Pellegrini alla culla del Messia

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64 A Sua Immagine Itinerari LUOGHI DI GESÙ © foto di Erik Stewart T ra pochi giorni è Natale: feste, luci, famiglia… com- pongono la cornice gioiosa che conduce al termine dell’anno, quasi a volerne addolcire il finale. Un po’ di stanchezza pervade que- sto periodo, se vissuto nella frene- sia dei preparativi. Ma c’è forse un modo privilegiato per restituire il suo significato al 25 dicembre. Cosa può trasformare lo sguardo e dare nuova linfa alla fede? Il mistero del Natale celebra la nascita di un bambino che è stato donato al mon- do: il Dio che si fa uomo in carne e ossa. E se l’invito fosse ritornare alle origini? Tornare a quel grem- bo che è la terra da sempre scelta nel cuore di Dio per donare il suo amore all’umanità? Vivere le pagine del “Quinto Vangelo” Il cielo azzurro e le accecanti pie- tre bianche di Betlemme entrano con prepotenza nell’iride scavando solchi indelebili nella memoria. Lo sguardo piano piano si addolcisce e lascia spazio all’Altro che si ri- vela attraverso i luoghi santi e gli incontri con le “pietre vive” che sono le comunità locali. È questo che fa della Terra Santa il “Quinto Vangelo”: quello che non è scritto sulla carta ma inciso sulle rocce, nei paesaggi e nella storia di salvezza di Pellegrini alla culla del Messia Betlemme, il più piccolo capoluogo della terra di Giuda, il 25 dicembre diventa centro della cristianità, oggi come duemila anni fa di Emanuela Compri Basilica L’albero di Natale nella piazza antistante

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di Emanuela Compri in "A Sua Immagine", rubrica "Itinerari: Luoghi di Gesù" N°48 - 2013

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T ra pochi giorni è Natale: feste, luci, famiglia… com-pongono la cornice gioiosa

che conduce al termine dell’anno, quasi a volerne addolcire il finale. Un po’ di stanchezza pervade que-sto periodo, se vissuto nella frene-sia dei preparativi. Ma c’è forse un modo privilegiato per restituire il suo significato al 25 dicembre. Cosa può trasformare lo sguardo e dare nuova linfa alla fede? Il mistero del Natale celebra la nascita di un bambino che è stato donato al mon-do: il Dio che si fa uomo in carne e ossa. E se l’invito fosse ritornare alle origini? Tornare a quel grem-bo che è la terra da sempre scelta nel cuore di Dio per donare il suo amore all’umanità?

Vivere le pagine del “Quinto Vangelo”Il cielo azzurro e le accecanti pie-tre bianche di Betlemme entrano con prepotenza nell’iride scavando solchi indelebili nella memoria. Lo sguardo piano piano si addolcisce e lascia spazio all’Altro che si ri-vela attraverso i luoghi santi e gli incontri con le “pietre vive” che sono le comunità locali. È questo che fa della Terra Santa il “Quinto Vangelo”: quello che non è scritto sulla carta ma inciso sulle rocce, nei paesaggi e nella storia di salvezza di

Pellegrini alla culla del Messia

Betlemme, il più piccolo capoluogo della terra di Giuda, il 25 dicembre diventa centro della cristianità,

oggi come duemila anni fa di Emanuela Compri

BasilicaL’albero di Natale nella piazza antistante

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questo piccolo angolo di Mediter-raneo. E ci sono luoghi e momenti dell’anno in cui un pellegrinaggio in Terra Santa restituisce con forza maggiore la linfa dello Spirito. Na-tale e Betlemme sono due di questi.

Oltre la GrottaUn’umile grotta che la tradizione ha fissato per dare un “HIC”, un “qui” al posto dove Maria e il suo sposo Giuseppe posero per primi lo sguardo sull’innocenza di un bambino appena nato che avrebbe mostrato al mondo il volto del Pa-dre. Andare a Betlemme è andare al cuore del Dio eternamente piccolo ed eternamente indifeso. Attorno alla Grotta della Natività, ai luoghi più noti del centro abitato e delle due cittadine satellite di Beit Shaur e di Beit Jala si sviluppa una sfaccettata realtà da scoprire che è sconosciuta ai più. Molte di queste hanno il sa-pore dell’Italia: un po’ per la storia dei luoghi santi intrecciati a doppio filo con quella dei frati di San Fran-cesco e un po’ per la naturale forza d’attrazione che lega la nostra terra a quella natale di Gesù.

Dove il figlio di Dio nasce ogni giornoA Betlemme più che altrove tutti i bambini somigliano al piccolo Gesù, soprattutto quelli indifesi o malati che trovano l’affetto, le cure e le attenzioni di tante persone.Una visita ai tanti piccoli “Gesù Bambino” accolti nelle realtà di cura e assistenza della città è sem-pre ben gradita. Ne segnaliamo in particolare quattro: il Baby Caritas Hospital, l’ospedale pediatrico in cui prestano servizio le suore Eli-sabettine di Padova (www.aiuto-bambini-betlemme.it); l’Hogar Nino Dios una casa per bambini disabili posta a due passi dalla Basilica del-la Natività amorevolmente curata dalle Suore del Verbo Incarnato; l’istituto Effeta, la scuola specializ-

zata per la rieducazione dei bam-bini audiolesi voluta da Paolo VI e curata dalle suore Dorotee di Vi-cenza (www.effetabetlemme.net); la Crèche, l’orfanotrofio gestito dalle Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli che accoglie circa 120 bam-bini orfani o abbandonati (www.creche-bethleem.ch).

Tour nel Museo dei presepiNon poteva trovare una cornice mi-gliore un museo dedicato ai presepi se non la città che ha ispirato il pre-

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Nella cripta – Il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, Fouad Twal, adagia

il bambinello nel luogo in cui, secondo la tradizione cristiana, avrebbe

avuto luogo la nascita di Gesù

Centro di Betelemme

I caratteristici vicoli della città

illuminati a festa

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sepio stesso. E così, tra le mura del convento salesiano, poco distante dalla piazza della Mangiatoia, sono incredibilmente custoditi presepi della tradizione siciliana e napo-letana, le rappresentazioni liguri e le sculture contemporanee vene-te, Gesù bambino con gli occhi a mandorla e colorate sacre famiglie del Sudamerica. Una visita a que-sti spazi ricorda che a Betlemme è sempre Natale (www.salesianbethle-hem.com).

Il miglior vino della Terra Santa“Frutto della terra e del lavoro dell’uomo”. Tra i frutti più preziosi della terra betlemita c’è il vino dei salesiani realizzato nelle cantine del Cremisan: facile da trovare sia in Palestina che in Israele. Un’antica tradizione che risale al 1885 quan-do l’ordine fondato da don Bosco iniziò a produrre in Terra Santa il vino per la consacrazione eucaristi-ca. Oggi, nelle loro cantine nascono sette qualità da tavola tra bianco e rosso, il vino da messa e quelli da dessert. A motivo della costru-zione del muro di separazione tra Betlemme e Gerusalemme oggi i salesiani del Cremisan sono triste-mente noti per la causa che li vede in contrasto con lo Stato d’Israele che ha previsto che il tracciato di-fensivo attraversi e tagli in due la

loro proprietà agricola di Beit Jala (www.cremisan.org).

Un sostegno alle operedei francescani Anche quest’anno la Custodia di Terra Santa, attraverso l’Ong ATS Pro Terra Sancta, invita a sostenere Betlemme e le sue famiglie. Le dif-ficili condizioni sociopolitiche del-la Palestina si riflettono sulla vita quotidiana delle famiglie arabo-

cristiane della cittadina. Per questo chiede a tutti un aiuto concreto che si trasformerà in coperte, riscalda-mento, cure oculistiche, buoni spe-sa, assistenza domiciliare. Saranno coinvolte più di 300 famiglie pale-stinesi per un totale di 250 bambini (www.proterrasancta.org/it).

Trovare informazioniUna volta giunti a Betlemme non sarà difficile procurarsi informa-

1. Aiuto ai bambini – L’ospedale pediatrico Baby Caritas Hospital. Vi prestano servizio le suore Elisabettine

di Padova 2. Casa Nova – Una struttura gestita dalla Custodia. Si affaccia sulla piazza della Mangiatoia

Colorata

processione

L’ingresso

del Patriarca

Twal nella

Basilica della

Natività (1) è

accompagnato

anche

dagli scout

palestinesi

(2) al suono

di cornamuse

e tamburi

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zioni aggiornate sui luoghi e sugli appuntamenti di questo periodo dell’anno: in un angolo della piazza della Mangiatoia si affaccia il Vi-sitor information center inaugurato nel dicembre 2010 per volontà del padre francescano Ibrahim Faltas come un progetto della Fondazio-ne Giovanni Paolo II per il Medio Oriente a Betlemme (vicbethlehem.wordpress.com). Invece, per prenotare uno dei cir-

ca 3mila biglietti che consentono di seguire la messa di Natale nella chiesa di Santa Caterina, accanto alla basilica della Natività, bisogna rivolgersi in anticipo al Christian information center di Gerusalem-me, situato presso la porta di Giaffa (www.cicts.org).

Pellegrinaggio attento all’attualitàChi, assieme ai luoghi di Gesù, vuole approfondire tematiche so-ciali e conoscere le diverse realtà costruttrici di ponti e di dialogo tra Israele e la Palestina, può trovare un valido aiuto dall’organizzazio-ne cristiana dell’Alternative turism group con sede a Beit Shaur, vicino al Campo dei Pastori. Questo gruppo è anche autore di una guida dedicata alla Palestina e ai palestinesi, tradotta anche in lingua italiana, molto interessante perché racconta la Terra Santa at-traverso lo sguardo di che la abita (www.atg.ps).

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A chi rivolgersi per organizzare la partenza Sono numerose le

realtà specializzatea cui affidarsi per realizzare il sogno di una vita: il pellegrinaggio nella Terra di Gesù.A differenza di altre mete, la Terra Santa offre un incontro che va al di là di una cultura o di una geografia. Per questo,al pellegrinaggio si adatta lo stile della sobrietà. Case di accoglienza per pellegrini, come le “Casa nova” francescane, sono spesso gestite da religiosi e sorgono a due passi dai luoghi santi offrendo

un alloggio confortevole e un’immersione totale nell’esperienza del pellegrino. Anche grazie a queste strutture, il viaggio non diventa del tutto economicamente proibitivo: esistono pacchetti che vannoda 1.200 a 1.500 euro.Primo passo da compiereè informarsi se pressole proprie diocesi esisteun responsabile peri pellegrinaggio un ufficio preposto, come ad esempio a Vicenza (www.pellegrini nellaterradelsanto.it)

o Cuneo (http://pellegrinaggi.diocesicuneo.it). Un servizio alla pastorale dei pellegrinaggi lo svolgono anche le varie “Opera pellegrinaggi”: l’Opera romana (www.operaromana pellegrinaggi.org), l’Opera napoletana (www.onp.it), l’Opera calabrese (www.ocpellegrinaggi.it), l’Opera di Torino (www.odpt.it) solo per citarne alcune. Anche la Custodia di Terra Santa propone alcuni pellegrinaggi accompagnati da guide

spirituali francescane (www.pellegrinaggi.custodia.org). Inoltre alcune agenzie di viaggio sono specializzate in pellegrinaggi: la Fratesole, voluta dalla provincia francescana dell’Emilia Romagna (www.fratesole.com), la Brevivet (www.brevivet.it) o la RisconiViagggi (www.rusconiviaggi-to.com). Altre informazioni sugli operatori turistici attivi in Terra Santa sono raccolti in questo sito internet: www.holyland-pilgrimage.org/it.

Museo Internazionale

della Natività – Un ambiente

suggestivo nel cuore di Betlemme.

Vi sono esposti oltre 200 presepi

Messa di Natale – È celebrata

nella chiesa di Santa Caterina

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