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  • 7/24/2019 Para Orto Elio

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    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Corso di Materia Condensatadella Laurea Specialistica in Fisica

    Paolo Calvani - Mario CapizziUniversita di Roma La Sapienza

    Email: [email protected]

    Tel. 06-4991-4381

    Elementi di Fisica Atomica e Spettroscopia

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    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    B. H. Bransden and C. J. Joachain

    Physics of Atoms and Molecules

    (Longman Scientific & Technical, Essex CM20 2JE, England))

    ISBN 0-582-44401-2

    Testi consigliati

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    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Figure ed impostazione degli argomentisono state prese dai testi citati e da fonti varie.

    Le trasparenze del corso sono percio a solo uso interno eriservate agli studenti frequentanti il presente corso.

    Queste trasparenze devono essere intese comepro-memoria delle lezioni:

    non vogliono e non devono sostituireil libro di testo e/o gli appunti.

    Avviso

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    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    La scienza (e l uomo)

    Things should be made as simple as possible, but not any simpler

    A. Einstein

    Essere umano e colui che sa porre domande, non chi da risposte

    Moni Ovadia

    La scienza avanza in parallelo con gli sviluppi tecnologici,e viceversa

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    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    L atomo di elio

    Sistemi a piu di un elettrone sono risolubili solo numericamente. L atomo di H e trattabile

    analiticamente in quanto la sua Hamiltoniana puo essere scomposta in un termine principale

    (energia cinetica e Coulombiana) piu termini perturbativi, relativistici e di struttura fine.

    Eventuali altre perturbazioni esterne (campo B) eliminavano ogni degenerazione

    Invece, gia nel caso di due elettroni, si hanno fenomeni aggiuntivi non trattabili

    perturbativamente: l interazione Coulombiana fra i due elettroni e il principio di esclusione diPauli. In questi sistemi a due elettroni (H-, He, Li+, etc) si possono comprendere e verificare

    molte approssimazioni che verranno poi usate in strutture atomiche piu complesse.

    Programma di lavoro:

    - Trascureremo gli effetti relativistici

    - Analizzeremo le simmetrie spaziali e di spin e la loro relazione con il principio di Pauli

    - Studieremo lo stato fondamentale (principalmente) usando prima il modello a particelle. indipendenti e poi la teoria delle perturbazioni e il metodo variazionale.

    - (Prenderemo in esame i fenomeni di autoionizzazione)

    B 6.1

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    L atomo di elio: stati para- e orto-elio

    .21 rr

    La separazione del moto del centro di massa in un problema a tre corpi, come l atomo di

    He, e piu complessa che nel caso, a due corpi, dell atomo di H, ma puo essere effettuata

    (B. App. 8) e porta alla Hamiltoniana nel moto degli elettroni relativo al nucleo:

    ove e la massa ridotta del sistema e e la distanza relativa dei

    due elettroni posizionati rispettivamente in e

    120

    2

    20

    2

    10

    222

    22

    2

    21

    14

    14

    1422

    ),(2121 r

    e

    r

    Ze

    r

    Ze

    MrrH rrrr

    MmMm

    2112 rrr

    Se assumiamo massa dei nuclei infinita rispetto a

    quella degli elettroni, la massa ridotta si riduce a

    quella degli elettroni e il termine misto, detto dipolarizzazione di massa, e trascurabile. Pertanto,

    in unita atomiche (m = = e = 4 0 = 1) e a0unita di lunghezza, m di massa, di momento

    angolare, e di carica, mc2 di energia, si ottiene:

    B 6.1

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    '121

    21),( 0

    1221

    2221 21

    HHrr

    Zr

    ZrrHrr

    con 212121 ,,),( rrErrrrH

    L atomo di elio: stati para- e orto-elio

    La Hamiltoniana del problema e invariante nello scambio delle coordinate dei due elettroni,

    per cui, se introduciamo un operatore P12 che scambia le coordinate spaziali delle due

    particelle, avremo

    e pertanto la soddisfa la stessa equazione di Schroedinger della

    e come questa e continua, uniforme e finita.

    0,12 HP

    211212 ,, rrPrr

    21 , rr

    Se la definisce un autostato non degenere, puo differire dalla solo per un

    fattore moltiplicativo , per cui

    21 , rr 12 , rr

    21211212 ,,, rrrrPrr

    B 6.1

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    L atomo di elio: stati para- e orto-elio

    cosi che = 1 e

    sono funzioni spazialmente simmetriche (o antisimmetriche).

    212

    211221121212212

    12 ,,,,, rrrrPrrPrrPrrP

    1221 ,, rrrr

    Da cio segue che

    B 6.1

    Qualora gli autostati siano invece degeneri, le relative autofunzioni potranno

    sempre essere combinate in modo tale da dare luogo a funzioni spazialmente simmetriche

    (para) o antisimmetriche (orto), con

    1221

    1221

    ,,21

    ,,21

    rrrr

    rrrr

    21, rr

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    Funzioni d onda di spin e PeP

    Pertanto, se ricorriamo alle funzioni di spin e , che descrivono lo spin di un singolo

    elettrone di componente lungo l assez, avremo 4 possibili combinazioni

    )2()1()2,1()2()1()2,1(

    )2()1()2,1()2()1()2,1(

    43

    21

    Nel caso dell atomo di H, lo spin interveniva solo perturbativamente nel determinare la

    struttura fine dei livelli energetici, via effetti relativistici. Nel caso di atomi a piu

    elettroni, invece, lo spin influenza pesantemente l energia dei livelli a causa del

    principio di esclusione di Pauli, PEP, che introduce anche un accoppiamento fra

    coordinate spaziali e di spin. Vediamo come.

    B 6.2

    Poiche l Hamiltoniana e indipendente dallo spin, l autofunzione dell atomo

    sara descritta completamente una volta data la sua autofunzione spaziale (e le

    componenti dello spin in una direzione data, presa come assez).

    oveq indica coordinate spazialie di spin.)2,1(),(),( 2121 rrqq

    ),( 21 qq

    ),( 21 rr

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    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Principio di esclusione di Pauli

    Ricordiamo che gli operatori S1 e S2 operano, rispettivamente, solo su (1), (1) e (2), (2)

    e pertanto commutano. Inoltre, in u.a. ( =1)

    e

    21

    21

    43

    43

    2

    2

    21

    21

    22

    zz

    yy

    xx

    SS

    SSi

    Si

    S

    SS

    B 6.2

    Ora, e sono autofunzioni di S2 e Sz,ove

    )2()1()2,1()2()1()2,1( 41

    212122

    21

    2

    2121

    243

    22 SSSSSSS

    SSSSSSzzz

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    Principio di esclusione di PauliB 6.2

    Es. Poiche

    e un autostato di Sz con autovalore MS = +1 ( con autovalore -1))2,1(

    )2,1()2()1(21

    )2()1(21

    )]2())[(1()2()]1()[()2()1(])()[()2,1(

    1

    1

    21211 zzzzz SSSSS

    )2,1(4

    Analogamente

    e un autostato di Sz con autovalore MS = 0 (come ))2,1(

    0)2()1(21

    )2()1(21

    )]2())[(1()2()]1()[()2()1(])()[()2,1(

    2

    21212 zzzzz SSSSS

    )2,1(3

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    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Principio di esclusione di PauliB 6.2

    44

    3

    2

    11

    )2()1(

    0)2()1(

    0)2()1(

    )2()1(

    zz

    zz

    zz

    zz

    SS

    SS

    SS

    SS

    In conclusione, in u.a.,

    ovvero 1, e sono tutte autofunzioni di

    Sz con, rispettivamente, autovalori MS = 1, 0, 0, 1.

    Per quanto riguarda S2 la situazione e diversa in quanto e sono tutte

    autofunzioni di S2. Infatti

    )2()1()2()1()2()1(223

    )2()1(223

    )2()1(223

    223

    2121211

    2121211

    21112112

    zzyyxx

    zzyyxx

    SSSSSS

    SSSSSS

    SSSSS

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    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Principio di esclusione di PauliB 6.2

    111441

    2

    1

    221

    23

    41

    41

    41

    223

    )2()1(4

    1

    )2()1(4)2()1(4

    1

    22

    3 i

    322332

    2

    2

    2121212

    2121212

    21222122

    41

    41

    41

    223

    )2()1(41

    )2()1(4

    )2()1(41

    223

    )2()1()2()1()2()1(2

    2

    3

    )2()1(223

    )2()1(223223

    i

    SSSSSS

    SSSSSS

    SSSSS

    zzyyxx

    zzyyxx

    Analogamente

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    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Principio di esclusione di Pauli

    Le autofunzioni i sono autofunzioni di Sz (con autovalori 1, 0, 0, e -1), solo le autofunzioni1 e 2 sono autofunzioni di S

    2 con autovalore 1 (in quanto S(S+1)=2).

    NON lo sono, invece, le autofunzioni 3 e 4.

    Poiche non vi sono interazioni fra gli spin, introduciamo ora delle autofunzioni di

    e normalizzate, che definiremo, per ovvi motivi, come singoletto e tripletto di spin.

    ,,2 zSSs

    P12

    B 6.2

    In conclusione si ha

    e sono inoltre simmetriche rispetto all operazione di scambio di spin ,

    mentre le autofunzioni e

    non hanno proprieta definite di simmetria nello scambio.

    )2()1()2,1()2()1()2,1( 32

    sP12)2,1()2,1( 41

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

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    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Principio di esclusione di Pauli

    )2()1(

    )2()1()2()1(2

    1)2,1()2,1(

    2

    1

    )2()1(

    41,1

    320,1

    11,1

    Pertanto si hanno tre funzioni di spinsimmetriche nello scambio degli

    elettroni, con S=1 (e MS=1,0,-1), e una

    antisimmetrica nello scambio, con S=0

    (e MS=0).

    )2()1()2()1(2

    1)2,1()2,1(

    2

    1320,0

    Queste funzioni sono ovviamentre simmetriche (o antisimmetriche) nello scambio dei due

    elettroni e sono anche autofunzioni di Sz e S2, in quanto, come e facile verificare

    41,1

    0,1

    1,11,1

    0,0

    0

    0

    z

    z

    z

    z

    S

    S

    S

    S

    2

    2

    2

    0

    1,11,12

    0,10,12

    1,11,12

    0,02

    S

    S

    S

    S

    e

    B 6.2

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    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Principio di esclusione di Pauli

    A partire da 2 funzioni spaziali ( e ) e 4 funzioni dello spin i,j, e possibile costruire,

    in linea di principio, 8 funzioni , ma solo 4 di queste sono

    antisimmetriche nello scambio di tutte le coordinate (spaziali e di spin) dei due elettroni,

    come richiesto dal principio di Pauli per la autofunzione di un sistema a piu elettroni:

    )2,1(),(),( 2121 rrqq

    Questo accoppiamento fra coordinate spaziali e di spin porta al prodotto della:

    funzione simmetrica nelle coordinate spaziali (stato para) per quella antisimmetrica nelle

    coordinate di spin

    funzione antisimmetrica nelle coordinate spaziali (stato orto) per le tre simmetriche nelle

    coordinate di spin

    )2()1()2()1(2

    1),()2,1(),(),( 210,02121 rrrrqq

    )2()1(

    )2()1()2()1(2

    1

    )2()1(

    ),(),(),( 21101

    ,12121 rrrrqq

    SMS

    B 6.2

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    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Principio di esclusione di Pauli

    In approssimazione di dipolo elettrico, nel caso in cui l interazione spin-orbita sia

    trascurabile, ovvero lo spin sia ancora un buon numero quantico e si conservi, non si

    possono avere transizioni fra stati di singoletto (S=0) e di tripletto (S=1) e deve essere S=0.

    Questo (interazione s-o debole) e il caso degli atomi conZ < 40, e pertanto e anche il caso

    dell atomo di elio che presenta pertanto due sistemi di livelli pressoche indipendenti, con

    transizioni solo all interno di stati di singoletto o di tripletto.

    Per tale motivo gli spettroscopisti hanno a lungo parlato di due specie di elio diverse.

    Vengono anche introdotti gli operatori (e corrispondenti numeri quantici)

    con autovalori

    con autovalori

    e i termini per

    ),1......,,1,(~1

    ~

    ~~~

    2

    21

    LLLLML

    )L(LL

    LLL

    Lz

    10

    4321043210

    333331111112

    SS

    ,,,,,,,,L

    GFDPSGFDPSLS

    B 6.2

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    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Schema dei livellidiscretidell HeB 6.3

    Valori sperimentali dei livelli discreti di

    energia dell atomo di He. L energia di

    prima ionizzazione e stata presa come zero

    delle energie.

    Perche il singoletto e piu legato?

    L effetto della interazione s-o e s-s e quitrascurato

    24.6 eV

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    19/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Schema di tutti i livelli dell HeB 6.3

    Schema completo dei livelli di energia

    sperimentali, discreti e continui,

    dell atomo di He.

    54.4 eV

    24.6 eV

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    20/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Il modello a particelle indipendenti

    22

    21

    20

    ,

    21210

    112

    )()(),(

    2121

    2212111

    nn

    ZEEE

    rrrr

    nnnn

    mlnmln

    Se trascuriamo all ordine zero il termine perturbativo, il problema e separabile nel moto dei

    due elettroni trattati come indipendenti, per cui

    Sia

    ove abbiamo la somma di due Hamiltoniane relative al moto di un singolo elettrone in un

    potenziale coulombiano conZ=2 e un termine di interazione Coulombiana repulsiva fra i due

    elettroni, con

    '121

    21),( 20

    10

    1221

    2221 21

    Hhhrr

    Z

    r

    ZrrH rr

    iiiiiii

    i

    mlnnmlni

    i

    i

    rii

    Erh

    rZrh

    )(

    21)(

    0

    20 1

    B 6.4

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    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Il modello a particelle indipendenti

    Le autofunzioni

    sono ovviamente degeneri in energia (degenerazione di scambio).

    )()(),()()(),( 1212021210 22121112212111 rrrrrrrr mlnmlnmlnmln

    )()()()(21),(1221210 22121112212111 rrrrrr mlnmlnmlnmln

    In approssimazione di ordine zero, le soluzioni esatte dell Hamiltoniana dell atomo di elio

    sono pertanto date dalle funzioni para (+) e orto (-)

    Sara poi anche

    LLLM

    llllllL

    L ........,.........1,

    ...,..........,.........1, 212121

    Consideriamo ora lo stato fondamentale, con n1 = n2 = 1 , l1 = l2, m m

    0)()()()(2

    1),(

    )()()()(2

    1),(

    112121112100

    112121112100

    2

    1

    rrrrrr

    rrrrrr

    ssss

    ssss lo stato fondamentale esolo para , simmetrico nelloscambio delle coordinate spaziali

    B 6.4

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    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Storicamente, l assenza di uno stato fondamentale orto dell elio, antisimmetrico nello

    scambio delle coordinate spaziali, indusse Pauli a enunciare il suo principio di esclusione .

    per l atomo di elio.eV8.108..411

    2

    )()()()(2

    1),(

    22

    2

    2

    1

    200

    )(3

    112121112100

    21

    1

    auZ

    nn

    ZE

    eZ

    rrrrrr rrZ

    ssss

    Sperimentalmente pero

    con energie di prima ionizzazione

    eV0.79..9.2exp0 auE

    eV6.24..9.0eV4.54..2

    exp0

    auIauI pp

    Come si puo spiegare questa grande differenza (quantitativa, qualitativamente il modello

    funziona )?

    Il modello a particelle indipendentiB 6.4

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

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    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Il modello a particelle indipendenti

    Valori calcolati Valori sperimentali Si noti anche come nel modello a

    particelle indipendenti lo stato

    (n1=1, n2=2) sia degenere fra orto e

    para, mentre sperimentalmente lo

    stato di tripletto sia piu legato del

    singoletto.

    La approssimazione fatta e

    pertanto troppo grossolana: non e

    possibile trascurare la interazione

    repulsiva fra i due elettroni, comeera ovvio considerando che e

    dell ordine di quella, Coulombiana

    e attrattiva, fra elettrone e nucleo.

    B 6.4

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

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    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Si noti anche che gli unici stati

    eccitati che danno luogo a uno

    spettro discreto effettivo sono

    quelli in cui un elettrone resta

    sempre sullo stato fondamentale.

    Infatti gia lo stato n1

    =2, n2

    =2 e

    risonante con il continuo dell He

    ionizzato una volta e porta alla

    autoionizzazione dell He.esHeHe )1(

    Questa conclusione non variera

    introducendo la interazione

    repulsiva fra gli elettroni, che

    alza l energia dei livelli dell He,

    ma non quella dell He+.

    Valori calcolati

    Il modello a particelle indipendentiB 6.4

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    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Il termine repulsivo, tende ovviamente a diminuire l energia di legame del sistema, che

    pertanto risulta essere nel modello a elettroni indipendenti molto maggiore di quella effettiva,

    misurata sperimentalmente, e a rimuovere la degenerazione fra singoletto e tripletto.

    Il modello a particelle indipendenti

    Infatti, l orto-elio e spazialmente antisimmetrico (e S1z=S2z) e pertanto i due elettroni devono

    avere numeri quantici diversi e essere in media piu lontani fra loro, per cui l interazione

    repulsiva e minore che nel para-elio, simmetrico nelle coordinate spaziali eS1z=S2z

    Il principio di Pauli genera percio , per puri effetti di simmetria, unaforza di scambio

    che avvicina o allontana gli elettroni a seconda della loro simmetria nello spin, e ne

    cambia la energia a causa della interazione repulsiva fra gli elettroni.

    B 6.4

    '1

    21

    21

    ),( 2010

    1221

    2221 21

    HHHrr

    Z

    r

    ZrrH rr

    Un esame qualitativo della Hamiltoniana ci suggerisce anche che la correzione repulsiva

    diventa sempre meno importante aZgrande

    in quanto la interazione attrattiva cresce conZ2 (Z elettroni caricaZdel nucleo), quella

    repulsiva fra elettroni conZ (Z-1) (ciascuno degliZelettroni con gli altriZ-1 elettroni)

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    26/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Il modello a particelle indipendentiB 6.4

    Se consideriamo il caso del carbonio (Z=6), l energia dello stato fondamentale nel modello a

    particelle indipendenti e -36 u.a. (~ -980 eV), quella sperimentale -32,4 u.a. (~ -882 eV), con

    un errore dell 11,1% rispetto all esperimento, contro un errore del 27,5% nel caso dell He.

    Nel caso dell idrogeno carico negativamente, H-, il valore teorico dello stato fondamentale

    nel modello a particelle indipendenti e -1 u.a. (~ -27.2 eV), contro quello sperimentale di

    -0.528 u.a. (~ -14,4 eV), con un errore dell 89%.

    Attenzione alla diversa scala delle energie!

    TUTTI gli stati eccitati dell H- sono nel

    continuo del sistema esH )1(

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    27/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Modello perturbativo al 1o ordine-Unsld 1927

    Sia e, trascurando la parte di spin,'),( 201021 HHHrrH

    021 /)(

    3

    0211121

    00

    1)()(),( arrZss e

    a

    Zrrrr

    2

    3

    1

    32

    2112

    2

    11

    0

    0

    0

    0

    1

    0 )(

    1

    )(' rdrdrrrHEE ss

    Nella teoria delle perturbazioni indipendenti dal tempo, la correzione all energia e data, al

    primo ordine, da

    2

    1 )()( isi rrossia dallainterazione elettrostatica tra due distribuzioni di carica di densita

    Pertanto

    21

    212

    22

    1

    21/22

    22/22

    110

    223

    0

    23

    132

    2112

    2

    1100

    00

    10

    2

    14

    1

    )(1

    )('

    0201

    rrrrdderdrerdr

    e

    a

    Z

    rdrdrr

    rHEE

    arZarZ

    ss

    B 6.5

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    28/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Scegliamo ora la direzione di r1 come assez per l integrazione su d 2

    Modello perturbativo al 1o ordine-Unsld 1927

    212121

    2

    21

    212

    22

    12

    1

    212

    22

    121

    2

    1cos

    1cos

    21

    212

    22

    121

    1

    1 21

    212

    22

    1

    2

    021

    212

    22

    1

    21

    212

    22

    1

    21

    21

    212

    22

    1

    21

    8

    228

    cos21

    24

    cos2

    )(cos4

    cos24

    cos22

    rrrrrr

    rrrrrrrrrr

    rrrrrr

    rrrr

    dd

    rrrr

    ddsen

    rrrr

    dd

    rrrr

    dd

    B 6.5

    (devo scegliere la radice positiva)

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    29/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Modello perturbativo al 1o ordine-Unsld 1927

    2121

    0 0

    /222/211

    6

    00

    2

    0201

    48 rrrrerdrerdraZeE arZarZ

    ma per cui),(r2

    ,0r2

    121

    1222121

    rr

    rrrrrr

    Pertanto contro

    con un ottimo accordo gia al primo ordine nella teoria delle perturbazioni (la differenza

    residua con il dato sperimentale indica che la correzione e stata eccessiva e occorrere

    introdurre la correzione al secondo ordine).

    u.a.2.75-eV8.74eV)2.34109(0pert

    EeV977.78u.a.903569.2exp0E

    B 6.5

    eV2.3485

    41

    85

    248

    22

    00

    21

    0 0

    /2221/2222/211

    6

    00

    2 1

    1

    020201

    mcZa

    Zedxex

    a

    m

    a

    exdxex

    erdrrerdrerdraZeE

    axmaxm

    axm

    r

    r

    arZarZarZ

    per Z=2.

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    30/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    E importante osservare che la correzione relativa all energia

    e pertanto la perturbazione relativa diminuisce al crescere diZ.

    ZZ

    Z

    E

    E 12

    Modello perturbativo al 1o ordine-Unsld 1927

    Questo andamento puo essere giustificato dal fatto che la perturbazione e data da due

    cariche e- distribuite su una regione di dimensione a~a0/Z, con interazione Coulombiana

    00

    2

    0

    2

    41

    4 aZe

    a

    eE

    La differenza percentuale fra i valori sperimentali e quelli esatti calcolati con i metodi

    (variazionali) piu avanzati varia fra il 5% per l He e lo 0.4% per il C4+. Il confronto non

    tiene pero conto della correzione dovuta al moto dei nuclei, a quella relativistica e radiativa,che non sono valutate ma, ovviamente, intervengono nel determinare il valore sperimentale.

    B 6.5

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    31/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Modello perturbativo al 1o ordine-Unsld 1927

    Nel caso dello ione H-

    carico negativamente - un

    elettrone aggiuntivo sulla

    prima shell (n=1) - l effettodella interazione repulsiva

    e talmente forte (Z=1) che

    tutti gli stati eccitati del

    sistema diventano instabili

    verso l atomo di H neutro eun elettrone libero

    B 6.5

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    32/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Stati eccitati per sistemi elioidi

    12

    1'

    rH

    Consideriamo solo stati eccitati discreti, del tipo 1s nx, ossia con un elettrone sempre nello

    stato fondamentale. Trascuriamo tutte le ulteriori correzioni citate e consideriamo il modello

    a particelle indipendenti con potenziale perturbativo

    , autofunzioni

    e energia nn

    ZE

    nrrrrrr

    n

    nlmnlm

    nlm

    21

    12

    2)()()()(2

    1),(

    2

    2

    0,1

    1210021100210

    Poiche i livelli eccitati in discussione sono degeneri rispetto a l e m dei singoli elettroni 1 e

    2, e rispetto allo scambio fra i due elettroni, dovremmo usare la teoria delle perturbazioni per

    stati degeneri per valutare l effetto della perturbazioneH.

    Un caso fortunato: Ricorrendo:

    - alla espansione di 1/r12 in armoniche sferiche

    - alla ortonormalita delle armoniche sferiche stesse

    si arriva a dimostrare che ''210

    210 ),('),( mmll

    mlnmln rrHrr

    B 6.6

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    33/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Stati eccitati per sistemi elioidi

    Inoltre, la perturbazione e invariante nello scambio delle coordinate spaziali, per cui si

    dimostra che

    0'' 0000 HH

    Queste relazioni mostrano che la perturbazioneH NON porta a un mescolamento fra stati

    degeneri orto- e para-, che pertanto possono essere utilizzati come corrette autofunzioni di

    ordine zero per calcolare le correzioni all energia al primo ordine in una teoria delleperturbazioni fra stati non degeneri:

    . Con calcoli semplici si ottiene

    ove

    integrale Coulombiano diretto

    n 2, integrale di scambio,

    responsabile della differenza di energia fra singoletto e tripletto di spin

    32

    3112100

    1221100

    32

    31

    2

    212

    2

    1100

    11

    00)1(

    )()(1

    )()(

    )(1)(

    '

    drdrrrr

    rrK

    drdrrr

    rJ

    KJEKJE

    HE

    mlnmln

    mln

    B 6.6

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    34/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Stati eccitati per sistemi elioidi

    J = integrale che da l interazione Coulombiana fra la distribuzione di carica dei due

    elettroni, analogo a quello gia trovato per lo stato fondamentale.

    K= integrale di scambio, dato dall elemento di matrice diH fra due stati ottenuti per

    scambio degli elettroni (ovvero dei loro numeri quantici)

    Si dimostra cheJe Ksono due integrali solo sulla dipendenza da rdella (r), ossia

    integrali suR10Rnl

    NON dipendono da m, ovveroH commuta conLz.

    ln

    ln

    KK

    JJ

    ,

    , 0

    Infine, si dimostra che Knl > 0, per cui uno stato di tripletto (orto) ha una energia piubassa di uno stato di singoletto (para) con gli stessi numeri quantici n e l.

    1a regola di Hund:

    due stati descritti dalle stesse autofunzioni di elettrone

    singolo sono tali che lo stato con spin maggiore ha

    energia minore

    B 6.6

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    35/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    nlnllnnln KJn

    ZEEE 2

    21

    ,,0,1),(,1

    112

    - i livelli energetici diventano meno negativi

    - viene rimossa la degenerazione in l

    - viene rimossa la degenerazione orto-para

    - NON viene rimossa la degenerazione in m

    Si noti che l energia dei livelli dipende dalla orientazione relativa degli spin (lo stato

    orto, antisimmetrico spazialmente e simmetrico nello spin, ha energia minore) anche se

    l Hamiltoniana non contiene lo spin, nelle approssimazioni fatte.

    La forza di scambio e poi confrontabile con la interazione elettrostatica e molto maggiore

    di forze dovute agli effetti relativistici, quali lo spin-orbita, che variano con (Z )2.

    Heisenberg per primo osservo che, in alcuni casi, la forza di scambio e tanto intensa da

    allineare gli spin fra loro e dare luogo alferromagnetismo (antiferromagnetismo perKnl < 0).

    Stati eccitati per sistemi elioidiB 6.6

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    36/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    -J21 >J20 : gli elettroni con l piccolo spendono piu tempo vicino al nucleo (R rl) e

    . pertanto ne sentono maggiormente l effetto attrattivo

    Splitting fra livelli orto e para diminuisce al crescere di n e l.

    Stati eccitati per sistemi elioidiB 6.6

    -K21 < K20 : all aumentare dil, l elettrone 2 spende sempre meno tempo vicino all elettrone

    . 1 (e viceversa), motivo per cui l interazione repulsiva tende a diminuire

    - analogamente Kml < Knl per m > n

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    37/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Nel caso di atomi a piu elettroni permette di ottenere risultati piu accurati di quanto non

    consenta il metodo perturbativo.

    SianoEn e n gli autovalori e le autofunzioni della HamiltonianaH. Sia poi una funzione

    arbitraria normalizzabile e il funzionale

    con insieme di tutte le possibili coordinate.

    E

    d

    dHHE

    Se = n, ovviamente . Si dimostra poi (B 2.8) che, se

    ove e un infinitesimo, anche

    e un infinitesimo, ovvero e stazionario attorno a .

    nEE

    0)1 E

    n

    E

    Metodo variazionale di Rayleigh-Ritz

    Le vere n sono allora le soluzioni della 1). Per lo stato fondamentale vero E0 risultaper cui il funzionale e sempre un limite superiore per l energia dello stato

    fondamentale.

    EE0

    Nel metodo variazionale di Rayleigh-Ritz si valuta il funzionale usando funzioni di

    prova che dipendono da alcuni parametri variazionali. Poi si minimizza il funzionale.

    B 6.5

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    38/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Metodo variazionale di Rayleigh-Ritz

    Si consideri una HamiltonianaHe una arbitraria funzione, integrabile e normalizzata, .

    La funzione puo essere sempre espansa in un set completo di autofunzioni diH

    con

    en

    nnnn

    n

    n

    n

    cEH

    c

    122

    Ne segue che

    02

    02

    ***

    EcEEc

    EccEcccHcH

    n

    n

    n

    nn

    mn

    n m

    mmnmn

    n m

    mmnmmn

    n m

    n

    ovvero e minimizzando il valore di aspettazione della energia rispetto

    a dei parametri della funzione aribtraria si ottiene una stima del limite superiore per

    l energia del livello fondamentaleE0.

    HE0

    B 6.5

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    39/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Applichiamo ora questo metodo allo stato fondamentale dell atomo di He usando come

    funzioni di prova le autofunzioni del modello a particelle indipendenti, ove perointroduciamo una carica efficaceZe=Z-S,per tenere conto di effetti di schermo, S, del

    nucleo visto dall elettrone 1 da parte dell elettrone 2 (e viceversa).

    22

    )()(),(

    2

    100

    2

    )(3

    210011002121

    eZe

    rrZeZZ

    Z

    r

    Z

    eZ

    rrrr

    e

    eee

    Metodo variazionale di Rayleigh-Ritz

    Valutiamo ora separatamente i differenti contributi al valore di aspettazione dell energia

    )()(122)()( 21001100122

    2

    2

    1

    2

    12

    *

    1001

    *

    1002313 rrrr

    ZrZrrrdrdH eeee ZZZZ

    )()(2

    )()( 210011001

    21

    2

    *

    1001

    *

    10023

    13 rr

    r

    Zrrrdrd eeee

    ZZZZ

    B 6.5

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    40/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    ee

    e

    nnlm

    Z

    e

    eZeeZ

    ZZZZ

    na

    Z

    r

    rrrdZZ

    Z

    rr

    ZZ

    r

    Z

    rrd eee

    )(2

    1

    1

    )()(2)(2)(

    2

    2

    1

    2

    11001

    32

    110011

    21

    1

    *

    1001

    3

    Metodo variazionale di Rayleigh-Ritz

    Un termine analogo si ottiene per l elettrone 2. Resta da calcolare l ultimo termine, conto

    che abbiamo gia fatto quando abbiamo valutato l effetto della perturbazione dovuta

    all interazione fra i due elettroni nell approccio perturbativo, pari a . In conclusioneeZ85

    eee

    e ZZZZZ

    H

    8

    5)(

    2

    22

    Minimizzando rispetto aZe, si ottiene infine

    da confrontare con il valore sperimentale di ~ -79 eV (perturbativo -74.8 eV).0.3125)(

    eV77.49-u.a.8476.2165

    165

    2

    min0

    S

    ZHEZZe

    B 6.5

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    41/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Si noti che, perZe=Z, l espressione precedente si riduce alla

    gia ottenuta al primo ordine nella teoria delle perturbazioni, che e pertanto equivalente

    a un metodo variazionale non ottimizzato .

    ZZZZZZZH eeee

    85

    85)(

    22 22

    Se Ee la differenza fra il valore esatto *E0ex e quello variazionale, l errore relativo

    . varia fra il 2% per l He e lo 0.2% per il C4+. Solo per l H- tale errore e ancora

    apprezzabile (in particolare non si ottiene alcuno stato legato).

    exEE 0/

    N.B. Questi valori esatti sono diversi dai valori sperimentali ancheperche non tengonoconto della massa finita del nucleo (e del termine di polarizzazione di massa), delle

    correzioni relativistiche, o delle correzioni radiative (Lamb shift) introdotte dallaelettrodinamica quantistica.

    Metodo variazionale di Rayleigh-RitzB 6.5

    *I valori esatti sono stati ottenuti usando funzioni di prova piu complesse.

    Pekeris e Frankowski hanno usato una funzione con 1075 termini:E0=-2.903 724 377 03 u.a.

    Hylleras, con soli 6 parametri lineari ottieneE0=-2.903 24 u.a ( ).u.a569903.2exp0E

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    42/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Ad esempio, per lo stato dell He 23S la funzione di prova e la

    ove

    e l autofunzione di un elettrone interno 1s che sente la carica effettivaZi mentre

    e l autofunzione di un elettrone esterno 2s che vede la

    caricaZe, ovvero lo schermo varia con lo stato dell elettrone preso in considerazione.

    N tiene conto di tutte le costanti di normalizzazione .

    13 )()()()()(),( 1121122211212

    rZ

    sssssS

    ierururvrvruNrr

    2/2 2

    1 rZesee

    rZv

    Stati eccitati per sistemi elioidi

    La applicazione della formula di Rayleigh-Ritz si complica nel caso di stati eccitati in

    quanto la funzione d onda deve essere ortogonale a tutte quelle di piu bassa energia.

    Inoltre deve rispettare la simmetria orto-para.

    B 6.5

    Il calcolo variazionale fatto da Eckart porta aZi=2.01 eZe=1.53 con

    . contro un valore calcolato esatto (effettuato da

    Hylleras e Undheim e daPekeris et al. utilizzando tre o piu parametri di fit)

    eV97.58.u.a167.232 SE

    eV19.59.u.a175.232esatto

    SE

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    43/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Ulteriori correzioni

    Oltre all interazione e--e- sino a qui presa in considerazione, si debbono considerare altre

    correzioni all energia sin qui trascurate:

    - E1 dovuta alla massa finita del nucleo

    - E2 dovuta al moto del nucleo indotto dal moto degli elettroni (polarizzazione di massa)

    - E3 dovuta alle correzioni relativistiche

    - E4 dovuta alle correzioni radiative (Lamb shift)

    Mm

    Mmm

    B 6.5

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    44/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Atomi a piu elettroni

    Come abbiamo visto, gia per n 2 l equazione di Schroedinger non e risolubile

    analiticamente, per cui si deve ricorrere a dei metodi approssimati, perturbativi o variazionali,

    con funzioni d onda a piu parametri, estesi a atomi leggeri (come il Litio).

    Anche tali metodi sono pero non piu gestibili non appenaZcresce apprezzabilmente e si

    deve ricorrerre a metodi piu generali con ulteriori semplificazioni

    approssimazione di campo centrale V(r): ciascun elettrone si muove in unpotenziale centrale generato dal nucleo e da tutti gli altri elettroni

    metodo autoconsistente

    Per determinare il campo centrale useremo

    - il metodo di Hartree, per passare da un sistema a piu particelle interagenti a un sistema a. particelle indipendenti

    - (il metodo di Thomas-Fermi, semiclassico)

    - il metodo di Hartree-Fock, o metodo autoconsistente, per tenere pienamente conto delle

    . proprieta di antisimmetria della funzione d onda, ossia della interazione di scambio

    B 7.1

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    45/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Approssimazione di campo centrale

    Consideriamo un atomo, od uno ione, con nucleo di caricaZe eN ( Z) elettroni.

    Dobbiamo tenere conto:1. dell energia cinetica e della interazione e--nucleo, supposto puntiforme e di massa

    infinita

    2. della repulsione elettrostatica fra gli elettroni

    3. delle interazioni spin-orbita

    4. delle interazioni spin-spin, degli effetti relativistici, correzioni radiative e nucleari, etcTrascuriamo la 4. e, momentaneamente, la 3.

    ove le coordinate qi tengono conto sia delle coordinate spaziali che di spin delli-esimo

    elettrone

    NN

    N

    i

    N

    ji iji

    rN qqqEqqqrr

    ZqqqH

    i,...,,...,

    121

    ,..., 21211 1

    221

    B 7.1

    Mettiamo ora a frutto quanto abbiamo imparato dallo studio dell atomo di He, in

    particolare l esistenza di uno schermo e la sua dipendenza dallo stato dell elettrone.

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    Approssimazione di campo centrale

    Poiche gliNelettroni sono indistinguibili, l Hamiltoniana deve essere invariante per

    scambio delle coordinate di due qualsiasi elettroni. In effetti gia lo e nelleapprossimazioni fatte, in quanto non dipende dallo spin degli elettroni ed e simmetrica

    nello scambio delle coordinate spaziali di due elettroni.

    Gli elettroni sono dei fermioni, per cui vale il principio di Pauli e la funzione d onda deve

    essere antisimmetrica nello scambio delle coordinate spaziali e di spin di due qualsiasi

    elettroni. Di questo terremo conto in un secondo tempo introducendo il determinante di Slater.

    Poiche Hnon dipende dallo spin, posso sempre fattorizzare la funzione d onda nel prodotto

    di una funzione delle sole coordinate spaziali per una funzione delle sole coordinate di spin.

    ),....,(),....,(1

    21

    ),......2,1(),....,(,...,

    21211 1

    2

    2121

    NN

    N

    i

    N

    ji iji

    r

    NN

    rrrErrrrr

    Z

    Nrrrqqq

    i

    Anche cosi abbiamo una equazione differenziale alle derivate parziali in 3Ndimensioni,

    non fattorizzabile a causa del termine di interazione repulsiva fra elettroni, come per l He.

    B 7.1

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    Approssimazione di campo centrale

    Poiche il termine perturbativo contiene l interazione di ogni elettrone con tutti gli

    altriN-1 elettroni ed e pertanto confrontabile con l interazione di un elettrone con il nucleo

    Ze-, per poter essere ben trattata perturbativamente al primo ordine la Hamiltoniana

    imperturbata non puo essere la somma diN Hamiltoniane idrogenoidi ma deve anche

    includere una buona parte della interazione repulsiva fra gli elettroni (e restare abbastanza

    semplice da essere in qualche modo risolubile).

    N

    ji ijr1

    1

    D. Hartree (1924) e J.C. Slater (1928) suggerirono la soluzione di questo problema in

    termini di una

    approssimazione di campo centrale

    basata su un modello a particelle indipendenti in cui ogni e- si muove in un potenziale

    efficace dato dal potenziale del nucleo piu l effetto medio della interazione repulsiva con

    gli altriN-1 elettroni.

    Poiche gli (N-1) e- schermano in media il nucleo, assumiamo che il termine di interazione

    repulsiva contenga una grossa componente sfericamente simmetrica del tipo

    N

    ij

    jii rSrS1

    )()(

    B 7.1

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    Approssimazione di campo centrale

    Pertanto, ogni elettrone vede unpotenziale centrale del tipo )()( iic rSr

    ZrV

    Se consideriamo l elettrone i-esimo,

    Per

    ossia l elettrone vede il potenziale del nucleo completamente schermato dagli altri (N-1) e-i

    N

    ij ii

    ic

    iij

    jiir

    NZ

    rr

    ZrV

    rrjrrr

    )1(1)(

    11)(

    1

    1

    mentre per

    ossia, a meno di una costante, il potenziale non schermato del nucleo.

    Cr

    Zrr

    ZrVrr

    jrrri

    N

    ij ji

    ic

    jij

    jii1

    1

    1)(11)(0

    La determinazione del potenziale a distanza intermedia e piu difficile e la faremo in seguito,

    anche se sin da ora si puo prevedere che tale potenziale dovra dipendere dai dettagli delladistribuzione di carica per gli altriN-1 elettroni, ossia dal loro stato dinamico.

    Per tale motivo, uno stesso potenziale Vc(r) non potra essere utilizzato per descrivere tutto lo

    spettro di un atomo (ione) complesso, anche se puo essere assunto circa costante nel

    descrivere lo stato fondamentale e i primi stati eccitati.

    B 7.1

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    Approssimazione di campo centrale

    Da quanto detto sara ragionevole porre

    ove i sono deipotenziali centrali scelti in modo tale da minimizzare la correzione eH

    (

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    Approssimazione di campo centrale

    )()()(21

    )(......)()(

    2

    21 21

    imlnlnimlnicr

    NNc

    ruErurV

    rururu

    iiiiiiiii

    L autovalore della energia e ora funzione di ni eli il quanto il potenziale non e piu

    Coulombiano (1/r). Il potenziale e pero centrale, per cui

    con),()()( iimlilnimln iiiiiii YrRru

    )()()()()1(2

    21

    22

    2

    ilnlnilniciln

    iiii

    rRErRrVrRr

    ll

    dr

    d

    rdr

    diiiiiiii

    Le funzioni NON sono di tipo idrogenoide a causa del termine che e

    centrale ma non Coulombiano. Le funzioni radiali .non sono piu quelledell atomo di H (polinomi di Laguerre) e dipendono anche dal, mentre la simmetria

    sferica del potenziale mantiene la degenerazione in ml.

    )( imln ru iii )( ic rV

    )( iln rR ii

    Sara poiN

    i

    lnc iiEE

    1

    B 7.1

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    Approssimazione di campo centrale

    In conclusione possiamo porre

    isiliiisilii

    iiiiiii

    mimlnimmlni

    iimlilnimlni

    ruququ

    YrRruru

    ,2/1)()()(

    ),()()()(

    Infatti

    iLrV

    iL

    LLrSr

    ZrVrVhhH

    CABACBA

    LH

    iic

    ir

    N

    i

    ii

    i

    icicri

    N

    i

    ic

    c

    i

    i

    0~

    ),(

    0~,21

    ~~)()()(

    21~

    ~~

    ,,,

    0,

    2

    1

    2

    1

    in quanto

    e

    in quanto opera solo sulle coordinate angolari e non sul

    modulo del vettore posizione B Es. 2.12iL

    ~

    irir

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    Metodo iterativo di Hartree

    Il metodo di Hartree risolve la parte radiale dell equazione di Schroedinger in approssimazione

    di campo centrale, facendo l ulteriore approssimazione di campo medio:

    Ogni i-esimo elettrone vede il potenziale

    generato dalla densita di carica media degli altri elettroni. Si noti che la somma sulle densita

    di probabilita e effettuata su tutti gli elettroni meno quello i-esimo preso in considerazione.

    B 7.4

    3

    1

    3 )(1

    )()(1

    )()1 jjjji

    j

    N

    ij

    jjji

    ji

    i drrur

    rudrrr

    rS

    L equazione di Schroedinger diventa cosi l equazione di Hartree

    ,......N,jiruErururrur

    Ziiiiijj

    N

    ij ji

    jj

    i

    ri 21,)()()(

    1

    )(2

    1

    )2 12

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

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    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Metodo iterativo di Hartree

    -8.9-8.963S

    -68.9-69.82P

    -81.0-78.42S

    -661.6-658.01S

    Exp.HartreeOrbitale

    Energie (Ry) per Cu+

    Il metodo di soluzione e autoconsistente, ovvero:

    - Si usa uno schermo di prova all ordine zero, S(0)(ri)

    - si ricavano dalla 2) tutte le

    - si inseriscono queste nella 1) e si ricava uno schermo all ordine 1, S(1)(ri)

    - si inserisce la S (1) (ri) nella 2) per ricavare le nuove e cosi via fino a quando

    - , ove e uno scarto predefinito

    )(0 ij ru

    )()( )()1( imim rSrS

    )(0ij ru

    )(1 ij ru

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    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Correzioni al campo centrale

    Quando una sub-shell (s,p, d, ..) non e piena, il campo autoconsistente di Hartree (o di

    Hartree-Fock) non e funzione solo di r, in quanto il termine di repulsione fra gliN elettroniN

    ji ijr1

    1non ha piu quella simmetria sferica che si dimostra esso abbia per shell piene.

    Si deve pertanto introdurre una correzione anisotropa

    N

    i

    i

    N

    ji ij

    rSr

    H11

    1 )(1

    con S(ri) le parti simmetriche del potenziale repulsivo dell Hamiltoniana di campo centrale

    N

    i

    i

    i

    rc rSr

    ZH

    i

    1

    2 )(21

    La seconda correzione importante e l interazione spin-orbita

    con edr

    rdV

    rcm)(rprLSLrH

    i

    i

    i

    iiiiii

    N

    i

    i

    )(12

    1)(

    221

    2

    B 7.5

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

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    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Modello vettoriale dell atomoSi basa sulle seguenti assunzioni:

    1) Agli operatori di momento angolare e momento magnetico sono associati vettori classici ilcui comportamento e descritto sulla base di equazioni di tipo classico; gli effetti

    quantistici sono tenuti in conto da opportune regole per il calcolo del modulo di questi

    vettori e per il risultato degli accoppiamenti dei momenti angolari.

    puo solo valere 1,-1,.....,;)1( 2121212121 llll-ll-llllLlll

    2) Le diverse interazioni fra momenti angolari e magnetici vengono rappresentate

    formalmente da Hamiltoniane di accoppiamento spin-orbita, orbita-orbita, e spin-spin (o di

    scambio), che definiscono la distribuzione dei livelli di energia dell atomo, del tipo

    ove i coefficienti dipendono tipicamente dai numeri quantici che definiscono lo stato

    elettronico. Gli esperimenti determinano quantitativamente i valori dei coefficienti.

    kiikkiikkiik sscllbsla

    Rig. 7.7

    I momenti magnetici (spin) possono accoppiarsi solo parallelalmente o antiparallelamente:

    Due spin possono dare spin totale 0 o 1, tre spin danno spin totale 1/2 o 3/2

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    56/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Modello vettoriale dell atomoRig. 7.7

    Se i coefficienti sono dello stesso ordine di grandezza, la determinazione del valore dei

    livelli di energia e estremamente complessa.

    In due opposti limiti tale calcolo e invece abbastanza semplice:

    a) Nel caso di atomi leggeri, l interazione spin-orbita e molto piu debole di quella spin-spin

    fra elettroni diversi. Pertanto gli spin (e i momenti angolari) si accoppiano prima fra di loro

    per poi dare luogo alla interazione fra le risultanti dei momenti orbitali e magneticii

    i

    i

    i lLsS ;

    SL

    b) Nel caso di atomipesanti, l interazione spin-orbita e molto piu forte di quella spin-spin fra

    elettroni diversi. Pertanto lo spin e il momento angolare di ogni elettrone i si accoppiano

    prima fra di loro

    La interazione elettrone-elettrone determina poi il momento angolare totale

    iii slj

    i

    ijJ

    Nel caso di piu elettroni, prima se ne accoppiano due fra di loro, poi il terzo con la risultante

    dei primi due, e cosi via.

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    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Correzione spin-orbita

    Si dimostra poi cheL=0 e pertantoH2=0 nel caso di sub-shell complete, per cui la

    correzione spin-orbita deve essere valutata solo nel caso di shell incomplete.

    In conclusione, l Hamiltoniana totale e

    21 HHHH c

    ;;;

    1i

    11

    N

    i

    iii

    N

    i

    i

    N

    i

    i

    jJslj

    SLJsSlL

    con operatori di momento angolare dati da

    ovvero

    B 7.5

    Le perturbazioniH1 (~Z) eH2 (~Z4) possono essere calcolate in due casi estremi

    1) |H1| >> |H2 |valido perZ piccolo o medio accoppiamento di Russel-Saunders (L-S)

    2) |H1|

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

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    Materia Condensata 2008/2009 MarioCapizzi

    Notazione dei termini in L-S: H2=0

    Poniamo dapprima H2=0

    In tal caso la Hamiltoniana non contiene esplicitamente lo spin, per cui, oltre a commutare

    conL, commuta anche con S(eJ). L e S sono dei buoni numeri quantici che, comeJ,

    identificano gli autovalori diH.

    Nella notazione di Russel-Saunders, gli stati sono identificati dal termine

    ....P D F .. S

    .....L

    LJS

    3210

    12 che si ricava dallo stato dei singoli elettroni. Si ha

    e degenerazione in mS, mL pari a (2L+1)(2S+1)

    Cominciamo con il considerare tutti i possibili termini (determinati dalle combinazioni

    possibili di elettroni con numeri quantici diversi) che possono essere associati a una data

    configurazione elettronica.

    Successivamente ci porremo il problema dell ordinamento in energia dei vari termini.

    B 7.5

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    59/111

    Materia Condensata 2008/2009 MarioCapizzi

    A) Subshell complete

    La subshelll contiene 2(2l+1) elettroni. Consideriamo il caso delNe (Z=10): 1s2

    2s2

    2p6

    B) Subshell incomplete

    Consideriamo ora il caso degli elettroni ottici nelle (nella) subshell piu esterne, incomplete.

    Si possono verificare tre casi diversi.

    Per il PEP, essendo gia i numeri quantici n e l uguali ripettivamente a 2 e 1 per tutti gli

    elettroni, dovranno essere diversi gli ml e ms ammissibili per quell orbitale. P.e., nel nostro

    caso dell orbitale 2p6

    Le subshell interne, complete, hanno percio tutteL=S=0 e termine

    01

    6

    1

    6

    1

    0,000 SSLmMmMi

    sS

    i

    lLii

    01S

    B1) Elettroni su subshell diverse (elettroniNON equivalenti)

    In tal caso tutti gli elettroni ottici hanno numeri quantici diversi e i loro momenti orbitali e

    di spin si sommeranno fra di loro per dare il momento angolare e di spin totale. Per 2 elettroni

    212121 ,.......1, llllllL

    B 7.5Notazione dei termini in L-S: H2=0

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    60/111

    Materia Condensata 2008/2009 MarioCapizzi

    Es. Configurazione npn p

    102102/11 2121 , S,,Lssll

    ,,,,, 333111 DPSDPS

    Es. Configurazione npn d

    103212/12,1 2121 , S,,Lssll

    ,,,,, 333111 FDPFDP

    Nel caso di piu di due elettroni non equivalenti, si procede a accoppiare prima due elettroni,

    poi si accoppia il terzo alla somma dei primi due considerati come un elemento singolo, e

    cosi via con i successivi elettroni.

    B2) Elettroni sulla stessa subshell (elettroni equivalenti)In questo caso la applicazione del PeP e piu complicata e il numero dei termini possibili

    elevato.

    B 7.5Notazione dei termini in L-S: H2=0

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    61/111

    Materia Condensata 2008/2009 MarioCapizzi

    DatiNelettroni e un orbitale con =2(2l+1) posti disponibili, il numero di modi possibili di

    disporre questi elettroni (degenerazione del livello aNelettroni), ossia il numero dei terminidiversi corrispondenti a quella configurazione e :

    )!(!!NNN

    DSi osservi che lo scambio dei numeri quantici fra i 2 elettroni

    porta allo stesso termine.

    Es. 2 elettroni nella

    configurazione np2 danno

    15!4!2

    !6D

    B 7.5Notazione dei termini in L-S: H2=0

    Esiste poi un metodo per

    determinare tutti i termini

    di un data configurazione.

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    62/111

    Materia Condensata 2008/2009 MarioCapizzi

    Per la combinazione dei momenti angolari di

    elettroni equivalenti si puo ricorrere a unmetodo empirico: si dispongono sull asse

    verticale di una tabella i valori di m (ml) e di

    ms di un elettrone e sull asse orizzontale

    quelli dell altro. Si riportanono poi le loro

    sommeM(ML) eMS sugli elementi dellatabella stessa. Si cercano infine gli stati

    compatibili con i valori trovati.

    Si tenga presente che gli stati sulla diagonale

    sono incompatibili con il principio di Pauli e

    che stati in caselle simmetriche rispetto alla

    diagonale principale sono equivalenti in

    quanto corrispondono a una numerazione

    opposta, in termini di numeri quantici, dei

    due elettroni.

    Notazione dei termini in L-S: H2=0

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    Materia Condensata 2008/2009 MarioCapizzi

    - manca il termine 3D (v. ultime 2 colonne), proibito dal PeP ( )1;2/12121 llss

    mmmm

    Si osservi che:

    2 elettronip

    Equivalenti:

    1S, 3P, 1D

    2 elettronip

    non equivalenti:1S, 1P, 1D, 3S, 3P, 3D

    - la riga 15 corrisponde a uno stato 1S

    - le righe 6-14, con (2L+1)(2S+1)=9 L=1, S=1 3P

    - le righe 1-5 corrispondono a un termineD, che quindi puo essere solo 1D

    B 7.5Notazione dei termini in L-S: H2=0

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    64/111

    Materia Condensata 2008/2009 MarioCapizzi

    In questo modo e possibile costruire (aufbau)

    da principi primi tutta la tavola periodica.

    B 7.5Notazione dei termini in L-S: H2=0

    Per determinare l ordinamento relativo in

    energia dei diversi termini corrispondenti a

    una stessa configurazione elettronica, si

    ricorre poi alle regole empiriche di Hund.

    Questo si verifica anche per l H e i metallialcalini (I colonna TM), o l He e gli alcalino-

    terrosi (II colonna TM).

    Si noti anche il salto nel riempimento

    ordinato dei livelli relativo alla serie dei

    metalli di transizione

    Si noti come configurazioni uguali di elettroni

    ottici diano luogo allo stesso termine per lo

    stato fondamentale, come evidenziato da linee

    dello stesso colore.

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    65/111

    Materia Condensata 2008/2009 MarioCapizzi

    B 7.5Notazione dei termini in L-S: H2=0

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    Materia Condensata 2008/2009 MarioCapizzi

    1) per una data configurazione elettronica, il termine di energia minima e quello con la

    massima molteplicita di spin (Smassimo);

    2) per una data molteplicita di spin, il termine con energia minima e quello con la massima

    molteplicita nel momento angolare (L massimo);

    3) per un termine dato (ove si includa l interazione s-o):

    . a) in un atomo con la subshell piu esterna a meno della meta , il termine di energia

    . minima e quello con il valore minimo diJ;b) se questa stessa subshell e piu che semipiena, il termine di energia minima e quello

    . con il valore massimo diJ.

    . c) se la subshell e esattamente mezza piena, non c e multipletto (degenerazione inJ)

    Regoleempirichedi HundB 7.5

    Le regole empiriche di Hund funzionano al meglio per determinare lo stato fondamentale

    di un atomo o di una molecola.

    Sono abbastanza affidabili (con eccezioni occasionali) anche nella determinazione dello

    stato (anche eccitato) di energia minima di una data configurazione elettronica . Nell He

    lo stato 1s2s di tripletto (3S) e correttamente previsto essere a energia minore dello stato

    1s2s di singoletto (1S).

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    67/111

    Materia Condensata 2008/2009 MarioCapizzi

    In ogni caso non dovrebbero essere usate per ordinare stati diversi da quelli a energia piu

    bassa per ogni data configurazione (I.N. Levine, Quantum Chemistry (Prentice-Hall, 4th edn1991) [ISBN 0205127703], pp. 303-304 ). Per esempio, nel caso del titanio, la

    configurazione dello stato fondamentale e la ...3d2, per la quale si dovrebbe prevedere un

    ordinamento 3F< 3P < 1G < 1D < 1S, mentre invece si ha 1D < 1G.

    256

    5

    1

    5/20J00 /i

    ilL SLmM

    Es. Nel caso del Mn, si ha una configurazione 4s2 3d5

    Nell orbitale incompleto d, gli spin degli elettroni si allineano per dare

    S=5/2 con degenerazione di spin, massima, 2S+1=6

    Per il PeP, essendo uguali gli spin e avendo tutti gli elettroni ottici stesso numero quantico

    n e l, essi devono avere ml tutti diversi (-2, -1, 0, 1, 2), per cui

    Regoleempirichedi Hund

    N.B. Nei nostri esercizi riterremo le regole di Hund sempre valide.

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

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    Materia Condensata 2008/2009 MarioCapizzi

    AccoppiamentoL-S:H1>> H2 0,struttura fine

    Se la perturbazione spin-orbitaH2 e piccola ma non nulla, l Hamiltoniana non commuta

    piu conL e S, che NON si conservano, mentre si conservanoL2, S2 eJ=L+S.

    La degenerazione (2L+1)(2S+1) del termine e parzialmente rimossa e sostituita

    dalla degenerazione (2J+1) in

    MJ = -J, -J+1, +J

    per cui, datiL e S,Jpuo assumere i valori |L-S|, |L-S|+1, .L+S,cioe 2S+1 valori seL S,

    2L+1 valori seL < S.

    Il termine e ora indicato con (la molteplicita del livello continua a essere

    indicata daS).

    LS 12

    B 7.5

    J

    S L12

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    Separazione spin-orbita

    Poniamo222

    2

    ~~~

    2

    ~~~~~~

    )( SLJ

    A

    SLASLSLrH iiii i

    Questo operatore NON e diagonale nelle autofunzioni diHc+H1 ( indica

    ulteriori numeri quantici non correlati con il momento angolare), mentre lo e nelle

    autofunzioni ortonormali ottenute da opportune combinazioni lineari delle

    autofunzioni (B, A4)

    SLMMSL

    JMJSL

    SLMMSL

    In definitiva si ottiene

    )1()1()1(2

    ~~~2

    ~ 2222

    SSLLJJA

    MJSLSLJMJSLA

    MJSLHMJSL JJJJ

    Da questa relazione si ottiene lo splitting spin-orbita fra livelli adiacentiJ eJ-1 (ove non

    cambiano i valori diL e S)

    detta anche regola di Lande , che ha come conseguenza la terza regola di Hund. Il valore diJ

    e quello del momento angolare minore fra i due coinvolti nella transizione. Questa regola e

    soddisfatta sperimentalmente se: vale l accoppiamentoL-S; H2 contiene solo l interazione s-o.

    )1()1()1()1()1()1()1(2

    )()1( JASSSSLLLLJJJJA

    JEJE

    B 7.5

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    Separazione spin-orbita

    1)A > 0

    Il livello di energia minima si ha perJminimo (= |L-S|) come nei due esempi precedenti,

    e i multipletti sono detti regolari.

    Empiricamente si dimostra che tale condizione si ha se la sub-shell e riempita per meno

    della meta

    B 7.5

    2)A < 0

    Il livello di energia minima si ha perJmassimo =L+S, e i multipletti sono detti invertiti

    Empiricamente si dimostra che tale condizione si ha se la sub-shell e riempita perpiu

    della meta .

    3)A = 0

    Non si osservano multipletti.

    Empiricamente si dimostra che tale condizione si ha se la sub-shell e riempita

    esattamente a meta .

    Si possono avere tre casi:

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

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    AccoppiamentoL-S:H1>> H2 0,struttura fine

    Lo schema dei livelli possibili e il seguente

    Si osservi come siano rispettate le regole di Hund:

    a) I tripletti (S=1) sono a energia piu bassa deisingoletti (S=0)

    b) A parita di S, i termini conL = 2, 1, 0 sono inordine di energia crescente

    c) A parita di termine (L e Sdati), il livello piubasso e quello diJminimo (subshell piuesterna meno che mezza piena)

    Es. Configurazione np, n p, con 2 elettroni ottici non equivalenti

    s1=s2=1/2; l1=l2=1Valori possibili: S = 0, 1 L = 0, 1, 2 1S, 1P, 1D, 3S, 3P, 3D (J = 0, 1, 2, 3)

    B 7.5

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    Materia Condensata 2008/2009 MarioCapizzi

    AccoppiamentoL-S:H1>> H2 0,struttura fine

    Es. Configurazione np, np, con 2 elettroni ottici equivalenti

    s1=s2=1/2; l1=l2=1

    Valori possibili: S=0, 1 L=0, 1, 2 1S, 3P, 1D (J=0, 1, 2, 3)PeP

    B 7.5

    R l di l i

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    Materia Condensata 2008/2009 MarioCapizzi

    Regole di selezione8.1

    In accoppiamentoL-S, ovvero per atomi aZpiccolo, si debbono aggiungere le regole di

    selezione

    0

    )proibita0'0(1,0

    S

    LLL

    In approssimazione di dipolo, dal calcolo di , con , per

    transizioni a singolo elettrone si ottiene

    Inoltre le transizioni sono permesse solo fra stati di opposta parita (Laporte s rule), in quanto il

    momento di dipolo cambia segno per r -r e gli stati atomici sono autostati della parita ; v.

    anche B 4.5).

    2,01

    1,0

    )proibita0'0(1,0

    21 ll

    M

    JJJ

    J

    Queste regole di selezione sono valide

    sempre, per accoppiamentoL-Soj-j

    reDMJDMJ JJ'' '

    N.B. Nel casopiu frequente che un solo elettrone transisca, vale sempre la li= 1.

    La L= 0 e applicabile solo per transizioni in cui piu configurazioni siano miscelate in

    uno stato particolare e piu elettroni possano transire contemporaneamente pur avendosi

    emissione o assorbimento di un solo fotone; v. B 8.1.

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    74/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Effetti di un campo magneticoB 8.5

    L interazione con il campo magnetico

    rimuove la degenerazione 2J+1 secondoMJ.)2()2(' SLBSLBHH

    B

    ii

    B

    i

    Come per gli atomi idrogenoidi si hanno tre casi.

    1) (schemaL-Se campo debole, effetto Zeeman anomalo)

    La perturbazione e ora data dalla Hamiltoniana magnetica. I livelli si separano di. con

    fattore di Lande

    SLAH'

    )1(2)1()1()1(

    1

    2

    JJ

    LLSSJJg

    MBgBMJSLSLMJSLE

    J

    JzBJzJzzJB

    Regole di selezione sono le

    1,0

    proibita)0(01,0

    JM

    J

    0

    1,0

    S

    L non rigorose in presenzadi interazioneL-S

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    75/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    B 8.5

    2) (schemaL-Se campo forte, effetto Paschen-Back)

    L interazione spin-orbita e una perturbazione sui livelli del caso 1)

    SLAH'

    SLSLB

    SLSLSLB

    MAMBMM

    MMSLSLAMMSLBMME

    )2(

    )2(

    3) (campo estremamente forte, effetto Zeeman normale)L interazione spin-orbita e trascurabile. I livelli si separano di

    SLAH'

    zSLB BMME )2(

    1,0

    proibita)0(01,0

    JM

    J

    Effetti di un campo magnetico

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    76/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Le regole di selezione in approssimazione di dipolo permettono di precisare che se e la

    polarizzazione del campo em e k il vettore d onda del fotone

    BkB

    BkB// si hanno transizioni per MJ = 0, linea

    si hanno transizioni per MJ = 1, linee , con luce polarizzatalinearmente

    Effetti di un campo magnetico

    Eff i di i

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    77/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Effetti di un campo magnetico

    transizioni per MJ = 1, linee , con luce polarizzata circolarmenteBkB //

    S i d i lli l li i id idi

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    78/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    B 8.2Spettri dei metalli alcalini o idrogenoidi

    Sono il caso piu semplice di atomi aNelettroni, in quanto hanno orbitali pieni come i

    gas nobili che li precedono, + 1 singolo elettrone ottico nell orbitale piu esterno n0s (l=0)Es.

    etc5

    4

    3

    2

    sKrRb

    sArK

    sNeNa

    sHeLi

    core ottico2/12

    01

    SS

    Per r , l elettrone ottico vede un potenziale centrale in quanto

    la carica nucleare +Ze schermata daZ-1 elettroni di core. Quindi, per grandi numeri

    quantici principali n, i livelli tornano a essere quasi degeneri inl.

    r

    erV

    r

    0

    2

    4)(

    Per r finito, non e centrale ed e rimossa la degenerazione in l.),,(rV

    Poiche parte della funzione d onda dell elettrone ottico penetra dentro la densita di carica

    degli elettroni di core, l effetto di schermaggio in tale caso e meno efficiente e l energia di

    legame dell elettrone e maggiore di quella del corrispondente stato nell atomo di idrogeno.

    S tt i d i t lli l li i id idi

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    79/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    B 8.2Spettri dei metalli alcalini o idrogenoidi

    Questa maggiore energia di legame, dovuta a una carica efficace maggiore di 1, e attribuita

    convenzionalmente a un difetto quantico nl, ossia a una diminuzione del valore delnumero quantico n a parita diZe (=1).

    Pertanto, ponendoEion =0, i livelli energetici di elettrone singolo e in approssimazione di

    campo centrale sono dati da

    con gli stati s, piu penetranti, piu legati deip, a loro volta piu legati dei d, ancora meno

    penetranti, e cosi via

    u.a.1

    21

    2nl

    nln

    E

    Alternativamente, poiche in buona approssimazione nl dipende poco da n, nl (l), e si

    definisce un numero quantico principale efficace (formula di Ritz) 2/)()(* nllnn

    Quindi la frequenza di una transizione dallo stato fondamentale n0s a uno stato np sara data

    da

    Ry)(

    1)(

    12*

    ,2*

    0 pns nnPer il Li, statip: 1) = 0.04, (1)=0.024 e la correzione

    S tt i d i t lli l li i

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    80/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Spettri dei metalli alcaliniB 8.2

    l = 1

    N.B. L uso delle lettere minuscole e

    giustificato dal fatto che la trattazione

    e a tutti gli effetti a 1 elettrone.

    S tt i d i t lli l li i

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    81/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Spettri dei metalli alcaliniB 8.2

    A causa dello spin-orbita, ogni livello l da luogo a un un doppiettoj = l 1/2 separato di

    almeno per il Li e i termini piu legati degli altri alcalini.)2/1()2/3(0

    )()(1

    243)1()1(2 222

    nl

    jEjEA

    Ardr

    rdV

    rcmlljjE nl

    Applicando le regole di selezione perL, S,J, in emissione si vedono le seguentitransizioni per l = 0, 1, 2, con un netto massimo di intensita per le n0p n0s che danno

    luogo a doppietti, mentre le n0d n0p danno luogo a tripletti, e cosi via

    :2/3

    2P

    2/1

    2

    P

    2/12S 1/2

    1/2

    3/2

    2/32P

    2/12P

    2/52D

    2/32

    D

    A cresce velocemente conZe nel Na e gia 50 volte maggiore che nell H, e molto maggiore

    delle altre correzioni relativistiche, mentre per un dato atomo diminuisce con n e l.

    S tt i d i t lli l li i

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    82/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Spettri dei metalli alcaliniB 8.2

    S tt i d i t lli l li i t i li idi

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    83/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Spettri dei metalli alcalini-terrosi o elioidi

    L interazione s-o e ancora abbastanza debole, per cuiL e Ssono buoni numeri quantici (si

    conserva ancheL). All aumentare diZ, l interazione aumenta e si ha un maggiore mixing frastati di singoletto e di tripletto, con transizioni (linee di intercombinazione) osservabili fra i

    due stati anche se normalmente deboli.

    B 8.3

    esHePps

    SssPps

    )1()22(

    )12()22(

    11

    01

    11

    Gli stati eccitati a due elettroni hanno breve vita media in quanto decadono velocemente nel

    canale competitivo che porta alla autoionizzazione. Per l He:

    Poiche gli elettroni ottici sono piu facilmente estraibili di quelli di core, le transizioni

    ottiche piu probabili e intense sono quelle che li coinvolgono, in particolare quelle tra

    stati di singoletto

    L interazione s-o splitta i tripletti in tre livelli (eccetto i termini S, conL=0).

    012

    011

    00 )()( SsnPpsnn

    S tt i d i m t lli l li i t i li idi

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    84/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Spettri dei metalli alcalini-terrosi o elioidiB 8.3

    Accoppiamento j j

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    85/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Accoppiamentoj-jB 7.5

    L accoppiamento spin-orbita e piu forte delle correzioni anisotrope di natura elettrostatica:

    e si trascura pertantoH1. Questo caso si verifica perZgrandi, in particolare per atomi

    pesanti piu volte ionizzati, per i quali il termineH1 e meno importante. Il termineH2

    rimuove percio parte della degenerazione in l associata ai livelli energetici dellaHc.

    iiiir

    N

    i

    c slrrVHHHHH i )()(21 2

    1212

    Poiche j = l 1/2, ogni livello e splittato in 2 livelli , con energia totale

    e gli stati sono individuati da ni, li,ji,mji.

    Tali stati sono (2ji +1) volte degeneri. La degenerazione non cambia in quanto, tenendo conto

    che vi sono due valori dij ammissibili, [2(l+1/2)+1]+[2(l-1/2)+1]=2(2l+1)=(2s+1)(2l+1) cvd.

    iilnE

    iii jlnE

    N

    i

    jln iiiEE

    1

    La aggiunta della perturbazione dovuta alla correzione anisotropaH1, infine, introduce unnuovo numero quantico, il momento angolare totaleJcon degenerazione (2J+1) nella

    proiezione del momento angolare totale mJ.

    I termini spettrali sono indicati specificando tra parentesi ni, li,ji per ogni elettrone e il valore

    diJa pedice della parentesi.

    Accoppiamento j j

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    86/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Ogni livelloJe 2J+1 volte degenere in

    ,

    degenerazione rimossa da un campo

    magnetico.

    JJJMJ ),.......1(,

    Ad esempio, uno dei livelli della configurazione 6p2 per lo stato fondamentale del Pb,

    corrispondente alla sceltaj1=1/2, j2=3/2 conJ=2, si indica con 6p2(1/2, 3/2)2. I possibilivalori diJ sono, come sempre, . Il termine di energia

    minima e indicato con 6p2(1/2, 1/2)0, poi abbiamo il termine 6p2(1/2, 1/2)1.212121 .,.........1, jjjjjj

    Accoppiamentoj-jB 7.5

    Nel caso di elettroni non equivalenti, procederemo con le solite regole di composizione trovate

    per accoppiamentoL-S: per valutareJconsideriamo prima due elettroni, poi il terzo e cosi via.

    21

    10

    21

    (1/2,3/2)(1/2,3/2)1,23/21/2

    (1/2,1/2)(1/2,1/2)0,11/21/2

    ' Jjjpnsn

    Accoppiamento j j

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    87/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Consideriamo ora il caso di un elettronep e un elettrone d:

    p l=1 j=1/2, 3/2d l=2 j=3/2, 5/2

    Accoppiamentoj-jB 7.5

    (3,5,7,9)5/2)(3/2,1,2,3,45/23/2

    (1,3,5,7)3/2)(3/2,0,1,2,33/23/2

    )7,5(5/2)(1/2,5/2)(1/2,2,35/21/2

    )5,3(3/2)(1/2,3/2)(1/2,1,23/21/2

    1,2,3,4

    0,1,2,3

    32

    21

    21 Jjjdp

    per una degenerazione totale inJdi 60, ossia la stessa che si e ottenuta a partire da un

    accopppiamentoL-S

    con degenerazione (inJ)

    103212/12,1 2121 , S,,Lssll60)975(7)53(5)31(753,,,,, 4,3,2

    33,2,1

    32,1,0

    32

    12

    11

    1 FDPFDP

    Si noti che si sono ottenuti gli stessiJfinali (1J=0, 3J=1, 4J=2, 3J=3, 1J=4) percorrendo

    due strade (accoppiamenti) diversi. L energia piu bassa si ha per (1/2, 3/2), la piu alta per

    (3/2, 5/2), in analogia con l atomo di idrogeno (in mezzo? Fare i conti).

    Accoppiamento j j

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    88/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Accoppiamentoj-jB 7.5

    Nel caso di elettroni equivalenti, dovremo tenere conto del PeP, come per l accoppiamentoL-S.

    9/25/2,3/2,(5/2)

    42,0,(5/2)(5/2)

    5/2(5/2)(5/2)20,(3/2)

    3/2(3/2)(3/2)

    0(1/2)

    1/2(1/2)

    3

    42

    51

    2

    31

    2

    1

    Configurazione J

    0

    )proibita0'0(1,0

    S

    LLL Queste regole di selezione sono aggiuntive

    e valide solo per accoppiamentoL-S

    Queste regole di selezione sono validesempre, per accoppiamentoL-Soj-j

    2,01

    1,0

    )proibita0'0(1,0

    21 ll

    M

    JJJ

    J

    Da L S a j j

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    89/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    DaL-Sa j-jB 7.5

    C e Si sono ben descritti in accoppiamentoL-S, Pb in accoppiamentoj-j, gli altri sono

    casi intermedi

    Spin PeP e determinante di Slater

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    90/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Spin, PeP e determinante di Slater

    Nel caso diN elettroni, questo si ottiene scrivendo la funzione d onda totale come un

    determinante (di Slater)

    oveN! e il numero delle possibili permutazioni diNoggetti. Ovviamente la funzioned onda e antisimmetrica, in quanto cambia di segno per scambio di due elettroni

    (scambio di righe), come pure soddisfa il principio di Pauli, in quanto e nulla se due e-

    hanno gli stessi 4 numeri quantici ovvero due colonne uguali.

    )()....()(....................................................................................)().....()(

    )()......()(

    !

    1),....,( 222

    111

    21

    NNN

    Nc

    quququ

    quququ

    quququ

    Nqqq

    Il metodo di Hartree non considera lo spin. Cio nonostante la funzione d onda

    deve essere antisimmetrica nello

    scambio di due elettroni qualsiasi

    slslsl mmllnmmlnmmln YrRruqu ,),()(,)()( 2121

    ji qq

    B 7.1

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    91/111

    Il determinante di Slater: He

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    92/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Il determinante di Slater: HeB 7.1

    Lo stato (1s)(2s) 23S sara dato invece da tre determinanti

    )2,1(),(

    (2)(1))()()()(2

    1(2))((2))((1))((1))(

    21

    1121-

    1200210022001100

    22002100

    12001100

    rr

    rurururururu

    ruru

    )2,1(),(

    (2)(1))()()()(2

    1(2))((2))((1))((1))(

    21

    1121-

    1200210022001100

    22002100

    12001100

    rr

    rurururururururu

    )2,1(),(

    (1)(2)(2)(1)2

    1)()()()(

    2

    1

    (2))((2))(

    (1))((1))(

    2

    1

    (2))((2))(

    (1))((1))(

    2

    1

    2

    1

    1021-

    1200210022001100

    22002100

    12001100

    22002100

    12001100

    rr

    rurururu

    ruru

    ruru

    ruru

    ruru

    Il determinante di Slater

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    93/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Il determinante di SlaterB 7.1

    Infine, lo stato (1s)(2s) 21S sara dato dal determinante

    )2,1(),(

    (1)(2)(2)(1)2

    1)()()()(

    2

    1

    (2))((2))(

    (1))((1))(2

    1(2))((2))(

    (1))((1))(2

    12

    1

    0021

    1200210022001100

    22002100

    12001100

    22002100

    12001100

    rr

    rurururu

    ruru

    ruru

    ruru

    ruru

    e cosi via.

    Si puo inoltre dimostrare semplicemente che

    con

    ovvero che le autofunzioni diHc sono anche autofunzioni di , con

    autovalori , che indicheremo con , del

    tipo delle appena usate.

    ~~~~0

    ~,

    ~~,

    ~iicc SSLLSHLH

    zz SLSL~,~,~,~ 22

    ,,)1(,)1( SL22 MMSSLL SLMMSL

    slmnlmu

    Il determinante di Slater

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    94/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Infatti

    con

    in quantoLi opera solo su coordinate angolari e non

    sul modulo rdi r

    jiLVL

    LrVLH

    jcjr

    N

    i

    i

    N

    i

    i

    N

    i

    rc

    i

    i

    ,0~

    ,~

    ,21

    ~,)(21~,~

    2

    111

    2

    Ora, l uso di orbitali di spin per costruire il determinante di Slater ha portato a

    determinanti che sono autofunzioni diLz e Sz, ma non necessariamente di S2 eL2. In

    generale si devono costruire combinazioni lineari di determinanti di Slater per avere

    autofunzioni di tutti e 4 i numeri quantici (ivi incluso il caso semplice dell He per

    ms=0, appena visto).

    slmnlmu

    Il determinante di SlaterB 7.1

    Il metodo di Hartree-Fock

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    95/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Il metodo di Hartree-FockB 7.4

    Nel 1928, V.A. Fock e J.C. Slater introducono la simmetria di scambio nel metodo di D.

    Hartree del 1924.

    Il metodo di Hartree-Fock e un metodo variazionale dove la funzione di prova e un

    determinante di Slater che tiene automaticamente conto del PeP.

    La Hamiltoniana e sempre la

    ,1~

    21~

    ~~

    ~~),(

    ~

    12

    2

    11

    2121

    jiji

    N

    ji jii

    ri

    N

    i

    i r-rrr

    Hr

    ZhhH

    HHrrH

    i

    La funzione di prova e il determinante di Slater scritto in forma compatta come

    con operatore di antisimmetrizzazione Hermitiano, tale che , e

    funzioni di Hartree non simmetrizzate. corrispondono a set di 4 numeri quantici n, l, ml, ms.

    HNN

    P

    P

    N ANquququP

    N

    qqq~

    !)()...()(~

    )1(

    !

    1),...,( 221121

    PN

    AP

    P ~)1(!

    1~

    )()...()( 2211 NNH quququ

    i

    AA~~2

    Il metodo di Hartree-Fock

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    96/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    e l operatore permutazione, con (-1)P uguale a +1 o -1 a seconda che il numero di

    permutazioni fra elettroni sia pari o dispari.

    Infine, gli orbitali di spin u sono scelti ortonormali in modo da soddisfare

    la condizione di normalizzazione

    P~

    uu

    1

    Il metodo di Hartree-FockB 7.4

    SeE0 e l energia dello stato fondamentale del sistema, per il metodo variazionale

    essendo la funzione di

    prova normalizzata.

    210 HHHH

    EE

    Si dimostra che , in quanto siaH1 cheH2 sono invarianti rispetto allo

    scambio delle coordinate di due elettroni.

    0~

    ,~~

    ,~

    21 AHAH

    Procediamo al calcolo del funzionale :

    ove corre suNset di 4 numeri quantici, ossia sugli orbitali occupati dagli elettroni.

    E

    IquhquhPh

    AHNAHNAHANH

    iii

    N

    i

    HiHHiH

    N

    i P

    P

    HHHHHH

    )()((*)~

    )1(

    ~~

    !

    ~~

    !

    ~~~

    !

    11

    1

    2

    111

    (*) Sopravvivono solo i termini sulla diagonale, per i quali non c e alcuna permutazione(che porterebbe a un annullarsi dell integrale causa ortogonalita delle ul.

    Il metodo di Hartree-Fock

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    97/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Il metodo di Hartree FockB 7.4

    AnalogamenteN

    jiHji

    jiHH

    jiH

    N

    ji P

    P

    HH

    Pr

    Pr

    AHNH~

    11~1

    )1(~~

    !22

    ove scambia solo le coordinate (spaziali e di spin) dell elettrone i con quelle dell elettronej

    che intervengono nella interazione repulsiva. Pertanto compare con un segno meno (una sola

    permutazione). Sopravvive anche il termine diagonale, che non comporta permutazioni.

    ijP~

    uuRicordando che

    N21

    coppie)letutte(,

    2

    ,...,,21

    )()(1

    )()()()(1

    )()(21

    )()(1

    )()()()(1

    )()(

    KJ

    ququr

    ququququr

    ququ

    ququr

    ququququr

    ququH

    ji

    ji

    jiji

    ji

    ji

    ji

    ji

    jiji

    ji

    ji

    Il fattore e dovuto al fatto che le coppie vengono ora contate 2 volte nella doppiasommatoria .

    Il metodo di Hartree-Fock

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    98/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Il metodo di Hartree Fock

    J e il termine diretto, K e il termine di scambio. Entrambi sono reali nonche

    simmetrici in e . Avremo allora

    (1)21

    KJIE

    Bisogna ora imporre la stazionarieta del funzionale rispetto alle variazioni degli

    orbitali di spin u che devono mantenersi ortonormali fra loro, ossia .

    E

    uu

    B 7.4

    In generale, quando si cerca il max o il min di una funzionef(x,y) sotto il vincolo g(x,y)=c,

    esso si ottiene dalla condizione

    ove e un moltiplicatore di Lagrange.

    0),(),( cyxgyxf

    Nel nostro caso avremo

    ove le sonoN2 moltiplicatori di Lagrange. Ne segue che

    0,

    uuE

    Il metodo di Hartree-Fock

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    99/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Il metodo di Hartree Fock

    0

    0,

    uuE

    uuE

    B 7.4

    I moltiplicatori di Lagrange possono essere considerati gli elementi di una matrice

    Hermitiana, per cui facendo una opportuna trasformazione unitaria degli orbitali di spin

    . si puo arrivare a diagonalizzare la matrice dei moltiplicatori di Lagrange, per cui

    ove le sono ora le energie degli elettroni sull orbitale , e la variazione del

    funzionale rispetto a tutte le .

    (2)0uuEE

    u E

    E u

    u

    Esempio di uso dei moltiplicatori di Lagrange

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    100/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Esempio di uso dei moltiplicatori di Lagrange

    Supponiamo di voler trovare il massimo della funzione

    f(x,y) = x+y sotto la condizione

    x2+y2 = 1, ossia di volere trovare il massimo di una funzione limitandoci a cercarlo

    . su di un cerchio dato

    1

    1

    Poniamo F=f(x,y)+ (x2+y2-1): sara

    2

    1012)(01

    21

    01021021

    2

    22

    y x-xxyx

    y

    x

    yxF

    yy

    Fx

    x

    F

    + massimo, - minimo

    In tre dimensioni avremmo trovato .??

    Il metodo di Hartree-Fock

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    101/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Il metodo di Hartree FockB 7.4

    e ricordando l espressione per l Hamiltoniana di singolo elettrone, si ottiene

    )()(()(1

    )()(

    ()(1

    )()()(21

    )(

    *

    *2

    iiiii

    ij

    ji

    ijj

    ij

    jii

    i

    ri

    ququEquqdqur

    ququ

    quqdqur

    quququr

    Zqu

    i

    ove l integrale include la sommatoria sugli stati di spin.

    Sostituendo la (1)

    (1)21 KJIE

    (2)0uuEE

    per una data nella (2)

    Il metodo di Hartree-Fock

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    102/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Il metodo di Hartree Fock

    Sfruttando la ortonormalita delle funzioni di spin , queste

    equazioni possono essere riscritte per la sola parte spaziale degli orbitali di spin:ssss mmmm ,,2/1,2/1

    Niijj

    ji

    j

    ijj

    ji

    ji

    i

    r

    ruErurdrur

    ru

    rurdru

    r

    ruru

    r

    Zi

    ......,,,)()()(1

    )(

    )()(1

    )()(

    2

    1

    21

    2

    B 7.4

    Procedendo alla minimizzazione del funzionale rispetto a ogni ul(qi) si arriva alle equazioni

    diHartree-Fock

    Niijj

    ji

    j

    ijj

    ji

    ji

    i

    r

    quEquqdqur

    qu

    quqdqur

    ququr

    Zi

    ......,,,)()()(1

    )(

    )()(1

    )()(21

    21

    2

    Il metodo di Hartree-Fock

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    103/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Il metodo di Hartree Fock

    l operatore (potenziale) diHartree-Fock )()()( iex

    i

    d

    i

    i

    HFqVrV

    r

    ZqV

    B 7.4

    Si arriva a scrivere una equazione formalmente simile a quella di Schroedinger

    che pero NON e una equazione agli autovalori

    . in quanto il potenziale di HF dipende dagli orbitali di spin

    )()()(2

    1 2iii

    HF

    r quEquqVi

    l operatore (potenziale) di scambio )()(1

    )()()( ijjji

    jii

    ex quqdqur

    ququqV

    Poiche

    nelle equazioni di Hartree-Fock non c e il contributo della self-energia ( = ) al potenziale,

    anche se compare nel potenziale diretto.

    )()()()( iiex

    ii

    d quqVquqV

    Introducendo: l operatore (potenziale) diretto

    ossia la repulsione elettrostatica dovuta all elettronej se la sua carica e distribuita

    sull orbitale

    )()(1

    )()(1

    )()( id

    jj

    ji

    jjj

    ji

    ji

    d

    rVrdrurruqdqurquqV

    Il metodo di Hartree-Fock

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    104/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Il metodo di Hartree FockB 7.4

    Con qualche altro passaggio si introduce (B. 7.4, p. 328-329) la matrice densita modificata

    2

    *

    *

    )()(

    )()(),(

    )()(),(

    i

    jiji

    jiji

    rur

    rururr

    ququqq e la corrispondente matrice densita priva di spin modificata

    con

    densita di probabilita di trovare un elettrone ar in uno degliN-1

    stati elettronici occupati diversi da u .

    Come nel metodo di Hartree, si procede in modo iterativo alla soluzione delleN equazioni

    integro-differenziali, a partire dalle trovate in approssimazione di campo centrale:

    ove e l incertezza accettata , e il potenziale di HF

    viene detto essere autoconsistente.

    )(1 iqu

    ......)()( )2(2)1(1 HFiHF

    i VquVqu

    )1()( nHFnHF VV

    fino a che

    Il metodo di Hartree-Fock

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    105/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Si dimostra che la relazione costruita a partire dalla Hamiltoniana di HF

    fornisce il valore dell energia dell elettrone i-esimo nello stato , ovvero la sua

    energia di ionizzazione

    )()()(21

    )(~ 2

    iii

    HF

    ri

    HF

    i quEquqquh i

    )( iqE

    KJIE

    Il metodo di Hartree FockB 7.4

    Definiamo poi

    j

    ij

    jid

    id rd

    rrrVr 1)()()(

    jj

    ij

    jiii

    ex

    ii

    ex rdqur

    qqquqVquq )(1

    ),()()()()(

    )()()( iiiiHF

    qrr

    Z

    q

    Il metodo di Hartree-Fock

  • 7/24/2019 Para Orto Elio

    106/111

    Materia Condensata 2008/2009 Mario Capizzi

    Il metodo di Hartree Fock

    Tuttavia

    in quanto nella doppia sommatoria il contributo repulsivo fra ogni coppia ij di elettroni e

    contato due volte, per cui

    21

    ~

    2

    ~HHKJI