevenzione
alla disabilità in quanto si rivolge ad una fascia di età particolare che è quella dei 3 anni.
Nell’anno 2004 i casi presi in carico dalle 2 équipe del Distretto Sud sono stati:
• 173 minori con età 0-6 anni
• 310 minori con età superiore ai 6 anni
I disturbi più frequenti tra i soggetti non segnalati per handicap sono: disturbo da iperattività e
disattenzione, disturbo specifico dell’apprendimento, del linguaggio, della condotta, alimentare, d’ansia e
depressivo.
La LR 18/96 istituisce anche l’Unità Multidisciplinare dell’Età Adulta (UMEA) per compiti di presa in carico dei
soggetti portatori di handicap adulti.
La seguente tabella (tab. 7) mette in evidenza il numero dei soggetti in carico all’UMEA negli anni 2003-2004.
105
Tab. 7 – Numero dei soggetti a carico dell’UMEA. Anni 2003-2004.
2003 2004
N. soggetti in carico con età superiore ai
18 anni (18-65 anni) 197 219
Graf. Tab.7 - Serie storica del numero degli utenti in cario all'UMEA. Anno 2003-2004.
185 190 195 200 205 210 215 220 225
2003 2004
106
Dalla tab.7 è possibile notare un aumento del 10% dei casi in carico all’UMEA, riscontrabile anche nella tab.5
nella distribuzione per classi di età.
Questi dati trovano, inoltre, una corrispondenza nei dati degli iscritti all’Ufficio di Collocamento della Provincia
di Ancona (tab. 8) in quanto i soggetti maggiorenni con disabilità sono tutelati dalla Legge 68/99, che si
propone la finalità di promuovere l’inserimento lavorativo e l’integrazione lavorativa delle persone disabili nel
mondo del lavoro, attraverso servizi di sostegno e collocamento mirato.
Tra le prestazioni offerte dall’UMEA è fondamentale evidenziare gli interventi di rete congiunti con il Centro per
l’Impiego e la Formazione per gli inserimenti lavorativi, gli interventi assistenziali ed economici.
La tab. 8 mette in evidenza il numero dei soggetti disabili iscritti al collocamento obbligatorio presso il Centro
per l’Impiego di Ancona ed il numero degli effettivi avviati al lavoro nell’anno 2004.
La situazione sotto riportata mostra come i soggetti disabili avviati al lavoro rappresentano appena l’11.7%
degli iscritti alla legge 68/99. Da qui è doveroso sottolineare che se tutte le imprese operanti sul territorio,
che ricadono nell’obbligo previsto dall’art. 13 della Legge 12 marzo 1999 n. 68, ottemperassero allo stesso
tutti i disabili in età lavorativa iscritti al collocamento sarebbero occupati.
107
Tab. 8 – Soggetti disabili iscritti al CENTRO PER L’IMPIEGO E LA FORMAZIONE DI ANCONA e numero
soggetti avviati al lavoro.
Geoentità Residenti Popolazione 15 -
64 anni
N. sogg. che
usufruiscono
della legge 68
N. avviati al
lavoro
% disabili sul tot
della
popolazione
attiva
Camerano 6601 4239 23 4 0,54
Castelfidardo 17600 11375 67 11 0,59
Loreto 11520 7311 52 6 0,71
Numana 3439 2269 14 3 0,62
Offagna 1786 1167 9 3 0,77
Osimo 29780 19490 140 10 0,72
Sirolo 3376 2180 12 0 0,55
Totale Ambito 74102 48031 317 37 0,66
Fonte: Centro per l’Impiego di Ancona.
108
I percorsi occupazionali dei soggetti portatori di handicap possono essere così sintetizzati:
Borsa Lavoro
Formazione Professionale
Inserimento Lavorativo
In merito all’aspetto lavorativo, l’Ambito Territoriale n. 13 ha realizzato nell’anno 2004/2005 il Progetto
Capacity Connection finalizzato alla sensibilizzazione ed informazione sull’handicap, sia per le scuole sia per le
aziende presenti sul territorio.
0,00 0,10 0,20 0,30 0,40 0,50 0,60 0,70 0,80
Cam
eran
o
Cas
telfi
dard
o
Lore
to
Num
ana
Offa
gna
Osi
mo
Siro
lo
Graf. Tab.8 - Rappresentazione percentuale dei soggetti disabili sulla popolazione attiva residente. Anno 2004.
109
ANZIANI
IL QUADRO DI RIFERIMENTO
L’Ambito Territoriale XIII ha una popolazione molto anziana; per anziano si intende colui che ha più di 65 anni
di età.
Come si può notare, anche dal quadro socio-demografico generale, precedentemente illustrato, la quota
percentuale degli anziani continua ad aumentare e lo fa ad un ritmo superiore a quello nazionale (tab. 1).
Tab. 1 – La percentuale degli anziani nelle Marche, in Italia e nell’Ambito XIII. Serie storica anni 2001-2003.
Italia Marche Ambito XIII
Anziani 2001 18.5% 21.7% 19.5%
Anziani 2002 18.0% 21.5 19.7%
Anziani 2003 18.6% 21.8% 20.12%
Fonte: ISTAT.
110
Tab. 2 – Popolazione in età lavorativa e popolazione anziana. Valori assoluti. Anno 2003.
Comuni Popolazione 20-64 Popolazione 65 e oltre Popolazione Residente
Camerano 3930 1414 6601
Castelfidardo 10556 3361 17600
Loreto 6807 2504 11520
Numana 2136 626 3439
Offagna 1079 339 1786
Osimo 18031 5924 29780
Sirolo 2070 741 3376
Totale Ambito 44609 14909 74102
Fonte: SISTAR – Regione Marche.
La tab. 3 sotto riportata specifica la popolazione anziana con età superiore ai 65 anni confronta con i dati
della Zona Territoriale 7 e della Regione Marche. La popolazione anziana dell’Ambito n. 13 rappresenta più di
un terzo di quella della Zona Territoriale 7. Inoltre è da evidenziare la maggior presenza, anche a livello
regionale, degli anziani con età tra i 65 e i 74 anni.
111
Tab. 3 – Popolazione anziana dai 65 anni di età. Anno 2003.
Popolazione 65-74 anni Popolazione 75-84 anni Popolazione con più di 84 anni
Ambito 13 7769 5357 1783
Zona 7 26664 18921 6260
Regione Marche 168600 119331 39191
Fonte: SISTAR – Regione Marche.
Tab. 4 – Percentuale della popolazione in età lavorativa e della popolazione anziana. Anno 2003.
% Popolazione 20-64 anni % popolazione 65 anni e oltre
(indice di invecchiamento)
Camerano 59,54 21,42
Castelfidardo 59,98 19,10
Loreto 59,09 21,74
Numana 62,11 18,20
Offagna 60,41 18,98
Osimo 60,55 19,89
Sirolo 61,32 21,95
Totale Ambito 60,20 20,12
Fonte: SISTAR – Regione Marche.
112
Dai dati rappresentati nelle tab. 2 - 4 è possibile notare la maggiore incidenza della popolazione attiva (20-64
anni) sul totale. I comuni di Camerano, Castelfidardo e Loreto si discostano leggermente dalla media
dell’Ambito (60.20%) presentando delle percentuali inferiori. Negli stessi comuni è invece maggiore la
percentuale della popolazione anziana, rappresentata dall’indice di invecchiamento, rispetto alla media
dell’Ambito (20.12%).
Gli indici di vecchiaia e di dipendenza della popolazione anziana, sebbene diano indicazioni di un progressivo
invecchiamento della popolazione, permettono di prevedere una capacità di reazione positiva identificabile
nella crescita della popolazione in età lavorativa (tab. 2-4).
113
Tab. 5 – Indice di invecchiamento della popolazione e indice di dipendenza strutturale degli anziani. Anno 2003
Comuni Ambito
XIII
Popolazione
Residente
Indice % di
vecchiaia
Indice % di
invecchiamento
Indice % di
dipendenza
strutturale anziani
Camerano 6601 161,05 21,42 33,36
Castelfidardo 17600 134,98 19,10 29,55
Loreto 11520 161,76 21,74 34,25
Numana 3439 140,36 18,20 27,59
Offagna 1786 139,51 18,98 29,05
Osimo 29780 141,38 19,89 30,40
Sirolo 3376 170,74 21,95 33,99
Ambito 74102 145,75 20,12 31,04
Fonte: SISTAR – Regione Marche.
L’indice di vecchiaia dà la misura del livello di invecchiamento della popolazione ed è direttamente
collegato all’indice di invecchiamento.
Dalla tab. 5 è possibile evidenziare un valore molto elevato nel Comune di Sirolo (170.74%), ma
anche nel Comune di Camerano (161.05%) e nel Comune di Loreto (161.76%).
Questi ultimi Comuni presentano un indice di invecchiamento più elevato anche rispetto alla media
dell’Ambito.
114
L’Indice di dipendenza strutturale della popolazione anziana, che prende in considerazione il peso degli
anziani sul totale della popolazione in età lavorativa, presenta un incremento medio pari all’ 1.24% negli anni
2000-2003 (tab. 5). L’incremento risulta in linea con l’andamento dell’indice relativo alla Regione Marche
(+0.8%) negli anni 2000-2003.
Tab. 6 - Serie storica indice di dipendenza strutturale limitato agli anziani. Anni 2000-2003.
Indice % di dipendenza strutturale limitato alla popolazione anziana
Comuni Ambito XIII 2000 2002 2003
Camerano 32,8 33,5 33,36
Castelfidardo 28,9 27,2 29,55
Loreto 32,7 34 34,25
Numana 26,6 18,6 27,59
Offagna 27,6 28,9 29,05
Osimo 28,5 29,8 30,40
Sirolo 34,3 34 33,99
Ambito 29,8 29,7 31,04
Regione Marche 33.1 33.3 33.9
115
Graf. Tab. 6 - Serie storica indice di dipendenza strutturale limitato alla popolazione anziana.
020406080
100120
Camera
no
Castel
fidard
o
Loret
o
Numan
a
Offagn
a
Osimo
Sirolo
Indice didipendenzaanziani anno2003Indice didipendenzaanziani anno2002Indice didipendenzaanziani anno2000
Dalla tab. 6, che mette in evidenza la serie storica dell’indice di dipendenza strutturale della
popolazione anziana, emerge un incremento dei singoli Comuni, tranne il Comune di Numana che
presenta un decremento nell’anno 2002.
Nei prossimi anni, tuttavia, l’entità degli impegni di cura che la comunità dell’Ambito n. 13 dovrà assumere nel
suo insieme è destinata ad aumentare significativamente. La crescita della fascia di popolazione con più di 75
anni è destinata a riflettersi in maggiori impegni di carattere assistenziale.
Da rilevare sono le Strutture Residenziali attive sia sul territorio dell’Ambito, sia nella Regione Marche. Le
tabelle seguenti (tab. 7-8) mettono in evidenza sia il numero di Strutture Residenziali attive, sia i posti letto
e i loro indici di dotazione.
116
Tab. 7 – Numero di Strutture Residenziali Attive al 31/12/2003, nel territorio dell’Ambito n. 13 e nella Regione Marche.
Strutture Residenziali Attive al 31/12/2003 Ambito Territoriale N. 13 Regione Marche
Strutture Sanitarie Assistenziali (RSA) 2 29
Presidi Socio Assistenziali (PSA) 8 142
- Di cui con alta % di ospiti non autosufficienti
(66.6%)
5 77
Totale RSA+PSA 10 171
Fonte: Osservatorio Regionale.
Tab. 8 – Posti letto e indici di dotazione nelle strutture residenziali.
Posti letto attivi al
31/12/2003
Ambito
Territoriale N. 13
Indice % di
dotazione
Regione Marche Indice % di
dotazione
Residenze Sanitarie
Assistenziali (RSA)
80 5.4 909 2.8
Presidi Socio Assistenziali
(PSA)
641 43.0 6380 19.5
- Di cui con alta % di
ospiti non
autosufficienti
(66.6%)
453 30.4 3609 11.0
Totale RSA+PSA 721 48.4 7289 22.3
Fonte: Osservatorio Regionale.
117
Tab. n. 9: Distretto Sud: Attività e prestazioni delle CURE DOMICILIARI nel periodo 1998-2004
ANNO 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Attività di Medicina generale programmata a
domicilio (ADI e ADP)
Totale pazienti assistiti a domicilio (tutte le forme diassistenza sanitaria a domicilio)
1598 1700 1638
Totale pazienti in ADI a domicilio 261 271 325 343 349 371 356 N° medici di MG coinvolti nell'ADI 36 37 45 42 48 46 44
N° accessi MMG per ADI a domicilio 2436 2565 3077 3341 3651 3715 3768 Totale pazienti in ADP a domicilio 1217 1171 1193 1177
N° medici di MG coinvolti nell'ADP 47 46 50 N° accessi MMG per ADP a domicilio 12894 13138 13177
Tot. Visite mediche programmate (ADI e ADP) 16545 16407 16945 Attività di Assistenza Infermieristica
Totale pazienti assistiti a domicilio (tutte le forme di assistenza sanitaria a domicilio)
1598 1700 1638
Totale pazienti in ADI a domicilio 261 271 325 343 349 371 356 Tot. Pazienti in ADI con Ass. Infermieristica 231
N° accessi infermieri per ADI a domicilio 4724 6400 6810 6920 8845 9080 9030 Di cui accessi infermieristici dello I.O.M. 929 2311 2359
N° ore di Assistenza Infermieristica per ADI 2382 3227 3405 3460 4423 4540 4515 Di cui ore di Ass. Inferm. dello I.O.M. 464 1155 1179
N° prestazioni infermieristiche per ADI (2) 19827 N° prestazioni infermieristiche ADI-Oncologica (3) 2311
Tot. Pazienti in AID (1) 413 N° accessi infermieri per AID 8428
N° ore di AID 4214 N° prest. Infermieristiche per AID (esclusi i prelievi) 19382
Pronta disponibilità infermieristica N° accessi 79
N° ore 52
118
Attività di Assistenza Riabilitativa Totale pazienti assistiti a domicilio (tutte le forme di
assistenza sanitaria a domicilio) 1598 1700 1638
ANNO 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Tot. pazienti in Assistenza Riabilitativa Domiciliare 145 163
N° accessi domiciliari fisioterapisti 1025 1217 1235 1159 1208 1988 2188 N° ore di Assistenza Riabilitativa Domiciliare 1025 1217 1263 1159 1208 1988 2188
N° prestazioni riabilitativa domiciliari (4) 7892
1) Assistenza Infermieristica Domiciliare (non-ADI) (ADI) 2) Esclusi pazienti in ADO-IOM-esclusi i prelievi 3) Pazienti in ADO-IOM 4) Le principali prestazioni riabilitative erogate a domicilio (in ordine di frequenza decrescente):
Mobilizzazione articolare, Training deambulatori e del passo, rinforzo muscolare, Stimolazione spazio-temporale, Rieducazione motoria individuale in motuleso seg. S., Rieducazione motoria individuale in motuleso grave, Posizionamento, Massoterapia distrettuale refl., Prima cisita di valutazione, Esercizi respiratori, Stretching, Stesura piano di trattamento, Altre prestazioni
FONTE: PIANO DELLE ATTIVITA' DISTRETTUALI - DISTRETTO SUD
119
Tab. n. 10 - ASSISTITI IN ADI ANNO 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Totale pazienti assistiti a domicilio (tutte le forme di assistenza sanitaria a domicilio)
1598 1700 1638
Totale pazienti in ADI a domicilio (n°) 261 271 325 343 349 371 356 Totale pazienti in ADI a domicilio (%) 22% 22% Di cui anziani (età > 0 = 65 anni) (n°) 259 240 282 291 279 296 314 Di cui anziani (età > 0 = 65 anni) (%) 87% 85% 80% 80% 88% Di cui con età < 65 anni (n°) 2 31 43 52 70 75 42 Di cui con età < 65 anni (%) 13% 15% 20% 20% 12% Di cui in età pediatrica (0-14 anni) (n°) 2 Di cui in età pediatrica (0-14 anni) (%) 0,50% Di cui maschi (n°) 162 Di cui maschi (%) 46% Di cui femmine (n°) 194 Di cui femmine (%) 54% Utenti in lista d'attesa 0 0 0 0 0 0 0 Non autosufficienti 319 Parzialmente autosufficienti 37 Autosufficienti 0 0 0 0 0 0 0 FONTE: PIANO DELLE ATTIVITA' DISTRETTUALI - DISTRETTO SUD- ZONA TERRITORIALE N.7
120
PARTICOLARI CATEGORIE DI ASSISTITI DISTRETTO SUD ANNO 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 N° assistiti NEOPLASTICI 123 136 152 Di cui in ADI 68 87 97 Di cui in ADP 53 57 61 Di cui pazienti terminali 32 45 Di cui assistiti dallo I.O.M. (Istituto Oncologico Marchigiano)
39 37 61 64
Di cui nuovi casi segiuti dallo IOM 31 29 53 48 Di cui seguiti dallo IOM dall'anno precedente
8 16
N° assistiti con mal. respiratorie 83 106 Di cui in ventilazione meccanica assistita domiciliare
4 9
Di cui in ossigeno terapia a lungo termine domiciliare con ossigeno liquido (OLTD)
28 29 15
Di cui tracheostomizzati 0 5 N° assistiti con demenza 66 86 107 Di cui con demenza di Alzheimer 19 27 37 N° assistiti in dimissioni protetta ospedaliera
16 66
FONTE P.A.D.-PIANO DELLE ATTIVITA' DISTRETTUALI - DISTRETTO SUD
121
Gli indici di dotazione delle Strutture Residenziali del nostro Ambito sono superiori rispetto a quelli della
Regione Marche. Nel nostro territorio c’è una forte presenza di Presidi Socio Assistenziali che fungono da
riferimento anche per le problematiche di non autosufficienza.
Tab. 11 – Numero di ospiti presenti e non autosufficienti al 31/12/2003, nell’Ambito n. 13 e nella Regione Marche. Ospiti presenti al 31/12/2003 in: Ambito Territoriale N. 13 Regione Marche
- RSA 87 773
- PSA
- Di cui con alta %di non
autosufficienti
581
424
5759
3250
Totale 668 6532
Ospiti non autosufficienti (stima basata sui risultati della sperimentazione RUG luglio-agosto 2003)
- RSA 82 721
- PSA
- Di cui con alta% di non
autosufficienti
474
358
4536
2658
Totale 556 5258
Fonte: Osservatorio Regionale.
In questa sede è importante riportare anche la dislocazione delle 8 strutture residenziali socio – assistenziali
per gli anziani, presenti sul territorio dell’Ambito (Tab. 12).
122
Tab. 12 – Strutture residenziali pubbliche e private presenti sul territorio dell’Ambito n.13: posti letto disponibili, presenze medie giornaliere, convenzioni sanitarie. Totale posti letto Presenza media
giornaliera
Convenzioni con Z.T.7
O.P. Don Giovanni e Gaetano
Recanatesi - OSIMO
57 51 ADI
Fondazione Grimani Buttari
OSIMO
175 175 ADI
40 + 20 posti NAR
PROGETTO INTEGR.DEMENZE
Istituti Riuniti Padre Benvenuto
Bambozzi - OSIMO
94 89 ADI
Casa di Riposo G. e G. Recanatesi
Villino Verde - OSIMO
38 35 ADI
Istituzioni Riunite Opere Laiche
Lauretane e Pia Casa Hermes
LORETO
72 55 ADI
Oasi Ave Maria Terzo Millennio Srl
LORETO
88 65 ADI
Casa di Riposo Ciriaco Mordini
CASTELFIDARDO
49 38 ADI
Opera Pia Ceci
CAMERANO
111 102 ADI e 20 posti per NAR
Fonte: Indagine Ufficio di Coordinamento Ambito n. 13 – Anno 2004.
123
La residenzialità rappresenta nel nostro territorio una risposta immediata ed onnicomprensiva, soprattutto
dove l’assistenza domiciliare non è in grado di assicurare una copertura per un arco di tempo giornaliero
sufficientemente ampio, ad anziani con autonomia psico-fisica e sociale molto ridotta.
La crescita della popolazione anziana non può essere intesa solo come carico gravante sulla popolazione in età
da lavoro.
La terza età, in particolare, dispone di una risorsa che la comunità locale deve saper cogliere.
La valorizzazione della terza età, come risorsa strategica di una comunità ha un doppio scopo:
• superare l’isolamento di cui soffrono i pensionati in genere
• permettere loro di esprimersi con atti di solidarietà comunitaria rivolta alle famiglie e alla cura della
prole.
Spesso il problema è di natura culturale e risiede nella definizione del ruolo sociale degli anziani che si sentono
attivi e che possono ancora svolgere attività socialmente utili.
Rilevante e peraltro innovativo il Progetto Integrato Demenze c/o la Fondazione Grimani-Buttari,
avviato nel novembre 2001 con la sottoscrizione di un Protocollo di Intesa tra il Distretto Sud – Z.T. 7, i
Comuni dell’ Ambito Territoriale n. 13 e la Fondazione Grimani Buttari.
Il progetto prevede interventi ed attività socio sanitarie a ciclo semiresidenziale a favore di anziani affetti da
demenza lieve e media. Il paziente viene ospitato dal mattino al tardo pomeriggio. L’intervento ha lo scopo sia
di ospitare anziani dementi, offrendo loro adeguate stimolazioni sensoriali, sia di assicurare sollievo alle
famiglie degli stessi pazienti. Il centro è funzionante 5 giorni la settimana, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle
18.30.
124
Oltre ai servizi residenziali presenti sul territorio è importante porre attenzione sul servizio di Assistenza
Domiciliare (SAD) che fornisce un aiuto per la gestione dell’anziano presso la propria abitazione.
Il SAD è spesso integrato con altri servizi come, ad esempio, la consegna dei farmaci e della spesa a domicilio,
organizzate nel Comune di Osimo e di Loreto.
Nel Comune di Offagna non è stato attivato il Servizio di Assistenza Domiciliare; l'unico intervento effettuato
nell'anno 2004 è stato temporaneo e rivolto a persona in situazione di handicap ai sensi della Legge
104/1992.
Considerando la serie storica relativa al numero degli utenti in carico è possibile evidenziare un incremento del
bisogno soprattutto nei comuni di Castelfidardo, Numana e Osimo.
125
Tab. 13 – Utenti in Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) – Anno 2004.
COMUNI N. Utenti media ore settimanali per utente
Ulteriori servizi integrativi
Camerano
3 2 no
Castelfidardo 13 4 6 casi sono seguiti dall'Associazione ANAP
Loreto 17 3,5 Consegna farmaci ( 4 ore al mese)
Numana
7 2,5 no
Osimo 64 4 Servizi di compagnia, spesa, farmaci a domicilio
Fonte: Servizi Sociali dei Comuni dell’Ambito n. 13.
126
Tab. 14 – Servizio di Assistenza Domiciliare – Serie Storica anni 2003/2004.
Comuni
2003
2004
Camerano 14 3
Castelfidardo 7 13
Loreto 24 17
Numana 6 7
Osimo 51 64 Fonte: Servizi Sociali dei Comuni dell’Ambito n. 13.
Graf. Tab. 14 - Numero Utenti in SAD. Serie storica. Anni 2003/2004.
0 20 40 60 80
100 120 140
Cam
eran
o
Cas
telfi
dard
o
Lore
to
Num
ana
Osi
mo
2004 2003
127
IMMIGRAZIONE
Il fenomeno migratorio in Italia continua ad assumere livelli sempre crescenti. Anche l’Ambito XIII ha
mostrato, negli ultimi anni, un aumento significativo degli stranieri residenti.
Tab. 1 – Percentuale di residenti stranieri sulla popolazione dell’Ambito XIII. Anno 2003.
Comuni Residenti Residenti Stranieri Residenti stranieri (per 1000
abitanti)
Camerano 6601 143 1,92
Castelfidardo 17600 658 8,87
Loreto 11520 356 4,80
Numana 3439 250 3,37
Offagna 1786 37 0,49
Osimo 29780 1229 16,58
Sirolo 3376 82 1,10
Totale 74102 2755 37,17
Fonte: ISTAT.
La tab. 1 mette in evidenza la percentuale della popolazione straniera sulla popolazione residente nell’Ambito
al 31/12/2003. Significativa è la situazione di Offagna con lo 0.49% di stranieri residenti contro l’1.6% del
Comune di Osimo. La percentuale risulta abbastanza elevata anche nel Comune di Castelfidardo (0.88%),
sempre in concomitanza con l’allargamento del bacino industriale.
128
Tab. 2 – Stranieri residenti divisi per genere ed età, al 31/12/2003.
Comuni MASCHI FEMM. Totale %
Totale
MINORENNI
Maschi
MINORENNI
Femmine
TOTALE
MINORENNI
% Totale
minorenni
Camerano 69 74 143 5,19 16 11 27 4,32
Castelfidardo 334 324 658 23,88 84 77 161 25,76
Loreto 149 207 356 12,92 34 37 71 11,36
Numana 107 143 250 9,07 19 28 47 7,52
Offagna 18 19 37 1,34 7 4 11 1,76
Osimo 634 595 1229 44,61 169 130 299 47,84
Sirolo 33 49 82 2,98 5 4 9 1,44
Totale Ambito 1344 1411 2755 100,00 334 291 625 100,00
Provincia di
Ancona 10278 10391 20669 2234 1992 4226
Fonte: ISTAT.
129
5,19
23,88
12,92 9,07
1,34
44,61
2,98
0,005,00
10,0015,0020,0025,0030,0035,0040,0045,00
Graf. Tab. 1 - Stranieri residenti al 31/12/2003.
4,32
25,76
11,36 7,521,76
47,84
1,44
0,005,00
10,0015,0020,0025,0030,0035,0040,0045,0050,00
Graf. Tab. 2 - Minorenni stranieri residenti al 31/12/2003.
130
La tab. 2 evidenzia la predominanza delle donne straniere soprattutto nei Comuni di Osimo e Castelfidardo.
Gli stranieri residenti sul territorio dell’Ambito XIII rappresentano il 13.33% degli immigrati presenti nella
Provincia di Ancona. È importante rilevare, inoltre, la sempre più massiccia presenza dei minori stranieri che
rappresentano il 22.7% degli stranieri residenti nei Comuni dell’Ambito e il 20.5% di quelli della Provincia di
Ancona.
Un altro dato interessante riguarda la composizione per sesso: il numero delle donne è maggiore rispetto a
quello degli uomini, probabilmente a causa dei ricongiungimenti familiari.
Tab.3 - Serie storica stranieri residenti. Anni 1999-2003.
Comuni 1999 2000 2001 2002 2003
Camerano 31 85 104 119 143
Castelfidardo 139 333 413 152 658
Loreto 80 220 225 54 356
Numana 85 195 137 226 250
Offagna 5 14 19 15 37
Osimo 357 808 757 1010 1229
Sirolo 20 53 59 12 82
Totale Ambito 717 1708 1714 1588 2755
Fonte: ISTAT.
131
La tab. 3 mette in evidenza la crescita progressiva della popolazione straniera sul nostro territorio.
Il grande incremento avuto tra il 1999 e il 2003 è stato pari al 74%. Questo dato può essere considerato
positivamente, se pensiamo agli immigrati come ad una importante risorsa economica e lavorativa.
Tab. 4 – Comunità maggiormente rappresentate. Valori assoluti. Anno 2003.
Paesi di provenienza
Comuni Albania Marocco Tunisia Romania Macedonia Polonia Argentina Cina Altri paesi
Camerano 6 24 13 7 2 3 1 0 87
Castelfidardo 214 81 67 91 26 0 21 0 158
Loreto 30 52 31 36 25 24 23 0 135
Numana 23 13 2 38 13 6 0 1 154
Offagna 5 7 8 1 0 0 0 0 16
Osimo 348 158 117 122 44 15 0 18 407
Sirolo 0 11 0 8 0 0 1 1 61
Totale
Ambito 626 346 238 303 110 48 46 20 1018
Fonte: ISTAT.
132
Tab. 5 – Comunità maggiormente rappresentate. Valori percentuali. Anno 2003.
Comunità Maschi Femmine Numero totale %
Albania 351 270 626 22,72
Marocco 132 214 346 12,56
Tunisia 151 87 238 8,64
Romania 113 190 303 11,00
Macedonia 55 55 110 3,99
Polonia 13 35 48 1,74
Argentina 19 27 46 1,67
Cina 10 10 20 0,73
Altri paesi 501 517 1018 36,95
Totale 1345 1405 2755 100,00
Fonte: ISTAT.
La tab. 5 evidenzia la predominanza delle donne, soprattutto quelle che provengono da paesi come Argentina,
Polonia e Romania. Sono donne impegnate principalmente nelle attività di colf e badanti, molte sono emerse
dalla clandestinità a seguito della regolarizzazione. Le comunità maggiormente rappresentate sono quella
albanese (22.72%), quella marocchina (12.56%) e quella rumena (11%).
133
Graf. Tab. 5 - Comunità maggiormente rappresentate e percentuale sul totale degli stranieri residenti. Anno 2003.
22%
13%9%11%2%
36%
4%2%1%
Albania
Marocco
Tunisia
Romania
Macedonia
Polonia
Argentina
Cina
Altri paesi
Tab. 6 – Collaboratori domestici iscritti all’INPS nella Provincia di Ancona. Anno 2004.
Italiani UE Extracomunitari Totale
Uomini 36 2 436 474
Donne 1366 13 3218 4597
Totali 1402 15 3654 5071
Fonte: INPS.
134
La tab. 6 rappresenta la situazione delle collaboratrici domestiche registrate all’INPS della Provincia di
Ancona: si evidenzia una netta predominanza di donne extracomunitarie.
Presso le scuole dell’Ambito si sono attivati numerosi progetti finalizzati essenzialmente al sostegno linguistico
degli alunni stranieri e all’integrazione socio-culturale.
Non esiste ancora un progetto di Ambito che prevenga interventi scollegati e lo spreco di risorse umane ed
economiche.
In questo senso, il Comune di Loreto ha attivato un progetto finalizzato alla formazione di percorsi educativi
per genitori ed insegnanti (tab. 7).
La seguente tab. 7 da una visione di ciò che è stato programmato e realizzato nel nostro territorio.
135
Tab. 7 – Progetti realizzati nel 2004 dai Comuni e co-finanziati con il fondo regionale della LR 2/98.
Comune Intervento A chi è rivolto?
Camerano Sportello “Entrata libera” Servizio di informazione e consulenza rivolto alle famiglie con disagio economico e familiare.
Centro Servizi Caritas Acquisto di materiale informatico e di consumo per gli immigrati. Sostegno Locazioni Contrib. alle famiglie stran. per l’abbattimento canoni di affitto Castelfidardo Intervento per l’apprendimento della lingua italiana. Servizio di sostegno linguistico presso i due Istituti Comprensivi. Interventi economici a sostegno di extracomunitari in
stato di bisogno relativamente a spese per l’abitazione Interventi economici a favore di extracomunitari in stato di bisogno, per spese inerenti affitto ed utenze scadute/enti.
Corso di lingua e cultura italiana per immigrati adulti. Corso per immigrati adulti presso i locali della Caritas. Loreto Migranti e diritti umani. Agli alunni dell’Istituto Comprensivo. Finalizzato all’integrazione
socio-culturale tra i giovani. Educare alla pace. Percorso di educazione interculturale per alunni della scuola primaria
e della scuola secondaria di I grado. Le parole per comunicare, le parole per studiare. Corsi di lingua e cultura italiana per minori nella scuole dell’obbligo Generazioni in cammino. Percorsi educativi rivolti ai genitori ed insegnanti; Numana Sostegno linguistico. Presso l’Istituto Comprensivo, a favore di alunni immigrati. Osimo Corsi di lingua e cultura italiana per minori nelle scuole
dell’obbligo. Supporto alla comprensione linguistica agli alunni immigrati, presso gli Istituti Comprensivi.
Fondo di garanzia per incentivare la locazione. Contributo una tantum a proprietari che concedono in locazione gli immobili agli extracomunitari.
Centro di servizi – Centro di Ascolto Caritas Fornisce informazioni ed assistenza al fine di agevolare la fruizione dei diritti e l’adempimento dei doveri ai cittadini immigrati.
Sirolo Integrazione, intercultura e lingua italiana nelle scuole dell’obbligo.
Presso l’Istituto Comprensivo, a favore di alunni immigrati.
136
Considerando i progetti in corso nei singoli comuni è sembrato importante evidenziarli come buone prassi per
la futura programmazione.
Il Comune di Numana sta realizzando nell’anno 2005 due progetti:
Servizio per stranieri: la Biblioteca comunale possiede una sezione di libri destinati allo studio della nostra
lingua. Si tratta di grammatiche, dizionari, letture facilitate con audiocassetta o videocassetta che possono
essere consultati in biblioteca o presi in prestito gratuitamente. Postazione internet pubblica dove è possibile
trovare informazioni su permessi di soggiorno, sanità, scuola, oppure inviare e-mail e leggere giornali
stranieri.
Corso di lingua italiana per immigrati: corso di 40 ore, rivolto a cittadini stranieri che abbiano compiuto il
quindicesimo anno di età, presso la Scuola Elementare “G. Rodari” del Comune di Numana.
Il Comune di Castelfidardo invece ha finanziato la scuola per la gestione del sostegno linguistico.
AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 13
IL PROFILO DI COMUNITA’
L’OFFERTA DEI SERVIZI DEI COMUNI
DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 13
COMUNE DI OSIMO SERVIZIO
ENTE TITOLARE ENTE GESTORE AREA DI INTERVENTO AREA ORGANIZZATIVA
UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE SEGRETARIATO SOCIALE
AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 13 COMUNE
COMUNE DI OSIMO
TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE
COMUNE
TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
ASILO NIDO COMUNALE CULLAVERDE
COMUNE A.S.S.O. – Azienda Servizi Sociali srl
FAMIGLIA, MINORI SERVIZI SEMIRESIDENZIALI
ASILO NIDO COMUNALE COLLEFIORITO
COMUNE A.S.S.O. – Azienda Servizi Sociali srl
FAMIGLIA, MINORI SERVIZI SEMIRESIDENZIALI
CENTRO AQUILONE 1 SAN SABINO
COMUNE COOPERATIVA SOCIALE MINORI,ADOLESCENTI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
CENTRO AQUILONE 2 OSIMO STAZIONE
COMUNE COOPERATIVA SOCIALE MINORI, ADOLESCENTI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
CENTRO ESTIVO COLONIA MARINA DIURNA
COMUNE COOPERATIVA,COMUNE A.S.S.O. – Azienda Servizi Sociali srl
MINORI, ADOLESCENTI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
AFFIDAMENTO FAMILIARE COMUNE COMUNE FAMIGLIA, MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
INFORMAGIOVANI COMUNE COMUNE MINORI, ADOLESCENZA E POLITICHE GIOVANILI
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
S.A.D. - SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE
COMUNE COOPERATIVA, aìA.S.S.O. – Azienda Servizi Sociali srl
ANZIANI/DISABILITA’ SERVIZI DOMICILIARI
SERVIZIO INTEGRAZIONE SCOLASTICA
COMUNE SOCIETA’ PARTECIPATA DISABILITA’/MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO COMUNE COMUNE DISABILITA’/, DISAGIO ADULTI
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
ASSISTENZA DOMICILARE SOCIO EDUCATIVA
COMUNE SOCIETA’ PARTECIPATA DISABILITA’/MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
138
COMUNE DI OSIMO SERVIZIO ENTE TITOLARE ENTE GESTORE AREA DI INTERVENTO AREA ORGANIZZATIVA CENTRO DIURNO SOCIO-EDUCATIVO –RIABILITATIVO FONTEMAGNA
COMUNE COOPERATIVA SOCIALE DISABILITA’ SERVIZI SEMIRESIDENZIALI
LA RETE DEL SOLLIEVO
ATS 13 – Z.T. 7 CSM SUD COMUNE OSIMO
COMUNE DI OSIMO - CAPOFILA -
DISAGIO ADULTO PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZIO INTEGRATO DEMENZE ATS 13 – Z.T. 7 CSM SUD COMUNE OSIMO
FONDAZIONE GRIMANI BUTTARI
DISAGIO ADULTI/ANZIANI SERVIZI SEMIRESIDENZIALI
SERVIZI DI VACANZA SOGGIORNI ESTIVI TERZA ETA’
COMUNE ASSOCIAZIONE ANZIANI
ASSOCIAZIONE ANZIANI ANZIANI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
CONSEGNA SPESA FARMACI COMUNE CROCE ROSSA COMMERCIANTI
ANZIANI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
TAXI SANITARIO COMUNE CROCE ROSSA ITALIANA ANZIANI/DISABILI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
LABORATORIO PROTETTO PER DISABILI
COMUNE COOPERATIVA
COOPERATIVA SOCIALE DISABILI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
INTEGRAZIONE RETTE OSPITI NELLE CASE DI RIPOSO
COMUNE COMUNE ANZIANI/DISABILI SERVIZI RESIDENZIALI
POSTI LETTO SOLLIEVO COMUNE ISTITUTI RIUNITI DI BENEFICIENZA CASA DI RIPOSO “P.B.BAMBOZZI”
DISABILI/FAMIGLIA/ANZIANI SERVIZI RESIDENZIALI/SERVIZI PER L’EMERGENZA
SERVIZIO CASA (GESTIONE GRADUATORIE di ERP ed EMERGENZE ABITATIVE)
COMUNE COMUNE FAMIGLIA/DISAGIO ADULTO PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
139
COMUNE DI CAMERANO SERVIZIO ENTE TITOLARE ENTE GESTORE AREA DI INTERVENTO AREA ORGANIZZATIVA UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE SEGRETARIATO SOCIALE
AMBITO TERRITORIALE. SOCIALE 13 -COMUNE
COMUNE DI OSIMO - CAPOFILA -
TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE COMUNE TUTTE LE AREE
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
ASILO NIDO COMUNALE COMUNE COMUNE FAMIGLIA, MINORI. SERVIZI SEMIRESIDENZIALI
CENTRO ESTIVO COLONIA MARINA DIURNA
COMUNE COMUNE FAMIGLIA, MINORI, ADOLESCENZA
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
INFORMAGIOVANI
COMUNE PROLOCO MINORI, ADOLESCENZA E POLITICHE GIOVANILI
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
CENTRO DI ASCOLTO SPORTELLO “ENTRATA LIBERA”
COMUNE ASSOCIAZIONE MINORI, ADOLESCENZA E POLITICHE GIOVANILI
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
AFFIDAMENTO FAMILIARE COMUNE COMUNE FAMIGLIA, MINORI, ADOLESCENZA
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA
COMUNE COOPERATIVA DISABILITA’/MINORI
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO
COMUNE COMUNE DISABILITA’/DISAGIO ADULTO
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
S.A.D. SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE
COMUNE COOPERATIVA SOCIALE DISABILITA’/ANZIANI
SERVIZI DOMICILIARI
CENTRO DIURNO SOCIO EDUCATIVO PER DISABILI “SAN GERMANO”
COMUNE COOPERATIVA SOCIALE
DISABILITA’
SERVIZI SEMIRESIDENZIALI
ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO EDUCATIVA
COMUNE COOPERATIVA SOCIALE DISABILITA/MINORI’ SERVIZI DOMICILIARI
GINNASTICA TERZA ETA’ COMUNE OPERA PIA CECI ANZIANI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SOGGIORNO ESTIVO TERZA ETA’ COMUNE ASSOCIAZIONE ANZIANI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZI INTEGRATIVI COMUNE COMUNE TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
140
COMUNE DI CASTELFIDARDO
SERVIZIO ENTE TITOLARE ENTE GESTORE AREA DI INTERVENTO AREA ORGANIZZATIVA
UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE SEGRETARIATO SOCIALE
AMBITO TERRITORIALE SOCIALE 13 COMUNE
COMUNE DI OSIMO - CAPOFILA -
TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE COMUNE TUTTE LE AREE
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
ASILO NIDO COMUNALE “GIROTONDO” COMUNE COMUNE FAMIGLIA, MINORI SERVIZI SEMIRESIDENZIALI
ASILO NIDO “ IL COVO DEI BIRICCHINI” PRIVATO CONV. CON COMUNE FAMIGLIA, MINORI. SERVIZI SEMIRESIDENZIALI
CENTRO POMERIDIANO PER MINORI “IL GABBIANO”
COMUNE COOPERATIVA SOCIALE FAMIGLIA, MINORI. PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
CENTRO ESTIVO COLONIA MARINA DIURNA
COMUNE COMUNE MINORI, ADOLESCENZA
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE/SALA MUSICALE
COMUNE ASSOCIAZIONE MINORI, ADOLESCENZA, POLITICHE GIOVANILI
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
INFORMAGIOVANI COMUNE COMUNE MINORI, ADOLESCENZA, PLITICHE GIOVANILI
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZIO AFFIDAMENTO FAMILIARE COMUNE COMUNE FAMIGLIA, MINORI, ADOLESCENZA.
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA
COMUNE COOPERATIVA SOCIALE DISABILITA’/MINORI PROMOZIONE SOCIALE COMUNITARIA
SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO COMUNE COMUNE DISABILITA’/DISAGIO ADULTO
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
S.A.D. SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE
COMUNE COOPERATIVA SOCIALE DISABILITA’/ANZIANI SERVIZI RESIDENZIALI
ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO- EDUCATIVA
COMUNE COOPERATIVA SOCIALE DISABILITA’/MINORI SERVIZI DOMICILIARE
CENTRO DIURNO PER DISABILI “ARCOBALENO”
COMUNE COMUNE E COOPERATIVA .SOCIALE
DISABILITA’ SERVIZI SEMIRESIDENZIALI
CASA ALLOGGIO PER DISABILI “ARCOBALENO”
COMUNE COMUNE E COOPERATIVA .SOCIALE
DISABILITA’ SERVIZI RESIDENZIALI ED EMERGENZA
CASA DI RIPOSO “CIRIACO MORDINI” COMUNE COMUNE E COOP.SOC. DISABILITA’/ANZIANI SERVIZI RESIDENZIALI
141
COMUNE DI LORETO SERVIZIO ENTE TITOLARE ENTE GESTORE AREA DI INTERVENTO AREA ORGANIZZATIVA UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE SEGRETARIATO SOCIALE
AMBITO TERRITORIALE. SOCIALE 13 COMUNE
COMUNE DI OSIMO - CAPOFILA -
TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE COMUNE TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
ASILO NIDO COMUNALE “IL CUCCIOLO”
COMUNE COMUNE FAMIGLIA, MINORI SERVIZI SEMIRESIDENZIALI
CENTRI ESTIVI COMUNE COOPERATIVA SOCIALE
MINORI, ADOLESCENZA
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
INFORMAGIOVANI COMUNE ISTITUTO SCOLASTICO
MINORI, ADOLESCENZA E POLITICHE GIOVANILI
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
AFFIDAMENTO FAMILIARE COMUNE COMUNE FAMIGLIA, MINORI, ADOLESCENZA
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA
COMUNE COOPERATIVA SOCIALE DISABILITA’/MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO
COMUNE COMUNE DISABILITA’/DISAGIO ADULTO
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
CENTRO DIURNO PER DISABILI “ALICE”
COMUNE IST. RIUNITE E P. CASA HERMES – OPERE LAICHE LAURETANE
DISABILITA’ SERVIZI SEMIRESIDENZIALI
ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO EDUCATIVA
COMUNE COOPERATIVA SOCIALE DISABILITA’/MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
S.A.D. SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILAIRE
COMUNE IST. RIUNITE E P. CASA HERMES – OPERE LAICHE LAURETANE
ANZIANI /DISABILITA’ SERVIZI DOMICILIARI
142
COMUNE DI NUMANA SERVIZIO ENTE TITOLARE ENTE GESTORE AREA DI INTERVENTO AREA ORGANIZZATIVA UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE SEGRETARIATO SOCIALE
AMBITO TERRITORIALE SOCIALE 13 COMUNE
COMUNE DI OSIMO - CAPOFILA -
TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE COMUNE TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
CENTRI ESTIVI COLONIA MARINA DIURNA
COMUNE COMUNE
MINORI, ADOLESCENZA PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
INFORMAGIOVANI COMUNE COMUNE MINORI, ADOLESCENZA E POLITICHE GIOVANILI
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
AFFIDAMENTO FAMILIARE
COMUNE COMUNE FAMIGLIA/ MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA
COMUNE COMUNE DISABILITA’/MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO
COMUNE COMUNE DISABILITA’/DISAGIO ADULTO
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
S.A.D DERVIZIO ASSISTENZA DOMICILAIRE
COMUNE COOPERATIVA SOCIALE DISABILITA’/ANZIANI SERVIZI DOMICILIARI
ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO-EDUCATIVA
COMUNE COOPERATIVA SOCIALE DISABILITA’/MINORI SERVIZI DOMICILIARI
143
COMUNE DI OFFAGNA SERVIZIO ENTE TITOLARE ENTE GESTORE AREA DI INTERVENTO AREA ORGANIZZATIVA UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE SEGRETARIATO SOCIALE
AMBITO TERRITORIALE. SOCIALE 13 COMUNE
COMUNE DI OSIMO - CAPOFILA -
TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
CENTRI ESTIVI COLONIA MARINA DIURNA
COMUNE COMUNE
MINORI, ADOLESCENZA PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE “C’ENTRO ANCH’IO”
COMUNE COMUNE MINORI, ADOLESCENZA E POLITICHE GIOVANILI
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA
COMUNE COMUNE DISABILITA’/MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO
COMUNE COMUNE DISABILITA/DISAGIO ADULTO’
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO-EDUCATIVA
COMUNE COMUNE DISABILITA’/MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
CENTRO DI AGGREGAZIONE PER MINORI “LUDOTECA” LA COCCINELLA
COMUNE COMUNE MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
CENTRO ANZIANI COMUNE COMUNE ANZIANI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
144
COMUNE DI SIROLO SERVIZIO ENTE TITOLARE ENTE GESTORE AREA DI INTERVENTO AREA ORGANIZZATIVA UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE SEGRETARIATO SOCIALE
AMBITO TERRITORIALE. SOCIALE 13 COMUNE
COMUNE DI OSIMO - CAPOFILA -
TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE COMUNE TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
ASILO NIDO COMUNALE “IL MELOGRANO”
COMUNE COOPERATIVA SOCIALE FAMIGLIA, MINORI SERVIZI SEMIRESIDENZIALI
AFFIDAMENTO FAMILIARE
COMUNE COMUNE FAMIGLIA, MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZIO DI INTEGBRAZIONE SCOLASTICA
COMUNE COMUNE DISABILITA’ PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO
COMUNE COMUNE DISABILITA’/DISAGIO ADULTO
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO-EDUCATIVA
COMUNE COMUNE DISABILITA’/MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
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Il sistema dell’offerta dei servizi: forza e criticità Nonostante vada riconosciuta al territorio una forte vitalità sociale, la molteplicità dei cambiamenti succedutisi nel corso di questi ultimi anni, impone una modifica, innanzitutto culturale, dell’approccio alle politiche sociali, nonché delle modalità di gestione delle stesse. L’innovazione, rappresentata dal Piano Sociale di Zona, rientra in questa logica, che impone ai Comuni di acquisire la capacità di articolare gli interventi di politica sociale in termini di azioni di sistema rivolte a favorire la creazione di una rete dove si integrino conoscenze del territorio, tipologie di domanda e di offerta, strumenti di valutazione e monitoraggio degli interventi sociali effettuati, così che l’investimento nella spesa sociale assuma la connotazione di fattore di sviluppo, a fronte di un sistema di protezione sociale attiva per un welfare dinamico e partecipato, che superi la logica dell’assistenzialismo a favore della promozione dei diritti umani.
FORZA CRITICITA’ La famiglia, costituisce una risorsa insostituibile. Occorre render più forte il suo ruolo e valorizzare le potenzialità in essa contenute. E’ necessario inoltre promuovere e diffondere una cultura della solidarietà, in cui l’appartenenza al paese , al quartiere possa favorire comportamenti di auto e mutuo-aiuto. Spesso le famiglie gestiscono, da sole, gravi problematiche e ricorrono all’aiuto dei servizi pubblici quando il disagio assume connotazioni di tale gravità che le loro energie non riescono più a sostenere. La famiglia deve essere sostenuta dai servizi pubblici
Nuove povertà,L’attuale situazione socioeconomica, l’aumento delle famiglie unipersonali (anziani soli), famiglie monoreddito con minori a carico, famiglie monoparentali, (spesso con capofamiglia donna), famiglie immigrate, determina la nascita di nuove situazioni di emarginazione e di disagio. Ne conseguono numerose richieste di sussidio economico ed integrazione al reddito, tese al soddisfacimento dei bisogni primari e, sempre più frequentemente, rivolte anche a superare situazioni di grave precarietà abitativa .
La SCUOLA svolge un importante ruolo nella costruzione della identità e nello sviluppo dei minori e degli adolescenti, veicolando modelli comportamentali e stili di vita fondamentali all’acquisizione di una maturità affettiva e relazionale, nonché del rispetto delle regole di convivenza sociale. Da sempre interlocutore privilegiato nella realizzazione di progetti di prevenzione. Il suo ruolo si estrinseca anche attraverso l’offerta formativa rivolta a coloro che, non avendo concluso il percorso scolastico obbligatorio per vicissitudini varie, colgono le opportunità progettuali che le stesse Istituzioni offrono.
Insufficienze negli organici dei Servizi Sanitari Distrettuali (Sebbene i servizi sanitari territoriali presenti siano attivi e consolidati, non sempre l’offerta riesce a soddisfare una domanda crescente che diventa sempre più esigente ed articolata. Tale carenza non consente di strutturare la necessaria integrazione con i Servizi Sociali, dei Comuni dell’Ambito, compromettendo pertanto l’efficienza e l’efficacia delle azioni messe in atto.
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Integrazione socio sanitaria pur se attuata in diversi servizi (Consultorio, ADI, Dipartimento Salute Mentale,…) non risponde ancora del tutto a quei livelli di integrazione ottimale fra sociale e sanitario come disciplinato dal Piano Sociale Regionale, nel rispetto di quanto sancito dai LEA di cui al DPCM 14 febbraio 2001.
L’ASSOCIAZIONISMO ed il VOLONTARIATO offrono un contributo insostituibile in quanto risorse molto importanti. Numerose sono le Associazioni che collaborano attraverso rapporti convenzionali con i Servizi Sociali Comunali
Coordinamento del Volontariato. Sebbene il Volontariato svolga un’azione di supporto alle politiche sociali nel contesto territoriale dell’ambito, la mancanza di coordinamento e integrazione tra le varie organizzazioni determina spesso azioni e interventi isolati e non sempre inseriti nella programmazione sociale locale
Le Parrocchie continuano ad essere, anche se in maniera diversa rispetto al passato, un punto di riferimento e luogo di aggregazione per minori, giovani e adulti del territorio. Svolgono un ruolo prezioso nell’ambito socio educativo
Carenze di strutture di pronta accoglienza per adulti, in particolar modo donne. Di fronte alle situazioni di emergenza si registra l’esigenza di disporre di strutture di accoglienza temporanea la cui assenza e, di conseguenza, la ricerca e l’individuazione di soluzioni alternative, ha comportato, finora, per le Amministrazioni dell’ambito, un onere, economico e non, rilevante.
Necessità di una razionalizzazione e ottimizzazione delle 4 strutture semi - residenziali per i disabili medio-gravi presenti nell’Ambito (Camerano, Castelfidardo, Loreto, Osimo)
Necessità di pianificare , in relazione all’ esistente, l’offerta di residenzialità per il “Dopo di Noi”.
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GLI OBIETTIVI E LE PRIORITA’ DI SVILUPPO
DEL SISTEMA DI WELFARE LOCALE
E collegamento con gli indirizzi regionali
OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL SISTEMA DI WELFARE LOCALE E COLLEGAMENTO CON GLI INDIRIZZI REGIONALI
Il presente Piano di Zona intende sviluppare i contenuti connessi alla programmazione e pianificazione integrata degli interventi e dei servizi in tutto il territorio dell’Ambito.
Favorire il consolidamento della programmazione partecipata
Stimolare le risorse del territorio attraverso attività di comunicazione informative e conoscitive
Uniformare sia i criteri di accesso alle prestazioni sociali Ottimizzare e qualificare l’offerta
semiresidenziale per la disabilità
PROMOZIONE DEL BENESSERE DELLA COLLETTIVITA’
Implementazione dei processi autorizzatori e di accreditamento attuativi della l.r.20/2002 e n.9/2003
Garantire l’accessibilità alla rete dei servizi per tutti gli
individui attraverso servizi di comunicazione sociale Integrazione socio-sanitaria per dare risposte globali al problema sociale
Promuovere l’agio dei giovani sostenendo ed incoraggiando iniziative volte a valorizzare l’associazionismo giovanile
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Gli obiettivi del Piano 2005/2007 si connettono con la programmazione di settore ai sensi e per gli effetti delle linee di indirizzo regionale di cui alla DGRM n° 643/2004 “Sistema dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza” DGRM n° 1566/2004 “Sistema dei servizi agli anziani” e con la produzione normativa e regolamentare della Regione in materia di immigrazione, disabilità, salute mentale, dipendenze patologiche. L’identificazione degli obiettivi della programmazione sociale 2005/2007 è il risultato di interazioni positive tra Enti, Istituzioni scolastiche, Zona Territoriale, Associazionismo….: Gli obiettivi sono stati individuati tenendo conto del seguente quadro di riferimento:
Normativa nazionale e regionale Linee guida regionali per la programmazione triennale 2005/2007 Indirizzi politici-amministrativi del Comitato dei Sindaci Osservazione e lettura del profilo di comunità Analisi dei bisogni effettuata in sede dei vari tavoli di lavoro Proposte ed indicazioni pervenute dai vari attori sociali Elaborazioni del Coordinatore
Il presente Piano di Zona vuole essere la fase 2) del piano 2003 in quanto è opportuno rifocalizzare l’attenzione su alcuni obiettivi e priorità che sono stati raggiunti in modo incompleto .
OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI - PRIORITA’ PROMOZIONE Sostenere lo sviluppo della comunità
locale Favorire il consolidamento della programmazione partecipata
Stimolare le risorse del territorio attraverso attività di comunicazione informative e conoscitive
Promuovere interventi di prevenzione
Promuovere l’individuazione di percorsi di integrazione dei servizi e interventi socio - sanitari
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OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI - PRIORITA’
ACCESSO Migliorare l’accesso e la fruizione dei servizi e degli interventi ai cittadini
Rivisitazione dell’ assetto degli UPS in relazione alla funzione informativa e di consulenza
Garantire l’accessibilità alla rete dei servizi per tutti gli individui attraverso servizi di comunicazione sociale
Elaborazione di una Guida dei Servizi (Sociali, Sanitari, Scuole, IPAB, Terzo Settore e contestualmente Avviare il processo di costruzione della “Carta dei Servizi” di Ambito
Avvio di un percorso di omogeneizzare dei servizi e degli interventi in tutto il territorio dell’Ambito che, pur nel rispetto delle singole specificità territoriali, permetta lo sviluppo di servizi uniformi sul territorio, uniformando sia i criteri di accesso alle prestazioni sociali sia le modalità di compartecipazione degli utenti avviando la sperimentazione con un servizio di base e consolidato in quasi tutti i comuni (es. SAD)
avvio di un percorso di omogeneizzazione dei servizi e degli interventi in tutto il territorio dell’Ambito che, pur nel rispetto delle singole specificità, agevoli lo sviluppo di servizi uniformi sul territorio;
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OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI - PRIORITA’ EDUCAZIONE Sostenere le giovani generazioni Promuovere la realizzazione di interventi socio-
sanitari di prevenzione del disagio delle giovani generazioni
Promuovere l’agio dei giovani sostenendo ed incoraggiando iniziative volte a valorizzare l’associazionismo giovanile
Promuovere la realizzazione di spazi dedicati ai giovani
ACCOMPAGNAMENTO ABILITAZIONE
Assicurare alle famiglie, attraverso il Servizio Sociale Professionale, un sostegno appropriato e mirato a sviluppare risorse e potenzialità personali
Promuovere l’avvio di un percorso informativo-formativo finalizzato alla costituzione di reti di famiglie di sostegno
ASSISTENZA - CURA Sviluppare e razionalizzare il sistema di welfare locale
Sviluppo e potenziamento dei servizi domiciliari per favorire il permanere del cittadino nel proprio ambiente
Avvio di un percorso finalizzato a garantire il servizio SAD in tutti i comuni
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OBIETTIVI GENERALI
OBIETTIVI SPECIFICI - PRIORITA’
ASSISTENZA - CURA Sviluppare e razionalizzare il sistema di welfare locale
Consolidare la sperimentazione dei servizi di sollieve per le famiglie
Progetto diurno integrato demenze c/o Fondazione Buttari
Posti letto di Sollievo (II.RR.BB.) Promuovere momenti formativi per i
“caregiver” (famiglie che assistono in casa un non autosufficiente)
Ottimizzare e qualificare l’offerta semiresidenziale per la disabilità - Camerano - Castelfidardo () - Loreto () - Osimo
Ottimizzare e qualificare l’offerta residenziale per la disabilità - Castelfidardo (servizio attivo) - Loreto (servizio da avviare)
Realizzare un alloggio di pronta accoglienza notturna (L.R. n.20/200sociale per gli adulti in difficoltà (osimo)
Curare l’implementazione dei processi autorizzatori e di accreditamento attuativi della l.r.20/2002 e n.9/2003
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Modalità della integrazione delle strategie e delle regole di accesso e funzionamento.
Rivitazione e riformulazione gruppo di lavoro “ISEE “già precedentemente individuato .
Il gruppo di lavoro, previa analisi e studio dei vari aspetti procedurali e di accesso dei regolamenti già esistenti nei singoli Comuni, procederà all’elaborazione progressiva di regolamenti di accesso e di funzionamento unitari.
Modalità di finanziamento Per i progetti, gestiti in forma associata, i Comuni dell’Ambito Territoriale n. 13 cofinanziano, di norma, in modo proporzionale alla popolazione residente, , salvo particolari progettazioni di settore (es. L.R. 9/03). I Comuni, per i servizi e interventi gestiti autonomamente, sostengono la totale copertura finanziaria. Alcuni progetti ed interventi sono altresì cofinanziati dalla Provincia e/o dalla Regione. Modalità di attuazione dell’integrazione socio-sanitaria L’integrazione socio-sanitaria tra Ambito Territoriale n. 13 e Distretto Sud della Zona Tettitoriale n.7 poggia su salde basi, istituzionali, gestionali e professionali. Il Direttore del Distretto Sud della Zona Tettitoriale n.7 è componente stabile dell’ Ufficio di Piano. Il Coordinatore dell’Ambito Territoriale n. 13 partecipa alle riunioni dell’ UCAD (Ufficio di Coordinamento Distrettuale) e fa parte del Collegio di Direzione. Referenti dei vari servizi, del Distretto Sud della Zona Tettitoriale n.7, hanno partecipato stabilmente a tutti i lavori di consultazione, (gruppi di lavoro) predisposti per la costruzione del presente Piano Sociale. Così come indicato nel P.A.D. (Piano delle Attività Distrettuali) del Distretto Sud della Zona Tettitoriale n.7, per la gestione integrata dei vari servizi e interventi sono in fase di rivisitazione e di elaborazione atti di integrazione socio-sanitaria (protocolli di intesa a livello istituzionale, accordi …), come di seguito indicato:
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AMBITO TERRITORIALE SOCIALE XIII - DISTRETTO SUD ZONA TERRITORIALE N.7
STATO DI ATTUAZIONE
PROTOCOLLO D’INTESA TRA I COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 E LA ZONA TERRITORIALE N.7 PER LA GESTIONE INTEGRATA DEI SERVIZI DOMICILIARI SOCIO-ASSISTENZIALI E SANITARI A TUTELA DELLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI (ADI)
stipulato Rivisitazione entro 2006
PROTOCOLLO D’INTESA TRA I COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 E LA ZONA TERRITORIALE N.7 e LA FONDAZIONE “GRIMANI BUTTARI” DI OSIMO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEI COMUNI ALLE SPESE SOCIO-ASSISTENZIALI RELATIVE AL “PROGETTO ASSISTENZIALE PER PAZIENTI DEMENTI”
stipulato
PROTOCOLLO D’INTESA TRA I COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 E LA ZONA TERRITORIALE N.7 PER IL PROGETTO INTEGRATO “LA RETE DEL SOLLIEVO”
stipulato
PIANO INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA POPOLAZIONE ANZIANA NEL PERIODO DI CALURA ESTIVA – PROGETTO HELIOS 2005
concluso
PROTOCOLLO D’INTESA TRA I COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 E L’U.M.E.A. DISTRETTO SUD ZONA TERRITORIALE N.7 PER L’INTEGRAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI INTERVENTI A FAVORE DI SOGGETTI DISABILI ADULTI
concordato Approvazione entro I° SEMESTRE 06
PROTOCOLLO D’INTESA TRA I COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 , IL DISTRETTO SUD DELLA ZONA TERRITORIALE N.7 E IL CENTRO DELL’IMPIEGO DELLA PROVINCIA DI ANCONA PER L’INTEGRAZIONE SOC. E LAV.DELLE CATEGORIE DEBOLI
concordato Approvazione entro I° trimestre 06
PROTOCOLLO D’INTESA TRA I COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 E L’U.M.E.A. DISTRETTO SUD ZONA TERRITORIALE N.7 PER LA GESTIONE COORDINATA ED INTEGRATA DELLE PRESTAZIONI E DEI SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA DEI MINORI IN CONDIZIONE DI DISABILITA’, MENOMAZIONE ED A RISCHIO PSICOPATOLOGICO
concordato Approvazione entro I° SEMESTRE 06
PROTOCOLLO D’INTESA TRA I COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 E LA ZONA TERRITORIALE N.7 PER LA GESTIONE COORDINATA ED INTEGRATA DELLE PRESTAZIONI E DEI SERVIZI PER LA TUTELA E L’ASSISTENZA DEI MINORI
concordato Approvazione entro 2006
PROGETTI DI INTERVENTI SOCIO-SANITARI DI PREVENZIONE RIVOLTI AI GIOVANI E ADOLESCENTI – DGRM N.172/05
Concordato Progetto approvato
PROTOCOLLO D’INTESA TRA I COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 E LA ZONA TERRITORIALE N.7 PER LA GESTIONE INTEGRATA DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI E SOCIO-ASSISTENZIALI A TUTELA DELLA SATULE MENTALE
In rivisitazione entro 2006
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Integrazione territoriale Rilevanti sono i percorsi di integrazione avviati con le Istituzioni Scolastiche del territorio, co-progettisti e nel contempo destinatari di progetti di Ambito (Capacity Connection, Sportello Famiglia, Progetto di prevenzione “Non da Soli”) Le stesse istituzioni Scolastiche collaborano per il monitoraggio, la verifica e la riprogettazione degli interventi. Attiva e proficua la collaborazione con il Centro per l’Impiego e la formazione della Provincia di Ancona . Le imprese sono state avvicinate, con discreti risultati, in alcune circostanze (progetto Capacity Connection, Agenzia Collocamento mirato r”la rete del Sollievo”). Modalità di gestione del Piano di Zona Il Coordinatore, di concerto con l’Ufficio di Piano ed il Comune Capofila, garantirà l’attuazione del presente Piano di Zona per lo Sviluppo Sociale sul territorio dell’Ambito Territoriale n. 13; Il Comitato dei Sindaci sarà opportunamente informato sullo stato di attuazione dei progetti. I progetti di Ambito sono gestiti in forma associata attraverso il Comune capofila; per i servizi e gli interventi preesistenti o istituiti dai singoli Comuni in forma autonoma da parte di ogni Comune . Modalità di gestione dei servizi e di realizzazione degli interventi Variegato è il contesto di riferimento della gestione dei servizi e degli interventi da parte dei Comuni. Si va dalla gestione diretta (es. Asilo nido Comunale, Centro Diurno per Disabili..) all’affidamento a Cooperative sociali (es. Assistenza Domiciliare, Assistenza Integrativa Scolastica…), alla collaborazione attiva con l’associazionismo (es. Sportello Famiglia, Progetto “Non da Soli”..) - detentore di un prezioso know how . Modalità di documentazione dei servizi e degli interventi - Modalità di valutazione Il Piano di zona va considerato come strumento che si sviluppa e matura nel tempo. Le sue attività devono pertanto poter essere valutate e vanno considerati i risultati raggiunti in relazione agli obiettivi Verranno effettuate valutazioni in itinere e finali sui singoli progetti e interventi attraverso riunioni, report, relazioni, raccolta di dati, documentazioni, verifiche dirette e indicatori di risultato. Lavorare in un’ottica progettuale, efficace, significa infatti progettare, osservare, valutare e riprogettare, sulla scorta delle valutazioni realizzate, tenendo sotto osservazione gli esiti dei propri interventi e i processi che conducono a determinati esiti. La valutazione del Piano di Zona ha dunque lo scopo fondamentale di verificare nel tempo la realizzazione delle azioni previste dal Piano e dei risultati che il Piano si prefigge, nelle diverse aree di bisogno e nei diversi campi di intervento.
156
L'azione di valutazione deve pertanto essere funzionale ad obiettivi che si possono complessivamente definire di sviluppo del sistema integrato di interventi e servizi sociali, per come il Piano lo disegna e per come definisce strategie e priorità di miglioramento. Il fine ultimo della valutazione quindi è quello di rafforzare l’azione. Essa pertanto mira a mostrare quanto un intervento funziona, migliorare il modo in cui funziona, ridurre i disservizi e le diseconomie, ridurre gli interventi che mostrano scarsa efficacia, sviluppare quelli che viceversa esprimono migliore capacità di risposta, prevedere nuove modalità di intervento. Nel corso del periodo di decorrenza del piano l’attività di valutazione andrà pertanto pensata in due direzioni:
verificando il grado di raggiungimento degli obiettivi posti e delle strategie concordate; incentivando il raggiungimento degli obiettivi da parte dei servizi operanti sul territorio.
Il disegno di valutazione Perché l'attività di valutazione sia efficace essa deve risultare utile a chi deve prendere decisioni; deve cioè produrre informazioni e dati che servano effettivamente a formulare giudizi e - su questa base - progettare corsi d’azione. E' cruciale che essa avvenga sulla base di un disegno di valutazione, che indichi quali sono le domande alla quale la valutazione deve rispondere, quali sono gli strumenti utilizzati per rispondervi, chi e quando svolgerà le attività necessarie. Di seguito viene indicata una prima, sommaria, rappresentazione della sequenza delle operazioni di valutazione del Piano. Sequenza delle principali operazioni di valutazione:
Identificazio-ne delle dimensioni da valutare e dei risultati attesi
Identifica-zione di indicatori che misurino i risultati conseguiti
Identificazione degli strumenti di monitoraggio e rilevazione delle informazioni
Rilevazione sul campo e analisi dei risultati
Confronto tra diversi risultati conseguiti e elaborazione di strategie di miglioramento
157
Modalità della informazione e della comunicazione sociale L’attuazione della legge 328 e la redazione dei Piani di zona si inseriscono in un periodo denso di cambiamenti della rete dei servizi sociali e sanitari del nostro Paese e della Regione. Tali mutamenti, se non adeguatamente supportati da una comunicazione diffusa ed efficace, rischiano di non raggiungere i loro obiettivi e di ingenerare confusione e incertezza nei cittadini che maggiormente dovrebbero usufruire dei servizi. E’ dunque importante che le novità introdotte dal presente Piano vengano adeguatamente comunicate ai cittadini. Tale funzione riveste un ruolo importante perché la rete degli interventi e dei servizi sociali venga effettivamente utilizzata al meglio da tutti i cittadini residenti nei sette comuni dell’ Ambito Territoriale n. 13. Se oggi si vuole tentare di raggiungere la collettività, è di vitale importanza entrare nel mondo e nella cultura della comunicazione di massa. Verrà pertanto data particolare rilevanza alla informazione ed alla comunicazione del Piano di zona e dei servizi ed interventi in esso descritti. Gli strumenti e le modalità comunicative sono meglio trattate nel paragrafo…...dedicato al Piano di comunicazione. Modalità della formazione e dell’aggiornamento Al fine di sviluppare la “programmazione condivisa” è necessario che per coloro che “danno vita e gambe” al sistema integrato di interventi e servizi sociali del territorio dell’ Ambito Territoriale n. 13, siano programmate iniziative di formazione e di aggiornamento . In corso: Formazione sul progetto della “ Cartella Sociale ” che vede il coinvolgimento dei Comuni, della Zona Territoriale n. 7, del Centro per l’impiego e la formazione di Ancona. Formazione regionale L.R. n.20/02 (autorizzazione strutture). In programmazione Iniziative informative-formazione per l’affido, la genitorialità e la promozione di una rete di famiglie di sostegno. Momenti formativi per educatori di asilo nido. .
158
LA PROGRAMMAZIONE PER AREE DI INTERVENTO nel triennio 2005 / 2007 Le azioni, le attività ed i progetti realizzati e quelle in programmazione per il triennio 2005/2007 costituiscono le basi del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali dell’ Ambito Territoriale Sociale n. 13 tenendo presente la duplice necessità di consolidare l’esistente e di innovare il sistema. Serve un tempo tecnico e necessario di “transizione” per passare da una logica organizzativa di un singolo Comune a una logica di ambito . La costruzione di relazioni tra i diversi soggetti operanti nel sociale è lo strumento fondamentale per consentire l’avvio di un processo di cambiamento culturale sulla base degli orientamenti ed indirizzi espressi dalla legge 328/2000 . Il percorso di costruzione del nuovo sistema di welfare locale deve, nel contempo, partire dall’esistente ed in particolare da quelle realtà organizzative e di servizi più vicine e conformi ai principi di politica sociale che si vogliono adottare e promuovere. Si prevedono pertanto due linee di intervento: a) consolidamento dell’esistente; b) rivisitazione e realizzazione di alcuni elementi innovativi. CONSOLIDARE L’ESISTENTE In particolare,si intende valorizzare, sulla base dei principi sopra esposti, le seguenti azioni già intraprese dai Comuni e finalizzate ai seguenti obiettivi: - sostegno alle responsabilità familiari, attraverso interventi economici integrativi e di sostegno alle funzioni di tutela espletate dalla famiglia (canoni di locazione, utenze domestiche, agevolazioni per fruizione trasporti scolastici etc…); - promozione e sostegno ai diritti dei minori e della popolazione giovanile attraverso il consolidamento e l’attivazione di spazi di aggregazione, per il tempo libero, sportelli di ascolto e informazione, iniziative educative territoriali di sostegno scolastico ed extrascolastico (ludoteca, informagiovani, centri estivi , attività extrascolastiche per alunni a rischio di emarginazione);
159
- sostenere la domiciliarità degli anziani attraverso la promozione ed il consolidamento di servizi integrativi all’attività di assistenza domiciliare ( trasporto agevolato , compagnia, consegna spesa e farmaci a domicilio, contributi canone di locazione, soggiorni climatici, integrazione delle rette di ricovero….); -sostenere la domiciliarità per disabili e per i soggetti a rischio di emarginazione, attraverso iniziative favorenti l’autonomia sociale e lavorativa (assistenza integrativa scolastica, sostegno all’inserimento socio- lavorativo, trasporto agevolatao, misure economiche di sostegno finalizzate a permettere la fruizione di ippoterapia, idroterapia…). ELEMENTI DI INNOVAZIONE Valutare la fattibilità per porre le basi per la gestione integrata dei servizi sociali Qualificare il sistema della residenzialità Agevolare l’applicazione dell’ISEE con accesso uniforme e per almeno un servizio di base in tutti i comuni dell’Ambito Territoriale n. 13
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LA PROGRAMMAZIONE PER AREE DI INTERVENTO in relazione alle aree organizzative
AREA DI INTERVENTO : MINORI –ADOLESCENTI –GIOVANI
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZI DOMICILIARI
SERVIZI SEMIRESIDENZIALI
SERVIZI RESIDENZIALI
INTERVENTI PER L’EMERGENZA
Ufficio di Promozione Sociale Segretariato Sociale
Assistenza Domiciliare Socio-educativa
Asilo Nido Comunale “Cullaverde” Osimo
Servizio Sociale Professionale
Asilo Nido Comunale “Collefiorito” Osimo
in corso di attivazione Comunità Familiare per minori (Osimo – Caritas – Oikos)
Centro Estivo Colonia Marina Diurna
Asilo Nido “Il Covo dei Biricchini” Castelfidardo
Informagiovani Asilo Nido Comunale
“Girotondo” Castelfidardo
Centro di Ascolto Sportello”Entrata libera” Camerano
Asilo Nido Comunale “Il Cucciolo” Loreto
Affidamento Familiare Asilo Nido Comunale Camerano
Servizio Integrazione Scolastica
Asilo Nido Comunale “Il Melograno” Sirolo
Centro di Aggregazione Giovanile Sala Musicale Castelfidardo
Asilo Nido “il Covo dei Birichini” (privato) – Castelfidardo -Osimo
Centro di Aggregazione Giovanile “C’entro anch’io” Offagna
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PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZI DOMICILIARI
SERVIZI SEMIRESIDENZIALI
SERVIZI RESIDENZIALI
INTERVENTI PER L’EMERGENZA
Centro di Aggregazione per minori Ludoteca “La coccinella” Offagna
Centro Aquilone S.Sabino Osimo
Centro Aquilone Osimo Stazione
Centro Musicale “De Andrè Osimo
Servizi Sociali Integrativi
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OBIETTIVI SPECIFICI in relazione alle FUNZIONI di cui alla L.R. n.9/2003
Promuovere la realizzazione di Spazi di ascolto e intervento per la fascia genitoriale Promuovere e sostegno l’ associazionismo delle famiglie Promuovere la conoscenza dei diritti dell’infanzia Incrementare l’offerta dei posti di Nido d’Infanzia tale da poter raggiungere nel triennio
almeno il 10% della popolazione 0-3 sul territorio dell’Ambito Territoriale Favorire l’integrazione e la socializzazione degli alunni svantaggiati Favorire la realizzazione di attività ludiche e ricreative su tutto il territorio Contrastare fenomeni di bullismo favorendo iniziative di prevenzione Promuovere l’agio dei giovani sostenendo ed incoraggiando iniziative volte a
valorizzare l’associazionismo giovanile Promuovere la realizzazione di spazi , iniziative, interventi ed attività dedicati ai giovani
PROMOZIONE
Diffondere tra i giovani la cultura dell’impegno e della partecipazione Garantire la massima informazione circa l’accesso ai servizi e le relative modalità Predisporre e diffondere il Kit della pronta accoglienza del minore in stato di
abbandono Avviare il percorso per la costruzione della Carta dei Servizi Curare la Promozione dell’affido familiare attraverso progetti di comunicazione Curare l’aspetto comunicativo potenziando strumenti, sistemi, etc affinché si possa
garantire informazioni complete in merito alla esigibilità dei servizi e delle prestazioni Promuovere e sostenere la messa in rete degli informagiovani e dei Centri di
Aggregazione Giovanile
ACCESSO
Sostenere la genitorialità e le funzioni educative della famiglia attraverso lo sviluppo di Progetti/ servizi /attività integrati con le risorse locali
Promuovere l’autoorganizzazione delle famiglie – Valorizzare le risorse e le competenze genitoriali
Offrire punti di ascolto e consulenza psico-sociale ai minori (adolescenti) -
ACCOMPAGNAMENTO
Garantire il supporto educativo di sostegno ai minori in situazioni di svantaggio
ABILITAZIONE
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OBIETTIVI SPECIFICI in relazione alle FUNZIONI di cui alla L.R. n.9/2003
Promuovere l’offerta di opportunità di crescita e socializzazione in spazi ludici ed
educativi flessibili e semi strutturati Sostenere la realizzazione di luoghi e punti che possono offrire ai ragazzi e ragazze
opportunità di gioco, aggregazione,attività educative, culturali, etc Promuovere attività ed iniziative finalizzate alla promozione dell’agio e prevenzione del
disagio dei giovani Promuovere la realizzazione di una formazione congiunta per il personale educativo
degli Asili Nido di tutto l’ambito promuovere la realizzazione di interventi socio-sanitari di prevenzione del disagio delle
giovani generazioni
EDUCAZIONE
Mettere a disposizione punti di ascolto e consulenza psico sociale – in ambito
scolastico - agli insegnanti , alle famiglie ed ai ragazzi/e. Consolidare l’attività dell’ equipe integrata adozioni-affidi
Sostenere le famiglie di minori in situazioni multiproblematiche Sostenere la realizzazione di una struttura residenziale (es. comunità familiare) per
minori affidati ai servizi territoriali Sostenere l’integrazione scolastica ed interculturale dei minori con attivitàlaboratoriali
ed extrascolastiche
ASSISTENZA - CURA
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AREA DI INTERVENTO : IMMIGRAZIONE
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZI DOMICILIARI
SERVIZI SEMIRESIDENZIALI
SERVIZI RESIDENZIALI
INTERVENTI PER L’EMERGENZA
Ufficio di Promozione Sociale Segretariato Sociale
Assistenza Domiciliare Socio-educativa
Casa Prima Accoglienza “Santa Palazia
Casa Prima Accoglienza “Santa Palazia”
Servizio Sociale Professionale
Servizio Integrazione Scolastica e linguistica
OBIETTIVI SPECIFICI Promozione di corsi di lingua italiana per bambini e famiglie extra-comunitarie curandone la relativa pubblicizzazione Promuovere iniziative di aggregazione e di interscambio culturale Agevolare l’accesso all’abitazione attraverso misure di sostegno alle locazioni private Sviluppo di percorsi ed interventi di integrazione scolastica Promuovere interventi ed iniziative informative finalizzate a facilitare l’accesso alla rete dei servizi Sostenere l’associazionismo in particolar modo finalizzato a promuovere la partecipazione attiva alla vita sociale
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AREA DI INTERVENTO : DISABILITA’ PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZI DOMICILIARI
SERVIZI SEMIRESIDENZIALI
SERVIZI RESIDENZIALI
INTERVENTI PER L’EMERGENZA
Ufficio di Promozione Sociale Segretariato Sociale
Centro Diurno Socioeducativo Riabilitativo Fontemagna Osimo
Casa Alloggio per disabili “Arcobaleno” Castelfidardo
Casa Alloggio per disabili “Arcobaleno” Castelfidardo
S.A.D. Servizio di Assistenza Domiciliare
Servizio Sociale Professionale
Assistenza Domiciliare Socioeducativa
Centro Diurno per disabili “Alice” Loreto
Casa di Riposo “Ciriaco Mordini” Castelfidardo
Servizio Integrazione Scolastica
Centro Diurno per disabili “Arcobaleno” Castelfidardo
Servizio Inserimento Lavorativo
Centro Diurno Scoioeducativo per disabili “San Germano” Camerano
Assistenza Domiciliare Socio Educativa
Servizi Integrativi
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OBIETTIVI SPECIFICI – area DISABILITA' Promozione dell’integrazione sociale e lavorativa (ai sensi della L. 68/99) dei soggetti svantaggiati attraverso: °la valorizzazione dei progetti già in corso di realizzazione (castelf) • Servizio di mediazione lavoro •Stipula di accordi tra i vari soggetti pubblici e privati (scuole…) •Coinvolgimento delle Cooperative Sociali di tipo B e del tessuto sociale ed economico dell’Ambito Favorire una corretta ed efficace informazione Promuovere interventi formativi e mirati a livello di ambito
Garantire il S.A.D. in tutti i territori Comunali quale servizio essenziale Ponendo particolare attenzione alla integrazione socio-sanitaria sin dal momento della valutazione
Promuovere la messa in rete tra i 4 Centri Diurni Semiresidenziali per disabili presenti sul territorio avviando con la Sanità e con le famiglie un percorso integrato di diversificazione dell’utenza e delle attività dei vari Centri Diurni
Promuovere e rafforzare la residenzialità temporanea presso la Casa Alloggio Arcobaleno di Castelfidardo
Rafforzare e qualificare il sistema della residenzialità per i soggetti disabili attraverso: •Favorire l’accesso alla Struttura Residenziale “Casa Alloggio Arcobaleno” di Castelfidardo, da parte dell’utenza dell’Ambito Territoriale uniformandone l’accesso (regolamento e retta) •Promuovere l’avvio della struttura residenziale per disabili medio-gravi nel Comune di Loreto (D.G.R.M./) 1617-04 Garantire la necessaria integrazione socio-sanitaria sin dal momento della valutazione
Curare i processi di autorizzazione e accred. L.R.n. 20/03
Agevolare il coinvolgimento delle famiglie dei disabili e dell’associazionismo nelle attività di programmazione e valutazione degli interventi sul territorio
Curare i processi di autorizzazione e accred. L.R.n. 20/03
Consolidare e promuovere iniziative per la socializzazione ed il tempo libero dei disabili e delle famiglie
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OBIETTIVI SPECIFICI – area DISABILITA'
Promuovere la realizzazione di progetto – studio di fattibilità in collaborazione con l’”Istituto Corridoni”, (sezione Geometri) di Osimo, finalizzato all’abbattimento delle barriere architettoniche agli edifici di pubblica utilità (Comuni, Strutt. Sanitarie, Banche, Chiese, P.T….)
Promozione di attività integrative (ippoterapia, idroterapia ecc.)
Rafforzare il raccordo tra UMEE/UMEA e gli operatori dei servizi territoriali (di assistenza scolastica, di assistenza domiciliare, dei Centri Diurni ecc.)
Assicurare i necessari servizi di trasporto affinché agli utenti sia garantita la mobilità finalizzata alla fruizione di interventi e servizi che
il territorio offre.
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AREA DI INTERVENTO : FAMIGLIA E DISAGIO ADULTO
PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZI DOMICILIARI
SERVIZI
SERVIZI RESIDENZIALI
INTERVENTI PER L’EMERGENZA SEMIRESIDENZIALI
Ufficio di Promozione Sociale Segretariato Sociale
Servizio Integrato demenze (*)
Servizio Sociale Professionale
Servizio Inserimento Lavorativo
La Rete del Sollievo (*) (*) Progetto di Ambito
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OBIETTIVI SPECIFICI – area di intervento FAMIGLIA E DISAGIO ADULTO
Promuovere l’integrazione dei servizi sociali e sanitari con il volontariato
S.A.D. Servizio di Assistenza Domiciliare
Valorizzazione dell’associazionismo giovanile, anche informale
Promuovere la realizzazione e l’avvio di una struttura per l’alloggio temporaneo si adulti in difficoltà
Consolidare il servizio sociale professionale in tutti i comuni curando in particolar modo la funzione di Promozione Sociale
Favorire l’accesso all’abitazione delle persone socialmente svantaggiate
Avviare l’attività del Centro Diurno ubicato c/o il CSM Sud
Promuovere l’auto mutuo aiuto delle famiglie
Migliorare il livello di informazione
Promuovere lo sviluppare un lavoro di rete con i medici di medicina generale
Rivisitazione del Protocollo d’Intesa d’Ambito con il DSM - Z.T.7 per gli utenti socio-sanitari
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AREA DI INTERVENTO : ANZIANI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA
SERVIZI SERVIZI SEMIRESIDENZIALI
SERVIZI RESIDENZIALI
INTERVENTI PER L’EMERGENZA DOMICILIARI
Ufficio di Promozione Sociale Segretariato Sociale
S.A.D. Servizio di Assistenza Domiciliare
Servizio Integrato demenze (*)
Casa di Riposo Comunale “Ciriaco Mordini” Castelfidardo
Servizio Sociale Professionale Consegna spesa, farmaci, pasti
Centri Sociali e ricreativi
Alcune strutture residenziali hanno iniziato in maniera estemporanea e su richiesta di cittadini ad offrire interventi residenziali temporanei e di sollievo per le familie
Soggiorni di vacanza Soggiorni estivi Terza Età
Trasporto agevolato
Nel territorio dell’ Ambito Territoriale n. 13 sono attive altre 7 strutture residenziali per anziani .
Ginnastica Terza Età
Servizi Integrativi
(*) Progetto di Ambito
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OBIETTIVI SPECIFICI – area di intervento ANZIANI Promuovere iniziative formative-informative che coinvolgano centri ricreativi anziani, volontariato, associazioni,MMG…..
Garantire il S.A.D. in tutti i territori Comunali quale servizio essenziale Ponendo particolare attenzione alla integrazione socio-sanitaria sin dal momento della valutazione
Rafforzare il sistema della residenzialità Curando e qualificando i processi di autorizzazione e accred. L.R.n. 20/03
Valorizzare le diverse forme associative di anziani presenti nel territorio
Sostenere le famiglie che si prendono cura della persona anziana in casa
Curando la programmazione della residenzialità protetta secondo gli indirizzi regionali e secondo il fabbisogno zonale DGRM 323/05 Ridefinire i criteri di ammissione ai progetti integrati
Favorire la promozione della salute e di prevenzione della non autosufficienza
Rafforzare il sistema delle cure domiciliari attraverso: Creazione sportelli informativi Creazione di una rete assistenziale dove ci sia uno scambio di informazioni e una formazione condivisa Promuovere il coinvolgimento degli anziani ( per esempio artigiani) affinché si sviluppi un mutuo-aiuto tra di loro Elaborare un mansionario per il S.A.D., valido per tutti i Comuni dell’Ambito territoriale n. 13, nonché un regolamento unico con accesso ISEE uniforme
Promuovere il coinvolgimento degli anziani, anche verso coloro che vivono nelle frazioni, in lavori socialmente utili Progetti di formazione per caregiver (familiari e badanti)
Assicurare i necessari servizi di trasporto affinché agli utenti sia garantita la mobilità finalizzata alla fruizione di
interventi e servizi che il territorio offre.
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OBIETTIVI STRATEGICI e di SISTEMA
UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE Ridefinire le modalità organizzative dell’UPS (quale servizio/funzione) in relazione al servizio sociale professionale presente nei Comuni. Individuare idonee ed appropriate modalità comunicative Implementare la “cartella sociale” quale strumento di raccordo e di monitoraggio del sistema Elaborare la Guida dei servizi dell’Ambito Territoriale n. 13 curandone la relativa pubblicizzazione Avviare il percorso per l’elaborazione della Carta dei Servizi dell’ Ambito Territoriale n. 13 Avviare un percorso di integrazione con la Sanità individuando altresì modalità di integrazione con gli attori sociali
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AZIONI ED INTERVENTI DEL PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE NEL TRIENNIO 2005/2007 La seguente parte di Piano racchiude in sintesi le azioni e gli interventi del Piano di Zona per lo Sviluppo Sociale dell’ Ambito Territoriale n. 13 riferiti al 2005-2007 ATTIVITA’ PROGETTO INTERVENTO SERVIZIO
Descrizione Obiettivi azioni
TARGET e NORME
Soggetti/ Enti interessati
Risorse umane
tempi Risorse finanziarie
Connessione con progr.ne Regionale di settore
UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE
Servizio/funzione di informazione e consulenza ai cittadini. Ridefinizione delle modalità organizzative dell’UPS (quale servizio/funzione) in relazione al servizio sociale professionale presente nei Comuni e nei servizi territoriali del Distretto, ed in prospettiva di uno sportello integrato, a partire dalla messa a regime delle procedure (v.progetto Cartella sociale informatizzata)
Tutta la cittadinanza L.328/00
Comuni dell’Ambito 13 – Comune capofila gestore
Coordinamento Ambito Dirigenti S.S. Comuni Assistenti Sociali Della sanità e del sociale
Ridefinizione:anno 2006 Implementazione: Anno 2007
Risorse regionali + cofinanziamento dei comuni nella misura del 30 %
Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07
Studio di fattibilità GESTIONE ASSOCIATA SERVIZI
Avvio di uno studio finalizzato a verificare la fattibilità di una gestione associata di alcuni servizi sociali dei comuni in una prospettiva di maggiore economicità, efficacia, ed efficienza
Tutta la cittadinanza L.328/00 TUEL 267/2000
Comuni dell’ Ambito 13
Coordinamento Ambito - staff Dirigenti S.S. Comuni
Anno 2006
Risorse per staff + Aggiuntive da individuare
Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07
UNIFORMITA’ DEI REGOLAMENTI E SOGLIE DI ACCESSO (applicazione ISEE )
Attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro avvio di un percorso finalizzato all’uniformazione delle regolamentazioni e delle soglie di accesso (ISEE) in tutti i comuni dell’ Ambito Territoriale n. 13
Tutta la cittadinanza L.328/00
Comuni dell’ Ambito 13
Coordinamento Ambito - staff Dirigenti S.S. Comuni
2006 – Sperimentazione su un servizio 2007 -potenziamento
Risorse per staff
L.328/00 Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07
174
AZIONI ED INTERVENTI DEL PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE NEL TRIENNIO 2005/2007
ATTIVITA’ PROGETTO INTERVENTO SERVIZIO
Descrizione Obiettivi azioni
TARGET e NORME
Soggetti/ Enti interessati
Risorse umane
tempi Risorse finanziarie
Connessione con progr.ne Regionale di settore
GUIDA DEI SERVIZI DI AMBITO CARTA DEI SERVIZI DI AMBITO
Realizzazione di una guida dei servizi (sociali,sanitari,terzo settore…..) dell’Ambito Territoriale n. 13 E successivamente avviare il percorso per la realizzazione di una Carta dei Servizi finalizzata a rendere visibili i servizi offerti in un territorio
Tutta la cittadinanza L.328/00
Enti pubblici e privati
Personale degli Enti coinvolti
Guida- 1° semestre 2006 Carta – 2007
3000,00
Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07 L.R.n.20/02 L.R. n.9/03
AUTORIZZAZIONI ED ACCREDITA MENTO DELLE STRUTTURE RESIDENZIALI. E SEMIRESID. SOCIO ASSIS.
Management del processo di autorizz. e accred. Previsto dalla legge regionale n. 20/02 Attraverso la commissione di ambito a ciò preposta
Tutta la cittadinanza + titolari e gestori di strutture L.R. n.20/02
Comuni dell’ Ambito 13 - titolari e gestori di strutture
Coordinamento Ambito - Commissione Tecnico Consultiva Dirigenti S.S. Comuni
31.12.2005 termine per richieste di autorizzazione al funzionamento
Risorse esistenti
Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07 L.R.n.20/02 L.R. n.9/03
PROGRAMMA DI ATT.NE SERVIZI INFANZIA, ADOLESCENZA E SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA
Interventi diversi ed attività rivolte alla promozione dell’infanzia e dell’ adolescenza ed al sostegno della genitorialità -nidi d’infanzia, spazi x bambini, centri di aggregazione, ludobus, sportello famiglia etc.
Famiglie Minori L.R.9/2003
Comuni ATS 13 Istituzioni Scolastiche
Come previsto nella l.r. n. 9/03 e succ. reg. reg.
Servizi funzionanti.
Della programmazione 2005 e quindi delle risorse non si ha notizia
L.R. n.2/98 L.R. n.18/96 e succ. mod. ed integraz.
REALIZZAZIONE NUOVO NIDO D’INFANZIA
Per rispondere alle numerose richieste di asilo nido nel territorio Comunale di Osimo attivazione di un nuovo nido d’infanzia la cui gestione è stata affidata alla ASSO srl di Osimo
Famiglie Minori L.R.9/2003
Comune di Osimo A.S.S.O. s.r.l.
Come previsto nella l.r. n. 9/03 e succ. reg. reg.
Entro il 2006
In corso di definizione
L.R. n.9/03
175
AZIONI ED INTERVENTI DEL PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE NEL TRIENNIO 2005/2007
ATTIVITA’ PROGETTO INTERVENTO SERVIZIO
Descrizione Obiettivi azioni
TARGET e NORME
Soggetti/ Enti interessati
Risorse umane
tempi Risorse finanziarie
Connessione con progr.ne Regionale di settore
CENTRO DI AGGREGAZIONE PER BAMBINI ED ADOLESCENTI c/o il Comune di Loreto
Apertura di un centro di aggregazione per bambini ed adolescenti le cui attività sono finalizzate alla socializzazione, al sostegno per le attività extra scolastiche pomeridiane…etc.
Famiglie Minori L.R.9/2003
Comune di Loreto
Come previsto nella l.r. n. 9/03 e succ. reg. reg
Anno 2006
Da definire Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07 L.R. n.9/03
PROGETTO “SPORTELLO FAMIGLIA”
Progetto di ambito le cui attività – di informazione e consulenza psico-sociale rivolte alla famiglia – vengono svolte in stretta sinergia con le istituzioni scolastiche del territorio e i servizi per l’infanzia (asili nido…)
Famiglie Minori Insegnanti L.R.9/2003
Comuni di Camerano, Castelfidardo, Loreto, Numana, Sirolo
Psicologi Assistenti Sociali
Progetto in Corso
In corso di definizione
L.R. n.2/98 L.R. n.18/96 e succ. mod. ed integraz. L.R. n.9/03
PROGETTO DI INTERVENTI DI PREVENZIONE RIVOLTI A GIOVANI E ADOLESCENTI
Interventi, attività ed iniziative di prevenzione mirate alla formazione di operatori dei CAG, degli insegnanti ed alla promozione del protagonismo giovanile e l’associazionismo
Minori 11-18 DGRM 172/05
Comuni ATS 13 - CAG del territorio Istituzioni Scolastiche Distretto Sud Zona T. n. 7 – Asur Associazioni di giovani
Formatori(psicologi, personale sanitario, insegnanti) Giovani Staff ambito
In corso di realizzazione Termine previsto 1° semestre 2007
Tot. € 101,121
L.R. n.9/03
PROGETTO DI AMBITO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE rivolto a famiglie per l’attivazione di servizi ed. di sostegno.
Progetto di Ambito finalizzato a promuovere forme di sostegno e di solidarietà nel territorio attraverso: un percorso di informazione - formazione e di sensibilizzazione dei soggetti disposti ad aprirsi alla cultura del sostegno e dell’accoglienza familiare di minori.
Famiglie Minori L.R.9/2003
Provincia di Ancona Comuni dell’Ambito Territoriale n. 13
Formatori (psicologi, personale socio - sanitario, insegnanti) Staff ambito
Gennaio 2006- 1° semestre 2007
€ 12.833,33 L.R. n.9/03 L.R. n.2/98
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AZIONI ED INTERVENTI DEL PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE NEL TRIENNIO 2005/2007 ATTIVITA’ PROGETTO INTERVENTO SERVIZIO
Descrizione Obiettivi azioni
TARGET E NORME
Soggetti/ Enti coinvolti
Risorse Profess.li
tempi Risorse finanziarie
Connessione con progr.ne Regionale di settore
PIANO TERRITORIALE DI AMBITO finalizzato alla integr. scolastica, prevenzione del disagio e promozione dell’ agio dei giovani
Interventi rivolti ai ragazzi ed agli insegnati finalizzati alla mediazione scuola-famiglia-insegnanti ed alla promozione dell’agio, attraverso attività laboratoriali di vario genere -
Minori Famiglie Insegnanti D.A. 306/2000
Comuni dell’Ambito Territoriale n. 13- Istituzioni Scolastiche- Associazione OIKOS
Formatori(psicologi, sociologi, insegnanti)
Progetto in corso;
L.R. n.9/03 L.R. n.2/98 L.R. n.18/96 e succ. mod. ed integraz.
EQUIPE INTEGRATA ADOZIONI AFFIDI
L’equipe è costituita da operatori dei servizi consultoriali della Z.T. 7 ed integrata da una Assistente Sociale in rappresentanza dell’ Ambito 13 (Comune di Numana). Svolge funzioni di informazione, formazione, e valutazione delle coppie, e sostegno nei percorsi
Minori Famiglie L. 184/83 DGRM 1896/02 869/2003
Comuni dell’Ambito Territoriale n. 13- Zona Territoriale n.7
Psicologi Ass.ti Sociali Della Zona Territoriale n.7 e dei Comuni dell’Ambito Territoriale n. 13-
In corso Risorse proprie degli Enti coinvolti
L.R. n.9/03
PROGETTO DI RAZIONALIZZA ZIONE ED OTTIMIZZAZIONE delle 4 strutture semiresidenziali per disabili
Avvio di un percorso integrato e condiviso (con sanità e famiglie) atto a promuovere la messa in rete tra i 4 Centri Diurni Semiresidenziali - diversificazione dell’utenza - -- - diversificazione delle attività - criteri di accesso uniformi
Disabili Famiglie L.R.18/96 e succ.ve modific. E integrazioni
Comuni dell’Ambito Territoriale n. 13- Zona Territoriale n.7
Personale Sociale dei Comuni e dell’UMEA
Avvio gruppo di lavoro entro 1° semestre 2006
Risorse l.r. 18/96
L.R. n.18/96 e succ. mod. ed integraz. Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07
PROGETTO HELIOS
Progetto per la prevenzione per anziani ultra 75enni durante il periodo estivo attraverso - contatti telefonici - informazioni mirate Potenziamento telesoccorso e cure domiciliari
Anziani ultra 75 enni
Regione Marche Comuni dell’Ambito Territoriale n. 13- Z.T. 7 - ASUR
Ass.ti sociali dei Comuni e Personale socio-sanitario del Distretto Sud
01 luglio-31 agosto di ogni anno
Risorse proprie degli Enti coinvolti Tempo per tempo individuate
DGRM 323/05 Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07
177
AZIONI ED INTERVENTI DEL PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE NEL TRIENNIO 2005/2007 ATTIVITA’ PROGETTO INTERVENTO SERVIZIO
Descrizione Obiettivi azioni
TARGET E NORME
Soggetti/ Enti coinvolti
Risorse Profess.li
tempi Risorse finanziarie
Connessione con progr.ne Regionale di settore
ANZIANI come Risorsa Loreto
Progetti ed iniziative (vigilanza scolastica, lavori socialmente utili…) realizzate e sostenute finanziariamente da tutti i Comuni dell’Ambito in sinergia con organizzazioni, Associazioni, di Volontariato atte a valorizzare l’espressione e il ruolo delle persone anziane “Il volto e la voce del tempo”- progetto di animazione “Anziani soli – rilevazione dei bisogni sociali .
Anziani Soli DGRM 323/05
Comuni dell’ ATS n. 13 Ass.ni di volontariato, ass.ni di promozione soc. INRCA – An Opere Laiche
Ass.ti sociali dei Comuni Volontari
In corso
Risorse tempo per tempo individuate nei B.P.dei comuni
DGRM 323/05 Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07
CASA ALLOGGIO PER DISABILI “ARCOBALENO”
Servizio residenziale per disabili medio-gravi con possibilità di ospitalità anche temporanea 1. adeguamento strutturale 2. rivisitazione regolamento di
accesso
Disabili Medio Gravi L. 162/98
Provincia di Ancona Comune di Castelfidardo – Comuni dell’ Ambito 13 - Distretto Sud Z.T.7
Prevista dalla normativa regionale di settore
Anno 2006
Al funzionamento del servizio concorrono -Comune -Regione - Z.T.7 -Ospite
L.R. n.18/96 e succ. mod. ed integraz.
PROGETTO PER “IL DOPO DI NOI” LORETO
Servizio residenziale per disabili medio-gravi (nucleo femminile) 1. ristrutturazione immobile 2. avvio del servizio
Disabili Medio Gravi L. 162/98
Comune di Loreto ANFASS Fondazione CARILO CARILO SPA Comuni dell’ATS 13
Prevista dalla normativa regionale di settore
Entro il 2006 avvio ristrutturazione
Comune di Loreto Associazione ANFASS Fondazione Carilo Regione Marche
L.R. n.18/96 e succ. mod. ed integraz.
PROGETTO DI FORMAZIONE PER FAMIGLIE E PERSONE CHE SI FANNO CARICO DELLA CURA DI UNA PERSONA non autosuff.(CAREGIVER)
Formazione breve, da realizzare in ogni comune, rivolta a famiglie e persone che si fanno carico della cura di una persona non autosufficiente.
Famiglie Badanti
Comuni dell’ Ambito 13 - Distretto Sud Zona Territoriale n. 7 – Asur MMG
Personale sanitario e sociale
Anno 2007
€ 4.500
DGRM 323/05 Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07
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AZIONI ED INTERVENTI DEL PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE NEL TRIENNIO 2005/2007 ATTIVITA’ PROGETTO INTERVENTO SERVIZIO
Descrizione Obiettivi azioni
TARGET E NORME
Soggetti/ Enti coinvolti
Risorse Profess.li
tempi Risorse finanziarie
Connessione con progr.ne Regionale di settore
PROGETTO DIURNO INTEGRATO DEMENZE
Servizio diurno per soggetti che vivono ancora in ambito familiare, ma che per le peculiarità della patologia abbisognano di idonei interventi ed attività in spazi a ciò destinati.
Famiglie Anziani
Comuni ATS 13 Distretto Sud Zona T.7 – Fondazione Grimani Buttari -Osimo
Previsto Dalla convenzione siglata con la Z.T. 7
Progetto In continuità attivato a novembre 2001
Risorse tempo per tempo individuate nei B.P.degli Enti coinvolti
Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07
PROGETTO DI AMBITO “LA RETE DEL SOLLIEVO”
interventi finalizzati alla promozione del benessere delle persone con disturbi mentali e delle loro famiglie attraverso azioni ed attività ludiche, ricreative, artistiche, di integrazione sociale e lavorativa.
Famiglie di persone con disturbi mentali DGR 681/2005
Comuni di Osimo, Castelfidardo, Camerano, Numana, Loreto, Offagna Distretto Sud Zona T.7 Asur CSM Sud –
Coordinatore Psicologi Educatori Personale del DSM – CSM Sud
In continuità (3° annualità)
Risorse tempo per tempo individuate nei B.P.degli Enti coinvolti Risorse regionali
Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07
PROGETTO BALNE..ABILE
Interventi di diversa natura atti a facilitare le persone diversamente abili nell’accesso alla spiaggia ed in acqua . Progetto in continuità : - promuovere ed attivare una collaborazione con la Capitaneria di Porto per la progettazione di nuovi interventi.
Famiglie Disabili L.R.104/92 L.R. 18/96
Comuni ATS 13 Comune di Numana Capitaneria di Porto Ass. bagnini Riviera del Conero
Staff – Coordinatore Personale sociale dei Comuni
Progettazione:entro aprile 2006 giugno-agosto 2006
Da definire L.R. n.18/96 e succ. mod. ed integraz.
INTERGRAZIONE SOCIO SANITARIA ATTI DI INTESA
Elaborazione ed approvazione atti di intesa ( accordi di programma, protocolli d’intesa ) finalizzati alla integrazione degli interventi e servizi sociali e sanitari in tema di
Minori Disabili Persone con disturbi mentali Svantaggiati L.104/92 ……..
Comuni ATS 13 CSM sud - Distretto Sud Z.T. n. 7 –Centro per l’impiego –Provincia di An
Personale sanitario e sociale degli Enti coinvolti
Vedi cap. obiettivi
Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07
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AZIONI ED INTERVENTI DEL PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE NEL TRIENNIO 2005/2007 ATTIVITA’ PROGETTO INTERVENTO SERVIZIO
Descrizione Obiettivi azioni
TARGET E NORME
Soggetti/ Enti coinvolti
Risorse Profess.li
tempi Risorse finanziarie
Connessione con progr.ne Regionale di settore
ALLOGGIO SOCIALE per adulti in difficoltà
Realizzazione alloggio sociale per adulti in difficoltà nel territorio comunale di Osimo ove insiste maggiormente il bisogno di poter disporre di una struttura d’emergenza per adulti in difficoltà temporanea.
Persone in difficoltà temporanea L.R. 20/2002
Comune di Osimo A.S.S.O. s.r.l. Associazioni di Volontariato
Personale previsto dalla normativa vigente
Anno 2006
€ 64.000 (adeguamento strutturale) Oltre alla Gestione
Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07 L.R. n.20/02
PIANO PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI PER L’IMMIGRAZIONE
Interventi e servizi atti a sostenere l’integrazione degli immigrati - Sostegno linguistico nelle scuole - Intervento a sostegno delle locazioni - Centri di ascolto - Casa di Prima e seconda Accoglienza S. Palazia - percorsi di educazione interculturale (Loreto - Impronta) ……….
Minori ed adulti immigrati L.R. 2/98
Comuni dell’ Ambito Territoriale n. 13 Z.T. n.7 Ass.ni di volontariato, Caritas Diocesana Ancona –Osimo Scuole
Personale sociale ed educativo
Interventi e servizi in corso
L.R. n.9/03
PROGETTI SCOLASTICI DI PREVENZIONE Territorio comunale di LORETO
- Progetto scolastico integrato per lo svolgimento di attività socio educative pomeridiane di supporto alla programmazione scolastica per i minori in obbligo scolare (con Ist. Compr. Loreto) - “Mettiti alla prova” - “Integrazione scuola-territorio” - “Evidence Based-prevention” - “Cittadini in crescita”
Minori frequentanti le scuole del territorio L.R. 9/03
Comune di Loreto Istituzioni scolastiche Associazionismo
Personale sociale ed educativo
In corso B.P. 2005
L.R. 9/03 L.R. n.2/98 L.R..18/96 e succ. mod. ed integraz.
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AZIONI ED INTERVENTI DEL PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE NEL TRIENNIO 2005/2007 ATTIVITA’ PROGETTO INTERVENTO SERVIZIO
Descrizione Obiettivi azioni
TARGET E NORME
Soggetti/ Enti coinvolti
Risorse Profess.li
tempi Risorse finanziarie
Connessione con progr.ne Regionale di settore
PROGETTO FORMATIVO –INFORMATIVO per EDUCATRICI DEGLI ASILI NIDO (di Ambito)
Promozione di momenti formativi-informativi per agevolare la conoscenza, la formazione e la circolarità delle esperienze dei Nidi d’Infanzia dei Comuni dell’Ambito.
Personale educativo Asili nido Art.12 c.5 L.R. 9/2003
Comuni dell’Ambito Territoriale n. 13 Soggetti gestori
Personale sociale Educativo Formatori
Anno 2007
Da individuare nella programmazione L.R. 9/03
Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07
PROGETTO CON IL VOLONTARIATO AVIS di tutti i comuni
Iniziative diverse finalizzate a promuovere e sensibilizzare i ragazzi in età scolare sui temi della solidarietà e del volontariato
Ragazzi in età scolare L. 269
Comuni Avis del territorio Istituzioni Scolastiche
Coordinamento Ambito - staff
In corso , termine giugno 2006
€ 5.900
L.R. n.9/03 l.r.2/98
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………………..IN SINTESI… alcune progettazioni d’ interesse comune e prevalente
Anno 2006
1. Definizione regolamento e soglia accesso ISEE uniformi per tutti i Comuni (per un
servizio presente in tutti i comuni) 2. Garantire la continuità dello “Sportello Famiglia”(sostegno alla genitorialità)
3. Studio di fattibilità per gestione associata servizi sociali 4. Avvio percorso integrato (sociale e sanitario) finalizzato alla razionalizzazione ed
ottimizzazione delle 4 strutture semiresidenziali per disabili
- Pubblicazione GUIDA DEI SERVIZI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 - Ridefinizione servizio/funzione UPS – Implementazione “cartella sociale” - Conclusione Progetti con AVIS Territoriali - Realizzazione nido d’infanzia (Osimo) - Progetto “Balne…abile” – anno 2006 - Realizzazione Alloggio Sociale per Adulti in Difficoltà (Osimo) - Casa Alloggio Arcobaleno (Castelfidardo)
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……...…IL RIFLETTORE SU ……
CAMERANO: Da circa due anni si sta sperimentando, con successo, una metodologia di intervento atta a sostenere le associazioni di volontariato attive nel territorio comunale di Camerano nel perseguimento dei propri obiettivi statutari e nello svolgimento delle attività in coerenza con la programmazione zonale. Della “ Rete del Volontariato” fanno parte le seguenti Associazioni attive nel territorio di Camerano: Telefono Amico – AIDO, Ass.ne Free Woman, Ass.ne Liberato Zambia, AVIS, AVULSS, Caritas, Centro di Aggregazione femminile, Croce Gialla, Sportello “Entrata Libera” , Unitalsi, Centro Giovanile Missionario. Appena nata è invece la Consulta Giovanile , deliberata dal Consiglio Comunale con atto n.15 del 21 marzo 2005. La consulta, di cui fanno parte giovani dai 18 ai 35 anni, è un organo propositivo e di consulenza del Comune per le politiche giovanili e serve ad instaurare un filo diretto fra i giovani e le istituzioni con l’obbiettivo di dare voce ai giovani per favorirne la partecipazione alla vita sociale e culturale . Da segnalare inoltre che è da tempo presente ed attivo un “polo socio-sanitario” presso il quale afferiscono utenti dalle zone limitrofe; presso la Struttura residenziale dell’ Opera Pia Ceci ( Residenza Protetta e Casa di Riposo) operano la Pubblica Assistenza CROCE GIALLA ed i Servizi Sanitari Distrettuali della Z.T. 7 – Asur ( Consultorio Familiare, ambulatori specialistici …..).
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……...…IL RIFLETTORE SU ……
CASTELFIDARDO Da un anno circa l’Assessorato ai Servizi Sociali ha avviato un Progetto per favorire l’ Inserimento Lavorativo……dei diversamente abili ai sensi della L.68/99. La sperimentazione , di cui oggi si verifica la concretezza dei risultati , è partita nel novembre 2004. Il lavoro, svolto da un qualificato professionista,ha avvicinato il “mondo” degli studenti diversamente abili in procinto di concludere l’iter scolastico ed il “mondo” delle aziende tenute all’assunzione, ai sensi della L.68/99, di soggetti svantaggiati. Il Comune di Castelfidardo, vista la validità del progetto nonché i concreti e reali risultati prodotti dallo stesso, ha dato continuità al progetto investendo proprie risorse . Presenti e molto attive da anni diverse Associazioni di Volontariato nel territorio del Comune di Castelfidardo
- A.N.F.A.S.S. CONERO - A.I.D.O. - A.V.I.S. - A.V.U.L.S.S. - CROCE VERDE - CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO - GRUPPO “RAOUL FOLLERAU”
le quali perseguono fattivamente la propria missione in stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale.
185
……...…IL RIFLETTORE SU ……
LORETO Nel territorio comunale di Loreto si rileva una spiccata sensibilità e propensione nei confronti della prevenzione del disagio e la promozione dell’agio delle nuove generazioni, dai servizi per l’infanzia alla scuola secondaria superiore. I progetti, coprogettati con le Istituzioni Scolastiche, si propongono di offrire supporti educativi agli studenti, ai genitori e agli insegnanti tale da offrire uno strumento per agevolare le relazioni familiari e scuola – famiglia prevenendo quindi forme di disagio nascosto e limitando, per quanto possibile l’abbandono scolastico. Altrettanto qualificante è la sinergia con le Istituzioni Riunite Opere Laiche Lauretane e Pia Casa Hermes che gestisce da diversi anni con puntualità e competenza importanti e fondamentali servizi ed interventi sociali a favore di cittadini lauretani: Centro diurno "Alice" per portatori di handicap Centro sociale ricreativo per anziani Assistenza domiciliare Contributi economici Soggiorni estivi Aree ortive.
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……...…IL RIFLETTORE SU …
NUMANA Rilevante da sempre per l’impegno economico che ogni anno affronta per le esigenze di integrazione scolastica e linguistica dei minori immigrati integrandola con altre iniziative atte a ottimizzare l’offerta di servizi ed interventi ai minori ed alle famiglie immigrate. Consapevole dell’importanza della conoscenza della lingua italiana nel mondo dello studio e del lavoro, l’ Amministrazione comunale ha dotato la Biblioteca Comunale di una sezione di libri destinati allo studio della nostra lingua. Si tratta di grammatiche, dizionari, letture facilitate con audiocassetta o videocassetta che possono essere consultati in biblioteca o presi in prestito, gratuitamente. Inoltre presso la postazione internet si possono reperire informazioni su permessi di soggiorno, sanità, scuola, inviare e-mail, o leggere giornali stranieri. Per rendere noto questa importante opportunità, l’Assessorato ai Servizi sociali ha inviato a tutti gli stranieri del nostro Comune un opuscolo tradotto in ben 8 lingue, tra cui arabo e cinese. Importante è la collaborazione e l’impegno economico da parte della Amministrazione Comunale e dell’ Associazione Bagnini Riviera del Conero per la realizzazione del percorso agevolato per l’accesso alla spiaggia libera di Numana (anno 2004) e l’ingresso in acqua con l’utilizzo di apposite sedie (Job- anno 2005) per soggetti disabili; progetti promossi e realizzati nella programmazione dell’ Ambito Territoriale Sociale n.13.
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……...…IL RIFLETTORE SU……
OSIMO E’ il comune più popoloso, ha servizi ormai datati nel tempo;ha dovuto affinare l’offerta attivando tutta una serie di servizi integrativi e promuovendone di nuovi e maggiormente rispondenti alle esigenze dei cittadini . Il BONUS SOCIO-ECONOMICO, attivato nel 2001,quale misura economica di sostegno intesa non come una forma di monetizzazione di un diritto esigibile, ma quale integrazione- seppure minima- agli sforzi di natura economica che una famiglia deve sostenere quando si prende cura, in casa, di un familiare non autosufficiente(in ADI) . Migliorare i servizi, ampliarli e migliorare la qualità della vita delle famiglie osimane è stato l’obiettivo che si è prefissata l’Amministrazione Comunale. Con la collaborazione della Casa di Riposo “P. B. Bambozzi” è stato attivato un nuovo servizio, “Posti letto di sollievo” a favore di coloro che vengono dimessi dall’ospedale, ma hanno ancora necessità di assistenza socio sanitaria o per coloro che per particolari necessità non possono essere assistiti presso le proprie famiglie. Il 2 settembre 2004 ha visto la luce una società - A.S.S.O. s.r.l. unipersonale a capitale interamente pubblico – Comune di Osimo - (Azienda Servizi Sociali Osimo), nuova forma societaria per la gestione dei servizi Sociali, quale opportunità per migliorare le performance dei Servizi Sociali e nel contempo sperimentare una preziosa occasione per ridisegnare in modo radicale il modello di governo del sistema dei servizi pubblici territoriali. Costante è stato ed è lo sforzo per dare concretezza alle richieste dei giovani. La Pubblica Amministrazione ha posto particolare attenzione alle esigenze dei giovani promuovendo iniziative come il Forum Giovanile, il palazzo ex Macelli, il progetto Doceo, il Cantiere dei Talenti e il centro musicale De Andrè; tutte con lo scopo di offrire spazi, certezze e occasioni di crescita per i giovani.
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……...…IL RIFLETTORE SU ……
OFFAGNA Il Comune di Offagna da diversi anni si è positivamente caratterizzato per l’avvio e per la realizzazione di un centro d’aggregazione giovanile (CAG), “C’entro anch’io”, nato nel 1999 ai sensi della L.R. 46/95. Ad Offagna, prima della nascita di tale Centro, c’erano soltanto “gruppi informali” come sale giochi e bar, spesso considerati dagli stessi giovani “luoghi di apatia”. Il problema delle “cattive amicizie” è stato avvertito in modo preoccupante non solo dai genitori dei ragazzi,ma anche dagli stessi ragazzi che hanno sollecitato ad Offagna “un qualcosa in più che non il semplice bar come luogo di ritrovo”. Il Centro Giovanile “C’entro anch’io” è divenuto così un punto di riferimento insostituibile per i giovani che hanno la necessità di esprimersi, da protagonisti, in uno spazio diverso dalla famiglia e dalla scuola, di svolgere attività espressive e creative attraverso l’approccio a tecniche e modalità significative (teatro, musica, multimedialità…), di trovare stimoli formativi; è un luogo di aggregazione dove è possibile autogestire le proprie attività, trovando però un sostegno in un animatore-educatore sempre disponibile. Inoltre con il Centro di Aggregazione Giovanile “C’entro anch’io” si vuole perseguire un metodo di intervento integrato, con il coinvolgimento cioè di tutti gli enti, ciascuno con le proprie competenze, eliminando la possibilità di fenomeni di devianza (tossicodipendenza, alcolismo) e offrendo a contempo uno strumento per favorire la socializzazione.
189
…...…IL RIFLETTORE SU ……
SIROLO Benché il Comune di Sirolo ricada su un territorio con una vocazione prettamente orientata alle attività legate al turismo, degno di nota è l’impegno dell’ Ente Locale di promuovere il coinvolgimento attivo dei soggetti del privato sociale; Si fa particolare riferimento alla collaborazione con la pubblica assistenza “Croce Azzurra”.di Sirolo per la realizzazione di significativi interventi ed attività in ambito sociale Ciò ha inciso ed incide positivamente nell’importante mondo dei servizi Sociali cercando di dare sostanza a nuove idee. E’ infatti in progettazione una collaborazione per l’attivazione del telesoccorso Il servizio è rivolto ad anziani ed adulti che vivono condizioni di isolamento con particolare riguardo a:
• persone a rischio sanitario; • persone che vivono sole o in coppie isolate; • persone che, dimesse da strutture socio-sanitarie, chiedono di essere assistite al proprio domicilio.
Obiettivi L’obbiettivo sarà quello di garantire un pronto intervento nel caso di malori improvvisi, cadute accidentali, incidenti domestici ecc.
190
IL PIANO DI COMUNICAZIONE IN SINTESI
DEL PIANO DI ZONA DI SVILUPPO SOCIALE DEI COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE XIII
191
Cos’è un PIANO DI COMUNICAZIONE Il piano di comunicazione è uno strumento che serve a programmare le azioni di comunicazione di un’organizzazione in un certo arco temporale. Il piano di comunicazione aiuta il governo della comunicazione nel senso che ne consente la finalizzazione (perché si comunica) , ne individua gli attori (chi comunica e a quali destinatari) , ne indica i prodotti (il cosa si dovrebbe realizzare) , con quali strumenti e con quali risorse. Il piano di comunicazione è uno strumento che aiuta a rendere più trasparente e accessibile agli occhi dei cittadini l’attività della Pubblica Amministrazione Un piano di comunicazione è uno strumento per legare insieme gli attori, i messaggi, i prodotti, i canali e i media utilizzati in una logica di efficienza ed efficacia L’Ambito Territoriale Sociale n.13 intende misurarsi, nella programmazione di zona, con uno strumento come un piano di comunicazione
con l’Obiettivo principale di RENDERE VISIBILE L’INVISIBILE attraverso STRUMENTI .SCRITTI
Comunicati stampa su
Diffusione del Piano di Zona per lo Sviluppo Sociale dell’ Ambito Territoriale Sociale n. 13
Diffusione della Guida dei Servizi dell’Ambito Territoriale Sociale n. 13
Ideazione, creazione e diffusione di una newsletter per veicolare l’attività programmatoria politica—- amministrativa- e tecnica dell’Ambito Territoriale Sociale n.13
STRUMENTI PARLATI
Conferenze stampa Eventi in –formativi rivolti sia agli addetti ai lavori ( Sociale – Sanità – Istituzioni scolastiche – Terzo settore) sia alla
cittadinanza Promotion radiofonica sulle emittenti locali
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STRUMENTI AD IMMAGINI
Lay-out, ovvero la veste grafica che accompagnerà ogni documento, ogni elaborato e ogni messaggio in generale diffuso dalla segreteria dell’ambito
Affissioni di manifesti volti a far conoscere le attività e le iniziative specifiche promosse NUOVI .MEDIA
Ristrutturazione e maggiore e migliore utilizzo del sito web dell’ ATS 13
Realizzazione di cd-rom multimediale aventi lo scopo didattico e formativo, ma anche una finalità di mera informazione sui servizi e sulle modalità d’accesso (es. distribuzione della Guida dei Servizi dell’ Ambito su cd rom)
Utilizzo di Media (radio, Tv…) per la realizzazione di azioni informative maggiormente efficaci Il piano di comunicazione dell’ambito territoriale sociale n°13 è stato realizzato dai Volontari del Servizio Civile Nazionale 2005-2006, in servizio alla Croce Verde O.N.L.U.S. di Castelfidardo (Progetto Comunicazione e Front-Office). Dott.ssa Alice Clavelli (laureata in Scienze della Comunicazione) Dott. Lorenzo Donzelli (laureato in Scienze della Comunicazione) Elena Quagliardi (laureanda in Scienze della Comunicazione).
193
Nel paragrafo seguente vengono evidenziati alcuni importanti riferimenti finanziari riguardanti le Entrate e le Uscite del Sociale. Tab. 1 - FONDO UNICO REGIONALE PER LE POLITICHE SOCIALI
ANNO 2003 ANNO 2004 ANNO 2005 CAMERANO 95.664,74 95.664,74 71.703,68
CASTELFIDARDO 227.115,58 227.115,58 170.230,16 LORETO 155.672,55 155.672,55 116.681,40 NUMANA 49.762,58 49.762,58 37.298,59
OFFAGNA 28.366,27 28.366,27 21.261,40 OSIMO 439.701,90 439.701,90 329.570,18
SIROLO 52.416,01 52.416,01 39.287,42 TotaleAmbito 1.048.699,63 1.048.699,63 786.032,83
0,00
200.000,00
400.000,00
600.000,00
800.000,00
1.000.000,00
1.200.000,00
ANNO 2003 ANNO 2004 ANNO 2005
Totale Ambito
195
Tab. 2 – FONDO REGIONALE PER LA FAMIGLIA - L.R. n. 30/98
ANNO 2004 ANNO 2005CAMERANO 5.869,99 3.829,19
CASTELFIDARDO 14.849,65 9.686,94LORETO 9.571,87 6.244,06NUMANA 4.004,28 2.612,13
OFFAGNA 2.276,81 1.485,24OSIMO 27.121,24 17.692,11
SIROLO 4.175,33 2.723,71Totale Ambito 67.869,16 44.273,38
0,00
10.000,00
20.000,00
30.000,00
40.000,00
50.000,00
60.000,00
70.000,00
ANNO 2004 ANNO 2005
Totale Ambito
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Tab. 3 – FONDO REGIONALE PER L’IMMIGRAZIONE - L.R. n.2/98
ANNO 2003 ANNO 2004 ANNO 2005 CAMERANO 1.119,10 969,83 884,16
CASTELFIDARDO 2.667,57 3.443,83 3.355,71 LORETO 2.225,20 1.746,75 1.780,04 NUMANA 1.931,86 1.418,69 1.298,90
OFFAGNA 209,01 252,39 OSIMO 8.315,50 7.184,52 6.156,79
SIROLO 531,26 579,71 Totale Ambito 16.468,24 15.294,88 14.307,7
13.000,00
13.500,00
14.000,00
14.500,00
15.000,00
15.500,00
16.000,00
16.500,00
ANNO 2003 ANNO 2004 ANNO 2005
Totale Ambito
197
Tab. 4 – FONDO REGIONALE PER PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DEI SERVIZI PER L’INFANZIA, ADOLESCENZA E DI SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA (ex L.R. 9/03, art. 3, comma 1, lettera a) – ANNO 2004/2005
ANNO 2004/2005 CAMERANO 14.520,00
CASTELFIDARDO 37.657,24LORETO 25.109,28NUMANA 7.330,22
OFFAGNA 3.766,39OSIMO 65.513,41
SIROLO 7.374,74Totali Ambito 161.271,28
Tab. 5 - SPESA SOCIALE dei COMUNI DELL’ Ambito Territoriale n. 13 al netto dei trasferimenti – anno 2003 GRUPPI DI SERVIZI MULTI
UTENZA ANZIANI DIPENDENZE DISABILI DISAGIO
ADULTI FAMIGLIAE MINORI
IMMIGRATI TOTALE
Servizi di PROMOZIONE SOCIALE
65.254 260.235 11.615 569.852 25.945 224.117 103.988 1.261.006
Servizi di SUPPORTO
191.327 5.300 196.627
Servizi DOMICILIARI
201.863 225.718 20.770 162.951 17.500 628.802
Servizi GENERALI
454.144 454.144
Servizi RESIDENZIALI
856.082 51.598 5.500 913.180
Servizi SEMIRESIDENZIALI 96.673 537.249 49.054 1.613.113 2.296.089
TRASFERIMENTI
394.164 5.392 221.611 94.750 591.300 50.163 1.357.380
Totale 519.398 1.809.017 17.007 1.824.355 190.519 2.596.781 177.151 7.107.228 Fonte: SISTAR Regione Marche – Dati provvisori indagine ISTAT
198
Tab. 6 - COMUNI DELL’ Ambito Territoriale n. 13 - COMPARTECIPAZIONE UTENTI ANNO 2003
GRUPPI DI SERVIZI MULTI
UTENZA ANZIANI DIPENDENZE DISABILI DISAGIO
ADULTI FAMIGLIA E MINORI
IMMIGRATI TOTALE
Servizi di PROMOZIONE SOCIALE
65.355 3.020 62.902 1.960 133.237
Servizi di SUPPORTO
Servizi DOMICILIARI
15.058 690 188 15.936
Servizi GENERALI
Servizi RESIDENZIALI
608.413 25.037 633.450
Servizi SEMIRESIDENZIALI
4.000 32.974 411.438 448.512
TRASFERIMENTI
Totale 692.826 61.721 188 474.340 1960 1.231.135 Fonte: SISTAR Regione Marche – Dati provvisori indagine ISTAT
199
Tab. 7 - RENDICONTAZIONE SPESA SOCIALE DEI COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE 13 – ANNO 2001
Fonte: SISTAR Regione Marche – Dati provvisori indagine ISTAT
Fondi regionali
COMUNE
Totale di cui FU di cui altri fondi
Fondi statali
Fondi altri enti
Bilancio
comunale
Partecipazione
utenti
Totale
Entrate Totale Uscite
CAMERANO
223.400
100.385
123.015
41.713
6.712
193.256 228.439
693.519 693.519
CASTELFIDARDO
476.703
238.323
238.380
101.746
12.950
- 1.269.516
1.860.914 1.747.919
LORETO
325.325
116.515
208.810
18.387
6.714
673.833 64.557
1.088.816 929.230
NUMANA
87.143
52.218
34.925
14.683
-
- 101.367
203.194 552.014
OFFAGNA
34.873
29.766
5.107
3.265
-
6.798 3.267
48.202 48.202
OSIMO
775.207
461.400
313.807
111.707
6.575
902.072 102.732
1.898.293 1.899.676
SIROLO
78.046
51.237
26.809
10.182
3.288
123.345 61.051
275.911 275.911
Totale ATS 13
2.000.697
1.049.845
950.852
301.682
36.238
1.899.303
1.830.928
6.068.849
6.146.472
200
Tab. 8 - Quadro riepilogativo SPESE ED ENTRATE DEI COMUNI dell’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE 13 – ANNO 2003
SPESA PER AREA ORGANIZZATIVA S_PromSoc 1.803.174 S_ServDom 459.991 S_ServSRes 1.098.528 S_ServRes 946.957 S_ServResEmergenza 150.889 Totale 4.459.539 SPESA PER AREA DI UTENZA S_Fam_IAG 2.314.513 S_Fam 424.943 S_IAG 1.889.570 di cui trasp e mensa scolastica 1.068.510 S_Disab 707.253 S_Adulti 157.359 S_SalMent 64.283 S_DisAd 65.636 S_Dipend 27.440 S_Anz 1.092.204 S_Imm 81.171 S_Altri 107.039 Totale 4.459.539 Spesa sociale per area 4.459.539 Spesa Personale 511.190 Totale SPESE 4.970.729 ENTRATE Fondi Regionali 1.600.797 Fondo Unico 1.006.867 Altri fondi regionali 593.930 Stato 28.451 Altri Enti 103.291 Altri Enti Pubblici - Altri Enti Privati 103.291 Comune 2.051.190 Utenti 1.187.000 Altre entrate - Totale ENTRATE 4.970.729
Totale spesa DEI COMUNI DELL’AMBITO 13 59.953.448 PopRes 73.169 ab.
Fonte: SISTAR Regione Marche – Dati provvisori indagine ISTAT
201
Tab. 9 – L.R. 18/96 – RIPARTIZIONE FONDO REGIONALE – ANNO 2003 AMBITO XIII – piani singoli
INTERVENTI CAMERANO CASTEL-FIDARDO LORETO NUMANA OFFAGNA OSIMO SIROLO TOTALE
Assistenza domiciliare 4.401,65 533,91 9.053,93 632,40 3.989,68 433,82 19.045,39 Assistenza educativa 1.032,38 4.081,57 9.076,08 592,65 5.838,61 20.621,28 Centri Sociali e di Aggregazione 0,00 Trasporto 1.231,68 15.921,66 6.926,77 909,88 12.006,70 36.996,68 Trasporto Scuola Infanzia 0,00 Trasporto Scuola Superiore 771,20 1.632,00 2.403,20 CSE Personale 71.407,44 45.853,20 51.632,82 168.893,46 CSE Gestione e Attrezzature 1.201,42 2.529,98 1.047,50 4.778,90 Asilo Nido 0,00 Scuola Materna Comunale 0,00 Scuola dell'Obbligo 860,32 12.611,64 5.739,41 634,52 1.481,62 24.538,92 2.229,51 48.095,93 Scuola Superiore 13.495,68 24.499,20 10.497,60 14.071,09 62.563,57 Stage Formativo 285,40 285,40 Tirocinio presso Ente Privato 7.663,20 10.961,06 4.120,00 22.744,26 Tirocinio presso Ente Pubblico 5.819,50 11.381,50 19.370,67 10.609,00 47.180,67 Borsa Lavoro presso Enti Privati 329,60 1.478,40 2.472,00 4.280,00 Borsa Lavoro presso Enti Pubblici 772,50 1.549,38 7.725,00 10.046,88 Interpretariato per Non Udenti 0,00 Accompagno per Non Vedenti 0,00 TOTALE 28.714,51 151.218,92 120.008,70 5.204,58 2.074,26 138.051,32 2.663,33 447.935,61 ACCONTO 17.228,70 90.731,35 72.005,22 3.122,75 1.244,56 82.830,79 1.598,00 268.761,37 SALDO 11.485,80 60.487,57 48.003,48 2.081,83 829,71 55.220,53 1.065,33 179.174,25
Fonte: Osservatorio Regionale della Disabilità
202
Tab. 10 – L.R. 18/96 – RIPARTIZIONE FONDO REGIONALE AMBITO XIII – OSIMO – piani singoli – ANNO 2004
ENTE CAMERANO CASTELFIDARDO LORETO NUMANA OFFAGNA OSIMO SIROLO Totale
Assistenza domiciliare 2.403,01 719,86 9.527,15 522,73 566,22 3.522,83 212,93 17.474,73 Assistenza educativa 761,10 2.764,40 9.735,64 274,95 566,22 12.663,45 26.765,76 Centro sociale e di aggregaz. Trasporto 108,64 6.291,89 6.944,28 631,97 13.976,78 Trasporto - contributo alla famiglia 1.144,16 133,21 22,19 2.501,91 3.801,47 Trasporto obbligo, formazione, università 172,51 9.358,65 9.531,16 Trasporto obbligo, form., univ. - contr. fam. 813,22 813,22 Trasporto scuola superiore 40% 2.006,47 2.006,47 Trasporto scuola superiore - contr. fam. 40% Specifiche esigenze 330,99 409,98 136,66 53,24 233,29 44,37 1.208,53 CSE: gestione e attrezzature 1.064,89 1.064,89 887,40 3.017,18 CSE: personale 50% 79.684,08 47.777,43 56.220,90 183.682,41 Asilo nido Scuola materna comunale Scuola dell'obbligo 4.154,31 10.013,50 4.642,23 1.486,88 1.415,55 31.397,00 1.896,78 55.006,25 Scuola superiore 40% 12.473,14 22.617,60 12.960,00 16.982,78 65.033,52 Stage formativo 36,34 891,31 927,65 Attrezzature lavoro autonomo Attrezzature lavoro presso terzi Borse socio-ass. Ente privato 80% 7.910,40 11.206,40 988,80 20.105,60 Borse socio-ass. Ente pubblico 60% 5.253,00 4.944,00 21.506,40 1.483,20 33.186,60 Borse pre-lav. Ente privato 80% Borse pre-lav. Ente pubblico 60% 5.562,00 5.562,00 Tirocinio Ente privato 80% 5.784,56 5.784,56 Tirocinio Ente pubblico 60% 15.478,14 15.478,14 Accompagno non vedenti Interpretariato non udenti Idonei mezzi 1.730,44 1.180,25 2.910,69 Ausili auto 926,59 186,46 1.113,05 Automatismi di guida 515,52 515,52 Ausili tecnici 215,57 598,02 102,73 158,23 1.074,55 TOTALE 25.656,70 142.078,47 128.854,06 5.566,69 2.547,99 162.117,85 2.154,08 468.975,84 Fonte: Osservatorio Regionale della Disabilità
203
CONCLUSIONE Con il Piano di Zona 2005/2007 i Comuni dell’ Ambito hanno svolto un ruolo fondamentale nell’attuazione del sistema integrato di interventi e servizi alla persona, concertando la propria programmazione, dialogando con l'Azienda Sanitaria in una logica di fattiva integrazione operativa , facendosi i promotori verso tutti gli altri attori locali, pubblici e del privato sociale. Attraverso lo strumento dell'accordo di programma, i Comuni possono proporsi come un nuovo soggetto istituzionale, chiamato a realizzare nel proprio ambito territoriale, quel sistema integrato di interventi e di servizi sociali che la legge 328/00 richiama fin dal proprio titolo. La sfida che adesso attende i Comuni è il passaggio dalla programmazione integrata allo stesso livello di ambito, ad un governo delle politiche e dei servizi sociali (e sociosanitari) sempre più integrato a livello di ambito zonale, nelle altre sue dimensioni, normative, gestionali, organizzative, ecc.. Ed è una sfida decisiva per il futuro non tanto della legge 328/00 quanto del sistema dei servizi sociali e della sua capacità di risposta qualificata alle esigenze e alle attese dei cittadini, che dipendono ovviamente anche dal livello di integrazione con i servizi sanitari.
204
PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE DEI COMUNI dell’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 2005/2007 _______________________________________________________________________________________________________________ Elaborazione UFFICIO DI COORDINAMENTO AMBITO TERRITORIALE SOCIALE XIII - Comune di Osimo capofila Dott.ssa Alessandra CANTORI Coordinatore Sig.a Stefania SAMPAOLO Funzionario esperto Sig.a Michela PALAZZINI Operatore Sociale Sig.a Paola GUASCO Collaboratore Amministrativo Ass.Soc. Simona CUPIDO Borsista FSE Per la parte relativa al Contesto Socio-demografico del Profilo di Comunità Dott.ssa Daniela SIMONETTI Collaboratore dic.’04/luglio 05 Dott. Giuseppe DONATO Collaboratore dic.’04/luglio 05 Per Il piano di comunicazione Dott.ssa Alice Clavelli (laureata in Scienze della Comunicazione) Dott. Lorenzo Donzelli (laureato in Scienze della Comunicazione) Elena Quagliardi (laureanda in Scienze della Comunicazione). Volontari del Servizio Civile Nazionale 2005-2006, in servizio alla Croce Verde O.N.L.U.S. di Castelfidardo (Progetto Comunicazione e Front-Office).