Pergamena

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Pergamena Atto notarile del 1557 vergato su pergamena La pergamena (detta anche cartapecora o carta pecu- dina) è una pelle di animale di solito di agnello o vitel- lo non conciata e composta di collagene, utilizzata come supporto scrittorio fino al XIV secolo, quando venne gra- datamente soppiantata dalla carta di canapa o d'altre fibre tessili. Presenta una struttura coriacea ed elastica, per cui il degrado non avviene frequentemente. 1 Storia della pergamena La pergamena può essere prodotta con pelli di pecora, di capra o di vitello opportunamente depilate e fatte asciugare sotto tensione. La pergamena (membrana o vellum in latino) prende no- me dalla città di Pergamo (nell'Asia minore) dove, secon- do la tradizione riferita da Plinio il Vecchio, sarebbe sta- ta utilizzata attorno al II secolo a.C., in sostituzione del papiro. Pergamo aveva una grande biblioteca che riva- leggiava con la famosa biblioteca di Alessandria. Quando l'Egitto smise di esportare il papiro, a causa della concor- renza culturale fra il sovrano egiziano Tolomeo V Epifa- ne (204-180 a.C.) ed il re di Pergamo Eumene II (196- 158 a.C.), Pergamo reagì ricavando la pergamena dalla lavorazione delle pelli. Nel mondo antico la pergamena non ebbe comunque grande diffusione, a causa della concorrenza del papiro, prodotto molto più abbondante e meno costoso. Soltanto a partire dalla tarda antichità (V secolo) la diffusione del- la pergamena sembrò aumentare fino a diventare il prin- cipale supporto scrittorio durante il Medioevo e prima di essere sostituita definitivamente dalla carta. Sembra esistere una correlazione tra l'area geografica di provenienza dei pergamenai medievali e la specie anima- le utilizzata. In particolare, mentre in Italia e nel resto del bacino del Mediterraneo era diffuso l'uso di pelli di provenienza ovina o caprina, in area insulare (Irlanda e Inghilterra) si preferivano pelli bovine. La diffusione del monachesimo insulare nell'Europa continentale e in Italia implicò l'utilizzazione di pelli bovine nei centri scrittori di origine insulare (per esempio a Bobbio). L'uso di per- gamene bovine a Bobbio fu comunque limitato ai secoli VIII-IX. La scarsità di materia prima portò al riuso altomedieva- le di più antichi libri manoscritti danneggiati i cui testi venivano cancellati per poter scrivere nuovamente sulle pagine pergamenacee. Questi libri manoscritti sono detti palinsesti (dal greco πάλιν ψηστός, pàlin psestòs, “ra- schiato di nuovo”) o, in latino, codices rescripti. Anche la diffusione di questa pratica fu limitata nel tempo e geograficamente. Bisogna tener presente che potevano esistere diverse qua- lità di pergamena, più o meno spessa, ruvida e chiara. A seconda dell'uso un prodotto poteva essere preferito all'altro. Quindi, mentre per le pergamene destinate al- la legatoria (un uso che si diffuse dal XVI secolo in poi) erano più spesse e scure, quelle utilizzate per la scrittura di testi erano generalmente più chiare e sottili. Per docu- menti di particolare rilevanza (per esempio i brevi pon- tifici) erano utilizzate pergamene molto bianche e sottili ricavate dal trattamento di pelli di animali giovanissimi o nati morti. Nel XVI e XVII secolo era largamente in uso, nella legatoria, la pergamena suina, particolarmente adatta alle legature di volumi di maggior dimensione. Un aspetto tecnico interessante è la possibilità di tingere la pergamena. Così nell'Alto Medioevo furono prodotte pergamene purpuree, utilizzate per la scrittura di libri o documenti particolarmente solenni redatti con inchiostri d'argento o d'oro: si pensi al Codice Purpureo di Rossano, noto come Codex Purpureus Rossanensis (Museo Dioce- sano di Rossano) del VI secolo o alla cosiddetta Bibbia di Ulfila (manoscritto DG 1 della Biblioteca Universita- ria di Uppsala) e al Privilegium Othonianum (manoscritto 1

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Pergamena

Atto notarile del 1557 vergato su pergamena

La pergamena (detta anche cartapecora o carta pecu-dina) è una pelle di animale di solito di agnello o vitel-lo non conciata e composta di collagene, utilizzata comesupporto scrittorio fino al XIV secolo, quando venne gra-datamente soppiantata dalla carta di canapa o d'altre fibretessili. Presenta una struttura coriacea ed elastica, per cuiil degrado non avviene frequentemente.

1 Storia della pergamena

La pergamena può essere prodotta con pelli di pecora,di capra o di vitello opportunamente depilate e fatteasciugare sotto tensione.La pergamena (membrana o vellum in latino) prende no-me dalla città di Pergamo (nell'Asia minore) dove, secon-do la tradizione riferita da Plinio il Vecchio, sarebbe sta-ta utilizzata attorno al II secolo a.C., in sostituzione delpapiro. Pergamo aveva una grande biblioteca che riva-leggiava con la famosa biblioteca di Alessandria. Quandol'Egitto smise di esportare il papiro, a causa della concor-renza culturale fra il sovrano egiziano Tolomeo V Epifa-ne (204-180 a.C.) ed il re di Pergamo Eumene II (196-158 a.C.), Pergamo reagì ricavando la pergamena dallalavorazione delle pelli.

Nel mondo antico la pergamena non ebbe comunquegrande diffusione, a causa della concorrenza del papiro,prodotto molto più abbondante e meno costoso. Soltantoa partire dalla tarda antichità (V secolo) la diffusione del-la pergamena sembrò aumentare fino a diventare il prin-cipale supporto scrittorio durante il Medioevo e prima diessere sostituita definitivamente dalla carta.Sembra esistere una correlazione tra l'area geografica diprovenienza dei pergamenai medievali e la specie anima-le utilizzata. In particolare, mentre in Italia e nel restodel bacino del Mediterraneo era diffuso l'uso di pelli diprovenienza ovina o caprina, in area insulare (Irlanda eInghilterra) si preferivano pelli bovine. La diffusione delmonachesimo insulare nell'Europa continentale e in Italiaimplicò l'utilizzazione di pelli bovine nei centri scrittoridi origine insulare (per esempio a Bobbio). L'uso di per-gamene bovine a Bobbio fu comunque limitato ai secoliVIII-IX.La scarsità di materia prima portò al riuso altomedieva-le di più antichi libri manoscritti danneggiati i cui testivenivano cancellati per poter scrivere nuovamente sullepagine pergamenacee. Questi libri manoscritti sono dettipalinsesti (dal greco πάλιν ψηστός, pàlin psestòs, “ra-schiato di nuovo”) o, in latino, codices rescripti. Anchela diffusione di questa pratica fu limitata nel tempo egeograficamente.Bisogna tener presente che potevano esistere diverse qua-lità di pergamena, più o meno spessa, ruvida e chiara.A seconda dell'uso un prodotto poteva essere preferitoall'altro. Quindi, mentre per le pergamene destinate al-la legatoria (un uso che si diffuse dal XVI secolo in poi)erano più spesse e scure, quelle utilizzate per la scritturadi testi erano generalmente più chiare e sottili. Per docu-menti di particolare rilevanza (per esempio i brevi pon-tifici) erano utilizzate pergamene molto bianche e sottiliricavate dal trattamento di pelli di animali giovanissimio nati morti. Nel XVI e XVII secolo era largamente inuso, nella legatoria, la pergamena suina, particolarmenteadatta alle legature di volumi di maggior dimensione.Un aspetto tecnico interessante è la possibilità di tingerela pergamena. Così nell'Alto Medioevo furono prodottepergamene purpuree, utilizzate per la scrittura di libri odocumenti particolarmente solenni redatti con inchiostrid'argento o d'oro: si pensi al Codice Purpureo di Rossano,noto come Codex Purpureus Rossanensis (Museo Dioce-sano di Rossano) del VI secolo o alla cosiddetta Bibbiadi Ulfila (manoscritto DG 1 della Biblioteca Universita-ria di Uppsala) e al Privilegium Othonianum (manoscritto

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2 5 COLLEGAMENTI ESTERNI

A.A. Arm. I-XVIII, 18 dell'Archivio Segreto Vaticano),entrambi del IX secolo. Molto più tardi, nel XVII secolo,la pergamena colorata di verde ebbe una certa diffusionenella legatoria.Sebbene a partire dal XIII secolo, la diffusione della cartain Europa avesse notevolmente ridotto l'uso della perga-mena nell'ambito scrittorio librario, ci furono ambiti par-ticolari in cui questa sostituzione non avvenne. Infatti lagrandemaggioranza dei documenti pubblici emessi da so-vrani, imperatori e papi continuarono ad essere scritti suquesto supporto ben oltre la fine del XIX secolo. E, anchese più raramente, la stessa pergamena fu utilizzata ancheper la tipografia almeno fino alla fine del XIX secolo.

2 Manifattura

Preparazione della pergamena

Sono rimaste alcune ricette medievali per la produzionedella pergamena. La più antica è conservata nelle Compo-sitiones del manoscritto 490 della Biblioteca Capitolare diLucca (VIII secolo).In generale per ottenere la pergamena, la pelledell'animale, dopo un'eventuale fase di “rinverdi-mento”, era immersa in un calcinaio (una soluzione diacqua e calce) al fine di depilarla. Quest'ultima operazio-ne avveniva su un apposito cavalletto “a schiena d'asino":il pergamenaio con pochi colpi decisi di una lama nontagliente allontanava il pelo dell'animale. A questo puntola pelle era montata su un telaio e lasciata ad essiccaresotto tensione. Durante questa fase si provvedeva ancheall'eliminazione dei carnicci residui del lato carne tramite

un particolare coltello a mezza luna. Una volta asciuttala pergamena poteva essere staccata dal telaio per essereutilizzata. Potevano comunque seguire fasi di ulterioreraffinazione del prodotto tramite pietra pomice (perrendere la pergamena più levigata e ridurre al minimo ledifferenze fra il “lato pelo”, solitamente ruvido al tatto,e il “lato carne” molto più liscio e morbido) o colorandola membrana con apposite sostanze coloranti. Il ricono-scimento dell'animale di origine può essere effettuatotramite l'osservazione microscopica dell'arrangiamentofollicolare sulla superficie del lato pelo, così come si faanche per il cuoio.Almeno nel XVIII secolo, sono inoltre citati altri procedi-menti per la depilazione, questa volta a base enzimatica.Rimane invece immutata la fondamentale fase del tensio-namento su telaio che permette l'allineamento parallelodelle fibre di collagene.

3 Voci correlate• Carta

• Codicologia

• Cuoio

• Manoscritto

• Palinsesto (filologia)

• Papiro

• Vellum

• Cartulario (registro)

• Rotulus

4 Altri progetti

• Wikizionario contiene il lemma di dizionario«pergamena»

• Wikimedia Commons contiene immagini oaltri file su pergamena

5 Collegamenti esterni• Pergamena, in Tesauro del Nuovo soggettario,BNCF, marzo 2013.

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6 Fonti per testo e immagini; autori; licenze

6.1 Testo• Pergamena Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Pergamena?oldid=78703209 Contributori: Frieda, Snowdog, Sbisolo, Mela, Alberto da

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6.2 Immagini• File:1557_Daluis_Louis_pretre.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/5b/1557_Daluis_Louis_pretre.jpg Li-cenza: CC BY-SA 3.0 Contributori: travail personnel, collection personnelle Artista originale:If you use this image outside of the Wikimedia projects, I would be happy to hear from you par courriel (<ahref='//commons.wikimedia.org/wiki/File:Nuvola_apps_email.png' class='image' title='mail'><img alt='mail' src='https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/36/Nuvola_apps_email.png/20px-Nuvola_apps_email.png' width='20' height='20'srcset='https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/36/Nuvola_apps_email.png/30px-Nuvola_apps_email.png 1.5x,https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/36/Nuvola_apps_email.png/40px-Nuvola_apps_email.png 2x' data-file-width='128' data-file-height='128' /></a> royonx <a href='//commons.wikimedia.org/wiki/File:At_char.svg' class='image'><imgalt='At char.svg' src='https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/b6/At_char.svg/12px-At_char.svg.png' wid-th='12' height='12' srcset='https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/b6/At_char.svg/18px-At_char.svg.png1.5x, https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/b6/At_char.svg/24px-At_char.svg.png 2x' data-file-width='10'data-file-height='10' /></a> gmail.com). Thanks !

• File:Commons-logo.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4a/Commons-logo.svg Licenza: Public domain Con-tributori: This version created by Pumbaa, using a proper partial circle and SVG geometry features. (Former versions used to be slightlywarped.) Artista originale: SVG version was created by User:Grunt and cleaned up by 3247, based on the earlier PNG version, created byReidab.

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6.3 Licenza dell'opera• Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0