PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO - Mossa · PSC 3 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO (2.1.1) Il...
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PIANO DI SICUREZZA
E COORDINAMENTO
MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLA VIABILITA’
NELL’AMBITO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI MOSSA
UBICATO NELLA COMUNITA’ MONTANA
Committente COMUNE DI MOSSA
Coordinatore per la progettazione Geom. ERIKA GERMANI
Coordinatore per l’esecuzione Geom. ERIKA GERMANI
0 25/07/2018 PRIMA EMISSIONE CSP
REV DATA DESCRIZIONE REVISIONE REDAZIONE Firma
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Sommario
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO .................................................................................................... 3 IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’OPERA ........................................................................................... 3 IDENTIFICAZIONE DELLE IMPRESE ESECUTRICI E DEI LAVORATORI AUTONOMI ...................................... 8 ORGANIGRAMMA DEL CANTIERE .................................................................................................................. 10 INDIVIDUAZIONE ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALL’AREA DI CANTIERE ....................... 11 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE ................................................................................................................. 15 PLANIMETRIA DEL CANTIERE ......................................................................................................................... 19 ANALISI DEI PERICOLI E VALUTAZIONE DEL RISCHIO ................................................................................. 30
Lavorazioni ..................................................................................................................................................... 30 Determinazione delle fasi e delle sotto-fasi .................................................................................................. 30 Entità del cantiere .......................................................................................................................................... 30 Individuazione dei Pericoli ............................................................................................................................. 31 Valutazione del rischio ................................................................................................................................... 32 Valutazione degli ambiti di rischio ................................................................................................................. 32 Valutazione dei livelli di rischio ...................................................................................................................... 32
RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI ............................................................................................... 37 ALLESTIMENTO CANTIERE .......................................................................................................................... 37 DEMOLIZIONI, SCAVI E SOTTOFONDI ........................................................................................................ 40 FOGNATURA, POSA POZZETTI E TUBAZIONI, RIMESSA IN QUOTA DI CHIUSINI, CADITOIE, ECC. ...... 42 REALIZZAZIONE PAVIMENTAZIONE STRADALE IN CONGLOMERATO BITUMINOSO ............................ 45 REALIZZAZIONE DI SEGNALETICA STRADALE .......................................................................................... 48
INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI ........................................................................................................... 51 CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI ................................................................................................................. 51 PROCEDURE COMPLEMENTARI O DI DETTAGLIO DA ESPLICITARE NEL POS .......................................... 53 MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL’USO COMUNE DI APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE,
INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA ........................................................... 54 MODALITA’ ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE E DEL COORDINAMENTO ..................................... 57
Coordinamento delle imprese presenti in cantiere ....................................................................................... 57 Riunione preliminare all’inizio dei lavori......................................................................................................... 57 Riunioni periodiche durante l’effettuazione dell’attività ................................................................................. 57 Riunione di coordinamento ........................................................................................................................... 57 Sopralluoghi in cantiere ................................................................................................................................. 58 Informazione e formazione ............................................................................................................................ 58
DISPOSIZIONI PER LA CONSULTAZIONE DEGLI RLS ................................................................................... 59 ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI
LAVORATORI ..................................................................................................................................................... 59 Pronto soccorso: ........................................................................................................................................... 59 Emergenze ed evacuazione: ......................................................................................................................... 59
Numeri telefonici di Emergenza ........................................................................................................................ 61 STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA ............................................................................................................. 62 Elenco allegati obbligatori ................................................................................................................................. 65 QUADRO RIEPILOGATIVO INERENTE GLI OBBLIGHI DI TRASMISSIONE .................................................... 66
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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
(2.1.1)
Il PSC è specifico per ogni singolo cantiere temporaneo o mobile e di concreta fattibilità, conforme alle prescrizioni
dell’art.15 del d.lgs. n. 81/2008, le cui scelte progettuali ed organizzative sono effettuate in fase di progettazione dal
progettista dell’opera in collaborazione con il CSP.
IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’OPERA
(2.1.2)
Viene di seguito riportata un’analisi di massima dell’intervento da realizzare. È il primo approccio del
coordinatore che consente di comprendere le finalità generali del progetto. Con una attenta valutazione
degli elaborati grafici e del computo metrico-estimativo e/o offerte, si è in grado di prevedere a grandi linee
quali saranno le principali lavorazioni, i tempi di esecuzione, le macchine da impiegare e le condizioni di
maggiore rischio.
Indirizzo del cantiere
(a.1)
VIA BLANCHIS, VIA TARABOCCHIA E VIA SABIS
DEL COMUNE DI MOSSA (GO)
Descrizione del
contesto in cui è
collocata l’area di
cantiere
(a.2)
Inquadramento territoriale:
L’intervento in oggetto è ubicato nel Comune di Mossa e coinvolge le seguenti Vie: Via
BLANCHIS, VIA TARABOCCHIA E VIA SABIS.
Il cantiere si snoda per la maggior parte lungo la strada statale SS 409, pertanto sono
presente i rischi connessi alla circolazione veicolare.
Estratto dalla CTRN
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Foto aerea del contesto ambientale in cui è collocata l'opera (fonte Google Maps)
Caratterizzazione geotecnica:
Si tratta di un terreno già adibito a viabilità. Le caratteristiche idrogeologiche del terreno sono
certamente di scarsa rilevanza per l’esecuzione dei lavori previsti, in quanto:
− non sono previsti scavi di profondità interferenti con la falda d’acqua;
− non sono presenti altri condizionamenti ambientali riconducibili alla natura del sito sul quale
verranno realizzati i lavori
Contestualizzazione dell’intervento:
Con i lavori proposti si intende provvedere ad una riqualificazione della viabilità di tale
direttrice al fine di garantire una maggiore sicurezza agli utenti deboli della strada in alcuni
tratti non serviti da marciapiedi e/o tracciati pedonali.
Con l’intervento in progetto si intende dar corso ad un collegamento pedonale, senza
soluzione di continuità e quindi completamente in sicurezza, tra il centro del paese e i tracciati
ciclo-pedonali realizzati dalla ex Provincia di Gorizia a partire dalla via Fornaci.
Descrizione sintetica
dell’opera con
particolare riferimento
alle scelte progettuali,
architettoniche,
strutturali e
tecnologiche
(a.3)
Gli interventi pertanto sono finalizzati a garantire adeguata protezione agli utenti deboli della
strada mediante la realizzazione di marciapiedi e attraversamento pedonale nel rispetto della
normativa sul superamento delle barriere architettoniche, nonché adeguamento di marciapiedi
esistenti alla citata normativa; inoltre tali interventi, unitamente al miglioramento della viabilità,
migliorano le infrastrutture a rete esistenti, prevedendo in particolare il rifacimento di alcuni
tratti di fognature esistenti, nonché la raccolta delle acque meteoriche provenienti dalle sedi
stradali
L’intervento sostanzialmente viene a definire un tratto di viabilità sprovvisto di marciapiede e/o
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In riferimento alla
descrizione
dell’intervento riportato
nell’offerta,
relativamente alle
scelte progettuali,
architettoniche,
strutturali e
tecnologiche degli
interventi medesimi si
riporta quanto segue:
di passaggi pedonali e per disabili, con rifacimento di alcune tratte esistenti per la loro messa
a norma secondo le previsioni legislative attuali.
Con l’intervento in oggetto s’intende realizzare:
VIA BLANCHIS
- un tratto di marciapiede di collegamento tra la fine di quello esistente sul lato destro della
via Blanchis per circa 300 metri, compresa la posa in opera di caditoie stradali per la
raccolta delle acque meteoriche provenienti dalla sede stradale e convogliamento con
nuova tubazione di fognatura nella canalizzazione di scarico esistente;
- attraversamento pedonale completo di segnaletica luminosa dedicata, in prossimità del
punto in cui la sezione libera di passaggio per i pedoni sul lato destro della via Blanchis
assume una dimensione incompatibile con le prescrizioni legislative in materia,
obbligando la traslazione del marciapiede sul lato sinistro;
- tratto di banchina pavimentata di collegamento tra l’area dell’attraversamento pedonale
succitato e la zona più a nord (verso la trattoria Blanch) sul lato sinistro della via Blanchis;
- messa in sicurezza zona stradale di attraversamento pedonale con posa in opera di
tubazione in cls. per acque bianche;
- formazione di scivoli per disabili su marciapiede esistente in prossimità del civico 35 di via
Blanchis; .
- ripristino di asfaltatura deteriorata sulla via Blanchis compresa fresatura.
VIA SABIS
- sostituzione dei punti luce esistenti della rete comunale di illuminazione pubblica con
nuovi corpi illuminanti a tecnologia LED in via Sabis, compresi i collegamenti al quadro
generale di fornitura;
VIA TARABOCCHIA
- ripristino di asfaltatura deteriorata sulla via Tarabocchia, compresa fresatura.
Foto 1 – inizio del cantiere su via Blanchis
Foto 2 – marciapiede da realizzare
Foto 3 – incrocio con Via Sablis
Foto 4 – illuminazione da sostituire
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Foto 5 – incrocio con Via Tarabocchia
Foto 6 – nuovo attraversamento pedonale
Foto 7 – banchina da pavimentare
Foto 8 – banchina da pavimentare
Foto 9 – Fine cantiere su via Blanchis
Foto 10 – Via Tarabocchia
Foto 11 – Via Tarabocchia
Foto 12 – Via Tarabocchia
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Foto 13 – Via Tarabocchia
Individuazione dei soggetti
con compiti di sicurezza
(b)
Committente
cognome e nome:
cod.fisc.:
indirizzo:
tel.:
mail.:
pec:
COMUNE DI MOSSA
00123410318
VIA XXIV MAGGIO, 59
34070 – MOSSA (GO)
0481.80009
Responsabile dei lavori
(se nominato):
cognome e nome:
indirizzo:
cod.fisc.:
tel.:
mail.:
FERESIN geom. ROBERTO
UFFICIO TECNICO
C/O COMUNEDI MOSSA
VIA XXIV MAGGIO, 59
34070 – MOSSA (GO)
FRS RRT 54P11E098K
0481.880169
Coordinatore per la
progettazione:
cognome e nome:
indirizzo:
cod.fisc.:
tel.:
mail.:
PEC:
GERMANI geom.ERIKA
Via Roma, 73
34070 San Pier d’Isonzo (GO)
GRM RKE 74S57 E098F
339.7619349
Coordinatore per l’esecuzione:
cognome e nome:
indirizzo:
cod.fisc.:
tel.:
mail.:
PEC:
GERMANI geom. ERIKA
Via Roma, 73
34070 San Pier d’Isonzo (GO)
GRM RKE 74S57 E098F
339.7619349
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IDENTIFICAZIONE DELLE IMPRESE ESECUTRICI
E DEI LAVORATORI AUTONOMI
(2.1.2 b)
(Aggiornamento da effettuarsi nella fase esecutiva a cura del CSE quando in possesso dei dati)
IMPRESA AFFIDATARIA N.: A1
Dati identificativi Attività svolta in cantiere dal
soggetto
Soggetti incaricati per
l’assolvimento dei compiti ex art.
97 in caso di subappalto
Nominativo:
indirizzo:
cod.fisc.:
p.iva:
nominativo datore di lavoro:
Nominativo:
Mansione:
Nominativo:
Mansione:
IMPRESA AFFIDATARIA ed ESECUTRICE N.: AE1
Dati identificativi Attività svolta in cantiere dal
soggetto
Soggetti incaricati per
l’assolvimento dei compiti ex art.
97 in caso di subappalto
Nominativo:
indirizzo:
cod.fisc.:
p.iva:
nominativo datore di lavoro:
Nominativo:
Mansione:
Nominativo:
Mansione:
IMPRESA AFFIDATARIA ed ESECUTRICE N.: AE2
Dati identificativi Attività svolta in cantiere dal
soggetto
Soggetti incaricati per
l’assolvimento dei compiti ex art.
97 in caso di subappalto
Nominativo:
indirizzo:
cod.fisc.:
p.iva:
nominativo datore di lavoro:
Nominativo:
Mansione:
Nominativo:
Mansione:
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IMPRESA ESECUTRICE SUBAPPALTATRICE N.: E1
Dati identificativi Attività svolta in cantiere dal
soggetto
Nominativo:
indirizzo:
cod.fisc.:
p.iva:
nominativo datore di lavoro:
Affidataria di riferimento :
LAVORATORE AUTONOMO N.: AU1
Dati identificativi Attività svolta in cantiere dal
soggetto
Nominativo:
indirizzo:
cod.fisc.:
p.iva:
Eventuale impresa riferimento se
subaffidatario:
LAVORATORE AUTONOMO N.: AU2
Dati identificativi Attività svolta in cantiere dal
soggetto
Nominativo:
indirizzo:
cod.fisc.:
p.iva:
Eventuale impresa riferimento se
subaffidatario:
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ORGANIGRAMMA DEL CANTIERE
COMMITTENTE
COMUNE DI MOSSA
CSP+CSE
GERMANI GEOM. ERIKA
RdL (eventuale)
FERESIN GEOM. ROBERTO
(RUP)
IMPRESA Affidataria-Esecutrice
Incaricati gestione art.97
IMPRESA Esecutrice
Incaricati gestione art.97
IMPRESA Esecutrice
Incaricati gestione art.97
IMPRESA Esecutrice
Incaricati gestione art.97
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INDIVIDUAZIONE ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALL’AREA DI CANTIERE
(2.1.2 d.2; 2.2.1; 2.2.4)
(Nella presente tabella andranno analizzati tutti gli elementi dei sottotitoli, ma sviluppati solo quelli pertinenti al cantiere)
CARATTERISTICHE DELL’AREA DI CANTIERE DALL’ESTERNO VERSO IL CANTIERE E VICEVERSA
CARATTERISTICHE DELL’AREA DI
CANTIERE
SCELTE PROGETTUALI ED
ORGANIZZATIVE
PROCEDURE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE TAVOLE E DISEGNI TECNICI
ESPLICATIVI
MISURE DI COORDINAMENTO
DALL’ESTERNO VERSO IL CANTIERE
E VICEVERSA
FALDE
FOSSATI Via Blanchis: circa a metà del nuovo
marciapiede da realizzare; in
corrispondenza dell’attraversamento
della sede stradale per posizionamento
nuovo pozzettone, sul lato sinistro della
strada - Delimitazione con barriere
sicurezza.
Si devono posizionare le barriere lungo
la tratta interessata dai lavori
Le barriere mobili saranno posizionate
al margine della carreggiata stradale
ALBERI
ALVEI FLUVIALI
BANCHINE PORTUALI
RISCHIO DI ANNEGAMENTO
MANUFATTI INTERFERNTI O SUI
QUALI INTERVENIRE
INFRASTRUTTURE:
STRADE
FERROVIE
IDROVIE
AEROPORTI
Vedi viabilità
LAVORI STRADALI E AUTOSTRADALI
AL FINE DI GARANTIRE LA SICUREZZA
E SALUTE NEI CONFRONTI DEI RISCHI
DERIVANTI DAL TRAFFICO
CIRCOSTANTE
Delimitazione con barriere sicurezza. Prima di iniziare i lavori è necessario
predisporre la segnaletica di presenza
del cantiere, limite velocità a 30 km/h. Si
devono posizionare le barriere lungo la
tratta interessata dai lavori.
Tutti coloro che sono esposti al
traffico dei veicoli e quindi al rischio
di investimento devono indossare
indumenti di lavoro fluorescenti e
rifrangenti;
La segnaletica stradale posizionata
deve risultare stabile al vento e alle
condizioni atmosferiche per non
causare a sua volta incidenti; la
stabilità del segnale va assicurata a
mezzo di sacchi e comunque non
con materiali rigidi che possono
costituire pericolo;
Vanno rimossi od oscurati i segnali
permanenti se in contrasto con
quelli temporanei.
Ultimati i lavori, i segnali
temporanei devono essere
immediatamente rimossi e se è il
caso vanno ripristinati i segnali
permanenti;
Il CSE e l’Impresa dovranno
concordare l’eventuale
occupazione della sede stradale e
la segnaletica con il comando di
Polizia Locale.
Se necessario, ottenere preventiva
autorizzazione all’esecuzione dei
lavori dagli enti preposti affinché
possano essere predisposte
misure di controllo del traffico;
Delimitare, sia nel caso di lavori di
breve durata (coni) che più lunghi
(paletti), o transennare (barriere)
l’area operativa, predisponendo
opportuni passaggi, protetti, per il
traffico pedonale qualora debba
essere garantito;
EDIFICI CON ESIGENZE DI TUTELA:
SCUOLE
OSPEDALI
CASE DI RIPOSO
ABITAZIONI
Gli accessi privati posti in
corrispondenza dei lavori di progetto
saranno salvaguardati.
Durante la fase degli scavi si deve fare
in modo di garantire l’accesso a fine
giornata predisponendo adeguate
rampe.
Rispettare scrupolosamente gli
orari di lavoro
I percorsi esterni di accesso
devono essere chiaramente
identificati e visibili, nonché protetti
contro i rischi di cantiere
Predisporre rampe di accesso con
tavolato o lamiera o stabilizzato che
sarà poi da rimuovere.
Dovranno essere attuati gli
Effettuare le lavorazioni rumorose nel
rispetto degli orari di lavoro e
comunque collocare le macchine fisse
di cantiere in modo da non aggravare la
diffusione del rumore verso le abitazioni
circostanti.
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CARATTERISTICHE DELL’AREA DI
CANTIERE
SCELTE PROGETTUALI ED
ORGANIZZATIVE
PROCEDURE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE TAVOLE E DISEGNI TECNICI
ESPLICATIVI
MISURE DI COORDINAMENTO
interventi atti a ridurre il quantitativo
di polveri conseguenti alle
lavorazioni. Le polveri e le fibre
depositatesi devono essere
sollecitamente raccolte ed
eliminate con i mezzi e gli
accorgimenti richiesti dalla loro
natura.
LINEE AREE Sono presenti linee aeree parallele alla
strada.
Utilizzare un moviere a terra per
segnalare la posizione rispetto ai cavi
aerei.
Fare attenzione alle linee aeree nella
fase di movimentazione del braccio
dell’autogru per lo scarico dei materiali
o dell’autobetoniera durante i getti
CONDUTTURE SOTTERRANEE DI
SERVIZI
Richiedere planimetria dei sottoservizi
prima di iniziare i lavori.
Durante le demolizioni, è fatto obbligo,
comunque, a tutti gli operatori, di
procedere con la massima cautela al
fine di evitare contatti con eventuali
impianti non segnalati, dichiarati fuori
servizio o in disuso. Nel qual caso tali
impianti verranno segnalati
opportunamente attraverso picchetti,
nastro colorato e cartelli monitori e la
ditta presente in cantiere dovrà
informare il CSE per le indicazioni utili al
proseguo dei lavori in sicurezza.
Procedere con attenzione durante gli
scavi per evitare di danneggiare le
condotte interrate.
Reti di distribuzione di energia elettrica.
Si deve provvedere preliminarmente a
verificare la presenza di linee elettriche
interrate che possono interferire con
l'area di cantiere. Nel caso di cavi
elettrici in tensione interrati o in
cunicolo, il percorso e la profondità
delle linee devono essere rilevati o
segnalati in superficie quando
interessino direttamente la zona di
lavoro. Nel caso di lavori di scavo che
intercettano ed attraversano linee
elettriche interrate in tensione è
necessario procedere con cautela e
provvedere a mettere in atto sistemi di
sostegno e protezione provvisori al fine
di evitare pericolosi avvicinamenti e/o
danneggiamenti alle linee stesse
durante l'esecuzione dei lavori.
Reti di distribuzione acqua. Si deve
provvedere preliminarmente a verificare
la presenza di elementi di reti di
distribuzione di acqua e, se del caso,
deve essere provveduto a rilevare e
segnalare in superficie il percorso e la
profondità.
Reti di distribuzione gas. Si deve
provvedere preliminarmente a verificare
la presenza di elementi di reti di
distribuzione di gas che possono
interferire con il cantiere, nel qual caso
devono essere avvertiti
tempestivamente gli esercenti tali reti al
fine di concordare le misure essenziali
di sicurezza da prendere prima
dell'inizio dei lavori e durante lo sviluppo
dei lavori. In particolare è necessario
preventivamente rilevare e segnalare in
superficie il percorso e la profondità
degli elementi e stabilire modalità di
esecuzione dei lavori tali da evitare
l'insorgenza di situazioni pericolose sia
per i lavori da eseguire, sia per
l'esercizio delle reti. Nel caso di lavori di
scavo che interferiscono con tali reti è
necessario prevedere sistemi di
protezione e sostegno delle tubazioni
messe a nudo, al fine di evitare il
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CARATTERISTICHE DELL’AREA DI
CANTIERE
SCELTE PROGETTUALI ED
ORGANIZZATIVE
PROCEDURE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE TAVOLE E DISEGNI TECNICI
ESPLICATIVI
MISURE DI COORDINAMENTO
danneggiamento delle medesime ed i
rischi conseguenti.
Reti fognarie. Si deve provvedere
preliminarmente a verificare la presenza
di reti fognarie sia attive sia non più
utilizzate. Se tali reti interferiscono con
le attività di cantiere, il percorso e la
profondità devono essere rilevati e
segnalati in superficie. Specialmente
durante lavori di scavo, la presenza,
anche al contorno, di reti fognarie deve
essere nota, poiché costituisce sempre
una variabile importante rispetto alla
consistenza e stabilità delle pareti di
scavo sia per la presenza di terreni di
rinterro, sia per la possibile formazione
di improvvisi vuoti nel terreno (tipici nel
caso di vetuste fognature dismesse),
sia per la presenza di possibili
infiltrazioni o inondazioni d'acqua
dovute a fessurazione o cedimento
delle pareti qualora limitrofe ai lavori di
sterro
VIABILITA’ I mezzi impegnati nelle lavorazioni
devono restare all’interno dell’area
delimitata con i coni segnalatori.
Prima di iniziare i lavori è
necessario predisporre la
segnaletica di presenza del
cantiere, limite velocità a 30 km/h.
Qualora le esigenze di traffico e di
sicurezza lo dovessero richiedere,
l’Impresa Appaltatrice –Esecutrice
dovrà disporre un operatore a terra
debitamente addestrato per la
gestione del traffico.
Programmare gli approvvigionamenti
dei materiali in orari non di punta per la
viabilità ordinaria
INSEDIAMENTI PRODUTTIVI
ALTRI CANTIERI Al momento della stesura del presente
piano non vi è altro cantiere presente
nelle immediate vicinanze.
Qualora durante il corso dei lavori si
venisse a conoscenza di eventuali
cantieri “interferenti” si provvederà
immediatamente alla sospensione dei
lavori e alla valutazione dei rischi prima
della ripresa degli stessi.
RUMORE Il cantiere sorge in centro abitato e
quindi le attività rumorose andranno
limitate per non arrecare disturbo al
vicinato
Pur prevedendosi la produzione di
rumore verso l’esterno del cantiere, a
seguito dell’uso di macchine operatrici
e attrezzi particolarmente rumorosi, da
una stima preventiva il livello sonoro
non supererà i limiti ammessi.
In ogni caso, dovranno essere
rispettate le prescrizioni della
vigente normativa Regionale e
Comunale in materia, con
particolare riferimento ad orari e
modalità di esecuzione delle attività
a rischio rumore;
Se le attività comporteranno
l’impiego di macchinari ed impianti
particolarmente rumorosi, si dovrà
chiedere deroga al Sindaco per il
superamento dei limiti imposti dalla
zonizzazione dell'area, che, sentito i
competenti organismi tecnici, potrà
stabilire opportune prescrizioni per
limitare l’inquinamento acustico (tali
prescrizioni di regola riguardano la
limitazione degli orari di utilizzo
delle macchine e impianti rumorosi
o l’adozione di barriere contro la
Utilizzare attrezzature insonorizzate e in
generale meno rumorose, le stesse
dovranno essere certificate e corredate
di regolare manutenzione (da annotare
su apposito registro), alternando il più
possibile il personale al loro impiego.
Rispettare le ore di silenzio
imposte dai regolamenti edilizi e
di igiene locali.
Evitare di installare le sorgenti
rumorose nelle immediate
vicinanze delle zone esterne
protette (scuole, ospedali, case di
riposo, abitazioni, ecc.).
PSC
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CARATTERISTICHE DELL’AREA DI
CANTIERE
SCELTE PROGETTUALI ED
ORGANIZZATIVE
PROCEDURE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE TAVOLE E DISEGNI TECNICI
ESPLICATIVI
MISURE DI COORDINAMENTO
diffusione del rumore).
POLVERI Durante i lavori è prevedibile la
formazione di nubi di polvere in
particolare durante le opere di
demolizione. Per tale motivo si dovrà
provvedere a limitare il più possibile la
propagazione delle stesse.
Nelle lavorazioni che comportano la
formazione di polveri devono essere
adottati sistemi di abbattimento e di
contenimento il più possibile vicino alla
fonte.
Poiché tali emissioni potrebbero
manifestarsi attraverso la
formazione di polvere aero-
dispersa nell’aria è pertanto
necessario che gli operatori
impieghino mascherine e/o filtri
facciali.
Nello scarico delle macerie, evitare
di gettare materiale dall’alto ed
utilizzare canali di scarico a tenuta
di polveri con bocca di scarico il
più vicino possibile alla tramoggia
o zona di raccolta. Irrorare
periodicamente i percorsi in terra
dei mezzi meccanici.
Inumidire il materiale polverulento
(scavi e demolizioni);
Segregare l’area di lavorazione che
produce materiale polverulento per
contenere l’abbattimento delle
polveri;
FIBRE
FUMI
VAPORI
GAS
ODORI
INQUINANTI AERODISPERSI
CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO
ALTRO (descrivere)
RIFIUTI
I rifiuti di lavorazione devono essere
raccolti, ordinati, reimpiegati e/o smaltiti
in conformità alle disposizioni vigenti
(D.Lgs.152/2006 e successive
modifiche e integrazioni).
Gli scarti di lavorazione, devono
essere tenuti in modo ordinato
all’interno del cantiere o in area
appositamente attrezzata e
perimetrata, in attesa di essere
reimpiegati o smaltiti;
Classificare correttamente tutti i
residui di lavorazione che possono
essere reimpiegati (terra, macerie),
i rifiuti speciali (imballaggi,
legname, contenitori), i rifiuti
pericolosi (residui di vernici,
solventi, collanti) al fine della
corretta gestione degli stessi;
PSC
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ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
(2.1.2.d 2; 2.2.2, 2.2.4)
(Nella presente tabella andranno analizzati tutti gli elementi dei sottotitoli, ma sviluppati solo quelli pertinenti al cantiere)
MODALITA’ DA SEGUIRE PER LA RECINZIONE, ACCESSI E SEGNALAZIONI:
SCELTE PROGETTUALI ED
ORGANIZZATIVE
Trattandosi di un cantiere di tipo stradale, l’area di cantiere è considerata come un
punto base in cui posizionare i servizi igienici e la baracca con i documenti relativi al
cantiere, oltre a rappresentare la zona di stoccaggio dei materiali e di deposito dei
mezzi a fine giornata.
PROCEDURE La recinzione a delimitazione dell’area di cantiere va realizzata lungo tutto il
perimetro con rete a pannelli metallici prefabbricati poggianti su piedi a
incastro in cav di altezza 2 m.
È vietato l'accesso al cantiere da parte dei non addetti ai lavori;
MISURE PREVENTIVE E
PROTETTIVE
Nell’area di lavoro devono essere presenti solo i mezzi impegnati nella
lavorazione.
Sulla recinzione e sull’accesso al cantiere dovrà essere apposta la
necessaria cartellonistica di Pericolo e Attenzione, di Divieto di accesso alle
persone non autorizzate.
TAVOLE E DISEGNI
TECNICI ESPLICATIVI
Vedi tavola lay-out cantiere
Foto 14 - individuazione area di cantiere
MISURE DI
COORDINAMENTO
L’impresa AFFIDATARIA-ESECUTRICE dovrà provvedere alla richiesta di
autorizzazione, presso i competenti servizi comunali e/o proprietari privati,
per l’occupazione del suolo;
L’impresa AFFIDATARIA-ESECUTRICE provvederà all’esecuzione di quanto
prescritto.
L’impresa AFFIDATARIA-ESECUTRICE dovrà tenere in manutenzione la
recinzione, come tutte le altre opere provvisionali.
Incaricare un preposto al fine di controllare lo stato di efficienza delle
recinzione e della segnaletica di cantiere.
Riunione specifica, prima dell’inizio lavori, con le imprese esecutrici al fine
di verificare l’applicabilità di quanto disposto;
Riunione periodica in presenza di eventuali variazioni, ora difficilmente
prevedibili e al fine di individuare possibili interferenze.
SERVIZI IGIENICO ASSISTENZIALI
SCELTE PROGETTUALI ED
ORGANIZZATIVE
E’ necessario posizionare un bagno chimico di cantiere nell’area di cantiere.
È necessario prevedere l’installazione di un baraccamento nell’area di cantiere.
PSC
16
SERVIZI IGIENICO ASSISTENZIALI
PROCEDURE Lo scarico e posizionamento del wc chimico viene effettuato con il braccio gru di
cui è dotato il mezzo di trasporto.
MISURE PREVENTIVE E
PROTETTIVE
Durante le fasi di scarico nessuno deve trovarsi nell’area di azione del braccio
gru.
TAVOLE E DISEGNI TECNICI
ESPLICATIVI
MISURE DI
COORDINAMENTO
L’impresa AFFIDATARIA-ESECUTRICE dovrà occuparsi dell’allestimento
e/o organizzazione con verifica dell’applicabilità di quanto predisposto.
Le imprese in SUBAPPALTO potranno utilizzare i servizi comuni messi a
disposizione dall’impresa AFFIDATARIA-ESECUTRICE previo accordo
con la stessa per il mantenimento e la pulizia.
VIABILITA’ PRINCIPALE DI CANTIERE
SCELTE PROGETTUALI ED
ORGANIZZATIVE
Nel cantiere non è possibile identificare percorsi esclusivi.
Il cantiere non ha una viabilità interna di mezzi meccanici, saranno tuttavia
presenti attività di movimentazione di materiali, attrezzature e materiali di risulta,
con mezzi meccanici e manuali.
I mezzi impiegati devono muoversi all’interno dell’area delimitata.
PROCEDURE Il mezzo adibito al trasporto del materiale di risulta o del materiale inerte da
utilizzare deve lavorare in affiancamento all’escavatore/caricatore mantenendosi
sempre all’interno dell’area delimitata
MISURE PREVENTIVE E
PROTETTIVE
All’interno dell’area di lavoro devono trovarsi solo i mezzi impegnati nelle
lavorazioni, per non creare intralcio e pericolo anche alla circolazione veicolare.
TAVOLE E DISEGNI TECNICI
ESPLICATIVI
MISURE DI
COORDINAMENTO
L’impresa AFFIDATARIA-ESECUTRICE indicherà le caratteristiche dei
mezzi meccanici utilizzati, in particolare pesi e ingombri, e le modalità
d'uso, le prescrizioni ed i dispositivi di sicurezza da usare.
L’impresa AFFIDATARIA-ESECUTRICE dovrà inoltre provvedere a
mantenere in ordine il cantiere evitando l’accumulo di materiali di risulta
delle lavorazioni nelle zone di lavoro e di passaggio. Il materiale di risulta
dovrà essere accatastato in zona stabilita del cantiere evitando di
ingombrare le zone di lavoro o passaggio.
IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE E RETI PRINCIPALI DI ELETTRICITA’, ACQUA, GAS E ENERGIA DI QUALSIASI
TIPO
SCELTE PROGETTUALI ED
ORGANIZZATIVE
Dato il tipo di cantiere stradale sarà sufficiente un gruppo elettrogeno, mentre
l’acqua per gli usi di cantiere sarà stoccata in apposita cisterna in polietilene.
PROCEDURE
MISURE PREVENTIVE E
PROTETTIVE
Il gruppo elettrogeno deve essere dotato di messa a terra. I cavi di alimentazione
degli utilizzatori dovranno essere protetti per evitarne il danneggiamento per
passaggio dei mezzi.
TAVOLE E DISEGNI TECNICI
ESPLICATIVI
MISURE DI
COORDINAMENTO
L’impresa AFFIDATARIA-ESECUTRICE dovrà coordinare l’utilizzo dei macchinari
elettrici da utilizzare durante le lavorazioni, per evitare il superamento della
potenza massima fornita. I macchinari elettrici dovranno essere utilizzati da
personale qualificato, evitando l’uso in ambienti umidi e bagnati.
I IMPIANTI DI TERRA E DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE
SCELTE PROGETTUALI ED
ORGANIZZATIVE
PROCEDURE
MISURE PREVENTIVE E
PROTETTIVE
TAVOLE E DISEGNI TECNICI
ESPLICATIVI
PSC
17
I IMPIANTI DI TERRA E DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE
MISURE DI
COORDINAMENTO
DISPOSIZIONI PER L’ATTUAZIONE DELLA CONSULTAZIONE DEI RLS
SCELTE PROGETTUALI ED
ORGANIZZATIVE
PROCEDURE Come da normativa i RLS devono prendere visione e controfirmare il PSC ed il
POS. L’impresa non potrà entrare in cantiere se la documentazione risulterà priva
delle necessarie firme
MISURE PREVENTIVE E
PROTETTIVE
MISURE DI
COORDINAMENTO
DISPOSIZIONI PER L’ORGANIZZAZIONE TRA I DATORI DI LAVORO, IVI COMPRESI I LAVORATORI AUTONOMI,
DELLA COOPERAZIONE E DEL COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA’ NONCHE’ LA LORO RECIPROCA
INFORMAZIONE
SCELTE PROGETTUALI ED
ORGANIZZATIVE
PROCEDURE La riunione preliminare all’inizio dei lavori tra CSE e impresa affidataria serve ad
inquadrare come L’impresa affidataria intende procedere nell’esecuzione dei
lavori e nella gestione dei subappalti. Le riunioni di coordinamento verranno fatte
all’ingresso di ogni nuova impresa in cantiere e qualora si presentino lavorazioni
nuove, non previste nei piani, o problemi particolari.
MISURE DI
COORDINAMENTO
MODALITA’ DI ACCESSO DI MEZZI PER LA FORNITURA DEI MATERIALI
SCELTE PROGETTUALI ED
ORGANIZZATIVE
Seguono le stesse indicazioni dell’accesso al cantiere
PROCEDURE
MISURE PREVENTIVE E
PROTETTIVE
I fornitori, prima di accedere al cantiere, devono essere autorizzati dal
capocantiere.
TAVOLE E DISEGNI TECNICI
ESPLICATIVI
MISURE DI
COORDINAMENTO
DISLOCAZIONE DEGLI IMPIANTI DI CANTIERE
SCELTE PROGETTUALI ED
ORGANIZZATIVE
PROCEDURE
MISURE PREVENTIVE E
PROTETTIVE
TAVOLE E DISEGNI TECNICI
ESPLICATIVI
MISURE DI
COORDINAMENTO
DISLOCAZIONE DELLE ZONE DI CARICO E SCARICO
SCELTE PROGETTUALI ED
ORGANIZZATIVE
Non presente: i materiali forniti saranno posti immediatamente in opera; i
materiali di risulta saranno immediatamente caricati sul camion e portati a
discarica
PROCEDURE
MISURE PREVENTIVE E
PROTETTIVE
TAVOLE E DISEGNI TECNICI
PSC
18
DISLOCAZIONE DELLE ZONE DI CARICO E SCARICO
ESPLICATIVI
MISURE DI
COORDINAMENTO
ZONE DI DEPOSITO DI ATTREZZATIRE E DI STOCCAGGIO MATERIALI E RIFIUTI
SCELTE PROGETTUALI ED
ORGANIZZATIVE
Vedi sopra
PROCEDURE
MISURE PREVENTIVE E
PROTETTIVE
TAVOLE E DISEGNI TECNICI
ESPLICATIVI
MISURE DI
COORDINAMENTO
ZONE DI DEPOSITO DEI MATERIALI CON PERICOLO D’INCENDIO O DI ESPLOSIONE
SCELTE PROGETTUALI ED
ORGANIZZATIVE
PROCEDURE
MISURE PREVENTIVE E
PROTETTIVE
TAVOLE E DISEGNI TECNICI
ESPLICATIVI
MISURE DI
COORDINAMENTO
ALTRO (descrivere)
SCELTE PROGETTUALI ED
ORGANIZZATIVE
PROCEDURE
MISURE PREVENTIVE E
PROTETTIVE
TAVOLE E DISEGNI TECNICI
ESPLICATIVI
MISURE DI
COORDINAMENTO
(*) Di ognuno dei punti individuati deve essere data evidenza nelle planimetria di cantiere
PSC
19
PLANIMETRIA DEL CANTIERE
Il presente PSC è corredato da tavole esplicative di progetto, relative agli aspetti della sicurezza, comprendenti
almeno una planimetria e, ove la particolarità dell'opera lo richieda, un profilo altimetrico.
PLANIMETRIA DEL CANTIERE
Area di cantiere
Note:
PSC
20
PLANIMETRIA DEL CANTIERE
Viabilità interessata dagli interventi in progetto
Note:
PSC
21
PLANIMETRIA DEL CANTIERE
tratto in cui segnalare il fossato a margine della careggiata
Note:
PSC
22
SCHEMI TIPO – SEGNALAZIONI STRADALI
PSC
23
SCHEMI TIPO – SEGNALAZIONI STRADALI
PSC
24
SCHEMI TIPO – SEGNALAZIONI STRADALI
PSC
25
SCHEMI TIPO – SEGNALAZIONI STRADALI
PSC
26
SCHEMI TIPO – SEGNALAZIONI STRADALI
PSC
27
SCHEMI TIPO – SEGNALAZIONI STRADALI
PSC
28
SCHEMI TIPO – SEGNALAZIONI STRADALI
PSC
29
SCHEMI TIPO – SEGNALAZIONI STRADALI
PSC
30
ANALISI DEI PERICOLI E VALUTAZIONE DEL
RISCHIO
Lavorazioni
In riferimento alle lavorazioni, ai sensi dei punti 2.2.3 e 2.2.4, il coordinatore per la progettazione ha suddiviso le
singole lavorazioni in fasi di lavoro, e quando la complessità dell’opera lo richiede, in sotto-fasi ed ha effettuato
l’analisi dei rischi aggiuntivi, rispetto a quelli propri e specifici della attività delle imprese esecutrici o dei
lavoratori autonomi.
Determinazione delle fasi e delle sotto-fasi
Le operazioni principali che portano alla realizzazione dell'opera sono state determinate accorpando diverse
lavorazioni che, dal punto di vista operativo e cronologico, presentano elementi di affinità.
Allestimento cantiere
Demolizioni, scavi e sottofondi
Fognatura, posa pozzetti e tubazioni, rimessa in quota chiusini, caditoie ecc.
Realizzazione pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso
Realizzazione segnaletica stradale
Entità del cantiere
L’entità di cantiere è il prodotto tra il numero medio degli operai previsti in cantiere e il numero di giorni
lavorativi. Si sottolinea che il testo di legge non richiede una determinazione precisa dell’entità, bensì
semplicemente l’entità “presunta” del cantiere.
Un metodo di calcolo semplice, per una prima valutazione indicativa dell’entità cantiere, si basa sulla
conoscenza dell’importo complessivo dei lavori, dell’incidenza percentuale della manodopera (desunto dalla
categorie definite dal D.M. 11/12/78) oltreché al costo medio orario della manodopera per le lavorazioni
previste. Per il cantiere in oggetto si avrà quanto segue:
OPERE STRADALI
A = importo lavori € 68.415,49
B = incidenza presunta della manodopera 22,0 %
C = costo orario medio della manodopera € 25,68 / ora
D = ore lavorative in un giorno 8
ENTITA’ PRESUNTA = (A x B ) / C /D
Quindi:
ENTITA’ PRESUNTA = (68.415,49 x 0,22)/ 25,68 /8 = 74 uomini giorno
Anche da un’analisi più dettagliata si possono calcolare gli uomini/giorno propri di ogni FASE e SOTTO - FASE
e la relativa incidenza percentuale sul valore totale degli U/G di ognuna di esse.
PSC
31
Quantità
OPERAZIONI
Uom
ini/g
iorn
o
Inci
denz
a
PREDISPOSIZIONE CANTIERE ALLESTIMENTO CANTIERE 2 2,2
SCAVI E DEMOLIZIONI SCAVI IN SEZIONE 10 13,0
FOGNATURA INTERVENTI DI FOGNATURA 6 7,9
IMPIANTI POSA POZZETTI E TUBAZIONI 2 3,2
RIEMPIMENTI CASSONETTI E SOTTOFONDI E FORMAZIONE MARCIAPIEDI 36 49,0
ASFALTATURA POSA MANTO BITUMINOSO 4 5,4
SEGNALETICA STRADALE SEGNALETICA ORIZZONTALE E VERTICALE 4 6,0
ILLUMINAZIONE PUBBLICA INTERVENTI SU PUBBLICA ILLUMINAZIONE 8 11,0
SMANTELLAMENTO SMANTELLAMENTO CANTIERE 2 2,3
TOTALE 74
Individuazione dei Pericoli
Pericoli associati alle fasi di lavoro
Per tutte le operazioni individuate, si procede all'individuazione e analisi dei pericoli.
Diverse operazioni determinano medesime situazioni di pericolo per le quali, generalmente, vengono adottate
singole misure di prevenzione e protezione. Una lista finale dei pericoli considererà quindi tutte le situazioni
pericolose eliminando le ripetizioni.
I pericoli individuati si riferiscono, in generale, a situazioni che presuppongono il rispetto e la conformità alla
vigente normativa, che include leggi, standard e codici di buona tecnica, oltre a norme tecniche internazionali e
nazionali e a norme armonizzate. I pericoli individuati risultano pertanto essere:
PERICOLI
PERICOLI PROVENIENTI DALL'AMBIENTE ESTERNO
RISCHI TRASMESSI ALL'ESTERNO DEL CANTIERE
TRAFFICO IN PROSSIMITA' DEL CANTIERE
LIENEE AERE E CONDUTTURE SOTTERRANEE
INVESTIMENTO DA VEICOLI CIRCOLANTI NELL'AREA DI CANTIERE
ELETTROCUZIONE
SEPELLIEMNTO
ANNEGAMENTO
CADUTA DALL'ALTO
DEMOLIZIONI
INCENDIO/ESPLOSIONE
SBALZI ECCESSIVI DI TEMPEREATURA
SOSTENZE CHIMICHE
RUMORE
PSC
32
Valutazione del rischio
Le due liste ottenute in precedenza: una relativa alle FASI l'altra ai PERICOLI, trovano inserimento, la prima
lungo le righe l'altra lungo le colonne, in diverse matrici grafiche di valutazione. Il contenuto delle matrici è
costituito da punteggi numerici (valori) posti agli incroci prevedibili tra operazioni e pericoli.
Le matrici base utilizzate nella valutazione sono le seguenti:
Matrice di valutazione delle probabilità (MP)
Matrice di valutazione delle magnitudo (MM)
L'utilizzo di queste matrici permette l'assegnazione di punteggi di valutazione per ogni relazione fase di lavoro–
pericolo; tale operazione è stata condotta tenendo in considerazione le specificità del progetto–cantiere
analizzato. L'utilizzo di campiture colorate facilita la lettura complessiva della distribuzione dei punteggi. I totali
di riga offrono un valore comparabile relativo alle diverse operazioni mentre i totali di colonna danno indicazione
in merito alle grandezze attinenti ai pericoli.
L'ordinamento di questi risultati in relazione al rango consente la formulazione di una prima interpretazione
sull'effettiva connotazione del rischio.
Queste prime matrici offrono la possibilità di considerare il rischio nelle due componenti base esprimendo i
possibili incroci in valori di probabilità e di magnitudo.
Valutazione degli ambiti di rischio
La combinazione di queste due variabili in una terza Matrice di valutazione degli ambiti di rischio offre una prima
rappresentazione della distribuzione del rischio relativamente al progetto–cantiere esaminato. Il RISCHIO in
questo caso e rappresentato come somma, cella per cella — l'elemento di una matrice per l'elemento posto
nella medesima posizione nell'altra —, dei valori assegnati alle probabilità con i valori relativi alle magnitudo
Valutazione dei livelli di rischio
Ottenuta una prima definizione degli ambiti di rischio diviene necessario fare interviene un nuovo elemento di
analisi che consiste in una Matrice dell'entità delle operazioni (MEO) che fa riferimento alla durata e al
fabbisogno di lavoro di ogni singola fase di lavoro. In precedenza è stata computata l'entità in uomini–giorni di
ogni singola operazione. I valori contenuti in questa matrice composta di un'unica colonna sono costituiti da
rapporto moltiplicato per cento dell’entità ogni singola operazione rispetto al totale (incidenza). In questo modo
è possibile ottenere un valore il quale, introdotto nella matrice di valutazione degli ambiti di rischio (MAR),
fornisce una nuova rappresentazione che tiene in considerazione i dati della potenziale esposizione al rischio
data dalla Matrice dell'entità delle operazioni (MEO).
Si tratta evidentemente di una valutazione sintetica del rischio che considera in modo esaustivo e, al contempo,
chiaro l'intera distribuzione del rischio riferita a uno specifico progetto–cantiere costituendo un'operazione di
screening finalizzata all'impostazione della pianificazione di sicurezza vera e propria.
Va ricordato che la valutazione del rischio è un'attività presente costantemente in ogni scelta produttiva e che
non può trovare soluzione e carattere esaustivo nella redazione di un singolo elaborato.
Si confronti la matrice allegata che costituisce una indicazione delle priorità di rischio presenti nel progetto-
cantiere.
P S C
_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 3 3
Probabilità
OPERAZIONI
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rang
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PREDISPOSIZIONE CANTIERE ALLESTIMENTO CANTIERE 2 1 1 1 2 1 1 2 11 8
SCAVI E DEMOLIZIONI SCAVI IN SEZIONE 2 1 3 1 2 1 1 1 2 4 18 3
FOGNATURA INTERVENTI DI FOGNATURA 2 1 3 1 2 2 1 2 4 18 3
IMPIANTI POSA POZZETTI E TUBAZIONI 2 1 3 1 2 1 2 4 16 5
RIEMPIMENTI CASSONETTI E SOTTOFONDI E FORMAZIONE MARCIAPIEDI 2 1 3 1 2 2 3 3 2 19 2
ASFALTATURA POSA MANTO BITUMINOSO 2 1 3 1 2 1 1 3 3 3 20 1
SEGNALETICA STRADALE SEGNALETICA ORIZZONTALE E VERTICALE 2 1 3 1 3 3 3 16 5
ILLUMINAZIONE PUBBLICA INTERVENTI SU PUBBLICA ILLUMINAZIONE 2 1 1 1 2 2 3 1 13 7
SMANTELLAMENTO SMANTELLAMENTO CANTIERE 2 1 1 1 2 1 1 2 11 8
totale relativ o ai fattori di pericolo 18 9 21 9 19 11 0 0 10 0 7 6 14 18 142 totale
rango 3 8 1 8 2 6 12 12 7 12 10 11 5 3
AS
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PROBABILITÀ 1 2 3 4
P S C
_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 3 4
Magnitudo
OPERAZIONI
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PREDISPOSIZIONE CANTIERE ALLESTIMENTO CANTIERE 3 4 4 3 3 2 0 0 2 0 0 4 0 0 0 25 3
SCAVI E DEMOLIZIONI SCAVI IN SEZIONE 3 4 4 3 3 2 0 0 2 0 0 4 0 2 2 29 2
FOGNATURA INTERVENTI DI FOGNATURA 3 4 4 3 3 2 0 0 2 0 0 0 0 2 2 25 3
IMPIANTI POSA POZZETTI E TUBAZIONI 3 4 4 3 3 2 0 0 0 0 0 0 0 2 2 23 8
RIEMPIMENTI CASSONETTI E SOTTOFONDI E FORMAZIONE MARCIAPIEDI 3 4 4 3 3 2 0 0 2 0 0 0 2 2 0 25 3
ASFALTATURA POSA MANTO BITUMINOSO 3 4 4 3 3 2 0 0 0 0 0 4 3 3 2 31 1
SEGNALETICA STRADALE SEGNALETICA ORIZZONTALE E VERTICALE 3 4 4 3 3 0 0 0 0 0 0 0 0 3 2 22 9
ILLUMINAZIONE PUBBLICA INTERVENTI SU PUBBLICA ILLUMINAZIONE 3 4 4 3 3 2 0 0 2 0 0 4 0 0 0 25 3
SMANTELLAMENTO SMANTELLAMENTO CANTIERE 3 4 4 3 3 2 0 0 2 0 0 4 0 0 0 25 3
totale relativ o ai fattori di pericolo 27 36 36 27 27 16 0 0 12 0 0 20 5 5 10 221 totale
rango 3 1 1 3 3 7 12 12 8 12 12 6 10 10 9A
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MAGNITUDO 1 2 3 4
P S C
_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 3 5
Ambiti di rischio
OPERAZIONI
PE
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ope
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PREDISPOSIZIONE CANTIERE ALLESTIMENTO CANTIERE 5 5 5 4 5 3 0 0 3 0 0 6 0 0 0 36 8
SCAVI E DEMOLIZIONI SCAVI IN SEZIONE 5 5 7 4 5 3 0 0 3 0 0 5 0 4 6 47 2
FOGNATURA INTERVENTI DI FOGNATURA 5 5 7 4 5 4 0 0 3 0 0 0 0 4 6 43 4
IMPIANTI POSA POZZETTI E TUBAZIONI 5 5 7 4 5 3 0 0 0 0 0 0 0 4 6 39 5
RIEMPIMENTI CASSONETTI E SOTTOFONDI E FORMAZIONE MARCIAPIEDI 5 5 7 4 5 4 0 0 5 0 0 0 5 4 0 44 3
ASFALTATURA POSA MANTO BITUMINOSO 5 5 7 4 5 3 0 0 0 0 0 5 6 6 5 51 1
SEGNALETICA STRADALE SEGNALETICA ORIZZONTALE E VERTICALE 5 5 7 4 6 0 0 0 0 0 0 0 0 6 5 38 6
ILLUMINAZIONE PUBBLICA INTERVENTI SU PUBBLICA ILLUMINAZIONE 5 5 5 4 5 4 0 0 5 0 0 5 0 0 0 38 6
SMANTELLAMENTO SMANTELLAMENTO CANTIERE 5 5 5 4 5 3 0 0 3 0 0 6 0 0 0 36 8
totale relativ o ai fattori di pericolo 45 45 57 36 46 27 0 0 22 0 0 27 11 28 28 372 totale
rango 3 3 1 5 2 8 12 12 10 12 12 8 11 6 6
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AMBITI DI RISCHIO 1 4 8
P S C
_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 3 6
Livelli di rischio
OPERAZIONI
PE
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PE
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PR
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MB
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ope
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rang
o
PREDISPOSIZIONE CANTIERE ALLESTIMENTO CANTIERE 11,0 11,0 11,0 8,8 11,0 6,6 0,0 0,0 6,6 0,0 0,0 13,2 0,0 0,0 0,0 79 9
SCAVI E DEMOLIZIONI SCAVI IN SEZIONE 64,9 64,9 90,8 51,9 64,9 38,9 0,0 0,0 38,9 0,0 0,0 64,9 0,0 51,9 77,9 610 2
FOGNATURA INTERVENTI DI FOGNATURA 39,6 39,6 55,4 31,7 39,6 31,7 0,0 0,0 23,7 0,0 0,0 0,0 0,0 31,7 47,5 340 4
IMPIANTI POSA POZZETTI E TUBAZIONI 16,2 16,2 22,7 13,0 16,2 9,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 13,0 19,5 127 7
RIEMPIMENTI CASSONETTI E SOTTOFONDI E FORMAZIONE MARCIAPIEDI 245,1 245,1 343,2 196,1 245,1 196,1 0,0 0,0 245,1 0,0 0,0 0,0 245,1 196,1 0,0 2157 1
ASFALTATURA POSA MANTO BITUMINOSO 26,9 26,9 37,7 21,5 26,9 16,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 26,9 32,3 32,3 26,9 274 5
SEGNALETICA STRADALE SEGNALETICA ORIZZONTALE E VERTICALE 30,0 30,0 41,9 24,0 35,9 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 35,9 30,0 228 6
ILLUMINAZIONE PUBBLICA INTERVENTI SU PUBBLICA ILLUMINAZIONE 54,9 54,9 54,9 43,9 54,9 43,9 0,0 0,0 54,9 0,0 0,0 54,9 0,0 0,0 0,0 417 3
SMANTELLAMENTO SMANTELLAMENTO CANTIERE 11,3 11,3 11,3 9,1 11,3 6,8 0,0 0,0 6,8 0,0 0,0 13,6 0,0 0,0 0,0 82 8
totale relativ o ai fattori di pericolo 500 500 669 400 506 350 0 0 376 0 0 174 277 361 202 4315 totale
rango 3 3 1 5 2 8 12 12 6 12 12 11 9 7 10
AS
SE
NT
E
BA
SS
O
ME
DIO
ALT
O
Val
ore
mas
sim
o
LIVELLI DI RISCHIO (PRIORITA') 343,2
P S C
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 3 7
R I S C H I I N R I F E R I M E N T O A L L E L A V O R A Z I O N I
( 2 . 1 . 2 . d 3 ; 2 . 2 . 3 ; 2 . 2 . 4 ) *
I r i s c h i a f f r o n t a t i i n q u e s t a s e z i o n e d e l P S C , o l t r e a q u e l l i p a r t i c o l a r i d i c u i a l l ’ a l l e g a t o X I d e l d e c r e t o 8 1 / 0 8 , s a r a n n o q u e l l i e l e n c a t i a l p u n t o 2 . 2 . 3 d e l l ’ a l l e g a t o X V , a d
e s c l u s i o n e d i q u e l l i s p e c i f i c i p r o p r i d e l l e a t t i v i t à d e l l e s i n g o l e i m p r e s e ( 2 . 1 . 2 l e t t . d ) e 2 . 2 . 3 ) .
V i e n e d i s e g u i t o c o m p i l a t a u n a s c h e d a p e r o g n i l a v o r a z i o n e , a n a l i z z a n d o t u t t i g l i e l e m e n t i d e l l a p r i m a c o l o n n a s v i l u p p a n d o s o l o q u e l l i p e r t i n e n t i a l l a l a v o r a z i o n e a c u i l a
s c h e d a s i r i f e r i s c e .
ALLESTIMENTO CANTIERE
T r a t t a n d o s i d i u n c a n t i e r e d i t i p o s t r a d a l e , l ’ a r e a d i c a n t i e r e è c o n s i d e r a t a c o m e u n p u n t o b a s e i n c u i p o s i z i o n a r e i s e r v i z i i g i e n i c i e l a b a r a c c a c o n i d o c u m e n t i r e l a t i v i a l
c a n t i e r e , o l t r e a r a p p r e s e n t a r e l a z o n a d i s t o c c a g g i o d e i m a t e r i a l i e d i d e p o s i t o d e i m e z z i a f i n e g i o r n a t a . L a r e c i n z i o n e d e l l ’ a r e a d i c a n t i e r e p o s t a i p o t e t i c a m e n t e n e l l ’a r e a
l i b e r a a l l ’ i n i z i o d e l l ’ a r e a d i i n t e r v e n t o s u V i a B l a n c h i s , s a r à r e a l i z z a t a l u n g o t u t t o i l p e r i m e t r o d e l l ’ a r e a d i c a n t i e r e e d e v e e s s e r e f o r m a t a c o n i m p i e g o d i p a n n e l l i m e t a l l ic i d i
r e t e p r e f a b b r i c a t a p o g g i a n t i s u p i e d i i n c l s , d i a l t e z z a 2 , 0 0 m , l e g a t i t r a l o r o e c o n s o v r a p p o s t a r e t e p l a s t i f i c a t a d i c o l o r e a r a n c i o n e . Si d o v r a n n o p o s i z i o n a r e u n a
b a r a c c a / u f f i c i o e d u n w c c h i m i c o .
L ’ a r e a d i l a v o r o l u n g o V i a B l a n c h i s p r e v e d e i l p o s i z i o n a m e n t o d i b a r r i e r e m o b i l i , d e l la s e g n a l e t i c a d i c a n t i e r e c o n l i m i t i d i v e l o c i t à d e l l a s e g n a l e t i c a o r i z z o n t a l e .
L ’ a r e a d i i n t e r v e n t o d e v e e s s e r e d e l i m i t a t a c o n i d o n e a s e g n a l e t i c a , i n b a s e a l l e d i v e r s e s i t u a z i o n i . S i r i p o r t a n o n e l l a p l a n i m e t r i a d i c a n t i e r e a l c u n i s c h e m i g r a f i c i t r a t t i d a l
D . M . 1 0 / 0 7 / 2 0 0 2 “ D i s c i p l i n a r e t e c n i c o r e l a t i v o a g l i s c h e m i s e g n a l e t i c i , d i f f e r e n z i a t i p e r c a t e g o r i a d i s t r a d a , d a a d o t t a r e p e r i l s e g n a l a m e n t o t e m p o r a n e o ” .
G l i s c h e m i s o n o o r d i n a t i i n m a n i e r a d a r a p p r e s e n t a r e l e s i t u a z i o n i t i p i c h e c h e s i v e r i f i c a n o l u n g o l e s t r a d e u r b a n e p r e n d e n d o i n c o n s i d e r a z i o n e v a r i e c o n d i z i o n i d i i n g o m b r o
d e l l a p i a t t a f o r m a s t r a d a l e .
R I S C H I I N R I F E R I M E N T O A L L E L A V O R A Z I O N I
S C E L T E
P R O G E T T U A L I E D
O R G A N I Z Z A T I V E
P R O C E D U R E
M I S U R E
P R E V E N T I V E E
P R O T E T T I V E
T A V O L E E
D I S E G N I T E C N I C I
E S P L I C A T I V I
M I S U R E D I
C O O R D I N A M E N T O
L A V O R I C H E E S P O N G O N O I L A V O R A T O R I A R I S C H I D I
S E P P E L L I M E N T O O D I S P R O F O N D A M E N T O A
P R O F O N D I T A ̀ S U P E R I O R E A M 1 , 5 O D I C A D U T A
D A L L ’ A L T O D A A L T E Z Z A S U P E R I O R E A M 2 , S E
P A R T I C O L A R M E N T E A G G R A V A T I D A L L A N A T U R A
D E L L ’ A T T I V I T A ̀ O D E I P R O C E D I M E N T I A T T U A T I
O P P U R E D A L L E C O N D I Z I O N I A M B I E N T A L I D E L
P O S T O D I L A V O R O O D E L L ’ O P E R A
L A V O R I I N P R O S S I M I T A ̀ D I L I N E E E L E T T R I C H E A R E E A
P S C
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
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ALLESTIMENTO CANTIERE
T r a t t a n d o s i d i u n c a n t i e r e d i t i p o s t r a d a l e , l ’ a r e a d i c a n t i e r e è c o n s i d e r a t a c o m e u n p u n t o b a s e i n c u i p o s i z i o n a r e i s e r v i z i i g i e n i c i e l a b a r a c c a c o n i d o c u m e n t i r e l a t i v i a l
c a n t i e r e , o l t r e a r a p p r e s e n t a r e l a z o n a d i s t o c c a g g i o d e i m a t e r i a l i e d i d e p o s i t o d e i m e z z i a f i n e g i o r n a t a . L a r e c i n z i o n e d e l l ’ a r e a d i c a n t i e r e p o s t a i p o t e t i c a m e n t e n e l l ’a r e a
l i b e r a a l l ’ i n i z i o d e l l ’ a r e a d i i n t e r v e n t o s u V i a B l a n c h i s , s a r à r e a l i z z a t a l u n g o t u t t o i l p e r i m e t r o d e l l ’ a r e a d i c a n t i e r e e d e v e e s s e r e f o r m a t a c o n i m p i e g o d i p a n n e l l i m e t a l l ic i d i
r e t e p r e f a b b r i c a t a p o g g i a n t i s u p i e d i i n c l s , d i a l t e z z a 2 , 0 0 m , l e g a t i t r a l o r o e c o n s o v r a p p o s t a r e t e p l a s t i f i c a t a d i c o l o r e a r a n c i o n e . Si d o v r a n n o p o s i z i o n a r e u n a
b a r a c c a / u f f i c i o e d u n w c c h i m i c o .
L ’ a r e a d i l a v o r o l u n g o V i a B l a n c h i s p r e v e d e i l p o s i z i o n a m e n t o d i b a r r i e r e m o b i l i , d e l la s e g n a l e t i c a d i c a n t i e r e c o n l i m i t i d i v e l o c i t à d e l l a s e g n a l e t i c a o r i z z o n t a l e .
L ’ a r e a d i i n t e r v e n t o d e v e e s s e r e d e l i m i t a t a c o n i d o n e a s e g n a l e t i c a , i n b a s e a l l e d i v e r s e s i t u a z i o n i . S i r i p o r t a n o n e l l a p l a n i m e t r i a d i c a n t i e r e a l c u n i s c h e m i g r a f i c i t r a t t i d a l
D . M . 1 0 / 0 7 / 2 0 0 2 “ D i s c i p l i n a r e t e c n i c o r e l a t i v o a g l i s c h e m i s e g n a l e t i c i , d i f f e r e n z i a t i p e r c a t e g o r i a d i s t r a d a , d a a d o t t a r e p e r i l s e g n a l a m e n t o t e m p o r a n e o ” .
G l i s c h e m i s o n o o r d i n a t i i n m a n i e r a d a r a p p r e s e n t a r e l e s i t u a z i o n i t i p i c h e c h e s i v e r i f i c a n o l u n g o l e s t r a d e u r b a n e p r e n d e n d o i n c o n s i d e r a z i o n e v a r i e c o n d i z i o n i d i i n g o m b r o
d e l l a p i a t t a f o r m a s t r a d a l e .
R I S C H I I N R I F E R I M E N T O A L L E L A V O R A Z I O N I
S C E L T E
P R O G E T T U A L I E D
O R G A N I Z Z A T I V E
P R O C E D U R E
M I S U R E
P R E V E N T I V E E
P R O T E T T I V E
T A V O L E E
D I S E G N I T E C N I C I
E S P L I C A T I V I
M I S U R E D I
C O O R D I N A M E N T O
C O N D U T T O R I N U D I I N T E N S I O N E
R I S C H I O D I I N C E N D I O O E S P L O S I O N E C O N N E S S I
C O N L A V O R A Z I O N I E M A T E R I A L I P E R I C O L O S I
U T I L I Z Z A T I I N C A N T I E R E
R I S C H I O D I I N V E S T I M E N T O D A V E I C O L I C I R C O L A N T I
N E L L ’ A R E A D I C A N T I E R E
N e l l ’ a r e a d i l a v o r o
d e v o n o e s s e r e
p r e s e n t i s o l o i m e z z i
i m p i e g a t i n e l l e
l a v o r a z i o n i c o r r e n t i
I m e z z i d i l a v o r o
d e v o n o e s s e r e
p r o v v i s t i d i g i r o f a r o
i n f u n z i o n e . I
c o n d u c e n t i d e i
m e z z i d i
m o v i m e n t o t e r r a
d e v o n o e s s e r e i n
p o s s e s s o d e l
c o r s o d i
f o r m a z i o n e
p r e v i s t o d a g l i
a c c o r d i
s t a t o / r e g i o n e d e l
m a r z o 2 0 1 3 . G l i
a d d e t t i a t e r r a
d e v o n o i n d o s s a r e
i n d u m e n t i a d a l t a
v i s i b i l i t à
P S C
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ALLESTIMENTO CANTIERE
T r a t t a n d o s i d i u n c a n t i e r e d i t i p o s t r a d a l e , l ’ a r e a d i c a n t i e r e è c o n s i d e r a t a c o m e u n p u n t o b a s e i n c u i p o s i z i o n a r e i s e r v i z i i g i e n i c i e l a b a r a c c a c o n i d o c u m e n t i r e l a t i v i a l
c a n t i e r e , o l t r e a r a p p r e s e n t a r e l a z o n a d i s t o c c a g g i o d e i m a t e r i a l i e d i d e p o s i t o d e i m e z z i a f i n e g i o r n a t a . L a r e c i n z i o n e d e l l ’ a r e a d i c a n t i e r e p o s t a i p o t e t i c a m e n t e n e l l ’a r e a
l i b e r a a l l ’ i n i z i o d e l l ’ a r e a d i i n t e r v e n t o s u V i a B l a n c h i s , s a r à r e a l i z z a t a l u n g o t u t t o i l p e r i m e t r o d e l l ’ a r e a d i c a n t i e r e e d e v e e s s e r e f o r m a t a c o n i m p i e g o d i p a n n e l l i m e t a l l ic i d i
r e t e p r e f a b b r i c a t a p o g g i a n t i s u p i e d i i n c l s , d i a l t e z z a 2 , 0 0 m , l e g a t i t r a l o r o e c o n s o v r a p p o s t a r e t e p l a s t i f i c a t a d i c o l o r e a r a n c i o n e . Si d o v r a n n o p o s i z i o n a r e u n a
b a r a c c a / u f f i c i o e d u n w c c h i m i c o .
L ’ a r e a d i l a v o r o l u n g o V i a B l a n c h i s p r e v e d e i l p o s i z i o n a m e n t o d i b a r r i e r e m o b i l i , d e l la s e g n a l e t i c a d i c a n t i e r e c o n l i m i t i d i v e l o c i t à d e l l a s e g n a l e t i c a o r i z z o n t a l e .
L ’ a r e a d i i n t e r v e n t o d e v e e s s e r e d e l i m i t a t a c o n i d o n e a s e g n a l e t i c a , i n b a s e a l l e d i v e r s e s i t u a z i o n i . S i r i p o r t a n o n e l l a p l a n i m e t r i a d i c a n t i e r e a l c u n i s c h e m i g r a f i c i t r a t t i d a l
D . M . 1 0 / 0 7 / 2 0 0 2 “ D i s c i p l i n a r e t e c n i c o r e l a t i v o a g l i s c h e m i s e g n a l e t i c i , d i f f e r e n z i a t i p e r c a t e g o r i a d i s t r a d a , d a a d o t t a r e p e r i l s e g n a l a m e n t o t e m p o r a n e o ” .
G l i s c h e m i s o n o o r d i n a t i i n m a n i e r a d a r a p p r e s e n t a r e l e s i t u a z i o n i t i p i c h e c h e s i v e r i f i c a n o l u n g o l e s t r a d e u r b a n e p r e n d e n d o i n c o n s i d e r a z i o n e v a r i e c o n d i z i o n i d i i n g o m b r o
d e l l a p i a t t a f o r m a s t r a d a l e .
R I S C H I I N R I F E R I M E N T O A L L E L A V O R A Z I O N I
S C E L T E
P R O G E T T U A L I E D
O R G A N I Z Z A T I V E
P R O C E D U R E
M I S U R E
P R E V E N T I V E E
P R O T E T T I V E
T A V O L E E
D I S E G N I T E C N I C I
E S P L I C A T I V I
M I S U R E D I
C O O R D I N A M E N T O
R I S C H I D E R I V A N T I D A E S T E S E D E M O L I Z I O N I O
M A N U T E N Z I O N I , O V E L E M O D A L I T A ’ T E C N I C H E D I
A T T U A Z I O N E S I A N O D E F I N I T E I N P R O G E T T O
R I S C H I D E R I V A N T I D A S B A L Z I E C C E S S I V I D I
T E M P E R A T U R A
R I S C H I O D I E L E T T R O C U Z I O N E G l i e v e n t u a l i u t e n s i l i
e l e t t r i c i v a n n o
a l i m e n t a t i d a
g r u p p o
I l g r u p p o
e l e t t r o g e n o d e v e
e s s e r e d o t a t o d i
m e s s a a t e r r a .
R I S C H I O R U M O R E
R I S C H I O D A L L ’ U S O D I S O S T A N Z E C H I M I C H E
A L T R O (DESCRIVERE)
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
L e o p e r a z i o n i d i
s c a r i c o d e i p a n n e l l i
d i r e c i n z i o n e , d e l l e
b a r a c c h e a d i b i t e a d
u f f i c i o e d a s e r v i z i
i g i e n i c i e d i l l o r o
p o s i z i o n a m e n t o
a v v e n g o n o t r a m i t e i l
b r a c c i o g r u d i c u i è
f o r n i t o i l m e z z o d i
t r a s p o r t o . P r i m a d i
p r o c e d e r e c o n l e
Q u a l o r a i l c a r i c o
s u p e r i i 2 5 k g , l a
m o v i m e n t a z i o n e
m a n u a l e d e v e
e s s e r e e s e g u i t a i n
d u e p e r s o n e . S i
d e v o n o s e m p r e
u s a r e a t t r e z z i
a p p r o p r i a t i , i n
b u o n o s t a t o e
a d a t t i a l l a v o r o d a
s v o l g e r e .
L ’ o p e r a t o r e n o n
d e v e m a i t r o v a r s i a l
d i s o t t o d e l c a r i c o
s o s p e s o .
L ’ o p e r a t o r e a t e r r a
d e v e a f f i a n c a r s i a l
c a r i c o q u a n d o
q u e s t o s i t r o v a
a l l ’ a l t e z z a d e l l a
s p a l l a e d
a c c o m p a g n a r l o a l
p u n t o d i p o s a .
P S C
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ALLESTIMENTO CANTIERE
T r a t t a n d o s i d i u n c a n t i e r e d i t i p o s t r a d a l e , l ’ a r e a d i c a n t i e r e è c o n s i d e r a t a c o m e u n p u n t o b a s e i n c u i p o s i z i o n a r e i s e r v i z i i g i e n i c i e l a b a r a c c a c o n i d o c u m e n t i r e l a t i v i a l
c a n t i e r e , o l t r e a r a p p r e s e n t a r e l a z o n a d i s t o c c a g g i o d e i m a t e r i a l i e d i d e p o s i t o d e i m e z z i a f i n e g i o r n a t a . L a r e c i n z i o n e d e l l ’ a r e a d i c a n t i e r e p o s t a i p o t e t i c a m e n t e n e l l ’a r e a
l i b e r a a l l ’ i n i z i o d e l l ’ a r e a d i i n t e r v e n t o s u V i a B l a n c h i s , s a r à r e a l i z z a t a l u n g o t u t t o i l p e r i m e t r o d e l l ’ a r e a d i c a n t i e r e e d e v e e s s e r e f o r m a t a c o n i m p i e g o d i p a n n e l l i m e t a l l ic i d i
r e t e p r e f a b b r i c a t a p o g g i a n t i s u p i e d i i n c l s , d i a l t e z z a 2 , 0 0 m , l e g a t i t r a l o r o e c o n s o v r a p p o s t a r e t e p l a s t i f i c a t a d i c o l o r e a r a n c i o n e . Si d o v r a n n o p o s i z i o n a r e u n a
b a r a c c a / u f f i c i o e d u n w c c h i m i c o .
L ’ a r e a d i l a v o r o l u n g o V i a B l a n c h i s p r e v e d e i l p o s i z i o n a m e n t o d i b a r r i e r e m o b i l i , d e l la s e g n a l e t i c a d i c a n t i e r e c o n l i m i t i d i v e l o c i t à d e l l a s e g n a l e t i c a o r i z z o n t a l e .
L ’ a r e a d i i n t e r v e n t o d e v e e s s e r e d e l i m i t a t a c o n i d o n e a s e g n a l e t i c a , i n b a s e a l l e d i v e r s e s i t u a z i o n i . S i r i p o r t a n o n e l l a p l a n i m e t r i a d i c a n t i e r e a l c u n i s c h e m i g r a f i c i t r a t t i d a l
D . M . 1 0 / 0 7 / 2 0 0 2 “ D i s c i p l i n a r e t e c n i c o r e l a t i v o a g l i s c h e m i s e g n a l e t i c i , d i f f e r e n z i a t i p e r c a t e g o r i a d i s t r a d a , d a a d o t t a r e p e r i l s e g n a l a m e n t o t e m p o r a n e o ” .
G l i s c h e m i s o n o o r d i n a t i i n m a n i e r a d a r a p p r e s e n t a r e l e s i t u a z i o n i t i p i c h e c h e s i v e r i f i c a n o l u n g o l e s t r a d e u r b a n e p r e n d e n d o i n c o n s i d e r a z i o n e v a r i e c o n d i z i o n i d i i n g o m b r o
d e l l a p i a t t a f o r m a s t r a d a l e .
R I S C H I I N R I F E R I M E N T O A L L E L A V O R A Z I O N I
S C E L T E
P R O G E T T U A L I E D
O R G A N I Z Z A T I V E
P R O C E D U R E
M I S U R E
P R E V E N T I V E E
P R O T E T T I V E
T A V O L E E
D I S E G N I T E C N I C I
E S P L I C A T I V I
M I S U R E D I
C O O R D I N A M E N T O
o p e r a z i o n i d i
s c a r i c o s i d e v o n o
p o s i z i o n a r e g l i
s t a b i l i z z a t o r i p e r
i m p e d i r e i l
r i b a l t a m e n t o d e l
m e z z o .
L e r a m p e u t i l i z z a t e
p e r l o
s c a r i c o / c a r i c o d e i
m e z z i d i c a n t i e r e
d a l c a r r e l l o n e d i
t r a s p o r t o d e v o n o
a v e r e l u n g h e z z a
a d e g u a t a a l
d i s l i v e l l o d a
s u p e r a r e i n m o d o
d a n o n c r e a r e
r i s c h i o d i
r i b a l t a m e n t o .
DEMOLIZIONI, SCAVI E SOTTOFONDI
L e d e m o l i z i o n i d e l l e p a v i m e n t a z i o n i e s i s t e n t i e l o s c a v o s a r a n n o e s e g u i t e c o n m e z z o m e c c a n i c o . I m a t e r i a l i d i ri s u l t a v a n n o c a r i c a t i s u a u t o c a r r o e t r a s p o r t a t i a d i s c a r i c a
i m m e d i a t a m e n t e . L e o p e r a z i o n i d i s c a v o n o n c o m p o r t a n o s c a v i p r o f o n d i , m a x c i r c a 5 0 c m d a l p i a n o c a m p a g n a , p e r c u i n o n è n e c e s s a r i o r e c i n t a r e l o s c a v o . G l i s c a v i
v a n n o e s e g u i t i c o n m e z z o m e c c a n i c o e n e s s u n u o m o d e v e m a i t r o v a r s i e n t r o i l r a g g i o d i a z i o n e d e l l ’ e s c a v a t o r e . L a s t e s a d e i m a t e r i a l i a r i d i d i s o t t o f o n d o s a r à e s e g u i t a c o n
e s c a v a t o r e ; s u c c e s s i v a m e n t e i l m a t e r i a l e s a r à c o m p a t t a t o c o n c o m p a t t a t r i c e m a n u a l e .
P S C
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
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R I S C H I I N R I F E R I M E N T O A L L E L A V O R A Z I O N I
S C E L T E
P R O G E T T U A L I E D
O R G A N I Z Z A T I V E
P R O C E D U R E
M I S U R E
P R E V E N T I V E E
P R O T E T T I V E
T A V O L E E
D I S E G N I T E C N I C I
E S P L I C A T I V I
M I S U R E D I
C O O R D I N A M E N T O
L A V O R I C H E E S P O N G O N O I L A V O R A T O R I A R I S C H I D I
S E P P E L L I M E N T O O D I S P R O F O N D A M E N T O A
P R O F O N D I T A ̀ S U P E R I O R E A M 1 , 5 O D I C A D U T A
D A L L ’ A L T O D A A L T E Z Z A S U P E R I O R E A M 2 , S E
P A R T I C O L A R M E N T E A G G R A V A T I D A L L A N A T U R A
D E L L ’ A T T I V I T A ̀ O D E I P R O C E D I M E N T I A T T U A T I
O P P U R E D A L L E C O N D I Z I O N I A M B I E N T A L I D E L
P O S T O D I L A V O R O O D E L L ’ O P E R A
L A V O R I I N P R O S S I M I T A ̀ D I L I N E E E L E T T R I C H E A R E E A
C O N D U T T O R I N U D I I N T E N S I O N E
R I S C H I O D I I N C E N D I O O E S P L O S I O N E C O N N E S S I
C O N L A V O R A Z I O N I E M A T E R I A L I P E R I C O L O S I
U T I L I Z Z A T I I N C A N T I E R E
R I S C H I O D I I N V E S T I M E N T O D A V E I C O L I C I R C O L A N T I
N E L L ’ A R E A D I C A N T I E R E
N e l l ’ a r e a d i l a v o r o
d e v o n o e s s e r e
p r e s e n t i s o l o i m e z z i
i m p i e g a t i n e l l e
l a v o r a z i o n i c o r r e n t i .
I m e z z i d i l a v o r o
d e v o n o e s s e r e
p r o v v i s t i d i g i r o f a r o
i n f u n z i o n e .
I c o n d u c e n t i d e i
m e z z i d i
m o v i m e n t o t e r r a
d e v o n o e s s e r e i n
p o s s e s s o d e l
c o r s o d i
f o r m a z i o n e
p r e v i s t o d a g l i
a c c o r d i
s t a t o / r e g i o n e d e l
m a r z o 2 0 1 3 . G l i
a d d e t t i a t e r r a
d e v o n o i n d o s s a r e
i n d u m e n t i a d a l t a
v i s i b i l i t à .
R I S C H I D E R I V A N T I D A E S T E S E D E M O L I Z I O N I O
M A N U T E N Z I O N I , O V E L E M O D A L I T A ’ T E C N I C H E D I
A T T U A Z I O N E S I A N O D E F I N I T E I N P R O G E T T O
R I S C H I D E R I V A N T I D A S B A L Z I E C C E S S I V I D I
T E M P E R A T U R A
R I S C H I O D I E L E T T R O C U Z I O N E G l i e v e n t u a l i u t e n s i l i
e l e t t r i c i v a n n o
I l g r u p p o
e l e t t r o g e n o d e v e
P S C
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 4 2
DEMOLIZIONI, SCAVI E SOTTOFONDI
L e d e m o l i z i o n i d e l l e p a v i m e n t a z i o n i e s i s t e n t i e l o s c a v o s a r a n n o e s e g u i t e c o n m e z z o m e c c a n i c o . I m a t e r i a l i d i ri s u l t a v a n n o c a r i c a t i s u a u t o c a r r o e t r a s p o r t a t i a d i s c a r i c a
i m m e d i a t a m e n t e . L e o p e r a z i o n i d i s c a v o n o n c o m p o r t a n o s c a v i p r o f o n d i , m a x c i r c a 5 0 c m d a l p i a n o c a m p a g n a , p e r c u i n o n è n e c e s s a r i o r e c i n t a r e l o s c a v o . G l i s c a v i
v a n n o e s e g u i t i c o n m e z z o m e c c a n i c o e n e s s u n u o m o d e v e m a i t r o v a r s i e n t r o i l r a g g i o d i a z i o n e d e l l ’ e s c a v a t o r e . L a s t e s a d e i m a t e r i a l i a r i d i d i s o t t o f o n d o s a r à e s e g u i t a c o n
e s c a v a t o r e ; s u c c e s s i v a m e n t e i l m a t e r i a l e s a r à c o m p a t t a t o c o n c o m p a t t a t r i c e m a n u a l e .
R I S C H I I N R I F E R I M E N T O A L L E L A V O R A Z I O N I
S C E L T E
P R O G E T T U A L I E D
O R G A N I Z Z A T I V E
P R O C E D U R E
M I S U R E
P R E V E N T I V E E
P R O T E T T I V E
T A V O L E E
D I S E G N I T E C N I C I
E S P L I C A T I V I
M I S U R E D I
C O O R D I N A M E N T O
a l i m e n t a t i d a
g r u p p o e l e t t r o g e n o .
e s s e r e d o t a t o d i
m e s s a a t e r r a .
R I S C H I O R U M O R E
R I S C H I O D A L L ’ U S O D I S O S T A N Z E C H I M I C H E
A L T R O (DESCRIVERE)
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
L ’ a r e a d i
c a r i c o / s c a r i c o d e i
m a t e r i a l i d e v e
e s s e r e a l l e s t i t a i n
m o d o d a p o s s e d e r e
u n s o t t o f o n d o i n
m a t e r i a l e i n e r t e c h e
i m p e d i s c a l o
s p r o f o n d a m e n t o
e / o r i b a l t a m e n t o d e i
m e z z i .
Q u a l o r a i l c a r i c o
s u p e r i i 2 5 k g , l a
m o v i m e n t a z i o n e
m a n u a l e d e v e
e s s e r e e s e g u i t a i n
d u e p e r s o n e . S i
d e v o n o s e m p r e
u s a r e a t t r e z z i
a p p r o p r i a t i , i n
b u o n o s t a t o e
a d a t t i a l l a v o r o d a
s v o l g e r e .
L ’ o p e r a t o r e n o n
d e v e m a i t r o v a r s i a l
d i s o t t o d e l c a r i c o
s o s p e s o .
L ’ o p e r a t o r e a t e r r a
d e v e a f f i a n c a r s i a l
c a r i c o q u a n d o
q u e s t o s i t r o v a
a l l ’ a l t e z z a d e l l a
s p a l l a e d
a c c o m p a g n a r l o a l
p u n t o d i p o s a .
FOGNATURA, POSA POZZETTI E TUBAZIONI, RIMESSA IN QUOTA DI CHIUSINI, CADITOIE, ECC.
L a f a s e p r e v e d e l a r e a l i z z a z i o n e l a p o s a i n o p e r a d i c a d i t o i e s t r a d a l i p e r l a r a c c o l t a d e l l e a c q u e m e t e o r i c h e p r o v e n i e n t i d a l l a s e d e s t r a d a l e e c o n v o g l i a m e n t o c o n n u o v a
t u b a z i o n e d i f o g n a t u r a n e l l a c a n a l i z z a z i o n e d i s c a r i c o e s i s t e n t e ; c o n p o s a i n o p e r a d i t u b a z i o n e i n c l s . p e r a c q u e b i a n c h e i n p r o s s i m i t à d e l l ’ a t t r a v e r s a m e n t o p e d o n a l e .
L ' o p e r a z i o n e d i m e s s a i n q u o t a d i p o z z e t t i e c h i u s i n i d o v r e b b e e s s e r e e s e g u i t a p r im a d e l l a a s f a l t a t u r a e s i d e v e q u i n d i s e g n a l a r e e d e l i m i t a r e c o n a p p o s i t e t r a n s e n n e o
c a v a l l e t t i l a z o n a d i l a v o r o . G l i a n e l l i d i p r o l u n g a n e c e s s a r i a l l a m e s s a i n q u o t a d e i p o z z e t t i p o s s o n o e s s e r e m o v i m e n t a t i a m a n o s o l o s e i l l o r o p e s o n o n s u p e r a i 2 5 k g , i n
c a s o c o n t r a r i o s i d e v e p r o c e d e r e a c o p p i e o c o n m e z z o m e c c a n i c o
P S C
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 4 3
R I S C H I I N R I F E R I M E N T O A L L E L A V O R A Z I O N I
S C E L T E
P R O G E T T U A L I E D
O R G A N I Z Z A T I V E
P R O C E D U R E
M I S U R E
P R E V E N T I V E E
P R O T E T T I V E
T A V O L E E
D I S E G N I T E C N I C I
E S P L I C A T I V I
M I S U R E D I
C O O R D I N A M E N T O
L A V O R I C H E E S P O N G O N O I L A V O R A T O R I A R I S C H I D I
S E P P E L L I M E N T O O D I S P R O F O N D A M E N T O A
P R O F O N D I T A ̀ S U P E R I O R E A M 1 , 5 O D I C A D U T A
D A L L ’ A L T O D A A L T E Z Z A S U P E R I O R E A M 2 , S E
P A R T I C O L A R M E N T E A G G R A V A T I D A L L A N A T U R A
D E L L ’ A T T I V I T A ̀ O D E I P R O C E D I M E N T I A T T U A T I
O P P U R E D A L L E C O N D I Z I O N I A M B I E N T A L I D E L
P O S T O D I L A V O R O O D E L L ’ O P E R A
L A V O R I I N P R O S S I M I T A ̀ D I L I N E E E L E T T R I C H E A R E E A
C O N D U T T O R I N U D I I N T E N S I O N E
R I S C H I O D I I N C E N D I O O E S P L O S I O N E C O N N E S S I
C O N L A V O R A Z I O N I E M A T E R I A L I P E R I C O L O S I
U T I L I Z Z A T I I N C A N T I E R E
R I S C H I O D I I N V E S T I M E N T O D A V E I C O L I C I R C O L A N T I
N E L L ’ A R E A D I C A N T I E R E
N e l l ’ a r e a d i l a v o r o
d e v o n o e s s e r e
p r e s e n t i s o l o i m e z z i
i m p i e g a t i n e l l e
l a v o r a z i o n i c o r r e n t i .
I m e z z i d i l a v o r o
d e v o n o e s s e r e
p r o v v i s t i d i g i r o f a r o
i n f u n z i o n e .
I c o n d u c e n t i d e i
m e z z i d i
m o v i m e n t o t e r r a
d e v o n o e s s e r e i n
p o s s e s s o d e l
c o r s o d i
f o r m a z i o n e
p r e v i s t o d a g l i
a c c o r d i
s t a t o / r e g i o n e d e l
m a r z o 2 0 1 3 . G l i
a d d e t t i a t e r r a
d e v o n o i n d o s s a r e
i n d u m e n t i a d a l t a
v i s i b i l i t à . E ’ v i e t a t a
l a s o s t a , d i s c e s a o
s a l i t a d a g l i
a u t o m e z z i d i
c a n t i e r e l u n g o l e
c a r r e g g i a t e d e l l a
v i a b i l i t à o r d i n a r i a
a p e r t e a l t r a f f i c o . E ’
P S C
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 4 4
FOGNATURA, POSA POZZETTI E TUBAZIONI, RIMESSA IN QUOTA DI CHIUSINI, CADITOIE, ECC.
L a f a s e p r e v e d e l a r e a l i z z a z i o n e l a p o s a i n o p e r a d i c a d i t o i e s t r a d a l i p e r l a r a c c o l t a d e l l e a c q u e m e t e o r i c h e p r o v e n i e n t i d a l l a s e d e s t r a d a l e e c o n v o g l i a m e n t o c o n n u o v a
t u b a z i o n e d i f o g n a t u r a n e l l a c a n a l i z z a z i o n e d i s c a r i c o e s i s t e n t e ; c o n p o s a i n o p e r a d i t u b a z i o n e i n c l s . p e r a c q u e b i a n c h e i n p r o s s i m i t à d e l l ’ a t t r a v e r s a m e n t o p e d o n a l e .
L ' o p e r a z i o n e d i m e s s a i n q u o t a d i p o z z e t t i e c h i u s i n i d o v r e b b e e s s e r e e s e g u i t a p r im a d e l l a a s f a l t a t u r a e s i d e v e q u i n d i s e g n a l a r e e d e l i m i t a r e c o n a p p o s i t e t r a n s e n n e o
c a v a l l e t t i l a z o n a d i l a v o r o . G l i a n e l l i d i p r o l u n g a n e c e s s a r i a l l a m e s s a i n q u o t a d e i p o z z e t t i p o s s o n o e s s e r e m o v i m e n t a t i a m a n o s o l o s e i l l o r o p e s o n o n s u p e r a i 2 5 k g , i n
c a s o c o n t r a r i o s i d e v e p r o c e d e r e a c o p p i e o c o n m e z z o m e c c a n i c o
R I S C H I I N R I F E R I M E N T O A L L E L A V O R A Z I O N I
S C E L T E
P R O G E T T U A L I E D
O R G A N I Z Z A T I V E
P R O C E D U R E
M I S U R E
P R E V E N T I V E E
P R O T E T T I V E
T A V O L E E
D I S E G N I T E C N I C I
E S P L I C A T I V I
M I S U R E D I
C O O R D I N A M E N T O
v i e t a t o e s e g u i r e
l a v o r a z i o n i o
s p o r g e r s i o l t r e i l
l i m i t e d e l l ’ a r e a d i
l a v o r o , a n c h e c o n
l e s o l e a t t r e z z a t u r e
e / o s p e c c h i e t t i
r e t r o v i s o r i d e i
m e z z i
R I S C H I D E R I V A N T I D A E S T E S E D E M O L I Z I O N I O
M A N U T E N Z I O N I , O V E L E M O D A L I T A ’ T E C N I C H E D I
A T T U A Z I O N E S I A N O D E F I N I T E I N P R O G E T T O
R I S C H I D E R I V A N T I D A S B A L Z I E C C E S S I V I D I
T E M P E R A T U R A
R I S C H I O D I E L E T T R O C U Z I O N E G l i e v e n t u a l i u t e n s i l i
e l e t t r i c i v a n n o
a l i m e n t a t i d a
g r u p p o e l e t t r o g e n o .
I l g r u p p o
e l e t t r o g e n o d e v e
e s s e r e d o t a t o d i
m e s s a a t e r r a .
R I S C H I O R U M O R E
R I S C H I O D A L L ’ U S O D I S O S T A N Z E C H I M I C H E
A L T R O (DESCRIVERE)
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
L ’ a r e a d i
c a r i c o / s c a r i c o d e i
m a t e r i a l i d e v e
e s s e r e a l l e s t i t a i n
m o d o d a p o s s e d e r e
u n s o t t o f o n d o i n
m a t e r i a l e i n e r t e c h e
i m p e d i s c a l o
s p r o f o n d a m e n t o
Q u a l o r a i l c a r i c o
s u p e r i i 2 5 k g , l a
m o v i m e n t a z i o n e
m a n u a l e d e v e
e s s e r e e s e g u i t a i n
d u e p e r s o n e . S i
d e v o n o s e m p r e
u s a r e a t t r e z z i
a p p r o p r i a t i , i n
L e r a m p e u t i l i z z a t e
p e r l o
s c a r i c o / c a r i c o d e i
m e z z i d i c a n t i e r e
d a l c a r r e l l o n e d i
t r a s p o r t o d e v o n o
a v e r e l u n g h e z z a
a d e g u a t a a l
d i s l i v e l l o d a
P S C
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 4 5
FOGNATURA, POSA POZZETTI E TUBAZIONI, RIMESSA IN QUOTA DI CHIUSINI, CADITOIE, ECC.
L a f a s e p r e v e d e l a r e a l i z z a z i o n e l a p o s a i n o p e r a d i c a d i t o i e s t r a d a l i p e r l a r a c c o l t a d e l l e a c q u e m e t e o r i c h e p r o v e n i e n t i d a l l a s e d e s t r a d a l e e c o n v o g l i a m e n t o c o n n u o v a
t u b a z i o n e d i f o g n a t u r a n e l l a c a n a l i z z a z i o n e d i s c a r i c o e s i s t e n t e ; c o n p o s a i n o p e r a d i t u b a z i o n e i n c l s . p e r a c q u e b i a n c h e i n p r o s s i m i t à d e l l ’ a t t r a v e r s a m e n t o p e d o n a l e .
L ' o p e r a z i o n e d i m e s s a i n q u o t a d i p o z z e t t i e c h i u s i n i d o v r e b b e e s s e r e e s e g u i t a p r im a d e l l a a s f a l t a t u r a e s i d e v e q u i n d i s e g n a l a r e e d e l i m i t a r e c o n a p p o s i t e t r a n s e n n e o
c a v a l l e t t i l a z o n a d i l a v o r o . G l i a n e l l i d i p r o l u n g a n e c e s s a r i a l l a m e s s a i n q u o t a d e i p o z z e t t i p o s s o n o e s s e r e m o v i m e n t a t i a m a n o s o l o s e i l l o r o p e s o n o n s u p e r a i 2 5 k g , i n
c a s o c o n t r a r i o s i d e v e p r o c e d e r e a c o p p i e o c o n m e z z o m e c c a n i c o
R I S C H I I N R I F E R I M E N T O A L L E L A V O R A Z I O N I
S C E L T E
P R O G E T T U A L I E D
O R G A N I Z Z A T I V E
P R O C E D U R E
M I S U R E
P R E V E N T I V E E
P R O T E T T I V E
T A V O L E E
D I S E G N I T E C N I C I
E S P L I C A T I V I
M I S U R E D I
C O O R D I N A M E N T O
e / o r i b a l t a m e n t o d e i
m e z z i .
b u o n o s t a t o e
a d a t t i a l l a v o r o d a
s v o l g e r e .
s u p e r a r e i n m o d o
d a n o n c r e a r e
r i s c h i o d i
r i b a l t a m e n t o .
REALIZZAZIONE PAVIMENTAZIONE STRADALE IN CONGLOMERATO BITUMINOSO
S t e s u r a d i e m u l s i o n e b i t u m i n o s a c o n m a c c h i n a s p r u z z a t r i c e - S c a r i c o d a l c a s s o n e d e l l ’ a u t o c a r r o r i b a l t a b i l e a l l a tr a m o g g i a d e l l a v i b r o f i n i t r i c e - A s f a l t a t u r a c o n c o n g l o m e r a t o
b i t u m i n o s o - F i n i t u r a a m a n o c o n a t t r e z z i m a n u a l i ( r a s t r e l l a t u r a ) - C o m p a t t a z i o n e c o n r u l l o .
R I S C H I I N R I F E R I M E N T O A L L E L A V O R A Z I O N I
S C E L T E
P R O G E T T U A L I E D
O R G A N I Z Z A T I V E
P R O C E D U R E
M I S U R E
P R E V E N T I V E E
P R O T E T T I V E
T A V O L E E
D I S E G N I T E C N I C I
E S P L I C A T I V I
M I S U R E D I
C O O R D I N A M E N T O
L A V O R I C H E E S P O N G O N O I L A V O R A T O R I A R I S C H I D I
S E P P E L L I M E N T O O D I S P R O F O N D A M E N T O A
P R O F O N D I T A ̀ S U P E R I O R E A M 1 , 5 O D I C A D U T A
D A L L ’ A L T O D A A L T E Z Z A S U P E R I O R E A M 2 , S E
P A R T I C O L A R M E N T E A G G R A V A T I D A L L A N A T U R A
D E L L ’ A T T I V I T A ̀ O D E I P R O C E D I M E N T I A T T U A T I
O P P U R E D A L L E C O N D I Z I O N I A M B I E N T A L I D E L
P O S T O D I L A V O R O O D E L L ’ O P E R A
L A V O R I I N P R O S S I M I T A ̀ D I L I N E E E L E T T R I C H E A R E E A
C O N D U T T O R I N U D I I N T E N S I O N E
R I S C H I O D I I N C E N D I O O E S P L O S I O N E C O N N E S S I
C O N L A V O R A Z I O N I E M A T E R I A L I P E R I C O L O S I
P S C
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 4 6
REALIZZAZIONE PAVIMENTAZIONE STRADALE IN CONGLOMERATO BITUMINOSO
S t e s u r a d i e m u l s i o n e b i t u m i n o s a c o n m a c c h i n a s p r u z z a t r i c e - S c a r i c o d a l c a s s o n e d e l l ’ a u t o c a r r o r i b a l t a b i l e a l l a tr a m o g g i a d e l l a v i b r o f i n i t r i c e - A s f a l t a t u r a c o n c o n g l o m e r a t o
b i t u m i n o s o - F i n i t u r a a m a n o c o n a t t r e z z i m a n u a l i ( r a s t r e l l a t u r a ) - C o m p a t t a z i o n e c o n r u l l o .
R I S C H I I N R I F E R I M E N T O A L L E L A V O R A Z I O N I
S C E L T E
P R O G E T T U A L I E D
O R G A N I Z Z A T I V E
P R O C E D U R E
M I S U R E
P R E V E N T I V E E
P R O T E T T I V E
T A V O L E E
D I S E G N I T E C N I C I
E S P L I C A T I V I
M I S U R E D I
C O O R D I N A M E N T O
U T I L I Z Z A T I I N C A N T I E R E
R I S C H I O D I I N V E S T I M E N T O D A V E I C O L I C I R C O L A N T I
N E L L ’ A R E A D I C A N T I E R E
N e l l ’ a r e a d i l a v o r o
d e v o n o e s s e r e
p r e s e n t i s o l o i m e z z i
i m p i e g a t i n e l l e
l a v o r a z i o n i c o r r e n t i .
E ’ v i e t a t a l a s o s t a ,
d i s c e s a o s a l i t a
d a g l i a u t o m e z z i d i
c a n t i e r e l u n g o l e
c a r r e g g i a t e d e l l a
v i a b i l i t à o r d i n a r i a
a p e r t e a l t r a f f i c o . E ’
v i e t a t o e s e g u i r e
l a v o r a z i o n i o
s p o r g e r s i o l t r e i l
l i m i t e d e l l ’ a r e a d i
l a v o r o , a n c h e c o n
l e s o l e a t t r e z z a t u r e
e / o s p e c c h i e t t i
r e t r o v i s o r i d e i
m e z z i .
N e l l ’ a r e a d i l a v o r o
d e v o n o e s s e r e
p r e s e n t i s o l o i
m e z z i i m p i e g a t i
n e l l e l a v o r a z i o n i
c o r r e n t i .
I m e z z i d i l a v o r o
d e v o n o e s s e r e
p r o v v i s t i d i g i r o f a r o
i n f u n z i o n e . I
c o n d u c e n t i d e i
m e z z i d i
m o v i m e n t o t e r r a
d e v o n o e s s e r e i n
p o s s e s s o d e l
c o r s o d i
f o r m a z i o n e
p r e v i s t o d a g l i
a c c o r d i
s t a t o / r e g i o n e d e l
m a r z o 2 0 1 3 . G l i
a d d e t t i a t e r r a
d e v o n o i n d o s s a r e
i n d u m e n t i a d a l t a
v i s i b i l i t à .
R I S C H I D E R I V A N T I D A E S T E S E D E M O L I Z I O N I O
M A N U T E N Z I O N I , O V E L E M O D A L I T A ’ T E C N I C H E D I
A T T U A Z I O N E S I A N O D E F I N I T E I N P R O G E T T O
E s e g u i r e d e l l e
p a u s e . I n d o s s a r e
a b b i g l i a m e n t o
p r o t e t t i v o . B e r e
m o l t a a c q u a a
P S C
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 4 7
REALIZZAZIONE PAVIMENTAZIONE STRADALE IN CONGLOMERATO BITUMINOSO
S t e s u r a d i e m u l s i o n e b i t u m i n o s a c o n m a c c h i n a s p r u z z a t r i c e - S c a r i c o d a l c a s s o n e d e l l ’ a u t o c a r r o r i b a l t a b i l e a l l a tr a m o g g i a d e l l a v i b r o f i n i t r i c e - A s f a l t a t u r a c o n c o n g l o m e r a t o
b i t u m i n o s o - F i n i t u r a a m a n o c o n a t t r e z z i m a n u a l i ( r a s t r e l l a t u r a ) - C o m p a t t a z i o n e c o n r u l l o .
R I S C H I I N R I F E R I M E N T O A L L E L A V O R A Z I O N I
S C E L T E
P R O G E T T U A L I E D
O R G A N I Z Z A T I V E
P R O C E D U R E
M I S U R E
P R E V E N T I V E E
P R O T E T T I V E
T A V O L E E
D I S E G N I T E C N I C I
E S P L I C A T I V I
M I S U R E D I
C O O R D I N A M E N T O
t e m p e r a t u r a s o l o
l e g g e r m e n t e
i n f e r i o r e a l l a t e m p .
a m b i e n t e
R I S C H I D E R I V A N T I D A S B A L Z I E C C E S S I V I D I
T E M P E R A T U R A
R I S C H I O D I E L E T T R O C U Z I O N E G l i e v e n t u a l i u t e n s i l i
e l e t t r i c i v a n n o
a l i m e n t a t i d a
g r u p p o e l e t t r o g e n o .
I l g r u p p o
e l e t t r o g e n o d e v e
e s s e r e d o t a t o d i
m e s s a a t e r r a .
R I S C H I O R U M O R E
R I S C H I O D A L L ’ U S O D I S O S T A N Z E C H I M I C H E
A L T R O (DESCRIVERE)
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
L ’ a r e a s i
c a r i c o / s c a r i c o d e i
m a t e r i a l i d e v e
e s s e r e a l l e s t i t a i n
m o d o d a p o s s e d e r e
u n s o t t o f o n d o i n
m a t e r i a l e i n e r t e c h e
i m p e d i s c a l o
s p r o f o n d a m e n t o
e / o r i b a l t a m e n t o d e i
m e z z i .
Q u a l o r a i l c a r i c o
s u p e r i i 2 5 k g , l a
m o v i m e n t a z i o n e
m a n u a l e d e v e
e s s e r e e s e g u i t a i n
d u e p e r s o n e . S i
d e v o n o s e m p r e
u s a r e a t t r e z z i
a p p r o p r i a t i , i n
b u o n o s t a t o e
a d a t t i a l l a v o r o d a
s v o l g e r e .
L e r a m p e u t i l i z z a t e
p e r l o
s c a r i c o / c a r i c o d e i
m e z z i d i c a n t i e r e
d a l c a r r e l l o n e d i
t r a s p o r t o d e v o n o
a v e r e l u n g h e z z a
a d e g u a t a a l
d i s l i v e l l o d a
s u p e r a r e i n m o d o
d a n o n c r e a r e
r i s c h i o d i
r i b a l t a m e n t o .
P S C
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 4 8
REALIZZAZIONE DI SEGNALETICA STRADALE
D u r a n t e l a r e a l i z z a z i o n e d e l la s e g n a l e t i c a o r i z z o n t a l e è b e n e i n d o s s a r e u n a m a s c h e r i n a p r o t e t t i v a d e l l ' a p p a r a t o r e s p i r a t o r i o i n m o d o d a l im i t a r e , q u a n t o m e n o , l ' i n a l a z i o n e
d e l l e s o s t a n z e i r r i t a n t i c o n t e n u t e n e l l e v e r n i c i .
R I S C H I I N R I F E R I M E N T O A L L E L A V O R A Z I O N I
S C E L T E
P R O G E T T U A L I E D
O R G A N I Z Z A T I V E
P R O C E D U R E
M I S U R E
P R E V E N T I V E E
P R O T E T T I V E
T A V O L E E
D I S E G N I T E C N I C I
E S P L I C A T I V I
M I S U R E D I
C O O R D I N A M E N T O
L A V O R I C H E E S P O N G O N O I L A V O R A T O R I A R I S C H I D I
S E P P E L L I M E N T O O D I S P R O F O N D A M E N T O A
P R O F O N D I T A ̀ S U P E R I O R E A M 1 , 5 O D I C A D U T A
D A L L ’ A L T O D A A L T E Z Z A S U P E R I O R E A M 2 , S E
P A R T I C O L A R M E N T E A G G R A V A T I D A L L A N A T U R A
D E L L ’ A T T I V I T A ̀ O D E I P R O C E D I M E N T I A T T U A T I
O P P U R E D A L L E C O N D I Z I O N I A M B I E N T A L I D E L
P O S T O D I L A V O R O O D E L L ’ O P E R A
L A V O R I I N P R O S S I M I T A ̀ D I L I N E E E L E T T R I C H E A R E E A
C O N D U T T O R I N U D I I N T E N S I O N E
R I S C H I O D I I N C E N D I O O E S P L O S I O N E C O N N E S S I
C O N L A V O R A Z I O N I E M A T E R I A L I P E R I C O L O S I
U T I L I Z Z A T I I N C A N T I E R E
R I S C H I O D I I N V E S T I M E N T O D A V E I C O L I C I R C O L A N T I
N E L L ’ A R E A D I C A N T I E R E
N e l l ’ a r e a d i l a v o r o
d e v o n o e s s e r e
p r e s e n t i s o l o i m e z z i
i m p i e g a t i n e l l e
l a v o r a z i o n i c o r r e n t i .
I m e z z i d i l a v o r o
d e v o n o e s s e r e
p r o v v i s t i d i g i r o f a r o
i n f u n z i o n e . I
c o n d u c e n t i d e i
m e z z i d i
m o v i m e n t o t e r r a
d e v o n o e s s e r e i n
p o s s e s s o d e l
c o r s o d i
f o r m a z i o n e
p r e v i s t o d a g l i
a c c o r d i
s t a t o / r e g i o n e d e l
m a r z o 2 0 1 3 . G l i
a d d e t t i a t e r r a
d e v o n o i n d o s s a r e
i n d u m e n t i a d a l t a
P S C
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 4 9
REALIZZAZIONE DI SEGNALETICA STRADALE
D u r a n t e l a r e a l i z z a z i o n e d e l la s e g n a l e t i c a o r i z z o n t a l e è b e n e i n d o s s a r e u n a m a s c h e r i n a p r o t e t t i v a d e l l ' a p p a r a t o r e s p i r a t o r i o i n m o d o d a l im i t a r e , q u a n t o m e n o , l ' i n a l a z i o n e
d e l l e s o s t a n z e i r r i t a n t i c o n t e n u t e n e l l e v e r n i c i .
R I S C H I I N R I F E R I M E N T O A L L E L A V O R A Z I O N I
S C E L T E
P R O G E T T U A L I E D
O R G A N I Z Z A T I V E
P R O C E D U R E
M I S U R E
P R E V E N T I V E E
P R O T E T T I V E
T A V O L E E
D I S E G N I T E C N I C I
E S P L I C A T I V I
M I S U R E D I
C O O R D I N A M E N T O
v i s i b i l i t à . E ’ v i e t a t a
l a s o s t a , d i s c e s a o
s a l i t a d a g l i
a u t o m e z z i d i
c a n t i e r e
R I S C H I D E R I V A N T I D A E S T E S E D E M O L I Z I O N I O
M A N U T E N Z I O N I , O V E L E M O D A L I T A ’ T E C N I C H E D I
A T T U A Z I O N E S I A N O D E F I N I T E I N P R O G E T T O
E s e g u i r e d e l l e
p a u s e . I n d o s s a r e
a b b i g l i a m e n t o
p r o t e t t i v o . B e r e
m o l t a a c q u a a
t e m p e r a t u r a s o l o
l e g g e r m e n t e
i n f e r i o r e a l l a t e m p .
a m b i e n t e
R I S C H I D E R I V A N T I D A S B A L Z I E C C E S S I V I D I
T E M P E R A T U R A
R I S C H I O D I E L E T T R O C U Z I O N E G l i e v e n t u a l i u t e n s i l i
e l e t t r i c i v a n n o
a l i m e n t a t i d a
g r u p p o e l e t t r o g e n o .
I l g r u p p o
e l e t t r o g e n o d e v e
e s s e r e d o t a t o d i
m e s s a a t e r r a .
R I S C H I O R U M O R E
R I S C H I O D A L L ’ U S O D I S O S T A N Z E C H I M I C H E U S O D P I D u r a n t e l a
r e a l i z z a z i o n e d e l l a
s e g n a l e t i c a
o r i z z o n t a l e è b e n e
i n d o s s a r e u n a
m a s c h e r i n a
p r o t e t t i v a
d e l l ' a p p a r a t o
r e s p i r a t o r i o i n
m o d o d a l i m i t a r e ,
q u a n t o m e n o ,
P S C
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 5 0
REALIZZAZIONE DI SEGNALETICA STRADALE
D u r a n t e l a r e a l i z z a z i o n e d e l la s e g n a l e t i c a o r i z z o n t a l e è b e n e i n d o s s a r e u n a m a s c h e r i n a p r o t e t t i v a d e l l ' a p p a r a t o r e s p i r a t o r i o i n m o d o d a l im i t a r e , q u a n t o m e n o , l ' i n a l a z i o n e
d e l l e s o s t a n z e i r r i t a n t i c o n t e n u t e n e l l e v e r n i c i .
R I S C H I I N R I F E R I M E N T O A L L E L A V O R A Z I O N I
S C E L T E
P R O G E T T U A L I E D
O R G A N I Z Z A T I V E
P R O C E D U R E
M I S U R E
P R E V E N T I V E E
P R O T E T T I V E
T A V O L E E
D I S E G N I T E C N I C I
E S P L I C A T I V I
M I S U R E D I
C O O R D I N A M E N T O
l ' i n a l a z i o n e d e l l e
s o s t a n z e i r r i t a n t i
c o n t e n u t e n e l l e
v e r n i c i
A L T R O (DESCRIVERE)
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
L ’ a r e a s i
c a r i c o / s c a r i c o d e i
m a t e r i a l i d e v e
e s s e r e a l l e s t i t a i n
m o d o d a p o s s e d e r e
u n s o t t o f o n d o i n
m a t e r i a l e i n e r t e c h e
i m p e d i s c a l o
s p r o f o n d a m e n t o
e / o r i b a l t a m e n t o d e i
m e z z i
Q u a l o r a i l c a r i c o
s u p e r i i 2 5 k g , l a
m o v i m e n t a z i o n e
m a n u a l e d e v e
e s s e r e e s e g u i t a i n
d u e p e r s o n e . S i
d e v o n o s e m p r e
u s a r e a t t r e z z i
a p p r o p r i a t i , i n
b u o n o s t a t o e
a d a t t i a l l a v o r o d a
s v o l g e r e .
L e r a m p e u t i l i z z a t e
p e r l o
s c a r i c o / c a r i c o d e i
m e z z i d i c a n t i e r e
d a l c a r r e l l o n e d i
t r a s p o r t o d e v o n o
a v e r e l u n g h e z z a
a d e g u a t a a l
d i s l i v e l l o d a
s u p e r a r e i n m o d o
d a n o n c r e a r e
r i s c h i o d i
r i b a l t a m e n t o
PSC
________________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 51
INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI
(2.1.2 lett. e) e lett. i); 2.3.1;2.3.2; 2.3.3)
Il PSC descrivere i rischi di interferenza individuati in seguito all’analisi del cronoprogramma dei lavori e del lay-out
del cantiere indicando le procedure per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti. Nel caso tali
rischi non possano essere eliminati o permangano rischi residui vanno indicate le misure preventive e protettive ed i
dispositivi di protezione individuale atti a ridurre al minimo tali rischi.
In linea generale:
Al fine di ridurre al minimo i rischi si dovrà organizzare il cantiere cercando di eliminare le sovrapposizioni
lavorative all’interno del cantiere:
Dal cronoprogramma per la sicurezza le interferenze fra le varie lavorazioni vengono limitate e sono
ammesse solo quando lo sfasamento spaziale lo consente.
È necessario comunque che tutti i lavoratori siano a conoscenza delle opere che ciascuna squadra sta
realizzando, questo consente di evitare che errate manovre o l’utilizzo di mezzi o materiali possano
compromettere la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Tutte le aree di lavoro devono essere.
CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI
L'organizzazione delle diverse fasi di lavoro, come ipotesi di piano, è definita nel Cronoprogramma delle lavorazioni.
Le interferenze consentite nell’esecuzione delle lavorazioni sono quelle previste nel Cronoprogramma allegato al
presente PSC o derivante dalle modifiche e dagli aggiornamenti apportati dal CSE.
Vi sono interferenze tra le lavorazioni: (anche da parte della stessa impresa o lavoratori autonomi)
NO SI
Se si, indicazioni a seguire:
N FASE INTEFERENZA LAVORAZIONI Sfasamento
Spaziale
Sfasamento
Temporale
PRESCRIZIONI OPERATIVE
1
PSC
________________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 52
N FASE INTEFERENZA LAVORAZIONI Sfasamento
Spaziale
Sfasamento
Temporale
PRESCRIZIONI OPERATIVE
2
3
4
N Misure preventive e protettive da
attuare
Dispositivi di protezione da
adottare
Soggetto attuatore Note
1
2
3
4
PSC
________________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 53
PROCEDURE COMPLEMENTARI O DI DETTAGLIO DA
ESPLICITARE NEL POS
(2.1.3)
Vanno indicate, ove il coordinatore lo ritenga necessario per una o più specifiche fasi di lavoro, eventuali procedure
complementari o di dettaglio da esplicitare nel POS dell’impresa esecutrice. Tali procedure, normalmente, non
devono comprendere elementi che costituiscono costo della sicurezza e vanno successivamente validate all’atto
della verifica dell’idoneità del POS.
Sono previste procedure:
NO SI
Se si, indicazioni a seguire:
N Lavorazione Procedura Soggetto destinatario
1 Allestimento Cantiere
Verificare l’applicabilità di quanto
previsto dal presente PSC ed
individuare precisamente l’area di
cantiere
Impresa AFFIDATARIA/
ESECUTRICE
2
3
4
5
6
PSC
____________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 54
MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL’USO
COMUNE DI APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE,
INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE
COLLETTIVA
(2.1.2 lettera f) - art. 2.3.4)
Il PSC contiene le misure di coordinamento relative all'uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi,
come scelta di pianificazione lavori finalizzata alla sicurezza, di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e
servizi di protezione collettiva di cui ai punti 2.3.4. e 2.3.5.
Le misure di coordinamento relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di
protezione collettiva, sono definite analizzando il loro uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi.
In generale ogni impresa o lavoratore autonomo, che verrà in seguito identificata, indipendentemente dalla proprietà
degli apprestamenti, attrezzature, infrastrutture mezzi e servizi di protezione collettiva è tenuto a rispettare e dovrà far
rispettare quanto segue:
È vietato rimuovere senza autorizzazione scritta qualsiasi dispositivo di protezione collettiva presente come
parapetti, transenne, segnaletica di sicurezza;
È vietato modificare qualsiasi impianto presente;
Dopo un eventuale uso riporre la cassetta del pronto soccorso nel luogo stabilito;
È compito dell’impresa esecutrice verificare che il contenuto della cassetta di pronto soccorso sia completo e
privo di presidi farmaceutici scaduti;
Dopo un eventuale uso riporre gli estintori nei luoghi prestabiliti, è compito dell’impresa esecutrice verificarne
l’efficienza;
Ogni impresa, lavoratore autonomo dovrà verificare, prima dell’utilizzo l’idoneità, l’efficienza e la presenza dei
dispositivi di sicurezza degli apprestamenti/attrezzature presenti in cantiere; questa verifica dovrà essere
registrata sul loro POS;
Dovranno essere mantenuti in ordine oltre che in perfetta efficienza dal punto di vista della sicurezza tutte le
infrastrutture ed i mezzi e i servizi di protezione collettiva;
Non è consentito l’inizio di lavorazioni senza che vengano anticipatamente verificate le compatibilità con altre
lavorazioni in corso, riferite principalmente all’area di lavoro che dovrà essere necessariamente libera, la
presenza e l’idoneità di apprestamenti e DPI collettivi, l’utilizzo di sostanze chimiche/solventi, colle,
tinteggiature, gas, attrezzature con fonti di calore, ecc che possono essere fonte di pericolo, esplosione,
incendio, ecc. o che debbano richiedere utilizzo di particolari DPI.
Qualora necessario, si dovranno definire le modalità di utilizzo delle opere provvisionali da parte di più
imprese al fine di individuare le pertinenze e le responsabilità;
Ad ogni modo, come già riportato nei capitoli precedenti, ogni impresa/lavoratore autonomo, è obbligato a verificare
personalmente l’idoneità degli apprestamenti presenti ed a lasciare un verbale firmato delle verifiche eseguite.
Nel cantiere specifico per la tipologia delle opere eseguite dalle diverse imprese intervenute è impossibile definire
degli apprestamenti, attrezzature e mezzi o servizi di protezione collettiva di uso comune che possano essere
condivisi dalle diverse ditte.
È più realistico pensare che ogni impresa utilizzi i propri apprestamenti, attrezzature e mezzi di protezione collettiva.
Ad ogni modo si riportano di seguito delle schede che potranno essere compilate dal CSE nel caso in cui si rendesse
necessario regolamentare l’uso comune.
PSC
____________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 55
SCHEDA N° 1
Fase di pianificazione (2.1.2 lett.f))
apprestamento
infrastruttura
attrezzatura
mezzo o servizio di
protezione collettiva
Descrizione:
DELIMITAZIONE AREA DI LAVORO
Fase/i d’utilizzo o lavorazioni:
TUTTE LE LAVORAZIONI
Misure di coordinamento (2.3.4.):
Fase esecutiva (2.3.5)
Soggetti tenuti all’attivazione
1.- Impresa Esecutrice :
2.- Impresa Esecutrice :
3.- Impresa Esecutrice :
4.- Impresa Esecutrice :
5.- L.A. :
6.- L.A. :
7.- L.A. :
8.-
Cronologia d’attuazione:
LA DELIMITAZIONE DELL’AREA DI LAVORO DEVE ESSERE ALLESTITA DALL’IMPRESA AFFIDATARIA E
MANTENUTA IN EFFICIENZA PER TUTTA LA DURATA DEL CANTIERE.
Modalità di verifica:
L’INTEGRITA’ DEVE ESSERE CONSERVATA DA TUTTI GLI UTILIZZATORI ED ESSERE VERIFICATA
GIORNALMENTE DALLA DITTA AFFIDATARIA.
Data di aggiornamento: il CSE
PSC
____________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 56
SCHEDA N° 2
Fase di pianificazione (2.1.2 lett.f))
apprestamento
infrastruttura
attrezzatura
mezzo o servizio di
protezione collettiva
Descrizione:
IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE
Fase/i d’utilizzo o lavorazioni:
REALIZZAZIONE DELLE OPERE PREVISTE NEL PSC
Misure di coordinamento (2.3.4.):
LA DITTA INSTALLATRICE DELL’IMPIANTO ELETTRICO E DI MESSA A TERRA DEL CANTIERE E/O
FORNITRICE DEL GRUPPO ELETTROGENO DOVRÀ EFFETTUARE VERIFICA PERIODICA DEGLI IMPIANTI E
DELLE ATTREZZATURE
Fase esecutiva (2.3.5)
Soggetti tenuti all’attivazione
1.- Impresa Esecutrice :
2.- Impresa Esecutrice :
3.- Impresa Esecutrice :
4.- Impresa Esecutrice :
5.- L.A. :
6.- L.A. :
7.- L.A. :
8.-
Cronologia d’attuazione:
PRIMA INSTALLAZIONE ED ALL’AVVICENDAMENTO DELLE DIVERSE DITTE/LAVORATORI AUTONOMI
AFFIDATARI
Modalità di verifica:
VERIFICA GENERALE A VISTA E STRUMENTALE DELLE CONDIZIONI DI IDONEITÀ DELLE DIVERSE PARTI
DEGLI IMPIANTI E DEI SINGOLI DISPOSITIVI DI SICUREZZA.
Data di aggiornamento: il CSE
……
PSC
____________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 57
MODALITA’ ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE
E DEL COORDINAMENTO
(2.1.2 lett. g); 2.2.2 lett.g))
In questo capitolo vengono Individuati i tempi e le modalità della convocazione delle riunioni di coordinamento nonché
le procedure che le imprese devono attuare per garantire tra di loro la trasmissione delle informazioni necessarie ad
attuare la cooperazione in cantiere.
Coordinamento delle imprese presenti in cantiere
Il CSE ha tra i suoi compiti quello di organizzare tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la
cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione.
Il CSE, durante lo svolgimento dei propri compiti, si rapporterà esclusivamente con il RESPONSABILE DI CANTIERE
DELL'IMPRESA APPALTATRICE o con il suo sostituto e con la Direzione Lavori. Nel caso in cui l'impresa appaltatrice
faccia ricorso al lavoro di altre imprese o lavoratori autonomi, dovrà provvedere al coordinamento delle stesse
secondo quanto previsto dal presente piano di sicurezza e coordinamento.
Per il presente cantiere oltre alla riunione preliminare ai lavori, sono previste riunioni con cadenza settimanale, od ogni
qualvolta si renda necessario, all'interno delle quali si dovranno valutare tutte le tematiche inerenti gli aspetti della
sicurezza, stato avanzamento lavori per verifica cronoprogramma e sovrapposizioni "pericolose", modifica
organizzazione e logistica del cantiere, verifiche preliminari della documentazione inerente la sicurezza delle imprese
subappaltatrici, rapporti con i residenti. Come già riportato si dovranno definire le modalità di utilizzo delle opere
provvisionali da parte di più imprese al fine di individuare le pertinenze e le responsabilità. Nell'ambito di questo
coordinamento, è compito dell'impresa appaltatrice trasmettere alle imprese fornitrici e subappaltatrici, la
documentazione della sicurezza, comprese tutte le decisioni prese durante le riunioni per la sicurezza e i sopralluoghi
svolti dal responsabile dell'impresa assieme al coordinatore per l'esecuzione, Le imprese appaltatrici dovranno
documentare al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, l'adempimento a queste prescrizioni mediante la
presentazione delle ricevute di consegna previste dal piano e di verbali di riunione firmati dai subappaltatori e/o
fornitori. Il coordinatore in fase di esecuzione si riserva il diritto di verificare presso le imprese ed i lavoratori autonomi
presenti in cantiere che queste informazioni siano effettivamente giunte loro da parte della ditta appaltatrice.
Riunione preliminare all’inizio dei lavori
Preliminarmente all'inizio dei lavori sarà effettuata una riunione presieduta dal coordinatore per la sicurezza in fase di
esecuzione a cui dovranno prendere parte obbligatoriamente i responsabili di cantiere delle ditte appaltatrici che, se lo
riterranno opportuno, potranno far intervenire anche i responsabili delle ditte fornitrici o subappaltatrici coinvolte in
attività di cantiere. Alla riunione partecipa anche il direttore dei lavori ed il responsabile dei lavori. Durante la riunione
preliminare il coordinatore illustrerà le caratteristiche principali del piano di sicurezza e stenderà il calendario delle
eventuali riunioni successive e periodiche, che come già riportato avrà una cadenza settimanale, All'interno della
riunione potranno essere presentate proposte di modifica e integrazione al piano e/o le osservazioni a quanto esposto
dal coordinatore. Al termine dell'incontro verrà redatto un verbale che dovrà essere letto e sottoscritto da tutti i
partecipanti.
Riunioni periodiche durante l’effettuazione dell’attività
Periodicamente durante l'esecuzione dei lavori saranno effettuate delle riunioni con modalità simili a quella preliminare,
Durante la riunione in relazione allo stato di avanzamento dei lavori si valuteranno i problemi inerenti la sicurezza ed il
coordinamento delle attività che si dovranno svolgere in cantiere e le interferenze tra le attività lavorative. Al termine
dell'incontro sarà redatto un verbale da sottoscrivere da parte di tutti i partecipanti. La cadenza di queste riunioni sarà
mensile. Il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, anche in relazione all'andamento dei lavori ha facoltà di
variare la frequenza delle riunioni.
Riunione di coordinamento
Prima dell'inizio dei lavori si terrà una riunione a cui parteciperanno il coordinatore della sicurezza in fase di
esecuzione, il responsabile dei lavori, i responsabili dell'emergenza sanitaria e dell'emergenza incendio delle varie
imprese presenti. All'interno di questa riunione si stabiliranno le azioni di coordinamento da mettere in atto in caso di
emergenza sanitaria all'interno del cantiere e la copertura dei ruoli da parte del personale in modo di avere sempre
personale specifico per le emergenze a disposizione nel cantiere. Le decisioni e le azioni determinate all'interno della
PSC
____________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 58
riunione saranno sottoscritte da tutti i presenti ed allegate al piano di sicurezza a cura del coordinatore in fase di
esecuzione.
Sopralluoghi in cantiere
In occasione della sua presenza in cantiere, il coordinatore in fase di esecuzione eseguirà dei sopralluoghi assieme al
responsabile dell'impresa appaltatrice o ad un suo referente (il cui nominativo sarà comunicato all'atto della prima
riunione) ed alla Direzione Lavori, per verificare l'attuazione delle misure previste nel piano di sicurezza ed il rispetto
della legislazione in materia di prevenzione infortuni ed igiene del lavoro da parte delle imprese presenti in cantiere. In
caso di evidente non rispetto delle norme, il coordinatore farà presente la non conformità al responsabile di cantiere
dell'impresa inadempiente e se l'infrazione non sarà grave rilascerà un verbale di non conformità sul quale annoterà
l'infrazione ed il richiamo al rispetto della norma. Il verbale sarà firmato per ricevuta dal responsabile di cantiere che ne
conserverà una copia e provvederà a sanare la situazione. Il coordinatore in fase di esecuzione ha facoltà di annotare
sul giornale dei lavori sue eventuali osservazioni in merito all'andamento dei lavori. Se il mancato rispetto dei
documenti e delle norme di sicurezza può causare un pericolo grave ed imminente il coordinatore in fase di
esecuzione richiederà l'immediata messa in sicurezza della situazione e, se ciò non fosse possibile procederà
all'immediata sospensione della lavorazione comunicando la cosa al committente. Qualora il caso lo richieda, il
coordinatore in fase di esecuzione potrà concordare con il responsabile dell'impresa istruzioni di sicurezza non
previste dal piano di sicurezza e coordinamento. Tali istruzioni saranno date sotto forma di comunicazioni scritte che
verranno firmate per accettazione dal responsabile dell'impresa appaltatrice.
Informazione e formazione
I lavoratori presenti in cantiere devono essere stati informati e formati sui rischi ai quali sono esposti nello svolgimento
della specifica mansione, nonché sul significato della segnaletica di sicurezza utilizzata sul luogo di lavoro. le imprese
che operano in cantiere oltre a specificare nel proprio POS le modalità ed i contenuti in merito all' informazione e
formazione per lo specifico cantiere, devono allegare gli attestati di partecipazione ai corsi obbligatori tenuti dalle
rispettive casse edili. I lavoratori addetti all'utilizzo di particolari attrezzature devono essere adeguatamente addestrati
alla specifica attività.
Trasmissione delle schede informative delle imprese presenti
Riunione di coordinamento
Verifica della trasmissione delle informazioni tra le imprese affidatarie e le imprese esecutrici e i lavoratori autonomi
Altro (descrivere)
PSC
____________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 59
DISPOSIZIONI PER LA CONSULTAZIONE DEGLI RLS
(2.1.2 lett. g); 2.2.2 lett.g))
Vengono Individuate le procedure e la documentazione da fornire affinché ogni Datore di Lavoro possa attestare
l’avvenuta consultazione del RLS prima dell’accettazione del PSC o in caso di eventuali modifiche significative
apportate allo stesso.
Evidenza della consultazione
Riunione di coordinamento tra RLS
Riunione di coordinamento tra RLS e CSE
Altro (descrivere)
ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI PRONTO
SOCCORSO, ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI
LAVORATORI
(2.1.2 lett. h))
Pronto soccorso:
a cura del committente:
gestione separata tra le imprese:
gestione comune tra le imprese (In caso di gestione comune indicare il numero minimo di addetti alle emergenze
ritenuto adeguato per le attività di cantiere:
Emergenze ed evacuazione:
L’OSPEDALE PIÙ VICINO AL CANTIERE, E DOTATO DI PRONTO SOCCORSO, SI TROVA A GORIZIA
IN VIA FATEBENEFRATELLI, 34.
Per la gestione dell'emergenza sanitaria, è necessario che in cantiere sia presente almeno n.1 lavoratore
adeguatamente formati per gli interventi di primo soccorso.
Ciascuna impresa dovrà garantire il primo soccorso con il proprio pacchetto di medicazione e con i propri
lavoratori incaricati.
Ogni impresa esecutrice deve garantire, per tutta la durata dei lavori, un telefono per comunicare con il 118,
accessibile a tutti gli operatori.
Ogni impresa deve avere in cantiere un proprio pacchetto di medicazione; Tale pacchetto deve essere sempre
a disposizione dei lavoratori; per questo dovrà essere posizionato in luogo ben accessibile e conosciuto da
tutti.
PSC
____________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 60
Disposizioni circa le modalità di chiamata in caso di necessità:
PROCEDURE PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE
Procedure impartite a tutti i lavoratori:
In situazione di emergenza (incendio, infortunio, malore) l’operaio dovrà:
Intervenire sulle cause che l’hanno prodotto in modo che non si aggravi il danno e/o non coinvolga altre
persone e comunque proteggere se stesso;
Chiamare l’addetto all’emergenza che si attiverà per la chiamata ai soccorsi esterni;
Solo in assenza dell’addetto all’emergenza l’operaio potrà direttamente attivare la procedura sotto elencata.
EMERGENZA SANITARIA
Chiamare il SOCCORSO PUBBLICO componendo il numero telefonico 112 (NUE).
Comunicare con calma i seguenti dati:
Nome della propria ditta di appartenenza;
Indirizzo preciso del cantiere: VIA BLANCHIS E/O TARABOCCHIA – MOSSA (GO);
Indicazioni del percorso del percorso per arrivarci:
Telefono o cellulare della ditta in cantiere;
Patologia presentata dalla persona colpita (ustione, emorragia, frattura, arresto respiratorio, arresto cardiaco,
shock, ecc.);
Stato della persona colpita (cosciente, incosciente);
Cognome e nome di chi sta chiamando;
Conclusa la telefonata, lasciare libero il telefono: potrebbe essere necessario richiamarvi;
Attendere i soccorsi esterni al di fuori del cantiere.
Regole di comportamento
Seguire i consigli dell’operatore della Centrale Operativa 112.
Osservare bene quanto sta accadendo per poterlo riferire.
Prestare attenzione ad eventuali fonti di pericolo (rischio di incendio etc.).
Incoraggiare e rassicurare il paziente.
Inviare, se del caso, una persona ad attendere l’ambulanza in un luogo facilmente individuabile.
Assicurarsi che il percorso per l’accesso della lettiga sia libero da ostacoli.
IN CASO DI INCENDIO
Chiamare i vigili del fuoco telefonando al 112 (NUE).
Comunicare con calma i seguenti dati:
Nome della propria ditta di appartenenza;
Indirizzo preciso del cantiere: VIA BLANCHIS E/O TARABOCCHIA – MOSSA (GO);
Indicazioni del percorso del percorso per arrivarci;
Telefono o cellulare della ditta in cantiere;
Tipo di incendio (piccolo, medio, grande);
Tipo di materiale che brucia;
Presenza di persone in pericolo;
Cognome e nome di chi sta chiamando;
Non interrompere la comunicazione finché non lo decide l’operatore;
Attendere i soccorsi esterni al di fuori del cantiere.
PSC
____________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 61
Numeri telefonici di Emergenza
PRONTO SOCCORSO AMBULANZA
112 (NUE)
PRONTO INTERVENTO POLIZIA
CARABINIERI
VIGILI DEL FUOCO
POLIZIA MUNICIPALE
COMUNE – UFFICIO TECNICO 0481.880169
SEGNALAZIONE GUASTI
Pronto ENEL 803 500
IRISACQUA 800 99 31 90
RIFERENTI IN CANTIERE
Committente COMUNE DI MOSSA
0481.80009
Progettista Ing. A. OCERA 0481.960880
Direttore dei Lavori Ing. A. OCERA 0481.960880
Responsabile dei Lavori Geom. R.FERESIN 0481.880169
CSP Geom. E. GERMANI Cell. 339.7619349
CSE Geom. E. GERMANI Cell. 339.7619349
Impresa
Affidataria – Esecutrice
Impresa
Esecutrice
Impresa
Esecutrice
ALTRO
PSC
____________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 62
STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA
(4.1)
Vengono riportati in forma analitica la stima dei costi della sicurezza calcolata secondo quanto prescritto dal comma 4 dell’allegato
XV del d.lgs. n. 81/2008, ed in base a quanto indicato nel presente PSC.
Nella realizzazione di un opera, oltre alla risorsa umana (manodopera), all’uso dei materiali e dei mezzi di trasporto, vi
sono “oneri occorrenti alla formazione delle singole categorie di opere”. Quali siano questi oneri non è esplicitato in
modo diretto dalle norme; dall’esperienza si può ricavare che nelle spese generali si considerano (in forma di pro-
quota) oneri per:
Personale tecnico amministrativo non impegnato direttamente nella produzione
Costi generali della sede;
Costo delle attrezzature e macchine utilizzate per l’esecuzione dell’opera;
Costo della logistica e dei servizi dei cantieri;
Costi di eventuali consulenze;
Costi dati dagli apprestamenti e opere provvisionali atte a tutelare la vita e la salute dei lavoratori;
Costi vari.
Conseguentemente, si può affermare che gli oneri della sicurezza riscontrati a priori nell’analisi dei prezzi sono già
compresi nelle spese generali, gli stessi possono oscillare fino ad un massimo del 15% (quota massima riconosciuta
per spese generali).
Nella realizzazione di alcune particolari opere, a volte, vanno previsti allestimenti e/o uso di specifiche opere
provvisionali, macchine, attrezzature e/o procedure dettate da particolari condizioni di rischio insiti nelle lavorazioni
dell’opera, non prevedibili a priori se non attraverso un attento esame del progetto e della fattibilità dell’opera stessa,
tali opere non sono riscontrabili a priori nell’analisi dei prezzi.
Ciò premesso si può affermare che:
I valori dei prezziari che si riferiscono a “opere compiute“, individuati attraverso una corretta analisi, già
contengono al loro interno “quota-parte” degli oneri di sicurezza in quanto: le opere provvisionali sono
considerate come strumentali all’esecuzione dei lavori e concorrono alla formazione delle singole categorie di
opere, conseguentemente sono riscontrabili a priori nell’analisi prezzi e riconosciuti nelle spese generali (per
le quali si aggiunge il 15%).
Vi possono essere particolari opere con rischi specifici non riscontrabili a priori nell’analisi dei prezzi, in quanto
non prevedibili, per le quali è necessario prevedere specifiche opere provvisionali e/o misure di sicurezza non
strumentali all’esecuzione dei lavori. In questo caso si dovrà procedere ad una apposita analisi.
A seguito di quanto specificato nella predisposizione del presente PSC non è stata individuata la “quota-parte” degli
oneri, identificati come “Oneri Direttamente previsti nella stima dei lavori”, già presenti nella stima dei lavori e/o del
computo metrico estimativo.
Sono state invece individuate le specifiche misure di controllo necessarie alla realizzazione della singola opera il cui
consto non è prevedibile nell’analisi dei prezzi delle opere compiute, per le quali si è proceduto ad una apposita
stima. Tali oneri, non essendo stati considerati nella stima dei lavori e/o computo metrico si sommano al costo
complessivo dell’opera. Gli stessi possono essere identificati come “Oneri Specifici”.
PSC
____________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 63
N.R. ARTICOLO DESCRIZIONE E COMPUTO U.M. QUANTITA' PREZZO INC. IMPORTO
50 z-10 Fornitura e posa in opera di segnali stradali per
indicazione presenza cantiere, chiusra strada
durante il varo del ponte, ecc.conformemente a quanto previsto dal Codice della strada D. Lgs. n.
285/92 e dal Regolamento di esecuzione e
attuazione DPR n. 494/92costituita da segnali stradali, cavalletti lampade a luce gialla
lampeggiante, coni segnaletici, ecc. Costo per tutta
la durata dei lavori e per singolo intervento: 1,00
Sommano z-10 corpo 1,00 € 124,51 €124,51
51 z-20 Segnalazione di buche isolate costituita da due
cavalletti, nastro bicolore e lampada intermittente.
Per tutta la durata dei lavori, in tutte le aree di cantiere e per tutti i casi in cui si rende necessario:
1,00
Sommano z-20 corpo 1,00 € 50,00 €50,00
52 z-35 Segnaletica e delimitazione cantiere temporaneo su
sede stradale, conformemente a quanto previsto dal
Codice della strada D. Lgs. n. 285/92 e dal
Regolamento di esecuzione e attuazione DPR n.
494/92, senza restringimento della carreggiata opposta ai lavori, costituite da segnale lavori
corredato da cartello integrativo indicante
l'estensione del cantiere (cantiere lungo più di 100 metri) e lampada a luce rossa fissa, divieto di
sorpasso e limite massimo di velocità, segnale di
obbligo di direzione, segnale di strettoia a doppio senso di circolazione, segnale di fine prescrizione,
barriere mobili con lampada a luce rossa fissa, coni
segnaletici e lampade a luce gialla lampeggiante, coni segnaletici di delimitazione dell'area
interessata dai lavori (lunghezza fino a 400 metri). Costo per tutta la durata dei lavori:
1,00
Sommano z-35 cad 1,00 € 200,00 €200,00
53 z-38 Delimitazione costituita da paletti mobili, di
diametro mm 40 posto su base in moplen e cemento, disposti a distanza di due metri e catena
in moplen bicolore (bianco/rossa o giallo/nera) di
dimensione dell'anello mm 6x24x39. Per tutta la durata dei lavori e per tutte le aree di cantiere:
1,00
Sommano z-38 corpo 1,00 € 100,00 €100,00
54 z-44 Nolo di box di cantiere uso servizi igienico
sanitario realizzato da struttura di base, sollevata da terra, e in elevato con profilati di acciaio presso
piegati, copertura e tamponatura con pannello
sandwich costituito da lamiera interna ed esterna e coibente centrale (minimo 40 mm) divisori interni
a pannello sandwich, infissi in alluminio,
pavimento in legno idrofugo rivestito in pvc, eventuale controsoffitto, completo di impianti
elettrico, idrico (acqua calda e fredda) e fognario,
termico elettrico interni, dotato di WC alla turca, un lavabo, un piatto doccia, boiler elettrico ed
accessori. Dimensioni orientative m
2,40x2,70x2,40. Costo per tutta la durata dei lavori:
1,00
Sommano z-44 cad. 1,00 €400,00 €400,00
55 z-45 Box prefabbricato di cantiere realizzato da struttura
in profilati di acciaio pressopiegati, copertura e
tamponatura con pannello sandwich costituito da lamiera interna ed esterna e coibente centrale
(minimo 40 mm) divisori interni a pannello
sandwich, infissi in alluminio, pavimento in legno idrofugo rivestito in pvc, eventuale controsoffitto,
completo di impianto elettrico e accessori vari .
Dimensioni orientative m 2,40x6,40x2,40. Nolo per tutta la durata dei lavori:
1,00
PSC
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N.R. ARTICOLO DESCRIZIONE E COMPUTO U.M. QUANTITA' PREZZO INC. IMPORTO
Sommano z-45 cad 1,00 € 600,00 €600,00
56 z-48 Nolo di estintore portatile a polvere ad kg 6 omologato (DM 20.12.1992) per tutta la durata dei
lavori:
1,00 Sommano z-48 cad 1,00 €40,00 €40,00
57 z-49 Nolo di cartellonistica di sicurezza da appendere in prossimità dello spogliatoio (rischi, antincendio,
emergenza, divieti, prescrizioni, ecc.) in alluminio
rettangolare mm 400x600. Costo per tutta la durata dei lavori:
1,00
Sommano z-49 cad. 1,00 €80,000 €80,00
58 z-51 Fornitura e posa in opera di cassetta di pronto
soccorso rispondente all'art. 29 del D.P.R. 303/56 e art. 1 D.M. 28/07/58 contenente: 1 flacone di
sapone liquido, 1 flacone di disinfettante da 250 cc,
1 pomata per scottature, 1 confezione da 8 bende garza assortite, 10 garze sterili 10x10 cm, 1 flacone
di pomata antistaminica, 1 paio di forbici, 5
sacchetti di cotone da 50 g, 5 garze sterili 18x40 cm, 2 confezioni da 2 paia di guanti in vinile, 2
flaconi di acqua ossigenata, 1 flacone di
clorossidante elettrolitico, 1 pinzetta sterile da 13 cm, 1 pinzetta sterile da 9 cm, 2 rocchetti di cerotto
da 2,5 cm per 5 m, 2 confezioni da 20 cerotti 2x7
cm, 2 lacci emostatici, 1 confezione di ghiaccio istantaneo, 5 sacchetti di polietilene monouso, 1
termometro clinico, 4 teli triangolari 96x96x136
cm, 1 bisturi monouso sterile, 1 bacinella reniforme, 4 stecche per frattura, 1 confezione da
10 siringhe sterili da 10 cc, 2 mascherine con
visiera, 1 confezione di benda tubolare a rete, 1 coperta isotermica oro/argento, 1 apribocca, 1
cannula e 1 elenco del contenuto.
1,00 Sommano z-51 cad 1,00 €90,00 €90,00
59 z-58 Oneri per redazione del POS relativo al cantiere per una ditta e due subappaltatori 3,00
Sommano z-58 a corpo 3,00 €400,00 €1.200,00
ImpC
Sommano
€ 2.884,51
PSC
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Elenco allegati obbligatori
Planimetria / lay out di cantiere in funzione dell’evoluzione dei lavori;
Planimetrie di progetto, profilo altimetrico;
Relazione idrogeologica se presente o indicazioni in tal senso;
Computo metrico analitico dei costi per la sicurezza;
Tavola tecnica sugli scavi (ove necessaria)
Cronoprogramma
PSC
____________________________________________________________________________________________________________________________________________
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QUADRO RIEPILOGATIVO INERENTE GLI OBBLIGHI
DI TRASMISSIONE
Quadro da compilarsi alla prima stesura del PSC
Il presente documento è composta da n.66 pagine.
Il C.S.P. trasmette al Committente ______________________ il presente PSC per la sua presa in considerazione.
Data ___________ Firma del C.S.P. ______________________________
Il committente, dopo aver preso in considerazione il PSC, lo trasmette a tutte le imprese invitate a presentare offerte.
Data ___________ Firma del committente _________________________
Quadro da compilarsi alla prima stesura e ad ogni successivo aggiornamento del PSC
Il presente documento è composta da n.______ pagine.
L’impresa affidataria dei lavori Ditta __________________________________________ in relazione ai contenuti per la
sicurezza indicati nel PSC / PSC aggiornato:
non ritiene di presentare proposte integrative;
presenta le seguenti proposte integrative _________________________________________________
Data__________ Firma _________________________________
L’impresa affidataria dei lavori Ditta ________________________________________________ trasmette il PSC / PSC
aggiornato alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi:
Ditta ___________________________________________________________________________________
Ditta ___________________________________________________________________________________
Sig. ____________________________________________________________________________________
Sig. ____________________________________________________________________________________
Data ___________ Firma _______________________
Le imprese esecutrici (almeno 10 giorni prima dell’inizio dei lavori) consultano e mettono a disposizione dei
rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori copia del PSC e del POS
Data __________ Firma della Ditta____________________________
Il rappresentante per la sicurezza:
non formula proposte a riguardo;
formula proposte a riguardo ______________________________________________________________
Data _______________ Firma del RLS ______________________