Paper catwoman

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Catwoman è originariamente un personaggio dei fumetti ideato da Bob Kane e disegnato da Bill Finger nel 1940, pubblicato dalla DC Comics. Il suo vero nome è Selina Kyle, è dedita al furto ed è stata creata inizialmente come super cri-minale e antagonista di Batman, nella sua evo-luzione acquisisce poi caratteristiche di bontà e solidarietà. L’idea di introdurre un nuovo personaggio nella serie di Batman fu quella di affiancare un an-tagonista femminile all’eroe, che potesse così complicare il loro rapporto iniziando, in futuro, una possibile relazione amorosa.

Vissuta in una famiglia disagiata, con una ma-dre malata cronica e un padre alcolista, divenne a soli 12 anni un’orfana, affidata dunque alle cure di un istituto che ben presto si rivelò inefficace nell’indirizzarla verso una giusta strada. Fuggita dall’orfanotrofio, la giovane inizia l’attivi-tà di accattonaggio, fino a quando non pensò che il modo più facile per ottenere la ricchezze era quello di rubare. Inizia dunque una grande attività di ladra, che la portò spesso a scontrarsi con il suo nemico Bat-man, mentre il suo alter ego Selina avrà spesso a che fare con Bruce Wayne, l’uomo dietro la ma-schera del Cavaliere Oscuro. La situazione andrà complicandosi quando sia Catwoman che Selina si innamoreranno dei loro corrispettivi, Batman e Wayne.

STILECatwoman debutta con il soprannome The Cat nella primavera del 1940 suBatman #1, laserie regolare dedicata al Pipistrello di Gotham City. Già nel numero #3 della regular, coinciden-te con la sua terza apparizione, indossa il suo ce-lebre costume Golden Age con una vera e propria maschera da gatto. Il nome Cat-Woman diven-ta ufficiale nel 1942, e per l’occasione la celebre ladra propone un look “total black” che ricorda ancora di più l’aspetto di un gatto. La sua prima (presunta) identità civile è Marguerite Tone.

Nel 1947 ecco comparire il costume verde e vio-la di Catwoman, che accompagnerà Selina fino agli anni ’80. La Gatta si fa chiamare Eva Barr e continua la sua attività criminale nell’alta so-cietà gothamita, finendo diverse volte in prigione e cambiando spesso colore di capelli: è normale infatti che Batman si imbatta in una Catwoman bionda, rossa o bruna a seconda delle occasioni,

alla guida tra l’altro di una nuovissima fiamman-te Kitty Car e persino di un Cat-Plano Ladra. Nel 1951 viene rivelata finalmente anche la sua vera e definitiva identità, Selina Kyle.

Divenuta popolare anche in televisione grazie al serial con Adam West, Catwoman nel1967 cam-bia ancora look, con un nuovo costume verde, aderentissimo e “squamato” che mette in rilievo le sue curve.

Per un breve periodo Selina (1969-1975) scende in pista con un look modernissimo, meno sexy ma più combattivo, con tanto di capelli corti, ma-schera rossa e stivali da pirata. Non è raro veder-la impegnata in durissimi combattimenti corpo a corpo conferendole un temperamento ancora più tenace e caparbio.Nel 1975 Catwoman ritorna al suo costume clas-sico verde e viola, come testimonia la cover di Batman Family #8.

Nel corso degli anni ’80 continua ad utilizzare il suo regale costume verde e viola, con qualche eccezione, ad esempio una monocromatica tuta grigia. Ma a “sconvolgere” la storia di Catwoman è sicuramente Michelle Pfeiffer, la cui aderen-tissima tutina nera turba i sogni di Batman e del pubblico maschile in Batman Returns, film del 1992 diretto da Tim Burton.La seducente chioma di Michelle è fonte d’ispira-zione anche per Paul Dini e Bruce W.Timm, che inseriscono una Catwoman biondissima nella Batman Animated Series degli anni ’90.

Finalmente, nel 1993, debutta ufficialmente la prima serie regolare dedicata a Selina Kyle, resa sexy più che mai dallo stile pinupparo di Jim Ba-lent, decisamente in voga in quegli anni grazie alle crudelissime bad-girls della Image Comics. Catwoman continua ad essere un personaggio borderline e conturbante, con quel pizzico di cat-tiveria. Il look “totally purple” segna un’epoca e accompagna con successo la Gatta fino alle so-glie del nuovo millennio.

L’arrivo di un nuovo ed importante team creativo sulle pagine di Catwoman (serie ripartita per l’oc-casione dal numero #1) segna il debutto dell’en-nesimo nuovo look per Selina Kyle, che a partire dal 2002 indossa un paio di grandi occhialoni e una nuova tuta nera e aderentissima, più “pra-tica” rispetto alle versioni precedenti. Il nuovo

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gatta-style è consacrato anche da Jim Lee, che fa sinuosamente danzare Batman e Catwoman sui tetti di Gotham nell’appassionante maxi-saga di 12 numeri Hush (2003) scritta da Jeph Loeb. Catwoman non è più una ladra, ma la vigilante del suo quartiere, il malfamato East End gotha-mita. Più ruvida e spregiudicata nei modi persino rispetto a Batman, la nuova versione di Selina Kyle viene valorizzata al massimo dalla bravura del talento emergente di Ed Brubaker, capace di dare alla Gatta un nuovo emozionante spessore.

La storia di Selina è ambientata nella sua città natale Gotham City, la città immaginaria che ha un po’ di New York e un po’ di Los Angeles. Kyle utilizza le proprie qualità acrobatiche e il sesto senso per divenire il più dotato ladro della città.Nel fumetto, Catwoman è un po’ villain ( con la parola s’identificano i ’cattivi’ delle storie, i mal-vagi, coloro che ricoprono il ruolo di forza oscu-ra) e un po’ eroina. Non possiede super poteri tranne le capacità che possiede un grosso felino. L’unica forza che possiede è la grinta, la forza di carattere: il suo scopo non è salvare il mondo ma se stessa.

CINEMACatwoman compare in televisione già nel 1960 in una serie televisiva. Successivamente al cinema interpretata da Mi-chelle Pfeiffer nel film Batman Returns, attrice che trasforma il personaggio della mite segreta-ria Seline Kyle nell’aggressiva ladra Catwoman.Solo nel 2004 esce il film di Catwoman, imper-sonata dall’attrice Halle Berry. Distribuito dalla Warner Bros.Il film si discosta molto dal fumetto. La Berry in-terpreta Patience Philips, inoltre la sceneggiatu-ra non ha niente a che fare con quella di Batman e di Gotham City. Patience è una donna che di-venta casualmente Catwoman dopo aver rischia-to di morire. Patience ottiene il potere dalla dea egizia Bastet attraverso dei gatti di proprietà di una egiziana. Una volte risvegliata e accortasi dei suoi nuovi poteri, è decisa a vendicarsi della ditta che l’ha uccisa. Il film fu un fiasco al botteghino e presso i fans del fumetto e l’attrice si portò a casa il Razzie Award come peggior attrice. Seline Kyle riappare poi interpretata da Hanne Hathaway che, questa volta, la sua figura sem-bra essere molto più fedele a quella del fumetto.

Per la prima comparsa televisiva della Donna Gatto interpretata da Julie Newmar e Eartha Kitt nella serie televisiva del 1966, sono stati creati dei costumi un po’ troppo eccentrici, si trattava di un look con scintillio metallico violaceo per la Newmar e un costume aderente per la Kitt (nella terza ed ultima stagione). Nel film degli anni novanta “Batman - il ritorno”, il regista Tim Burton riprende la vecchia immagi-ne di Catwoman e la ricrea a somiglianza del suo cinema dark. Il risultato è una versione inevita-bilmente folle, pericolosa e ultra sexy del perso-naggio originale. Il suo costume è composto da ritagli di vinile, che sigillano la maggior parte del suo corpo e lasciano poco spazio all’immagina-zione, del suo viso, sotto la maschera, si vedono solo alcune parti; lo sguardo felino di Michelle Pfeiffer buca lo schermo e il suo personaggio di femme fatale diventa il simbolo di un femmini-smo più istintivo. Per quanto riguarda il costume indossato da Hal-le Berry nel film che per la prima volta racconta l’intera storia della Donna Gatto uscito nel 2004, si pensa ad un costume più minimal e stravagan-te, sopratutto negli accessori come una curiosa maschera da gatto e un paio di lunghi guanti neri.

ANALISISe provassimo a confrontare il fumetto con il film (Catwoman del 2004), noteremmo che nel film il personaggio appere costruito, risultando addi-rittura antipatico rispetto a quello del fumetto. In entrambi i contesti la Donna Gatto è descritta come la sexy e misteriosa eroina del quartiere, ma nel film l’elemento portante sembrano esse-re i suoi costumi sempre più essenziali, anzichè il suo carattere le sue qualità.Risulta dunque più facile e divertente per un fan mettersi nei panni della Catwoman fumetto piut-tosto che in quella fin troppo sexy del cinema. Sfavorevole è anche il rifacimento della trama, che non è più quella originale con la povera Se-lina a cui tutti erano abituati, ma questa volta è Patience ad indossare i panni della Donna Gatto, che non è più l’orfana ladra ma una donna comu-ne alla quale dopo un incidente vengono dati dei poteri “felini“.Non per niente il film è riuscito a deludere anche i fans più benevoli e dalle aspettative più mode-ste.

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