Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla...

38
Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio

Transcript of Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla...

Page 1: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio

Page 2: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Storie in cammino Chi siamo Un progetto che nasce dall’unione delle professionalità delle Guide Turistiche di Lega Ernica e delle Guide Ambientali Escursionistiche di Sistema Natura. Lega Ernica è una associazione di Guide Turistiche abilitate che ambisce a valorizzare, far conoscere e tutelare le bellezze architettoniche e storiche del territorio in cui opera, il centro Italia, mettendo in campo professionalità, passione e competenza per rendere fruibili luoghi difficilmente accessibili ma di grandissimo valore e interesse. Sistema Natura è costituita da Guide Ambientali Escursionistiche professioniste. Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze per accompagnare singole persone o gruppi in sicurezza in zone di pregio naturalistico o ambientale. Attraverso le diverse attività potrete conoscere il territorio nei suoi vari aspetti, osservando con occhi nuovi la natura che ci circonda.

Le nostre proposte Itinerari naturalistici e culturali modulabili in singole giornate o viaggi di più giorni, adattabili alle esigenze di gruppi precostituiti, di agenzie e tour operator; trekking e cammini in cui natura, storia e tradizioni locali si fondono donando ad ogni passo nuove conoscenze ed emozioni.

I luoghi Il Lazio, la nostra regione, un tesoro inestimabile di cultura, storia e tradizioni, ma anche un territorio che custodisce un altissima biodiversità. I centri abitati, le catene montuose, i piccoli laghi, i fitti boschi, i corsi d’acqua, gli alberi monumentali, i panorami che spaziano dal Tirreno alle cime più alte degli Appennini e i luoghi ricchi di storia che caratterizzano il nostro territorio, saranno le mete privilegiate delle nostre attività. Scala difficoltà escursionistiche T: turistico (livello difficoltà: facile) - E: escursionistico (livello difficoltà: media) - EE: escursionisti esperti (livello difficoltà: impegnativo).

Page 3: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze
Page 4: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Parco Naturale Regionale Monti Simbruini Uno scrigno di spiritualità, tra fresche acque e immense foreste

Monte Faito (1488 m) A cavallo tra gli abitati di Vallepietra e Trevi nel Lazio, un balcone naturale da cui lo sguardo spazia su immensi panorami, fitte faggete e i vasti pianori dei Monti Simbruini. Un coinvolgente itinerario che porta alla scoperta di un tesoro selvaggio e silenzioso. difficoltà: E/EE -- dislivello: 700 m -- tempo percorrenza: 4.30/5 h Sorgenti dell'Aniene (Fiumata) Tra mille rivoli d'acqua e all'ombra di faggi secolari! Un semplice percorso, affascinante in ogni stagione, nei luoghi dove, tra scultoree radici che si intrecciano al corso dei ruscelli, nasce il fiume Aniene. difficoltà: T -- dislivello: nullo -- tempo percorrenza: 1.30 h Cascata di Trevi In un piccolo anfiteatro di rocce, le acque del fiume Aniene generano una fragorosa cascata, scorrendo e unendosi, tra i resti di antichi manufatti e acquedotti romani, a quelle del Simbrivio; un breve itinerario nella natura selvaggia del Parco dei Monti Simbruini. difficoltà: T -- dislivello: nullo -- tempo percorrenza: 0.30 h

Page 5: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Arco di Trevi - da Trevi per il Ponte San Teodoro e Santa Maria della Portella Un'escursione adatta a tutti, che dal paese di Trevi, costeggiando il fiume Aniene attraverso boschi e mulattiere, conduce lungo un'antica via di comunicazione alla massiccia e misteriosa mole dell'Arco romano di Trevi. difficoltà: T/E -- dislivello: 420 m -- tempo percorrenza: 3.30 h Laghetto di San Benedetto da Subiaco Lungo il corso del fiume Aniene, incastonato nella stretta gola ai piedi del Monastero del Sacro Speco, un piccolo ma bellissimo specchio d'acqua, unico superstite dei tre celebri laghi della Villa di Nerone. Avvolti dal mistico silenzio della Valle Santa, una facile escursione tra storia e natura. difficoltà: T/E -- dislivello: 30 m -- tempo percorrenza: 1 h Monte Cotento (2015 m) La montagna più alta dei Monti Simbruini propriamente detti e unica cima di questa catena che supera i 2000 metri. Ci sorprenderà il "balcone" che affaccia sul Monte Viglio: il Cotento ha infatti una posizione privilegiata sul versante più panoramico della Val Granara e uno sguardo unico sui rilievi più boscosi di tutta l'area protetta. difficoltà: T/E -- dislivello: 261 m -- tempo percorrenza: 2 h Rifugio di Campo Ceraso I pianori carsici caratterizzano il paesaggio dei Monti Simbruini in ogni stagione: attraverso una semplice escursione si raggiunge Campo Ceraso che, con il suo piccolo rifugio e uno specchio d'acqua artificiale, permette di immergersi nella quiete della montagna. difficoltà: T/E -- dislivello: 261 m -- tempo percorrenza: 2 h Monte Viglio (2156 m) Con la sua imponente mole il monte Viglio è la più alta cima dei Monti Cantari. Il coinvolgente percorso ne raggiunge la vetta panoramica, tra pendii ricoperti da estese foreste, multicolori fioriture e ardite guglie rocciose. difficoltà: E/EE -- dislivello: 930 m -- tempo percorrenza: 5/6 h Monte Tarino (1961 m) da Campo Staffi Attraverso fitte faggete, ripidi pendii e un'aerea cresta: una impegnativa escursione nel cuore dei Monti Simbruini. Le sue forme aspre, le sue pareti che si affacciano a picco sulle valli che lo circondano, la varietà di ambienti e la selvaggia solitudine, rendono il monte Tarino il più affascinante e attraente di tutta la catena. difficoltà: EE -- dislivello: 385 m -- tempo percorrenza: 4 h

Page 6: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Monte Tarino (1961 m) da Vallepietra Attraverso fitte faggete, ripidi pendii e un aerea cresta: una impegnativa escursione nel cuore dei Monti Simbruini. Le sue forme aspre, le sue pareti che si affacciano a picco sulle valli che lo circondano, la varietà di ambienti e la selvaggia solitudine, rendono il monte Tarino il più affascinante e attraente di tutta la catena. difficoltà: EE -- dislivello: 511 m -- tempo percorrenza: 4.30 h Monte Autore (1853 m) In ogni stagione percorrere i sentieri che arrivano sulla cima del Monte Autore permette di cogliere le emozioni di un panorama che spazia dai Monti Simbruini alle vette della catena appenninica, fino ad arrivare, nelle giornate più serene, al Mar Tirreno. difficoltà: E -- dislivello: 400 m -- tempo percorrenza: 4 h

PAESI DA SCOPRIRE Affile - Risalente all'epoca preromana, si trovava al confine del territorio degli Ernici con quello degli Equi e la sua esistenza come centro preromano sembra attestata da un breve tratto di muro in opera poligonale. Il X secolo fu un periodo di grande risveglio economico ed espansione demografica ed agricola. Molte pergamene di quei tempi ci parlano di fondi e casali in cui i coloni erano dediti ad attività agricole varie, come la cura dei vigneti, oliveti e frutteti. Il castello di Affile, documentato a partire dal 1013 e fondato probabilmente per iniziativa di un signore laico, nacque indipendentemente dal centro abitato preesistente che, con le sue chiese, restò al di fuori delle mura. Solo dal 1176 il castello divenne concreto possesso dell'Abbazia e con l'af-fermarsi del potere abbaziale presero vita nuove forme nell'organizzazione dei centri abitati e del loro territorio. Dell'attività edilizia medievale restano alcune tracce di varie epoche come la torre di Affile e la chiesa di S. Maria che risalgono al XIII secolo. Arcinazzo Romano - La prima citazione di Ponza risale al 720 d.C., quando la Massa Pontiana viene venduta al titulus di Sant'Eustachio in Ro-ma. Borgo medievale come tutti gli altri di zona soggetto alla Abbazia di Santa Scolastica, cambierà il nome in Arcinazzo Romano dal maggio 1891. Arci-nazzo deriverebbe dal nome di una concubina dell'imperatore Claudio, tale Arcinia, che possedeva una villa nella zona; oppure dal nome di un patrizio di Subiaco, tale Narcio, che donò una arx alle falde del Monte Altuino a Papa Damaso I, nel IV secolo. Tuttavia gli abitanti spesso utilizzano ancora la vecchia denominazione. Nel suo territorio agli altipiani di Arcinazzo la Villa di Traiano, residenza di caccia di una delle figure più importanti del mondo antico. Il sito archeologico ha un'estensione di circa cinque ettari, distribuiti su tre terrazzamenti. La preziosità dei marmi, delle pitture, degli stucchi e dell'apparato decorativo documentano la magnificenza delle sue sale. Filettino - Sorge a 1.075metri s.l.m. ed è pertanto il comune laziale con l'altitudine più elevata. Il territorio comunale si trova nel punto di incontro della catena montuosa dei Monti Simbruini e dei Monti Cantari. Non si hanno notizie certe di un insediamento denominato Filettino fino all'atto dell'XI secolo con il quale Papa Niccolò II sopprimeva la diocesi di Trevi nel Lazio e ne accorpava il territorio alla diocesi di Anagni. I primi edifici sorsero sul Cotardo dove la difesa era più facile. Il nucleo urbano si sviluppò a spina, adattandosi all'orografia. È anzi probabile che il toponimo derivi dalle caratte-ristica disposizione in fila delle abitazioni. Piccolo borgo medievale molto suggestivo.

Page 7: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Monasteri Benedettini di Subiaco - Dei dodici monasteri voluti da San Benedetto nella valle sublacense, l’unico sopravvissuto ai terremoti e alle distruzioni saracene fu quello di Santa Scolastica, che, sino alla fine del XII secolo, fu il solo monastero di Subiaco. Si presenta come un complesso di edifici costruiti in epoche e stili diversi. Il Monastero di San Benedetto (Sacro Speco), incassato nella roccia a strapiombo sulla valle sottostante, è composto da due Chiese sovrapposte e da Cappelle e grotte, interamente affrescate in epoche diverse, e costituisce un monumento unico per bellezza e spiritualità. Subiaco - Immersa nel Parco Naturale dei Monti Simbruini, è il centro più conosciuto e importante della Valle dell'Aniene. Trae il suo nome da “Sublacueum” o “Sublaquem”, che vuol dire “sotto i laghi”, definizione attribuita da Tacito alla Villa di Nerone e che poi passò ad indicare tutta la zona. Infatti l'imperatore si fece costruire in questa zona una sontuosa Villa e fece creare dei laghetti artificiali sbarrando l'Aniene. La tradizione racconta che gli schiavi impiegati nei lavori di costruzione di questa villa diedero poi origine alla città. Per un lungo periodo della storia di Subiaco non sono rimaste tracce, poi la città ebbe di nuovo splendore nel X-XI secolo quando per la sua potenza economica divenne un feudo assai ambito, legata indissolubilmen-te alle vicende dei Monasteri. Oggi all’interno della Rocca Abbaziale, che sovrasta la città, ha sede il museo della Stampa. Trevi nel Lazio - II suo nome deriva dal termine “treba” (trivio) per la sua posizione su tre importanti vie di comunicazione; abitata già dagli Equi fu poi conquistata dai romani che utilizzarono il territorio per l’allevamento che divenne intensissimo nell’”ager trebensis”, rimasto sempre sotto la di-retta giurisdizione imperiale, da cui il nome di Treba Augusta, città di cui restano numerose vestigia: l’antico sistema fognario, vari acquedotti, diverse fondamenta di ville rustiche. Con le invasioni barbariche questa zona, lontana dalle strade principali e protetta dai monti, fu intensamente abitata. Co-me tutti i borghi vicini all’Abbazia di Subiaco ne finirà sotto lo stretto controllo. Il paese ha sempre vissuto momenti di tracollo demografico a causa dell’abbandono degli abitanti in cerca di lavoro. Trevi sorge al centro di un’ampia vallata dei Monti Cantari, in cui scorre il fiume Aniene, oggi sbarrato da una diga che forma un lago artificiale per la produzione di energia elettrica. Dominato dal Castello Cajetani risulta avere però ancora una struttura in cui sono riconoscibili i tratti delle città romane. Suggestiva la cripta dedicata al San Pietro eremita, patrono della cittadina e proclamato qui santo da Innocenzo III.

Page 8: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Colline Ciociare Sui sentieri di…vini

Monte Scalambra (1419 m) Situato nel settore occidentale dei Monti Ernici, fa parte di una grande massa rocciosa che si estende da Roiate a Piglio, racchiudendo e sostenendo, in-

sieme ai Monti Affilani, la conca degli Altipiani di Arcinazzo. Dalla vetta si dominano la Valle del Sacco e i Monti Lepini, la Valle dell’Aniene, gli Ernici e

i Simbruini. Alle sue pendici sono le terre in cui si coltivano le preziose viti che producono il vino Docg Cesanese del Piglio, territori compresi nei comu-

ni di Piglio e Serrone e parzialmente anche in quelli di Acuto, Anagni e Paliano. Passeggiando tra i vigneti o salendo sulle pendici dello Scalambra scopri-

remo il fascino, le tradizioni, i sapori e i profumi di queste terre. Da Piglio - difficoltà: E -- dislivello: 580 m -- tempo percorrenza: 3 h Da Serrone (Eremo di San Michele) - difficoltà: T/E -- dislivello: 310 m -- tempo percorrenza: 2 h Monte delle Pianezze (1332 m) Dal centro storico di Arcinazzo Romano, una piacevole escursione verso la vetta più settentrionale dei Monti Affilani con i suoi eccezionali panorami sulla valle del Sacco e i Monti Simbruini. difficoltà: E -- dislivello: 470 m -- tempo percorrenza: 3 h

Con il patrocinio del Comune di Piglio del Comune di Serrone e della Strada del vino Cesanese

Page 9: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

PAESI DA SCOPRIRE Piglio - Al centro di una serie di borghi medievali costruiti sulle pendici del monte Scalambra, a guardare la valle del Sacco che si estende al di sotto, dove si ammira un panorama ricco di vigneti e oliveti. Il borgo si articola su una serie di stradine che conducono al punto più alto ove si trova il Castello che svetta in cima a tutte le abitazioni, confinato dalle antiche porte di accesso al paese. Il centro conserva la sua struttura a spina di pesce e le stesse abitazioni costruite sui bordi della collina in forte pendio avevano funzioni difensive, in assenza di mura di cinta. La tradizione olivicola e vitivinicola, con la produzione in particolare del Vino DOCG Cesanese del Piglio, caratterizza fortemente il territorio. Serrone - Situato alle falde del massiccio dello Scalambra, a 738 metri di altitudine. Abitato da una colonia ernica, come testimoniano le mura poligo-nali della “Lesca”, era probabilmente “Capitulum Ernicum”. Sotto l’Impero romano il territorio di Serrone fu ugualmente abitato, come provato dai rude-ri romani in località “Grotte”. La nascita di un primo abitato della città deve essere ricondotto al V° secolo d.C.. Dopo essere divenuto castellania della Chiesa, sotto Papa Gregorio IX il paese passò in dominio dei Conti, nipoti del pontefice. Ad essi successe la famiglia Colonna, fino alla consacrazione definitiva del potere dei Colonna, che avvenne all’indomani della grande vittoria riportata da Marcantonio Colonna a Lepanto. Con un atto solenne Papa Pio V, nel 1569, istituiva il Principato di Paliano con il possesso dei Castelli di Serrone e Piglio, durato fino ai nostri giorni. Particolarmente suggestive le ricostruzioni statiche delle stazioni della Via Crucis nel periodo pasquale e del Presepe nel periodo natalizio a cura della scenografa e costumista Bice Minori.

Page 10: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Monti Ernici Il cuore verde della Ciociaria

Sentiero Valle dei Santi lungo il corso del torrente Fiume Un susseguirsi di cascatelle, di scorci sulla profonda valle, restando sempre immersi nella rigogliosa vegetazione. Tutto questo lungo il facile e divertente percorso nel "regno delle acque", a pochi chilometri dalla preziosa Certosa di Trisulti. difficoltà: T/E -- dislivello: 120 m -- tempo percorrenza: 3 h Monte Rotonaria (1750 m) - da Trisulti Il Monte Rotonaria si protende come un balcone naturale a picco sui fitti boschi che circondano l'antica Certosa di Trisulti. L'itinerario ci porterà a conoscere uno dei luoghi più suggestivi della catena degli Ernici, tra natura, storia, leggende, tradizioni e spiritualità. difficoltà: E/EE -- dislivello: 915 m -- tempo percorrenza: 4/5 h Pizzo Deta (2041m) - da Prato di Campoli Con inizio dal luminoso pianoro carsico di Prato di Campoli, contraddistinto dalle meravigliose faggete, l'itinerario per il Pizzo Deta si sviluppa sul soleggiato versante meridionale. Vivremo l'emozione di raggiungere la vetta e poter osservare l'affaccio sulla vertiginosa parete Nord e la Valle Roveto. difficoltà: E/EE -- dislivello: 930 m -- tempo percorrenza: 5/6 h

Page 11: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Selva d'Ecio - da Trisulti A poche centinaia di metri dalla Certosa di Trisulti, la querceta della Selva d'Ecio caratterizza con la sua ricchezza floristica il territorio nei pressi dell'antica struttura monastica. Un semplicissimo percorso, per nulla faticoso, ma dal grande valore etnobotanico. difficoltà: T -- dislivello: nullo -- tempo percorrenza: 2.30 h Sentiero del brigante Chiavone I Monti Ernici, posti lungo gli antichi confini tra Regno delle Due Sicilie e Stato Pontificio, hanno rappresentato, con la loro natura selvaggia, il territorio ideale per proteggere e ospitare i briganti e le loro bande. Una lunga escursione tra storie, leggende e tragici fatti d'arme che ci riporteranno indietro nel tempo. difficoltà: EE -- dislivello: 1120 m -- tempo percorrenza: 5 h Rifugio Trombetta (1132 m) Con inizio dalla città di Sora, lungo le ultime propaggini dei Monti Ernici, un percorso che raggiunge, attraverso le pendici del Monte Serra Alta, il rifu-gio Trombetta, una piccola struttura montana, posta in una incantevole radura tra i faggi. difficoltà: E -- dislivello: 500 m -- tempo percorrenza: 3.30 h Monte Serra Alta (1728 m) Impegnativa escursione lungo il versante meridionale dei Monti Ernici, che da Sora termina sulla cima del Monte Serra Alta. La sua natura, i paesaggi sulla Valle Roveto e sulla sottostante città e il racconto di quanto qui accaduto, saranno compagni dei nostri passi. difficoltà: EE -- dislivello: 1420 m -- tempo percorrenza: 8 h Monte Crepacuore (1997 m) Una tranquilla escursione che partendo dalla conca di Campo Catino offre una panoramica cavalcata di cresta, con inconsuete vedute. Dal cippo sulla vetta, antica testimonianza del confine tra lo Stato della Chiesa ed il Regno Borbonico, ci abbandoneremo ad una completa ed eccezionale visione panoramica che rende questo monte uno dei punti di osservazione più interessanti della zona. difficoltà: E -- dislivello: 200 m -- tempo percorrenza: 4 h Monte Ortara (1908 m) Lungo le panoramiche creste dei Monti Ernici! Una escursione mai faticosa e sempre caratterizzata dalle infinite vedute sulle foreste sottostanti e sulle vette dell'Appennino, seguendo l'antica linea di confine tra Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie. difficoltà: E -- dislivello: 200 m -- tempo percorrenza: 4.30 h

Page 12: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

La Monna (1952 m) Poco più lunga della salita al Monte Ortara, l'escursione per la Monna permette, proseguendo di poco l'itinerario, di godere della bellezza dell'infinito panorama di uno dei più bei terrazzi naturali delle montagne laziali. difficoltà: E -- dislivello: 300 m -- tempo percorrenza: 5 h

PAESI DA SCOPRIRE Alatri - L'antica Aletrium, fu uno dei centri principali degli Ernici. Conosciuta per la sua acropoli preromana cinta da mura megalitiche, conserva un patrimonio di monumenti di notevole interesse architettonico e artistico, tra i quali la chiesa collegiata di Santa Maria Maggiore, la basilica di San Paolo, le chiese di San Francesco e San Silvestro, il protocenobio di San Sebastiano, il Palazzo Gottifredo, le ottocentesche fontane monumentali e il Palazzo Conti-Gentili. Arpino - Adagiata tra due colli (Civitas Falconica e Civitas Vetus), Arpino si vanta di aver dato i natali a illustri personaggi quali Caio Mario, Marco Tullio Cicerone e Marco Vipsanio Agrippa. La Civita Vecchia era collegata all’altro insediamento da una formidabile opera muraria e conserva un arco a sesto acuto di rara bellezza. Nella chiesa di San Michele si possono ammirare i dipinti di Giuseppe Cesari, più conosciuto come il Cavalier d’Arpino, ap-prezzato esponente del manierismo romano della metà del XVII secolo. Collepardo e Certosa di Trisulti - Borgo medievale dalla caratteristica pianta allungata, ha nel suo territorio due gioielli, le grotte di origine carsica dedicate alla Regina Margherita e dette “dei bambocci” e la Certosa di Trisulti che sorge su un contrafforte, alle falde del Monte Rotonaria. Co-struita nel XIII secolo, a poca distanza del complesso monastico fondato da San Domenico, rimaneggiato e ingrandito più volte nel corso della sua vita centenaria. All’interno il palazzo voluto da Papa Innocenzo III in stile romanico-gotico e la splendida chiesa barocca dedicata a San Bartolomeo. Tipica-mente settecenteschi invece i magnifici affreschi della farmacia, gioiello del monastero e la sala del refettorio. Intorno al grande chiostro, rimangono in-tatte le celle dei monaci certosini, con il piccolo giardino e le semplici stanze. Guarcino - Il paese conserva nel centro storico elementi architettonici e decorativi di notevole rilevanza artistica, tipicamente medievali, come por-tali, bifore, trifore e mura in pietra viva. L'isolamento e la bellezza selvaggia dei luoghi attrasse molti eremiti ; tra questi San Benedetto. Un altro eremita, Sant'Agnello Abate da Napoli, venne a Guarcino e si ritirò per ben sette anni in una grotta sui monti della cittadina, diventandone successivamente il Patrono. Nei pressi del centro abitato si trovano la Fonte di Filette e la Fonte di San Luca, le cui acque minerali curative, molto apprezzate sin dagli inizi del 1900, sono tornate ad essere imbottigliate e commercializzate a partire dal 2002.

Sora - Dista da Frosinone 30 km, a circa 300 m. s.l.m.. La città di Sora è adagiata lungo le rive del fiume Liri, all’ingresso della Valle del Roveto. La parte più antica, abitata dai Volsci, doveva trovarsi sulle alture di Monte S. Casto, dove oggi si erge la medievale Rocca Sorella, distrutta nel 1299 e in parte re-staurata nel XV sec. Questa cittadina, la terza della provincia per il numero degli abitanti, ha dato i natali a Vittorio De Sica, attore e regista.

Page 13: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Veroli - Verulae, antica città ernica sembra debba il suo nome a una parola che significava “porta”; era dunque la porta d’accesso al territorio degli Ernici. Dai ruderi del castello di San Leucio si ha una visione d’insieme dell’intera cinta muraria, all’interno della quale si elevano di tanto in tanto, nell’intrico di vicoli e strade, torri e campanili di origine medioevale. Nel suo territorio sorge la stupenda abbazia di Casamari, gioiello dell’architettura gotico cistercense.

Page 14: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Monti Lepini Tra pianori carsici e cime boscose lungo i sentieri dei Volsci

Sprone Maraoni (1328 m) - da Gorga Da Gorga, il più alto paese dei Monti Lepini, una strada conduce all'attacco di alcuni dei sentieri più interessanti dell'intera catena. Ne percorreremo quello che arriva sulla cima dello Sprone Maraoni, camminando tra boschi, radure e panoramiche creste, conoscendo ad ogni passo le meraviglie geologi-che di questo territorio. difficoltà: E -- dislivello: 538 m -- tempo percorrenza: 5/5.30 h Monte Gemma (1456 m) - da Santa Serena, Supino Dal pianoro di Pian della Croce, ricco di interessanti fenomeni carsici (grotte, doline e inghiottitoi), saliremo tra faggi e rocce fessurate con una vista eccezionale sul paese di Supino, sulla piana di Frosinone e sul Monte Cacume. Scopriremo di essere in un territorio veramente speciale per la peculiare posizione geografica di queste montagne, poco distanti sia dalla dorsale appenninica sia dalla costa tirrenica. difficoltà: E -- dislivello: 570 m -- tempo percorrenza: 4 h

Page 15: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Monte Malaina (1480 m) - da Santa Serena, Supino Saliremo facilmente sulla seconda cima della catena dei Lepini, da dove il nostro sguardo raggiungerà il promontorio del Circeo e le Isole Pontine. La nostra escursione sarà inoltre estremamente interessante per la forte presenza di rudiste. E così, osservando l'aspetto delle rocce e i fossili in loro contenuti, avremo la possibilità di leggere la storia di questa montagna negli ultimi duecento milioni di anni. difficoltà: E -- dislivello: 450 m -- tempo percorrenza: 3/4 h Monte Cacume (1095 m) - da Patrica Il Monte Cacume, con la sua particolare forma piramidale e la monumentale croce di vetta, ben visibile dalla Via Latina, era noto già a Dante, che lo cita nel IV canto del Purgatorio. Questa escursione ci sorprenderà soprattutto per le bellissime fioriture primaverili delle rare orchidee e gli antichissimi esemplari di alberi. difficoltà: E -- dislivello: 618 m -- tempo percorrenza: 4 h Monte Semprevisa (1536 m) - da Pian della Faggeta, Carpineto Romano Dalla vetta del Semprevisa, la più elevata dei Monti Lepini, il panorama è semplicemente magnifico: da qui nelle giornate serene si dominano tutta la catena dei Lepini, il gruppo montuoso degli Ernici, le Paludi Pontine, il mare da porto d'Anzio al promontorio del Circeo, l'Isola di Ponza e, in lontananza il Vesuvio, Ischia e perfino la Penisola Sorrentina. difficoltà: E -- dislivello: 641 m -- tempo percorrenza: 4/5 h

PAESI DA SCOPRIRE Carpineto Romano - Situato nel cuore dei Monti Lepini, in provincia di Roma e ai confini con le provincie di Latina e Frosinone, vede estendersi il suo cento storico, su due colline alle pendici di Monte Capreo e ha dato i natali a Giovacchino Vincenzo Pecci (Papa Leone XIII). Le sue origini sono di epoca medievale, anche se nel suo territorio sono stati rinvenuti resti di ville romane. Alla fine del XVI sec. riceve il titolo di Ducato dalla famiglia Aldo-brandini. Gorga - Si affaccia sulla Valle del Sacco, dalla sommità del Monte Volpinara, conserva l’aspetto tipico di un borgo medievale, i primi insediamenti risalgono all’epoca preistorica. Gorga deve alla famiglia Pamphili l’istituzione del primo “Magistero di scuola” e l’edificazione della chiesa di Santa Maria, attraverso i secoli si sono distinte alcune famiglie gorgane, tra queste i Santucci. Il Cardinale Vincenzo Santucci, nel 1870, ricoprirà il ruolo di mediatore tra Stato e Chiesa. Morolo - Posto sulle pendici dei Monti Lepini, Morolo vanta radici storiche molto lontane. La sua storia è lunga e s’intreccia con quella di alcuni pontefici e di alcune grandi famiglie nobiliari come i Colonna, che qui hanno avuto in possesso il Castello dei Meroli di cui restano evidenti tracce. Sulla montagna del centro Lepino, nei pressi di una grotta dove si venerava San Michele Arcangelo (patrono della cittadina, invocato in modo particolare dalle puerpere per avere molto latte), è ubicata la piccola chiesa di Sant’Angelo, di origine medievale. Morolo ha dato i natali a Ernesto Biondi, scultore e pit-tore.

Page 16: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Patrica - I primi documenti che parlano del centro risalgono all'anno 817, quando Ludovico I, figlio di Carlo Magno, tramite un “Atto di Donazione", conferma a Papa Pasquale I il possesso dei domini della Chiesa, tra questi il CASTRUM PATRICIAE CUM TERRE ET CACUMINE. Nella parte più alta del centro storico, sorge Palazzo Spezza, costruito nel 1700. Questo centro Lepino ha dato i natali al compositore di musica sacra Licinio Refice (Patrica 1883 - Rio de Janeiro 1954). Segni - La città antica interessava un ampio territorio nella zona settentrionale dei Monti Lepini e per la sua particolare posizione, era fondamentale per il controllo d'importanti assi viari e della Valle del Sacco. Il centro storico caratterizzato dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta è impreziosito dall’interessante cinta muraria esterna, in opera poligonale e dalla presenza della meravigliosa Porta Saracena. Supino - I ruderi di un antico castello dominano dall’alto il borgo di Supino, situato ai piedi del versante orientale dei Monti Lepini. Di origine medio-evale, Supino conserva significativi piccoli “tesori” legati alla sua antica storia; tra questi i segmenti di mura poligonali, le terme romane in cui è possibile ammirare un bellissimo e ben conservato mosaico raffigurante il dio Nettuno e le chiese risalenti al 1700. Dal paese, immerso nel verde dei Lepini, è pos-sibile raggiungere il pianoro di Santa Serena, base di partenza per escursioni e passeggiate montane.

Page 17: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi Luoghi selvaggi sulle vie della transumanza

Monte delle Fate (1090 m) da Sonnino Con i suoi 1090 metri e la sua forma caratteristica a punta, Monte delle Fate è una delle cime più importanti dei Monti Ausoni. Dal paese di Sonnino risaliremo il sentiero accompagnati da storie antiche di divinità, fate, folletti e briganti fino a raggiungere la vetta, balcone naturale sul mare, isole e i monti del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. difficoltà: E -- dislivello: 770 m -- tempo percorrenza: 4 h Monumento Naturale di Campo Soriano da Terracina Altopiano carsico modellato in migliaia di anni dall'incessante lavoro dell'acqua meteorica e impreziosito dai singolari vigneti di uve moscato DOC, il Monumento Naturale di Campo Soriano sorge a pochi chilometri dai paesi di Terracina e Sonnino. Qui seguiremo un labirintico percorso tra doline, campi carreggiati e inghiottitoi, perdendo il nostro sguardo tra estesi vigneti ed uliveti, sotto il controllo onnipresente della imponente "Cattedrale" na-turale. difficoltà: T -- dislivello: 100 m -- tempo percorrenza: 3 h

Page 18: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

PAESI DA SCOPRIRE Fondi - Le origini sono legate a leggende riguardanti la montagna e il mare e quella più antica fa riferimento al mito di Ercole. Il personaggio più famo-so della storia di Fondi è Giulia Gonzaga, dalla bellezza leggendaria, andata in sposa a Vespasiano Colonna. Nella Fondi dell’epoca si producevano stof-fe, vasi, mobili e cesti, tutto ciò grazie all’intraprendenza economica della comunità ebraica che si era insediata nell’area dell’Olmo Perino. Abbazia di Fossanova - Piccolo borgo medievale con primo esempio di architettura gotico-cistercense in Italia, costruito su antica villa romana e ricordato come abbazia benedettina con certezza già dal 1089 dove morì San Tommaso d’Aquino nel 1274, all’interno nell’antica foresteria si trova il polo museale medievale. Sonnino - Il piccolo paese medievale è circondato da boschi e rigogliosi alberi d’ulivo; attraversato da una strada centrale e da vari vicoli che condu-cono alle porte e alle varie torri circolari, tra queste spicca in modo particolare quella degli Antonelli. Il paese, che costituiva una delle frontiere dello Stato della Chiesa, ha dato i natali al brigante Antonio Gasbarrone (1793-1882) e a Giacomo Antonelli (1806-1876), il “Richelieu” italiano nella Chiesa di Pio IX. Terracina - Rinomata località turistica della costa Tirrenica, è situata in prossimità della foce del fiume Amaseno, sviluppandosi a partire da una propaggine di Monte Sant'Angelo (Monti Ausoni), fino al lungomare Circe. “Anxur”, questo è il suo nome originario, nella sua storia plurimillenaria ha raccolto e conservato pregevoli opere d'arte, dal meraviglioso tempio di Giove al Duomo di San Cesareo.

Page 19: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Parco Nazionale del Circeo I miti e le leggende di uno splendido promontorio e di un’antica foresta

Grotta delle Capre dal porto di San Felice Circeo Dal borgo antico di San Felice Circeo, un panoramico itinerario tra la macchia mediterranea, che ci ricondurrà ai tempi del Neolitico, in una delle grotte più suggestive del promontorio della Maga Circe, per terminare sotto il vecchio Faro, occhio vigile sulle vicine Isole Pontine. difficoltà: T/E -- dislivello: 200 m -- tempo di percorrenza:3 h Foresta e duna Passeggiata nella mitica Selva di Circe, relitto dell'antica foresta planiziaria di Terracina che, prima della bonifica degli Anni Trenta, si estendeva per ol-tre undicimila ettari. Ci addentreremo nella foresta alla scoperta di un territorio arcaico, ricco di biodiversità e di storia accolti nella magia della Piscina della Verdesca per poi concludere la giornata accompagnati dal fragore delle onde lungo la delicata duna litoranea, mosaico di colori e profumi. difficoltà: T -- dislivello: no -- tempo di percorrenza: 3 h

Page 20: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

PAESI DA SCOPRIRE Sabaudia - Fondata nel 1933 e inaugurata da Vittorio Emanuele III, dalla cui famiglia prende il nome, Sabaudia fu costruita secondo i canoni dell’architettura razionalista spiccando per la sua diversità nel complesso di borghi e cittadine edificate a seguito della bonifica delle Paludi Pontine. In-cantevole è la vista sul Monte Circeo che fa capolino tra le dune sabbiose e sembra quasi emergere dal Lago di Paola. San Felice Circeo - Su di una piattaforma naturale a circa 100 metri sul livello del mare del versante “Quarto Caldo” del Monte Circeo, sorge il borgo medievale di San Felice. Dalle origini ancor più antiche, che sfumano nel mito e nella leggenda, San Felice Circeo rappresenta un viaggio nel tem-po, in una terra di eroi e magie, che inizia con gli uomini di Neanderthal per proseguire nei secoli come colonia romana, possedimento dei Templari du-rante il Medioevo, feudo dei Caetani e infine roccaforte pontificia. Oggi rinomata località turistica, San Felice si presenta, tra i colori intensi e i profumi penetranti della macchia mediterranea, come un labirinto di vicoli, che si aprono su piazzette e caratteristici scorci panoramici, e instancabile vedetta del Parco Nazionale del Circeo. Terracina - Rinomata località turistica della costa Tirrenica, è situata in prossimità della foce del fiume Amaseno, sviluppandosi a partire da una propaggine di Monte Sant'Angelo (Monti Ausoni), fino al lungomare Circe. “Anxur”, questo è il suo nome originario, nella sua storia plurimillenaria ha raccolto e conservato pregevoli opere d'arte, dal meraviglioso tempio di Giove al Duomo di San Cesareo.

Page 21: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Parco Naturale Regionale Monti Aurunci Una catena di montagne, balcone naturale sul Tirreno

Monte Altino (Redentore) (1259 m) - da Maranola (Pornito) Uno dei più affascinanti e frequentati sentieri dei Monti Aurunci, sia per gli aspetti storici e religiosi che per quelli paesaggistici e ambientali. Partendo dal piccolo borgo di Maranola seguiremo la "Strada della statua", che ci condurrà al santuario di S.Michele e quindi a un panorama spettacolare sul lito-rale di Formia e sulla costa del mar Tirreno, considerato tra i più belli dell'intero Appennino. difficoltà: T/E -- dislivello: 450m -- tempo percorrenza: 4 h Antica Via Appia Tra Itri e Fondi Lungo il tracciato dell’Appia Antica, all'interno del Parco dei Monti Aurunci, tra i comuni di Itri e Fondi, attraverseremo le Gole di Sant'Andrea per venire catapultati nella storia: ricalcheremo i passi di militari, briganti, viaggiatori e pellegrini sull'antico basolato della Regina Viarum, accompagnati da un intrecciarsi di macchia mediterranea e uliveti. difficoltà: T -- dislivello: 130 m -- tempo percorrenza: 2 h

Page 22: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Monte d'Oro (828 m) - da Esperia La piramide del Monte d'Oro si affaccia inconfondibile sulla valle del Liri. Cammineremo tra la macchia mediterranea, osservando i tradizionali insedia-menti pastorali tutt'oggi utilizzati e transitando, prima di raggiungere la cima, per l'antico santuario di San Donato, caro agli abitanti di Esperia. difficoltà: E -- dislivello: 600 m -- tempo percorrenza: 4.30 h Monte Fammera (1168 m) - da Spigno Vecchia Testimone di alcuni dei più cruenti combattimenti della Seconda Guerra Mondiale, il Monte Fammera si staglia nel versante orientale dei Monti Aurun-ci, spiccando nel paesaggio con la sua scoscesa e verticale parete rocciosa, ambiente ideale per la nidificazione del falco pellegrino. difficoltà: E/EE -- dislivello: 800 m -- tempo percorrenza: 5.30 h Anello di Monte Ruazzo (1314 m) Un itinerario che ci regala un panorama incantevole e la possibilità di comprendere, camminando tra i diversi versanti caratterizzati da fitti boschi di leccio, tappeti di salvia, importanti fenomeni carsici e boschi di faggi, l'enorme valore botanico e geologico dei Monti Aurunci. difficoltà: E -- dislivello: 700 m -- tempo percorrenza: 5.30 h Monte Petrella (1533 m) - da Maranola (Pornito) La vetta più alta degli Aurunci unisce elementi naturali mediterranei ed elementi tipicamente montani, con una grande varietà di piante e panorami sorprendenti. Sarà emozionante godere dell'ombra di faggi imponenti e, nello stesso tempo, essere a non più di sei chilometri in linea d'aria dal mare! difficoltà: E -- dislivello: 730 m -- tempo percorrenza: 5.30 h Monte Faggeto (1256 m) Nel percorrere gli aridi versanti del Monte Faggeto sarà come trovarsi in un piccolo negozio di spezie a cielo aperto: così, seduti sulle rocce che affiorano tra i tappeti erbosi, sotto il caldo sole, le piante di origano, di santoreggia, di timo serpillo ci avvolgeranno sprigionando un vortice di inebrianti profumi. difficoltà: E -- dislivello: 730 m -- tempo percorrenza: 5.30 h Monte Maio (940 m) - da Vallemaio Tra storia e natura, in uno dei luoghi dove si sono svolti i tragici combattimenti della Seconda Guerra Mondiale. Il percorso, verso la panoramica vetta, si snoderà attraverso la Vallaurea, la valle più bella di tutti gli Aurunci orientali, magnificamente caratterizzata da estesi e verdissimi pascoli ricoperti di orchidee nel periodo primaverile, campi coltivati, boschi di faggio e cerri e aride pietraie. difficoltà: E/EE -- dislivello: 650 m -- tempo percorrenza: 5.30/6 h

Page 23: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

PAESI DA SCOPRIRE Esperia - Situata a 370 m sul livello del mare, alle pendici del Monte Cècubo, l’origine del suo nome è incerta, secondo uno storico locale, potrebbe derivare dall’astro Espero oppure dall’antico nome della penisola italiana. Teatro di cruenti combattimenti durante la II Guerra Mondiale, ha ricevuto la Medaglia d’Oro al Merito Civile. Nel territorio di questo piccolo paese, abbarbicato ai Monti Aurunci sono state rinvenute le più antiche orme di dino-sauro, mai scoperte nel Lazio, risalenti a oltre 120 milioni di anni fa. Formia - Posta al centro del golfo di Gaeta e lungo il percorso della “regina viarum”, la Via Appia, Formia (dal greco hormiai - approdo) ha origini che si perdono nel tempo e si collegano alla leggenda di Troia e al lungo viaggio di Ulisse verso Itaca. La mitologia infatti incarna in questi luoghi, i Lestrigoni, popolo di giganti antropofagi. Le antiche origini sono testimoniate dal susseguirsi di resti romani, fortificazioni militari e piccole chiese che fanno da quinta naturale al magnifico paesaggio che si apre sul Mar Tirreno.

Itri - Cittadina di antiche origini, conosciuta come la Terra dei Briganti e di Fra’ Diavolo, ha il proprio nome legato, probabilmente, alla parola latina “iter” che significa viaggio. Questo piccolo paese, caratterizzato dal Castello medioevale si può considerare un vero e proprio museo all’aperto, conser-vando nel suo territorio un tratto della Via Appia. Nel 1534 giunse a Itri il pirata Ariedano, detto il Barbarossa, per rapire Giulia Gonzaga, una delle donne più celebri del Rinascimento. Maranola di Formia - Piccolissimo borgo che conserva l'aspetto medievale con la cinta di mura accessibile da un unico ingresso. La torre più alta è la "Torre Caetani" fatta erigere da Onorato I. L'origine del borgo è legata alla necessità delle popolazioni che abitavano sul golfo di Gaeta di spostarsi in nuovi insediamenti in posizione protetta sulle alture circostanti, a difesa dalle incursioni saracene. Maranola è citata per la prima volta nel 1029 luogo fortificato con mura e torri, più volte passata di mano per la sua posizione dominante sul golfo di Gaeta. All’interno del borgo la chiesa di Santa Maria di martiri che conserva decorazioni barocche, affreschi e un presepe del XVI secolo.

Page 24: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Parco Naturale Regionale Riviera di Ulisse La macchia mediterranea tra storie, leggende e scogliere a picco sull’azzurro del mare

Promontorio di Monte Orlando Estrema propaggine dei Monti Aurunci verso il Tirreno, Monte Orlando si protende nell'azzurro golfo di Gaeta e termina con una spettacolare falesia a picco su mare. Percorreremo un itinerario che dal Santuario della Montagna Spaccata ci condurrà, immersi nella profumata macchia mediterranea, sulla cima del promontorio tra un intrecciarsi di geologia, testimonianze storiche, leggende e credenze religiose. difficoltà: T -- dislivello: 100 m -- tempo percorrenza: 3 h Gianola e Monte di Scauri Un piccolo Parco dove la voce della natura si accompagna a quella della storia e del mito. Avvolti da un’irresistibile miscellanea di brezza e ancestrali profumi, seguiremo un semplice sentiero lungo costa, immerso nella vegetazione mediterranea e impreziosito da numerosi resti di epoca romana, segno di un’intensa attività umana che incessantemente si protrae da 2000 anni, fino ai giorni nostri. difficoltà: T -- dislivello: nullo -- tempo percorrenza: 3 h

Page 25: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

PAESI DA SCOPRIRE Gaeta - Antico borgo marinaro il cui nome deriva forse da Cajeta nutrice di Enea, che grazie alla sua posizione strategica, è stato per secoli un impor-

tantissimo porto militare e per questo teatro di avvenimenti storici in ogni epoca. Visitando Gaeta sarà affascinante scoprire le antiche vestigia romane,

gli edifici medioevali, le tracce della dominazione araba e l’impronta del lungo periodo di governo borbonico. E’ stata, inoltre, la città natale della famiglia

nobile dei Gaetani o Caetani, alla quale apparteneva Benedetto Caetani, futuro Papa Bonifacio VIII.

Page 26: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise Nelle terre di orsi, lupi e camosci

Anello - Forca d'Acero - Valle Inguagnera - Forca d'Acero Un valico posto a 1538 metri sull'Appennino centrale, lungo lo spartiacque tra Abruzzo e Lazio. Saliremo per la rocciosa Valle Inguagnera fino al valico omonimo a 1804 metri e riscendendo tra faggi altissimi e diritti come ceri, sentiremo il respiro di questa "oasi" naturale, forse la più importante di buona parte dell'Europa occidentale. difficoltà: E -- dislivello: 330 m -- tempo percorrenza: 3,30 h Roccia dei tedeschi da San Donato V. di Comino Durante il Secondo Conflitto Mondiale innumerevoli affioramenti rocciosi vennero trasformati, sfruttandone le caratteristiche naturali, in imprendibili postazioni. Ne visiteremo i camminamenti protetti, i punti di osservazione nascosti e le gallerie scavate nella viva roccia. difficoltà: E -- dislivello: 468 m -- tempo percorrenza: 2,30 h Miniere di Re Ferdinando Dal paese di San Donato Val di Comino si diparte la "mulattiera", tra uliveti e muretti a secco che testimoniano l'intenso utilizzo antropico ma al con-tempo contribuiscono a rendere il paesaggio mozzafiato; da qui percorreremo il vecchio tracciato dei minatori, che ci condurrà fino all'ingresso delle an-tiche miniere borboniche. difficoltà: T/E -- dislivello: 165 m -- tempo percorrenza: 1,30 h

Page 27: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Roccia dei tedeschi dalla Castelluccia Durante il Secondo Conflitto Mondiale innumerevoli affioramenti rocciosi vennero trasformati, sfruttandone le caratteristiche naturali, in imprendibili postazioni. Ne visiteremo i camminamenti protetti, i punti di osservazione nascosti e le gallerie scavate nella viva roccia. difficoltà: T/E -- dislivello: 90 m -- tempo percorrenza: 1,30 h Fonte Fredda - Sella di Prato Piano (1827 m) Da Prati di Mezzo si camminerà lungo un facile itinerario, tra i più emozionanti percorsi del versante laziale del Parco, affascinante soprattutto in primavera, quando le nevi, sciogliendosi alimentano scintillanti ruscelli tra verdi prati e fioriture multicolori. difficoltà: T/E -- dislivello: 397 m -- tempo percorrenza: 4 h Monte Meta (2242 m) Una escursione fonte inesauribile di emozioni! Saliremo lungo le vie antiche della transumanza, nel regno di camosci e aquile, tra le faggete e le rupi dei Monti della Meta, per conoscere la meravigliosa natura del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. difficoltà: E -- dislivello: 800 m -- tempo percorrenza: 5 h Passo dei Monaci (1967 m) Da Prati di Mezzo verso il cuore dei Monti della Meta. Cammineremo lungo un antico tracciato, percorso nei secoli da pastori e pellegrini, verso le bal-conate rocciose e i panorami che arrivano a spaziare fino al vicino Molise e alla contigua catena montuosa delle Mainarde. difficoltà: E -- dislivello: 470 m -- tempo percorrenza: 4 h Canneto - Cascata di Papa Wojtyla Facile percorso in una delle zone più belle del versante laziale del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise: dal santuario della Madonna Nera di Can-neto, meta di molti pellegrinaggi, risaliremo l’alta valle del fiume Melfa tra laghetti e cascatelle fino a raggiungere la contemplativa cascata dedicata a Papa Wojtyla. difficoltà: T/E -- dislivello: 100 m -- tempo percorrenza: 2 h Traversata Val Canneto - Fonte Chiariglio - Pratolungo - Prato di Mezzo Il versante laziale del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise in una traversata dalla Val Canneto a Prati di Mezzo. Pendii ricoperti di faggi, praterie d'alta quota e creste panoramiche saranno protagonisti di una lunga e coinvolgente escursione. difficoltà: E/EE -- dislivello: 800 m -- tempo percorrenza: 4 h

Page 28: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Traversata Val Canneto - Val Fondillo Uno dei più lunghi percorsi escursionistici del Parco, che porta a conoscere lungo antiche vie della transumanza e della fede, le valli, le cime, la natura e i paesaggi dei versanti laziali e abruzzesi della preziosa area protetta. difficoltà: E/EE -- dislivello: 672 m -- tempo percorrenza: 6 h

PAESI DA SCOPRIRE Atina - Nel cuore della Valle di Comino, e affacciata idealmente sull’appennino abruzzese, Atina è una piccola cittadina dalle antiche origine volsche, circondata da mura poligonali databili tra il V-IV sec. a.C. Al XIV secolo risale invece il Palazzo Ducale situato nel centro storico, teatro privilegiato du-rante il periodo estivo, di affermati festival internazionali dedicati alle musiche e danze folkloristiche e al jazz. Alvito - Arroccato su di una collina lungo il versante laziale del Parco Nazionale d’ Abruzzo, Lazio e Molise, Alvito s’immerge nel verde della conca della Valle di Comino, cinta in un sistema di monti dell’Appennino. Il borgo medievale, di più antiche origini, arricchito dal vicino anfiteatro naturale della Fossa Maiura, profonda depressione carsica, presenta numerosi spunti ed elementi d’interesse storico-artistico. Qui la campagna, la collina e la montagna, si fondono, così come la storia e la natura, dando vita ad un unico armonioso paesaggio.

Opi - L’uomo s'insediò nel territorio di Opi in tempi remoti, fatto testimoniato dal ritrovamento di un centro fortificato nella stessa località dove oggi sorge il borgo. Alcune credenze fanno risalire il nome del piccolo borgo alla dea romana della terra Ope, sorella e moglie di Saturno; altre a Opice, sacer-dotessa del tempio di Vesta. L’ipotesi più attendibile è che il nome derivi dal termine latino “Oppidum”, ossia accampamento fortificato. Pescasseroli - Pescasseroli sembra derivare da “Pesculum Serulae” che significa “roccia sorgente a picco”, dal tardo latino “pensulum”, oppure se-condo Benedetto Croce “Pesculum ad Solorum”, cioè “masso presso il piccolo Sangro”. Pescasseroli è il centro più importante del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ed è stato il paese più importante, in questa zona, interessato dal “fenomeno” della transumanza. Tra i personaggi di spicco ricordiamo il filosofo Benedetto Croce. Picinisco - Piccolo centro ubicato all'interno del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, vera oasi di pace immersa in una natura selvaggia che ospitò ed incantò nel dicembre 1919 lo scrittore inglese David Herbert Lawrence: fu qui che l'autore de “L'amante di Lady Chatterley” ambientò il suo romanzo “The lost girl” (“La ragazza perduta”). Il castello, costruito dai conti dei Marsi e successivamente passato a varie famiglie nobili, domina con la sua massiccia mole a pianta rettangolare tutta la parte antica del paese, costituita da un dedalo di viuzze lungo le quali si trovano numerose chiese di origine medievale e barocca.

San Donato Val di Comino - “Terra di passo” per pastori e briganti, monaci e mercanti, San Donato Val di Comino è la “porta” verso il valico appenninico di Forca d'Acero e il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Di origine sannita e poi appartenuto ai Longobardi, San Donato possiede una cittadella interna (l'antico “Castrum”) riconoscibile dalla presenza di mura fortificate lungo le quali si aprono varie porte d'accesso e su cui spicca la torre, edificata ed orientata in base alla declinazione del sole, che, come una bussola, indica i quattro punti cardinali e la collocazione dell'abbazia di Montecassino. Fu inoltre patria di apprezzate botteghe di scalpellini, che hanno avuto fortuna e fama sia in Italia che all'estero.

Page 29: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Settefrati e Santuario Madonna di Canneto - Il paese situato a oriente della Valle di Comino e sorge dopo la distruzione dell’antica “Cominium”. L’attuale denominazione è in onore dei figli di santa Felicita, uccisi a Roma durante le persecuzioni contro i cristiani nel 164. Di notevole importanza è la presenza nel suo territorio della Valle di Canneto, presso le sorgenti del Melfa: da Settefrati, attraverso una strada panoramica, si accede al Santuario della Madonna di Canneto, nel cuore del versante laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dove è custodita una statua lignea che si rifà all’antico tema della Madonna col bambino seduta in trono, del sec. XIII-XIV.

Page 30: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Gole del Melfa, Monte Cairo e Montecassino Aspri e silenziosi paesaggi nei luoghi della memoria

Monte Cairo (1669 m) da Terelle Dal panoramico comune di Terelle, famoso per il suo castagneto monumentale, saliremo sulla vetta del Monte Cairo, una montagna isolata e slanciata che si solleva dalla pianura sino ai suoi 1669 metri. Da qui ammireremo un vasto panorama che spazia dalle montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise all’ abbazia di Montecassino e che ci condurrà dalla storia attuale della Ciociaria alle memorie della guerra lungo la Linea Gustav. difficoltà: E -- dislivello: 769 m -- tempo percorrenza: 5 h Monte Obachelle (1466 m) Escursione impegnativa sulla seconda cima del Massiccio di Monte Cairo e luogo di fuga e nascondiglio durante la Seconda Guerra Mondiale. Da una miniera dell’Ottocento, rifugio per centinaia di sfollati durante la guerra, risaliremo tra pascoli e stazzi, sino alla sua vetta, tristemente famosa per una pagina sanguinaria del brigantaggio e terrazzo naturale sulla Val di Comino. difficoltà: E -- dislivello: 886 m -- tempo percorrenza: 5 h

Page 31: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Gole Fiume Melfa Alla scoperta del gioiello verde della Ciociaria, percorrendo il Tracciolino, una delle strade più antiche e caratteristiche del Lazio che si snoda sinuosa al di sopra del letto del fiume Melfa, trait d'union tra la Valle del Liri e la Valle di Comino. Ci immergeremo in un paesaggio selvaggio tra boschi e rupi, grotte ed eremi, cascate e rapide, scorci suggestivi e improvvisi cambi di scena dimenticandoci per un giorno della civiltà. difficoltà: T/E -- dislivello: 300 m -- tempo percorrenza: da 2 a 5 h Anello R.N. Montecassino Un vero percorso della memoria, dove anche la terra, le rocce, la bassa macchia e l'austera presenza dell'abbazia benedettina, raccontano, fanno conosce-re e rivivere le tragiche vicende storiche di una delle più famose battaglie della Seconda Guerra Mondiale. difficoltà: T -- dislivello: nullo -- tempo percorrenza: 3/4 h Cavendish Road da Caira a Montecassino Attraverso la Natura, per conoscere la Storia: camminare sul tracciato della Cavendish Road significa vivere nuovamente, in un ambiente naturale tutto particolare, alcune delle più sorprendenti vicende della Battaglia di Cassino. difficoltà: E -- dislivello: 397 m -- tempo percorrenza: 3 h Postazioni tedesche II G. M. Villa Santa Lucia I sentieri che percorrono il massiccio di Monte Cairo, permettono di conoscere il complesso sistema difensivo che formava la linea Gustav. Da Villa Santa Lucia cammineremo in direzione di Montecassino ripercorrendo le piccole e grandi storie dei combattimenti che qui si sono svolti. difficoltà: T/E -- dislivello: nullo -- tempo percorrenza: 3 h Postazioni tedesche II G. M. Monte Cifalco (947 m) - da Sant'Elia Fiume Rapido Il Monte Cifalco è un balcone naturale sulla valle del fiume Liri. Affacciandosi dai punti di osservazione delle postazioni realizzate durante il Secondo Conflitto Mondiale, se ne comprenderà l'enorme importanza strategica rivivendo dopo tanti anni le medesime sensazioni dei combattenti. difficoltà: E -- dislivello: 400 m -- tempo percorrenza: 3/4 h Ruderi di San Pietro Infine Una viva testimonianza della tragicità della guerra nella natura delle montagne del basso Lazio; i ruderi del piccolo paese di San Pietro Infine, oggi museo all'aperto, rappresentano concretamente gli orrori dei combattimenti e le sofferenze subite dalle popolazioni durante la Seconda Guerra Mondiale. difficoltà: T -- dislivello: nullo -- tempo percorrenza: 3/4 h

Page 32: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

PAESI DA SCOPRIRE Acquafondata - Tutto è quiete e silenzio in questo borgo dove abitano oggi pochissime anime. Fondato nell'alto Medioevo, passò sotto il controllo dell'abbazia di Montecassino, conobbe il fenomeno del brigantaggio e le devastazioni della II Guerra Mondiale. Acquafondata è il “verde balcone” tra Lazio, Abruzzo e Molise, paese rurale dove si possono rivivere atmosfere antiche al giorno d’oggi sempre più rare e preziose: arroccato sulla montagna, con le sue tradizioni legate soprattutto ad una cucina semplice e genuina, vi si respira aria pura. Tutto il paesaggio suggerisce un’immagine di potenza, di maestosa naturalità nei monti e nelle vallate. Cassino - Città dall’antichissima storia, posta in un territorio ricco di acque e importantissimo luogo di transito, ha subito nel corso del Secondo Conflitto Mondiale la totale distruzione, venendo successivamente riedificata lasciando in evidenza, in alcuni luoghi, le poche vestigia del passato, so-pravvissute ai tragici combattimenti. Una città divenuta vivida testimonianza per la Pace. Montecassino - L’abbazia, fondata da San Benedetto nel 529 sulle rovine dell’area sacra romana, è casa madre di tutte le congregazioni benedettine del mondo, ed è stata sempre un centro religioso e politico, in ogni epoca. Sarà distrutta quattro volte e quattro volte ricostruita. Nel XX secolo, dopo la tragica distruzione della Seconda Guerra Mondiale, è tornata ad essere gioiello d’arte ed importante luogo di fede e riferimento religioso. Casalvieri - Il centro storico di Casalvieri si presenta al visitatore in tutto il suo fascino: le strade, le piazzette e i vicoli, costeggiati da palazzi signo-rili, identificabili da stemmi e portali, costituiscono l’ordito su cui si dispiega la storia di questa comunità. Un patrimonio architettonico inaspettato e misconosciuto che si schiude agli occhi dell'ospite attratto dalle anguste vie medioevali, in un susseguirsi di archi, logge, terrazze. A far da cornice una natura incontaminata, caratterizzata da superfici boschive e da alture dalle quali è possibile godere di un panorama straordinariamente ampio, che ab-braccia tutta la Valle di Comino, parte della valle del Liri e della Val Roveto. Cervaro - Sorto come castello per volontà dell'abbazia di Montecassino, Cervaro ha attraversato i secoli oscuri delle invasioni barbariche e dello spopolamento, per rinascere poi come centro fortificato, a controllo, insieme al vicino castello di Torrocolo, della pianura di Cassino. La sua privilegiata posizione strategica spiega, per il medioevo, l'attenzione che i potenti gli riservarono, attenzione che ebbe anche durante la II Guerra Mondiale, quando si trovò in piena linea Gustav, subendo immani distruzioni. Malgrado le calamità, che nel tempo l'hanno più volte duramente colpita, Cervaro ci ha fatto giungere la voce di una popolazione laboriosa, attaccata ai suoi luoghi di culto (le chiese e il celebre santuario di Santa Maria in Piternis), nei quali i pregevoli affreschi, che ancor oggi ammiriamo, sono l'espressione di un'intensa devozione. Roccasecca - La primitiva rocca è legata all’abate di Montecassino Mansone; il paese è composto da più contrade, le cui più note sono Borgo Ca-stello e Caprile; il suo nome sta a indicare mancanza di acqua. Il paese è di origine medievale ed è ricco di fascino e magia. Ha dato i natali a San Tomma-so d’Aquino, filosofo e dottore della Chiesa e a Severino Gazzelloni, flautista di fama mondiale. Sant'Elia Fiumerapido - Legato alla storia e alle vicende dell'abbazia di Montecassino, della quale è stata una propaggine fin dall'ottavo secolo, il paese di Sant'Elia Fiumerapido si presenta al visitatore con il suo centro storico ben conservato, attraversato in tutta la sua lunghezza da vicoli e porti-cati che si raccolgono attorno alla duecentesca Chiesa Madre di Santa Maria la Nova. Sono ancora ben visibili lunghi tratti delle mura di difesa dell'anti-co centro abitato, in parte realizzate secondo la maniera poligonale, con alcune torri ancora in buono stato. Dal 1500 fu un importante centro industriale che produceva carta e tessuti soprattutto per le esigenze dell'abbazia di Montecassino.

Page 33: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

San Vittore nel Lazio - Ultimo frammento del Lazio che “guarda” già alla Campania, San Vittore è arroccato su di un colle che domina la vallata in cui il Liri confluisce nel Gari. Il centro storico è cinto da mura medievali di cui restano tracce evidenti. Dai diversi squarci che si trovano lungo il cam-minamento delle mura si può ammirare il panorama infinito delle valli che si collocano nello spazio tra le Mainarde e gli Aurunci, dove scorre il fiume Garigliano. Dal suo territorio sono passate tante genti, dagli antichi popoli italici come i Sanniti, fino agli Alleati, durante la II Guerra Mondiale, quando hanno sfondato la linea Gustav causando gravi ferite al tessuto cittadino. Villa Santa Lucia - Dall'alto del borgo antico di Villa Santa Lucia lo sguardo spazia dalla valle sottostante fino alle montagne che si innalzano dal-la parte opposta. Uno sguardo d'insieme su quella che è stata chiamata “Terra di San Benedetto” fin da quando il duca Gisulfo di Benevento donò tutta questa zona ai benedettini di Montecassino. Conserva monumenti di indubbio interesse, tra cui la Chiesa benedettina del Colloquio, il santuario france-scano della Madonna delle Grazie, la chiesa parrocchiale di Santa Lucia, i resti del castello di Piumarola e quelli del castello di Sant'Angelo in Fortunula. Gravemente danneggiato dai bombardamenti della II Guerra Mondiale, è risorto come importante centro agricolo e industriale. Viticuso - Il nome di questo piccolo centro deriva dal toponimo latino “Viticosus”, ossia “che produce viti”; a ricordare la fecondità e la ricchezza di questi luoghi un'antica “cella” benedettina, sorta all'alba dell'anno Mille. Un tempo dominato da un castello, il centro è circondato dal verde lussureg-giante delle montagne vicine e caratterizzato da numerose masserie, che rappresentano una testimonianza d’insediamento tipica dei benedettini. Si tro-vò coinvolto negli eventi della II Guerra Mondiale, riportando “ferite” che hanno segnato l'intero tessuto sociale.

Page 34: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

A Nord di... Roma Nelle terre di Santi ed Etruschi

Santa Cecilia, la Piramide Etrusca e la Torre di Chia - Visita al Parco dei Mostri di Bomarzo Ci perderemo nel mistero di S. Cecilia, custodita per secoli dalla fitta boscaglia, per andare alla scoperta della misteriosa Piramide Etrusca, scendendo poi a "giocare" con le acque del Fosso Castello tra resti di antichi mulini e celebri marmitte dei giganti. Una facile escursione che troverà la sua giusta conclusione nella scoperta della Torre di Chia e il suo castello, piccolo gioiello di quello che è stato definito "il paesaggio più bello del mondo" (Pier Paolo Pasolini). Difficoltà: T/E -- Dislivello: 100 m -- Tempo percorrenza: 3h (+ tempo visita ai al Parco di Bomarzo) Anello di Greccio (Monti Sabini) Dall'antico paese di Greccio, situato all’interno della catena boscosa dei Monti Sabini, spazieremo con lo sguardo sulla sottostante ampia conca reatina per poi incamminarci tra una natura varia ed incontaminata ed ampi panorami. Un itinerario legato intimamente alla vita di San Francesco che ci con-durrà alla scoperta delle tracce più nascoste lasciate qui dal Santo sino a raggiungere il Santuario di Greccio, famoso in tutto il mondo per essere stato teatro nel 1223 della prima rievocazione della Natività di Betlemme. Difficoltà: E -- Dislivello: 650m -- Tempo di percorrenza: 7h

Page 35: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Anello di Monterano Nel marzo del 1800 due frati abbandonarono il convento di San Bonaventura ... da allora il pianoro monteranese è rimasto disabitato. Un itinerario semplice, suggestivo connubio tra storia e natura, che ci regalerà un vero e proprio viaggio nel tempo alla scoperta della città fantasma di Monterano. Difficoltà: T -- Dislivello: 100 m -- Tempo di percorrenza: 5h Barbarano Romano ed il Parco Regionale Marturanum Una mano sconosciuta, circa duemila anni fa, scolpì su di una parete un'immagine ... oggi quest'immagine è divenuta il simbolo di un suggestivo Parco Regionale del Lazio. Andiamo insieme alla sua ricerca e alla scoperta dei segreti che essa cela, facendoci largo con discrezione, attraverso quell’indissolubile legame che qui si è instaurato tra natura e storia. Difficoltà: T -- Dislivello: 50 m -- Tempo di percorrenza: 6h

PAESI DA SCOPRIRE Bomarzo - Nasce con funzione di sorveglianza e controllo delle vie commerciali dalla zona marittima dell’Etruria, che raggiungevano la zona appen-ninica della penisola. La sua nascita sembra si possa collocare alla seconda metà del VI secolo a. C., grazie a ceramiche, sarcofagi e bronzi rinvenuti in una necropoli. Il centro storico si può definire un gioiello di urbanistica medievale. Nel suo territorio si può ammirare il “Parco dei Mostri”. Greccio - Borgo medievale, nato probabilmente da una colonia Greca, si affaccia sulla valle Santa Reatina. Intorno al 1100 conobbe una fase di grande sviluppo demografico e urbanistico. Il borgo conserva la struttura tipica di un “castrum”, dalla quale spiccano i resti del castello del secolo XI. Nel suo territorio è ubicato il Santuario Francescano, conosciuto in tutto il mondo come la “Betlemme Francescana”.

Page 36: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

I Cammini Viaggi di conoscenza, camminando lentamente tra Natura, Storia e Spiritualità

La Via dei Lupi - Un lungo percorso di circa 120 km che in quattordici tappe, collega alcuni tra i più importanti Parchi ed aree protette dell’Italia Centrale; una via ideale attraverso la quale i lupi e gli escursionisti possono camminare attraversando boschi, valicando montagne, cime panoramiche e incontrando piccoli e preziosi centri abitati. Cammino delle Abbazie - Un cammino che si realizza attraverso un itinerario di circa 150 km e che si sviluppa in nove tappe, collegando le abbazie presenti nel territorio tra Subiaco e Montecassino. Riscopriremo il piacere di camminare nella natura, tra arte e storia, in un'atmosfera di condi-visione e spiritualità. Francigena del Sud - Itinerario di particolare bellezza, che ricalca il cammino dei pellegrini diretti a Roma e all'imbarco per la Terra Santa. Se-guiremo la costa del Mar Tirreno, saliremo sui monti Aurunci, Ausoni e Lepini, transiteremo nei boschi dei Colli Albani e lungo le sponde di quattro la-ghi, camminando su antiche strade romane, tra abbazie, eremi e castelli. Via Benedicti - Seguendo le tracce di San Benedetto, percorreremo insieme il tratto laziale della Via Benedicti, tra abbazie e siti che ricordano i mo-menti fondamentali della vita del Santo e i segni della diffusione di una dottrina che costituì i primi fondamenti della civiltà europea. Un’esperienza di scoperta ed emozioni, che oltrepassa le mura dei luoghi sacri, allargandosi al territorio circostante e penetra dentro se stessi.

Cammino di Francesco - Tra la dolce e rigogliosa natura della Valle Reatina, seguendo i passi di San Francesco. Circa 80 km di percorso, per immergersi nella spiritualità francescana e conoscere i luoghi e i paesaggi dove il Santo di Assisi scelse di compiere alcuni dei momenti più importanti della sua vita.

Page 37: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

Per informazioni e prenotazioni: tel. 3470518799 - 3477195024 e-mail: [email protected] - [email protected] Facebook: Storie in cammino web: www.legaernica.it - www.sistemanatura.eu La riproduzione dei testi in tutto o in parte e delle foto non è autorizzata senza preventiva richiesta. Ai sensi dalla legge sul diritto d'autore n. 633/1941 e successive modifiche.

Page 38: Percorsi naturalistici, storici e culturali nel Lazio...Grazie ai percorsi di studio, alla pluriennale esperienza e alla costante formazione, abbiamo acquisito capacità e competenze

www.legaernica.it www.sistemanatura.eu