Periodico dell’Associazione Maggio Eugubino Pro Gubbio ... · nuovo l’Ente di coordinamento del...

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Periodico dell’Associazione Maggio Eugubino Pro Gubbio - Gubbio Perugia Anno LVII, n. 4 - Agosto 2006 - Sped. in abb. 45% - Legge 662/96, art. 2, comma 20/B, Filiale di Perugia

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SOMMARIO4 ATTUALITÀ

Torneo dei quartieriRischio chiusuraLa nuova giuntaNon solo Ceri

Periodico di attualità, informazione e culturadell’Associazione Maggio Eugubino Pro-Loco

Anno LVII, n. 4 – Agosto 2006In copertina: La Biennale in Piazza S. Giovanni - Ph Paolo Tosti

Direttore Editoriale: Lucio LupiniDirettore Responsabile: Ubaldo Gini

Realizzazione: L’Arte GraficaRedazione: Corso Garibaldi, 50 - 06024 Gubbio (Pg)

Tel. e Fax 075 9273912 - CC Postale n. 15463060Aut. Trib. Perugia n°. 334 del 15/01/1965.

Sped. In abb. Postale 45%,comma 20/B, legge 662/96, filiale di Perugia.

DIFENDIAMO LA NOSTRA CITTÀ

È giusto trattare la città come il luogo in cui tutto è permesso?Da cosa dipende questo atteggiamento?Scarso senso civico, maleducazione, mancato rispetto dei dirittie delle sensibilità altrui, congenito riflesso di stili di vita?Probabilmente un po’ di tutto.Ma assolutamente non va bene.Gli episodi sono tanti.I motorini impazzano per strade e vicoli senza alcun rispetto dilimiti e delle norme del codice della strada.Ci sono adunate, di giovani e non, e fino a qui niente di male,al termine delle quali però il luogo viene lasciato come unapattumiera; vedansi alcuni vicoli o piazze o il parco del TeatroRomano.Fioriere, pubbliche e private, panchine ma anche strutture comele palestre sono oggetto di attacchi di vandalismo. Gratuito edincomprensibile.Certo la vigilanza non è sufficiente, ma non si può pensare cheil problema sia risolvibile solo con un reggimento di vigili urbaniin servizio giorno e notte, o con l’installazione di telecamere ocon l’aggiunta di cestini per rifiuti. Il problema è più profondoed affonda nella vecchia “educazione civica”.Se non si sentono le cose di tutti come proprie, se non si prendecoscienza che a fianco dei diritti esistono anche i doveri, che nonè permesso tutto ciò che è possibile e “piacevole” la situazioneè destinata solamente a peggiorare.La civiltà si misura anche dal rispetto nei confronti delle personee dal rispetto della cosa pubblica e del patrimonio di tutti.“La nostra città è la nostra casa!” è lo slogan che abbiamo vistolanciare da una Amministrazione Comunale, evidentementenon siamo soli, a volere una città più bella e vivibile. Si ritienedunque che gli atti ed atteggiamenti citati siano un graveindicatore di malessere che debba essere preso seriamente inconsiderazione e possibilmente risolto con attività disensibilizzazione.Parliamone ai cittadini, alle famiglie ed alle scuole, tentiamo direcuperare il giusto senso di “proprietà” della città.

SENZA PAROLEL’EUGUBINO Storia Arte CulturaVITA DELL’ASSOCIAZIONEVITA CITTADINALE NOSTRE COPERTINE

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AMBROGI E BICCHERI FIRME SU L’EUGUBINOLa fretta è sempre cattiva consigliera come si suol dire. Così nell’ultimo numerode “L’Eugubino” la distrazione ha giocato un brutto scherzo ai nostri collaboratoriper l’articolo sull’Altare della Madonna della Misericordia di San Domenicoche è stato redatto da Vincenzo Ambrogi così come il testo dell’articolo Caromio San Giorgio è stato inviato dalla gentilissima Michela Biccheri.

IL PERIODICO VIENE INVIATO A TUTTI I SOCIDELL’ASSOCIAZIONE MAGGIO EUGUBINO

LE OPINIONI ESPRESSE NEGLI ARTICOLIIMPEGNANO UNICAMENTE

LE RESPONSABILITÀ DEI SINGOLI AUTORI.

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Associazione Maggio Eu-gubino, di concerto con iQuartieri, la Società Bale-

strieri, il Gruppo Sbandieratori el’Amministrazione Comunale, è dinuovo l’Ente di coordinamento delTorneo dei Quartieri – edizione2006.Numerose le novità che quest’annosaranno presentate alla manifesta-zione.Grazie alla tenacia del Maggio Eu-gubino e dei Quartieri si è portataa conclusione la realizzazione dellaprima tranche del parco costumidel Torneo, iniziata grazie alle risor-se finanziare del progetto S.T.L. diormai tre anni or sono.Gli splendidi costumi sono statiprodotti su disegni del Prof. StefanoLuigi Cannelli che si è ispirato ai

dipinti del tardo medioevo eugubino,restituendo un contesto storiograficoe cronologico alla coreografia dellamanifestazione.La realizzazione è stata affidataalla Sartoria Teatrale di MonicaGufoni di Firenze, che vanta nelsettore una esperienza unica, conrealizzazioni che vanno dal Calcioin Costume di Firenze, a tutte lemaggiori rievocazioni storiche ita-liane, alla collaborazioni per i costu-mi per le produzioni delle maggioriOpere teatrali e di avanspettacoloitaliani.Giuliano Uccellani avrà il compitodi curare la regia della manifesta-zione, che si snoderà da PiazzaGrande con il Corteo Storico cheattraverserà il Centro Storico citta-dino toccando le vie e piazze princi-

Una città inpiazza

TORNEO DEI QUARTIERI

Un’impegno sempre più coinvolgente

di Robert Satiri

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pali dei Quartieri, per ritornare poiin Piazza Grande e dare inizio allamanifestazione che garantirà adeugubini e turisti la possibilità diassistere alle evoluzioni dei drappidegli Sbandieratori, ai tiri dei Bale-strieri e… ad altro ancora.La serata si concluderà nelle piazzedei Quartieri dove le cucine sarannoaperte per gustare le specialità delterritorio ed un buon bicchiere divino accompagnerà, in ausilio allamusica, il ballo dei convenuti.Ma non è tutto: nella scorsa edizionela scommessa era stata quella diriuscire nel riproporre una manife-stazione che stava ormai rapida-mente procedendo nel senso del de-finitivo tramonto.Gli sforzi sono stati notevoli, ma lagratificazione incommensurabile!Questo ci ha corroborati nel propo-sito di realizzare qualcosa di più,che sia la premessa per un Torneodei Quartieri, nei prossimi anni,non di una sola serata, ma di unmomento coinvolgente, festoso,spensierato, un po’ come tutti ciaspettiamo la settimana di Ferra-gosto.Perché non tutto si esaurisca nellaserata del 14 agosto, sono previstenei quartieri nei primi due fine set-timana di agosto, 3 serate a tema.Questo impegno va nel senso di re-cuperare un coinvolgente percorsoattraverso e nei Quartieri, mediante

ATTUALITÀ 5

05 Agosto quartiere di S. Andrea: botteghe medioevali e cena in via Dante06 Agosto quartiere di S. Giuliano: scacchiere giganti e cena in piazza S. Giovanni13 Agosto quartiere di S. Martino: pomeriggio con giochi medioevali in piazza Bosone14 agosto Piazza Grandeore 18.30:Corteo Storico Medioevale con partenza da Piazza Grande per le vie del centro storico.ore 20.30:Sonata del Campanone ed ingresso del Corteo Storico Medioevale in Piazza Grande.ore 21.00:Inizio del Torneo. Al termine della manifestazione feste in Piazza nei rispettivi Quartieri

giochi, usi, elementi e caratteri dellacultura medioevale cittadina.Insomma, anche quest’anno un Tor-neo ricco di interesse per tutti, eu-gubini o turisti, che vogliamo tornia coinvolgere attivamente i tanticoncittadini che, spesso durantel’anno, si dimostrano disponibili,interessati, non insensibili, alla va-lorizzazione della propria Città, del-le sue tradizioni, della sua propostaculturale e turistica.Come succede da non molto tempo,quando manderemo in archivio que-sta manifestazione, ci metteremo allavoro per progettare quella del2007, per aggiungere, anno dopoanno, un’altra tessera al puzzle delleproposte dell’Estate Eugubina.Come Maggio Eugubino forse dob-

biamo fare una recriminazionenell’analisi di quanto realizzato finoad oggi: a fronte della partecipazionepopolare, siamo riusciti a coinvolge-re poco gli operatori economici delsettore turistico nel nostro progetto;speriamo che una giusta sensibiliz-zazione, insieme ad un impegno ead una programmazione dell’Am-ministrazione Comunale coerentecon ciò ed un coinvolgimento proget-tuale di lunga portata, possano, infuturo, garantire un maggiore espo-sizione propositiva, foriera anche diun maggiore ritorno in termini diimmagine per la Città, ricchezzascenografica per la manifestazionee gratificazione per tutti: associazio-ni, Maggio Eugubino ed operatorieconomici.

Torneo dei QuartieriAppuntamento di prestigio aPiazza Grande per il TorneoNazionale della Balestra anticache vede l'assegnazione del"collare" d'oro e del titolo asquadre per le società che fannoparte della Federazione: Gubbio,Lucca, San Marino. MassaMarittima e Sansepolcro. Lemedaglie sono state realizzatedall'artista eugubino NelloBocci. Tutta la giornata didomenica 5 agosto è dedicataalla disfida nazionale.

a viabilità che Gubbio insegue peruscire dal suo isolamento secolare,assomiglia sempre più ad una

immaginaria “tela di Penelope”;circostanze imprevedibili ed incredibili,riportano la “trama” all’ordito inizialenon appena appare ormai vicina laconclusioni definitive. Per rendersi contobasta leggere le cronache di questi giorni.I tempi necessari alla costruzione delleinfrastrutture stradali indispensabili peravvicinarsi ai grandi “assi” ed agevolarei tempi di percorrenza verso il capoluogoregionale, tornano ad essere critici edincerti. Si ripropongono quali autenticheemergenze, quindi, quelle che erano stateindicate quali priorità assolute dallacivica amministrazione e dalle forzepolitiche e sociali. L’Ancona-Perugia, parteintegrante del disegno portato avantinegli anni, la cui validità si legaall’indispensabile ammodernamento della“Pian d’Assino” rischia di bloccarsi ad un

“passo” dalla conclusione, all’altezza diValfabbrica a causa del contenzioso traAnas e la “Grassetto”. Oggetto delcontendere la mancata redazione della“perizia” sollecitata dall’impresa perassorbire i maggiori oneri incontrati finoad oggi nella costruzione della “galleria”e non solo. L’incontro svoltosi in Regioneper iniziativa dell’assessore Mascio,presenti gli enti locali interessati, l’Anase la Grassetto stessa, si è dimostrato

interlocutorio. L’Anas sostiene di nonpoter procedere ad ulteriori adeguamenti,avendo esaurito la disponibilità che lalegge consente fino ad un massimo del20% della spesa inizialmente prevista.Ora si confida sull’apertura di un tavoloa livello romano, con il Ministro Di Pietroed i vertici nazionali dell’Anas, ultimaancora di salvezza per evitare che laGrassetto tolga il disturbo, le maestranzevengano mandate a casa e la conclusionedell’arteria, fondamentale per le Marchee l’Umbria, rinviata di anni, quando iltraguardo finale, secondo gli esperti,potrebbe essere tagliato nel giro di pochimesi. “Intorno a quel tavolo vogliamoesserci anche noi - ha dichiaratol ’assessore comunale GrazianoCappannelli - per tentare di sbloccareuna situazione complessa che si protraeormai da troppo tempo, rimarcandol’importanza strategica che ha in terminieconomici, occupazionali, turistici einfrastrutturali”. Gubbio segue conapprensione anche le vicende del trattoGubbio-Mocaiana della “Pian d’Assino”che stenta ad essere appaltato, puressendo stata firmata la convenzione chevede la Regione pronta ad anticipare isoldi all’Anas (una trentina di milioni dieuro) necessari per i lavori. Si assiste aduna situazione difficile da comprendere:da una parte mancano le risorseeconomiche e vanno reperite, dall’altraci sono, ma non si trova il modo dispenderle! Intanto il territorio scontaconseguenze pesantissime in termini disviluppo e sicurezza.

Rischio chiusuraVIABILITÀ

I progetti sulle infrastrutture sono comela “tela di Penelope”

di Giampiero Bedini

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Antonelli,eugubino onario La nuova giunta comunale con le relative

deleghe è composta da Renato Albo: ViceSindaco, Sanità, Personale, problematiche delCentro Storico, servizi demografici.Maria Cristina Ercoli: Bilancio, tributi,patrimonio, riorganizzazione uffici comunali,informatizzazione, cablaggio, pari opportunità,volontariato e associazionismo. MarinoCernicchi: Lavori Pubblici e manutenzione,problematiche delle frazioni. RenzoMenichetti: Cultura, Turismo, Sport e Tempolibero. Aldo Cacciamani: Istruzione, politichesocio educative, politiche giovanili e della 3°età. Sauro Monacelli: Urbanistico, protezionecivile, gestione post terremoto. Lucio Panfili:Servizi ed educazione ambientale, assetto delterritorio, verde pubblico, mobilità alternativa.Graziano Cappannelli: attività produttive,sviluppo economico – commercio, politicheformative finalizzate a nuova occupazione,rapporti con categorie produttive, agricoltura,energie rinnovabili, sicurezza dei cittadini.Gianluca De Gennaro farà parte dello Staffdel Sindaco con incarichi relativi a:Partecipazione, Economia Solidale,Cooperazione Internazionale e politiche dipace.

“Per l’alto profilo del Suo impegno umanoe pastorale durante il mandato episcopalenella Diocesi di Sant’Ubaldo, svolgendo lamissione apostolica con inconfondibileautorevolezza e riscuotendo concorde erispettosa ammirazione; per avere saputocomprendere e arricchire lo spirito delpopolo eugubino, apprezzandone il genuinoorgoglio per il patrimonio architettonico,artistico, culturale e folkloristico offertodalla città; per le doti di intelligenza,affabilità e discrezione espresse nella acutaosservazione e interpretazione delleproblematiche religiose e sociali, grazie allequali ha continuamente dialogato consingole persone, gruppi ed istituzioni,lasciando un segno di ricchezza indelebilenella mente e nel cuore degli eugubini”questa la motivazione letta dal sindacoOrfeo Goracci della Cittadinanza Onorariaconferita a Sua Eminenza Cardinale Mons.

Ennio Antonelli. La cerimonia si è svoltanella sala consiliare del Comune in piazzaGrande, alla presenza di numerose autoritàcivili e religiose e di moltissimi cittadiniche hanno voluto tributare omaggio al “loro”vescovo. Ad affiancare nel saluto iniziale ilsindaco in fascia tricolore c’erano l’attualevescovo Mario Ceccobelli, il predecessorePietro Bottaccioli e Gianni Bettelli.

La nuova Giunta

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l 3 luglio, sono salito in Comunedove si stava celebrando la primaassise cittadina dopo le ultime

elezioni amministrative, perché volevoprotestare con il Sindaco, sveltamente,sui Ceri che ho visto ridotti a dueall ’ interno della Basilica diSant’Ubaldo ed al posto di quello diSan Giorgio un candelotto dal saporesepolcrale. Una brutta visione che miha profondamente colpito! I Ceri sonouna trinità inscindibile e pertantodebbono essere tolti tutti e tre quandoc’è necessità di intervento.Ma il Sindaco era impegnato nellasua concione alquanto dura e così hoassistito anche agli interventi di variconsiglieri, del Vice Sindaco Dott.Albo, Tognoloni, Biancarelli, Smacchi,Chiocci ed il neofita ingegner Bonci,con interventi alquanto pepati, ma,anche con problemi veri. Infatti tuttihanno posto gli accenti sul nuovo pro-blema della Comunità Montana chevedrebbe l’esclusione del Comune diGubbio e su quell’ “annosissimo” delle“viabilità” e su quelli che si presente-ranno con il trasferimento “alquantointelligente”dell’ospedale a Branca.Nello storico e grandioso palazzo edin tutto l’ambiente di Piazza QuarantaMartiri avverrà un cambiamento perla vita cittadina sulla quale è beneporre molta attenzione e per la qualetutti i cittadini debbono dare un con-tributo di idee sulle decisioni che ver-ranno dagli Amministratori. Un com-pito difficile per chi dovrà assemblaretutti i desiderata.Chiocci ha rinnovato la richiesta di

trasferirvi una scuola. Questa in qual-che modo ricalca quella degli anni ’50quando furono avanzate idee per unnuovo e più razionale ospedale. Unaprevedeva appunto il trasferimentodel nosocomio presso l’Edificio Scola-stico in via Roma, ma non se ne feceniente, perché qualche “sapiente” con-siderava allora tale cambiamento uncolpo grandioso per l’economia eugu-bina. Personalmente mi associo allaproposta sopracitata però, per le scuo-le elementari di via Perugina e diSant’Illuminata proprio per ridurrela presenza di auto che in certe oredel giorno rendono difficile il traffico cittadino. Moltissimi scolaretti delsecondo ciclo saranno facilitati neipercorsi da e per le loro abitazioni.Con il trasferimento del nosocomio aBranca si presentano altre problema-tiche di natura sanitaria e allora pri-ma di qualsiasi decisione bisognerà

mettere attenzione sui servizi fisiote-rapeutici che oggi vengono praticatipresso la Usl, per tutte le varie analisied anche di primo e pronto intervento.Mica saremo costretti continuamentead andare a Branca per un prelievoo per qualche altro piccolo incidente?Siamo tutti stufi dei continui andiri-vieni dal medico di famiglia, agli ufficidi prenotazione per poi ritornare an-cora nelle varie farmacie o presso laUsl che opera distaccata. Se tutti que-sti servizi fossero collocati in unaparte del vecchio nosocomio si concor-rerebbe a diminuire i costi che grava-no sull’economia sanitaria e cittadina.La limitazione che mi impone il Di-rettore del nostro periodico mi vieta di parlare sulla Comunità Montana:cari concittadini un altro tiro alla cittàdi Gubbio, alla faccia delle politicheregionali, provinciali, comunitarie ecomprensoriali.

ATTUALITÀ 7

E il “vecchio”ospedale?

RIFLESSIONI

Intanto un candelotto sepolcrale fa perderela “trinità”dei Ceri

di Pietrangelo Farneti

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CHE FINE FARANNO QUESTI ALBERI?

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AVVISO PIÙ O MENOPUBBLICO

L’ALTRA BIENNALE

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Anche Cesare Lombroso (1835-1909), il celebre psichiatra,antropologo e criminologo del XIX secolo, ebbe modo di visitareGubbio. Lo fece probabilmente alla fine dell’Ottocento e, nel1902, ricordò questa sua “capatina” in occasione di certe sueconsiderazioni contro le prese di posizione dicerta nobiltà favorevole alla politica colonialeitaliana che mirava all’occupazione, peresempio, di Tripoli.Ne “L’Avanti” del 30 aprile 1902 il Lombrososcrisse queste parole:

“Pochi anni fa, passavo qualche giorno in quellasingolarissima città, tutta medievale emonumentale, che si chiama Gubbio. E’ sipotrebbe dire, una specie di Pompei del medioevo, dove, in vicinanza agli avanzi di un castellodel Comune che occupa quasi un’intera collina,trovi una quantità di palazzi monumentali,quasi vuoti ed in rovina, di una immensagrandezza; vedi insomma gli avanzi di unasignorile metropoli trasformata in un villaggio,non senza però i segni di quelle eterne pretese– ginnasio, liceo, scuola tecnica ecc. – in cui si baloccano e sirovinano le finanze dei nostri Comuni. Ma quello che mi hacolpito più di tutto, oltre al silenzio ed al deserto in questacittà, già frà le più popolose, è stato di veder uscire dallegelosie chiuse di molti di quei palazzi dei piccoli cestini, neiquali il bottegaio della via poneva qualche pane e qualchefrutto. Avendone domandato alla guida, mi disse che molti

dei nobili dell’antica città, venuti a male, abitando le rovinedei loro palazzi in mancanza di altra risorsa, vergognandosidi lavorare onde vivere meglio ed anche di farsi vedere incattivo arnese per le vie, facevano a quel modo le loro provviste,

non usando uscire che di notte per nonmostrarsi laceri e sdruciti...”Questa parole, com’è ovvio, suscitarono nonpoche reazioni in città, tanto che qualcuno,per protesta, giunse persino a scrivere a“l’Unione Liberale” di Perugia che, nellasua rubrica regionale del 10 maggio 1902,diede ampio spazio alla corrispondenzaeugubina – datata 3 maggio – intestandolacon una delle celebri frasi di CesareLombroso: “genio è pazzia”.L’anonimo corrisponde eugubino,stigmatizzando le parole dello psichiatratorinese, osservò che il Lombroso sitrattenne a Gubbio solo poche ore e che fuprobabilmente vittima di qualche scherzotiratogli da un buontempone eugubino allavista di un cestino che scendeva da un’alta

finestra.Così concluse il risentito articolista: “Pure, egregio professore,qua si mangia si beve e vi si vestono panni e si ride di voi,come nelle più colte città di Italia; non abbiamo preteseesagerate eccetto quella di impedire a chicchesia specialmentea chi non ci conosce o a chi non sa, di denigrarci o di spargerestupide storielle contro di noi”.

Una diceria su Gubbioinventata da Cesare Lombroso

di Fabrizio Cece

Cesare Lombroso

La “Madonna del Belvedere”secondo Giuseppe Magni

di Ettore A. Sannipoli

storia

arte

cultu

ra

La collezione privata del noto ceramografo eugubino GiuseppeMagni (1819-1917), ovvero la raccolta di maioliche da luidecorate comprensiva di opere “a riverbero e colori” con

soggetti aventi “contornid’ornato di vario stile”, vennemessa in vendita a Roma nel1930 dal figlio dell’artista,Ubaldo. L’unico lavoro chel’erede intese conservare fu“la riproduzione della Ma-donna del Nelli”, ritenuta daPietro Rosati – autore dellaprima nota storico-critica sulMagni (da cui ricaviamoqueste notizie) – un lavoro “diinsuperabile valore artistico”.In effetti la ‘Madonna del

Belvedere’ dipinta verso la metà degli anni dieci del Quattro-cento sui muri della chiesa di Santa Maria Nuova in Gubbio,capolavoro conclamato del pittore tardogotico eugubino Otta-viano Nelli (notizie dal 1400 al 1446; già morto nel 1449), bensi prestava ad essere mirabilmente ripetuta da un decoratorenitido, minuzioso e preciso quale era il Magni, per l’estremacura ornamentale e per la ‘propensione miniaturistica’ propriedel raffinatissimo dipinto murale.Ma mai avremmo avuto modo di valutare appieno le effettivecapacità dimostrate da Giuseppe Magni nella riproduzionedi questo capolavoro del gotico fiorito umbro-marchigiano sela prima versione dell’opera non fosse ricomparsa, grazieall’intraprendenza di un collezionista locale, proprio nellacittà nella quale centovent’anni fa essa era stata realizzata.Si tratta di un piatto del diametro di 39 centimetri, che nonpresenta separazione fra tesa e cavetto e che risulta inseritoin una cornice ottagonale con passe-partout in velluto nero.E’ firmato e datato in blu sul retro, all’interno del piede adanello: “Gubbio / Giuseppe Magni / 1885”. Accanto a unatavolozza variegata di colori ‘a gran fuoco’, il Magni ha usato,in questo suo eccellente lavoro, gli sfolgoranti lustri rossi edorati tipici della tradizione cinquecentesca eugubina.Nella fascia medio-bassa del piatto appare il paradisiacoconsesso di sacri personaggi nato dall’immaginazione dalNelli: la Madonna con il Bambino benedicente posta traSant’Antonio Abate e – a quanto sembra – San GiovanniEvangelista, attorniata da angeli musicanti e reggicortina,sormontata da cherubini e serafini che circondano la figuraa mezzo busto di Cristo nell’atto di incoronare la Madre; alcospetto del gruppo sacro sono inginocchiati due donatori,l’uomo accompagnato da Sant’Antonio, la donna da un angelocustode.La Vergine è seduta su di un cuscino posato sul pavimento

a formelle quadrate che occupa la parte più bassadell’immagine. In alto, invece, dietro le spalle dei sacri perso-naggi, si estende un ricchissimo fondale anti-naturalisticod’impianto crucistellato, tempestato di stelle e animalettidorati. Per finire, sul bordo del piatto, è presente una fasciadecorata con tondi e losanghe ‘alla cosmatesca’.Evidenti risultano alcune modifiche operate dal Magni rispettoal modello iconografico, anche per adattare l’immagine origi-naria (rettangolare, come in genere ogni affresco) al profilocircolare del piatto. Nel dipinto murale del Nelli da tempo èassai consunta la base, tanto da non permetterci più diaccertare se la Vergine fosse seduta su un prato fiorito comecomunemente allora accadeva, seguendo i canoni della cosid-detta Madonna dell’Umiltà. Fatto sta che l’artista ottocentescoha sostituito il presunto prato con un impiantito quadrettatodifficilmente riscontrabile nell’originale. Il Magni ha inoltreeliminato le due colonnine ritorte presenti ai lati dell’affrescovotivo, ed ha esteso in alto il fondale crucistellato, nell’operaquattrocentesca serrato invece da una bassa trabeazionesimulata.Queste varianti rispetto all’originale erano forse parzialmentesuggerite all’autore della maiolica da riproduzioni dellaMadonna del Nelli che si diffusero sempre di più nel corsodell’Ottocento, a partire da veri ‘prototipi’ come la cromolito-grafia stampata nel 1857, su disegno di Stigford Burr, a cura

Ottaviano Nelli, ‘Madonna delBelvedere’, dipinto murale. Gubbio,chiesa di Santa Maria Nuova.

Giuseppe Magni, piatto con la ‘Madonna del Belvedere’, ceramica alustro, 1885. Perugia, Collezione della Fondazione Cassa di Risparmiodi Perugia.

ra della Società Arundellianadi Londra. Di particolareinteresse, a questo riguardo,risulta l’illustrazione pub-blicata nella guida di Gubbioredatta da monsignor PioCenci nel 1912 (ma eviden-temente si tratta diun’immagine databile aqualche decennio prima): ovenon solo compare un fondocrucistellato più esteso inalto rispetto a quanto si os-serva nel dipinto murale, maanche un bordo ornato dacosmatesche non molto dis-

simili da quelle che anticipano l’orlo del piatto decorato daGiuseppe Magni.Si può ipotizzare con ragionevolezza che questo lavoro inmaiolica riscosse subito un notevole successo, tanto da incen-tivare delle repliche da parte dell’autore. Due anni dopo, inoccasione del giubileo sacerdotale di Leone XIII (1887), ilMagni offrì al pontefice un piatto ad iride con il ritratto papale,che si è conservato almeno in due diversi esemplari; contem-poraneamente i Canonici della Cattedrale di Gubbio acquista-rono, per 100 lire, un altro suo piatto con la riproduzione,appunto, della ‘Madonna del Belvedere’, per donarlo a papaPecci e presentarlo all’Esposizione Vaticana che allora si stavapreparando. Proprio al 1887 risale l’unica altra copia finorarintracciata della Madonna del Nelli sicuramente di mano delnostro, conservata nel Museo della Ceramica a Lustro ‘Torredi Porta Romana’ di Gubbio. E’ un piatto quasi del tutto similea quello precedentemente esaminato, anche se qui mancanogli intensi lustri di oro e di rubino che impreziosisconol’esemplare del 1885.Oltre che all’Esposizione Vaticana del 1888, le riproduzionidel capolavoro nellesco vennero esibite anche in altre occasioni:alla Mostra d’Arte Antica e d’Imitazione organizzata a Cittàdi Castello nel 1893, ove il Magni presentò numerose sueopere, tra cui due piatti con cornici, “uno a riverberi, l’altroin stile di Orazio Fontana”, riproducenti proprio la ‘Madonnadel Belvedere’ del Nelli (forse gli stessi esemplari che abbiamodescritto sopra o comunque del tutto simili ad essi); alla ‘Mostragiorgesca’ allestita in Gubbio nel 1898, in occasione del quartocentenario del conferimento della cittadinanza eugubina aMastro Giorgio Andreoli; e, per finire, all’Esposizione Agricola-Industriale di Gubbio nel 1908, ove fu presentato un soloesemplare, ben visibile in una fotografia allora scattatadall’aretino Natale Luci.Così il pubblico del tempo poté più volte ammirare il capolavoronellesco secondo la personale versione di Giuseppe Magni, ilquale applicò anche in questo caso i criteri fondamentali checontraddistinguono il suo riconoscibilissimo storicismo: ripro-duzione meticolosa e calligrafica di celebri modelli dell’arteitaliana – specie di quelli tardogotici, pseudo-rinascimentali,classicistici del Quattro e del Cinquecento –, ma anche oppor-tuna capacità di modificare il soggetto riprodotto adattandoloal nuovo contesto (piatto o targa che fosse) in cui esso venivaad essere calato. Un insegnamento che risulterà proficuo permolti decoratori di ceramica a venire: come testimonianoalcuni piatti con la ‘Madonna del Belvedere’ risalenti ai decenni

iniziali del Novecento, d’incerta attribuzione, o le splendidetarghe con lo stesso soggetto eseguite, oramai nella Gubbiodegli anni trenta, dal grande ma ancora poco indagato cera-mografo Guido Cattozzo.

Bibliografia essenziale

Sulla ‘Madonna del Belvedere’ di Ottaviano Nelli cfr.: E.A. Sannipoli,Anasyrma?, in “L’Eugubino”, a. XLVII (1996), n. 2, pp. 80-81 (con errata-corrige a p. 124 del numero successivo della rivista); Id., Sui rapportiartistici tra il Nelli e i Salimbeni: il Giudizio Universale di Sant’Agostinoa Gubbio e una traccia per Jacopo Salimbeni, in I da Varano e le arti,a cura di A. De Marchi e P.L. Falaschi, atti del convegno internazionale(Camerino 2001), Ripatransone 2003, pp. 579-610, speciatim pp. 581-584 (testi a cui si rimanda anche per la precedente bibliografia).Su Giuseppe Magni cfr.: F. Cece, E.A. Sannipoli, La ceramica “a lustro”nell’Ottocento a Gubbio, Firenze 1998, pp. 57-63, 76-77, 105-117, 150-162, 198-199 (contributo al quale si rimanda anche per la precedentebibliografia); E.A. Sannipoli, Altri due piatti di Giuseppe Magni, in“L’Eugubino”, a. L (1999), n. 3, pp. 29, 31; C. Giardini, Giuseppe Magninella manifattura Miliani: le maioliche policrome a lustri metallici, inLa Cattedrale di Fabriano, a cura di B. Cleri e G. Donnini, Fabriano2003, pp. 212-215; E.A. Sannipoli, Il genio di Oderisi e di Mastro Giorgio.Due pezzi poco noti di Giuseppe Magni, in “Gubbio Arte”, a. XXII (2004),n. 1, pp. 27-29; Id., Sei coppe ‘abborchiate’ eugubine del Cinquecento eun piatto ‘storicista’ di Giuseppe Magni, dattiloscritto, 2005.Sulla ceramica eugubina nella cultura storicistica dell’Ottocento cfr.Cece, Sannipoli, La ceramica cit.Su Guido Cattozzo cfr. E.A. Sannipoli, L’ingegno della copia. Due operedi Guido Cattozzo ed Elpidio Petrignani, in “L’Eugubino”, a. LIII (2002),n. 3, pp. 5-7.

‘Madonna del Belvedere ’ ,illustrazione in P. Cenci, Guida diGubbio, Gubbio 1912, p. 32.

Giuseppe Magni, piatto con la ‘Madonna del Belvedere’ (part.), ceramicaa lustro, 1885. Perugia, Collezione della Fondazione Cassa di Risparmiodi Perugia.

Giuseppe Magni, piatto con la ‘Madonna del Belvedere’, ceramicapolicroma, 1887. Gubbio, Museo della Ceramica a Lustro ‘Torre diPorta Romana’.

Biennaled’autore

di Pina Pizzichellisto

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E’ stata inaugurata l’8 luglio scorso con un’affollata conferenzastampa la 24a Biennale di Scultura, nata nel 1958 per unafelice intuizione dell’allora presidente dell’Azienda dipromozione turistica prof. NicolaBenedetti e del suo staff. Era nata,allora, come Biennale d’arte del Metalloe della Ceramica, da tenersi in annialterni. Dopo il periodo d’oro fino agli’70 - la maggior parte degli scultoriceramisti e critici d’arte d’Italia sonostati a Gubbio come protagonisti- labiennale ha attraversato alternevicende, che comunque le hannopermesso di arrivare all’edizioneodierna, considerata significativa“perché è l’anno del suo rilancio, co-promossa ed organizzata dal Comunee dalla Provincia e realizzata incollaborazione con la FondazioneAccademia di Belle Arti “PietroVannucci” di Perugia e la Camera diCommercio Industria ed Artigianatoe Agricoltura di Perugia.

Il tutto grazie ad un accordo firmato l’anno scorso tra ilComune e la Provincia che ha posto fine alla ricerca qualchevolta infruttuosa di sponsor sia pubblici e privati. Perché, èfacile intuire una manifestazione culturale che vuol esseredi qualità, ha bisogno di finanziamenti, che permettano diprogrammare con una certa sicurezza le edizioni future.“Noi - ha detto l’assessore alla cultura della ProvinciaPierluigi Neri che è stato il promotore dell’accordo - noncondividiamo la logica dei contributi dati a caso di volta involta, ma proponiamo un investimento programmato neltempo esplicitamente in azioni culturalmente di pregio. Uninvestimento, come nel caso della Biennale di Gubbio, delLirico di Spoleto, del Conservatorio di Musica di Perugia,dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, che dia sicurezza

per l’attività di queste importanti istituzionied iniziative. ”L’accordo tra il Comune di Gubbioe La Provincia prevede la previsione di bilanciofino al 2009 di 50.000 euro ciascuno all’anno.Il che non esclude l’apporto, come quest’anno,di altri enti e sponsor privati.La Biennale, che chiuderà i battenti il 30settembre prossimo, si articola in tre sezioni:1- Museo della scultura contemporanea, lacollezione e nuove presenze 2006. 2- Omaggio.3- Accademie. L’artista nel suo farsi.

La Biennale è stata realizzata in collaborazionecon la Fondazione Accademia di Belle Arti“Pietro Vannucci” di Perugia e la Camera diCommercio di Perugia.Il costituendo museo raccoglie ogni annoopere per luoghi aperti (Parco Ranghiasci e perspazi chiusi in attesa che venga individuatoun luogo idoneo che qualcuno ha individuato

L’A.

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nell’edificio dell’ospedale di Piazza 40 Martiri. Per ora leopere sono sistemate a Palazzo Ducale sotto gli Arconi delPalazzo dei Consoli, a Palazzo Pretorio, al Palazzo del Turismo.1 - Il museo al chiuso comprende la collezione comunale delleopere acquisite nelle passate edizioni della Biennale, quellecollocate lo scorso anno e quelle acquisite quest’anno. NelParco Ranghiasci ugualmente sono presenti opere dello scorsoanno e di oggi. Poiché dagli ultimi decenni a questa parte ilconcetto di “scultura si è molto diversificato ed ampliato, ilmuseo di Gubbio vuol dare testimonianza anche in questocampo delle varie forme di esecuzione, dei differenti materialiusati, dei vari generi stilistici fino a quella forma estremadell’uso del corpo dello stesso artista, o di modelli come”scultura vivente” per cui quest’anno si è assistito alleperformance di tre artiste, durante la inaugurazione.Performance “fissate” poi con la fotografia e diventare quindimuseificate, si dice cosi?2 - Omaggio. Quest’anno è stata allestita una mostra diampie dimensioni come omaggio ad uno dei maestri dellascultura contemporanea Giuseppe Spagnulo. E’ stato preparatosu questo un catalogo.3 - Questa sezione, oltre a stabilire rapporti con le istituzionidi alta formazione sia italiane che straniere vuol presentarei “giovani scultori nel loro farsi”, cioè nel momento dei lorostudi e dell’inizio della propria ricerca poetica.Ruolo principale è senz’altro quello dell’Accademia di BelleArti di Perugia; alcuni suoi allievi sono affiancati da lorocolleghi delle Accademie di Belle Arti di Urbino, Carrara eFirenze, in un confronto tra le reciproche esperienze.Gli enti presenti e cioè la Provincia di Perugia ed il Comunedi Gubbio insieme alla Camera di Commercio di Perugiaconferiranno al termine premi acquisto ad alcuni dei giovaniartisti presenti.

La Guastugliadi Ubaldo E. Scavizzi

Archeologici dell’Università di Perugia, diretti dal Prof.Gian Luca Grassigli e con la collaborazione del Dott.Francesco Marcattili per la gestione diretta del cantiere.Quest’anno l’area indagata risulta particolarmenteampia: è stato interamente scoperta la canaletta inpietra, pressoché completa, che delimita la piazzaindividuata nel corso delle campagne precedenti e sonostate ulteriormente scavate le aree adiacenti ad essain direzione est e sud; un saggio interno alla piazzastessa ha permesso il ritrovamento di numerosi mate-riali. Mentre sul lato orientale non sembra aver datofrutti la ricerca dell’edificio sacro che doveva affacciarsisulla piazza, probabilmente a causa della forte spolia-zione dell’area operata a partire dall’alto medioevo, sullato meridionale sono state invece rinvenute le fonda-zioni di un muro di notevole lunghezza ed una vascain cocciopesto pressoché integra. Al momento in cuiandiamo in stampa, i nuovi ritrovamenti devono tuttaviaessere ancora inquadrati con precisione nel contestocrono-stratigrafico dell’area.

Per il sesto anno consecutivo, presso l’area della Gua-stuglia, si sta svolgendo la campagna di scavi condottidagli studenti del Corso di Laurea in Scienze dei Beni

L’area meridionale dello scavo 2006, con al centroparte della vasca in cocciopesto, non ancora inte-ramente scavata

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Sfileranno per la prima volta. Sarannoil fiore all’occhiello del Corte Storicodel Torneo dei Quartieri. Ricerca storicaprima e collaborazione poi hanno fattosì che il progetto diventasse realtà. IlCorteo sarà arricchito dai tantissimicolori dei costumi di dame, cavalieri,arcieri, popolani, paggetti, musici,gonfalonieri, gentiluomini. La realiz-zazione dei bozzetti è stata curatadall’eugubino Stefano Cannelli per lamanifattura della Sartoria Teatrale diFirenze. Il progetto è stato portatoavanti dalla nostra Associazione efinanziato dal STL Alto Chiascio con ilpresidente Renzo Menichetti. Per ilmomento si tratta di trenta nuovicostumi ma il progetto integrale prevedealtri costumi per impreziosire sempredi più la sfida tra i nobili quartierieugubini.

COSTUMI D’ARTE PER IL CORTEO STORICO

Nuove gualdrappe per la Festa deiCeri di quest’anno.I ricami sono stati realizzati daPaola Cainca. La ditta Lioli harealizzato il confezionamento.Fanno bella mostra di se glistemmi della Città di Gubbio equello dell’Università dei Muratori,curati entrambi nei minimidettagli.

LE NUOVEGUALDRAPPE

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Nenuccio Sollevanti ci ha lasciati dopouna breve malattia.Per la nostra Associazione è unaperdita dolorosa ed incolmabile. Egli èstato sempre presente nei Consigli diAmministrazione e la sua operaindefessa si è manifestata in tutte leiniziative, un tempo più numerose maparticolarmente per quelle a caratteresportivo. Amava il ciclismo e suo eraprincipalmente il merito per la Corsadei Cinque Colli; inoltre si è rivelatonel campo filatelico e numismaticogrande gestore ed organizzatore. Peruna cinquantina di anni ha organizzatoAnnulli Postali in occasione della Festadei Ceri, contribuendo così a portareGubbio nel mondo culturale. Per la suaopera quotidiana, in continuazione,accadevano richieste sulla nostra cittàcon le sue attività e tradizioni. Quasimensilmente organizzava presso lanostra sede incontri con filatelicieugubini e forestieri che potevano cosìaggiornarsi con mostre e mercati. Dallasua abnegazione è fiorito il francobollosu Gubbio, con il “bel San Giovanni”,edito dalle Poste Italiane con milionidi esemplari. Noi, suoi amici ecollaboratori, non eravamo al correntedi quanto fosse proficua l’attivitàfilatelica nel campo della culturanazionale ed internazionale, alla quale,da solo, Lui è riuscito suscitandoammirazione e collaborazione dai centri

più importanti marchigiani. I nostriarmadi sono “zeppi” di testimonianzedi questa grande volontà spesa perGubbio. Anche quest’anno, purammalato, dalla sua dimora, ha volutoorganizzare la mostra filatelica inoccasione della festa dei Ceri con unannullo particolare dedicato a SaffoScavizzi, un altro nostro indimenticatocollaboratore. Ora la sua scrivania contutti i suoi carteggi è vuota e sarebbeun grave peccato perdere i frutti di cosìgrande lavoro. Gubbio manca di unaltro grande figlio che ha manifestatoin silenzio le sue virtù civiche nelleScuole cittadine e l’amore per i Ceri.Negli anni 40 è stato tra i giovaniorganizzatori dei Ceri Mezzani e hacondotto il suo Sant’ Ubaldo in qualità

di Capodieci. A noi mancherà un veropilastro. Una figura, insomma,stupenda sotto ogni aspetto; un grandeesempio da non dimenticare mai equesti attributi, cari Familiari, sianodi conforto al vostro grande dolore.Con tutta la nostra solidarietà.

Il Maggio Eugubino

VITA DELL’ASSOCIAZIONE16

LA LUCE DEL RISORGIMENTO

UNA PERSONA STUPENDA

Città mia città ti ricordi quando fanciulliascoltavamo nelle stonate sereil soffiar del vento attraversole fessure della porta. Sorgevano stabili per la loro pietrale case, ampi palazzi per giocarevivere la giovinezzapur con cielo freddo e trasparente. Oggi ogni epoca passa alla portacome il vento, come la lucema l'Italia vide e subì il suo tormentoil suo Garibaldi volò come il Bonaparte. I sentimenti degli eroi si compreseronel sangue nelle nuove case, nella dura pietra.Non cercherò fiori di un tempo passatoche storicamente ci rivelò la realtà della vita. Erano tempi che la piccola Italiacon ombra eccessiva ed amorecome un impasto di libertà, di soavitàsegnò le più belle pagine della sua vera unità. 

Dante Ambrogi

GUBBIO NO BORDERS

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GUBBIO SUMMERFESTIVAL

“Gubbio Summer Festival 2006”si è presentato al grande pubbli-co con una grande proposta cul-turale. Lo hanno sottolineato ils indaco Or feo Goracc i ,l’assessore alla cultura RenzoMenichetti, il direttore organiz-zativo Francesco De Zan el’assistente alla direzione arti-stica Katia Ghigi. Il sindaco Go-racci ha sottolineato l’impor-tanza e la qualità del Festival.Katia Ghigi ha spiegato chel’edizione 2006 di “Gubbio Sum-mer Festival”, con la direzioneartistica di Stefano Pagliani èstata caratterizzata da Master-classes tenute da maestri dichiara fama internazionale, daconcerti e recital cui hanno par-tecipato anche i migliori allievidei corsi. Tra le novità: il coin-volgimnento dei centri di Sigilloe Costacciaro ed un gemellaggiocon alcuni dei Festival più im-portanti d’ Italia.

Presentata dall’assessore alla

cultura Renzo Menichetti e daldirettore del Teatro Stabiledell’Umbria Franco Ruggieri laXLVI stagione degli spettacoliclassici. Cinque gli spettacolirappresentati dal 14 luglio al 12agosto al Teatro Romano. Il 1agosto “Non è vero, ma ci cre-do….”, commedia in due atti diPeppino De Filippo interpretatoe diretto da Luigi De Filippo, sichiude sabato 12 agosto con “Uncurioso accidente” di Carlo Gol-doni con Mario Scaccia, DeboraCaprioglio per la regia di BeppeArena. Per informazioni ulterio-ri: I.A.T. di Gubbio Servizio Tu-ristico Associato telefono 0759220693 fax 075 9273409.

5 agosto:Francesca Sortino, P.zza Bosone,ore 21,156 agosto:Sez. cinema “Ultimo Tango aParigi”, palazzo Ducale, ore21.157 agosto: Paf Trio, P.zza Bosone,ore 21.309 agosto:Javier Girotto & Aries Tango,P.zza Bosone, ore 21.3010 agosto:

Sez. Terra Mia: Balletto di Gub-bio, Teatro Comunale, ore 21.3011 agosto:Kenny Wheller & Colr Jazz Or-chestra, Teatro Romano, ore21.3013 agosto:Sez. Satira: Riondino & Vergas-sola, Teatro Romano, ore 21.3015 agosto:Antonella Ruggiero, Teatro Ro-mano, ore 21.3016 agosto:“Fratello Blues”: Sound BluesBand, P.zza Oderisi, ore 21.3017 agosto:Premiata Forneria Marconi,Piazza Grande, ore 21.30.Info e prevendita: Iat (tel.075/9220693), Fotolibri, Bar Europa.

Si sta convenendo per la finedell'estate una camminatadall'Arco di San Marziale alParco Ranghiasci che termineràcon una merenda serale allietatada musiche danzanti. Per unamigliore riuscita occorre daregià pronotazione presso la seded e l l ' A s s o c i a z i o n e ( Te l .075/9273912).

PASSEGGIATA DIFINE ESTATE

ABBONAMENTI ANNUALIadulti euro 26ridotti euro 20(fino a 18 anni e oltre 60 anni)e inoltre speciali prezzi famiglie

S. GIOVANNI DA LODI

E’ stato firmato a Nola il protocollodi intesa tra la città di Gubbio,rappresentata dall’assessore allacultura Renzo Menichetti, e le cittàdi Nola, Palmi, Sassari e Viterbo,cinque comuni accomunati da festedi rilevante interesse etno-antropologico, storico, religioso eculturale, caratterizzate dallapresenza di macchine a spalla: laVaria di Palmi, i Ceri di Gubbio, laMacchina di Santa Rosa di Viterbo, iGigli di Nola e i Candelieri di Sassari.Le delegazioni istituzionali dei comunisi erano già incontrate più volte,l’ultima proprio a Gubbio il 14 maggiodi quest’anno quando si è formalizzatoil protocollo di intesa con lo scopo dirinsaldare i legami tra le città delleMacchine a spalla al fine dipromuovere progetti di sviluppo e diinterscambio. «Dai vari comuni infatti- La commenta l’assessore alla culturaMenichetti - è stata riconosciuta lanecessità di approfondire lo studiointerdisciplinare relativo a talimanifestazioni e di diffondere la loroconoscenza a livello nazionale edinternazionale. L’intento è di celebraree valorizzare il patrimonio culturalee paesaggistico dei centri in cui queste

feste vengono celebrate dando valorea comunità che hanno contribuito allastoria, alla cultura e all’arte del nostroPaese».

Una folta delegazione eugubina erapresente nella cittadina alsaziana diThann in occasione dell’”Accensionedei Tre Pini” in onore di S. Ubaldoguidata dal Vescovo Ceccobelli. Perl’amministrazione comunale eranopresenti gli assessori Aldo Cacciamanie Sauro Monacelli a testimoniare isaldi vincoli di amicizia che leganostoricamente le due città gemellatefin dal secondo dopoguerra. Per questaoccasione larga eco per l’impresa didue ciclisti eugubini Sauro Fioruccie Nicola Messere, partiti da Gubbioil 21 giugno per raggiungere Thannil giorno della cremazione dei tre pini.I due ciclisti, che hanno percorso gliultimi chilometri insieme ai ciclistidi “Amicale Cycliste Thann”.

GUBBIO- La diocesi di Gubbio ha

deciso delle celebrazioni persolennizzare il nono centenario dellamorte di San Giovanni da Lodi,avvenuta il 7 settembre 1105 aGubbio, dove era stato nominatoVescovo da pochi mesi (1104). Le suespoglie sono custodite e venerate nellaCattedrale eugubina, in una dellecappelle laterali. Nato a Lodi Vecchio,è stato allievo prediletto di San PierDamiani, tanto da seguirlo nellaesperienza eremitica presso l’eremodi Fonte Avellana, appartenuta finoal 1819 alla diocesi eugubina. DaVescovo incoraggia ed avvia alla vitasacerdotale un giovane che frequentala canonica di S. Secondo, nel qualeintravede subito doti e virtù davverorare: si tratta di Ubaldo Baldassini,futuro Vescovo e patrono di Gubbio.Le celebrazioni, secondo il programmaillustrato dal Vescovo Mons. MarioCeccobelli, sono cominciate il 28 lugliocon la “ricognizione del corpo” (l’ultimaè stata fatta nel 1906); inizierà poiun pellegrinaggio con tappe aCantiano (18 al 30 agosto), Scheggiae Pascelupo (1-3 settembre), Gubbio(3-10 settembre, Chiesa di SanFrancesco). In programma anche unconvegno su S. Giovanni da Lodi acura dell’Università degli studi diPerugia (21-22-23 settembre).

IN BICI DA GUBBIOA THANN

PROTOCOLLO D’INTESA

VITA CITTADINA20

VITA CITTADINA 21

È ARRIVATA LA CICOGNAEnrico Passeri è il nuovo presidente del RotaryClub di Gubbio A passargli la “campana” l’expresidente Mario Menichetti.

Il Dr. Cristiano Orlandi è il nuovo presidente delRotaract per il distretto di Gubbio. Succede allapresidenza di Giudy Pacelli.

Rinnovo delle cariche al Lions Club Gubbio Host.Dopo un annata impegnativa e ricca di iniziative,per l’anno lionistico 2006/07, è stato confermatoPresidente Gino Brischi, Vice Presidente LuigiPanata, Segretario Ezio Maria Caldarelli,Tesoriere Franco Spogli, Censore Tullio Trippettie Cerimoniere Gianfrancesco Chiocci.

Marcello Rogari è il nuovo Presidentedell’Associazione Famiglie Quaranta Martiri.Laura Tomarelli è il Vice Presidente mentreGiorgio Sollevanti è il segretario. Consiglieri:Frqancesco Bartolini, Vincenzo Cacciamani,Giuliano Minelli, Antonio Pannacci e GuglielminaRoncigli.Sono stati nominati revisori MassimoMinelli, Luciano Bedini e Marino Rossi.

Si è brillantemente laureato in Scienze dellaFormazione-corso in Scienze della professionalitàall’Università degli Studi di Perugia GianluigiTraversini discutendo la tesi “E-learning comestrumento del cambiamento della formazione inazienda”. Relatore Prof.ssa Floriana Falcinelli;controrelatore Prof. Lanfranco Rosati.

Silvia Oganof si è laurata con 110 e lode incomunicazione d'impresa, marketing e pubblicitàpresso l'Università Lumsa di Roma discutendola tesi "ifarmaci OTC e la comunicazione nelpunto vendita in farmacia". Relatore Prof. MauroCovino. Alla figlia del nostro socio MaurizioOganof gli auguri della nostra redazione.

È arrivato Antonio a rallegrare la FamigliaCozzari. Alla piccola sorellina Giulia a mammaCristiana ed al babbo Stefano gli auguri dellanostra associazione.

Fiocco rosa in casa Mercadini per la nascitadi Elena. Alla gentile sposa Alessia ed al collegaLuca i rallegramenti della nostra redazione.

Alessandro Giaco-metti e PatriziaCapponi si sonouniti in matrimonio.Al Capitano delGubbio e all’expallavolista, aiparatenti tuttitantissimi auguri.

Paolo Rosati eStefania Stacciolisi sono sposatine l la ChiesaCattedrale diGubbio. Augurivivissimi

FIORI D’ARANCIO

NOMINE E LAUREE

Stefano Marinelli Andreoli e Veronica Ambrogisi sono uniti in matrimonio nella ChiesaCattedrale di Gubbio ed hanno poi festeggiatoa Villa Benveduti circondati dall’affetto diparenti ed amici.

Marco Gaggiottie R o b e r t aBedini si sonof e l i c e m e n t esposati nellaChiesa di S.Maria dellaP i a g g i o l a .Ta n t i s s i m efelicitazioni.

A noi del Consiglio Direttivodel “MAGGIO EUGUBINO”che per il prossimo triennio sia-mo stati ancora chiamati o con-fermati, a seguito delle elezionisvoltesi nei giorni 25 e 26 apri-le, per continuare l'attivitàdell'Associazione, qualcuno puòobiettare: “ma chi ve lo fa fa-re?”... È proprio vero: chi celo fa fare? Tuttavia, lo faccia-mo. Con entusiasmo, con impe-gno ed anche con sacrifìci. Per-ché molti di noi dedicano varieore della propria giornata sot-traendole al lavoro e alla pro-fessione, per organizzare“qualche cosa” che riteniamoutile per Gubbio. Saremosenz'altro degli illusi, dei sogna-tori; ma a questo mondo, è an-che bello qualche volta vivereun po' di illusioni o sognaresoprattutto quando i risultati dicerte illusioni recano utilità evantaggi alla comunità.Noi non abbiamo la presunzio-ne di ritenerci persone indispen-sabili per "fare qualche cosa,di utile nello specifico settoreche la nostra Asso-ciazione, sorta nellontano 1949, deveperseguire come èstabilito nel suo Sta-tuto: siamo stati inca-ricati da varie decinedi persone (i Soci del“Maggio Eugubino”)a seguito di libere edemocratiche elezioni,di portare avanti an-cora per tre anni ilprogramma che pre-vede iniziative tendentia recare per Gubbioindubbi vantaggi im-mediati o immediata-mente futuri, ma co-munque tutti proiettatianche alla realizza-zione di problemi chedalla unione concordedi varie forze e persone

potranno venire risolti nellacompleta validità di intenti.Naturalmente, incorreremoin errori, perché errare èuna prerogativa di ogni uomo.Tenteremo, tuttavia, di farlo ilmeno possibile.Chiediamo, così, la collabora-zione di tutti: delle Autorità, inprimo luogo; degli Enti vari cherappresentano i settori dellavita cittadina e regionale, deglieugubini, dei Soci tutti vicini elontani ai quali chiediamo com-prensione, aiuto morale e ma-teriale.Prenderemo come esempio lameritoria opera svolta da colo-ro che ci hanno preceduto: sen-tiamo il dovere di ricordare,per tutti, due figure che hannodeterminato e improntato dellaloro opera un'epoca nella vitadella nostra Associazione:Mons. Origene Rogari e MarioRosati. Quelli senz'altro furonogli anni più intensi e significa-tivi per il "Maggio Eugubino,,;momenti di alti ideali e di feb-brile attività.Noi non potremo uguagliarequanto è stato compiuto da chici ha preceduto, ma siamo spintidalla consapevolezza di nondemeritare affatto la fiducia ole simpatie di moltissime perso-ne per il “Maggio Eugubino”.

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Sono lieto di salutare la Chiesa particolare di Gubbio, allaquale il Signore mi manda come vescovo.Ho già una certa esperienza dell'ambiente eugubino, avendoinsegnato per tre anni nel liceo classico di Gubbio. Mi èrimasta l'impressione di tanta gente cordiale, simpaticamentevivace, generosa e disponibile ad aiutare il prossimo. Sonofiducioso che anche la fede e la comunità cristiana possano,con la grazia del Signore, vivere e svilupparsi intensamentetra di voi.Conosco personalmente alcuni sacerdoti, amici carissimi,pieni di spirito cristiano e sensbilità umana; so che anchegli altri membri del presbiterio diocesano sono personedegnissime. Spero di poter attuare con tutti loro una veracomunione di vita fraterna e di servizio pastorale.Saluto i religiosi, le religiose e tutte le persone di specialeconsacrazione, ringraziandoli per la loro presenza tantosignificativa e necessaria alla vita della Chiesa.Ai laici, che partecipano con impegno e responsabilità alleattività ecclesiali, do piena fiducia e prometto una costantepremurosa atten-zone.Ai malati, ai deboli, agli indifesi, ai poveri, agli emarginati,a coloro che si sentono peccatori sono legato da profondasoldarietà: cercherò di trovarmi accanto a loro nei modiche mi saranno possibili.Verso i non cattolici e non credenti, che sono aperti all'amoredegli uomini e alla ricerca della verità, nutro sincera stima.Mi sento disponibile non solo al dialogo con essi, ma anchealla più cordiale amicizia.Alle pubbliche autorità, che lavorano in vista di una liberae ordinata convivenza civile, assicuro il pieno rispetto dellaloro specifica competenza e una leale e convintacollaborazione per il bene di tutti.Vengo a Gubbio, nel nome di Gesù Cristo, per essereservitore della comunità cristiana, e per servire, insiemecon essa, tutti gli uomini con i quali ci è dato di vivere. Noncerco onori né vantaggi personali; sarò felice se potreteaccorgervi, dai fatti concreti, che quello del vescovo è unservizio fraterno, nel quale Dio vi da un segno del suo amore.Mi affido alla vostra preghiera, alla materna protezione diMaria SS.ma, alla intercessione degli Apostoli, di S. Ubaldoe di tutti i santi della chiesa eugubina. Invoco sopra di mee sopra di voi la benedizione del Signore.Todi, 6 giugno 1982, Festa della SS.ma Trinità

ENNIO ANTONELLIVescovo eletto di Gubbio

MESSAGGIODEL VESCOVO

Impegno