Per le lezioni del prof. P.P. Battaglini Schemi di · Principi di Neuroscienze. Casa Editrice...
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Schemi di
Per le lezioni del prof. P.P. Battaglini
Per i corsi di:
Biotecnologie
Odontoiatria e protesi dentaria
Neuroscienze
Igienista dentale
Scienze della Riabilitazione
Dell’Università di Trieste
Le immagini presenti in questo file sono state reperite in rete o modificate da testi
cartacei. La maggior parte di esse proviene da:
D.U. Silverthorn: HHuman Physiology: An Integrated Approach (2nd Edition), Prentice
Hall, 2000
e
E.R. Kandel, J.H. Schwartz, T.M. Jessell. Principi di Neuroscienze. Casa Editrice
Ambrosiana, 2003
Queste immagini vengono utilizzate per l’elevato contenuto didattico e per
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consigliata e certamente utile allo studio degli argomenti qui trattati
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Si consiglia lo studio anche sugli altri testi di Neuroscienze reperibili in commercio, fra cui:
FONDAMENTI DELLE NEUROSCIENZE E DEL COMPORTAMENTO, di E.R.ハKandel, J.H. Schwartz, T.M. Jessell. CasaEditrice Ambrosiana, 1999
NEUROSCIENZE, di D. Purves, G.J. Augustine, D. Fitzpatrick, L.C. Katz, A-S. LaMantia, J.O:ハMcNamara. Zanichelli, 2000
NEUROSCIENZE, III edizione, di M.F. Bear, B.W. Connors, M.A. Paradiso. Masson-Elsevier, 2007
NEUROSCIENZE MEDICHE, di T.C. Pritchard, K.D. Alloway. Zanichelli, 2002
FUNDAMENTAL NEUROSCIENCE, di Squire, Bloom, McConnell, Roberts, Spitzer, Zigmond, Academic Press, 2003
NEUROSCIENZE COGNITIVE, di M.S. Cazzaniga, R.B. Ivry e G.R. Mangun, Zanichelli 2005
molecolare
granulareesterno
piramidaleesterno
granulareinterno
piramidaleinterno
multiforme
I
II
III
IV
V
VI
Differenti colorazionimostrano differenti
caratteristichecitoarchitettoniche della
corteccia cerebrale.
Maè il loro spessorerelativo che fa la
differenza
IL PRINCIPIO
Indipendentementedalla colorazioneutilizzata, tutti i 6
strati sono presentiin ogni area della
corteccia cerebrale
GLI STRATI
Sicuramente l’anatomia macroscopica non aiuta a localizzare areefunzionalmente diverse, né tantomeno a definirne i bordi. Ma una fede
ferrea nel principio che “a funzioni diverse devono corrisponderemorfologie diverse” spingeva diversi ricercatori a cercare la diversità a
livello microscopico
Golgi Nissl Weigert
Modificata, da Kandel et al.
Neuroni piramidali
Korbinian Brodmann (1909): “La specifica differenziazione istologica dellearee corticali dimostra in modo inconfutabile la loro specifica
differenziazione funzionale”
L’eterogeneità della citorachitettura della corteccia cerebrale haconsentito la costruzione di mappe molto più precise di quelle prima
disponibili
I neurochirurghi dettero, infine, un contributofondamentale alla conoscenza delle localizzazionifunzionali, adottando le tecniche di registrazione estimolazione elettrica della corteccia cerebrale dapoco messe a punto dai fisiologi.
Wilder Penfield (~1950)
Vennero, così, mappate tutte learee “primarie”, sia motorie chesensitive, confermando edestendendo le conoscenze giàacquisite sugli animali
Flessionedel pollice
Sensazionial ditoindice
Sensazionisul dorsodella mano
Solco centrale
Scissura di Silvio
LESIONE
H. Cushing, 1909
“Omuncolo” sensitivo
Area
visiva
primaria
SCISSURA
DI ROLANDO
LOBO
OCCIPITAL
E
LOBO
PARIETALE
Area somatosensitiva primariaArea motoria primaria
LOBO
FRONTALE
Vennero definite “Primarie” tutte quelle aree la cui lesione produceva chiari, stabili e riproducibilideficit nella sfera motoria o in quella sensitiva e la cui stimolazioni dava origine a chiare e
riproducibili sensazioni sempre nella stessa modalità o a semplici movimenti, a bassa soglia(utilizzando la minor corrente possibile). Vennero quindi aggiunte altre caratteristiche, quali la
presenza di una chiara relazione topografica con la periferia, l’appartenenza ad una singola areacitoarchitettonica (uniformità strutturale) ed altro ancora.
Area uditiva
primariaSCISSURA
DI SILVIOLOBO
TEMPORALE
E tutta la restante corteccia?Anche se era già noto che alcune lesioni (frontali o parietali) potevano dare origine adifferenti forme di afasia ed altre (prevalentemente temporali) a differenti alterazioni
della memoria, le regioni corticali non immediatamente “eloquenti” venneroetichettate come “associative”
CORTECCIA FRONTALEASSOCIATIVA
CORTECCIATEMPORALE
ASSOCIATIVA
CORTECCIAPARIETALE
ASSOCIATIVA
CORTECCIAOCCIPITALE
ASSOCIATIVA
L’estensione della corteccia “associativa” è, in realtà, una misura delle dimensioni del“buco nero” che abbiamo sulla conoscenza del cervello. Fortunatamente, le dimensioni
della corteccia “associativa” sono andate rapidamente diminuendo, negli ultimi 50 anni.
LOBO OCCIPITALE
LOBO OCCIPITALE
LOBO OCCIPITALE
LOBO TEMPORALE
LOBO TEMPORALE
LOBO TEMPORALE
LOBO PARIETALE
LOBO PARIETALE
LOBO FRONTALE