PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERI · 2020-07-02 · periodico dell’associazione...

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PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERI "POSTE ITALIANE S.P.A. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE- AUT. N°501/2020 DEL 09.03.2020 PERIODICO ROC" NUMERO 3 MAGGIO/GIUGNO 2020

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PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERI

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2 giugno 2020 Festa della RepubblicaNel giorno della Festa della Repubblica italiana, i Bersaglieri aggiungono,

allo sterminato, emozionante Tricolore con cui la nostra Pattuglia acrobatica avvolge oggi il cielo della Capitale, il travolgente suono delle Fanfare cremisi, lanciate virtualmente

nelle strade di Roma e dell’intera Nazione, con il loro irresistibile messaggio di italianità, di forza e di ineguagliabile passione patriottica. W l’Italia

2 giugno 2020 Festa della RepubblicaNel giorno della Festa della Repubblica italiana, i Bersaglieri aggiungono,

allo sterminato, emozionante Tricolore con cui la nostra Pattuglia acrobatica avvolge oggi il cielo della Capitale, il travolgente suono delle Fanfare cremisi, lanciate virtualmente

nelle strade di Roma e dell’intera Nazione, con il loro irresistibile messaggio di italianità, di forza e di ineguagliabile passione patriottica. W l’Italia

Vi sono date, nella Storia del nostro Paese, che rivestonocertamente una maggiore importanza ed hanno un piùsignificativo rilievo del 24 Maggio, nel Calendario dellericorrenze Nazionali. Ma quella data rimane probabil-mente la più radicata e senza dubbio la più suggestiva

ed emozionale, nel ricco album della memoria collettiva degli Ita-liani. Non solo, e forse non tanto perché ricorda il giorno dell’entratain guerra dell’Italia nel maggio 1915, con l’obiettivo di completarela grande impresa risorgimentale, riscattando quelle parti dellaNazione, definite “Terre irredente”. Quella data è presente nellanostra memoria e ricorre nei nostri spazi immaginativi, perché silega, a doppio filo, a quella sintesistorica ed emblematica dellaGrande Guerra, racchiusa nella “Leg-genda del Piave”, il Fiume sacro allaPatria. Quel “venerato” corso d’acquafu attraversato il 24 Maggio, dallenostre truppe in marcia verso ilfronte, dopo la dichiarazione diGuerra all’Austria-Ungheria. Ma ilPiave racconta molto di più di quellostorico passaggio dei Fanti italianisui suoi ponti. Esso rappresenta lalinea rossa, l’invalicabile frontiera, labarriera del coraggio eroico, del sa-crificio estremo, il luogo da cui, sbar-rato il passo all’avanzata nemica, iSoldati italiani lanciarono l’irresistibile controffensiva che annientòquello che era considerato uno dei più forti eserciti del mondo. Efu Vittorio Veneto e la vittoria! Tutto questo è contenuto in quelladata; non soltanto l’inizio della guerra contro gli Imperi Centrali,ma anche il “durante e il dopo”: la sofferenza, l’eroismo, la tragediadei nostri Caduti, da Caporetto fino al Bollettino della vittoria firmato

Diaz. Ciò nondimeno è importante sottolineare che la splendidaCanzone di E. A. Mario (pseudonimo di Giovanni Ermete Gaeta),composta sul finire del conflitto, dopo la Battaglia del Solstizio,ha contribuito non poco a fissare nella nostra memoria quelladata e gli eventi succedutisi da quel giorno di Maggio. Quel canto,della notturna marcia verso il fronte e delle alterne vicende dellaGuerra, esprime intensamente il brivido patriottico, l’orgoglio, l’emo-zione, l’ansia struggente ed anche la paura di tutti gli italiani ditutte le madri, i padri, le spose, per un evento, tragico come laguerra, ma al quale la Patria chiamava nell’intento di vedere com-piuto quel destino unitario sognato da Mazzini, da Garibaldi, da

Cavour. Senza dimenticare tanti altriPatrioti e, tra i primi, i Bersaglieri diLamarmora, che, da Goito al Piave,furono sempre avanguardia corag-giosa e spavalda di quel sogno. E così il Piave “calmo e placido” diquella notte di primavera, è diventatoun simbolo, una grande metaforadella nostra storia, della grandezzadei nostri Soldati e dei nostri valorosiCaduti. Ed è per queste ragioni cheil 24 Maggio di quei versi e quel mo-tivo musicale, rimangono e rimar-ranno incisi, forse per sempre, nel-l’anima di noi Italiani, come patri-monio inestimabile da trasmettere

alle nuove generazioni e come colonna sonora della nostra au-tentica passione patriottica e della nostra più orgogliosa e forteidentità nazionale. W il 24 Maggio, W l’Italia

Bers. Camillo TondiResponsabile Comunicazione e Stampa

della Presidenza Nazionale

24 MAGGIO: IL PIAVE MORMORAVA… 1915/2020

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fiamma cremisi

Periodico dell’Associazione Nazionale Bersaglierifondato nel 1951

DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONEAssociazione Nazionale Bersaglierivia Anicia 23/A - 00153 Romatel [email protected]

DIRETTORE RESPONSABILEGiuseppe Labianca

REDAZIONEPaolo GirlandoCamillo TondiAlfredo Terrone

DIREZIONE AMMINISTRATIVA ANBConcetta MarcelliPaolo Amicucci

DISTRIBUZIONECecilia Prissinotti

GRAFICA E IMPAGINAZIONERaffoArt communication - Roma

STAMPAElcograf SpAvia Mondadori 15 - 37131 Verona

CONDIZIONI DI CESSIONEGratuito per gli iscritti all’ANBNumero arretrato: € 3,00Abbonamento annuale: € 15,00Abbonamento Benemerito: a partire da € 20,00 e oltre.

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L’amministrazione non accetta denaro contante

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Associato all’USPIUnione Stampa Periodica Italiana

Proprietà letteraria, scientifica e artistica riservataArticoli e fotografie, anche se non pubblicati, non verranno restituitiLa Direzione si riserva, a termini di legge, di modificare e ridurre gli articoli quando ciò si renda ne-cessario per esigenze grafiche

SOMMARIO

4 LA VOCE DELLA PRESIDENZA 7 ATTUALITÀ10 GEOPOLITICA13 ATTUALITÀ16 STORIA19 STORIE DI BERSAGLIERI22 ECO DEI REPARTI27 SOLIDARIETÀ CREMISI NELL’EMERGENZA CORONAVIRUS32 L’ANB PER LA SOLIDARIETÀ34 ATTIVITÀ ASSOCIATIVA40 AMARCORD41 VARIE42 VOCE DEI LETTORI44 LE NOSTRE GIOIE46 I NOSTRI LUTTI48 SPORT CREMISI

MANIFESTAZIONI ANB 2021Nella programmazione per l’anno 2021, la Presidenza Nazionale,

sentiti i Presidenti Interregionali, ha fissato le date per le seguenti manifestazioni:

173° ANNIVERSARIO DELLA ‘BATTAGLIA DEL PONTE’GOITO, 10/11 APRILE

RADUNO INTERREGIONALE CENTROORISTANO, 14/16 MAGGIO

RADUNO INTERREGIONALE SUD TERMOLI, 5/6 GIUGNO

RADUNO INTERREGIONALE NORD SALSOMAGGIORE: 3/4 LUGLIO

68° RADUNO NAZIONALE BERSAGLIERI ROMA 13/19 SETTEMBRE

78° ANNIVERSARIO BATTAGLIA DI MONTELUNGO MIGNANO MONTELUNGO, 20/21 NOVEMBRE

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LA VOCE DELLA PRESIDENZA

Carissimi Bersa-glieri e Simpatiz-zanti, con il mio sa-luto in occasionedel nostro 184° An-niversario, desideroinviarvi anche la

mia ferma e convinta determinazionea voler ricominciare a vivere la nostravita bersaglieresca che per qualchetempo questa terribile pandemia ci hacostretti a soffocare nella nostra men-te. Ma non nei nostri cuori!È vero, ancora non possiamo muo-verci in gruppo e non possiamo ascol-tare tutti insieme le nostre fanfare,uno accanto all’altro e cantare con es-se le nostre canzoni. Ma sono certoche a breve anche questo potrà avve-nire ed allora ancora una volta esplo-derà la nostra corsa!Sarà una corsa liberatoria con la qualeci lasceremo alle spalle questo tre-mendo periodo e renderemo omaggioai tanti nostri fratelli che ci hanno la-sciato in questo periodo.Segnerà il momento della ripresa del-le nostre attività associative che sa-ranno tese a organizzare tutti queglieventi che siamo stati costretti a can-cellare primo fra tutti il nostro RadunoNazionale per il quale, comunque,stiamo già lavorando affinché essopossa essere svolto nel 2021 semprea Roma.Sarà anche un modo per ricordare chel’Associazione è ancora viva ai nostricari uomini e donne in servizio, aiBersaglieri in particolare, ma anchea quelli di tutte le Armi e Specialità,i quali in questo periodo hanno con-tinuato a servire la Patria anche se avolte con modalità molti tristi comeabbiamo dovuto vedere sulle nostretelevisioni. Così come avete fatto voi delle Se-zioni che umilmente ed in silenzio visiete messi a disposizione delle Am-ministrazioni per portare aiuto ai piùdeboli, a coloro che maggiormentehanno sofferto in questo periodo. Sodi quanto avete fatto finora e tuttorastate facendo perché da quelle stesseAmministrazioni mi giungono in con-

tinuazione attestati di riconoscenzaper la vostra attività. Gli stessi attestatiche stanno ricevendo i nostri Nucleidella Protezione Civile ancora esiguicome numero ma pieni di genuina ge-nerosità che li ha visti in campo findal primo momento della pandemiaper contribuire con la loro specializ-zazione tecnica a sopperire alle ne-cessità tenendo così alto il nomedell’Associazione Nazionale Bersa-glieri.Sarà anche un momento importanteper la nostra operatività interna perchériprendendo a pieno ritmo dovremoverificare che le attività amministra-tive non risentano della “lentezza”che la pandemia imponeva quandosembrava che tutto si dovesse fermaree possano riprendere la normale ve-locità di crociera.Dovremo pertanto completare impor-tanti lavori, in particolare quelli cheriguardano l’aggiornamento dellabanca dati, l’applicazione della nor-mativa relativa alla Privacy, il censi-mento delle sezioni, l’applicazionedelle procedure amministrative dellesezioni, la ripresa, man mano che ledisposizioni governative lo consen-tiranno, delle operazioni per il rinnovodegli organismi associativi ai vari li-velli che culmineranno con la grandeassise del Congresso Nazionale chea novembre si riunirà per eleggere gliOrganismi di Vertice.

I Vostri Presidenti Regionali mi rife-riscono che siete pronti e pieni di ar-dore per dare inizio a questa corsa li-beratoria e in particolar modo lo sonole nostre fanfare che mai dalla lorocostituzione sono state costrette a que-sto forzato silenzio. A loro mi rivolgoraccomandando ancora pazienza e ri-spetto delle limitazioni dettate dal Go-verno e dalle Autorità Locali. Benvenga la voglia di finirla con i con-certi in flash-mob e tornare appenapossibile a suonare insieme in piazzao su un palco, ma che ciò avvengacon l’autorizzazione delle citate Au-torità, e con la gioia di tutti noi perchésignificherà che il brutto periodo saràveramente finito.Sarà infine una corsa che segnerà an-che la ripresa operativa per l’assolvi-mento del nostro principale compitoche è quello di portare fra gli italianila nostra vitalità e il nostro credo neivalori morali ed etici che guidano unagrande Nazione come la nostra Italiaalla quale noi Bersaglieri, ancora unavolta, offriremo il nostro contributoper farle riprendere il cammino pre-stigioso che le compete nel mondo.Quindi bersaglieri e simpatizzantiavanti tutti insieme verso il futuro conle nostre piume e il nostro entusiasmobersaglieresco e tutti insieme gridia-mo all’Italia e ai Bersaglieri il nostrotriplice hurrà!!

Il vostro Presidente Nazionale

18 GIUGNO 202018 GIUGNO 2020

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LA VOCE DELLA PRESIDENZA

arissimi, ci troviamo all’internodella ex caserma la Marmora deibersaglieri, del 2° Bersaglieri. Ioho avuto sempre una grandeammirazione per i bersaglieri,

dico da sempre perché io sono nato aTrastevere, e Trastevere non è lontanoda questa caserma, in via San Cosima-to io sono nato, e un giorno, quandoero bambino, per la strada improvvi-samente scoprii i bersaglieri. Mi ap-parvero così improvvisi, sbucarono daun angolo, mi vennero incontro, e ve-dere questo gruppo di uomini, con que-sta loro baldanza, correre con la fanfarain testa che li guidava, e vedere dal bas-so (perché ero piccolissimo) questepiume al vento che riflettevano con ilsole stagliate verso il cielo azzurro, era-no di mille colori, ebbene per me fuun’immagine da sogno che io non homai dimenticato. Infatti, quella nottesognai solo i bersaglieri e la mattina,mi ricordo era domenica, io ne parlaicon mio padre e gli raccontai quelloche avevo incontrato e il sogno cheavevo fatto. Lui sorrise e dopo la messafacemmo una passeggiata per i Montidavanti alla caserma dei bersaglieri elui mi raccontò tutta la storia. Ebbeneda quella mattina io non ho mai man-cato all’appuntamento con i bersaglieri:li aspettavo all’uscita e quando lorouscivano con la fanfara in testa io mi

accodavo e correvo con loro per le stra-de di Trastevere, raccogliendo così unaparte degli applausi che la gente per lastrada indirizzava a questi baldi giova-ni. Me li prendevo anch’io quegli ap-plausi, perciò io sono debitore ai ber-saglieri di questi primi applausi che poisi dovevano trasformare negli applausidel mio pubblico verso questa corsa,come quella dei bersaglieri, all’affer-mazione e al mio successo cinemato-grafico. Perciò grazie, e… a tutti i gio-

vani che appartengono a questo glo-rioso Corpo… io faccio gli auguri piùbelli… e vada la mia simpatia e la gra-titudine di tutto il popolo italiano perla loro presenza… e che la loro divi-sa… così bella durante le parate mili-tari… si ricordino questi bersaglieri…di essere… fieri… perché sono Bersa-glieri!

Il testo è tratto da un filmato realizzato dallo SME del 1986

e presente su youtube

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ALBERTO SORDI, OMAGGIO AI BERSAGLIERIIN OCCASIONE DEL 18 GIUGNO

La fanfara di Lonate Pozzolo ha realizzato un concerto, chiamato “ognuno a casa”, andato in onda sui social il 18 giugno alle ore 18 in punto

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LA VOCE DELLA PRESIDENZA

o, no, per favore chiudete tuttil’audio e il video, perché ora de-ve parlare il Presidente… Ria-prirete dopo, per i singoli com-menti.” Fuori campo si ode il tril-

lo di un cellulare. “Ah, sei tu, come?Non riesci a collegarti? Sei davanti alvideo del P.C.? Vedi quella icona conla cornetta del telefono? Ecco, cliccalì…” Suggerimenti del Segretario Ge-nerale, stralci di conversazione, provedi dialogo che l’umanità con il “piumet-to”, in divieto di avvicinamento inter-personale causa Coronavirus, sta spe-rimentando. Come bimbi che gattonanoprima di procedere con certezza sullegambe, i Figli di Lamarmora stannosposando, chi con entusiasmo e chi conrassegnazione, le nuove tecnologie dicomunicazione per tenere viva la ge-stione associativa, il legame con gliiscritti, le decisioni da prendere fra econ i Dirigenti dei vari livelli di com-petenza. Volendo parafrasare Neil Ar-mstrong sulla Luna, “questo è un gran-de passo per l’Associazione”. Il Covid-19 ci ha colto tutti impreparati.Chi mai si sarebbe atteso una diavoleriadel genere? Pericolo di contagio e di tri-stissima morte con un nero sacco di pla-stica quale sudario, ordinanze governa-tive che ti inchiodavano dietro l’usciodi casa, negozi e fabbriche chiuse…Una società spettrale era calata su dinoi. Tutto sembrava silente, cristalliz-zato, immobile. Ma la vita doveva con-tinuare, il lavoro, i contatti, come e dovepossibile, era necessario tenerli. Si è allora inventato, o moltiplicato, illavoro da casa, detto anche smart wor-king, per quelle prestazioni di concettoo professionali che consentono di par-larsi, progettare e decidere tramite larete internet. Tutto questo grazie a pre-gevoli piattaforme di comunicazionechiamate Skype o Zoom (ma ve ne so-no altre), con i quali si può dialogare evedersi in diretta sullo schermo di uncomputer munito di telecamera e mi-crofono. Noi, che siamo nati con latromba bitonale per comunicare gli spo-stamenti sui campi di battaglia, ora cistiamo evolvendo… E, persino il nostroprestigioso periodico Fiamma Cremisi

che vi apprestate a sfogliare, è stato “cu-cinato” - come per metafora è detto illavoro di redazione – interamente insmart working. Parola del nostro Diret-tore responsabile Giuseppe Labianca.Dunque le domande, le proposte, le de-cisioni, le votazioni di alcuni ConsigliRegionali, della Giunta Esecutiva e delConsiglio Nazionale ANB, corrono oravia etere o fibra e, in attesa di poter tor-nare ai nostri bei Raduni, alle manife-stazioni cremisi di ogni ordine e gradoo alle grigliate di Sezione, questi stra-ordinari mezzi ci consentono di ripro-grammare le attività per il 2021 e il2022, seguire fatti e notizie provenientidalle più svariate Provincie ANB dellaPenisola, così come divulgare sui “so-cial” e sul sito nazionale l’attività dimolte fanfare che si esibiscono facciaa faccia con il computer di casa. Insomma, una rivoluzione epocale. E chi non si adegua? Chi non si adeguao non vuole cimentarsi in questa bellae innovativa avventura, fa la fine di chi

è senza ombrello quando piove: si ba-gna. Ovvero si esclude dalla partecipa-zione ai progetti e alle discussioni sulleattività associative. Per questo motivo, e visto l’evolversiprecipitoso dei tempi, è necessario chetutti i nostri Dirigenti associativi sianoassolutamente in grado di gestire la tec-nologia della “comunicazione in temporeale”. E, ricordiamolo, non potrà essereconsentita l’apertura di una nuova Se-zione ANB senza la dotazione di unpersonal computer e di un Presidente oSegretario che sappia gestirlo nel mi-gliore dei modi. Spesso ci auto gratifichiamo dicendoche abbiamo “sempre vent’anni”. Certo, ma i vent’anni bisogna averli so-prattutto nella testa, nella volontà, neineuroni pronti a recepire il nuovo e ilvantaggioso. Ebbene amici cremisi,questa è un’ottima occasione per dimo-strarci giovani.

Bers. Daniele Carozzi,Vice Presidente Nazionale ANB

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A.N.B.: ORA LE DECISIONI VIAGGIANO IN ETERE UN INDISPENSABILE ADEGUAMENTO AI TEMPI

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DI ORAZIO PARISOTTO*

cibi che mangiamo, l'aria che re-spiriamo, l'acqua che beviamo e ilclima che rende il nostro pianetaabitabile provengono tutti dalla na-

tura. Ogni anno, le piante marine pro-ducono più della metà dell'ossigenodella nostra atmosfera e un alberomaturo pulisce la nostra aria, assor-bendo 22 chili di anidride carbonica,rilasciando ossigeno in cambio. No-nostante tutti i benefici che la nostranatura ci offre, la maltrattiamo ancora.La Giornata mondiale dell'ambienteche le Nazioni Unite celebrano il 5giugno è l’occasione per ricordarciquali sono le nostre responsabilità af-finché tutto non si fermi alle belle pa-role. Il tema di quest’anno è la biodi-versità. Eventi recenti, dagli incendiboschivi in Brasile, negli Stati Unitie in Australia, alle infestazioni di lo-custe in tutta l'Africa orientale e ora,

una pandemia globale dimostranol'interdipendenza tra gli esseri umanie le reti della vita. Ma conosciamodavvero la sua importanza? La bio-diversità è la base che sostiene tuttala vita sulla terra e sott'acqua. Colpi-sce ogni aspetto della salute umana,fornendo aria e acqua pulite, cibi nu-

trienti, conoscenze scientifiche e fontidi medicina, resistenza naturale allemalattie e mitigazione dei cambia-menti climatici. La modifica o la ri-mozione di un elemento di questa reteinfluisce sull'intero sistema di vita epuò produrre conseguenze negative.Le azioni umane, tra cui la deforesta-

zione, l'invasione degli habitat dellafauna selvatica, l'intensificazione del-l'agricoltura e l'accelerazione dei cam-biamenti climatici, hanno spinto lanatura oltre il suo limite. Occorrereb-be un pianeta e mezzo per soddisfarele esigenze degli esseri umani ognianno. Se continuiamo su questa stra-

da, la perdita di biodiversità avrà graviimplicazioni per l'umanità, incluso ilcollasso dei sistemi alimentari e sa-nitari. I cambiamenti ambientali in-dotti dall'uomo modificano la strutturadella popolazione selvatica determi-nando nuove condizioni ambientaliche favoriscono particolari ospiti, vet-

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LA PERDITA DI BIODIVERSITÀ È UNA PERDITA PER L’UMANITÀ

5 GIUGNO 2020: GIORNATA MONDIALE ONU DELL’AMBIENTE

DAI RISCHI PER LA SALUTE UMANA ALLE CONSEGUENZE SUI MERCATI AGROALIMENTARI LE INDICAZIONI DEL GLOBAL RISK REPORT 2020IL GREEN DEAL DELLA COMMISSIONE EUROPEA

LA PERDITA DI BIODIVERSITÀ È UNA PERDITA PER L’UMANITÀ

5 GIUGNO 2020: GIORNATA MONDIALE ONU DELL’AMBIENTE

DAI RISCHI PER LA SALUTE UMANA ALLE CONSEGUENZE SUI MERCATI AGROALIMENTARI LE INDICAZIONI DEL GLOBAL RISK REPORT 2020IL GREEN DEAL DELLA COMMISSIONE EUROPEA

ATTUALITÀ

LA PANDEMIA DI COVID-19 HA AMPLIFICATO LA FRAGILITÀ DEL NOSTRO STILE DI VITA, DEI NOSTRI SISTEMI SANITARI E DELLA NOSTRA ECONOMIA GLOBALE AUMENTANDO COSÌ LE DISUGUAGLIANZEE MINACCIANDO LE COMUNITÀ PIÙ VULNERABILI DEL MONDO

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tori e/o agenti patogeni. Il Covid-19deve farci riflettere a fondo! Oggi sistima che, a livello globale, circa unmiliardo di casi di malattie e milionidi morti si verificano ogni anno a cau-sa di coronavirus e circa il 75% di tut-te le malattie infettive trasmesse al-l’uomo sono di origine zoonotiche, ilche significa che sono trasmesse allepersone dagli animali... “La pandemiadi Covid-19 ha amplificato la fragilitàdel nostro stile di vita, dei nostri si-stemi sanitari e della nostra economiaglobale - afferma Tijjani Muhammad-Bande Presidente dell'Assemblea Ge-nerale delle Nazioni Unite - aumen-tando così le disuguaglianze e minac-ciando le comunità più vulnerabili delmondo. Questi problemi sono inter-connessi, la fame era già in aumentoprima della crisi, con oltre 820 milionidi persone in tutto il mondo che nonavevano abbastanza da mangiare. An-che la sicurezza alimentare è statacompromessa dalla perdita di biodi-versità, dalla desertificazione e daglishock climatici, mentre un milione dispecie animali e vegetali sono in viadi estinzione”. È chiaro che la naturaci sta inviando un messaggio: la bio-diversità coinvolge 8 milioni di specieanimali e vegetali, gli ecosistemi chele ospitano e la diversità genetica traloro. Negli ultimi 150 anni, la barrieracorallina viva è stata ridotta della me-tà. Entro i prossimi 10 anni, una spe-cie conosciuta su quattro potrebbe es-sere stata spazzata via dal pianeta.Che cosa si può fare? Le soluzioni sitrovano in natura perché una cosa ècerta: nonostante tutti i nostri progres-si tecnologici, siamo completamente

dipendenti da ecosistemi sani. I pesciforniscono il 20% delle proteine ani-mali a circa 3 miliardi di persone. Ol-tre l'80% della dieta umana è fornitadalle piante. Circa l'80% delle personeche vivono nelle aree rurali dei paesiin via di sviluppo fanno affidamentosu medicine tradizionali a base vege-tale per l'assistenza sanitaria di base.È ormai accertata l’incidenza negativadelle attività umane. I dati sono pre-occupanti: tre quarti dell'ambiente ter-restre e circa il 66% dell'ambientemarino sono stati significativamentemodificati dalle azioni dell’uomo. Laprova più evidente è collegata al bloc-co della gran parte delle attività an-tropiche, nautiche ed industriali per

oltre due mesi con il lockdown che,a detta di attendibili studiosi, ha pra-ticamente riportato il fondo del maremediterraneo ad una condizione bio-logica paragonabile ai primi anni delsecolo scorso. Il dato positivo è chela natura tende più o meno veloce-mente a riconquistare il suo posto. C'èun crescente riconoscimento che ladiversità biologica sia una risorsa glo-bale di enorme valore per le genera-zioni future anche sotto il profilo eco-nomico. Il Global Risk Report 2020del World Economic Forum nel-l’elencare, tra i principali rischi glo-bali, proprio la perdita di biodiversità,ha anche indicato una possibile viad’uscita partendo dalla considerazioneche la biodiversità ha anche un valoreeconomico: è stato calcolato dal-l’UNEP (Programma Ambientedell’ONU) che, grazie agli equilibriambientali determinati da alti livellidi biodiversità e ai conseguenti serviziecosistemici (regolazione dei gas, mi-tigazione del clima, purificazionedell’acqua e dell’aria, impollinazione,mantenimento della fertilità dei suoli,riduzione dell’erosione...), l’essereumano ottiene benefici per un impor-

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ATTUALITÀ

SE QUALCOSA CI STA INSEGNANDO LA PANDEMIA È CHE DOBBIAMO RISPETTARE E PROTEGGERE LA NATURA. LA PROVA PIÙ EVIDENTE È COLLEGATA AL BLOCCO DELLA GRAN PARTEDELLE ATTIVITÀ ANTROPICHE, NAUTICHE ED INDUSTRIALI PER OLTRE DUE MESI CON IL LOCKDOWN CHE, A DETTA DI ATTENDIBILI STUDIOSI, HA PRATICAMENTE RIPORTATO IL FONDODEL MARE MEDITERRANEO AD UNA CONDIZIONE BIOLOGICA PARAGONABILE AI PRIMI ANNI DEL SECOLO SCORSO

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to complessivo che supera la sommadel prodotto interno lordo di tutti gliStati mondiali, pari a 72 mila miliardidi dollari e sarebbe importante inizia-re a contabilizzarlo, in proporzione,nei DEF (Documenti di Economia eFinanza) dei vari Paesi sotto la voce“capitale naturale”. Oggi uno dei set-tori maggiormente coinvolti è il mer-cato agroalimentare. Ciò che avvienenel mondo agricolo attuale è partico-larmente allarmante: è stata compro-messa larga parte dell’agricoltura tra-dizionale fondata sulla piccola azien-da pluri-colturale, sostituita con va-stissime monocolture estensive ridu-cendo drasticamente la biodiversitàdelle piante alimentari. Il sistemaagroalimentare industrializzato e fi-nanziarizzato, nonostante le corpora-tion abbiano investito sva-riati milioni di dollari econvertito milioni diettari a produzio-ni estensive, la-vorate con siste-mi tecnologica-mente avanzati, hadi fatto aggravato lasituazione alimentare

del pianeta. C’è la necessità di unnuovo modello economico. Se qual-cosa ci sta insegnando la pandemia èche dobbiamo rispettare e proteggerela natura. Proprio partendo dal nostrotessuto nazionale di piccole e medieaziende agricole e zootecniche, senzadimenticare le eccellenze della nostraviticoltura, si deve puntare sempre dipiù sulla qualità dei prodotti attraversouna produzione sostenibile per con-trastare lo strapotere delle grandi in-dustrie alimentari globali. Un modelloche passa attraverso una filiera com-posta anche di piccolissime aziendeche possiedono però un know howforse unico al mondo e che in questadelicatissima fase di ripartenza va tu-telato e aiutato per contrastare la con-correnza, spesso sleale, delle grandimultinazionali. A livello europeoqualcosa si sta muovendo. LaCommissione europea ha adot-tato due strategie fondamentaliper il Green Deal europeo: la

nuova strategia perla biodiversità e lastrategia dal pro-duttore al consu-matore, “from farm

to fork”, per un sistema alimentareequo, salutare e ambientalmente so-stenibile. Sul fronte del ripristino dellabiodiversità, nel 2021 si prevede l’in-troduzione di un target minimo an-cora da definire, ma che sarà legal-mente vincolante. Dovrà comunqueessere assicurata entro 2030 una con-dizione di degrado zero nei trend diconservazione di habitat e specie, eun minimo di 30% di trend positivoper le specie attualmente in via diestinzione. Parallelamente dovrà es-sere avviata una transizione verso lasostenibilità del sistema alimentareche cambierà il tessuto economico dimolte regioni dell'Ue e le loro intera-zioni. prevedendo l’integrazione coni principi dell’economia circolare.Perché è evidente, come sostiene ilDirettore Generale dell'Organizzazio-ne per l'alimentazione e l'agricoltura(FAO), Qu Dongyu, che “per inver-tire la tendenza della perdita di bio-diversità, abbiamo bisogno di uncambiamento radicale nel modo incui produciamo e consumiamo cibo".

*Studioso di Scienze Umane e dei Diritti Fondamentali

Fondatore e Presidente di Unipax, NGO associata al DPI delle Nazioni Unite

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DI GIUSEPPE MORABITO*

nche nel 2020 il ruolo principaledella Nato rimane quello di ga-rantire la libertà e la sicurezzadei Paesi membri. Questo è un

concetto che si presta a differenti de-clinazioni strategiche perché il ruolodella NATO è costantemente oggettodi dibattito e differenti visioni. So-prattutto è dibattuto come far percepiretale missione alle audience nazionalidei paesi membri e a quelle “esterne”.Le correnti principali sono due: la pri-ma vorrebbe l’Alleanza come attoredi hard security con un’Organizzazio-ne in grado di risolvere in maniera ec-cellente le crisi con l’uso della forzaper mezzo della sua non pareggiabilestruttura militare. La seconda intendepresentare l’Alleanza come un’Orga-nizzazione che può fornire sicurezzanel mondo senza l’utilizzo della pro-pria forza militare ma per mezzo dellacomponente politico-diplomatica e laforza della “dissuasione” e/o “deter-renza”. Il Presidente Trump ha datouna “scossa” all’Alleanza nell’ultimo

Summit, chiedendo un cambiamentosostanziale (maggiori spese per la di-fesa) ma in risposta gli alleati - soprat-tutto europei - negano la natura, la por-tata e la velocità del cambiamentostrategico.Covid-19 potrebbe essere il punto disvolta per definire un nuovo equili-brio globale che è sempre più precario.Si può supporre che mentre Covid-19

accelererà senza dubbio il cambia-mento, è poco probabile che trasformiradicalmente la natura del cambia-mento stesso. In effetti, se le conse-guenze strategiche di Covid-19 sonosimili alle pandemie del passato, maicosì “forti” da porre fine alla minacciadi un conflitto, potrebbe comunqueaumentare il livello di minaccia.I governi e l’opinione pubblica euro-

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AI MEMBRI EUROPEI SEMPRE PIÙ DISSOCIATI DALLA NUOVA REALTÀ STRATEGICA

COME IL COVID-19 ACCELERA LE SFIDE DELLA NATO

COME IL COVID-19 ACCELERA LE SFIDE DELLA NATO

GEOPOLITICA

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GEOPOLITICA

pea sono fermi su una certezza decen-nale: non ritengono che possa scop-piare una grande guerra nell’imme-diato futuro, anzi escludono l’ipotesidi un conflitto globale in futuro! IlVirus di Wuhan potrebbe allontanareulteriormente la percezione europeadalla realtà, creando una profonda di-vergenza tra chi si concentra sulla si-curezza sanitaria e chi invece ritieneche sia centrale il concetto della di-fesa nazionale e della democrazia.Sulla sicurezza sanitaria è intervenutoil segretario generale dell’alleanza,Jens Stoltenberg, mettendo a dispo-sizione il coordinamento logistico neirifornimenti di materiali medicali. Ilprogramma scientifico della Nato hainoltre finanziato un progetto di dia-gnostica anticorpale rapida, propostodall’Istituto Superiore di Sanità (ISS)e promosso dalla Farnesina.Ma sul piano piano della Difesa Na-zionale e della Democrazia, sembrache pochi governi europei compren-dano la situazione e siano in linea congli americani. Nella maggior parte deicasi non prendono in considerazioneuno scenario del genere. Contro questavisione, numerosi affermati analistiintravedono il pericolo che l'Alleanzadebba in un prossimo futuro affrontareuna crisi multi-teatro simultanea nelMar Cinese (Taiwan o Hong Kong),nel Medio Oriente (Siria e Turchia) enel Nord Africa (Libia), nonché suifianchi orientali e settentrionali del-l'Alleanza attraverso lo spettro con-venzionale e nucleare e lo spettro ana-logico e digitale. Dal punto di vistastrategico una delle conseguenze ne-gative, derivante dalla pandemia po-trebbe essere, per la Nato, che i paesieuropei decidessero di sospendere lamodernizzazione dello strumento didifesa nazionale per concentrarsi sullasicurezza sanitaria.Questo metterebbe la presidenza USAdavanti alla scelta: continuare a difen-dere l'Europa compensando le sue de-bolezze militari, rendendo così le pro-prie forze armate relativamente piùdeboli in altre aree del mondo, o ab-bandonare l'Europa e l’idea di Tran-

satlantic Link per gravitare in aree dimaggiore interesse economico USAquali il Pacifico. Partendo dal presup-posto che Pechino e Mosca non sonocapitali di paesi da additare comeesempio di “Democrazia”, essi po-trebbero sfruttare la possibile “debo-lezza” sociale e politica americanaconseguente dal Virus, per esercitare

pressioni sia sugli Stati Uniti stessi siasui loro alleati, politicamente ed eco-nomicamente più deboli, aumentandoin maniera esponenziale la loro attivitàdi softpower. È probabile che i già in-sufficienti (a parere di Trump) inve-stimenti nel settore della difesa euro-pea diminuiranno ulteriormente dopola crisi da virus, ma, contemporanea-mente, la portata in numero e impegno

di forze delle possibili missioni Natopotrebbe accrescersi.Nel contempo è indubbio, poi, chel’ascesa militare della Cina aggraveràil sovraccarico di risposta militareamericano, ma senza un aumento del-la spesa militare le capacità militarieuropee non saranno in grado pareg-giare l'impatto delle nuove tecnologie

nello spazio di battaglia, come l'intel-ligenza artificiale, i super computer,la minaccia spaziale in cui cerca di in-serirsi anche l’Iran. Chi conosce benela Nato e i suoi meccanismi di funzio-namento e attivazione sa che a Bru-xelles inizia a serpeggiare il citato di-lemma strategico, esemplificabile nelsemplice assunto che le crisi non ar-riveranno in pacchetti singoli. Il di-

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IL VIRUS DI WUHAN POTREBBE ALLONTANARE ULTERIORMENTE LA PERCEZIONE EUROPEA DALLA REALTÀ, CREANDO UNAPROFONDA DIVERGENZA TRA CHI SI CONCENTRA SULLA SICUREZZASANITARIA E CHI INVECE RITIENE CHE SIA CENTRALE LA DIFESANAZIONALE E DELLA DEMOCRAZIA

Nella foto in alto, aiuti cinesi all’Italia; in basso, soldati russi in partenza per l'Italia

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lemma è come garantire alla Nato lecapacità per fare azione di difesa e de-terrenza sui suoi fianchi orientali e set-tentrionali e simultaneamente soste-nere gli alleati sul suo fianco meridio-nale in caso che continui il caos inMedio Oriente e Nord Africa. In questo quadro emerge con forza inqueste ore la questione: come farà laNato a gestire il suo ormai scomodo

membro turco che cerca di espanderela sua influenza proprio in queste duearee?La sola risposta è di ricercare un no-tevole miglioramento dell’interope-rabilità delle Forze Armate europee(escludendo per il momento la Tur-chia) con le controparti statunitensi estrutturare consultazioni politiche mol-to più veloci tra USA e UE. Bisogne-

rebbe ideare una “Forza Europea” conla capacità di assicurare difesa e de-terrenza in caso di emergenza quandogrande parte delle forze statunitensisono impegnate in altre zone del mon-do. La Forza Europea dovrebbe esserecapace di una buona interoperabilitàcon la Forza Americana.Non deve essere un’utopia pensare aun partenariato strategico NATO-UE

in grado di proiettare potere e proteg-gere le persone spostando rapidamen-te, in emergenza, forze e risorse in Eu-ropa e nei dintorni per sostenere la dis-suasione e strutturare una difesa. Taledimensione del partenariato conter-rebbe anche molto l’arroganza di An-kara. La Nato è in definitiva un'assi-curazione strategica contro la guerrain un mondo instabile in cui strategia,

tecnologia, capacità e convenienza sicombinano per alleati e avversari. La Nato deve quindi essere un deter-rente militare di alto livello ispirata al“Si vis pacem, para bellum”. Soprat-tutto, gli europei dovrebbero entrarenell’ottica che nel prossimo decenniogli Stati Uniti saranno in grado di "ga-rantire" la difesa dell'Europa solo segli europei faranno molto di più perla propria difesa. Virus di Wuhan o notra poco sarà in gioco il futuro dellaNato. Se un giorno non tanto lontanonon riusciremo a modernizzare la no-stra Alleanza, la Cina comunista e,probabilmente, la Russia potrebberotrarne enormi vantaggi.

Tratto da www.atlanticoquotidiano.it del 18 maggio 2020

*Generale di Brigata (Aus.) Ufficiale dei Ber-saglieri, ha espletato incarichi di comando edi staff presso il 1° Rgt. bersaglieri, la BrigataGranatieri, la Scuola Allievi Marescialli e loSME. Ha partecipato alle operazioni in Alba-nia e in Bosnia-Erzegovina. Nel grado di Co-lonnello presta servizio presso il Nato DefenseCollege di Roma, ove dal 2012 al 2016 è ilprimo italiano a essere nominato Direttoredella Nato Middle East Faculty. Lasciato ilservizio attivo, dal luglio 2016 collabora convari Istituti internazionali e, dal maggio 2019,richiamato in servizio, è il Direttore Generaledella Scuola di Formazione Capitolina. Nel-l’ottobre 2019 è nominato professore ordinariopresso la Facoltà di Difesa e Sicurezza del-l’Università Link di Roma

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CINA, RUSSIA, CUBA, LA CRISI COVID-19 RIDISEGNA LA MAPPA DEGLI ALLEATI DELL’ITALIA: “NON ERANO MAI ATTERRATI TANTI AEREI E TANTO PERSONALE RUSSO IN UN PAESE DELLA NATO”. LA CRISI SANITARIA POTREBBE CAMBIARE LA GEOPOLITICA. ACCANTO AL TRICOLORE, IN MOLTI OSPEDALI DELLA LOMBARDIA, SVENTOLA IL ROSSO DELLA BANDIERA CINESE. MA C’È ANCHE IL TRICOLORERUSSO, CON I MEDICI E I RESPIRATORI INVIATI IERI DA PUTIN A ROMA

GEOPOLITICA

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DI GIORGIO BATTISTI*

l “servizio militare di leva”, natodalla Rivoluzione Francese per ladifesa dei confini nazionali, ha avu-to un ruolo fondamentale per la no-

stra società, sia in tempo di pace siain guerra, dall’Unità d’Italia (1861)alla fine della Guerra Fredda (1991).Le mutate esigenze di sicurezza inambito internazionale, che impongo-no in modo sempre più complesso in-terventi per la stabilizzazione di re-gioni caratterizzate da profonde crisiinterne, hanno richiesto un radicalecambiamento nella preparazione enell’addestramento delle Forze Ar-mate, chiamate ad agire in collabora-zione con altri eserciti in aree geogra-fiche difficili e contraddistinte da ri-schi elevati. Questo ha reso necessario il passaggioa una organizzazione di soli militarivolontari che hanno scelto consape-volmente e liberamente il mestieredelle armi. L’ambito d’intervento, in-fatti, si estende geograficamente sinoa comprendere le aree d’interesse na-

zionale e, quindi, ben oltre le frontierepolitiche dello Stato. Per poter garan-tire questo requisito servono repartidi professionisti, addestrati ad agirenei più disparati scenari, utilizzandoequipaggiamenti sempre più sofisti-cati. La formazione prevista dall’annodi leva (ridotto poi ad alcuni mesi)non avrebbe più garantito di fronteg-

giare le esigenze di una realtà in con-tinua evoluzione umana, tecnologicae operativa. In secondo luogo, pur inpresenza di una volontà politica con-divisa, la Difesa non dispone piùdell’organizzazione e delle risorse perreintrodurre un modello simile a quel-lo in atto sino al 1995 con il servizio

militare obbligatorio, per carenza siadi infrastrutture (caserme), di equi-paggiamenti, di personale d’inqua-dramento, sia di capacità sanitarie.Limitandosi alla sola Europa, sonodiversi i Paesi che hanno ancora in vi-gore il servizio obbligatorio: Austria,Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia,Grecia, Lituania, Norvegia e Svizzera.

Nel 2017, a causa della delicata situa-zione geopolitica in Europa nord-orientale, è stato reintrodotto in Svezia(abolito nel 2010).Tuttavia, a meno della Svizzera, questiPaesi mantengono la coscrizione ob-bligatoria per un impegno internazio-nale limitato e di basso profilo

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IUN SERVIZIO DI DIFESA NAZIONALE PER FAR FRONTE ALLE EMERGENZE INTERNE

ATTUALITÀ

IL DIBATTITO SULL’IMPIEGO DEI MILITARI NELLE EMERGENZE: IL CASO CORONAVIRUS

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(puro peacekeeping) o per una situa-zione ai propri confini simile a quelladella Guerra Fredda. Quando si trattadi scenari ad alta intensità operativaanch’essi fanno ricorso a professio-nisti, prevalentemente con elementinegli staff multinazionali o come os-servatori dell’ONU.Tenuto conto, quindi, delle forti dif-ficoltà nel ripristinare il servizio di le-va (una parola che solo a citarla mettein stato d’ansia milioni di mamme),l’esigenza educativa dei giovani, benavvertita dalla società, potrebbe ri-guardare la creazione di un Serviziodi Difesa Nazionale (SDN) della du-rata di alcuni mesi, a inquadramentomilitare, per tutti i cittadini italiani apartire dai 16 anni che risultino idoneisotto il profilo psico-fisico (a 16 anniè riconosciuta al minore l’attribuzionedi numerose facoltà e poteri, anche inderoga alla regola generale per cui lacapacità di agire è individuata al com-pimento del diciottesimo anno di età).Il SDN dovrebbe assorbire il “Servi-zio Civile Nazionale”, istituito con L.64/2001 su base volontaria, ed essererivolto ad attività di pubblica utilità(assistenza, tutela ambientale, educa-zione e promozione culturale, patri-monio artistico e culturale, ecc.) e ainterventi di protezione civile. Lo sco-po del servizio sarebbe quello di raf-forzare il senso di appartenenza alPaese, ma anche di imparare il rispettodelle regole della società e della vitadi gruppo, e contribuire così alla for-mazione civica e sociale dei giovani.Un’esigenza sottolineata già nel 2018dal “30° Rapporto Italia”, pubblicatodall’Istituto Eurispes, secondo cui il67,8% degli Italiani (quasi 7 su 10!)era favorevole al ritorno dell’insegna-mento dell’educazione civica nellescuole.Il “32° Rapporto Italia” del 2020,sempre dell’Istituto Eurispes, eviden-zia che nella graduatoria della fiduciadegli Italiani verso le istituzioni svet-tano le Forze Armate, con un consen-so che si attesta sul 72%, a testimo-nianza della fiducia che i cittadini ri-pongono verso i Militari e i loro valori

fondanti, come modello cui ispirarsi.Tutto questo consentirebbe di riportarea galla importanti valori per le giovanigenerazioni, primo fra tutti quello diporsi al servizio di una società dellaquale sono parte integrante.Ovviamente, è imprescindibile la pie-na condivisione del progetto a livellointerministeriale (Difesa, Interno, Eco-nomia, Lavoro, Educazione, Sport,Sanità, ecc.) al fine di evitare resisten-ze più o meno esplicite capaci, comespesso accade, di bloccare iniziativeparimenti meritevoli e fondate. Talecondivisione interministeriale con-sentirebbe d’individuare le risorse fi-nanziarie necessarie, di usufruire delServizio Sanitario Nazionale (visitemediche) e di avvalersi anche dellestrutture didattiche pubbliche per leattività propedeutiche.L’ipotizzato SDN non potrebbe essereassolutamente assimilato al preceden-te servizio militare obbligatorio: devepiuttosto essere visto (e conseguen-temente veicolato) come un’occasionedi avviamento professionale che, at-

traverso specifici incentivi e agevo-lazioni, favorisca l’inserimento nelmondo del lavoro, pubblico e privato,mediante l’attribuzione di un titolo dipreferenza (es. un punteggio incre-mentale in un concorso pubblico). IlServizio di Difesa Nazionale non do-vrebbe, inoltre, essere posto in con-trapposizione/sostituzione alle ForzeArmate basate su personale profes-sionista, che continuerà ad assolverei compiti istituzionali attualmente pre-visti: i nostri soldati volontari sono,infatti, la risorsa più importante! I mi-litari professionisti potranno inveceessere sostituti nelle attività in Patriameno specialistiche, come quelle diconcorso in occasione di eventi natu-rali (rimozione macerie, riempimentosacchetti a terra, ecc.) o problemi ur-bani (rimozione immondizie, vigilan-za nella “terra dei fuochi”, ecc.), e de-dicarsi esclusivamente ai compiti ti-pici di una qualsiasi Forza Armata:prepararsi per difendere il proprioPaese e per tutelare gli interessi na-zionali con l’uso legittimo delle armi!

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ATTUALITÀ

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L’addestramento dovrebbe esseresvolto in ambito regionale/provinciale,sotto direzione militare, con il con-corso delle Associazioni Combatten-tistiche e d’Arma, articolato su tremomenti: un primo periodo di 15giorni, senza vincoli di alloggio instrutture specifiche, per l’indottrina-mento iniziale; un secondo di 15 gior-ni, con l’obbligo di alloggio, per fa-vorire la coesione dei ragazzi; un terzoperiodo, di alcuni mesi, per l’impiegoa seconda delle esigenze.I primi due periodi dovrebbero essereprevisti al termine del 3° e 4° anno discuola media superiore all’inizio dellevacanze estive, nell’ambito dell’al-ternanza scuola-lavoro (legge n. 107del 2015), mentre l’impiego vero eproprio dovrebbe avvenire dopo il 5°anno. La formazione, inoltre, potrebbeessere implementata attraverso richia-mi brevi e scaglionati nel tempo (an-che nei fine settimana) per non inci-dere sulla vita dei giovani.L’addestramento dovrebbe essereconcentrato prioritariamente su fun-

zioni di soccorso, protezione civile,procedure di sicurezza e uso basilaredelle armi, garantendo la preparazionedi fondo nel caso (assai improbabilema teoricamente non impossibile) diuna mobilitazione generale causatada una grave crisi internazionale cheimponga il ripristino del servizio dileva. Per soddisfare le varie esigenze,e tener conto dello spirito antimilita-rista di una parte dell’opinione pub-blica, i giovani potrebbero essere in-dirizzati, dopo i due periodi inizialicomuni, al servizio civile o militare,a seconda delle proprie aspirazioni econdizioni psico-fisiche (e per evitaresospetti di eccessiva militarizzazionedella società).Posto in questi termini, il Servizio diDifesa Nazionale assumerebbe i con-torni di un servizio ausiliario allo stes-so tempo moderno e in continuità conle tradizioni. Un provvedimento ingrado di rispondere a una necessitàeducativa ben avvertita dalla società,avvicinare i giovani alle istituzioni efornire loro quelle capacità basilari

per la gestione delle emergenze e de-gli interventi di pubblica utilità. Danon dimenticare, infine, la possibilitàdi effettuare lo screening sanitario del-la popolazione giovanile, come av-veniva in passato, che fornirebbe unquadro medico generale utile ai finidella prevenzione, diagnosi precocee cura di varie malattie, perseguendogli obiettivi di miglioramento dellecondizioni di vita e creazione di ri-sparmi per la sanità pubblica negli an-ni a venire. Rimane da definire prio-ritariamente lo status giuridico di que-sti ragazzi e individuare le infrastrut-ture per il loro alloggiamento.

Tratto da www.Analisidifesa.it del 28 marzo 2020

*Generale di Corpo d'Armata (Aus.), Ufficialedi Artiglieria da Montagna, ha espletato in-carichi di comando nelle Brigate Alpine Tau-rinense, Tridentina e Julia ed ha ricoperto di-versi incarichi allo Stato Maggiore dell'Eser-cito. Ha comandato il Corpo d'Armata Italianodi Reazione Rapida della NATO (NRDC-ITA),l'Ispettorato delle Infrastrutture e il Comandoper la Formazione, Specializzazione e Dottrinadell'Esercito. Ha partecipato alle operazioniin Somalia (1993), in Bosnia (1997) e in Af-ghanistan per quattro turni. Ha terminato ilservizio attivo nell'ottobre 2016

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DI ALFREDO TERRONE

ei primi mesi del 1855 la Tur-chia era stata minacciata di oc-cupazione da parte dei Russi edaveva richiesto protezione ai

Governi francesi ed inglesi; nel mesedi aprile l’accorto Cavour aveva of-ferto un cospicuo aiuto militare chefosse non in sottordine, ma in condi-zione di parità con le altre forze armatescese in campo a favore della Turchia.Ad accordo raggiunto, il 13 aprile1855 il Corpo di Spedizione incomin-ciò a lasciare Torino per imbarcarsi aGenova agli ordini di Alfonso LaMarmora (fratello del nostro Alessan-dro); di questi oltre 18.000 militari,facevano parte ben cinque Battaglionidi bersaglieri - ciascuno su 4 Compa-gnie – chiamati “Provvisori”, costituiticon bersaglieri provenienti dai dieciBattaglioni allora in “vita”. Abbiamo detto “Provvisori” in quantoformati dalle Prime Compagnie diogni Battaglione piemontese (dieciCompagnie per un totale di circa3.000 uomini) che, ad esigenze ulti-mate, sarebbero rientrati ciascuno nelproprio reparto. Il Comando della 2^Divisione era stato affidato ad Ales-sandro La Marmora, orgoglioso dellaMedaglia d’Argento al V.M. conse-guita nel 1849 a Novara per aver op-posto strenua resistenza agli austriacicon i superstiti della sua Divisione. Il 19 maggio del 1855, accompagnatodai voti di tutt’Italia il Corpo di Spe-dizione s’imbarcò a Genova per sbar-care a Balaclava in Crimea, il 29 dellostesso mese. La penisola di Crimea èla Tauride o – Chersoneso Taurico –degli antichi; si estende fra il Mar Ne-ro, lo Stretto di Zenikalé, l’Istmo diPerekop e si congiunge a nord con laterraferma. La popolazione era mista:tartari, zingari, armeni, russi e tedeschied il territorio era stato ceduto dai tur-chi a Caterina II di Russia nel 1791.Tra le principali città, Sebastopoli, poiaspramente contesa. Le Forze italiane furono lasciate in unprimo momento inattive, anche perchél’amalgama fra le forze alleate non eraancora stata raggiunta e gli ordini

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NSTORIA

7 GIUGNO 1855 - ORE 01,307 GIUGNO 1855 - ORE 01,30

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STORIA

giungevano ai reparti in modo caotico.Le sorti del conflitto erano ancora in-certe ed il caldo, opprimente, influivamolto sulla tenuta della disciplina de-gli uomini, oppressi ancor più per ilprogredire del colera che iniziava aserpeggiare fra le truppe; ma emerseil disciplinato comportamento delletruppe italiane che indusse il Raglan,Comandante del Contingente inglese,a dislocare in linea il nostro Corpo as-segnandogli l’importante villaggio diKamara, compreso fra le truppe turchedi Omar Pascià schierate alla destra equelle francesi che tenevano le alturefortificate sulla sinistra della Cernaia.Il Quartiere Generale italiano fu sta-bilito in Kadikoi con gli elementi piùavanzati, al di là del fiume, su un pog-gio trincerato detto lo “Zig–Zag”. I bersaglieri, ben presto seppero affer-marsi per l’ardente spirito e la fieraprestanza; anche se non ricevettero dairussi alcuna offesa seppero peraltrosopportare aspri disagi e fatiche ed af-frontare i pericoli del colera che viru-lento era dilagato dopo un periodo dipiogge ininterrotte. In effetti Alessan-dro La Marmora, che era a capo dellaspedizione, appena posto piede nel-l’infida Tauride, aveva constatato chela morte si estendeva senza tregua esi diffondeva specialmente fra i suoibersaglieri, sprovvisti di adeguati mez-zi di soccorso. Il male si diffondevarapidamente e senza alcun riguardoper ufficiali, graduati e bersaglieri

semplici: primo a soccombere era sta-to il Tenente Toselli, seguito dal Mag-giore Cassinis di Biella che, da Capi-tano nel 1848, alla testa di 170 volon-tari aveva compiuto prodigi di valorea Santa Lucia, Calmasino e a Rivoli.Un altro colpito dal terribile male fuil Maggiore Della Chiesa che, udito ilfragore del combattimento alla Cer-

naia, sebbene sfinito accorse all’ac-campamento per sostituire il Chiabrerache, più volte ferito, gli aveva cedutoil comando.Il 4 giugno 1855 i casi di contagio era-no già 550 ed i morti 226. Proprioquella mattina il Generale AlessandroLa Marmora si era recato a compiereun’ispezione all’improvvisato ospe-dale da campo dei colerosi di Kamara.Al rientro nell’accampamento il Ge-nerale, che era febbricitante ma che

aveva nascosto a tutti il suo stato, co-minciò a sudare freddo e venne colpitoda un violento attacco di dissenteria.Per tutta la notte i subalterni lo udironogemere sotto la tenda finché la mattinafu convocato il medico, ma il La Mar-mora tagliò corto dicendo: “Non perdatempo con me, dottore, ormai ho leore contate, questo è colera!” Gli Uf-

ficiali accorsi al suo capezzale furonoinvitati ad allontanarsi ed il fratelloAlfonso, subito informato, lo fece tra-sportare al suo Quartiere Generale aKadikoi ove Alessandro, avvolto inuna coperta da campo, attese la mortein una gelida e spoglia stanzetta, ve-gliato dal suo vecchio attendente, ilbersagliere Gaudenzio. La sera del 6 giugno le sue condizionimigliorarono leggermente, ma si trat-tava del tipico illusorio miglioramentoche precede la fine: il Papà dei Ber-saglieri aveva la cognizione di esseregiunto alla fine del suo viaggio terrenoe alle 01,30 del 7 giugno 1855 morìmentre si udivano in lontananzail fra-gore delle artiglierie di Sebastopoli:vaneggiava di bersaglieri e di trincee,forse sognando un altro assalto, per-fino le sue estreme parole furono: “Jesonde la brèche”. Chiuse gli occhi at-taccando: non morì di colera, morìcombattendo. Era stato accudito dall’angosciato fra-tello Alfonso, dal nipote Vittorio, Uf-ficiale di marina, dal dottor Comisetti,dal Cappellano militare Don Ciocchet-ti, suo amico, e dal Luogotenente Co-

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ABBIAMO RISCONTRATO ALCUNE ANALOGIE FRA IL RECENTE MORBO‘CORONAVIRUS’ CHE IN QUESTI MESI STA IMPERVERSANDO OGNIDOVE IN ITALIA E ALL’ESTERO E IL COLERA CHE AFFLISSE 165 ANNIORSONO IL CORPO DI SPEDIZIONE ITALIANO IN CRIMEA, OVE TROVÒ LA MORTE IL NOSTRO FONDATORE ALESSANDRO LA MARMORA

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lonnello di Saint Pierre, Comandantesuperiore dei bersaglieri di Crimea.Sotto un cielo cupo, fra il fragore delleartiglierie, la salma avvolta nella suacoperta da campo, fu calata nella fossasul colle dell’Hatzford, nei pressi diKadikoi. Umili esequie ed umile se-poltura. Prima della partenza del Cor-po di spedizione dalla Crimea, le spo-glie furono traslate in un sepolcro ele-vato a Balaklava e, solo più tardi, il28 agosto 1882 inumate in una Cap-pella ossario che raccoglieva le reli-quie di tutti i soldati piemontesi dece-duti in Crimea. La notizia della sua morte – gloriosa,anche se una prepotente fatalità gliaveva negato di cadere in battaglia –suscitò universale rimpianto. Parteci-parono alla mestizia degli italiani i Ge-nerali Pélissier e Raglan rendendoomaggio al fratello Alfonso ed anchela Regina Vittoria d’Inghilterra espres-se i sensi del suo cordoglio. Tale era il dolore fra gli italiani che ilmattino del 16 agosto, ai bersaglieridel IV Battaglione del Chiabrera, ap-parve la sua ombra fra il fumo dellecannonate e le nebbie del colle delloZig-Zag ove, in 500 erano riusciti acontenere, perfino con il calcio dei fu-cili e a sassate, l’attacco di un’interaDivisione russa. Il suo ricordo era rimasto così impres-so che apparve anche ai bersaglieridella 1a Compagnia del V Battaglionementre in testa, con la sciabola di Goi-to in pugno e con i subalterni Franchi-ni e Prevignano a lato, incalzava alponte di Traktir i russi, contrastandol’onore della prima schiera ai tanto ce-lebrati Zuavi. Tanto vivo il ricordo che

i bersaglieri dell’impavido III Batta-glione del Maggiore Govone seppero,sotto il bastione di Mat, a Sebastopoli“star fermi al fuoco senza chinarenemmeno il capo”, come aveva rife-rito il Generale Trochu al Generale

Alfonso La Marmora. Nel 1911, gra-zie al pietoso desiderio della vedovae all’interessamento vivissimo del Ten.Col. Pericle Negrotto, nella ricorrenzadel 75° Anniversario della creazione

del Corpo, la sua venerata spoglia fuimbarcata a Sebastopoli sull’ “Agor-dat”. Il 12 giugno giunse a Genova edil 15 traslata a Biella, scortata da 12Labari splendenti di Cremisi e d’Oroe da altrettanti Colonnelli con piumetto

nero ed aigrette bianco. L’affusto pas-sò davanti al XIX Battaglione Bersa-glieri che schierato presentava le armi,accompagnato dalle sommesse notedella Fanfara, mentre dall’alto del“Piazzo” si diffondeva il tuono delcannone. Le auguste spoglie del nostroPapà riposano nella tomba di famiglianella Chiesa di San Sebastiano, ac-canto alle ceneri dei suoi avi, consa-crato all’immortalità così come il Cor-po da lui creato. Il superbo ed artisticocofano che trasportò le sue spoglie inItalia è custodito a Roma, nel MuseoStorico dei Bersaglieri a Porta Pia.

Bers. Col. Alfredo Terroneda uno scritto di Nino Tramonti

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STORIA

MENTRE SI UDIVANO IN LONTANANZA IL FRAGORE DELLE ARTIGLIERIE DI SEBASTOPOLI, VANEGGIAVA DI BERSAGLIERI E DI TRINCEE, FORSE SOGNANDO UN ALTRO ASSALTO. CHIUSE GLI OCCHI ATTACCANDO: NON MORÌ DI COLERA, MORÌ COMBATTENDO

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onclusa la Missione “Libano1” con pieno successo, l’11 disettembre “Italcon Governolo”lascia Beirut ma, il 23 dellostesso mese, a soli due giorni

dal rientro di tutto il Contingente nellaCaserma “Cadorna” di Legnano, il“Secondo” riparte per Beirut perchéla Falange Maronita per vendicarel’uccisione del loro Capo e neo elettoPresidente del Libano, Beshir Gema-yel, avvenuta il 14 dello stesso mese,il giorno 16 irrompe nei campi Pale-stinesi di Sabra e Chatila e massacracentinaia di vecchi, donne e bambinimusulmani, familiari dei palestinesievacuati in Siria durante la missione“Libano 1”. Questa volta, il 2° Batta-glione partecipa alla “Libano 2” afianco dei Parà della “Folgore” ed aiMarò del “San Marco”, inquadratonel “Raggruppamento Italiano in Li-bano (nuovo Italcon) al Comando delColonnello Franco Angioni.

Al momento dell’arrivo della ForzaMultinazionale, la situazione in Liba-no vede schierate:• le truppe siriane e formazioni pale-stinesi nella parte settentrionale edorientale del Paese;• la “Falange” a nord di Beirut;• l’Esercito regolare libanese (pocheUnità) in Beirut Est e nelle immediatevicinanze;• gli israeliani a Sud;• l’UNIFIL in una fascia di circa10Km, immediatamente a Nord del con-fine Israelo-libanese.La Forza Multinazionale (USA -Francia - Italia ed in un secondo tem-po Gran Bretagna) prende il controllodi Beirut Ovest con il compito di: “co-stituire una forza di interposizione inlocalità concordate e così fornire quel-la presenza multinazionale per assi-stere il Governo libanese e le sue For-ze Armate nella zona di Beirut”.Compito questo che in termini più

espliciti sta a significare che “Italcon2”, nel settore della Capitale che glisarà assegnato, deve scongiurare il ve-rificarsi di altri massacri e violenzecontro i palestinesi dei “campi”, e for-nire concorso all’Esercito libanese nelriassicurare al Governo libanese laperduta sovranità. Ogni Contingentepresidia un settore di Beirut: a Nord ifrancesi, al Centro gli italiani, a Sudil contingente USA (area aeroportua-le). Quello inglese, giunto a Beirut inun secondo tempo, verrà dislocatonella parte a Sud-Est della Capitale.Il settore italiano, con un perimetro dicirca 30 Km e con una popolazioneper il 95% sciita, inglobava i due cam-pi palestinesi di Chatila e Borj El Braj-nè abitati complessivamente da circa24.000 persone. In questa seconda missione il “Go-vernolo” sbarca a Beirut il 27 settem-bre e si schiera subito a protezione delcampo palestinese di Borj El Brajnè

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C

IL 2° BATTAGLIONE BERSAGLIERI ‘GOVERNOLO’ IN LIBANO

MISSIONE LIBANO 2 ‘ALIQUOTA MECCANIZZATA DI ITALCON’ 27 SET. 82 / 3 MAR. 83

IL 2° BATTAGLIONE BERSAGLIERI ‘GOVERNOLO’ IN LIBANO

MISSIONE LIBANO 2 ‘ALIQUOTA MECCANIZZATA DI ITALCON’ 27 SET. 82 / 3 MAR. 83

RACCONTATO DA ‘AQUILA 1’, COMANDANTE DEL CONTINGENTE ‘GOVERNOLO’

STORIE DI BERSAGLIERI

Squadra su blindato

VCC2 in pattuglia

a Borj el Brajnè

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abitato da 15.000 palestinesi sui qualiincombeva la minaccia di altri mas-sacri. Il 26 ottobre, avvicendati dai Pa-rà della “Folgore”, i Bersaglieri ven-gono destinati alla protezione di Cha-tila dove resteranno fino al 3 marzo1983, termine della missione del “Se-condo” a Beirut. “Ceckpoint”, postidi osservazione, pattugliamenti e ra-strellamenti costituiscono la principaleattività operativa in atto, senza sostagiorno e notte, per garantire la sicu-rezza degli abitanti dei citati “campi”.Attività pertanto sempre più intenseche rendono necessario adeguare lepossibilità operative del “Governolo”alle crescenti esigenze. Il 3 novembre il Battaglione viene in-fatti rinforzato con l’arrivo di un’altraCompagnia di Bersaglieri. È la 3ªCompagnia del Capitano Marco Rossi(nome di battaglia “TIGRE”), con trePlotoni fucilieri comandati dal TenenteLuciano Trogu e dai Sottotenenti diComplemento Antonio Tillio e CarloVinciguerra. Con l’arrivo della Com-pagnia “Rossi” la sicurezza armatadegli abitanti di Chatila ha come sem-pre inizio alle ore 18.00 ma non avràpiù la durata di 24 ore continuativema di 12 ore. L’attività da svolgere èquella ormai consueta ma che non dàadito a momenti di rilassatezza, perchéla situazione generale del Paese nonfa intravvedere un avvenire proprioroseo per la “Svizzera del MedioOriente”. Nei campi palestinesi diBeirut i rastrellamenti e gli arresti daparte delle forze libanesi si verifica-vano con sempre maggior frequenzae non sono poche le circostanze checostringono i Bersaglieri ad interve-nire per impedire violenze inutili edinaccettabili da parte di soldati liba-nesi. La violenza durante le fasi del-l’arresto è infatti considerata lecita so-lo se vi è una reazione altrettanto vio-lenta e basta! Ma per i libanesi è nor-male andare giù pesante, e non vo-gliono capire che il nostro “DNA” èmolto diverso dal loro e, pertanto, inostri interventi sono sempre più fre-quenti per impedire gratuite violenzesu inermi abitanti del campo palesti-

nese. Durante la “Libano 2”, di parti-colare rilievo operativo, il rastrella-mento svolto nel febbraio 1983 in unavasta area boschiva nella parte Sud-Est della capitale libanese, per indivi-duare la zona di partenza di un razzocontro l’abitato di Khaldè, dove erain atto un “vertice” libano-israeliano.Il rastrellamento si è concluso dopopoche ore con l’individuazione, sultetto/terrazzo di un palazzo fortificatoe disabitato, di due rampe di lancio dicircostanza su una delle quali eramontato un razzo tipo Katiusha pre-disposto per il lancio “a tempo” tra-mite il collegamento con un “timer”di fabbricazione cinese. Il BattaglioneBersaglieri “Governolo” ha anche as-sicurato il sostegno logistico a favore

di tutto “Italcon” fino ai primi di di-cembre, quando ha iniziato ad operareil neocostituito Battaglione Logisticodi Raggruppamento, sorto dal gradua-le adeguamento e rafforzamento dellaCompagnia Comando e Servizi delBattaglione. Anche durante questa missione, i Ber-saglieri del “Secondo” hanno dimo-strato grande efficienza, senso di di-sciplina, spirito di sacrificio e la con-sueta grande umanità già evidenziatain tante altre circostanze in cui il no-stro Soldato si era reso protagonista.Di ciò ne è testimone vivente il pic-colo Governolo Hibrain Mustafà AlìZan Zan, cosi chiamato dai genitoriperché venuto alla luce durante unanotte di coprifuoco nel campo di Borj

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STORIE DI BERSAGLIERI

Nella foto in alto, Aquila 1 intervistato dal giornalista Bruno Vespa a Chatila; in basso unapostazione 25 a margine est di Chatila

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El Brajnè, grazie al tempestivo inter-vento di una pattuglia di Bersagliericomandata dal Ten. Sergio Cuofanoed all’opera del S.Ten. medico Fer-ruccio Vio (figlio del bersagliere Emi-lio Vio, del 3° Reggimento Bersaglie-ri, decorato al Valore Militare sulFronte Russo quarant’anni prima.Buon sangue non mente!).Ai primi di marzo, il “Governolo”aveva portato a termine con pienosuccesso anche questa seconda diffi-cile e delicata Missione; riscuoteva ilplauso generale degli Alleati, della po-polazione civile libanese e delle Na-zioni che avevano beneficiato diret-tamente o indirettamente del suo in-tervento. Il prestigio internazionale dell’Italiae delle sue Forze Armate ne risultavaparticolarmente rafforzato e, ancheper questo, la Bandiera di Guerra del2° Battaglione Bersaglieri è stata in-signita con “L’Ordine Militare d’Ita-lia”, la più alta decorazione militareitaliana, con la seguente motivazione:“Erede dell’ultracentenario e pluride-corato 2° Reggimento Bersaglieri, rin-novava in terra libanese i fasti dei Fan-ti Piumati memori dell’antica gloriaconquistata in terra di Crimea. Duran-te questi sette mesi di costante impe-gno, lontano dalla Madre Patria, in uncontesto difficile, in una terra marto-riata e divisa, con slancio ed abnega-zione, operava per assicurare l’eva-cuazione dei guerriglieri palestinesi erealizzava una zona cuscinetto lungola linea di demarcazione Beirut ovest-Beirut est. Riceveva in seguito il dif-ficile compito di garantire la sicurezzadei campi palestinesi di Borg El Braj-nè prima e di Sabra-Chatila poi. Inqueste circostanze il personale tuttomostrava elevatissima professionalità,altissima motivazione, consapevolecoraggio, sempre conscio della fie-rezza e dell’orgoglio di portare soc-corso ad una popolazione martoriatada anni di guerra, riscuotendo il mas-simo plauso internazionale”. Beirut(Libano), 16 agosto 1982 - 4 marzo1983 Il 3 marzo 1983 il “Governolo”rientra definitivamente in Patria, ma

l’opera dei Bersaglieri in Libano con-tinuerà fino alla fine di dicembre 1983con l’avvicendarsi di altri nostri Re-parti. In particolare: dal 4 marzo al 9giugno è la volta del 10° BattaglioneBersaglieri “Bezzecca” al Comandodel Ten. Col. Corrado Nico; dal 10giugno ai primi di ottobre tocca allaCompagnia Bersaglieri del 6° “Pale-stro” comandata dal Capitano PaoloLeotta, che opera inquadrata nel 67°Battaglione Meccanizzato “Monte-lungo” del Ten. Col. Luigi Gaviraghi;infine, nei mesi di ottobre, novembree dicembre 1983, i “Fanti Piumati” aBeirut sono validamente rappresentatidal 3° Battaglione Bersaglieri “Cer-naia” al Comando del Ten. Col. Ser-gio Carnevale. Il rientro in Patria del

“Cernaia” segna l’inizio del gradualedisimpegno del Contingente italianodal Libano, che si concluderà il 26febbraio 1984.Gli encomiabili risultati conseguitinelle missioni “Libano 1 e Libano 2”altro non sono che la sommatoria diquei valori propri del nostro Soldato:coraggio, spirito di sacrificio, altrui-smo e grande umanità. Valori questiche ancora oggi fanno la differenzafra i nostri Soldati, ormai professio-nisti, e i loro partner internazionali daiquali, per dirla alla bersagliera, “Imi-tati sempre …Uguagliati mai!”.

Bers. Gen. D. (ris) Bruno Tosetti‘AQUILA 1’ - già Comandante

del Contingente ‘GOVERNOLO’

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STORIE DI BERSAGLIERI

In alto, postazione abitato di Orche l Qatil; in basso una postazione provvisoria a protezionedel posto di medicazione di Chatila

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ECO DEI REPARTI

n aderenza alle disposizioni in ma-teria di contenimento, gestione eprevenzione dell’emergenza epi-demiologica da Covid-19, i bersa-glieri del 6° Reggimento hanno

avviato una serie di videoconferenzedi orientamento e informazione perl’arruolamento nell’Esercito Italiano.Personale specializzato Infoteam dellacaserma “Giannettino”, sede dell’unitàtrapanese, hanno incontrato virtual-mente studenti e insegnanti dell’Isti-tuto Tecnico Economico e per il Tu-rismo “G. Garibaldi” di Marsala, at-traverso le piattaforme informaticheper la didattica a distanza utilizzatedal Ministero dell’Istruzione durantequesto particolare periodo. Gli incontri, programmati ed organiz-zati dal Comando Militare EsercitoSicilia, in collaborazione con i repartidella Brigata “Aosta” e destinati agliIstituti Scolastici che hanno aderito alprogramma nell’arco temporale del-l’anno scolastico, si prefiggono lo sco-po di fornire agli studenti, oltre a ele-menti di legalità e di educazione ci-

vica, tutte le informazioni sull’arruo-lamento e gli sbocchi professionalinella Forza Armata. Dopo i saluti dibenvenuto fatti pervenire dal Col. Al-berto Nola, Comandante del 6° Ber-saglieri, alla dirigente dell’IstitutoLoana Giacalone, la lezione dell’In-foteam è servita ad illustrare le arti-

colazioni delle varie componentidell’Esercito Italiano, le prospettivedi carriera dei volontari in ferma pre-fissata ed i concorsi per accedere aidiversi ruoli del servizio permanente,dopo la frequenza di Scuole e Acca-demie Militari, per la formazione diufficiali e sottufficiali.

I6°

REG

GIM

ENTO

ell’ambito della campagna“Insieme per la Solidarietà”,iniziativa promossa dal Co-mando Militare Esercito Si-cilia, dalla Protezione Civile

Regionale e dal Consiglio Perifericodi AssoArma di Palermo, il 4 giugnosi è conclusa la distribuzione di ma-scherine e generi di conforto alle fa-miglie meno abbienti nelle città diTrapani, Marsala e Paceco. In particolare, l’A.N.B. di Trapani ePaceco, l’Associazione Nazionaledel Nastro Verde, rappresentati dairispettivi Presidenti Carlo Piazza, Ni-cola Gallo, Domenico Lombardo ed

i militari del 6° Bersaglieri al coman-do del Col. Alberto Nola, hanno or-ganizzato un incontro con i parrocidelle parrocchie delle città trapanesiper la donazione a favore dei biso-gnosi e degli indigenti, di mascheri-ne, generi di conforto e generi di pri-ma necessità acquistate dalle Asso-ciazioni d’Arma periferiche (Asso-

Arma) rappresentate da VincenzoQuartana. La distribuzione, avvenutanel pieno rispetto delle distanze disicurezza previste dalle recenti nor-mative in regime di coronavirus, haregistrato una cospicua partecipazio-ne di famiglie che hanno potuto usu-fruire di un – seppur limitato – gestodi solidarietà.

6° R

EGG

IMEN

TO

ESERCITO E DIDATTICA A DISTANZA NELLE SCUOLE

N

I BERSAGLIERI AVVIANO A TRAPANI VIDEOCONFERENZE CON LE SCUOLE NELL’AMBITODEI PROGETTI DI INSEGNAMENTO A DISTANZA DEL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE

CONCLUSA LA CAMPAGNA ‘INSIEME PER LA SOLIDARIETÀ’

PROVINCIA DI TRAPANI

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ontinuano senza sosta le attivitàdi solidarietà dei bersaglieri del7° Reggimento nei confrontidelle persone più svantaggiateed esposte in questo periodo di

inedita emergenza. I militari del Set-timo hanno voluto dimostrare ancorauna volta in modotangibile la propriavicinanza ai biso-gnosi consegnando,nel pieno rispettodelle eccezionalimisure poste in es-sere per il conteni-mento della diffu-sione del Covid-19,una consistentequantità di generialimentari e di ma-teriali di prima ne-cessità a favore delle locali Caritas diAltamura e di Gravina in Puglia.“Non si tratta di episodi occasionalidovuti all’attuale situazione - sottoli-nea il Col. Giovanni Ventura, Coman-dante di Reggimento - ma della con-ferma di un duraturo e sincero rap-

porto di stima reciproca e collabora-zione con le diverse realtà locali” (fotoa sinistra).Anche durante la Fase 2, in piena si-nergia con la realtà locale, i bersaglieridel Settimo hanno donato viveri e ge-neri di prima necessità a favore della

Caritas locale. La consistente quantitàdi generi alimentari è stata consegnataa don Antonio Scaramuzzi, respon-sabile della Caritas di Altamura, perla successiva distribuzione ai nucleifamiliari indigenti. “In alcuni casil’avvio della Fase 2 non ha comple-

tamente mitigato le necessità dei piùbisognosi”, riconosce il Col. GiovanniVentura, “ma noi ci siamo sempre e,anche in questo periodo di gradualeritorno alla normalità, ogni gesto disolidarietà contribuisce, in manieradeterminante, al miglioramento della

qualità della vita”.Questo atto di sensi-bilità e generositàrientra nelle nume-rose attività promos-se volontariamenteda tutti i soldati dellaBrigata Meccaniz-zata “Pinerolo” chesono già impegnatia fronteggiare la cri-si in atto nell’ambitodell’Operazione“Strade Sicure”, col-

laborando con le Forze dell’Ordine,e fornendo un supporto logistico va-riegato quale, ad esempio, il trasportodei dispositivi di protezione indivi-duale o l’igienizzazione delle strutturedi enti civili che ne hanno fatto richie-sta (foto a destra).

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ECO DEI REPARTI

eulada, 29 maggio 2020 – Unatonnellata di cibo e bevande dadestinare alle persone e alle fa-miglie in difficoltà a causa del-l’emergenza Coronavirus è stata

raccolta dai militari del 3° Reggimen-to bersaglieri della Brigata “Sassari”.I prodotti a lunga scadenza sono statidonati dai militari dell’Esercito ai vo-lontari dell’Associazione NazionaleGiacche Verdi del Raggruppamentoregionale di Teulada, che li distribui-ranno alle persone e alle famiglie piùbisognose. Il Sindaco di Teulada, Da-niele Serra, ha ringraziato i bersaglieridella Brigata “Sassari” e il loro Co-mandante, il Col. Carlo Di Pinto, peril gesto di spontanea e concreta soli-darietà compiuto in un momento par-ticolarmente difficile che stanno at-traversando le fasce più deboli della

popolazione. Dall’inizio dell’emer-genza sanitaria, assetti del 3° Reggi-mento bersaglieri sono a disposizione

del Prefetto di Cagliari per un ipote-tico impiego nell’azione di contrastoalla diffusione del Covid-19.

T3°

REG

GIM

ENTO

GENERI DI PRIMA NECESSITÀ ALLE FAMIGLIE PIÙ BISOGNOSE

7° R

EGG

IMEN

TO

CGENERI ALIMENTARI ALLE CARITAS LOCALI

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VOLONTARIATO E PROTEZIONE CIVILE

Nei mesi scorsi,dopo ampia rifles-sione, l’Associazio-ne Nazionale Ber-saglieri ha istituitoal proprio internouna Commissione

Tecnica avente lo scopo di favorire l’in-tegrazione di quelle esperienze maturatepresso le singole Sezioni nel settore del-la Protezione Civile che, spesso perquestioni meramente burocratiche, nonsono, ad oggi, riuscite a ottenere rico-noscimento ufficiale ai sensi della vi-gente normativa in materia, appunto,di Protezione Civile e del c.d. “TerzoSettore”. L’Associazione, quindi, a talescopo ha ritenuto di valersi dell’espe-rienza del bers. Carmine Scimia che, il23 febbraio 2019, è stata nominato dalConsiglio Nazionale Delegato per laProtezione Civile. La scelta di Scimiaè stata stimolata dall’esperienza da que-sti già maturata nel settore della Prote-zione Civile. Nato a L'Aquila nel 1951,dopo aver assolto al servizio militarenel 1° Reggimento bersaglieri e essersicongedato con il grado di Sergente, hadimostrato rilevanti capacità organiz-zative che gli hanno permesso di rico-prire, nel corso della sua vita lavorativa,incarichi di non secondaria responsa-bilità (ad oggi è ancora amministratoredelegato dell’azienda da lui stesso fon-data), che lo hanno portato, da ultimo,dopo i noti eventi sismici del 2016, afondare il Nucleo di Protezione Civile“Bersaglieri Abruzzo” del quale è statoCapo Nucleo sino alla fine del 2019.Ovviamente, vista la rilevanza del ri-sultato che l’ANB si prefigge, ovvero,dare vita ad un Corpo di Protezione Ci-vile organizzato a livello nazionale, pie-namente riconosciuto ed in grado direalizzare in concreto, su tutto il terri-torio nazionale, quegli scopi solidaristicipropri del Terzo Settore che, a livellolocale, alcuni Nuclei di Protezione Ci-vile costituiti presso singole Sezioni

ANB sono già riusciti a mettere in pra-tica, era necessario istituire un organi-smo in grado di supportare le realtà lo-cali ai fini dell’operatività congiuntasotto l’egida dell’ANB. Nasceva, quin-di, nel corso di una riunione dei CapiNucleo già operativi, tenutasi a Romanella sede della Presidenza Nazionale:- la "Commissione Tecnica" compostada: Daniele Carozzi, VicepresidenteNazionale - Team Leader; Sandro DiCristofaro – Segretario; Salvatore Forte– Amministrazione;- il “Gruppo di lavoro” composto da:Carmine Scimia – Delegato Nazionalecon compiti di logistica e mezzi; BrunoBallarin – Formazione, normative easpetti giuridici; Roberto Crescenzi –Formazione, normative e aspetti giuri-dici; Eugenio Crosta– Esperto in idro-geologia; Mauro Lussana – Esperto inidrogeologia; Alessandro Montefran-cesco – Supervisore e formazione; Va-leria Pintus – Responsabile della co-municazione.Trattasi di Soci, individuati su tutto ilterritorio nazionale, che hanno messoin campo le rispettive esperienze ecompetenze specifiche onde pervenire

all’ambizioso risultato che l’ANB siprefigge di conseguire. La Commissio-ne è a disposizione dei Nuclei, costituitie costituendi all’interno delle Sezioni,al fine di implementare il numero diquelli che aderiranno alla struttura e difornire loro supporto per tutti quei pas-saggi burocratici, spesso a dir pococomplessi, propedeutici al raggiungi-mento del risultato comune: la creazio-ne di una struttura di Protezione Civilee Volontariato ANB di livello nazionalericonosciuta dal Dipartimento Nazio-nale di Protezione Civile. La Commis-sione, quindi, invita tutti i gruppi chegià operano o che si vogliano costituirenell’immediato futuro, a prendere con-tatti con il Delegato Nazionale o con laSegreteria, al fine del formale inseri-mento tra i nuclei di ANB. PER INFO:Del. Naz. Carmine Scimiatel. [email protected]. Sandro Di Cristofarotel. [email protected]

Bers. Carmine Scimia Delegato Nazionale VPC-ANB

L’A.N.B. ACCOGLIE I GRUPPI DI PROTEZIONE CIVILE E LI RENDE PARTE INTEGRANTE DELLA SUA STRUTTURA

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VOLONTARIATO E PROTEZIONE CIVILE

utti i Nuclei di Protezione Civilestanno mettendo in campo le loroforze per contrastare l'avanzatadel virus. In questo periodo sistanno occupando di attività per

il supporto alla popolazione, con la con-segna dei medicinali, prelievo farmacisalvavita, servizio di accompagnamentovisite ospedaliere, consegna spesa e so-stegno alle famiglie in quarantena, e diaffiancamento alle Forze dell'Ordineper presidio del territorio, per i controllidi accesso ai supermercati, stazioni eaeroporti, e nel presidio di aree verdiquali parchi e giardini pubblici. I NucleiOperativi impegnati in queste attivitàsono al momento: Ladispoli, Seriate,L'Aquila, Chioggia, Copertino e Petac-

ciato. Altri nuclei, non ancora perfetta-mente allineati con le disposizioni dellaPresidenza Nazionale, stanno comun-que operando sul territorio, autonoma-mente come soci ANB della Sezionedei Comuni in cui operano, e sono: Par-ma, Altamura, San Ferdinando di Pu-glia, Vieste e Terlizzi. Altri bersaglierihanno manifestato l’intenzione di for-mare nuclei di Protezione Civile e Vo-lontariato nelle proprie Sezioni. Il nostroplauso e la nostra stima per il grandelavoro che stanno facendo sul loro ter-ritorio e per il lustro che danno all'As-sociazione Nazionale Bersaglieri.

Bers. Sandro Di CristofaroSegretario della Commissione Tecni-

ca VPC-ANB

TLA PROTEZIONE CIVILE ANB IN CAMPO CONTRO IL COVID-19

SERIATE ❱l Nucleo di Protezione CivileANB è nato il 7 giugno 2012 daun gruppo di bersaglieri staccatosidalla Protezione Civile Comunale

di Seriate ed opera nel settore idro-geologico, logistico e gestionale. At-tualmente è formato da 27 volontariche operano nelle varie emergenzee iniziative nel territorio di Seriate e,in situazioni particolari, anche neiComuni limitrofi. Gli iscritti all’ANBdi Seriate, dopo l’adesione alla nostraProtezione Civile ANB, hanno se-guito, come previsto dalla normativa,il corso abilitativo base e, in seguito,specializzazioni come quella in To-ponomastica, per la corretta letturadelle mappe, e quella per l’uso cor-retto delle attrezzature per la potatura,come le motoseghe. Particolari ag-giornamenti vengono effettuati conle varie realtà locali, quali la CroceRossa Italiana, i Vigili del Fuoco, i

Sommozzatori e la Polizia locale.Con l’Emergenza Coronavirus del2020 il Nucleo di Protezione Civileè stato coinvolto nel pattugliamentodei parchi e delle vie cittadine nelComune di Seriate e, in collabora-zione con i reparti militari coinvolti,nel pietoso compito di accogliere epresidiare l’arrivo delle salme nellaChiesa di San Giuseppe, fino allapartenza verso i forni crematori fuoriprovincia. Durante questo periodo

ha avuto l’incarico h 24 di fornire lebombole di ossigeno a chi necessi-tava di questo presidio medico.In previsione della riapertura dei par-chi pubblici è stato impegnato nellamanutenzione di alcune aree verdidel Comune di Seriate, dietro richie-sta dell’Assessorato all’Ambiente.

Bers. Mauro LussanaCapo Nucleo, componente

gruppo di lavoro VPC-ANB

IIL NUCLEO DI PROTEZIONE CIVILE A DISPOSIZIONEDEL COC E DELLA REGIONE LOMBARDIA

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VOLONTARIATO E PROTEZIONE CIVILE

LADISPOLI (RM) ❱seguito dell'apertura del COC(Centro Operativo Comunale) diLadispoli, del quale l'associazio-ne La Fenice è parte integrante,

il Comune ha richiesto la fattiva colla-borazione del gruppo, che su attivazio-ne diretta si occupa di fornire spesa emedicinali alle persone impossibilitatenegli spostamenti, nonchè della distri-buzione dei pacchi alimentari alle fa-miglie bisognose. Il Sindaco e l'Asses-sore alla Pubblica Istruzione, hanno in-caricato La Fenice di consegnare aibambini delle scuole i tablet per seguirela didattica a distanza, un servizio chesvolgono con orgoglio in quanto miratoall'istruzione dei più piccoli. La Feniceè una delle associazioni che si occupadi consegnare agli ospedali i dispositividi protezione individuali per il perso-nale sanitario (mascherine, guanti, tam-poni eccetera) distribuiti dalla RegioneLazio, che impiega alcuni volontari an-che per i controlli ai termoscanner al-l'aeroporto internazionale Leonardo DaVinci di Fiumicino. Lo scorso 10 maggio è arrivato il nuovomezzo antincendio, un Isuzu DMAX,allestito per il contrasto agli incendi bo-schivi. Numerosi i complimenti arrivatiper il traguardo raggiunto e per l'impe-

gno e la professionalità che l'associa-zione ha sempre messo in campo. In-fatti, tutti i volontari hanno ricevuto, avari livelli, la preparazione antincendio,a partire dall'antincendio boschivo finoad arrivare all'alto rischio, di cui sono

anche istruttori accreditati presso i Vigilidel Fuoco. Il nuovo mezzo va ad ag-giungersi ad altri due pickup allestitiantincendio, che saranno impiegati perla campagna AIB di quest'anno e aglialtri mezzi e attrezzature su cui i volon-tari potranno contare per i numerosiservizi in cui sono impiegati. Ad oggi,questa associazione, che è uno dei primigruppi di Protezione Civile formatosisotto l'egida dei Bersaglieri, conta circa40 volontari operativi che in questo mo-mento più che mai tengono alto il nomedei Bersaglieri.

Valeria PintusResp. Comunicazione VPC-ANB

AIL NUCLEO DI PROTEZIONE CIVILE ‘LA FENICE’A DISPOSIZIONE DEL COC E DELLA REGIONE LAZIO

L’AQUILA ❱i è svolto a L’Aquila, nel mese difebbraio, l'esame di alto rischioantincendio, presso i VVF di Ci-vitavecchia del gruppo di Prote-

zione Civile della sezione ANB diL’Aquila. Tutti i partecipanti, che ave-vano seguito il corso nel mese di gen-naio tenuto dal gruppo di ProtezioneCivile “La Fenice” di Ladispoli, hanno

brillantemente superato l'esame e hannoconseguito questa importante specia-lizzazione. La formazione nell'ambitodella P.C. è fondamentale e l'accresci-mento delle professionalità a disposi-zione di ogni gruppo è una ricchezzache possiamo mettere a disposizionedella comunità. È possibile formarsi al-l'interno dell'Associazione NazionaleBersaglieri, grazie ad alcuni gruppi che

hanno istituito dei poli di formazione.Facciamo le congratulazioni al gruppodi L'Aquila e speriamo che in futuromolti gruppi seguano le loro orme.

Valeria PintusResp. Comunicazione VPC-ANB

SNUCLEO DI PROTEZIONE CIVILE:LA FORMAZIONE, MOTIVO DI VANTO

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SOLIDARIETÀ CREMISI NELL’EMERGENZA CORONAVIRUS

BOVOLONE (VR) ❱ella foto il bers. Francesco Fer-rari di Novate Milanese, ma

socio della Sezione ANB di Bovolone(VR), durante il servizio al 118 diMilano. Grazie a lui e a tutti coloroche sono impegnati per far superareal nostro Paese questa terribile tra-gedia con il minor danno possibile.

N

AGRIGENTO ❱ell’ambito della campagna “Insieme per la solidarietà”, ilConsiglio Periferico di Assoarma di Palermo, in collaborazione

con il Comando Militare Esercito Sicilia e la Protezione Civile re-gionale, ha organizzato una distribuzione di mascherine e generidi conforto nella città di Agrigento. Volontari dell’ANB, dell’UNUCI,dell’ANPd’I, insieme con i militari del 46° Reggimento trasmis-sioni, hanno donato generi di conforto reperiti dalle suddette As-sociazioni d’Arma e da Assoarma, grazie alla disponibilità delBanco Alimentare. Sono stati confezionati 250 sacchetti contenentipasta, zucchero, latte, pomodori pelati, biscotti, oltre alle masche-rine e alle barrette di cioccolato, create per l’occasione dal Con-sorzio di tutela del cioccolato di Modica IGP.

NALESSANDRIA ❱a Sezione di Alessandria ha devoluto alla C.R.I. un contributodi 3.100 euro con l’intento di sostenere la struttura e i Volontari

che operano come avamposto a fronteggiare la Pandemia Covid-19. La somma, versata il 2 aprile, è stata ratificata pubblicamenteil 2 giugno al Presidente della C.R.I,. delegazione di Alessandria,Gran. Uff. Marco Bologna.

L

CALTANISSETTA ❱na donazione per i nisseni che hanno bisogno di sostegno,dato il momento così particolare. Attività Assoarma (carristi

e bersaglieri della provincia di Caltanissetta), in concorso conil Comando Militare Esercito Sicilia, di distribuzione di dispositividi sicurezza individuali e generi di conforto per le famiglie dellerealtà più disagiate.

U

CATANIA ❱l 21 maggio 2020, presso la sede della Caritas, nell’ambitodell’iniziativa del CME “Sicilia”, sono stati distribuiti alle famiglie

disagiate 250 pacchi contenenti dispositivi di sicurezza (D.P.I.),barrette di cioccolato da parte del CME e derrate alimentari ac-quistate grazie ai contributi delle Associazioni Combattentistichee d’Arma. Erano presenti, dando un supporto nella distribuzione,i rappresentanti della Caritas locale e del 62° Rgt. Fanteria “Si-cilia”, diverse Associazioni di Catania tra cui la Sezione ANB conil suo Presidente Vincenzo Tedesco, il suo Vice Romeo, i ConsiglieriCatalano e Caltabiano, i soci Preda e d’Anna nonchè il PresidenteRagionale Salvatore Tosto.

ICINISELLO BALSAMO (MI) ❱a Sezione ANB, col patrocinio del Comune e in collaborazionecon altre realtà locali di volontariato, si è impegnata nella di-

stribuzione di 80.000 mascherine nella città di Cinisello Balsamo.Il Presidente Pino Arcara ringrazia tutto il gruppo che con dedizionee spirito bersaglieresco hanno fatto sì che i cittadini godessero diquesta lodevole iniziativa.

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SOLIDARIETÀ CREMISI NELL’EMERGENZA CORONAVIRUS

CAVALLINO (LE) ❱nche l’ANB di Cavallino si è schierata entusiasta, di concertocon la protezione civile, per fronteggiare i bisogni dei tanti

cittadini che si sono trovati, loro malgrado, veramente in grandedifficoltà. Per volere del Presidente Provinciale Forcignanò e del Pre-sidente di Sezione Lacriola, tutti i soci si sono attivati per una raccoltadi prodotti a lunga conservazione. Grazie alla straordinaria generositàdei tantissimi amici che hanno voluto dare il proprio contributo,sono state donate notevoli quantità di generi alimentari, che ilparroco di Cavallino, don Alberto Taurino, ha provveduto a distribuirealle famiglie in condizione di necessità. In precedenza, i soci dellaSezione avevano donato al centro COC alimenti per le famiglie fragilidi Lecce e non solo.

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G.S. FIAMME CREMISI PIEMONTE ❱olidarietà... grazie alla collaborazione tra il G.S. ‘FiammeCremisi’ in Piemonte (nelle persone dei delegati Marco Ro-

sazza, Mina Gianon e Elisa Giovanna Occhetti), del canonicodon Lodovico De Bernardi (parroco di Carisio-Vercelli), nonchéalla sensibilità di alcuni benefattori, il 29 maggio sono stateconsegnate le prime forniture di materiale (abbigliamento nuovoo sanificato) che verrà distribuito a famiglie in stato di difficoltà,aggravata dall'emergenza sanitaria.

S

GALLARATE (VA) ❱a Sezione ancora unavolta e' scesa in campo

per aiutare la Croce Rossa,rafforzando la collaborazioneiniziata diversi anni fa. Infatti,durante questa emergenzasanitaria, anche grazie aduna cospicua donazione deibersaglieri, la Croce Rossa haacquistato materiale sanitarioper gli ospedali locali. Inoltre, aderendo ad una richiesta del Comune,i bersaglieri gallaratesi hanno dato disponibilità per effettuare unservizio di aiuto e sorveglianza presso i parchi.

L

GS FIAMME CREMISI TRAPANI ❱l Direttivo del Gruppo Sportivo Dilettantistico “5 Torri” FiammaCremisi di Trapani ha donato 600 mascherine chirurgiche al re-

parto di Pneumologia dell’Ospedale S. Antonio Abate della città. Idispositivi di protezione sono stati consegnati il 24 maggio diret-tamente dal Presidente Rocco Pallina e dal Vice Antonio Aiuto.

I

PALMANOVA (UD)❱bersaglieri di Palmanova hanno risposto con immediatezza egenerosità alla richiesta di aiuto dell’Ospedale cittadino im-

pegnato anch’esso nella lotta contro il Covid-19.I

PROVINCIA DI REGGIO EMILIA ❱a Fanfara di Scandiano e la Presidenza Provinciale di ReggioEmilia hanno destinato all’Azienda ospedaliera di Reggio Emilia,

una raccolta fondi per l’acquisto di materiale DPI.L

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SOLIDARIETÀ CREMISI NELL’EMERGENZA CORONAVIRUS

MONTENERO DI BISACCIA (CB) ❱a Sezione di Montenero di Bisaccia, durante la prima fasedella pandemia Covid-19, ha collaborato incessantemente

a fianco delle Forze dell'Ordine e della Protezione Civile per as-sicurare il rispetto delle limitazioni al traffico della zona rossadi Montereno. Nella fase 2, ha collaborato con la parrocchialocale per la riapertura delle chiese e per garantire il distanzia-mento sociale al proprio interno.

LPALERMO ❱enuti a conoscenza della richiesta di supporto pervenuta dalComune di Palermo, il Presidente Provinciale Filippo Santonocito

con i bersaglieri Giuseppe Lo Cicero, e Vincenzo Caruso, dellaSezione di Montelepre, si sono offerti di dare il loro contributo nel-l’attività di assistenza alle fasce più deboli della cittadinanza. Eccoallora in campo i bersaglieri sul fronte dell’assistenza alimentare,a sostegno dell’iniziativa “La Spesa con il Cuore”, alla quale tanticittadini di Palermo hanno partecipato offrendo beni di prima ne-cessità e lasciandoli in appositi carrelli per la spesa.

V

ORZINUOVI (BS) ❱ra le Sezioni lombarde che hanno operato autonomamente sulterritorio, la Sezione di Orzinuovi che collabora attivamente con

l'Amministrazione comunale distribuendo mascherine e generi ali-mentari nelle case dei cittadini.

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POIRINO (TO) ❱essaggio del Sindaco Angelita Mollo: “le condizioni erano pe-ricolosissime” e voi bersaglieri non avete esitato nemmeno

un secondo a mettervi a disposizione. Siete stati “gli angeli” pertantissime persone che da un giorno all’altro si sono trovate a nonpoter uscire di casa in sicurezza. Siete stati il braccio operativo diPoirino in questo momento storico. Grazie infinite a voi tutti!

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IGLESIAS (SU) ❱elle giornate del 7 e 8maggio 2020, i soci della

Sezione di Iglesias, unitamen-te al personale del 3° Reggi-mento bersaglieri ivi residenti,hanno dato vita a una raccol-ta alimentare destinata allapopolazione più bisognosache, per via della situazionedi emergenza sanitaria dovutaal Covid-19, è stata colpita dauna grave crisi economica. Un particolare ringraziamento al bers.Mario Pilliccu e al Presidente della Sezione Sergio Sanna.

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PROVINCIA DI PALERMO ❱on la ripresa delle celebrazioni liturgiche, sarà obbligo per ifedeli indossare le mascherine in chiesa. È per questo che il

Consiglio Provinciale di Palermo ha pensato di contribuire attivamentealla sicurezza nei luoghi religiosi con la donazione di mascherinemesse a disposizione dalla Protezione Civile. Il dono è stato benaccolto dai Parroci della parrocchia di San Basilio di Palermo, diMaria SS. Immacolata di Casteldaccia e di Santa Petronilla in Trabia,che provvederanno alla distribuzione ai fedeli che ne risulterannosprovvisti all'ingresso prima dell'inizio della messa.

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SOLIDARIETÀ CREMISI NELL’EMERGENZA CORONAVIRUS

PROVINCIA DI TERNI ❱a solidarietà nei confronti dell’ospedale di Terni non si ferma.Il 17 aprile e il 13 maggio le associazioni ‘Alpini Gruppo Umbria’

e ‘Bersaglieri Terni’ hanno donato all’azienda ospedaliera un monitormultiparametrico, quattro pulsussimetri, cento tute idrorepellenti,trenta paia di guanti lavapavimenti, trenta calzant e centoventi cuffieshampoo. Nella foto il bers. Angelo Fidenzi, Presidente Provinciale.

L

PROVINCIA DI VARESE ❱l 7 maggio una delegazione di bersaglieri della provincia diVarese si è recata all’ospedale del Circolo fondazione Macchi

per portare 14 tablet, frutto della raccolta fondi, per agevolarei rapporti tra le persone ricoverate e i loro familiari. Nell’occasioneal presidio ospedaliero è stato donato un quadro con raffigurantela Madonna del Buon Cammino nostra Patrona che possa ve-gliare sullo straordinario lavoro del personale sanitario. In rap-presentanza vi erano le Sezioni di Varese, Morazzone, Cislagoe parte del Consiglio uscente.

IREGIONE LOMBARDIA ❱l Consiglio Regionale ANB della Lombardia ha, all'unanimità, co-municato alle Province e per loro tramite alle Sezioni, la volontà

di attuare una raccolta fondi destinata all'acquisto di mascherineFFP2, tipologia più richiesta nelle strutture sanitarie impegnate inprima linea contro il Coronavirus. Alcune province avevano già avviatoin proprio raccolta fondi per lo più da destinare nella propria pro-vincia, mentre altre hanno aderito alla richiesta regionale. Oltre alConsiglio Regionale, hanno partecipato: le province di Brescia,Mantova e Pavia con relative Presidenze Provinciali; le Sezioni di:Castrezzato, Desenzano-Sirmione, Ghedi, Lumezzane, PolpenazzeValtenesi, Pralboino e fanfara, Bagnolo S. Vito, Castelbelforte, Ca-stellucchio, Castiglione delle Stiviere, Goito, Gonzaga, Mantova,Marmirolo, Ostiglia-Revere-Sermide, Viadana, Volta Mantovana, Ri-vazzano, Lurate-Caccivio e Palosco. Hanno donato personalmentei bersaglieri A. Zucchinali, A. Fiore, G. Castelli, D. Scolaro, D. Piovani,F. Capra, G. Moresco e P. Feraboli. La cifra raccolta, di 8.650 euro,ha dato la possibilità di acquistare 2.100 mascherine la cui tipologiane permette l'uso per almeno 8 ore (anche più, a differenza delle chi-rurgiche mono uso) e permetteranno quindi di coprire 16.800 orein sicurezza per gli operatori sanitari. Le stesse sono state così sud-divise: 1.000 all'Ospedale Civile di Brescia; 800 all'Ospedale Gio-vanni XXIII di Bergamo; 300 alla RSA Giovanni Paolo I di Seriate(nella foto, il Consigliere Regionale Pier Antonio Zucchinali è con ilPresidente della RSA). Molte Sezioni della Lombardia hanno operatocome sostegno alla Protezione Civile ed alle Amministrazioni localicon consegne a domicilio di mascherine, generi alimentari e me-dicinali. Un grazie a tutti dal Consiglio Regionale per questa provadi grande solidarietà a riprova che i Fanti Piumati sono sempre pre-senti e partecipi con grande senso di umanità.

Bers. Domenico Piovani, Presidente Regionale

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TRADATE (VA) ❱l 17 maggio, nella sede ANB di Tradate, sono state consegnate350 mascherine dai reduci Arienti - Corda - Macchi e Rossi

in rappresentanza del gruppo "Veterani Somalia" che donerannoalla amministrazione comunale e parrocchiale per le necessitàdella comunità...

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SOLIDARIETÀ CREMISI NELL’EMERGENZA CORONAVIRUS

REGIONE VENETO ❱onclusa l’iniziativa a carattere solidale ideata dall’ANB RegionaleVeneta con il confezionamento di 5 dispositivi di protezione

artigianale denominati “Mascherine Piave 2018” da collezione, noncertificate dal Ministero della Salute. Le mascherine numerate, ul-teriore gadgets del 66° Raduno Nazionale Bersaglieri di San Donàdi Piave, sono state assegnate a: nr.1: Sezione ANB e fanfara diJesolo (VE); nr.2: Silvia Trivella di Ghedi (BS); nr.3: Antonio Andrisanodi Manduria (TA); nr.4: Gianfranco Moresco di Cislago (VA); nr.5:Flavio Frozza di San Vito al Tagliamento (PN). Un ringraziamentoparticolare alla Presidenza Nazionale che, pur non avendo parte-cipato al concorso, ha voluto far sentire la propria vicinanza con-tribuendo ugualmente; ad essa è stata assegnata la mascherina“campione” nr. 0 ritirata dal bers. Enrico Verzari, Segretario Generaledell’ANB. Tutti gli aggiudicatari hanno fatto un bonifico di almeno50 euro per un totale di 390 euro che sono stati devoluto alla Re-gione Veneto per il sostegno all’emergenza coronavirus. Si ringraziail Ten. Mauro Cattai per aver donato il materiale e la famiglia Gran-zotto per la confezione gratuita delle mascherine (foto in alto).Dopo tante iniziative delle singole Sezioni ANB, c’è stato un ulterioregesto di solidarietà delle 7 Provincie del Veneto per raccogliere altrifondi a favore dell’Emergen-za Coronavirus. Il nobile ge-sto ha permesso di devol-vere altri 4000 euro allaRegione Veneto che lenta-mente si sta rialzando daquesta tragedia (a destra).

C

SAN DONÀ DI PIAVE (VE) ❱ella foto, il Centro Operativo Comunale di San Donà (COC) nelquale, oltre ai rappresentanti del Comune, della Protezione

Civile e della Polizia locale, sono presenti il simp. Geom. Walter Co-razza (già tecnico di Piave 2018) e alcuni fanfaristi della Sezionesandonatese, tra cui vediamo Riccardo Boem. Buon lavoro ragazzie grazie per quello che state facendo..

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VILLASTELLONE (TO) ❱a Sezione “Col. Ugo Verdi” ha consegnato alla strutturaospedaliera S. Croce di Moncalieri 150 tute idrorepellenti

monouso certificate, rispondendo all'appello lanciato dallaASL-TO5 di reperire tale materiale per il reparto Covid-19. Ladonazione è stata possibile grazie al contributo ricevuto dagliambulanti dei mercati di Moncalieri a fronte del servizio di con-tingentazione degli acquirenti svolto dalla Sezione. Nella fotosono presenti, alla consegna del materiale, i responsabili delreparto Covid-19, il Presidente della Sezione Massimo Pedutoe il neo Consigliere Regionale Antonio Mammone.

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CORDENONS (PN) ❱nche la Sezione di Cordenons, per onorare il 184° anni-versario della fondazione del Corpo dei Bersaglieri ha voluto

essere presente donando alla Caritas della Parrocchia del pae-se, viveri ed altri prodotti di prima necessità per le famiglie bi-sognose. Tutta la merce è stata consegnata al parroco dellachiesa di Santa Maria Maggiore, Don Angelo Grillo.

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COLLETTA ALIMENTARE 2019/2020L’ANB PER LA SOLIDARIETÀ

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er il secondo anno consecutivol’Associazione Nazionale Bersa-glieri, partner ufficiale della Fon-dazione Banco Alimentare, ha par-tecipato alla raccolta di generi ali-

mentari che il Banco Alimentare in questigiorni sta distribuendo, anche per il tra-mite dei nostri bersaglieri, ai più bisognosiaumentati in modo esponenziale a causadella crisi economica legata all’emergen-za sanitaria da COVID-19. Grazie all’im-pegno profuso dai bersaglieri delle nostreSezioni davanti ai Supermercati in tuttoil territorio nazionale, sono stati raccolti210 tonnellate di alimenti.

Sicuramente possiamo e dobbiamo faredi più ove si consideri che alla raccoltahanno aderito solo 116 Sezioni (37 inpiù rispetto all’anno precedente). Si con-fida che per la 24^ Giornata Nazionaledella Colletta Alimentare le Regioni e leProvincie le Sezioni ancora “dormienti”o i bersaglieri che sinora hanno coope-rato sotto la veste di altre associazioni divolontariato o simboli, realizzino la be-nefica raccolta con gli emblemi del-l’ANB. Un plauso particolare alla Re-gione Lombardia per aver raccolto48.136 kg di viveri, alla Regione Venetoper averne raccolto 79.673 kg e, in par-ticolare, alla Provincia di Verona per i46.000 kg di viveri raccolti.

La Redazione

PL’A.N.B. IN CAMPO PER LA SOLIDARIETÀ23a GIORNATA NAZIONALE DELLA COLLETTA ALIMENTARE

In alto, soci della Sezione di Verona; in basso, a sinistra il Bers. Marco Cavallaro, PresidenteProvinciale di Verona; stoccaggio nel magazzino del Banco Alimentare di Villa Verla (VC)

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L’ANB PER LA SOLIDARIETÀ COLLETTA ALIMENTARE 2019/2020

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BALDO-GARDA (VR)

CASTELNUOVO DEL GARDA (VR)

COLOGNA VENETA (VR)

MAROSTICA E TEZZE SUL BRENTA (VI)

ROSA E BASSANO DEL GRAPPA (VI)

BELLUNO

CEREA (VR)

FELTRE (BL)

MOZZECANE (VR)

SONA (VR)

BELLUNO

CHIOGGIA (VE)

LEGNAGO (VR)

PIAZZOLA SUL BRENTA (PD)

VALLE DEL CHIAMPO (VI)

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ATTIVITÀ ASSOCIATIVA

BARCELLONA POZZO DI GOTTO (ME)arah 8 giugno 2013 – Barcellona P. di G. 8 giugno2020. Nel settimo anniversario della caduta in terraafghana del Maggiore dei bersaglieri Giuseppe La

Rosa si è svolta, presso la tomba dell’Eroe, la comme-morazione, con la deposizione di una corona di alloro,alla presenza dei Congiunti, dell’Amministrazione Co-munale e delle Associazioni d’Arma. Dopo una brevefunzione religiosa, officiata dal Vicario Foraneo cittadino,Don Giuseppe Currò, l’Assessore Munafò, in rappresen-tanza dell’Amministrazione Comunale, ha ricordato lafigura della M.O.V.M. evidenziando l’altissimo profilodal punto di vista militare, civile e soprattutto umano, te-stimoniato dalla motivazione che ha portato al conferi-mento della massima onorificenza militare. Di affettuosavicinanza ai congiunti le parole del Presidente RegionaleANB Salvatore Tosto, che ha ricordato il Maggiore LaRosa e la sua generosità spinta fino all’estremo sacrificio,onore e orgoglio per l’intero Corpo dei Bersaglieri. Mo-

menti di intensa commozione ha suscitato la lettura dellapreghiera del bersagliere da parte di Biagio La Rosa, papàdel Maggiore. Le note del Silenzio hanno chiuso la ceri-monia riecheggiando squillanti nella quiete del cimiterodi Barcellona Pozzo di Gotto, in tributo di onore e salutodella Regione Sicilia “cremisi”, e non solo, a un suo glo-rioso Figlio.

FRicordato il Magg. Giuseppe La Rosa, M.O.V.M.

SIC

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LIMBIATE (MI) a Commemorazione per la Festa della Liberazione,quest'anno è stata all'insegna del rispetto delle nor-mative emesse a causa dell'emergenza sanitaria. Il

Sindaco di Limbiate, Antonio Romeo, e i rappresentantidelle Associazioni d’Arma hanno deposto la corona d'al-loro al Monumento ai Caduti nel piazzale del Municipioe osservato il minuto di silenzio. Al termine, ad ogni rap-presentante delle Associazioni presenti, l'Amministrazioneha consegnato la Bandiera Tricolore, in segno di UnitàNazionale, oggi ancora più significativa che mai.

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LCommemorazione del 25 aprile

PIOMBINO (LI) a Sezione ANB di Piombino è stata fra la Associa-zioni Combattentistiche che hanno promosso l'ini-ziativa che ha portato alla consegna di una Bandiera

Tricolore con relativa dedica all'ospedale di Villamarinadi Piombino per rendere omaggio a medici, infermieri ea tutti gli operatori sanitari che con spirito di sacrificio,grande umanità e professionalità si sono impegnati nellabattaglia contro il Coronavirus. La consegna, alla presenzadel Sindaco Francesco Ferrari e delle Autorità sanitarie,è avvenuta il 15 maggio 2020.

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LConsegna del Tricolore all’Ospedale

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ROMAl centro di Fidene, una borgata della periferia nord-est della Capitale, c’è una grande e moderna chiesaparrocchiale dedicata a Santa Felicita e Figli Martiri,

inaugurata da Papa Paolo VI nel 1965, che ospita da sem-pre iniziative umanitarie di sostegno ai più poveri e bi-sognosi. Da qualche tempo vi opera proficuamente, diconcerto con l’ottimo parroco don Christian Prestianni,la Onlus “Le opere del Padre”, l’organizzazione di aiutoalle missioni voluta e diretta da Claudia Koll nel segnodella solidarietà e carità cristiana. Chiunque ha bisognodi qualcosa di indispensabile (cibo, vestiti, la doccia, unmedico o un farmaco, una ricarica telefonica, un paio discarpe) e non può permetterselo, può affacciarsi in par-rocchia: troverà sempre una risposta alla sua domanda.Ma da quando è iniziata la quarantena anti Covid-19, lerichieste sono cresciute in maniera esponenziale, i volon-tari non riuscivano più a reggere il ritmo vorticoso e sem-pre più incalzante dei bisognosi richiedenti aiuto, che fi-nivano per ammassarsi al cancello d’ingresso rischiandodi provocare l’intervento delle Autorità per far rispettareil divieto di assembramenti. C’era bisogno di un aiuto au-torevole e discreto per regolare il flusso e mantenere ilrispetto del distanziamento sociale, lasciando liberi i vo-lontari di svolgere la propria funzione di ascolto e soc-corso. La Onlus si è rivolta per un consiglio in tal sensoall’Ordinario Militare, che ha chiesto la disponibilità dellaSezione ANB di Roma, immediatamente accordata: pertre giorni alla settimana, a turni di quattro alla volta, i ber-saglieri di Roma, opportunamente dotati di sistemi di pro-tezione individuale (mascherine, guanti, visiera e/o oc-chiali, giacchetto impermeabile), smistano i richiedenti

in coda lungo il marciapiede antistante il cancello dellaparrocchia, regolando l’afflusso ai tavoli dei volontari edando una mano nella distribuzione delle vivande e dialtri generi di conforto. Senza danni e nel rispetto di tutti,la presenza dei bersaglieri ha permesso anche di risolveresituazioni di criticità, per conflitti di precedenza tra gliassistiti o altro, e soprattutto ha tranquillizzato gli abitantidel quartiere che temevano la nascita di un nuovo focolaiodi infezione dovuto all’assembramento. Una presenzaimportante per consentire il proseguimento dell’opera ca-ritatevole nel contesto nuovo e rischioso del contagio daCovid-19. Pasquale Vinella

AI bersaglieri di Roma in attività di volontariatoLA

ZIO

ATTIVITÀ ASSOCIATIVA

CASTIONS DI ZOPPOLA (PN) rima della partenza dell'11° Reggimento per la mis-sione in Afganistan, i bersaglieri della Sezione diZoppola, guidati dal loro Presidente Guerrino Bra-

gato, hanno inaugurato un Cippo dedicato all'11° Bersa-glieri, nei pressi del “Monumento Cremisi” posto nellapiazzetta della frazione di Castions di Zoppola. Insiemeai bersaglieri ed altre associazioni locali, erano presentianche il Comandante del Reggimento, Col. Lorenzo Pu-glisi, il Sindaco di Zoppola, d.ssa Francesca Papais, ed ilPresidente Regionale ANB, Gen. Giuseppe Iacca. La fanfara dell’11° è stata la colonna sonora della ceri-monia e tutti gli interventi celebrativi hanno evidenziatoe sottolineato il rafforzato legame del Reparto col territorio

che lo ospita e con il movimento associativo bersaglierescodi tutta la Regione.

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PInaugurato il Cippo dedicato all’11° Bersaglieri

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ATTIVITÀ ASSOCIATIVA

DOLO (VE)artedì 26 maggio una delegazione dei bersaglieridella Provincia di Venezia ha donato del materialesanitario all’ospedale di Dolo - Centro Covid-19 -

nelle mani del Primario di medicina, Dott. Moreno Scivola,rinnovando i più sentiti ringraziamenti al personale medicoe infermieristico e a tutti coloro che hanno dato e conti-nuano a dare la loro disponibilità in questo periodo. Per ibersaglieri della Provincia di Venezia la corsa continua co-me dice il Presidente Provinciale Ottaviano Tonetto, anzinon si è mai fermata nemmeno in questo periodo dominatodal Coronavirus. Le Sezioni della Provincia hanno dimo-strato la loro disponibilità riconfermando con altruismotangibile il sostegno umano, con la costante informazionee vicinanza nel più ampio senso di cameratismo che ci con-traddistingue, ed economico con diverse iniziative di rac-colta e destinazione mirata di fondi. Anche i nostri iscrittiveneziani non sono stati esenti dalla situazione epidemica,tra i quali anche il ricovero del Consigliere ProvincialeGiuliano Fiorindo e della sua Signora che, in rappresen-tanza di tutti i bersaglieri veneziani, con il Presidente Pro-vinciale Tonetto e il suo Vice Boscolo, non sono volutimancare al momento della consegna del materiale sanita-rio, portando il loro personale ringraziamento agli opera-tori dell’Ospedale di Dolo.

MLa Provincia di Venezia ringrazia l’ospedale di Dolo

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BOLOGNAl 19 aprile 2020, obbedienti, come dice il Decalogo diPapà Sandrin, alle disposizioni del nostro PresidenteNazionale e del Governo di stare rigorosamente a casa,

la Sezione di Bologna, ha voluto onorare i Caduti di Pog-gio Scanno sfruttando la tecnologia. Abbiamo realizzatoun video che ricorda i precedenti Raduni, per il 2020 unaserie di panorami delle colline di Poggio Scanno, accom-pagnati dalla musica “Preghiera del Bersagliere”, e unafoto d’insieme con alcuni bersaglieri della Sezione di Bo-logna. Un grazie per la partecipazione, sempre da casa,alla fanfara di Lonate Pozzolo (VA) e a tutti i bersaglieriche hanno postato una loro foto con scritto “Con il cuorea Poggio Scanno”. Con gioia abbiamo visto la partecipa-zione di numerosi bersaglieri “provenienti” da tutta Italia.Grazie anche alla Presidenza Nazionale per aver condivisol’evento sul sito e i canali social della ANB. Un ringra-ziamento anche alle Amministrazioni Comunali di Ozzanodell’Emilia (BO), Muzzana del Turgnano (UD) per lapartecipazione ed alla Sindaca di Pianoro (BO) che si èrecata con il Gonfalone del Comune ad Onorare i Caduti,

in quanto la località di Poggio Scanno ricade nel territoriodel Comune di Pianoro. Nonostante la situazione sanitariache conosciamo tutti, eravamo veramente tanti al RadunoProvinciale virtuale di Poggio Scanno, per ricordare il75° Anniversario della Battaglia e la conseguente libera-zione della città di Bologna il 21 aprile e da qui il restod’Italia.

IRaduno Provinciale virtuale a Poggio Scanno

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ATTIVITÀ ASSOCIATIVA

NISCEMI (CL) resso la Chiesa Sacro Cuore di Gesù di Niscemi, èstata celebrata la Santa Messa, presieduta da SuaEccellenza Mons. Rosario Gisana, Vescovo della

Diocesi di Piazza Armerina, in occasione della nominaufficiale di Assistente Spirituale della Sezione di Niscemidel Vicario Foraneo Don Giuseppe Cafà. Alla cerimoniareligiosa erano presenti il Presidente Regionale SalvatoreTosto, il Presidente Provinciale Tonino Cilio, i bersaglieridelle Sezioni di Niscemi e di Gela, Autorità civili, militarie religiose, altre Associazioni. Al termine della Celebra-zione Eucaristica, il Presidente della Sezione SalvatoreSentina ha ringraziato tutti i presenti e dato lettura della

nomina di Assistente Spirituale di Don Giuseppe Cafà,rilasciata da Sua Eccellenza Mons. Rosario Gisana.

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PDon Giuseppe Cafà Assistente Spirituale

ABBIATEGRASSO (MI)uest’anno anche ad Abbiategrasso la commemora-zione per la ricorrenza della Festa della Liberazionesi è celebrata, con la sola presenza delle autorità lo-cali, all’insegna del rispetto delle normative emesse

a causa dell’emergenza sanitaria coronavirus. La brevema significativa cerimonia si è svolta davanti al monu-mento ai Caduti dietro il Castello Visconteo. Erano pre-senti il Sindaco, il Presidente del Consiglio Comunale, ilPresidente dell’ANPI, il Presidente di Assoarma, la Co-mandante della Polizia locale e il Presidente della SezioneANB, bers. Pavesi Cav. Oraziantonio. La cerimonia haavuto inizio con l’alza bandiera, eseguita dal nostro Pre-sidente Pavesi, a seguire la deposizione della corona d’al-

loro al Monumento ai Caduti e infine l’esecuzione del si-lenzio a ricordo dei cadutidi tutte le guerre.

QCommemorazione del 25 aprile

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NISCEMI (CL)l 23 maggio 2020, nel rispetto delle norme per il con-tenimento della pandemia del Covid-19, l’Ammini-strazione Comunale della città di Niscemi, anche

quest’anno, per non dimenticare, ha voluto commemorareil 28° anniversario della strage di Capaci, dove perserola vita il Giudice Giovanni Falcone, la Dott.ssa FrancescaMorvillo e gli uomini della sua scorta. È stata depostauna corona di alloro dinanzi alla lapide di Falcone e Bor-sellino. Alla cerimonia hanno partecipato il Sindaco, Avv.Massimiliano Conti, il suo Vice e Assessore alla Legalità,Avv. Piero Stimolo, gli Assessori Davide D’Erba e Ales-sandra Di Dio, le Associazioni d’Arma e di Volontariatolocali. I bersaglieri della Sezione di Niscemi, guidati dal

suo Presidente, bers. Lgt. Salvatore Sentina, erano presenticon una rappresentanza.

I28° Anniversario della strage di Capaci

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ATTIVITÀ ASSOCIATIVA

ASCOLI PICENO i recente è avvenuto uno storico cambio della guar-dia in Ascoli Piceno. La locale Sezione ha una nuovadirigenza ma non cambia il carattere coriaceo, tra-

smesso da chi per tanti anni ha educato in tal senso piùgenerazioni di bersaglieri, simpatizzanti e soprattutto fan-faristi. Il riferimento ed il ringraziamento vanno nella di-rezione del Presidente emerito bers. Antonio Feriozzi edel Capo fanfara Alessandro Olori che ininterrottamentefin dagli anni ‘80 del secolo scorso, ma presenti e prodighiancor prima, hanno lavorato instancabilmente al buonnome e al prestigio di questa Sezione e della sua fanfara.Potrebbero essere scritte innumerevoli pagine sul lorooperato, ma è la storia a consegnarci l’avvincente filmdei Bersaglieri ascolani che ci ricorda l’immane lavorosvolto nell’organizzazione di Raduni regionali, interre-gionali e nazionali, non ultimo il 52° alla presenza delCapo dello Stato; la trasmissione di valori fondanti, dalsenso civico all’amor Patrio, veicolati dalla storica Fanfaranata nel 1936, con il raggiungimento di eccellenti risultati,suffragati da riconoscimenti a livello nazionale ed inter-nazionale. È però il sentimento della famiglia che più hacaratterizzato ogni loro azione; hanno portato non solole loro famiglie nella Sezione per crearne una più grande,facendo sentire a casa ogni iscritto, ma anche le Istituzionie le Autorità che ad ogni titolo hanno varcato l’ingressodella sede di Corso Vittorio Emanuele. Questo è il capitale in dote ai nuovi: il Presidente bers.Vincenzo Tomassetti, il Capo fanfara bers. Giuseppe Val-

lesi e l’attivissimo Consiglio. Eredità pesante ma resameno gravosa da quanto saggiamente seminato fino adoggi. Per citare solo alcune delle attività più recenti: lapresenza musicale in scuole, residenze per anziani e viecittadine in occasione delle ultime Festività natalizie 2019;la partecipazione ad una trasmissione radiofonica dal re-parto di Pediatria dell’Ospedale Civile per far conoscerei Bersaglieri ai piccoli ricoverati, donando loro gioia e,ad ognuno, il cd della nostra fanfara; inoltre, anche se inisolamento per l’emergenza Covid-19, la realizzazione“homemade” di uno spot per invitare i nostri concittadinia rimanere a casa, donato all’Amministrazione Comunalein segno di fattiva collaborazione.

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DI Bersaglieri ascolani non cambiano!

VALLETROMPIA (BS)ell’ambito dell’annuale festa del Tesseramento, laSezione Valletrompia ha voluto inaugurare il nuovo“Parco del Bersagliere” di Polaveno (BS), dedicato

al bers. Germano Belleri, consigliere sezionale prematu-ramente scomparso. Si tratta di un’area attrezzata, messaa disposizione dal Comune di Polaveno ed affidata in ge-stione alla nostra Sezione che ne cura sia la manutenzioneche il decoro. L’inaugurazione è avvenuta qualche giornoprima dell’emergenza Covid-19 alla presenza delle autoritàlocali e di zona, accompagnati dalle note squillanti dellafanfara di Bedizzole, dalle Associazioni d’Arma di Po-laveno, di Gombio, di San Giovanni e di Brione e da unfolto gruppo di bersaglieri in congedo, ex commilitonidel Presidente di Sezione Martino Zoli al 23° Btg. “Casteldi Borgo”, guidati dal loro comandante Gen. B. PaoloStendardo. Un ringraziamento particolare va ai bersaglieri

di Polaveno per la laboriosità che hanno messo in campo,nonché all’Amministrazione comunale che ha agevolatoil disbrigo delle pratiche necessarie alla realizzazione delparco, ed a tutta la popolazione di Polaveno per l’entu-siasmo dimostrato verso l’iniziativa.

NInaugurazione del Parco del bersagliere

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ATTIVITÀ ASSOCIATIVA

BELPASSO (CT)a fanfara dei Bersaglieri dell’Etna ha portato altol’orgoglio italiano partecipando al Festival del Mu-sikparade, in cui le bande militari europee sfilano

esibendosi nelle principali arene tedesche. Dal 18 al 23febbraio 2020 i fanfarini si sono esibiti nelle arene di Er-furt, Dresda, Magdebur, chiudendo in bellezza alla Max-Schemeling-Halle di Berlino. Le Fiamme Cremisi della sezione di Belpasso hanno in-fuocato, con l’ardore e la passionalità che li caratterizza,le arene tedesche, riuscendo a coinvolgere ed emozionareil pubblico, oltre che con i loro squilli di trombe, con illoro spirito di esibizione bersaglieresco. Hanno portato l’allegria del mare, il calore del sole sici-liano e dell’Etna con le loro piume. Il Corpo torna a casaarricchito culturalmente dall’incontro con gli altri gruppieuropei e dalla loro commistione di culture che rendonol'obiettivo principe di questa esperienza l'arricchimentopersonale e professionale. La fanfara dell’Etna, per pre-pararsi all’evento, ha seguito un intenso allenamento for-male e musicale in cui nulla è stato lasciato al caso. Con i sacrifici e l’impegno di tutti i membri associati,sono riusciti a vincere la scommessa personale, superandoogni limite. Una delle emozioni più sincere vissute daimembri della fanfara è stata rendere orgogliosi e com-mossi anche gli italiani residenti in Germania che hannovissuto sulla pelle il calore della loro Patria. Le Fiamme Cremisi sono riuscite a stringere bei legamianche con gli altri gruppi. Grazie all’interculturalità e l’ac-coglienza racchiuse nel cuore siciliano, hanno stupito tutticon il loro sorriso, in armonia con la compostezza che licontraddistingue. La partecipazione del Corpo dei bersaglieri al festival te-

desco, sottolinea il Capo fanfara bers. Salvatore Tumello,nasce da sette anni di duro lavoro e sacrificio e da unacrescita ottenuta con la partecipazione ai vari eventi localie nazionali, compresi i raduni Nazionali, Regionali e Pro-vinciali, acquisendo esperienza e determinazione. Soprattutto dopo il gemellaggio con la fanfara di Bedizzole(BS), “capitanata” dal compianto Alex Bertocchi, nella“Tre Giorni Cremisi dal Garda all’Etna effettuato in Sicilia,intrapresa l’amicizia fraterna, oltre che la stima nata trale fanfare e i suoi Capo fanfara, Bertocchi indica al suoManager di “scommettere” sulla fanfara dell’Etna per lapartecipazione all’evento estero. La presenza della Sezione di Belpasso al festival tedescoarriva dopo cinque anni, purtroppo, solo dopo la prematurascomparsa di Bertocchi avvenuta il 16 dicembre 2018. A tal proposito, Salvatore Tumello e i ragazzi della fanfarainsieme a tutti gli associati della Sezione, dedicano la loropartecipazione alla Musikparade, alla memoria e al ricordodell’amico fraterno Alex Bertocchi.

FLe Piume dell’Etna sui cieli tedeschi

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La fanfara di Belpasso trionfa in Germania al Musikparade

NISCEMI (CL)nche quest’anno l’Amministrazione Comunale dellacittà di Niscemi, nel rispetto delle norme per il con-tenimento della pandemia del Covid–19, ha voluto

celebrare il 74° anniversario della Fondazione della Re-pubblica Italiana. Alla celebrazione hanno partecipato ilSindaco, Avv. Massimiliano Conti, il Vice Sindaco e As-sessore alla Legalità, Avv. Piero Stimolo, gli Assessori Da-vide D’Erba e Alessandra Di Dio, autorità civili e militari,associazioni d’Arma e di volontariato locali. I bersaglieridella Sezione di Niscemi erano presenti con il suo Presi-

dente Salvatore Sentina e una folta rappresentanza. La ce-rimonia ha avuto la sua conclusione con la deposizione diuna corona di alloro alla lapide del Milite ignoto.

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A2 Giugno 2020

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AMARCORD

Il 23 aprile 1935nasceva LeandroBertuzzo. Il 13 feb-braio 2007, all'etàdi 72 anni ci ha la-sciato portandocon sé l'ultimospartito frutto della

sua fervida mente di maestro, Capo fanfaraspettacolo. “Quando il destino vorrà, dopoquesta vita, non so in quale posto, ma ovun-que esso sia, io sarò sempre in testa allafanfara dei bersaglieri”. Queste le parolecon le quali ci siamo lasciati in uno degliultimi incontri che ho avuto a casa del Mae-stro.  Sono le espressioni che ho citato neltesto Manuale della Musica Militare che gliho voluto dedicare l'anno successivo nel2008, in occasione del raduno dei Recordin quel di Pordenone. Il testo rappresentauna pietra miliare per tutti gli appassionatidi musica militare a livello internazionale,in particolare nella espressone degli "ottonial vento". È disponibile, gratuitamente, an-dando a visitare il sito www.museobersa-glierfvgoccidentale.it. Quando si ha un pro-getto in mente non addormentiamoci, ri-schieremmo di essere svegliati dal rumore(le note) di chi lo sta realizzando magari fo-raggiato economicamente con parte delletue stesse risorse.  La Fanfara dei Bersagliericon Leandro ha perso uno dei suoi espo-nenti più rappresentativi. Dirigeva la fanfaradel Terzo Reggimento bersaglieri di Milano,uno dei più decorati. Si è esibito per il Ge-nerale De Gaulle, la Regina Elisabetta; por-tando fino alla Nato la sua musica. Capi diStato e Regnanti lo hanno potuto ascoltaree apprezzare. Tra i numerosissimi attestatiricevuti quello del Presidente della Repub-blica, Azelio Ciampi, che lo ringraziava perla consulenza nella messa a punto e or-chestrazione dell'Inno di Mameli. Insignito- tra l'altro - della Croce al Merito. Nella sualunga attività il maestro ha formato schieredi giovani alla musica patria. Suonava mu-sica, fabbricava musica e dirigeva musica.La traccia indelebile che ci ha lasciato sonoi suoi scritti e le sue partiture». L'ultima suaesibizione è stata in Piazza Santa Croce, aFirenze. Su un trespolo ove diresse 400 mu-sicisti. Leandro!  Presente!!!

Bersabbracci... più che mai virtuali da Pio Bersagliere

Consentimi, caro Pio, di unirmi a Te perun brevissimo ricordo del Grande LeandroBertuzzo. Correva l'anno 1969, mese digiugno, l'anno della conquista della Luna.Si festeggiava a Londra il ventennale dellacostituzione della NATO con la partecipa-zione di tutte le Nazioni dell'Alleanza Atlan-tica. A rappresentare l'Italia fu inviata unaCompagnia (la mia) e la Fanfara, entrambidel 3° Reggimento Bersaglieri. Capo Fanfara era il Mar. Leandro Bertuzzo.Ad ogni nostra esibizione atletica (un mese

e più di attività) partecipava un Membrodella Famiglia Reale. Ricordo l'entusiasmoe l'allegria che suscitarono nella ReginaElisabetta e nel Principe Filippo le esibizionidi noi Bersaglieri ma soprattutto le notebrillanti ed ineguagliabili della Fanfara di-retta da Leandro Bertuzzo. Ho voluto Rammentare Questo per rendereomaggio ad un Personaggio indimenticabileed Unico della Nostra Storia: Leandro Ber-tuzzo.

Un abbraccio Agostino Pedone 

UN RICORDO DEL MAESTRO LEANDRO BERTUZZOSTORICO CAPOFANFARA DEL 3° REGGIMENTO BERSAGLIERI

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VARIE

JESOLO (VE)onostante le limitazioni date dalcoronavirus, una giovane studen-tessa di 3^media, Vittoria, è riu-

scita ad intervistare per una tesina sco-lastica, un reduce della Seconda GuerraMondiale, il bersagliere Armando Pa-squal del 1° Reggimento, classe 1925,tra i fondatori della Sezione di Jesolo nel1967. Memoria lucida, impeto da ven-tenne, Armando ha raccontato le espe-rienze vissute negli ultimi due anni delconflitto con l'incarico di capo mortaista.Toccanti i passaggi sul periodo trascorso

in prigionia in un campo in Germania ele peripezie per salvarsi dal bombarda-mento di Padova. Il 25 aprile 1945, gior-no della Liberazione, era prigioniero aNapoli, dove vi rimase per altri 4 mesiprima di ritornare a casa tra le braccia deigenitori che non avevano sue notizie damolti mesi. Ad organizzare l'incontro trail reduce e la giovane studentessa, il Pre-sidente del Veneto Antonio Bozzo, gran-de amico di Armando, col quale ha con-diviso tantissimi momenti associativi sindalla sua prima iscrizione nel 1986 allaSezione di Jesolo.

NI nonni raccontano...

JESOLO (VE)onostante la dura emergenza daCovid-19 che ha colpito il Paese,due ragazzi iscritti alla Sezione di

Jesolo e già saldi componenti della fan-fara “L. Pellas”, sono riusciti ad organiz-zare un’attività didattica dal puro spiritobersaglieresco che illustreranno ai com-pagni di classe al loro rientro tra i banchidella scuola. I due ragazzi sono FilippoDante e Giulio Lista, provenienti dallascuola di musica della fanfara e oggialunni del terzo anno al Liceo musicale“M. Polo” di Venezia. La loro idea diportare i bersaglieri a scuola nasce dal-l’incarico ricevuto dal professore di gin-nastica di organizzare una lezione su diun'unità di apprendimento a piacere e illoro primo pensiero si è subito rivolto alnostro Corpo. Ecco la lezione, organizzata in tre parti,della durata complessiva di circa 1ora e30 minuti: - 15 minuti: introduzione storica sul Cor-po dei Bersaglieri con l’uso di cartelli eslide, dalla fondazione al battesimo delfuoco a Goito, sino ai conflitti mondialie internazionali dei giorni nostri; presen-tazione di simboli, strumenti (fanfara),evoluzione delle divise nel corso deglianni. - 60 minuti: lavoro a gruppi: una parte

della classe si dedica a un percorso diginnastica militare e l'altra all'apprendi-mento di ordini e comandi. Al termine idue gruppi si scambieranno. Alcuni esempi tratti dal testo integrale:- un minuto di jumping jacks: salti con-tinui con apertura e chiusura repentinadi gambe e braccia, cercando di regolareil proprio respiro al meglio;- 3 serie di esercizi ripetute per 3 volte(45 secondi a serie): posizione di partenzaeretta, da qui eseguire un’accosciata conil baricentro spostato in avanti con i palmidelle mani appoggiati a terra con le brac-cia tese, stendere con un movimento ve-loce le gambe verso indietro, appoggian-do solo le punte dei piedi. Fatto ciò si ri-torna all’accosciata precedentemente de-scritta per poi eseguire un salto verso l’al-to e tornare in posizione eretta;- altri esercizi di ginnastica, ripetuti pertre volte e intervallati da un minuto di

pausa;- posizione di Attenti (due minuti): al co-mando: at...tenti, si alza energicamenteil capo; all'ordine esecutivo, si assumecon azione di scatto la seguente posizio-ne: calcagna unite e sulla stessa linea;punte dei piedi egualmente aperte e di-stanti tra loro quanto è lungo il piede;gambe tese, busto eretto, spalle alla stessaaltezza, braccia distese ed aderenti al cor-po, mani naturalmente aperte con le pal-me in dentro, dita unite col pollice lungola costura laterale dei pantaloni, testa altae diritta, sguardo diretto avanti e, tutte levolte che è possibile, fisso agli occhi dichi comanda…- rompere le righe e Adunata (un minuto):Al comando: adunata, raggiungere di cor-sa veloce ed in silenzio l'istruttore… - 10+30 minuti: prove di Marcia e poi, aclasse unita, Marcia e Corsa finale tipicadel Corpo dei bersaglieri.

NLezione ‘ginnica’... sul Corpo dei Bersaglieri

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LA VOCE DEI LETTORI

ROMAl Coronavirus è piombato senza pre-avviso su tutti noi, sulla nostra quo-tidianità, sui nostri affetti, sulle nostreabitudini di vita. Ci ha costretto, per

la sua carica aggressiva, a difendercichiudendoci in casa e rinunciare alle no-stre libertà. All’improvviso ci siamo ri-trovati, come i nostri nonni, a dover com-battere una guerra, senza proiettili e co-stretti a sottostare ad enormi restrizionie privazioni. Ci ha cambiato la vita. Ciha fatto toccare con mano la nostra vul-nerabilità. Ci si è manifestata una pan-demia di tale portata da poter essere as-similata per aggressività e pericolositàalla “Spagnola” di un secolo fa che allorafece milioni di morti, in Italia più di600.000. Nel confronto odierno possia-mo rilevare due grandi differenze rispettoad allora: poter disporre di una medicinaal passo coi tempi e di una comunicazio-ne che ha facilitato e reso possibile il“lockdown” in maniera tempestiva edefficace, limitando, rispetto al passato, idanni. Al contrario, la “globalizzazione”dei trasporti di oggi ha facilitato la velo-cità di diffusione e contagio del virus.Il Covid-19 ha cambiato le nostre prio-rità. Per quanto riguarda l’Associazione,ha costretto all’annullamento di tutti glieventi in programma nel 2020, soprat-tutto il grande Raduno Nazionale di Ro-ma 2020 organizzato per celebrare in ma-niera solenne i 150 anni della “Breccia”e che, considerata la sua grande impor-tanza e rilevanza, è stato riprogrammatoper settembre 2021. Non solo. Ci ha fatto comprendere quan-to sia importante essere pronti a soste-nere, con l’attività di volontariato a livelloassociativo, l’emergenza. Il futuro delnostro sodalizio sta tutto nella capacitàdi saper rendere servizi di utilità socia-le. Solo con questa visione prospetticapotremo resistere al tempo e onorare lenostre tradizioni. Nel momento in cui èiniziata la quarantena, le città sono ap-parse svuotate, le strade sono diventatedeserte, i commerci sono rimasti bloccati,l’industria ha smesso di produrre. Nellecittà fantasma abbiamo scoperto la “po-

vertà” fatta da vecchi e nuovi emarginati.Come raccontato in un recente incontrodall’Elemosiniere del Papa, CardinaleKonrad Krajewski, le richieste di aiutosono cresciute in maniera esponenziale.Coloro che vivevano e vivono ai marginidella società, si sono ritrovati senza i mi-nimi servizi essenziali offerti dalle strut-ture pubbliche in condizioni normali at-traverso l’uso di un bagno, di una doccia,del pasto. Lo stesso Cardinale Krajewskiè dovuto intervenire presso alcuni parrocidi Roma perché aprissero gli spazi delleparrocchie per queste esigenze.Da marzo a maggio, rispondendo alla ri-chiesta di aiuto dell’Arcivescovo Ordi-nario Militare per l’Italia, Mons. SantoMarcianò, siamo intervenuti con un grup-po di bersaglieri dell’Associazione diRoma a sostegno della Onlus “Le Operedel Padre”, diretta dalla Sig.ra ClaudiaKoll, per svolgere un’attività spontaneadi solidarietà e spirito di abnegazione,nel rispetto dei nostri valori bersagliere-schi, a sostegno delle famiglie disagiatee le persone senza tetto e senza fissa di-mora di Roma che hanno potuto ricevereun conforto e un aiuto materiale in questotempo di emergenza da Coronavirus.Una esperienza che ti segna, che ti fa ca-pire il valore della vita, che ti ridimen-

siona nei progetti, che ti fa apprezzaregli affetti dei propri cari, che ti proiettain una dimensione più umana. Il Coro-navirus rappresenta anche un’occasioneper riflettere attentamente e ripartire conrinnovati valori, nuovi progetti, miglioriaspettative. L’Associazione NazionaleBersaglieri, se sarà capace di cogliere ilgiusto senso, potrà trarne enorme bene-ficio e nuova linfa. È una occasione ir-ripetibile per un cambio di passo del no-stro “ego” a favore di maggiori aperturee più attenzioni verso il prossimo che sipuò impersonificare in un commilitone,un amico, un vicino e perché no, unestraneo. Non possiamo e non dobbiamoricadere negli errori del passato. L’inse-gnamento di questi mesi di condivisionecollettiva tra “flash mob”, canzoni, espo-sizioni di cartelli e bandiere ci ha apertonuove opportunità di cui fare tesoro. Ciha fatto ritrovare un senso di appartenen-za e di popolo che apparentemente cimancavano. Oggi l’Associazione può ri-partire più forte di prima se si mostraconsapevole di questi cambiamenti. E con questa nuova linfa non si può checrescere, forti dei nostri valori e spinti darinnovate energie.

Bers. Gen. B. (r) Nunzio PaolucciPresidente Sez. ANB di Roma Capitale

II BERSAGLIERI ROMANI AL TEMPO DEL CORONAVIRUS

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LA VOCE DEI LETTORI

VIESTE (FG)

l Prof. Dott. Lorenzo Bosco, mio pa-dre, non era un bersagliere, ma con ein mezzo ai bersaglieri è nato, cresciutoe vissuto. Il Corpo dei Bersaglieri ap-

parteneva ai suoi geni e alla sua sostanza.Papà era impregnato di cultura bersaglie-resca, nei suoi valori, nel modo in cuiprendeva sempre la vita di petto e di corsa,nel suo profondo senso della giustizia. Aibersaglieri erano legati anche molti deisuoi ricordi più felici e sono quelli che,alla fine della vita, ti fanno pensare chela vita è stata bella e degna di essere vis-suta. Tuttavia, grazie alla fondazione, nel2016, della Sezione ANB di Vieste “Gen.Michele Bosco”, intitolata a suo padre edi cui mio padre era Presidente, questi ri-cordi bersagliereschi non sono rimasti so-lo dei vecchi ricordi di un tempo lontano.Dal 2016 infatti, papà si era nuovamente

immerso in quell’universo color cremisifatto di piume al vento, raduni, corse, suo-ni, fanfare, canzoni, allegria, fratellanza.

Il suo legame con la Sezione gli ha datonuovo vigore e voglia di vivere anche neimomenti più difficili. Questo amore ber-saglieresco lo ha poi tenuto letteralmentein vita durante la sua malattia, permetten-dogli di pensare al futuro, nonostante tut-to, e di affrontare il male in un modo cheposso provare a descrivere solo con ilmotto del 3° Reggimento bersaglieri(quello di appartenenza del Gen. MicheleBosco) “Maiora Viribus Audere” (osarepiù delle proprie forze). Tra questi pensieri bersagliereschi, vecchie nuovi, si è addormentato sereno. Conla certezza che la Sezione bersaglieri diVieste “Gen. Michele Bosco” andrà sem-pre avanti a infondere lo spirito bersaglie-resco nei cuori di chi, come lui, bersaglie-re lo era diventato, magari non sulla carta,ma sicuramente nello spirito.

Daniela Bosco

ILORENZO BOSCO, MIO PADRE, NON ERA UN BERSAGLIERE, MA…

VOLONTARIATO E PROTEZIONE CIVILE

CHIOGGIA (VE) ❱l nucleo di Volontariato e ProtezioneCivile della Sezione ANB di Chiog-gia, guidato dal suo Capo NucleoRomeo Pilat e dall’instancabile ber-

sagliere Isidoro Chieregato, è statoiscritto al Registro Regionale delle or-ganizzazioni di volontariato con Decretodirettoriale n. 10 del 27 febbraio 2020con la classificazione VE0608. Il gruppo è presente nel territorio findall’inizio degli anni 2000 con iniziativevarie che vanno dal supporto ad orga-nizzazioni di persone fragili e/o porta-trici di handicap ad iniziative sulla le-galità, a quelle di salvaguardia ambien-tale, ecc. Oggi, che a tutti gli effetti ilNucleo opera a fianco della ProtezioneCivile, in questa tragica realtà che citroviamo ad affrontare, i bersaglieri so-no ben lieti di rispondere positivamentealla chiamata dell’Amministrazione Co-munale e della Protezione Civile: perdare una mano nella distribuzione dimascherine a tutti i nuclei famigliari (di-

stribuite più di 5000 confezioni in oltreun mese di impegno giornaliero); conun servizio di vigilanza e sorveglianzaall’entrata ed uscita del mercato itticoed al suo interno per fare rispettare l’ob-bligo della distanza tra le persone e diindossare mascherina e guanti; con unservizio di sorveglianza per evitare as-sembramenti presso la diga foranea, ilforte San Felice e per disciplinare gliaccessi alla spiaggia; con un interventodi pulizia al Kursaal di Sottomarina.

Il Nucleo ha inoltre presentato un pro-getto al comune di Chioggia per liberareil territorio dalla plastica, per il ripristinodel verde pubblico e dell’alberatura, do-ve essa è andata distrutta, e per la pian-tagione di nuova alberatura su siti cheinsieme alle autorità comunali sarannoindividuati. Un caloroso benvenuto al-l'ANB Protezione Civile Chioggia!!!

Valeria PintusResp. Comunicazione VPC-ANB

IIL NUCLEO DI PROTEZIONE CIVILE DI CHIOGGIA IN AZIONE

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LE NOSTRE GIOIE

BARI �opo il bersagliere siciliano Orazio D’An-gelo, il 3 giugno è stata la volta di Mar-

co Milo, classe 1918, il bersagliere di Bari,a salire alla ribalta per gli auguri da partedi tutti i Bersaglieri italiani. Non sono dav-vero pochi 102 anni, specialmente se por-tati con meravigliosa baldanza bersaglie-resca, in tutte le occasioni di incontri e Ra-duni che si spera possano riprendere alpiù presto. Marco Milo, bersagliere ciclista,non a caso nato il giorno in cui si celebrala “Giornata mondiale della Bicicletta”, hapartecipato al 2° Conflitto Mondiale conil Battaglione “Zara”, nel martoriato territorioistriano, distinguendosi con onore. Il suosuperiore è stato il Ten. Paolo Aquilino, uneroe di guerra, invalido e Medaglia d’Ar-gento al Valor Militare, cui a Bari sono de-dicate una strada e un giardino pubblico

che ricorda i prodi del Btg. “Zara”. Forte-mente legato all’Associazione Bersaglieri,Milo è una presenza costante nelle ceri-monie, incontri e Raduni Bersagliereschi.Pare non ne abbia mai mancato uno, in-sieme al suo mentore, il Consigliere Na-zionale Onorario, bers. Giorgio Riccio. Con-

cludiamo il nostro saluto a Marco Milo,campione di pura razza cremisi, tributan-dogli il nostro forte caloroso triplice Hurráinsieme agli auguri più vivi e sentiti per an-cora tanti e tanti passi di Corsa nella suainarrestabile giovinezza.Un forte e urlato, triplice Hurrà!

D

È UN RARO PRIVILEGIO FESTEGGIARE DUE COMPLEANNI DI TALE IMPORTANZA IN MENO DI UN MESE

102° GIRO DI PISTA PER IL BERSAGLIERE CICLISTA MARCO MILO

ACIREALE (CT) �compleanni sono tutti importanti, maci sono quelli che, nel tempo, diventano

eventi da ricordare con particolare calore.Tanto più quando i festeggiati sono uominiche hanno alle spalle una storia che nonè da tutti raccontare. Stiamo parlandodel compleanno di un eccezionale Ber-sagliere classe 1918, Orazio D’Angelo, si-ciliano di Acireale, nato il 9 maggio che,varcato il secolo di vita, a passo di corsaha tagliato il traguardo dei 102 anni. Scu-sate se è poco, pare abbia detto, traden-do qualche incertezza nelle gambe, manon nello spirito ancora agguerrito e irri-ducibile. Un soldato, un fante piumato lacui vicenda militare nel Secondo ConflittoMondiale potrebbe trovare spazio in unromanzo di guerra. Inquadrato nel glorioso3° Reggimento Bersaglieri a Milano, com-batté sul fronte occidentale e poi in Ju-goslavia prima di portarsi in Russia conil suo Reggimento unito al Corpo di Spe-dizione Italiano (CSIR). Partecipò con isuoi alla Battaglia di Petrikovka sul Done successivamente, nell’inverno russo piùfreddo del secolo, alla leggendaria “Bat-

taglia di Natale”, come viene ricordataquella grande pagina del 1941, dove ri-fulse il valore dei soldati italiani e dei Fantidi La Marmora in particolare. Li c’era an-che Orazio, per guadagnarsi una Croce diGuerra al merito, in riconoscimento delsuo valore di combattente e di indomabileBersagliere. Un Bersagliere tutt’ora sulla

breccia, ancora presente per additarci va-lori che non dobbiamo dimenticare. È an-che per questo che noi, a nome di tutti iBersaglieri italiani, lo circondiamo con ungrande abbraccio augurale e, con la mas-sima ammirazione, gli tributiamo, insiemeagli auguri più calorosi, un forte e urlato,triplice Hurrà!

IBUON 102° COMPLEANNO ORAZIO!

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LE NOSTRE GIOIE

A n an  

Vale  di A milit tanz sua ben

IJESOLO (VE) �el lontano 1960, il 23 aprile, il bers.Luigi Toffano e la sig.ra Ernesta Ge-

rotto si uniscono in matrimonio. Il Con-siglio provinciale di Venezia, i bersaglierie simpatizzanti della Sezione di Jesolo efamiliari tutti, augurano al Consigliereprovinciale Toffano ancora una lunga cor-sa in compagnia della adorata Ernesta.

NCAVALLINO (LE) �7 maggio: il bers. Luigi Ingrosso, de-corato con croce al merito di guerra

durante il secondo conflitto mondiale, haspento, in un sol soffio, 96 candeline. Agliauguri di amici e parenti per il raggiungi-mento di questo bellissimo traguardo divita, si aggiungono le felicitazioni di tuttii bersaglieri della Sezione e del Salento.

2

JESOLO (VE) �l bers. Florio Babbo e la sig.ra Dora Marionsi sono conosciuti nel lontano 1965 e

hanno coronato il loro sogno d'amore il 7febbraio 1970. Negli anni la famiglia si èallargata con l'arrivo di Gigliola e Riccardoe sono diventati poi nonni di Alice, Arianna,Aurora e Daniele. Il 7 febbraio hanno festeg-giato il loro 50° anniversario di matrimonio.I bersaglieri di Jesolo si felicitano con il loroConsigliere e la gentile consorte.

I MARCELLINA (RM) �l bers Luigi Stazi, Presidente ProvincialeANB di Roma, ritratto con il primo nipote

Luigi Filippo Canali (di Adelaide Stazi eAndrea Canali), al compimento del 1 an-no di vita in data del 2 giugno 2020.

I

PORTOGRUARO (VE) �l 14 febbraio 2020 il bers. Sergio DalMas e la Signora Rosina Salvador han-

no festeggiato il loro 50° di matrimonioinsieme alla mamma Emma, ai figli Mi-chele con Sara, Serena con Luigino e ainipoti Giorgia, Aurora, Susanna e Giusep-pe. Un caloroso urrà all’alfiere della Se-zione dai soci tutti.

ITORREGLIA (PD) �l bers. Angelo Capuzzo e la Signora Da-niela Casotto il 29 maggio hanno fe-

steggiato il 50° anniversario di matrimo-nio. I soci della Sezione augurano loro unlungo cammino assieme.

I

T �a t

di sta nuare picco Ques giare molto felice al be

ANDRIA (BT) �ur con l’emergenza da coronavirus el’isolamento in casa, lunedì 27 aprile

i simpatizzanti Nicola Cannone e SabinaLampo, anche senza la presenza dei figlie dei famigliari, hanno voluto ugualmentefesteggiare il loro 50° anniversario dimatrimonio. Il nostro augurio è che pos-siate continuare questo cammino d’amo-re, sempre uniti nella gioia e nel dolore”.I bersaglieri della Sezione di Andria.

P

PARMA �l bersagliere caporal maggiore VirginioFerrarini, della Sezione di Parma, ha fe-

steggiato con tutta la famiglia il primocompleanno del nipotino Samuel che vivealle Canarie.

I

VAL TROMPIA (BS) �l 22 febbraio 2020 il bersagliere Mar-tino Zoli, Presidente della Sezione, si è

unito in matrimonio con Tecla Olivari, cir-condato dall’affetto di tutta la Sezione.

I

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I NOSTRI LUTTI

PAGAZZANO (BG)IL 2 aprile, il bers. Antonio Milanesi, Presidente dellaSezione, dopo tenace lotta contro il Covid-19 è venutoa mancare all’età di 65 anni. I soci, vicino ai famigliari,lo ricordano con stima, affetto e riconoscenza.

CASTELLAZZO BORMIDA (AL)Il 26 aprile 2020, stroncato dal Covid-19, è mancatoil bers. Vincenzo Abello, classe 1954, Consigliere Re-gionale ANB Piemonte. I bersaglieri piemontesi par-tecipano al dolore dei familiari.

ABBIATEGRASSO (MI)La Sezione e la fanfara piangono la perdita del bers.Luigi Vercellesi avvenuta in data 4 maggio. Già dell’8°Rgt., storico consigliere e socio fondatore della ricostituitaSezione, tutti lo ricordano con immenso affetto.

ALBANO LAZIALE (RM)L’8 giugno è mancato il bers. Adriano Fabri, già con-sigliere e tesoriere della Sezione. ha sempre assicuratola sua fattiva collaborazione e presenza negli anni. Tuttii soci si uniscono con affetto al dolore dei familiari.

ASSISI (PG)Il 27 aprile 2020 è mancato il bers. Giancarlo Bal-ducci, classe 1933, uno dei soci fondatori, semprepresente ed attivo. I bersaglieri assisani sono vicinialla famiglia e lo ricordano con grande affetto.

CALCINATE (BG)La Sezione ricorda e piange l’ultimo suo reduce e pri-gioniero di guerra, bers. Bortolo Gervasoni, ciclistadell’11° Rgt., deceduto il 21 aprile a 96 anni, vissutinel segno della famiglia e dl più alto spirito patriottico.

CALCINATE (BG)Il socio benemerito Mario Mazzola, classe 1932,iscritto nella nostra sezione dal 1968 ci ha lasciatodomenica 24 maggio. Noi bersaglieri di Calcinate loricorderemo sempre con affetto e riconoscenza.

CALCINATE (BG)Il simp. Mauro Piatti ci ha lasciato il17 maggio, a soli44 anni. Da sempre con noi, nei nostri pellegrinaggia piedi a Roma e a Santiago di Compostela, ci man-cheranno il suo sorriso e le sue opere di volontariato.

CAVAGLIÀ (BI)Il 7 giugno 2020 ci ha lasciati Palma Salino, classe1936, socia simpatizzante da moltissimi anni e mogliedel bers. Carlo Barbero, già Pres. di Sez.. A noi tuttimanca la sua attiva partecipazione e la sua allegria.

CERNUSCO SUL NAVIGLIO (MI)Il bers. Emilio Galbiati, classe 1933, ha terminato lasua corsa. Da sempre iscritto alla Sezione, tutti i socisi uniscono al dolore della famiglia e lo ricordanocon stima e profondo affetto.

CERNUSCO SUL NAVIGLIO (MI)Il 6 aprile, all’età di 63 anni, è mancato il bers. Clau-dio Magliarachi, già dell’11° btg. bers.. Tutti i socidella Sezione si uniscono al dolore dei familiari e loricordano con profonda stima ed affetto.

CONSELVE (PD)Il 26 maggio è venuto a mancare il bers. AngeloBazza, classe 1943, già del 182° Rgt. cravatte rosse.Sempre fiero e orgoglioso di essere bersagliere, i socidella Sezione lo ricordano con affetto

CREMONAIl 9 maggio 2020 è scomparso il simp. GiuseppeBacciagaluppi, classe 1944, iscritto alla Sezione dal1987. La Sezione, ricordandolo, porge alla moglie eai famigliari sentite condoglianze

VICENZA Nella giornata del 20 maggio 2020, ciha lasciato all’età di 101 anni il bers.Secondo Maran, classe 1919, il piùlongevo Bersagliere della Sezione di Vi-cenza. Non dimenticheremo mai la sualucidità nel raccontarci i ricordi (ha par-tecipato alle operazioni di guerra svol-tesi alla frontiera Italo-Jugoslava colXII Battaglione Bersaglieri) e la passioneper il suo amato Cappello Piumato,sempre indossato fino all’ultimo.

CALABRITTO (AV)Il 15 febbraio, il bers. Michele Pucillo, socio della Se-zione, è corso avanti per la sua ultima corsa. Il suo ri-cordo di uomo semplice ed onesto rimarrà semprevivo tra i familiari, tra i soci e tra quanti lo conobbero.

CARATE BRIANZA (MB)Il 23 marzo è andato avanti il bers.Gen. B. (r) Umberto Raza. Classe1933, nel 1955 fu assegnato al 3°Reggimento bersaglieri, di stanza aNovara e dal 1963 a Milano, ove ilCap. Raza viene nominato Coman-dante del reparto Atleti Ciclisti dovemiliteranno nomi eccellenti come Mo-ser, Baronchelli, Sgalbazzi, Bugno, Ar-gentin, Fondriest e altri. Dopo aver as-solto altri incarichi nella Brigata Goito,conclude la sua carriera presso il Di-

stretto Militare di Como. Socio della Sezione ANB di Monza (MB)e molto stimato dalle Fiamme Cremisi lombarde, nel corso deglianni è stato Presidente della locale Sezione dell’Associazione Com-battenti e Reduci e del prestigioso Istituto del Nastro Azzurro peril quale è stato anche Presidente Provinciale. I bersaglieri lombardilo ricordano con stima ed affetto e si uniscono al dolore dei familiari

BOLOGNA Recentemente è venuto a mancare il bers. Col. Ame-deo Tripaldi, già del 1° Bersaglieri e che ha sempretenuto alto i valori delle fiamme cremisi. Ci associamoal dolore della consorte e delle figlie Sonia e Giusy.

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I NOSTRI LUTTI

CARICHE SOCIALI

LUCCAIl 22 maggio è deceduto, all'età di 60 anni, il bers.Michele Marcheschi, socio e componente della fan-fara. Bersagliere di grande umanità e disponibilità, la-scia la moglie ed una figlia anch'esse iscritte all'ANB.

MILANOIl 21 aprile, all’età di 70 anni, è corso avanti con lasua “carriola” il nostro “Pattugliotto” bers. GiovanniPignataro. I fratelli bersaglieri tutti, piangono la suascomparsa e si uniscono al dolore dei famigliari.

TRIESTEIl 27 maggio, dopo lunga agonia, ci ha lasciati il no-stro Alfiere Franco Benci, colonna portante del Ber-saglierismo triestino. Socio e amico di tutta laSezione, a lui la nostra preghiera.

VERCELLI (VC)Il 15 aprile è deceduto il bers. Luigi Zanellato, classe1946, già dell’8° Rgt., da sempre porta labaro dellaSezione. Alla famiglia la più sentita vicinanza di tuttigli iscritti.

VERONAIl 3 giugno 2020 è venuto a mancare all’affetto deisuoi cari il bers Alberto Sandre, classe 1940. Tutti i soci della Sezione lo ricordano con commo-zione.

BORGO VERCELLI (VC)Il 21 marzo è mancato il bers. Franco Zacchetti,classe 1925, già del 3° Rgt.. Sempre presente inogni manifestazione, era considerato il nonno e ilpapà di tutti i bersaglieri del vercellese

INVERUNO (MI)Il 3 maggio 2020 ha concluso la sua corsa il bers.Carlo Fontana, classe 1935, socio fondatore della Se-zione di Inveruno. I soci, sinceramente addolorati, loricorderanno sempre con profonda stima ed affetto.

LEONFORTE (EN)Il 15 maggio si è spento all'età di 98 anni, il bers. Tu-riddu Furno. Con lui scompare uno degli ultimi ragazzidi Bir El Gobi. Partito volontario, partecipa ad en-trambe le battaglie rimanendo gravemente ferito.

ORSARA DI PUGLIA (FG)I bersaglieri della provincia, i familiari del bers. Giu-seppe Inglese, classe 1930, sono addolorati per ladipartita del proprio congiunto e socio della Sezione,corso avanti il 5 aprile presso il nosocomio di Foggia.

SAN LORENZO ISONTINO (GO)Il bers. Franco Bertogna, classe 1948 e già dell’8°Rgt., il 30 aprile ci ha lasciati. Tutti i bersaglieri dellaSezione e della Provincia lo ricordano con affetto esono vicini alla famiglia.

CREMONAIl 23 maggio è scomparso il sergente bers. MauroCauzzi, classe 1930, iscritto alla Sezione dal 1958.I soci, ricordandolo, porgono sentite condoglianzealla moglie ed ai famigliari.

GALLARATE (VA)La Sezione annuncia con dolore la scomparsa del suoPresidente Onorario bers. Gianluigi Roggiani. Esempiodi devozione assoluta al Corpo, spirito nobile e com-battente, il Direttivo e i soci lo ricorderanno sempre.

PUGLIA Alla data del 1° settembre 2019, il Consiglio DirettivoRegionale per il triennio 2019 – 2021 risulta così costituito: Pre-sidente Cosimo APORTONE; Vicepresidente Francesco ABRUZ-ZESE (Area Foggia), Antonio LAMOSA (Area Lecce); Consiglieri:Fedele SFORZA, Antonio AZZARETTI, Nicola Vito TRAVERSA, Gio-vanni COTTI, Giovanni MANZARI, Cosimo SCIANNAMEA; SegretarioAntonio PAPARELLA.

UMBRIA Alla data del 05 settembre 2019, il Consiglio DirettivoRegionale per il triennio 2019 – 2021 risulta così costituito: Pre-sidente Enrico RICOTTI; Vicepresidente Silvano BELIA; Consiglieri:Enrico RICOTTI, Ferruccio MORA, Giuseppe MULI; Sindaci Revisori:Gianfranco FOLIGNOLI, Mario CRUCIANI.

ASCOLI PICENO Alla data del 5 settembre 2019, il ConsiglioDirettivo Provinciale per il triennio 2019 – 2021 risulta così co-stituito: Presidente Vincenzo GASPARRINI; Vicepresidente PieroTRAVAGLINI; Consiglieri: Nello CAROSI, Luigi VESPERINI, PasqualePEROZZI.

CIVITANOVA MARCHE (MC) Alla data del 13 settembre 2019,il Consiglio Direttivo Sezionale per il triennio 2019 – 2021 risultacosì costituito: Presidente Aroldo CAMELI; Vicepresidente Euro

GINOBILI; Consiglieri: Emilio BELLA, Claudio CICCONI, StefanoSTORTONI; Sindaci Revisori: Stefano RIPANI, Floriano MARIGNANI,Raffaele MARINANGELI; Segretario Nicola CICCARELLI.

SAN VINCENZO (LI) Alla data del 28 settembre 2019 il ConsiglioDirettivo Sezionale per il triennio 2019-2021 risulta così com-posto: Presidente Doriano VERANI; Vicepresidente Lauro Bocelli;Consiglieri: Tiziano SALVADORI, Giuseppe PELLEGRINI, PierluigiMACCANTI, Mario BELLUCCI, Francesco PISTOCCHI; Sindaci Re-visori: Egberto RICUSATI, Lido ANDREONI, Sergio ORLANDINI;Segretario Giuseppe PELLEGRINI.

MARCHE Alla data del 20 ottobre 2019, il Consiglio DirettivoRegionale per il triennio 2019 – 2021 risulta così costituito: Pre-sidente Giuseppe LUCARINI; Vicepresidente Nicola CICCARELLI;Consiglieri: Giuliano CARNEVALI, Renato GIOVANNETTI, Lino LAM-BERTUCCI, Fausto MONTEVIDONI, Gaetano PISTILLI.

ROVIGO Alla data del 5 ottobre 2019, il Consiglio Direttivo Provin-ciale per il triennio 2019 – 2021 risulta così costituito: PresidenteGiorgio PANIN; Vicepresidente Giovanni SACCHETTO; SegretarioGianni TARGA; Consiglieri: Imo ANDREOTTI, Fernando CAPPELLATO,Enrico FERRI, Maurizio INGEGNERI, Giannino PASSARELLA.

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alla corsa al tiro con l’arco i cre-misini non segnano il passo eannunciano novità in arrivo. Inquesto periodo di Time Out, fe-

deli al loro motto che gli deriva dalbersaglierismo, i cremisini non hannosmesso di " fare ginnastica fino allafrenesia" con iniziative di singoli atle-ti o di gruppo.

RUNNERL’esordio con l’ultramaratoneta Mas-simo Martella che ha corso in sei oree dieci primi 60 Km devolvendo uneuro per kilometro percorso al repartodi terapia intensiva di Pordenone, as-sistito dalla compagna Sara Dal-l’Asén, entrambi già sul podio nazio-nale della 24 ore. Nutrito il numero di podisti cremisinidalla Sicilia al Friuli che hanno ade-rito all’iniziativa dell’Atletica Aviano;si è corso nelle rispettive case con ta-pis roulant o sui rulli o quant’altro.Sono stati raccolti 10.000 euro devo-luti alla lotta al Covid-19.L’iniziativa di Paolino Giacomini, unhabitué della 100 Km del Passatoreche, zaino in spalla, ha percorso in-torno ai terreni della propria abita-zione per l’intera notte 68 Km per si-mulare un pellegrinaggio dal Santua-rio di Madonna di Rosa di San Vitoa quello di Castelmonte. E sempreper sua iniziativa da Bergamo Alta aRedipuglia. 350 Km percorsi virtual-mente da una squadra di runner incammino per 60 /68 Km a testa in-torno alle loro residenze a simularele varie tappe di avvicinamento allameta passando per Soave, Bassanodel Grappa, Nervesa della Battaglia,Casarsa della Delizia, Cargnacco, Re-dipuglia; luoghi sacri alla Patria. Dal-le 12 alle 14 ore a testa scambiandosiper l’intero periodo oltre 400 chat diriferimenti storici e testimonianze le-gate anche ai loro familiari. Un diarioche ha trovato la sua conclusione pro-prio nella giornata del 25 aprile.

KARATEDa combattenti non disposti a mollare,l’intero movimento giovanile di Ka-rateka pugliesi, tra i quali cinque ra-gazzi che hanno ottenuto la qualifica-zione al Campionato Italiano, si ten-gono in allenamento seguendo le di-rettive del maestro Francesco Simonein videoconferenza con la Fijlkam:iniziativa denominata “Distanti mauniti” pubblicato nel sito www.fiam-mecremisi.it le informazioni utili perparteciparvi. Per coloro che non possono farlo permotivi logistici, per risvegliare i neu-roni viene proposto un Torneo diGioco sulla App "Archery King".

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SPORT CREMISI

DIl coronavirus non ferma le Fiamme Cremisi

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EVENTI ECLATANTI NEL PRIMO TRIMESTREIl Covid-19 non ha fermato le Fiam-me Cremisi nel 2020. Significativigli interventi alla Festa del Tricoloredel 5 gennaio del passaggio del Tri-colore di 85 metri tra le vie di Por-denone. In testa la Campionessa Ita-liana Interforze di tiro al Piattello Eli-sa Occhetti: un titolo europeo, Bron-zo ai mondiali tra cui uno a NewYork nel 2011 alla "World Police andFire Games". La partecipazione allacerimonia della cittadinanza all’8°Rgt Bersaglieri. Trecento gli studentidel liceo della città che dopo la con-ferenza dell’A.N.B. su Enrico Totihanno ascoltato l’esperienza dellapluri Campionessa italiana di Tandemnon vedenti Beatrice Cal e del nonudente già Campione italiano Mara-tona Daniele Bellitto. La Coppa Italiaconquistata dal Rugby Rovigo ge-mellato con le Fiamme Cremisi. Il ti-tolo italiano conquistato a Roma nelKarate Junior da Mario Ciminiello.

NADIA EJJAFINI RECORDMAN Infine, ciliegina sulla torta rigorosa-mente cremisi, l’ingresso tra le filadei runner di Nadia Ejjafini, già1°C.M. dei bersaglieri, fino a qualcheanno fa atleta del Centro Olimpicodell’Esercito, recordman attuale ita-liana di mezza maratona con un tem-po di 1H08’27", che va ad ingrossarel’invidiabile pedigree delle FiammeCremisi. Otto presenze in nazionale,nei giochi olimpici di Londra 2012,la Ejjafini ha gareggiato nei 5000 enei 10000 metri. Possiamo conclu-dere che le Fiamme Cremisi contrap-pongono al Coronavirus i Sorrivirus.

Bers. Pio Langella

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1. L’ultramaratoneta Massimo Martella2. Il runner Paolino Giacomini3/4. Due arcieri impegnati in successione e a distanza5. Il Tricolore a Pordenone 6. Elisa Occhetti e Beatrice Cal a Pordenone 7. Squadra rugby Rovigo8. Il campione italiano karate Mario Ciminiello con il padre Cesare9. Nadia Ejjafini nelle Fiamme Cremisi

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LETTURE & ALTRE STORIE

enne definita operazione “Husky”.Ovvero l’occupazione della SiciliaOccidentale da parte delle Forze

americane il 9 e 10 luglio del 1943, trionfodel paranoico e crudele Generale Patton. Ma già dai mesi precedenti il basso Me-diterraneo era teatro di scontri aeronavalitra le forze Anglo-americane e quelle del-l’Asse. Porto Empedocle (AG) e l’agrigentinofurono a quel tempo scenario di aspre bat-taglie e ricovero per i numerosi Schnellboot,i veloci motosiluranti della Kriegsmarineche affondarono migliaia di tonnellate dinaviglio soprattutto inglese. Le vicende di una guerra cruenta ma poconota, dove i bersaglieri del 525° Batta-glione al comando del Capitano Ricciardellisi batteranno eroicamente contro le avan-guardie americane a Palma di Montichiaroe quelli del 35° Battaglione del 10° Reg-gimento, con il Maggiore Guido Moccia,che affronteranno l’avanguardia corazzata

del Ten. Col. Marshall Crawley a Nord-estdel Naro, sono raccontate dallo storico egiornalista Calogero Conigliaro in “I corsaridel Terzo Reich e i segreti di Husky”. E laparte più intrigante del saggio è quandol’autore mette in evidenza il legame fraStati Uniti e mafia sicula, dove gli anelli dicongiunzione portavano i nomi di LuckyLuciano, Giuseppe Genco Russo e Calo-gero Vizzini, corroborati da una popolazioneche, un po’ per obbedire alla mafia e unpo’ per fame, esultò all’arrivo degli “Yan-kee”. L’autore chiosa infine su testimo-nianze raccolte in zona, le quali parlano diun Principe Umberto di Savoia che, recatosipoco prima dello sbarco alleato in Sicilia,preparò i Comandanti superiori della 207aDivisione Costiera allo sbarco alleato, rac-comandando di opporre una “difesa for-male”, non strenua, perché tanto era pre-visto un armistizio. Ciò confermerebbe vocisecondo le quali, già alcune settimane pri-

ma del 25 luglio, Vittorio Emanuele IIIavrebbe previsto e preparato l’arresto delDuce. Forse per tali motivi il Comandantedella Regia Marina, Rosario Ziino, il 13 lu-glio fuggì verso Messina e il treno della Co-stiera, armato ad artiglieria, non fece fuocosui mezzi da sbarco nemici, con il pretestodella corta gittata. DANCAR

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a sempre appassionato di ricerchestoriche, Franco Goggioli è alla suaprima pubblicazione, folgorato dalla

bella avventura in tempo di guerra del nonnodella moglie, il bersagliere ciclista GiovanniParrini, 6° Rgt., XIII Btg., 7^ Compagnia.Uno dei tanti che ha partecipato alla Cam-pagna di Russia, uno dei pochi fortunatiche, a forza di andare avanti nelle marcedel davaj, passo dopo passo, è pure tornatoa casa, seppure con le gambe martoriateda un principio di congelamento. Lo studiodel suo carteggio ci restituisce l’immaginedi una persona profondamente credente efermamente convinta di tornare a casa. Inpiù, ci consegna la limpida sensazione degliimmani sacrifici compiuti dai nostri soldatidurante questo conflitto. Vittime di una guer-ra non voluta, di un regime che gliela im-pone e di un clima anch’esso ostile. Pronti

ogni giorno a dare notizie a casa, ciascunonel proprio dialetto e con ogni forma di co-municazione: lettere, cartoline, fotografie,diari, memorie, telegrammi ed anche poesie.Voci diverse, ma che raccontano, tutte, que-sta maledetta guerra, durante la quale i no-stri soldati sono costretti dagli eventi aduscire dal silenzio per mandare notizie a ca-sa. Tutti - più o meno acculturati che siano- magari con l'aiuto del cappellano militare,di colpo si ritrovano “scrittori”. Il libro è re-peribile in rete nei più diffusi siti on line (IBSLibraccio, Feltrinelli, Amazon) al prezzo di €18,00, fatte salve le offerte praticate daimedesimi. In più, per l’acquisto è possibileanche contattare direttamente l’autore allamail [email protected]. Prezzo ai socidell’ANB € 15,00; per acquisti superiori a5 copie € 12,00, sempre con spese di spe-dizione incluse nel prezzo. 

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I corsari del Terzo Reich e i segreti di Husky

Cara Lidia, … Lettere di un bersagliere fiorentino reduce dal fronte del Don

EDIZIONE “LE GUERRE”, PAGG. 266 – EURO 19,00

50 LIBRI MAG GIU.qxp_Layout 1 26/06/20 11:44 Pagina 50

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Considerato che non sono previste costose ristampe, al fine di consentire a tutti di avere il Calendario 2021 ed evitare quanto accaduto con il nr. 1 della serie (copie esaurite anzitempo), chiediamo ai Presidenti Provinciali

ed ai Comandanti dei Reggimenti Bersaglieri di farsi carico della raccolta delle prenotazioni rispettivamente per tutte le Sezionidella propria Circoscrizione e per i Reparti dipendenti e di inviarle entro e non oltre il 15 settembre alla Presidenza Nazionale

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Quando non esisteva la tv le immagini del settimanale “La Domenica del Corriere” affascinavano i nostri genitori e i nostri nonni… le copertine venivano osservate nei minimi particolari,

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