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PARLA CON NOI

Un luglio orribile

Racconti sulla Roma-Lido

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Introduzione

Il mese di luglio per la Roma-Lido inparticolare e per tutto il TrasportoPubblico Romano in generale è stato unmese orribile: treni che sembravano nonarrivare mai, invasioni di binari,aggressioni verbali e non ai macchinisti;in quel periodo, insieme ai blogger@transportroma e @treninoblu abbiamofatto appello alla nostra parte costruttivae vi abbiamo invitato a leggere le nostrepiccole riflessioni sul momento pessimo

e a darci le vostre di opinioni, le vostre riflessioni e le vostre idee.

Le mail sono cominciate ad arrivare quasi subito – e su questo non avevamo dubbi –nessuna di queste era banale, tutte contenevano qualcosa di utile, anche quelle che aprima vista contenevano solo sfoghi racconti, impressioni, possibili soluzioni.

Abbiamo cercato di aprire un canale di comunicazione.

Abbiamo poi deciso di condividere queste mail con tutti, in modo da poter leggere ecommentare insieme ogni idea, ogni soluzione, in pratica abbiamo creato un forumartigianale, dove tutti erano invitati a dare il proprio contributo.

Mi ricordo che questa idea ci era venuta in modo istintivo, non sapevamo esattamentedove saremmo approdati con questo progetto ed è stata grande la soddisfazione nelpoter constatare che, pur essendo digiuni di conoscenze tecniche – non tutti, ma lagran parte di noi – abbiamo aiutato a tirare fuori la nostra parte migliore: quella dicittadini che vogliono contribuire anche con poco al benessere di tutti.

L'esperimento è stato ripetuto anche per la redazione del documento che abbiamopresentato all'Assessore Esposito non molto tempo fa, abbiamo chiesto il contributodi chiunque volesse darlo ed il contributo è arrivato.

L'impressione che il canale fosse aperto e che questa fosse una buona cosa si èulteriormente rafforzata.

Ho voluto pertanto mettere insieme le mail che ci sono arrivate nel mese di luglio efarne una raccolta che rimanesse come racconto di quel periodo orribile ed anchecome esempio per tutti coloro che, sebbene abbiano ancora da dare il propriocontributo, non lo abbiano ancora fatto.

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Oltre alle mail, ho inserito anche le foto di quei giorni, in modo che tutti noi possiamoricordare cosa sia successo non più di un mese fa, non è un modo per rovinarvi ilrientro, ma per farvi ricordare cosa era successo. Ed evitare di ripetere gli stessi errori.

Almeno i nostri.

Vi auguro una buona lettura.

Vi ricordo che potete sempre scriverci alla mail: [email protected]@[email protected]

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Lettera numero 1 – Le cause della protesta

Caro trenoromalido,

Vi scrivo a seguito della protesta dei macchinisti che sta investendo in questi giorni lanostra Capitale.

Non ho potuto fare a meno di notare che la cittadinanza si sia schierata o contro o conil personale, mentre io mi trovo nel mezzo.

Ritengo infatti sacrosanto e giustodifendere la propria retribuzione e, anzi, miauguro che vengano trovati degli accordiche soddisfino entrambe le parti.

Tuttavia, se la protesta di questi giornidovesse finire di colpo, per assurdo miincazzerei. Significherebbe che aimacchinisti importa solo di loro stessi enon della sicurezza del servizio che portano

avanti.

Poiché abbiamo siamo già stati ostaggi di situazioni del genere, si veda l'apertura dellametro B1, mi sento scettico nel sostenerli. Mi auguro che voi o qualche lettore dellavostra pagina sappia sciogliere questo mio dubbio.

Cordialmente Andrea

La risposta di Andrea

Io mi trovo esattamente nella posizione di Andrea, nel mezzo. Non sono certamentecontento della situazione del trasporto, ma sono ancora meno contento dellasituazione che si sta creando.

In più noto che c'è molta confusione, molti pensano che la protesta dei macchinisti edegli autisti Atac sia per le timbrature - lo ha detto anche Marino nel suo video ieri -ma le cose sono un pò diverse.

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Come ricordava Andrea, il problema riguarda l'abbattimento di parte del ContrattoCollettivo dei dipendenti Atac - aggiungerei nel silenzio del sindacato (per ora) - e trovola campagna mediatica che si sta facendo volta solamente a metterci gli uni contro glialtri.

La classica guerra tra poveri.

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Lettera numero 2 – L'assistenza al cittadino

In quel periodo avevamo invitato anche a segnalare al neonato URC (Ufficio delSindaco per i Rapporti con i Cittadini - Mail [email protected]) i disservizi ricorrentisulla linea.

In molti hanno scritto e la risposta è stata diciamo “interlocutoria” .Ecco cosa succedeva se si inviava una mail di segnalazione o protesta, succedeva checome risposta arrivasse per iscritto quello che Marino aveva detto nel suo primovideo.

Se non altro non potevano essere accusati di incoerenza, purtroppo però la rispostaera lontano dall'essere esaustiva e faceva capire che dall'altra parte l'interesse per inostri problemi fosse pari allo zero.

La risposta dell'URC

Gentile Signor Rossi, siamo consapevoli dei gravi disagi patiti da molti romani eromane che, in questi giorni, hanno utilizzato la Metro per spostarsi nella città. Sitratta di intollerabili disservizi per i quali il Sindaco ha dato mandato al direttoregenerale di ATAC Spa di appurare la verità sulle cause. Con buona probabilità siamo di fronte a gravissimi comportamenti di alcunimacchinisti contrari alle azioni di efficientamento in atto nella azienda di trasportopubblico.

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Queste quanto comunicato dal Sindaco lo scorso 6 di luglio:

“Oggi, ed è accaduto anche nelle giornate passate, c’è stato un servizio molto scadentesulle nostre metropolitane che ha danneggiato la vita delle romane, dei romani e dei tantituristi che vengono nella nostra bella città ogni giorno. Io temo che si tratti dicomportamenti individuali di singoli macchinisti, che danneggiano con il lorocomportamento l’immagine dell’azienda e la vita delle persone. Questo, probabilmente, accade perché ho preteso che da poche settimane i macchinistidella metropolitana timbrino il cartellino in entrata e in uscita, così come fanno tutte lepersone che nella nostra città vanno a lavoro la mattina e tornano a casa la sera.

Per questo motivo, ho chiesto al dottor Micheli - il nuovo direttore generale dell’ATAC Spa,che ha la mia massima fiducia - di mettere in moto tutti gli strumenti necessari perscoprire la verità. Noi abbiamo diritto di avere una metropolitana, anzi tre metropolitane,che funzionino come quelle di una capitale di un Paese del G7.

E trovo anche inaccettabile che a Milano imacchinisti guidino 1.100 ore l’anno, aNapoli 950 e a Roma solo poco più di 700ore l’anno. Questo va cambiato,nell’interesse della città”.

E questo quanto dichiarato il 7 lugliovisto il ripetersi dei disagi:

“Come è accaduto ieri, anche oggi moltitreni delle metropolitane non sono usciti

dalle stazioni, abbiamo avuto gravi rallentamenti, assembramenti di persone e disagi perle romane e romani che si sono spostati per lavoro o per altri motivi nella città e per i tantituristi che giungono a Roma. Ieri pomeriggio ho chiesto al direttore generale dell'Atac, ildottor Micheli, di mettere insieme una task force per studiare i comportamenti individuali ecapire esattamente cosa sta accadendo, e se è il caso di arrivare a delle sanzioni.

In questo momento abbiamo, purtroppo, il 40% del personale che si rifiuta di timbrare ilcartellino. Io credo che questo sia inaccettabile. Dobbiamo proseguire con il nostroatteggiamento che è di naturale severità, rispetto ai dipendenti dell’Atac, fino a quando ilproblema sarà risolto. Per me risolvere il problema significa avere da un lato i dipendentidell'Atac che lavorano con attenzione e diligenza e che timbrano il cartellino, e ce ne sonomolti che lavorano bene, dall'altro avere i nostri treni che ritornano alla normalità peroffrire il sevizio giusto alla città. Nello stesso tempo il dott. Micheli ha disposto che circa

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120 uomini siano sulle banchine della nostra metropolitana per aiutare le persone neimomenti di massimo addensamento del pubblico a causa del rallentamento dei treni.

Ho parlato con il Prefetto perché sia informato, minuto per minuto, di ciò che accade inmodo da poter lavorare tutti insieme come una grande squadra per il bene della città e perrestituire un servizio adeguato a una Capitale del G7”.

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Lettera numero 3 – La parola ai macchinisti

Buongiorno, sono un macchinista della Roma-Lido. Quello che stiamo vivendo in queste assurdegiornate è davvero umiliante e insopportabile come cittadino e come lavoratore. Come prima cosa è necessario partire da cosa è successo di nuovo e poi cercare dicapire di chi sono le responsabilità.

Allo scopo di varare il prossimo pianoindustriale che dev’essere per forza unpiano con grandi e dolorosi tagli esacrifici visto il vertiginoso debitodell’ATAC i vertici aziendali hannopensato bene, anziché sedersi ad untavolo e cercare una soluzionenegoziale, di mettere in atto un vero eproprio ricatto ai danni dei lavoratoritutti comunicando la disdetta unilaterale

di tutta la contrattazione integrativa ad oggi vigente dal 1962 in poi… 53 anni di lotte econquiste sindacali di intere generazioni di lavoratori cancellate con un comunicato. Questi accordi aziendali disciplinano le indennità accessorie che rappresentano unabella fetta dello stipendio mensile (circa 400 euro) e l’orario di lavoro settimanale (37ore su sei giorni invece che 39). QUESTO È IL VERO NOCCIOLO DELLA QUESTIONE ENON L’INTRODUZIONE DEL BADGE COME VOGLIONO FARVI CREDERE. In tanti anni poi è indubbio che molti abbiano approfittato della mancanza di controllisul rispetto degli orari e delle regole, non siamo una categoria di santi, ma nemmenodi ladri ve lo assicuro. Perché chi avrebbe dovuto controllare non l’ha mai fatto?Perché grazie alla mancata osservanza delle regole è stato possibile mandare avantiun servizio anche se spesso indegno di una capitale europea. Sulla Roma-Lido da ormai molti anni il servizio viene mandato avanti con treni vecchi efatiscenti, riciclati dalle altre linee e spesso, tanto per dirla tutta, carenti in sicurezza(con i 25 milioni di euro spesi per i treni della serie 200, inaffidabili per le linee A e Bdella metropolitana e con gli altri soldi spesi per le tristemente famose frecce delmare, non sarebbe stato meglio comprare dei nuovi CAF per esempio? I CAF acquistatiper la metro B1 sono costati poco meno di 6 milioni l’uno).

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Questo grazie alla complicità oppure, a seconda di come la si guarda, abnegazione esenso di responsabilità del personale perché scartare un treno significa lasciare perstrada e far aspettare centinaia di persone e allo stesso tempo garantire che quellestesse persone possano viaggiare su un altro treno, un treno SICURO. Qualunque utente della Lido sa di cosa stoparlando, le corse dei macchinisti percercare di sistemare una porta ad esempioo gli sforzi per arrivare al capolinea contreni che non camminano nemmeno acalci come si suol dire. Per non parlaredella linea, rallentamenti a non finire e,peggio, la scarsa sicurezzadell’infrastruttura (basti ricordare tutte levolte che il cavo della linea aerearompendosi ha dato letteralmente fuoco al treno. Perché non sono scattati i sistemi disicurezza che avrebbero dovuto togliere la corrente?). Anche nella giornata di ieri (domenica 5 luglio) per evitare che si creassero buchi dioltre un’ora tra le partenze del pomeriggio è stato utilizzato un treno che a norma diregolamento non avrebbe dovuto circolare… A questo aggiungiamo pure il fatto chese la linea va avanti è anche grazie agli straordinari del personale: su 112 personepreviste per coprire i turni ce ne sono solo 80.

Inutile che vi ricordi quante persone sono state assunte per “lavorare” negli uffici,parentopoli vi dice niente?

Se non verranno presi ben altri provvedimenti il badge, due ore di lavoro in più asettimana e i risparmi fatti sugli stipendi non serviranno proprio a niente perché sonobriciole di fronte alle centinaia di milioni di euro di debito…

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In questa situazione i vertici aziendali hannoritenuto di scaricare sul personale tutto il pesodei sacrifici necessari al risanamentodell’azienda... io penso che sia giusto e doverosofare dei sacrifici per salvare la nostra azienda e lifarò volentieri ma vorrei che insieme a noi lifacesse anche la nutrita schiera dei dirigentiATAC, quelli che avrebbero, loro sì, il potere dicambiare le cose con le loro scelte. 61 dirigentiche si spartiscono una torta di 6.632.060 eurosolo di retribuzione a cui va aggiunto 1.385.138euro in premi di risultato (?) senza contare glistipendi del presidente, dell’amministratoredelegato, dei consiglieri di amministrazione, delcollegio sindacale e dei tanti (!) quadri… per nonparlare dei soldi sperperati negli appalti e senzadimenticare le responsabilità della politica tutta!

Mi piacerebbe che leggendo questa mia lettera vichiedeste di chi è veramente la colpa dellosfascio del trasporto pubblico a Roma…

Capisco perfettamente la rabbia e la frustrazioneche nascono dal sopportare una situazione indecente come quella di questi giorni,sono esattamente gli stessi sentimenti che provo anch’io! Le persone che vedete tutti igiorni: capitreno, macchinisti, capistazione e operatori di stazione sono anch’essevittime delle scelte assurde fatte in tanti anni e dell’arroganza e incapacità di chigestisce e ha gestito quest’azienda.

Chiudo dicendovi che VOI UTENTI NON SIETE I MIEI NEMICI (nemmeno quelli che misputano, mi insultano e mi minacciano).

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Lettera numero 4 – La guerra tra poveri, soluzioni?

Ciao, parto dal considerare il fatto che invece di essercisolidarietà tra noi (utenti) e gli autoferrotranvieri si sta, viavia, innescando una guerra tra poveri, che è proprioquello che vogliono le autorità a partire dal sindaco (nonhanno soluzioni e questa è una situazione di comodo, ilsindaco sta cavalcando l'onda del malcontento).

Basterebbe che loro c'informassero, tramite cartelli affissicome quando c'è sciopero, che scrivessero le loro ragioni,e che c'invitassero ad unirci a loro in questa battagliacontrattuale.

Si potrebbe organizzare uno sciopero che blocchi Romatutti insieme, come si fa dove esiste senso civico e

soprattutto senso "dell'altro".

Se gli autoferrotranvieri non sensibilizzano gli utenti al loro problema e continuano aviaggiare per conto loro, non otterranno nulla e noi staremo sempre peggio, questaguerra tra poveri finirà con tanti feriti, soprattutto perché con questo caldo la salute èmessa a dura prova.

I romani sembrano incivili, ma sono solo addormentati!

Ciao e in bocca al lupo per i viaggi in metro. Silvia

La risposta di Andrea Vedi Silvia, secondo me hai centrato il punto. E' più comodo per coloro chedovrebbero fare interventi per farci campare meglio, scaricare la colpa su fattiesogeni, non dipendenti dalla loro volontà.

Ma, anche senza questo intervento, la solidarietà che dovrebbe esserci in questimomenti è molto complicata da ottenere, perché abbiamo fini diversi: loro voglionolavorare in condizioni decenti, a noi basta arrivare a casa. E la loro protesta confliggeinevitabilmente con il loro fine.

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Abbiamo creato questo forum proprio per quello e tutti i nostri interventi sono tesi acreare un dialogo. Almeno ci proviamo. Andrea

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Lettera numero 5 – La nostra vita è questa qua

Io sono Elisa, una donna disabile(disabilità al 70%) ho una bambina di 5anni e ho vissuto 15 anni all'estero. Sonoanche io una vittima di questo scempio.

Non prenderei il treno se non che devoandare a lavorare a Roma.

Ogni giorno spinte, personemaleodoranti, tutti ammassati nei

vagoni, sicuramente ogni giorno mi sento male. Arrivo in ufficio in condizioni pietose!

Il ritorno? Non si sa mai quando si parte ne quando si torna... non vedo più mia figliaperché invece di giocare con lei si fa a spintoni sulla banchina di Piramide.

Quale dovrebbe essere la mia opinione?

Non voglio fare confronti con altri paesi ma qui è già difficile avere un lavoro ma chi cel'ha non se lo può tenere perché non lo si può raggiungere!

È assurdo!!!!!!!!

La risposta di Andrea

Non esistono parole migliori per descrivere la situazione che viviamo tutti i giorni,voglio sottolineare qualche parola che hai scritto tu, il riassunto di una parte (troppolunga) della nostra giornata:

1. Tutti ammassati nei vagoni2. Non si sa mai quando si parte ne quando si torna3. Non vedo più mia figlia4. Chi ha un lavoro non se lo può tenere perché non lo si può raggiungere

Una gestione (di qualsiasi colore esso sia) che ha come risultato questo, non credo siadegna di poter continuare il suo lavoro (si fa per dire),

Andrea

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Lettera numero 6 – I miei consigli

Ciao, ecco i miei consigli da abbonato annuale

• Azzeramento dei vertici, con nomina di nuovi e qualificati dirigenti con contrattoa progetto.. se non raggiungono gli obiettivi vanno a casa e magari gli vienericonosciuto solo uno stipendio di 800 euro mese.

• Iniziare a creare corsie preferenziali per gli autobus inizialmente solo su stradea più corsie (deve diventare più rapido spostarsi in autobus che in macchina

• Aumentare numero di corse cosi diminuisce affollamento ma dotare tutti gliautobus di controllori

Ma tanto di cosa stiamo parlando? L'Atac è destinata solo a fallire.

Alessio

La risposta di Simone

Caro Alessio, concordo con la tua proposta dell'azzeramento dei vertici Atac, connomina di nuovi dirigenti qualificati, e secondo me è l'unico modo per far ripartirel'azienda prossima al fallimento.

Il principale problema di Atac è l'evasione dei titoli di viaggio, e mettere controllori subus sarebbe un ottima idea per combattere i "furbetti".

Le corse degli autobus andrebbero incrementate, e come dici tu, diventerebbe piùrapido spostarsi in bus anziché in macchina. Ma questo è possibile solo se sarannoaumentate anche le corsie preferenziali.

Un saluto, Simone

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Lettera numero 7 – Pensieri in libertà

di Cinzia Chieppa

14 luglio 2015. Un gruppo di pendolari esasperati dai continui disservizi sulla Roma-Lido scende sui binari interrompendo il servizio pubblico in segno di protesta,sfiancati dall'ennesima giostra di cambio treno, cambio binario, annuncio di ritardo,vetture senza aria condizionata con duemila persone stipate in condizioni disumanein veri e propri carri bestiame che rispettano ormai la frequenza media deitrenta/quaranta minuti (a volte anche cinquanta) contro i sette (e dico sette) promessiin campagna elettorale.

Ma la tratta Roma-Lido non è nuova a questogenere di protesta. Era già successo in passato enon certo perché tutti i pendolari lidensi abbianoquesta particolare bramosia di scendere sullerotaie.

Basta navigare un po' su internet che subito sitrovano centinaia di articoli online, denunce,blog, dove vengono narrate le gesta della Roma-Lido sin dai tempi in cui ero ancora studentessa.

Si tratta di una linea molto vecchia, che collega laperiferia al centro di Roma e come tale a voltedimenticata da chi si preoccupa principalmentedi perfezionare la facciata del centro storico.

Nessuna periferia dovrebbe essere dimenticata.

Ma Ostia è il mare di Roma, Ostia è un quartieredi Roma sebbene disti da essa circa 25chilometri. Ostia ha raggiunto una popolazionedi circa trecento mila abitanti un terzo dei quali si

muove ogni mattina per raggiungere il proprio posto di lavoro in diverse zone diRoma.

Ebbene, Ostia da qualche settimana è abitata da cittadini terrorizzati, umiliati, vilipesiche ogni mattina si apprestano ad una normale giornata di lavoro e di trasportopubblico con la morte nel cuore, con l'angoscia di quello che potrà succedere nelviaggio della speranza.

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Si vocifera di uno “sciopero bianco” di un gruppo di macchinisti che per protestacontro il mancato rinnovo contrattuale e tagli orizzontali, si rifiuta di azionaremacchine parzialmente integre facendo circolare soltanto quelle perfettamente anorma e così, a fronte di un servizio già seriamente compromesso le vettureeffettivamente circolanti si sono quasi dimezzate.

Altri parlano di proteste manovrate a danno deivertici aziendali o addirittura dei vertici capitolini, altriancora ipotizzano una volontà di creare un taledisagio con il solo scopo di portare l'Atac, laprincipale azienda municipalizzata del trasportopubblico romano, ad un ovvio e “necessario”processo di privatizzazione.

Il risultato è che il servizio è al totale collasso.

A tre giorni dal gesto estremo dei pendolari scesi suibinari, oggi, 17 luglio 2015, di nuovo tutti giù perterra. Ma stavolta non si sta sui binari a causa dellaprotesta dei viaggiatori, ma perché si viaggiasull'ennesimo treno guasto. All'altezza di Vitinia viene impartito il consueto ordine discendere momentaneamente dal mezzo per consentire il ripristino e qui si scatenal'inferno.

Alcuni passeggeri si rifiutano di scendere, altri siavventano contro la cabina dei macchinisti. Unoin particolare, pensa bene di esprimere il suodisappunto scagliando una sassata contro lastessa cabina: treno inservibile, arrivo deiCarabinieri, dirottamento sull'altro binario inattesa di un nuovo mezzo per Ostia.

Sull'altro binario il treno arriva, ma è già carico dipendolari ai quali si aggiungono ovviamentequelli sulla banchina.

Il treno riparte in condizioni ancora piùdisumane del solito (faccio fatica a pensare chesia possibile, ma al peggio no c'è mai fine) e facaldo, talmente caldo, che un folle protagonista

di un meraviglioso venerdì 17 di luglio pensa bene di forzare una porta aprendola conil treno in corsa.

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Sembrano scene di un film dell'orrore, ma garantisco personalmente che è tutto vero.

L'ennesimo malcapitato treno ovviamente siferma all'istante tra Acilia e Casal Bernocchi. Lagente è in delirio, alcuni presi dal panicoscendono sui binari senza sapere ancora cheproseguiranno proprio lì il loro viaggio.

Ed infatti dopo circa un'ora di follia arrivano ivigili del fuoco che aiutano uomini, donne,bambini, anziani, disabili, a scendere dal trenoper proseguire a piedi a quarantadue gradi,sotto il sole e sopra le rotaie incandescenti, illoro viaggio della speranza.

Soltanto dieci giorni fa, il pomeriggio del 6 luglio2015, la protezione civile distribuiva acqua agliutenti della Roma-lido.... per gli stessi motivi......

Perché questi episodi sulla Roma-lido non sono sporadici, ma stanno diventandonormale amministrazione.

Siamo ai livelli della calamità naturale, della sciagura, con la differenza che qui lanatura non c'entra proprio niente e le responsabilità sono tutte umane!E poi ti capita di incontrare cinesi che strabuzzano gli occhi, rumeni che ci deridono...perché tutto quello che nessuno oserebbe mai immaginare sulla Roma-lido succededavvero.

Fino a qualche tempo fa gli altoparlanti intercalavano qui e là uno “scusate per ildisagio”.

Adesso non più.

E per fortuna, aggiungo. Sarebbe uno schiaffo all'intelligenza e alla dignità umana.

Stasera di fronte all'ingresso della stazione di Porta San Paolo (Piramide per gli utentipiù avvezzi) c'erano sei auto della polizia.

Non è uno sciopero bianco. Non è uno “scusate per il disagio”. Non è una calamitànaturale.

Questa è un'odissea quotidiana. Anzi, è una guerra.

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Mai viste in prossimità di una stazione ferroviariaurbana tante forze di polizia.

Mai vista la protezione civile chiamata per bendue volte in due settimane a distribuire acqua anormali pendolari.Le biglietterie sono sempre chiuse, a tutte le ore,tranne qualche stazione, le più fortunate.Gli ascensori sono sempre fuori servizio, le scalemobili un lusso. Peccato che i diversamente abilinon la pensino proprio così.

Gli utenti sono stremati, esasperati in preda alpanico e purtroppo anche in preda alla follia e alla barbarie, come testimoniano iracconti sopra citati.

In queste giornate così torride il vero miraggio per gli utenti della Roma-lido è vedereun treno in arrivo all'orizzonte.

Ora basta. E' giunto il momento che il malaffare Atac dia delle risposte.

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Lettera numero 8 – Qual'è la soluzione?

Partecipo volentieri all'iniziativa che chiede agli utenti unparere sulla situazione.

E' purtroppo evidente che carenze strutturali protrattenegli anni (mancanze di personale, manutenzione erotazione del materiale rotabile) hanno portato ad unasituazione ingestibile del trasporto pubblico romano cheha sicuramente origine in una gestione che definiredeficitaria è dir poco.

Su questa nelle ultime settimane si è innestata la protestadel personale viaggiante colpito dalle decisioni unilaterali.

Di fronte ad una politica e ad una macchinaamministrativa sorda alle richieste di confronto e difronte alle uniche notizie ufficiali che sono quellediramate dall'ATAC, mi è però difficile capire ragioni della protesta ed anche modalitàdella stessa senza una spiegazione da parte del personale ATAC.

Mi spiego meglio: quello che leggiamo, vediamo è frutto delle notizie e di quello chesopportiamo.

Cosa leggiamo? Che c'è in atto una protesta a causa del non voler usare il badge.

Cosa sopportiamo? Cancellazioni improvvise, con scelte alle volte difficili da capire(esperienza personale: un addetto che dice "avrei lasciato anche questo treno fermoperché non pulito"). Capisco il rifiuto dei turni straordinari se non pagati, mal'impressione è che si effettuino scelte arbitrarie con il solo scopo di non far viaggiare itreni.

Qual'è la soluzione?

La soluzione la deve trovare la politica - se vuole - ma per evitare tensioni inutili chefanno solo il gioco al massacro che la politica sembra stia cercando chiedo aimacchinisti di spiegare pubblicamente le loro ragioni.

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Se viene rifiutato un treno, di fronte alladirigenza che sembra appositamente nondare notizie ai viaggiatori, dovrebbero forseessere i macchinisti ad avvertire l'utenzastesa.. L'utenza è un alleato ma solo secoinvolto. Se viene visto come un nemico -e per carità a volte lo è - diventaautomaticamente alleato strumentale delladirigenza ATAC.

Chiedo ai macchinisti di aiutarci a capire perché altrimenti il livello di scontrocontinuerà ad alzarsi facendo il gioco di chi vuole isolare il personale ATAC.

Andrea

La risposta di Andrea

Questa mail ci è arrivata qualche tempo fa, prima sia dell’occupazione di Porta SanPaolo, che della lapidazione del treno a Vitinia.

Cosa dire: pare che si sia avverato tutto e c’è di vero che la politica, che dovrebbetrovare soluzioni, o è assente (Zingaretti) oppure fa cose apparentemente a caso(Marino), che purtroppo non fanno altro che metterci gli uni contro gli altri.

Dobbiamo parlare tra noi, dobbiamo cercare di parlare il più possibile.

Andrea

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Lettera numero 9 – Il trasporto pubblico non è stato mai oggetto dicampagna politica

Caro Andrea e caro Carlo,

vi scrivo per dire la mia in maniera più completa rispetto ai classici 140 caratteri diTwitter, scritti di corsa in mezzo al traffico urbano o in attesa di un mezzo pubblico chenon passa....

Da qui voglio iniziare, lo stato attuale è visibile a tutti, mezzi di superficie lenti e senzadelle vere corsie preferenziali esclusive,tram con gli stessi problemi dei mezzisu gomma con l'aggiunta del problemaalle sottostazioni elettriche e poi lelinee ferroviarie.

La Lido è stata una linea realizzata negliultimi anni come detto da voi con gliscarti e zero manutenzione e ora si

aggiunge il problema dei macchinisti che applicando il regolamento di Atac e dopo gliultimi tagli di stipendio hanno deciso di non prendersi altre responsabilità.

Al momento sono a favore dei lavoratori con riserva, diciamo nel mezzo, Atac avrebbedovuto trovare un accordo portando ad un aumento delle ore di lavoro mamantenendo lo stipendio precedente, il come, spetta ai dirigenti di Atac non a me.

Le mie idee per il futuro sono le seguenti nel breve periodo:

• Passaggio della Roma-Lido al Comune di Roma con trasferimento dei fondinecessari per la gestione.

• Messa in sicurezza dei vari depositi dei treni e dei vari punti di entrata dellametro contro i writers con l'installazione di allarmi e telecamere e continuarecon la pulizia dei treni rovinati.

• Verificare il piano di manutenzione per i vari mezzi di Atac sia su ferro che sugomma, valutando il rapporto costi benefici sul rimettere in funzione trenivecchi come le MR500 se ne sono rimasti ancora disponibili, valutazionerapporto costi/benefici della conversione degli MB100/300 per la Roma-Lido,valutando degli espedienti come l'installazione dei finestrini stile treni dellametro londinese all'altezza degli attuali vetri presenti nelle porte di inizio e finevagone in modo da utilizzare l'aria condizionata nei periodi più caldi dell'anno epermettere un continuo circolo dell'aria.

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• Rendere esclusive le corsie preferenziali dei tram per iniziare e successivamenteanche per le linee degli autobus.

• Rivedere il contratto con la società di sicurezza dotando il potere di effettuare ilruolo di controllori nelle stazioni dei treni, in modo da ridurre l'evasione e iltanto odiato effetto trenino.

• Definizione delle tratte conclusive della Metro C con Chiesa Nuova ancherealizzata a rustico per permettere una realizzazione in un secondo momento.

• Fondamentale la NON realizzazione del prolungamento della B verso Tor DiValle, ma dirottare quei fondi alla Roma Lido.

• Rinnovo del contratto dei dipendenti Atac per diminuire il problema degliscioperi e riduzione degli stipendi dei dirigenti, con un sistema di incentivi legatiagli obiettivi raggiunti per tutti e ricollocazione dei lavoratori dove sia possibile.

Nel medio periodo e lungo periodo e dopo aver realizzato le opere precedenti:

• Con la riduzione dei costi per la pulizia dei treni, iniziare a dirottare i soldirisparmiati verso l'installazione di macchine per il controllo del biglietto in uscitasu tutte le fermate gestite da Atac dove possibile e opere di pulizia dei muridelle stazioni colpite da atti vandalici.

• Iniziare con i lavori di ammodernamento dei treni che sono stati consideratiidonei ad un loro riutilizzo.

• Realizzazione della nuova fermata della Lido ad Acilia.• Lavorare d'intesa con il comune per realizzare nuove linee tram come la TVA, la

Ponte Mammolo - Subaugusta.• Prolungamento delle linee attuali delle metro (B1 a Porte di Roma, B a Casal

Monastero, A a Torrevecchia)• Realizzazione del tram/metro leggera che collegherebbe Anagnina con la C

passando per l'ospedale e l'università Roma Tor Vergata ancora scoperto daltrasporto su ferro.

• Ristrutturazione delle fermate dei treni con priorità a fermate come SanGiovanni, Policlinico, Spagna, Flaminio.

Tutto questo si può realizzare però con la volontà politica, i comitati dei pendolari, lesingole persone hanno il potere in mano e lo esercitano con il voto. Il trasportopubblico NON è STATO MAI oggetto di campagna politica, ha sempre avuto un ruolomarginale.

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Sono qui a scrivervi anche per chiedere di valutare di realizzare una forza politica chesi presenti alle prossime elezioni non per governare direttamente Roma, la città èimmensa con tanti problemi e con tante cose a cui pensare, ma con l'intenzioneintanto di entrare in comune in modo tale da trasformare la forza al momento che almomento si trova nei comitati, all'interno della giunta comunale. Siamo più di mezzomilione di pendolari al giorno, riuscire a dirottare 300 mila persone verso questogenere di forza politica avrebbe grande risonanza nel consiglio capitolino.

Con questo vi saluto e vi ringrazio per il tempo dedicato.Buona serata,Andrea

La risposta di Carlo

Caro Andrea, la tua lettera contiene propostevalide e molto intelligenti. Per evitare di passarlein rassegna con un generico e tedioso elenco,preferiamo commentarle inserendole nelcontesto socio - politico della nostra città.

Tolto lo stato di attuale emergenza, siamoconvinti che l’attuale amministrazione dovrà,entro il termine del suo mandato, sciogliere treaspetti fondamentali:

• Definizione di un piano interventi per lamessa a norma, dal punto di vista deiVVFF, delle metropolitane A e B. Sbloccarequesto nodo permetterebbe di scongelareuna serie di interventi già finanziati come ilpotenziamento della rete elettrica dellametro B con l’ampliamento e la messa in sicurezza del deposito Magliana Nuovae lo scambio metro A/C a San Giovanni senza necessità di uscire in superficie(come probabilmente sarà).

• Definizione del quadro finanziario necessario al completamento della metro Ccon fermate: Venezia – Chiesa Nuova – San Pietro – Ottaviano. Riteniamoimpensabile perdere l’opportunità di una stazione sotto Corso VittorioEmanuele; in particolare costruire a rustico la stazione, risparmiando cifreinsignificanti, significherebbe dover riaprire cantieri nel cuore della città.

• Inaugurare il filobus Laurentina – TorPagnotta: 5,5 chilometri di filovia incostruzione dal 2009.

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Per quanto concerne lo sviluppo delle preferenziali e dei tram c’è un altro discorso dafare.

Come ben sai negli anni 60’, a partire dalle Olimpiadi e sulla scia del boom economico,a Roma si operò la scelleratissima scelta di dare priorità alle macchine private,subordinando ad esse l’importanza del mezzo pubblico su ferro. La rete tranviariaromana fu perciò letteralmente distrutta con l’illusione che i più “moderni” autobus ele future reti di metropolitane potessero prenderne il posto. Ad oggi, nonostante sianopassati oltre 50 anni, nonostante gli autobus si siano rivelati insufficienti, ancoraquesta mentalità è imperante: interi quartieri nascono senza le opere diurbanizzazione primaria e spesso vengono malamente collegati alla città conautolinee a frequenza ridotta e che rimangono paralizzate nel traffico per la penuria dicorsie preferenziali.

Contemporaneamente miopi comitati di quartiere, alcuni commercianti fautori delladoppia fila e pseudo ecologisti, oltre che soprintendenze varie, non sanno vedere oltreil loro immediato e limitato tornaconto personale e impediscono l’ampliamento dellecorsie preferenziali e la (ri)costruzione della rete tranviaria.

Sembra quasi di bestemmiare quando si cerca di parlare ai romani, dicendo che lospazio occupato da 250 automobili può essere praticamente annullato da un tramarticolato; questo perché resiste ancora l’impostazione anni 60’ che il mezzo pubblicoè nemico dell’automobile (e del cittadino).

Le amministrazioni degli ultimi anni hanno assecondato questo scelleratoorientamento per conservare la forza necessaria a governare. Fintantoché non sicambierà la mentalità del cittadino sarà impossibile richiedere che una forza politicafaccia del trasporto pubblico il suo cavallo di battaglia: non prenderebbe abbastanzavoti.

Piuttosto che creare un partito politico, io e Andrea siamo convinti il cambiamentoarriverà dal momento in cui si sarà formata una sensibilità diversa e più consapevoledell’importanza del trasporto pubblico.

Per questo il nostro impegno quotidiano proseguirà con l’ampliamento della rubrica#MetroForDummies che, chissà, potrebbe diventare un libro!

Grazie mille per aver contribuito a questo forum e al sostegno che ci dai ogni giorno.

Carlo, il TreninoBlu

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Lettera numero 10 – Fatevi un esame di coscienza

Buongiorno,

raccolgo l'invito a scrivervi come richiesto tramite il blog "Iltrenino Roma Lido".Vorrei condividere con voi la risposta di Atac allasegnalazione che ho inviato qualche giorno fa tramitel'apposita sezione del portale di Atac.

Ogni volta che ho "una percezione negativa" (di seguitocapirete perché uso queste parole) scrivo ad Atac, maquesta volta ho anche conservato il testo della miasegnalazione, che trovate di seguito.

Grazie per l'opera di informazione che fatequotidianamente. Cordiali saluti

Marco

La segnalazione:

Buongiorno, questa non è una segnalazione in quanto lo stato del servizio della lineaRoma-Lido in questi giorni è su tutti i giornali e anche su tantissimi blog.

Scrivo solo per chiedere a tutti i dirigenti di Atac di dimettersi.

Non è possibile che nella capitale della Repubblica Italiana ci sia questo tipo diservizio, che viola tutte le norme e reca danni pesantissimi agli utenti che arrivano inritardo all'università, al lavoro, dal medico o in qualsiasi altro posto abbianopianificato di arrivare.

Probabilmente non vi rendete conto del disagio che state creando da anni a causa diuna conduzione scellerata di un'azienda pubblica come Atac.

Perché non venite con noi nelle ore di punta ad aspettare sotto il sole anche 25 minutiun treno infuocato e sovraffollato?

Sappiate che continuando in questo modo prima o poi si arriverà allo scontro, che peradesso è solo verbale.

La frustrazione della gente comune verso questi comportamenti operati da manager,

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che guadagnano quanto una persone comune guadagnerebbe in 4/5 anni, staraggiungendo livelli troppo alti.

Vorrei farvi notare che la linea Roma-Lido è utilizzata da persone appartenenti ad unafascia di reddito medio/bassa e non è difficile pensare che molte di esse non abbianoun proprio mezzo di trasporto per sostituire il treno.

Vedo molte donne incinte sul treno costrette a viaggiare ammassate con temperaturenei vagoni superiori ai 30 gradi. E che dire delle persone anziane?

Se la vostra coscienza è pulita, allora continuate a dormire sonni tranquilli.Buona notte

La risposta:

Gentile signor ****,abbiamo trasmesso il Suo rilievo alla Struttura della Roma-Lido di Atac SpA,affinché possa monitorare, in questi giorni,ogni circostanza.

La informiamo che il servizio Roma -Lido è un complesso sistema fatto diuomini, mezzi, impianti e infrastrutture. Ciò premesso, è inteso che tutto ilpersonale è teso all'obiettivo del buon funzionamento, nel rispetto delcontratto di servizio, del servizio stesso. Purtroppo possono essere molteplicii motivi per cui si può verificare un inconveniente o un guasto che determinal'insoddisfazione di un utente.

Ci scusiamo per la percezione negativa che Le abbiamo dato dei nostriservizi.

Cordiali saluti

La risposta di Carlo

Caro Marco,

segnalare ciò che non funziona è un'attività efficace quanto sottovalutata.

Molto spesso capita durante gli incontri coi comitati di pendolari che i rappresentantiAtac di turno non conoscano lontanamente il reale stato delle cose, ne tanto menovogliano saperlo.

Lo stesso vedasi per le commissioni per la mobilità che tengono saltuariamente

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ridicoli sopralluoghi della linea con Caf puliti e confezionati su misura.La speranza è che, continuando a insistere, qualcuno prima o poi si faccia davvero unesame di coscienza.

Ti suggerisco per il futuro di estendere le segnalazioni che fare anche alla RegioneLazio ([email protected]), che è proprietaria della Roma - Lido, e all'Agenzia dellaMobilità ([email protected]).

Carlo, il TreninoBlu

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Lettera numero 11 – Aspettiamo il morto?

Buonasera a tutti. Ho vissuto i disagi di questi ultimi giorni con tristezza e mi sonoanche vergognata di vivere in una città ormai da terzo mondo.

Sono stanca e comincio veramente aperdere le speranze.. Ormai siamo a unpunto di non ritorno.. Se i macchinistinon sono contenti della paga, dellecondizioni di lavoro o chissà cosa, dicosolo CAMBIATE LAVORO!! Andate a farealtro e smettetela di piagnucolare!

Forse conviene automatizzare tutte lelinee di Roma... E addio macchinisti..

Ovviamente dopo aver fatto saltare tutte le teste ai vertici Atac incompetenti!! C'ètanta gente capace che ha voglia di lavorare... Ma continuiamo a tenerci degli idioti,che se avessero lavorato in una azienda privata sarebbero già stati messi alla porta, acalci!!

Oggi (6 luglio ndr) è arrivata anche la polizia! Caro Sindaco, Atac, sindacati, macchinisti,cosa aspettate? Che ci scappi il morto? La gente è talmente esasperata che ormai laconclusione probabile è questa.. Svegliatevi!

Marina

La risposta di Carlo

Cara Marina, purtroppo la situazione che si è andata a creare è frutto di anni di cattivagestione. I finanziamenti disponibili sono stati letteralmente buttati nel cercare direstaurare le MA100 (oggi Frecce del Mare) e le MA 200 anziché comprare convoglinuovi. In particolare le 200 hanno dei difetti di fabbrica per i quali dovrebbero solo cheessere demolite. Per un ulteriore approfondimento la rimando a#MetroForDummies - I treni della Roma-lido [Parte 1] [Parte 2].

Quello del macchinista è un lavoro che richiede particolari qualifiche: insomma è unastrada che si sceglie di intraprendere e non un impiego che capita per caso.

Come evidenziato sul blog OdisseaQuotidiana anche il personale di macchina sconta ilimiti di un parco rotabile non adeguato alla linea. È comunque chiaro che la protestaprima di tutto danneggia i lavoratori che si muovono con la Roma - Lido e che non

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hanno altre alternative.

In tutto questo disastro sorprende che l'Atac non abbia ancora fatto nulla e che laRegione, proprietaria della linea, abbia rimandato l'incontro col comitato dei pendolariche si doveva tenere ieri a data da destinarsi.Per questo noi blogger, senza prendere le parti a priori, vogliamo dar voce a tuttiindistintamente.

Grazie per il tuo contributo che sollecita ulteriori risposte.

Carlo, il TreninoBlu

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Lettera numero 12 – Cosa faresti se fossi assessore alla mobilità diRoma?

La mia opinione sul trasporto pubblico a Roma e'negativa.E' negativa per :

• Servizio bus pessimo , con passaggi allefermate (salvo un ristretto numero di linee) da dopoguerra. Nelle ore di punta carribestiame! Nei cambio turno intorno alle h

10 , il deserto!• Servizio metro (utilizzo solo linea A e B) ugualmente ancora poco accettabile,

non tanto per i passaggi dei treni, quanto per lo schifo e trascuratezza che sivede alle fermate e sulle banchine.

• Guardate l'ex capolinea B deviazione conca d'oro, aperto da un pugno di anni,cosa e' diventato! Per entrambi mancano i controlli e il personale fisso allestazioni metro.

• I tornelli, o le porte , senza il controllore presente , servono a poco, sia inentrata che in uscita!

Cosa farei io, se fossi assessore alla mobilità di Roma?Facile soluzione:

• Bigliettaio fisso sui bus• Controllori ad ogni tornello di metro• Affissione orari ad ogni fermata bus di Roma• Affissione orari ai capolinea metro• Sorveglianza nei depositi per evitare graffitari• Video sorveglianza alle fermate metro• Telecamere all'interno dei bus• Ciò consentirebbe di visualizzare eventuali ladri e vandali• Pulizia totale delle stazioni e delle vetture su rotaie e bus• Multe corpose agli incivili che gettano carte o sporcano le vetture o i bus.• Visionare con scrupolo ogni attività svolta dal personale a terra e negli uffici

onde evitare sprechi di tempi pagati a fine mese• Visionare con attenzione l'assenteismo• Visionare con attenzione massima l'operatività di ogni singolo dirigente,

eliminando ogni figura superflua o inefficace al compito che un'azienda sana sidovrebbe aspettare

• Ridurre il debito Atac eliminando ogni spreco di denaro

Maria

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La risposta di Simone

Cara Maria, credo che non ci sia nulla da aggiungere alla tua attenta e approfonditaanalisi del trasporto pubblico a Roma. Concordo con tutte le tue affermazioni e pensoche se c'è l'impegno, si possono realizzare.

Simone

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