Paolo Sacchetti Curriculum vitae 2014 Portfolio · Legno Tagliare il bosco. Sfrondare, trasportare,...

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Paolo Sacchetti Curriculum vitae 2014

[email protected]

Portfolio

2Paolo Sacchetti Index 2

Informazioni di base

Contatti

Abilità professionali

Formazione

Esperienze professionali

Riconoscimenti

Docenza

Trasimemo

La Morgia Studio Legale

Il voto

Fafit

Nugae

SPD

Museo Torino

Umbriacity

Puntopiggì

Colophon

PortfolioCurriculum vitae

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22 Paolo Sacchetti Curriculum vitae 2014

4Paolo Sacchetti

29 ottobre 1981

Lanciano

Viale Cappucini 35

66034 Lanciano CH

02463640694

Design per la comunicazione visiva.

Ricerca antropologica.

+39 338 11 12 429

[email protected]

paolosacchetti.com

data di nascita

luogo

residenza

P.IVA

mobile

e-mail

sito web

Informazioni di base Formazione

Contatti

Curriculum vitae

Abilità professionali

Specializzazione in Beni

Demoetnoantropologici

dell’Università di Perugia, Firenze,

Siena e Torino.

Votazione finale 50/50 con lode.

2010-2011

2007-2008

2000-2006

1995-2000

Corso di Specializzazione in

Communication Design presso

l’Istituto Italiano Design di Perugia.

Votazione finale 100/100.

Laurea in Scienze Politiche

vecchio ordinamento indirizzo

Internazionale presso l’Università

degli Studi di Perugia, conseguita

con voto finale 105/110.

Diploma di maturità Scientifica,

corso sperimentale in fisica

e informatica presso il Liceo

Scientifico Galileo Galilei

di Lanciano CH.

Dal 13-11-2007 iscritto nelle

liste delle Categorie Protette,

presso l’ufficio per l’Impiego della

Provincia di Chieti ai sensi dell’art.

18 della legge 12 marzo 1999, n. 68

4 5Paolo Sacchetti

Esperienze professionali

Curriculum vitae

Partecipazione al Progetto Mai più

violenze. Mille azioni per impedire

ulteriori violenze sulle donne,

finanziato dal Ministero delle Pari

Opportunità e dalla Regione Umbria.

Assistente alla ricerca

dell’antropologa Roberta Pompili

responsabile dell’azione 2 di

mappatura regionale delle

associazioni e dei gruppi di donne

nel territorio umbro.

Realizzazione del documentario

Safety/Security. Quale genere di

sicurezza per la mia città? (45 min.).

2014 - presente 2009 - 2010

2008 - 2010

2012 - presente

2010 - 2012

2010 - 2011

Communication designer presso

la Nugae Sas società che si occupa

di Museum design e ricerca.

t nugae.it

Communication designer presso

studio Mu. t spaziomu.it

Collaboratore presso MuseoTorino

come progettista grafico, re-design

della rivista Museo Torino

Comune di Torino sezione musei.

t www. museotorino.it

Giugno 2010 Art director

mostra fotografica della Scuola

di specializzazione in Beni

demoetnoantropologici, Sguardi

da lontano. Frammenti etnografici

dell’Umbria contadina nelle

immagini di Paul Shuermeier e

di Ugo Pellis (1924-1939).

Collaborrazione come progettista

grafico e web designer presso

e-generation edizioni e

comunicazione.

6Paolo Sacchetti

Riconoscimenti

Curriculum vitae

2008 - 2009

Ottobre 2008

Settembre 2008

Settembre 2008

Vincitore del concorso

Germinazioni, le Arti in Città

del Comune di Perugia con il

progetto NWOT. Nel settembre

2009 Esposizione a Palazzo

Penna. Catalogo mostra collettiva

Germinazioni Step Forward.

Esposizione al Festival

della Creatività di Firenze con

il progetto Il dubbio che diventa

azione. Illustrazione murale e video

in motion graphics.

Vincitore del concorso indetto

da Mediaset per l’ideazione della

nuova home page del sito di

Striscia la Notizia.

Menzione d’onore al Lucky Strike

Design Award 2008 per il progetto

di Industrial e Graphic design

Ettore Lamp sviluppato nel corso

dell’anno 2008.

Docenza

2009

2010

Contratto di docenza presso

la Facoltà di Lettere e Filosofia

dell’Università di Perugia.

Corsi di approfondimento:

Come si progetta e realizza

un blog wordpress.

Contratto di docenza presso

la Facoltà di lettere e Filosofia

dell’Università di Perugia,

Dipartimento Uomo e Territorio.

Corsi di approfondimento:

Disegnare la città:

Grafica per le pubbliche istituzioni.

Docenza

6 Paolo Sacchetti Portfolio 2014

8

Unione EuropeaMinistero Pol. AgricoleRegione Umbria Comune di PacianoUniversità di Perugia Scuola di Specializzazione in beni DEA

Trasimemo.it 2013 - 2014

Art DirectionBrandingSito WebVideoAdv Museum design

Attività professionale

Ditta esecutrice nugae.it

Paolo Sacchetti Portfolio

8 9Paolo Sacchetti Portfolio

TrasiMemo è un progetto di “attivazione” delle memorie, di riconoscimento e di tutela dei patrimoni culturali di comunità, messi in valore grazie alla costruzione partecipata di un archivio virtuale e mediante alcune installazioni museali.

10Paolo Sacchetti Portfolio

10 11Paolo Sacchetti Portfolio

12Paolo Sacchetti Portfolio

La mappa dell’installazione museale è il pannello in plexiglass che ha la funzione di orientare il pubblico verso i temi e i contenuti multimediali presenti nello spazio espositivo.

12 13Paolo Sacchetti Portfolio

Mito di fondazione

Dispositivi di sicurezza

Guanto

Abilità

Detto-diceria

L’idea che un bravo falegname dovrebbe avere le mani integre rappresenta il “mito di fondazione” connesso al riconoscimento di professionalità e perizia esecutiva.

In realtà tanti falegnami hanno tutte le dita e, inoltre, anche quelli che non le hanno, possono essere molto bravi.

Il detto delle dieci dita si collega alla riflessione sul rapporto lavoro-sicurezza; può essere considerato anche un monito: bisogna fare tutto il necessario per conservare integre le mani.

Alcuni falegnami raccontano che usare i guanti può essere pericoloso: una scheggia, ad esempio, si estrae con facilità, mentre se il guanto si impiglia in un macchinario in movimento può provocare gravi lesioni.

Una delle abilità del falegname è la capacità di interagire con strumenti potenzialmente pericolosi senza ferirsi.

Il falegname e le dieci dita

Lavorazione

La falegnameria artigianale, rispetto ad altre attività, non è stata costretta a specializzarsi esclusivamente sui segmenti del “lusso” per sopravvivere alla produzione industriale. Nonostante l’utilizzo di macchinari e di tecniche sempre più vicine alla serialità, conserva ancora un ruolo importante, non solo nella realizzazione di nuovi prodotti, ma anche nel restauro di oggetti antichi. Tra falegnami la trasmissione di manualità, di saperi tecnici e di esperienza avviene per via familiare o di bottega, in una linea di continuità tra passato e presente.

Legno

Tagliare il bosco. Sfrondare, trasportare, spaccare. Selezionare, segare, piallare, incollare. Avvitare, inchiodare, carteggiare, limare. Colorare, rifinire, montare.

Segreti

Abitare

Trasmissione La trasmissione dei saperi è legata al rapporto che intercorre fra il passato e il futuro, attraverso il presente. I falegnami anziani la percepiscono come necessità di sopravvivere al presente, di continuare a “essere” nel mondo, mentre i giovani la vivono come una condivisione di conoscenze che li facilita nel percorso professionale. Per esempio Azelio non sente l’ansia di perdere la propria sensibilità artigianale, perché è riuscito a trasmettere la sua passione alla nipote Valentina, che realizza borse in cuoio, ma utilizzando gli strumenti che il nonno ha costruito per lei. Ferdinando vorrebbe insegnare tutte le conoscenze assimilate in una vita dedicata allo studio e alla creazione delle tecniche di restauro. Angelo, invece, essendo molto giovane, proietta su se stesso il futuro del proprio mestiere, non sentendo ancora la necessità di passare il testimone.

Strumenti del passatoI vecchi strumenti per la lavorazione del legno segnano simbolicamente il divario fra il falegname del passato e quello contemporaneo. Eppure alcuni di essi continuano a essere utilizzati nel restauro (per esempio pialle e pialletti).

Il legno La scelta dei materiali da utilizzare è legata, non solo al maggiore o al minore pregio della singola specie legnosa, ma anche alla sua presenza nel territorio. Se l’olivo continua a essere considerato «opera d’arte di per sé», essenze autoctone come il sorbo risultano invece rare e non più usate. Tra gli altri il castagno continua la sua fortuna, mentre il ciliegio è considerato più pregiato e difficile da trovare. Azelio, per esempio, racconta che nella zona di Paciano c’erano tantissimi ciliegi, mentre oggi non ce ne sono quasi più.

I carretti I “carretti” a Paciano possono essere considerati una “produzione locale” ludica a cui tutti sono legati. La “corsa dei carretti” è un evento annuale che prevede una gara di velocità lungo la discesa del paese. La manifestazione è organizzata dall’associazione “Congrega Gioventù Muscolosa Disertrice della Vanga a Pedale”.

Collezionismo Gli strumenti per lavorare il legno e le produzioni a essi relative sono spesso tra i pezzi più presenti nelle case dei collezionisti.

RestauroPiù che negli altri ambiti dell’artigianato, il restauro è parte integrante del lavoro del falegname.Al lavoro su commissione per pezzi nuovi, i falegnami associano spesso il recupero e il restauro di mobili antichi.

Ricicleria La ricicleria è uno dei luoghi maggiormente battuti dai collezionisti alla ricerca di oggetti “perduti”, da restaurare e da conservare.

Casa - bottegaMolti artigiani lavorano nello stesso luogo dove abitano: il laboratorio di Angelo, per esempio, è stato ricavato da vecchie stalle, mentre quello di Azelio si trova in un piccolo edificio, entrambi posti a fianco delle loro abitazioni; molto più ingombrante, invece, è il capannone adiacente alla casa di Alessio, utilizzato per tagliare legna da ardere ad uso commerciale.

Abitare

Strumenti di lavoro Il fabbro, prima di essere l’artigiano che arreda e adorna il paese, era il riparatore e il costruttore degli attrezzi usati per il lavoro. Benito, ad esempio, racconta di quanto fosse proficuo ribattere le lame degli aratri, mentre Rino descrive lo strumento che veniva usato per ripararle.

Arredo urbano: pozzi, cancelli, inferriate… Un’inferriata, un portabandiera, le staffe che sorreggono lo stemma araldico in pietra del paese, il pozzo cittadino. Il fabbro è presente nel territorio perché le sue produzioni segnano profondamente il paesaggio, sia attraverso elementi visibili dell’arredo urbano, sia attraverso elementi strutturali delle architetture pubbliche e private.Il pozzo cittadino, ad esempio, in molti casi, ha un valore simbolico nel rapporto tra fabbro e paese: a Paciano è stato Sandro a realizzarne le parti in ferro, mentre Rino racconta con orgoglio di come abbia chiesto lui stesso al Sindaco di Castiglione del Lago di realizzare il ferro del pozzo che si trova nella piazza della sua frazione, Petrignano del Lago.

Artigiano della luce Oltre al ferro, anche il rame trova il suo spazio nell’artigianato del territorio. Ad esempio Antonio, che vive a Casalini (Panicale), si definisce “poeta della luce”: mescolando il rame con oggetti in metallo presi da riciclerie e discariche, assembla e inventa lampade e lampadari “artistici”. Le sue creazioni adornano molti edifici del territorio, oltre che lo stesso allestimento di TrasiMemo.

Ricicleria Per tutti i collezionisti la ricicleria è un luogo fondamentale di recupero degli oggetti. I collezionisti spesso recuperano quello di cui le persone si liberano.

TrasmissioneQuello del fabbro è un mestiere che sta scomparendo, come dice Sandro: «ma… ǝ… si ’l tu’ fijjo té dic͡ge io vòi’ gi’ a fa’ ’l fabbro… ma jé méni… nò (c)hé vè a fa’ ’l fabbro». Oggi i fabbri presenti sul territorio, in pensione o alla fine della carriera, sentono l’esigenza di trasmettere i saperi pratici e le procedure tecniche: Rino vorrebbe un apprendista, Sandro vorrebbe tornare dentro il paese per aprire un laboratorio e Benito sarebbe disposto a donare l’officina, situata al piano terra della sua abitazione, a un giovane che volesse continuare il suo lavoro.

Il percorso di Sandro Sandro ci guida attraverso le strade di Paciano incrociando la sua storia con quella dei manufatti da lui realizzati. Il “fabbro del paese” può rievocare storie di vecchi artigiani e la vita di vecchie botteghe, così come, guardandosi intorno, può riconoscere e raccontare i segni del suo lavoro divenuti parte costitutiva del paesaggio. Collezionismo

Il collezionismo degli oggetti in ferro non si limita solo agli strumenti del lavoro e ai lavorati (Ferdinando, ad esempio, possiede un’impressionante collezione di capofuochi), ma anche agli oggetti legati agli altri ambiti dell’artigianato: gli strumenti del legno e del lavoro agricolo hanno quasi sempre componenti realizzate da fabbri. La presenza del fabbro nelle collezioni è lo specchio della sua presenza nel territorio: spesso nascosta, ma densa e capillare.

Casa - bottega Vivere e lavorare sono strettamente collegati; questo vale per molti artigiani ancora in attività ed era abbastanza usuale per quelli delle generazioni precedenti.Benito, ad esempio, spiega come la storia del suo laboratorio-abitazione si connetta con lo sviluppo della zona artigianale di Paciano.

RiusoI metalli, per loro natura, non si deteriorano con facilità e sono generalmente resistenti alla rottura rispetto al legno che tende a marcire, al cotto che può essere estremamente fragile o al tessuto che nel tempo può perdere colore e consistenza. Per questo motivo gli oggetti in metallo possono essere utilizzati, riutilizzati e rifunzionalizzati: ad esempio Antonio recupera parti di vecchi motori per creare le sue lampade. Benito racconta invece che, nel dopoguerra, l’ex Aeroporto militare Eleuteri di Castiglione del Lago divenne un deposito all’aperto di metalli da impiegare a uso edilizio, agricolo, commerciale e civile.

Lavorazione

Segreti

Nella zona del Trasimeno la lavorazione artigianale del ferro non è legata a prodotti peculiari o a stili specifici. Costituisce, piuttosto, un’attività che, nel corso del tempo, ha continuato a segnare profondamente il paesaggio urbano: cancelli, ringhiere, inferriate, porte, finestre, balconi, tiranti delle mura ristrutturate. La figura del fabbro, marginalizzata dalla recente produzione in serie, oggi si può avvicinare a quella di un “artista” che progetta e realizza oggetti di valore, “belli” perché frutto di abilità e di saperi faticosamente trasmissibili.

Ferro e metalli

Estrazione ferro, siderurgia. Tagliare, scaldare, battere. Modellare, raffreddare, saldare. Unire, smerigliare. Colorare, rifinire, montare.

«Ho le mani calde» dice Rino, mentre a mani nude mescola la brace rovente della forgia; così come Sandro stringe senza guanto un ferro caldo da battere sull’incudine. Il fabbro è legato al fuoco, elemento preponderante

di plasmazione del ferro: lo accende, lo alimenta e lo manipola. Che lavori con la vecchia forgia o con i più recenti forni a gas, il fabbro sviluppa la capacità di capire quando e come il ferro deve essere lavorato.

Il fabbro come “domatore” del fuoco.

14Paolo Sacchetti Portfolio

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La Morgia Studio legalelamorgiastudiolegale.it2013

Art DirectionBrandingFotografiaSito WebAdv

Attività professionale

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ilvoto.com2009 - presente

Art DirectionBrandingSito WebAdv

Attività professionale

Paolo Sacchetti Portfolio Ilvoto.comIl portale dei pittori abruzzesi dell’800 e del primo 900.

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Fafit2012 - presente

Art DirectionSito WebAdv

Attività professionale

Paolo Sacchetti Portfolio FafitFederazioni Associazioni Folkloriche Italiane

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nugae SAS

2012 - presente

nugae.it

Art DirectionBrandingSito WebAdv

Attività professionale

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SPD

Strumenti di Partecipazione Democratica

Tunisia

2013 - 2014

Art DirectionBrandingAdv Video documentario

Attività professionale

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Paolo Sacchetti Portfolio 36

36 37Paolo Sacchetti Portfolio

MuseoTorino

2012 - 2013

museotorino.it

Art DirectionGraphic designWeb design

Attività professionale

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42Paolo Sacchetti Portfolio

Umbriacity

La guida annuale dell’Umbria

eg-edizioni

2009 - 2010

Art DirectionGraphic design

Attività professionale

Paolo Sacchetti Portfolio42 43

44Paolo Sacchetti Portfolio

Puntopiggì

La guida annuale di Perugia

eg-edizioni

2009 - 2010

Art DirectionGraphic design

Attività professionale

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[email protected]

Paolo Sacchetti Curriculum vitae 2014Portfolio

Giugno 2014

2014 — Paolo Sacchetti

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Curriculum vitae e Portfolio