Patologie autoimmuni nelle pre-adolescenti italiane e ... autoimmuni... · ste patologie osservata...

15
Patologie autoimmuni nelle pre-adolescenti italiane e vaccinazione anti-HPV A cura della Commissione Vaccini della SIAIP Marta Ciofi degli Atti 1 (coordinatore), Chiara Azzari 2 , Giorgio Bartolozzi 3 , Susanna Esposito 4 , Gaetano Maria Fara 5 , Milena Lo Giudice 6 , Caterina Rizzo 7 Parole chiave: Vaccinazione anti-HPV, studi post-marketing, patologie autoimmuni : vaccini Gli Autori dichiarano di non avere alcun conflitto di interesse rispetto agli argomenti trattati nell’articolo. 52 1 Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù”, Roma; 2 Ospedale “Meyer”, Università di Firenze; 3 Università di Firenze; 4 Dipartimento di Scienze Materno-infantili, Università di Milano, Fondazione IRCCS “Ca’ Granda”, Ospedale Maggiore Policlinico, Milano; 5 Sapienza Università di Roma; 6 Pediatra di Famiglia, Palermo; 7 Reparto Epidemiologia Malattie Infettive, CNESPS, ISS, Roma martal.ciofi[email protected] Rivista di Immunologia e Allergologia Pediatrica 02/2011 • 52-56 Introduzione I vaccini per la prevenzione delle infezioni da papillo- ma virus umano (Human papilloma virus-HPV) hanno come principale indicazione clinica la prevenzione del tumore della cervice uterina e di altri tumori della sfera genitale. Il carcinoma cervicale è infatti il pri- mo cancro a essere riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come totalmente riconducibi- le a un’infezione 1 . I genotipi di HPV ad alto rischio più frequentemente implicati nel carcinoma cervicale sono il 16, cui vengono attribuiti circa il 60% di tutti i casi di questa patologia neoplastica, seguito dal 18, responsabile di circa il 10% dei casi. Pertanto, com- plessivamente, circa il 70% di tutti i carcinomi cervi- cali sono associati alla presenza di HPV 16 o 18 2 , prevenibili con la vaccinazione. Abstract La percezione della sicurezza dei vaccini rappresenta un elemento cruciale per il successo delle strategie vaccinali. La distin- zione tra eventi che si verificano a breve distanza da una vaccinazione per pura coincidenza temporale ed eventi avversi causati dalla vaccinazione può infatti essere difficile. D’altra parte, la probabilità di una associazione puramente temporale tra una vaccinazione e l’esordio di una data patologia è direttamente proporzionale alla copertura vaccinale raggiunta, ed aumenta rapidamente con l’avvio di una campagna vaccinale. I dati ad oggi disponibili non mostrano un incremento di incidenza delle malattie autoimmuni nelle vaccinate per HPV, né la presenza di cluster di esordio delle malattie rispetto alla dose, al calendario vaccinale o all’età. In Italia, le informazioni sulla frequenza di patologie autoimmuni nelle adolescenti sono estremamente limitati. La disponibilità di dati nazionali sulla frequenza di patologie autoimmuni in questa fascia di età dovrebbe essere migliorata, in modo da poter valutare eventuali scostamenti rispetto all’atteso avvenuti dopo l’introduzione della vaccinazione anti-HPV, e garantire una adeguata informazione sia degli operatori sanitari che della popolazione target della campagna vaccinale.

Transcript of Patologie autoimmuni nelle pre-adolescenti italiane e ... autoimmuni... · ste patologie osservata...

Page 1: Patologie autoimmuni nelle pre-adolescenti italiane e ... autoimmuni... · ste patologie osservata nelle vaccinate, con quella nelle non vaccinate. L’insorgenza delle patologie

Patologie autoimmuni nelle pre-adolescenti italiane e vaccinazione anti-HPVA cura della Commissione Vaccini della SIAIP

Marta Ciofi degli Atti1 (coordinatore), Chiara Azzari2, Giorgio Bartolozzi3, Susanna Esposito4, Gaetano Maria Fara5, Milena Lo Giudice6, Caterina Rizzo7

Parole chiave: Vaccinazione anti-HPV, studi post-marketing, patologie autoimmuni

: vaccini

Gli Autori dichiarano di non avere alcun conflitto di interesse rispetto agli argomenti trattati nell’articolo.

52

1 Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù”, Roma; 2 Ospedale “Meyer”, Università di Firenze; 3 Università di Firenze; 4 Dipartimento di Scienze Materno-infantili, Università di Milano, Fondazione IRCCS “Ca’ Granda”, Ospedale Maggiore Policlinico, Milano; 5 Sapienza Università di Roma; 6 Pediatra di Famiglia, Palermo; 7 Reparto Epidemiologia Malattie Infettive, CNESPS, ISS, Roma

[email protected]

Rivista di Immunologia e Allergologia Pediatrica

02/2011 • 52-56

IntroduzioneI vaccini per la prevenzione delle infezioni da papillo-ma virus umano (Human papilloma virus-HPV) hanno come principale indicazione clinica la prevenzione del tumore della cervice uterina e di altri tumori della sfera genitale. Il carcinoma cervicale è infatti il pri-mo cancro a essere riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come totalmente riconducibi-

le a un’infezione 1. I genotipi di HPV ad alto rischio più frequentemente implicati nel carcinoma cervicale sono il 16, cui vengono attribuiti circa il 60% di tutti i casi di questa patologia neoplastica, seguito dal 18, responsabile di circa il 10% dei casi. Pertanto, com-plessivamente, circa il 70% di tutti i carcinomi cervi-cali sono associati alla presenza di HPV 16 o 18 2, prevenibili con la vaccinazione.

AbstractLa percezione della sicurezza dei vaccini rappresenta un elemento cruciale per il successo delle strategie vaccinali. La distin-zione tra eventi che si verificano a breve distanza da una vaccinazione per pura coincidenza temporale ed eventi avversi causati dalla vaccinazione può infatti essere difficile. D’altra parte, la probabilità di una associazione puramente temporale tra una vaccinazione e l’esordio di una data patologia è direttamente proporzionale alla copertura vaccinale raggiunta, ed aumenta rapidamente con l’avvio di una campagna vaccinale. I dati ad oggi disponibili non mostrano un incremento di incidenza delle malattie autoimmuni nelle vaccinate per HPV, né la presenza di cluster di esordio delle malattie rispetto alla dose, al calendario vaccinale o all’età. In Italia, le informazioni sulla frequenza di patologie autoimmuni nelle adolescenti sono estremamente limitati. La disponibilità di dati nazionali sulla frequenza di patologie autoimmuni in questa fascia di età dovrebbe essere migliorata, in modo da poter valutare eventuali scostamenti rispetto all’atteso avvenuti dopo l’introduzione della vaccinazione anti-HPV, e garantire una adeguata informazione sia degli operatori sanitari che della popolazione target della campagna vaccinale.

Page 2: Patologie autoimmuni nelle pre-adolescenti italiane e ... autoimmuni... · ste patologie osservata nelle vaccinate, con quella nelle non vaccinate. L’insorgenza delle patologie

M. Ciofi degli Atti et al. 53

In Italia, i vaccini anti-HPV sono stati autorizzati per l’uso nel 2007. L’intesa tra il Ministero della Salute e le Regioni e Province Autonome del 20 Dicembre 2007 3, in accordo con le indicazioni dell’Organiz-zazione Mondiale della Sanità 4, aveva delineato la strategia per l’offerta attiva del vaccino, identificando come target prioritario le ragazze dodicenni. Inoltre l’Intesa lasciava alle Regioni l’opportunità di estende-re la vaccinazione ad altre fasce di età, tramite i servi-zi vaccinali del Servizio Sanitario Nazionale.La scelta del target delle ragazze dodicenni è ot-timale perché induce una protezione elevata prima di un eventuale contagio con HPV per via sessuale. Tale strategia di offerta permette inoltre di rivolgersi a ragazze che frequentano ancora la scuola dell’obbli-go, di sfruttare le occasioni di contatto con le strutture vaccinali degli adolescenti, già target di altri interven-ti vaccinali, e di facilitare la comunicazione con le famiglie, elemento essenziale specialmente per pro-grammi relativi a tematiche sensibili quali le malattie a trasmissione sessuale. Inoltre, le dodicenni sono an-cora in buona parte a carico del pediatra di famiglia e per questa fascia di età è previsto, anche se non in tutte le Regioni, un bilancio di salute con conseguente opportunità di counselling vaccinale.Come definito dall’Intesa, l’obiettivo del programma di vaccinazione è il raggiungimento di una copertu-ra con tre dosi di vaccino pari al 95% entro 5 anni dall’avvio del programma di immunizzazione, cioè per le ragazze nate nel 2001, che saranno invitate at-tivamente alla vaccinazione nel 2012, e la cui coper-tura vaccinale sarà valutata al 31 dicembre 2013.In Italia, tutte le Regioni hanno avviato la campagna contro l’infezione da tipi 16 e 18 di HPV entro la fine del 2008 5. Al 31 dicembre 2009, la copertura vacci-nale delle dodicenni per almeno una dose è stata del 66% (range per Regione: 27-85%) (Tab. I).La percezione della sicurezza dei vaccini rappresen-ta un elemento cruciale per il successo delle strategie

vaccinali. La distinzione tra eventi che si verificano a breve distanza da una vaccinazione per pura coinci-denza temporale ed eventi avversi causati dalla vac-cinazione può infatti essere difficile. D’altra parte, la probabilità di una associazione puramente temporale tra una vaccinazione e l’esordio di una data patolo-gia è direttamente proporzionale alla copertura vacci-nale raggiunta, ed aumenta rapidamente con l’avvio di una campagna vaccinale.

Valutazione del rischio di esordio di malattie autoimmuni dopo vaccinazione anti-HPVMentre la presunta associazione tra le vaccinazioni dell’infanzia e numerose patologie (ad es. diabete mellito tipo 1, autismo, SIDS) è stata ampiamente stu-diata, senza che venisse mai documentato alcun nesso di causalità, i programmi di vaccinazione rivolti agli adolescenti hanno una storia più recente, e per questa fascia di età vi sono molte meno informazioni sulla frequenza attesa di molte patologie. Visto che il calen-dario vaccinale per HPV prevede la somministrazione di tre dosi nell’arco di 6 mesi, virtualmente qualunque patologia insorta nell’arco di circa un anno di vita di un’adolescente potrebbe essere attribuito al vaccino.Nel 2005 uno studio condotto negli Stati Uniti ha do-cumentato che nelle bambine e ragazze tra 9 e 18 anni di età vi era un tasso di ospedalizzazione per patologie di presumibile origine autoimmune pari a 53 per 100.000 6. La tiroidite era la diagnosi più frequen-te (16,3 per 100.000 ricoveri), mentre gli episodi di sclerosi multipla o neurite ottica sono risultati più rari (3,7 per 100.000 ricoveri). In base ai dati raccolti, gli

Circa il 70% di tutti i carcinomi cervicali sono associati alla presenza di Hpv 16 o 18, prevenibili con la vaccinazione.

L’obiettivo del programma di vaccinazione è il raggiungimento di una copertura con tre dosi di vaccino pari al 95% entro 5 anni dall’avvio del programma di immunizzazione.

Page 3: Patologie autoimmuni nelle pre-adolescenti italiane e ... autoimmuni... · ste patologie osservata nelle vaccinate, con quella nelle non vaccinate. L’insorgenza delle patologie

Patologie autoimmuni nelle pre-adolescenti italiane e vaccinazione anti-HPV54

autori hanno stimato che in presenza di una copertura vaccinale per HPV pari all’80%, 3/100.000 bambine e adolescenti tra 9 e 18 anni di età avrebbero richiesto una visita in Pronto Soccorso per asma/crisi allergica entro 24 ore dalla vaccinazione, e 2/100.000 per diabete entro una settimana. Il rischio di ricovero in coincidenza temporale con la vaccinazione risultava quattro volte più elevato per la tiroidite, rispetto alla sclerosi multipla o alla Sindrome di Guillan-Barré 6.Vista la rarità di questi eventi, e la conseguente possibili-tà di osservarli solo in una popolazione sufficientemente ampia, dopo l’introduzione in commercio dei vaccini anti-HPV sono stati avviati diversi studi di sorveglianza post-marketing 7. Uno studio condotto negli USA ha se-guito una coorte di 189.629 ragazze e donne, in modo da stimare la frequenza di insorgenza di malattie au-toimmuni nei 6 mesi successivi ad ogni dose di vaccino anti-HPV tetravalente, e di confrontare l’incidenza di que-ste patologie osservata nelle vaccinate, con quella nelle

non vaccinate. L’insorgenza delle patologie autoimmuni, incluse malattie reumatiche, endocrine e neurologiche/oftalmiche, è stata verificata attraverso il controllo delle cartelle cliniche elettroniche delle ragazze e donne in os-servazione. Lo studio non ha identificato un incremento di incidenza nelle vaccinate, né la presenza di cluster di esordio delle malattie rispetto alla dose, al calendario vaccinale o all’età 8.

Dopo l’introduzione in commercio dei vaccini anti-HPV sono stati avviati diversi studi di sorveglianza post-marketing.

Tab. I. Coorte 1997: copertura vaccinale per HPV per dose e Regione (dati aggiornati al 31/12/2009).

Regione % vaccinate con almeno una dose

% vaccinate con almeno 2 dosi % vaccinate con tre dosi

Valle d’Aosta 75,5% 73,6% 62,5%

Piemonte 66,4% 65,3% 59,2%

Liguria 68,6% 67,5% 63,4%

Lombardia 68,1% 66,9% 64,7%

PA Trento 58,3% 57,5% 56,4%

PA Bolzano 26,6% 24,1% 19,1%

Veneto 79,4% 76,9% 67,8%

Friuli Venezia Giulia 63,9% 62,6% 57,5%

Emilia Romagna 73,5% 72,2% 67,6%

Toscana 81,8% 79,8% 73,4%

Marche 73,1% 72,0% 67,5%

Umbria 77,7% 75,4% 64,6%

Lazio 57,1% 56,0% 50,8%

Campania 54,2% 44,5% 27,4%

Abruzzo 73,0% 70,2% 60,0%

Molise 81,3% 76,7% 74,3%

Basilicata 83,5% 80,7% 75,8%

Puglia 84,8% 83,0% 78,2%

Calabria 54,7% 52,3% 46,4%

Sicilia 51,0% 37,1% 30,1%

Sardegna 80,2% 78,2% 69,6%

Totale 66,3% 61,5% 53,1%

Fonte: Epicentro, CNESPS, ISS.

Page 4: Patologie autoimmuni nelle pre-adolescenti italiane e ... autoimmuni... · ste patologie osservata nelle vaccinate, con quella nelle non vaccinate. L’insorgenza delle patologie

M. Ciofi degli Atti et al. 55

Dati disponibili in ItaliaIn Italia, le informazioni sulla frequenza di patologie au-toimmuni nelle adolescenti sono estremamente limitati.Il diabete mellito di tipo 1 è la patologia per cui vi sono più dati pubblicati. Negli anni tra il 1990 e il 1999, il tasso di incidenza nelle ragazze tra 10 e 14 anni variava da 6 casi per 100.000 anni persona al sud, a 11/100.000 al nord 9. La Sardegna mostra-va invece un’ incidenza nettamente più elevata, pari a 32/100.000 (Tab. II). I dati derivati dal Registro Nazionale Diabete di tipo 1 negli anni 1999-2003, mostrano invece che l’incidenza nella fascia di età 12-14 anni è di 13,5 casi per 100.000 anni persona (IC95%: 12,7-14,2/100.000) 10.Per la Sindrome di Guillan-Barré, stime riferite al 1995 mostravano un’incidenza annuale pari a 0,34 per 100.000 nella fascia di età 0-14 anni, e di 0,57/100.000 tra 15 e 34 anni 11-13.

ConclusioniI dati di sorveglianza post-marketing confermano che il vaccino anti-HPV ha un elevato profilo di sicurez-za, e non evidenziano un’associazione con l’esordio di malattie autoimmuni. Va tuttavia considerato che l’incidenza di malattie autoimmuni mostra delle diffe-renze geografiche. La disponibilità di dati nazionali sulla frequenza di patologie autoimmuni nelle ragaz-ze italiane adolescenti dovrebbe perciò essere miglio-rata, in modo da disporre di informazioni per valutare eventuali scostamenti rispetto all’atteso avvenuti dopo l’introduzione della vaccinazione, e garantire una adeguata informazione sia degli operatori sanitari che della popolazione target della campagna vacci-nale.

Bibliografia

1 IARC Working Group. Human Papillomaviruses. IARC Monographs on the evaluation of carcinogenic risks to humans. Bol. 64. Lyon: International Agency for Research on Cancer 1995.

2 Munoz N, Bosch FX, Castellsague X, et al. Against which human papillomavirus types shall we vacci-nate and screen? The international perspective. Int J Cancer 2004;111:278-85.

3 Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province Auto-nome concernente “Strategie per l’offerta attiva del vaccino contro l’infezione da HPV in Italia” del 20 dicembre 2007. Disponibile su: http://www.statore-gioni.it/Documenti/DOC_016696_264%20csr.pdf

4 World Health Organization. Preparing for the in-troduction of HPV vaccines: policy and programme guidance for countries. WHO 2006.

5 Giambi C. Ricognizione delle decisioni regionali in merito alla vaccinazione anti-HPV e primi dati di copertura vaccinale a fine anno 2009. Disponibile su: http://www.epicentro.iss.it/focus/hpv/pdf/HPV-2009.pdf

6 Siegrist CA, Lewis EM, Eskola J, et al. Human pap-illomavirus immunization in adolescent and young adults: a cohort study to illustrate what events might be mistaken for adverse reactions. Pediatr Infect Dis J 2007;26:979-84.

7 Bonanni P, Cohet C, Kjaer SK, et al. A summary of the post-licensure surveillance initiatives for GARDASIL/SILGARD. Vaccine 2010;28:4719-30.

8 Chao C, on behalf of the Gardasil Safety Study Team. Surveillance of Autoimmune Conditions in a Post-Licensure Safety Study of Quadrivalent Hu-man Papillomavirus Vaccine (HPV4) in Females. Presentato a ICAAC 2010. Disponibile su: http://www.abstractsonline.com/plan/ViewAbstract.aspx?mID=2583&sKey=900fe526-6d88-4b11-864-f-0b5ca269731f&cKey=9a094646-2031-4c7d-8839-46d9016a67a5&mKey={93AEED6A-54D4-4EF6-99BD-A9B3CE9FACD9}.

Tab. II. Tassi di incidenza per diabete di tipo 1, specifici per età, nella popolazione femminile tra 10 e 14 anni, negli anni 1990-1999.

Ripartizione geografica italiana Numero di casi Tasso di incidenza* IC95%

Nord 101 11,2 9,2; 13,7

Centro 192 8,9 7,7; 10,3

Sud 119 5,7 4,8; 6,9

Sardegna 171 32,2 27,6; 37,5* Per 100.000 anni/persona (modificata da Carle et al. 9).

Page 5: Patologie autoimmuni nelle pre-adolescenti italiane e ... autoimmuni... · ste patologie osservata nelle vaccinate, con quella nelle non vaccinate. L’insorgenza delle patologie

Patologie autoimmuni nelle pre-adolescenti italiane e vaccinazione anti-HPV56

9 Carle F, Gesuita R, Bruno G, et al. Diabetes in-cidence in 0- to 14-year age-group in Italy: a 10-year prospective study. Diabetes Care 2004;27:2790-6.

10 Bruno G, Maule M, Merletti F, et al. Age-period-co-hort analysis of 1990–2003 incidence time trends of childhood diabetes in Italy. The RIDI Study. Diabetes 2010;59:2281-7.

11 Beghi E, Boglium G. The Guillain-Barrè syndrome (GBS). Implementation of a register of the disease on

a nationwide basis. Italian GBS Study Group. Ital J Neurol Sci 1996;17:355-61.

12 Grimaldi LM, Palmeri B, Salemi G, et al. High preva-lence and fast rising incidence of multiple sclerosis in Caltanissetta, Sicily, Southern Italy. Neuroepidemiol-ogy 2007;28:28-32.

13 Bogliun G, Beghi E. Incidence and clinical fea-tures of acute inflammatory polyradiculoneuropa-thy in Lombardy, Italy, 1996. Acta Neurol Scand 2004;110:100-6.

Page 6: Patologie autoimmuni nelle pre-adolescenti italiane e ... autoimmuni... · ste patologie osservata nelle vaccinate, con quella nelle non vaccinate. L’insorgenza delle patologie

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Menveo polvere e soluzione per soluzione iniettabileVaccino meningococcico coniugato del gruppo A, C, W135 e Y

2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Una dose (0,5 ml di vaccino ricostituito) contiene:

originariamente contenuto nella polvere:• oligosaccaride del gruppo A meningococcico 10 microgrammi coniugato alla proteina Corynebacterium diphtheriae CRM197da 16,7 a 33,3 microgrammi

originariamente contenuto nella soluzione: • oligosaccaride del gruppo C meningococcico 5 microgrammi coniugato alla proteina Corynebacterium diphtheriae CRM197da 7,1 a 12,5 microgrammi • oligosaccaride del gruppo W135 meningococcico 5 microgrammiconiugato alla proteina Corynebacterium diphtheriae CRM197da 3,3 a 8,3 microgrammi • oligosaccaride del gruppo Y meningococcico 5 microgrammi coniugato alla proteina Corynebacterium diphtheriae CRM197da 5,6 a 10,0 microgrammiPer l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. FORMA FARMACEUTICA Polvere e soluzione per soluzione iniettabile (polvere e soluzione iniettabile). La polvere è un agglomerato di colore da bianco a bianco sporco. La soluzione è limpida e incolore.

4. INFORMAZIONI CLINICHE4.1 Indicazioni terapeutiche Menveo è indicato per l’immunizzazione attiva di adolescenti (dal-l’età di 11 anni) e adulti a rischio di esposizione ai gruppi A, C, W135 e Y di Neisseria meningitidis per impedire l’insorgenza di patologie invasive. L’uso di questo vaccino deve essere conforme alle raccomandazioni uffi ciali.

4.2 Posologia e modo di somministrazione Posologia Adulti Menveo deve essere somministrato come iniezione singola da 0,5 ml. Popolazione pediatrica Menveo è indicato a partire dall’età di 11 anni e deve essere somministrato come iniezione singola da 0,5 ml.Anziani I dati relativi a soggetti di età compresa tra 56 e 65 anni sono limitati e i dati relativi a soggetti di età >65 sono assenti.Non sono ancora state determinate la necessità e le tempistiche di una dose booster di Menveo. Modo di somministrazione Menveo viene somministrato tramite iniezione intramuscolare, preferibilmente nel muscolo deltoide.Non deve essere somministrato per via intravascolare, sottocutanea o intradermica.

Si devono utilizzare sedi d’iniezione distinte per somministrare più di un vaccino contemporaneamente. Per istruzioni sulla preparazio-ne e la ricostituzione del prodotto, vedere il paragrafo 6.6.

4.3 Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti, compreso tossoide difterico (CRM197), o reazione con pericolo di vita in seguito a precedente somministrazione di un vaccino conte-nente componenti simili (vedere paragrafo 4.4).Come con gli altri vaccini, la somministrazione di Menveo deve es-sere rimandata nei soggetti affetti da grave evento febbrile acuto. La presenza di un’infezione minore non costituisce una controindi-cazione.

4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

Prima di iniettare qualsiasi vaccino, la persona responsabile della somministrazione deve prendere tutte le precauzioni conosciute per impedire reazioni allergiche o di qualsiasi altra natura, compresa la raccolta di informazioni sulla storia medica e l’attuale stato di salute del paziente. Come per tutti i vaccini iniettabili, devono sempre es-sere prontamente disponibili i trattamenti e la supervisione medica appropriati nel raro caso di comparsa di reazioni anafi lattiche in seguito alla somministrazione del vaccino. Menveo non deve essere somministrato per alcuna ragione per via intravascolare. Menveo non protegge contro le infezioni provocate da un altro sierogroppo di N. meningitidis non presente nel vaccino. Come per tutti i vaccini, è possibile che non venga prodotta una risposta immunitaria protettiva in tutti i vaccinandi (vedere paragrafo 5.1).Non sono presenti dati sull’applicabilità del vaccino per profi lassi post-esposizione. Nei soggetti immunocompromessi, è possibile che la vaccinazione non produca la risposta di anticorpi protettiva adeguata. L’infe-zione da virus dell’immunodefi cienza umana (HIV) non è una con-troindicazione, tuttavia Menveo non è stato valutato nello specifi co nelle persone immunocompromesse. Nei soggetti con defi cit del complementoe nei soggetti con asplenia anatomica o funzionale, il grado di protezione ottenuto verso il vaccino meningococcico coniugato del gruppo A, C, W135 e Y non è conosciuto Menveo non è stato valutato in persone affette da trombocitopenia, disturbi dell’emostasi o in corso di trattamento con terapia anticoa-gulante a causa del rischio di ematoma. Gli operatori sanitari devo-no valutare il rapporto rischio-benefi cio per le persone che rischia-no la formazione di ematomi in seguito all’iniezione intramuscolare.Il cappuccio copriago della siringa contiene gomma naturale secca 10%. Anche se il rischio di sviluppare reazioni allergiche al lattice è molto ridotto, gli operatori sanitari sono pregati di valutare il rapporto rischio/benefi cio prima di somministrare questo vaccino a pazienti con precedenti noti di ipersensibilità al lattice.

Scheda Tecnica Menveo_21x28__28-02-11.indd 1 28/02/2011 17.58.05

Page 7: Patologie autoimmuni nelle pre-adolescenti italiane e ... autoimmuni... · ste patologie osservata nelle vaccinate, con quella nelle non vaccinate. L’insorgenza delle patologie

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazioneMenveo è stato valutato in due studi di somministrazione concomitante con vaccino difto-tetanico-pertossico acellulare (Tdap), Tdap assorbito da solo oppure Tdap e vaccino quadrivalente contro il papilloma virus (tipi 6, 11, 16 e 18), HPV ricombinante; entrambi gli studi supportano la somministrazione concomitante dei vaccini. Dagli studi non è emersa alcuna prova evidente dell’aumento della per-centuale di reattogenicità o della variazione del profi lo di sicurezza dei vaccini. Le risposte anticorpali a Menveo e ai componenti del vaccino difto-tetanico-pertossico acellulare o HPV non sono state compromesse dalla somministrazione concomitante. La somministrazione di Menveo un mese dopo Tdap ha determinato sierorisposte del gruppo W135 signifi cativamente ridotte dal punto di vista statistico. Siccome non è stato registrato alcun impatto diretto sulla percentuale di sieroprotezione, le conseguenze cliniche sono attualmen-te sconosciute. Sono state rilevate prove di una qualche soppressione della risposta anticorpale a due dei tre antigeni della pertosse. La rilevanza clinica di questa osservazione è sconosciuta. Dopo la vaccinazione, oltre il 97% dei soggetti aveva titoli di pertosse rilevabili a tutti e tre gli antigeni della pertosse.La somministrazione concomitante di Menveo e di altri vaccini diversi da quelli elencati sopra non è stata studiata. Si consiglia di non somministra-re Menveo in concomitanza con altri vaccini, in particolare vaccini vivi, esclusi i casi di assoluta necessità. I vaccini concomitanti devono sempre essere somministrati in sedi d’iniezione distinte, preferibilmente negli arti controlaterali. Deve essere verifi cato se le reazioni avverse possono es-sere intensifi cate dalla somministrazione concomitante. Se il vaccinando sta ricevendo una terapia immunosoppressiva, la risposta immunologica potrebbe essere ridotta.

4.6 Gravidanza e allattamento I dati clinici sulle gravidanze esposte sono insuffi cienti. Dagli studi non clinici emerge che Menveo non produce effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-na-tale. Considerata la gravità della meningite meningococcica causata dai sierogruppi A, C, W e Y di Neisseria meningitidis, la gravidanza non è un fattore di impedimento alla vaccinazione quando il rischio di esposizione è chiaramente defi nito. Anche se i dati clinici sull’uso di Menveo durante l’allattamento sono insuffi cienti, è improbabile che gli anticorpi secreti nel latte costituiscano un pericolo quando assimilati da un neonato allattato. Pertanto, Menveo può essere utilizzato durante l’allattamento.

4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. In seguito alla vaccinazione sono stati segnalati rarissimi casi di capogiro. La capacità di guidare veicoli e di usare macchinari può essere temporaneamente compromessa.

4.8 Effetti indesiderati La sicurezza di Menveo è stata valutata in cinque studi clinici rando-mizzati controllati con 6.185 partecipanti (di età compresa tra 11 e 65 anni) a cui è stato somministrato Menveo. I soggetti che hanno ricevuto Menveo appartenevano alle seguenti fasce d’età: 61% 11-18 anni, 17% 19-34 anni, 22% 35-55 anni e 3,4% 56-65 anni. I due studi di sicurezza principali erano sperimentazioni randomizzate e controllate attivamente, che hanno arruolato partecipanti di età rispettivamente compresa tra 11 e 55 anni (N=2663) e 19 e 55 anni (N=1606). L’incidenza e la gravità di qualsiasi reazione locale, sistemica e di altra natura sono risultate ge-neralmente sovrapponibili nei gruppi di tutti gli studi trattati con Menveo e all’interno delle fasce d’età di adolescenti e adulti. Il profi lo di reatto-genicità e le percentuali di eventi avversi nei soggetti di età compresa tra 56 e 65 anni che hanno ricevuto Menveo (N=216) erano simili a quelli osservati nei soggetti riceventi Menveo di età compresa tra 11 e 55 anni. Le reazioni avverse più comuni a livello sistemico e locale osser-vate nelle sperimentazioni cliniche erano: dolore nella sede d’iniezione e cefalea. Le reazioni avverse riportate nei tre studi clinici principali e

nei due studi di supporto sono elencate di seguito, suddivise per classe sistemico-organica. Gli effetti indesiderati più comuni riportati durante gli studi clinici sono durati in genere da un solo giorno a due giorni e in genere non erano gravi. All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.

La frequenza è defi nita come segue::Molto comune: ( 1/10) Comune: (da 1/100 a <1/10) Non comune: (da 1/1.000 a <1/100) Rara: (da 1/10.000 a <1/1.000) Molto rara: (<1/10.000)Non nota (la frequenza non può essere defi nita sulla base dei dati disponibili)

Patologie del sistema nervoso: Molto comune: cefalea Non comune: capogiro

Patologie gastrointestinali:Molto comune: nausea Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:Comune: rash Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: Molto comune: dolore della sede d’iniezione, eritema nella sede d’inie-zione ( 50 mm), indurimento della sede d’iniezione ( 50 mm), prurito nella sede d’iniezione, malessere Comune: eritema nella sede d’iniezione (>50 mm), indurimento della sede d’iniezione (>50 mm), febbre 38°C, brividi Nel gruppo di adolescenti, la sicurezza e la tollerabilità del vaccino è stata favorevole relativamente a Tdap e non ha subito variazioni sostan-ziali con la somministrazione concomitante o successiva di altri vaccini. 4.9 Sovradosaggio

Non sono stati riportati casi di sovradosaggio.

5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

5.1 Proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: vaccini meningococcici, codice ATC: J07AH08. Immunogenicità L’effi cacia di Menveo è stata desunta misurando la produzione di anticor-pi anticapsulari specifi ci del sierogruppo con attività battericida. L’attività battericida sierica (SBA) è stata misurata usando siero umano come fonte di complemento esogeno (hSBA). L’hSBA è stato il termine di correlazio-ne originale di protezione contro la meningite meningococcica.L’immunogenicità è stata valutata in studi clinici randomizzati, multicentri-ci, controllati attivamente che hanno arruolato adolescenti (11-18 anni), adulti (19-55 anni) e adulti più anziani (56-65 anni).Nello studio pivot (V59P13) i partecipanti hanno ricevuto una dose di Menveo (N = 2649) o di vaccino meningococcico quadrivalente coniu-gato con tossoide difterico come comparatore (ACWY-D) (N = 875). I sieri sono stati prelevati sia prima della vaccinazione sia 28 giorni dopo la vaccinazione.In un altro studio (V59P6) condotto su 524 adolescenti, l’immunogenicità di Menveo è stata confrontata con quella di ACWY-PS. Immunogenicità negli adolescentiNella popolazione di età compresa tra 11 e 18 anni dello studio pivot V59P13, l’immunogenicità di una singola dose di Menveo un mese dopo la vaccinazione è stata confrontata con il vaccino quadrivalente coniu-gato con la proteina di tossoide difterico ACWY (ACWY-D).

Scheda Tecnica Menveo_21x28__28-02-11.indd 2 28/02/2011 17.58.49

Page 8: Patologie autoimmuni nelle pre-adolescenti italiane e ... autoimmuni... · ste patologie osservata nelle vaccinate, con quella nelle non vaccinate. L’insorgenza delle patologie

I risultati di immunogenicità a distanza di un mese dalla somministrazione di Menveo sono riassunti sotto nella tabella 1.Nel sottoinsieme di soggetti di età compresa tra 11 e 18 anni che erano sieronegativi al basale (hSBA < 1:4), la percentuale di soggetti che han-no raggiunto un titolo 1:8 dopo una dose di Menveo era come segue: sierogruppo A 75% (780/1039); sierogruppo C 79% (771/977); siero-gruppo W135 94% (570/609); sierogruppo Y 81% (510/630).

Tabella 1: risposte di anticorpi battericidi nel siero dopo somministrazione di Menveo un mese dopo la vaccinazione in soggetti di età compresa tra 11 e 18 anni.

Sierogruppo N GMT % 1:8

(IC 95%) (IC 95%)

A 1075 29 (24, 35) 75% (73, 78)

C 1483 59 (48, 73) 84% (82, 86)

W135 1024 87 (74, 102) 96% (95, 97)

Y 1036 51 (42, 61) 88% (85, 90)

La persistenza di risposte immunitarie per Menveo a 21 mesi dalla vacci-nazione nei soggetti di età compresa tra 11 e 18 anni al momento della vaccinazione è indicata nella tabella 2.

Tabella 2: persistenza di risposte immunitarie circa 21 mesi dopo la vaccinazione con Menveo (soggetti di età compresa tra 11 e 18 anni alla vaccinazione).

Sierogruppo GMT hSBA % 1:8

(IC 95%) (IC 95%)

A 5,29 (4,63, 6,05) 36% (30, 42)

C 10 (9,02, 12) 62% (56, 68)

W135 18 (15, 20) 84% (79, 88)

Y 12 (10, 14) 67% (61, 72)

Nello studio di non inferiorità V59P6 l’immunogenicità è stata valutata in adolescenti di età compresa tra 11 e 17 anni che sono stati randomizzati a ricevere Menveo o il vaccino meningococcico polisaccaridico qua-drivalente (ACWY-PS). È stata dimostrata la non inferiorità di Menveo rispetto al vaccino ACWY-PS per tutti e quattro i sierogruppi (A, C, W e Y) in base alla sierorisposta, con percentuali che raggiungono titoli hSBA 1:8 e GMT.

Tabella 3: L’immunogenicità di una dose di Menveo o ACWY-PS negli adolescenti, misurata un mese dopo la vaccinazione.

Titoli hSBA 1:8(IC 95%)

hSBA GMT (IC 95%)

Sierogruppo Menveo ACWY-PS Menveo ACWY-PS

A N=140 N=149 N=140 N=149

81% 41% 33 7.31

(74, 87) (33, 49) (25, 44) (5.64, 9.47)

C N=140 N=147 N=140 N=147

84% 61% 59 28

(77, 90) (53, 69) (39, 89) (19, 41)

W N=138 N=141 N=138 N=141

91% 84% 48 28

(84, 95) (77, 89) (37, 62) (22, 36)

Y N=139 N=147 N=139 N=147

95% 82% 92 35

(90, 98) (75, 88) (68, 124) (27, 47)

Un anno dopo la vaccinazione negli stessi soggetti, rispetto a ACWY-PS, una percentuale maggiore di soggetti vaccinati con Menveo aveva titoli hSBA 1:8 per sierogruppi C, W e Y, con livelli paragonabili per il sierogruppo A. Risultati simili sono stati osservati nel confronto di hSBA GMT.

Immunogenicità negli adulti Nello studio pivot V59P13 sull’immunogenicità le risposte immunitarie a Menveo sono state valutate in adulti di età compresa tra 19 e 55 anni. I risultati sono presentati nella tabella 4. Nel sottoinsieme di soggetti di età compresa tra 19 e 55 anni che erano sieronegativi al basale, la percentuale di soggetti che hanno raggiunto un titolo 1:8 dopo una dose di Menveo era come segue: sierogruppo A 67% (582/875); sierogruppo C 71% (425/596); sierogruppo W135 82% (131/160); sierogruppo Y 66% (173/263).

Tabella 4: risposte di anticorpi battericidi nel siero a Menveo un mese dopo la vaccinazione in soggetti di età compresa tra 19 e 55 anni.

Sierogruppo NGMT (IC 95%)

hSBA % 1:8(IC 95%)

A 963 31 (27, 36) 69% (66, 72)

C 961 52 (44, 60) 80%(77, 83)

W135 484 111 (93, 132) 94% (91, 96)

Y 503 44 (37, 52) 79% (76, 83)

Immunogenicità negli adulti più anziani L’immunogenicità comparativa di Menveo vs. ACWY-PS è stata valutata in soggetti di età compresa tra 56 e 65 anni nello studio V59P17. La percentuale di soggetti con titoli hSBA 1:8 era non inferiore a ACWY-PS per tutti e quattro i sierogruppi e statisticamente superiore per i siero-gruppi A e Y.

Tabella 5: immunogenicità di una dose di Menveo o ACWY-PS in adulti di età compresa tra 56 e 65 anni, misurata un mese dopo la vaccinazione.

SierogruppoMenveohSBA 1:8(IC 95%)

ACWY-PShSBA 1:8 (IC 95%)

AN=83 N=41

87% (78, 93) 63% (47, 78)

CN=84 N=41

90% (82, 96) 83% (68, 93)

WN=82 N=39

94% (86, 98) 95% (83, 99)

YN=84 N=41

88% (79, 94) 68% (52, 82)

L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha rinviato l’obbligo di presen-tare i risultati di studi con Menveo in uno o più sottogruppi di popolazio-ne pediatrica nella meningite meningococcica. Vedere il paragrafo 4.2 per informazioni sull’uso pediatrico.

5.2 Proprietà farmacocinetiche Non pertinente.

5.3 Dati preclinici di sicurezza I dati non clinici non rivelano particolari pericoli per l’uomo sulla base degli studi convenzionali di tossicità riproduttive e dello sviluppo.Negli animali di laboratorio non sono state riscontrate reazioni avverse in conigli fertili vaccinati o nella loro prole fi no al giorno 29 successivo alla nascita.

Scheda Tecnica Menveo_21x28__28-02-11.indd 3 28/02/2011 17.58.49

Page 9: Patologie autoimmuni nelle pre-adolescenti italiane e ... autoimmuni... · ste patologie osservata nelle vaccinate, con quella nelle non vaccinate. L’insorgenza delle patologie

Non sono state osservate conseguenze sulla fertilità nelle femmine di coniglio che hanno ricevuto Menveo prima dell’accoppiamento e durante la gravidanza.

6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1 Elenco degli eccipienti Polvere Saccarosio Potassio diidrogeno fosfato Soluzione Sodio diidrogeno fosfato monoidratoFosfato disodico diidratoCloruro di sodioAcqua per preparazioni iniettabili 6.2 Incompatibilità Questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 6.6.

6.3 Periodo di validità 3 anni. Il prodotto deve essere utilizzato immediatamente dopo la ri-costituzione. Tuttavia, la stabilità chimico-fi sica è stata dimostrata per 8 ore dopo la ricostituzione a una temperatura inferiore a 25°C. 6.4 Precauzioni particolari per la conservazione Conservare in frigorifero (2°C - 8°C). Non congelare. Conservare il fl aconcino e la siringa nella scatola di cartone esterna per pro-teggere il medicinale dalla luce. Per le condizioni di conservazione del prodotto ricostituito, vedere il paragrafo 6.3. 6.5 Natura e contenuto del contenitore Polvere in fl aconcino (vetro tipo I) con tappo (gomma alobutile) e soluzione in siringa preriempita (vetro tipo I) con cappuccio copria-go (chiusura elastomerica tipo I con 10% di lattice o chiusura ela-stomerica tipo II senza lattice). Ogni confezione contiene una unica dose composta da un fl aconcino e da una siringa preriempita. 6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento e lamanipolazione Menveo deve essere preparato per la somministrazione ricosti-tuendo la polvere (nel fl aconcino) con la soluzione (nella siringa preriempita). I componenti del vaccino devono essere ispezionati visivamente prima e dopo la ricostituzione.

Togliere il cappuccio copriago dalla siringa e attaccare un ago adatto per il prelievo (21G, 1 1/2’’). Utilizzare l’intero contenuto della siringa (0,6 ml) per ricostituire la polvere. Capovolgere e agitare energicamente il fl aconcino, quindi preleva-re 0,5 ml di prodotto ricostituito. Si tenga presente che è normale che una minima quantità di liquido resti nel fl aconcino dopo il pre-lievo della dose. Dopo la ricostituzione, il vaccino è una soluzione chiara, da incolore a giallo chiaro, priva di particelle estranee visi-bili. Se si osserva la presenza di materiale particolato estraneo e/o la variazione dell’aspetto fi sico, scartare il vaccino. Prima dell’iniezione sostituire l’ago con uno idoneo alla somministra-zione del vaccino (25G, 1’’). Verifi care che non siano presenti bolle d’aria nella siringa prima di iniettare il vaccino. Il medicinale non utilizzato e i rifi uti derivati da tale medicinale de-vono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

Novartis Vaccines and Diagnostics S.r.l. Via Fiorentina 1 53100 Siena, Italia

8. NUMERI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

EU/1/10/614/001

9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE / RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE

15 marzo 2010

10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO

27 gennaio 2011

Prezzo: € 88,00

Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono dispo-nibili sul sito web dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA):http://www.ema.europa.eu

© N

OVA

RTIS

VA

CC

INES

- C

OD.

NVD

40

4

Novartis Vaccines and Diagnostics S.r.l.Via Fiorentina 1, 53100 Siena, Italia.Tel. +39 0577 243111 - Fax 243002www.novartisvaccines.it

Scheda Tecnica Menveo_21x28__28-02-11.indd 4 28/02/2011 17.58.50

Page 10: Patologie autoimmuni nelle pre-adolescenti italiane e ... autoimmuni... · ste patologie osservata nelle vaccinate, con quella nelle non vaccinate. L’insorgenza delle patologie
Page 11: Patologie autoimmuni nelle pre-adolescenti italiane e ... autoimmuni... · ste patologie osservata nelle vaccinate, con quella nelle non vaccinate. L’insorgenza delle patologie
Page 12: Patologie autoimmuni nelle pre-adolescenti italiane e ... autoimmuni... · ste patologie osservata nelle vaccinate, con quella nelle non vaccinate. L’insorgenza delle patologie

RIASSUNTO DELLE CARATTER IST ICHE DEL PRODOTTO1.DENOMINAZIONE DEL MEDICINALEPrevenar 13 sospensione iniettabileVaccino pneumococcico polisaccaridico coniugato,(13valente adsorbito)2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA1 dose (0,5 ml) contiene:Polisaccaride pneumococcico sierotipo 11 2.2μgPolisaccaride pneumococcico sierotipo 31 2.2μgPolisaccaride pneumococcico sierotipo 41 2.2μgPolisaccaride pneumococcico sierotipo 51 2.2μgPolisaccaride pneumococcico sierotipo 6A1 2.2μgPolisaccaride pneumococcico sierotipo 6B1 4.4μgPolisaccaride pneumococcico sierotipo 7F1 2.2μgPolisaccaride pneumococcico sierotipo 9V1 2.2μgPolisaccaride pneumococcico sierotipo 141 2.2μgPolisaccaride pneumococcico sierotipo 18C1 2.2μgPolisaccaride pneumococcico sierotipo 19A1 2.2μgPolisaccaride pneumococcico sierotipo 19F1 2.2μgPolisaccaride pneumococcico sierotipo 23F1 2.2μg1Coniugato alla proteina vettrice CRM197 ed adsorbito su fosfato di alluminio (0,125mg di alluminio) Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.3. FORMA FARMACEUTICASospensione iniettabile. Il vaccino è una sospensione bianca omogenea.4. INFORMAZIONI CLINICHE4.1 Indicazioni terapeutiche. Immunizzazione attiva per la prevenzione di pato-logia invasiva, polmonite e otite media acuta, causate da Streptococcus pneumoniaein neonati e bambini di età compresa tra 6 settimane e 5 anni. Per informazionisulla protezione contro specifici sierotipi di pneumococco vedere paragrafi 4.4 e5.1. L’uso di Prevenar 13 deve essere valutato sulla base delle raccomandazioniufficiali, tenendo in considerazione l’impatto della patologia invasiva nei differentigruppi di età, così come la variabilità dell’epidemiologia dei sierotipi nelle diversearee geografiche. 4.2 Posologia e modo di somministrazione. Posologia: PerPrevenar 13, il programma d’immunizzazione deve basarsi sulle raccomanda-zioni ufficiali. Si raccomanda che i neonati che ricevono la prima dose di Preve-nar 13 completino il corso della vaccinazione con Prevenar 13. Neonati di etàcompresa tra 6 settimane e 6 mesi: Serie primaria a tre dosi La serie di immu-nizzazione raccomandata consiste di quattro dosi, ciascuna da 0,5 ml. La serieprimaria infantile consiste di tre dosi, con la prima dose somministrata gene-ralmente al 2° mese di età e con un intervallo di almeno 1 mese tra le dosi. Laprima dose può essere somministrata anche a sei settimane di età. La quartadose (richiamo) è raccomandata tra gli 11 e i 15 mesi di età. Serie primaria adue dosi In alternativa, quando Prevenar 13 è somministrato come parte di unprogramma di immunizzazione infantile di routine, può essere somministratauna serie che consiste di tre dosi, ciascuna da 0,5 ml. La prima dose può esseresomministrata a partire dai 2 mesi di età, con una seconda dose due mesi dopo.La terza dose (richiamo) è raccomandata tra gli 11 e 15 mesi di età (vedereparagrafo 5.1). Bambini e neonati non precedentemente vaccinati di età ≥ 7 mesi.Neonati di età compresa tra 7 e 11 mesi: Due dosi, ciascuna da 0,5 ml, con unintervallo di almeno 1 mese tra le dosi. Una terza dose è raccomandata duranteil secondo anno di vita. Bambini di età compresa tra 12 e 23 mesi Due dosi, cia-scuna da 0,5 ml, con un intervallo di almeno 2 mesi tra le dosi. Bambini di etàcompresa tra 2 e 5 anni Una dose singola da 0,5 ml. Programma di vaccinazionecon Prevenar 13 per neonati e bambini precedentemente vaccinati con Prevenar (7va-lente) (sierotipi di Streptococcus pneumoniae 4, 6B, 9V, 14, 18C,19F e 23F). Prevenar13 contiene gli stessi 7 sierotipi contenuti in Prevenar, utilizza la stessa proteinavettrice CRM197. I neonati e i bambini che hanno iniziato l’immunizzazione conPrevenar possono completarla passando a Prevenar 13 in qualsiasi stadio delprogramma di vaccinazione. Bambini di età compresa tra 12 e 23 mesi I bambiniche non hanno ricevuto due dosi di Prevenar 13 durante la serie infantile devonoricevere due dosi di vaccino (con un intervallo di almeno 2 mesi tra le dosi) percompletare la serie di immunizzazione per i sei sierotipi addizionali. In alternativa,de-vono completare la serie di immunizzazione in accordo alle raccomandazioni uffi-ciali. Bambini di età compresa tra 2 e 5 anni Una dose singola.Modo di somministrazione Il vaccino deve essere somministrato per iniezione in-tramuscolare. I siti preferiti sono la superficie anterolaterale della coscia (mu-scolo vasto laterale) nei neonati, oppure il muscolo deltoide del braccio neibambini piccoli. 4.3 Controindicazioni. Ipersensibilità ai principi attivi o ad unoqualsiasi degli eccipienti (vedere sezione 6.1), o al tossoide difterico. Come congli altri vaccini, nei soggetti che sono affetti da uno stato febbrile acuto grave lasomministrazione di Prevenar 13 deve essere rimandata. Comunque, la pre-senza di un infezione minore, così come un raffreddore, non deve causare unritardo nella vaccinazione. 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego.Prevenar 13 non può essere somministrato per via intravascolare. Come pertutti i vaccini iniettabili, devono essere sempre prontamente disponibili un ap-propriato trattamento ed una supervisione medica, nel caso si verificasse unraro evento anafilattico conseguente alla somministrazione del vaccino. Que-sto vaccino non deve essere somministrato per via intramuscolare a neonati obambini affetti da trombocitopenia o da qualsiasi disordine della coagulazione

che possa rappresentare controindicazione per l’iniezione intramuscolare,ma puòessere somministrato per via sottocutanea se il potenziale beneficio supera, in modoevidente, i rischi (vedere paragrafo 5.1). Prevenar 13 proteggerà solo dai sierotipidi Streptococcus pneumoniae inclusi nel vaccino, e non proteggerà da altri micro-organismi che causano patologia invasiva, polmonite o otite media. Come conogni vaccino, Prevenar 13 non protegge tutti gli individui che ricevono il vac-cino contro le malattie causate da pneumococco. Negli studi clinici, Prevenar13 ha elicitato una risposta immunitaria verso tutti i tredici sierotipi inclusi nelvaccino.Tuttavia, la risposta immunitaria verso il sierotipo 3, registrata dopo ladose di richiamo, non è aumentata al di sopra dei livelli raggiunti dopo la seriedi vaccinazione infantile. La rilevanza clinica di questa osservazione, riguardol’induzione di una memoria immunitaria al sierotipo 3, è sconosciuta (vedere pa-ragrafo 5.1). Le proporzioni degli anticorpi funzionali (titolo OPA ≥ 1:8) cheproteggono nei confronti dei sierotipi 1, 3 e 5 sono state alte. Comunque i ti-toli medi geometrici OPA erano più bassi di quelli raggiunti nei confronti diciascuno degli altri sierotipi aggiuntivi rimanenti; la rilevanza clinica di ciò ai finidell’efficacia protettiva non è nota. I bambini con una risposta immunitaria com-promessa, dovuta all’impiego di una terapia immunosoppressiva, ad un difettogenetico, ad infezione da HIV o ad altre cause, possono avere una ridotta ri-sposta anticorpale all’immunizzazione attiva. Dati limitati hanno dimostrato chePrevenar 7valente (serie primarie a tre dosi) induce una risposta immunitariaaccettabile nei neonati con anemia a cellule falciformi, con un profilo di sicurezzasimile a quello osservato in gruppi non ad alto rischio (vedere paragrafo 5.1).I dati sulla sicurezza e l’immunogenicità non sono ancora disponibili per bambiniappartenenti ad altri specifici gruppi ad elevato rischio per la patologia pneu-mococcica invasiva (es. bambini con altra disfunzione splenica congenita od ac-quisita, infezione da HIV, tumore maligno, sindrome nefrosica). La vaccinazionein gruppi ad elevato rischio deve essere valutata su base individuale. Dati speci-fici non sono ancora disponibili per Prevenar 13. I bambini di età inferiore ai 2anni devono ricevere la serie vaccinale di Prevenar 13 appropriata per la loroetà (vedere paragrafo 4.2). L’uso del vaccino pneumococcico coniugato nonsostituisce l’uso del vaccino pneumococcico polisaccaridico 23valente nei bam-bini di età ≥ 2 anni con malattie che li rendono a più elevato rischio per la pa-tologia invasiva dovuta a Streptococcus pneumoniae (quali anemia a cellulefalciformi, asplenia, infezione da HIV, malattie croniche oppure soggetti immu-nocompromessi). Quando raccomandato, i bambini di età ≥ 24 mesi ad alto rischio,e già inizialmente vaccinati con Prevenar 13, devono ricevere il vaccino pneu-mococcico polisaccaridico 23valente. L’intervallo tra il vaccino pneumo-coccico 13valente coniugato (Prevenar 13) ed il vaccino pneumococcicopolisaccaridico 23valente non deve essere inferiore alle 8 settimane.Non sonodisponibili dati che indichino se la somministrazione di un vaccino pneumo-coccico polisaccaridico 23valente, in bambini inizialmente vaccinati con Preve-nar 13 e non, può causare una reazione iporesponsiva ad altre dosi di Prevenar13. Quando la serie di immunizzazione primaria viene effettuata in neonatimolto prematuri (nati a 28 settimane di gestazione o prima), si deve conside-rare il rischio potenziale di insorgenza di apnea e la necessità di monitorare larespirazione per le 48-72 ore successive alla vaccinazione, ed in particolare peri neonati con una precedente storia di insufficienza respiratoria. Poichè il bene-ficio della vaccinazione in questo gruppo di neonati è elevato, la vaccinazione nondeve essere sospesa o posticipata. Per i sierotipi del vaccino, la protezione con-tro l’otite media è prevista più bassa rispetto alla protezione contro la patologiainvasiva. Poiché l’otite media è causata da molti organismi diversi dai sierotipipneumococcici presenti nel vaccino, si prevede una protezione bassa contro tuttele otiti medie (vedere paragrafo 5.1). Un trattamento anti-piretico deve essereintrapreso, secondo le linee guida terapeutiche locali, nei bambini con disordinidi natura epilettica o con una precedente anamnesi di convulsioni febbrili e intutti i bambini che ricevono Prevenar 13 contemporaneamente a vaccini dellapertosse a cellule intere.4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme diinterazione. Prevenar 13 può essere somministrato con uno qualsiasi dei se-guenti vaccini antigenici, sia come vaccini monovalenti o in combinazione: dif-terite, tetano, pertosse acellulare o a cellule intere,Haemophilus influenzae tipob, antipolio inattivato, epatite B,meningococco sierogruppo C,morbillo, parotite,rosolia e varicella. Studi clinici hanno dimostrato che le risposte immunitarie edi profili di sicurezza di tutti i vaccini somministrati sono rimasti inalterati. Neglistudi clinici la somministrazione contemporanea di Prevenar 13 con il vaccinorotavirus, non ha dimostrato nessun cambiamento nei profili di sicurezza di que-sti vaccini.Vaccini iniettabili diversi devono sempre essere somministrati in sitidi iniezione differenti. 4.6 Fertlità, gravidanza e allattamento. Prevenar 13 nonè indicato per l’utilizzo negli adulti. Non sono disponibili informazioni sulla si-curezza del vaccino quando utilizzato durante la gravidanza e l’allattamento.Non sono disponibili dati sulla tossicità riproduttiva sugli animali 4.7 Effetti sullacapacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.Non pertinente. 4.8 Effetti in-desiderati. La sicurezza del vaccino è stata valutata in diversi studi clinici con-trollati, nei quali sono state somministrate 14.267 dosi a 4.429 bambini sanidalle 6 settimane di età, alla prima vaccinazione, e dell’età di 11-16 mesi, alladose di richiamo. In tutti gli studi sui neonati, Prevenar 13 è stato co-sommini-strato con vaccini pediatrici di routine (vedere paragrafo 4.5). E’ stata anchevalutata la sicurezza in 354 bambini precedentemente non vaccinati (dai 7 mesi

Vaccino Pneumococcico Polisaccaridico Coniugato, (13Valente Adsorbito)

J07AL02

Prevenar 13:210x280 16-03-2011 14:32 Pagina 2

Page 13: Patologie autoimmuni nelle pre-adolescenti italiane e ... autoimmuni... · ste patologie osservata nelle vaccinate, con quella nelle non vaccinate. L’insorgenza delle patologie

feriore del 95% IC per la differenza in percentuale, tra i soggetti dei duegruppi che rispondono a 0,35μg/ml, superiore a -10%) è stata dimostrataper tutti i 7 sierotipi comuni, ad eccezione del sierotipo 6B nello studio 006e dei sierotipi 6B e 9V nello studio 004, i quali hanno mancato di poco il mar-gine. Tutti i 7 sierotipi comuni hanno rispettato i criteri pre-stabiliti di non infe-riorità per le IgG ELISA GMC’s. Prevenar 13 ha elicitato per i 7 sierotipi comunilivelli di anticorpi paragonabili, benché leggermente più bassi, a quelli di Prevenar.La rilevanza clinica di queste differenze non è nota.La non inferiorità è stata di-mostrata nello studio 006 per i 6 sierotipi aggiuntivi, sulla base del numerodi neonati che raggiungono una concentrazione di anticorpi ≥ 0,35μg/ml enel confronto delle IgG ELISA GMC’s, ed è stata dimostrata per 5 dei 6 siero-tipi, con l’eccezione del sierotipo 3 nello studio 004. Per il sierotipo 3, la per-centuale di Prevenar 13 con IgG sieriche ≥ 0,35μg/ml era pari al 98,2%(studio 006) ed al 63,5% (studio 004).

Tabella 1

Prevenar 13 negli studi 004 e 006 ha elicitato anticorpi funzionali per tutti i13 sierotipi contenuti nel vaccino. Per i 7 sierotipi comuni non vi erano dif-ferenze nelle percentuali tra i soggetti con titoli OPA ≥ 1:8. Per ciascuno deisette sierotipi comuni, più del 96% e più del 90% di coloro che avevano ri-cevuto Prevenar 13, un mese dopo la serie primaria, hanno raggiunto un ti-tolo OPA ≥ 1:8, negli studi 006 e 004 rispettivamente. Per ciascuno dei 6sierotipi aggiuntivi, Prevenar 13 ha elicitato titoli OPA ≥ 1:8, dal 91,4% al100% dei vaccinati, un mese dopo la serie primaria, negli studi 004/006. I ti-toli medi geometrici di anticorpi funzionali OPA per i sierotipi 1,3 e 5 eranopiù bassi dei titoli per ciascuno degli altri sierotipi addizionali; la rilevanza cli-nica di questa osservazione ai fini dell’efficacia protettiva non è nota. Rispostaimmunitaria a seguito della serie primaria a due dosi L’immunogenicità dopodue dosi, nei neonati, è stata dimostrata in quattro studi. La percentualedi bambini che ha raggiunto una concentrazione di polisaccaride pneumo-coccico anticapsulare IgG ≥ 0,35μg/ml, dopo un mese dalla seconda dose,oscillava tra il 79,6% ed il 98,5% in 11 dei 13 sierotipi presenti nel vaccino.Percentuali più basse di bambini hanno raggiunto la soglia di questa con-centrazione anticorpale per i sierotipi 6B (tra il 27,9% ed il 57,3%) e 23F (trail 55,8% ed il 68,1%) in tutti gli studi con somministrazione a 2 e 4 mesi, pa-ragonate al 58,4% per il sierotipo 6B ed al 68,6% per il sierotipo 23F in unostudio con somministrazione a 3 e 5 mesi. Dopo la dose di richiamo tutti isierotipi del vaccino, inclusi il 6B ed il 23F, hanno avuto una risposta immu-nitaria compatibile con una stimolazione adeguata con una serie primaria adue dosi. In uno studio in UK le risposte funzionali degli anticorpi (OPA)sono risultate paragonabili per tutti i sierotipi, inclusi il 6B ed il 23F nei gruppidi Prevenar e Prevenar 13 dopo la serie primaria a due e quattro mesi d’etàe dopo la dose di richiamo a 12 mesi di età. Per coloro che hanno ricevutoPrevenar 13 la percentuale di coloro che hanno risposto con titolo OPA≥1:8 è stata di almeno l’87% dopo la serie primaria e di almeno il 97% dopola dose di richiamo. I titoli medi geometrici OPA per i sierotipi 1,3 e 5 eranopiù bassi di quelli di ognuno degli altri sierotipi addizionali; la rilevanza clinicadi tale osservazione è sconosciuta. Risposte dopo la dose di richiamo a seguitodelle serie primarie a due dosi ed a tre dosi Per tutti i 13 sierotipi, dopo la dosedi richiamo, la concentrazione anticorpale è aumentata rispetto al livello pre-cedente il richiamo stesso. Per 12 sierotipi le concentrazioni anticorpali chedopo la dose di richiamo sono state più alte rispetto a quelle raggiunte dopola serie primaria infantile. Queste osservazioni sono coerenti con una stimola-zione adeguata (induzione di una memoria immunologia). La risposta immuni-taria dopo la dose di richiamo per il sierotipo 3, non è aumentata oltre i livelliosservati dopo la serie di vaccinazione infantile; la rilevanza clinica di questa os-servazione riguardo l’induzione della memoria immunitaria per il sierotipo 3non è nota. Le risposte anticorpali in seguito alla dose di richiamo dopo la serieprimaria infantile, sia di due che di tre dosi, sono state paragonabili a quelle

ai 5 anni di età). Le reazioni avverse più comunemente riportate, sono state rea-zioni al sito di iniezione, febbre, irritabilità, diminuizione dell’appetito e aumentoe/o diminuizione del sonno. Nei bambini di età superiore ai 12 mesi è stato ri-portato un aumento di reazioni al sito di inezione rispetto a quanto osservatonei neonati durante la serie primaria con Prevenar 13. Le reazioni avverse ri-portate negli studi clinici o nel corso dell’esperienza post-marketing, sono classi-ficate per tutti i gruppi di età e per apparati e frequenza, nella seguente tabella.La frequenza è definita come segue: molto comuni (≥ 1/10), comuni (da ≥1/100 a < 1/10), non comuni (da ≥ 1/1.000 a < 1/100), rari (da ≥ 1/10.000 a <1/1.000), molto rari (< 1/10.000). Nell’ambito di ognuno dei gruppi classificatiper frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gra-vità. Reazioni avverse osservate negli studi clinici. Negli studi clinici, il profilo di si-curezza di Prevenar 13 è stato simile a quello di Prevenar. Le frequenze cheseguono si basano sulle reazioni avverse valutate come correlate alla vaccina-zione negli studi clinici con Prevenar 13. Disturbi del sistema immunitario: Rari:reazioni di ipersensibilità compreso edema facciale, dispnea, broncospasmo.Di-sturbi del sistema nervoso: Rari: convulsioni (comprese convulsioni febbrili) epi-sodio iporesponsivo-ipotonico. Disturbi gastrointestinali: Molto comuni:diminuzione dell’appetito. Non comuni: vomito, diarrea.Disordini del tessuto cu-taneo e sottocutaneo: Rari: rash; orticaria o rash urticarioide.Disordini generali ealterazioni del sito di somministrazione:Molto comuni: febbre, irritabilità, ogni eri-tema al sito di iniezione, indurimento/gonfiore o dolore/dolorabilità; sonno-lenza, sonno agitato. Eritema nel sito di iniezione o indurimento/gonfiore di 2,5cm-7,0 cm (dopo la dose di richiamo e nei bambini più grandi [2-5 anni di età]).Comuni: febbre >39°C;difficoltà di movimento nel sito di iniezione (a causa del do-lore), eritema al sito di iniezione o indurimento/gonfiore di 2,5 cm-7,0 cm (dopola serie infantile). Non comuni: eritema nel sito di iniezione, indurimento/gon-fiore >7,0 cm; pianto. Sebbene le seguenti reazioni avverse non siano state os-servate durante gli studi clinici con Prevenar 13, sono considerate reazioniavverse sia per Prevenar che per Prevenar 13. La frequenza negli studi clinicicondotti con Prevenar è di seguito riportata:Disordini generali e alterazioni delsito di somministrazione: Rari: episodio iporesponsivo-ipotonico.Reazioni avversein seguito ad esperienza post-marketing con Prevenar Sebbene le seguenti reazioniavverse non siano state osservate durante gli studi clinici di Prevenar 13, sonoconsiderate come reazioni avverse per Prevenar ed anche per Prevenar 13.Talifrequenze sono basate sull’incidenza di segnalazioni spontanee in seguito al-l’uso di Prevenar.Disordini del sistema ematico e linfatico:Molto rari: linfoadeno-patia (localizzata nella regione del sito di iniezione). Disturbi del sistemaimmunitario: Rari: reazione anafilattica/anafilattoide, incluso shock; angioedema.Di-sturbi del tessuto cutaneo e sottocutaneo: Molto rari: eritema multiforme. Disor-dini generali e alterazioni del sito di somministrazione: Rari: orticaria al sitod’iniezione, dermatite al sito d’iniezione, prurito al sito d’iniezione, vampate dicalore. Informazioni aggiuntive per popolazioni speciali:Apnea in neonati moltoprematuri (≤ 28 settimane di gestazione) (vedere paragrafo 4.4). 4.9 Sovra-dosaggio. Un sovradosaggio con Prevenar 13 è improbabile in quanto esso si pre-senta come siringa pre-riempita.Tuttavia, sono stati segnalati casi di sovradosaggiocon Prevenar 13 a causa delle dosi successive somministrate in tempi più rav-vicinati di quanto raccomandato, rispetto alla dose precedente. In generale, glieventi avversi riportati con il sovradosaggio sono coerenti con quelli riportaticon le somministrazioni di Prevenar 13 secondo il programma di vaccinazioneraccomandato5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE5.1 Proprietà farmacodinamiche.Categoria farmacoterapeutica: vaccini, vaccinipneumococcici; codice ATC: J07AL02Prevenar 13 contiene i 7 polisaccaridi capsulari pneumococcici presenti in Pre-venar (4, 6B, 9V, 14, 18C, 19F, 23F) più 6 polisaccaridi supplementari (1, 3, 5, 6A,7F, 19A), tutti coniugati alla proteina vettrice CRM197. In base alla sorveglianzadei sierotipi in Europa, condotta prima dell’introduzione di Prevenar, è statostimato che Prevenar 13 copra il 73-100% (a seconda del paese) dei sierotipiche causano la patologia invasiva da pneumococco (IPD) in bambini di età in-feriore a 5 anni. In questa fascia di età, i sierotipi 1, 3, 5, 6A, 7F e 19A sono re-sponsabili del 15,6%-59,7% della malattia invasiva, a seconda del paese, delperiodo studiato e dell’utilizzo di Prevenar. L’otite media acuta (OMA) è una ma-lattia infantile comune con differenti eziologie. I batteri possono essere respon-sabili del 60-70% degli episodi clinici di OMA. Lo S. pneumoniae è in tutto ilmondo una delle cause più comuni di OMA batterica. Si stima che Prevenar 13copra oltre il 90% dei sierotipi che causano la patologia pneumococcica inva-siva antibiotico-resistente. Studi Clinici di Immunogenicità con Prevenar 13 L’effi-cacia protettiva di Prevenar 13 contro le IPD non è stata analizzata. Comeraccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la valutazionedell’efficacia potenziale contro le IPD è stata basata su un confronto delle ri-sposte immunitarie ai sette sierotipi comuni a Prevenar 13 e Prevenar, la cui ef-ficacia protettiva è stata dimostrata. Sono state valutate anche le risposteimmunitarie ai 6 sierotipi aggiuntivi. Risposta immunitaria a seguito della serie pri-maria infantile a tre dosi Gli studi clinici sono stati condotti in diversi paesi euro-pei e negli Stati Uniti con una serie di programmi di vaccinazione, comprendentidue studi randomizzati di non inferiorità (in Germania con una serie primaria a2, 3, 4 mesi [006] e negli Stati Uniti con una serie primaria a 2, 4, 6 mesi [004]).In questi due studi sono state confrontate le risposte immunitarie pneumococ-ciche utilizzando una serie di criteri di non inferiorità, tra cui la percentuale di sog-getti che un mese dopo la serie primaria presentava IgG siericheanti-polisaccaridiche sierotipo-specifiche≥0,35μg/ml ed il confronto delle con-centrazioni medie geometriche delle IgG (ELISA GMC’s); inoltre, sono stati con-frontati i titoli anticorpali funzionali (OPA) tra i soggetti che ricevevano Prevenar13 e Prevenar. Per i sei sierotipi aggiuntivi, questi valori sono stati confrontati conla risposta più bassa tra tutti i 7 sierotipi comuni in coloro che avevano ricevuto Pre-venar. I confronti sulla non-inferiorità di risposta immunitaria nello studio 006,basati sulla proporzione di neonati che raggiungono una concentrazione dianti-polisaccaride IgG ≥ 0,35μg/ml, sono mostrati nella Tabella 1. I risultatidello studio 004 sono stati simili. La non inferiorità di Prevenar 13 (limite in-

SierotipiPrevenar 13

%(N=282-285)

Prevenar 7valente%

(N=277-279)Differenza(95% CI)

Confronto della proporzione dei soggetti che raggiungono una concentrazione di anticorpiantipolisaccaridici pneumococcici IgG ≥ 0,35μg/ml dopo la terza dose della serie infantile

Studio 006

Sierotipi di Prevenar 7valente

4

6B

9V

Sierotipi aggiuntivi di Prevenar 13

14

18C

19F

23F

98.2

77.5

98.6

98.9

97.2

95.8

88.7

98.2

87.1

96.4

97.5

98.6

96.0

89.5

0.0 (-2.5, 2.6)

-9.6 (-16.0, -3.3)

2.2 (-0.4, 5.2)

1.5 (-0.9, 4.1)

-1.4 (-4.2, 1.2)

-0.3 (-3.8, 3.3)

-0.8 (-6.0, 4.5)

1

3

5

6A

7F

19A

96.1

98.2

93.0

91.9

98.6

99. 3

87.1*

87.1

87.1

87.1

9.1 (4.5, 13.9)

11.2 (7.0, 15.8)

5.9 (0.8, 11.1)

4.8 (-0.3, 10.1)

11.5 (7.4, 16,1)

12.2 (8.3, 16,8)

87.1

87.1

* In Prevenar il sierotipo 6B ha mostrato il più basso grado di risposta percentuale nello studio 006 (87.1%)

Prevenar 13:210x280 16-03-2011 14:32 Pagina 3

Page 14: Patologie autoimmuni nelle pre-adolescenti italiane e ... autoimmuni... · ste patologie osservata nelle vaccinate, con quella nelle non vaccinate. L’insorgenza delle patologie

raggiunte per tutti i 13 sierotipi del vaccino. Per i bambini di età compresa trai 7 mesi ed i 5 anni un’appropriata schedula vaccinale di recupero (come de-scritto nel paragrafo 4.2) porta a livelli di risposta IgG anti-capsulare polisacca-ridico per ognuno dei 13 sierotipi, almeno paragonabili a quelli della serieprimaria a tre dosi nei bambini. La persistenza a lungo termine degli anticorpinon è stata studiata dopo somministrazione di Prevenar 13, né per la serie pri-maria nei neonati con dose di richiamo, né dopo la somministrazione di unadose singola d’immunizzazione nei bambini più grandi. Dall’introduzione di Pre-venar 7valente, nel 2000, i dati sulla sorveglianza della malattia pneumococcicanon hanno mostrato che l’immunità elicitata da Prevenar nei bambini sia dimi-nuita nel tempo. Risposta immunitaria a seguito della somministrazione sottocu-tanea La somministrazione sottocutanea di Prevenar 13 è stata valutata in uno studionon comparativo in 185 neonati e bambini giapponesi sani che hanno ricevuto quat-tro dosi a 2, 4, 6 e 12-15 mesi di età. Lo studio ha dimostrato che sicurezza e im-munogenicità erano generalmente paragonabili alle osservazioni fatte negli studi disomministrazione intramuscolare. Efficacia protettiva di Prevenar (vaccino 7valente)L’efficacia di Prevenar 7valente è stata valutata in due studi maggiori – lo studio Nor-thern California Kaiser Permanente (NCKP) e lo studio Finnish Otitis Media (FinOM).Entrambi gli studi erano randomizzati, in doppio cieco, con controllo attivo, neiquali i bambini erano randomizzati per ricevere Prevenar o il vaccino di controllo(NCKP, vaccino meningococcico sierogruppo C CRM-coniugato [MnCC]; FinOM,vaccino epatite B) in una serie di quattro dosi a 2, 4, 6 e 12-15 mesi d’età. I risul-tati di efficacia ottenuti da tali studi (per la malattia pneumococcica invasiva, lapolmonite e l’otite media acuta) sono elencati qui di seguito (tabella 2).Tabella 2

L’efficacia protettiva di Prevenar (vaccino 7valente) L’efficacia (effetto diretti e in-diretto) di Prevenar 7valente contro le malattie da pneumococco è stata valu-tata durante i programmi di immunizzazione nella serie primaria infantile sia atre-dosi che a due-dosi, ciascuna con dose di richiamo (Tabella 3). In seguito al-l’uso diffuso di Prevenar, l’incidenza di IPD è stata coerentemente e sostanzial-mente ridotta. Un aumento nell’incidenza dei casi di IPD causata da sierotipinon contenuti in Prevenar, come 1,7F e 19A, è stato riportato in alcuni paesi. Lasorveglianza continuerà con Prevenar 13, e poiché i paesi aggiornano i propri datidi sorveglianza, le informazioni in questa tabella possono cambiare. Usando ilmetodo di screening, l’efficacia specifica per sierotipo valutata per 2 dosi som-ministrate al di sotto dell’anno di età nel Regno Unito era pari al 66% (-29,91%) e al 100% (25, 100%) per i sierotipi 6B e 23F, rispettivamente.Tabella 3

L’efficacia di Prevenar nella serie di immunizzazione 3+1 è stata anche osser-vata contro otite media acuta e polmonite a partire dalla sua introduzione nelprogramma di immunizzazione nazionale. In una valutazione retrospettiva diun database di un’importante assicurazione statunitense, risulta che, per i bam-bini di età inferiore ai 2 anni le visite per OMA sono state ridotte del 42,7%(95% CI, 42,4-43,1%) e le prescrizioni per OMA ridotte del 41,9%, rispetto alvalore basale precedente all’introduzione di Prevenar (2004 vs 1997-99). Inun’analisi simile, l’ospedalizzazione e le visite ambulatoriali per le polmoniti di qua-lunque origine furono ridotte del 52,4% e del 41,1%, rispettivamente. Per gli eventispecificatamente identificati come polmoniti pneumococciche, la riduzione os-servata nell’ospedalizzazione e nella frequenza delle visite ambulatoriali furono del57,6% e del 46,9% rispettivamente, nei bambini di età inferiore ai 2 anni, rispettoal valore basale precedente all’introduzione di Prevenar (2004 vs 1997-99). Men-tre il rapporto diretto causa-effetto non può essere estrapolato dalle analisiosservazionali di questo tipo, questi risultati suggeriscono che Prevenar svolgeun ruolo importante nel ridurr e la patologia mucosale (OMA e polmonite)nella popolazione definita. Ulteriori dati sulla immunogenicità di Prevenar 7va-lente: bambini con anemia a cellule falciformi L’immunogenicità di Prevenar èstata analizzata con uno studio multicentrico in aperto effettuato su 49 neo-nati affetti da anemia a cellule falciformi. I bambini furono vaccinati con Preve-nar (a partire dai due mesi di età, 3 dosi con un intervallo di un mese tra unadose e l’altra) e 46 di questi bambini furono vaccinati anche con un vaccinopneumococcico polisaccaridico 23valente all’età di 15-18 mesi. Dopo l’immu-nizzazione primaria, il 95,6% dei soggetti aveva livelli anticorpali di almeno0,35μg/ml per tutti i sette sierotipi presenti in Prevenar. Dopo la vaccinazionepolisaccaridica, un aumento significativo fu osservato nelle concentrazioni an-ticorpali contro i sette sierotipi, suggerendo che la memoria immunologica eraben radicata. 5.2 Proprietà farmacocinetiche. Per i vaccini non è richiesta la va-lutazione delle proprietà farmacocinetiche. 5.3 Dati preclinici di sicurezza. Studicon una formulazione rappresentativa di Prevenar 13 non hanno rilevato alcunrischio particolare per la specie umana, secondo studi convenzionali di sicurezzafarmacologica, tossicità per dosi ripetute, tossicità giovanile e tolleranza locale.6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE6.1 Elenco degli eccipienti. Cloruro di sodio, Acido succinico, Polisorbato 80Acqua per preparazioni iniettabili. Per l’adiuvante, vedere paragrafo 2.6.2 Incompatibilità. In assenza di studi di compatibilità, il medicinale non deveessere miscelato con altri prodotti medicinali. 6.3 Periodo di validità. 3 anni.6.4 Precauzioni particolari per la conservazione. Conservare in frigorifero (2°C - 8 °C). Non congelare. 6.5 Natura e contenuto del contenitore. 0,5 ml disospensione per iniezione in siringa preriempita (vetro di tipo I) con tappo-pi-stone (gomma clorobutilica priva di lattice) ed un cappuccio proteggi-punta(gomma isoprene bromobutilica priva di lattice). Confezioni da 1 e 10, con osenza ago, e confezione multipla costituita da 5 confezioni da 10 siringhe pre-riempite senza ago. E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercia-lizzate. 6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento. Durante laconservazione, può essere osservato un deposito bianco ed un sovranatantechiaro. Il vaccino deve essere agitato accuratamente fino ad ottenere una so-spensione bianca omogenea prima di espellere aria dalla siringa, e deve essereispezionato visivamente per qualsiasi elemento corpuscolare e/o variazione del-l’aspetto fisico, prima della somministrazione. Non utilizzarlo se il contenuto ap-pare diverso. Ogni prodotto inutilizzato o materiale di scarto deve esseresmaltito secondo la normativa locale.7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIOWyeth Lederle Vaccines S.A. Rue du Bosquet, 15 B-1348 Louvain-la-Neuve Belgio8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COM-MERCIOEU/1/09/590/001- EU/1/09/590/002- EU/1/09/590/003- EU/1/09/590/004EU/1/09/590/005- EU/1/09/590/0069. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTO-RIZZAZIONEData di prima autorizzazione: 09/12/200910. DATA DI REVISIONE DEL TESTONovembre 2010Informazioni più dettagliate su questo farmaco sono disponibili sul sito webdell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA): http://www.emea.europa.eu

Riassunto dell’efficacia di Prevenar 7valente1

Test

NCKP: IPD da sierotipo del vaccino3

N VE2 95% CI

NCKP: Polmonite clinica con radiografia toracica normale

NCKP: Otite Media Acuta (OMA)4

Episodi TotaliOMA Recidività (3 episodi in 6 mesi, o 4 episodi in 1 anno)OMA Recidività (5 episodi in 6 mesi, o 6 episodi in 1 anno)Posizionamento di tubo timpanostomico

FinOM: AOMEpisodi TotaliTutte le OMA pneumococcicheOMA da sierotipo del vaccino

30,258 97% 85,100

23,746 35% 4,56

23,7467%9%23%20%

4,103,157,362,35

1,6626%34%57%

-4,1621,4544,67

1Per protocollo - 2Efficacia del vaccino 3Ottobre 1995-20 Aprile 1999 - 4Ottobre 1995-30 Aprile 1998

Riassunto di efficacia di Prevenar 7valente per la patologia invasiva pneumococcica

Paese (anno di

introduzione)

Regno Unito(Inghilterra &

Galles)1

(2006)

Programma d’immunizzazione

raccomandatoRiduzione della patologia, % 95% CI

2,4, + 13 mesiSierotipi del vaccino:

Due dosi al dì sotto di un anno di età: 85%

49, 95%

USA (2000)

Bambini <52

Adulti ≥ 653

2,4,6, + 12 /15 mesiSierotipi del vaccino: 98%Tutti i sierotipi: 77%

Sierotipi del vaccino: 76%Tutti i sierotipi: 38%

97, 99%73, 79%

NANA

Canada

(Quebec)4

(2004)2,4, + 12 mesi

Tutti i sierotipi: 73%Sierotipi del vaccino:

Serie infantile a due dosi: 99%Schedula completa:100%

NA

92, 100%82, 100%

1Bambini <2 anni di età. Efficacia del vaccino calcolata da giugno 2008 (Metodo Broome). 2Dati del 2005 3Dati del 20044Bambini <5 anni di età. Da gennaio 2005 a dicembre 2007. Non è ancora disponibile l’efficacia totale per il programma di immunizzazione di routine 2+1 C

od. 2

0PN

633

v.1.

0

Dep

osita

to p

ress

o A

IFA

in d

ata

17/0

5/20

10

EU/1/09/590/002 1 siringa monodose (0,5 ml) preriempita con ago a parteEuro 99,68 - Classe C (RR)

EU/1/09/590/003 10 siringhe monodose (0,5 ml) preriempita senza agoEuro 996,80 - Classe C (RR)

Prevenar 13:210x280 16-03-2011 14:32 Pagina 4

Page 15: Patologie autoimmuni nelle pre-adolescenti italiane e ... autoimmuni... · ste patologie osservata nelle vaccinate, con quella nelle non vaccinate. L’insorgenza delle patologie

Per la corrispondenza scientifica:Alberto E. Tozzi, Manuela MoncadaE-mail: [email protected]

Responsabile pubblicità e iniziative speciali:Manuela MoriPacini Editore S.p.A.Tel. 050 3130217E-mail: [email protected]

AbbonamentiLa Rivista di Immunologia e Allergologia Pediatrica è bimestrale. Viene inviata gratuitamente a tutti i soci della Società Italiana di Allergologia ed Immunologia Pediatrica (SIAIP) e della Società Italiana di Pediatria (SIP). I prezzi di abbonamento per l’anno 2011 per i non soci sono i seguenti:Italia: Euro 75; Estero: Euro 85;Singolo fascicolo: Euro 30.Le richieste di abbonamento e ogni altra corrispondenza relativa agli abbonamenti vanno indirizzate a: Rivista di Immunologia e Allergologia PediatricaPacini Editore S.p.A.Via Gherardesca - 56121 PisaTel. 050 313011 - Fax 050 3130300E-mail: [email protected]://www.pacinimedicina.it

I dati relativi agli abbonati sono trattati nel rispetto delle disposizioni contenute nel D.Lgs. del 30 giugno 2003 n. 196 a mezzo di elaboratori elettronici ad opera di soggetti appositamente incaricati. I dati sono utilizzati dall’editore per la spedizione della presente pubblicazione. Ai sensi dell’articolo 7 del D.Lgs. 196/2003, in qualsiasi momento è possibile consultare, modificare o cancellare i dati o opporsi al loro utilizzo scrivendo al Titolare del Trattamento: Pacini Editore S.p.A. - Via A. Gherardesca 1 - 56121 Ospedaletto (Pisa).

Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto

dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commercia-

le o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana n. 108, Milano

20122, E-mail: [email protected] e sito web: www.aidro.org.

Aut. Trib. di Pisa n. 14/86 dell’11/11/86

Finito di stampare nel mese di Marzo 2011presso le Industrie Grafiche della Pacini Editore S.p.A.Via A. Gherardesca • 56121 Ospedaletto • PisaTelefono 050 313011 • Telefax 050 3130300www.pacinimedicina.it