PERIODICO DELLA PIA UNIONE DEI COOPERATORI SALESIANI DI BOSCO

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ANNO XXXV - N . 12 .

Torino, Via Cottolengo 32 .

DICEMBRE 1911 .

BOLLETTINO SALESIANOPERIODICO DELLA PIA UNIONE DEI COOPERATORI SALESIANI DI BOSCOSOMMARIO : I nostri auguri

. . 353Il S . Padre e gli Emigrati Italiani - L'azione no-stra per gli Emigranti

L'Opera di D. Bosco nell'Impero Austriaco . - Vi-sita del sig . D. Albera . . . 359

Spigolature (da libri, riviste e giornali)

. 366DALLE MISSIONI : Repubblica Argentina : Sedicimesi in Missione attraverso il Territorio del RioNegro - id . : Dal Territorio del Chubut-Chilì :

El amigo de la familia »Tesoro spirituale .IL CULTO Di MARIA SS . AUSILIATRICE : Pel 24 cor-

rente - Norme pratiche, ecc . - Grazie e graziati 371NOTE E CORRISPONDENZE : A Valsalice - Rive-renti omaggi - Tra i figli del popolo - Notizievarie : In Italia, all'Estero375

Necrologio ;81Indice dell'annata 382

I nostri auguri.VENGONO dal cuore, e volano festanti a tutti i Benefattori

delle Opere Salesiane ! Vengono dal cuore, buono esensibilissimo, del venerando Successore di D . BoscoDON PAOLO ALBERA, e dai cuori egualmente ricono-

scenti dei suoi figli ; e, a gara, volano a ripetere a tutti i Coo-peratori e a tutte le Cooperatrici le espressioni più care con lapromessa delle più ferventi preghiere! E un plebiscito di profondariconoscenza cristiana, qual seppe suscitarlo Don Bosco e rinnovarloper più di quattro lustri Don Rua .

Le prime voci di questa concorde dimostrazione di affettuosariconoscenza, le prime note di quest'inno di fede, salgono fervo-rose fin dall'8 dicembre, il dì in cui non v'ha uno dei Figli diDon Bosco, che rimembrando l'umile inizio dell'apostolato pa-terno non si senta commosso nell'intimo del cuore, e dall'intimodel cuore non ringrazi fervidamente Iddio di aver dato al Padreuna così santa missione e d'avergli posto accanto una sì ampia schieradi anime generose, da cui ebbe i mezzi che gli abbisognavano .

E l'8 corrente si compiono settant'anni dall'incontro di DonBosco con Bartolomeo Garelli, l'umile figlio del popolo, al qualeil Venerabile diede la prima lezione di catechismo, con in menteil programma ben distinto di tutto un apostolato d' istruzione, di

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redenzione, e di preservazione a favore della gioventù povera eabbandonata. Si compiono settant'anni da quel dì memorando ; equale sviluppo ha già raggiunto in questo tempo l'Opera sua !Nel 1841 Egli non aveva una casa, ed oggi son circa 35o gli isti-tuti che lo chiamano Fondatore ; non aveva una cappella e leChiese di Don Bosco or si contano anch'esse a centinaia ; e quel-l'unico giovanetto che pendeva in quel giorno dal suo labbro, oggiha una moltitudine di fratelli di cento terre e di cento lingue di-verse, che con eguale entusiasmo sanno tutti ripetere un nome:Don Bosco! . . . Come mai un povero pastorello, un umile figlio delcampo, interamente sprovvisto di mezzi di fortuna, riuscì ad ope-rare tali meraviglie?

Lo disse egli stesso a voi, o benemeriti Cooperatori e zelantiCooperatrici, nella lettera che vi lasciò morendo :

Senza la vostra carità io avrei potuto fare poco o nulla ; collavostra carità abbiamo invece cooperato colla grazia di Dio ad asciu-gare molte lagrime e a salvare molle anime.

E, riconoscente, ordinava ad ogni suo Successore : - che nellecomunioni e private preghiere, che si fanno e si faranno nelle CaseSalesiane, siano sempre compresi i nostri Benefattori e le nostre Be-nefattrici ; e che metta ognora l'intenzione che Dio conceda il centuplodella loro carità anche nella vita presente, colla sanità e concordianella famiglia, colla prosperità nelle campagne e negli affari, e collaliberazione ed allontanamento da og ni disgrazia .

Or queste preghiere, più copiose e ferventi che mai, s'innal-zeranno, o buoni Cooperatori e benemerite Cooperatrici, nellaNotte di Natale, ìn cui, secondo il consueto, si celebreranno pressonoi le tre Messe della giocondissima Solennità e si distribuirà aipresenti la Santa Comunione . La cara cerimonia si compirà intutte le nostre Chiese e Cappelle ; e le preghiere che ivi s'innalze-ranno, specialmente nella Basilica di Maria Ausiliatrice e nelleChiese e Cappelle degli Ospizi, degli Orfanotrofî, e delle nostreMissioni di America, d'Africa e d'Asia, invocheranno una pioggiadi elettissime grazie sui nostri Benefattori .

*

Dal principio della Novena del S . Natale fino all'Epifania, tutte le sere,gli alunni del nostro orfanotrofio Cattolico di Gesù Bambino a Betlemme, accom-pagnati dai loro Superiori, si recheranno a visitare il Santo Presepio, e vi de-porranno il libro nel quale sono scritti i nomi dei loro benefattori pregandosecondo le loro intenzioni . Nell'Albana della carilcl dell'Orfanotrofio di Betlemmesi legge pure la scritta : Tutti i Cooperatori e tutte leCooperatriciSalesiane;perciò - dal 15 dicembre al 6 gennaio - anche per voi, o cari lettori, sifaranno speciali preghiere nella S. Grotta ove nacque il Divin Redentore !

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Il Santo Padre e gli Emigranti Italiani

A sovrana sanzione del nostro lavoroper gli Emigrati, e perchè i Coopera-tori e le Cooperatrici si sentano viep-

più accesi a darci mano in quest'opera e dicarità religiosa e patria ad un tempo » siamolieti di riferire parte della Lettera inviataper ordine di Sua Santità a tutti gli Eccel-lentissimi Arcivescovi e Vescovi d'Italia dal-l'Em.mo Card. Merry del Val, Segretario diStato .

Uno degli argomenti più particolarmente carial cuore dell'Augusto Vicario di Gesù Cristo edoggetto delle Sue più pietose provvidenze è statoda un ventennio ; quello della emigrazione, sia per-manente che temporanea, degli operai italianiall'estero . Questa pontificia sollecitudine, figliadella visione dei molteplici pericoli di ordine reli-gioso, morale e sociale, cui i medesimi sono esposti,fu tradotta dai Sommi Pontefici Leone XIII, dis. m., e Pio X, felicemente regnante, in atti di gran-dissima importanza pratica e consegnata in docu-menti memorabili, fra i quali hanno il primo postole Circolari di questa Segreteria di Stato, in datadel 18 maggio 1899, del 19 giugno 1900 e del25 gennaio 19o8, dirette, rispettivamente, agliArcivescovi di Milano, Torino e Vercelli, ai Metro-politani, ed ai Vescovi d'Italia .

Nei citati documenti, a rapidi tratti si facevaconstare il fatto del sensibile moltiplicarsi di quegliesuli volontari, che, abbandonando il focolare do-mestico, valicano i confini della patria, per cer-care in terre straniere, dell'Europa, del Levantee delle Americhe, una sorte men dura, e ne riman-gono lontani per molti mesi dell'anno e talvoltaper sempre . Si descriveva, a tale proposito, la tristecondizione specialmente degli emigranti tempo-ranei, i quali, in determinata stagione, prendonola via dell'estero in cerca di lavoro, si stabilisconoin luoghi moralmente infestati dalla eresia e dalsocialismo e, senza essere più sostenuti dalle cureamorose dei genitori, della sposa, dei figli, che ordi-nariamente hanno lasciati nel paese natìo, nè dalministero paterno del proprio Parroco, ignoti fraignoti, finiscono sovente con l'abbandonarsi alvizio, col divenir vittime di sètte sovversive e colperdere persino il sacro ed inestimabile tesoro dellaFede. S'invocavano finalmente - dopo avere consoddisfazione riconosciuto il motto sino allorafatto dai Vescovi e dalle varie Opere sorte, con l'ap-provazione dell'Autorità Ecclesiastica, per l'as-

sistenza degli operai italiani - le cure dei Prelatisempre più provvide ed alacri, affinchè quell'in-gente numero di lavoratori nostri, sparsi nei variStati, non mancassero colà di quegli spirituali edaltresì materiali presidi ed aiuti, senza di cui vanosarebbe stato poi sperare nella loro perseveranza evoler scongiurare il pericolo di ravvisarli, al lororitorno in patria, molto diversi da quali ne parti-rono, vale a dire viziati nella mente e nel cuore,perversi e pervertitori .

Ed ora il Sommo Pontefice Pio X è lieto deirisultati sin qui ottenuti, grazie ai quali si puòammirare diffusa, per tante e svariate Opere direligione, di beneficenza, di istruzione, di coopera-zione e di previdenza a favore dei nostri emigranti,una bella fioritura di carità, religiosa e patria adun tempo. Al raggiungimento di sì confortevolirisultati ha contribuito la maggior parte delle Con-gregazioni religiose d'Italia, rappresentate nei varipaesi della nostra immigrazione, parecchie dellequali si sono all'uopo recentemente confederate .

Se non che, troppo preme al Santo Padre lasorte degli emigranti, perchè Egli si tenga intera-mente pago di ciò e non si senta invece, stimolatodalla altissima Sua Missione, a cercare ogni modoper apportare a tale organizzazione sempre nuoviperfezionamenti, che rendano al lamentato male,il quale pur non accenna a cessare, adeguatorimedio .

È infatti a conoscenza della stessa Santità Suache all'elemento emigrante, specialmente delle cittàsecondarie, dei paesi e delle campagne, non èperanco abbastanza nota l'importanza delle accen-nate Opere istituite in suo favore, anzi sovente neignora perfino la esistenza . Avviene, così, che par-tano molti nostri operai, senza pensare a porsi inrelazione con i centri delle suddette Opere, i qualipotrebbero sicuramente illuminarli ed opportu-namente indirizzarli alle tante Missioni e Segre-tariati, che corrispondono coi detti centri e tro-vansi nelle regioni stesse dove essi si recano .

Mancata agli emigranti, per così dire, la primaorientazione, ne consegue che sempre malagevole,spesso anche impossibile, sia poi al più espertozelo cattolico il raggiungerli sulla malaugurata viaed il salvarli dalle insidie e dai mali in cui benpresto vanno a cadere. E, a questo proposito, èrisaputo da tutti come, in alcune stazioni special-mente dell'estero, per le quali sogliono passare conmaggiore affluenza gli operai italiani, e nelle piùnote città industriali, non manca mai un buon

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numero di loschi speculatori, di propagandisti delsocialismo ed anche di emissari del protestante-simo, che attendono la facile preda al varco e lafanno loro col seducente miraggio di procurareagli emigranti protezione, lavoro ed alloggio ; ma,in realtà, con fine di sfruttare la buona fede e lepreziose energie proprie dei nostri lavoratori o diingrossare con essi le file del proselitismo settario .Il primo cedere a queste male arti - le quali con-fermano, purtroppo, quanto previdente ed operososia lo spirito del male - è il preludio triste diquelle colpe, con cui quei poveri operai compro-m etteranno più tardi la loro coscienza e lo stessoloro benessere materiale : l'apostasia, il sovversi-vismo e tutti quei funesti disordini morali, che quiè bello tacere, ma che tanto detraggono, nel concettodegli stranieri, alla onorabilità del nostro buonpopolo italiano .

Così grave male invoca un rimedio pronto edefficace . . . .

E qui la lettera scende a dare disposizioni im-portantissime, quali la costituzione in ogni dio-cesi di un Comitato per l'emigrazione (al qualepossono far capo vari Sotto-Comitati), che sitenga in relazione con i principali uffici centralid'informazione, e sia efficacemente coadiu-vato, con norme tassative di delicata carità edi abile previdenza, da ogni Parroco .

L'AZIONE NOSTRA PER GLI EMIGRATI

A soddisfazione dei buoni Cooperatori facciamoseguire, ai vivi desideri della S . Sede, un pic-colo saggio di quello che l'Opera di D . Bosco vacompiendo a favore degli Emigrati .

NEW YORK CITY - Segretariato di Mott St . 29.- Il nostro confratello Eugenio Tedeschi cimanda il seguente resoconto che a noi sembraun quadro fedele del lavoro dei Segretariatidegli emigranti in generale, e ci fa conoscere inparticolare la fisionomia del Segretariato Sale-siano di M ott Street :

-- Arriva la posta . . . la prima lettera cheapro è del Superintendent della Carità Pubblicaed è semplicemente un gentile rabbuffo : « Sig .Tedeschi, lei ci raccomanda troppi bambini .Faremo quanto desidera nella sua del 20 corr .,ma ci lasci respirare » . Depongo la lettera epenso alla risposta . . . Presto detto però!

Il portinaio viene e son chiamato in parla-torio. E una povera tubercolotica di Sciacca ;deve andare in Italia e desidera far ricoverarei suoi bambini. Mi fa compassione, essa piangeperchè è sulla strada e suo marito ha tutto speso

in seguito alla sua malattia : è un caso compli-cato che richiede tre operazioni diverse . Vieneuna ragazza che aspetta una raccomandazioneper una fabbrica . Arriva una terza donna condue bambini ; non hanno che mangiare ; il figliogrande non lavora e desidera una raccomanda-zione presso una fabbrica di biscotti . Viene unagente della Charity Organization Society, di cuisono membro, e domanda spiegazioni di un casodei dintorni portato innanzi al Comitato . In-tanto giunge una piacentina di Bardi : ha cinquefigli e il marito ammalato di reumatismo : nonpuò pagare la pigione e stanno per essere gittatinella strada . Poi entrano due orfanelle a doman-dare i soliti buoni per il pane ; poi i parenti di unprigioniero per una raccomandazione all'avvo-cato; poi una figliuola che ha bisogno di andarein campagna per rimettersi in salute . Negli in-termezzi sono al mio tavolo ; scrivo, raccomando,invoco i primi sussidi, ecc .

Così arrivano le due, quando capita il vecchioSalemi : - Buone nuove, segretario! la sua let-tera ha fatto buon effetto ; mi volevano dare 250dollari; ma io, attenendomi alle sue istruzioni,non ho voluto firmare nessuna carta . . . - È unpadre disgraziato, nativo di Montemaggiore inprovincia di Palermo, cui il 25 marzo di questoanno morì una figlia nell'incendio di una fab-brica di camicette, nella quale era impiegatainsieme ad una sorella; e che miracolosamente siera salvata . Col suo lavoro era il sostegno dellafamiglia, la quale dopo la sua morte si trova nonsolo moralmente abbattuta, ma altresì in cattivecondizioni economiche .

Il caso era abbastanza difficile . D. Coppo cheera presente, strinse le labbra, aggrottò le soprac-ciglia e disse : « W e must find out the righ man ifwe want succede (per riuscire dobbiamo trovareil nostro uomo) . Scrivi una dettagliata relazionedel fatto, che porterai al tal signore ; se chiedespiegazioni, gliele darai a voce ». Andai e si pote-rono così ottenere 25o dollari come primo as-segno. Il vecchio Salemi va via giubilante ;pover'uomo!

Ma ritorniamo al nostro ufficio . Che cosa fece,si domanderà, il nostro Segretariato di Mott . St .nel primo semestre del 1911 ? Il quadro della vitae del movimento or ora descritto può servire adare un'idea vera del lavoro ininterrotto, cre-scente, moltiplicantesi a mano a mano che ilpopolo venne a conoscenza che da mattina asera tarda l'Ufficio era aperto, e che l'incaricatoera sempre a disposizione, volenteroso di daretutto quell'aiuto morale e materiale che i casirichiedevano . Ed è proprio mirabile il con-statare quanta fiducia inspira il Segretariatogratuito, retto secondo norme di carità, fon-dato all'ombra del campanile parrocchiale .

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Le condizioni demografiche della Parrocchiadella Trasfigurazione, dove è il Segretariato,furono e sono sempre le medesime con preva-lenza dell'elemento meridionale: Potenza, Na-poli, Cosenza, Reggio, Palermo, Catania, Gir-genti vi hanno i nuclei più numerosi . Vi restanoancora pochi genovesi, attivi, esperti e tutti inbuone condizioni finanziarie .Le condizioni sanitarie sono sempre più inpericolo di diventare seriamente critiche a causadei Tenement-Houses, o casermoni, in cui sonoalloggiati i nostri connazionali .

Nelle mie numerosissime visite a domicilio,ho dovuto constatare che questi Tenements sonoveri covi in cui la moralità è sempre in pericoloe l'igiene non è assolutamente salvaguardata,essendovi troppo scarsa l'aria, la luce, lo spazioe conseguentemente la pulizia . E comune il casodi trovare famiglie di sei od otto persone in unappartamentino di una stanza di 20 metri qua-drati e di una cucinetta di 12 . Due famiglieabitavano in tre stanze con 16 figli . Le famigliedi otto, dieci e dodici membri sono numerosis-sime, e finchè i figli non arrivano all'età di gua-dagnare, restano generalmente nell'apparta-mento di due stanze e la cucina . L'aria che làentro si respira, specialmente in inverno, èsempre corrotta ed esiziale . Così i nostri ro-busti campagnuoli meridionali, anche all'etàdi 30, 4o anni, cadono sotto la falce della tuber-colosi che è la piaga di tre vie popolatissime incui non vi sono meno di 20.000 italiani . Preoc-cupato di questo, D . Coppo distribuì più voltealla porta della chiesa gran quantità di istruzioniper combattere la tubercolosi, e poi chiamò unespertissimo dottore a tenere una conferenza,illustrata da proiezioni, sulla terribile malattia .È l'ambiente che bisognerebbe cambiare e mi-gliorare ; ma finchè non interverrà una legge amettere le cose a posto, si prevede un futurosempre più disastroso per la salute degli ita-liani .Il nostro Segretariato lavora specialmente

per salvare i ragazzi che hanno parenti tuberco-lotici . Per riuscire più facilmente, abbiamo inte-ressati alcuni bravi dottori italiani che visitanogratuitamente i casi da noi proposti ; ci rilascianoun certificato medico che si unisce ad una ur-gente raccomandazione, e così i ragazzi vengonodel tutto gratuitamente, o in parte, accolti inIstituti di beneficenza. Molte altre circostanzeci decisero a prenderci cura dei ragazzi, e siamolieti di constatare che di 119 casi da noi racco-mandati solo pochissimi non furono ammessi .Questi casi di fanciulli, erano, come si puòaspettare, associati generalmente a condizionidi povertà e talora di estrema miseria, in cui oper malattia o per mancanza di lavoro le fami-

glie erano cadute . Il soccorso a queste era ne-cessario, e si è sempre generosamente fornito .Quando si prevedeva che il caso era tale cuinon bastavano i primi soccorsi, allora si ricor-reva alla Charity Org . Society, alla Associationfor improving the conditions of the p oor ; due Isti-tuzioni queste che dispongono d'immensi capi-tali. Di grande aiuto ci fu in questo la localeConferenza di S. Vincenzo, che, sotto l'abiledirezione del Dr . Cereseto, ha fatto e fa un beneimmenso nella Parrocchia . Così si poteronoprovvedere di soccorsi settimanali 96 famigliedel complessivo di 315 membri . Dobbiamo peròfar giustizia ai nostri connazionali, che pochieccettuati, hanno sempre cercato di non viverea spese della pubblica carità, ma di lavorare, permigliorare le proprie condizioni .

Noi manchiamo ancora di una vera Agenzia dicollocamento gratuito al lavoro ; tuttavia si potècon un po' di industria accaparrarci le simpatiedi industriali, di alcune case di commercio e diappaltatori di pubblici lavori . Le pratiche ese-guite furono 86 . Dopo fatte le debite investi-gazioni sulle condizioni morali e finanziarie dellefamiglie, si ottenne il ritorno in famiglia a 20ragazzi trattenuti al Catholic Protectory . Altrepratiche di questo genere sono in via di esecu-zione .

Per il rimpatrio di connazionali ci attenemmoad un metodo più sicuro per ottenere dal R . Con-solato il viaggio gratuito . Questo fu di richie-dere una dichiarazione medica, o di povertà diunirsi alla nostra raccomandazione. E davveropossiamo dire che le pratiche nostre ottennerodalla cortesia del Console Generale d'Italial'effetto desiderato ; e fu concesso il rimpatriogratuito a 30 connazionali poveri .

Ci prestammo volentieri e sempre per la cor-rispondenza degli analfabeti, per consigli legali,certificati di battesimo, di matrimonio, permessi,informazioni, ricerca di parenti, ecc ., ecc .

Le visite alle prigioni continuarono regolaricome l'anno scorso . Dovemmo occuparci di casieccezionalmente strani in cui l'opera nostra ri-sultò di un aiuto immenso agli avvocati permettere in luce certi punti di controversia giu-ridica ; ed in tal modo le informazioni nostrevalsero a far assolvere pienamente o a mitigarela pena ai colpevoli . I casi furono 2o ; in tre diessi si trattava di vendette e di ricatti .

Le leggi di immigrazione assunsero in que-st'anno una severità eccezionale, si direbbe quasiinumana . Per i casi di immigranti da aiutare checi capitarono, ci rivolgemmo al Rev . P. Morettodella Società S. Raffaele . Essi furono 18 . Nonpossiamo fare a meno di tributare un meritatoencomio allo zelo del P . Moretto ed alla ami-cizia che egli addimostrò al nostro Segretariato,

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occupandosi efficacemente delle persone a luiindirizzate .

Avemmo due pratiche ben riuscite di adozionedi bambini da parte di famiglie benestanti .

I casi per ricovero all'Ospedale furono solo12 . In generale questo incarico viene assuntodai medici curanti, che dirigono i loro pazientiai numerosi Ospedali .

Ecco, in breve, riassunto il lavoro compito daquesto Segretariato durante il Primo semestredell'anno corrente . I casi registrati furono 415 ; male operazioni richieste per condurli a terminefurono in numero di gran lunga superiore . Ancheil caso di un semplice ricovero di orfani, di lat-tanti, di una raccomandazione di lavoro o disussidio, richiede spesso un lungo lavoro epi

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stolare, generalmente accompagnato da investi-gazioni sul luogo . Nostra norma di condottafu sempre questa: accettare i diversi casi conprecauzione ; assicurarsi che i fatti stieno comevengono raccontati : deciso una volta di interes-sarsene, seguirli fino al loro proscioglimento .Così il nostro Segretariato si assicurò una fiduciadi buona organizzazione e confidenza, direi quasi,illimitata fra i connazionali che qui accorronodai quattro punti cardinali della città .

Fummo richiesti di informazioni dal Sud Ame-rica, da molte città d'Italia e da molti Segreta-riati del Sud d'Italia e della Sicilia . Abbiamo an-che organizzato l'invio di bambini accompagnatidalle mamme, all'ospedale di S . Giovanni postosul mare, dove possono godere di tutte le agevo-lezze per ristabilirsi in salute . I ragazzi dellescuole che non hanno opportunità di fare levacanze in campagna, li mandammo a gruppidi 5o, e per quindici giorni, a Spring Valley .

Abbiamo fondata una Cassa di risparmio tra igiovani della Parrocchia : e abbiamo già deposi-tati più di 40o dollari . Il risultato sembra buonoe forse ne allargheremo il beneficio a tutta laParrocchia . . . però sempre adagio . . . E chi sa chein seguito non si possa anche aprire una Coope-rativa! Però occhio sempre ai mali passi! . . .

Mi resterebbe ora da illustrare il lavoro delSegretariato col racconto dei fatti di cui ebbead occuparsi, veri drammi alcuni, che da solirivelerebbero le tristi condizioni in cui vivonomolti connazionali provenienti dal mezzogiornod'Italia . . . .

NEW YORK CITY -- Segretariato di 429 E . 12thStreet. - Questo Segretariato nello stesso se-mestre ha condotto a termine oltre 50o pratiche .Circa 85 furono dirette al collocamento di emi-granti, 19 o ebbero per fine di soccorrere conaiuti, consigli e sussidi vari poveri indigenti ;altre provvidero a facilitare il rimpatrio di emi-granti o il ricovero di orfanelli italiani .

MONTEVIDEO (Uruguay) . - A « Villa Colon, . »,presso il Santuario di M. Ausiliatrice e il CollegioPio, promossa dalla « Lega Patriottica Italiana nel-l'Uruguay » e col concorso efficace di quei nostriconfratelli, la 2a domenica di ottobre si svolse unafesta commemorativa di due date gloriose, (il 7ottobre, Vittoria di Lepanto, e il 12, scopri-mento dell'America) .

Gli accorsi, giunti in buon numero dalla vicinacapitale, con alla testa la banda di musica del Col-legio e Don Bosco », ebbero agio di soddisfare laloro devozione nell'artistico Santuario e di visitarei magnifici musei che adornano il Collegio .

Dopo il pranzo che ebbe luogo lungo i viali, al-l'ombra dei giganteschi eucaliptus, la banda mu-sicale eseguì un concerto di pezzi italiani ; quindil'avv. sig. Giuseppe Serralunga, accorso espressa-mente da Buenos Aires, pronunziò da una tri-buna improvvisata all'aperto un'eloquente allo-cuzione, che scosse le intime fibre dei numerosiconvenuti . La festa si chiuse colla Benedizionedel Santissimo Sacramento nel Santuario .

Non si può dire qual bene facciano ai nostriconnazionali queste manifestazioni, che per il dop-pio carattere religioso e patriottico ridestanomirabilmente i ricordi della Patria lontana .

GENERAL LAGOS (Pampa-Central -Rep. Ar-gentina) . - Missioni tra emigrati tedeschi . - Dauna lettera del sac . Mattia Saxler, addetto allaParrocchia di S. Rosa di Toay, rileviamo

« . . . . Molte famiglie tedesche riandarono ad in-vitarmi alle loro colonie, per aver agio di soddi-sfare i loro doveri religiosi . Annuii. Dapprimami limitai ad una breve escursione alle coloniedi Anguil, Mirasol e Quemú-Quemú, ove fui ri-cevuto con trasporti di giubilo . Mi fermai tregiorni in ogni luogo ed ebbi da lavorare nel sa-cro ministero dal riattino alla sera . Furono giornipieni di santo entusiasmo pel bene . Quei bravicoloni lasciarono in disparte i loro lavori e per ilraggio da sette ad otto leghe all'intorno accor-sero tutti alle istruzioni ed alle funzioni sacre .E circa 1ooo furon quelli che si accostarono aiSS. Sacramenti : donne, giovani e uomini, diogni età e condizione .

» Visto il buon esito, visitai in quest'annomolte altre colonie, dando comodità a circa 700famiglie di compiere i doveri del buon cristiano .Le colonie visitate in questa seconda escursionefurono Macachín, Campo de la Merced, C . Ar-gentino, C . Aguirre, C . Zapatel, C . Spineto, C .Camisa, C. Aramet, L. Gutierrz, C. Escala, C .Espiga de Oro, C . Carlota, Mirasol, C . San José,C. Busguet, C. Cocoa, Quehué, Brost, C . San An-tonio e Campo Torella : e colla grazia di Dio e labenedizione di Maria Ausiliatrice si ebbero otto-mila comunioni, - di cui 1oo prime - 38o bat-tesimi, 400 cresime e 20 matrimoni .

» Questa gente è addetta all'agricoltura e par-ticolarmente alla coltivazione del grano, che è ilprodotto più adatto per queste terre . Gli altriraccolti, a causa della grande siccità, l'anno scorsofurono nulli . Faccia Iddio che quest'anno pos-sano avere un raccolto migliore . . . .» .

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L'Opera di D . Bosco nell'Impero Austriaco .VISITA DEL SIG . DON ALBERA

DAL 13 ottobre al 9 novembre u. s . ilnostro Rettor Maggiore Don PaoloAlbera compiva un lungo viaggio at-

traverso l'Impero Austriaco, per visitare gliIstituti Salesiani di Oswiecim, Daszawa, Prze-mysl, Cracovia, Vienna, Radna e Lubiana .Le festose accoglienze che ebbe, ovunquepassò, dalle Autorità Civili ed Ecclesiastichee dai nostri Confratelli e Cooperatori, ci indu-cono a darne un breve ragguaglio, anche peraver agio di rendere a quelli, che lo accolserocosì affettuosamente e cordialmente, i più vivie sentiti ringraziamenti.

Oswiecim

IL 1° DECENNIO DELL'ISTITUTO G . BOSCO .IMPONENTE MANIFESTAZIONE DI FEDE .

L'amatissimo nostro Superiore lasciava Torinoil 13 novembre, accompagnato dal Direttore Ge-nerale delle Scuole Professionali e Colonie AgricoleSalesiane, D . Pietro Ricaldone ; e con viaggio inin-terrotto, eccettuata una piccola tappa a Viennala mattina del 14 per celebrare la S . Messa, giun-geva alla sera ad Oswiecim .

Oswiecim, una cittadina della Galizia di 1o .oooabitanti, ai confini dei tre Imperi, Austriaco, Ger-manico e Russo, è la culla dell'Opera Salesianain Polonia. Lo splendido Istituto Giovanni Bosco,con scuole ginnasiali, professionali e chiesa pub-blica, fu inaugurato il 21 ottobre 19o1 coll'inter-vento dell'indimenticabile D . Rua, del compiantoCard. Principe Puzyna, Vescovo di Cracovia e delGovernatore o Vicerè di Galizia, Conte Pininski .

Compivasi adunque il 1° Decennio di quellafondazione e lo si volle solennizzare con feste spe-ciali, alle quali fu invitato anche il nostro RettorMaggiore .

Il nuovo Governator di Leopoli sig . Bobrzynskie il Presidente della Dieta sig . Badeni, impeditid'intervenirvi, espressero il loro rammarico : nonmancarono però di accorrervi un rappresentantedel Consiglio Scolastico regionale, il Prefetto, ilSindaco ed altri autorevoli personaggi .

La celebrazione di queste feste di famiglia erastata fissata per la terza domenica di ottobre, e ilsig. D. Albera giungeva all'Istituto il sabato in-nanzi, quando S . E. Rev.ma Mons. Anatolio Nowak,Vicario Capitolare dell'Archidiocesi di Cracovia egià Ausiliare del defunto Card. Arcivescovo, avevaallora allora dato la Cresima ed impartito ponti-ficalmente la Eucaristica Benedizione .

Tutti i giovani e i confratelli subito si schiera-rono con gioia per accogliere il Successore di DonBosco, e con loro fe' ala al suo giungere anche unafolla di ammiratori, compreso quell'illustre Prelato .

La musica istrumentale die' fiato negli strumentie i 26o alunni attaccarono l'Inno Salesiano, dopodi che il Direttore dell'Istituto si fe' innanzi edisse un affettuoso saluto all'amato Superiore, cherispose con parole commosse .

All'indomani il vastissimo tempio, già in rovinaed ora ristorato in gran parte ed aperto al divinculto, non valse a contenere la folla divota, accorsanon pur dalla Galizia, ma dalla Slesia, dalla Posna-nia e specialmente dalla Polonia Russa e Germa-nica. Per tutta la mattinata, e fino a lunga oradopo il mezzodì, dentro e fuori del tempio continuòla stessa calca, talchè fu mestieri, durante il ponti-ficale, celebrare e predicare contemporaneamente sud'un terrazzo prospiciente un ampio porticato perdare comodità a tutti di meglio soddisfare al pre-cetto festivo. E pari alla moltitudine fu l'affluenzaai SS. Sacramenti. Fu uno spettacolo di cui è dif-ficile, senza averlo visto, farsi un'idea!

Il sig . D. Albera celebrò la Messa della comunità,e S. E. Rev.ma Mons. Nowak pontificava la solenne,dopo avere con un elevato discorso, tutto amorepci Salesiani, inaugurato un marmoreo monumentoalla memoria di Mons . Kuyez, il caro e piissimoPrelato che chiamò i Salesiani ad Oswiecim .

« A Deo factum est istud! esclamava Mons . No-wak; ce lo dicono le antiche rovine risorte a tantosplendore; ce lo dice la mirabile diffusione del-l'Opera Salesiana compiutasi da questo centro; celo dice il bene che essa ha prodotto e va producendoin Polonia . I Salesiani son venuti tra gli ultimi allavoro; ma sono tra i primi a raccogliere i più lietimanipoli di messe abbondante. A Dio e ad essi lanostra riconoscenza! » .La Schola Cantorum eseguì una messa a 4 voci

del Singerberger ed il rev .mo P. Janinki, dei Mi-nori, che aveva preso la parola anche dieci annior sono in occasione dell'inaugurazione dell'Isti-tuto, tenne il discorso di circostanza .

La solennissima cerimonia terminava ad un'oradopo mezzodì, colla Benedizione Eucaristica .

A mensa, attorno il Vescovo e il sig . D. Albera,si assisero molte ragguardevoli persone e tutt' at-torno i Superiori, vari ex-allievi, e gli alunni pre-senti dell'Istituto, nonchè 8o allievi dell'IstitutoProfessionale Lubomirski di Cracovia, recentementeaffidato ai Salesiani . Erano complessivamente circa60o commensali .

Ai brindisi parlò Mons. Nowak, prima in po-lacco, benedicendo all'Opera di D . Bosco trapian-tata in Polonia ed a chi era riuscito in 10 anni afarvela crescere gigante, il dott . D . Emanuele Ma-

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nassero, oggi ispettore delle Case Salesiane delPiemonte ; quindi parlò in latino, dichiarando alsig. D. Albera in nome del clero della diocesi làpiù viva soddisfazione pel lavoro compiuto daifigli di D . Bosco, augurando nuovamente all'Operadel Venerabile la più rigogliosa dilatazione .Seguì nel cortile gremito .un breve saggio gin-

nastico, quindi i vespri, poi un'imponente riunionenel teatro dell'Istituto, con altri membri del Cleroe molte ragguardevoli persone .L'imponente seduta s'inaugurò coll'esecuzione

dell'inno « D . Bosco » ; e l'avv. Gasiorowski disseil discorso di circostanza, illustrando le opere com-

piutesi nel trascorso decennio . Anche vari ex-al-lievi (che in quei due giorni si riunirono per for-mulare lo Statuto e stringersi in associazione)presero la parola, rievocando dolci ricordi . In finesorse il sig . D . Albera per ringraziare, in lingua ita-liana, tutti i presenti, primo fra tutti Mons . Nowake la autorità locali; e dopo aver esclamato accen-nando al grandioso spettacolo di fede che avevaveduto : Non inveni tantam fidem in Israel! fecemirabilmente risaltare una così spontanea e com-movente unione di menti e di cuori nel rendereomaggio all'opera di Don Bosco . In fine dovettebenedire all'imponente assemblea .

Il sig . D. Albera si fermò ad Oswiecim fino alpomeriggio del 18 ottobre, ricevendo, restituendoe facendo varie visite, tra cui una all'Orfanotrofiodella Principessa Oginska .

A Leopoli .Il 18 ottobre, insieme con Don Ricaldone e Don

Tirone, nuovo Ispettore, il sig . D. Albera lasciavaper alcuni giorni Oswiecim, alla volta di Przemyslove passava la notte, e il dì seguente giungeva aLeopoli o Lembere per far visita all'ArcivescovoMons. Giuseppe Bilczewski, che, al pari del Ve-scovo di Przemysl ed altri, aveva inviato un af-fettuosissimo telegramma di adesione alle feste diOswiecim .

L'eminente Prelato fu con lui di una amabilitàstraordinaria, lo intrattenne a lungo e si disse moltocontento del bene che con l'aiuto del Signore com-piono nella sua diocesi la casa e l'annessa chiesasalesiana di Daszawa . Avrebbe anche desideratotrattenerlo a mensa, e ripetutamente glie ne ri-petè l'invito, che il sig . D . Albera non potè accet-tare per l'itinerario già fissato ; chè, fatta visitaanche al Vescovo Ausiliare, Mons . Ladislao Ban-durski, Vescovo tit. di Cidonia, ripartiva imme-diatamente per Daszawa .

Daszawa .Ossequiato nella stazione di Stryj dal parroco

decano di quella città, sac . Alessandro Cislo, scen-deva alla stazione di Chodowice ; e di qui su car-rozza inviata da Mons. Trzopinski, Rettore delcelebre Santuario di Kochawina, giungeva alle 18alla casa salesiana di Daszawa, destinata per l'edu-cazione dei giovani adulti aspiranti allo stato ec-clesiastico, ossia per l'Opera dei figli di Maria Ausi-liatrice .Accolto a suon d'orchestra, dopo un momento

di riposo, fu invitato ad un breve trattenimentodi filiale omaggio . Pel primo prese la parola ilDirettore, il quale espresse la gioia di tutti nelpoter ossequiare l'amatissimo Superiore ; e ultimosorse a parlare il sig. D . Albera, il quale ricordandocome era stato costituito da D . Bosco 1° Diret-tore dell'Opera dei Figli di Maria, si disse quantomai esultante di vederla così fiorente in Polonia .Finito il trattenimento, la comunità si adunò inchiesa, nella quale si erano raccolti anche queibuoni Ruteni per la recita del S . Rosario ed egliimpartì la Benedizione col SS . Sacramento .

Il giorno dopo celebrata la messa della Comu-nione generale, visitava la casa . Vari ecclesiastici,tra cui non possiamo tacere i rev . Parroci di Cho-dowice e di Stryj e il rev.mo Mons . Trzopinski,Prelato di Kochawina e fondatore dell'Istituto,accorsero ad ossequiare il nostro Rettor Maggioree gli fecero onorata corona a mensa ; e gli alunnicon canti, suoni ed un saggio ginnastico, gli espres-sero nuovamente la loro esultanza .

Przemysl.Inaugurazione del nuovo Oratorio .

La mattina del 21 ottobre il sig. D. Albera tor-nava a Przemysl, ove all'indomani, giorno di dome-nica, doveva inaugurarsi il nuovo edifizio, che era

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mestieri erigere per dare il necessario incrementoa quell'Oratorio .

La festa riuscì egregiamente . Traduciamo dal-l'Echo Przemyskie del 27 ottobre :

« Uno splendido fabbricato è sorto nel quartiereZasanie . Sul terreno, acquistato da S . E. Rev.maMons. Pelczar insieme con Mons . Krementowski dis. m., venne eretto un grandioso Istituto Salesiano,secondo il progetto Ceradini-Majerski . La domenicapassata fu appunto il giorno della sua solenneinaugurazione . La nuova costruzione viene quantomai a proposito, avendo per iscopo di facilitare

l'educazione della gioventù artigiana, negletta einsidiata.

» Alle ore 16 arrivò S . E. Mons. Pelczar e dopobreve preghiera nella cappelletta del vecchio edi-ficio, processionalmente e in abiti pontificali, ac-compagnato da Mons . Fischer, suo Vescovo Ausi-liare, si recò al nuovo fabbricato, ove compiutoil sacro rito della benedizione inaugurale, rivolsela parola al popolo, il quale gremiva l'ampia plateae la galleria della vasta sala .

D. Bosco - diceva Monsignore - ebbe unavisione in cui vide i suoi Figli recarsi a lavoraretra le genti del Nord. E così avvenne di fatto . Nonappena si sparse nel nostro paese la fama dellesue opere in pro della gioventù povera ed abban-

donata, ben presto essa fu seguita dai Salesiani .Essi in questi ultimi anni vennero anche nellanostra città, ove lavorano alacremente in mezzoagli artigianelli, raccogliendoli nella loro casa lasera dei giorni feriali e tutto il pomeriggio nei dìfestivi, per istruirli, educarli e preparare così allasocietà una classe di cittadini laboriosi, fermi nellavirtù, nella fede e nell'amore di Dio e della Patria .Chi diede pertanto anche solamente l'obolo dellavedova in aiuto di questo Istituto, compì un'operache gli attirerà la riconoscenza dei posteri, poichèi Salesiani potranno spiegare d'ora innanzi un'atti-

vità maggiore in pro della gioventù artigiana . Edallorquando presso questo medesimo Istituto sor-gerà coll'aiuto di Dio una chiesa e si erigerà sulZasanie una parrocchia, non solo l'assistenza spi-rituale di questo paese diverrà sempre più proficua,ma prenderà pure maggiore slancio l'azione socialee patriottica per migliorare le condizioni dellapopolazione operaia .

» Compiuto l'atto della benedizione dell'edi-fizio, Sua Eccellenza ritornò processionalmente incappella, ove impartì la benedizione col Santissimo .

» Poco dopo la gran sala si riempì nuovamentedi pubblico per assistere ad una piccola accademiain onore di Sua Eccellenza e del rev.mo sig . DonAlbera .

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» Parlò pel primo il Direttore dell'Oratorio, DonValentino Kozak, per esprimere sensi di gratitu-dine a Mons. Pelczar, ringraziandolo della bene-volenza usata verso i Salesiani, e ringraziare tuttiquelli che in qualche modo concorsero a prestareaiuto all'opera condotta a compimento, assicu-randoli che i Salesiani faranno del loro meglio percorrispondere alla fiducia posta in loro .» Una profonda impressione fece in tutti il di-

scorso di D. Albera, tradotto punto per punto ipolacco dal Direttore dell'Oratorio . Egli pure rin-graziava sentitamente Monsignor Vescovo dellesue sollecitudini per la gioventù abbandonata,sollecitudine, che ebbe la sua espressione nel gran-dioso e bell'edificio testè solennemente benedetto .

L'accademia si chiuse colla splendida esecu-zione del melodramma « Il Fabbro » del M.° DeVecchi. Gli intermezzi furono rallegrati dalle ar-monie dell'orchestra del 3° Ginnasio civico sotto labattuta del M .° prof . Novak .

Alla sera Monsignor Pelczar e molti distintiEcclesiastici gradirono una modesta agape nelrefettorio del nuovo istituto . Non mancarono moltidistinti personaggi civili, tra cui il pretore Kruszyn-ski. Anche qui Monsignore salutò il Rettor Mag-giore dei Salesiani con un discorso proferito inclassico latino » .E veramente la cordiale amabilità di Mons .

Vescovo di Przemysl verso il nostro Rettor Maggiorenon poteva essere più grande . Nel giorno dellafesta lo volle, insieme con quelli che l'accompa-gnavano e numerosi invitati a pranzo con sè inepiscopio, e gli diede tante prove di sincero affettoche mai le più care . E tanta è la soddisfazionedi quell'eccellentissimo Pastore di avere una CasaSalesiana nella sua diocesi, che insistè vivamentepresso il sig . D. Albera per due nuove fondazioni .

A Tarnów .Per lo stesso motivo - cioè per la richiesta di

due altre fondazioni salesiane - l'indomani (22 ot-tobre) il sig. D. Albera si recava a visitare SuaEcc. Rev .ma Mons. Leone Valega, Vescovo diTarnòw. Il distinto Prelato ebbe in parte soddi-sfatte le sue vive istanze, poichè il sig . D . Alberagli promise di aprire, appena possibile, una casapresso la sua città residenziale .

Cracovia .Della medesima sera il nostro venerato Supe-

riore giungeva a Cracovia. Quivi, appena dal 1° set-tembre u. s ., alcuni nostri confratelli hanno as-sunto la direzione di un Istituto già esistente -l'Asilo Lubormiski - e con tutto ciò le accoglienzedi que'162alunni non potevano essere più cordiali.

Il sig . D. Albera vi si fermò due giorni e in questotempo fece visita a Sua Ecc . Rer.ma Mons. Nowak,ed all'illustrissimo sig . A. Fedorowicz, Delegatodel r . i . Governatore di Galizia, dai quali fu rice-vuto con somma stima e grande cortesia ; e tantol'uno quanto l'altro ebbero la bontà di restituirglipremurosamente la visita .

Qui pure ebbe domanda di due nuove case sale-siane, delle quali una gli venne dalla signora Baro-nessa Lepicka, che desidera di affidare ai Sale-siani la direzione dell'Istituto S. Giuseppe, che haper iscopo l'educazione di giovani ortolani e giar-dinieri .

Lasciava Cracovia il 25, accompagnato dall'af-fetto non solo dei confratelli, cui la sua parola e lasua presenza furono di forte eccitamento al bene,ma anche dei giovani, nei quali la sua memoriaresterà incancellabile .

Tornato per alcuni giorni ad Oswiecim per darecomodità ai confratelli di parlargli, nel pomeriggiodi sabato, 28 ottobre, arrivava alla capitale del-l'Impero .

Vienna .VERO PLEBISCITO DI RIVERENZA E DI AFFETTO .

L'Istituto Salesiano di Hagenmullergasse, 43(Wien III) era vestito a festa : molte cooperatriciportarono fiori, ghirlande, iscrizioni. Entrato in casa,il buon Padre ebbe solenne ricevimento nel teatro,ove i ragazzi dell'Oratorio e gl'interni con canti edeclamazioni lo salutarono successore di D . Boscoe di D. Rua, erede delle loro virtù, custode fedeledelle tradizioni salesiane, esempio vivente dellospirito di D . Bosco .

Ed egli salutò teneramente tutti i presenti, sìdisse felice di vedere in quei giovani un gruppodi quella moltitudine immensa di gioventù cheDon Bosco vide in avvenire affidata ai suoi figli,e loro raccomandò che approfittassero degli inse-gnamenti dei Superiori per crescere degni dellaChiesa e della patria .La domenica, 29 ottobre, numerosi cooperatori

e cooperatici assistettero alla sua messa alle ore 9,mentre i giovani dell'Oratorio e dell'Istituto ese-guivano una delle stupende messe popolari inlingua volgare . A mezzodì presero parte alla fru-gale mensa di famiglia gli amici intimi della Casa :Mons. Dr. Ernesto Commer, Professore all'Univer-sità di Vienna, il parroco sig . Widl, l'I . R. Ispettorescolastico, il notaio dott . Coglievina, ecc .

Alle 5 pom . impartì la benedizione col SS . Sacra-mento ai numerosissimi Cooperatori e Coopera-trici; e subito dopo cominciò una grandiosa acca-demia in suo onore. La sala teatrale, parata a festa,non potè contenere tutti quei signori e signore, chevolevano aver la fortuna di vedere il nostro RettorMaggiore . Vi erano rappresentanti di tutte le classisociali. Il Capitolo Metropolitano mandò cinquede' suoi membri : Mons. Schòpfleuthner, Mons .Cecconi, Mons . Barone v. Hackelberg-Landau,Mons. Conte Esterhazy e Mons. Sixt. Del Clerodiocesano erano presenti Mons . Dott. Scheiner, ilclero della Parrocchia, ed altri sacerdoti della cittàe dei dintorni . Del Clero regolare: il Rettore dellaCongregazione del Verbo Divino a S. Gabriel,.il Rettore dei Resurrezionisti, e quelli dei Redento-risti e dei Fratelli delle Scuole Cristiane, nonché

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molte Suore . Eranvi pure la contessa Triangi,ed altri membri della nobiltà viennese, ed ufficiali,magistrati e un numero stragrande d cittadini .

Inoltre, non pochi, come il Principe Schwarzen-berg, il principe Liechtenstein, il conte Kuefsteine la contessa Rességuier (che da anni insiste perchèi Salesiani accettino una sua chiesa con casa eterreno a Nisko sui confini della Galizia colla Po-lonia Russa) si diedero premura di manifestareil loro rincrescimento di non poter venire; eda tutte le parti della monarchia, della Germaniae della Svizzera giunsero telegrammi e lettere diadesione e di omaggio.

Lo scelto programma era in gran parte opera dicelebri penne viennesi, come del poeta dott . Kralike di Mons. Commer; e similmente i pezzi di musicavocale a 4 e 2 voci, al pari di varie suonate per vio-lino, erano di classici compositori . La prima partedell'accademia fu un inno a Don Bosco, a Don Rua,e a Don Albera . In forma di ode vibrata o d'incan-tevole racconto o di scherzo soave festeggiarono iversi stupendi, pieni di forti immagini e d'ispiraticoncetti, questi tre condottieri della schiera sale-siana.

Profonda impressione fece il discorso d'occa-sione del rev .mo Mons. Schòpfleuthner . Oratorestimato, apostolo di Vienna, egli può dire ciò chealtri non oserebbe, e lo può dire nel modo che nonconverrebbe a nessun oratore .

« L'Opera Salesiana (sono i suoi pensieri), nelsuo nascere e nel suo sviluppo è per nei un enigma :

non la si comprende . I Salesiani debbono avere deimezzi segreti, che dànno loro questa spettacolosavitalità ed assicurano gli strepitosi successi, elleabbagliano i nostri occhi . Io cercherò di svelarli :

» 1° mezzo : la preghiera . Pietà di D . Bosco e deisuoi fanciulli, pietà nelle Case Salesiane .» 2 ° mezzo : la frequente Comunione . D. Boscoprecorse efficacemente i decreti di Papa Pio X .» 3 ° mezzo: la mansuetudine. Il sistema educa-tivo salesiano .» Fortuna grande per Vienna è di avere i Sale-siani; obbligo di Vienna l'aiutarli, perchè si con-solidi la casa presente e se ne fondino almeno tante

altre, quanti sono sono i distretti della città, cioèventuna! » .

Conchiuse col promettere, a nome dei presenti,che i Cooperatori rimarranno sempre fedeli all'O-pera incominciata .

Anche le bambine viennesi vollero salutare infrancese ed in tedesco il Successore di D . Bosco,ricordandogli i bisogni delle fanciulle e pregandolodi buoni uffici presso la Superiora Generale delleFiglie di Maria Ausiliatrice, affinchè si fondi prestoper loro un Istituto od Oratorio in Vienna .

Seguirono una stupenda ode latina di Mons. Com-mer, un dialogo dei giovani dell'Oratorio e uncommovente saluto a D . Albera, come all'amicodella gioventù operaia, del rappresentante del Cir-colo operaio, fondato il giorno stesso nell'Oratorio .

Un fragoroso applauso salutò il sig . D . Albera,quando montò sulla tribuna degli oratori, indi

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religioso silenzio in un momento di grande aspetta-zione. E parlò. Cordiali e commoventi furono lesue parole, tradotte al pubblico da un interprete ;parlò con quel suo modo attraente e soave, deldesiderio che aveva di vedere coi proprii occhi illavoro dei suoi figli in quella metropoli e di potersalutare e ringraziare quei nostri cooperatori tantobenemeriti . Trovò l'Istituto internamente operosoe pieno di buona volontà, esternamente appoggiatoalle simpatie di tante buone persone, alla benevo-lenza del fiore della cittadinanza . Il vedere l'operadi D. Bosco accolta a Vienna con tanta bontà locolma di gioia e lo conferma nella speranza chela casa potrà sorpassare le difficoltà materiali incui ora versa, e fare un gai bene alla gioventùdella Capitale . Un gran campo di lavoro si aprea Vienna ai figli di D . Bosco e, se non mancheràloro l'aiuto dei buoni, essi potranno raccogliervifrutti ubertosi . Allevato da fanciullo al fianco diD. Bosco, testimonio dello sviluppo dell'Opera sua,ebbe mille occasioni per convincersi, che l'Operadel Venerabile è opera di Dio; e le manifestazionidi simpatia e riverenza, che oggi si tributano alSuccessore di D. Bosco ma che sono da riferirsial Fondatore, lo confermano in questa convinzione .L'oratore della festa parlò della preghiera dei Sale-siani, ed il Rettor Maggiore sente vivo il bisognodi pregare per i Cooperatori Viennesi e per le lorofamiglie, tanto ai piedi di Maria Ausiliatrice, coreesulle tombe dei nostri padri .Lo saluta un sonoro applauso : nell'aula regnaun'impressione violenta, alcuni piangono di com-mozione, altri chiamano quello uno dei giornipiù belli della vita, mentre i Monsignori presenticostringono il sig . D . Albera a dare la benedizioneall'assemblea . Che momento, che senso di vene-razione, quando tutti caddero in ginocchio ed ilSuccessore di D . Bosco invocò le benedizioni delCielo ! In fine tutti accorrono a baciargli la mano emolti signori e signore lo fanno in ginocchio .

Personaggi eminenti e ragguardevolissimi rice-vettero il sig . D. Albera e lo trattarono con vene-razione profonda ; tra essi S . A. I. l'ArciduchessaMaria Josepha. Furono a restituirgli la visita SuaEcc. Rev.ma Mons. Bavona, Nunzio Apostolico,e il Principe-Arcivescovo Mons . Nagl, Cardinaleeletto, il quale si era mostrato affettuosissimoe non aveva lasciato di ricordare l'Oratorio Sale-siano di Trieste, ove disse di aver passato le orepiù belle. E tutti i giornali cattolici parlarono dellavisita di D . Albera con profonda riverenza .Ma giunse il 1° novembre e venne il momento

dell'addio . Ancora una benedizione ai confratelli,ai giovani, alla casa e ai suoi benefattori, e il buonPadre partiva per andare a visitare altri figli. Lamemoria però di questi giorni che furono un avve-nimento per l'Istituto Salesiano di Vienna, non siscancellerà ; eterno ricordo ne serberanno i cuorie la benedizione del Successore di D . Bosco ed isuoi saggi ammaestramenti e le sue preghiere ot-terranno al nuovo Istituto la forza vitale di svi-lupparsi per il bene di tanti giovani e di mante-nersi sempre nello spirito del nostro Fondatore .

Radna .Radna è una piccola borgata che giace in un

punto incantevole della Carniola, là ove la Sava nesegna i confini colla Stiria a poca distanza daZagabria, e che si presta magnificamente per unasede di studi . Là infatti vengono formate allavita salesiana le nuove reclute, e colà pure men-tre un nucleo di chierici attende agli studi filosoficie teologici, altri vi compiono il corso ginnasiale .In tutto son circa 8o giovani che si vanno for-mando allo spirito di Don Bosco, per poterneproseguire l'apostolato in mezzo alla società .D. Albera vi giunse la sera di Ognissanti e l'ac-

coglienza non poteva essere più affettuosa . Allastazione di Steinbruck erano accorsi ad attenderloil Parroco di Licktenwald e il direttore ; e poichèerano già scese le tenebre, tutto il Collegio volleesternargli il suo giubilo anche di lontano con unabella illuminazione, con archi di gioia e iscrizioni disaluto. Compiuto il ricevimento, il sig . D . Alberasi recò con tutti in cappella, ove seguì la recita del-l'intero Rosario in suffragio dei defunti ; e nel di-scorso solito, a tenersi nelle nostre case dopo lepreghiere della sera, raccomandava ferventi suf-fragi per le anime dei Salesiani e dei Cooperatoridefunti, specie per quella del compianto DonRua, sebbene umanamente si speri che sia già alpossesso della gloria celeste .

L'indomani mattina, quei buoni chierici e gio-vani studenti recavansi a visitare il camposanto,poi avevano il conforto di potere individualmentevisitare e parlare col Superiore . L'entusiasmo perla sua bontà giunse al colmo : e veramente il buonPadre, seguendo gli esempi cari di D . Bosco edi D. Rua, fu tutto a tutti, nè mancò di seguirequei suoi figli anche in un'escursione campestre,godendo della loro compagnia . Accenniamo aquest'umile particolare, perchè quell'atto di affa-bilità paterna commosse profondamente queibravi chierici, che vollero anch'essi la soddisfa-zione di esprimergli insieme i loro affettuosi senti-menti .

Il 4 novembre con lui sedevano a mensa i par-roci dei dintorni, lieti di far la conoscenza colnuovo Successore di D . Bosco ; il quale poco dopotornava alla stazione recando con sè il cuore ditutti.

Al passaggio del treno nelle vicinanze dell'isti-tuto un agitar di cappelli ed uno sventolio difazzoletti lo salutarono ancor una volta, mentregià era in viaggio alla volta di Lubiana .

Lubiana .IL 1° DECENNIO DELL'ISTITUTO SALESIANO .

SPLENDIDO OMAGGIO ALL'OPERA DI D . BOSCO .

Vi arrivava il sabato 4 novembre alle 5 1/2 pom .,e il dì seguente anche quei confratelli celebravanoil decennio dell'apertura di quella Casa .

A Lubiana i Salesiani hanno un bellissimo isti-tuto fabbricato su disegno dell'illustre Profes-

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sore Architetto Mario Ceradini, che forma la mera-viglia di tutti coloro che lo visitano per la prati-cità, la comodità e l'eleganza delle sue linee archi-tettoniche, e contiene al presente i 7o giovani, 40dei quali frequentano il ginnasio della città e glialtri le scuole elementari interne . Accanto ad essofiorisce pure da due anni l'Oratorio festivo checonta già da 15o a 2oo ragazzi . La chiesa pubblicaanch'essa magnifico disegno del Prof . Ceradini,benché, per mancanza di mezzi, non sia ancoracompiuta, ma innalzata fino a metà e copertaprovvisoriamente, è funzionata in tutta regola .

Qui il ricevimento del sig . D. Albera fu quantomai solenne . Alla stazione si trovarono a dargli ilbenvenuto il Vicario Gen. Mons. Giovanni Flis, anome del Capitolo della Cattedrale, e tutto il Comi-tato Salesiano di Lubiana con a capo il presidenteCan. Kajdiz, il Can . Cekal, il Prof . Dott. Gio .Janezic, il catechista D . Gio . Smrekar, ecc . Fuoridella stazione lo attendeva una lunga fila di vetturecoi servi in livrea, mandate dall'E .ccmo Presidentedella Carniola, dal Principe Vescovo di Lubianae da altri insigni Benefattori della città . In pochiminuti, trasportati su quelle, tutti pervennero allaCasa Salesiana, dove schierati in due lunghe filesul piazzale della chiesa, con a capo la loro bravabanda, attendevano i giovani alunni dell'Istitutocoi loro Superiori per acclamare entusiasticamentee salutare colui che da tanto tempo bramavanodi conoscere personalmente . Il sig . D . Albera, dopoil primo saluto, seguito dai signori che l'avevanoaccompagnato, dal popolo, e da tutti i giovani,entrava in chiesa, ove davanti all'effigie di MariaAusiliatrice ringraziava il Signore del buon viag-gio concessogli . All'uscita, la banda, preparatasinel frattempo sotto il lungo portico del cortilesuperiore, dopo brevi parole del Direttore lo salu-tava nuovamente ed i giovani l'acclamavano entu-siasticamente col loro triplice « Zivijo » (evviva)e passavano a baciargli la mano . Egli rispondevaringraziando del solenne ricevimento e dopo unpo' di tempo impartiva solennemente la benedi-zione col SS . Sacramento ai giovani interni, edesterni ed al popolo che aveva riempito la chiesa .

Il giorno seguente, per dare comodità ai Coope-ratori e Cooperatrici che anche da lontano si eranorecati a Lubiana per vedere e conoscere il Supe-riore dei Salesiani, il sig . D. Albera saliva all'al-tare alle 5, ed infra missamdistribuiva la Comu-nione a uno stuolo numerosissimo di Cooperatorie Cooperatrici che credettero essere quello il modopiù utile e più bello di celebrare il 1° decenniodell'Opera Salesiana e la visita del Rettor Mag-giore. Dopo messa questi rivolse loro alcune pa-role di congratulazione, di ringraziamento e d'in-coraggiamento per la loro pietà e zelo nell'aiutarel'Opera di D. Bosco a Lubiana, parole che vennerosubito volte in lingua slovena, affinchè potesseroessere da tutti comprese; ed in fine distribuiva atutti una bella medaglia di Maria Ausiliatrice .

Alle 9, ricevuto dalla banda, arrivava il rev .moMons. Sebastiano Elbert, Canonico Prevosto diRudolfswerth, Prelato mitrato, che dopo la predicadi circostanza detta dal dott . D . Giuseppe Valjavec,pontificava la messa solenne, alla quale prestarono

servizio i giovani interni, mentre gli altri loro com-pagni eseguivano la Missa de Angelis in gregorianoe scelti pezzi di musica liturgica .

Terminato il pontificale un buon gruppo di damedella città recavasi ad ossequiare il nostro Supe-riore per attestargli la stima che hanno per Lui el'affetto che le lega all'Opera di D . Bosco .

Alle 12 .20 accolto al suono dell'inno imperialegiungeva l'ecc .mo sig . Presidente della Provincia,barone Schwartz, che si degnava di prender partealla nostra mensa e in fine esprimeva in tre lingue(in sloveno, in italiano ed in tedesco) la sua ammira-zione e la sua gratitudine per l'opera piena di sacri-ficio, ma estremamente utile, anzi necessaria, chei Salesiani di Lubiana esplicano non solo a benefiziodi ottimi giovani che aspirano allo stato ecclesia-stico, ma anche a pro di altri che per la loro indisci-plinatezza non possono essere accolti in altre scuole .D . Albera, profondamente commosso, rispose rin-graziando. Erano pur presenti il Vescovo Ameri-cano, Mons . Giovanni Stariha, il Prelato Elbert,il Presidente ed il Direttore della » Kranjska hranil-nica », il sig . D . Gio . Smrekar, nostro primo bene-fattore, il P . Zuzek d . C. d. G., i Direttori Sale-siani di Trieste e Radna, e vari altri signori .

L'ecc.mo Presidente fu con tutti di un'amabilitàinarrivabile . Dopo la refezione volle discenderein cortile e per oltre mezz'ora s'intrattenne in mezzoai giovanetti, cui non si saziava di vedere a diver-tirsi tanto allegramente, insieme coi chierici e sa-cerdoti della Casa .

Il Vescovo Diocesano, Mons . Antonio Bonaven-tura Jeglic, che al mattino, impedito dalla consa-crazione di un altare nella chiesa dei Francescani,non aveva potuto partecipare alla solennità, sirecava all'Istituto nel pomeriggio e, salito in pal-pato, pronunziava un bellissimo discorso sopra ilnostro decennio, quindi impartiva pontificalmente labenedizione col SS. Sacramento .

Ma la gente non era ancor soddisfatta, e volevadi nuovo vedere e sentire il nostro Superiore, chedovette recarsi ancor un'altra volta all'altare perrivolgere a tutti la sua parola, la quale, come almattino, da un sacerdote della Casa venne tradottaimmediatamente in sloveno . Quindi, impartitala benedizione di Maria Ausiliatrice, egli conti-nuò a distribuire medaglie a quanti non avevanopotuto riceverla al mattino .

Coronò la bella giornata una brillante accademiamusico-letteraria nel teatrino . Erano ad essa pre-senti, oltre i due Ecc .mi Vescovi sunnominati, ilVice-Presidente della Provincia, Conte Chorinski, inrappresentanza del sig . Presidente ; il capitano pro-vinciale, nobile Suklje; il Commissario Imperiale,nobile de Laschan ; il Presidente del Comitato Sale-siano, Can . Kajdiz; il Parroco D . Giovanni Barlè,il direttore del 2° ginnasio della città, dott . Bezjak ;e molti altri . Degno di rilievo fu specialmente ildiscorso che tenne il dott . Bezjak sulla necessitàdell'educazione morale e religiosa da impartirsialla gioventù dei nostri tempi, nel quale ebbe splen-dide parole di encomio e di incoraggiamento perl'educazione impartita dai Salesiani . Del decennioparlò in un breve ma denso discorso il dott. DonGiuseppe Valjavec, riassumendo le copiose notizie

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da lui raccolte sul medesimo argomento e stampatein elegante opuscolo, che venne distribuito a tuttii presenti . Chiuse il trattenimento l'amabile e desi-derata parola del nostro rev.mo Superiore che fuindovinatissimo nel ringraziare tutte le autoritàintervenute alla festa. La seduta si sciolse al suonodell'inno imperiale .

Il sig . D. Albera passò ancora tre giorni a Lu-biana, che impiegò nel fare visita alle autorità,nel visitare la casa, e nel parlare coi confratelli,per sentirne i bisogni, consigliarli, aiutarli edincoraggiarli vieppiù all'adempimento dei lorodoveri .

Mercoledì poi (8 novembre), distribuito un belricordino a tutti i giovanetti che si erano rac-colti per dargli l'ultimo saluto, verso mezzogiornopartiva da Lubiana alla volta di Torino .

Di ritorno.

La sera giungeva a Trieste . Alla stazione era adattenderlo la carrozza della munifica benefat-trice dell'Oratorio di Via dell'Istria, la nobileBaronessa Emma De Seppi, che insieme con altrimembri del Comitato Salesiano accorse ad osse-quiarlo. Anche quei buoni giovani andarono agara nel fargli onore, improvvisando quasi un beltrattenimento musico-drammatico in suo onore, pre-sente un buon numero di Cooperatori .

Quivi pernottò e l'indomani mattina (9 novem-bre) alle 5 .45 si riponeva in viaggio e insieme conD. Ricaldone giungeva felicemente a Torino alle 7 disera, ove i nostri giovanetti, schierati sotto i portici,lo attendevano .

Era una sera piovosa : ma su tutti i volti splen-deva un'allegrezza insolita pel ritorno appuntodi Lui, che, erede dello spirito di D . Bosco e DonRua, è pure erede del loro affetto per noi e della lororiconoscenza per i nostri Benefattori .

SPIGOLATURE

Don Bosco educatore .

«... Come maestro ed educatore della gio-ventù povera ed abbandonata il Sacerdote Cat-tolico Giovanni Bosco - ordinariamente chia-mato Don Bosco - ha acquistato una famamondiale .

» Questi, secondo Vincenzo de' Paoli, erafiglio di poveri contadini del borgo di Murialdo(Castelnuovo d'Asti) e conduceva nella sua gio-ventù le pecore al pascolo . In età di 26 annivenne ordinato sacerdote e si portò a Torinonell'Istituto dell'abate Cafasso (il Convitto Eccle-siastico di S . Francesco d'Assisi) per perfezio-narsi nella morale pratica per la cura delleanime. Qui ebbe occasione di visitare le prigionidi rilevare che la causa della demoralizzazione

della maggior parte dei giovani delinquenti erala mancanza di un buon insegnamento, poichèallora in Italia non esisteva ancora nessun ob-bligo di scuola . Egli perciò raccoglieva i ragazzipiù abbandonati intorno a sè in una cappella,e si prendeva cura di loro . A questa riunionegiovanile diede il nome di Oratorio di S . Fran-cesco di Sales .

» Il Sistema educativo di D . Bosco corri-sponde tutto colla dolcezza di S . Francesco diSales ; il suo era il sistema preventivo . Si adope-rava tutto per prevenire il male in mezzo ai gio-vani col trattamento amorevole e con una vigi-lanza continua . Ginnastica, musica, recita dipoesie, ecc . erano per lui mezzi efficacissimiper ottenere la disciplina, coltivare la virtù ecurare la sanità. Dava anche buone note perdiligenza e condotta, e mise in pratica altri ap-propriati mezzi d'emulazione. Esigeva prima ditutto uno spirito untile : - Uno studente superboè uno stupido ignorante .

» Giovanni Bosco ha « divinizzata » la peda-gogia studiando le coscienze dei suoi allievi,dando loro per guida l'elemento religioso, ed ac-coppiando all'insegnamento la carità cristiana .

» Per le sue meravigliose doti naturali nelladirezione della gioventù, per la sua perseveranza,pei suoi incredibili risultati pratici, egli è dive-nuto immortale e viene non senza ragione chia-mato il mondiale miracolo pedagogico .(Dal « Compendio della Storia della Pedagogia »

del Dr . A . FUNKE, Direttore delle Scuole Nor-mali governative di Warendorf . - Pader-born, presso Ferdinand Schoningh) .

Il chiar.mo pedagogista tedesco Dott . Prof .F. W . FORSTER, dell'Università di Zurigo, hapubblicato ultimamente un libro dal titoloSchuld und Stuhne (colpa e espiazione). Nel so-stenere l'insurrogabilità del principio dell'espia-zione cita a pag . 27 il modo di vedere del Ven .D. Bosco con queste parole

« Il grande educatore italiano D . Bosco, checom'è noto è stato un pioniere dell'umanizzazionedella disciplina (disciplina preventiva anzichèrepressiva), sostenne pure con fermezza e chia-rezza di principii, di fronte alla moderna cri-minologia, l'insurrogabilità della pena. Questaconcezione di D . Bosco è difesa dal criminalistaitaliano L . Ellero in un saggio dal titolo : -Appunti sui detenuti detti incorreggibili . . . . »

Segue una citazione presa dal SalesianischeNachrichten (Bollettino Salesiano - ediz. tedesca)del febbraio 1911, citazione tradotta dal nostroBollettino italiano dell'ottobre 1910 , pag. 308:Un bell'omaggio .

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DALLE MISSIONI

REP. ARGENTINA

Sedici mesi in missioneattraverso il Territorio del Rio Negro .

(Lettera del Sac . D. Andrea Pestarino) .

Pringles, 15 settembre 1911 .

R.mo ED AMAT .MO SIG. D . ALBERA,P ERSUAso di far cosa gradita al suo cuorepaterno, le invio un cenno dell'ultimaMissione, che abbiam dato nel Terri-

torio del Rio-Negro e che è durata 16 mesi . Co-mìncìò il 18 febbraio 191o sotto gli auspici delglorioso Patriarca S . Giuseppe, cioè al princi-pio del suo mese, e terminò solamente col mesedel S. Cuore di Gesù sulla fine del giugno u . s .

Di ritorno a Pringles, approfittai della tran-quillità del luogo per fare 8 giorni di ritiro spiri-tuale e poi andai a Patagones per assistere allefeste patronali della Madonna del Carmine,e vi rimasi fino a metà agosto per accondi-scendere al giusto desiderio del nostro zelanteD. Marchiori di visitare i fedeli di quella este-sissima parrocchia .

Quindi tornai a Pringles, ove starò ancoraqualche giorno, per dare la stessa comodità divisitare i suoi parrocchiani al carissimo D . Sal-vioni .

Venendo ora, amatissimo Padre, al mio argo-mento, avrei non pochi fatti da narrarle e tuttiimportanti e provvidenziali ; ma per il timore diessere troppo lungo, mi limito a far menzionedei posti visitati e dei frutti raccolti e a qualchebreve osservazione .

Luoghi visitati.

1° Sulle sponde del Rio Negro visitammo :Pringles, Cubanea, Sauce Bianco, General Frias,Conesa Sur, Cabeza de Buey, Paso Chocori, Cai-tacó, La Carolina, Castre, Distrito Alvaro Bar-ros, Choele-Choel, Chimpoy, Chelforó, Chichinales,Bajada Santa Maria, La Providencia, e la Coloniae il paese di Roca .

A Roca arrivammo la vigilia dei Santi Apo-stoli Pietro e Paolo, e rimanemmo nella Coloniafino a metà settembre, aspettando il tempoopportuno per continuare la nostra Missione.Nel frattempo preparammo alcuni ragazzi allaPrima Comunione, ed io predicai i Santi Eserciziagli alunni del Collegio S . Michele ed a queidella Scuola Agricola S . Giuseppe .

2° Nel dipartimento di Nueve de Julio, di-stretto del Cuy, visitammo Tricacó, Patucó,Punta Sierra, El Cuy, Mayoco, S. Antonio delCuy, Pailanuf, Tra palco, Chasicó, Tronsenco,Cari-Yegua, Palenque Neyeu, Lonco-Huasca, RioLintay .

3 ° Nel Dipartimento di Bariloche visitammo :Michihuao, Tapalco, Keleinalal, Mencué, Blan-cura, Cura-Lanquen, Pilauhue, Pilqui-Ne yeu,B-cena-Paraada, Comallo, Li ;nay, Coquelen, Ca-nadón Bianco, Pilca-Neyeu, Neneo-Roca, Comalloalla sorgente, CaiiadóndelTrdnsito,AnecónGrande,Caiiadón Eloriaga, Trailacauhua, Anecón-Chico,Caiiadón Chileno, Contallo, Estancia Pilca-Neyeu,Pichi-Leu/u, San Ranión, Niricó, San Carlos deBariloche a Nahuel Huapi, Las Rayas, Chenque-Neyeu, Chacay-Barruca, Menucos Negros, Fita-michi, Ñorquincó, Portezuelo, Rio Chubut vicinoalla sua sorgente, El Buquete, El Bolsón o ValleNuevo, La Golondrina e Lago Paolo da cui nasceil Rio Turbio, che sbocca nell'Oceano Pacifico .Questi tre ultimi posti appartengono al Terri-torio del Chubut .

Di ritorno da « El Bolsón » presso l'OfficinaTelegrafica di Ñ orquincó avemmo il consolanteincontro di due missionari del Chubut : DonVidal e il suo degnissimo catechista, coi qualipassammo un giorno di fraterna espansione .Deo gratias et Mariae e al glorioso PatriarcaS. Giuseppe! la cui novena stavamo facendo .4 ° Il 30 marzo u. s. entrammo di nuovo nel

Dipartimento di Nueve de Julio, distretto Presi-dente Uriburu, e visitavamo M anuel-Choique,Yepeirea, Yuguiche, Hahual-Neyeu, Quetriquile,Milico Gorra, Cañadón Caliente, Rucu Luan, Ñe-Luan, Maquinchas, Trayen-guiñeu, Laguna Escon-dirla, Aguada Esquivel, Los Menucos.

Fra « La Escondida » e « Aguada Esquivel »,trovammo la prima squadra dei lavoranti della

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ferrovia a Nahuel Huapi . Erano tutti italiani .Ci offrirono un bicchiere di vino, che accettammocon piacere, e bevemmo alla prosperità dellanostra seconda patria, l'Argentina, e della nostracara Italia .

5 ° Nel Dipartimento Veinticinco de MayoDistretto di Valcheta, visitammo Ganzo Lauguen,Sierra Colo rada, Talcahuala, Corral Chico, ArrogoSeco, Nahuel-Neyeu, Loma Partida, il paese diValcheta, Punta del Agua, Cerro Sombrero, AguadaCecilio .In « Aguada Cecilio » .il giorno di Pentecoste

battezzai e cresimai cinque piccoli indigeni, dei

quali furono padrini i figli maggiori del sig .Ing. Guido Jacobacci, Direttore della Ferroviadi S . Antonio a Nahuel Huapi, e madrine la di-gnissima consorte del sig . Jacobacci, signoraCesira Pelleschi e le signorine Jacobacci e Fer-m ani. È da notarsi che vennero espressamenteda S . Antonio col treno delle 6 ant . Lode ainostri ottimi italiani .

6° In ultimo visitammo a Cinco Chañares ipaesi di S . Antonio, Conesa e Pringles .

Mancando erba per le nostre cavalcature neidintorni di Aguada Cecilio e di Cinco Chañares,ci venne in aiuto l'egregio Vice-direttore dellaFerrovia, sig . Ing. Carlo Brebbia, mandandocidel fieno ad ogni stazione, fin da Valcheta . Senza

questa carità non avremmo potuto fermarci inquei posti .In S . Antonio accettammo la cortese ospita-

lità che ci offerse il Direttore della Ferroviasig. Guido Jacobacci, che ci trattò con affettuo-sissima larghezza .Il cammino percorso in questa escursione fu

di 1230 leghe, che equivalgono a 615o chilo-metri; e ciò non ostante non potemmo visitareuna terza parte del Dipartimento 9 di Luglio ; -due terzi del dipartimento 25 di Maggio e iCentri dei Distretti di S. Antonio, Generai Frias,Cubanea e S. Javier .

Per potere visitare annualmente e con soddi-sfacente profitto delle anime tutti i Diparti-menti e i Distretti menzionati nella presente,abbisognerebbero tre Sacerdoti di più colloro rispettivo catechista, con residenza neipaesi di S . Carlos de Bariloche, di Valcheta e diS. Antonio .

La messe è molta, ma gli operai sono pochi .Preghiamo dunque con fervore e costanza ilPadrone della messe, che si degni mandarenuovi e zelanti operai nel suo campo!

Frutti di questa Missione .1° Amministrai 937 Battesimi, dei quali 8odi adulti ; 672 cresime; 450 Comunioni ; 55 Prime

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Comunioni; e benedissi 54 matrimonii. Contammo2493 persone alla santa Messa e visitammo 1o5ofamiglie .

2° Abbiamo distribuito 300 crocifissi ; 1700Medaglie del Cuor di Gesù e di Maria SS . Ausi-liatrice ; 28o corone ; 48 scapolari della Madonnadel Carmine; 5o oleografie di Maria Ausiliatrice,della Sacra Famiglia, ecc . ; 45o quadretti reli-giosi di vari santi ; 55 immagini di Prima Comu-nione e Zoo di Cresima ; 850 catechismi ; 300 car-telle scolastiche ; 40 libri di scuola ; 120 Bollet-tini Salesiani, 3200 foglietti religiosi, dono divari Collegi Salesiani ; e finalmènte 400 librettidi propaganda, inviatici dal Collegio Pio IXdi Buenos-Aires .

3° Il coadiutore Giuseppe Caranta ha visi-tato più di 8o infermi e facilitò loro le medicinecorrispondenti e, grazie a Dio, tutte con feliceesito. Le medicine, somministrate gratis a moltepersone povere, ci vennero generosamente for-nite dalla Farmacia di S . Francesco di Sales aViedma, alla quale noi e tutte le persone bene-ficate siamo sommamente grati .

Il buon esito di questa Missione lo attribuiamoalle fervorose preghiere di moltissime pie per-sone alle quali ci raccomandammo prima di in -cominciarla ; alle famiglie che affettuosamenteci ospitarono ed alle anime generose che ci aiu-tarono a coprire le spese incontrate .

A tutti rendiamo i più sentiti ringraziamentie per tutti chiediamo al Buon Dio ogni sortadi benedizioni .

Si degni, amatissimo Padre, accettare i nostriumili e filiali ossequi e benedire la nostra operadi evangelizzazione e civiltà, alla quale coll'aiutodel Signore daremo nuovamente principio nelprossimo ottobre .Di V. S. Rev.ma

aff.mo figlio in Gesù e MariaSac . ANDREA PESTARINO,Missionario Salesiano .

PS . - A giorni partirò da Pringles per dareuna breve missione nei distretti di Pringles eGeneral Villegas, con animo di tornare a metàottobre a Conesa Sur, ove rimarrò alcuni giorniper poi intraprendere il lungo giro durante laprimavera .

Dal Territorio dei Chubut

Una fruttuosa Missione (1)

A compimento delle notizie date intorno unaescursione fatta dal missionario D. FrancescoVidal, in compagnia del chierico Giacomo Kacz-

(1) Ved . Boll. di giugno u . s.

marczyk, attraverso il Territorio del Chubut, pub-blichiamo queste altre, tolte da una seconda letteragiunta da Rawson :Da Esquel passammo a Leleque, ove una com-

pagnia inglese ha vasti possedimenti. Visitam-mo quasi tutte le case, e in tutte vi fu del beneda fare; ed avemmo gentili accoglienze anchedagli agenti delle Compagnie, i quali, sebbeneprotestanti, ci furono prodighi di molte atten-zioni .

Quindi passammo ad un altro paesello, Cholila,abbastanza pittoresco, circondato da monti noninteramente brulli e da campi coltivati. Ancheper noi la messe fu abbondante nei 4 giorni checi fermammo colà. La gente è quasi tutta chi-lena e bene istruita nella religione . I figlison subito battezzati da bravi cristiani, sicchèil missionario ha solo da supplire le cerimonierituali .

Di là si passò a due paesi, i più belli e pitto-reschi di tutto il nostro viaggio, nel cuore delleCordigliere, ove vidi i primi boschi del Chubut,cipressi altissimi e boschetti impenetrabili divarie piante .

Alla sinistra di Epuyen (così si chiama ilprimo paesello) v'era un bosco in fiamme findal mese di settembre, e ci dicevano che nonsi sarebbe spento prima di giugno o luglio, alsopraggiungere delle Bandi pioggie o della neve .Ma da Cholila a Epuyen e poi a Bolsón (il se-

condo centro) che strade, che salite e che discese!con a basso il fiume rumoreggiante, che finiscein un lago incantevole su quelle alture, a circadue mila metri! Delle molte case, nascoste edisperse fra gli alberi e dietro le cime delle mon-tagne, quasi non se ne vede nessuna, ma i bat-tesimi furono numerosi ed anche i matrimoni .

Visitando la scuola, vi trovammo un buonnumero di ragazze e ragazzi, e dire che soli pochii genitori che mandano i figli alla scuola . InBolsón vi sono più di cento famiglie . Oh comesarebbe qui necessaria una cappella ed una fer-mata più lunga di un sacerdote che ricordassea questa gente di fare qualche cosa anche perl'anima! Il legname per costrurre una casa sipuò prendere gratuitamente dai boschi vicini ;non occorre che chiederne il permesso e la genteci diceva che volentieri ci avrebbe dato la manoper questo .

In Epuyen si benedisse un cimitero che finda un'ultima missione, data tre anni fa, stavanopreparando .Da Bolsón, che più di metà è sul Territorio

di Rio Negro, andammo fino alla fattoria diMayten ed alle case più vicine, battezzando ecresimando; poi a Ñorquinco dove ci incontram-mo con il nostro zelante confratello D . AndreaPestarino che da molti mesi stava in missione

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attraverso il Territorio di Rio Negro . Che festacordiale! La gente qui è tutta indigena, comeanche nel prossimo Cushamen, ove l'affluenzaalle funzioni fu abbastanza grande .

Il tempo stringeva, perchè mancavano solo15 giorni per la settimana santa, in cui dovevamoessere di ritorno a Rawson . Ma Iddio disposealtrimenti . I nostri cavalli non ne potevano piùe poichè altri buoni non ne potemmo otteneree dovevamo rifare ben 8oo chilometri, non arri-vammo a casa che dopo Pasqua con molta fatica .

Cushamen, un centro d'indigeni, fu l'ultimocampo del nostro lavoro . Di là movemmo diret-tamente per Rio Chico, Gastre, Sacanara, Telsen,ecc .

I frutti di questa Missione furono i seguenti :385 battesimi, 5oo Cresime, 32 Matrimoni edun numero considerevole di confessioni e comu-nioni .

Ne sia benedetto il Signore!

N. d. R . - Contemporaneamente a D . Vidalanche il missionario D . Gennaro Alonso, addettoad un centro di Missione aperto a Puerto Ma-dryn, a nord di Rawson, accompagnato dalsig. Giovanni Battista Saldias, ricorreva il Ter-ritorio di S . Cruz, per un percorso di 1300chilometri spingendosi da Valle de los Martiresad Aguada del Guanaco, El Hunco, Laguna de laBombilla, Cañadón Grande, Aguada del ToroHosco, Sierra Negra, Laguna de los Palacios,Cañadón Rosario, Laguna del Mate, e ColoniaSan Martin, amministrando 114 battesimi, 98cresime e 14 matrimoni .

Non mancheremo di offrire ai lettori interes-santi episodi di queste apostoliche escursioni neiprossimi numeri .

PUNTA ARENAS . -- « ElAmigo de la Familia »è il titolo di un periodico settimanale, che sipubblica dai nostri Confratelli di Punta ArenasIn tipi nitidissimi ed accuratamente stampatoè già nel suo quart'anno di vita e non ne ab-biamo mai parlato . . . unicamente perchè nonlo conoscevamo . È stata una felice combina-zione che ce n'ha messo in mano una dozzinadi numeri, e da essi abbiamo appreso tantecare notizie .

Molteplice e degna di rilievo è l'azione deiSalesiani in quella città .

L'assistenza religiosa da essi è prestata nonsolo nella Chiesa Parrocchiale e in quella diMaria Ausiliatrice, ma anche nella Cappella

della Sacra Famiglia, e in quelle di S . Giuseppeai Tres, Puentes, del Carmine a Rio Seco e nelledue Cappelle di S . Antonio a Leña Dura e aTres Brazos, cioè in sette chiese o cappelle,dove ogni festa i fedeli hanno comodità di ascol-tare la S . Messa ad ore fisse .

Il Colegio S. José, con più di 200 alunni in-scritti, è un altro campo di fecondo lavoro, chegode le più vive simpatie della cittadinanza .L a scuola di ginnastica diretta da un Ufficialedell'Esercito, l'introduzione dei lavori ma-nuali nelle classi primarie, le varie scuole pro-fessionali, l'istituzione di una scuola di mu-sica istrumentale fra gli alunni, e recentementel'apertura di un desideratissimo Corso Com-merciale (con lezioni di religione e di varielingue, nonchè di contabilità, aritmetica com-merciale, scienze naturali, storia, geografia eginnastica) hanno fatto di quell'istituto unapreziosa palestra per la formazione di tantagioventù, cui, se adorna di appropriata istru-zione, nella nuova città sempre più rigogliosasotto ogni aspetto, sorride il più lieto avvenire .

L'ecc.mo sig. Fernando Chaigneau, Gover-natore del Territorio, il sig. Sagnuza, Go-vernatore Marittimo, e il 1° Alcade della città,sig. Rodolfo Stubenrauch, il 17 giugno u . s .onoravano il collegio di una visita . Dopo averpresenziato uno splendido saggio musico-gin-nico-letterario, si recavano nelle singole classi enelle scuole professionali, avendo parole delpiù alto elogio per lo zelo sagace di Mons . Fa-gnano e l'attività dei suoi aiutanti .E qui noi vorremmo aggiungere una parola

anche di tante belle solennità - tra cui nonpossiamo tacere quella, commoventissima, di 5oprime comunioni - e della frequenza all'Ora-torio femminile ed all'Oratorio maschile (ilquale si popola regolarmente di oltre 200 a250 alunni), e degli importanti servizi che rendealla scienza quell'Osservatorio metereologico,e di tante altre cose degne di nota ; ma perquesta volta facciam punto, contenti di averfatto conoscere ai redattori dei vari periodicinostri il servizio che ci renderebbero, se voles-sero farci regolare invio delle loro pubblicazioni .

Al nostro amatissimo Mons . Fagnano man-diamo intanto i più vivi rallegramenti .

TESORO SPIRITUALE

Indulgenza Plenaria : - dal 10 dicembre al 10 gennaio :1) il 25 dicembre, solennità del Natale di NostroSignor Gesù Cristo ;

2) il 1 gennaio, Circoncisione di Nostro SignorGesù Cristo ;

3) il 6 gennaio, Epifania del Signore .

CHILÌ

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Pellegrinaggio spirituale pel 24 corrente,Invitiamo i devoti di Maria SS . Ausiliatrice

a pellegrinare in ispirito al Santuario-Basilicadi Valdocco il 24 corrente e ad unirsi allenostre preghiere .

Oltre le intenzioni particolari dei nostri be-nefattori, nelle speciali funzioni che si cele-breranno nel Santuario-Basilica avremo questaintenzione generale :

Ricorrendo in questo mese il 70° Anniver-sario del principio dell'Opera Salesiana, im-ploreremo da Maria SS. Ausiliatrice una specialebenedizione su tutti gli Oratori festivi, che conti-nuano la prima iniziativa del Ven . D. Bosco .

NORME PRATICHEper l'aggregazione di nuove Associazioni di devoti di Maria

Ausiliatrice all'Arciconfraternita eretta nel Santuario--Basilica a Valdocco-Torino .Non di rado siamo pregati da benemeriti

Cooperatori di aggregare all'Arciconfraternitadi Maria Ausiliatrice, eretta nel suo Santuario-Basilica in Torino, ma non sempre da tutti sipon niente alle condizioni indispensabili perla, validità dell'aggregazione, che sono le se-guenti1 . - É necessario che la Confraternita odAssociazione da aggregarsi, abbia lo stessonome e scopo, sit ejusdem nominis et institutidella Primaria Torinese, cioè sia intitolataAssociazione dei Divoti di Maria Ausiliatriceo Aiuto dei Cristiani, ed abbia per iscopo prin-cipale : Dilatare la divozione alla Beata Verginee la venerazione a Gesù Sacramentato ecc ., permeritarsi la sua protezione in vita e particolar-mente in punto di morte, come è stabilito nelRegolamento della Pia Associazione .

2. - Inoltre fa d'uopo ch'essa venga prima

di Maria Ausiliatrice

IL CULTO

canonicamente eretta dall'Ordinario locale, enon sia ancora ad altra Arciconfraternita ag-gregata .

3 . - Il Vescovo erigente di propria mano,ovvero per ispeciale mandato il suo VicarioGenerale, attesti che la Confraternita od As-sociazione aggreganda è stata canonicamenteeretta, e che non è ancora aggregata ad altraArciconfraternita ; la quale attestazione, in uncol consenso e commendatizia del medesimoOrdinario, devono mandarsi al Rev .mo RettorMaggiore dei Salesiani, Via Cottolengo, 32 -Torino .

Si prega pertanto che i Benemeriti Diret-tori Diocesani, o chi per essi, occorrendo, fac-ciano conoscere a chi di ragione quanto sopra,per la validità dell'atto.

Ricordiamo pure che il medesimo Rettore haeziandio la facoltà, previo il consenso del rispettivoOrdinario, d i erigere la pia Associazione di S. LuigiGonzaga negli Oratorii festivi diretti da qualche Sa-cerdote Cooperatore Salesiano, purchè se ne facciadimanda allo stesso, inviandogli ad un tempo ilconsenso in iscritto del prefato Ordinario, col ti-tolo della Chiesa o Cappella, in cui se ne desideral'erezione .

GRAZIE E FAVORI

Grazie, o Maria! *)Il 2o novembre 191o cadeva ammalato di

tifo il mio unico fratello ; la febbre era semprealta e il medico prevedeva qualche grave com-

*) A quanto è riferito in queste relazioni s'intende nondoversi altra fede, da quella in fuori che meritano at-tendibili testimonianze umane .

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plicazione, come avvenne sul finire del secondosettenario. Ebbe un'emorragia gravissima chein 24 ore lo ridusse in fin di vita . Mi disperainel vedere che tutte le cure erano inutili, eche la scienza dei primi professori non arri-vava a sottrarlo da tanto pericolo . Tuttavia,incoraggiata da una pia persona, mi avvicinaial letto, e con fede ed una scintilla di spe-ranza dissi a mio fratello di promettere un'of-ferta al Santuario di Valdocco e di recitareuna Salve Regina a Maria Ausiliatrice. Daquelle labbra morenti usci la bella risposta« Recitiamola insieme! »Allora mi prostrai accanto il letto con le

mani giunte e recitammo la prece . Uscivanodal mio labbro le frasi interrotte dal pianto edalla disperazione, chè questo mio cuore si sen-tiva incapace di sopportare con rassegnazioneil colpo fatale . Ma non si ricorre invano aMaria, che, prima ancora di aver terminata laprece, volle farci vedere la sua potenza . Quegliocchi vitrei che sembrava più non potesseroaprirsi, si schiusero e mi guardarono in facciacon uno sguardo placido e sereno e tutto pienodi vita. E guarì

Ah Maria! Io ti ringrazio, o madre mia . Tusei la fonte d'ogni grazia, Tu la speranza dichi dispera, il conforto degli abbandonati, lasalute degl'infermi .

Torbe di Prun (Verona), settembre 1911 .

ROSA QUINTARELLI .

Prodigiosamente guarita .Amore e gratitudine oggi mi portano al Tuo

Santuario, Augusta Vergine Ausiliatrice, perla grandissima grazia che ottenni dalla maternaTua bontà della guarigione da seria malattia .

Adempio al mio voto con tenue offerta ecedo la penna all'egregio mio medico curante,che ne faccia la fedele dichiarazione .

PASQUALE ERNESTINA .

Certifico che la Pasquale Ernesta d'anni 22,di Vignole, era affetta da varii anni da gravemalattia polmonare, accompagnata da persi-stente singhiozzo, che la metteva nell'impossi-bilità di alimentarsi . Valenti medici constata-rono la gravità della malattia . Venne sotto-posta a tutte le cure consigliate dalla scienzae dall'esperienza, ma invano, essa peggioravacontinuamente . La Pasquale, sfiduciata di tuttele cure, stette diversi mesi senza essere piùcurata. Adesso mi si presenta completamenteristabilita ed attribuisce detto fatto ad unagrazia ottenuta con incessanti preci . Questifurono i fatti da me constatati, e per cui lasciospeciale testimonianza .

Vignole Borbera, 26-10-911 .Dott. E . GHIGLIONE .

Buenos Aires . - Carmen Scrigna, che ha-bita in via Caseros n. 781, era talmente graveper complicazione di varie infermità, che i dot-tori Ferrer, Errera, Sobrecasa e Prando la da-vano spedita e volevano tentare una difficileoperazione contro la volontà di tutta la famiglia .

In quel doloroso frangente la sorella dell'in-ferma, Elena, riceve dalla posta e per la primavolta (giacchè prima non lo conosceva affatto)un numero del Bollettino Salesiano e vi leggesopra le grazie di Maria Ausiliatrice . Ammi-rando i favori concessi da questa buona Ma-dre, dice in famiglia : « Perchè non ricorriamoalla Madonna di D. Bosco? » Detto fatto : apreil Bollettino alla prima pagina del Culto, ov'èuna piccola immagine di Maria Ausiliatrice, lomette sopra un tavolo, vi accende due candele,promette una messa e tutti pregano, pregano .

Il dì seguente torna il medico Ferrer e pienodi stupore esclama: « È fuori di pericolo ; è unamorta risuscittata! Non vi è più bisogno di nes-suna operazione » Ma la signorina Elena sog-giunse : « L'ha guarita Maria SS . Ausiliatrice! »

In fede,Buenos Aires, settembre 1911,

Sac . BARTOLOMEO MOLINARI, Sales .

Torino . - Ai primi di novembre dell'annoscorso 191o mio padre veniva a Torino per con-siglio dei medici, dovendo subire un'operazionechirurgica al piede . All'ospedale di S . Giovannifu visitato da due distinti dottori, che non vol-lero riceverlo stimando inutile l'operazione pelgrado della malattia e per l'età troppo avanzatadel buon vecchio, che ha passato gli ottanta .Al Cottolengo fu visitato dal dottor primario,ma non fu ricevuto per le stesse ragioni . Con-dotto all'Ospedale maggiore di Asti con maggiorsperanza di farvelo accettare essendo di quel cir-condario, neppure là per gli stessi motivi lo sivolle ricevere ; mentre noi di famiglia, dolentis-simi, ci aspettavano di veder incancrenito trabreve tutto il piede del povero padre .

Ci raccomandammo con fiducia a Maria SS .Ausiliatrice interponendo l'intercessione del Ven .D. Bosco, e il buon vecchio guarì, come ho po-tuto constatare coi miei occhi . Adempio la pro-messa coll'animo pieno di gratitudine e di divo-zione .

7 ottobre 1911,D . ANDREA TORCHIO.

Monteleone di Cicagna . -- A Te, Maria Ausi-liatrice, l'omaggio del mio cuore riconoscente egrato. Tu sei, o Vergine, che strappasti da certamorte il mio caro angioletto . Affetto da fiera pol-monite, che in pochi giorni lo ridusse in fin di vita,ei non lasciava speranza alcuna di guarigione . L'artemedica tutti aveva tentati i mezzi per salvarlo, mavana riusciva ogni prova . Nell'estrema angoscia ri-cordai la tua potenza, o Vergine Ausiliatrice, ed inTe tutta posi la mia fiducia . E tu, buona tanto,asciugasti le mie lacrime, esaudisti i miei voti. ATe dunque ora e sempre la mia riconoscenza ed ilmio perenne affetto .

18 settembre 1 911.ELENA ARATA .

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Grignano . - Da lungo tempo mio babbo soffrivaper mancanza di respiro e non potendo riposareneppure la notte deperiva ogni giorno, e già si pre-vedeva la perdita di sì cara esistenza . Si ricorse avari medici, ma tutto era inutile ! Mi fu suggeritod'incominciare una novena alla Vergine Ausiliatrice ;ed il terzo giorno della novena giunse una letteradalla famiglia dichiarando con grande consolazionedi tutti la completa guarigione del babbo .

Ma nello stesso tempo si metteva a letto affetta daltifo la mamma ed essa pure fu spedita dai medici .Feci allora promessa di pubblicare le due grazie edincominciai un'altra fervorosa novena e fui per laseconda volta esaudita . In segno di gratitudine allaCeleste Madre compio la mia promessa .

3 ottobre 1911 .

AMELIA CARLOTTO .Cotignola, - Quanto è buona Maria ! Avevo la

mamma gravemente ammalata, i medici avevanodichiarato essere impossibile la guarigione . Mi ri-volsi allora caldamente a Maria Ausiliatrice, e fuiascoltata! La mamma superò felicemente una graveoperazione, ed ora è completamente ristabilita .Ella pure si unisce a me per inviare una piccola

offerta e per ringraziare, con tutta l'effusione del-l'anima, la cara Madonna di Don Bosco!

11 ottobre 1911.SANTINA MELANDRI .

Cassinelle (Ovada). - La bontà dell'Ausiliatricenon ha limite. Io posso dirlo, perchè più e piùvolte l'ho esperimentata, ed esorto tutti quelli chesi trovano afflitti a ricorrere a Lei con vera fede .Già per altre innumerevoli grazie volevo mandareun'offerta, ma l'ultima - la guarigione di un bimbo,le cui condizioni erano già più che disperate - fuquella che mi dimostrò in particolar modo la granbontà di Maria, e vorrei poterla ringraziare concea Lei si conviene. La mia fiducia in questa buonaMadre non verrà mai meno .

Novembre 1911 .

SILVAGNO LUCIA .

Alessandria . - Quanto buona è Maria! lmmensaera la mia pena nel vedere una persona di mia fa-miglia, a cui sono teneramente affezionata, starlontana durante molti anni dalle sorgenti vive dellagrazia, quali sono i SS. Sacramenti .

Ricorsi quindi con grande favore e con tutta fi-ducia i Colei che è invocata sotto il bel titolo diAiuto dei Cristiani ! Ed Essa si degnò esaudire lem ie povere preghiere e consolarmi . Quell'anima, ame sì cara, superò ogni ostacolo, e s'accostò allaConfessione e Comunione . Madre mia dolcissima,non cesserò mai di ringraziarti . Intanto invio al tuoSantuario una tenue limosina pegno della mia piùviva gratitudine .Settembre 1911 .

E. R .Costantinopoli-Pancaldi . - La pia e caritatevole

vedova Natale Canzuch nel rigido inverno dell'annoscorso fu colpita d'apoplesia. Si temeva per la suaesistenza a cagione dell'infierir del male, del com-plicarsi d'altra malattia e dell'età avanzata . DaiSacramenti attingeva la forza, il coraggio e la ras-segnazione . Baciava con fervore una reliquia diMaria SS .ma ch'io stesso le portai : « Oh se la buonaMadre mi facesse la grazia! mi diceva, quanto lesarei riconoscente ! » « Ma sì, legga nel BollettinoSalesiano quanto è buona Maria Ausiliatrice! quantegrazie Ella comparte nel suo cuore materno . Su,l'invochi : M aria, aiuto dei Cristiani, pregate perme! » Lo fece con tutta l'effusione dell'anima e

con le lagrime agli occhi . Quanti la conoscevanonon finivano di pregare per lei che era l'esempiodella parrocchia. E Maria Ausiliatrice la rimise deltutto . Gongolante di gioia dopo d'esser venuta inchiesa a ringraziare la celeste Signora : « Oh quantoè buona la Madonna, esclamava, Ella m'ha beni-gnamente graziata . Viva Maria Ausiliatrice! Vivala Madre mia ! ». E mi diede un'offerta che invio perl'Opere Salesiane, ed alcune messe in rendimentodi grazie con preghiera di essere ascritta fra leCooperatrici Salesiane .

12 settembre 1911 .

Can . GIOVANNI LEOTTA .

S. Bernardo (Ivrea) . - Da otto mesi un malemi affliggeva, e nè le cure nè i consigli di duemedici valevano a risanarmi, stante la mia avanzataetà. Già disperavo di poter ancora guarire, quandofui consigliata a ricorrere alla Vergine Ausiliatricecon una novena. Subito la invocai, promettendoinsieme una piccola offerta e la pubblicazione dellagrazia sul Bollettino . Essendo stata esaudita, rico-noscente adempio la mia promessa .

9 ottobre 1911.OTTINO MARIA .

Ottennero pure grazie da Maria SS. Ausiliatrice,e alcuni pieni di riconoscenza inviarono offerte alSantuario di Valdocco per la celebrazione di S. Messedi ringraziamento, o per le Missioni Salesiane, o perle altre Opere di Don B osco, i seguenti :

A*) - Acqui : Cirisito Anna -Agira:N. N., ioAgliano d'Asti.- Penna Palmira - AlessandriaChiarina Collo, io - Aosta : Margaria Angela, 2- Arias : C . Attesano, 25 - Arvier : Burgay Gu-glielmo, 3 - Ascoli Piceno : Rita Giovanelli, 5 -Asti : Laustra G. Francesco .

B) - Badia di Stura : Mazzucchetti Margherita,io - Baggiovara : Carolina Boscolari, 30 - Bas-sano Veneto : D. Gio . Dabosco, 5 - Bellinzago No-varese : Bovio Margherita - Miglio, 5 - BelvedereManfredi Alfonso, 4 - Bergamo : Orsola Taglia-ferri - id . : Calioni Ginevra, 5 - Bologna : RicciElisabetta, 5 - Borgo S. Donnino : Santi Luigia --id . : P . A ., 2 - Borgo S. Martino : N. N, 5 - BormioG. V ., 5 - id. : Gaglia Giuditta - Busca : M. T ., I- id . : G. L ., 5 - Butera : Carmelo Caltavituro, 5 .

C) - Cagliari : Luigi Cotra, i - CaltanisettaProf. Michele Cucugliata per sè e la sua consorte -Calze : D . Gioachino Mercanti, 5 - Candia Lomel-lina : Ridone Giuseppina, i - Capriata : N. N ., 2 -id . : M. Torrielli, 5 - Carrara : A. V ., 5 - Carina-gnola Iraldi Marianna, 2 - Casale : G. F . - id .Giovanna Benso-Castellalfero : Maria Avidano, 3- id . : Cerrato Carolina - Castellinaldo : MortaraGiacomo, io - Castelnuovo di Verona : GiovanniRigo, io - Castelrosso : Famiglia Antonino, 3 -Castrogiovanni : Teresina Militello, 5 - id . : Gia-como Martinotti, 5 - Cavagnolo : N. N., 6o -Cavalese : E. B ., io - Cavallermaggiore : M. L. D .,io - Ceresole d'Alba .- Bosetti Margherita, 20 -Cimetta di Codognè : Maddalena Da Re, 5 - Ci-sterna d'Asti : Pietro Massocco, 20 - CittadellaMaria Malatesta, 5 - Clauzetto : Pietro Bulian, 2 -Colleredo di Prato : Luigi Forno, io - Comacchio :N, N ., 5 - Como.- Camilla Gario, 3 - Conegliano

*) L'ordine alfabetico è quello delle città e dei paesi cui ap-partengono i graziati .

Page 23: PERIODICO DELLA PIA UNIONE DEI COOPERATORI SALESIANI DI BOSCO

Veneto : Maria Gardin, 2 - Corio: N. N., 5 - Cor-neliano d'Alba : Giordano M., 7,75 - Couvet C . :Secondo Perotti, 33,

E)-Ernesto Alves (Brasile) : Pisani Albino, 7,50 .F) - Faenza : Savini Virginia, io - Faliceto

M. Momi, 2 - Fara Vicentina : Casali Ida, 2 -Ferrere d'Asti : P. Bartolomeo, 2-Firenze : G. B .,Mori, 5 - id . : Letizia Dal Monte, 5 - id . : Cate-rina Naldi, 5 - Fiumata : Dominici Barbara, 5 -Forlì : Bondini Mario, 3 -- Forno : Piccini Lina, 2 -Francenigo : D. C ., 2 .

G) - Gattinara : Placidia Bertolo - GiavenoTeresa Ferrero - Girifalco : Francesco Antelitano,3 - Golfino : Enrichetta Modini, 2,50 - GombolaBrigida Ghiddi, 5 .I) - Ismailia (Egitto) : Elena Fulgini, 25 --

Ivrea : N . N ., 5 - id. : Giuseppina Ferrando Au-sermè, io .

L) - Lanusei : Maddalena Bacchiddu- LercaraConcetta Pucci .

M) - Manerbio : Marietta Moltemi, 5 - Ma-rene : Antonio Ponero, 5 - Marsala : Arasma Buain Genco, 15 - Mazzarino : Can. Bognanni Rocco,5 - Melazzo : Angela Boschi, 20 -- id . : Giovanna .Bodritto, 5 - Messico : Francesca Tijerina - Mi-lano : Sac. O . A., 10 - Molo Borbera : Pietro An-tonio Borassi, 5o - Mondovì : Maddalena Salvati,20 - Montaldo Bormida : Rucchiardi Margherita,15 - Montaldo Scarampi : Giuseppe CapraMonteu Roero : Elisabetta Ughetti - id . : Marghe-rita Virano - Montenero : Famiglia Mantegazzi, 4Motta dei Conti : N . N .

N) -Nave : Alcuni divoti, 27 -Nicosia : S . S . E .,io - Nizza Monf . : Sandaletti Lucia - id . : Ro-setta Croce Savio, 5 - Novara : T. B ., 6 .

O) - Oleggio : L. Giuseppe, 7 - Ottone : D .Nardi, 5 - Ottiglio : Angelo Prosio .

P) - Palermo : N . N ., 2 - Pastorello : N. N ., i -Pavia : Teresa Ciceri, 5 - Pernate : GiovanninaMartinelli, 3 - Pietra Ligure : Isabella Castellina --Piobesi Torinese : Giacomo Piobetti, 3 - Ponte-casale : Bettino Turri, io - Pont S . Martin:Oli-vero N ., 4 - Pralormo : Francesco Dassano, 5 .

Q) - Quingentole (Mantova) : Barbieri LuisaBertazzoni, 30 .

R) - Racconigi : Paolo del Bosco, 5 - id . : An-gelina De Valle - Rivanazzano : Rosa Scaccheri, io- Roasio S . Ilaria : Giuseppe Gallone, 3 - RoccaVerano : Silvina Giusio, 5 --- Roma : C. G . - id .Pina C. R ., 25 - id . : Pia Bianchini, 5 - Romen-

tino:Gina Martelli,4.S) - Sale : G. R ., 5- - Saluggia : Giuseppe Bollo,

5 - Saluzzo : Lucia Baravalle, 3 - S . BenedettoBelbo (Cuneo) : Pesce Gio. Battista - S . Damianod'Asti : Enrichetta Bertono - San Germano : ReAngelo -- S . Maria Maggiore : Rosa De Bornis, 5- S. Martino : D . Pietro Bellotti, 6 - S. MartinoStella. Giuseppe Bolla - S . M aurodi Saline:Pla-cida Stefanelli -- S . Pier Lucano : Emma Galassi, 5-- S. Pietro in Volta : Francesco Sambo, a nome diScarpa Domitilla - S . Salvatore Monf. : AlessandroCavalli, 5 - S. Vittoria d'Alba : Vittoria Basso, i,5o- Selva di Progno : Catterina Griso, i - SestriPonente : Angiolina Carlarino, io - Settime d'AstiGiovanni Gamba, 5 - Saldano (C. Ticino) : Mas-

simina Menabruccio, 5 - Staggiano : D . Remo Far-netani, io - Strambino : Marianna Negro - SunaTeresa Gianelli, 5 - Susa : Linda e Gabriele Bocco,3 - id . : Maria Libour, 5 .

T) - Tonengo di Mazzè : Felice Piretto, 2 -Torino : N. N . - id . : Pasquino Domenico - id .Teresa Rubino - id . : Amalia Torri Maironi -id. : Tourne Rosalia - id. : G. Lini, 2 - id . : N. N .40 - Torgnon : Rosolina Vesan, 2 - Torre An-nunziata : Angelo Eco, 2 - Treviso : G . P . - id .Giuseppe Cirotto, 5 - Troina : Concettina Nerone,5 - id . : Lucrezia Squillaci, 30 - id . : Teresa Ne-rone, 2 - Trapani : Valente Salvatore - TuriElisa Gonelli, io .

V) - Valdagno : Giuditta Taldo, 2 - ValduggiaD . B . - Valfenera d'Asti :Domenico Lanfranco, io- Valguarnera : Lucia Giannone, io - Vallegio-liti Monf . : Giulietta Guazzotti, 2 - id. : D. PietroAcuto, 2 - Valsauglio : Famiglia Piovano, 3 -Ventimiglia : N. N ., 15 - Vercelli : D. Pio Bobba, 4- Vergano Nov . : Pietro Geronimi, io - Vero-lengo : Amedeo Puottino 5 - Villalvernia : MariaSibaldi, 5 - Vinchio : Virginia Amerio, io -id. : Maria Laiolo, io - id . : C. B ., 2 .X) - N . N . - Commuto Nunzia - Masso

Giulia, 10 - Pria Mordolo, 7 - N. N ., 12 - NebioloAmbrogio, 10 .

Z) - Zimone : Bernardo Perazzone, 2 .

Santuario-Basilica di Maria AusiliatriceTORINO-VALDOCCO

Ogni giorno, celebrazione di una santa messaesclu-sivamente secondo l'intenzione di tutti quelli che inqualunque modo e misura hanno concorso o con-correranno a beneficare il Santuario o l'annessoOratorio Salesiano . Per ogni corrispondenza in pro-posito, come anche p er celebrazione di S. Messe eper novene o tridui di Benedizioni col SS . Sacra-me nto,rivolgersi al Rettore del Santuario di MariaSS . Ausiliatrice, Via Cottolengo, 32 - T orino .

Ogni sabato, alle 7 .30, speciali preghiere per gli as-sociati all'Arciconfraternita di Maria SS. Ausiliatrice.

Dal 10 dicembre al 10 gennaio .16 dicembre - Novena del Santo Natale - Ore 6,

messa, canto delle profezie, predica e benedizionesolenne - Ore 20, canto delle profezie, predica ebenedizione solenne .24 dicembre - Solenne commemorazione mensile

di Maria Ausiliatrice -- Orario festivo.25 dicembre - Solennità del SS. Natale di N . S . -

Ore 9,30, messa solenne - Ore 16, Vespro, predicae benedizione .

26 dicembre - fesa di S. Stefano - Discorsodopo la messa delle 6 e benedizione ; discorsoprima della benedizione della sera .

31 dicembre - Ultimo , giorno dell'anno - Orariofestivo .1 gennaio - Capo d'Anno - Esposizione del SS .moSacramento dalla messa delle 6,3o fino alla sera -Ore io, messa solenne - Ore 16, vespro, discorso,rinnovazione dei voti battesimali, Te Deum e be-nedizione solenne .

5 gennaio - Primo venerdì del mese - Ad onoredel S. Cuore di Gesù, Esposizione del SS .mo Sa-cramento dalle 6 alla sera .

6 gennaio - Epifania di N . S. G. C . - Come nellaSolennità di Natale.

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A Valsalice .

Mancheremmo ad un nostro dovere, se tra-lasciassimo di rilevare la straordinaria affluenzadi Cooperatori ed ammiratori delle Opere Sale-siane al Seminario delle Missioni Estere a Valsa-lice negli scorsi mesi .

Pressochè ogni giorno erano persone e fa-miglie e comitive di ogni ceto e condizione, chechiedevano di vedere la tomba di D . Bosco equella di D . Rua, che visitavano con devotoaffetto e alta ammirazione .

Tra gli accorsi è doveroso ricordare le LL . AA .RR. la Principessa Arnulf ed il Principe Enrico diBaviera, i quali vi furono accompagnati dallenobili Marchesa Teresa e Marchesina ElisabettaGuasco di Bisio, con cui avevano anteceden-temente visitato il Santuario di Maria Ausilia-trice e le camerette di D . Bosco .S. A . R . la Principessa volle cogliere alcuni

fiori presso la tomba del Venerabile, i quali,come ebbe ad esprimersi, l'accompagnerannoin Baviera, dove collocati in apposita teca ri-marranno per lei il più caro ricordo di To-rino .Un lungo articolo su una delle tante visite

compiute a Valsalice è apparso nella Patria degliItaliani di Buenos Aires, nel numero del 6 ot-tobre u . s .

Il S . Padre si è degnato d'innalzare alla SedeVescovile di Susa S . Ecc. Rev.ma Mons. Giu-seppe Castelli, Decurione dei nostri Coopera-tori e Prevosto-Vicario Foraneo di Cuorgnè ;alla Sede Vescovile titolare di Emesa Sua Ecc .Rev.ma Mons. Giorgio De Luchi, Direttore Dio-cesano dei Cooperatori e Canonico Teologo dellaCattedrale di Vicenza ; ed alla Sede Vescoviledi Eucarpia Sua Ecc. Rev.ma Mons . GiovanniGarigliano, dell'Archidiocesi di Torino e Vic . Ge-nerale dell'Archidiocesi di Aquila .

Agli esimii Prelati - i quali hanno giàricevuto la consecrazione episcopale - por-giamo i più vivi rallegramenti insieme con ipiù lieti auguri.

NOTE E CORRISPONDENZE

Tra i figli del popolo .TORINO-VALDOCCO - Il Circolo Sportivo « Val

-

docco » è riuscito a conquistare uno dei primiposti nel campo ginnastico .La domenica 3 settembre, la balda squadra, inonore e alla presenza del rev.mo sig. D . Alberanonché di tutti i Superiori e degli alunni artigianidell'Oratorio, eseguiva la prova generale del Con-corso di Saronno ; e quattro giorni appresso, conla giovane e già fiorente fanfara, dopo aver implo-rate le celesti benedizioni ai piedi di Maria Ausilia-trice, partiva alla volta di Saronno, dove nei giorni8, 9, 10 settembre partecipava al Concorso Inter-regionale indetto dalla locale Società « ViribusUnitis » sotto l'alto patronato di S . Em. il Card .Ferrari. Tale partecipazione fu resa possibile solocoll'aiuto pecuniario generosamente prestato daesimi benefattori, tra cui van ricordati con rico-noscenza l'Em .mo Card . Arcivescovo di Torino, altoPatrono del Circolo, il sig . Michele Franco, Presi-dente Onorario, e il Dott . Conti, Assessore Comu-nale di Saronno e fervente cooperatore salesiano .

Il buon cuore dei benefattori e i sacrifici dellaDirezione e dei ginnasti non furono frustrati,poichè la « Valdocco » tornò da Saronno coi se-guenti premi :Coppa del Sindaco di Saronno, assegnata alla

prima squadra Allievi ; - Primo Premio per ilsalto misto seniori; - tre corone d'alloro e unbellissimo oggetto artistico nella gara A ; - unacorona d'alloro e molte medaglie nella gare indi-viduali

Anche la fanfara, benchè nata da pochi mesi,riportò un insperato successo, venendo classificatala prima tra le forti fanfare concorrenti e guada-gnando la bellissima medaglia d'argento donatadal rev . Arciprete di Saronno .

Un ringraziamento speciale va tributato al rev .Sac. Prof. Castelli, direttore del Collegio di Sa-ronno, il quale accordò gratuita e squisita ospi-talità ai ginnasti .- La domenica 17 settembre non solo la squadra

vittoriosa ma tutti i soci del Circolo, insieme concento Antichi Allievi e la Banda .Musicale del-l'Oratorio Festivo, venivano signorilmente rice-vuti a banchetto in Alpignano nella villa del sig .Franco, loro Presidente Onorario . È la squadra,dopo aver edificato quella buona popolazione in-tervenendo in corpo alle funzioni parrocchiali,prima di ripartire per Torino la intrattenne pia-cevolmente per due ore con un pubblico saggioginnastico .

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- Ancor più insigne fu il trionfo della Valdoccoal concorso del 23-24 Settembre, promosso dalla« Fides et Robur » di Torino in omaggio all'Em .moArcivescovo Card . Richelmy, in occasione del suoGiubileo Episcopale . Basti dire che vi ottenne : laCoppa della gara A, dono magnifico del Municipiodi Torino ; - la Coppa della gara B, del ConsiglioRegionale della F . A. S . C. I . ; - il primo premiodella gara artistica juniori e il primo premio dellacorsa a staffetta; - una targa speciale alla fanfarain riconoscenza del servizio prestato nel concorso- e il premio speciale stabilito per la squadra su-periore per numero, per classifica e per disciplina .

Ecco una prova di più della bontà del sistemaeducativo del Ven . D . Bosco, ed una bella dimo-strazione che il praticare e professare la religionenon solo non ostacola, ma favorisce l'educazionefisica, la quale, quando non sia accompagnata, anzipreceduta da una forte educazione del cuore e dellavolontà, segna un ritorno verso il materialismopagano .

NOVARA. - Anche la Società Sportiva « Vo-lontas » dell'Oratorio Salesiano, come già l'annoscorso a Padova, così quest'anno a Saronno sifece molto onore per l'esattezza e la valentia di-mostrata nei vari esercizi ginnastici, meritandosidue corone d'alloro, due di quercia e cinque me-daglie .

La domenica 1° ottobre, gentilmente invitata alconvegno ginnastico indetto dalla Forza e Spe-ranza di Novara per commemorare il suo 1° de-cennio, v'intervenne e riportò nuovi allori . Si pre-sentò in pista divisa in tre squadre, composte dicirca quaranta ginnasti con fanfara . Nei vari eser-cizi collettivi e individuali si attirò dall'affollatopubblico spettatore prolungati applausi, meri-tandosi dalla giuria i seguenti premi : Coppa : uff .compi. Amos Brughera : - coppa ; consiglio «Forzae Speranza » ; - medaglia d'argento del ministerodella Guerra; - medaglia d'argento del ministerodella Pubbl. Istruzione; - e 7 medaglie individuali .

TREVIGLIO. - Seicento giovani dell'Oratorio SanCarlo la domenica 24 sett ., preceduti dalla squadraginnastica e dalla banda, si recavano per la pas-seggiata annuale a Cassano d'Adda . La gita, allie-tata da un magnifico cielo e dall'allegria comune,non poteva riuscire più splendida .

Ricevuta dal Prevosto, dal Clero, dalla bandacittadina cattolica e dagli applausi di numerosapopolazione, la lietissima schiera, cantando l'innoNoi vogliam Dio, si recava alla chiesa a rice-vere la benedizione. Il Prevosto D . Pietro Pezzalirivolse agli intervenuti che gremivano il tempiobrevi e sentite parole illustranti l'Opera di DonBosco in favore della gioventù negli istituti dieducazione e negli oratori festivi .

Alle 15.3o al suono dei dodici rullanti, la baldacomitiva raccoglievasi negli ombrosi viali dellavilla dei Conti Brambilla, dove una abbondanterefezione veniva apprestata a tutti i giovani .Un'ora dopo, sulla piazza gremita di popolo, lasquadra ginnastica, composta di cinquanta gio-vani, rallegrò il pubblico con vari esercizi a corpo

libero, cogli appoggi e con gruppi plastici che atti-rarono gli applausi di tutta la folla .

Alle 18, dopo aver ringraziato il Prevosto, ilSindaco e le principali personalità, acclamati dallapopolazione, i seicento giovani fecero ritorno aTreviglio, dove, riuniti in corteo, entusiastica-mente accolti, sfilarono al suono della banda per levie della città .

Un trattenimento drammatico nel teatro delleAssociazioni Cattoliche coronava la bella giornata .

SLIEMA-MALTA. - Dai giornali locali rileviamoil sempre consolante sviluppo dell'Oratorio Sale-siano di Sliema, che, sorretto dalla simpatia e dal-l'aiuto di quei buoni Cooperatori, continua sempremeglio la sua opera salutare in mezzo alla gioventù .

Feste solenni e trattenimenti geniali, confe-renze e gite d'istruzione, SS . Esercizi e divote fun-zioni si succedono bellamente per formare i giova-netti alla pietà ed alla istruzione sì religiosa checivile . I quotidiani convegni, allietati da giuochie chiusi con la scuola di religione e la Benedizionecol SS. Sacramento sono affollatissimi ; e le perio-diche conferenze, tenute ai vari Circoli, special-m ente quelle svolte, con Corso regolare, ai giovanidella « Salesian Boys' Brigade » diedero campo adinsigni amici e benefattori di rivolgere ad essi laloro efficace parola su importanti e svariati argo-menti. Colonnelli, Maggiori, Ufficiali dell'EsercitoInglese, Professori, Medici, Avvocati, nonchè coltiSacerdoti, non disdegnarono di tenere varie con-ferenze opportunissime ai vari gruppi di giovanicon tanto loro profitto . Fu tenuto anche un corsospeciale di istruzioni pei soccorsi d'urgenza « Firstaid » da competente istruttore con splendido esito .

Fra le feste più solenni ricordiamo quella diS . Tarcisio, il piccolo martire dell'Eucaristia, svol-tasi quando se ne benedisse la nuova statua, prov-veduta a cura del Piccolo Clero; la festa di MariaSS. Ausiliatrice con grandi funzioni religiose e unmagnifico saggio ginnastico dato dalla « SalesianBoys' Brigade » con intervento di alti ufficialid'esercito, eminenti prelati e gran folla di popolo ;la festa del S . Cuore con adorazione a turno pertutto il giorno e divota processione ; quella di SanLuigi con solenne triduo, imponenti funzioni evari trattenimenti nel gran cortile dell'Oratoriostraordinariamente illuminato e decorato .Aggiungiamo una parola sulla Gara Catechi-

stica svoltasi a chiusura dell'anno scolastico .« Folla, entusiasmo, istruzione e diletto - scrive

il Malta - ecco con quali parole si può sintetizzarela festa bella e geniale elle ebbe luogo alla Sliemain onore di Mons. Vescovo P . Pace e in occa-sione della Gara Catechistica fra i giovani diquell'Oratorio Salesiano .

» Alle ore 6 .30 p. m. Mons. Vescovo entrava nelteatro, accolto da applausi ed al suono di unabrillante marcia eseguita dalla Banda S . Patrizio .

» Dopo gli applausi, che coronarono il discorsodi Don Allegra, S . E. Mons. Pace benedisse il Ves-sillo della Compagnia e San Giuseppe », sorta dadue anni nell'Oratorio Salesiano di Sliema per laformazione morale dei giovani operai, su regola-menti scritti dal Ven . Don Bosco e ricca di copiose

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indulgenze concesse dai Sommi Pontefici Pio IXe Leone XIII. Il delicato ricamo del serico drappo,artistico e pregevole assai, è grazioso regalo dellasignorina Teresina Nuzzo; madrina della Ban-diera fu la distinta Signora F . Calleja-Gera, insignebenefattrice dell'Oratorio .

» Si svolse in seguito un breve e vario programmadi canti e di recite in onore di Mons. Vescovo equindi ebbe principio la Gara Catechistica fra igiovani dell'Oratorio ritenuti degni, dopo privatoesame, di presentarsi alla pubblica gara .

» I gareggianti erano 29 e comparvero schieratisul palco, adorno di bandiere, piante e fiori . Presi-

dente della Commissione esaminatrice e Diret-tore della Gara era il rev.mo P. E. Anastasi, DD .Priore dei Domenicani, coadiuvato da Don G . B .Busietta e da Don E . Ceravolo . Don G. B. Man-gion presentava i giovanetti alla Gara quale loroistruttore. . . » .

TAORMINA. - L'Oratorio festivo, sorto in Taor-mina per annuire ai desideri dello stesso S . Padre -e promosso dalle generose sollecitudini d'un'animagrandemente bramosa della gloria di Dio e dellacristiana educazione della gioventù, s'inauguròsolennemente il 19 marzo u . s . con ottimi auspici,confortato dalla presenza e dalla benedizione delvenerando Arcivescovo di Messina Mons . D'Arrigo,di Mons. Albéra, quale rappresentante di Mons .Cottafavi, delegato pontificio, di molti membridella Colonia inglese colà residente, del Clero e divarie autorità locali ; e prese il nome di Oratorio,« S. Giorgio », il gran Protettore dell'Inghilterra,

I premiati furono i giovani: G . Caruana Scicluna,Mallia Carmelo, Borg Giovanni, Izzo Eduard,Attard Giulio, Saliba Giuseppe .

Il trattenimento si chiuse con una bizzaria mu-sicale : «Arie ed Artisti», eseguita in elegante co-stume con accompagnamento della brava orchestraS . Patrizio. La delicatezza della musica, la preci-sione dei movimenti, la novità del lavoro, produs-sero la più grande ammirazione in tutti, che inultimo scoppiarono in calorosi applausi .

in omaggio alla distintissima famiglia Hill, prin-cipale benefattrice dell'Opera . Da quel giorno iragazzi si sono moltiplicati ognor più, oltrepas-sando in certe domeniche il numero di 15o .

Giuochi, lotterie, premiazioni, lanterne di proie-zioni e - tra poco - un grande e completo cino-matografo . . . tutto si è messo in opera perchè igiovani accorrano all'Oratorio .

E il Signore benedice alle industrie salutari . I ra-gazzi sono assidui, affezionati, arrendevoli, ed èconsolante vederli alla S. Messa, celebrata per loro,assistervi con modestia e raccoglimento, recitandoa voce alta le loro preghiere, alternandole col cantodi lodi sacre!

Ultimamente si è svolta in cappella una bel-lissima funzione . Coadiuvati dalle zelanti Fran-

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cescane Missionarie di Maria, i nostri confratelliistruirono nelle verità della Fede una famigliatedesca protestante, alla quale venne conferito ilBattesimo . E i tre figliuoletti, Erminio, Ottone eCarlo Geleng, in omaggio al Ven . D. Bosco ed aisuoi due successori, assunsero i nomi di Giovanni,Michele e Paolo .TRIESTE . - L'arciduchessa Maria Gioseffa al-

l'Oratorio Salesiano . - Il 6 ottobre (togliamo dalCorriere Adriatico) e alle 3 .15 pom . l'arciduchessaMaria Gioseffa scese all'Oratorio salesiano rice-vuta dal cav . D . Michelangelo Rubino con vari suoiconfratelli e il M° Toffolo . Visitò primieramentela nuova chiesa superiore, che trovò molto elegantenella semplicità delle sue linee architettoniche . IlM° Toffolo eseguiva intanto all'organo una sua im-provvisazione, che fece spiccare e gustare la perfe-zione di quell'istrumento, sebbene di modestedimensioni . Intrattenutasi poi circa mezz'ora colDirettore nella sala di ricevimento dell'Istituto,volle essere minutamente informata intorno al-l'opera salesiana nella nostra città, esprimendola sua ammirazione per l'ing . Budinich, ideatoredella nuova chiesa. Scese poscia nella chiesa infe-riore che trovò pure assai bella » .

Sua Altezza dimostrò viva soddisfazione per losviluppo sempre crescente dell'Oratorio e il desi-derio di recarvisi in giorno festivo per vedere losciame numerosissimo dei giovanetti che dànnovita all'ampio cortile, ed assistere ad un concertodel corpo musicale.

GENZANO . - Società Ginnastica « Cynthianum . »- Gara Catechistica fra ginnasti . Riferiamodallo Stadium di Roma: e Un rimprovero che ta-lora vien fatto alle nostre squadre ginnastichesi è quello di dedicarsi con tanto ardore allo« Sport » da dimenticare poi quello che maggior-mente importa, cioè lo studio e la pratica dellaReligione. Non oseremmo affermare che tutte lenostre Società, senza eccezione, si mantengonoscrupolosamente fedeli al nostro programma ;ma possiamo ben assicurare che la gran mag-gioranza di esse, mercè lo zelo di chi le dirige edassiste, continuano a formare il vanto della Re-ligione, nelle rispettive parrocchie.» Oggi, ad esempio, noi siamo ben lieti di pre-

sentare ai lettori dello « Stadium » . . . 22 giovanettidella balda e sempre vittoriosa squadra di Gen-zano, i quali nel giorno 19 agosto, davanti ad unnumeroso e sceltissimo pubblico, diedero una so-lenne gara catechistica . Essi avevano frequen-tato tutto l'anno le lezioni di Catechismo, eranodei più assidui al Dopo-scuola e difficilmente sisarebbe potuto conoscere, se in essi fosse mag-giore l'impegno che mettevano negli eserciziginnastici od in quelli della memoria ; e ci pare dinon dir poco . E la gara così splendidamente riu-scita, destò la maraviglia di tutti i benefattori edamici, i quali poterono constatare che i giovanidella « Cynthianum » possedevano a perfezionela materia del Catechismo . Ci basti il dire che sol-tanto dopo circa due ore di accanito combatti-mento e con estremo rigore della giuria nel se-gnalare anche i più lievi errori dei gareggianti, si

riuscì a formare la Corte cogli ultimi superstiti .Così fu proclamato Imperatore Fabrizi Alfredo,Principi i giovani Belardi Remigio e Pucci Leo .Terminata la battaglia, la Corte, scortata dallenove Guardie d'onore, fu accompagnata tra gliincessanti applausi del pubblico, sul Trono espres-samente eretto, dove ebbe luogo la solenne inco-ronazione. Come deve aver gioito l'ottimo Mons .Arciprete, unitamente a tutto il pubblico presente,allorchè poneva in capo al fortunato giovanettola bella corona d'alloro !

» A tutti i gareggianti furono assegnati pre-mi secondo il merito: le Guardie d'onore furonodecorate con magnifica Medaglia dorata ; al-l'Imperatore ed a' Principi vennero regalati li-bretti della Cassa di risparmio di L . 30 e 15 ra-duno.

» Noi mandiamo un plauso cordiale ai bravi Socidella « Cynthianum » per il bel saggio di ginna-stica mentale e additiamo a tutte le squadre, spe-cialmente d'allievi, tiri così caro esempio, conl'augurio che esso venga largamente imitato » .

Notizie varie .

In Italia .CAVAGLIÀ BIELLESE . - Il 1° decennio del Colle-

gio Ungherese. -« L'opera meravigliosa di D . Bosco(così il Momento del 26 ottobre) prima di poterelevare fra gli inglesi, i polacchi, gli sloveni, quegliistituti che compiono tanto bene in quelle na-zioni, aveva accolti in appositi istituti in Italiai figli di quelle terre, scegliendo fra di loro i sol-dati della futura conquista e acquistando nellostesso tempo alla nostra bella lingua nuovi cul-tori pronti a diffonderla nella terra straniera .Così attualmente fioriscono nel nostro Piemontel'Istituto Germanico di Penango e l'istituto Un-gherese S. Stefano di Cavaglià » .

Sono dieci anni che Cavaglià ospita gli stu-denti ungheresi che ora sorpassano la sessantina;e in Ungheria quest'opera gode grandissima sim-patia. I,o dice il numero degli alunni e il numeroe lo zelo dei cooperatori salesiani di quella na-zione, che due anni or sono si riunirono a convegnoa Buda-Pest .

Una bella testimonianza del favore che in Ita-lia ed in Ungheria seppe acquistarsi l'istituto sa-lesiano di Cavaglià, si ebbe il 22 ottobre, in cuisi celebrò il decennio della sua fondazione . Vollepresenziare la festa Sua Ecc . Rev.ma Mons. Giov .Andrea Masera, vescovo di Biella, nella diocesi cuisorge l'istituto ; e dall'Ungheria vennero espres-samente per la circostanza Sua Ecc . Rev.ma Mons .Leopoldo Àrpàd Varàdy, Vescovo di Giavarino,gran croce dell'ordine di Francesco Giuseppe, con-sigliere ministeriale, membro della Facoltà giu-ridica dell'Università di Budapest, unitamenteal rev. mo Mons . Francesco Robitsek de Ugornza,

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Canonico di Strigonia e Rettore del Seminariocentrale nazionale ungherese .

Erano pure presenti il teol . Giulio Barberis, di-rettore spirituale della Pia Società Salesiana, inrappresentanza del Rettor Maggiore Don Albera,il rev. Don Cantono, vicario foraneo di Cavagliàcol clero della parrocchia e vari parroci dellaVicaria, il cav . Nicolello, sindaco di Cavaglià, ilconte Carlo Olivieri di Vernier e l'avv . FerdinandoRondolino, Camerieri di spada e cappa di S . S . eil dott. P. Bertelli, benefattori dell'istituto .Al mattino venne celebrata una devota fun-

zione religiosa nell'artistica cappella del collegio,ove mons. Varady amministrò la Cresima a ven-tidue giovani, rivolgendo in ungherese affettuose

parole ai suoi compatrioti . Fece da padrino mons .Robitsek .Alla brillante accademia data in onore degli

illustri ospiti nel teatro del collegio, i giovani un-gheresi espressero nella loro e nella nostra linguatutta la riconoscenza verso l'opera di Don Bosco,fra canti e suoni. Pronunziarono applauditi di-scorsi il Direttore del Collegio, il quale rievocòl'opera compiuta nei decorsi dieci anni, il sale-siano dott. Don Zafféry, ex-preside del R. Li-ceo di Fiume, il vescovo di Giavarino in elegantefrase latina, mons. Robitsek, il vicario Don Can-tono, il teol . Don Barberis e l'avv . Rondolino checon frase alata rievocò eroici episodi di storiaungherese .

Chiuse la bella riunione Mons. Vescovo di Biellacon eloquente parola improntata a vivo entusiasmo,invocando la protezione di Santo Stefano, primo

Re d'Ungheria, e di Santo Stefano, patrono dellaDiocesi Biellese .L'Ecc.mo Console Austro-Ungarico di Milano,

anch'egli grandemente benemerito di quest'opera,impedito all'ultimo momento di prender partepersonalmente alla festa, degnavasi parteciparvicon un gentilissimo telegramma .

INTRA . - Il triduo d'apertura del nuovo annoscolastico, solito a farsi in tutte le case salesiane,nel Collegio S . Luigi di Intra fu caratterizzato dauna visita di S . E. Rev.ma Mons. Geremia Bono-melli, Vescovo di Cremona . Recatosi ad Intra apresiedere un solenne Convegno Pro Emigratis,durante la sua brevissima permanenza in città

non volle omettere di passare un'ora in mezzo algiovanetti del Collegio Salesiano .Accompagnato dal segretario Mons . Lombardi

e dal Cons. Comunale Ceretti, promotore del riu-scitissimo Convegno, il mattino del 21 ottobre u . s .si recava al Collegio, ossequiato dai superiori edaccolto a festa dai numerosi giovanetti ; e ad essiraccolti nella cappella parata a festa, Mons . Bono-melli rivolgeva con parola affettuosa un semplicee sapiente discorso sull'importanza dell'educa-zione. Parlando della docilità ai Superiori e delcoraggio necessario per vincere tutte le difficoltàdello studio, tratteggiò la figura del Ven . D . Boscodi cui pose in rilievo l'opera meravigliosa compiutaproponendolo pure qual « modello di obbedienza evenerazione verso i Superiori, di docilità ai disegnidi Dio, di fortezza contro le difficoltà delle cosee le persecuzioni degli uomini. »

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La visita e le sapienti parole del venerandoPastore formeranno pei giovanetti del Collegio diIntra uno dei più cari e preziosi ricordi del nuovoanno scolastico .

MIRABELLO MONF . - La domenica 15 ottobre siinaugurò il nuovo edifizio dell'Oratorio femminileD . Rua . L'opera ebbe principio fin dal 6 marzo1899. Atteso lo sviluppo assunto, abbisognava diun edifizio conveniente, e coli soddisfazione ditutto il paese finalmente lo ebbe .

Il carissimo nostro D . Francesia predicò il triduoin preparazione ; e il Vescovo di Casale Mons . Ga-votti compì il sacro rito .Sua Ecc. Rev.ma giunse a Mirabello nel pome-

riggio di sabato, ricevuto all'ingresso della ChiesaParrocchiale, dove rivolse ai fedeli care paroleed impartì la benedizione col SS. Sacramento .Quindi si recò al nuovo edifizio, e lo benedissecon l'annessa cappella .

La domenica mattina imponente fu la funzionedella Comunione generale in parrocchia, a cui leOratoriane si portarono, partendo dall'Oratorio,precedute dal loro stendardo . Più di mille furonole sante Comunioni distribuite da Mons . Vescovo,che in fine benedisse una bella statua di MariaAusiliatrice per la chiesina dell'Oratorio . La sacracerimonia, al pari della messa cantata, fu resa piùsolenne da scelte armonie della Schola Cantorumdel Collegio S . Carlo di Borgo S. Martino. Dopo lefunzioni del pomeriggio, nel nuovo istituto ebbeluogo una grandiosa accademia musico-letterario-ginnastica a cui partecipò l'intera popolazione ; eil lunedì mattina Mons. Vescovo celebrava nellanuova cappella distribuendo ancora 200 comunioni .

Presente alla riuscitissima festa era pure larev.ma Superiora Generale delle Figlie di MariaAusiliatrice : mentre il venerando D . Francesia virappresentava il nostro Rettor Maggiore .

Mirabello ha pure un Oratorio maschile intito-lato dal nome di D . Bosco : all'uno e all'altro ipiù cari auguri di un santo apostolato .

All'Estero .BARCELLONA . - Pietà della Reale Famiglia di

Spagna . - Il Santuario del S. Cuore di Gesùsul Tibi Dabo, di cui s'è inaugurata la splendidacripta il 18 giugno u . s., assumerà la caratteri-stica di Santuario espiatorio Nazionale : nazionaleperchè tutta la Spagna concorrerà alla sua ere-zione ; espiatorio perchè offerto al Divin Cuorecoll'intenzione di riparare i sacrileghi oltraggi aLui fatti in Barcellona colla rovina di tante chiesee di tanti asili di pietà e di carità nella setti-mana nera dell'estate 1909 . L'idea non poteva esserpiù bella, e va incontrando le più larghe sim-patie .Anche « Sua Maestà il Re Don Alfonso e la

sua Augusta Consorte, il 19 ottobre u. s . aprivanocon l'offerta di 1ooo pesetas la lista di doni e delleofferte, con cui i Grandi e il Popolo di Spagna siaccingono ad erigere un Trono ufficiale al S . Cuoredi Gesù, innalzando il Tempio espiatorio Nazio-nale sull'amena vetta del Tibi Dabo .

» L'atto del Re è qualche cosa di più di unasemplice offerta ; l'omaggio è di gran valore, poi-chè rappresenta il riconoscimento ufficiale del-l'Opera . Così i sogni del Ven. D. Bosco, per cuiebbe parole ispirate l'amatissimo nostro Mons .Vescovo il giorno dell'inaugurazione della Cripta,si stanno realizzando . Ne sia lodato Iddio! »

Così la Gaceta di Barcellona .Nè solo le loro Maestà ma anche gli altri mem-

bri della Reale Famiglia hanno fatto al medesimoscopo la loro offerta, dando un bell'esempio difede alla nobile Nazione Spagnuola .

S. PAOLO (Brasile) - Feste giubilari del « Ly-ceu » del S . Cuore di Gesù . - Per la ricorrenza del-l'anno XXV° della fondazione del « Lyceu e delS. Cuore di Gesù si è celebrato nel Santuario omo-nimo un triduo di ringraziamento che, al diredella Gazeta do Povo di S . Paolo, rivestì « uno splen-dore brillantissimo ed eccezionale » .

Il 1° giorno si festeggiò il S. Cuore di Gesù conmessa pontificale di S . E. Rev.ma Mons. AlbertoGonçalves, Vescovo di Riberào Preto . Il discorsofu detto dal rev .mo Mons. Dott . Paula Rodri-guez, Vicario Generale dell'Archidiocesi; e laSchola cantorum del Lyceu, composta di 130 can-tori e diretta dall'ispettore D . Rota, esegui lamessa Benedicamus Domino del M. Perosi .

Il 2° giorno pontificò S. E. Rev.ma Mons. Gio-vanni Battista Nery, Vescovo di Campinas, etenne il discorso Mons. Nascimento Castro, Vi-cario Generale di Taubaté. Si eseguì la Missade Angelis, in modo inappuntabile .

Il 3° giorno pontificò con gran pompa S. Ecc .Rev.ma Mons . Duarte Lepoldo e Silva, Arcive-scovo di S. Paolo ; e tenne il pergamo il Vescovodi Campinas. Circondavano l'Arcivescovo cele-brante i membri più ragguardevoli del CapitoloMetropolitano, e, in posto d'onore, assisteva ai sacririti l'Ecc.mo sig . Presidente dello Stato .

Ogni giorno fu pure contrassegnato da este-riori festeggiamenti. Il 1° giorno vi fu un gran-dioso trattenimento musicale ; il 2° ebbe luogo unConvegno degli Ex-alunni dell'Istituto, al qualepresero parte i rappresentanti di varie case sale-siane del Brasile, dell'Uruguay e dell'Argentina ;e il 3° una splendida rappresentazione dramma-tica. Gli Eccellentissimi Vescovi intervennero anchea questi festeggiamenti ; l'ultima sera il salone ri-gurgitava di nobili famiglie e di altri dignitari,tra cui vari Ecc .mi Ministri, Giudici, Avvocati,e i rev.mi Monsignori Nascimento Castro e Dott .Benedetto de Souza .

Mons. De Souza la stessa sera aveva detto nelSantuario il discorso di chiusura, cui tenne dietroil canto dell'inno del ringraziamento coli l'Euca-ristica Benedizione .

Per la circostanza venne pubblicato un bel Nu-mero Unico ; e la «Santa Cruz » (l'elegante rivistamensile che da 11 anni si pubblica dai Salesianidi S. Paolo) nel settembre u . s . usciva con un Nu-mero straordinario « commemorante l'anno XXV°dalla fondazione delle Opere Salesiane in S . Paolo » :un grosso fascicolo di 164 pagine, ricco di cennistorici e di illustrazioni, che resterà il più bel

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documento dei primi cinque lustri di quella im-portante fondazione .

BUENOS AYRES . -- Anche il Tempio parrocchialedi S. Giovanni Evangelista alla Boca ha compiutoquest'anno il XXV° anniversario della sua fon-dazione . Le sacre funzioni del triduo solenne fu-rono celebrate dal rev .mo Ispettore D. GiuseppeVespignani, dal rev .mo Mons . dott. Luigi Du-prat, Vicario Generale, e da Sua Ecc . Rev.maMons. Giacomo Costamagna, Vescovo tit. diColonia, il quale tenne conferenze ogni sera . La Do-menica seguente, 6 agosto, disse la messa dellaComunione Generale l'Ecc.mo Arcivescovo Mons .Mariano Antonio Espinosa ; e pontificò alla messasolenne Mons. Costamagna, durante la quale feceil discorso di circostanza il rev .mo Mons . Ago-stino Piaggio, Deputato Provinciale . Alla sera poi,dopo i vespri e la conferenza ai Cooperatori Sa-lesiani detta dal rev .mo D . Vespignani, impartivala Benedizione Eucaristica S . F,. Rev.ma l'In-ternunzio Apostolico Mons . Locatelli .

Il lunedì, alle dieci, con assistenza del rev .moMons. Milziade Echague, si fece un funerale so-lenne in suffragio del parroco D . Stefano Bourlote di tutti gli altri defunti appartenenti al Comi-tato promotore dell'erezione della chiesa, nonchèdei defunti delle famiglie che cooperavano alla co-struzione .

A ricordo dell'anno giubilare l'attuale ParrocoDon Valentino Borsetti, fiducioso nella corri-spondenza dei suoi 8o .ooo parrocchiani, ha in-trapreso l'artistica decorazione del tempio .- Due mila e quattrocento alunni interni dei

Collegi Salesiani della Capitale anche quest'annopellegrinavano al Santuario di N. S. di Lujan,accostandovisi in gran numero alla S . Comu-nione . « Di tutti i pellegrinaggi - scrive la Perladel Plata -- che affluiscono a questo Santuario, nonve n'è nessuno che dimostri maggior ordine, pietà edivozione » .- Il 29 ottobre u . s . gli stessi alunni, insieme

con quelli dei Collegi di Bernal e di La Plata,davano « un gran torneo ginnastico in omaggioall'Ecc .mo Potere Esecutivo della Repubblica Ar-gentina ed ai Cooperatori Salesiani, nella SocietàSportiva Argentina in Palermo » .Sappiamo che aderirono al trattenimento le

più spiccate personalità della nazione . Ci mancanoaltri particolari .

SANTIAGO (Chilì) . - Collegio Patrocinio S . Giu

-

seppe - Il 15 settembre i 250 giovani di quel-l'Istituto si presentavano dinanzi un pubblicoelettissimo per un saggio ginnastico. Assistevae presiedeva fra i numerosi invitati il GeneraleBari, accompagnato dall'Ispettore D . Nai. Inbella uniforme, dai colori nazionali, essi diederoottima prova di sè, in svariatissimi esercizi disquadra, a corpo libero, e a tiro a bersaglio .Fu questo il primo numero di un vasto pro-

gramma di festeggiamenti, durante i quali si re-carono a visitare la città di Valparaiso, pren-dendo alloggio in quel collego salesiano e visi-tando gli ameni dintorni della Città . Grande fu

l'entusiasmo destato da questa gita . Nel ritornoalla stazione di Llay-Llay, il Collegio fu ossequiatodal Corpo dei Pompieri accompagnato dalla mu-sica; fu un vero ricevimento che crebbe, d'impor-tanza quando soppraggiunse una deputazionedella cittadina di Panquehee con a capo la propriabanda musicale e il rev . Parroco. L'escursione duròcinque giorni .Gli ottimi giornali di Santiago « El ferrocarril»

e « La Unión » ne parlarono con entusiasmo,specialmente il primo, che rilevò come il Collegiosalesiano abbia prevenuto lo stesso Governo neldare importanza e sviluppo all'educazione fisica .

NECROLOGIO

Cav. D. Giuseppe Arnaldi .Sofferente da parecchi mesi, si era recato alla

Piccola Casa della Divina Provvidenza in'lorinoper una più assidua cura della sua malattia .Parve che ne avesse giovamento, tanto che sene potè ritornare a Farigliano, sua patria, assaimigliorato . Ma il miglioramento fu passeggero ;chè il male non tardò a manifestarsi violento, e,malgrado le cure più affettuose lo trasse allatomba il 21 ottobre u . s .

Colla morte di D. Arnaldi è scomparso unodei più affezionati ex-allievi di D . Bosco, che damolti anni non mancava mai di participare al-l'annuale convegno in Valdocco, che egli solevarallegrare con belle poesie in dialetto piemontese .

Maestro e Direttore didattico, compì nellascuola e fuori di essa un gran bene! Vale, o ca-rissimo amico, vivi felice con D. Bosco in cielo!

Berta Stagni, nata Ofenheimer .Questa nostra insigne benefattrice moriva in

Alessandria d'Egitto nel giugno u . s. in età dianni 46. Il lutto dell'illustre famiglia fu luttodella cittadinanza intera e specialmente dellaColonia Italiana, che aveva ammirato nelladefunta le più elette virtù . Anche gli alunni del-l'Istituto nostro intervenendo ai suoi funerali leresero doveroso tributo di gratitudine pei tantibenefizi ricevuti da Lei e dalla sua famiglia .

Vogliano affettuosamente suffragarla anche inostri lettori .

Maestra Margherita Fogli .Volò al cielo da Comacchio, ove era noto a

tutti il suo zelo per l'Oratorio festivo. Quantepremure non ebbe, a quante fatiche non sisobbarcò per poterlo continuamente aiutare .Era la buona Mamma di quei cari giovanettiChe il Signore le affretti il centuplo della suacarità e il premio della sua vita esemplare !

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INDICE .Articoli e documenti .

Diffondiamo la buona stampa, pag. i .Lettera del rev .mo D. Paolo Albera (1° gennaio

1911), 2 .L'Istituto delle Figlie di Maria Aus . nel 1910, 9 .Dopo la III Esposizione delle Scuole Professionali

e Colonie Agricole Salesiane, 12 .I danni arrecati dalla cattiva stampa, 34 .Il sopranaturale nell'Opera di D . Bosco, 65 .Nel 19 marzo (auguri al Santo Padre), 67 .Ai divoti di Maria Ausiliatrice, 97 .La Vita di D . Bosco, 33, 99 .L'Opera di D . Bosco giudicata da un illustre pa-

trizio torinese (il conte Cesare Balbo), 100 .Il titolo di Maria « Aiuto dei Cristiani » nella mente

di D . Bosco, 129 .Per l'insegnamento del Catechismo : Consigli e

norme ai catechisti, 132, 163 .Il regno del Cuor di Gesù, 161 .Il Salesiano D. Andrea Beltraini : - I) Cenni bio-

grafici - II) Virtù caratteristiche - III) Gliscritti - IV) La morte, 166 .

Il 24 giugno a Valdocco, 194 .Il Giubileo Episcopale del Card . Richelmy, 196 .Lo stemma salesiano « Da mihi animas . . . », 236 .Il Santuario di Maria Ausiliatrice di Torino, di-

chiarato « Basilica Pontificia », 257 . - Il docu-mento (testo e traduzione), 259 .

Della fiducia nei mezzi sopranaturali, 321 .Il Primo Convegno delle Ex-Allieve delle Figlie

di Maria Ausiliatrice, 279, 326 .I nostri auguri, 353,Il S. Padre e gli Emigranti Italiani, 355 •

Nuove postilleal Decreto della S . Congregazione dei Riti per l'in-troduzione della Causa di D . Bosco .

La Pia Società Salesiana: IV) Lo sviluppo, 37 .L'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice : I) L'o-

rigine - II) L'espansione - III) Le fondazioni-Autografo del S . Padre, 68 .

Sulla tomba di D . Rua .6 aprile 191o . - Dati biografici - La voce dei

Cooperatori - La sua fede - Altri ricordi -Documenti - (Una preghiera), 104 .

Solenni suffragi - La voce della stampa - Altriomaggi - Uno splendido elogio pronunziato allaCorte d'Appello di Torino -Per la tomba, 1 35 .

Spigolature (da libri, giornali e riviste) .L'Opera di D . Bosco in genere e la sua azione per

la gioventù germanica - Ai giovani delle nostreScuole professionali - Il Successore di D . Rua- Alla memoria di D . Rua, 75 .

Don Bosco nella lettera di una gran dama fattasiSuora di Carità - Il 2 ° Successore di D . Boscoa Milano - D . Paolo Albera, 14o .

Don Bosco educatore, 366 .

II Sig, D. Albera .Il sig . D . Albera a Milano e a Genova, 185 .

Ad Este - A Trieste - A Mogliano Veneto -A Schio, 198 .

A Barcellona, 231 .Nell'Impero Austriaco, 359 .

Il I. Congresso Internazionaledegli Ex-Allievi degli Istituti Salesiani .

La prima circolare del Comitato organizzatore, 15 i .Il nostro annunzio, 193 - La nostra parola, 225 -

Il nostro saluto, 261 .L'appello del Comitato promotore - L'approva-

zione del sig . D . Albera - Il Comitato d'Onore -Programma e Regolamento, ecc ., 227 .

L'inno « D . Bosco >, 262 .La nostra relazione

Il 1 ° Congresso Internazionale degli Ex-Allievidegli Istituti Salesiani, 289 .

Commovente plebiscito di affetti : Le adesioni, 291 .Il primo giorno : L'inaugurazione - Il saluto del

Presidente del Comitato Esecutivo - Il salutodi D . Albera - L'inizio dei lavori - La relazionesul i ° Tema - Mons . Morganti chiude la primaAdunanza, 294 .

Il secondo giorno: Due adunanze piene di alacrità,e di entusiasmo - L'omaggio ai Delegati e Rap-presentanti esteri - La visita del Card . Richelmy- Il ricevimento del Municipio, 300 .

Il terzo giorno: Gli ultimi lavori - Pel centenariodella nascita di D. Bosco e della festa di MariaAusiliatrice - Il discorso del Cav . Poesio -- Ilringraziamento di D . Albera - L'agape fra-terna - Tutti a Valsalice, 311 .

La voce della stampa, 319 .Unioni ex=allievi,

Regolamenti : Associazione Antichi Allievi Sale-siani di Lombardia, 1o .

Nuove Chiese.Quattro nuove chiese, 203 .Due nuove chiese a Puntarenas, 231 .La 1a pietra di un muovo Santuario al S. Cuore, 2. 31 .L'inaugurazione della Cripta del Tibi Dabo, 233 .Il tempio del S. Cuore di Gesù a Napoli, 234, 265 .

Il fit . Congresso degli Oratori festivie delle Scuole di religione .

L'annunzio, 134 -L'esito, 183 . - I) Le adunanzeplenarie, 205 . - II) I lavori delle Sezioni (Votie deliberati), 238 . - A ricordo del Congresso, 330 .

Lettere di famiglia .Dalla Calabria: La generosità del S . Padre, 78 .Dal Sud-Africa: Il nuovo Istituto Salesiano diCape Town, 267 .

Altre notizie,La morte di due infaticabili missionari (D . Stefano

Bourlot e D. Evasio Garrone) - Il buon cuoredegli Italiani - Una festa in pieno oceano, 48 .

La spedizione di 5o nuovi Missionari - Una nuovaMissione in Cina - Un'altra importantissimaMissione al Congo, 324 .

Dalle Missioni .Brasile-Matto Grosso: La tribù dei Bororos : Studi

del Sac . A . Malan : VI, 15 - Un censimento

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della tribù dei Bororos (D. G. Balzola), 114 -Un incontro provvidenziale e gli ultimi istantidi un vecchio missionario . 114 .

Chili : « El amigo de la umilia », 369 .Chubut (Rep. Argentina) : Una fruttuosa missione,

174, - id. 369 .Cina: Un pellegrinaggio a Sanciano (D. G. Fer-

gnani), 18 - Una visita a Canton (D. G. Fer-gnani), I-II), 52 - id . : III,IV, 8o - I Salesianidi Macao, 83 - La festa delle pignatte (D . G .Fergnani), 115 - In un bazar di beneficenza :id. I) 172 - 11-111) 209 - IV-VIII, 335 .

Mozambico : Dalla residenza di Mochelia (D . M. Re-calcati), 55 - Il battesimo di un moretto, 241 .

Repubblica Argentina : Da Chos-Malal, 273 . - Se-dici mesi in missione (D. A . Pestarino), 367 .

Terre Magellaniche: Folk-lore fueghino: Indi Onas(Dott. A . Cojazzi) : Religione in generale ; mitie superstizioni, 141 . - id . Famiglia e società,241, 269, 332 .

In fascio : Viedma, 20, 83 .

Il Culto di Maria SS . ausiliatrice .Le feste titolari nel Santuario di Valdocco, 146, 176 .Echi della festa titolare, 213, 245 .Nuove chiese e cappelle : New-York, 146, 342 -

S. Salvador, Giussano-Brianza, 342 .Feste e date memorande : Borgo Masino, Corurnbà,

Morelia, Caracas, 117 .Grazie di Maria Ausiliatrice e graziati : 21, 56, 85,

117, 147, 179, 214, 246, 274, 342 . 371Norme per aggregazioni all'Arciconfraternita, 3 71 .

Note e Corrispondenze .Omaggio dei Cooperatori di Sicilia, 25 .Ai cultori di scienze sociali, 47 .Il nuovo Economo Generale, 59 .In onore di S . Francesco di Sales, 10, 59, 88, 122 .Nozze d'Oro del Sen. Barone A . Manno, 150 .Nuovi Vescovi : un altro alunno dell'Oratorio ele-

vato alla dignità episcopale, 150. 375Per la « Causa » di D . Andrea Beltrami, 150 .Il nuovo Direttore Generale delle Scuole Professio-"

nali salesiane, 183 .Il IV Congresso della F .U.C .I ., 183 .Per la « Causa » di Suor Maria Mazzarello, 203 .Per una data giubilare, 208 .Gite scolastiche, 218 .Per la « Causa » di Domenico Savio, 249 .Il trasporto delle Reliquie di S . Francesco di

Sales, 278 .Nuovi direttori diocesani, 323 .A Valsalice, 371 .

Tra i figli del popolo .Trieste, Savona, Alassio, Ferrara, Sliema-Malta,

Rosario, 26 .Perosa Arg., Roma, Torino, Trieste, Mm .ga, 59 .Caluso, Chioggia, Ferrara, Schio, Savona, Firenze,

Genzano di Roma, Valparaiso, 90Torino, Spezia, Casalmonferrato, Sliema, 123 .Trieste, Trino Vercellese, Birchircara, Caltagi-

rone, Roma, Sansevero, Ferrara, Chioggia, 155 .Alessandria d'Egitto, Casalmort,rrato, Napoli,

Gioia dei Marsi, Torino-Valdocco, Rosario, 186 .Chieri, Pisa, Spezia, Rosario, 219 .

Foglizzo Canavese, Genzano di Roma, Roma, An-cona, Catania, 249

Roma, Bologna, Faenza, Borgia, Modica, Birchir-cara, 278 .

Torino-Valdocco, Novara, Treviglio, Sliema,Malta,Taormina, Trieste, Genzano, 371 .

Tra gli Emigrati .Lorena, New-York, 153 - Una missior e agli Ita-

liani in New-York, 186 .

Gli Ex-allievi .Torino, 28 - Tournay, 152 - Bologna, 185 -

Spezia, 185 - Alessandria d'Egitto, 185 -Buenos Ayres, 185 - Verona, 220 - DallaSpagna, 220 - Dall'Uruguay, 220 - Milano,281 - Novara, 281 - Faenza, 281, 345 -Macerata, 281 - Valparaiso, 281 - S. BenignoCanavese, 345 - Maroggia, 345 .

Notizie varie .A ValdoccoLa Festa dell'Immacolata, 25 - La partenza daMons. Costamagna, 25 - Mons. Khayath, 25 -Sacra Missione nel Santuario, 150 - Due fun-zioni straordinarie, 305 - Ospiti illustri, 150,277, 345 .

ItaliaAli Marina, 282 -- Bagnacavallo, 28 - Bologna,

221 - Cavaglià, 37,8 - Chieri, 91 - Dolianova,29 - Este, 188, 253, 282 - Ferrara, 222 - Fi-renze, 61 - Gualdo Tadino, 155 - Intra, 379--Ivrea, 29 - Livorno, 91 - Macerata, 282 -Milano, 29, 61, 123, 156, 252, 283 . 347 - Mira-bello Monf ., 380 - Mogliano Veneto, 61 - Na-poli, 61, 283 - Nizza Monf ., 157 -Novara, 30,346 - Parma, 30, 124, 188 - Roma, 30, 92,222, 346, -Schio, 284 - Spezia, 157 - Torriondi Bordighera, 157, - Treviglio, 124 - Va-razze, 284 - Verona, 124 .

EsteroAgua de Dios, 125 - Alessandria d'Egitto, 285 -

Alicante, 158 - Barcellona, 62, 380 - Betlemme,349 - Bogotà, 223 - Bruxelles, 124 -- BuenosAires, 31, 92, 381 -Callao, 223-- Cordoba, 62-Gerusalemme, 92 - Giaffa, 252 - Gorizia, 348Guayaquil, 252 - Hawthorne, 285 - La Paz,223 - Liegi, 158 - Lubiana, 158 - Maroggia,285 - Montevideo, 124, 190 - New-York, 286- Oswiecim, 30 - Panamà, 31, 158 - Przemysl,30 - Puntarenas, 94, 286 - Quito, 190, 286 -Rosario, 93 -Salta, 124 - S. Paolo, 380 - S.Tecla, 62 - Santiago, 94, 381 - Scutari, 223 -Sliema-Malta, 189 - Sucre, 94 - Valparaiso,31 , 94 - Vienna, 30 - Vigo-Pontevedra, 158 .

Necrologio e Cooperatori defunti .Pag. 31, 62, 94, 125, 158, 190, 254. 387, 349. 381 .