Piano aziendale per la Gestione del Rischio Clinico Anno 2009. Anno 2008/piano della... ·...
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Piano aziendale per la
Gestione del Rischio
Clinico
Anno 2009
Azienda sanitaria:
AZIENDA USL 3 PISTOIA Data:
Nome e cognome Firma
Direttore Generale Alessandro Scarafuggi
Direttore Sanitario Chiara Gherardeschi
Patient Safety Manager Ivano Cerretini
Claims Manager Raffaella Giannini
Clinical Risk Manager Giuseppe Pettinà
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SINTESI DESCRITTIVA DEI CONTENUTI DEL PIANO
Modalità operative La selezione dei problemi prioritari e la definizione degli obiettivi è avvenuta con il
coinvolgimento della Direzione aziendale, dei Macrolivelli, dei Direttori di struttura
complessa, dei componenti del gruppo di lavoro e di tutti i facilitatori. Le modalità, i criteri e
i metodi utilizzati per la definizione del presente Piano sono stati, in sintesi, i seguenti:
- analisi dell’andamento anno precedente
Relazione annuale GRC 2008
Report anno precedente indicatori vari, ecc..
- analisi delle linee e delle priorità esplicitate da i livelli istituzionali
Leggi, norme nazionali e regionali
Linee guida e raccomandazioni OMS, Ministero della Salute, ecc..
Direttive Centro Regionale GRC
- acquisizione di osservazioni e proposte dai profess ionisti, componenti del
gruppo di lavoro, facilitatori, ecc.
A tal fine si è reso necessario, coerentemente con le indicazioni delle normative
regionali, organizzare incontri con il Comitato, il Gruppo di lavoro, i Facilitatori e a
cascata con i professionisti all’interno delle aree funzionali. Durante questi incontri
sono state discusse e condivise prima le proposte e poi gli obiettivi, le azioni e i relativi
indicatori.
- Rapporti di VERIFICA AUDIT INTERNI GRC
Su commissione della Direzione Aziendale il Patiet Safety Manager è stato incaricato
di programmare una serie di audit interni (rif. Norme UNI EN ISO 19011: “Linee guida
per gli audit dei sistemi di gestione per la qualità e/o di gestione ambientale”) aventi
l’obiettivo di stabilire la conformità o meno delle “buone pratiche” implementate
presso le strutture organizzative dei presidi ospedalieri (in primis PO di Pescia) rispetto
ai requisiti minimi specificati nelle relative schede tecniche (Delibere. GRT n .267/2007
e n..135/2007).
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Tali audit sono stati condotti da personale appositamente formato ed addestrato, con
“Gruppi di verifica” così composti:
� Responsabile Gruppo di Verifica Interna (RGVI)
� Auditors (AVI) – personale che ha superato l’esame di un corso per “Auditor
di SGQ nel Settore Sanitario Qualificato CEPAS” - Corso di 40 ore
� Esperti tecnici (ET) – Facilitatore/delegato alla “sicurezza del paziente” -
personale appositamente formato – Corso di 40 ore
Per tutte le criticità emerse in sede di verifica sono state individuate le azioni correttive,
le responsabilità e i tempi ritenuti idonei a superare le non conformità rilevate e quindi a
migliorare la qualità e sicurezza delle prestazioni erogate. Tali azioni correttive saranno
parte integrante del piano della sicurezza 2009.
In particolare, per la definizione del presente piano sono state utilizzati anche i verbali
delle seguenti riunioni (disponibilità di verbali scritti con data, n. protocollo, luogo e
osservazioni degli operatori partecipanti):
- 18/02/2008: riunione con il gruppo di lavoro (O.d.G.: approvazione Piano GRC 2008,
organizzazione, adozione buone pratiche, Implementazione campagna Incidenting
Reporting, Protocollo monitoraggio e gestione eventi sentinella, audit clinici e M&M,
rischi tecnologici, sito intranet GRC, avanzamento proposte per il 2008)
- 25/02/2008: riunione con il Comitato (O.d.G.: approvazione Piano GRC 2008,
organizzazione, adozione buone pratiche, Implementazione campagna Incidenting
Reporting, Protocollo monitoraggio e gestione eventi sentinella, audit clinici e M&M,
rischi tecnologici, sito intranet GRC, avanzamento proposte per il 2008 e Indirizzi
operativi per la programmazione 2008)
- 19/03/2008: riunione con il gruppo di lavoro (O.d.G.: valutazione segnalazione incident
reporting e programmazione audit clinici)
- 02/09/2008: riunione congiunta Gruppo di lavoro e Facilitatori (O.d.G.: Audit clinici
GRC, MMR, Incident Reporting e Gestione eventi sentinella)
- 18/09/2008: riunione congiunta Gruppo di lavoro e Facilitatori (ore 10-10,30) PO
Pescia (O.d.G.: buona pratica monitoraggio cadute).
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- 18/09/2008: riunione congiunta Gruppo di lavoro e Facilitatori PO Pescia (ore 11,30-
13,00) (O.d.G.: buona pratica CVC). - 18/09/2008: riunione congiunta Gruppo di lavoro e Facilitatori PO Pescia (ore 13,00-
14,30) (O.d.G.: buona pratica uso corretto degli antibiotici). - 2909/2008: riunione congiunta Gruppo di lavoro e Facilitatori (ore 12-13) PO Pescia
(O.d.G.: buona pratica STU). - 29/09/2008: riunione congiunta Gruppo di lavoro e Facilitatori PO Pescia (ore 13-14)
(O.d.G.: buona pratica profilassi antitrombotica in chirurgia ortopedica). - 29/09/2008: riunione congiunta Gruppo di lavoro e Facilitatori PO Pescia (ore 14-15)
(O.d.G.: buona pratica mani pulite). - 21/11/2008: riunione congiunta Gruppo di lavoro e Facilitatori PO Pistoia (ore 14-15)
(O.d.G.: punto della situazione sullo stato di implementazione delle buone pratiche per
la sicurezza del paziente attraverso l’utilizzo delle relative schede tecniche). - 05/02/2009 Verbali e rapporti di verifica AUDIT INTERNI GRC (nove rapporti di verifica
finali) - 12/02/2009: riunione congiunta Gruppo di lavoro e Facilitatori A.F. Chirurgica e A.F.
terapie intensiva PO Pistoia (ore 14-15) (O.d.G.: punto della situazione sullo stato di
implementazione delle buone pratiche per la sicurezza del paziente attraverso l’utilizzo
delle relative schede tecniche e predisposizione domanda di attestazione). - 03/03/2009: riunione con il Comitato (O.d.G.: approvazione Piano GRC 2009,
organizzazione, adozione buone pratiche, Implementazione campagna Incidenting
Reporting, Protocollo monitoraggio e gestione eventi sentinella, audit clinici e M&M,
Accreditamento PO di Pescia, Certificazione Trasfusionale, Accreditamento DIP,
Certificazione Igiene degli alimenti e Veterinaria, Indirizzi operativi per la
programmazione 2009, ecc..)
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PIANO DI ATTIVITA’ 1. ORGANIZZAZIONE Attività organizzative di coordinamento, attuazione, supervisione e valutazione della gestione del rischio clinico al livello aziendale. Nomina del Patient Safety manager Il Patient Safety Manager è stato nominato con la Deliberazione del Direttore Generale n.993 il 28 dicembre 2006. Attività gruppo di lavoro Nr. incontri periodici: 3 Per lo svolgimento del suo compito che è quello di mantenere vivo il ciclo della sicurezza (attraverso il coordinamento delle azioni finalizzate alla identificazione delle aree a rischio, analisi ed individuazione delle criticità, interventi, monitoraggio e valutazione delle soluzioni con studi, aggiornamenti, formazione, informazione, etc. ) si ritiene necessario programmare 3 incontri periodici (almeno uno ogni 4 mesi). Gran parte delle attività saranno garantite attraverso un continuo confronto attraverso gli strumenti informatici, e-mail, sito GRC aziendale ed incontri ad hoc su temi specifici Attività comitato scientifico Nr. incontri periodici: 1 Per poter assolvere al suo ruolo di raccordo ed indirizzo per le politiche relative alla GRC, si ritiene necessario programmare almeno 2 incontri periodici all’anno, al fine di:
1. analizzare la Relazione annuale delle attività svolte per la sicurezza dei pazienti, documento all’interno del quale vengono descritte le attività svolte, gli scostamenti rispetto agli obiettivi prefissati, le cause, i motivi di tali scostamenti e le eventuali misure correttive;
2. individuare le Linee di Indirizzo per la redazione del piano annuale della sicurezza;
3. approvare e condividere il Piano annuale della sicurezza.
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Attività facilitatori Nr. incontri periodici: 3 Per poter assolvere alle loro funzioni (stimolo e supporto continuo all’interno della propria struttura di tutte le attività connesse alla qualità e alla sicurezza del paziente ed in particolare raccolta, monitoraggio e verifica degli indicatori e delle segnalazioni, individuazione degli elementi di criticità e definizione dei conseguenti piani di miglioramento, esecuzione degli Audit e delle verifiche interne pianificate, ecc.) si ritiene necessario dare un impulso maggiore all’azione dei facilitatori, coinvolgendoli nella progettazione, organizzazione, monitoraggio e miglioramento continuo di tutti i percorsi assistenziali previsti nei progetti di accreditamento, certificazione, attestazione buone pratiche, implementazione delle raccomandazioni relative alla prevenzione degli eventi sentinella, ecc. Gran parte delle attività saranno garantite all’interno delle proprie strutture di appartenenza con incontri continui su temi specifici con gli operatori, la Direzione di Presidio, la UO Assicurazione qualità, il sistema GRC aziendale. Tutti i facilitatori GRC sono anche RAQ e come tali svolgono anche la funzione di referenti dela qualità nei percorsi di accreditamento istituzionale e certificazione. Attività operatori sanitari Consapevoli del fatto che tutte le metodologie e gli strumenti della qualità hanno generalmente fallito per la mancanza di coinvolgimento dei professionisti, si ritiene strategico ed indispensabile il coinvolgimento di tutti gli operatori nella gestione del rischio clinico. La qualità di un’azienda sanitaria dipende largamente dai valori, dalle conoscenze, dalle capacità, e in ultima analisi, dai concreti comportamenti del personale che in esso lavora; la differenza la fanno le persone! Attraverso la gestione del rischio clinico si dovrebbero creare le condizioni affinché il contributo di ciascuno sia integrato, valorizzato, recuperato al disegno generale. Ogni iniziativa deve essere discussa e condivisa. Le iniziative prevalenti per il 2009 saranno quindi, oltre quelle relative all’informazione e alla formazione del maggior numero di operatori possibile, tutte quelle in grado di garantire la partecipazione attiva degli operatori nella riprogettazione organizzativa dei servizi (Audit, M&M, analisi dei processi diagnostico-terapeutici- assistenziali integrati, applicazione della tecnica FMEA su tutti i percorsi assistenziali mappati, ecc..).
Coordinamento tra GRC e osservatori medico-legali ( costituzione di nuclei/gruppi di lavoro per la valutazione del rischio) Verrà garantita la rilevazione sistematica e informatizzata dei dati relativi ai sinistri e al contenzioso e la loro analisi in collaborazione con l’Osservatorio medico legale viene. Il modello Organizzativo Aziendale GRC, conformemente alla delibera di G.R.T. n°225/2006, prevede la presenza di tre professionis ti (Clinical Risk Manager, Patient Safety Manager, Claims Manager) che hanno il compito di garantire il coordinamento e l’effettiva integrazione di tutte le attività inerenti la sicurezza del paziente, il miglioramento della qualità e la performance clinica
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Coordinamento per il governo clinico della qualità e della sicurezza (costituzione di un dipartimento, coordinamento aziendale, gruppo di lavoro)
il CRM, coadiuvato dal PSM e dal Claims Manager, coordina il Gruppo di lavoro, il Comitato per la sicurezza del Pz e i facilitatori del GRC. Il Patient Safety Manager quale referente aziendale per la Qualità e l’Accreditamento garantisce una integrazione continua e sistematica tra tutte le iniziative in tema di qualità (Accreditamento, Certificazione, Linee guida, EBM, medicina narrativa, ecc..), il GRC, e le strutture di Staff (Formazione, Controllo di Gestione, SI, SPP, Politiche del personale, ecc..); il Dir. della sua struttura organizzativa di appartenenza (UO assicurazione Qualità e Relazione Esterne) è, infatti, anche Resp. dello Staff della Direzione Aziendale. Il Claims Manager garantisce un coordinamento continuo e sistematico tra GRC, osservatorio medico-legale e altre iniziative in tema di governo clinico (formazione, audit clinici, EBM, linee guida, consenso informato ed Empowerment del pz, ecc..)
Collaborazione con URP per analisi reclami a caratt ere tecnico professionale L’istituzione di una struttura complessa che incorpora le funzioni di Assicurazione Qualità e Relazioni Pubbliche (UO assicurazione Qualità e Relazioni Pubbliche) garantisce la collaborazione e l’integrazione di queste due funzioni ed in particolare l’utilizzo dei reclami quali strumento per l’identificazione delle aree a rischio. La procedura per la gestione delle segnalazioni e dei reclami prevede l’invio dei dati al Clinical Risk Manager per il loro utilizzo ai fini della gestione del rischio clinico. Dall’analisi dei reclami saranno quindi individuati gli eventi avversi da sottoporre ad analisi tramite Root Cause Analisys, audit o M&M
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2. FORMAZIONE Attività di formazione da svolgere al livello aziendale Formazione al gruppo di lavoro Elenco strutture coi nvolte Descrizione: I componenti del Gruppo di lavoro sono stati formati in maniera specifica, coerentemente al modello organizzativo definito (ruolo, funzioni e attività) dalle normative regionali. Ma vista la necessità di un apprendimento continuo, tutti i componenti del gruppo di lavoro saranno coinvolti nel corso del 2009 in iniziative di formazione e addestramento sui temi della qualità e GRC. Tali eventi saranno pianificati sulla base delle competenze necessarie (competenze non solo tecniche ma anche organizzative, gestionali, relazionali, ecc..) al corretto svolgimento delle attività programmate
1. U.O. Assicurazione Qualità 2. U.O. Medicina Legale 3. U.O. Anestesia e
Rianimazione 4. U.O. Imm. e trasfusionale 5. DEU 6. U.O. Radiologia Presidio 7. U.F.S. Medicna dello Sport 8. U.O. Anestesia e
Rianimazione 9. U.O. Chirurgia Generale 10. U.O. Pronto Soccorso
Formazione ai facilitatori Elenco strutture coinvol te
Descrizione: I facilitatori sono stati formati in maniera specifica attraverso un corso di 40 ore, coerentemente al modello organizzativo definito (ruolo, funzioni e attività) dalle normative regionali. Ma vista la necessità di un apprendimento continuo, tutti i facilitatori saranno coinvolti nel corso del 2009 in iniziative di formazione e addestramento sui temi della qualità e GRC. Tali eventi saranno pianificati sulla base delle competenze necessarie (competenze non solo tecniche ma anche organizzative, gestionali, relazionali, ecc..) al corretto svolgimento delle attività programmate. In particolare, tutti i facilitatori del P.O. di Pescia saranno formati sul tema più generale della qualità nell’ambito del percorso di accreditamento previsto per l’ospedale. Stesso discorso per i referenti delle strutture trasfusionali (certificazione).
Tutte le Area Funzionali dei presidi ospedalieri Dipartimento di prevenzione
Formazione ad operatori sanitari Descrizione: Allo scopo di razionalizzare le risorse si ritiene inoltre opportuno, laddove è possibile, inserire interventi sul GRC in tutti gli eventi formativi già programmati all’interno dell’Azienda.
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3. SVILUPPO SISTEMA GRC Attivazione risultati previste del sistema GRC
Diffusione sistema incident reporting Elenco strutt ure coinvolte Descrizione attività per realizzare la diffusione Aumentare il livello di adesione e di sensibilizzazione degli operatori attraverso iniziative di informazione e/o formazione. Rilevare le criticità interne, progettare e programmare interventi finalizzati al miglioramento del clima interno
Tutte le strutture organizzative ospedaliere
Implementazione sistema informatizzato di IR
Descrizione attività per implementazione Sono disponibili le 3 Smart Card (Pettinà, Cerretini, Giannini); nel corso del 2009 si prevede la definizione della procedura operativa per l’implementazione del sistema informatizzato IR all’interno dell’Azienda
Realizzazione Audit clinici Specificare obiettivo per le cadute Almeno un audit per struttura complessa attestata
n. Elenco strutture coinvolte Strutture che richiedono l’attestazione della buona pratica
Numero audit per struttura: 2
Tutte le strutture organizzative ospedaliere
Realizzazione M&M n. Elenco strutture coinvolte
Numero M&M per struttura: 2 Tutte le strutture organizzative ospedaliere
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5. INIZIATIVE GRC: Raccomandazioni Ministeriali
Applicazione raccomandazioni del ministero della salute con i reparti coinvolti
Elenco strutture coinvolte
Descrizione attività
Nb: per ciascuna raccomandazione indicare anche il livello di applicazione che si intende raggiungere Livello 1 = deliberazione Livello 2 = attuazione Livello 3 = valutazione
1. Corretto utilizzo delle soluzioni concentrate di Cloruro di Potassio -KCL- ed altre soluzioni concentrate contenenti Potassio
Tutte le strutture interessate Livello 3 = valutazione
2. Raccomandazione per prevenire la ritenzione di garze, strumenti o altro materiale all’interno del sito chirurgico)
Tutte le strutture interessate Livello 3 = valutazione
3. Raccomandazione per la corretta identificazione dei pazienti, del sito chirurgico e della procedura
Tutte le strutture interessate Livello 3 = valutazione
4. Raccomandazione per la prevenzione del suicidio di paziente in ospedale
Tutte le strutture interessate Livello 3 = valutazione
5. Raccomandazione per la prevenzione della reazione trasfusionale da incompatibilità AB0
Tutte le strutture interessate Livello 3 = valutazione
6 . Raccomandazione per la prevenzione della morte materna correlata al travaglio e/o parto
Tutte le strutture interessate Livello 3 = valutazione
7. Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica
Tutte le strutture interessate Livello 3 = valutazione
8. Raccomandazione per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari
Tutte le strutture interessate Livello 3 = valutazione
9. Raccomandazione per la prevenzione degli eventi avversi conseguenti al malfunzionamento dei dispositivi medici/apparecchi elettromedicali
Tutte le strutture Livello 3 = valutazione
Atto interno di accoglimento delibera di gestione e venti sentinella sì
Condivisione delibera di gestione eventi sentinella Elenco strutture coinvolte
Descrizione attività
Direttore Generale Direttore Sanitario Direttori PO Clinical Risk Manager UO Medicina Legale
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4. INIZIATIVE GRC: BUONE PRATICHE ED ALTRI PROGETTI Realizzazione atto interno di accoglimento delle buone pratiche regionali
(indicare quali buone pratiche)
Elenco strutture coinvolte: tutte le strutture ospe daliere interessate Attestazione buona pratica per il lavaggio delle mani X Attestazione buona pratica per il corretto uso degli antibiotici X Attestazione buona pratica per adesione alla rete di sorveglianza della microbiologia
X
Attestazione buona pratica su utilizzo scheda terapeutica unica(STU)
X
Attestazione buona pratica per la corretta identificazione del paziente
X
Attestazione buona pratica per la prevenzione delle cadute X Attestazione buona pratica per la prevenzione e gestione dell’emorragia post partum
X
Attestazione buona pratica per la gestione della distocia di spalla
X
Attestazione buona pratica la gestione del rischio nutrizionale
Attestazione buona pratica profilassi antitrombotica in chirurgia ortopedica
X
Attestazione buona pratica prevenzione e gestione della piaghe da decubito
X
Attestazione buona pratica prevenzione delle infezioni CVC X Attestazione buona pratica farmamemo X Attestazione buona pratica monitoraggio delle cadute X Attestazione buona pratica sicurezza ambienti e presidi per la prevenzione delle cadute
X
Attestazione buona pratica per la valutazione dei pazienti a rischio di caduta
X
Attestazione buona pratica per la prevenzione del dolore X Attestazione buona pratica per le gestione dei farmaci antiblastici
X
Iniziative nell’ambito della chirurgia e area critica (MEWS, Check list per il paziente chirurgico, percorso del paziente con danno cerebrale acuto)
X
Altre iniziative avviate a livello aziendale (specificare) Note:
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Articolazione delle iniziative aziendali
Nel corso del 2009 proseguiranno:
1. l’attività avviata nel 2008 di progettazione o riprogettazione dei principali e/o più rilevanti percorsi clinici e manageriali dei nuovi ospedali per intensità di cura. Concetti cardine di questo approccio sistemico pro-attivo alla gestione del rischio clinico saranno la definizione condivisa dei percorsi assistenziali e l’applicazione della tecnica FMEA, l’utilizzo linee guida aggiornate della pratica clinica, gli standard clinici, la letteratura scientifica e altre informazioni attinenti all’EBM, la centralità del paziente, la trasparenza delle procedure, la qualità, sicurezza e appropriatezza delle prestazioni, l'etica della responsabilità, l'umanizzazione dell'assistenza e il miglioramento continuo.
2. l’adozione, implementazione e verifica delle BP attraverso la predisposizione di
tutte le procedure aziendali per l’implementazione obbligatoria delle nuove buone pratiche basate su solide prove di efficacia, la loro diffusione e implementazione nelle strutture organizzative e la loro valutazione attraverso l’esecuzione delle verifiche interne programmate; il tutto conformemente a quanto previsto dal relativo funzionigramma condiviso (matrice delle responsabilità) a livello aziendale.
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Rappresentazione del piano annuale per la gestione del rischio clinico
gen feb mar apr mag giu lug ago sett ott nov dic Nomina del patient safety manager Già fatta Coordinamento delle attività per il governo clinico della qualità e della sicurezza
Già fatto
Formazione gruppo di lavoro Continua Formazione facilitatori Continua Formazione operatori sanitari Continua Diffusione incident reporting Implementazione sistema informatizzato di Incident Reporting
Realizzazione Audit clinici Realizzazione M&M Raccomandazioni Ministero Procedura eventi sentinella Database dei sinistri Coordinamento tra GRC e osservatori medico-legali (costituzione di nuclei/gruppi di lavoro per la valutazione del rischio)
Già fatto
Coordinamento per il governo clinico della qualità e della sicurezza (costituzione di un dipartimento, coordinamento aziendale, gruppo di lavoro
Già fatto
Collaborazione con URP per analisi reclami a carattere professionale tecnico
Già fatto
buona pratica per il lavaggio delle mani
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gen feb mar apr mag giu lug ago sett ott nov dic buona pratica per il corretto uso degli antibiotici
buona pratica per adesione alla rete di sorveglianza della microbiologia
buona pratica su utilizzo scheda terapeutica unica(STU)
buona pratica per la corretta identificazione del paziente
buona pratica per la prevenzione delle cadute
buona pratica per la prevenzione e gestione dell’emorragia post partum
buona pratica per la gestione della distocia di spalla
buona pratica la gestione del rischio nutrizionale
buona pratica profilassi antitrombotica in chirurgia ortopedica
buona pratica prevenzione e gestione della piaghe da decubito
buona pratica prevenzione delle infezioni CVC
buona pratica farmamemo buona pratica monitoraggio delle cadute
buona pratica sicurezza ambienti e presidi per la prevenzione delle cadute