Partecipa al gioco della vita da protagonista con noi
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Transcript of Partecipa al gioco della vita da protagonista con noi
l’INIZIATIVA
dei
RAGAZZI di CAMPAGNA
diventati
UOMINI d’IMPRESA
Partecipa al Gioco della Vita da Protagonista con Noi
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Regolamento di partecipazione come Socio
Nelle attività qui in Italia e nelle iniziative messe in campo nei Paesi in Via di Sviluppo (PVS)
c’è posto anche per Te! Puoi partecipare in funzione della Tua disponibilità:
1. dalla Condivisione e Preghiera
2. al Volontariato:
nelle attività in Italia orientate al territorio e nei lavori di pianificazione e di logistica per
le missioni nei PVS,
presso la nostra Unità Operativa IOA di Alito, in Uganda,
3. dalle donazioni:
di materiali,
di macchinari ed attrezzature usate,
4. al sostegno finanziario:
con il 5 x 1000: C.F. 94011410175
con liberalità: IBAN: IT22T0335901600100000014136
Infatti, nella nostra Associazione sono presenti 4 Modalità di Partecipazione e 3 Gradi di Onore,
Denominazione Ingresso Annuale Bronzo Argento Oro
MP1 Ordinario 50 20 da 50 a 200 € oltre 250 €
MP2 Volontario 50 20 da 50 a 200 € oltre 250 €
MP3 Volontario in Missione 50 20 50% costo miss. 100% costo miss.
MP4 Istituzionale da 50 a 200 € oltre 250 €
Bronzo 3 anni
Argento 5 anni
Oro 7 anni
Bronzo 4 anni
Argento 6 anni
Oro 8 anni
Ogni grado
Adempimenti minimi per il mantenimento dei requisiti di Socio
Modalità di partecipazione in funzione della disponibilità del Socio
e grado d'Onore mediante servizi e liberalità
Quote Ordinarie Contributi e Liberalità e grado d'OnoreModalità di Partecipazione
Per il Socio MP4 Istituzionale la decadenza è volontaria da una delle parti
la decadenza avviene
dopo il mancato versamento
della quota annua di:
la decadenza avviene
dopo il mancato versamento
della quota annua di:
Per il Socio MP1 Ordinario
e
Per il Socio MP2 Volontario
Per il Socio MP3
Volontario in Missione
Nella pagina successiva è stata riportata sia la domanda di ammissione tra i Soci
dell’Associazione, sia l’accettazione da parte del Consiglio Direttivo.
Ovviamente la domanda di ammissione la si potrà compilare dopo aver preso visione delle
sottostanti disposizioni ed averle accettate e sottoscritte.
Il documento, compilato nei dettagli e firmato, dovrà essere inviato alla Associazione, dove il
Consiglio Direttivo lo esaminerà ed, apportando i dati di riferimento e le firme del presidente e
del segretario sul documento stesso, lo ufficializzerà per l’accettazione. Al socio verrà
consegnata una copia autenticata.
Lo stesso processo potrà essere fatto per via telematica, in pdf.
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Domanda di ammissione tra i Soci dell’Associazione
Calcinato li __/__/2015
Spett. Iniziativa l’Ovo de l’Asino
al Sig. Presidente
del Consiglio Direttivo
e suoi Membri
Il Sottoscritto/a ……………. ………..,
considerato che intendo prestare servizio volontario gratuito, spontaneo, secondo le mie possibilità e nel
rispetto delle finalità dell’Associazione, chiedo formalmente al Consiglio Direttivo dell’Associazione di
essere ammesso/a tra i soci dell’Iniziativa l’Ovo de l’Asino APS.
Riportando i miei dati personali nella sottostante tabella, dichiaro di accettare lo Statuto ed il
Regolamento e mi impegno a versare regolarmente la quota associativa annuale.
Io Sottoscritto
Cognome Nome
Nato/a a il Residente in
CAP Città C.F.
Tel. Cel. E-mail
Chiedo di partecipare come Socio
Ordinario Volontario Volontario in Missione
Per i Volontari in Missione adempimenti e dichiarazioni
Passaporto N° rilasciato il valido fino al
Febbre Gialla, effettuata il scadenza il
Epatite A, effettuata il richiamo il rinnovato il perenne
Antiparatifica, effettuata il valida due anni fino al
Antitetanica, effettuata il richiamo il valida fino al
Persone a cui riferirsi in caso di necessità
Cognome e nome Tel. Cel. E-mail
Il/la Richiedente
………………………….
Accettazione da parte del Consiglio Direttivo
Egregio sig. ……………. ………..,
nella riunione del Consiglio Direttivo del __/__/2015 è stata discussa la tua domanda
d’ammissione tra i Soci dell’Associazione.
Con soddisfazione siamo a comunicarti che la tua domanda è stata accettata.
Caro Socio,
siamo lieti di averti con noi al gioco della vita da protagonista con matricola N° ___.
D’ora in poi sarai informato delle attività dell’associazione e ci aspettiamo una tua assidua
partecipazione.
Cari saluti
Il Presidente Il Segretario
Antonio Corsini Prof. Lorenzo Rosa
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Costituzione dell’Associazione di Promozione Sociale
“Iniziativa l’Ovo de l’Asino” (IOA)
Atto di Costituzione
1. Nell’anno 2010, nel giorno 17 del mese di febbraio alle ore 20:00 in Calcinato (Bs) sono
presenti:
2. il Sig. Théophile Amessiamekpo Komlavi, nato il 20/12/1968, CF: MSSKLV68T20Z351E
residente a Desenzano del Garda (Bs) in via del Plandro - Località Demesse Nuove;
3. il Sig. Alessandro Archetti, nato a Rezzato il 21/11/1955, C.F. RCHLSN5521H256X,
residente a Rezzato (Bs) in vicolo Ghiacciaia N°1;
4. il Sig. Dario Bedin, nato a Campo san Piero il 25/10/1938 C.F. BDNDRA38R25B563V,
residente a Cadoneghe (Pd) in Via Magellano N°5;
5. la Sig.ra Maria Antonia Bosetti, nata a Pompiano il 07/08/1959, C.F.
BSTMNT59M47G815B, residente a Brescia in via Villaggio Ferrari N° 75;
6. il Sig. Sergio Bosetti, nato a Orzinuovi il 19/07/1963 C.F. BSTSRG63L19G149J, residente
Bernate Ticino (Mi) via della Piarda.
7. la Sig.ra Anna Casella, nata a Castel Goffredo il 18/10/1953, C.F. CSLNNA53R58C118A,
residente a Castel Goffredo (Mn) in via G. Garibaldi, N° 21;
8. il Sig. Ferdinando Cavalli, nato a Brescia il 26/06/1929, C.F. CVLFDN29H26B157W,
residente a Brescia, in via S. Gaetano N° 32;
9. il Sig. Antonio Corsini, nato a Calcinatello Bs il 10/10/1948. C.F. CRSNTN48R10B394X,
residente a Calcinato (Bs) in via S. Germano N° 31;
10. il Sig. Gabriele Corsini, nato a Calcinatello 29/09/1948, C.F. CRSGRL48P29B394Y,
residente a Calcinatello (Bs) in via S. Maria N° 23;
11. Don Raffaele Donneschi, nato a Rezzato il 18/08/1952, C.F. DNNRFL52M18H256K,
residente a Rezzato (Bs) in via Zanelli N° 4;
12. il Sig. Silvio Formenti, nato a Quinzano il 31/12./1942, C.F. FRMSLV42T31H140B,
residente a Brescia in via S. Zeno N° 85;
13. il Sig. Vincenzo Franchini, nato a Calcinato il 15/01/1953, C.F. FRNVCN53A15B394Q,
residente a Calcinato (Bs) in via S. Vincenzo N° 59;
14. il Sig. Emanuele Masserdotti, nato a Brescia il 06/08./1963, C.F. MSSMNL63M0157J
residente a Brescia, Villaggio Ferrari, N° 75;
15. il Sig. Fulvio Mazzoleni, nato a Bergamo il 06/12/1954, C.F. MZZFLV54T06A794V,
residente a Manerba del Garda (Bs) in via Catullo N° 52;
16. il Sig. Alfredo Mazzucchelli, nato a Vello di Marone il 18/01/1951, C.F.
MZZLRD51A18E967P, residente a Brescia in via Raffaello N° 229;
17. il Sig. Osvaldo Perani, nato a Brescia il 30/03/1947, C.F. PRNSLD47C30B157J, residente a
Roncadelle (Bs) in via Aldo Moro N° 10.
18. il Sig. Giovanni Rampazzo, nato a Campodoro il 23/05/1960, C.F. RMPGNN60E23B531I,
residente a Campodoro (Pd) in via Lovato N° 6a;
19. il Sig. Lorenzo Rosa, nato a Padova il 01/06/1940, C.F. RSOLNZ40H01G224L, residente a
Padova in via A. Einstein N° 28;
20. il Sig. Yepmou Seudieu Patrice, nato a Douala (Cameroun) il 13/11/1972, C.F.
SDPYPM72S13Z306N, residente a Brescia in via Borgosatollo N° 82;
21. Don Claudio Vezzoli, nato a Palazzolo S. Olio il 08/02/1958, C.F. UZZCLD58B08G264D,
residente a Montichiari (Bs) in via S. Giovanni N° 255;
Tra le parti presenti si conviene quanto segue:
1) fra i comparenti viene costituita ad ogni effetto di legge una Associazione di promozione
sociale (APS) denominata “Iniziativa l’Ovo de l’Asino” (IOA);
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2) l’Associazione non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di carattere Sociale
nello sviluppo dell’Imprenditorialità finalizzata a dare risposte ai bisogni reali dell’Umanità,
come meglio specificato all’articolo 2 dello Statuto Sociale al quale si rinvia;
3) l’Associazione ha sede in Via S. Germano, 31 - 25011 Calcinato (Bs);
4) la durata, l’organizzazione ed il funzionamento dell’Associazione sono disciplinati dallo
Statuto sociale letto, approvato e sottoscritto dalle parti, allegato al presente atto quale sua
parte integrante;
5) a dotare inizialmente l’Associazione. I comparenti dichiarano:
a. che le attività ed i rapporti fin qui intrattenuti in modo informale sono visibili nei diversi
documenti ed in particolare nel libro: “Un Gioco che Vale una Vita: Creare e Condurre
l’Impresa a mo’ di Dio”, che gli Attori dell’iniziativa hanno prodotto dal 2000 ad oggi; e
che le attività messe in atto dall’Iniziativa sono costate parecchie decine di migliaia di
Euro e sono state sostenute prevalentemente dagli Attori, ma anche da istituzioni e
simpatizzanti.
b. di aver eseguito spontaneamente dei versamenti nella cassa sociale e che il patrimonio
attuale dell’Associazione ammonta a € 1.500;
6) a comporre il Consiglio Direttivo per i primi 3 esercizi sociali, in deroga alle norme
statutarie, vengono eletti all’unanimità e nominati i Signori:
a. Sig. Antonio Corsini, Presidente;
b. Sig. Lorenzo Rosa, Segretario;
c. Sig. Fulvio Mazzoleni, Vice Presidente.
d. Amessiamekpo Komlavi Théophile Consigliere
e. Corsini Gabriele Consigliere
f. Franchini Vincenzo Consigliere
g. Mazzucchelli Alfredo Consigliere
Tutti accettano le cariche;
7) il primo esercizio sociale si chiuderà il 31 dicembre del corrente anno; i successivi sempre al
31 dicembre di ogni anno, come da Statuto;
8) il sig. Antonio Corsini viene dai comparenti delegato a compiere tutte le pratiche e formalità
necessarie per la registrazione del presente atto ed ogni altra formalità obbligatoria per legge;
9) le spese e tasse del presente atto sono a carico della costituita Associazione.
Letto, confermato e sottoscritto.
Statuto
Titolo I: Disposizioni Generali
Articolo 1: Costituzione
È costituita l’Associazione denominata “Iniziativa l’Ovo de l’Asino” (IOA), di seguito
semplicemente Associazione.
L’Associazione è apolitica, apartitica, senza scopo di lucro ed intende operare nel pieno rispetto
delle pari opportunità tra uomini e donne.
L’Associazione fissa la propria sede in Via San Germano 31 - 25011 Calcinato (Bs).
L’Associazione ha durata illimitata; è disciplinata dal presente Statuto ed agisce ai sensi e per gli
effetti degli articoli 36 e seguenti del codice civile, della disciplina specialistica di settore e dei
principi generali dell’ordinamento giuridico.
L’Associazione potrà istituire sedi secondarie in Italia o all’estero. L’organizzazione ed il
funzionamento delle sedi secondarie, di seguito semplicemente sezioni, sarà disciplinato da
apposito Regolamento.
Articolo 2: Oggetto e scopo
L’Associazione persegue esclusivamente finalità di carattere Sociale nello sviluppo
dell’Imprenditorialità finalizzata – con spiritualità, stile e signoria di ispirazione cristiana, aperta
alle peculiarità delle diverse culture e religioni – a dare risposte ai bisogni reali dell’Umanità.
L’Associazione promuove la Proposta Imprenditoriale IOA:
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1. generare Neofiti Imprenditori:
a. per i Paesi in Via di Sviluppo, da immigrati in Italia o da indigeni nel loro Paese, nel
solco della nostra tradizione, ma con le peculiarità della loro cultura e risorse locali,
b. per il nostro Paese, soprattutto dai giovani senza escludere altre provenienze, nel solco
della nostra tradizione, riattualizzata nel tempo;
2. promuovere relazioni con ruoli e responsabilità nei propri Laboratori di Sviluppo e Vivai
Imprenditoriali, per mezzo dei quali ai nostri Uomini d’Impresa e Maestri d’Arte sarà
possibile:
a. riscoprire la propria identità, ciò che sono e che devono continuare ad essere, re-iniziare
se stessi e la loro impresa, con nuovi prodotti ed orizzonti mercantili;
b. esercitare le prerogative umane di Sussidiarietà, Corresponsabilità e Solidarietà.
c. individuare ed eleggere partner e territori idonei a trasmettere il proprio Stile
Imprenditoriale ed espandere la propria Impresa ed Arte in un contesto di giustizia
distributiva.
L’associazione ha altresì finalità religiose e potrà porre in essere tutte le iniziative, ivi comprese
specifiche convenzioni con amministrazioni pubbliche locali.
Per il raggiungimento delle proprie finalità, l’Associazione potrà:
a. Avviare e gestire, oltre alle attività sopra descritte, relazioni - con persone, imprese ed enti -
tese a sviluppare e realizzare la Struttura Operativa, finalizzata ad attuare nel tempo la
Proposta Imprenditoriale dell’IOA.
b. ogni altra attività idonea al raggiungimento delle proprie finalità.
Titolo II: Aderenti
Articolo 3: Ammissione
Sono soci dell’Associazione tutte le persone fisiche o giuridiche che ne condividono le finalità e
s’impegnano per la realizzazione delle stesse.
Chi intende aderire all’Associazione deve rivolgere espressa domanda al Consiglio Direttivo
recante la dichiarazione di condividere le finalità che la stessa si propone e l’impegno ad
approvarne e osservarne lo Statuto e gli eventuali Regolamenti.
Il Consiglio Direttivo è competente a deliberare in ordine alle domande di ammissione dei nuovi
aderenti. Esso deve provvedervi entro il termine improrogabile di giorni sessanta dal ricevimento
dell’istanza, decorso il quale la domanda si intende senz’altro accolta.
Articolo 4: Adesione
L’adesione all’Associazione è a tempo indeterminato e non può essere disposta per un periodo
temporaneo, fatto salvo il diritto di recesso.
L’adesione all’Associazione comporta per l’associato di maggiore di età il diritto di voto
nell’assemblea per la nomina degli organi direttivi, per l’approvazione delle modifiche dello
Statuto e del Regolamento e per l’approvazione dei bilanci.
Tra i soci vige una disciplina uniforme del rapporto associativo e delle modalità associative
intese ad assicurare la tutela dei diritti inviolabili della persona. È perciò espressamente esclusa
ogni limitazione della partecipazione alla vita associativa; tutti i soci godono del diritto di
elettorato attivo e passivo.
I soci prestano volontariamente e gratuitamente il proprio sostegno allo svolgimento delle attività
sociali, ed esercitano la propria attività in cariche associative direttive in forma prevalentemente
gratuita, salvo il solo rimborso delle spese sostenute per l’esclusivo espletamento delle funzioni
istituzionali esercitate per conto dell’Associazione, come disciplinato da apposito Regolamento.
Articolo 5: Perdita della qualità di Socio
La qualità di socio si perde per decesso, recesso e per esclusione secondo le norme del presente
Statuto.
Chiunque aderisca all’Associazione può in qualsiasi momento comunicare al Consiglio Direttivo
la propria volontà di recedere dal novero dei partecipanti. Il recesso non comporta alcun onere
per il socio.
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Qualora il socio violi le norme statutarie, non ottemperi ai doveri che gli derivano dallo Statuto,
dal Regolamento e dalle deliberazioni degli organi sociali, ovvero in presenza di altri gravi
motivi può essere escluso con deliberazione del Consiglio Direttivo.
L’esclusione ha effetto dal trentesimo giorno successivo alla comunicazione del provvedimento
adeguatamente motivato.
Nel caso che l’escluso non condivida le ragioni che hanno determinato tale provvedimento, egli
può adire il Collegio dei Probiviri, organo di garanzia interno all’Associazione, di cui al presente
Statuto; in tal caso, l’efficacia della delibera di esclusione è sospesa fino alla pronuncia del
Collegio stesso.
Titolo III: Organi
Articolo 6: Organi dell’Associazione
Sono organi dell’Associazione:
a. l’Assemblea degli aderenti;
b. il Consiglio Direttivo;
c. il Collegio dei Probiviri;
d. il Collegio Sindacale.
Articolo 7: Composizione dell’Assemblea
L’Assemblea è composta da tutti gli aderenti all’Associazione ed è l’organo sovrano della stessa.
È presieduta dal Presidente del Consiglio Direttivo od, in sua assenza, da un socio nominato
dall’Assemblea.
Articolo 8: Convocazione
L’Assemblea si riunisce su convocazione del Presidente del Consiglio Direttivo almeno due
volte all’anno: entro il mese di aprile per l’approvazione del bilancio consuntivo, ed entro il
mese di dicembre per l’approvazione del bilancio preventivo dell’anno successivo.
L’Assemblea è convocata mediante avviso affisso nella sede sociale almeno dieci giorni prima
della data stabilita per la riunione e con comunicazione scritta da inviarsi a tutti i soci iscritti nel
Libro degli Aderenti, almeno dieci giorni prima della riunione.
L’avviso di convocazione deve contenere l’indicazione del luogo, del giorno e dell’ora della
riunione sia di prima sia di seconda convocazione e l’ordine del giorno.
L’Assemblea deve pure essere convocata su domanda motivata e firmata da almeno un decimo
dei soci.
L’Assemblea può riunirsi anche in un luogo diverso dalla sede sociale, purché in Italia.
Articolo 9: Oggetto delle delibere assembleari
L’Assemblea:
a. provvede alla elezione dei membri del Consiglio Direttivo, nonché del Presidente, del
Vicepresidente e del Segretario del Consiglio stesso;
b. provvede alla elezione del Collegio dei Probiviri;
c. provvede alla elezione del Collegio Sindacale;
d. delinea gli indirizzi generali dell’attività dell’Associazione;
e. delibera sulle modifiche al presente Statuto;
f. approva l’eventuale Regolamento che disciplina lo svolgimento dell’attività
dell’Associazione;
g. approva il Regolamento che disciplina il funzionamento e l’organizzazione delle Sezioni;
h. delibera sull’eventuale destinazione di utili di gestione comunque denominati, nonché di
fondi, riserve o capitale durante la vita dell’Associazione stessa, stante il divieto di
ridistribuzione ai soci, qualora ciò sia consentito dalla legge e dal presente Statuto;
i. delibera lo scioglimento e la liquidazione dell’Associazione e la devoluzione del suo
patrimonio;
Articolo 10: Validità dell’Assemblea
L’Assemblea è regolarmente costituita in prima convocazione con la presenza di metà più uno
degli aderenti, in proprio o a mezzo delega scritta da conferirsi esclusivamente ad altri aderenti.
Ogni aderente non può avere più di due deleghe. In seconda convocazione l’Assemblea è
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validamente costituita qualunque sia il numero degli aderenti presenti in proprio o per delega nei
limiti sopra specificati.
Articolo 11: Votazioni
L’Assemblea delibera a maggioranza dei voti dei presenti.
Hanno diritto di intervenire all’Assemblea e di votare tutti i soci regolarmente iscritti ed in regola
con il pagamento della quota associativa, ove prevista.
Ogni socio ha diritto ad un voto.
Non è ammesso il voto per corrispondenza.
L’Assemblea, costituita in prima convocazione con la presenza dei tre quarti degli associati ed in
seconda convocazione con la presenza di almeno la metà degli associati, approva le modifiche
statutarie a maggioranza dei voti dei componenti presenti.
Delle riunioni dell’Assemblea sarà redatto, su apposito libro, il relativo verbale debitamente
sottoscritto dal Presidente e dal Segretario.
Articolo 12: Il Consiglio Direttivo
L’Associazione è amministrata da un Consiglio Direttivo composto da tre a sette membri eletti
dall’Assemblea dei soci per la durata di tre anni. I membri del Consiglio Direttivo sono
rieleggibili.
Il Consiglio nomina nel proprio seno un Presidente, un Vicepresidente e un Segretario, ove a tali
nomine non abbia provveduto l’Assemblea dei soci.
Le cariche sociali sono gratuite.
Il Consiglio si riunisce dietro convocazione del Presidente e quando ne sia fatta richiesta da
almeno la metà dei suoi membri e comunque almeno due volte all’anno per deliberare in ordine
al compimento degli atti fondamentali della vita associativa.
Per la validità delle deliberazioni occorre la presenza effettiva della maggioranza dei membri del
Consiglio ed il voto favorevole della maggioranza dei presenti; in caso di parità prevale il voto di
chi presiede.
Il Consiglio è presieduto dal Presidente, in sua assenza dal Vicepresidente, in assenza di
entrambi dal più anziano di età dei presenti.
Delle riunioni del Consiglio è sempre redatto, su apposito libro, il relativo verbale che sarà
sottoscritto dal Presidente e dal Segretario.
Il Consiglio Direttivo, con maggioranza dei 2/3 dei suoi membri, può, per gravi motivi, revocare
il consigliere che si sia reso responsabile di atti lesivi dell’immagine dell’Associazione. In tal
caso, la delibera del Consiglio Direttivo di revoca deve essere ratificata dall’Assemblea degli
associati entro sessanta giorni dalla sua pronuncia. La revoca produce i suoi effetti dalla data
della ratifica da parte dell’Assemblea.
Qualora il consigliere non condivida le ragioni che hanno determinato il provvedimento di
revoca, egli può adire il Collegio dei Probiviri entro trenta giorni dalla ratifica dell’Assemblea; in
tal caso l’efficacia della revoca è sospesa fino alla pronuncia del Collegio stesso.
In caso di recesso, decesso o revoca di un consigliere, il Consiglio provvede alla sua sostituzione
alla prima riunione, chiedendone la convalida alla prima Assemblea annuale.
Il Consiglio è investito dei più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria
dell’Associazione, senza limitazioni. Esso procede pure alla compilazione dei bilanci ed alla loro
presentazione all’Assemblea; compila eventuali Regolamenti per il funzionamento organizzativo
dell’Associazione, la cui osservanza è obbligatoria per tutti gli associati dopo l’approvazione
dell’Assemblea.
Il Consiglio Direttivo può istituire con propria delibera altri Comitati per l’approfondimento di
determinate tematiche od a scopo consultivo, il cui funzionamento ed organizzazione sono
disciplinati da apposito Regolamento approvato dal Consiglio Direttivo medesimo.
Articolo 13: Il Presidente del Consiglio Direttivo
Il Presidente dura in carica tre anni ed è rieleggibile.
Il Presidente del Consiglio Direttivo rappresenta legalmente l’Associazione nei confronti di terzi
ed in giudizio; cura l’esecuzione dei deliberati dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo.
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Al Presidente compete l’espletamento degli atti di ordinaria amministrazione; in casi eccezionali
di necessità ed urgenza egli può compiere atti di straordinaria amministrazione, che dovranno
essere ratificati dal Consiglio Direttivo appena possibile.
Il Presidente convoca e presiede l’Assemblea ed il Consiglio Direttivo, sorveglia il buon
andamento amministrativo dell’Associazione e verifica l’osservanza dello Statuto e del
Regolamento.
Il Presidente sottoscrive il verbale dell’Assemblea e garantisce l’idonea pubblicità degli atti, dei
registri e dei libri associativi per tutti i soci.
Il Presidente può delegare il compimento di singoli atti o funzioni del proprio ufficio ad altri
consiglieri, previa delibera del Consiglio Direttivo.
Il Presidente cura la predisposizione dei bilanci preventivo e consuntivo, corredandoli di idonee
relazioni.
L’Assemblea, con il voto favorevole dei 2/3 più uno degli aderenti, può revocare il Presidente.
Articolo 14: Il Vicepresidente del Consiglio Direttivo
Il Vicepresidente sostituisce il Presidente in ogni sua attribuzione qualora questi sia impedito
all’esercizio delle proprie funzioni. Il solo intervento del Vicepresidente costituisce prova
dell’impedimento del Presidente.
Articolo 15: Il Segretario del Consiglio Direttivo
Il Segretario svolge la funzione di verbalizzazione delle adunanze dell’Assemblea e del
Consiglio Direttivo, sottoscrive i verbali e cura la custodia dei Libri sociali presso i locali
dell’Associazione.
Egli coadiuva il Presidente e il Consiglio Direttivo nell’esplicazione delle attività esecutive che
si rendano necessarie od opportune per il funzionamento dell’amministrazione
dell’Associazione.
Articolo 16: Il Collegio dei Probiviri
L’Assemblea provvede, contestualmente all’elezione del Consiglio Direttivo, alla nomina del
Collegio dei Probiviri, organo di garanzia interno, composto da tre componenti
dell’Associazione, con il compito di dirimere le controversie che dovessero sorgere tra i soci o
tra alcuni di essi e l’Associazione.
I componenti del Collegio dei Probiviri durano in carica tre anni.
L’incarico di componente del Collegio dei Probiviri è incompatibile con la carica di consigliere.
I Probiviri giudicano ex bono et aequo, senza formalità di procedura alcuna.
Delle riunioni e delle decisioni del Collegio dei Probiviri devono essere redatti i relativi verbali,
trascritti su apposito libro e sottoscritti da tutti i membri del Collegio stesso.
Articolo 17: Il Collegio Sindacale
Il Collegio Sindacale è eletto dall’Assemblea dei soci e si compone di tre membri effettivi. Il
Collegio dei Sindacale alla prima seduta utile elegge il suo Presidente; i Sindaci durano in carica
tre anni e sono rieleggibili.
Il Collegio Sindacale controlla l’amministrazione dell’Associazione, accerta la regolare tenuta
della contabilità e la corrispondenza del rendiconto economico-finanziario alle risultanze dei libri
e delle scritture contabili. Ogni membro può provvedere, anche individualmente, ad effettuare
ispezioni e controlli, e comunque il Collegio potrà verificare almeno una volta all’anno la
consistenza della cassa e della tesoreria, e redigere la relazione annuale di accompagnamento del
consuntivo.
Titolo IV. Patrimonio e Bilancio
Articolo 18: Risorse economiche
L’Associazione trae le proprie risorse da:
a. quote e contributi degli associati;
b. eredità, donazioni e legati;
c. contributi dello Stato, delle Regioni, di Enti locali, di Enti o Istituzioni pubblici, anche
finalizzati al sostegno di specifici e documentati programmi realizzati nell’ambito dei fini
statutari;
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d. contributi dell’Unione Europea e di organismi internazionali;
e. entrate derivanti da prestazioni di servizi convenzionati;
f. proventi delle cessioni di beni e servizi agli associati e a terzi, anche attraverso lo
svolgimento di attività economiche di natura commerciale, artigianale o agricola, svolte in
maniera ausiliaria e sussidiaria e comunque finalizzate al raggiungimento degli obiettivi
istituzionali;
g. erogazioni liberali degli associati e di terzi;
h. entrate derivanti da iniziative promozionali finalizzate al proprio finanziamento, quali feste e
sottoscrizioni anche a premi;
i. ogni altra entrata compatibile con le finalità sociali dell’Associazione.
Tutti i beni appartenenti all’Associazione sono elencati in apposito inventario, tenuto dal
Segretario, depositato presso la sede dell’Associazione stessa e consultabile, su richiesta, dagli
aderenti.
Articolo 19: Contributi
I contributi degli aderenti sono costituiti dalla quota di iscrizione annuale, qualora prevista, e
dalla quota associativa il cui importo è stabilito annualmente dall’Assemblea.
Il contributo associativo è intrasmissibile ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte e non è
rivalutabile.
Articolo 20: Bilancio
Gli esercizi dell’Associazione chiudono il 31 dicembre di ogni anno. Per ogni esercizio è
predisposto un bilancio preventivo e un bilancio consuntivo.
Entro i primi tre mesi di ciascun anno il Consiglio Direttivo è convocato per la predisposizione
del bilancio consuntivo dell’esercizio precedente da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea.
Durante gli ultimi tre mesi di ciascun anno, il Consiglio Direttivo, è convocato per la
predisposizione del bilancio preventivo dell’esercizio successivo, da sottoporre all’approvazione
dell’Assemblea.
I bilanci debbono restare depositati presso la sede dell’Associazione nei quindici giorni che
precedono l’Assemblea convocata per la loro approvazione, a disposizione di tutti coloro che
abbiano motivato interesse alla loro lettura. La richiesta di copie è soddisfatta dall’Associazione
a spese del richiedente.
Articolo 21: Avanzi di gestione
All’Associazione è vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione
comunque denominati, nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’Associazione stessa,
salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge.
L’Associazione ha l’obbligo di impiegare gli utili o gli avanzi di gestione per la realizzazione
delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse.
Titolo V: Disposizioni Finali
Articolo 22: Scioglimento
Lo scioglimento dell’Associazione è deliberato a maggioranza dei tre quarti degli aderenti
all’Associazione sia in prima sia in seconda convocazione.
Il patrimonio sociale non può essere ridistribuito tra i soci ed, in caso di scioglimento per
qualunque causa, il patrimonio che residua deve essere devoluto ad altra associazione con
analoghe finalità di pubblica utilità, sentito l’Organismo di Controllo del Terzo Settore, e salvo
diversa destinazione imposta dalla legge.
Articolo 23: Legge applicabile
Per quanto non previsto dal presente Statuto, si rinvia alla disciplina, in materia di Enti,
contenuta nel Libro I del Codice Civile e, in subordine, alla normativa specialistica di settore.
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Consapevolezza e Riferimenti Valoriali
Il Nome e l’emblema della nostra Associazione in una Storiella Popolare Nella prima missione effettuata a luglio-agosto del 2000 nella Repubblica Centrafricana, durante
il viaggio in aereo da Parigi a Bangui, i componenti della missione ebbero modo di affiatarsi e di
conoscersi meglio raccontando le proprie storie ed indulgendo a confidenze che di tanto in tanto
sfociavano in barzellette od in racconti po-polari che facevano emergere le proprie radici
culturali. Un racconto rimase particolarmente impresso al Gruppo: l’oef de l’asen. La storiella
recita:
C‟era una volta una giovane coppia di sposi fre-schi di matrimonio. Lui lavorava i campi e Lei
badava alle faccende di casa. A volte, però, anche Lei andava a lavorare nei campi perché il
marito era solo e senza alcun aiuto, e tante volte era talmente stanco che si addormentava a
tavola con il cucchiaio in mano mentre cenava.
Con il passare dei giorni sentivano sempre di più il bisogno di avere un asino per lavorare i
campi. Purtroppo il loro reddito bastava a mala-pena a sbarcare il lunario e l’unica disponibilità
finanziaria era una piccola somma, dono di parenti ed amici in occasione del matrimonio, che
tenevano da parte per far fronte ad eventuali emergenze.
Tutte le notti che precedevano il mercato, a letto fantasticavano a lungo di come sarebbe stato
bello avere un asino, ma il problema era come averlo. Una notte, più delle altre, parlarono a
lungo dei vantaggi che l’asino avrebbe dato loro sia nella fatica, sia come risultati economici, e
decisero di giocarsi tutta la disponibilità finanziaria che avevano. Lei era disposta a fare qual-
siasi sacrificio e lui a ribaltare il mercato pur di avere l’asino.
Al mattino di buonora, dopo aver recitato con la moglie le preghiere ed aver ricevuto i soldi con
le raccomandazioni, il marito partì fiducioso di potercela fare. Per strada, andando con passo de-
ciso, superava i suoi compaesani che andavano al mercato e salutandoli gioiosamente diceva:
“Oggi è il giorno buono per comperare l’asino!” Questi sorridendo e menando la testa dicevano
tra loro: “Poveretto, ingenuo com’è si farà imbrogliare e perderà anche quei quattro soldi che
ha!”
Arrivato al mercato cominciò a trattare prima con i privati che avevano l’asino da vendere, poi
con i commercianti; ma anche l’asino più malandato costava di gran lunga più dei soldi che
aveva in tasca. Il mercato stava per chiudere, ma non si dava per vinto, correva su e giù, qua e là
per il mercato, guardava, chiedeva e richiedeva informazioni: ormai tutti lo conoscevano ed al-
cuni lo deridevano.
Un mercante di zucche e di cocomeri, che aveva la sua bancarella vicino al mercato degli asini,
si accorse del contadinello e pensò bene di fargli uno scherzetto per ripulirgli le tasche.
Gli si accostò dicendo: "Ho sentito che stai cercando un asino! Sì! rispose il contadinello,
aggiun-gendo: “Ho solo una difficoltà, quella di trovarne uno alla portata delle mie tasche.”
“Se è per questo - rispose il commerciante - io posso risolvere il tuo problema”.
“Come?” rispose il contadinello, con occhi curiosi. “Io ho una novità assoluta, vieni con me”. Si
avviarono verso la bancarella del commerciante ed entrati nella tenda, il commerciante prese
delicatamente da un cesto, posto in un angolo ben protetto, una zucca assomigliante in tutto e per
tutto ad un grosso uovo e disse: “Questo è un uovo d'asino che viene dai mercati orientali di
Taitù e che mia moglie sta covando ormai da più di 10 mesi. Come tu sai, è nell’11° mese che
l’asina partorisce, quindi, a momenti dovrebbe nascere l'asinello. Io, che giro il mondo e non
faccio il contadino, potrei aspettare la prossima occasione per avere l’asinello, mentre tu ne hai
proprio bisogno per lavorare i campi”.
“Eh.... Sì! E mia moglie sicuramente sarebbe disposta a portare a termine la cova”, rispose il
contadinello.
“Bene! - disse il commerciante fregandosi le mani e soggiungendo - quanti soldi hai?”
Il contadinello tirò fuori i soldi e li mise sul tavolino; il commerciante li contò mentre il
contadinello accarezzava dolcemente l’uovo.
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"Ehi, ti raccomando fa piano perché è molto delicato!” – e togliendosi il cappello si grattava la
testa dicendo – mi dispiace, i soldi che hai proprio non bastano!”. Il contadinello frugò freneti-
camente in tutte le tasche e trovò ancora qualche spicciolo che mise subito sul tavolo.
Il commerciante, vedendo che non c’era da aspettarsi altro, disse: “non dovrei farlo, ma visto che
sei un bravo ragazzo e dell’asino ne hai proprio bisogno, pur rovinandomi te lo do!”
Il contadinello ringraziò il commerciante, e dopo aver ricevuto le ultime raccomandazioni su co-
me trattare l’uovo, partì tutto gioioso e con passo spedito verso casa.
La strada che dal mercato conduce alla casa era sconnessa ed irta; ai lati vi erano delle profonde
scarpate con boscaglie molto fitte. Lungo il cammino, per la fatica o forse per l’euforia,
inciampò contro un sasso e, cadendo, l’uovo gli uscì di mano e andò giù per la scarpata.
Il contadinello disperato si alzò in fretta, si affacciò sulla scarpata e vide, ai bordi della bosca-
glia i pezzi di guscio dell’uovo sparsi qua e là. Disperato e con le mani nei capelli corse giù,
quando dietro un cespuglio sentì un fruscìo e vide un animale correre via. Non riuscì a distin-
guere cosa fosse, ma tutto faceva credere, visto che la cova era a termine, che quell’animale altro
non fosse che l’asinello, quindi istintivamente cambiò direzione e lo rincorse per prenderlo.
Scandagliò la boscaglia a destra ed a sinistra per ore e ore, ma dell’asinello non trovò traccia. Si
stava facendo buio, quando ad un tratto sentì dei ragli d’asino e, seguendo la direzione della loro
provenienza fuori dal bosco lungo il sentiero, scorse una carovana che stava bivaccando e nel
recinto vi erano parecchie asine che stavano allattando gli asinelli e pensò tra sé: “forse l’asinello
ha sentito il richiamo ed è venuto qui”.
Andò dal capo carovana, gli raccontò l’accaduto e gli domandò se, per caso, fra le sue asine c’era
anche il suo asinello. Il capo carovana, incuriosito dall’ingenuità del contadinello, lo invitò a
sedersi al fuoco del suo bivacco e gli fece parecchie domande facendosi raccontare l’accaduto
nei minimi particolari. Capì il Tipo – commosso per la sua ingenuità, innocenza e dai suoi buoni
propositi, ed indignato dall’imbroglio che il commerciante gli aveva fatto – il capo carovana
pensò di rimediare ed in un certo qual modo risolvere anche una situazione che gli stava
diventando tragica.
Infatti, qualche giorno prima, una sua asina aveva partorito due bellissimi puledrini ma, a causa
della fatica del viaggio, non aveva latte a sufficienza per entrambi. L’asinello più timido era
diventato debole e per non farlo deperire ulteriormente l’avevano messo in una cesta appesa al
carro, ma per lui non c’erano grandi prospettive di vita.
Il capo carovana si alzò e, con voce commossa, disse: “figliolo, andiamo a prendere il tuo asinel-
lo! – messogli il braccio sulla spalla, si diressero verso il carro dove era appesa la cesta dalla
quale sporgevano le orecchie e la testa dell’asinello – prendilo, quello è tuo!”.
Pieno di gioia e tremante per l’emozione, il contadinello prese il piccolo asinello fra le braccia,
ringraziò in mille modi e di corsa partì verso casa.
Sua moglie, che era stata tutto il giorno in ansia ed aveva già recitato decine di rosari, preoccupa-
ta per il ritardo del marito chiese informazioni al vicinato per sapere se l’avessero visto.
Tutti in occasioni diverse dissero di averlo visto, ma nessuno sapeva dove potesse essere andato
e, menando la testa, commentavano tra loro:
“Il ragazzo è ingenuo, si sarà fatto prendere in giro!”
“cosa andava a cercare: con i soldi che aveva, poteva comperare al massimo una capretta, non un
asino!”
“Avrà perso anche quei pochi soldi che aveva! Povero disgraziato, come è possibile?”
Alla fine decisero di andarlo a cercare e, mentre stavano per partire, eccolo arrivare raggiante ed
euforico con in braccio l’asinello. La moglie gli saltò al collo e subito dopo cominciò ad accarez-
zare dolcemente l’asinello, mentre i suoi vicini gli domandavano cosa gli fosse successo.
Al suo racconto rimasero stupiti ed increduli e, menando la testa, dicevano tra loro: "Poveretto,
chissà cosa gli sarà realmente accaduto!”
Ma una volta congedati i vicini, i due andarono a dormire contenti perché il sogno di tante notti
si era avverato.
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Il Gruppo si accorse di vestire i panni del Contadinello Si accorsero di essere sprovveduti e senza mezzi, inadeguati all’impresa che avevano di fronte.
Tuttavia, riflettendo sugli eventi, sulle necessità, ingenuità, furbizie e bontà dei personaggi della
storiella, il Gruppo si rincuorò ed ebbe la certezza che alla fine qualcosa di buono si sarebbe
fatto, se non per bravura e mezzi propri, per dono e Bontà Altrui.
D‟altra parte, sta scritto:
Sal. 127, 1-2: Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori, se la città
non è custodita dal Signore invano veglia il custode, Invano vi alzate di buon mattino, tardi
andate a riposare e mangiate pane di sudore: il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.
1Cor. 3,6: Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma è Dio che ha fatto crescere.
La storiella fu di grande utilità, durante la missione, nell’interpretare i comportamenti dei vari
personaggi, gli avvenimenti e le situazioni che man mano si venivano a creare.
Dal 2000 al 2010, anno di costituzione dell’Associazione, nelle iniziative, missioni e attività gli
amici compagni di vita hanno ricercato, sperimentato e definito i parametri valoriali del proprio
agire.
Un’Icona come Stella Polare dell’agire Al fine di avere sott’occhio i parametri di riferimento valoriali utili a misurare la Qualità dell’Agire circa:
le Relazioni Umane,
lo Sviluppo Umano e la sua Sostenibilità,
in estrema sintesi e con simboli noti a tutte le culture, i parametri valoriali di questa esperienza
hanno preso forma e dinamismo in una Icona.
La necessità vitale di mettersi in relazione
Quando ci si accorge dell’altro, si scopre se stessi. Nella consapevolezza della propria identità, è
possibile una relazione con l’altro e, con la relazione, è possibile scoprire il senso della vita e
realizzare appieno la propria ed altrui esistenza:
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la bandiera su cui è tessuta l’icona indica la provenienza della realtà promotrice della
relazione: cioè i Ragazzi di Campagna diventati Uomini d’Impresa Italiani, il Nord del
mondo;
la cornice all’interno della bandiera apre a nuove realtà e rappresenta l’ambito in cui si
sviluppa la relazione, cioè l’Iniziativa;
il nome posto sulla cornice, Iniziativa L’Ovo de l’Asino, fa riferimento alla storiella
popolare l’œff de l’asen. Oltre ad aver ispirato il nome dell’Iniziativa, la storiella è diventata
anche il suo Emblema;
lo sfondo rappresenta le altre realtà, cioè i Paesi in Via di Sviluppo, il Sud del mondo, e gli
emarginati ed espulsi dal lavoro della nostra comunità;
le palme poste nel mezzo indicano la finalità della relazione: cioè, generare un’oasi di ristoro
ai bisogni umani, materiali, spirituali e di fratellanza;
la nascita dell’asino dall’uovo rappresenta la novità che l’Iniziativa ha in sé; mentre l’asino
viene assunto quale parametro di riferimento – sia dell’agire nella relazione, sia dello
sviluppo umano e la sua sostenibilità – per la sua notorietà in tutte le culture come animale
umile, docile ed utile. Infatti, nella tradizione cristiana si racconta che:
nel trasferimento da Nazareth a Betlemme per il censimento, voluto da Cesare Augusto,
Giuseppe utilizzò l’asino per alleviare le fatiche del viaggio a Maria, le quali sarebbero
state fatali visto il suo stato di donna incinta;
a riscaldare il bambino Gesù nella mangiatoia è stato l’asino con il bue;
nella fuga in Egitto della Sacra Famiglia, per sottrarre Gesù bambino alle minacce mortali
di re Erode, Giuseppe utilizzò l’asino;
nell’ingresso a Gerusalemme come Messia, Gesù Re Umile e di Pace e Servo del Signore
utilizzò l’asino per le sue caratteristiche di umiltà e docilità.
Giotto, Storie di Cristo, Cappella degli Scrovegni, su gentile concessione dell’Assessorato ai Musei Politiche
Culturali e Spettacolo del Comune di Padova.
Lo stile dell’agire nella relazione
Esso deve essere a mo’ d’Asino con le prerogative umane di:
Solidarietà: cioè mettere a disposizione le risorse materiali ed immateriali che la
Provvidenza ci ha dato, con la finalità di far superare il guado della difficoltà a chi non ha
risorse sufficienti in quel momento, in condizioni di libertà sia di chi dà, sia di chi riceve.
La Spirale Virtuosa della solidarietà basata sul riconoscimento del dono – per grazia ho
ricevuto, per riconoscenza gioco tutto me stesso e, superato il guado, per giustizia ridono
con gioia quanto mi è possibile a chi è nel bisogno – è opposta all’assistenzialismo, il quale,
prescindendo dal principio di riconoscenza e dai risultati del proprio lavoro, dissipa le risorse
e crea una coscienza erronea. La conseguenza dell’assistenzialismo è:
la perdita del senso morale e, quindi, l’incapacità di riconoscere il bene ed il male,
la mancanza di prospettive per il futuro, in quanto, non vedendo il risultato del proprio
lavoro, l’individuo, come la comunità, vive nella dipendenza;
Corresponsabilità: cioè la consapevolezza, ed il conseguente modo di agire responsabile,
che ogni azione ed ogni presa di posizione condiziona l’Ambiente Vitale, le relazioni, le
scelte e di conseguenza i successi e gli insuccessi propri e degli altri;
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Sussidiarietà: cioè guardare i bisogni dell’umanità con occhi di Padre di Famiglia, e
conseguentemente agire per il bene di tutti e di ciascuno e, quindi, creare le condizioni
necessarie affinché la comunità, come la persona, possa realizzare se stessa nel miglior modo
e nel minor tempo possibile.
Lo sviluppo umano e la sua sostenibilità
I parametri di valutazione sono sintetizzati nei seguenti tre punti:
1. il rapporto tra l’uomo e lo sviluppo umano.
Esso deve mantenere come riferimento il rapporto di preminenza che esiste tra l’uomo e
l’asino. È di capitale importanza fare scelte appropriate nel campo della tecnologia, del
sapere, dell’economia ecc., per non creare dipendenza e frustrazione oltre ai presupposti per
cadere nei Sette Peccati Mortali secondo il Mahatma Gandhi e più precisamente:
1. Ricchezza senza Lavoro
2. Godimento senza Coscienza
3. Sapere senza Carattere
4. Affari senza Morale
5. Scienza senza Umanità
6. Religione senza Sacrificio
7. Politica senza Princìpi
2. l’impatto sociale dello sviluppo umano.
Esso deve favorire l’instaurazione della Qualità Totale, cioè la possibilità di ogni persona di
essere servitore e beneficiario, cioè fornitore e cliente.
La Qualità Totale è intesa anche con questa ambivalenza:
mettersi a servizio in maniera imprenditoriale; cioè individuare, sviluppare, proporre e
produrre beni e servizi per soddisfare i bisogni del cliente, quindi dell’umanità,
essere beneficiari scegliendo i fornitori ed i prodotti in tutta libertà;
3. l’impatto ambientale dello sviluppo umano.
Esso deve mantenere come riferimento il rapporto di preminenza delle leggi della natura, che
opera sulle sue creature in proporzione alle risorse.
Come l’asino prende dall’ambiente e restituisce alla natura un rifiuto riciclabile, così deve
essere la tecnologia adottata nello sviluppo umano. Essa deve essere proporzionata dal buon
senso, in funzione delle risorse ambientali.
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Vita Sociale Per vivacizzare la vita sociale ed il senso di appartenenza ci siamo dotati di tessera sociale e di
biglietti da visita con messaggi alla partecipazione da protagonisti e al sostegno delle iniziative
nel modo più adatto alla proprie possibilità.
Tuttavia ciò non basta, in quanto la vera necessità è l’incontro tra noi ed i portatori di interesse.
A tale riguardo l’Associazione promuove “Incontri al Caminetto” a tema con invitati portatori di
interesse e di proposte, a cui ogni Socio può liberamente aderire dando il proprio contributo
esperienziale ed economico.
L’iniziativa, così organizzata, diventa formazione, informazione, condivisione con potenzialità di
allargamento della base sociale e rafforzamento nella raccolta di fondi.
Tesseramento Tutti i soci del 2014 hanno avuto la tessera con il bollino generico di riconciliazione. Dal 2015 il
bollino sarà di merito, congruo con la posizione del Socio, dietro versamento della quota sociale
annua.
Biglietti da visita Tutti i Soci nel 2014, hanno avuto i biglietti da visita, alcuni generici e altri personalizzati. Dal
2015 i Soci avranno biglietti da visita generici da personalizzare al momento.
Con tale personalizzazione i Soci acquisiscono un’adeguata presentazione per svolgere il proprio
incarico e coinvolgere amici, parenti e conoscenti nella missione dell’Associazione, oltre che
orientarli a destinare il 5 x 1000 nella denuncia dei loro redditi.
Copertura Assicurativa Nelle attività di volontariato in Italia e nei Paesi in via di Sviluppo, i Soci sono coperti da:
polizza assicurativa infortuni, di …….
polizza assicurativa responsabilità civile per danni a terzi ………..
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Requisiti e predisposizioni a seconda delle Modalità
di Partecipazione
Soci Ordinari La partecipazione alla vita dell’Associazione come soci ordinari è riservata ai Soci che ne
condividono la missione e sentono la necessità di sostenerla nel modo più congeniale alle proprie
condizioni vitali.
Soci Volontari La partecipazione alle attività come Operatori Volontari, è riservata ai Soci che sentono la
necessità vitale di mettersi in gioco, contribuendo con la propria competenza e sapere al
raggiungimento degli obiettivi, nel rispetto dei valori comportamentali tesi a favorire il passaggio
delle competenze e del sapere, soprattutto a chi è nel bisogno.
Le attività condotte dal volontario non sono fine a se stesse, ma devono produrre qualcosa che va
a soddisfare l’esigenza del destinatario; per questa ragione il volontario deve farsi carico di
questa finalità (sapere quali sono le esigenze del destinatario da soddisfare) al fine di mettere in
gioco in modo creativo le proprie competenze e professionalità, ed essere un protagonista
propositivo nel gruppo.
Le attività di Volontariato locale riguardano essenzialmente:
la vita sociale,
il supporto all’Unità Operativa IOA di Alito:
reperimento, revisione e riadattamento di macchinari e attrezzature usati e nuovi,
formazione di container e spedizione,
pianificazione turnazioni, organizzazione e supporto ai Volontari in missione,
la promozione Sociale del territorio:
rilevazione dei disagi e sviluppo di proposte risolutive,
sensibilizzazione sociale e politica,
attuazione di iniziative tese a dare risposta concreta ai disagi e bisogni essenziali.
Le attività messe in campo richiedono:
una varietà di competenze: di amministrazione, progettazione, pianificazione e logistica ecc,
una varietà di arti e mestieri: fabbro, falegname, meccanico, muratore, pittore, agricoltore
ecc..
Soci Volontari in Missione La partecipazione come Operatori Volontari in Missione, è riservata ai Soci che, dopo aver
fatto un onesto esame di coscienza, condividono i valori e modi comportamentali e sono disposti
ad affrontare le difficoltà e le condizioni ambientali per raggiungere gli obbiettivi definiti nel
piano della missione, con Spirito e Signoria Imprenditoriale.
Le quattro virtù raccomandate da Don Serafino, Fondatore del Grimm
Per la buona riuscita della Missione e per un arricchimento personale, è necessario assumere
atteggiamenti virtuosi, quali:
1. L’Umiltà
Il gesto nobile del volontario, fatto di gratuità e di sacrificio, potrebbe alimentare l'idea di
essere importanti, indispensabili, risolutivi.
L’umiltà è condivisione di povertà e di ricchezza per un arricchimento reciproco, infatti:
non esistono persone tanto ricche che possano solo "dare",
non esistono persone tanto povere che siano nella condizione solamente di “ricevere”.
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2. Il Rispetto
Il rispetto degli altri nasce dalla considerazione con cui noi ci rapportiamo con le persone.
Chi negli altri vede un fratello, un amico, un figlio di Dio, coltiverà sicuramente verso di esso
grande rispetto, diversamente da chi negli altri vede solamente uomini inferiori ed incapaci.
Il rispetto inizia dai più vicini: tra volontari.
3. La Disponibilità
La disponibilità si esprime soprattutto:
nella capacità di adattarsi alle situazioni scomode,
nella prontezza nell'eseguire il compito affidato,
nell'attitudine a porsi al servizio degli altri.
4. Il Dialogo
C'è dialogo solo quando c'è desiderio di capire, di conoscere, di comprendere a fondo le
persone che s’incontrano. Il primo requisito del dialogo è la capacità di ascolto e
l'accettazione delle persone come concretamente sono e non come vorremmo che fossero.
Comportamenti Relazionali Pratici con la Gente del luogo
Occorre essere sempre rispettosi e gentili con la gente del luogo con cui si viene a contatto.
Hanno ritmi di lavoro diversi dai nostri, a volte fanno fatica a capirci o non ci capiscono proprio,
nonostante i nostri sforzi: pazienza!
Bisogna sempre essere comprensivi di usi, costumi, abitudini e modi di pensare locali, ed
accettarli con naturalezza.
Prima di fotografare la gente del luogo cercate di capire se gli interessati sono d’accordo; se c’è
resistenza a farsi fotografare non si deve insistere.
Il modo di vestire e di atteggiarsi – con strumenti tecnologici, valuta pregiata, vizi
all’occidentale: fumo, bevande, svaghi, ecc. – i sorrisi, le smorfie, i gesti di sorpresa o di rifiuto,
qualificano l’Operatore e di riflesso l’Associazione più di qualsiasi discorso.
Comportamenti Relazionali Pratici tra Operatori Volontari
Occorre essere sempre rispettosi e gentili anche tra compagni di viaggio.
A volte si è stanchi, magari vengono cambiati i piani stabiliti e si dovrà condividere la camera
con qualcun altro, proprio quando si vorrebbe stare soli: è nelle nostre possibilità evitare che
questi piccoli contrattempi diventino tragedia e rovinino la missione.
Se qualcosa non va è opportuno parlarne subito, piuttosto che tenere per se malumori che
potrebbero rovinarci le giornate e infastidire il gruppo.
Condividere le emozioni e sensazioni aiuta a capire ed a modificare i propri punti di vista.
Inoltre, la condivisione avvicina gli uni agli altri e migliora la capacità del gruppo di interagire
sia al suo interno, sia con la realtà esterna.
Obbiettivi della missione
Gli obbiettivi generali e specifici della missione sono documentati negli appositi piani.
L’Operatore Volontario è tenuto a leggerli accuratamente e chiedere tutti quei chiarimenti
necessari al fine di poter operare con consapevolezza e ragione di causa.
Organizzazione della missione e compartecipazione dell’Operatore Volontario
L’Associazione organizza l’intera missione dell’Operatore Volontario con:
a. la prenotazione dell’aereo. Normalmente vengono utilizzate le compagnie nord Africane, le
quali, oltre ad avere buoni prezzi e viaggi più brevi, consentono di portare 2 bagagli da stiva
da 20 kg + bagaglio a mano kg 7.
b. la stipula di una polizza assicurativa ad hoc per tutta la durata della missione,
c. l’approvvigionamento di 50 $ per la tassa d’ingresso in Uganda valida per 3 mesi,
d. il trasferimento da Entebbe ad Alito,
e. vitto, alloggio e altre spese di permanenza.
La compartecipazione dell’Operatore Volontario alle spese, che variano dai 1000 ai 1500 €.
Della somma di compartecipazione concordata – che l’Operatore Volontario verserà mediante
bonifico bancario intestato a: Iniziativa l’Ovo de l’Asino, presso la Banca Prossima Piazza Paolo
Ferrari, 10 - 20121 Milano, C/C 14136 IBAN IT22T0335901600100000014136 –
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l’Associazione rilascerà ricevuta di versamento a titolo di liberalità. Tale ricevuta è documento
valido nella dichiarazione dei redditi per la detrazione fiscale.
Piano Sanitario
Vaccinazioni e profilassi
1. Vaccinazione contro la febbre gialla con validità di 10 anni; da effettuarsi almeno 10 giorni
prima della partenza (Obbligatoria),
2. Profilassi antitifo paratifica con validità di 2 anni, da effettuarsi almeno 20 giorni prima della
partenza (Consigliata),
3. Vaccinazione Antitetanica (facoltativa),
4. Vaccinazione Antinfluenzale da effettuarsi almeno 20 giorni prima della partenza;
(Facoltativa),
Profilassi contro la malaria
L’attuazione di una efficace protezione contro la malaria è subordinata alla sistematica adozione
di misure comportamentali, la cosiddetta profilassi indiretta, ed all’assunzione di farmaci anti
malarici. Le misure comportamentali hanno lo scopo di impedire la puntura delle zanzare
Anopheles trasmettitrici del parassita malarico. L’azione protettiva può essere conseguita con i
seguenti accorgimenti:
evitare l’esposizione di parti scoperte del corpo nelle ore serali, indossando abiti di colore
chiaro, in quanto le zanzare sono attirate da colori scuri,
applicare sulla cute scoperta sostanze repellenti tipo Autan,
utilizzare insetticidi spray o vapori di piretro (zampironi) nei luoghi di soggiorno,
usare le zanzariere a maglie fini attorno al letto, evitandone il contatto con le parti scoperte
del corpo.
Farmaci anti malarici
1. Lariam: Esso dà una buona copertura, ma ha degli effetti collaterali. Per un adulto la dose è
di una pastiglia da 250 mg alla settimana da somministrare:
una settimana prima della partenza;
proseguire per tutta la missione;
terminare 4 settimane dopo il rientro.
2. Malarone: Si vedano le istruzioni
Medicinali generici da assumere
1. Medicinali di uso corrente in quantità sufficiente:
a. .
2. Medicinali consigliati:
a. Anti diarroici,
b. Spray o unguenti per la protezione cutanea contro le zanzare (Autan),
c. crema contro il prurito da punture di insetto,
d. crema solare protettiva,
e. amuchina per disinfettare,
f. ricostituenti,
g. cerotti.
Indicazioni generali per la sicurezza alimentare
Per evitare problemi da bevande e da cibi in generale, occorre osservare, ma senza fobie o
preoccupazioni esagerate, le precauzioni igieniche valide per molti paesi esotici:
non si deve mai bere acqua dal rubinetto. Verificare che i tappi delle bottiglie dell’acqua, che
sono facilmente reperibili, siano sigillati,
non si deve mai mangiare verdura cruda o cibi di dubbia preparazione,
se si consumano cibi cotti, assicurarsi che siano ben cotti e che vi siano serviti ancora caldi; i
cibi cotti conservati per ore a temperatura ambiente costituiscono una delle principali fonti di
infezioni alimentari,
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evitare di bere il latte crudo non bollito,
evitare la maionese, i gelati ed i dolci con la crema,
evitare il ghiaccio, se non si è sicuri che l’acqua usata sia potabile cioè dalle bottiglie,
le bibite gassate sigillate, il caffè, il tè, la birra ed il vino sono generalmente sicuri.
Indicazioni generali per evitare contagi da malattie infettive
Per evitare problemi di malattie infettive da contagio orale o fecale, occorre mettere in atto
alcune precauzioni igieniche:
lavarsi le mani tutte le volte che si presenta l’occasione con acqua e sapone, e curare l’igiene
personale,
porre massima attenzione e precauzione nell’utilizzo dei servizi igienici,
frequentare locali pubblici che abbiano buone condizioni igieniche.
Documenti e Materiali
Documenti - Visto o tasse d’ingresso – Moneta locale e controvalore
1. Il Passaporto deve avere una validità superiore ai 6 mesi e provvisto di marca di bollo. Si
consiglia di fare una fotocopia del passaporto da conservare separata o da tenere con sé al
posto dell’originale durante gli spostamenti della missione.
2. È obbligatorio avere assieme al passaporto il cartellino delle vaccinazioni, soprattutto quello
della febbre gialla.
3. In Uganda non è richiesto il visto, si deve versare al controllo dell’aeroporto di Entebbe
l’importo di 50 $ come tassa d’ingresso.
4. la moneta locale è lo Scellino Ugandese (SHU) Cambio:
1€ equivale a 3.180 SHU; 1US $ equivale a 3.000 SHU
Costo giornaliero di un lavoratore manovale 5.000 SHU.
Cosa mettere in valigia
Occorre organizzarsi con tutto quello che serve, perché non è sempre facile trovare quello di cui
si ha bisogno, e con il meno possibile di superfluo, evitando così disagi e fatiche nei
trasferimenti. Elenco di massima:
il necessario per l’igiene personale e qualche salvietta umida,
vestiti leggeri, comodi e coprenti, in tessuti naturali, di colori chiari, che non attirano le
zanzare e resistenti al lavaggio. Maniche lunghe, pantaloni lunghi e calzini sono indumenti
utili serali contro le zanzare;
Una felpa, o giacca, o maglia,
Impermeabile o key way,
Scarpe comode e robuste e ciabattine di plastica per la doccia,
Occhiali da sole, copricapo, foulard di cotone,
Una torcia elettrica,
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Soci Istituzionali La partecipazione alla vita dell’Associazione come Soci Istituzionali è riservata a Persone ed
Enti che, condividendone i valori e le finalità, danno orientamento e lustro all’Associazione.
Conferma
di presa visione del documento
In fede
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