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MENSILE ANNO XXII N.11 NOVEMBRE 2010 PROFESSIONE BANCARIO ORGANO DELLA FALCRI FEDERAZIONE AUTONOMA LAVORATORI DEL CREDITO E DEL RISPARMIO ITALIANI Poste Italiane SpA - Spedizione in abb. postale D.L. 353/03 (convertito in L. 27/2/04 n. 46) Art. 1, comma 2, DCB Roma Lavoro: apprendistato e modifica mansioni aderente CONFSAL Dalla parte dei papà XVII Congresso Nazionale Falcri-Confsal

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M E N S I L E A N N O X X I I N . 1 1 N O V E M B R E 2 0 1 0

P R O F E S S I O N E B A N C A R I O

ORGANODELLA FALCRIFEDERAZIONEAUTONOMALAVORATORIDEL CREDITOE DEL RISPARMIOITALIANI

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Lavoro: apprendistato e modifica mansioni

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Dalla parte dei papà

XVII Congresso Nazionale Falcri-Confsal

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SOMMARION.11 NOVEMBRE 2010

DIRETTORE RESPONSABILEBianca Desideri

COMITATO DI DIREZIONEMaria Angela Comotti

Roberto FerrariGiuseppe Ettore Fremder

Claudio GulinelloInnocenzo Parentela

Aleardo PelacchiAngelo Peretti

HANNO COLLABORATOA QUESTO NUMERO

Salvatore AdinolfiFranco Del Conte

Joseph FremderFabrizio Gosti

Orsola GrimaldiManlio Lo Presti

M. Grazia Barone Zabbara

Questo periodico è associato allaUnione Stampa Periodica Italiana

Autorizzazione del Tribunaledi Roma n. 17196 del 30-3-1978

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Anno XXIIN. 11 novembre 2010Chiuso in tipografial’8 novembre 2010

Tiratura: 26.000 copie

Per le fotografie di cui nonostante le ricerche nonsia stato possibile rintracciare gli aventi diritto laFALCRI si dichiara disponibile ad adempiere aipropri doveri. Gli articoli firmati impegnano sologli autori che ne sono pienamente responsabili erappresentano il pensiero personale degli stessi.Tutti i diritti sono riservati. I testi non possono esse-re riprodotti senza autorizzazione.

aderente Confederazione Generale dei Sindacati Autonomi dei Lavoratori

P R O F E S S I O N E B A N C A R I O

EDITORIALE 3Si è concluso il XVII Congresso Nazionale.

I progetti della Falcridi Aleardo Pelacchi

XVII CONGRESSO NAZIONALE FALCRI-CONFSAL 4Montesilvano: riconfermata all’unanimità

la Segreteria Nazionale della Falcridi Bianca Desideri

Gli Esattoriali al Congresso 7di Maria Grazia Barone Zabbara

Il documento conclusivo del XVII Congresso Nazionale 8PARI OPPORTUNITÀ 10

Dalla parte dei papàdi Salvatore Adinolfi

Europarlamento: due settimane garantite di congedo ai neo papà 10di Maria Grazia Barone Zabbara

Debutta UN WOMEN 11di Orsola Grimaldi

CULTURA E SOCIETÀ 12Pluralismo televisivo: “Siamo all’anno Zero!”

di Joseph Fremder

SALUTE & SICUREZZA di Franco Del Conte 13Stabilità, identità e dignità professionale

LAVORO & PREVIDENZA di Fabrizio Gosti 14Apprendistato e modifica mansioni

FRANCOBOLLI CHE PASSIONE! di Salvatore Adinolfi 15Le buste primo giorno di emissione

SCAFFALE & WEB di Manlio Lo Presti 15Manuale di resistenza al lunedì

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Si è concluso il XVII CongressoNazionale. I progetti della Falcri

I l 13 ottobre si è concluso il XVII Congresso Nazionale della Falcri, allapresenza dei circa 400 intervenuti tra delegati, partecipanti di diritto edospiti.

Il tema congressuale - Centralità del lavoro: stabilità, identità e dignità pro-fessionale - di grande attualità e rilevanza, ha proposto molti importanti ele-menti di riflessione.Il Congresso si è aperto con la relazione della Segreteria Nazionale che ha toc-cato molti argomenti, sui quali ha cercato di offrire agli intervenuti delle ri-sposte, quindi, non si è limitata alla mera elencazione dei problemi ed ha po-sto l’attenzione su quelle che saranno le sfide che le Organizzazioni Sindacali do-vranno affrontare nel prossimo futuro: in primis il progetto di riforma del Fon-do di Solidarietà proposto dall’ABI, il rinnovo del CCNL in scadenza a fine an-

no, i progetti di ristrutturazione di Aziende e/o Gruppi bancari.I convenuti hanno condiviso le linee proposte dalla Segreteria Nazionale uscente e la proposta di af-frontare le problematiche in maniera ampia, tenendo conto dell’esistenza di riferimenti ormai globali amolte di queste, con la consapevolezza dell’interrelazione esistente tra il versante internazionale, quellonazionale, quello settoriale.In quest’ottica il Congresso ha inteso valorizzare la presenza e l’attività svolta dalla Falcri in UNI (UnionNetwork International) - l’Organizzazione internazionale cui aderisce la Federazione, unitamente alleOrganizzazioni Sindacali più rappresentative del Settore ed ha voluto confermare l’adesione alla Confsal(Confederazione Generale Sindacati Autonomi Lavoratori), quarta Confederazione nazionale per nu-mero di iscritti e prima Confederazione nazionale autonoma, avvenuta al Consiglio Nazionale di Pe-schiera del Garda.Il Congresso ha inoltre convenuto sull’importanza di svolgere un’azione politico sindacale indirizzata adaffermare: il principio della solidarietà, intesa come difesa dei diritti inalienabili dell’uomo, che oggitroppo spesso sembrano essere messi in discussione; il focus sui valori che hanno sempre caratterizzatola Falcri e mettono al centro del suo operare il rispetto e la valorizzazione della persona; la lotta alla pre-carietà ed alla precarizzazione della società, fattori che depauperano le famiglie e portano minori certez-ze ed assenza di prospettive per il futuro; la ricerca dell’effettiva partecipazione dei lavoratori alla vitaaziendale, attraverso anche nuovi strumenti di democrazia economica e sociale; la tutela della dimensionedi genere, il sostegno alle politiche di pari opportunità, la valorizzazione delle differenze e la non discri-minazione, anche attraverso l’applicazione pratica della corposa normativa esistente; l’esigenza che leBanche propongano politiche diversificate in base alle reali necessità del territorio.Nel corso del dibattito è emersa con chiarezza la necessità di continuare a lavorare con progettualità, conl’orgoglio di svolgere l’attività sindacale, con l’orgoglio di essere noi stessi, mossi dalla grande passioneche ci ha sempre caratterizzato. Con l’orgoglio di essere quello che siamo: la Falcri.Siamo convinti che nessuno, tantomeno in questo difficile momento, può avere la presunzione di esse-re l’unico ed esclusivo depositario del diritto della difesa degli interessi delle Donne e degli Uomini, la-voratrici e lavoratori.Il Congresso, pertanto, ha ritenuto opportuno indirizzare l’operato per “rafforzare l’azione tesa a ricom-porre l’unità sindacale in un contesto di pari dignità e rispetto reciproco, nella consapevolezza che il pa-trimonio di idee e di azioni della Falcri, possa essere valorizzato al meglio all’interno di un dialogo con-tinuativo ed organico con le altre OO.SS., in linea con quello spirito unitario che l’ha sempre animatain tanti anni di storia sindacale”.Il Congresso ha condiviso “l’importanza di avviare un progetto volto a favorire, sempre nel rispetto delcitato spirito unitario, la nascita di un nuovo soggetto politico sindacale che possa coinvolgere altre Or-ganizzazioni Sindacali al fine di valorizzare il grande patrimonio di idee e valori tipico della tradizionedel sindacalismo autonomo”.

FALCRI PROFESSIONE BANCARIO N.11 NOVEMBRE 2010 3

EDITORIALEdi Aleardo Pelacchi

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XVII Congresso Nazionale Falcri-Confsaldi Bianca Desideri

Montesilvano: riconfermataall’unanimità la SegreteriaNazionale della Falcri

Si è tenuto dall’11 al 13 ottobre scorso aMontesilvano (PE), concludendosi con l’ap-provazione del documento finale, il XVII

Congresso Nazionale della Falcri-Confsal sul tema“Centralità del lavoro: stabilità, identità e dignitàprofessionale”. Il documento ha ribadito l’impe-gno della Falcri a svolgere il proprio ruolo con te-nacia e determinazione insistendo in particolare sualcune aree di rilevante interesse.Numerose le presenze all’assise congressuale apertadalla relazione della Segreteria Nazionale, cui sono

seguiti il saluto del Segre-tario Generale dellaConfsal Marco PaoloNigi, gli interventi degliospiti presenti in rappre-sentanza dell’ABI e deimaggiori Gruppi banca-ri italiani oltre a quellidelle principali Casse diRisparmio locali. Han-no preso la parola: Gior-gio Mieli Responsabile

funzione sindacale ABI, Gianni Rossi Re-sponsabile relazioni sindacali Banco Popolare, AlfioFilosomi Responsabile relazioni sindacali Intesa San-paolo, Mario Napoli Responsabile relazioni sinda-cali UBI, Gianluigi Robaldo Responsabile relazionisindacali Unicredit. Il Congresso si è svolto in “unmomento molto particolare della vita del Paese,fortemente caratterizzato - come ha sottolineato ilSegretario Generale Aleardo Pelacchi - da una dif-ficile situazione economica conseguente all’ondalunga di una crisi, prima finanziaria e poi econo-mica, che non sembra potersi dire archiviata”.

Nella foto da sinistra:Joseph Fremder,

Innocenzo Parentela,Roberto Ferrari,

Aleardo Pelacchi,Maria Angela Comotti,

Claudio Gulinello,Angelo Peretti

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“La difficile crisi economica sta spingendo - ha evi-denziato la relazione letta dal Segretario Generale- molte aziende e gruppi bancari a cercare di ope-rare una sistemica riduzione di costi” con rilevan-ti ristrutturazioni nei maggiori Gruppi bancari ita-liani con conseguenti ricadute sulle lavoratrici esui lavoratori già destinatari di fondi esuberi e sog-getti a una sempre maggiore introduzione di for-me di flessibilità”.Una relazione, quella della Segreteria Nazionale, il-lustrata agli oltre 400 presenti, ricca di temi di ap-profondimento legati alle problematiche del setto-re bancario attualmente sul tappeto, primi fra tut-ti le modifiche proposte dall’ABI al Fondo di Soli-darietà di Settore, ammortizzatore sociale di siste-ma a costo zero per la collettività ed il rinnovo delCCNL in scadenza al 31 dicembre prossimo.Le modifiche che la parte datoriale vorrebbe ap-portare al Fondo destano, almeno al momento,gravi preoccupazioni e potrebbero portare ad unaggravamento della situazione occupazionale delsettore.Il Segretario Generale Aleardo Pelacchi ha sottoli-neato, inoltre, l’importanza di affrontare questi ap-

Marco Paolo Nigi

Tatiana Biagioni

Edgardo Iozia

Giovanni Pianosi

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Da sinistra: Mario Napoli, Alfio Filosomi, Gianni Rossi, Giorgio Mieli, Gianluigi Robaldo, Marco Paolo Nigi

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XVII Congresso Nazionale Falcri-Confsal

puntamenti fondamentali con un lavoro comunedi tutte le Organizzazioni Sindacali del settore.Tre focus importanti sono stati oggetto di interes-santi interventi. Il panorama europeo ed interna-zionale della partecipazione sindacale con la pre-senza di Edgardo Iozia presidente di UNI Europa;il futuro dello Statuto dei Lavoratori argomentotrattato da Tatiana Biagioni, Consigliera di Parità

della Provincia di Milano; il rischio rapina in ban-ca con l’articolato intervento di Giovanni Pianosigià Coordinatore del Comitato Tecnico Interre-gionale PISLL.Dalla discussione dei temi trattati è emersa con for-za la riaffermazione dei valori che da sempre carat-terizzano la Falcri e che mettono al centro del suooperare il rispetto e la valorizzazione della Persona;

ORGANISMI NAZIONALI FALCRI - ELETTI DAL 17° CONGRESSO NAZIONALEMontesilvano 11/13 ottobre 2010

CONSIGLIO NAZIONALEBANCA ANTONVENETA: Bortolazzo Roger. BANCA C.R. FIRENZE: Ferrari Roberto, Gentilucci Daniele, Gobbetti Chiara, Lanzini Massimiliano,Lombardi Riccardo, Marini Stefano, Moimare Lorenzo, Sementilli Antonio, Stronchi Pierpaolo. BANCA CARIGE: Garbarino Riccardo,Montanaro Daniele, Frassinelli Roberto, Svetoni Massimo. BANCA DELLA CAMPANIA: Febbraro Claudio, Ferullo Massimiliano. BANCADELLE MARCHE: Gambelli Maurizio. BANCA MONTEPASCHI DI SIENA: Albani Giorgio, Bedeschi Pietro, Galati Marco, Scalerandi Giovanni.BANCA NAZIONALE DEL LAVORO: Belcore Felice, Fremder Joseph, Mancini Francesco, Vigliotti Tommaso, Villani Marco. BANCA NUOVA:Rizzo Paolo. BANCA POP. EMILIA ROMAGNA: Fontanesi Giorgio. BANCA POP. MILANO: Cenci Saul. BANCA POP. PUGLIESE: ScaranoRaffaele. BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA: Figini Massimo. BANCO DI NAPOLI: Borriello Vincenzo, Chiodi Antonio, D’Amelj Valter. C.R.BOLOGNA: Baccolini Andrea. C.R. DEL VENETO: De Checchi Annalisa, Gelain Paolo. C.R. FABRIANO E CUPRAM.: Cerlesi Fausto. C.R.FRIULI VENEZIA GIULIA: Sardanelli Nicola. C.R. PARMA E PIACENZA: Cristicchi Daniele, Maiocchi Marco. C.R. PISTOIA E PESCIA: PastacaldiAngela, Restivo Angelo. C.R. PROV. DI CHIETI: Di Domizio Francesco, Di Fabrizio Nicola, Melchiorre Luigi. C.R. SAVONA - CARISAV: RollaRiccardo. C.R. TERNI E NARNI: Bisello Alvaro. DEUTSCHE BANK: Caporale Donato. EQUITALIA S.P.A.: Barone Zabbara Maria Grazia.GRUPPO BANCA POP. VICENZA: Borella Pietro, Meacci Riccardo. GRUPPO BANCO POPOLARE: Davoli Stefano, Sorce Valter, TeresiGiuseppe. GRUPPO ICBPI - IST.CENTR. BANCHE POP. IT.: Coppi Maurizio. GRUPPO UBI: Figini Emilio Guido, Galmarini Enrico, MurroFrancesco, Parentela Innocenzo, Rizzi Emanuele, Spadafora Carmine, Suriano Gianfranco. GRUPPO UNICREDITO: Bianchi Renato Carlo,Catapano Silvio, Corradini Gino Ivano, Di Giacinto Giuseppe, Fragiacomo Renzo, Ghini Anny, Gosti Fabrizio, Pelacchi Aleardo, PerettiAngelo, Prestianni Elena, Rondini Andrea, Tommasi Maurizio, Turco Diego, Vitantonio Roberto. INTESA SANPAOLO: Bellitti Alberto,Bertarini Massimo, Calloni Marina, Carello Flavio, Catalani Andrea, Colombo Franco, Comotti Maria Angela, Desideri Bianca, DianaDeborah, Dolci Francesco, Donghi Paolo, Fabrizi Angelo, Foschetti Daniela, Gambini Claudio, Gulinello Claudio, Malvezzi Elisa, MargairaOscar, Martini Claudio, Mascetti Mauro, Morale Franco, Pagano Roberto, Pasucconi Barbara, Riva Claudio, Sedda Sergio, SlavazzaGabriele, Tagliani Giampietro, Tomasini Pierpaolo, Tortelli Roberto, Valenzano Felice, Zamboni Maurizio. TERCAS - CASSA RISP. TERAMO:Flammini Paola. UGF BANCA: Migliorini Claudio.

RAPPRESENTANTI PERSONALE IN QUIESCENZABANCA CARIGE: Repetto Roberto.BANCA C.R. FIRENZE: Bianconi Giuliano, Morandi Carla.INTESA SANPAOLO: Cattaneo Davide, Dallera Siro, Esposito Aldo, Geroldi Gianpietro, Parini Marino, Pinchiroli Pierantonio.GRUPPO UNICREDITO: Fontanini Vincenzo.PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: Cattaneo Davide (Intesa Sanpaolo).VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: Repetto Roberto (Banca Carige).COLLEGIO DEI PROBIVIRI: Adinolfi Salvatore - presidente (Banco di Napoli), Benvenuti Patrizio (Banca C.R. Firenze), Travisano Emilio(Gruppo Unicredito).SUPPLENTI: Tenerelli Francesco (Gruppo Ubi), Gasperin Alberto (Intesa Sanpaolo).COLLEGIO DEI SINDACI: Contrasto Emilio - presidente (Gruppo Ubi), Grandine Francesco (Gruppo Unicredito), Sanna Biagio (Intesa Sanpaolo).SUPPLENTI: Di Salvo Carmelo (Gruppo Unicredito), Pisanu Giuseppe (Banco di Sardegna), Barchi Corrado (Gruppo Banco Popolare).

COMITATO DIRETTIVO NAZIONALE FALCRISEGRETERIA NAZIONALE: Pelacchi Aleardo - segretario generale (Gruppo Unicredito), Comotti Maria Angela - vice segretario generale(Intesa Sanpaolo), Ferrari Roberto (Banca C.R. Firenze), Fremder Joseph (Banca Naz. Lavoro), Gulinello Claudio (Intesa Sanpaolo),Parentela Innocenzo (Gruppo Ubi), Peretti Angelo (Gruppo Unicredito).MEMBRI ELETTI: Bartoli Alessandro (Gruppo Banco Popolare), Bellitti Alberto (Intesa Sanpaolo), Bertarini Massimo (Intesa Sanpaolo),Bianchi Renato Carlo (Gruppo Unicredito), Borella Pietro (Gruppo B. Pop. Vicenza), Borriello Vincenzo (Banco di Napoli), ColomboFranco (Intesa Sanpaolo), Cristicchi Daniele (C.R. Parma e Piacenza), De Checchi Annalisa (C.R. del Veneto), Di Fabrizio Nicola (C.R.Prov. di Chieti), Ferullo Massimiliano (Banca della Campania), Fragiacomo Renzo (Gruppo Unicredito), Galmarini Enrico (Gruppo Ubi),Gosti Fabrizio (Gruppo Unicredito), Lanzini Massimiliano (Banca C.R. Firenze), Malvezzi Elisa (Intesa Sanpaolo), Mancini Francesco(Banca Naz. Lavoro), Montanaro Daniele (Banca Carige), Pasucconi Barbara (Intesa Sanpaolo), Restivo Angelo (C.R. Pistoia e Pescia),Scalerandi Giovanni (Banca Monte Paschi Siena), Sementilli Antonio (Banca C.R. Firenze), Slavazza Gabriele (Intesa Sanpaolo),Spadafora Carmine (Gruppo Ubi), Vitantonio Roberto (Gruppo Unicredito), Zamboni Maurizio (Intesa Sanpaolo).PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: Cattaneo Davide (Intesa Sanpaolo).PRESIDENTE COLLEGIO DEI SINDACI: Contrasto Emilio (Gruppo Ubi).PRESIDENTE COLLEGIO DEI PROBIVIRI: Adinolfi Salvatore (Banco di Napoli).RAPPRESENTANTE PERSONALE IN QUIESCENZA: Dallera Siro (Intesa Sanpaolo).COORDINATORE GRUPPO ICBPI: Coppi Maurizio (Gruppo I.C.B.P.I.).COORDINATORE COMIT. INTERAZ. RISCOSSIONE: Barone Zabbara Maria Grazia (Equitalia s.p.a.).COORDINATRICE NAZIONALE FALCRIDONNA: Desideri Bianca (Intesa Sanpaolo).COORDINATORE DELL’INTERNAZIONALE: Lo Presti Manlio (Banca Monte Paschi Siena).COORDINATORE NAZIONALE PER LA SICUREZZA: Del Conte Franco (Banca Monte Paschi Siena).

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Gli Esattoriali al Congressodi Maria Grazia Barone ZabbaraCoordinatrice Comitato Interaziendale Riscossione

L a relazione della Segreteria Nazionale ha messoin evidenza l’attività sindacale molto intensa

che ha investito il settore della riscossione, a quattroanni dall’avvio della riforma. Ma molteplici sonoancora gli argomenti che dovranno essere oggettodi trattative sindacali. Tra questi la riforma del fon-do esattoriale, la ristrutturazione del modello socie-tario (che sarà presentato nel mese di novembre) cheha già dimezzato le originarie aziende concessiona-rie e che si teme le riduca ancor più drasticamente,il rinnovo del contratto collettivo nazionale di la-voro in scadenza a fine anno. Le donne e gli uomini della Falcri dovranno vigi-lare affinché non si profitti dall’attuale crisi con-giunturale per modificare in peggio le attuali con-dizioni economiche e normative e perché, invece,questi difficili momenti diventino occasione perperseguire l’equità sociale e per riaffermare la di-gnità professionale delle lavoratrici e dei lavorato-ri del settore che meritano “concreti” riconosci-menti per l’impegno profuso nella loro attività. Glistessi, infatti, continuano a garantire eccellenti ri-sultati in termini di riscossione e lotta all’evasio-ne, svolgendo in tal senso un ruolo fondamentaleper la società, dato che l’evasione fiscale in Italia èpurtroppo un fenomeno di massa, un uso diffusoradicatosi nel corso dei tempi a cui hanno contri-buito politiche fiscali che non hanno reso conve-niente per il cittadino ricercare il virtuosismo. Nella foto la squadra dei rappresentanti sindacaliFALCRI del Settore della Riscossione presenti alCongresso. Partendo da sinistra: Fausto Zoppi se-

gretario responsabile Falcri Equitalia Cerit; Tom-maso Bonomi RSA Latina Falcri Equitalia Gerit;Gianluca Procacci segretario responsabile FalcriEquitalia Gerit; Stefano Galfano vice segretario re-sponsabile Falcri Serit Sicilia; Matteo Giacomelli se-gretario responsabile Falcri Equitalia Friuli VeneziaGiulia; James Patrick Iuliano RSA Salerno FalcriEquitalia Polis; Massimiliano Lomasto Coordina-mento Nazionale (Falcri Equitalia Polis); Alessan-dro Sapienza Coordinamento Nazionale (FalcriEquitalia Sestri); Andrea Pennini vice segretario re-sponsabile Falcri Equitalia Esatri; Simone Bardellidirigente provinciale Falcri Equitalia Esatri; MariaGrazia Barone Zabbara Coordinatrice Nazionale(Falcri Equitalia Esatri).

la necessità che le banche propongano politiche di-versificate in base alle reali necessità del territorio;l’effettiva partecipazione delle lavoratrici e dei lavo-ratori alla vita aziendale attraverso anche nuovi stru-menti di “democrazia economica e sociale”.È stata ribadita, inoltre, nel corso dei lavori con-gressuali anche la soddisfazione per il fatto di averiniziato ad operare anche nel mondo degli Agentiin Attività Finanziaria ed in Assicurazione, Pro-motori Finanziari e Mediatori Creditizi.L’Assemblea ha riconfermato all’unanimità laSegreteria Nazionale uscente composta da AleardoPelacchi quale Segretario Generale (GruppoUnicredito), Maria Angela Comotti (IntesaSanpaolo), Roberto Ferrari (CR Firenze - GruppoIntesa Sanpaolo), Joseph Fremder (BNL), ClaudioGulinello (Intesa Sanpaolo), Innocenzo Parentela

(UBI), Angelo Peretti (Gruppo Unicredito). Nellesua prima seduta la Segreteria Nazionale hariconfermato sempre all’unanimità Maria AngelaComotti quale vice Segretario Generale.Il Segretario Generale Aleardo Pelacchi all’indo-mani della conclusione dei lavori ha sottolineato lasua piena soddisfazione per la riconferma dell’in-tera Segreteria avvenuta all’unanimità fatto cherappresenta un forte segnale di condivisione del-l’azione politico-sindacale svolta dalla Falcri-Con-fsal ulteriormente rafforzata dal pieno mandato ot-tenuto con la condivisione del documento finaledal Congresso.Alla Segreteria Nazionale, al Segretario Generale eai componenti degli Organismi statutari eletti van-no gli auguri di buon lavoro della Redazione diProfessione Bancario.

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XVII Congresso Nazionale Falcri-Confsal

I l 17° Congresso Nazionale della Falcri/Confsal,svoltosi a Montesilvano dall’11 al 13 ottobre2010, ascoltata la relazione della Segreteria Na-

zionale, ne condivide l’analisi di scenario, il disegnostrategico nonché il progetto politico, approvandoneall’unanimità i contenuti.Il tema guida di questo Congresso Nazionale è stato“Centralità del lavoro: stabilità, identità e dignitàprofessionale”, attorno al quale si è sviluppato il di-battito seguito alla relazione della Segreteria uscente.Sono trascorsi quattro anni dal precedente Congres-so celebrato a Fiuggi e - nonostante il breve lasso ditempo intercorso - è cambiato radicalmente il con-testo di riferimento nel quale il Sindacato è chiama-to a muoversi.La grave crisi economica, originatasi dagli Stati Uni-ti d’America e succedutasi a quella creditizia e finan-ziaria, ha investito l’Europa e ha riversato i suoi effettianche sul nostro Paese. I fatti hanno ormai dimo-strato in maniera inequivocabile che l’aver fatto del-la finanza e del profitto i totem dell’agire mondiale èstato un grave errore. Le recenti vicende, tra le quale spiccano i “maxibo-nus” e le “buonuscite” milionarie ai top-manager edai vertici dei grossi gruppi bancari e non, dimostra-no - purtroppo - che il sistema non ha tratto inse-gnamento dall’esperienza del passato, e continua aperseverare negli errori commessi. Il Congresso ritiene necessario che - come affermatotestualmente dalla relazione della Segreteria uscente- “la società civile, anche attraverso la politica, si riap-propri del ruolo che le è peculiare rispetto all’economia,facendo in modo che il cosiddetto mondo economico ri-sponda delle proprie azioni e dei propri comportamen-ti in un’ ottica di solidarietà e sviluppo sostenibile”. Il mondo sindacale è chiamato a dare il proprio con-tributo perché ciò si possa concretizzare. Il Congresso, quindi, ritiene che la FALCRI debbasvolgere il proprio ruolo con tenacia e determinazio-ne, insistendo in particolare su alcune aree temati-che di rilevante interesse: - La solidarietà, intesa come difesa dei diritti inalie-

nabili dell’uomo, che oggi troppo spesso sembranoessere messi in discussione. Recenti vicende metto-no in evidenza come, paradossalmente, sia fin trop-po semplice sostenere, da parte di alcuni, che dirit-ti acquisiti in tanti anni di lotta sindacale possanoessere cancellati dall’oggi al domani in virtù della

perversa teoria che lega il conseguimento di mag-giori profitti alla deregolamentazione selvaggia delmondo del lavoro. È un dato di fatto, invece, che laprecarizzazione delle Lavoratrici e dei Lavoratori haavuto come conseguenza l’impoverimento delle fa-miglie e della società civile più in generale.

- La lotta alla precarietà ed alla precarizzazione dellasocietà, mali che depauperano le famiglie e portanominori certezze ed assenza di prospettive per il futu-ro. Concreti risultati in questo senso permetterebbe-ro di limitare gli enormi costi sociali che derivanodall’attuale situazione, come il forte invecchiamentodella popolazione, tipico dei paesi industrializzati.Contemporaneamente si dovrà dare attuazione rea-le ad una non più rinviabile politica fiscale equa e ri-gorosa, oltre all’applicazione pratica dei principi di“giustizia distributiva”.

- La tutela della dimensione di genere, il sostegnoalle politiche di pari opportunità, la valorizzazio-ne delle differenze e la non discriminazione, an-che attraverso l’applicazione pratica della corposanormativa esistente. Non dobbiamo dimenticareinfatti - per esempio - che i maggiori carichi fami-liari sono prevalentemente sulle spalle delle Lavo-ratrici e delle donne in generale, spesso penalizzatenelle realtà lavorative in termini professionali e dicarriera. La FALCRI continuerà ad impegnarsi perla valorizzazione delle differenze che devono e pos-sono costituire “nuova ricchezza” e non - comespesso avviene - motivo di discriminazione.

- L’esigenza che le banche propongano politiche di-versificate in base alle reali necessità del territorio.Nell’attuale scenario di crisi è emersa, infatti, in tut-ta la sua rilevanza il ruolo che le banche devonosvolgere a sostegno dell’economia, dei cittadini edelle imprese.

- La riaffermazione dei valori, che da sempre carat-terizzano la FALCRI, e mettono al centro del suooperare il rispetto e la valorizzazione della Persona.Non va infatti dimenticato che le continue ristrut-turazioni e l’imposizione di nuove normative adot-tate in seguito ai recenti scandali che hanno coin-volto il mondo finanziario, hanno scaricato impro-priamente maggiori oneri e responsabilità sulle La-voratrici ed i Lavoratori che quasi mai vengonomessi in condizione di poter gestire con la giustaserenità il proprio lavoro. Il tutto aggravato da ag-gressive campagne commerciali imposte dall’alto.

DOCUMENTO CONCLUSIVO“Centralità del lavoro: stabilità,identità e dignità professionale”

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- L’effettiva partecipazione dei Lavoratori alla vitaaziendale attraverso gli strumenti della “democraziaeconomica e sociale”. Era il lontano 1992, quandoall’XI Congresso Nazionale FALCRI di Rimini, siguardava a questa nuova opportunità che - a di-stanza di quasi un ventennio - è rimasta pressochésulla carta. I motivi vanno ricercati anche in unanon favorevole normativa di riferimento, compre-sa quella fiscale, poco chiara e di difficile applica-zione. L’opportunità di partecipare alla vita azien-dale può rappresentare - invece - la strada per for-nire risposte concrete e risolutive ad alcuni dei pro-blemi che sono sul tappeto e per ottenere maggio-ri garanzie, specie nei momenti di difficoltà comel’attuale.

A fronte di una realtà sempre più globalizzata dovel’internazionalizzazione, anche nel settore del cre-dito, è sempre più preponderante - sia attraverso lapresenza di grossi Gruppi Bancari sovranazionalinel mercato italiano, che mediante l’espandersi diimportanti soggetti italiani nei mercati internazio-nali - il Congresso ritiene di fondamentale impor-tanza valorizzare la partecipazione attiva a UNI(Union Network International). In tale contesto va prestata particolare attenzione aiCAE (Comitati Aziendali Europei), anche al fine diaumentare le opportunità di partecipazione dei La-voratori e dei loro Rappresentanti nei luoghi dovevengono assunte le decisioni strategiche. Il Congresso conferma e ratifica la scelta adottata dalConsiglio Nazionale di Peschiera del Garda del 23-25 febbraio 2009 di aderire alla Confederazione Ge-nerale dei Sindacati Autonomi dei Lavoratori -CONFSAL, per rafforzare ulteriormente l’autono-mia della Federazione e per consentirle di essere altempo stesso adeguatamente strutturata rispetto alpeso sempre crescente che sta assumendo la confe-deralità anche nel settore del credito.Il Progetto “Territorio FALCRI” deve necessaria-mente progredire verso un sensibile potenziamentoed un significativo ampliamento operativo delle at-tività che, nel pieno rispetto delle autonomie asso-ciative, dovrà realizzarsi e caratterizzarsi attraversoattività di Servizio, Supporto e Sviluppo alle Asso-ciazioni.In vista dell’imminente scadenza del CCNL l’avve-nuta definizione della Piattaforma rivendicativa puòe deve rappresentare un’occasione per favorire il dia-logo ed un confronto costruttivo nel settore.Il Congresso dà mandato alla Segreteria Nazionale digestire tempi e modalità di presentazione della Piat-taforma, allo scopo di offrire un contributo a tutti iprotagonisti di un così importante momento di trat-tativa per la tutela dei diritti di tutte le Lavoratricied i Lavoratori del settore.

Le ristrutturazioni, sempre più frequenti, vengono tut-tora attuate puntando sulla riduzione dei costi del la-voro e dell’occupazione anziché sulle capacità di servi-zio al territorio, alle famiglie ed alle imprese. Il progetto di riforma del Fondo di solidarietà pro-spettato dall’ABI contiene, nella sua attuale stesura,aspetti che destano elementi di forte preoccupazione,in quanto prevede interventi potenzialmente capaci diprecarizzare e destrutturare la categoria.Il Congresso ritiene opportuno rafforzare l’azione te-sa a ricomporre l’unità sindacale in un contesto di pa-ri dignità e rispetto reciproco, nella consapevolezza cheil patrimonio di idee della FALCRI possa essere valo-rizzato al meglio all’interno di un dialogo continuati-vo ed organico con le altre OO.SS., in linea con quel-lo spirito unitario che l’ha sempre animata in tanti an-ni di storia sindacale.Il Congresso evidenzia, inoltre, l’importanza di av-viare un progetto volto a favorire, sempre nel rispet-to del citato spirito unitario, la nascita di un nuovosoggetto politico sindacale che possa coinvolgere al-tre Organizzazioni Sindacali al fine di valorizzare ilgrande patrimonio di idee e valori tipico della tradi-zione del sindacalismo autonomo.Il Congresso esprime soddisfazione per l’ingresso del-la FALCRI nel settore del Credito Cooperativo - im-portante realtà del nostro paese - dopo la costituzio-ne delle prime RR.SS.AA.Al riguardo, il Congresso auspica che venga al piùpresto raggiunto l’obiettivo della Federazione di co-stituire un’unica associazione nazionale organizzatasu base territoriale per sviluppare ulteriormente lapropria presenza nel settore.Il Congresso ritiene che particolare attenzione dovràessere prestata al Settore della Riscossione che si ap-presta al rinnovo del CCNL in scadenza a fine annoed in prossimità di ulteriori operazioni di aggrega-zione societaria.Pari impegno dovrà essere dedicato alla previdenzadi settore, attualmente in una situazione di stallo nonpiù accettabile.Il Congresso esprime soddisfazione per il fatto che,nel mondo degli Agenti in Attività Finanziaria edin Assicurazioni, Promotori Finanziari e MediatoriCreditizi, la FALCRI ha iniziato ad operare, attra-verso la costituzione di ASSILAC, adottando un mo-dello associativo su base nazionale, con l’obiettivo diaffrontare meglio le problematiche del settore. Il Congresso è convinto che FALCRI, forte di 60 an-ni di storia, possa recitare un ruolo fondamentale nel-le nuove e difficili sfide che attendono il mondo dellavoro, a cominciare dalle preoccupanti propostepeggiorative delle normative sul lavoro e rispetto aiprossimi fondamentali appuntamenti che attendonola categoria.

Montesilvano, 13 ottobre 2010

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di Salvatore AdinolfiPARI OPPORTUNITÀ

Fi n a l m e n t equalcuno hacapito che la

famiglia iniziale èfatta da due perso-ne, chiamiamolimarito e moglie,compagna e compa-gno, o come li vo-gliamo definire, masono pur sempredue i soggetti checreano la vita. Adoggi al maschio do-po il concepimentoera lasciata, per lopiù, o la via di fugao la sola fine del “fu-co”, da un po’ di tempo, e oggi in particolare, gra-zie ad una politica più attenta alle pari opportuni-tà è stato dedicato un lasso di tempo anche a “lui”,il sic-sic, co-artefice magico di una prodigiosa si-tuazione, la nascita di un figlio, che per quantopossa essere appannaggio fisico di una donna è ilfrutto sociale, una combinazione astrale di due chein quel momento si sentono insieme. Sarà anche, forse oggi, una cosa “retrò”, o forse no,e così mi fa piacere pensare che il fatto è nato indue. Se questa cosa è stata voluta e fatta in due, ègiusto che entrambi godano del momento, e ben

venga che l’Unione Europea abbia finalmente ap-provato una proposta di direttiva, che consente alpadre, seppure per un periodo breve, di godere diquella situazione spesso irripetibile della nascita diun figlio.Mi vengono in mente i ricordi dei militari in guer-ra che spesso data la situazione contingente nonpotevano neanche vedere la nascita del figlio espesso si ritrovavano a guardarlo “quasi da adulto”per tutte le situazioni in cui si erano ritrovati a vi-vere. Questo fatto, anche se lontano dalle guerre,si è ripetuto anche in questi ultimi tempi quando

C i siamo con 390 voti a favore, 192 con-trari e 59 astensioni l’Europarlamento diStrasburgo, ha approvato gli emenda-

menti alla proposta direttiva sui congedi parenta-li della Commissione europea: è stato innalzato a20 settimane il periodo di congedo per maternitàretribuito al 100% per tutte le mamme d’Europae sono stati introdotti 14 giorni di paternità ob-bligatoria con stipendio pieno «da prendere, dopoil parto della moglie o partner o durante il perio-do del congedo di maternità». L’ultima parola spetta ora al Consiglio dei Ministridell’UE, ma intanto a Strasburgo le mamme e ipapà eurodeputati hanno già festeggiato a modoloro, portando palloncini rosa e celesti in aula.

È un accordo che si preannuncia particolarmentedibattuto vista la forte opposizione di Inghilterra(dove si conserva il posto per 52 settimane, ma ilcongedo è obbligatorio solo nelle prime due dopoil parto), Francia (dove il congedo è di 14 setti-mane) e Germania che hanno già messo in guardiasul fatto che le 20 settimane di congedo pagate perintero costituiranno un onere enorme per i con-tribuenti, mentre gli imprenditori sostengono chenel lungo tempo la norma rappresenterà un deter-rente all’assunzione delle donne.In Italia i cinque mesi di congedo obbligatorio perle madri (due prima e tre dopo il parto) sono giàgarantiti per legge da tempo, ma non per tutte lelavoratrici la paga è al 100 per cento. Il nostro Pae-

EUROPARLAMENTO: DUE SETTIMANEGARANTITE DI CONGEDO AI NEO PAPÀ

Dalla parte dei papà

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i poveri padri si sono spesso ritrovati dei figli adul-ti perché non avevano potuto in alcun modo se-guire le fasi di crescita della vita del neonato. Ben venga quindi questo provvedimento del-l’Unione Europea che consente ai padri di poterstare a godersi per almeno due settimane il fruttodel loro amore, e, rispetto al passato, quando peravere un piccolo permesso, dovevano pietire, oggitutto ciò è possibile anzi diventerà obbligatorio pertutti i padri naturali e non, nel matrimonio o fuo-ri, in provetta e no, purché siano padri. Questa direttiva che tra qualche anno, visti i ritar-di del nostro Paese, sarà recepita nel nostro ordi-namento (si parla di due anni) però presenta almomento una grave carenza, c’è necessità di un ri-scontro per stabilire se l’obbligatorietà di cui si par-la è intesa per davvero come un diritto inalienabi-le per i padri. Infatti, mentre nel mondo pubblicoè facilmente realizzabile da tutti gli aventi diritto,difficilmente nel mondo del lavoro privato e an-cor più nelle piccole imprese sarà possibile senzaun intervento forte o senza un obbligo specifico.Come si potrà conciliare, infatti, l’esigenza dellapiccola azienda con la necessità del padre di starevicino al neonato per due settimane? Per fare ciò eper dare a tutti una pari opportunità o lo Stato sidovrà accollare l’onere di spesa che sicuramentepuò essere “rilevante”, o forse è auspicabile che lacollettività tutta dei lavoratori versi un importosimbolico, magari un euro della propria retribu-zione, per dare ai novelli padri la soddisfazione dipotersi anche loro dedicare per un piccolo spic-ciolo di tempo alla loro creatura. Io spero che tut-to ciò si possa realizzare e sarei anche uno dei pro-

motori di una colletta per la sottoscrizione di unimpegno per la buona riuscita dell’iniziativa qua-lora l’onere non dovesse ricadere sullo Stato. Ilmotto potrebbe essere “aiutateci a stargli vicinoperché domani saranno loro a starci vicino”.Mi sembra questa una buona premessa per af-frontare con serenità le aspre battaglie con le nostreaziende che sicuramente senza un obolo statale oprivato vedrebbero la cosa come un’ulteriore “pro-vocazione” per la loro attività. La possibilità di usufruire di congedo obbligato-rio da parte dei padri sembra un concreto provve-dimento ed una vera situazione per una pari op-portunità tra maschi e femmine, tra uomini e don-ne, e mi sembra, per la prima volta, di vedere unintervento, che non è votato alla pietas, come sia-mo stati quasi abituati negli ultimi anni, ma unsano principio di condivisione di responsabilità,vissuta in modo sereno ed equilibrato per la fami-glia, in un mondo lavorativo dove spesso non pergli interessi dei maschi ma per gli interessi del pa-drone molte cose sono state accantonate in nomedi un interesse collettivo che spesso è solo un in-teresse personale di pochi che si sostanzia in quel-lo primario di fare più soldi. Finalmente assisteremo alla consacrazione per“norma” del papà moderno, quel padre collabora-tivo e consapevole che aiuta concretamente lamamma partecipando realmente alla vita familia-re e alla crescita del proprio figlio. A questo pun-to grazie Europa, il popolo italiano, i papà ed io,ma forse non tutti i datori di lavoro, per ovvi mo-tivi, ti ringraziamo per questa scelta e per questaoccasione che ci viene data come padri.

se ha attualmente una delle legislazioni più fa-vorevoli in Europa, ma manca quasi del tuttouna cultura della paternità: è una felice novitàper i padri italiani quella di poter usufruire didue settimane pagate di congedo obbligatoriodi paternità.Tra gli altri emendamenti approvati dall’Euro-parlamento, anche quello volto a proibire il li-cenziamento delle donne dall’inizio della gra-vidanza fino ad almeno il sesto mese dopo lafine del congedo di maternità. Queste devonopoi poter tornare al loro impiego precedente oa un posto equivalente, con la stessa retribu-zione, categoria professionale e responsabilitàdi prima del congedo.

di Maria Grazia Barone Zabbara

Debutta UN WOMENdi Orsola Grimaldi

F iocco rosa al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite, è nataUN WOMEN. L’Assemblea Generale dell’ONU ha deciso dicreare una nuova entità, una nuova “agenzia” che rag-

gruppi le competenze “sparse” nei vari organismi che sino adoggi si sono interessati delle donne, delle politiche di genere edelle pari opportunità.

Mancava però finora un disegno organico che rappresenta il com-pito della nuova agenzia per il miglioramento della condizione del-le donne e la promozione dei loro diritti nel mondo che avrà mag-giori fondi (500 milioni di dollari) anche se ancora limitati rispettoalle effettive esigenze e una figura di carismatica alla guida, Mi-chelle Bachelet, ex presidente del Cile.

Le premesse per un proficuo lavoro ci sono tutte, la partenza ope-rativa della nuova agenzia è fissata a gennaio 2011.

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Martedì 19 otto-bre 2010 sfo-glio le pagi-

ne di alcuni quotidianie scopro che “l’edittobulgaro” è roba da dilet-tanti allo sbaraglio, è ro-ba superata, sorpassata eperché no… soppressata!Leggo che si vuole cancel-lare almeno per un mo-mento o forse due “AnnoZero”, la trasmissione con-dotta da Michele Santoroche ogni giovedì oltre 6 milio-ni di italiani seguono e quindila trasmissione che dal puntodi vista della raccolta pubbli-citaria porta tanto denaro nellecasse della Rai che pur sempre ser-vizio pubblico dovrebbe essere.Leggo che l’atteso e iperpubblicizzatoprogramma “Vieni via con me” presentato da “quel-l’estremista” di Fabio Fazio e da quel “camorrista” diRoberto Saviano viene bloccato dal “nuovo padrone”della Rai ancora prima di andare in onda, subendoquindi lo stesso trattamento riservato alla Falcri BNLdalle altre Organizzazioni Sindacali della Banca Na-zionale del Lavoro che la vollero fuori dal tavolo uni-tario prima ancora che aprisse gli occhi. Ma il programma di Fabio Fazio e Roberto Savianoavrebbe portato davanti al grande pubblico addirit-tura il premio Oscar Roberto Benigni oltre al leaderdegli U2 Bono Vox, nomi che in qualsiasi Paese delpianeta ogni TV vorrebbe e si contenderebbe per laprima serata! Eppure preventivamente li si “stoppa”,gli si vieta la parola.Leggo anche che si è cercato di bloccare in extremisanche “Report” il programma/inchiesta condotto daMilena Gabanelli.Una puntata che riuscirà ad andare in onda comun-que registrando uno share del 18,7% con quasi 5 mi-lioni di telespettatori e sulla quale il neo Ministro perlo sviluppo Paolo Romani (che ha esperienza di TVessendo stato protagonista di una trasmissione “semiporno” titolata “colpo grosso”), esprime il propriogiudizio definendola “odiosa” mentre il Presidentedella Rai Paolo Garimberti plaude e definisce la pun-tata un “prodotto giornalistico valido”. La domandasorge spontanea: perché questo accanimento nei con-

fronti di trasmissioni che mi-lioni di Italiani gradisco-

no?Forse il fatto che nonsiano trasmissioni asser-vite al potere del mo-mento e che denuncinosituazioni di cui non si“deve” parlare, autorizzaqualche intoccabile achiudere l’audio e spegne-re il video alla faccia dimilioni di spettatori?

Io credo che questo attacco,a tutte le trasmissioni che svol-gono inchieste e tentano dianalizzare in profondità quan-to accade nella società e quin-

di a tutti noi quotidianamente,rappresenti un segnale di cui tutta la so-

cietà civile e chi ha a cuore le sorti della demo-crazia deve preoccuparsi.Chiudere la bocca a chi la pensa diversamente da teè un atto violento e che evidenzia l’incapacità di ac-cettare critiche, dialogo e contradditorio. Si dice cheil pubblico televisivo vuole vedere sempre più culi etette e che si approccia in chiave “vojeuristica” al bu-co della serratura del “grande fratello” piuttosto cheai conflitti ed agli intrighi amorosi “dell’isola dei fa-mosi”, così come si appassiona ai gossip più spinticome la recente presunta storia d’amore tra Lele Mo-ra e Fabrizio Corona… si dice, appunto!Ma siamo certi che non ci vogliano descrivere, con-dizionare e consegnare ad una televisione fatta di nul-la e che ti regala una finta spensieratezza che in real-tà è una forma di “rincoglionimento” giovanile o se-nile poco importa?Certo anche qui sorge spontanea una domanda: per-ché non si riconosce ai milioni di spettatori che se-guono trasmissioni come “Anno Zero” e “Report” lacapacità di decidere con la propria testa se utilizzareil telecomando per sintonizzarsi su isole, fattorie,grandi fratelli, porte a porte, amici di maria, c’è po-sta per te e forse anche per me?Il telecomando anche se demonizzato da più parti èstato ed è una grande invenzione purchè rimanga adisposizione dell’utente/cittadino un’offerta televisi-va pluralista e differente, in caso contrario sarà suffi-ciente un solo canale, un solo telegiornale, un solopensiero e un solo padrone.

di Joseph FremderCULTURA E SOCIETÀ

Pluralismo televisivo:“Siamo all’anno Zero!”

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SALUTE&SICUREZZA

di Franco Del ConteCoordinatore Nazionale Falcri

Salute e Sicurezza Lavoro

STABILITÀ, IDENTITÀE DIGNITÀPROFESSIONALEXVII CongressoNazionale FALCRI

Riportiamo di seguito il testo del-l’intervento tenuto nel corso delCongresso Nazionale di Monte-silvano da Franco del Conte.Il tema centrale del XVII Con-gresso Nazionale risveglia in mel’identità FALCRI, quel mododi essere e di vivere il nostro sin-dacato, che mi appassiona daquando abbiamo cominciato alavorare insieme. Una voglia diperseguire il nostro bene istitu-zionale, quello della nostra col-lettività di lavoratori, dei colle-ghi, dei clienti: un desiderio disocializzazione e di tutela concui oggi ancora una volta laFALCRI declina i suoi valoricongressuali: stabilità, identità edignità professionale.STABILITÀ Il lavoro in bancanon era forse il posto più sicuro estabile per antonomasia?Oggi non c’è differenza con altrecategorie. Parlare di stabilità dellavoro quando i contratti atipicisono lo strumento più diffusonell’affannata ricerca di flessibili-tà ad ogni costo, vuol dire ribadi-re subdolamente l’esatto contra-rio: la sua in-stabilità. Io sono fa-vorevole alla flessibilità se intesa,però, come capacità di gestire ilcambiamento, di adeguare l’orga-nizzazione bancaria per meglio se-guire - ma forse sarebbe ancormeglio anticipare con atteggia-menti pro-attivi volontari - il

cambiamento degli scenari nel lo-ro naturale mutarsi o l’insorgen-za di specifici vincoli normativicogenti.Se i lavori atipici sono in costan-te aumento in tutta Europa, ilmerito è nella loro potenzialità -almeno sulla carta - di fornire fles-sibilità alle prestazioni lavorativeil che, con modalità diverse (lavo-ro, durata, organizzazione, tipo-logia, occupazione, normativa,sede, etc.) meglio soddisfano leesigenze multistakeholder, a ciclocorto e sempre più dinamiche, delmercato globale. In Italia invecesembra che la flessibilità sia sem-pre più interpretata come “flessi-bilità di contratto” - strumentounilaterale con cui il datore di la-voro può modificare in qualsiasimomento le condizioni del rap-porto di lavoro compresa la suacessazione - e non come origina-riamente introdotta per renderepiù dinamica l’organizzazionestessa del lavoro. Ma la precarietà non è un attri-buto del lavoro, troppo spessonon è associabile alla stagionalitào ai picchi produttivi, ma alla di-sorganizzazione. La precarietà dellavoro, la cosiddetta instabilitàpassa tutta dall’organizzazione allavoratore, non come necessità dimutare i processi di produzionema, molto più facilmente, di ri-durre i compensi e le tutele dei la-voratori.La vera flessibilità proposta ai la-voratori atipici è lo stato di preca-rietà delle garanzie costituzionali:malattia, ferie, tutele sindacali, re-tribuzione, tutti fattori che gioca-no al ribasso per sicurezza e salu-te sul lavoro e, confermato da ri-cerche internazionali, nazionali elocali, indicano percentuali di in-fortuni e malattie professionali inaumento dovute a scarsa cono-scenza dell’ambiente, scarso adde-stramento, breve durata del lavo-ro, bassa qualifica professionale egiovane età, per non parlare deicasi limite di distacco quando ildatore di lavoro destina tempora-neamente uno o più lavoratori adisposizione di un altro soggettoper la esecuzione di una determi-nata attività lavorativa.

Visto quanto la situazione lavora-tiva influisce sulla vita sociale diuna comunità non dobbiamo di-menticare che la strategia dell’UE2007-2012 si propone di ridurre ilnumero di infortuni sul lavoro del25% e qualcosa vorrebbe dire an-che sul nostro bilancio economicoin cui la salute e sicurezza lavoropesa per circa 3 punti di Pil annui,qualcosa come 45 miliardi di euro. IDENTITÀ Dove ricercare un re-cupero di valore per il lavoro ban-cario? Ritengo che i valori fondamenta-li debbano essere sempre quellidella società di appartenenza, leregole che ci siamo dati per po-terci riconoscere come cittadininon sudditi e come sindacalisti!Cittadini europei: nell’art. 2 delTRATTATO DI MAASTRICHT(1992) che affida alla comunità ilcompito di promuovere uno svilup-po armonico ed equilibrato delleattività economiche, ... una crescitasostenibile, non inflazionistica e cherispetti l’ambiente, il miglioramen-to del tenore e della qualità della vi-ta… Cittadini italiani: nella nostra Co-stituzione del 1947, (art. 32) doveil diritto alla salute non è visto co-me diritto individuale ma colletti-vo, (art. 35) dove si coniuga paridignità del lavoro e la tutela dellaformazione, (art. 41) che pone li-mitazioni all’attività privata inmodo che non sia in contrasto conl’utilità sociale, non rechi danno al-

la sicurezza, alla libertà, alla di-gnità umana.Sindacalisti: nella tutela delle con-dizioni di lavoro (art. 2087 c.c.)per cui l’imprenditore deve adotta-re nell’esercizio dell’impresa le mi-sure che, secondo la particolarità dellavoro, l’esperienza e la tecnica, so-no necessarie a tutelare l’integritàfisica e la personalità morale deiprestatori di lavoro e nell’art. 9 del-lo Statuto dei Lavoratori.DIGNITÀ Quali strumenti per ri-dare dignità professionale al lavo-ratore bancario? Anche qui non si parte da zero!Intanto mi piace ricordare laFALCRI tra i quattro firmataridel Protocollo sullo sviluppo so-stenibile e compatibile del siste-ma bancario, sottoscritto con ABIil 16 giugno 2004, che ci ha poiportato al Verbale di accordo del5 aprile 2006 con Banca Intesa. Afronte della presa d’atto di un set-tore bancario interessato da fasi diprogressiva e rapida innovazioneorganizzativa e da momenti di pro-fonda trasformazione dei processi,delle attività commerciali e delle re-lative professionalità, il Piano diImpresa 2005/2007 si realizzavaattraverso “la valorizzazione dellepersone e la concreta attuazione diprincipi di responsabilità sociale, ladeontologia professionale nei con-fronti della clientela, in cui il ri-spetto della professionalità e delladignità delle persone costituisconovalori condivisi ai quali si deve uni-

La persona. Il primo tra questi valori è la centralità della per-sona. La Costituzione riconosce e garantisce i diritti inviola-bili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni socialiove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento deidoveri inderogabili di solidarietà politica, economica e so-ciale. Non è l’uomo in funzione dello Stato, ma quest’ultimoin funzione dell’uomo: la tutela della inviolabilità di ogni vi-ta umana costituisce il primo limite alla autorità pubblica eallo stesso tempo il suo fine ultimo. Tutto l’ordinamento de-ve conformarsi all’insieme delle esigenze (materiali, cultura-li, relazionali) della persona, posta al cuore dell’intero edifi-cio costituzionale. Ed è proprio il riconoscimento della di-gnità della vita e del valore di ogni singola persona che que-sto Libro Bianco vuole porre a fondamento della sua visio-ne generale, prima di ogni altra considerazione relativa ai co-sti, alle risorse, ai calcoli, alle convenienze.

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LAVORO&PREVIDENZA

formare il comportamento di quan-ti operano in Banca Intesa ed an-che le linee di condotta del persona-le e, in particolare, di quello dedi-cato ad attività commerciali, devo-no essere improntate al rispetto deivalori etici fondamentali quali ladignità delle persone, la responsabi-lità, la fiducia, l’integrità e la tra-sparenza”. Se vi sembra poco!In attesa di analizzare con atten-zione la recentissima norma ISO26000 sulla responsabilità sociale,una linea guida internazionalesenza possibilità di certificazione,approvata con il voto favorevoledi 66 Paesi, tra cui l’Italia, vi ri-propongo altre due piccole rifles-sioni sull’attività del MinistroSacconi.Una è la recente Campagna delMinistero: sicurezza sul lavoro lapretende chi si vuol bene - fa chequesto momento non sia solo un ri-cordo! Avete notato gli scenariproposti? Tre su quattro si riferi-scono a momenti familiari di la-voratori: infermiera capocantiere,operaia tessile, autotrasportatore,finanche un lavoratore agricoloextra comunitario mentre il quar-to sintetizza gli affetti dell’im-prenditore cogliendolo esultan-te… allo stadio!La seconda, più istituzionale, èl’obiettivo del Piano triennale peril lavoro: “Liberare il lavoro perliberare i lavori”, che - in coeren-za con i valori e la visione del Li-bro Bianco del 6 maggio 2009sul futuro del modello sociale - sipropone appunto di “liberare illavoro dalla oppressione fiscale, bu-rocratica e formalistica, dal conflit-to collettivo e individuale, dalla in-sicurezza” liberandolo “dalla ille-galità e dal pericolo, dal centralismoregolatorio, dalla incompetenza”.Finalmente, come non essered’accordo con Sacconi, come pos-siamo impegnarci insieme, condi-videndo poi nello specificol’aspetto valoriale riconosciuto dalMinistro alla centralità della per-sona? Ricordo male o fu propriola centralità delle risorse umane iltema del documento conclusivodel nostro 16° congresso naziona-le “La persona ricchezza dell’im-presa”?

di Fabrizio GostiCoordinamento Nazionale Falcri

Lavoro e Previdenza

APPRENDISTATO EMODIFICA MANSIONI

Negli ultimi anni il contratto di ap-prendistato si è diffuso in manierarilevante anche nel settore del cre-dito tanto da diventare, di fatto, unpassaggio quasi obbligato per i gio-vani che cercano di raggiungere lastabilizzazione del rapporto di la-voro. Si tratta, come noto, di uncontratto di lavoro a carattere for-mativo rivolto ai giovani dai 18 ai29 anni di età e disciplinato, in viagenerale, dal D.Lgs. 276 del 10 set-tembre 2003. Nel settore del credi-to, oltre che dal citato decreto, l’ap-prendistato è disciplinato dall’art.28 CCNL 08/12/2007 e dall’ac-cordo 23 giugno 2005. Tali fontiprevedono la durata massima delcontratto in 4 anni e lo finalizzanoal conseguimento di una qualifica-zione corrispondente ai profili pro-fessionali della 3a area professiona-le. Il lavoratore durante il periododi apprendistato viene inquadratoper i primi 18 mesi al livello retri-butivo immediatamente inferiore a

quello finale mentre per i successi-vi mesi, fermo l’inquadramento,verrà riconosciuto un “assegnotemporaneo” corrispondente, alnetto, a quello del livello retributi-vo al cui conseguimento è finaliz-zato il contratto di apprendistato.Al termine del contratto, il datoredi lavoro può liberamente recederedal rapporto previo preavviso di unmese. In caso di prosecuzione delrapporto a tempo indeterminato, ilperiodo di apprendistato è compu-tato integralmente relativamenteall’anzianità di servizio e, limitata-mente ad un biennio, per la matu-razione degli scatti d’anzianità e pergli automatismi. Agli apprendistisi applicano tutte le disposizioni ca-ratterizzanti il “normale” rapportodi lavoro salvo quelle che siano in-compatibili con le peculiarità for-mative tipiche di questa forma dicontratto. Per il datore di lavoro ilricorso al contratto di apprendista-to risulta essere economicamenteconveniente non solo per le piùbasse retribuzione pagate ma ancheper i minori oneri previdenziali do-vuti. A seguito dei recenti inter-venti normativi a partire dal 1°gennaio 2007 la contribuzione do-vuta dal datore di lavoro è pari al10% della retribuzione imponibileai fini previdenziali. Inoltre, qualo-ra l’apprendistato venga trasforma-to in contratto di lavoro a tempoindeterminato viene mantenuto lostesso onere del 10% per i dodicimesi successivi alla trasformazione,anche se la trasformazione avvengaprima della scadenza prevista origi-nariamente. Con riferimento aquest’ultimo aspetto è intervenutala Corte di Cassazione con la sen-

tenza n. 15055 del 22 giugno2010. La Suprema Corte è statachiamata a pronunciarsi relativa-mente alla fattispecie di un appren-dista che, dopo l’acquisizione dellaqualifica prevista dal contratto diapprendistato, era stato impiegatoin mansioni diverse prima che fos-sero trascorsi dodici mesi dalla tra-sformazione dello stesso contrattodi apprendistato in contratto atempo indeterminato. Facendo ri-ferimento alla caratteristiche tipi-che del contratto di apprendistatola Corte ha evidenziato come la for-mazione tipica del contratto di ap-prendistato è finalizzata all’acquisi-zioni di specifiche conoscenze ca-ratterizzanti una determinata qua-lifica. Inoltre, il riferimento al ter-mine “trasformazione” del rapportocontenuta nelle norma che ricono-sce l’agevolazione contributiva “im-plica una continuità tra l’iniziale ap-prendistato e successivo rapporto atempo indeterminato, continuità cheè assicurata proprio dall’utilizzo, nel-la qualifica appropriata, della for-mazione ricevuta dal lavoratore co-me apprendista. È questo “buon esi-to” dell’apprendistato, traslato nel-l’ordinario rapporto a tempo indeter-minato, a giustificare che il beneficiocontributivo si protragga per un ul-teriore anno, laddove il beneficio stes-so sarebbe senza causa se il lavorato-re, completato con esito favorevolel’apprendistato in riferimento a de-terminate mansioni, fosse assegnata-rio di mansioni diverse, non riferibi-li alla formazione ricevuta durantel’apprendistato, trattandosi in taleevenienza della costituzione di unnuovo rapporto di lavoro, che segui-rebbe quello di apprendistato solo intermini temporali, e non già della“trasformazione” di quest’ultimo”.Confermando quanto disposto nel-la sentenza della Corte d’Appello,la Corte di Cassazione ritiene,quindi, che l’art. 21, comma 6, del-la L. 56/87, laddove fa riferimentoai benefici contributivi, deve essereinterpretato nel senso che il pro-lungamento di tali benefici spette-rà solo qualora l’attività lavorativapost trasformazione avvenga nellaspecifica qualifica per l’acquisizio-ne della quale l’apprendistato è sta-to svolto.

L’Avvocato Massimo Degli Esposti sarà pre-sente per attività di consulenza legale pressola sede della Federazione in Roma, viale Liegin. 48/b, ogni terzo giovedì del mese dalle ore15.00 fino alle ore 18.00.Le materie trattate dal professionista e le mo-dalità di richiesta di consulenza sono disponibilipresso le Sedi delle Associazioni FALCRI di ap-partenenza degli Iscritti e delle Iscritte.

CONSULENZA LEGALE

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FRANCOBOLLICHE PASSIONE!

FALCRI PROFESSIONE BANCARIO N.11 NOVEMBRE 2010 15

di Salvatore Adinolfi

LE BUSTE PRIMOGIORNO DI EMISSIONE

Un altro capitolo molto simpaticodella collezione è costituito dallebuste primo giorno, quelle che so-no tecnicamente identificate con lasigla F.D.C., iniziali che stanno perFirst Day Cover che letteralmentevogliono dire primo giorno diemissione. Ma analizziamo che co-sa è la “busta primo giorno”. Si in-tende una busta, proprio quelle cheservono per spedire una lettera, il-lustrata, con la vignetta dell’accadi-mento di cui al francobollo. Sullabusta, quindi, vengono applicati ilfrancobollo o la serie di francobol-li annullati poi con il timbro po-stale recante la data del giorno incui avviene l’emissione stessa.Questa collezione oltre ad esseresimpatica è anche istruttiva e neicataloghi è quotata a parte. Infattiqueste buste recano un breve cennostorico o biografico del soggetto il-lustrato. Sono in definitiva degliibridi, perché molte portano solol’annullo dell’evento mentre altre,invece, sono regolarmente viaggia-te e recapitate a casa del destinata-rio portando così anche il timbrodi partenza dell’ufficio postale espesso quello di arrivo. Ciò fa si cheanche nelle buste primo giorno sipossa trovare una differenza fraquelle regolarmente viaggiate equelle solo con il timbro dell’avve-nimento le cosiddette buste filate-liche. Ciò comunque ha semprecontribuito a dare una quotazionediversificata del pezzo, sono infattipoche le buste regolarmente spedi-te per i motivi più svariati e uno inparticolare era costituito dalla spa-rizione materiale delle lettere dal-

l’imbucamento alla consegna. Èsempre stato difficile se non addi-rittura impossibile risalire poi allastrada intrapresa dalla lettera, mol-te, per evitare perdite lungo il tra-gitto, sono state inviate come rac-comandate, questo accorgimentoha spesso alterato lo spirito dellalettera che doveva arrivare priva diulteriori “fronzoli”.Questa situazione mi da lo spuntoper parlare dell’uso singolo delfrancobollo e di quello invece mes-so in un contesto di più valori.L’uso singolo, infatti, è altamentepiù premiante sotto un aspetto eco-nomico di quello con più franco-bolli. Si può dire che in molti casiil valore è più del triplo di quellocon una lettera con altri valori. Diquesto argomento cercherò di par-lare in un prossimo articolo.Per tornare all’argomento della bu-sta del primo giorno voglio ricorda-re, come già detto, che le letterespedite regolarmente per posta han-no oltre al timbro dell’avvenimentoanche quello della posta che certifi-ca l’effettivo passaggio da una ma-nifestazione al domicilio del desti-natario. Questo tipo di collezione,per la cronaca, non era presente inItalia ma lo abbiamo importato da-gli Stati Uniti. La data di inizio diquesto genere di collezione in Italiarisale al 1948 con l’emissione delfrancobollo per la ricostruzione delPonte di Bassano che fu annullatoin occasione dell’adunata nazionaledegli Alpini svoltasi il 3 ottobre del1948. Da allora in poi in Italia èiniziata la raccolta delle buste pri-mo giorno e da quel momento si èsempre più diffusa la collezione.Nello stesso anno, e precisamente il28 dicembre si è avuta la primaemissione di busta di primo giornodel Vaticano ed esattamente un me-se dopo, il 29 gennaio del 1949,emetteva con lo stesso criterio an-che la Repubblica di San Marino.Per completezza va ricordato al mioamico Renzo Fragiacomo di Triesteche nell’ambito dell’area italiana an-che la sua città ha avuto le sue bu-ste primo giorno a partire dal 2maggio del 1949 con la Biennale diVenezia ed ha chiuso la serie dellebuste nel 1954 con l’emissione In-terpol.

dei dipendenti. Il tutto con det-tagliata descrizione delle tatticheutilizzate dai capi per far corre-re i dipendenti e le tecniche diquesti ultimi per sottrarsi astu-tamente alle pressioni. Il filoconduttore di questo settore“culturale” è l’arguzia ed un cer-to umorismo per non scivolareinvolontariamente nel surreale.Un buon caposcuola del genereè Scott Adams con il suo Dil-bert (www.dilbert.com) che rap-presenta l’impiegato medioamericano che cerca - talvoltacon successo di sfuggire al com-portamento spesso incompren-sibile ed autoreferenziale dei Ca-pi e dei loro rituali di budget edel modo di conseguirli o ditrovare scuse per non averli rag-giunti, come lo scaricare le pro-prie incapacità sui subordinati.In Italia, questo ambito di inda-gine è stato egregiamente svi-luppato dal simpatico “Manua-le di resistenza al lunedì”. Il li-bro è una raccolta ben coordi-nata di mosse e contromosseche capi e loro dipendenti fannoper sopravvivere al tritacarneaziendale caratterizzato dall’evi-tare prioritariamente di essere lavittima sacrificale della stupidi-tà del Capo che crea devastazio-ne con la sia incompetenza. Ilmanuale è scritto con deliziosaironia dal gruppo che si racco-glie intorno al sito www.resi-stenzaumana.it ma concede an-che e soprattutto una buonaquantità di consigli, in partico-lare sul come decrittare le co-municazioni in lingua azienda-lese. Valgono per tutti le frasi:L’intero progetto è stato abban-donato per un nuovo approccio(da leggersi: la sola persona checi capiva qualcosa è andata inpensione, adesso abbiamo as-sunto un neolaureato)- Svilup-pato dopo anni di ricerche in-tensive (leggasi: c’è voluto unsacco per riuscire a copiarlo).Da non perdere l’attenta letturadel “paccometro” che consentedi evitare le “sole” che di solito iCapi rifilano ai subordinati.Buon divertimento… ma micatanto!

SCAFFALE&WEB

di Manlio Lo Presti

MANUALE DIRESISTENZA AL LUNEDÌMondadori, 2009Pagg. 188, € 15,00

Gran parte della nostra vita so-ciale si svolge dentro gli uffici. Irituali di contatto e gestione deirapporti lavorativi hanno unatempistica abbastanza simile mavaria in relazione alle dimensio-ni delle aziende di appartenen-za. Gran parte della letteraturaaziendale di organizzazione èquasi totalmente di provenien-za anglosassone. In quel mondosi concretizzano gli scenari com-portamentali del personale di-pendente di qualsiasi livello ge-rarchico. Accanto ad una pub-blicistica seriosa, orientata allaricerca di soluzioni organizzati-ve per conquistare ed ammini-strare il successo di mercato, na-sce e si sviluppa una letteraturasatirica fino alla più aperta irri-sione. Spesso viene rappresenta-ta l’eterna lotta fra le pretese deicapi ed i comportamenti elusivi

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C E N T R I T E R R I T O R I A L I F A L C R I

PIEMONTEVia Nizza, 150 - 10121 TORINOTel./Fax 011/6624382Fax 011/6624735e-mail: [email protected]

Corso Rosselli 105/10/g - 10129 TORINOTel. 011/5361222 - Fax 011/3049189e-mail [email protected]

LOMBARDIAVia Mercato, 5 - 20121 MILANOTel. 02/860437 - Fax 02/89011448e-mail: [email protected]

Via Bossolaro, 5 - 27100 PAVIATel. 0382/33102 - Fax 0382/308378e-mail: [email protected]

LIGURIAVico San Matteo, 2/16 - 16100 GENOVATel. 010/2476193 - Fax 010/2475391e-mail: [email protected]

Via Orefici, 8/7 - 16123 GENOVATel./Fax 010/8603538e-mail: [email protected]

VENETOPiazza Giovanni XXIII, 2 - 35129 PADOVA Tel. 049/7808172 - Fax 06/91271035e-mail: [email protected]

FRIULI VENEZIA GIULIAVia Silvio Pellico, 3 - 34122 TRIESTETel. 040/6774436 - Fax 040/6774943e-mail: [email protected]

Vicolo Sottomonte, 11 - 33100 UDINETel. 0432/508070 - Fax 0432/295629 e-mail: [email protected]

EMILIA ROMAGNAVia Guidotti, 21 - 40134 BOLOGNATel. 051/433043 - Fax 051/435034e-mail: [email protected]

TOSCANAVia Piccagli, 7 - 50127 FIRENZE Tel. 055/212951 - Fax 055/212962e-mail: [email protected]

UMBRIAVia Boncambi, 12 - 06123 PERUGIATel. 075/9663560 - 075/9663567075/9663569Tel./Fax 075/5731000e-mail: [email protected]

LAZIOViale Liegi, 48/B - 00198 ROMATel. 06/8416336 - Fax 06/8416343e-mail: [email protected]

Via Francesco Dell’Anno, 6/800136 ROMATel. 06/39751484 - Fax 06/39734223 e-mail: [email protected]

MARCHE - ABRUZZO - MOLISEVia Capri, 38 - 64022 GIULIANOVA (TE)Tel./Fax 085/8000496e-mail: [email protected]

CAMPANIAVia S. Giacomo, 42 - 80132 NAPOLITel. 081/7917020 - Fax 081/5512594 e-mail: [email protected]

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Viale delle Medaglie d’Oro, 170125 BARI

CALABRIA E LUCANIAVia Roma, 28/D - 87100 COSENZATel. 0984/791741 - 0984/791923Fax 0984/791961e-mail: [email protected]

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SARDEGNAVia G. Masala, 7/B - 07100 SASSARI Tel./Fax 079/236617e-mail: [email protected]