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Piano dell’Offerta Formativa - scuoladeamicistrani.it · 4 - Hablamos Espanol - Web TV - Robotica...
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1° CIRCOLO DIDATTICO “E. DE AMICIS” Via N. De Roggiero, 56 – 76125 TRANI (BT)
C.F. 83002530729 – Tel. e Fax 0883.481213 – 0883.482789
e-mail: [email protected] – [email protected]
sito web: www.scuoladeamicistrani.it
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/2016
“Un bambino, un maestro,
una penna e un libro possono
cambiare il mondo”
Malala Yousafzai
Nobel per la pace 2014
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INDICE
COS’È IL P.O.F. 5
PARTE PRIMA: ORGANIZZAZIONE 7
LA MISSION DELLA SCUOLA 8
CONTESTO SOCIALE, CULTURALE E AMBIENTALE
La storia del 1° C.D. “De Amicis” di Trani
Il contesto economico e ambientale
9
STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE 10
LE RISORSE INTERNE
- Organigramma
- Organi collegiali (Consiglio di Circolo, Giunta Esecutiva del Consiglio di Circolo, Collegio dei
Docenti, Consigli di Interclasse, Consigli di Intersezione, Comitato di valutazione del servizio)
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ALTRE RISORSE
Esterne e finanziarie
15
PARTE SECONDA: SCELTE EDUCATIVO-DIDATTICHE 17
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA A.S.2014/2015
- Rilevazione dei bisogni educativi
- Finalità della scuola dell’Infanzia
- Finalità della scuola Primaria
- Criteri educativi, didattici e metodologici
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TEMPO SCUOLA 43
PROGETTI CURRICOLARI
- Festa dell’Accoglienza
- Natale solidale
- Saltainbocca
- Naturalmente
- E-twinning
- Acquamica
- Istruzione domiciliare
- Il colore delle emozioni
- Progetti di continuità con le scuole secondarie di I grado
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PROGETTI EXTRACURRICOLARI
- Sabato a Teatro
- Oggi a Teatro – continuità con la scuola dell’infanzia
- Il Coro della Scuola
- Laboratorio di scrittura creativa e drammatizzazione
- Il Giornalino della Scuola “Giornalista per gioco”
- Basket a Scuola
- Giochiamo a pallavolo
- Nastri, cerchi…e altro!
- Giocoport Judo
- Emozioni in movimento
- Yoga
- Tennistavolo
- Easy - Progetto-continuità di lingua inglese per la scuola dell’infanzia
- PeTerapy“Un amico in più”
- Alla scoperta del Latino
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- Hablamos Espanol
- Web TV
- Robotica – Squadra per i campionati nazionali
- Eipass Junior
- Certificazione informatica Eipass 7 Moduli user
- Educazione stradale “In sella al sorriso”
- Ceramica “L’arte nella forma”
- Certificazione in lingua inglese
- Archeologia “Un monumento per amico”
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LA FORMAZIONE DEL PERSONALE 77
PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “PER LA SCUOLA” 78
USCITE SUL TERRITORIO 78
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
- Relazione scuola-famiglia
- Assemblee di classe/sezione
- Ruolo del genitore rappresentante
- Consigli d’Interclasse e di Intersezione
- Orario di ricevimento del pubblico
79
INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
- Alunni con Bisogni Educativi Speciali (C.M. n.8/2013)
- Alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (D.Lgs. n.170/2010)
- Linee operative per l’inclusione degli alunni con disabilità
- Protocollo di accoglienza per alunni disabili
- Regolamento del Gruppo di Lavoro di Istituto per alunni disabili (GLHI)
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VALUTAZIONE
- La valutazione nella scuola primaria
- Criteri di valutazione degli alunni
- Valutazione degli alunni con bisogni educativi speciali
83
SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI – INVALSI 86
AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO 87
PARTE TERZA: ALLEGATI 89
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ 90
CARTA DEI SERVIZI 91
REGOLAMENTO DI ISTITUTO 95
5
COS’È IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il Piano dell’Offerta Formativa è istituito dall’art.3 del D.P.R. n.275/1999 e rappresenta la carta di identità
culturale e progettuale della scuola.
La Legge n.57/1997 e la Legge n.107/2015 conferendo strumenti di autonomia e flessibilità alle scuole
permettono loro di dotarsi di percorsi formativi individualizzati e caratterizzanti.
Infatti, pur aderendo agli obiettivi generali ed educativi definiti a livello nazionale, l’Istituzione scolastica si
organizza per rispondere alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico in cui opera.
Il P.O.F.
- traccia le linee del percorso formativo attraverso il quale la scuola si impegna a dare risposte significative
ai propri alunni, guidandole scelte didattiche anche in merito all’utilizzo delle risorse finanziarie;
- definisce le scelte culturali, educative ed organizzative della scuola;
- dà efficacia alle programmazioni educative e didattiche dei docenti e della scuola nel suo complesso, ai
progetti curricolari e ai progetti in orario extracurricolare per l’ampliamento dell’offerta formativa.
È elaborato dal Collegio dei Docenti.
È adottato dal Consiglio di Circolo.
È verificato, al termine dell’anno scolastico.
7
PARTE PRIMA: ORGANIZZAZIONE
- LA MISSION DELLA SCUOLA
- CONTESTO SOCIALE, CULTURALE E AMBIENTALE
- STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE
- LE RISORSE INTERNE
- ALTRE RISORSE
8
LA MISSION DELLA SCUOLA
Nell’ambito dei valori sanciti dalla Costituzione e richiamati nella Carta Internazionale dei Diritti dell’Uomo
e dell’Infanzia, attraverso un graduale processo di maturazione delle potenzialità di ciascuno, la scuola
stabilisce le finalità generali ed imprescindibili del processo formativo.
Si ritengono indicatori di un buon modo di fare scuola:
- la condivisione delle scelte educative attraverso l’individuazione di traguardi irrinunciabili collegialmente
definiti;
- la collaborazione di tutto il personale (docente, amministrativo e ausiliario) nella gestione dei problemi
organizzativi della scuola;
- l’attenzione al tema della continuità, della diversità, della disabilità, dell’intercultura;
- il lavoro collegiale degli insegnanti;
- il raccordo interdisciplinare come strumento per garantire l’unitarietà dell’insegnamento;
- la personalizzazione dell’insegnamento/apprendimento;
- la flessibilità organizzativa;
- l’utilizzazione razionale degli spazi educativi;
- il rapporto costante fra insegnanti e famiglie;
- la disponibilità dei docenti alla sperimentazione ed innovazione didattica, alla formazione continua e
all’aggiornamento professionale;
- lo sviluppo di un apprendimento attivo, critico ed efficace nei futuri cittadini d’Europa,;
- il potenziamento dei linguaggi comunicativi, artistico, iconico, musicale, motorio, multimediale;
- la promozione di atteggiamenti di solidarietà, di pace, di rispetto dei diritti umani;
- l'acquisizione del linguaggio informatico come fonte di informazione e di comunicazione;
- il raccordo con Enti, Istituzioni ed esperti per realizzare forme di collaborazione;
- la sensibilizzazione degli alunni ai problemi del territorio per accrescere la consapevolezza dell’essere
cittadino.
A tal fine la scuola intende fornire le chiavi per:
- imparare a conoscere, per acquisire gli strumenti della conoscenza e della comprensione
- imparare a fare, per essere capaci di agire creativamente nel proprio ambiente
- imparare a vivere insieme, per partecipare e collaborare con gli altri in tutte le attività umane
- imparare ad essere, per sviluppare le proprie potenzialità e per agire con crescente autonomia
Il raggiungimento della mission avviene attraverso importanti processi di progettualità, sviluppo e scambio tra
tutte le aree (educativo-didattica, amministrativa, ausiliaria, tecnica, familiare, territoriale) che, a vario titolo,
operano nella scuola.
9
CONTESTO SOCIALE, CULTURALE E AMBIENTALE
La storia del 1° C.D. “De Amicis” di Trani
L’edificio “De Amicis” è situato nel centro della nostra città e fu costruito secondo i criteri architettonici tipici
degli Anni ’30 del secolo scorso. La scuola conserva all'interno dell'Aula Magna il sipario dell'antico Teatro
Comunale, danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale e in seguito demolito. L’arazzo, splendida opera
d’arte, realizzato dal pittore tranese Biagio Molinaro nel 1863, rievoca la promulgazione degli Statuti Marittimi
ovvero degli “Ordinamenta et Consuetudo Maris edita per Consules Civitatis Trani”.
B. Molinaro – "Promulgazione Ordinamenta Maris"
Il contesto economico e ambientale
Il Comune di Trani, situato sul mare, ha una popolazione residente di circa 56.000 abitanti.
La sua economia è fortemente orientata al segmento terziario; un tempo esclusivamente imperniata sull'industria
della pietra, ha oggi notevole consistenza in altri settori con cospicue capacità di sviluppo: il settore edilizio,
quello manifatturiero e il settore artigianale relativo ai calzaturifici e tomaifici, che costituiscono un’importante
fonte economica per la città. La pesca, con l'impiego di più di cinquanta motopescherecci, costituisce un tassello
importante per l'economia tranese. Il settore agricolo, con un territorio coltivato soprattutto a vigneto, a frutteto
e ad oliveto, con numerose aziende vinicole, che operano con successo soprattutto per la diffusione al consumo
del vino tipico locale doc, che è il Moscato di Trani. In sostanza si può affermare che l'attività produttiva locale
costituisce la base economica sulla quale poggia la vita sociale dell'intera collettività.
Inoltre, Trani, da sempre un importante polo giudiziario, vede la presenza di numerosi studi legali, tecnici e
commerciali. Negli anni più recenti, la Città ha consolidato la sua vocazione turistica, con la nascita di
numerose micro-imprese impegnate nella ricezione turistica e nella ristorazione.
Il 1° C.D. “De Amicis” opera in un’area territoriale sita tra il centro storico e l’Ospedale civico, in un quartiere
di livello sociale medio-alto. Nel territorio sono presenti le scuole secondarie di I grado “G. Rocca” e “E.
Baldassarre”, il Liceo Classico e delle Scienze umane “De Sanctis”, la Biblioteca “G. Bovio”, alcune palestre,
nonché le parrocchie di “Santa Maria del Pozzo” e di “San Giuseppe”.
10
STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE
Il 1° Circolo Didattico “De Amicis”, con sede in Via Nicola De Roggiero n.56 di Trani, è costituito da:
1 Dirigente Scolastico
1 Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi
6 Assistenti Amministrativi
10 Collaboratori Scolastici
3 plessi: De Amicis, S. Paolo, Dell’Olio
54 classi, di cui 39 di scuola primaria e 15 di scuola dell’infanzia
1.147 alunni, di cui 815 alunni di scuola primaria e 412 alunni di scuola dell’infanzia
88 docenti, di cui 63 docenti di scuola primaria e 25 docenti di scuola dell’infanzia
Il 1° Circolo Didattico “De Amicis” è strutturato nel seguente modo:
Plesso "De Amicis" – Via De Roggiero, 56
Ufficio del Dirigente
Ufficio di Segreteria
con 6 Assistenti Amministrativi
37 classi di Primaria di cui 35 a Tempo Normale (27 ore/settim.) + 2 a Tempo Pieno (40 ore/settim.)
63 docenti, tra i quali:
44 specializzati in lingua inglese (37 di livello B1, 3 di livello A2, 4 di livello A1);
2 specializzati in religione cattolica;
10 specializzati per il sostegno
771 alunni 7 prime, 8 seconde, 7 terze, 8 quarte, 7 quinte
5 collaboratori scolastici
Plesso "San Paolo" – Viale De Gasperi, 56 – Piazza Cezza
2 classi di primaria a Tempo Normale (27 ore/settim.)
44 alunni 2 prime
9 sezioni di Infanzia a Tempo Ridotto (25 ore/settim.)
186 alunni con alunni di 3-4-5 anni
20 docenti, tra i quali:
2 specializzati in lingua inglese (livello B1)
2 specializzato in religione cattolica;
6 specializzati per il sostegno
3 collaboratori scolastici
Plesso “Dell’Olio” – Via Falcone, 1
6 sezioni di Infanzia a Tempo Ridotto (25 ore/settim.)
126 alunni con alunni di 3-4-5 anni
9 docenti, tra i quali: 1 specializzato in religione cattolica;
2 specializzati per il sostegno
2 collaboratori scolastici
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LE RISORSE INTERNE
Le risorse interne della scuola sono rappresentate dalle risorse umane, individuali e collegiali, schematizzate nel
seguente ORGANIGRAMMA.
DIRIGENTE SCOLASTICO
dott.ssa Paola Valeria Gasbarro
È il rappresentante legale dell’istituto, il responsabile della gestione delle risorse finanziarie, strumentali e dei
risultati del servizio. È titolare delle relazioni sindacali.
Assicura la gestione unitaria e il funzionamento dell’unità scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia
formativa. Assicura la direzione, il coordinamento, la valorizzazione delle risorse umane
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE
1ª collaboratrice con funzione vicaria
Tarantini Antonietta
2ª collaboratrice
Romanelli Nicoletta
Responsabile plesso “San Paolo”
Minervini Maria Saveria
Responsabile plesso “Dell’ Olio”
Maglie Maria
Lo staff collabora col Dirigente per il migliorare il funzionamento organizzativo e gestionale della scuola.
FUNZIONI STRUMENTALI
Area 1: Piano dell’Offerta Formativa e Valutazione: Chieppa Raffaella
Area 2: Infrastrutture tecnologiche e formazione docenti: Canaletti Lucia Pia
Area 3: Sostegno agli alunni: Di Bisceglie Rachele
Area 4: Progetti curricolari ed extracurricolari: Cecca Brigida
Area 5: Gestione del sito web e rapporti con Enti esterni: Casalino Rosa
GRUPPI DI LAVORO di supporto alle Funzioni Strumentali
Gruppo Area 1: Chieppa Raffaella, Altizio Chiara, Corallo Maria Laura, Pignatelli Roberta
Gruppo Area 2: Canaletti Lucia Pia, Di Nunzio Vincenza
Gruppo Area 3: Di Bisceglie Rachele, Minervini Maria Saveria, Musicco Annamaria
Gruppo Area 4: Cecca Brigida, Mancini Antonella, Santoro Rosaria
Gruppo Area 5: Casalino Rosa, Catino Lucia
DIRETTORE Servizi Generali Amministrativi
rag. Felice Calefato
Gestisce, in stretta collaborazione con il Dirigente, l’attività amministrativa e contabile e la gestione dei beni
mobili e immobili della scuola.
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Calefato Saverio Personale ATA, gestione finanziaria e patrimoniale, attività negoziali
Zambrano Edoardo Affari generali, attività negoziali
Rosato Elvira Personale docente
Ruscino Luisa Alunni
Valenziano Rosa Posta, affari generali, tenuta protocollo elettronico
Zanchi Pasqua Liliana Progetti curricolari ed extracurricolari, attività negoziali
Il personale di segreteria cura tutti gli adempimenti relativi alle pratiche interne alla scuola e alle relazioni con
l’esterno.
COLLABORATORI SCOLASTICI
Amodio Francesco, De Pasquale Antonio, Di Lernia Rosa, Filograsso Eleonora Trinità Vittoria, Galantucci
Benedetta, Lauriani Pasquale, Pasquadibisceglie Vincenza, Porcaro Pasquale, Riserbato Antonia, Sgaramella
Roberto.
I collaboratori scolastici hanno il compito della sorveglianza sugli alunni negli spazi comuni e della custodia e
pulizia dei locali scolastici.
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ORGANI COLLEGIALI
Gli Organi Collegiali istituzionali della scuola sono:
- il Consiglio di Circolo
- la Giunta Esecutiva del Consiglio di Circolo
- il Collegio dei Docenti
- i Consigli di Interclasse
- i Consigli di Intersezione
- il Comitato di valutazione
Consiglio di Circolo
Il Consiglio di circolo della scuola è costituito da 19 membri:
- il Dirigente scolastico: Gasbarro Paola Valeria
- 8 Rappresentanti dei docenti:
Catino Lucia, Chieppa Raffaella, d’Addato Annamaria, Gusmai Antonella, Marasciuolo Pasqua, Musicco
Annamaria, Romanelli Nicoletta, Santoro Maria Rosaria
- 2 Rappresentanti del personale ATA:
Calefato Saverio, Filograsso Eleonora T.V.
- 8 Rappresentanti dei genitori:
Botta Lucia, Cortellino Carlantonio, Corvasce Ruggiero (Presidente del C.d.C.), Loporchio Iolanda,
Pignataro Giuseppina, Ronco Marika, Tortosa Anna Maria, Vescia Luigi
Giunta Esecutiva del Consiglio di Circolo
La Giunta Esecutiva del C.d.C. è costituita da 6 membri:
- il Dirigente scolastico: Gasbarro Paola Valeria
- il D.S.G.A: Calefato Felice
- 1 Rappresentante dei docenti: Romanelli Nicoletta
- 1 Rappresentante del personale ATA: Calefato Saverio
- 2 Rappresentanti dei genitori: Cortellino Carlantonio, Loporchio Iolanda
Collegio dei Docenti
Docenti di scuola primaria:
Arbore Angela, Boccaforno Lucia, Bruni Augusta, Bruni Silvia, Cagia Maria Grazia, Canaletti Lucia Pia,
Capogrosso Maria Bice, Cardanobile Chiara, Carnevali Rosa, Casale Anna, Casalino Rosa, Catino Lucia, Cecca
Brigida, Chieppa Raffaella Rita, Corallo Maria, Cozzoli Teresa, Curci Rita Maria, D'Agostino Chiara, Del Prato
Raffaella, Di Bisceglie Rachele, Di Candido Serafina, di Meo Donata, Di Nunzio Vincenza, Di Nuzzo Nicoletta,
Diaferia Giuseppina, Didonato Clementina, Dragonetti Francesca, Filisio Antonietta, Franco Lucia, Gambatesa
Rosa Alba, Giannotti Grazia, Guerra Giuseppina, Gusmai Antonella, Lauro Monica, Laurora Francesca,
Lorusso Maria Francia, Lupo Marcella, Mancini Antonella M.C., Marasciuolo Pasqua, Marulli Paola, Minervini
Lucrezia, Mogavero Gabriella, Mongelli Rocca, Musicco Annamaria, Pasquale Patrizia, Petrelli Raffaella,
Pignatelli Roberta, Romanelli Nicoletta, Sampogna Maria Rosaria, Santoro Maria Rosaria, Saracino Anna
Santa, Soldano Dina, Sorrenti Pasqua M., Tannoia Stefania, Tarantini Antonietta, Treré Genoveffa, Valente
Daniela Maria Nunzia, Valente Paola, Velon Maria Immacolata, Volturno Ruggero.
Docenti di scuola dell’infanzia:
Acella Margherita, Altizio Chiara Maria, Banchino Valeria, Basso Maria Teresa, Croce Rosanna, d'Addato
Annamaria, D’Ingeo Rosa, Dalfonso Patrizia, De Laurentiis Gabriella, Di Reda Giusy, Di Tommaso
Giuseppina, Grella Carmelina, Maglie Maria, Marchese Rosanna, Martinelli Valeria, Minafra Maddalena,
Minervini Giovanna, Minervini Maria Saveria, Pepe Emilia, Scaringi Franca, Timberio Caterina.
Docenti di religione cattolica di scuola primaria e di scuola dell’infanzia:
Capodivento Cinzia, de Camelis Annalaura, Liantonio Rosa, Tedone Liliana, Di Lernia Rosanna
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Consigli di Interclasse
Classi Presidenti Segretari
Prime Marasciuolo
Pasqua
D'Agostino
Chiara
Rappresentanti dei genitori
Bucci Annalisa (1ªA), Acquafredda Mirian (1ªB), Lovicario Maria
(1ªC), Scaringi Pasqua (1ªD), Pacillo Sipontina (1ªE), De Maririnis
Antonia (1ªF), Loprieno Monica (1ªG) Zanni Rosa(1ªI), Simone Lucia
(1ªH)
Rappresentanti dei docenti
Boccaforno, Bruni A., D’Agostino, de Camelis, Di Nunzio, Di Nuzzo,
Dragonetti, Gusmai, Lauro, Lorusso, Marasciuolo, Marulli, Mongelli,
Minervini L., Pignatelli, Tarantini, Trerè, Valente D., Volturno.
Seconde Lupo
Marcella
Franco
Lucia
Rappresentanti dei genitori
Spallucci Paola(2ªA), Tortosa Annalisa(2ªB), Lavacca Paola (2ªC), De
Leonardis Rosa (2ªD), Lapenna Angela (2ªE), Balsamo Roberta (2ªF), di
Leo Maria (2ªG) di Palo Francesca (2ªH)
Rappresentanti dei docenti
Capodivento, Casale, Chieppa, Curci, Diaferia, Di Bisceglie, Giannotti,
Lupo, Mogavero, Musicco, Pasquale P., Guerra, Soldano, Trerè.
Terze Cozzoli
Teresa
Tannoia
Stefania
Rappresentanti dei genitori
De Nicolo Francesca (3ªA), Botta Lucia (3ªB), Augelli Debora (3ªC),
Sonatore Patrizia (3ªD), Pellicani Ida (3ªE), Nardi Maria Pasqualina
(3ªF), De Bartolo Flora (3ªG)
Rappresentanti dei docenti
Bruni A., Cagia, Capodivento, Capogrosso, Carnevali, Cozzoli, Del
Prato, Filisio, Gambatesa, Sampogna, Tannoia.
Quarte
Mancini
Antonella
Maria
Cristina
Di Meo
Donata
Rappresentanti dei genitori
Trerè Genoveffa (4ªA), Diaferia Angela (4ªB), Fracchiolla Riccardina
(4ªC), Firrao Raffaella (4ªD), Di Chiano Giovanna (4ªE), Muciaccia
Daniela (4ªF), Conenna Luciana (4ªG), di Gennaro Rosanna (4ªH)
Rappresentanti dei docenti
Canaletti, Capodivento, Cardanobile, Casalino, Cecca, Di Candido, Di
Meo, Mancini, Marulli, Pasquale, Romanelli.
Quinte Corallo
Maria Laura
Valente
Paola
Rappresentanti dei genitori
Marasciuolo Patrizia (5ªA), Spagnoletta Francesca (5ªB), de Toma
Cinzia (5ªC), La Quosta Pasqua (5ªD), Giangualano Beatrice (5ªE), Di
Lernia Margherita (5ªF), Tortosa Giovanna (5ªG)
Rappresentanti dei docenti
Bruni A., Bruni S., Capodivento, Catino, Corallo, Curci, Didonato,
Laurora, Petrelli, Saracino, Sorrenti, Valente, Velon.
Consigli di Intersezione
Infanzia Presidenti Segretari
Dell’Olio Timberio
Caterina
Marchese
Rosanna
Rappresentanti dei genitori
Rizzi Maria (sez.A), Ferrara Valeria (sez.B), Lenassini Lorna (sez.C),
Lops Teresa (sez.D), Sforza Patrizia (sez.E), di Leo Florinda (sez.F).
Rappresentanti dei docenti
Basso, Dalfonso, De Laurentiis, Gasbarro, Maglie, Marchese,
Liantonio, Scaringi, Timberio, Tedone.
S.Paolo Altizio
Chiara
D'Addato
Anna
Maria
Rappresentanti dei genitori
Curci Anna Maria (sez.A), Loprieno Monica (sez.B), Lomuscio
Valentina (sez.C), Minutilli Tiziana (sez.D), d’Addato Giovanna
(sez.E), Suriano Stefania (sez.F), Lovicario Maria (sez.G), Zanni Rosa
(sez.H) de Bello Carmela (sez.I)
Rappresentanti dei docenti
Acella, Altizio, Bianchino, Croce, d’Addato, D’Ingeo, Di Reda, Di
Lernia, Di Tommaso, Grella, Liantonio, Martinelli, Minafra, Minervini
G., Minervini M.S., Muscò, Pepe, Regano.
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Comitato di valutazione
Il Comitato di valutazione della scuola è costituito da 7 membri:
- il Dirigente Scolastico: Gasbarro Paola Valeria (Presidente)
- 2 docenti scelti dal Collegio dei Docenti: Corallo, Croce
- 1 docente scelto dal Consiglio di Circolo: Santoro
- 2 genitori scelti dal Consiglio di Circolo: Botta, Tortosa
- 1 esterno nominato dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia: (da nominare)
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ALTRE RISORSE
Il 1° C.D. “De Amicis” di Trani si avvale di altre risorse, esterne e finanziarie, di seguito specificate.
Risorse esterne
Il Collegio dei Docenti accoglie proposte a carattere educativo che mirano all’arricchimento culturale e allo
sviluppo di buone pratiche di collaborazione e solidarietà e che provengono da
- Enti Locali (Comune di Trani, Provincia BAT, Regione Puglia)
- Associazioni culturali, sociali e di volontariato presenti sul territorio (AID, AmoPuglia, Caritas, SAVE,
Agave, GAL, Fidapa, I Dialoghi di Trani, ecc.)
- Associazioni sportive
Risorse finanziarie
Con l’introduzione dell’autonomia, la scuola può usufruire di diverse forme di finanziamento che di anno in
anno vengono definite.
Finanziamenti ministeriali
- Fondo di Istituto: risorse a disposizione finalizzate a retribuire le prestazioni aggiuntive del personale.
- Fondi dell’autonomia per la realizzazione di specifici progetti.
- Fondi per l’aggiornamento per il personale docente e ATA.
- Fondi per la realizzazione di specifici progetti.
Finanziamenti a carico dell’Ente Locale
- Fondi stabiliti dalla L. n.23 del 1996: spese per il funzionamento amministrativo e per il materiale di pulizia
e igienico-sanitario.
- Fondi per il diritto allo studio
Finanziamenti a carico delle famiglie e dei privati
- Viaggi d’istruzione, visite guidate.
- Miglioramento della qualità dell’Offerta Formativa
- Partecipazione a spettacoli teatrali, cinematografici o laboratori per l’ampliamento dell’offerta formativa.
- Polizza assicurativa.
- Finanziamenti da parte di privati.
- Miglioramento delle dotazioni strutturali.
Finanziamenti a carico dell’Unione Europea
- Fondi P.O.N. per lo sviluppo delle competenze degli alunni e del personale docente nonché per il
miglioramento degli ambienti di apprendimento.
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PARTE SECONDA: SCELTE EDUCATIVO-DIDATTICHE
- PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA A.S.2015/2016
- FINALITA' EDUCATIVE
- CRITERI EDUCATIVI, DIDATTICI-METODOLOGICI
- TEMPO SCUOLA
- PROGETTI CURRICOLARI
- PROGETTI CONTINUITA' CON LE SCUOLE SECONDARIE DI 1° GRADO
- PROGETTI EXTRACURRICOLARI
- FORMAZIONE DOCENTI
- PROGETTI PON (in attesa di emanazione Piano nazionale)
- USCITE SUL TERRITORIO
- RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
- INCLUSIONE DEGI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
- REGOLAMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO DI ISTITUTO PER ALUNNI DISABILI (GLHI)
- LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA
- SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI – INVALSI
- AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO
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PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA A.S.2015/2016
CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA E DELLA SCUOLA PRIMARIA CON RIFERIMENTO
ALLE INDICAZIONI NAZIONALI 2012
La scuola ha revisionato il curricolo con l’obiettivo di elaborare la progettazione educativo-didattica in verticale
per competenze, integrando due tipi di lavoro:
a) individuazione delle connessioni tra le competenze-chiave per l’apprendimento permanente, definite dal
Parlamento europeo e dal Consiglio dell’UE, e le competenze previste nel profilo dello studente al termine
del I ciclo;
b) definizione della progressione dei traguardi di sviluppo delle competenze disciplinari e delle competenze
trasversali di cittadinanza secondo i criteri di gradualità e progressività nel percorso dall’infanzia al termine
della scuola primaria.
Inoltre, la scuola ha elaborato il curricolo-continuità per competenze ed obiettivi di apprendimento delle
annualità ponte, definendo il raccordo tra l’ultimo anno di scuola dell’infanzia e il primo anno della scuola
primaria, tra la classe quinta della scuola primaria e la prima della scuola secondaria di primo grado.
Le attività di ampliamento dell’offerta formativa proposte a tutti gli alunni del Circolo sono progettate in
raccordo con il curricolo di istituto.
Nella prospettiva dei valori sanciti dalla Costituzione e richiamati nella Carta Internazionale dei Diritti
dell’Uomo e dell’Infanzia, attraverso un graduale processo di maturazione delle potenzialità di ciascuno, la
scuola stabilisce delle finalità generali ed imprescindibili del processo formativo.
La scuola dell’infanzia deve tener conto dei bisogni fondamentali, quali:
- sentirsi, accettati, ascoltati e capiti;
- muoversi, esprimersi e comunicare;
- manipolare e costruire;
- giocare ed entrare in relazione con i compagni e gli adulti;
- apprendere e comprendere;
- diventare autonomi.
La scuola primaria mira a:
- educare alla solidarietà, alla collaborazione e al rispetto delle specificità di ciascun individuo;
- personalizzare il processo di insegnamento/apprendimento;
- sollecitare la collaborazione delle famiglie coinvolgendole in varie attività;
- valorizzare la professionalità dei docenti;
- cooperare con l’Amministrazione e gli Enti territoriali che promuovono percorsi educativi.
Si impegna, inoltre, a soddisfare i bisogni ed aspettative delle famiglie relative all’alfabetizzazione informatica,
all’insegnamento della lingua inglese, alle attività espressive e di gioco-sport.
1. LA SCUOLA DELL’INFANZIA: FINALITÀ EDUCATIVE
La Scuola dell’Infanzia accoglie i bimbi dai 3 ai 5 anni. Essa si pone come ambiente di apprendimento che
promuove lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza.
Consolidare l’identità vuol dire vivere significativamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, sentirsi
sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come una persona unica ed
irripetibile.
Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e negli altri, provare soddisfazione nel fare da sé e saper
chiedere aiuto, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti sempre più consapevoli.
Acquisire le competenze significa giocare, muoversi, manipolare, domandare, imparare a riflettere
sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto con la realtà.
Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza
agli altri e ai suoi bisogni, rendersi meglio conto della necessità di stabilire regole condivise: è il primo esercizio
di dialogo con gli altri.
SCUOLA DELL’INFANZIA: I CAMPI DI ESPERIENZA
Le attività della Scuola dell’Infanzia sono scrupolosamente strutturate in forma ludica, modalità privilegiata di
apprendimento, e ruotano all’interno dei campi di esperienza. Ogni campo delinea una prima mappa in
linguaggi, alfabeti, saperi in forma di traguardi per lo sviluppo.
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Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea
COMPETENZE DI CITTADINANZA
SCUOLA DELL’INFANZIA - TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
CAMPO DI ESPERIENZA: “IL SÈ E L’ALTRO”
3 ANNI
Il bambino:
4 ANNI
Il bambino:
5 ANNI
Il bambino:
Si confronta con adulti e compagni e stabilisce con essi
relazioni positive.
Gioca, impara e lavora in modo costruttivo con gli altri.
Consolida i legami con i compagni e sviluppa
comportamenti collaborativi e solidali.
Gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa
argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni
con adulti e bambini.
Conosce la scuola come luogo d’incontro.
Prende consapevolezza della propria identità.
Rafforza l’autonomia, la conoscenza di sé e riconosce la
propria identità sessuale.
Impara a comunicare e gestire le proprie emozioni.
Sviluppa il senso dell’identità personale, e consapevole
delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa
controllarli ed esprimerli in modo adeguato.
Supera la dipendenza affettiva e vive il distacco dalla
famiglia con serenità;
Prende consapevolezza di avere una storia personale e
familiare.
Sviluppa il senso dell’identità familiare;
Condivide momenti di festa a scuola nella famiglia e
nella comunità.
Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le
tradizioni della famiglia, della comunità e le mette in
confronto con altre.
Racconta le proprie esperienze emotive e le condivide
con gli altri.
Collabora con gli altri per un progetto comune. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli
altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di
attenzione tra chi parla e chi ascolta.
Acquisisce semplici regole di comportamento. Rispetta, aiuta gli altri e inizia a crescere nel rispetto dei
propri diritti e doveri.
Accoglie la diversità come valore positivo.
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle
diversità culturali, su ciò che e bene o male, sulla
giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei
propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.
Si accosta al concetto di presente e passato.
Conosce gli spazi della vita scolastica.
Conquista una progressiva autonomia rispetto ai bisogni
personali e rispetto all’ambiente.
Collega le esperienze del passato con quelle del
presente.
Si muove con disinvoltura negli spazi scolastici.
Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato,
presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e
autonomia negli spazi che gli sono familiari,
modulando progressivamente voce e movimento anche
in rapporto con gli altri e con le regole condivise.
Coglie aspetti relativi alla comunità di appartenenza. Riflette sul valore del “bene comune”. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del
territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il
funzionamento delle piccole comunità e delle città.
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Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea
COMPETENZE CHIAVE:
Comunicazione nella madrelingua – Consapevolezza ed espressione culturale – Imparare ad imparare
SCUOLA DELL’INFANZIA – TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
CAMPO DI ESPERIENZA: IL CORPO E IL MOVIMENTO
3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI
Il bambino:
percepisce globalmente il proprio corpo;
riconosce e denomina le varie parti del corpo;
acquisisce le prime norme d’igiene personale e
corrette abitudini alimentari;
acquisisce schemi motori e matura condotte per una
migliore autonomia e coordinamento motorio;
conosce situazioni di rischio per la propria
incolumità.
Il bambino:
interpreta con il corpo le emozioni;
riconosce e denomina le principali parti del corpo
su di sé e sugli altri;
rispetta regole d’igiene e di sana alimentazione;
si organizza nei giochi in autonomia rispetto allo
spazio e agli oggetti;
riconosce situazioni di rischio per la propria ed
altrui incolumità.
Il bambino:
vive pienamente la propria corporeità, ne
percepisce il potenziale comunicativo ed
espressivo, matura condotte che gli consentono una
buona autonomia nella gestione della giornata
scolastica;
riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le
differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche
corrette di cura di se, di igiene e di sana
alimentazione;
prova piacere nel movimento e sperimenta schemi
posturali e motori, li applica nei giochi individuali e
di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed e in
grado di adattarli alle situazioni ambientali
all’interno della scuola e all’aperto;
controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio,
interagisce con gli altri nei giochi di movimento,
nella danza, nella comunicazione espressiva;
riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e
rappresenta il corpo in stasi e in movimento.
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Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea
COMPETENZE CHIAVE:
Comunicazione nella madrelingua – Consapevolezza ed espressione culturale – Imparare ad imparare
SCUOLA DELL’INFANZIA – TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
CAMPO DI ESPERIENZA: “IMMAGINI SUONI, COLORI”
3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI
Il bambino:
si esprime con il colore, manipola, impasta imita
gesti, andature e movimenti su basi musicali;
utilizza il corpo e la voce per imitare e riprodurre
suoni.
Il bambino:
riesce a dare forma e colore all’esperienza con
varietà di strumenti;
conosce e distingue i colori primari e secondari;
drammatizza semplici storie;
segue con curiosità e piacere spettacoli di vario
tipo;
condivide con i compagni il piacere del gioco e
inventa ruoli nel gioco libero;
sperimenta con il corpo la voce e gli oggetti la
realtà.
Il bambino:
comunica, esprime emozioni, racconta , utilizzando
le varie possibilità che il linguaggio del corpo
consente;
inventa storie e sa esprimerle attraverso la
drammatizzazione, la pittura e attività manipolative;
utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e
creative;
esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie;
esegue con curiosità e piacere spettacoli di vario
tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …);
sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la
fruizione di opere d’arte;
scopre la realtà sonora attraverso attività di
percezione e produzione musicale utilizzando voce,
corpo e oggetti;
sperimenta e combina elementi musicali di base,
producendo semplici sequenze sonoro – musicali;
esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i
simboli di una notazione informale per codificare i
suoni percepiti e riprodurli.
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Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea
COMPETENZE CHIAVE:
Comunicazione nella madrelingua – Imparare ad imparare
SCUOLA DELL’INFANZIA – TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
CAMPO DI ESPERIENZA: “I DISCORSI E LE PAROLE”
3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI
Il bambino:
esprime i propri bisogni e racconta semplici vissuti;
ascolta brevi storie e le comprende;
si avvicina ai libri con curiosità e legge le
immagini;
distingue il segno grafico dal disegno.
Il bambino:
interagisce con i compagni e l’adulto ;
partecipa alle conversazioni e formula ipotesi
rispetto al contenuto;
comprende e rielabora filastrocche e poesie ;
racconta eventi ed esperienze personali;
si approccia alla lingua scritta spontaneamente.
Il bambino:
usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio
lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui
significati;
esprime e comunica agli altri emozioni, sentimenti,
argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che
utilizza in differenti situazioni comunicative;
ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa
storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio
per progettare attività e per definire regole;
sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni,
inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie
tra i suoni e i significati;
si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta
prime forme di comunicazione attraverso la
scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i
nuovi media;
ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue
diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei
linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
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Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea
COMPETENZE CHIAVE:
Comunicazione nella madrelingua – Imparare ad imparare – Competenze sociali e civiche – Consapevolezza ed espressione culturale
SCUOLA DELL’INFANZIA – TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
CAMPO DI ESPERIENZA “LA CONOSCENZA DEL MONDO”
3 ANNI
Il bambino:
4 ANNI
Il bambino:
5 ANNI
Il bambino:
Percepisce i ritmi della giornata scolastica. Riconosce e percepisce i ritmi della giornata scolastica
e della settimana
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della
giornata e della settimana.
Intuisce la scansione temporale: prima - dopo. Riconosce la scansione temporale: prima –dopo Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa
dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e
prossimo.
Conosce l’ambiente circostante attivando i canali
sensoriali.
Riconosce i principali cambiamenti fisici legati alla sua
crescita
Coglie nell’ambiente naturale i cambiamenti di tipo
stagionale
Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi
viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali,
accorgendosi dei loro cambiamenti
Stabilisce semplici relazioni spaziali in base a specifici
indicatori.
Condivide un percorso prestabilito in base a
connotazioni spaziali
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio,
usando termini come avanti/indietro, sopra/sotto,
destra/sinistra, ecc.
Segue correttamente un percorso sulla base di
indicazioni verbali.
Padroneggia sia le strategie del contare e dell’operare
con i numeri sia quelle necessarie per eseguire le prime
misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.
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Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea
COMPETENZE CHIAVE:
Comunicazione nella madrelingua – Consapevolezza ed espressione culturale – Imparare ad imparare
SCUOLA DELL’INFANZIA – TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
CAMPO DI ESPERIENZA: “RELIGIONE”
3 ANNI
Il bambino:
4 ANNI
Il bambino:
5 ANNI
Il bambino:
Scopre il proprio nome come riconoscimento di sé
membro della comunità
Coglie nei racconti del Vangelo la persona di Gesù.
Sperimenta e sviluppa relazioni serene con gli altri
Scopre nei racconti del Vangelo la persona e
l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è
Padre di tutti e che la Chiesa è una comunità di uomini
e donne unita nel suo nome.
Sviluppa un positivo senso di sé e sperimenta relazioni
serene con gli altri, anche appartenenti a differenti
tradizioni culturali e religiose.
Esprime con i gesti la propria esperienza religiosa Esprime con i gesti e il corpo la propria esperienza
religiosa
Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa
propria e altrui per cominciare a manifestare le proprie
emozioni
Coglie alcuni simboli della religione cattolica Riconosce alcuni termini e simboli della tradizione
religiosa
Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi tipici
delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste,
preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter
esprimere con creatività il proprio vissuto religioso
Scopre alcuni termini del linguaggio cristiano
ascoltando racconti biblici.
Riconosce alcuni termini del linguaggio cristiano
attraverso l’ascolto dei racconti biblici
Impara alcuni termini del linguaggio cristiano,
ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i
contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per
sviluppare una comunicazione significativa anche in
ambito religioso.
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2. SCUOLA PRIMARIA: FINALITÀ EDUCATIVE
I bambini oggi vivono tante esperienze di formazione anche al di fuori del contesto scolastico. La scuola,
quindi, mira a dare senso e significato alle loro esperienze, al fine di ridurne la frammentazione e il carattere
episodico.
Alla scuola spettano alcune finalità specifiche:
- offrire situazioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base;
- aiutare a selezionare le informazioni e ad apprendere;
- orientare alla conoscenza di sé e allo sviluppo delle relazioni interpersonali e con l’ambiente vitale;
- valorizzare le diversità presenti nella scuola, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza.
Per realizzare tali finalità il 1° C.D. “De Amicis”:
- predispone un contesto educativo sereno e stimolante, considerando l’accoglienza non solo come primo
momento di incontro tra alunni e docenti ma come una sua identità permanente;
- tiene in gran conto le differenze individuali, fornendo a tutti opportunità di apprendimento;
- si organizza e opera per rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono lo sviluppo
della persona;
- si impegna con progetti mirati a contenere l’insuccesso scolastico, a recuperare gli svantaggi, a promuovere
le eccellenze;
- promuove l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio e un primo livello di padronanza delle conoscenze e delle
abilità, aiutando il passaggio dal “saper comune” al “sapere scientifico”;
- fa maturare negli alunni l’amore per il proprio ambiente e per la propria identità culturale;
- insegna a praticare i valori del reciproco rispetto, della partecipazione, della collaborazione, dell’impegno,
della cooperazione, della solidarietà;
- offre stimoli per conoscere e cogliere i valori presenti in altre culture;
- fa crescere la consapevolezza di essere artefici del proprio futuro e cittadini del mondo
L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE
La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti
costituzionali.
Ai bambini va offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee,
etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti
delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo
sviluppo del pensiero riflessivo e critico.
La padronanza degli alfabeti di base è ancor più importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio:
più solide saranno le strumentalità apprese nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione
sociale e culturale attraverso il sistema dell’istruzione.
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Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea
COMPETENZE CHIAVE: Comunicazione nella madrelingua
SCUOLA PRIMARIA – INDICAZIONI NAZIONALI 2012: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
DI ITALIANO
Nuclei
tematici
Classe prima
L’alunno:
Classe seconda
L’alunno:
Classe terza
L’alunno:
Classe quarta
L’alunno:
Classe quinta
L’alunno:
Ascolto e
parlato
Partecipa alle
conversazioni
rispettando il turno di
parola ed esprimendosi
in modo chiaro.
Ascolta e comprende
semplici testi
cogliendone le
informazioni principali.
Interagisce nelle
conversazioni rispettando
il proprio turno ed
esprimendosi in modo
chiaro.
Ascolta e comprende
semplici testi
cogliendone le
informazioni principali.
Partecipa a scambi
comunicativi rispettando il
proprio turno e formulando
messaggi chiari e pertinenti.
Ascolta e comprende testi
orali cogliendone il senso, le
informazioni principali e lo
scopo.
Partecipa a discussioni in
classe formulando messaggi
chiari e pertinenti, rispettando
i turni della conversazione.
Ascolta e comprende testi
orali “diretti” cogliendone il
senso, le informazioni
principali e lo scopo.
Partecipa a scambi comunicativi (conversazione,
discussione di classe o di gruppo) con compagni
e insegnanti rispettando il turno e formulando
messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più
possibile adeguato alla situazione.
Ascolta e comprende testi orali "diretti" o
"trasmessi" dai media cogliendone il senso, le
informazioni principali e lo scopo
Lettura
Legge semplici testi
comprendendone il
senso globale.
Legge in modo
scorrevole ed espressivo
vari testi
comprendendone il senso
globale e individuando le
informazioni principali.
Legge e comprende sia a voce
alta, sia in modalità silenziosa
testi di vario tipo, ne individua
il senso globale e le
informazioni principali.
Acquisisce un primo nucleo di
terminologia specifica.
Legge e comprende, sia in
modalità silenziosa, sia
espressiva a voce alta, testi di
vario tipo, ne individua il
senso globale e le
informazioni principali.
Individua nei testi scritti
informazioni utili per
l’apprendimento, le sintetizza
in funzione anche
dell’esposizione orale.
Acquisisce un primo nucleo di
terminologia specifica.
Legge e comprende testi di vario tipo, continui e
non continui, ne individua il senso globale e le
informazioni principali, utilizzando strategie di
lettura adeguate agli scopi. Utilizza abilità
funzionali allo studio: individua nei testi scritti
informazioni utili per l’apprendimento di un
argomento dato e le mette in relazione; le
sintetizza, in funzione anche dell’esposizione
orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia
specifica.
Legge testi di vario genere facenti parte della
letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in
lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi
giudizi personali.
Scrittura
Scrive semplici testi
essenzialmente corretti
dal punto di vista
ortografico.
Scrive e rielabora
semplici testi corretti
ortograficamente.
Scrive testi corretti
nell’ortografia, chiari e
coerenti.
Rielabora semplici testi
completandoli, trasformandoli
e parafrasandoli.
Scrivi testi corretti
nell’ortografia, chiari e
coerenti.
Rielabora semplici testi
completandoli, trasformandoli
e parafrasandoli.
Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e
coerenti, legati all’esperienza e alle diverse
occasioni di scrittura che la scuola offre;
rielabora testi parafrasandoli, completandoli,
trasformandoli
Acquisizione
ed espansione
del lessico
Comprende e utilizza il
patrimonio lessicale
legato all’esperienza
Comprende e utilizza un
patrimonio lessicale
gradualmente più ampio,
Comprende e utilizza nell’uso
orale e scritto i vocaboli
fondamentali semplici termini
Comprende e utilizza nell’uso
orale e scritto i vocaboli
fondamentali e i più frequenti
Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i
vocaboli fondamentali e quelli di alto uso;
capisce e utilizza i più frequenti termini specifici
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ricettivo e
produttivo
scolastica ed
extrascolastica.
legato all’esperienza
scolastica ed
extrascolastica
specifici legati alle discipline
di studio.
termini specifici legati alle
discipline di studio.
legati alle discipline di studio. È consapevole che
nella comunicazione sono usate varietà diverse di
lingua e lingue differenti (plurilinguismo nella
scuola – di sistema – e individuale).
Elementi di
grammatica
esplicita e
riflessione
sugli usi della
lingua
Applica le conoscenze
fondamentali relative
all’organizzazione della
frase semplice.
Applica le conoscenze
fondamentali relative
all’organizzazione della
frase semplice.
Riflette sui testi propri e altrui
per cogliere regolarità
morfosintattiche e
caratteristiche del lessico.
Riconosce che le diverse
scelte linguistiche sono
correlate alle varietà di
situazioni comunicative.
Applica le conoscenze
fondamentali relative
all’organizzazione logico-
sintattica della frase semplice
e alle principali parti del
discorso e dei connettivi.
Riflette sui testi propri e altrui
per cogliere regolarità
morfosintattiche e lessicali.
Riconosce che le diverse
scelte linguistiche sono
correlate alle varietà di
situazioni comunicative.
Applica le conoscenze
fondamentali relative
all’organizzazione logico-
sintattica della frase semplice
e alle principali parti del
discorso e dei connettivi.
Riflette sui testi propri e altrui per cogliere
regolarità morfosintattiche e caratteristiche del
lessico; riconosce che le diverse scelte
linguistiche sono correlate alla varietà di
situazioni comunicative.
Padroneggia e applica in situazioni diverse le
conoscenze fondamentali relative
all’organizzazione logico-sintattica della frase
semplice, alle parti del discorso (o categorie
lessicali) e ai principali connettivi.
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Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea
COMPETENZE CHIAVE: Comunicazione nelle lingue straniere
SCUOLA PRIMARIA – INDICAZIONI NAZIONALI 2012: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
DI LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA
Nuclei tematici Classe prima
L’alunno:
Classe seconda
L’alunno:
Classe terza
L’alunno:
Classe quarta
L’alunno:
Classe quinta
L’alunno:
Ascolto
(Comprensione
orale)
Comprende semplici
messaggi orali relativi ad
ambiti familiari.
Comprende semplici
messaggi orali relativi ad
ambiti familiari.
Comprende semplici messaggi
orali relativi ad ambiti familiari.
Comprende brevi messaggi orali
relativi ad ambiti familiari.
Comprende brevi messaggi orali
relativi ad ambiti familiari.
Lettura
(comprensione
scritta)
Comprende semplici
vocaboli scritti relativi ad
ambiti familiari.
Comprende semplici
vocaboli scritti relativi ad
ambiti familiari.
Comprende semplici vocaboli
scritti relativi ad ambiti familiari.
Comprende brevi messaggi scritti
relativi ad ambiti familiari
Comprende brevi messaggi scritti
relativi ad ambiti familiari
Parlato
(produzione ed
interazione orale)
Interagisce nel gioco e in
conversazioni guidate con
frasi memorizzate.
Interagisce nel gioco e in
conversazioni guidate con
frasi memorizzate.
Descrive oralmente con frasi
significative oggetti, luoghi e
situazioni note.
Interagisce nelle conversazioni e
nel gioco ed esprime semplici
bisogni con frasi memorizzate.
Descrive oralmente in modo
semplice aspetti del proprio
vissuto.
Interagisce nel gioco, comunica
in modo comprensibile, anche
con espressioni e frasi
memorizzate, in scambi di
informazioni semplici e di
routine.
Descrive oralmente, in modo
semplice, aspetti del proprio
vissuto e del proprio ambiente ed
elementi che si riferiscono a
bisogni immediati.
Interagisce nel gioco, comunica
in modo comprensibile, anche
con espressioni e frasi
memorizzate, in scambi di
informazioni semplici e di
routine.
Scrittura
(produzione
scritta)
Scrive semplici parole
relative ad ambiti lessicali
noti.
Svolge i compiti secondo
le indicazioni date in
lingua straniera
dall’insegnante, chiedendo
eventualmente spiegazioni.
Scrive semplici parole
relative ad ambiti lessicali
noti.
Svolge i compiti secondo le
indicazioni date in lingua
straniera dall’insegnante,
chiedendo eventualmente
spiegazioni.
Descrive per iscritto in modo
semplice persone, luoghi, e
oggetti familiari.
Svolge i compiti secondo le
indicazioni date in lingua
straniera dall’insegnante,
chiedendo eventualmente
spiegazioni.
Descrive per iscritto, in modo
semplice, aspetti del proprio
vissuto e del proprio ambiente ed
elementi che si riferiscono a
bisogni immediati.
Svolge i compiti secondo le
indicazioni date in lingua
straniera dall’insegnante,
chiedendo eventualmente
spiegazioni.
Descrive per iscritto, in modo
semplice, aspetti del proprio
vissuto e del proprio ambiente ed
elementi che si riferiscono a
bisogni immediati.
Svolge i compiti secondo le
indicazioni date in lingua
straniera dall’insegnante,
chiedendo eventualmente
spiegazioni.
29
Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea
COMPETENZE CHIAVE: Comunicare in madrelingua – Imparare a imparare – Competenze sociali e civiche – Consapevolezza ed espressione culturale
SCUOLA PRIMARIA – INDICAZIONI NAZIONALI 2012: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI STORIA
Nuclei
tematici
Classe prima
L’alunno:
Classe seconda
L’alunno:
Classe terza
L’alunno:
Classe quarta
L’alunno:
Classe quinta
L’alunno:
Uso delle fonti
Riconosce elementi
significativi del passato
del suo ambiente di vita.
Riconosce i valori che
rendono possibile la
convivenza umana e li
testimonia nei
comportamenti con i
compagni.
Riconosce elementi
significativi del passato del
suo ambiente di vita.
Riconosce elementi significativi del
passato del suo ambiente di vita.
Riconosce ed esplora in modo via
via più approfondito le tracce
storiche presenti nel territorio e
comprende l’importanza del
patrimonio artistico e culturale.
Riconosce ed esplora in modo via
via più approfondito le tracce
storiche presenti nel territorio e
comprende l’importanza del
patrimonio artistico e culturale.
Individua le relazioni tra gruppi
umani e contesti spaziali
Organizza informazioni e le
conoscenze, tematizzando e
usando le concettualizzazioni
pertinenti.
Organizzazion
e delle
informazioni
Usa la linea del tempo
per organizzare
informazioni,
conoscenze, periodi e
individuare successioni,
contemporaneità, durate,
periodizzazioni.
Usa la linea del tempo per
organizzare informazioni,
conoscenze, periodi e
individuare successioni,
contemporaneità, durate,
periodizzazioni.
Partecipa a scambi
comunicativi e manifesta il
suo punto di vista e le
esigenze personali interagendo
con “buone maniere” con
coetanei e adulti.
Usa la linea del tempo per
organizzare informazioni,
conoscenze, periodi e individuare
successioni, contemporaneità,
durate, periodizzazioni.
Individua le relazioni tra gruppi
umani e contesti spaziali.
Organizza informazioni e le
conoscenze, tematizzando e usando
le concettualizzazioni pertinenti.
Usa la linea del tempo per
organizzare informazioni,
conoscenze, periodi e individuare
successioni, contemporaneità,
durate, periodizzazioni.
Individua le relazioni tra gruppi
umani e contesti spaziali.
Organizza le informazioni e
conoscenze, tematizzando e usando
concettualizzazioni pertinenti.
Usa la linea del tempo per
organizzare informazioni,
conoscenze e periodi e
individuare successioni,
contemporaneità, durate,
periodizzazioni.
Usa carte geo-storiche, anche
con l’ausilio di strumenti
informatici
Strumenti
concettuali
Comprende i testi storici
proposti e sa
individuarne le
caratteristiche, anche con
risorse digitali.
Comprende i testi storici
proposti e sa individuarne le
caratteristiche, anche con
risorse digitali.
Comprende i testi storici proposti e
sa individuarne le caratteristiche,
anche con risorse digitali.
Comprende avvenimenti, fatti e
fenomeni della società e civiltà che
hanno caratterizzato la storia
dell’umanità dal paleolitico alla fine
del mondo antico con possibilità di
apertura e di confronto con la
contemporaneità.
Comprende i testi storici proposti e
sa individuarne le caratteristiche,
anche con risorse digitali.
Comprende avvenimenti, fatti e
fenomeni della società e civiltà che
hanno caratterizzato la storia
dell’umanità dal paleolitico alla fine
del mondo antico con possibilità di
apertura e di confronto con la
contemporaneità.
Comprende i testi storici
proposti e sa individuarne le
caratteristiche.
Comprende aspetti
fondamentali del passato
dell’Italia dal paleolitico alla
fine dell’impero romano
d’Occidente, con possibilità di
apertura e di confronto con la
contemporaneità.
Produzione
scritta e orale.
Racconta i fatti studiati. Racconta i fatti studiati e sa
produrre semplici testi storici,
anche con risorse digitali.
Racconta i fatti studiati e sa
produrre semplici testi storici,
anche con risorse digitali.
Racconta i fatti studiati e sa
produrre semplici testi storici,
anche con risorse digitali.
Racconta i fatti studiati e sa
produrre semplici testi storici,
anche con risorse digitali.
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Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea
COMPETENZE CHIAVE: Comunicare in madrelingua – Competenza Digitale - Imparare a imparare – Competenze sociali e civiche
SCUOLA PRIMARIA – INDICAZIONI NAZIONALI 2012: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI GEOGRAFIA
Nuclei
tematici
Classe prima
L’alunno:
Classe seconda
L’alunno:
Classe terza
L’alunno:
Classe quarta
L’alunno:
Classe quinta
L’alunno:
Lo spazio
vissuto
Si muove
consapevolmente
nello spazio
circostante.
Si muove seguendo
indicazioni oggettive.
Si avvia alla
simbolizzazione
tipica del codice
geografico.
Costruisce mappe mentali (Linguaggio della geograficità)
Utilizza termini del linguaggio geografico specifico per
interpretare carte geografiche e per esporre con chiarezza i
contenuti appresi.
Gli ambienti
Rappresenta lo spazio
circostante
Rappresenta gli ambienti
scolastici e familiari.
Individua percorsi in
uno spazio
rappresentato.
Legge ed interpreta mappe,
piante e carte.
(Linguaggio della geograficità)
Ricava informazioni geografiche da diverse fonti
(cartografiche, satellitari, fotografiche…)
Mi oriento
Conosce gli spazi
strutturati della
scuola
Conosce le funzioni degli
ambienti circostanti
Conosce le funzioni
degli spazi del
territorio e le relative
connessioni.
Riconosce e denomina i
principali “oggetti” geografici
(fiumi, monti pianure, coste
colline, laghi, mari e oceani)
(Orientamento)
Si orienta nello spazio e sulla carta, utilizzando i punti
cardinali e le coordinate geografiche.
(Paesaggio)
Conoscere lo spazio geografico come sistema territoriale
costituito da elementi fisici ed antropici legati da rapporti di
connessione e/o interdipendenza.
Individua, conosce descrive gli elementi caratteristici dei
paesaggi, con particolare riferimento a quelli Italiani.
Il territorio
Comprende che
l’ambiente è uno
spazio organizzato
Comprende che lo spazio è
modificato dai bisogni
dell’uomo.
L ‘Riconosce la
funzione dei vari
ambienti.
Coglie nei paesaggi le
progressive trasformazioni
provocate dall’uomo.
Paesaggi conosce e localizza i principali “oggetti”
geografici, fisici ed antropici dell’Italia.
31
Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea
COMPETENZE CHIAVE: Competenza matematica – Competenza Digitale - Imparare a imparare
SCUOLA PRIMARIA – INDICAZIONI NAZIONALI 2012: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI MATEMATICA
Nuclei
tematici
Classe prima
L’alunno:
Classe seconda
L’alunno:
Classe terza
L’alunno:
Classe quarta
L’alunno:
Classe quinta
L’alunno:
Numeri
Si avvicina al calcolo
scritto e mentale con i
numeri naturali,
riconoscendo il valore
posizionale delle cifre.
Riconosce e utilizza
rappresentazioni diverse di
oggetti matematici.
Intuisce possibili
applicazioni pratiche della
matematica nella realtà.
Si orienta nel calcolo
scritto e mentale con i
numeri naturali,
riconoscendo il valore
posizionale delle cifre.
Riconosce e utilizza
rappresentazioni diverse
di oggetti matematici.
Intuisce possibili
applicazioni pratiche
della matematica nella
realtà.
Si muove con
consapevolezza nel calcolo
scritto e mentale con i
numeri naturali.
Riconosce e utilizza
rappresentazioni diverse di
oggetti matematici (numeri
naturali, frazioni …).
Riconosce e propone
possibili applicazioni
pratiche della matematica
nella realtà.
Si muove con consapevolezza
nel calcolo scritto e mentale con
i numeri naturali, numeri
decimali, frazioni.
Riconosce e utilizza
rappresentazioni diverse di
oggetti matematici (numeri
decimali, frazioni, …).
Riconosce e propone possibili
applicazioni pratiche della
matematica nella realtà.
Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e
mentale con i numeri naturali e sa valutare
l’opportunità di ricorrere a modalità e strumenti
diversi.
Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di
oggetti matematici (numeri decimali, frazioni,
percentuali, scale di riduzione, …).
L’alunno sviluppa un atteggiamento positivo
rispetto alla matematica, attraverso esperienze
in contesti significativi, che gli hanno fatto
intuire come gli strumenti matematici che ha
imparato siano utili per operare nella realtà.
Spazio e
figure
Riconosce forme del piano
e dello spazio
nell’ambiente circostante.
Denomina e classifica
alcune semplici figure in
base a caratteristiche
geometriche percepite.
Riconosce i concetti base a
sostegno degli strumenti di
misura.
Denomina e classifica
alcune semplici figure in
base a caratteristiche
geometriche.
Utilizza semplici
strumenti di misura.
Descrive, denomina,
classifica figure in base a
caratteristiche geometriche.
Utilizza semplici strumenti
per il disegno geometrico e i
più comuni strumenti di
misura non convenzionali e
convenzionali.
Riconosce e rappresenta forme
del piano e dello spazio,
relazioni e strutture.
Descrive, denomina e classifica
figure in base a caratteristiche
geometriche e costruisce
modelli concreti.
Utilizza strumenti per il disegno
geometrico e i più comuni
strumenti di misura.
Riconosce e rappresenta forme, relazioni e
strutture che si trovano in natura o che sono
state create dall’uomo.
Descrive e classifica figure in base a
caratteristiche geometriche, ne determina
misure, e utilizza modelli concreti di vario tipo
anche costruiti o progettati con i suoi compagni.
Utilizza strumenti per il disegno geometrico
(riga, squadra) e i più comuni strumenti di
misura (metro, goniometro).
Relazioni,
dati e
previsioni
Legge e comprende
semplici testi che
coinvolgono aspetti logici.
Riconosce semplici
situazioni problematiche,
le rappresenta
graficamente, riflette sul
procedimento risolutivo.
Rappresenta semplici
situazioni di relazione e
classifica oggetti e figure
Legge e comprende testi
che coinvolgono aspetti
logici.
Riconosce semplici
situazioni problematiche,
le rappresenta
graficamente e riflette sul
procedimento
individuandone la
soluzione.
Classifica oggetti e
Legge e comprende testi che
coinvolgono aspetti logici e
li rappresenta.
Risolve facili problemi,
descrivendo il procedimento
risolutivo e riconoscendo
soluzioni diverse dalle
proprie.
Utilizza semplici
rappresentazioni di dati in
situazioni significative per
Legge e comprende testi che
coinvolgono aspetti logici e li
rappresenta.
Risolve facili problemi,
descrivendo il procedimento
seguito e riconoscendo soluzioni
diverse dalla propria.
Ricerca dati per ricavare
informazioni, costruisce
rappresentazioni e ricava
informazioni anche da tabelle e
Legge e comprende testi che coinvolgono
aspetti logici e matematici.
Riesce a risolvere facili problemi in diversi
ambiti di contenuto mantenendo il controllo sia
sul processo risolutivo, sia sui risultati e
spiegando a parole il procedimento seguito.
Affronta i problemi con strategie diverse e si
rende conto che in molti casi possono
ammettere più soluzioni.
Costruisce ragionamenti formulando ipotesi,
sostenendo le proprie idee e confrontandosi con
32
in base ad uno o più
attributi.
Ricava informazioni da
semplici tabelle.
Intuisce semplici situazioni
di incertezza.
figure in base a più
attributi.
Costruisce semplici
tabelle e grafici relativi a
esperienze di vita
quotidiana e ne ricava
informazioni.
Riconosce semplici
situazioni di incertezza.
ricavare informazioni.
Costruisce semplici tabelle e
grafici relativi a esperienze
di vita quotidiana e ne ricava
informazioni.
Riconosce e quantifica a
livello intuitivo semplici
situazioni di incertezza.
grafici
Riconosce e quantifica in casi
semplici situazioni di incertezza
il punto di vista di altri.
Ricerca dati e costruisce rappresentazioni
(tabelle e grafici); ricava informazioni da dati
rappresentati in grafici e tabelle.
Impara a riconoscere situazioni di incertezza, ne
parla con i compagni e, nei casi più semplici,
fornisce una prima quantificazione.
33
Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea
COMPETENZE CHIAVE: Competenza in campo scientifico – Competenza Digitale - Imparare a imparare
SCUOLA PRIMARIA – INDICAZIONI NAZIONALI 2012: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI SCIENZE
Nuclei
tematici
Classe prima
L’alunno:
Classe seconda
L’alunno:
Classe terza
L’alunno:
Classe quarta
L’alunno:
Classe quinta
L’alunno:
Esplorare e
descrivere
oggetti e
materiali
Esplora i fenomeni
percettivi e li
descrive
Comincia ad avere
consapevolezza
della struttura del
proprio corpo.
Esplora i fenomeni
percettivi e li descrive,
registra dati e identifica
semplici relazioni.
Sviluppa atteggiamenti
di curiosità e di ricerca
delle spiegazioni di
quello che vede
succedere.
Individua somiglianze,
differenze, identifica
relazioni, produce
rappresentazioni
grafiche.
Individua aspetti
quantitativi e qualitativi
nei fenomeni, produce
rappresentazioni
grafiche.
Individua nei fenomeni somiglianze
e differenze, esegue misurazioni,
registra dati significativi ed
identifica relazioni.
Sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare
il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di
quello che vede succedere.
Esplora i fenomeni con un approccio scientifico con
l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo
autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti,
formula domande, anche sulla base di ipotesi
personali, propone e realizza semplici esperimenti.
Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa
misurazioni, registra dati significativi, identifica
relazioni spazio temporali.
Espone con forma chiara ciò che ha sperimentato,
utilizzando un linguaggio appropriato.
Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli
adulti...) informazioni e spiegazione sui problemi.
Osservare e
sperimentare
sul campo
Sviluppa
atteggiamenti di
curiosità e di ricerca
delle spiegazioni.
Sviluppa atteggiamenti
di curiosità e di ricerca
delle spiegazioni e
identifica semplici
relazioni spaziali e
temporali.
Esplora i fenomeni
naturali, li descrive e
realizza semplici
esperimenti.
Esplora i fenomeni naturali con un
approccio scientifico, li descrive e
realizza semplici esperimenti
Espone ciò che ha sperimentato
utilizzando un linguaggio semplice
ma appropriato con
rappresentazioni grafiche e semplici
modelli.
Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei
fenomeni, produce rappresentazioni grafiche di livello
adeguato, elabora semplici modelli.
L’uomo, i
viventi e
l’ambiente
Riconosce alcuni
organismi animali o
vegetali.
Inizia a riconoscere
alcune caratteristiche di
animali e vegetali,
individua le principali
somiglianze e
differenze e identifica
semplici relazioni.
Inizia a riconoscere
alcune caratteristiche e
modi di vivere di animali
e vegetali.
Ha consapevolezza dello sviluppo
del proprio corpo, ne riconosce e
descrive il funzionamento,
utilizzando modelli intuitivi
Riconosce le principali
caratteristiche e modi di vivere di
animali e vegetali
Riconosce le principali caratteristiche e i modi di
vivere di organismi animali e vegetali.
Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del
proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne
riconosce e descrive i funzionamento utilizzando
modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.
Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico
che condivide con gli altri: rispetta e apprezza il valore
dell’ambiente sociale e naturale
34
Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea
COMPETENZE CHIAVE: Competenza in campo tecnologico - Imparare a imparare – Competenza in campo scientifico – Senso di iniziativa e di imprenditorialità
SCUOLA PRIMARIA – INDICAZIONI NAZIONALI 2012: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI TECNOLOGIA
Nuclei tematici Classe prima
L’alunno: Classe seconda
L’alunno: Classe terza
L’alunno: Classe quarta
L’alunno: Classe quinta
L’alunno:
Vedere e
osservare
Esegue semplici misurazioni
e rilievi fotografici
sull’ambiente scolastico o
sulla propria abitazione.
Legge informazioni
contenute in etichette,
volantini o altra
documentazione tecnica e
commerciale.
Esegue semplici misurazioni
e rilievi fotografici
sull’ambiente scolastico o
sulla propria abitazione.
Legge informazioni
contenute in etichette,
volantini o altra
documentazione tecnica e
commerciale.
Esegue semplici misurazioni
e rilievi fotografici su un
ambiente sempre più ampio.
Legge e interpreta
informazioni contenute in
etichette, volantini o altra
documentazione tecnica e
commerciale.
Esegue semplici misurazioni e
rilievi fotografici su un ambiente
sempre più ampio.
Sa ricavare informazioni utili su
proprietà e caratteristiche di beni o
servizi leggendo etichette,
volantini o altra documentazione
tecnica e commerciale.
Riconosce e identifica
nell’ambiente che lo circonda
elementi e fenomeni di tipo
artificiale.
Sa ricavare informazioni utili su
proprietà e caratteristiche di beni o
servizi leggendo etichette, volantini
o altra documentazione tecnica e
commerciale.
Prevedere e
immaginare
È a conoscenza di alcuni
processi di trasformazione di
materiali vari.
Conosce e utilizza semplici
oggetti e strumenti di uso
quotidiano.
Riconosce le caratteristiche
della tecnologia attuale.
È a conoscenza di alcuni
processi di trasformazione di
materiali vari.
Conosce e utilizza semplici
oggetti e strumenti di uso
quotidiano.
Riconosce le caratteristiche
della tecnologia attuale.
È a conoscenza di alcuni
processi di trasformazione di
materiali vari.
Conosce e utilizza semplici
oggetti e strumenti ed è in
grado di descriverne la
funzione principale e di
spiegarne il funzionamento.
Riconosce le caratteristiche
della tecnologia attuale.
È a conoscenza di alcuni processi
di trasformazione di risorse e di
consumo di energia, e del relativo
impatto ambientale.
Conosce e utilizza semplici oggetti
e strumenti di uso quotidiano ed è
in grado di descriverne la funzione
principale e la struttura e di
spiegarne il funzionamento.
Inizia a riconoscere in modo critico
le caratteristiche, le funzioni e i
limiti della tecnologia attuale.
È a conoscenza di alcuni processi di
trasformazione di risorse e di
consumo di energia, e del relativo
impatto ambientale.
Conosce e utilizza semplici oggetti
e strumenti di uso quotidiano ed è in
grado di descriverne la funzione
principale e la struttura e di
spiegarne il funzionamento.
Inizia a riconoscere in modo critico
le caratteristiche, le funzioni e i
limiti della tecnologia attuale.
Intervenire e
trasformare
Produce semplici modelli o
rappresentazioni grafiche del
proprio operato.
Conosce diversi mezzi di
comunicazione.
Produce semplici modelli o
rappresentazioni grafiche del
proprio operato.
Si orienta tra i diversi mezzi
di comunicazione ed è in
grado di farne un uso
adeguato in situazioni note.
Produce semplici modelli o
rappresentazioni grafiche del
proprio operato.
Si orienta tra i diversi mezzi
di comunicazione ed è in
grado di farne un uso
adeguato a seconda delle
diverse situazioni.
Produce semplici modelli o
rappresentazioni grafiche del
proprio operato utilizzando
elementi del disegno tecnico.
Si orienta tra i diversi mezzi di
comunicazione ed è in grado di
farne un uso adeguato a seconda
delle diverse situazioni.
Produce semplici modelli o
rappresentazioni grafiche del
proprio operato utilizzando elementi
del disegno tecnico o strumenti
multimediali.
Si orienta tra i diversi mezzi di
comunicazione ed è in grado di
farne un uso adeguato a seconda
delle diverse situazioni.
35
Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea
COMPETENZE CHIAVE: Consapevolezza ed espressione culturale - Imparare a imparare
SCUOLA PRIMARIA – INDICAZIONI NAZIONALI 2012: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI MUSICA
Nuclei
tematici
Classe prima
L’alunno: Classe seconda
L’alunno: Classe terza
L’alunno: Classe quarta
L’alunno: Classe quinta
L’alunno:
Fruizione
Discrimina ed elabora
eventi sonori, esplora
diverse possibilità
espressive della voce e
del corpo
Esplora, discrimina ed
elabora eventi sonori
Discrimina ed elabora eventi
sonori, esplora diverse
possibilità espressive della voce
e del corpo
Esplora, discrimina ed elabora
eventi sonori più complessi.
Esplora, discrimina ed
elabora eventi sonori più
complessi dal punto di
vista qualitativo, spaziale e
in riferimento alla loro
fonte.
Riconosce gli elementi
costitutivi di un semplice
brano musicale.
L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi
sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in
riferimento alla loro fonte.
Articola combinazioni timbriche, ritmiche e
melodiche, applicando schemi elementari.
Produzione
Esegue semplici brani
vocali.
Associa una
simbolizzazione iconica
a suoni vari.
Esegue semplici brani vocali.
Associa una simbolizzazione
iconica a suoni vari.
Esegue semplici brani
vocali.
Fa uso di notazione
analogica
Esegue semplici brani
vocali.
Fa uso di forme di
notazione analogica e
codificata.
Esplora diverse possibilità espressive della voce, di
oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad
ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di
notazione analogiche o codificate.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o
strumentali, appartenenti a generi e culture
differenti, utilizzando anche strumenti didattici e
auto-costruiti.
Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice
brano musicale, utilizzandoli nella pratica.
Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di
diverso genere.
Improvvisa liberamente e in modo creativo,
imparando gradualmente a dominare tecniche e
materiali, suoni e silenzi.
36
Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea
COMPETENZE CHIAVE: Consapevolezza ed espressione culturale - Imparare a imparare
SCUOLA PRIMARIA – INDICAZIONI NAZIONALI 2012: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI ARTE E IMMAGINE
Nuclei tematici Classe prima
L’alunno:
Classe seconda
L’alunno:
Classe terza
L’alunno:
Classe quarta
L’alunno:
Classe quinta
L’alunno:
Espressione e
comunicazione
Utilizza semplici testi visivi
per esplorare il mondo
circostante.
Utilizza semplici testi visivi
ed esplora il mondo
utilizzando diverse tecniche.
Utilizza testi visivi ed
esplora il mondo utilizzando
diverse tecniche, materiali e
strumenti.
Utilizza testi visivi e li
rielabora con molteplici
tecniche, materiali e
strumenti.
Utilizza le conoscenze e le abilità relative
al linguaggio visivo per produrre varie
tipologie di testi visivi (espressivi,
narrativi, rappresentativi e comunicativi) e
rielaborare in modo creativo le immagini
con molteplici tecniche, materiali e
strumenti (grafico-espressivi, pittorici e
plastici, ma anche audiovisivi e
multimediali).
Osservazione e
lettura di
immagini
Utilizza le conoscenze del
linguaggio visivo: è in grado
di osservare, esplorare,
descrivere e leggere
immagini.
È in grado di osservare, di
esplorare, descrivere e
leggere le immagini.
È in grado di osservare,
descrivere, leggere immagini
e rielaborarle in modo
creativo.
È in grado di guardare,
osservare con
consapevolezza le immagini.
È in grado di osservare, esplorare,
descrivere e leggere immagini (opere
d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e
messaggi multimediali (spot, brevi filmati,
videoclip, ecc.)
Comprensione e
apprezzamento
di opere d’arte
Osserva le immagini e le
analizza.
Osserva le immagini e le
apprezza.
Utilizza le conoscenza e
apprezza i principali beni
artistici – culturali presenti
nel proprio territorio.
L’ conosce i principali beni
artistici– culturali del
proprio territorio e manifesta
sensibilità e rispetto.
Individua i principali aspetti formali
dell’opera d’arte; apprezza le opere
artistiche e artigianali provenienti da
culture diverse dalla propria.
Conosce i principali beni artistico-culturali
presenti nel proprio territorio e manifesta
sensibilità e rispetto per la loro
salvaguardia.
37
Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea
COMPETENZE CHIAVE: Consapevolezza ed espressione culturale - Imparare a imparare
SCUOLA PRIMARIA – INDICAZIONI NAZIONALI 2012: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI EDUCAZIONE FISICA
Nuclei tematici Classe prima
L’alunno:
Classe seconda
L’alunno:
Classe terza
L’alunno:
Classe quarta
L’alunno:
Classe quinta
L’alunno:
Il linguaggio del
corpo, come
modalità
comunicativo-
espressiva e la
sua relazione
con lo spazio e il
tempo.
Acquisisce consapevolezza
di sé attraverso la percezione
del proprio corpo e la
padronanza degli schemi
motori e posturali nel
continuo adattamento alle
variabili spaziali e temporali
contingenti.
Utilizza il linguaggio
corporeo e motorio per
comunicare ed esprimere i
propri stadi d’animo anche
attraverso la
drammatizzazione e le
esperienze ritmico-musicali
e coreutiche.
Sperimenta una pluralità di
esperienze che permettono
di maturare competenze di
giocosport anche come
orientamento alla futura
pratica sportiva.
Acquisisce consapevolezza di
sé attraverso la percezione del
proprio corpo e la padronanza
degli schemi motori e
posturali nel continuo
adattamento alle variabili
spaziali e temporali
contingenti.
Utilizza il linguaggio corporeo
e motorio per comunicare ed
esprimere i propri stadi
d’animo anche attraverso la
drammatizzazione e le
esperienze ritmico-musicali e
coreutiche.
Sperimenta una pluralità di
esperienze che permettono di
maturare competenze di
giocosport anche come
orientamento alla futura
pratica sportiva.
Acquisisce consapevolezza di
sé attraverso la percezione del
proprio corpo e la padronanza
degli schemi motori e
posturali nel continuo
adattamento alle variabili
spaziali e temporali
contingenti.
Utilizza il linguaggio corporeo
e motorio per comunicare ed
esprimere i propri stadi
d’animo anche attraverso la
drammatizzazione e le
esperienze ritmico-musicali e
coreutiche.
Sperimenta una pluralità di
esperienze che permettono di
maturare competenze di
giocosport anche come
orientamento alla futura
pratica sportiva.
Acquisisce consapevolezza di sé
attraverso la percezione del
proprio corpo e la padronanza
degli schemi motori e posturali
nel continuo adattamento alle
variabili spaziali e temporali
contingenti.
Utilizza il linguaggio corporeo e
motorio per comunicare ed
esprimere i propri stadi d’animo
anche attraverso la
drammatizzazione e le
esperienze ritmico-musicali e
coreutiche.
Sperimenta una pluralità di
esperienze che permettono di
maturare competenze di
giocosport anche come
orientamento alla futura pratica
sportiva.
Acquisisce consapevolezza di sé
attraverso la percezione del proprio
corpo e la padronanza degli schemi
motori e posturali nel continuo
adattamento alle variabili spaziali e
temporali contingenti.
Utilizza il linguaggio corporeo e
motorio per comunicare ed
esprimere i propri stadi d’animo
anche attraverso la
drammatizzazione e le esperienze
ritmico-musicali e coreutiche.
Sperimenta una pluralità di
esperienze che permettono di
maturare competenze di giocosport
anche come orientamento alla
futura pratica sportiva.
Il gioco, le regole
e il fair play per
la salute,
prevenzione e
sicurezza.
Sperimenta, in forma
semplificata e
progressivamente sempre
più complessa, diverse
gestualità tecniche.
Agisce rispettando i criteri
base di sicurezza per sé e per
gli altri, sia nel movimento
che nell’uso degli attrezzi e
trasferisce tale competenza
nell’ambiente scolastico ed
extrascolastico.
Sperimenta, in forma
semplificata e
progressivamente sempre più
complessa, diverse gestualità
tecniche.
Agisce rispettando i criteri
base di sicurezza per sé e per
gli altri, sia nel movimento
che nell’uso degli attrezzi e
trasferisce tale competenza
nell’ambiente scolastico ed
extrascolastico.
Sperimenta, in forma
semplificata e
progressivamente sempre più
complessa, diverse gestualità
tecniche.
Agisce rispettando i criteri
base di sicurezza per sé e per
gli altri, sia nel movimento
che nell’uso degli attrezzi e
trasferisce tale competenza
nell’ambiente scolastico ed
extrascolastico.
Sperimenta, in forma
semplificata e progressivamente
sempre più complessa, diverse
gestualità tecniche.
Agisce rispettando i criteri base
di sicurezza per sé e per gli altri,
sia nel movimento che nell’uso
degli attrezzi e trasferisce tale
competenza nell’ambiente
scolastico ed extrascolastico.
Riconosce alcuni essenziali
principi relativi al proprio
Sperimenta, in forma semplificata e
progressivamente sempre più
complessa, diverse gestualità
tecniche.
Agisce rispettando i criteri base di
sicurezza per sé e per gli altri, sia
nel movimento che nell’uso degli
attrezzi e trasferisce tale
competenza nell’ambiente
scolastico ed extrascolastico.
Riconosce alcuni essenziali principi
relativi al proprio benessere psico-
38
Riconosce alcuni essenziali
principi relativi al proprio
benessere psico-fisico legati
alla cura del proprio corpo, a
un corretto regime
alimentare e alla
prevenzione dell’uso di
sostanze che inducono
dipendenza.
Comprende, all’interno delle
varie occasioni di gioco e di
sport, il valore delle regole e
l’importanza di rispettarle.
Riconosce alcuni essenziali
principi relativi al proprio
benessere psico-fisico legati
alla cura del proprio corpo, a
un corretto regime alimentare
e alla prevenzione dell’uso di
sostanze che inducono
dipendenza.
Comprende, all’interno delle
varie occasioni di gioco e di
sport, il valore delle regole e
l’importanza di rispettarle.
Riconosce alcuni essenziali
principi relativi al proprio
benessere psico-fisico legati
alla cura del proprio corpo, a
un corretto regime alimentare
e alla prevenzione dell’uso di
sostanze che inducono
dipendenza.
Comprende, all’interno delle
varie occasioni di gioco e di
sport, il valore delle regole e
l’importanza di rispettarle.
benessere psico-fisico legati alla
cura del proprio corpo, a un
corretto regime alimentare e alla
prevenzione dell’uso di sostanze
che inducono dipendenza.
Comprende, all’interno delle
varie occasioni di gioco e di
sport, il valore delle regole e
l’importanza di rispettarle.
fisico legati alla cura del proprio
corpo, a un corretto regime
alimentare e alla prevenzione
dell’uso di sostanze che inducono
dipendenza.
Comprende, all’interno delle varie
occasioni di gioco e di sport, il
valore delle regole e l’importanza di
rispettarle.
39
Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea
COMPETENZE CHIAVE: Consapevolezza ed espressione culturale - Imparare a imparare
SCUOLA PRIMARIA – INDICAZIONI NAZIONALI 2012: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI EDUCAZIONE RELIGIONE
Nuclei
tematici
Classe prima
L’alunno:
Classe seconda
L’alunno:
Classe terza
L’alunno:
Classe quarta
L’alunno:
Classe quinta
L’alunno:
Dio e l’uomo
Riflette su Dio Creatore e
Padre.
Riflette sui dati
fondamentali della vita di
Gesù;
Identifica nella Chiesa la
comunità di coloro che
credono in Gesù Cristo
Riflette su Dio Creatore e Padre.
Riflette sui dati fondamentali della
vita di Gesù e sa collegare i
contenuti principali del suo
insegnamento.
Identifica nella Chiesa la comunità
di coloro che credono in Gesù
Cristo.
Riflette su Dio Creatore e
Padre.
Si confronta con
l’esperienza religiosa.
Riflette sui dati fondamentali
della vita di Gesù e sa collegare
i contenuti principali del suo
insegnamento alle tradizioni
dell’ambiente in cui vive.
Riflette sui dati fondamentali della vita
di Gesù e sa collegare i contenuti
principali del suo insegnamento alle
tradizioni dell’ambiente in cui vive.
Coglie il significato dei Sacramenti e si
interroga sul valore che essi hanno
nella vita dei cristiani.
La Bibbia e
le altre fonti.
Riconosce che la Bibbia è
il libro sacro per i
Cristiani.
Riconosce che la Bibbia è il libro
sacro per Cristiani ed Ebrei.
Sa farsi accompagnare nelle pagine
a lui più accessibili
Riconosce che la Bibbia è
il libro sacro per Cristiani
ed Ebrei, sapendola
distinguere da altre
tipologie di testi.
Identifica le caratteristiche
essenziali di un brano.
Sa farsi accompagnare
nelle pagine a lui più
accessibili.
Sa farsi accompagnare nelle
pagine a lui più accessibili, per
collegarle alla propria
esperienza.
Riconosce che la Bibbia è il libro sacro
per i cristiani ed ebrei e documento
fondamentale della nostra cultura,
sapendola distinguere da altre tipologie
di testi, tra cui quelli di altre religioni.
Sa farsi accompagnare nelle pagine a
lui più accessibili, per collegarle alla
propria esperienza.
Il linguaggio
religioso
Riconosce il significato
cristiano del Natale e della
Pasqua.
Riconosce il significato cristiano
del Natale e della Pasqua,
traendone motivo per interrogarsi
sul valore di tali festività
nell’esperienza personale.
Coglie il significato dei
Sacramenti.
Riconosce il significato
cristiano del Natale e della
Pasqua traendone motivo
per interrogarsi sul valore
di tali festività
nell’esperienza personale e
familiare.
Riconosce il significato
cristiano del Natale e della
Pasqua traendone motivo per
interrogarsi sul valore di tali
festività nell’esperienza
personale, familiare e sociale.
Si confronta con l’esperienza religiosa
e distingue la specificità della proposta
di salvezza del cristianesimo.
I valori etici
e religiosi
Riflette sui dati
fondamentali della vita di
Gesù.
Identifica nella Chiesa la
comunità di coloro che
credono in Gesù.
Riflette sui dati fondamentali della
vita di Gesù.
Identifica nella Chiesa la Comunità
di coloro che credono in Gesù
Cristo.
Riflette sui dati
fondamentali della vita di
Gesù e sa collegare i
contenuti principali del suo
insegnamento.
Riflette sui dati fondamentali
della vita e messaggio di Gesù e
sa collegare i contenuti
principali del suo insegnamento
alle tradizioni dell’ambiente in
cui vive;
Riflette sui dati fondamentali della vita
e del messaggio di Gesù e sa collegare i
contenuti principali del suo
insegnamento alle tradizioni
dell’ambiente in cui vive.
Identifica nella Chiesa la comunità di
coloro che credono in Gesù Cristo e si
impegnano per mettere in pratica il suo
insegnamento.
40
CRITERI EDUCATIVI, DIDATTICI, METODOLOGICI
I docenti, attraverso la programmazione educativo - didattica, realizzano l’unitarietà della cultura e del sapere
ricercando i concetti comuni all’interno delle discipline. Hanno la libertà di scegliere il metodo ritenuto più
adatto a conseguire le finalità fissate dalle indicazioni ministeriali. I criteri di scelta si ispirano a:
- gradualità dell'apprendimento (un passo alla volta);
- alternanza di forme diverse di lavoro (a gruppi, collettivo, individuale);
- piani di lavoro organizzati per progetti, per lezioni frontali, per problemi, per percorsi di conoscenza
interdisciplinari.
CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
La valutazione è uno strumento formativo che mette in relazione attraverso un costante feed-back,
insegnamento/apprendimento e si attua con osservazioni sistematiche, conversazioni e colloqui per
l’accertamento degli apprendimenti conseguiti a breve, medio e lungo termine. Tiene conto della situazione di
partenza, delle reali capacità dell’alunno, dell’impegno dimostrato, dell’efficacia dell’azione formativa e delle
condizioni ambientali, economiche e sociali in cui l’alunno vive.
La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell’alunno nonché le decisioni relative alla
promozione alla classe successiva vengono adottate dai docenti della classe.
La valutazione viene registrata su un apposito documento di valutazione (scheda individuale dell'alunno) nei
modi e nelle forme che la scuola ritiene opportuni; viene consegnata alla famiglia e accompagnata da un
colloquio esplicativo.
La decisione di non ammissione alla classe successiva (art.3 della Legge n.169/2008) deve essere assunta
all'unanimità, ha carattere eccezionale e deve essere motivata.
Criteri e modalità della valutazione sono definiti dal Regolamento di coordinamento delle norme sulla
valutazione degli alunni (D.P.R. n.122/2009).
LIVELLI DESCRITTORI
OTTIMO – voto 10 – Conoscenze complete e sicure/obiettivi raggiunti in modo completo ed organico
DISTINTO – voto 9 – Conoscenze sicure / obiettivi raggiunti. in modo completo
BUONO – voto 8 – Conoscenze buone / obiettivi raggiunti. in modo completo
SODDISFACENTE– voto 7 – Conoscenze acquisite / obiettivi raggiunti
SUFFICIENTE – voto 6 – Conoscenze essenzialmente acquisite /obiettivi minimi raggiunti
NON SUFFICIENTE NS – voto 5 – Conoscenze frammentarie / obiettivi minimi non raggiunti
LINEE PER LA GESTIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
Il fine che si propone la nostra scuola è quello di promuovere l’integrazione sociale dei singoli, nel rispetto della
loro personalità individuale. Premesso che la scuola deve tenere conto dei diversi tempi e stili di apprendimento
di ogni bambino, nel caso dei soggetti con disabilità e di tutti coloro che rappresentano una condizione di
svantaggio, legata a carenze familiari ed affettive, a situazioni di disagio economico e sociale o a differenze
culturali e linguistiche, emerge più forte l’esigenza di rispettare il naturale processo di maturazione, anche
ipotizzando un eventuale prolungamento dell’inserimento nella scuola dell’infanzia o primaria.
PROPOSTE DI INTERVENTO PER GLI ALUNNI CON DISABILITÀ
Per impostare un lavoro corretto di osservazione iniziale e garantire un proseguimento adeguato all’opera di
insegnamento-apprendimento occorre innanzitutto assicurare un processo di continuità con la famiglia e tra i
diversi segmenti scolastici ed extrascolastici.
Risulta necessario un lavoro di raccordo tra i docenti dell’équipe pedagogica per individuare una serie di
obiettivi che, attraverso un percorso individuale di apprendimento e di socializzazione, mireranno a promuovere
il massimo dell’autonomia personale e sociale, l’acquisizione di competenze ed abilità espressive, comunicative,
logiche tenendo presenti gli obiettivi formativi a breve, medio e lungo termine che si intendono realizzare. La
programmazione degli interventi sarà, quindi, il risultato di un lavoro collegiale che rispetterà i contributi degli
insegnanti e degli specialisti e si fonderà sui dati emersi dall’analisi iniziale specifica.
STRUMENTI PER L’ANALISI
- incontri con gli operatori del territorio
- incontro con la famiglia
- incontro con gli specialisti
- griglie di osservazione
41
- GLHI e GLHO, GLI
Si accerteranno le abilità di base esistenti relative al piano percettivo, psicomotorio, manipolativo, al processo di
simbolizzazione, alle competenze affettive, espressive, comunicative, sociali e logiche, alla rappresentazione
spaziale e ritmica. Le strategie di insegnamento-apprendimento che i docenti metteranno in pratica,
procederanno con rigorosa gradualità, attraverso la fase della manipolazione, della successiva rappresentazione
attraverso immagini, per giungere, ove possibile, a quella simbolica.
L’organizzazione delle attività terrà conto della progressione soggettiva degli apprendimenti. Per favorire
situazioni che facilitino l’apprendimento, si utilizzeranno materiali strutturati e non, computer, registratore.
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
Nella programmazione didattica è data particolare attenzione alla valutazione, rivolta a verificare i risultati
scolastici degli alunni in difficoltà e sarà rapportata agli obiettivi formativi individualizzati perseguiti
nell’azione didattica.
Si terranno presenti i livelli di partenza per misurare qualitativamente i progressi raggiunti. Frequenti verifiche
in itinere del lavoro svolto e dei risultati raggiunti consentiranno di valutare l’efficacia delle strategie adottate e
di adeguare il progetto educativo differenziandolo per i tempi e i modi di apprendere di ciascun alunno. La
valutazione periodica del lavoro si effettuerà attraverso la raccolta di osservazioni sistematiche relative al
comportamento socio-affettivo e alla conquista d’abilità operative (motorie, percettive, cognitive, espressive,
comunicative, linguistiche e matematiche), integrate da prove oggettive somministrate periodicamente.
Per la verifica e valutazione sono previsti:
due incontri tra l’equipe socio-psico-pedagogica, il responsabile del gruppo H, l’insegnante di classe,
l’insegnante di sostegno, con la partecipazione della famiglia;
colloqui periodici con le famiglie;
verifiche e valutazioni in itinere degli apprendimenti;
relazione finale dell’insegnante di sostegno.
Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede, di norma, a valutazioni
differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione, adeguatamente
differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI).
L’individualizzazione del percorso educativo previsto dal PEI per l’alunno con disabilità può incidere, a
seconda della tipologia di disabilità e della sua gravità, sui metodi di valutazione e sul valore legale del titolo di
studio conseguito, in particolare, al termine del Secondo Ciclo di istruzione.
L’articolo 9 del Regolamento sulla valutazione degli alunni (D.P.R. n.122/2009) prevede che, in sede di esame
conclusivo del primo ciclo di istruzione, le prove sono adattate in relazione agli obiettivi del PEI.
Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del
conseguimento del diploma di licenza. Nel caso in cui gli obiettivi previsti dal PEI non siano riconducibili ai
programmi ministeriali, il percorso formativo consente l’acquisizione di un attestato di credito formativo valido
anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione (art.9 D.P.R. n.122/2009).
Per le prove di esame (art.318 del D.Lgs. n.297/1994) sono predisposte, per il 1° ciclo, apposite prove, mentre,
per il 2° ciclo, sono predisposte prove equipollenti e tempi più lunghi per l'effettuazione delle prove scritte.
ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
I Disturbi Specifici di Apprendimento interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in un
contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi l’abilità di
lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una
denominazione specifica: dislessia (lettura), disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo).
Secondo le ricerche attualmente più accreditate, i DSA sono di origine neurobiologica; allo stesso tempo hanno
matrice evolutiva e si mostrano come un’atipia dello sviluppo, modificabili attraverso interventi mirati. Posto
nelle condizioni di attenuare e/o compensare il disturbo, infatti, il discente può raggiungere gli obiettivi di
apprendimento previsti. È da notare, inoltre, che gli alunni con DSA sviluppano stili di apprendimento specifici,
volti a compensare le difficoltà incontrate a seguito del disturbo.
La scuola non trascura questi disturbi dell’apprendimento, li diagnostica ed interviene su di essi per garantire
che ciascun alunno sia messo nelle condizioni migliori per apprendere.
Per questi alunni è prevista la stesura di un documento di programmazione, il Piano Didattico Personalizzato
(PDP), nel quale sono indicate le difficoltà riscontrate e sono definite le modalità di intervento nelle diverse
discipline e gli strumenti compensativi e/o dispensativi adottati.
42
ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Specifici o per motivi
fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali la scuola deve offrire
adeguata o personalizzata risposta (C.M. n.8/2013 del MIUR).
Va quindi potenziata la cultura dell’inclusione, anche mediante un approfondimento delle competenze degli
insegnanti curricolari, finalizzata ad una più stretta interazione tra tutte le componenti della comunità educante.
Ne scaturisce un preciso impegno programmatico da parte della scuola che, attraverso il Gruppo di Lavoro per
l’Inclusione, deve prevedere:
obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità della prassi d’inclusione negli ambiti
dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi
scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie;
criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti, privilegiando la qualità del
progetto di inclusione condiviso con le famiglie e i servizi sociosanitari;
azioni di formazione e/o di prevenzione concordate a livello territoriale.
Per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento, con bisogni educativi speciali e stranieri non si procede
di norma a valutazioni differenziate.
Nella valutazione ci si avvale di strumenti di verifica appropriati e si tiene conto delle difficoltà evidenziate
dagli alunni e delle decisioni assunte nei piani di studio personalizzati.
43
TEMPO SCUOLA
ATTIVITÀ DI PROGRAMMAZIONE: primo martedì del mese dalle 16.00 alle ore 18.00
ATTIVITÀ DI PROGRAMMAZIONE classi a 27 ore/sett.: quindicinale, ogni 2 martedì ore 16.00-20.00
ATTIVITÀ DI PROGRAMMAZIONE classi a 40 ore/sett.: settimanale, ogni martedì ore 16.10-18.10
UTILIZZO DOCENTI CON ORE A DISPOSIZIONE:
1. sostituzione dei docenti in assenza breve e saltuaria,
2. supporto didattico ed educativo degli alunni.
Le ore di co-presenza dei docenti permettono di conseguire i seguenti obiettivi:
recupero/rinforzo per gli alunni con particolari difficoltà di apprendimento o di comportamento;
realizzazione di laboratori didattico-educativi;
eventuale realizzazione di attività alternative all’I.R.C.
Tali interventi sono documentati in progetti didattico-educativi, conservati nell’agenda di programmazione.
TEMPO SCUOLA DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA
Il tempo scuola degli alunni della scuola primaria è di 27 ore settimanali e di 40 ore per due classe prime di
scuola primaria. L’orario delle attività didattiche è così articolato:
Classi a 27 ore a settimana Classi a 40 ore a settimana
Disciplina Ore settimanali
Italiano 8 o 7 o 6
Storia 2
Geografia 2
Matematica 6
Scienze 2
Inglese 1 o 2 o 3
Tecnologia 1
Arte e immagine 1
Musica 1
Educazione fisica 1
Religione 2
TOTALE 27
Disciplina Ore settimanali
Italiano 9
Storia 2
Geografia 2
Matematica 7
Scienze 2
Inglese 2
Tecnologia 1
Arte e immagine 1
Musica 1
Educazione fisica 1
Religione 2
Tempo mensa 5
Dopo mensa 5
TOTALE 40
TEMPO SCUOLA DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Il tempo scuola per gli alunni della scuola dell’infanzia è di 25 ore settimanali. L’orario delle attività didattiche
è flessibile e non rigidamente determinato. Nel monte ore totale è compresa un’ora e mezza di insegnamento di
religione cattolica.
S.PAOLO: dal lunedì al venerdì 8.10 -13.10
SCUOLA DELL’INFANZIA DELL’OLIO: dal lunedì al venerdì 8.10-13.10
DE AMICIS e S:PAOLO classi a 27 ore/sett:
dal lunedì al giovedì 8.10-13.35
il venerdì 8.10-13.30
DE AMICIS classi a 40 ore/sett:
dal lunedì al venerdì 8.10-16.10
SCUOLA PRIMARIA
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PROGETTI CURRICOLARI
I progetti curricolari sono i percorsi costruiti dalla scuola perché tutti gli alunni raggiungano gli obiettivi
educativi e cognitivi secondo le proprie potenzialità. Essi comprendono le singole discipline, tutte le attività di
laboratorio e tutte le altre attività (recupero e potenziamento, progetti educativi, attività integrative, uscite
didattiche, visite e viaggi, interventi in classe, attività di sostegno, attività sportive, ecc.) svolte in orario
antimeridiano.
I docenti di classe/sezione hanno previsto per l’a.s.2015/2016 attività curricolari per le quali sarà possibile
prevedere il coinvolgimento di esperti esterni, anche individuati tra i genitori degli alunni, che in orario
scolastico, a titolo gratuito e sulla base di particolari competenze ed esperienze personali e professionali,
possono coadiuvare i docenti nella realizzazione di determinate e particolari attività, previa autorizzazione del
Dirigente scolastico all’accesso nella scuola.
Le attività curricolari per l’a.s.2015/2016 riguarderanno i seguenti progetti, dei quali si allegano le schede:
FESTA DELL’ACCOGLIENZA, rivolto a tutti gli alunni delle classi prime della scuola primaria.
NATALE SOLIDALE, rivolto a tutti gli alunni della scuola primaria.
SALTA IN BOCCA ed. Alimentare rivolto alle classi quinte.
NATURALMENTE ed. Ambientale e civica rivolto a tutte le classi.
E-TWINNING, rivolto alle classi quarte e quinte.
ACQUAMICA ed. alla salute rivolto alle classi prime e seconde.
ISTRUZIONE DOMICILIARE progetto rivolto ad un’alunna della classe 4^ F.
PROGETTI DI CONTINUITÀ con le scuole secondarie di I grado, rivolto agli alunni delle classi quinte.
Anche quest’anno la nostra scuola, in collaborazione con le S.S. di I grado “Baldassarre” e “G.Rocca”,
avvierà progetti di continuità per favorire il passaggio degli alunni al grado successivo di
istruzione.
45
Denominazione progetto FESTA DELL’ACCOGLIENZA
Destinatari Alunni classi prime “ DeAmicis” e “S. Paolo”
Finalità Creare un ambiente e un clima scolastici sereni, allegri e motivanti.
Obiettivi Favorire il passaggio degli alunni dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola
Primaria.
Promuovere momenti di socializzazione con le nuove insegnanti e i nuovi
compagni.
Spazi Cortili delle scuole
Tempi Primo giorno di scuola, 2 ore
Esperti ---
Requisiti alunni partecipanti ---
Sussidi didattici Apparecchiature informatiche, impianto di amplificazione, cappellini e
palloncini con il logo della scuola, biglietti d'invito.
Performance/prodotti finali Manifestazione 14 settembre 2015
Denominazione progetto NATALE SOLIDALE
Destinatari Tutti gli alunni di scuola primaria
Finalità Educare alla convivenza democratica, al rispetto della diversità, alla
valorizzazione delle azioni di solidarietà
Obiettivi Vivere momenti di integrazione e socializzazione.
Condividere gesti di solidarietà
Eseguire canti natalizi
Spazi
Tempi 22 dicembre 2015, 2 ore
Sussidi didattici Apparecchiature informatiche, impianto di amplificazione
Performance/prodotti finali Festa Natale Solidale” nel cortile del De Amicis
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Denominazione progetto Educazione alimentare “SALTAinBOCCA”
Destinatari Alunni classi 5^
Finalità Prevenire il sovrappeso e l’obesità infantile
Obiettivi Fornire a bambini e genitori le informazioni necessarie per una sana
alimentazione e una corretta attività fisica
Promuovere uno stile di vita corretto, abitudini alimentari e motorie più
sane attraverso consigli e suggerimenti da mettere in pratica con facilità.
Spazi Aula didattica
Tempi Novembre 2015 – aprile 2016
Esperti -
Sussidi didattici KIT didattico SALTAinBOCCA contenente 10 schede didattiche
monotematiche
Performance/prodotti finali Elaborati di vario tipo ed eventuale premiazione finale
Denominazione progetto Educazione civica e ambientale “NATURALMENTE”
Destinatari Tutte le classi di scuola primaria
Finalità Promuovere un formazione civica volta ad una corretta informazione di tutela
ambientale
Obiettivi Adottare abitudini quotidiane improntate alla salvaguardia e al rispetto
dell’ambiente.
Spazi Aule didattiche e spazi comuni scolastici
Tempi Novembre 2015 – maggio 2016
Esperti -
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici Ecobox per la raccolta di cartucce e toner esauriti
Performance/prodotti finali Bonus economico da spendere a fini didattici
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Denominazione progetto E-TWINNING: Olive tree and olive oil (Dalle olive all’olio)
Destinatari Alunni della classe 5 A
Finalità Comunicare in Inglese e cooperare in una dimensione europea tra alunni delle
classi partecipanti al progetto (Italia, Grecia e Portogallo)
Obiettivi - Conoscere la storia dell’albero d’olivo, la sua coltivazione e la produzione
dell’olio.
- Apprezzare il valore nutrizionale dell’olio d’oliva e l’importanza
all’interno della dieta mediterranea,
- Sviluppare competenze nel lavoro di gruppo sviluppando atteggiamenti
favorevoli alla collegialità e alla collaborazione con gli altri studenti,
insegnanti e altre figure coinvolte.
Spazi Aule didattiche, laboratorio informatica, Aula Magna
Tempi a.s. 2015/2016
Esperti Agronomo, produttore olio d’oliva
Requisiti alunni partecipanti Sapersi presentare in Inglese
Sussidi didattici Computer, Internet
Performance/prodotti finali Produzione powerpoint, video, foto disegni
Denominazione progetto ETWINNING -
Destinatari Alunni classi 4^ e 5^
Finalità Comunicare in L2 (inglese), cooperare in una dimensione europea tra alunni
partecipanti al progetto
Obiettivi Presentarsi; descrivere persone e ambienti; confrontare, valorizzare e
apprezzare culture diverse.
Spazi Aula didattica, aula d’informatica.
Tempi 2015/16
Esperti -
Requisiti alunni partecipanti Sapersi presentare il L2, saper produrre semplici descrizioni.
Sussidi didattici Computer, LIM, collegamento internet.
Performance/prodotti finali Presentazione power point, foto e video
48
Denominazione progetto Educazione alla salute ACQUAMICA
Destinatari Alunni classi 1^ - 2^
Finalità Favorire la conoscenza di alcuni temi legati all’acqua come ambiente natatorio
Obiettivi Attivare percorsi di educazione all’acquaticità e di primi passi verso il mondo
natatorio.
Spazi Aule didattiche
Tempi gennaio – marzo 2016
Esperti FIN
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici Kit di partecipazione per la realizzazione di un prodotto creativo.
Performance/prodotti finali Festa dell’acqua – mattinata in piscina
Denominazione progetto ISTRUZIONE DOMICILIARE
Destinatari Alunna classe 4^ scuola primaria
Finalità Garantire il diritto allo studio e alla salute.
Contribuire al mantenimento e al recupero dell’equilibrio psico-fisico
dell’allievo.
Favorire la capacità di relazionarsi con i coetanei.
Acquisire maggiore autonomia personale, sociale ed operativa.
Obiettivi Sviluppare capacità operative, logiche e creative;
Sviluppare la capacità di comunicare, anche a distanza, pensieri, emozioni,
contenuti, in forma orale, scritta, pittorica e gestuale.
Spazi Domicilio dell’alunna.
Tempi Novembre 2015 – maggio 2016
Sussidi didattici Apparecchiature informatiche, materiale strutturato.
Performance/prodotti finali -
49
Denominazione progetto I COLORI DELLE EMOZIONI
Durata del progetto dicembre 2015 - aprile 2016
Docenti referenti I docenti di una classe quinta
Esperti Amicarelli Mariangela
Alunni partecipanti Alunni di una classe quinta
Spazi Aula, palestra
Tempi 1 mattina a settimana
Finalità Promuovere la fiducia in se stessi
Sviluppare le capacità relazionali
Promuovere il rispetto dell’altro e delle regole di convivenza
Obiettivi Acquisire maggiore consapevolezza delle proprie capacità
Sviluppare il benessere psico-fisico e la sensibilità emozionale
Stimolare la capacità di autocontrollo e di concentrazione
Migliorare le capacità di relazionarsi con gli altri
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici occorrenti -
Performance/prodotti finali -
50
PROGETTI CONTINUITÀ CON LE SCUOLE SECONDARIE DI I GRADO
Scuola Secondaria di I grado “G. Rocca”
Progetti Modalità operative Classi
“Vuoi suonare
la chitarra?”
Suonare la chitarra. Laboratorio da 2 ore. 5A
QR(occa) code Ideare e creare la segnaletica per rintracciare e conoscere i luoghi della scuola
che frequenteranno. Laboratori della durata da concordare. 5 B
Plaudite cives! Gli spettacoli dell’antica Roma: momenti importanti e parte integrante della
vita pubblica. Mettiamo in scena una commedia di Plauto. Laboratori della
durata complessiva di 4 ore.
5C
Alla scoperta di
un famoso ed
antico Teorema
Alla scoperta del Teorema di Pitagora: il lavoro del “matematico”. Laboratori
della durata complessiva di 4 ore. 5C
Logica…mente Giochi enigmistici, test logici, giochi matematici. Laboratorio da 2 ore. 5 D
Se non ci fosse
stata Teira
Il racconto dell’impatto tra la Terra e la misteriosa “Teira”, da cui nacque la
Luna, da cui scaturì la nascita della vita sul nostro pianeta e l’affermazione dei
mammiferi, resa possibile dalle “piume” del Tirex…
Laboratori della durata complessiva di 4 ore.
5 E
Mate… magia Giochi matematici ed enigmistici di aritmetica, algebra e geometria.
Laboratorio da 2 ore. 5 F
CLIL 4 U
Scienze “Caring
for your planet”
Attività di lingua inglese e scienze. Laboratorio da 6 ore per n. 2 incontri
5 G
“PerCorsi
Musicali”
Lezione propedeutica e dimostrativa in aula magna c/o De Amicis 5 A/B/
C/D/E/F/G
Scuola Secondaria di I grado “Baldassarre”
Progetti Modalità operative Classi
Laboratorio di inglese e
francese
Attività di bilinguismo. Laboratori della durata di 6 ore. 5A
Laboratorio scientifico Sperimentare in laboratorio applicando il metodo scientifico.
Laboratorio della durata di 2 ore.
5 B
Sing and act with
musical Cinderella
Musical sul tema della celebre fiaba. Laboratorio di 2 lezioni frontali, 2
lezioni pratico-creative e una rappresentazione finale.
5C
Laboratorio di spagnolo Approccio ludico-comunicativo alla lingua spagnola.
Laboratori della durata complessiva di 4 ore e 30 minuti.
5 D
Laboratorio scientifico Sperimentare in laboratorio applicando il metodo scientifico.
Laboratorio della durata di 2 ore.
5 E
“Suoniamo il flauto” Approccio allo studio dello strumento musicale. Laboratori della durata
complessiva di 4 ore con esibizione finale di un’ora.
5 F
Il gioco… per imparare
a fare squadra
Pratica di gioco-sport. N. 4 laboratori di un’ora ciascuno. 5 G
51
PROGETTI EXTRACURRICOLARI
I progetti extracurricolari sono le attività integrative e aggiuntive, normalmente facoltative, svolte al di fuori
dell’orario curricolare.
Tutte le attività della scuola, sia curricolari che extracurricolari, si propongono il raggiungimento di obiettivi
educativi e cognitivi e concorrono, con pari dignità e importanza, a definire il percorso scolastico dell’alunno.
Le attività extracurricolari permettono agli alunni di:
- mettere in atto tutti gli aspetti della personalità: emotivi, affettivi, intellettivi;
- acquisire conoscenze più approfondite e capacità non solo disciplinari;
- sperimentare il metodo della ricerca;
- cogliere l’unitarietà del sapere;
- collaborare con altri e lavorare in gruppo;
- sviluppare autonomia, creatività, senso di responsabilità;
- favorire l’incontro scuola-extrascuola;
- produrre materiali nuovi ed ideare iniziative che aprano la scuola al territorio.
Il Collegio ha stabilito, in accordo con il D.S., i seguenti criteri per lo svolgimento delle attività scolastiche
curriculari ed extracurriculari, già approvate con delibera n.8 del Collegio dei docenti del 21.09.2015:
- attinenza con le attività educativo-didattiche programmate per il corrente anno scolastico;
- corrispondenza agli esiti della rilevazione da effettuare presso le famiglie degli alunni;
- presenza di proposte progettuali pervenute da agenzie educative e culturali del territorio e loro positiva
valutazione relativamente ai contenuti ed alle modalità organizzative indicate;
- corrispondenza delle necessità economiche dei progetti alle possibilità di utilizzo delle risorse economiche
assegnate alla scuola per il Miglioramento dell’Offerta Formativa, così come stabilito dalla contrattazione
d’istituto.
- contributo volontario delle famiglie per la realizzazione delle attività extracurricolari.
I progetti proposti confluiscono nelle aree di progetto individuate in base alle scelte culturali della scuola:
AREA DELL’EDUCAZIONE ALLA SALUTE E DEL BENESSERE
Il progetto di gioco-sport “Basket a Scuola” rivolto agli alunni delle classi 2^, 3^ e 4^.
Il progetto di gioco-sport “Giochiamo a pallavolo” destinato agli alunni dalla prima alla quinta classe.
Il progetto di gioco-sport “Giocosport Judo” destinato agli alunni dalla prima alla quinta classe.
Il progetto di gioco-sport “Tennistavolo” destinato agli alunni dalla prima alla quinta classe.
Il progetto di danza “Nastri, cerchi…e altro!” destinato agli alunni dalla prima alla quinta classe.
Il progetto “Yoga bimbi”destinato agli alunni delle classi prime e seconde.
Il progetto “Emozioni in movimento”per gli alunni della scuola dell’infanzia.
Il progetto di PetTherapy “Un amico in più”, destinato agli alunni delle classi prime e seconde.
AREA DELL’ESPRESSIVITÀ
Il progetto teatrale “Sabato a Teatro rivolto a tutte le classi della scuola dell’infanzia e primaria.
Il laboratorio di scrittura creativa e drammatizzazione, destinato agli alunni delle classi terze.
Il progetto “Il giornalino della scuola rivolto agli alunni delle classi quinte.
Il progetto di musica volto alla formazione del “Il Coro della scuola” rivolto agli alunni dalla classe prima
alla classe quinta.
52
AREA DEI LINGUAGGI
Il progetto continuità con la scuola dell’Infanzia “Easy” di lingua
Il laboratorio di alfabetizzazione alla lingua latina “Alla scoperta del latino”
Il laboratorio di alfabetizzazione alla lingua spagnola “Hablamos espanol!”,
Il progetto “Cambrige” rivolto agli alunni delle classi quarte e quinte con il conseguimento della
Certificazione Cambrige.
AREA DELLA MULTIMEDIALITÀ
Il progetto “Web-TV“ rivolto agli alunni delle classi quinte.
Il progetto “Robotica” rivolto agli alunni di classe quinta finalizzato alla partecipazione ai campionati
nazionali di robotica.
Il progetto “Eipass” junior” per la certificazione informatica
Il progetto “Eipass adulti” per la certificazione informatica Eipass 7 moduli USER.
AREA DELLA MANIPOLAZIONE
Laboratorio di ceramica “L’arte nella forma” rivolto agli alunni delle classi seconde.
AREA STORICA
Il progetto di archeologia “Un monumento per amico”, per gli alunni delle le classi quarte.
AREA DELLA SICUREZZA
Il progetto educazione stradale “In sella al sorriso” rivolto alle classi terze .
53
Denominazione progetto SABATO A TEATRO
Destinatari Tutti gli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria
Finalità - Favorire la socializzazione e lo spirito di gruppo, instaurando un clima
relazionale positivo.
- Sensibilizzare gli alunni all’amore per il teatro quale forma d’arte e
accrescere il loro bagaglio culturale.
Obiettivi Sviluppare la fantasia e l’immaginazione.
Favorire la conoscenza di alcune tematiche di interesse comune.
Promuovere il dibattito e l’interazione.
Accrescere il bagaglio culturale.
Spazi Aula Magna della scuola
Tempi novembre 2015-febbraio 2016
30 ore
sabato mattina
Esperti/ Referenti Compagnie Teatrali: Il Carro dei Comici, Teatrificio22, Teatro CIPIS,
AretèEsemblè, La Fattoria degli Artisti…
Un docente referente della scuola
Requisiti alunni
partecipanti
-
Sussidi didattici Pedana-scenografie-impianto luci-casse-microfoni
Performance/prodotti
finali
2 spettacoli settimanali
SABATO A
TEATRO
54
Denominazione progetto Progetto continuità con scuole dell’infanzia paritarie
OGGI TEATRO
Durata del progetto gennaio 2016
Docenti referenti F.S. Di Bisceglie
Esperti Compagnia teatrale
Alunni partecipanti Gli alunni delle scuole dell’infanzia.
Spazi Visita alla struttura scolastica della scuola, con i diversi ambienti e attività
Aula Magna della Scuola “De Amicis”
Tempi Una mattina di gennaio da definire, dalle ore 9.00 alle ore 12.00
4 ore in totale
Finalità Favorire il processo di continuità educativa scuola infanzia-primaria
Obiettivi - Favorire la socializzazione e lo spirito di gruppo, instaurando un clima
relazionale positivo.
- Sensibilizzare gli alunni all’amore per il teatro quale forma d’arte e
accrescere il loro bagaglio culturale
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici occorrenti Pedana-scenografie-impianto luci-casse-microfoni
Performance/prodotti finali Spettacolo teatrale
55
Denominazione progetto IL CORO DELLA SCUOLA
Destinatari 51 alunni dalle classi 1^ alle classi 5^
Finalità - Avviare all’esercizio della cittadinanza attiva, attraverso esperienze che
favoriscano la cooperazione.
- Sviluppare la fiducia in se stessi e stimolare la socializzazione.
Obiettivi - Utilizzare corpo e voce in modo creativo e consapevole servendosi di
mimica e gestualità.
- Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali di vari generi e
culture.
- Utilizzare lo strumentario ritmico a completamento dell’espressione
sonora.
Spazi Aula Magna
Tempi ottobre 2015– maggio 2016
mercoledì ore 16.30 - 19.00
60 ore
Esperti/ Referenti Perilli Vita- Associazione “Domenico Sarro”
Un docente della scuola
Requisiti alunni partecipanti Buone capacità canore e di intonazione.
Sussidi didattici Pianoforte, tastiera, strumentario ORFF, impianto di amplificazione
Performance/prodotti finali Performance incorso d’anno e finale
IL CORO
DELLA
SCUOLA
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Scrittura creativa
e drammatizzazione
Denominazione progetto SCRITTURA CREATIVAE DRAMMATIZZAZIONE
Destinatari 24 alunni delle classi 3^
Finalità Facilitare la comunicazione tra i ragazzi incentivando l’ascolto, il rispetto delle
idee altrui e la capacità di distaccarsi dalle proprie permetterle al servizio della
storia, il confronto con gli altri, la capacità di collaborazione, la valorizzazione
di abilità diverse.
Obiettivi - Rafforzare le competenze linguistiche, soprattutto quelle legate alla
scrittura, giocando con i ruoli dei protagonisti delle scene
- Potenziare le abilità creative dei discenti.
Spazi Aula didattica - Aula Magna
Tempi novembre 2015 –maggio 2016
giovedì ore 16.00 - 18.00
40 ore
Esperti/ Referenti Compagnia “Il Carro dei Comici”
Un docente della scuola
Requisiti alunni partecipanti Competenza lingua italiana, difficoltà di socializzazione.
Sussidi didattici Microfono, amplificatore, lettore CD, tappetini
Performance/prodotti finali Allestimento scenico (dal recitato alla produzione degli elementi di scena con
relativa scenografia).
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Denominazione progetto IL GIORNALINO DELLA SCUOLA
Destinatari 25 alunni delle classi 5^
Finalità - Maturare la conoscenza di sé in rapporto agli altri.
- Comprendere il potere comunicativo della scrittura.
- Ampliare idee ed esperienze sviluppando vari modi di pensare (promozione
del pensiero divergente), affinando le potenzialità critiche.
Obiettivi Favorire il lavoro attivo e cooperativo degli alunni.
Sviluppare il piacere di scrivere, promuovendo l’esercizio della logica, della
creatività e dell’espressività
Conoscere ed usare diversi tipi di linguaggio, sportivo, pubblicitario,
scientifico attraverso le varie rubriche trattate.
Consolidare capacità di sintesi, dire visione del testo e di autocorrezione.
Consentire processi di apprendimento diversificati, anche mediante strumenti
e linguaggi alternativi.
Acquisire e/o potenziare le proprie competenze nell’uso delle TIC
Strutturare prodotti diversi per realizzare un lavoro comune.
Spazi Laboratorio di Informatica
Tempi novembre 2015– maggio 2016
venerdì ore 16.00 – 17.30
25 ore
Esperti/ Referenti Giornalista De Mari Lucia – Gazzetta del Mezzogiorno
Un docente della scuola
Requisiti alunni
partecipanti
Buona competenza linguistica, buona conoscenza d’uso del PC.
Sussidi didattici Quanto sarà necessario per la realizzazione del prodotto finale e l’archiviazione
dei materiali prodotti dagli alunni.
Performance/prodotti
finali
Pubblicazione mensile del giornalino scolastico
Il giornalino
della scuola
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Denominazione progetto BASKET A SCUOLA
Destinatari Alunni delle classi 2^ – 3^ - 4^
Finalità Esplorare gli schemi motori di base e apprendere nuovi schemi di movimento
in relazione a vari abili di spazio, di tempo, di relazione con gli altri e con gli
oggetti, generate dalle diverse situazioni ludiche proposte.
Obiettivi - Padroneggiare gli schemi motori di base.
- Conoscere le regole del gioco-sport.
Spazi Palestra
Tempi novembre 2015-maggio 2016
venerdì ore17.00 - 18.00
25 ore
Esperti/ Referenti A.S.D. Olimpia Basket - Trani
Un docente della scuola
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici Attrezzi ginnici
Performance/prodotti finali Manifestazione finale
BASKET A
SCUOLA
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Denominazione progetto GIOCHIAMO A PALLAVOLO
Destinatari Alunni delle classi 1^-2^-3^-4^-5^
Finalità Valorizzare, attraverso la pratica del minivolley e della pallavolo un modello di
attività sportiva ludico-motoria
Obiettivi Sviluppare la motricità globale ed analitica attraverso esperienze di gioco e
di avviamento alla pratica sportiva
Favorire il gioco attraverso lo sport
Promuovere lo sviluppo delle capacità percettive, coordinative e
condizionali
Spazi Palestra
Tempi novembre2015– maggio 2016
mercoledì ore 16.30- 17.30
25 ore
Esperti/ Referenti Cozzolino Silvia – Associazione “Aquila Azzurra” di Trani
Un docente referente
Requisiti alunni partecipanti
Sussidi didattici Attrezzi ginnici
Performance/prodotti finali Performance finale
GIOCHIAMO
A
PALLAVOLO
60
NASTRI,
CERCHI E…
ALTRO!
Denominazione progetto NASTRI, CERCHI … E ALTRO!
Destinatari Alunni delle classi 3^ - 4^ - 5^
Finalità Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche
attraverso forme di drammatizzazione e danza, trasmettendo nel contempo
contenuti emozionali.
- Acquisire, perfezionare e utilizzare le abilità motorie
- Sviluppare e migliorare le capacità coordinative e senso-percettive
- Rafforzare la creatività espressiva e i vari tipi di linguaggi non verbali
Spazi Palestra
Tempi novembre 2015-maggio 2016
giovedì ore 15.30 - 18.00
25 ore
Esperti/ Referenti De Fazio Danila - Oltredanza a.s.d.- Barletta
Un docente referente
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici Palla, cerchio, nastro, …
Performance/prodotti finali Saggio finale
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Denominazione progetto GIOCO SPORT JUDO
Destinatari Alunni delle classi 2^ - 3^ - 4^ - 5^
Finalità Valorizzare e potenziare l’intera struttura psico-fisica del bambino
Obiettivi Sviluppare schemi motori maggiormente funzionali riguardanti lo sport
specifico
Consolidare e/o potenziare il coordinamento degli schemi motori di base
Spazi Palestra
Tempi novembre 2015- maggio 2016
lunedì ore 16.00 - 17.00
25 ore
Esperti/ Referenti Associazione Sportiva dilettantistica Guglielmi
Un docente referente
Requisiti alunni partecipanti Valorizzare e potenziare l’intera struttura psico-fisica del bambino
Sussidi didattici
Performance/prodotti finali Manifestazione finale
GIOCO-
SPORT
JUDO
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EMOZIONI IN
MOVIMENTO
Denominazione progetto EMOZIONI IN MOVIMENTO
Destinatari Alunni quattrenni e cinquenni della scuola dell’infanzia
Finalità Contribuireattraversolosportallasalutepsicofisicaeallosviluppodel bambino in
tutte le competenze motorie
Obiettivi - Essere consapevoli dello spazio proprio e del proprio spazio rispetto agli
altri
- Scoprire, sviluppare e potenziare gli schemi motori postura e di base
Spazi Palestra San Paolo
Tempi novembre 2015 - maggio 2016
mercoledì ore 17.00 - 18.00
venerdì ore 16.00 - 18.00
20 ore
Esperti/ Referenti Di Perna Ignazio – Fortitudo Basket Trani
Un docente referente
Requisiti alunni
partecipanti
-
Sussidi didattici Attrezzi ginnici
Performance/prodotti finali Performance finale
63
Denominazione progetto YOGA
Destinatari Alunni delle classi 1^ - 2^
Finalità Conoscere il proprio corpo e migliorare l’equilibrio psicofisico
Obiettivi Scoprire il proprio corpo e conoscere il sé
Sviluppare fiducia e sicurezza nell’ambiente scolastico
Saper collaborare e sviluppare rapporti positivi con gli altri bambini
Spazi Palestra
Tempi Novembre 2015 – maggio 2016
martedì ore 16,00 - 17,00
15 ore
Esperti/ Referenti Carbone Elvira
Un docente referente
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici -
Performance/prodotti finali Manifestazione finale
Yoga
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Denominazione progetto TENNISTAVOLO
Destinatari Alunni delle classi1^ - 2^ - 3^ - 4^ - 5^
Finalità Favorire lo sviluppo di capacità cognitive e di memorizzazione e trasferimento
delle stesse in un contesto sportivo e agonistico
Obiettivi Apprendere i gesti e le regole del tennistavolo
Spazi Palestra
Tempi novembre 2015 – maggio 2016
sabato mattina ore 10.00 -12.00
25 ore
Esperti/ Referenti Maggiulli Paolo - Associazione “Tennistavolo Trani”
Un docente referente
Requisiti alunni
partecipanti
-
Sussidi didattici Tavolo-racchette-palline
Performance/prodotti finali Performance finale
TENNISTAVOLO
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Denominazione progetto PROGETTO“EASY” HELEN DORON ENGLISH
Destinatari Gli alunni cinquenni di tutte le scuole dell’Infanzia della città
Finalità - Avviare aduna prima alfabetizzazione in lingua Inglese
- Favorire la continuità educativo-didattica con la scuola primaria
Obiettivi Prendere coscienza di un altro codice linguistico
Acquisire capacità dicomprensione eproduzione
Riutilizzare le strutturesintattichee lessicaliincontestidiversi
Spazi Aula didattica
Tempi ottobre2015- maggio 2016
lunedì ore15.30 - 18.30
mercoledì ore16.30 - 18.30
20 ore
Esperti/ Referenti Bacco Roberta – Confalone Erika
Un docente referente
Requisiti alunni partecipanti
Sussidi didattici Attrezzature audiovisive emateriale difacileconsumo – metodo Helen Doron
Performance/prodotti finali -
EASY
Inglese per
l’infanzia
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Denominazione progetto UN AMICO IN PIÙ
Destinatari Alunni delle classi 1^ - 2^
Finalità Prevenire comportamenti prepotenti in ambito scolastico
Obiettivi Sviluppare l’autostima, la responsabilità, l’autogestione, la fiducia, la cura
personale
Promuovere il controllo dell’aggressività, della stabilità dell’umore e del
comportamento.
Spazi Aula didattica – cortile
Tempi novembre 2015- maggio 2016
martedì ore 16.00 - 18.00
15 ore
Esperti/ Referenti Di Giovanni Marianna
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici - Sviluppare l’autostima, la responsabilità, l’autogestione, la fiducia, la cura
personale
- Promuovere il controllo dell’aggressività, della stabilità dell’umore e del
comportamento.
Performance/prodotti finali -
UN AMICO IN PIÙ
PET THERAPY
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Denominazione progetto ALLASCOPERTA DEL LATINO
Destinatari Alunni delle classi 5^
Finalità Scoprire e conoscere l’origine della nostra lingua
Obiettivi Individuare le relazioni etimologiche tra lingua italiana e lingua latina
Comprenderele strutture morfosintattiche elessicalidellalingua latina
Spazi Aula didattica-laboratorio di informatica
Tempi novembre 2015-maggio2016
giovedì ore 17.00 - 18.00
20 ore
Esperti/ Referenti Scagliarini Isabella
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici Materiale didattico di vario tipo
Performance/prodotti finali Manifestazione finale
ALLA SCOPERTA
DEL
LATINO
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Denominazione progetto HABLAMOS ESPANOL !
Destinatari Alunni della classi 4^
Finalità Potenziare le abilità linguistiche e comunicative
Obiettivi Comunicare in una lingua diversa dalla propria
Apprendere i primi rudimenti di lingua spagnola
Spazi Aula didattica
Tempi novembre 2015- maggio 2016
giovedì ore 16.00 -17.00
20 ore
Esperti/ Referenti Scagliarini Isabella
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici Materiale didattico di vario tipo
Performance/prodotti finali Manifestazione finale
69
Denominazione progetto WEB TV
Destinatari Alunni delle classi 4^ - 5^
Finalità Favorire le conoscenze della cultura audiovisiva e i procedimenti creativi
Favorire la conoscenza dell’uso del Web
Obiettivi Fornire elementi di grammatica e di sintassi del linguaggio audiovisivo
Rendere consapevole il discente delle particolari competenze culturali e
tecniche necessarie nella produzione filmica.
Realizzare prodotti audiovisivi finiti da pubblicare sul Web
Spazi Aula didattica e laboratorio di informatica
Tempi novembre 2015 – maggio 2016
mercoledì ore 16.00 - 17.30
25 ore
Esperti/ Referenti Conte Antonio
Un docente referente
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici Apparecchiature informatiche, attrezzature per riprese video e audio
Performance/prodotti finali Pubblicazione sul sito della scuola del prodotto audiovisivo realizzato
Manifestazione finale
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Denominazione progetto ROBOTICA
Destinatari Alunni delle classi 5^
Finalità - Favorire l’apprendimento learner- centered e le abilità di problem- solving.
- Stimolare la creatività, la curiosità e il lavoro di squadra.
Obiettivi Avvicinarsi al mondo della robotica mediante il gioco
Comprendere le funzioni dei componenti del kit robotici (leggi del moto e
variabili spazio-tempo)
Saper individuare problematiche hardware e software in caso di
funzionamento non corretto del robot
Effettuare semplici programmazioni di robot
Spazi Laboratorio di informatica
Tempi novembre 2015- maggio 2106
lunedì ore 16.00- 17.30
30 ore
Esperti/ Referenti 2 docenti della scuola
Requisiti alunni partecipanti Competenze informatiche di base
Sussidi didattici Kit per la costruzione dei robottini e computer
Performance/prodotti finali Esibizione della squadra con i robot ai Campionati nazionali di Robotica
educativa
Manifestazione finale nella scuola
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Denominazione progetto Certificazione informatica EIPASS JUNIOR
Destinatari Alunni delle classi 4^- 5^
Finalità Saper utilizzare le nuove tecnologie e internet
Obiettivi Realizzare prodotti di vario tipo attraverso l’uso di specifiche applicazioni:
word-paint- ipertesto- mappa concettuale
Usare il computer e i dispositivi in maniera salutare, promuovendo un
approccio ecologico della tecnologia e delle sue applicazioni.
Spazi Laboratorio di informatica
Tempi novembre 2015- maggio 2016
mercoledì ore 16.00-17.15
30 ore
Esperti/ Referenti Esperto esterno qualificato EIPASS
Un docente referente
Requisiti alunni partecipanti Competenze informatiche di base
Sussidi didattici Apparecchiature informatiche
Performance/prodotti finali Certificazione informatica EIPASS
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Denominazione progetto EIPASS ADULTI 7 Moduli USER
Destinatari Adulti
Finalità Sviluppare e aggiornare le proprie competenze e abilità informatiche per
rispondere efficacemente alle nuove esigenze e richieste della società e delle
professioni
Obiettivi Descrivere i concetti di software e hardware
Realizzare prodotti vari attraverso l’uso di specifiche applicazioni.
Conoscere i principi basilari inerenti alla sicurezza informatica
Utilizzare il computer in maniera salutare.
Spazi Laboratorio di informatica
Tempi novembre 2015- maggio 2016
mercoledì ore 17.30 -19.30
50 ore
Esperti/ Referenti Esperto esterno qualificato EIPASS
Un docente referente
Requisiti alunni partecipanti Competenze informatiche di base
Sussidi didattici Apparecchiature informatiche
Performance/prodotti finali Certificazione EIPASS 7 Moduli USER
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Denominazione progetto Educazione alla sicurezza stradale
IN SELLA AL SORRISO
Destinatari Alunni delle classi 3^
Finalità Promuovere e valorizzare un comportamento stradale virtuoso nel rispetto
dell’ambiente e degli utenti strada.
Obiettivi Acquisire la conoscenza e il rispetto delle principali regole sulla circolazione
stradale
Conoscere la segnaletica verticale, orizzontale e luminosa.
Adottare comportamenti finalizzati alla sicurezza stradale.
Spazi Aula didattica – palestra - cortile
Tempi novembre 2015- maggio 2016
lunedì ore 16.00 – 17.00
20 ore
Esperti/ Referenti Papagni Giuseppe
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici Audiovisivi, LIM, attrezzi sportivi, segnaletica stradale
Performance/prodotti finali Patentino del piccolo ciclista
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Denominazione progetto L’ARTE NELLA FORMA
Destinatari Alunni delle classi 2^
Finalità Favorire l’utilizzo di strumenti e materiali per comunicare attraverso l’arte
Obiettivi Riconoscere e utilizzare gli strumenti e i materiali del fare.
Prendere coscienza dei diversi stili espressivi
Saper valutare criticamente il proprio operato.
Spazi Aula didattica
Tempi novembre 2015- maggio 2016
mercoledì ore 16.00-17.00
20 ore
Esperti/ Referenti Cutrone Maria Celeste
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici Argilla, colori vetrosi in polvere o smalti, pennelli e arnesi vari per la
lavorazione
Performance/prodotti finali Realizzazione di un manufatto
Manifestazione finale
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Denominazione progetto CERTIFICAZIONE IN LINGUA INGLESE CAMBRIDGE
Destinatari Alunni delle classi 4^- 5^
Finalità Acquisire le competenze per la certificazione del livello A1
Obiettivi Lettura e comprensione di testi
Estrapolazione di informazioni iconiche da dialoghi ascoltati
Completamento di frasi lette
Interazione a coppie con semplici frasi di uso quotidiano
Spazi Aula didattica
Tempi novembre 2015- maggio 2016
venerdì ore 16.30- 18.30
30 ore
Esperti/ Referenti Scuola STEP BY STEP- madrelingua
Bacco Roberta
Un docente referente
Requisiti alunni partecipanti
Sussidi didattici Materiale di vario tipo
Performance/prodotti finali Certificazione Cambridge
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Denominazione progetto UN MONUMENTO PER AMICO
Durata del progetto Novembre 2015 -maggio 2016
Docenti referenti -
Esperti Lombardi Ruggero G.
Alunni partecipanti Gli alunni delle classi quarte
Spazi Aule,sito archeologico
Tempi 25 ore – lunedì ore 16.00/18.00
Finalità Conoscere il valore del patrimonio storico- archeologico al fine di tutelare
e valorizzare i beni del proprio territorio.
Obiettivi Conoscere la storia e l’evoluzione della città di Trani dell’età antica
Interpretare fonti archeologiche
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici occorrenti Apparecchiature audiovisive e informatiche, materiale per la tecnica di
scavo
Performance/prodotti finali Manifestazione finale
Piccolo contribuito famiglie Previsto
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FORMAZIONE DOCENTI
Nell'ambito dei processi di riforma e di innovazione della scuola la formazione costituisce una leva strategica
fondamentale per lo sviluppo professionale dei docenti, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento
e per un’efficace politica delle risorse umane.
Il 1° C.D. “De Amicis” di Trani persegue i seguenti obiettivi prioritari:
sviluppare le competenze informatiche dei docenti e la capacità di utilizzo di strategie didattiche per l'uso
delle tecnologie e della robotica educativa;
migliorare le competenze psicopedagogiche e le strategie didattico-educative in favore degli alunni con
disabilità e con bisogni educativi speciali;
migliorare le competenze progettuali e valutative, organizzative e relazionali dei docenti.
Pertanto, la scuola organizzerà nel corrente anno scolastico diversi corsi di formazione e/o di aggiornamento:
- corso di formazione sulle manovre di disostruzione,
- corsi di formazione sulla sicurezza in ambiente di lavoro;
- corso di formazione per lo sviluppo delle competenze tecnologiche (certificazione informatica eipass 7
moduli user)
- corsi di formazione, di livello base e avanzato, per lo sviluppo delle competenze dei docenti nell’uso della
robotica educativa;
- corsi di formazione sulla comunicazione aumentativa alternativa;
- corsi di formazione sulla certificazione delle competenze degli alunni;
- corsi di formazione sulle caratteristiche del progetto e-Twinning
- corsi di formazione per il personale docente neoassunto nel corrente anno scolastico.
Inoltre, si terranno presso la scuola una serie di seminari e conferenze sulle seguenti tematiche:
educazione alimentare e benessere
inclusione degli alunni con disabilità e con DSA
disturbi specifici dell'apprendimento
presentazione e gestione dei progetti P.O.N.
dematerializzazione e trasparenza dei processi nella Pubblica Amministrazione
L’obiettivo dello sviluppo professionale, quale base imprescindibile per ogni successo scolastico, ha condotto
alla sottoscrizione di accordi in rete /convenzioni e a rapporti di collaborazione con altre scuole, con l’U.S.R.
per la Puglia, con l’ENEA, con l’Università agli Studi di Foggia, ecc..
78
PROGETTI P.O.N.
L’adesione da parte della scuola ai progetti del Programma Operativo Nazionale 2014/2020 “Per la scuola –
competenze e ambienti di apprendimento” contribuirà a migliorare l’offerta formativa che la nostra scuola
intende dare a tutta l’utenza scolastica.
È ormai da anni, infatti, che la scuola opera per innalzare i livelli di competenza di base soprattutto in lingua
italiana, in matematica e in lingua inglese, per assicurare a tutti gli alunni il successo formativo.
Inoltre, è fondamentale per il 1° C.D. “De Amicis” di Trani migliorare l’accesso alle tecnologie
dell’informazione e delle comunicazioni sia per gli alunni sia per il personale, nella convinzione che l’utilizzo
corretto delle TIC possa migliorare la qualità del sistema di istruzione e potenziare gli ambienti per
l’apprendimento, favorendo la diffusione di competenze specifiche e sostenendo il processo di innovazione e
digitalizzazione della scuola.
USCITE SUL TERRITORIO
VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
I viaggi di istruzione e le visite guidate rappresentano un momento rilevante nell’esperienza di apprendimento
degli studenti ed anche un momento di significativa socializzazione.
Costituiscono una tappa educativa fondamentale nello svolgimento di tutta l’attività scolastica, ma anche
delicata, in quanto presuppongono uno stretto collegamento con la progettazione didattica, un’adeguata e
puntuale organizzazione e lo stretto coinvolgimento delle famiglie.
La materia è disciplinata dalla normativa vigente, di cui gli aspetti essenziali sono inseriti nel Regolamento dei
viaggi e delle visite d'istruzione del Circolo. Il regolamento disciplina ogni forma di spostamento degli alunni
delle nostre scuole, nell'ambito di specifiche iniziative educativo-didattiche previste e programmate, al fine di
raggiungere gli obiettivi connessi alla formazione globale della personalità degli stessi alunni.
Tutte le iniziative vengono programmate su proposte dei consigli di intersezione e di interclasse nel rispetto
delle indicazioni contenute nel Piano dell’Offerta Formativa.
79
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
RELAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA
Si ritiene importante condividere il percorso formativo e progettare insieme ai genitori le modalità collaborative,
rispettando e valorizzando i ruoli e le responsabilità specifiche.
Per concretizzare queste finalità e per ottimizzare la partecipazione nei rapporti Scuola-Famiglia, sono state
individuate indicazioni relative ai seguenti aspetti:
gestione Assemblee di Classe,
ruolo del Genitore Rappresentante
organizzazione dei Consigli d’Interclasse/Intersezione
ASSEMBLEE DI CLASSE/SEZIONE
L’assemblea di classe è luogo privilegiato di:
confronto tra genitori ed insegnanti
progettazione di un’intesa educativa che si concretizza in azioni in sintonia con il progetto di Scuola
valutazione dell’efficacia delle pratiche educative concordate e della qualità delle sinergie sviluppate dalle
due agenzie
RUOLO DEL GENITORE RAPPRESENTANTE
Raccoglie ed esprime problemi comuni
Collabora con gli insegnanti per cercare soluzioni a problemi di natura educativa e organizzativa
Agevola e facilita la comunicazione tra tutti i genitori e tra questi e gli insegnanti
CONSIGLI D’INTERCLASSE/INTERSEZIONE
Verificano l’andamento dell’attività didattica e propone gli opportuni adeguamenti
Formulano proposte al Collegio dei Docenti in ordine all’azione educativa e didattica
Agevolano ed estendono i rapporti tra docenti, genitori e alunni
ORARIO DI RICEVIMENTO
Il Dirigente scolastico, Gasbarro Paola Valeria, riceve tutti i giorni dalle ore 10.30 alle 13.00.
L’Ufficio di Segreteria è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00
80
INCLUSIONE DEGI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
La scuola accetta le peculiarità di ciascuno, valorizza la diversità e lavora su tutto l’ambiente educativo,
concorrendo all’instaurarsi di un clima positivo, necessario per la crescita personale e lo sviluppo delle
potenzialità dell’individuo. Attraverso percorsi formativi personalizzati promuove l’integrazione sociale dei
singoli, nel rispetto della loro personalità individuale e del naturale processo di maturazione, dei tempi diversi e
dei differenti stili di apprendimento di ciascuno.
Nei percorsi formativi posti in atto gli alunni compresi quelli con disabilità, con Disturbi Specifici di
Apprendimento e tutti coloro che presentano una condizione di svantaggio, legata a carenze familiari ed
affettive, a situazioni di disagio economico e sociale o a differenze culturali e linguistiche trovano una risposta
adeguata ai loro bisogni formativi.
La scuola assolve a questo compito attraverso una pedagogia interculturale in cui le diverse “culture”, gli
interessi, le esperienze di crescita, lo sviluppo personale, il passato familiare, le caratteristiche fisiche, la lingua
o il dialetto, le abitudini, le tradizioni, la religione, i valori etici di cui ogni alunno è portatore vengono
conosciuti, riconosciuti, interagiscono, si intrecciano modificandosi a vicenda con scambi e confronti alla
ricerca di valori comuni.
Si privilegiano strategie didattiche inclusive quali interventi individualizzati con attività di sostegno, recupero,
alfabetizzazione, consolidamento, potenziamento; atteggiamento di ascolto di fronte a situazioni che
manifestano sintomi di disagio; metodo della scoperta e del procedere per ipotesi; attivazione di laboratori basati
sulla operatività e sulla metodologia della ricerca; organizzazione a piccoli gruppi; uso delle tecnologie
multimediali; uscite didattiche; attività interdisciplinari; proposte di materiali e modalità di lavoro che
implichino, di volta in volta, abilità diverse e siano organizzati in modo tale da avere diversi livelli di
complessità, compatibili con un'ampia varietà di stili; attività meta-cognitive che rendano l’alunno sempre più
consapevole del suo funzionamento e “gestore” diretto e attivo dei suoi processi cognitivi; potenziamento delle
competenze sociali.
Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione prevede che la comunità educante:
fissi obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità della prassi d’inclusione negli
ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi
scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie;
individui criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti, privilegiando la
qualità del progetto di inclusione condiviso con le famiglie e i servizi sociosanitari;
promuova azioni di formazione e/o di prevenzione concordate a livello territoriale.
Per poter monitorare, valutare e accrescere il grado di inclusività il GLI redige ogni anno il P.A.I (Piano
Annuale per l’Inclusività), poi discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e approvato dal Consiglio di
Circolo, in cui partendo da una attenta riflessione sull’analisi quantitativa e qualitativa che sintetizza le criticità
e i punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno precedente, pianifica una serie di
elementi finalizzati a migliorare l’azione educativa della scuola indirizzata a tutti gli alunni che la frequentano e
riassume la proposta di assegnazione delle risorse funzionali alla realizzazione degli obiettivi proposti.
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DISABILI
Il documento contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti procedure e pratiche utili all’inserimento degli
alunni diversamente abili, definisce i ruoli delle figure di sistema, traccia le fasi dell’accoglienza e delle attività
di facilitazione per l’apprendimento. Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro ed è oggetto di
integrazioni e feedback periodici. Il Protocollo di Accoglienza consente di applicare operativamente il dettato
normativo (Legge Quadro n.104/92 e successivi decreti applicativi - Legge 18/03/2009 e successiva ratifica in
modello sociale della convenzione ONU).
Il Protocollo di Accoglienza rivolto agli alunni diversamente abili si propone di:
- definire pratiche condivise tra scuola e famiglia
- sostenere gli alunni con disabilità nella fase di adattamento al nuovo ambiente
- favorire un clima di accoglienza
- promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed Enti territoriali
coinvolti (Comune, ASL, Provincia, cooperative, Enti di formazione).
Il Protocollo di Accoglienza delinea prassi condivise di carattere:
- amministrativo e burocratico (documentazione necessaria)
- comunicativo e relazionale (prima conoscenza)
81
- educativo-didattico (assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento del team e/o Consiglio di Classe)
- sociale (eventuali rapporti e collaborazione della scuola con il territorio e/o con gli specialisti per la
costruzione del PDV (“progetto di vita”).
All’arrivo di un alunno con disabilità la segreteria accoglie e gestisce la documentazione e informa il docente
funzione strumentale area alunni, il quale ha il compito di informare i docenti di classe che accoglieranno
l’alunno. Il team visiona la documentazione prodotta, contatta la famiglia dell’alunno per una prima conoscenza,
predispone attività di accoglienza.
REGOLAMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO DI ISTITUTO PER ALUNNI DISABILI (GLHI)
Il Gruppo di lavoro sull’handicap (GLH) costituito presso le istituzioni scolastiche presiede alla
programmazione generale dell’integrazione scolastica nella scuola e si può riunire in seduta plenaria (GLHI),
ristretta ai soli docenti o dedicata (GLHO).
Tipo riunione Partecipanti Frequenza Motivazioni
Seduta Plenaria
GLH di Istituto
Dirigente Scolastico, referente
GLH, docenti coordinatori delle
classi ove vi sono bambini
disabili, fiduciari (1 per plesso),
docenti di sostegno, genitori di
alunni con disabilità
2 volte l’anno o
secondo necessità
- andamento educativo
- condivisione dell’operato e di eventuali
problematiche insorte
- proposte in ordine all’azione educativa
- raccordo con GLH provinciale e regionale
Seduta dedicata
(GLHO)
Docenti di classe, docenti di
sostegno, operatori sanitari,
assistenti sociali, famiglia
2 volte l’anno e
ogni qualsivoglia se
ne verifichi la
necessità
- valuta aspetti generali; livelli di capacità
acquisiti e di apprendimento raggiunti;
abilità pratiche e operative nascenti e da
sviluppare
- comunica e ricerca eventuali soluzioni a
problemi insorti durante le attività
scolastiche
Seduta ristretta
Soli docenti di classe o sezione
e docenti di sostegno
(eventualmente le assistenti
comunali)
Ogni 15 giorni
- programmazione educativo didattica della
classe con particolare riguardo al bambino
portatore di handicap
- verifica andamento educativo didattico e
rivalutazione del PDV
Soggetti coinvolti nell’accoglienza degli alunni disabili e loro compiti
PERSONALE COMPITI
Dirigente scolastico
Di gestione/consultivi:
- inserimento nelle classi
- assegnazione insegnanti di sostegno
- rapporti con le amministrazioni locali (Comune, Provincia, …)
- rapporti con le famiglie ove necessari
Funzione strumentale
- Raccorda le diverse realtà (Enti territoriali, Enti di formazione, cooperative, scuole, ASL,
famiglie)
- Attua il monitoraggio di progetti
- Coordina il personale di sostegno/assistenti, favorisce la comunicazione tra docenti e
l’informazione
- Promuove l’attivazione di laboratori specifici
- Controlla la documentazione didattica in ingresso e in uscita
- Coordina gli incontri di GLHO e compila i verbali necessari
Insegnante di sostegno
- Partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla valutazione
- Svolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionale e didattici
- Contatta e tiene rapporti con famiglia, esperti ASL, operatori comunali
- Organizza il lavoro seguendo la normativa ICF
- Compila il PDV
- Informa il gruppo di lavoro delle eventuali problematiche insorte
Docenti prevalenti
Docenti curricolari
- Raccolgono le programmazioni o i piani disciplinari da allegare al PDV
- Partecipano agli incontri di verifica con gli operatori sanitari
- Informano i membri dei team consigli di classe sulle problematiche relative alunni con
handicap e sulle procedure previste dalla normativa
- Accolgono l’alunno nel gruppo classe favorendone l’integrazione
- Partecipano alla programmazione alla Valutazione Individualizzata e a qualsiasi altra
iniziativa finalizzata all’integrazione
Personale Socio - Collabora alla formulazione del PDV
82
educativo assistenziale
e/o personale ausiliario
- Collabora con gli insegnanti per la partecipazione dell’alunno a tutte le attività scolastiche e
formative
- Si attiva per il potenziamento dell’autonomia della comunicazione e della relazione
dell’alunno
- Su richiesta può accompagnare l’alunno negli spostamenti interni relativamente ai bisogni
primari
Referente GLH
- Convoca e presiede le riunioni del GLH
- Tiene i contatti con ASL e con gli Enti esterni all’Istituto
- Cura la documentazione relativa agli alunni in situazione di handicap garantendone la
sicurezza
- Partecipa agli incontri di verifica con gli operatori sanitari, personalmente o delegando il
coordinatore di classe
- Cura l’espletamento da parte dei team/consigli di classe dei singoli docenti di tutti gli atti
dovuti secondo le norme vigenti
- Partecipa a convegni, mostre e manifestazioni riguardanti l’handicap
- Coordina l’attività del GLH in generale
- Informa gli insegnanti di nuova nomina sulle prassi utilizzate nell’ Istituto
GLH – GLHO (DS,
docenti curricolari, di
sostegno, operatori enti
locali, genitori,
studenti)
- Collabora alle iniziative educative e di integrazione predisposte dalla scuola
- Organizza incontri periodici
- Verifica il livello e la qualità dell’integrazione nelle classi e nella scuola
Team docenti/consigli
di classe
Devono:
- discutere e approvare il percorso formativo (facilitato o differenziato) più opportuno per
l’alunno
- redigere il PDV da presentare al referente del GLH
- essere informati su tutte le problematiche relative all’alunno con handicap per quanto è
necessario all’espletamento dell’attività didattica
- essere informati delle procedure previste dalla normativa
- segnalare al referente GLH qualsiasi problema inerente all’attività formativa che coinvolga
gli alunni con handicap
DOCUMENTAZIONE
DOCUMENTI CHI LI REDIGE QUANDO
DIAGNOSI FUNZIONALE
Descrive i livelli di funzionalità raggiunti e la previsione
di possibile evoluzione dell’alunno certificato
Operatori ASL o specialisti
privati con opportuna
vidimazione dell’ASL
All’atto della prima
segnalazione. È aggiornato ad
ogni passaggio da un ordine
all’altro di scuola e/o alla
scadenza
PROGETTO DI VITA CONTENENTE ICF
È il documento che descrive gli interventi integrati ed
equilibrati tra loro, predisposti per l’alunno; mira ad
evidenziare gli obiettivi, le esperienze, gli apprendimenti
e le attività più opportune mediante l’assunzione
concreta di responsabilità da parte delle diverse
componenti firmatarie.
Deve essere valutato in itinere ed eventualmente
modificato. Segue la classificazione ICF.
Gli operatori sanitari, gli
insegnanti, curricolari, il
docente di sostegno,
operatori Enti locali e i
genitori dell’alunno.
Formulato entro i primi tre mesi
di ogni anno scolastico.
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
PERSONALIZZATA (parte integrante del PDV)
Vengono descritti gli interventi didattici integrati che si
realizzano in classe fissando obiettivi e competenze
Insegnanti di classe e/o
docente di sostegno
Formulato entro i primi tre mesi
di ogni anno scolastico
VERIFICA
Riscontro delle attività programmate nel PDV con
eventuali modifiche
Insegnanti di sostegno e
curricolari
A metà e alla fine dell’anno
scolastico e ogni qual volta se ne
ravveda la necessità
83
LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA
Le verifiche sistematiche che accompagnano il processo didattico-educativo permettono la puntuale
registrazione del raggiungimento dei traguardi programmati e consentono di giungere ad una valutazione che
consideri i processi complessivi di maturazione della personalità dell’alunno.
Lo scopo della valutazione, pertanto, è duplice: aiutare gli alunni nella loro formazione, sviluppando in modo
ottimale le proprie intelligenze multiple, mediante esperienze di apprendimento significative e motivanti e
fornire ai docenti la possibilità di concretizzare con sistematicità, attendibilità ed efficacia il progetto educativo.
FUNZIONI DELLA VALUTAZIONE
La valutazione risponde a funzioni fondamentali quali:
analizzare i bisogni degli alunni e le risorse per progettare e programmare gli interventi;
rispettare le caratteristiche dei percorsi individuali di formazione e apprendimento;
verificare gli esiti delle azioni educative.
COSA SI VALUTA
Secondo l’attuale quadro normativo costituiscono oggetto della valutazione:
gli apprendimenti nelle diverse aree disciplinari, codificati nel curricolo di Istituto sulla base delle
Indicazioni Nazionali;
il comportamento;
le competenze di base.
FASI E MODALITÀ DI VALUTAZIONE
Dalle funzioni essenziali della valutazione derivano i tre momenti sostanziali dell’intero processo:
1. la valutazione iniziale o diagnostica, per individuare il livello di partenza degli alunni ovvero i prerequisiti
minimi essenziali per affrontare nuovi traguardi;
2. la valutazione formativa, da registrarsi in maniera attendibile e sistematica, con prove e verifiche, per
cogliere indicazioni e informazioni da considerare nella progettazione disciplinare. In questa fase, i risultati
vanno sempre confrontati alle condizioni di partenza;
3. la valutazione sommativa e finale, da effettuarsi al termine di un’attività didattica, di un periodo di tempo
definito, di un quadrimestre e di un anno.
CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO
La valutazione viene registrata su un apposito documento di valutazione contenente:
1) i voti espressi in decimi per le discipline;
2) i giudiziper le voci “Comportamento” e “Insegnamento Religione Cattolica”:
3) le valutazioni quadrimestrale e finale, riferite al livello di apprendimento raggiunto e al comportamento
PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Voto numerico Corrispondenza nel giudizio sintetico Descrittori
10 Ottimo Conoscenze e abilità sicure e complete
9 Distinto Conoscenze e abilità sicure
8 Buono Conoscenze e abilità buone
7 Discreto Conoscenze e abilità acquisite
6 Sufficiente Conoscenze e abilità essenzialmente acquisite
5 Insufficiente Conoscenze e abilità frammentarie
Il comportamento è analizzato in una dimensione prettamente educativa. Infatti, per la definizione del giudizio
relativo al comportamento si considerano i seguenti indicatori di competenza:
impegno: costanza e sistematicità nell’applicarsi in attività di lavoro/di studio a scuola e a casa; rispetto
delle consegne e delle modalità di lavoro indicate, accuratezza e precisione nell’esecuzione;
partecipazione e interesse per le attività proposte e per la vita di classe, offerta di contributi personali;
collaborazione, cioè la capacità di lavorare in gruppo in modo produttivo, rispettando i diversi punti di vista
e i ruoli dei docenti e dei compagni;
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rispetto delle regole della convivenza: correttezza riguardo le regole comuni in riferimento all’uso di
strutture e di sussidi, all’utilizzo di spazi e tempi, alle modalità del dialogo; capacità di autocontrollo
emotivo.
Il documento di valutazione è consegnato alle famiglie durante un colloquio esplicativo.
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Attualmente molti bambini soffrono di problemi di autostima, di scarsa motivazione, di immaturità dell’io o
disturbi della personalità, di inadeguatezza del sistema cognitivo, cioè di come esso interpreta la realtà o dello
stile di apprendimento che compromettono notevolmente il rendimento scolastico.
Un altro fattore che influisce in modo determinante sul rendimento scolastico è il contesto familiare, con
problematiche che vanno dalle difficoltà a livello economico, all’assenza di una adeguata rete di supporto alla
famiglia, a carenze di tipo affettivo.
Queste condizioni possono determinare rilevanti sul piano cognitivo, linguistico, sociale e rallentare il processo
di apprendimento. La scuola, in coerenza con la normativa vigente e nel rispetto dei fondamentali diritti
costituzionali di tutti i cittadini, con particolare riferimento al diritto all’educazione e all’istruzione, mira
all’integrazione scolastica e sociale di tutti gli alunni e in particolare di quelli più deboli, favorendo il loro diritto
di crescere con i loro pari e di esprimere al meglio le loro potenzialità.
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI
La scuola favorisce la piena integrazione degli alunni diversamente abili:
instaurando un clima di collaborazione con la famiglia;
attivando gli incontri con le equipe della ASL (gruppi GLHI e GLHO) per l’elaborazione dei Piani
Educativi Individualizzati (PEI);
definendo e realizzando una programmazione educativo - didattica che indichi percorsi di recupero e
sviluppo delle potenzialità dell’alunno;
accogliendo i bambini in ingresso attraverso colloqui con le famiglie, per conoscere in anticipo i bisogni
effettivi dei singoli alunni.
Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede, di norma, a valutazioni
differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione, adeguatamente
differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI).
Si indicano tre aree oggetto della valutazione:
il processo di apprendimento,
il comportamento,
il rendimento scolastico.
Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali dovranno essere coerenti con gli obiettivi e i
traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.
La valutazione:
precede, accompagna e segue i percorsi curricolari.
attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a
termine.
assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di
stimolo al miglioramento continuo.
Alle famiglie è assicurata un’informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni
effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone con costanza la partecipazione e la
corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni.
VALUTAZIONE ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
I Disturbi Specifici di Apprendimento si presentano come difficoltà specifica isolata, coinvolgono uno specifico
dominio di abilità, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Essi, infatti, interessano le
competenze strumentali degli apprendimenti scolastici. Sulla base del deficit funzionale vengono comunemente
distinte le seguenti condizioni cliniche:
dislesssia → disturbo nella lettura (intesa come abilità di decodifica del testo);
disortografia→ disturbo nella scrittura (intesa come abilità di codifica fonografica e competenza
ortografica);
disgrafa→ disturbo nella grafia (intesa come abilità grafo-motoria);
85
discalculia→ disturbo nelle abilità di numero e di calcolo (intese come capacità di comprendere e operare
con i numeri).
La scuola garantisce interventi didattici individualizzati e personalizzati. Le difficoltà devono essere
riconosciute e certificate tramite un documento rilasciato dall’ASL o da un ente riconosciuto. Per questi alunni è
prevista la stesura di un documento di programmazione, il Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) dove
vengono assunte le difficoltà dell’alunno e si definiscono le modalità di intervento nelle diverse discipline. Tale
documento deve essere sottoscritto dai genitori e, una volta definito, diventa riferimento per tutta l’attività
didattica. In esso è prevista l’indicazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative adottate in
maniera commisurata alle necessità individuali e all’entità del disturbo di apprendimento.
Nei confronti degli alunni con D.S.A. non si procede, di norma, a valutazioni differenziate. La valutazione tiene
conto delle difficoltà dell’alunno evidenziate nel PDP e si avvale di strumenti per la verifica appositamente
approntati.
VALUTAZIONE ALUNNI STRANIERI
La presenza di bambini stranieri impone una riflessione sulla necessità che tali alunni hanno di costruire il loro
futuro senza tuttavia perdere i riferimenti e le tracce delle loro origini.
Nella scuola sono presenti molti alunni provenienti da famiglie straniere, ma nati in Italia. Essi posseggono un
buon livello di socializzazione, ma spesso manifestano difficoltà di comprensione della lingua italiana perché in
casa parlano solo la lingua madre. Un esiguo numero di alunni è giunto in Italia perché adottato da famiglie
italiane.
Per i casi di alunni stranieri giunti in Italia da meno di un anno la scuola si avvale della collaborazione del CRIT
che su richiesta finanzia progetti con i mediatori culturali e linguistici che accompagnano gli alunni nel percorso
di integrazione e di acquisizione della lingua parlata e scritta, al fine di permettere ai bambini una
partecipazione attiva e serena alla vita di classe e di rapportarsi in modo costruttivo con compagni e insegnanti.
Nei confronti degli alunni stranieri non si procede a valutazioni differenziate, ma nella scelta delle prove di
verifica si tiene conto delle difficoltà evidenziate in lingua italiana.
86
SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI – INVALSI
Per quanto attiene alla valutazione “esterna” degli apprendimenti degli studenti, a seguito dell’entrata in vigore
della Direttiva INVALSI n.75 del 15/09/2008, gli alunni delle classi seconde e quinte hanno svolto prove
standardizzate di italiano e matematica somministrate da valutatori esterni alla scuola e corrette in modo
centralizzato a livello nazionale.
L’INVALSI ha comunicato alla nostra Scuola, nel mese di settembre 2015, l’esito delle prove, per la rilevazione
degli apprendimenti in Italiano e Matematica, somministrate a tutti gli di alunni delle classi seconde e quinte
nell’a.s.2014/2015.
Dall’analisi e comparazione degli esiti conseguiti dagli alunni nelle suddette prove, contenuti nella tabella
allegata, si rilevano valori superiori rispetto alla media nazionale.
Differenza nei risultati rispetto a classi/scuole con background familiare simile (punteggio in percentuale)
CLASSI SECONDE “De Amicis” di Trani Puglia Sud Italia
Prova di lettura 97,1 84,8 84,5 82,4
Italiano 56,5 55,7 54,3 56,4
Matematica 54,9 52,6 52,2 54,2
Differenza nei risultati rispetto a classi/scuole con background familiare simile (punteggio in percentuale)
CLASSI QUINTE “De Amicis” di Trani Puglia Sud Italia
Italiano 56,3 55,4 53,8 56,5
Matematica 52,0 55,1 51,7 54,6
Nell’a.s.2015/2016 la rilevazione degli apprendimenti riguarderà obbligatoriamente tutti gli alunni delle classi
seconde e quinte della Scuola Primaria e la somministrazione delle prove avverrà nel rispetto del seguente
calendario:
4 maggio 2015→prova di preliminare di lettura per la II primaria e prova di Italiano per la II e V primaria;
5 maggio 2015→ prova di matematica per la II e V primaria e Questionario studente per la V primaria.
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AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
Il D.P.R. n.80 del 28.03.2013 istituisce e disciplina il Sistema Nazionale di Valutazione delle scuole
pubbliche. Il modello procedurale e valutativo delinea un percorso ciclico che lega l’autovalutazione d’istituto
alla valutazione esterna, alla definizione e implementazione di un coerente piano di miglioramento, alla
rendicontazione dei risultati raggiunti presso tutti i portatori di interesse.
Con la Direttiva n.11 del 18.09.2014 è stata disposta per il triennio costituito dagli anni scolastici 2014/2015,
2015/2016 e 2016/2017 la progressiva introduzione nelle istituzioni scolastiche del procedimento di valutazione
secondo quanto previsto dall'art.6 del citato D.P.R..
PIANO DI MIGLIORAMENTO
A partire dall’inizio dell’anno scolastico 2015/2016 il 1° C.D. “DeAmicis” di Trani è tenuto a pianificare un
percorso di miglioramento per il raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate 2015.
Il miglioramento si configura come un percorso mirato all’individuazione di una linea strategica, di un processo
di problem solving e di pianificazione che le scuole mettono in atto sulla base di priorità e traguardi individuati
nella sezione 5 del RAV.
Il Piano di Miglioramento prevede interventi di miglioramento che si collocano su due livelli: quello delle
pratiche educative e didattiche e quello delle pratiche gestionali ed organizzative, per agire in maniera efficace
sulla complessità del sistema scuola.
Durante il corrente anno scolastico la scuola dovrà:
favorire e sostenere il coinvolgimento diretto di tutta la comunità scolastica, anche promuovendo momenti
di incontro e di condivisione degli obiettivi e delle modalità operative dell’intero processo di miglioramento
valorizzare le risorse interne, individuando e responsabilizzando le competenze professionali più utili in
relazione ai contenuti delle azioni previste nel PdM
incoraggiare la riflessione dell’intera comunità scolastica attraverso una progettazione delle azioni che
introduca nuovi approcci al miglioramento scolastico, basati sulla condivisione di percorsi di innovazione
promuovere la conoscenza e la comunicazione anche pubblica del processo di miglioramento, prevenendo
un approccio di chiusura autoreferenziale.
VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ DEL P.O.F.
La valutazione delle attività del Piano si colloca come parte integrante dell’attività di insegnamento, in quanto
diventa momento di riflessione critica e di verifica dell'intervento didattico da parte dei docenti al fine di operare
con flessibilità sul progetto educativo, rivedendo i percorsi attivati ed apportando eventuali modifiche in itinere.
Al termine dell’anno scolastico saranno realizzate dettagliate schede di verifica dei progetti curricolari ed
extracurricolari realizzati, per valutarne gli esiti e adottare eventuali correttivi in futuro.
Nella scuola opera un nucleo di valutazione costituito da: il Dirigente Scolastico che lo presiede, il Presidente
del Consiglio di Circolo, la docente Funzione Strumentale di area 1, la docente di supporto alla F.S., un docente
scuola dell’infanzia.
Nel corso dell’anno scolastico, per rispondere ai bisogni formativi dell’utenza, nella prospettiva del
miglioramento continuo del servizio erogato, saranno elaborati questionari che interesseranno tutte le figure del
sistema: Dirigente Scolastico, docenti, personale ATA. I criteri di stesura dei questionari sono:
Valutazione dell’esperienza scolastica in relazione all’ambiente, al personale docente, non docente e
collaboratore.
Efficienza dell’organizzazione scolastica
Efficienza della struttura scolastica.
Direzione Didattica
Statale
“E. De Amicis”
Trani
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PARTE TERZA: ALLEGATI
- PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
- CARTA DEI SERVIZI
- REGOLAMENTO DI ISTITUTO
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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ – A.S.2015/2016
In base a quanto disposto dall’ art.3 del D.P.R. n.235/2007, il presente Patto Educativo di Corresponsabilità è
parte integrante della documentazione di Istituto.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO SI IMPEGNA A: - garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa;
- garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità
scolastica;
- cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità scolastica per cercare e fornire risposte
adeguate.
IL PERSONALE NON DOCENTE SI IMPEGNA A: - essere puntuale e svolgere con precisione il proprio lavoro;
- conoscere l’Offerta Formativa e contribuire, per quanto di competenza, alla sua realizzazione;
- garantire il necessario supporto alle attività didattiche;
- segnalare ai docenti e al Dirigente scolastico eventuali problemi rilevati;
- favorire il rispetto tra tutte le componenti della comunità scolastica.
I DOCENTI SI IMPEGNANO A: - essere puntuali alle lezioni e precisi negli adempimenti previsti;
- creare un ambiente educativo , sereno e rassicurante, fondato sul dialogo e sul rispetto;
- favorire la capacità d’iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità;
- incoraggiare il processo formativo, rispettando i tempi e il ritmo di apprendimento di ogni alunno;
- incoraggiare gli alunni ad apprezzare e a valorizzare le differenze, favorendo la piena integrazione;
- fa rispettare le norme di comportamento, i regolamenti e i divieti;
- controllare la regolare frequenza degli alunni;
- riammettere, dopo il terzo giorno consecutivo di assenza gli alunni con opportuno certificato medico;
- vigilare le classi durante le attività didattiche e l’intervallo;
- non abbandonare gli alunni senza averne dato avviso al Dirigente scolastico o a un suo collaboratore;
- lavorare in modo collegiale garantendo l’unitarietà di insegnamento;
- partecipare alle iniziative di formazione e di aggiornamento;
- assicurare il rispetto della privacy;
- riservare tempi per la comunicazione e l’informazione ai genitori sull’andamento didattico/disciplinare degli
alunni;
- utilizzare e declinare adeguatamente la libertà d’insegnamento garantita dall’art.33 della Costituzione.
LO STUDENTESI IMPEGNA A: - partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo;
- assumere atteggiamenti rispettosi nei confronti dei propri pari e dell’intero personale della scuola;
- lasciare l’aula solo se autorizzato dal docente.
I GENITORI/GLI AFFIDATARI SI IMPEGNANO A: - rispettare le scelte educative e didattiche della scuola rese note dal P.O.F. e dal Regolamento di Istituto;
- assicurare la piena autonomia dei bambini nell’utilizzo dei servizi igienici;
- collaborare con i docenti nel percorso apprendimento nei confronti dei propri figli;
- assicurare l’igiene personale;
- garantire la propria presenza al termine delle lezioni o delegare secondo le disposizioni previste dal
Dirigente;
- assicurare la frequenza regolare e puntuale dei propri figli;
- giustificare le assenze superiori a tre giorni continuativi con certificato medico:
- promuovere atteggiamenti di rispetto, collaborazione e solidarietà nei confronti delle diversità culturali e
personali;
- rivolgersi al Dirigente scolastico in presenza di problemi di natura didattica e personale durante i tempi di
ricevimento appositamente individuati;
- partecipare alle attività degli Organi Collegiali per formulare pareri e proposte nonché alle elezioni dei
rappresentanti dei genitori;
- risarcire la scuola per eventuali danni agli arredi, alle attrezzature e ai servizi arrecati da comportamenti non
adeguati dei figli.
91
CARTA DEI SERVIZI DELLA SCUOLA
A.S. 2015/2016
(ALLEGATO al Piano dell’Offerta Formativa)
PREMESSA
La carta dei servizi del1° Circolo Didattico “De Amicis” di Trani è il documento che definisce e rende noti
all’utenza i principi fondamentali ai quali la scuola ispira la sua attività didattica, amministrativa e gestionale.
Inoltre, è il documento attraverso il quale l’istituzione scolastica esplica agli utenti (docenti, alunni, famiglie,
enti locali privati e non, personale amministrativo, tecnico ed ausiliario) la sua azione di “scuola come servizio”
a disposizione di tutti e per il bene comune.
Il presente documento ha come fonte di ispirazione le seguenti normative:
- Articoli 2, 3, 30, 33, 34della Costituzione della Repubblica Italiana, in ottemperanza a quanto previsto dal
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7.6.1995;
- Legge 241/1990 sulla trasparenza dell’azione amministrativa che garantisce il diritto di accesso agli atti
amministrativi e detta norme di celerità, efficienza ed efficacia nell’erogazione dei servizi pubblici;
- Legge delega 421/92 del D.Lgs. n.29/1993 sul comportamento dell’operatore pubblico nei confronti del
cittadino utente;
- D.M.31/03/94 relativa al codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni.
La carta dei servizi si articola in sei parti riguardanti:
1. Principi fondamentali
2. Area didattica
3. Servizi amministrativi
4. Condizioni ambientali della scuola
5. Procedura di reclamo
1. PRINCIPI FONDAMENTALI
I principi fondamentali di ispirazione della Carta servizi del 1 Circolo didattico “De Amicis” sono contenuti
negli artt. 3-33-34 della Costituzione Italiana: uguaglianza, accoglienza e integrazione, imparzialità e regolarità:
UGUAGLIANZA
In coerenza con tutte le esperienze passate, la scuola conferma l’impegno per l’accoglienza e l’integrazione di
tutti gli alunni senza distinzione di razza, lingua, religione, condizioni economiche e sociali.
L’istituto scolastico adotta misure volte a favorire il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dei cittadini
nonché della loro dignità, con particolare riferimento alla riservatezza all’identità ed alla protezione dei dati
personali. (D. L.gs n. 196/2003).
ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
La scuola si impegna, con opportuni e adeguati atteggiamenti e azioni di tutti gli operatori del servizio, per
l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo
alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare cura sarà posta per favorire l’integrazione e
la formazione degli alunni disabili o in condizione di disagio; situazioni che, di fatto, possono ostacolare il pieno
successo formativo dell’alunno.
IMPARZIALITA’ E REGOLARITA’
Il servizio scolastico viene erogato dalla scuola secondo criteri di obiettività ed equità, avendo cura che
l’insegnamento evita ogni forma di faziosità. Le metodologie utilizzate devono consentire a tutti gli allievi il
raggiungimento degli obiettivi formativi e culturali previsti dal progetto didattico-educativo dell’Istituto.
DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E DI FREQUENZA:
L’utente ha la facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico.
Il Circolo accoglierà tutti gli alunni richiedenti, prescindendo dal relativo bacino di provenienza, avendo come
parametri o come condizioni limitative soltanto la disponibilità dell’organico e degli spazi. In caso di eccedenza
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delle domande rispetto ai posti disponibili, la selezione delle domande, operata su delibera del Consiglio di
Circolo, avverrà tenendo presenti in modo combinato il criterio della territorialità.
L’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi successivi e la regolarità della frequenza sono assicurati con
interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica.
Il Dirigente e gli insegnanti hanno doveri specifici relativamente all’obbligo scolastico, alla regolarità della
frequenza degli alunni della scuola primaria ed al fenomeno della dispersione scolastica. In caso di perdurante
irregolarità, il Dirigente scolastico si avvarrà di altre figure istituzionali per i provvedimenti del caso.
PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA:
Istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della “Carta” attraverso
una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. I loro comportamenti
devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio.
La scuola si impegna a favorire le attività extracurricolari che realizzano la sua funzione di centro di
promozione culturale, sociale e civile, predisponendo l’uso degli edifici scolastici fuori dall’orario delle attività
curricolari, con l’utilizzo prioritario degli stessi da parte della scuola, in orario extracurricolare.
La scuola organizza le proprie attività, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, secondo
criteri di efficienza, efficacia e flessibilità dell’attività didattica e dell’offerta formativa.
LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE:
La scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale nell’ambito delle linee di
indirizzo e delle strategie di intervento definite dall’Amministrazione Centrale e Periferica Della Pubblica
Istruzione.
La programmazione assicura il rispetto delle libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione
dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel
rispetto degli obiettivi formativi.
2. AREA DIDATTICA
La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso
delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si
impegna a garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi
educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali.
IDENTITÀ STRUTTURALE DEL CIRCOLO
La Scuola è costituita da 3 plessi: “De Amicis”, “S.Paolo” e “Dell’Olio”.
È dotata di Aula Magna con palco-teatro e biblioteca, palestre, cortili, un laboratorio multimediale.
La scuola dopo aver preso atto, attraverso opportune osservazione e/o prove di ingresso, della situazione iniziale
in cui si trovano gli allievi, elabora le strategie di intervento a breve, medio e lungo termine, per garantire il
proficuo inserimento.
Nella scelta di libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come criteri di riferimento la
validità culturale e la funzionalità educativa e la rispondenza alle esigenze degli alunni e delle classi.
Il Tempo scuola:
Scuola primaria 27 ore settimanali + due classi (una prima e una seconda) a 40 ore settimanali.
Scuola dell’infanzia 25 ore settimanali
I BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI
Fra i bisogni formativi degli alunni della nostra scuola si riscontra: la necessità di entrare in relazione con gli
altri, tenendo presente i principi della convivenza democratica; il bisogno di usufruire di ambienti formativi
idonei a sviluppare le attitudini e le capacità di ciascuno; il bisogno del potenziamento della cultura generale.
I valori etici e culturali che stanno alla base della vita quotidiana della scuola sono i seguenti:
- parità di opportunità formative senza distinzione di sesso, razza, religione, condizioni fisiche e socio-
culturali
- progressiva responsabilizzazione e sviluppo dell’autonomia
- capacità di assumere iniziative e fiducia in se stessi
- interesse e motivazione ad apprendere
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- benessere psicofisico
I rapporti tra tutti gli operatori che interagiscono nella scuola sono improntati al rispetto, alla correttezza e alla
coerenza con i valori indicati.
PROGETTO EDUCATIVO
La scuola elabora, adotta e pubblica il piano dell’Offerta Formativa (P.O.F) collegato al Programma finanziario
Annuale.
IL POF è il documento fondamentale, costitutivo dell’identità culturale e progettuale del Circolo contiene le
scelte educative ed organizzative, che ogni istituto Adotta nell’ambito della propria autonomia e costituisce un
impegno per l’intera comunità scolastica.
Integrato dal piano annuale delle attività educative e didattiche definisce, in modo razionale e produttivo, il
sistema organizzativo in funzione delle proposte culturali, delle scelte educative e degli obiettivi formativi, per
la cui realizzazione viene predisposto il Programma finanziario ANNUALE, documento contabile contente la
destinazione delle risorse alle varie attività e progetti del POF (visionabile in forma integrale sul sito web della
nostra scuola).
La programmazione educativo-didattica è predisposta collegialmente dall’èquipe dei docenti di classe in modo
che risulti aderente ai reali bisogni dei propri alunni. Essa articola i percorsi formativi nel rispetto degli obiettivi
e delle finalità espresse dalle Indicazioni Nazionali, individua le modalità di verifica e valutazione iniziali, in
itinere e finali, elabora percorsi individualizzati di insegnamento-apprendimento per il recupero e il
potenziamento degli apprendimenti. Della sua attuazione viene data informazione ai genitori durante le
assemblee di classe e interclasse. Resta indiscussa la libertà di insegnamento dei vari docenti finalizzata
esclusivamente alla migliore crescita formativa degli alunni.
Il Regolamento di Circolo comprende le norme relative a:
Principi generali ………………………………….......................................................(art. 1 – 10)
Comportamento alunni ………………………………………………………………(art. 11 – 13)
Spazi, strutture e dotazioni ……………………………..............................................(art. 14 – 17)
Modalità di comunicazione con studenti e genitori ………………………………….(art. 18)
Consiglio di Circolo ………………………………………………………………….(art. 19 – 35)
Disposizioni finali ……………………………………………………………………(art. 36)
3. SERVIZI AMMINISTRATIVI
Ai fini di un miglior servizio per l’utenza, la scuola individua qualità dei servizi amministrativi e i relativi
standard. È garantita la massima celerità possibile, nel rispetto delle priorità fissate dalle norme o ritenute
necessarie.
Tutti gli atti sono conoscibili dagli interessati alle condizioni previste dalle norme sulla "trasparenza" degli atti,
purché non riguardino persone, oppure non rivestano carattere riservato per espressa disposizione normativa
(Legge sulla tutela della Privacy).
È ormai acquisita una automatizzazione di buona parte dei dati e delle informazioni di cui si avvale l'ufficio di
segreteria: l'automatizzazione completa consente di collegare in rete l’ufficio con tutti gli altri soggetti del
sistema scolastico nazionale; l'aggiornamento costante del software e l'accurata manutenzione e rinnovo di PC
sono fattori di efficienza amministrativa e miglioramento del servizio.
Servizio:
Gli orari di apertura al pubblico dell’ufficio e la sua organizzazione (in termini di flessibilità e di potenziamento)
sono definiti in modo da consentire normalmente una risposta immediata all’utenza, senza code o tempi di
attesa. Centralino: 0883/481213 - Fax: 0883.481213
E-mail: [email protected] – [email protected] – Sito web: www.scuoladeamicistrani.it
Standard specifici delle procedure: l’iscrizione viene effettuata nel periodo stabilito e viene pubblicizzata in
modo efficace, mediante un informazione capillare trasmessa direttamente a tutte le famiglie interessate
I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati direttamente dai docenti di classe al termine delle
operazioni generali di scrutinio
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La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, fornendo le informazioni richieste in modo
cortese e pertinente.
Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00.
Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi riceve dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00.
L’ufficio di segreteria riceve il pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 11.30 alle ore 13.00 e il lunedì
pomeriggio dalle ore 16.30 alle ore 17.30.
Tutti gli operatori scolastici assicurano all’utenza la trasparenza nei contatti telefonici, dichiarando il proprio
nome , cognome e la qualifica rivestita all’interno della scuola.
Presso l’ingresso e presso gli uffici devono essere presenti e riconoscibili operatori scolastici in grado di fornire
all’utenza le prime informazioni del servizio.
Il regolamento d’Istituto deve avere adeguata pubblicità mediante l’affissione all’Albo sul sito web della
scuola.
4. CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA
L’ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente, sicuro. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e
dei servizi devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale.
Il personale ausiliario deve adoperarsi per garantire la costante igiene dei servizi.
Ogni plesso individua un referente per il servizio prevenzione e protezione a cui rivolgersi per segnalazioni o
richieste in merito alla qualità delle condizioni ambientali dei locali.
Ogni plesso affigge all’Albo la documentazione sulla sicurezza predisposta secondo le norme di legge
(Dlg.626/94 e sue successive modificazioni) ivi compreso il piano di evacuazione in caso di emergenza.
STRUTTURE EDILIZIE DEL 1° CIRCOLO
- Plesso DeAmicis – n.37 classi di scuola primaria – tel. 0883.481213
- plesso San Paolo - n.9 sezioni di scuola dell’infanzia e n.2 classi di scuola primaria – tel. 0883.581685
- plesso Dell’Olio – n.6 sezioni di scuola dell’infanzia – tel. 0883.500804
STRUTTURE ED ATTREZZATURE IN DOTAZIONE
2 palestre, cortili, biblioteca, aula magna (sala teatro), laboratorio multimediale, 5 aule dotate di LIM, ascensore,
scale di emergenza
5. PROCEDURA DEI RECLAMI
Osservazioni in forma orale saranno accolte dal Dirigente Scolastico come sintomi di un disagio da analizzare
per individuare e attuare procedure di soluzione.
Qualora il reclamo sia espresso in forma scritta, esso deve contenere generalità. Indirizzo e reperibilità del
proponente. In nessun caso saranno accolti reclami anonimi.
Il Dirigente Scolastico, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde di norma, in forma scritta,
attivandosi per rimuovere le cause che lo hanno prodotto.
La Carta può essere modificata su proposta del D. S., del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Circolo. Dette
modifiche devono avere la doppia approvazione dei due Organi suddetti. Sono esclusi da tale procedimento tutti
i provvedimenti attinenti l’organizzazione.
La presente Carta, elaborata dalle componenti della comunità scolastica, è stata approvata dal Collegio dei
Docenti e dal Consiglio di Circolo.