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Gli Altri Animali Gli Altri Animali, anno 20 n. 4 - Poste Italiane S.p.A. Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 CN/FI Notiziario dell’OIPA Italia Inverno 2020 Dossier “Animali in città” Nuovo progetto “Riscalda un cuore dona una cuccia” A Natale, regala solidale

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Dossier“Animali in città”

Nuovo progetto“Riscalda un cuoredona una cuccia”

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di Isabella Dalla Vecchia

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editoriale

In questo numero:

DOSSIERAnimali in città

ATTENTI ALL’UOMOCampagna OIPA “Al circo non va più nessuno, solo gli animali”

PROGETTO OIPARiscalda un cuore, dona una cuccia

NEWS

SEZIONI E GUARDIE OIPA

OIPA SHOP

SEZIONI OIPA

GUARDIE ZOOFILE OIPA

SPORTELLO LEGALEAmstaff abbandonati in un canile abusivo. Condanna per maltratta-mento e confisca degli animali

INTERNATIONAL Strage di randagi a Dubai mentre si prepara l’EXPO

ANIMALI E MISTERIAnimali divini, parte seconda

SCUOLA A 4 ZAMPEL’arrivo di un cucciolo in famiglia: doveri e responsabilità

L’ANGOLO DEL VETERINARIOUn cucciolo subito? No alle scelte affrettate

VIVEREVEGCoccole invernali

IL CERCAFAMIGLIA

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Notiziario dell’OIPA Italia Inverno 2020

Dossieranimali in città

Nuovo progetto:riscalda un cuoredona una cuccia

A Natale,regala solidale

Gli Altri Animalinotiziario dell’OIPA Italia Odv

Direttore responsabile Loredana Diglio

Editore: OIPA Italia Odv via Gian Battista Brocchi 11

20131 Milano Tel. 02 6427882 - Fax 178 2206601

[email protected]: Media Srl - Via Lombarda 72

59015 Comeana Carmignano (PO)Registrazione al Tribunale

di Milano n° 691 del 3-11-2000Iscrizione ROC n. 23851 del 27-08-2013

Stampato su carta riciclata

Foto di copertina: Massimiliano Sticca

Redazione Valentina Bagnato

Francesca CollodoroMassimo Comparotto

Maria Di Palma Massimo Pradella

Hanno collaborato a questo nume-ro: Bruno Cignini, Claudia Franzetti,

Laura Muggiani, Felicia Sguazzi, Claudia Taccani

Per le foto si ringraziano:Bruno Cignini (p.4-5), Clarence Alford (p.6), Annie Spratt (p.7), mana5280 (p.10), Ben Mater (p.10), Fabian Gieske (p.11),

Adyulter (p.19), Isabella Dalla Vecchia (p.22), Ana Martin (p.24), freestocks (p.24), Matthew Foulds

(p.25)

Progetto grafico e illustrazioni:Isabella Dalla Vecchia

DONARE ALL’OIPA È ANCORA PIÙ VANTAGGIOSOCon il DLgs 171/2017, sono entrate in vigore le nuove agevolazioni fiscali per le detrazioni e deduzioni delle donazioni a favore delle Odv, le Organizzazioni di Volontariato, come l’OIPA.Per le persone fisiche (DLgs n.117/2017 - Art.83 commi 1 e 2) - in alternativa • Detraibilità dall’imposta lorda pari al 35% delle erogazioni liberali in denaro o in natura per un importo complessivo in ciascun periodo d’imposta non superiore a 30.000 euro.• Deducibilità dal reddito complessivo netto delle liberalità in denaro o in natura nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato.Per enti e società (DLgs n.117/2017 - Art.83 comma 2)• Deducibilità dal reddito complessivo netto delle liberalità in denaro o in natura nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato, con eliminazione del limite di 70mila euro prima previsto dal DL 35/2005 («più dai meno versi»).Attenzione! Le iscrizioni e i rinnovi della tessera associativa all’OIPA Italia Odv non sono deducibili.Le detrazioni e deduzioni in denaro sono consentite a condizione che il versamento sia eseguito tramite bollettino postale, bonifico bancario, carta di credito o altro sistema di pagamento tracciabile.Questi hanno valore di ricevuta.

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Cari amici e sostenitori,

ci aspettano mesi difficili. La pandemia di Covid 19 ancora ci tiene lontani dalle normali routine e le restrizioni necessarie alla prevenzione determinano disagi anche per gli animali di casa, ma soprattutto per i randagi e per i tanti ospiti dei rifugi.

Per questo motivo, l’OIPA ha stilato un vademecum che guida i possessori di animali domestici e i volontari al corretto comportamento da tenere in questo difficile periodo. V’invitiamo perciò a consultare le linee guida pubblicate nel nostro sito www.oipa.org/italia.

Se necessario, lo Sportello legale è a vostra disposizione per sciogliere ogni dubbio: lo si può contattare scrivendo un’email a [email protected].

Ma veniamo al numero invernale della rivista, che speriamo desti il vostro interesse e che v’intrattenga anche piacevolmente. In questo numero ospitiamo l’intervento di un autorevole zoologo dalla lunga esperienza, Bruno Cignini, che spiega quale fauna selvatica un occhio attento possa osservare nelle nostre città. Allenarsi a guardare il cielo e la terra anche nei territori urbanizzati può riservare piacevoli sorprese. E con qualche espediente, spiega l’esperto, possiamo invitare uccelli e pipistrelli nei nostri giardini, balconi e terrazzi. Vedrete come.

Spiegheremo poi a che punto sia la campagna Al circo non va più nessuno, solo gli animali. Potete ancora sottoscrivere la petizione e v’invitiamo a farlo. Entro breve, l’OIPA consegnerà le firme al Governo per sollecitare l’attuazione della legge che prevede la dismissione graduale degli animali dei circhi.

Ma anche un’altra firma vi chiediamo, quella a difesa degli animali di Dubai. Scoprirete perché. Quel che leggerete di certo vi addolorerà, ma bisogna lottare anche per loro. Contemporaneamente l’OIPA International si sta muovendo a livello istituzionale. Speriamo di portarvi presto notizie incoraggianti.

Di certo qui da noi i randagi sono più tutelati, ma hanno pur sempre bisogno dell’aiuto dei volontari sul campo. Senza il supporto dei sostenitori a distanza la loro azione è assai limitata e allora ecco che lanciamo il progetto Riscalda un cuore, dona una cuccia. Contribuendo anche con poco riscalderete un cane o un gatto senza casa e il vostro cuore.

Passando ad argomenti più lievi, vi proponiamo le nostre consuete rubriche con i consigli dell’avvocato, del veterinario e dell’educatore, con gli appelli del mese, con le ricette vegane per quest’inverno. E poi un articolo che richiama alcune storie il cui lieto fine è stato possibile grazie alle guardie zoofile dell’OIPA e un volo nel mito degli Animali divini, cui è dedicato il nostro calendario 2021.

Nell’augurarvi buona lettura, giungano a voi e ai vostri animali anche i miei auguri di buone feste, sperando che quello in arrivo sia in un anno in cui mettere a frutto tutto l’insegnamento del 2020.

Loredana Diglio

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ANIMALI IN CIttà

Contrariamente a quanto si po-trebbe pensare, gli ambienti urbani ospitano una fauna re-

lativamente ricca e varia, che offre note-voli spunti d’interesse per quanto riguar-da la biodiversità e l’ecologia urbana. Ma quali sono i motivi che spingono molte specie animali a frequentare i diversi habitat delle città, compresi quelli più densamente abitati e apparentemente meno “ospitali”? Per rispondere a que-sto interrogativo oc-corre ricordare che gli agglomerati urbani of-frono agli animali una molteplicità di bioto-pi, alcuni strettamen-te definiti e ricorrenti, con caratteristiche peculiari (abitazioni, viali alberati, giardini, aree agricole, corsi d’acqua, aree archeo-logiche, ecc.), altri mal delimitati e occasiona-li con caratteristiche variabili (prati incol-

ti, discariche, terreni degradati, ecc.). Ognuno di questi biotopi, inoltre, è a sua volta formato da diversi microambienti, così che, in uno spazio relativamente ri-stretto, è presente una varietà ambienta-le notevolmente maggiore di quella che normalmente esiste in situazioni naturali extraurbane. La ricchezza di microam-bienti e, quindi, di risorse disponibili, è uno dei presupposti fondamentali per la ricchezza faunistica di un determinato

territorio, il che, in pratica, si traduce nel-la presenza di un relativamente elevato numero di specie. Tale fenomeno, però, in città in parte è limitato dalla pressione antropica, che produce, per contro, una certa banalizzazione e instabilità della fauna a favore delle specie più adattabili.

Tra i motivi di vantaggio che l’am-biente urbano offre agli animali rispetto all’esterno, il principale è sicuramente rappresentato dalle ampie possibilità di

nutrimento, costituite per lo più dall’enorme disponibilità di rifiuti organici e di residui alimentari. Questa risorsa rappresenta una fonte pratica-mente illimitata per tutte quelle specie ad alimentazione on-nivora e ad ampia va-lenza ecologica. Inol-tre, la temperatura media che si registra nelle aree urbane è generalmente più alta

di Bruno CigniniDipartimento di Biologia – Università di Roma “Tor Vergata”. Autore di “Animali in città” Lapis Edizioni, 2019

DOSSIER

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Fotografie di Bruno Cignini

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rispetto alle campagne circostanti; que-sto fatto, dovuto alla capacità che tali ambienti hanno di conservare il calore prodotto dalla radiazione solare e dalle attività umane, favorisce l’insediamen-to degli animali, che così risparmiano energia calorica. La colonizzazione degli

ambienti urbani è facilitata anche da una relativamente minore presenza di preda-tori i quali, in particolare nel caso dei ver-tebrati, generalmente non penetrano nei centri abitati di grandi dimensioni.

Ecco alcuni esempi di specie frequen-ti negli ambienti urbani. Per quanto ri-guarda gli anfibi, molto diffusi sono il ro-spo comune e la rana verde; tra i rettili, la lucertola campestre e la lucertola mura-iola, che si possono osservare nelle zone “più aride”. Nei prati e nelle aree incolte vivono il biacco, il saettone e la biscia dal collare, i cui individui giovani spesso ven-gono scambiati per vipere (che general-mente non penetrano in città) e quindi perseguitati. Nelle aree edificate e rude-rali, comuni sono il geco e l’emidattilo, piccoli rettili insettivori a torto ritenuti pericolosi, che sono, invece, assoluta-mente innocui. La classe degli uccelli è quella rappresentata con il maggior nu-mero di specie; tra queste, interessante è la presenza del gheppio, del falco pel-legrino, del passero solitario e del codi-rosso spazzacamino, tutte specie legate ad ambienti rupestri, biotopi che nei contesti urbani sono costituiti dalle zone edificate del centro storico e dalle aree ruderali e archeologiche. Negli ambienti umidi (fiumi, fossi e laghetti) frequenti sono l’usignolo di fiume, il martin pesca-tore, il germano reale, la gallinella d’ac-qua e il gabbiano comune. In tali habitat, nelle acque, si possono trovare diverse specie di pesci, quali il barbo, il caveda-no, l’anguilla, la carpa, il pesce gatto, e anche specie marine come il cefalo, che spesso dalla foce risale i fiumi fin dentro

le città. Sempre tra gli uccelli è da segna-lare la presenza di alcuni rapaci notturni, quali l’allocco, che abita le aree verdi bo-scate, e la civetta, che predilige le aree edificate, ruderali e archeologiche. Infi-ne, si ricorda la presenza di alcune specie “problematiche”: lo storno, il piccione di

città e, negli ultimi anni, anche il gabbia-no reale.Tra i mammiferi, animale dalle abitudini prevalentemente notturne, si può incontrare, nelle aree verdi, la volpe, classico esempio di animale “opportuni-sta” in grado di sfruttare un gran nume-ro di situazioni ambientali. Presenze più discrete, ma particolarmente significa-tive per il ruolo ecologico svolto, sono quelle dei pipistrelli, tra cui segnaliamo le specie maggiormente sinantropiche: il pipistrello albolimbato, il pipistrello nano e il pipi-strello di Savi. Trai ro-ditori, comuni sono il topolino delle case, il topo selvatico e il ratto nero, nonché il ratto delle chiavi-che, che frequen-ta principalmente le zone umide, le parti basse degli edifici (cantine, garage, riposti-gli, ecc.) e le discariche ed è quindi fonte di preoccu-pazione per gli eventuali rischi igieni-

co-sanitari. Più rara, ma particolarmente interessante, la presenza in alcune città dello scoiattolo e dell’istrice, che si os-servano principalmente nei grandi parchi e nelle aree alberate più periferiche.

Tutte queste presenze spesso, però, passano inosservate ai più. Ma basta ac-cendere l’attenzione e la curiosità per scoprirne la meravigliosa complessità.

In quest’ottica, un’attività assoluta-mente consigliabile in città per avvicina-re e aiutare gli animali, in particolare gli uccelli, è il birdgarden, il “giardino per gli uccelli”. Disponendo di un giardino, ap-punto, ma è sufficiente anche un terraz-zo, si possono mettere a dimora essenze vegetali utili agli animali. Piante che fio-riscono o producono bacche nei diversi periodi dell’anno, così da attirare insetti da un lato (e conseguentemente uccelli) e di fornire direttamente cibo dall’altro. Ricordandosi sempre di prediligere le piante native rispetto a quelle esotiche. Molto utile, per favorire la presenza degli uccelli, è anche l’installazione di mangia-toie nei mesi più freddi dell’anno, quan-do è più difficile per molte specie reperi-re del cibo. Anche limitandosi a mettere a disposizione gli avanzi di cucina, ben presto sarà attirato un gran numero di ospiti. Altro aiuto che si può dare ai no-stri concittadini alati (pipistrelli compre-si) è quello di collocare delle cassette-nido per compensare la carenza di cavità naturali. Vanno posizionate a un’altezza di 3-4 metri, preferibilmente a gennaio-febbraio e con il foro d’entrata possibil-mente orientato a sud-est o a sud-ovest.

Birdgarden, mangiatoie e cassette nido sono piccole cose che possiamo fare, ma che sono molto importanti per favorire la presenza e migliorare la qua-lità della vita degli animali in città, af-finché il loro stato di benessere possa riflettersi positivamente anche sul nostro.

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CAMPAGNA OIPA “AL CIRCO NON VA PIÙ NESSUNO, SOLO GLI ANIMALI”

Basta guardarli negli occhi, os-servare il loro comportamen-to durante gli spettacoli in cui

sono costretti ogni giorno a esibirsi e ve-derli dentro le gabbie dove sono condan-nati a vivere come prigionieri per capire che per gli animali il circo non è certo mo-tivo di divertimento e di svago, tutt’altro.

L’uomo anche in questo caso priva altri esseri viventi della libertà, antropo-morfizzando questi anima-li per un futile passatempo, ormai inviso ai più.

Se si analizza il quin-quennio dal 2010 al 2015, il calo di interesse è eviden-te sia per quanto riguar-da il numero di spettacoli (-11%), sia per l’afflusso di pubblico (-5%), come atte-sta il Rapporto Censis-Lav 2017. Anche l’eliminazione degli spettacoli circensi con animali dai palinsesti televisivi, l’ultimo canale a cancellarli in ordine di tem-po è stato Rai 3 nel 2017, è indicativo della volontà de-gli italiani: secondo il rap-

porto Eurispes, il 70% si dichiara contrario al circo con animali. Nonostante questo, nel 2018 il Fondo unico per lo spettacolo (Fus) ha stanziato 3.300.000 di euro a so-stegno di circhi, scuole circensi e associa-zioni di promozione dell’attività circense, che includono anche i circhi con animali.

La tristezza, la solitudine e il terrore che traspare dallo sguardo di questi ani-mali li rendono una lontana immagine

dei loro simili che vivono liberi in natura e che ormai con loro non hanno più nulla in comune.

Questi animali sono snaturalizzati, privati come sono anche della soddisfa-zione delle loro esigenze biologiche ed etologiche e soggiogati come sono per il divertimento di pochi.

È facile vedere come scimmie, ele-fanti o leoni, che in natura stabiliscono

complessi rapporti sociali, qui siano obbligati a vivere in completa solitudine o come le tigri, animali solitari e che percorrono grandi distese, si-ano costrette a stare in pochi metri quadrati, a volte anche insieme ad altri felini.

La sofferenza di questi animali è palese e visibile du-rante gli spettacoli e non solo quando cala il sipario; spesso i felini strisciano sulla pancia con le orecchie abbassate ringhiando sommessamente come chiaro sintomo di disa-gio.

Gli animali dei circhi vivo-no una routine quotidiana

di Valentina Bagnato

AttENtI ALL’uomo

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rigida e monotona. Ogni giorno sono costretti a compiere gli stessi identici movimenti all’interno di spazi ridotti e sono sottoposti ai medesimi, estenuanti allenamenti. Per passare il tempo, non possono fare altro che dormire o attua-re comportamenti compensatori e ripe-titivi. Ne sono un esempio il movimento

L’OIPA Italia ha promosso lo scorso anno la campagna Al Circo non va più nessuno, solo gli animali. Attraverso una petizione online, le cui firme saranno presto consegnate, si chiede al Governo non solo l’attuazione della legge n. 175/2017, in cui è previsto il graduale superamento dell’utilizzo degli animali nei circhi con l’approvazione del disegno di legge delega deliberato nel Consiglio dei Ministri il 28 febbraio 2019, ma anche la piena applicazione dell’art. III-121 del Trattato dell’Unione Europea che sancisce un fondamentale principio: gli animali sono esseri senzienti. Inoltre, la stessa petizione chiede la con-vocazione di un tavolo tecnico che riuni-sca tutti gli attori coinvolti nel processo decisionale, inclusi etologi e rappresen-tanti delle associazioni animaliste accre-ditate, al fine di analizzare la complessa questione relativa al ricollocamento degli animali una volta dismessi i circhi. Nel nostro Paese sono circa duemila tra cammelli e dromedari, lama, giraffe, rinoceronti, ippopotami, elefanti, tigri, leoni, struzzi, volatili come pappagalli e rapaci notturni, mammiferi di vario ge-nere, cani, pinguini, rettili e pesci. Per loro, nati e cresciuti in cattività, sareb-be impensabile la reimmissione in natu-ra, quindi l’unica strada percorribile è il loro spostamento in centri di recupero attrezzati e strutturati per accoglierli nel

rispetto delle loro esigenze etologiche.E proprio nell’ottica di un superamento definitivo dell’uso degli animali nei circhi, una risoluzione approvata dalla Commis-sione Cultura del Senato il 16 gennaio 2020 impegna il Governo italiano “a va-lutare, nell’ambito di un processo di revi-sione dei criteri di assegnazione dei con-tributi del Fondo unico dello spettacolo, tenendo conto del decreto ministeriale e della legge n. 175 del 2017, e nelle more dell’approvazione di provvedimenti nor-mativi che prevedano il superamento dell’utilizzo degli animali nelle attività circensi, l’opportunità di disincentivare i circhi che utilizzano animali e che non si impegnino a non acquisirne di nuovi, garantendo un adeguato monitoraggio di tali processi di dismissione”. La risolu-zione è stata approvata dalle forze politi-che di maggioranza, con il voto contrario dei senatori di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.Chi ama davvero gli animali ritiene che il circo non abbia nulla di educativo o pedagogico e che, al contrario, veicoli un’immagine distorta degli animali. La pratica circense dovrebbe ormai essere indirizzata solo verso quelle realtà che promuovono la formazione professiona-le delle arti circensi senza l’uso di animali, lasciandoli questi liberi di vivere in natura tra i propri simili.

LA PEtIZIONE DELL’OIPA

ripetitivo avanti e indietro che alcuni felini mostrano nel-le gabbie, il don-dolare ossessivo a destra e a sinistra della proboscide de-gli elefanti e lo scuo-tere violento delle sbarre messo in atto dalle scimmie.

Quando gli ani-mali sono in cattivi-tà, lontani dai loro habitat, costretti a esibirsi in perfor-mance, isolati in limitati spazi, pos-sono reagire alla frustrazione dei loro

istinti naturali e allo stress causato dalla cattività mostrando le cosiddette “ste-reotipie”, comportamenti che si mani-festano con nella ripetizione continua di movimenti ossessivi. La detenzione causa talvolta problemi nervosi che pos-sono anche sfociare in reazioni violente

e aggressive. Ormai sempre meno persone assi-

stono agli spettacoli circensi. L’opinione pubblica è sempre più convinta che l’u-so degli animali nei circhi sia una pratica crudele, ritenendo inaccettabile il con-dannare un animale a vivere lontano dal proprio habitat naturale per costringerlo a esibirsi di fronte a un pubblico pagante.

Nel mondo sono 47 i Paesi che hanno deciso di vietare del tutto o in parte que-sta pratica. In Italia, il circo con animali è ancora un’attività legale, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Cultu-rali e sovvenzionata con denaro pubblico attraverso Fus.

www.appelliperglianimali.it/circo-petizioneOIPA 7

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RISCALDA UN CUORE,DONA UNA CUCCIA

PROGEttO OIPAdi Maria Di Palma

L’inverno e il freddo non ci preoccupano più: siamo tutti abituati a essere fin troppo al

caldo nelle nostre case, uffici e scuole, ma non siamo i soli ad avere bisogno di proteggerci dal freddo, poiché per stra-da e in tanti rifugi ci sono tantissimi amici a quattro zampe che, con l’arrivo del mal-tempo, patiscono i rigori invernali.

Il progetto Riscalda un cuore, dona una cuccia nasce proprio con l’obietti-vo di donare cucce a tantissimi randagi accuditi in tutta Italia dagli Angeli blu dell’OIPA. Molti di loro vivono in piccoli branchi e si riparano in luoghi di fortuna, tra le radure o in giacigli arrangiati, altri sono accolti nei rifugi gestiti dai volontari e le loro casette, oramai, sono usurate e

danneggiate. E allora: “Wanted cucce” lungo tut-

to lo stivale! Genova, Grosseto, Termoli, Foggia, Salerno, Avellino, Benevento, Napoli, Tursi, Potenza, Enna, Siracusa, Catania, Trapani e altre città ancora… Sono molte le sezioni dell’OIPA coinvolte in questo progetto solidale.

Sono tantissimi gli amici con la coda che aspettano la nostra mobilitazione, sia per ricevere un nuovo tetto in sosti-tuzione dell’”usato sicuro”, sia per avere finalmente un riparo caldo e confortevo-le che non hanno mai avuto.

Perciò avanti tutta, dona una cuc-cia! Partecipare è molto semplice: basta fare una donazione sul conto corrente dell’OIPA Italia con causale “Cuccia”. I

nostri fedeli compagni di strada ve ne sa-ranno grati per i giorni a venire.

Infine, carissimi amici dell’OIPA, non dimenticate che il Natale è alle porte e regalare una cuccia a un vostro amico o a un vostro familiare non solo vi tirerà fuo-ri dalla corsa al regalo dell’ultimo minuto o dall’indecisione su cosa regalare, ma sarà come omaggiarlo di un dono insoli-to, utilissimo e sicuramente apprezzato da chi ama gli animali come noi, ma an-che da chi li tollera soltanto, perché un riparo dal freddo e dal gelo non si può negare a nessuno.

Grazie a tutti!

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CONTO CORRENTE POSTALE Vai alla Posta e compila un bollettino postale (lo trovi anche allegato al giornale) inserendo l’importo e la causale “Offerta RISCALDA IL CUORE” su c/c n.43 03 52 03 intestato a: OIPA Italia

BONIFICO BANCARIO Effettua un bonifico con l’importo sul conto corrente n. 43 03 52 03 banco posta Codice IBAN: IT28 P076 0101 6000 0004 3035 203 BIC/SWIFT (per bonifico estero) BPPIITRRXXX con la causale “RISCALDA IL CUORE”

CARTA DI CREDITO Vai alla pagina www.oipa.org/italia/offerta inserisci l’importo desiderato e la causale “Offerta RISCALDA IL CUORE”

SOStIENI IL PROGEttO

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NEWSORSI, ENPA E OIPA RICORRONO AL tAR PER M57: «LIBERAtELO, NON CI SONO I PRESUPPOStI PER LA SUA DEtENZIONE»

Con un ricorso al Tar di Trento, le associazioni ENPA e OIPA hanno chiesto la liberazione dell’orso M57 e il suo progres-

sivo riambientamento con l’accesso a un recinto più ampio per dare il via al percorso del suo ritorno in natura. Il 22 agosto scorso, l’orso M57 entrò in contatto con un giovane carabiniere che si trovava “a passeggio” di notte, in una zona boschiva nei pressi del lago di Andalo.

L’animale fu colto di sorpresa e dunque, spaventato, reagì secondo quelli che il Piano d’Azione interregionale per la con-servazione dell’Orso bruno sulle Alpi centro-orientali (Pacoba-ce) definisce “comportamenti istintivi ed estemporanei”, che in quanto tali non devono essere soggetti a misure gravissime come la cattura. M57, invece, è stato catturato poche ore dopo su ordine del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fu-gatti, e, da allora, si trova confinato in un’angusta grotta nella contestatissima struttura del Casteller a Trento.

Nel ricorso, ENPA e OIPA mettono anche sotto accusa la struttura del Casteller, con i suoi angustissimi e penosi spazi, ed evidenziano le condizioni dei tre orsi reclusi (M57, M49 e DJ3) caratterizzata, come attesta la relazione della delegazione di tecnici inviata al Casteller dal Ministero dell’Ambiente lo scorso settembre, da uno stato di grave stress psicofisico, tanto che si è dovuto ricorrere alla sedazione.

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Depositato alla Procura della Repubblica l’esposto dell’Oi-pa per l’uccisione di una mamma cinghiale con i suoi sei

cuccioli a Roma che avevano trovato riparo in un’area giochi dell’Aurelio e lì rinchiusi prima di essere uccisi respingendo le soluzioni alternative che erano state offerte.

L’esposto chiede alla Procura di disporre l’accertamento dei fatti valutando i loro eventuali profili d’illiceità penale. L’i-potesi di reato è quella che richiama l’art. 544 bis del codice penale (Uccisione di animali).

L’Oipa si riserva di presentare inoltre una denuncia-querela nell’ipotesi in cui dagli accertamenti dovessero emergere fat-tispecie di reato. L’esposto evidenzia come il protocollo tecni-co per il controllo del cinghiale nel territorio di Roma Capitale – predisposto dall’Ispra e siglato da Regione Lazio, Roma Ca-pitale e Area metropolitana – preveda che “La gestione del-la presenza dei cinghiali nel territorio del Comune di Roma Ca-pitale è perseguita attraverso il ricorso sinergico e coordinato a: 1) metodi ecologici mirati ad evitare, in modo incruento, che esemplari di questa specie penetrino e si stabilizzino in ambienti antropizzati ; 2) interventi di controllo diretto, che comportano la rimozione degli animali sia dal tessuto agricolo periurbano sia dal tessuto urbano, attraverso la cattura ovvero mediante ab-battimento secondo le tecniche di seguito riportate (...)”.

UCCISIONE DELLA FAMIGLIA DI CINGHIALI A ROMA. L’OIPA PRESENtA UN ESPOStO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

StOP AI tESt SUI MACACHI NELLE UNIVERSItà DI tORINO E PARMA

Il Consiglio di Stato ha sospeso la sperimentazione sui ma-cachi rinchiusi negli stabulari delle Università di Torino e di

Parma. Gli esperimenti condotti sui sei primati che, ricordiamo, durante la sperimentazione sono destinati a diventare ciechi. subendo atroci sofferenze, saranno interrotti al fine di effet-tuare un “approfondimento scientifico analitico e motivato” tramite un ente terzo. La sospensione, che durerà fino alla di-scussione collegiale in udienza pubblica fissata al 28 gennaio 2021, riguarda l’esecutorietà della sentenza appellata e gli atti impugnati in primo grado.

tRUFFE ONLINE E MALtRAttAMENtO DI ANIMALI, BLItZ DELLE GUARDIE ECOZOOFILE OIPA DI UDINE E DEI CARABINIERI. SEQUEStRAtI 16 GAttI, MOLtI DEI QUALI GIà DAtI IN AFFIDAMENtO

Li pubblicizzavano su Subito.it, descrivendoli come gattini di razza Maine Coon, Siamese, Ragdoll, vendendoli a cifre che

andavano dai 150 ai 400 euro, ma i gattini non erano di razza. Allevati nella sporcizia in piccole gabbie, privi di acqua e malnu-triti, i gatti erano malati e debilitati. Grazie al blitz delle guardie dell’OIPA di Udine, intervenute insieme ai Carabinieri e i veterina-ri dell’ASL, l’allevatore è stato denunciato per maltrattamento e i sedici cuccioli sono stati sequestrati e portati in una struttura protetta. Dodici di loro hanno già trovato delle famiglie che li hanno accolti in custodia. Per info: [email protected]

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OIPA 11OIPA 19OIPA 19

L’Oipa il 22 settembre scorso è intervenuta in Commissio-ne Giustizia del Senato per discutere i disegni di legge

riguardanti gli animali e il loro benessere. Questi, in sintesi, i temi discussi dall’Oipa con i senatori: inasprimento delle pene previste per i reati di maltrattamento; divieto d’importazione, vendita e utilizzo sul territorio nazionale di collari elettronici, collari elettrici, collari con le punte, collari a strozzo o a semi strozzo; abolizione dell’art. 842 del Codice civile, che consen-te ai cacciatori di accedere alle proprietà private; persegui-mento di coloro che uccidono specie selvatiche con sanzione accessoria della revoca definitiva del permesso di caccia; di-vieto di utilizzo di esche avvelenate sancito da una legge dello Stato anziché stabilito da un’ordinanza ministeriale annuale; confisca degli animali sequestrati con decreto motivato; con-danne penali anche per zooerastia e divulgazione online di video violenti; rilevanza del terzo settore in materia di tutela dell’ambiente e degli animali e del ruolo delle guardie zoofile.

OIPA 11

OIPA IN COMMISSIONE GIUStIZIA DEL SENAtO: PIENO SOStEGNO AI DDL CHE AUMENtANO LE tUtELE PER GLI ANIMALI. CHIEStA PARtICOLARE AttENZIONE SU DIVERSI tEMI, tRA CUI LA GEStIONE DEI GRANDI CARNIVORI

Il proprietario di un dobermann, denunciato dalle guar-die zoofile dell’OIPA di Roma, è stato condannato a

otto mesi di reclusione e al pagamento delle spese pro-cessuali per aver fatto tagliare coda e orecchie al proprio cane per motivi “estetici”. La denuncia è partita a seguito di controlli durante una manifestazione canina nell’am-bito dell’operazione Dirty Beauty condotta dagli agenti dell’OIPA, in prima linea in tutta Italia nel contrastare que-ste pratiche crudeli e anacronistiche. Il taglio della coda e delle orecchie dei cani a fini estetici, oltre che molto do-lorose per l’animale, sono pratiche illegali e configurano il reato di maltrattamento che prevede fino a 18 mesi di reclusione e una multa fino a 30 mila euro.

I controlli delle guardie dell’OIPA a livello nazionale hanno portato a oltre settanta denunce all’autorità giudi-ziaria, anche nei confronti di veterinari.

ROMA, tAGLIA CODA E ORECCHIE AL DOBERMANN, CONDANNAtO A 8 MESI DI RECLUSIONE. CONtROLLI DELLE GUARDIE ZOOFILE DELL’OIPA IN tUttA ItALIA

AI RANDAGI DELL’AZERBAIJAN È NEGAtO IL DIRIttO ALLA VItA. LA DELEGAZIONE LOCALE DELL’OIPA IN LORO AIUtO

In Azerbaijan cani e gatti randagi vengono barbaramente trucidati ogni giorno a colpi di arma da fuoco, anche di fron-

te agli occhi dei bambini ormai abituati a vedere sulle strade corpi esanimi coperti di sangue e pieni di mosche. Le autorità locali attuano un approccio brutale per tenere sotto controllo il numero dei randagi, ingaggiando persone che, dietro com-penso, facciano “piazza pulita” degli animali invece che ga-rantire un programma di cattura, sterilizzazione e rilascio che li preservi. L’OIPA International e la sua delegazione hanno più volte contattato le autorità locali e le istituzioni interna-zionali per porre fine a questo massacro, ma il benessere e la protezione degli animali, soprattutto se randagi, in quel terri-torio sembrano non essere affatto garantiti.

La delegazione dell’OIPA in Azerbaijan chiede il supporto di tutti per poter salvare il maggior numero di animali soprav-vissuti alla morte. Aiutiamoli firmando la petizione o con un piccolo contributo in favore dei randagi di Baku. Sito web: https://www.oipa.org/italia/appello-azerbaijan/

È stata posta l’attenzione sul ddl 1030 per l’introduzione del divieto di spargimento esche avvelenate per legge dello Stato anziché per ordinanza ministeriale annuale della produzione, nonché di commercializzazione dei collari elettrici. Portati in audizione anche i dati analitici dell’attività delle guardie eco-zoofile dell’Oipa Italia nel 2019. In sintesi, le 506 guardie zo-ofile Oipa hanno operato 6328 interventi nei quali sono stati 10.465 gli animali controllati e 702 i provvedimenti emanati tra sanzioni, denunce e sequestri. Nello stesso anno, sono stati condotti 215 i corsi per la formazione delle guardie in tut-to il territorio nazionale.

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sezioni e guardie zoofile OIPA

ABRUZZOSezione Chieti• Del.: Nunzia PerrotTel. 392 [email protected]

Sezione L’Aquila• Del.: Lucia [email protected] • Vice del.: Alessia [email protected]

Sezione Teramo • Del.: [email protected]• Vice del.: Martina LuponettiTel. 327 [email protected]

BASILICATA Sezione Potenza• Del.: Roberto TedescoTel. 392 [email protected]• Vice del.: Debora DefinaTel. 393 [email protected]

Sezione Tursi (MT)• Del.: Angelica D’Errico Tel. 329 6225224 [email protected]

CALABRIASezione Cosenza• Del.: Alessia ZardettoTel. 345 [email protected]• Vice del.: Rosalba RedaTel. 348 [email protected]• Sede: Piazza Mancini, Cosenza (LU e GIO dalle 17.00 alle 19.00) Fax: 0984 1801432oipacs.altervista.org

Sezione Lamezia Terme (CZ)• Del.: Clara SollaTel. 331 [email protected]

Sezione Reggio Calabria• Del.: Ninetta [email protected] • Vice del.: Andrea Marino Tel. 327 [email protected]

CAMPANIASezione Avellino• Del.: Michele MontesanoTel. 333 [email protected]• Vice del.: Valeria TassaraTel. 342 1246253 [email protected]

Sezione Benevento • Del.: Sara Farace Tel. 340 8875880 [email protected]• Vice del.: Lonia Fasano Tel. 348 7945499 [email protected]

Sezione Caserta • Del.: Rossella [email protected]

Sezione Napoli• Del.: Vincenza BuonoTel. 339 [email protected] • Vice del.: Maria Teresa Ciampa Tel. 327 5788703 [email protected]• Sede: V.le dei Pini 59 - 80014 Giugliano in Campania (NA)

Sezione Salerno• Del.: Rugiada MatontiTel. 380 [email protected]• Vice del.: Enrica Ferricelli Tel. 389 1059152 [email protected]• Sede: Via Luigi Sturzo 181 - 84036 Sala Consilina (SA)

• Sede sportello legale: Via Valle Mauro - 84036 Sala Consilina (SA) Apertura delle sedi: su preno-tazione telefonica

EMILIA ROMAGNASezione Bologna• Del.: Paolo [email protected]• Ufficio stampa:[email protected]• Eventi: [email protected]• Adozioni: [email protected] • Sede: via Martin Luther King 18/c – 40132 Bologna (LU – ME – VE dalle 9.00 alle 14.00 / MA – GIO dalle 14.00 alle 19.00) - Tel. 051 404580

Sezione Ferrara • Del.: Micaela CristoforiTel. 349 [email protected] • Sede: Via Felisatti 1/a - 44121 Ferrara

Sezione Modena• Del.: Sara FranceschiTel. 340 9804018 [email protected]

Sezione Parma• Del.: Moira BalbiTel. 335 [email protected]• Vice del.: Emanuela BoniniTel. 338 [email protected]

Sezione Piacenza• Del.: Anna Maria BernizzoniTel. 349 [email protected]

Sezione Ravenna• Del.: Giovanna AugelloTel. 373 8352488

APRI UNA SEZIONESe vuoi darci una mano nella difesa dei diritti animali e non trovi una sezione nella tua città o nella tua regione, contattaci per aprirne una: è semplicissimo e non costa nulla! Info: OIPA Italia - Tel. 02 [email protected]

OIPA Italia Sede legale e amministrativa: via Gian Battista Brocchi 11 – 20131 Milano – Tel. 02 6427882 – Fax 178 2206601

Sede amministrativa: via Albalonga 23 – 00183 Roma – Tel. 06 93572502 [email protected] – www.oipa.org - Consiglio direttivo: Massimo Comparotto (presidente), Massimo Pradella (vicepresidente), Mauro Elefante, Maria Di Palma, Alessandro Piacenza

www.opa.org/italia/delegazioni - www.guardiezoofile.info/nucleiattivi

COME AIUTARE LE SEZIONI E LE GUARDIE OIPALe offerte verranno utilizzate per salvare gli animali seguiti dalla sezione e dalle guardie zoofile, per le spese mediche e per l’acquisto di cibo per tutti gli altri casi di animali salvati dalla strada.FATE UN’OFFERTA ALL’OIPA sul c/c n. 43 03 52 03 intestato a OIPA Italia oppure con un bonifico bancario sul conto corrente n° 43 03 52 03 banco posta Codice IBAN: IT28 P076 0101 6000 0004 3035 203oppure con la carta di credito alla pagina www.oipa.org/italia/offertaspecificando nella causale “OIPA nome sezione” oppure “OIPA nucleo guardie”. Potete anche aiutare le sezioni e le guardie donando direttamente cibo e medicinali, contattatele ai dati presenti nelle pagine.

[email protected]• Vice del.: Michela MinguzziTel. 393 [email protected]

Sezione Reggio Emilia• Del.: Maria Elena VestitaTel. 320 [email protected]

Sezione Rimini Delegata: Angela Vessa [email protected]

FRIULI VENEZIA GIULIASezione Gorizia • Del.: Alessandra GrossoTel. 342 [email protected]• Vice del.: Giada FancelloTel. 338 [email protected]

Sezione Pordenone• Del.: Maria Laura D’AmoreTel. 392 [email protected]

Sezione Trieste• Del.: Martina GarganeseTel. 329 [email protected]

Sezione Udine• Del.: Edoardo ValentiniTel. 346 [email protected]

LAZIO Sezione Frosinone• Del.: Giancarlo Lanni Tel. 371 [email protected] • Sede: Piazza Cocorocchia – Sant’Elia Fiumerapido (FR)

Sezione Roma• Sede amministrativa OIPA: via Albalonga 23 - 00183 Roma Tel. 06 93572502Fax 06 93572503Orari: LU, ME, GIO

COSTITUISCI UN NUCLEO DI GUARDIE ZOOFILENel caso fossi interessato/a a diventare una guardia zoofila OIPA contatta il responsabile provinciale o regionale del nucleo (se presenti) oppure il direttore nazionale dei corsi formativi per guardie zoofile mediante l’e-mail [email protected].

SEGNALA UN MALTRATTAMENTOPuoi segnalare un maltrattamento chiamando o scrivendo alle guardie OIPA alla pagina http://www.guardiezoofile.info/segnalazione/

NUOVI NUCLEI E SEZIONI: Facciamo tanti auguri di buon lavoro ai nuovi delegati di sezione: Martina Luponetti (Vice Delegata Teramo), Margherita Settimo (Delegata Torino) e ai nuovi coordinatori nuclei di guardie zoofile: Francesco Centonze (Coord. Guardie L’Aquila), Federica Faggiana (Coord. Guardie Venezia), Gerardo Perrotta (Vice Coord. Belluno), Alessandro Rossi (Coord. Guardie Salerno), Cinzia Trapanesi (Coord. Guardie Livorno)

dalle 10.00 alle 14.00 MA dalle 10.00 alle 18.00• Del. sez. Roma: Rita [email protected] • Ufficio [email protected]

Sezione Viterbo• Del.: Paola Menino Tel. 327 5712626 [email protected]• Vice Del.: Giuliana RodegherTel. 334 [email protected]• Sede: Via Caduti di tutte le Guerre 6 - 01030 Monterosi (VT)• Ufficio [email protected]@pec.it

LIGURIASezione Genova• Del.: Ivo GalleanoTel. 350 [email protected]

Sezione La Spezia• Del.: Monica Zignego Tel. 347 [email protected]• Vice del.: Francesca MacciòTel. 347 [email protected] • Sportello legale: Avv. Francesca Menconilegale@sportellolegale oipalaspezia.orgtel. 329 8059844 (orari ufficio)

Sezione Savona• Del.: Rosella MidiliTel. 349 [email protected]

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LOMBARDIASezione Brescia• Del.: Iride SerramondiTel. 347 [email protected] • Sede: via Adro 107 Capriolo (BS)

Sezione Lecco• Del.: Fabio Spatola Tel. 346 [email protected]

Sezione Lodi• Del.: Massimino MarioTel. 338 811 5053 [email protected] • Sede: Via Nino Dall’Oro 43, Lodi

Sezione Mantova• Del.: Arianna Mastronardi Tel. 338 9076724 [email protected]

Sezione Milano• Sede legale e amministrativa via Gian Battista Brocchi 1120131 MilanoTel. 02 6427882 - Fax 178 2206601Orari: da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 18.00• Del.: Francesca CollodoroTel. 346 [email protected]

MARCHESezione Ancona• Del.: Claudia Matteucci Tel. 347 6481273 [email protected]• Sede: Rifugio Bolignano - Contrada Bolignano60131 Ancona

Sezione Ascoli Piceno• Del.: Fabrizio BruschettiTel. 339 [email protected]

Sezione Macerata• Del.: Laura Raccosta Tel. 333 1835785 [email protected]

Sezione Pesaro Urbino• Del.: Francesco Bigonzi Tel. 339 [email protected]• Sede: Via Del Miralfiore 6 - 61122 Pesaro www.oipapesaro.it

MOLISESezione Termoli (CB)• Del.: Angela [email protected]

• Vice del.: Luigina [email protected]

PIEMONTESezione Alessandria• Del.: Rita Reale Tel. 348 8057803 (dalle 9.30 alle 12.30)[email protected]

Sezione Asti• Del.: Francesca [email protected]• Vice Del.: Rosanna [email protected]

Sezione Novara• Del.: Gabriella PellegreffiTel. 338 [email protected]

Sezione Torino• Del.: Margherita SettimoTel. 371 4467782 (da LU a VE dalle 9:30 alle 19 SA dalle 9:30 alle 14)Tel./fax: 011 4247756 [email protected]: Corso Peschiera 320 - 10139 Torino (LU e ME 15.30-17.30, VE 10.30-13)

PUGLIASezione Andria (BAT)• Del.: Mariangela Abbasciano Tel. 320 0935576 [email protected]

Sezione BariDelegata: Annalisa DifinoTel. 340 [email protected]

Sezione Brindisi• Del.: Vito Francioso Tel. 338 [email protected] • Vice del.: Cinzia LombardiTel. 349 [email protected]

Sezione Foggia• Del.: Linda TortorelliTel. 328 0144454 [email protected]

Sezione Lecce• Del.: Desirée Martines Tel. 329 7175727 [email protected]

Sezione Taranto• Del.: Stefania BottigliaTel. 328 3385058 [email protected]

Sezione Trani (BAT)• Del.: Daniela D’AlfonsoTel. 377 [email protected]

SARDEGNASezione Cagliari• Del.: Simona SpanuTel. 349 2293008 [email protected]

Sezione Olbia• Del.: Monica PetroneTel. 349 [email protected]

Sezione Oristano• Del.: Roberto FaddaTel. 340 [email protected]

SICILIAResponsabile Rapporti con le Istituzioni Reg. Sicilia• Ornella [email protected]

Sezione Alcamo (TP) • Del.: Maria Teresa OrlandoTel. 373 7632718 [email protected]

Sezione Campofelice di Roccella / Lascari (PA) • Del.: Tiziana LicciardiTel. 347 7008920 [email protected]• Vice del.: Matteo GloriosoTel. 339 [email protected]

Sezione Catania• Del.: Tiziana Genovese Tel. 391 [email protected]• Vice del.: Loredana ChiarenzaTel. 347 [email protected]

Sezione Enna• Del.: Daniela NobileTel. 339 3791737 [email protected]

Sezione Gela (CL) • Del.: Liliana Mistretta Tel. 347 6118128 [email protected]• Vice del.: Giorgia SavattaTel. 327 [email protected]

Sezione Marsala (TP)• Del.: Giorgio Lo Fria Tel. 346 2494067 [email protected]• Vice del.: Gloria [email protected]

Sezione Niscemi (CL)• Del.: Valeria Di Dio Tel. 329 [email protected]

Sezione Palermo• Del.: Veronica Anastasio [email protected]• Vice del.: Arianna Faddetta [email protected]

Sezione Partanna (TP) Del.: Andrea La CommareTel. 380 [email protected]

Sezione Ragusa• Del.: Riccardo ZingaroTel. 338 [email protected]

Sezione Siracusa• Del.: Amelia LoretoTel. 349 [email protected]

Sezione Trapani• Del.: Anna CalderoneTel. 392 [email protected]• Vice del.: Raimonda GrimaudoTel. 328 [email protected]

TOSCANASezione Arezzo • Del.: Michela [email protected]• Sportello legale: Avv. Michela [email protected] (LU-VE 10.00 - 12.00 / 16.00 - 18.00)

Sezione Firenze• Del.: Cristina CarlettiTel. 347 [email protected]• Vol.: Niccolò Adreani Tel. 331 1335203• Sede: Via Aretina 301Firenze (1° martedì del mese dalle 14:00 alle 16:00)www.oipafirenze.it

Sezione Grosseto• Del.: Katia SaragosaTel. 327 [email protected]

Sezione Lucca• Del.: Sandra SerafiniTel. 393 [email protected]

Sezione Massa Carrara • Sportello legaleAvv. Francesca MenconiTel. 329 8059844 legale@sportellolegaleoipa massacarrara.org

sezioni OIPATutto il materiale verrà spedito in corrispondenza di un’offerta minima pari alla cifra indicata

Sezione Pisa • Del.: Patrizia DorcichTel. 347 [email protected]

Sezione Pistoia• Del.: Elisa MucciTel. 335 [email protected]• Vice del.: Isabella GiacomelliTel. 333 [email protected]• Sede: Casa del popolo Bottegone - Strada Statale Fiorentina, 697 - Bottegone (PT)

TRENTINO ALTO ADIGESezione Trento• Del.: Ornella DorigattiTel. 349 [email protected] • Vice del.: Jessica BagataTel. 346 1010819 [email protected]

UMBRIASezione Perugia• Del.: Isabella Freddini Tel. 3317319000 (MA, ME, GIO 16.00 - 19.00)Fax: [email protected]@pec.it

VENETOSezione Padova• Del.: Marina BarzonTel. 340 1594115 [email protected]

Sezione Rovigo• Del.: Valentina PasottoTel. 333 [email protected]

Sezione Treviso• Del.: Mara Canzian Tel. 339 7760836 (dalle 19.00 alle 21.00 o SMS) [email protected]

Sezione Venezia• Del.: Annalisa Minto Tel. 328 4726409 (dalle 18.00)[email protected]• Vice del.: Consuelo CavallinTel. 331 6117741 (dalle 18.00 alle 20.00)

Sezione Vicenza• Del.: Matilde Spizzichino Tel. 349 [email protected] • Vice del.: Linda Cavallin [email protected]

Compila questa pagina e versa la quota corrispondente sul c/c postale n° 43 03 52 03 intestato a OIPA Italia, o fai un bonifico bancario sul Conto Banco Posta n° 43 03 52 03 - Codice IBAN: IT28 P076 0101 6000 0004 3035 203oppure con la carta di credito (offerta o ordine materiale) alla pagina www.oipa.org/italia/offertaoppure con la carta di credito (iscrizione) alla pagina www.oipa.org/italia/iscrivitiInvia questa pagina con la ricevuta del pagamento a: OIPA Italia – via Gian Battista Brocchi 11 – 20131 Milano, oppure via fax al n. 178 2206601, oppure via mail a [email protected]

€ 8,00

BomBoniere solidali per gli animali

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15

guardie zoofile OIPACOORDINAMENTO NAZIONALE Guardie zoofile OIPA: Massimo Pradella (coord. naz.)Alessandro Piacenza (vice coord.)[email protected]@oipa.orgwww.guardiezoofile.info

ABRUZZOCoordinamento regionale• Coord. Ilaria [email protected]

Guardie L’Aquila• Coord.: Francesco CentonzeTel. 347 6888774• Vice coord.: Daria D’[email protected]

BASILICATACoordinamento regionale• Coord.: Roberto TedescoSede: via Pantano 2285052 Paterno di Lucania (PZ)Tel. e Fax: 0975 340130Tel. 392 [email protected]

Guardie Matera• Coord.: Anna Maria VeneziaTel. 333 8282226 [email protected]• Sede: Via Medaglie d’Oro Sinisi 3975025 Policoro (MT)

Guardie Potenza • Coord.: Roberto TedescoTel. e Fax: 0975 340130 / 392 [email protected]• Sede: Via Pantano 2285052 Paterno di Lucania (PZ)

CALABRIACoordinamento regionale• Coord.: Mario Morelli Tel. 339 3433316 (17 - 19)Fax 0984 [email protected] Guardie Cosenza • Coord.: Dino IusiFax 0984 [email protected]• Sede: Piazza Mancini 62 Cosenza (LU e GIO 17 - 19)www.oipacs.altervista.org

Guardie Reggio Calabria • Coord.: Andrea Marino Tel. 327 2168902Vice-Coord.: Ninetta Sergi [email protected]

CAMPANIACoordinamento regionale • Coord.: Antonio Di Micco • Vice-Coord.: Emiliano PellegrinoTel. 371 [email protected]@pec.it• Segreteria Coord.: Roberta [email protected]

Guardie Avellino • [email protected]

Guardie Caserta • Coord.: Emiliano PellegrinoTel. 388 3624981• Sede prov.: Via Pizzetti 3381025 Marcianise (CE)[email protected]

Guardie Napoli • Coord.: Paola CoppolaTel. 333 [email protected]

Guardie Salerno • Coord.: Alessandro [email protected]

EMILIA ROMAGNACoordinamento regionale • Coord.: Paolo Venturi• Vice-Coord.: Enrico [email protected]• Sede: via Martin Luther King 18/c – 40132 Bologna Tel/Fax 051- 404580(LU, ME, VE 9 – 14 / MA, GIO 14 – 19)

Guardie Bologna• Coord.: Paolo [email protected]@pec.it• Sede: via Martin Luther King 18/c – 40132 Bologna Tel/Fax 051 404580(LU, ME, VE 9 – 14 / MA, GIO 14 – 19)

Guardie Ferrara• Coord.: Enrico ForlaniTel. 377 7085458 (da LU a VE 10 - 18)[email protected]

Guardie Modena• Coord.: Sara FerrariniTel. 349 [email protected]

Guardie Parma• Coord.: Chirico SillavoTel. 338 [email protected]

Guardie Piacenza• Coord.: Paola MongaTel. 351 [email protected]

Guardie Ravenna• Coord.: Barbara Rinaldi Tel. 366 1909957 (8 - 20)[email protected]

FRIULI VENEZIA GIULIACoordinamento regionale• Dir. corsi formativi: Roberta [email protected]

Guardie Gorizia• Coord.: Giada Fancello• Vice-Coord.: Francesca [email protected]

Guardie Trieste• Coord.: Martina GarganeseTel. 351 [email protected]

Guardie Udine• Coord.: Edoardo Valentini Tel. 331 4023500• Vice-Coord.: Roberta [email protected]

LAZIOCoordinamento regionale• Coord.: Mauro Elefante [email protected]• Sede: Via Albalonga 23 00183 RomaTel. 06 93572502

Guardie Roma• Coord.: Claudio Locuratolo • Sede: Via Albalonga 2300183 Roma Tel. 06 93572502 / Fax 178 [email protected]@pec.it• Ufficio [email protected]

Guardie Viterbo • Coord.: Mauro Elefante• Vice coord.: Giuliana [email protected]

LIGURIACoordinamento regionale• Coord.: Virginio RepettoTel. 328 [email protected]• Sede: Via Paolo della Cella 43R16135 Genova

Guardie Genova• Coord.: Giuliana Luppi Tel. 348 9211639• Vice-Coord.: Gerardo LatinaTel. 347 [email protected]@pec.it• Sede: Via Paolo della Cella 43R16135 Genova

Guardie Imperia • Coord.: Antonio TripodiTel. 346 1335644 • Vice-Coord.: Marco MontiTel. 339 [email protected]

• Sede: Via Marco Bianchi 1Badalucco (IM) (ME 9.30 - 12.30 / VE 9.30 - 12.30 / 14 - 17)

Guardie La Spezia • Coord.: Andrea PietraTel. 329 3480977 (10 - 12)• Vice coord.: Vincenzo SapienzaTel. 331 3853227 (10 - 12)[email protected] • Sede: c/o Area Mercato ortofruttico-lo - Via Variante Cisa - 19038 Sarzana (SP) (apert. solo su appuntamento)

Guardie Savona • Coord.: Davide PianaTel. 349 5332416• Vice-Coord.: Caterina [email protected]

LOMBARDIADirezione Corsi formativi per Guardie Eco-Zoofile• [email protected][email protected]

Guardie Bergamo• Coord.: Heidi Cardile [email protected]

Guardie Brescia• Coord.: Iride SerramondiTel. 347 [email protected]• Sede: Via Adro 107 - 25031 Capriolo (BS)

Guardie Como• Coord.: Diana Rigamonti• Vice coord.: Debora MasciariTel. 366 [email protected]• Sede: Zona Mulini 2 - 22033 Asso (CO) (apert. solo su appuntamento)

Guardie Cremona• Coord.: Sabina RizziTel. 348 3285329• Vice Coord.: Elisa StolfiTel. 334 [email protected]

Guardie Lecco• Coord.: Diana RigamontiVice-Coord.: Debora MasciariTel. 366 5940259 [email protected]@pec.it

Guardie Lodi• Coord.: Pierangelo GreggioTel. 328 2433347 (dalle 13 alle 15)[email protected]

Guardie Mantova• Coord.: Riccardo LeoniTel. 380 7863684 • Vice coord.: Emanuela NataliTel. 333 8587902 (da LU a VE 17-19)[email protected] • Sede: Via dei Toscani 1/B, 46100 Mantova (apert. su appuntamento)

Guardie Milano - Monza/Brianza• Coord.: Stefano Felice• Vice coord.: Alessia [email protected]@pec.it

Guardie Pavia• Coord.: Pierangelo GreggioTel. 328 2433347 (13 - 15)• Vice coord.: Mario MassiminoTel. 338 8115053 (orari ufficio) [email protected]

Guardie Varese• Coord.: Carlo TomasiniTel. 334 3548724 (8 - 20)[email protected]@pec.it• Sede: P.za Diaz 5 - Gallarate (VA) (ogni 1° e 3° sabato/mese 10 - 12)

MARCHECoordinamento regionale• Coord.: Rocco CorettiTel. 393 4991166; Fax 178 [email protected]

Guardie Ancona • Coord.: Luana Bedetti

Tel. 351 8861520Fax 178 [email protected]@pec.it• Sede: Rifugio BolignanoContrada Bolignano - 60131 Ancona

Guardie Macerata • Coord.: Laura RaccostaTel. 327 [email protected]

Guardie Pesaro Urbino • Coord.: Matteo Ceccolini• Vice coord.: Susanna Polzoni • Vice coord.: Giulia [email protected]

MOLISE• Coord.: Antonio Di Micco• Vice coord.: Emiliano Pellegrino• Segr.: Roberta NapolanoTel. 371 [email protected]

PIEMONTECoordinamento regionale• [email protected]

Guardie Asti• Coord.: Francesca [email protected]

Guardie Torino• Coord.: Tel & Fax 011 [email protected]@oipa.org• Sede: Corso Peschiera 320 - Torino (apert. solo su appuntamento)

Guardie Verbania• Coord.: Isabella Francioli Tel. 371 [email protected]

PUGLIACoordinamento regionale• Coord.: Luca CapassoTel. 366 2626965 (17 - 20)[email protected]@pec.it

Guardie Bari• Coord.: Pasquale [email protected]

Guardie Barletta Andria Trani• Coord.: Luca CapassoTel. 366 2626965Fax: 0883 [email protected]@pec.it

SARDEGNAGuardie Cagliari• Coord.: Monica Pisu [email protected]

SICILIACoordinamento regionale• Coord.: Ornella Speciale• Vice-Coord.: Valeria [email protected] • Direz. Corsi: Ornella [email protected]

Guardie Agrigento• Coord.: Vincenzo Di Bella [email protected]

Guardie Catania• Coord.: Tiziana GenoveseTel. 391 4523198 (sms o Whatsapp) [email protected]

Guardie Enna• Coord.: Massimiliano Dell’AiraTel. 335 [email protected]

Guardie Palermo• Coord.: Nicasio Baratta Tel. 338 3646364 (da LU al VE 10 - 18)[email protected]@pec.it• Sede: Via Consolare 17790011 Bagheria (PA)

Guardie Ragusa• Coord.: Riccardo Zingaro

Tel. 338 [email protected]

TOSCANACoordinamento regionale• Coord.: Luca Degl’Innocenti• Vice-Coord.: Avv. Valentina [email protected]• Direttore Corsi formativi: Avv. Valentina Battagliadirezionecorsitoscana@oipa.orgwww.guardietoscana.weebly.com

Guardie Arezzo • Coord.: Giacomo PetraiTel. 327 [email protected]

Guardie Firenze• Coord.: Alessandra Fei • Vice-Coord.: Silvia RealeTel. 349 6339166 (solo Whatsapp)[email protected]• Ufficio Stampa: [email protected]@pec.it• Sede: Via G. Puccini 94 - Angolo Via Mascagni 1 - Sesto Fiorentino (FI)(apertura ME 15.30-18.30)

Guardie Livorno• Coord.: Cinzia Trapanesi [email protected]

Guardie Lucca • Coord.: Manola Ulivieri Tel. 331 [email protected] Guardie Massa Carrara• Coord.: Agnese BonacosciaTel. 327 [email protected]

Guardie Pisa • Coord.: Riccardo AlfieriTel. 366 8670038 (10 - 18)[email protected]

Guardie Pistoia • Coord.: Claudia GiorgiTel. 338 [email protected]

Guardie Prato • Coord.: Simonetta ValentiniTel. 342 [email protected]

Guardie Siena • Coord.: Gianni Fusi Tel. 345 0223805 [email protected]

VENETOCoordinamento regionale• Coord.: Massimiliano D’[email protected]

Guardie Belluno• Vice Coord.: Gerardo PerrottaTel. 371 1165483(SA dalle 14 alle 18 - DO dalle 9 alle 18)Fax 041 [email protected]

Guardie Rovigo• Coord.: Antonio BusonTel. 389 8575373(da LU a VE 12 - 17) • Vice-Coord.: Giovanna NalinTel. 347 8681264 (15 - 21)[email protected]

Guardie Treviso• Coord.: Iris MonetaTel. 320 [email protected]

Guardie Venezia Coord.: Federica FaggianaTel. 371 4167680(dalle 19 alle 21)[email protected]

Guardie Verona • Coord.: Massimiliano D’Errico Tel. 045 6936586 (MA 15 - 18)• Sede: P.za Brodolini 4 - Verona(MA 15 - 18) [email protected]

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È un caso di anni fa, ma final-mente giustizia è stata fatta. Nel 2015, il Nucleo di guardie

eco-zoofile dell’OIPA di Verona proce-deva al sequestro di tre cani Amstaff: un maschio, una femmina e un cucciolo ab-bandonati a loro stessi in un canile abu-sivo, già posto sotto sequestro ammini-strativo.

Il colpevole? Lo stesso proprieta-rio della struttura sequestrata, al quale veniva contestato, oltre che il maltrat-tamento degli animali, anche il reato di “violazione di sigilli”, avendo inserito di nascosto gli animali nella struttura per poi abbandonarli a se stessi.

Nel corso del dibattimento in giudi-zio e dalle prove prodotte dalla pubblica accusa, emergeva che i cani erano stati rinchiusi nelle gabbie in assenza di cibo e acqua, senza alcuna possibilità di mo-vimento.

Il cucciolo era affetto da una forte dermatite, privo di pelo e incapace di reggersi sulle zampe. Gli adulti erano palesemente sottopeso, con una forte congiuntivite. Il maschio aveva cicatrici sulle orecchie e una parziale mutilazione

Claudia Taccani, avvocato responsabile Sportello legale OIPA Italia

a uno dei padiglioni auricolari.I cani all’anagrafe regionale risulta-

vano intestati a un soggetto differente dall’imputato, che si dichiarava ignaro della questione.

La condotta di violare i sigilli di una struttura abusiva posta sotto sequestro e di rinchiudere degli animali in un am-biente malsano, isolato, senza possibi-lità di movimento e in assenza di cibo, acqua e cure dimostrava palesemente l’intenzione del soggetto di maltrattare gli animali.

Il Tribunale penale di Verona ha dun-que disposto, in primo grado, una con-danna a tre anni di reclusione e 650 euro di multa, ridimensionata in fase di appel-lo ma prevedendo, comunque, la confi-sca dei cani già posti sotto sequestro.

La condanna, attualmente definiti-va, ha reso possibile affidare a vita i tre Amstaff a persone amorevoli che già se n’erano presi cura durante il sequestro.

Questo è solo uno dei diversi casi d’intervento delle guardie eco-zoofile di OIPA, che in tutt’Italia salvano animali maltrattati donando loro una nuova vita.

A titolo d’esempio ne citiamo altri due.

Anni fa, sempre a Verona, grazie all’intervento delle guardie eco-zoofile su segnalazione di un privato cittadino, vennero sequestrati molti gatti, adulti e cuccioli, tenuti in appartamento in pessi-me condizioni igienico-sanitarie, costret-ti com’erano a vivere tra escrementi e avanzi di cibo. Alcuni dei poveri felini era-no anche malati, affetti da congiuntivite e problemi respiratori. In questo caso, il giudice per le indagini preliminari ha di-sposto un decreto penale di condanna per detenzione incompatibile di animali, con applicazione della pena dell’ammen-da pari a mille euro e la confisca di tutti gli animali, con affido definitivo ai relativi

SPORtELLO LEGALE

custodi giudiziari.Scendendo giù per lo Stivale, in Sicilia

alcuni cani sono stati posti sotto seque-stro grazie all’intervento delle guardie eco-zoofile OIPA, perché la proprietaria non aveva garantito agli animali adegua-

te cure e un corretto mantenimento. I quattrozampe sono stati affidati, in via definitiva, a persone idonee e amorevoli che avevano manifestato, sin da subito, l’intenzione di adottarli a vita.

AMStAFF ABBANDONAtI IN UN CANILE ABUSIVO. CONDANNA PER MALtRAttAMENtO E CONFISCA DEGLI ANIMALI

Per consulenze, aPProfondimenti e informazioni varie di tiPo legale sulle leggi riguardanti la Protezione degli animaliResponsabile Sportello legaleOIPA Italia: Avv. Claudia [email protected]

Ricordiamo che i nu-clei territoriali delle guar-die eco-zoofile dell’OIPA possono essere contat-tati attraverso il sito web

OIPA 19

https://www.guardiezoofile.info(Voce: “Fai una segnalazione”)

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Dubai, a guardarla dall’esterno, è una città mozzafiato e dal-le mille possibilità. Un luogo

dove lo sfarzo lo si ritrova in ogni angolo: grattacieli maestosi, alberghi lussuosissi-mi, centri commerciali tra i più grandi al mondo, una città multietnica e multicul-turale, ultramoderna e piena di vita. Una

città simbolo di modernità, progresso e innovazione.

Proprio per queste sue caratteri-stiche, Dubai è stata scelta come sede dell’EXPO 2020 che, a causa della pande-mia, è stata posticipata: prendendo il te-stimone da Milano, si terrà dal 1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022.

E come si prepara la città a uno dei più grandi e importanti eventi a livello mondiale? Facendo strage dei randagi presenti sul territorio. Sì, perché gli ani-

mali qui, invece di essere tutelati e pro-tetti, hanno iniziato a rappresentare, così dicono le autorità, un problema di salu-te e sicurezza pubblica. Sono dunque additati come untori, responsabili della diffusione e trasmissione di malattie zo-onotiche e considerati colpevoli di non rappresentare un modello di benessere per la comunità.

A fine agosto la municipalità di Dubai ha emesso una circolare, ripresa poi dai proprietari immobiliari delle maggiori aree residenziali della città, che vieta a residenti e visitatori di nutrire cani e gat-ti randagi, oltre che volatili come corvi e piccioni, pena una multa severa e la se-gnalazione, in flagranza di reato, alle au-torità competenti.

Alle associazioni locali di recupero e salvataggio, da sempre sul campo in aiuto degli animali, sono stati inoltre re-vocati i permessi di operare sul territorio e i loro profili social sono stati oscurati, impeden-do ai volontari d’interve-nire e curare i molti cani e gatti randagi, che così muoiono di fame e di sete tra atroci sofferen-ze.

Inoltre, in diverse par-ti della città, società di di-sinfestazione ingaggiate dalla municipalità e dagli amministratori dei com-plessi residenziali hanno sistemato gabbie-trappo-la utilizzate per catturare i randagi per poi liberarli nel deserto o in zone re-mote della città a morire di stenti: senza cibo né

acqua e un riparo adeguato dal caldo e dall’umidità. Altri, invece, muoiono per avvelenamento o catturati e poi sop-pressi nei rifugi della morte (i cosiddetti kill center).

Spesso in queste operazioni sono an-che scomparsi di cani e gatti domestici che, lasciati dalle famiglie liberi di girova-gare nei dintorni delle abitazioni seppur muniti di collare, sono stati portati via per poi sparire nel nulla. Alle famiglie che ne hanno denunciato la scomparsa e re-clamato la proprietà nessuno ha saputo dire se i loro animali siano ancora vivi o dove siano stati ricollocati: sono sempli-cemente scomparsi.

Un grido d’aiuto è stato lanciato da numerosi volontari locali e dai residenti e dunque come OIPA International ab-biamo deciso d’intervenire. Come asso-ciazione a livello internazionale ci siamo mobilitati condannando apertamente

20 OIPA

INtERNAtIONALdi Valentina Bagnato

StRAGE DI RANDAGI A DUBAI MENtRE SI PREPARA L’EXPO

www.oipa.org/international/petition-dubai

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questi orrendi metodi di uccisione e cer-cando d’interloquire con le autorità.

Abbiamo scritto una lettera aperta alla municipalità di Dubai, chiedendo di fermare questo massacro e d’introdurre un programma di recupero, sterilizzazio-ne, vaccinazione e rilascio sul territorio in stretta collaborazione con le associazioni animaliste e i loro gruppi di soccorso. È questa una soluzione alternativa e rispet-tosa della vita degli animali, già attuata in molti Paesi che risolve eticamente il pro-blema della sovrappopolazione e della diffusione delle malattie.

Ci siamo rivolti anche al Ministero del Clima e dell’Ambiente (MOCCAE), all’Au-torità di sviluppo (CDA), alle società di disinfestazione di cui si serve la munici-palità, allo sceicco Hamdan Bin Ahmed Al Maktoum, alla Segreteria della ministra Reem Al Hashimy, direttore generale dell’Expo Dubai. Come spesso accade, le risposte concrete tardano ad arrivare: rinvii e rimandi da un’istituzione all’altra, uno “scaricabarile” di responsabilità sul-la pelle di tanti randagi ancora in difficol-tà e in grave stato di abbandono.

In nostro aiuto sono intervenute le istituzioni italiane che, grazie a Franco Frattini, presidente di Sezione del Con-siglio di Stato e due volte ministro degli

www.oipa.org/international/petition-dubai

testo della PetizioneVorrei esprimere il mio profondo disappunto ri-

guardo i recenti fatti venuti alla luce a seguito della circolare, diffusa dalla municipalità di Dubai e indiriz-zata a tutti i residenti e visitatori, nella quale si dichia-ra che alimentare gli animali randagi come cani e gatti è severamente proibito, in quanto si creerebbe un am-biente favorevole alla diffusione e trasmissione delle malattie e aiuterebbe la loro riproduzione.

Privati di cibo e acqua, molti di questi animali sono già morti e molti altri soffriranno. Chi, tra di loro, non è morto per via della fame e della sete viene avvelenato o catturato e gettato nel deserto dalle società di di-sinfestazione perché considerato veicolo di malattia.

Un numero considerevole di cani e gatti è scom-parso e nessuno sa dire dove questi animali siano stati ricollocati e se siano ancora in vita, anche perché alle associazioni animaliste e ai gruppi di recupero non sembra sia più permesso operare e i loro permessi sono stati revocati.

Esistono soluzioni alternative e rispettabili per ri-solvere la questione del sovrappopolamento dei ran-dagi e dello sviluppo di possibili malattie: programmi di cattura, sterilizzazione, vaccinazione e rilascio e il posizionamento di postazioni di cibo e acqua sempre pulite.

Sollecito cortesemente, pertanto, a prendere in considerazione le richieste presentate dall’OIPA Inter-national, dai residenti e da tutti i gruppi di soccorso e le associazioni animaliste locali.

Esteri nei Governi Berlusconi, ci ha mes-so in contatto con l’ambasciatore italia-no negli Emirati Arabi e con il Commissa-riato Generale dell’Italia per l’Expo Dubai 2020, che hanno inoltrato una relazione da noi redatta alla stessa municipalità in veste ufficiale e con richiesta di riscon-tro.

Per tenere alta l’attenzione, abbiamo lanciato una petizione online, che ha già raccolto più di 14 mila firme, affinché gli amanti degli animali di tutto il mondo possano unirsi in un’unica voce e dire basta a questa strage d’innocenti. La pe-tizione, sia in forma di raccolta firme che come email di protesta diretta alla muni-cipalità di Dubai, può essere sottoscritta attraverso il sito dell’OIPA International.

Il nostro impegno per la salvezza de-gli animali di Dubai non si fermerà.

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ride, poiché l’aldilà era spaventoso e tal-mente buio da rendere ciechi. L’azteco Xoltl guida invece il Sole dal punto in cui tramonta a quello in cui riemerge all’al-ba del giorno dopo. Sembra assurdo, ma senza la guida di un cane anche il Sole è in grado di perdersi.

Nel mito, molti cani sono divini, com-pagni in India del dio Indra e nelle culture nordiche della dea Epona. In Italia veni-vano venerati i “cani intelligenti Cirnechi dell’Etna” custodi del Tempio del Dio Adrano, nella città omonima in Sicilia. Nell’Odissea viene elogiato il gesto del cane Argo che vecchio, stanco e pieno di zecche riconosce il padrone Ulisse nono-stante sia vestito da mendicante, per il quale agita la coda ma che non riesce ad abbracciare perché muore di stenti dopo vent’anni di attesa, felice di averlo rivisto per un’ultima volta.

leone

Il leone è il simbolo per eccellenza del sole, del sovra-no e del potere. Sia Gesù che lo stesso Buddha sono stati

identificati con questo nobile felino rap-presentativo, oltre che della sovranità, anche della luce, in quanto la criniera è l’immagine dei raggi del sole e rappre-senta una testa illuminata dalla cono-scenza universale.

Anche se il leone ama oziare, nel mondo delle divinità è sempre stato associato a forza ed energia. Nel mito egizio, in veste di Sfinge era il guardiano dell’oltretomba, mentre nella forma di

ANIMALI DIVINI

Seconda parte del nostro rac-conto sul mondo degli “Ani-mali divini” tema particolare

e molto sentito del calendario e delle agende OIPA 2021.

Con il calendario 2021, l’OIPA deside-ra riscoprire quel lato spirituale che si è perso nel tempo, ma che sta riaffiorando grazie alla ritrovata spiritualità con cui l’uomo guarda la natura e i suoi abitanti non umani che, come noi, sono ospitati su questo delicato pianeta.

Nel numero precedente abbiamo incontrato il lato divino di volpe, lupo, cavallo, cicogna, pettirosso, gatto. In questo numero vi parlerò dei sette ri-manenti: cane, elefante, leone, civetta, pipistrello, orso, maiale.

cane

Già 2000 anni fa Plinio il Vecchio considerava il cane emblema di fedeltà. Troviamo

spesso cani, gatti e altri animali dipinti nei quadri antichi, poiché i nobili ama-vano essere ritratti con il proprio fedele amico, a volte per affetto verso l’anima-le, altre per il suo significato simbolico. Il cane accanto a una donna significava fe-deltà, al contrario del gatto che indicava tradimento. Non a caso capita di trovare un cane e un gatto che litigano sotto il tavolo nelle rappresentazioni delle ulti-me cene, per indicare quel che avvenne tra Gesù e Giuda.

L’egizio dio Anubi, metà uomo e metà sciacallo, prende per mano il Fa-raone conducendolo al cospetto di Osi-

ANIMALI E MIStERI

Sekhmet diveniva Signora della Distruzio-ne, dea leonessa ghiotta di sangue, disor-dine e caos.

Il leone è spesso un guardiano: lo ri-troviamo in tale ruolo anche agli ingressi delle chiese: in quelle più antiche è facile osservare statue di leoni ai lati del porta-le principale. Uno di loro alle volte tiene un malcapitato tra le zampe, metafora dell’infedele che non può accedere al tempio cristiano. I leoni, come le Sfingi, vedono fin dentro il nostro cuore e capi-scono se siamo degni di entrare oppure no.

orso

All’orso è sempre stato associato il letargo: fin da pic-coli ci viene raccontato que-sto anomalo comportamento

che ce lo ha sempre reso simpatico, un goffo, morbido bestione che dorme per sei mesi. Attribuiamo il termine “orso” alle persone pigre e non a caso: il migliore amico dei bambini proprio per dormire è sempre stato l’orsetto Teddy, che stimola il sonno profondo. Questo suo ritirarsi in letargo senza mangiare e bere, per sve-gliarsi dopo diversi mesi, lo ha sempre as-sociato al simbolo della morte e della re-surrezione, poiché l’orso sembra andare a morire, ma in realtà rinasce a primavera. Secondo le tradizioni antiche, i cuccioli nascevano informi, lo stesso Plinio il Vec-chio li descrive “grandi come topi, senza occhi, né peli: le madri leccandoli li pla-smano a poco a poco”. Un’azione natura-le che veniva associata al caos primordia-

di Isabella Dalla Vecchia

PARtE SECONDA

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le e alla materia nel momento precedente alla sua cristallizzazione. Secondo il mito, mamma orsa, leccandoli, modella una forma riportando in tal modo l’ordine nel mondo. Abitando normalmente nelle grotte, spesso si pensava che l’orso fosse custode di tesori. La sua tipica postura su due zampe ha ispirato nell’immaginario popolare la credenza che danzasse, e si racconta che di fronte alle tane si suonas-se per lui per accattivarsi così la sua ami-cizia e conquistare il suo tesoro.

elefante

Conosciamo l’elefante per essere il volto di Ganesh e di Shiva, divinità indù. Legato alla

fecondità e al buon raccolto, era anche il destriero d’Indra, il Re Celeste indiano. Fu definito da Aristotele l’animale più in-telligente del mondo, poiché si riteneva che comprendesse il linguaggio umano. In Thailandia vi è ancora l’usanza di rac-contare agli elefanti i propri problemi per ottenere da loro una pronta risposta.

In seguito ad alcuni scavi in Sicilia, sono state ritrovate ossa di elefanti nani, i cui particolari crani avrebbero dato ori-gine a leggende sulla presenza di ciclopi sull’isola, come quelli dell’Odissea, tra cui il celebre Polifemo. A causa conformazio-ne di questi teschi, con un foro al centro per l’innesto della proboscide, i siciliani, che non conoscevano questi animali, pen-sarono che fossero i crani di giganti con un’unica grande orbita oculare.

PiPistrello

Nel Medioevo il pipistrello purtroppo non fu considerato

un gufo reale risale a 30 mila anni fa e si trova nella grotta di Chauvet, in Fran-cia, accanto alle figure di bisonti, cervi e cavalli di cui le cavità preistoriche sono ricche. Guardiani dell’aldilà, osservandoli presso le tombe si pensava che traspor-tassero le anime migratrici. In Egitto, per esempio, si credeva che l’anima venisse portata verso il cielo proprio da un simile volatile. Simbolo di filosofia e saggezza e per questo eterna compagna di Atena, la civetta veniva rappresentata anche nel tetradracma, antica moneta greca. Si chiamava “Civetta di Atena” ed era una moneta d’argento di 16,5 grammi coniata dalla zecca ateniese a partire dalla fine del VI secolo a.C. Una sua variante esiste an-cora oggi ed è accettata in tutta Europa: è la moneta greca da un euro, che riporta anch’essa una civetta.

maiale

Il maiale da sempre sim-boleggia la fertilità e la ric-

chezza, così come il cinghiale la forza primordiale della natura. Nei miti nordici evocava la continuità della natura stessa. Per i Celti era un animale sacro e profe-tico, mentre gli Egizi veneravano la dea del cielo Nut che in veste di scrofa divo-rava e faceva rinascere i maialini suoi figli, metafora delle stelle. Purtroppo alcune volte assume una connotazione negati-va, simboleggiando la lussuria, forse per il suo piacere nel rotolarsi nel fango e nel mangiare senza inibizioni. Non a caso, la maga Circe nell’Odissea trasforma in ma-iali gli uomini di Ulisse, certamente per esaltare le loro propensioni sessuali. Ad ogni modo, il maiale resta nel complesso un universale simbolo di fortuna, salute e abbondanza.

positivamente: come animale alato senza piume, era considerato il compagno del diavolo o, a volte, il demonio stesso. La piuma infatti era ritenuta prerogativa de-gli angeli o degli uccelli intesi come crea-ture celesti ed esserne sprovvisti non era certo un buon biglietto da visita. Inoltre non era visto come un animale “puro” ma, visto come un topo alato, era consi-derato un ibrido e si pensava che avesse doti magiche come le streghe e i vampiri.

Per ritrovare il pipistrello come sim-bolo positivo occorre andare più indie-tro nel tempo, in Grecia e in Africa, dove aveva il ruolo sacro di “vigilante” per le sue ineccepibili capacità di orientarsi nel buio. In Cina era portatore di buona for-tuna, per i buddhisti aveva valore sacro, mentre secondo la cultura precolombia-na il pipistrello fu il primo animale a po-polare la Terra, frutto dell’unione del Sole con il proprio figlio. Nella cultura Maya le potenti divinità Zotz e Camazotz erano gli dèi-pipistrello della morte e del cre-puscolo. Considerato il governatore del Regno delle tenebre, era l’unico in grado di districarsi in questo mondo che, per le culture antiche, non sempre era sinonimo d’inferno, ma di luogo sconosciuto in cui si recavano le anime.

civetta

Civette e gufi sono anima-li “negativi”? Niente affatto: sono animali divini. Gli strigi-

formi esistevano già 60 milioni di anni fa, battendo il Guinnes dei primati in fatto di uccelli più antichi del mondo. Forse da questa longevità deriva il mito della sag-gezza? Di sicuro a loro favore gioca il fatto di essere stati lasciati in pace dall’uomo, che non ha mai avuto la necessità di cac-ciarli. Il primo graffito che rappresenta

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femmina competente che possa fare da madre surrogata e impartire loro i giusti insegnamenti.

La deprivazione materna può infatti esporre il cane, già in adolescenza o an-che dopo il termine dell’età evolutiva, a derive comportamentali più o meno gra-vi che spesso i proprietari non riescono a fronteggiare, causando conflitti e de-terioramento della relazione, portando purtroppo molte volte anche alla decisio-ne di portare il cane in canile.

Un’altra problematica che si riscon-

tra troppo spesso è che proprietari non conoscono tutte le fasi dell’età evolutiva del cane e continuano a trattarlo come un cucciolo anche dopo il distacco, che avviene intorno al quarto-quinto mese di vita, momento in cui entra in preado-lescenza, oppure durante l’adolescenza, che inizia intorno al settimo-ottavo mese di vita e termina a circa dodici-quattordici mesi. Tali fasi sono molto delicate quanto importanti perché, esattamente come in umana, il cane non deve più dipendere

L’ARRIVO DI UN CUCCIOLO IN FAMIGLIA: DOVERI E RESPONSABILItà

Sempre più famiglie decidono di condividere la propria vita con un cane e di preferenza

adottano un cucciolo. Generalmente si ritiene che sia più semplice da educare e che, se ci sono bambini in casa, questi possano crescere insieme al loro amico a quattro zampe, inoltre i cuccioli ispirano tenerezza e un senso di protezione.

Tutto ciò è in parte vero, ma pur-troppo c’è anche un triste rovescio della medaglia. Sempre più persone s’improv-visano allevatori che, o per mancanza di conoscenze o per mero profitto, ven-dono cucciolate senza la minima at-tenzione verso il benessere dei cani. Per non parlare poi del triste fenome-no del traffico dei cuccioli che s’incre-menta nel periodo natalizio, in cui le fattrici vengono sfruttate con conti-nue cucciolate e a cui i piccoli vengo-no tolti troppo presto, per diventare il regalo di Natale per figli o nipoti.

La maggioranza delle persone non sa quanto sia fondamentale che i cuccioli rimangano con la madre e i fratellini almeno per i primi sessanta giorni di vita, in quanto in tale pe-riodo acquisiscono le competenze dell’essere cane, le regole sociali qua-li, per esempio, il controllo del morso, gli autocontrolli, la gestione della fru-strazione, la sottomissione e la comuni-cazione con i conspecifici.

Quando un cucciolo viene tolto pre-cocemente dalla madre si parla di depri-vazione materna e tale condizione non gli permette di maturare completamen-te la sua identità di cane, ed è per tale motivo che nei canili e nelle associazioni di volontariato, quando si effettuano re-cuperi sul territorio di cucciolate abban-donate, viene affiancata ai piccoli una

dal proprietario, che deve essersi già ac-creditato come base sicura dal momento dell’adozione fino all’inizio della preado-lescenza, ma deve vedere in lui una guida su cui contare in caso di bisogno, che lo tenga al riparo dai guai ma che al tempo stesso favorisca la sua apertura verso il mondo, che lo aiuti a costruire giorno dopo giorno autostima e autoefficacia, facendo sì che il soggetto cresca equi-librato e con buone competenze nello stare sia con gli altri cani sia con gli esseri umani.

Un eccesso di protezione, richie-ste affettive e impedimento di fare esperienze infantilizzano il cane ren-dendolo insicuro e privo delle giuste competenze per muoversi serena-mente nel mondo e lo pongono a ri-schio di comportamenti che a lungo andare diventano disfunzionali.

Bisogna ponderare bene la deci-sione di adottare un cucciolo, metten-do in conto che sarà fondamentale cambiare le proprie abitudini in quan-to il cane, che è un animale sociale, ha bisogno di trascorrere molto tempo con la propria famiglia. L’ambien-te dovrà essere messo in sicurezza per fare in modo che non si cacci nei guai e tutto ciò che non deve essere

rovinato dovrà essere tenuto fuori dalla sua portata. Prendere un cucciolo non è come ricevere un pacco regalo bello da scartare e un gioco con cui divertirsi all’inizio: crescerlo è un grosso impegno, fatto di sacrifici ma anche tante soddisfa-zioni, che bisogna essere sicuri di portare a termine, onde evitare di pentirsi e pren-dere la triste decisione di portarlo in ca-nile dopo poco tempo, come purtroppo spesso accade.

SCUOLA A 4 ZAMPE

di Claudia Franzetti, educatrice cinofila con approccio cognitivo zooantropologico

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l’angolo del veterinario

uando un nuovo cliente mi con-sulta per un cucciolo appena adottato, durante la visita mi accerto sempre circa motiva-

zioni che lo hanno portato a prendere un animale. Spesso, se siamo sotto le feste di Natale, il cane (o il gatto) è il regalo per qualcuno, o è il desiderio di una vita. Ultimamente, fra le giustificazioni vi è an-che quella di avere la possibilità di uscire e non essere costretti a casa in caso di lockdown.

Purtroppo non sempre la scelta di un cane viene fatta in un canile, dove tantissimi cagnolini aspettano di essere adottati. Spesso infatti si decide di utiliz-zare Internet per acquistare un cucciolo, come se fosse un genere commerciale e non un essere vivente. Alcuni siti di an-nunci si occupano anche della vendita di animali e quindi anche il nostro cucciolo può essere acquistato su queste pagine velocemente, ma senza nessuna garan-zia. Spesso dietro a queste vendite esiste un commercio illegale di delinquenti sen-za anima per i quali l’animale è solo una fonte di guadagno, niente di più. Spesso spacciati per cuccioli nati in Italia, i pic-coli arrivano il più delle volte dai Paesi dell’Est attraverso viaggi della morte ille-gali in cui tanti di loro, ammassati l’uno sull’altro, al freddo, senza cibo né acqua, purtroppo perdono la vita dopo atroci sofferenze.

E così una tale scelta arricchisce per-

UN CUCCIOLO SUBItO? NO ALLE SCELtE AFFREttAtEdi Laura Muggiani, medico veterinario

sone senza scrupoli che commettono reati.

Tante sono le storie che in questi anni ho sperimentato sulla pelle di povere creature vendute senza pietà, spesso in condizioni di salute pessime.

Ughetto è uno di questi. Cucciolo di bulldog inglese dall’apparente età di due mesi, Ughetto mi viene portato in studio in grave stato di disidratazione. Da qual-che giorno vomita, ha diarrea emorragi-ca e non mangia. Alla visita riscontro una seria infestazione intestinale parassitaria mista, con un importante grado di pro-strazione. Vengo a sapere dai proprieta-ri che il cane è stato acquistato qualche giorno prima attraverso un’inserzione su Internet. Mi riferiscono che il cagnolino è figlio di genitori italiani che, tra l’altro, hanno potuto vedere nell’auto di que-sto pseudo-allevatore amatoriale al mo-mento dell’acquisto. Appena mi danno il libretto che è stato loro rilasciato mi ren-do subito conto che si tratta di un passa-porto straniero. Nella pagina delle vacci-nazioni vi è una fustella vaccinale senza timbro né firma del veterinario. Capisco subito che si tratta della vendita illecita di un cucciolo fatto arrivare in Italia per vie illegali. Fortunatamente Ughetto riesce a farcela, anche se la sua salute rimane ca-gionevole per tutto il primo anno di vita. Lavorando sul suo sistema immunitario compromesso, siamo per fortuna riusciti a renderlo un cane sano e felice.

Purtroppo non tutti i cuccioli ce la fanno, tanti soccombono negli alleva-menti intensivi dei Paesi da cui proven-gono, altri durante i viaggi illegali, altri ancora subito dopo essere stati venduti.

Un consiglio che mi sento di dare a chiunque volesse prendere con sé un animale è quello di consultare sempre un veterinario, quello di fiducia se ce l’ab-biamo, che sicuramente potrà darci una mano nella scelta, per evitare di cadere in questi giri illeciti, alimentando un com-mercio ignobile.

Al momento dell’acquisto, se proprio decidiamo di non rivolgerci ai rifugi e ai canili che ospitano cani di tutte le età, razze e incroci, che aspettano una fami-glia che li tolga dalle gabbie e che regali loro un po’ di amore e calore, verifichia-mo sempre che sul libretto del cucciolo siano attestate le vaccinazioni fatte, con timbro e firma del veterinario, le svermi-nazioni, con specificato il nome del far-maco usato, e la data di somministrazio-ne. Se l’animale è dotato di passaporto, dovrà essere riportata anche la vaccina-zione antirabbica eseguita a tre mesi di vita e ventuno giorni prima del rilascio dello stesso.

Mi raccomando, un animale non è un giocattolo e la sua scelta deve essere sempre ponderata e fatta con buonsen-so.

Un sereno Natale a tutti, anche a chi, come i cuccioli, non hanno voce per di-fendersi.

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COCCOLE INVERNALI

ingredienti:• 150 gr di grano saraceno• 200 gr di cavolfiore ridotto a cimette• 20 gr di farina di ceci o altra farina di legumi• 1 cm circa di zenzero fresco tritato• succo di 1 limone• sale integrale a piacere• origano essiccato a piacere

ingredienti per la purea:• 50 gr di olive verdi• 80 gr di cavolfiore

VIVERE VEG

SFORMAtINI DI GRANO SARACENO

E CAVOLFIORE

tARtUFI MORBIDI ALL’ARANCIA

ProcedimentoLavate accuratamente il cavolfiore,

dividetelo a cimette e pesatelo prepa-rando le due quantità necessarie per realizzare gli sformatini. Sciacquate ac-curatamente il grano saraceno, versate-lo in una casseruola, copritelo con pari volume di acqua, incoperchiate e fatelo cuocere per 10 minuti.

Nel frattempo, nel boccale del frul-latore a immersione, frullate 80 gr di cavolfiore con le olive. Aggiungete al grano saraceno 200 gr di cimette di ca-volfiore e la purea di cavolfiore e olive. Mescolate con cura, aggiungete altra acqua sino a coprire completamente gli ingredienti, incoperchiate e cuocete per circa 15 minuti. Scoprite, controllate la cottura del grano saraceno, salate e insaporite aggiungendo lo zenzero, il succo del limone e l’origano, e mescola-te con cura. Aggiungete la farina di ceci, mescolate e cuocete sino a ottenere un composto compatto e colloso.

Il grano saraceno deve risultare ben cotto e asciutto, quindi proseguite la

Lavate velocemente i funghi, taglia-teli a fettine e spadellateli insaporendoli con coriandolo in polvere, pepe bianco e zenzero in polvere.

Fateli cuocere sino a quando l’acqua di vegetazione si sarà asciugata, assaggia-teli e, se necessario, aggiustateli di sapo-re. Ritirateli in un contenitore e riponeteli in frigorifero.

Tagliate il tempeh in quattro parti, dividendolo a metà anche nel senso dello spessore. Disponetelo in un contenitore e copritelo con una marinata formata da un cucchiaio di salsa di soia, il succo di un limone, un cucchiaino di zenzero tritato e l’acqua necessaria per coprire il tempeh. Fatelo riposare una notte in frigorifero.

Il giorno seguente riprendete il tem-peh, adagiatelo in una larga padella, ag-

Vegana da oltre 10 anni, autrice del blog Le delizie di Feli (http://www.ledeliziedifeli.net) appassionata di alimentazione e gastronomia.Autrice dei due libri, La forchetta dei 5 sapori e Il cucchiaio dei 5 cereali.

ingredienti• 100 gr di albicocche disidratate• 50 gr di mandorle tritate grossola-namente• 100 gr di fiocchi d’avena senza glu-tine• 100 gr di canditi di arancia• 50 gr di gocce di cioccolato fon-dente o cioccolato tritato grossola-namente• 80 gr di cacao amaro• 30/50 ml di acqua

di Felicia Sguazzi

ProcedimentoLa sera precedente ammollate le

albicocche in acqua.Il giorno seguente riprendete le

albicocche, scolatele, sciacquatele e riducetele a un trito finissimo e unifor-me, simile a una purea grossolana.

Versate la purea in una ciotola, tritate le mandorle e aggiungetele alle albicocche, unite i fiocchi d’avena, le gocce di cioccolato, i canditi di arancia (se necessario riducete la dimensione dei cubetti) e il cacao amaro.

Impastate con le mani il compo-sto mischiando gli ingredienti, ag-giungete poca acqua, per inumidire

i fiocchi di avena e permettere agli in-gredienti di legarsi. Dovete ottenere un composto corposo e modellabile: rego-latevi con l’acqua, aggiungetela solo se necessaria e poca alla volta.

Riponete il composto in frigorifero e fatelo riposare qualche ora.

Riprendete il composto e, prele-vando piccole porzioni, formate delle palline che rotolerete nel cacao amaro.Fate riposare i tartufi morbidi all’aran-cia in frigorifero sino al momento di servirli.Se desiderate una presentazione d’ef-fetto, potete posizionarli in piccoli pi-rottini di carta.

ingredienti• 1 panetto di tempeh 200-250 gr• 350 gr di zucca Delica• 80 gr di cipolla dorata (1 cipolla)• 150 gr di sedano rapa• 400 gr di funghi pleurotus, o altra varietà a scelta• prezzemolo tritato a scelta

ProcedimentoIl giorno precedente lavate tutti gli

ortaggi, riducete a dadini la zucca, la ci-polla e il sedano rapa. Cuoceteli separa-tamente al vapore tenendoli al dente e conservateli nei contenitori per alimenti sino al momento di utilizzarli.

giungete due o tre cucchiai di marinata e fatelo cuocere girando più volte, fate asciugare la marinata e dorare su ambo i lati. Tenetelo da parte, nella stessa padel-la versate la cipolla, la zucca, aggiungete due cucchiai della marinata e fate insapo-rire qualche minuto, unite il sedano rapa e i funghi con poca marinata e insaporite per qualche minuto tutti gli ortaggi, as-saggiate e aggiustate di sapore.

In ultimo, aggiungete il tempeh ta-gliato a dadini, mescolate, bagnate con due o tre cucchiai di marinata, alzate la fiamma e fate insaporire per qualche mi-nuto mescolando.

Assaggiate, aggiustate di sapore e, a fuoco spento, spolverate il tutto con prezzemolo tritato. Fate intiepidire qual-che minuto, servite.

cottura facendo asciugare il grano sa-raceno e cuocere la farina di ceci: se il composto dovesse presentarsi troppo asciutto, unite uno o due cucchiai d’ac-qua. Versate il grano saraceno negli stampini scelti leggermente oliati. Io ho utilizzato stampi in silicone a tronco di cono di 7 cm di diametro alla base e 9 cm nella parte superiore. Compattate il grano saraceno e livellate la super-ficie, fate raffreddare a temperatura ambiente, poi fate riposare qualche ora in frigorifero. Se lo desiderate, potete realizzare gli sformatini il giorno prece-dente e riservare il passaggio in forno al momento di servirli.

Preriscaldate il forno a 180°C, rive-stite con carta forno una teglia, capo-volgete gli sformatini di grano sarace-no sulla teglia, cospargete la superficie con noci tritate e infornate cuocendoli per circa 10-15 minuti. Gli sformatini de-vono dorarsi e scaldarsi, quindi sforna-teli, fateli intiepidire qualche minuto e servite. Un piatto semplice e appagan-te: morbidi, avvolgenti e sfiziosi.

TEMPEH D’INVERNO

Ingredienti per 4 persone

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i CErCaFamiglia

Simil-pastore, 10 mesi, Dana adora stare in compagnia. Recuperata da-gli Angeli blu dell’OIPA di Napoli, è

la compagna di vita che tutti vorrebbero, molto docile e coccolona, adora i giochi d’acqua. Verrà affidata sterilizzata e vacci-nata. Si trova a Napoli, ma viaggia per una buona adozione.info: enza Buono, delegata oiPa napoli e provincia, tel. 339 6506432, [email protected]; Paola, volontaria oiPa, tel. 389 1748999

Taglia piccola, 8 kg circa, Graziella, det-ta Pasqualina, viveva legata a catena. Recuperata dai volontari dell’OIPA di

Benevento, è stata operata per un tumore alla vagina e sterilizzata. Molto affettuosa e giocherellona, Pasqualina è una cagnolina socievole con tutti e con i suoi simili. Si tro-va a Benevento, ma può viaggiare in tutta Italia.info: sara farace, delegata oiPa Benevento e provincia, tel. 340 8875880, [email protected]

Un vero fur-betto che si fionda

subito sulle per-sone alla ricerca di coccole e gio-co, Macchia è un micio che ti con-quista subito con la sue abili doti di piccolo acrobata, sempre curioso e alla ricerca del di-vertimento. Cieco, è stato abbando-nato con la sorel-lina a pochi mesi di vita e cerca casa già da tempo. Circa un anno, sterilizzato, Macchia è Fiv positivo ma non c’è nulla da temere. Sta bene e può vivere tranquillamente anche con un gatto sano, purché vadano d’accordo, poiché questa patolo-gia si trasmette tramite l’accoppiamento o con morsi e graffi che di solito si verificano in caso di liti tra randagi. Aiutiamolo a trovare una casa sicura e protetta!info: francesca collodoro, delegata oiPa milano e provincia, tel.346 7032533, [email protected]

Ritrovato in condi-zioni pie-

tose dai volon-tari dell’OIPA di Siracusa, schele-trico da fare im-pressione, Aldo è stato salvato in extremis a causa di un pez-zo di legno che, ingerito nella ricerca spasmo-dica di cibo, si era conficcato in gola. Grazie alle cure ricevute è rinato, ma non ha ancora trovato una famiglia. Chi si offre per adottare la bontà fatta cane? Circa 2 anni, taglia media, Aldo vi aspetta. No cacciatori! info: amelia loreto, delegata oiPa siracusa e provincia, tel. 349 0609547, [email protected]

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Bellissima femmina di dogo argentino, un anno e mezzo circa, Furia ha vis-suto chiusa in uno squallido recinto con poco cibo e senza mai ricevere una carezza né vedere il mondo fuori da quel tugurio. Sequestrata dalle guardie

zoofile dell’OIPA, ora si trova nel canile comunale di Roma. Docile, gioiosa ed esuberante, Furia è piena di voglia di vivere. Vaccinata, steri-

lizzata e microchippata, per lei si cerca una guida sicura che l’aiuti a canalizzare al meglio le sue energie e, soprattutto, che le dia l’amore mai ricevuto. info: rita corboli, delegata oiPa roma e provincia, tel. 06 93572502; [email protected]

Sa andare al guinzaglio, è abituata a stare in appartamento ed è proprio un’ottima compagna di vita. Perché

farla aspettare ancora?Taglia piccola, 5 kg, Bianca ha circa un anno e mezzo ed è so-cievole anche con i suoi simili. Si trova in Basilicata, ma per realizzare il suo sogno è pronta a fare i bagagli. info: angelica d’errico, delegata oiPa tursi, tel. 329 6225224, [email protected]

Vai a conoscere tutti i nostri cercafamiglia alla paginahttps://www.oipa.org/italia/cercafamiglia/

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oipaonlus oipaonlus oipaitaliaOrganizzazione Internazionale Protezione Animali [email protected] OIPAonlus

DIANA

DOPO

SALVO

MIA

CAMBIA LA LORO VItA

quando avevo fame tu c’eri

anche nel 2021

quando eromalato

mi hai curato

quando mi hanno abbandonatomi hai salvato

prima

prima

prima

DOPO

DOPO

ASSOCIAtI ALL’OIPA

www.oipa.org