Perdersi a Roma
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Transcript of Perdersi a Roma
PERDERSI A ROMAviaggio fotografico insolito e sentimentale
progetto per una mostra fotografica di Ezio Bocci
Foce dell’Aniene
Mio fiume anche tu, Tevere fataleora che notte già turbata scorre.
GIUSEPPE UNGARETTI
“Ho fotografato i paesaggi, i quartieri, gli alberi ed i ruderi di Roma, con
occhio nuovo, perdendomi dietro essi e ogni volta mi si rivela
la loro incantevole dolcezza e bellezza, ogni volta mi convinco
con più forza che va esaltata e raccontata a tutto il mondo.”
Ezio Bocci
progetto per una mostra fotografica
Gianicolo
Lungotevere
A Roma ho visto che il Tevere non è bello, ma trascurato nelle banchine, da dove spuntano rive a cui non c’è chi mette mano. Nessuna usa le navi da carico brunite dalla ruggine,nemmmeno le barche. (...) Bella è però l’acqua del fiume, verde argilla o biondo - a seconda di come la luce lo irradia.
INGEBORG BACHMANN
Colpisce l'essenzialità dell'immagine, con l'emersione
di volta in volta del soggetto, di un ambiente,
di un'atmosfera: c'è insomma in queste fotografie il segno
di una capacità evocativa. In esse l'assenza di un intento
meramente descrittivo favorisce l'immediatezza
partecipativa, mentre - ove operata - la rivalutazione
del particolare esprime il tentativo riuscito di una ricerca interiore.
Paesaggi, caseggiati, scorci di vie tornano a noi come
i luoghi di un sentire pregno di verità: risultato di una tensione affettiva
in cui si radica il nostro bisogno d'identità.
Riccardo Agrusti
Auditorium
Garbatella
Allora mi convinsi che nascere romani era una concessione speciale di Nostro Signore Gesù Cristo.
ETTORE PETROLINI
premessa
Il fascino della normalità: questa la chiave di lettura di PERDERSI A ROMA. In una contemporanei-
tà dominata da una eccessiva esposizione ai mass media e dalla spettacolarità, la mostra ci propo-
ne - attraverso un pregevole racconto visivo - la segreta identità dei luoghi cosi come la scoperta
di momenti suggestivi della quotidianità.
È un perdersi per ritrovarsi, un movimento errante racchiuso in una espressione all'apparenza vaga
e contraddittoria - il fascino della normalità - un movimento che abbraccia i quartieri e le periferie
romane, luoghi anonimi e per questo trascurati dalla iconografia tradizionale, ma di cui invece sco-
priamo la bellezza.
Sono proprio questi i luoghi, rappresentati senza retorica, che ci permettono un movimento di
libertà che ci rende partecipi di una esperienza che ci educa al gusto dell'immagine.
La cifra stilistica è quella di un morbido realismo, depurato da ogni intento provocatorio se non
quello di un'ammaliante armonia, di un senso di quieta e luminosa solitudine, che viene trasmes-
sa all'osservatore attraverso l'equilibrio compositivo.
La mostra vuole promuovere e favorire l’immagine della Capitale d’Italia all’estero ed offrire un materia-
le originale e innovativo che arricchisce ed esalta le finalità istitutive dell’ente organizzatore e degli
sponsor.
Aventino
Quartiere Coppedè
Roma è il demone contro cui lotto. Se vinco la battaglia, cioè riesco a trasformarequesto grandioso essere universale in una visione penetrante e in una trattazione artistica, allora sarò anch’io un trionfatore.
GREGOROVIUS
la mostra ”Perdersi a Roma”
Una lavoro fotografico, rigorosamente in bianco e nero, dove la Città Eterna è rappresentata e pre-
sentata attraverso luoghi per lo più insoliti, inusuali perciò “non luoghi”comuni, messi in luce al fine
di riscoprire con un occhio nuovo e diverso, ambienti naturali, artistici o appartenenti all’organizza-
zione della vita quotidiana: i prati dell'Auditorium, la Garbatella, il Portuense e Monteverde così
come la Caffarella, il Ponte Nomentano, Il Quartiere Coppedè, l’Aventino o la Foce dell'Aniene.
L’autore si è lasciato guidare, nella ricerca dei luoghi, da un senso di smarrimento, inizialmente,
come se l’occhio, divenuto quello di uno straniero, seguisse l’impulso delle gambe per una passeg-
giata non prevista, l’opposto di una visita guidata in cui si conosce già l’oggetto del conoscere.
La partenza è quindi uno stato d’animo, il desiderio di PERDERSI A ROMA, scoprendo e rinnovan-
do sensazioni ed emozioni che, diversamente, si danno per scontate quando il percorso di una
visita o di una passeggita è dettata dalla agenda turistica di un percorso in luoghi di fama nazio-
nale e internazionale.
È sorprendente, come si evince dalle immagini, quanto di più e di più nuovo si riesca a conosce-
re di una città, di un quartiere, di una strada anonima e di quanto l’anonimato riveli poi la sua
potenzialità e ricchezza a vantaggio di una identità più marcata e visisvamente meno scolorita.
Ci si perde insieme quindi, visitatore e visitato, in un percorso spontaneo animato solo dalla voglia
di ritrovarsi insieme, a Roma...
Esquilino
Dives in Misericordiae - Tor Treteste
Se vuoi vivere mutati in colomba;se perire, o viandante, vieni a Roma,alma garage, alma garage immenso.
RAFAEL ALBERTI
scheda tecnica della mostra
l titolo “PERDERSI A ROMA - viaggio fotografico insolito e sentimentale”
l numero 45 fotografie in bianco e nero
(il numero delle foto può essere aumentato su un lavoro totale di più di 600)
l formati: 40 fotografie cm. 70x100
4 panoramiche orizzontali variabili da cm. 140x50 a cm. 200x50
1 panoramica verticale cm. 50x150
l stampa bianco e nero digitale Lambda su carta Kodak
l montaggio su alluminio 10/10
l la mostra sarà arricchita da una serie di pannelli con versi poetici e brani di letterattura
di famosi scrittori che, in una commistione di linguaggi, hanno reso Roma immortale.
l video della durata di 10 min. con lettura dell’attrice Ilaria Tucci di alcuni brani su Roma
appartenenti alla letteratura mondiale.
l a disposizione ad integrazione la pubblicazione letteraria PERDERSI A ROMA
di Roberto Carvelli (Edizioni Interculturali), una non-guida che tra prosa poetica, interviste,
poesie ridisegna una nuova visione della città.
Pigneto
Santa Croce in Gerusalemme
Roma è la città dove nessuno ha amici, mai l’ho sentito così brutalmentecome in quest’ultimo periodo... O si è legati da patti soprannaturali o sivive e si muore da soli, in questa città crudele.
CRISTINA CAMPO
curriculum vitaeNato a Roma
1976 inizia l'attività fotografica.
1979 autodidatta inizia la professione di grafico pubblicitario come free-lance.
1980 apre lo studio di grafica pubblicitaria Op Studio.
1983 si diploma in fotografia pubblicitaria presso l'Istituto Europeo di Design di Roma.
1984-85 collabora con la Visualsonic Multivision dove cura la progettazione di audiovisivi
ed in particolare di sistemi in multivisione.
1985 ad oggi con lo studio di comunicazione visiva “Ezio Bocci Immagine & Comunicazione”,
cura immagine e pubblicità di prodotti e servizi per aziende ed istituzioni in Italia e all'estero,
nel contempo svolge ricerche in campo fotografico che trovano applicazione nell'attività
editoriale, espositiva e di designer.
Vive e lavora a Frascati.
Attività espositiva
1985 personale fotografica presso la Galleria “Barte” di Frascati.
1986 personale fotografica presso la Galleria “Dulcis In” di Roma.
1987 improvvisazione performance musicale-fotografica con il trio jazz Orselli-Apuzzo-Lalla.
1993 mostra collettiva, come designer, presso l'Istituto di Cultura Ungherese a Roma
1994 mostra collettiva, come designer, al Museo d'Arte Moderna di Pécs (Ungheria).
2003 mostra collettiva fotografica presso la “Living Gallery Primo Piano” di Lecce.
2004 personale fotografica Corpi nella Luce presso la “Living Gallery Primo Piano” di Lecce.
2006 mostra fotografica sulle Ville Tuscolane in occasione del Florida Wine Festival
presso il Mary Brogan Museum di Tallahasse (Florida), presentata tra gli altri al Governatore Jeb Bush.
2008 partecipa con alcune opere ispirate a neorealismo italiano, alla mostra itinerante Ciao Anna dedicata
ad Anna Magani, prodotta dalle Edizioni Interculturali.
2009 personale fotografica Perdersi a Roma presso il Teatro Eliseo di Roma - Foyer Romolo Valli.
2009 mostra collettiva T+T presso le “Scuderie Aldobrandini” di Frascati.
Parione
Stazione Termini
Alla Stazione Termini ho visto che a Roma i commiati sono presipiù alla leggera che altrove. Perchè quelli che partono lasciano aquelli che restano lo scontrino della nostalgia.
INGEBORG BACHMANN
Pubblicazioni
2004 Riccardo Agrusti, Di Vin Viaggio foto di Ezio Bocci, edito dalla Regione Lazio,
2005 Luigi Devoti, Gli scrittori che passarono di qua foto di Ezio Bocci,
edito dal Istituto Regionale Ville Tuscolane,
2005 Riccardo Agrusti, Di Vin Viaggio part. II foto di Ezio Bocci, edito dalla Regione Lazio,
2006 Realizzazione di un audiovisivo per la pubblicazione Andata&ritorno
edita dalla Provincia di Roma in occasione del 150° della linea ferroviaria Roma-Frascati.
Sue opere fotografiche sono presso collezionisti privati in Italia e all'estero.
Visitabile sul web agli indirizzi:
http://www.eziobocci.it/perdersi_a_roma.html
http://www.landscapes-online.it
http://www.ezioboccigallery.com
http://www.eziobocci.com
Mandrione
Ezio BocciVia delle fratte, 51 - 00044 Frascati RMtel. 06 [email protected]/perdersi_a_roma
Ponte Nomentano