Pagine da giochi di squadra

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1 cap. 1 Frequentementenellaletteraturaspor- tiva,nellinguaggiomediatico,nell’acce- zione verbale quotidiana si utilizzano terminicome“sportdisquadra”oespres- sionicome“faregiocodisquadra”.Que- stimodididiresonousatiabitualmente indiversiambiti,dallapoliticaall’econo- mia,dallapubblicitàallacronaca.Aessi, generalmente,siattribuisceunospeci- ficostiledicomportamentoeunagireco- mune, finalizzato al raggiungimento di obiettivicollettiviecondivisi.Nellostesso tempo,generalizzando,sièpropensia equiparareunavastissimacategoriadi discipline sportive che hanno invece pocoincomunetraloro.Questedisci- pline,erroneamente,sonoclassificatee considerate simili solo perché, come unicocomunedenominatore,hannosol- tantoquellodinonesseredisputateindi- vidualmente. Possiamoconsideraresimiliunasqua- dradiciclistieunadicalciatori?Unapre- stazionecomplessaecondizionatadal mutevolesviluppodellesituazioni,come quelladiunasquadradirugby,puòes- sereconsiderataalparidiquelladiuna staffetta nell’atletica leggera? Nono- stanteevidenzelogicheepratichedimo- strino profonde differenze tra queste prestazioni,ancoraoggi,sitendeafare unagrandeconfusionedisignificato,con ilrischiodierrateconseguenzesulpiano metodologicoenellaprassidell’allena- mento. Cosaèalloranecessarioadungruppo diatletichedisputainsiemeunagaraper potereessereconsiderato“squadra”? 1.1 SPORT DI SQUADRA E GIOCHI SPORTIVI DI SQUADRA Sind’oraèopportunocompiereunchiari- mentosemanticofraquesteduetermini chespessosonoutilizzaticomesinonimi. Nel linguaggio comune sono impiegati anchealtrevoci—come,peresempio, “sportcollettivi”o“giochidisquadra”—per riferirsi,inognicaso,aungruppo (1) speci- ficoeristrettochiamato“squadrasportiva”. Per “squadra sportiva” (2) si intende una vastacategoriadigruppidiatletichedi- sputanosvariatedisciplinesportiveolim- piche: calcio, pallavolo, pallamano, ma anchecanottaggio(4con),tennis,atletica leggera (staffetta), nuoto sincronizzato, vela,ecc..Sebbenegliequivocisianofre- quenti,èbenericordarechenonviècor- rispondenzafraglisportdisquadra(cheè un termine omnicomprensivo), i giochi sportivi(comeiltennis)eigiochisportivi disquadra. Questiultimirappresentanounacategoria didisciplinesportivecaratterizzatadaele- mentidistintiviparticolari.Inquestotesto cisiconcentreràsuqueigiochisportividi squadra che hanno raggiunto un’indi- scussadiffusioneepopolaritàincampo nazionaleeinternazionale(calcio,basket, pallavolo, pallamano, rugby, pallanuoto, baseball, football americano, hockey, ecc.). CAPITOLO 1 I GIOCHI SPORTIVI DI SQUADRA: DEFINIZIONE E CARATTERISTICHE (1) Gruppo:insiemedinamicodiindividuichesi percepisconovicendevolmentepiùomenoin- terdipendentiperqualcheaspetto. (2) Squadra sportiva:grupporistretto(finoa20 elementi).Taledimensioneristrettaconsente untipodiinterazioneprimaria,conscambio comunicativodiretto,intenso,“facciaafaccia”.

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Lo scopo di questo testo è quello di fornire conoscenze, indicazioni e suggerimenti adatti a coloro i quali, per la prima volta o professionalmente, si confrontano con il tema dei giochi sportivi di squadra.

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cap. 1

Frequentemente­nella­ letteratura­spor-tiva,­nel­linguaggio­mediatico,­nell’acce-zione­ verbale­ quotidiana­ si­ utilizzanotermini­come­“sport­di­squadra”­o­espres-sioni­come­“fare­gioco­di­squadra”.­Que-sti­modi­di­dire­sono­usati­abitualmentein­diversi­ambiti,­dalla­politica­all’econo-mia,­dalla­pubblicità­alla­cronaca.­A­essi,generalmente,­si­attribuisce­uno­speci-fico­stile­di­comportamento­e­un­agire­co-mune,­ finalizzato­ al­ raggiungimento­ diobiettivi­collettivi­e­condivisi.­Nello­stessotempo,­generalizzando,­si­è­propensi­aequiparare­una­vastissima­categoria­didiscipline­ sportive­ che­ hanno­ invecepoco­in­comune­tra­ loro.­Queste­disci-pline,­erroneamente,­sono­classificate­econsiderate­ simili­ solo­ perché,­ comeunico­comune­denominatore,­hanno­sol-tanto­quello­di­non­essere­disputate­indi-vidualmente.

Possiamo­considerare­simili­una­squa-dra­di­ciclisti­e­una­di­calciatori?­Una­pre-stazione­complessa­e­condizionata­dalmutevole­sviluppo­delle­situazioni,­comequella­di­una­squadra­di­rugby,­può­es-sere­considerata­al­pari­di­quella­di­unastaffetta­ nell’atletica­ leggera?­ Nono-stante­evidenze­logiche­e­pratiche­dimo-strino­ profonde­ differenze­ tra­ questeprestazioni,­ancora­oggi,­si­tende­a­fareuna­grande­confusione­di­significato,­conil­rischio­di­errate­conseguenze­sul­pianometodologico­e­nella­prassi­dell’allena-mento.Cosa­è­allora­necessario­ad­un­gruppodi­atleti­che­disputa­insieme­una­gara­perpotere­essere­considerato­“squadra”?­

1.1 SPORT DI SQUADRA E GIOCHI SPORTIVI DI SQUADRA

Sin­d’ora­è­opportuno­compiere­un­chiari-mento­semantico­fra­queste­due­terminiche­spesso­sono­utilizzati­come­sinonimi.Nel­ linguaggio­ comune­ sono­ impiegatianche­altre­voci­—­come,­per­esempio,“sport­collettivi”­o­“giochi­di­squadra”­—­perriferirsi,­in­ogni­caso,­a­un­gruppo(1) speci-fico­e­ristretto­chiamato­“squadra­sportiva”.­Per­ “squadra­ sportiva”(2) si­ intende­ unavasta­categoria­di­gruppi­di­atleti­che­di-sputano­svariate­discipline­sportive­olim-piche:­ calcio,­ pallavolo,­ pallamano,­ maanche­canottaggio­(4­con),­tennis,­atleticaleggera­ (staffetta),­ nuoto­ sincronizzato,vela,­ecc..­Sebbene­gli­equivoci­siano­fre-quenti,­è­bene­ricordare­che­non­vi­è­cor-rispondenza­fra­gli­sport­di­squadra­(che­èun­ termine­ omnicomprensivo),­ i­ giochisportivi­(come­il­tennis)­e­i­giochi­sportividi­squadra.­Questi­ultimi­rappresentano­una­categoriadi­discipline­sportive­caratterizzata­da­ele-menti­distintivi­particolari.­In­questo­testoci­si­concentrerà­su­quei­giochi­sportivi­disquadra­ che­ hanno­ raggiunto­ un’indi-scussa­diffusione­e­popolarità­in­camponazionale­e­internazionale­(calcio,­basket,pallavolo,­pallamano,­ rugby,­pallanuoto,baseball,­ football­ americano,­ hockey,ecc.).­

CAPITOLO 1

I GIOCHI SPORTIVI DI SQUADRA: DEFINIZIONE E CARATTERISTICHE

(1) Gruppo:­insieme­dinamico­di­individui­che­sipercepiscono­vicendevolmente­più­o­meno­in-terdipendenti­per­qualche­aspetto.

(2) Squadra sportiva:­gruppo­ristretto­(fino­a­20elementi).­Tale­dimensione­ristretta­consenteun­tipo­di­interazione­primaria,­con­scambiocomunicativo­diretto,­intenso,­“faccia­a­faccia”.­

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CAPITOLO 2

APPRENDIMENTO MOTORIO E PROBLEMATICHEDELLA PREPARAZIONE GIOVANILE

Un­bambino­siede­a­tavola­e,­dopo­averetagliato­una­bistecca­in­piccoli­pezzi,­li­in-gerisce­portandoli­alla­bocca.­Un­uomoguida­la­bicicletta­nel­traffico­di­una­cao-tica­città­e­ fra­pedoni,­motocicli,­bus­emacchine,­riesce­a­giungere­a­destina-zione­evitando­incidenti.­Un­calciatore,dopo­avere­eseguito­una­finta,­si­smarcadal­difensore­e,­con­uno­stacco­esplo-sivo,­colpisce­di­testa­il­pallone­insaccan-dolo­a­rete.­Che­cosa­hanno­in­comunequesti­individui­e­queste­azioni­così­di-verse­fra­loro?­La­risposta­è­molto­sem-plice:­ nell’arco­ della­ loro­ esistenza,­ inmaniera­più­o­meno­metodica­e­consa-pevole,­essi­hanno­imparato­a­compierequeste­operazioni­motorie,­all’apparenzacosì­naturali­ e­ controllate.­È probabileche,­durante­gli­innumerevoli­tentativi­diquesto­ processo­ di­ apprendimento,­ ilbambino­abbia­rovesciato­chili­di­cibo­suivestiti,­il­ciclista­abbia­avuto­incidenti­ecadute,­il­calciatore­abbia­tirato­moltis-simi­palloni­lontano­dallo­specchio­dellaporta.­Solo­alla­fine­di­un­lungo­percorsodi­apprendimento,­tutti­loro­sono­riuscitia­controllare­queste­diverse­abilità­in­ma-niera­stabile­e­duratura.Fra­tutti­i­comportamenti­umani­l’appren-dimento­è­quello­che,­a­seguito­di­svi-luppi­ più­ o­ meno­ programmati­ evolontari,­risulta­più­naturale.­È,­infatti,spontaneo­per­un­bambino­ imparare­aesplorare­ il­ mondo­ attraverso­ sposta-menti,­ cadute,­ manipolazioni,­ rotola-menti.­ Per­ tutti­ gli­ esseri­ umani­ ognigiorno,­ l’ambiente­ circostante­ rappre-senta­ una­ palestra­ di­ nuovi­ apprendi-menti.­

Tuttavia,­pur­essendo­come­detto­un­fe-nomeno­naturale,­l’apprendimento­non­èuguale­per­tutti­gli­individui.­Alcuni­ imparano­ più­ facilmente­ e­ consorprendente­maggior­ rapidità­ rispettoad­altri.­Oppure­dimostrano­una­partico-lare­attitudine­ad­apprendere­in­determi-nati­ campi:­ qualcuno­ dimostra­ unamaggiore­abilità­nel­lavoro­manuale,­altrinel­ controllo­ di­ palla­ o­ nel­ combatti-mento,­altri­ancora­nel­calcolo­matema-tico­o­nella­poesia.­Nell’arco­della­nostraesistenza,­siamo­costantemente­sottopo-sti­a­un­continuo­processo­di­apprendi-mento­ che,­ in­ teoria,­ non­ si­ esauriscemai.­ Questo­ processo­ avviene­ in­ ma-niera­incessante­attraverso­la­ricezione,l’elaborazione­ e­ la­ memorizzazione­ diun’incalcolabile­ quantità­ d’informazioniche­ riceviamo­ dall’ambiente­ esterno­ edal­ nostro­ corpo.­A­ dare­ valore­ all’ap-prendimento­intervengono­molteplici­fat-tori­come­l’ambiente­nel­quale­si­vive,­leesperienze­quotidiane,­le­opportunità­of-ferte­dai­diversi­contesti­nei­quali­si­formala­personalità­(famiglia,­scuola,­palestra,ecc.),­il­lavoro­e­le­attività­che­si­svolgononella­vita­e­nel­tempo­libero.­L’apprendi-mento­ci­consente­di­affrontare­e­risol-vere­ i­ problemi­ vantaggiosamente,attraverso­prestazioni­di­diversa­natura(motoria,­psicologica,­intellettuale).­

Nell’ambito­delle­scienze­motorie­e­spor-tive,­ il­ concetto­ di­ apprendimento­ e­ diprestazione­(o­performance)­sono­reci-procamente­condizionati.­L’atleta­imparaper­competere­e,­nello­stesso­tempo,­du-rante­la­prestazione­motoria­apprende.­

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I GIOCHI SPORTIVI DI SQUADRA

Tattica­e­strategia:­quali­immagini­e­qualinomi­ evocano­ questi­ termini?­ Sicura-mente­a­essi­colleghiamo­personaggi­sto-rici­ come­Annibale,­Alessandro­Magno,Giulio­ Cesare,­ Napoleone.­ Oppure,quando­ne­sentiamo­parlare­nel­campodello­ sport,­ ad­ essi­ associamo­ certa-mente­la­grande­quantità­di­informazionie­dati­(rilevazioni,­schemi,­analisi­statisti-che,­ video)­ raccolti­ dagli­ allenatori­ perl’elaborazione­del­piano­di­gara.­In­lineateorica,­se­opportunamente­organizzato,il­piano­di­gara­consente­a­ogni­squadradi­anticipare­le­mosse­dell’avversario­e­didefinire­la­linea­di­comportamento­da­con-trapporre­ad­esse.­Nonostante­ciò,­tatticae­ strategia,­ per­ quanto­ ben­pianificate,non­potranno­mai­predire­il­futuro­e­stabi-lire­con­certezza­quello­che­la­gara­può­ri-servare­alle­squadre.­Che­ cosa­ s’intende­ con­ il­ termine­ “tat-tica”?­Che­differenza­esiste­fra­tattica­estrategia?­In­che­misura­esse­possono­in-fluenzare­la­prestazione­sportiva?­In­chemodo­ questi­ particolari­ comportamentipossono­essere­sviluppati­ed­allenati?­In­generale­questi­termini,­che­sono­utiliz-zati­in­molti­ambiti­sociali,­culturali­e­scien-tifici,­ vogliono­ indicare­ una­ linea­ dicomportamento­ improntato­ sulla­ scal-trezza,­sull’astuzia,­sull’intelligenza­e­sulcalcolo.­ La­ tattica­ indica­ un­ particolaretipo­di­schieramento­o­di­sistema­opera-tivo;­la­strategia­rappresenta­un­piano­oun­disegno­predeterminato.­Partendo­dal­presupposto­che­negli­sportdi­situazione­il­concetto­di­movimento­si­dif-ferenzia­da­quello­di­altri­sport,­­in­questo

capitolo­verrà­approfondito­uno­degli­ar-gomenti­di­maggiore­interesse­nel­campodei­giochi­sportivi­di­squadra.­Difatti­l’edu-cazione­e­lo­sviluppo­di­questo­complessodi­capacità,­considerato­il­ruolo­che­essoriveste­nella­prestazione­dell’atleta­e­dellasquadra,­sono­fondamentali­in­tutti­le­fasidella­ carriera­ sportiva.­ La­ formazionedelle­capacità­strategico-tattiche­cominciagià­sin­dalle­attività­di­base­e­procede,senza­mai­ interrompersi,­ fino­ alla­ fasedello­sport­d’alto­livello.­I­meccanismi­so-fisticati­che­le­determinano­possono­es-sere,­ infatti,­ continuamente­ allenati­ eperfezionati­ con­ metodo­ e­ scientificità,così­come­avviene­per­tutte­le­altre­capa-cità­ed­abilità­coinvolte­nelle­prestazioni.

3.1. IL CONCETTO DI MOVIMENTO NEGLISPORT DI SITUAZIONE

Prima­di­definire­i­concetti­di­strategia­e­ditattica­e­di­analizzare­i­mezzi­e­i­metodiper­la­loro­formazione,­è­opportuno­ana-lizzare­ la­complessità­della­prestazionenei­giochi­sportivi­di­squadra.­­La­motricità(7) espressa­in­queste­presta-zioni­è­denominata­motricità­condizionata.Essa­non­si­può­considerare­una­motricitàdi­ tipo­generico,­poiché­non­è­ l’espres-sione­di­una­semplice­funzione­di­organied­apparati.

CAPITOLO 3

IL CONCETTO DI MOVIMENTO E L’ALLENAMENTOSTRATEGICO-TATTICO

(7) Motricità:­il­complesso­dei­movimenti­realiz-zati­dall’apparato­locomotore.­La­motricità­sibasa­sulle­funzioni­del­sistema­nervoso­e­degliorgani­di­senso­e­si­realizza­attraverso­l’attivitàdella­muscolatura.

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I GIOCHI SPORTIVI DI SQUADRA

CAPITOLO 4

LA PROGETTAZIONE DELL’ALLENAMENTO

Dopo­avere­esaminato­le­problematiche,i­principi­e­gli­obiettivi­dell’apprendimentomotorio­ nell’ambito­ della­ preparazionegenerale­e­specifica,­questo­capitolo­sioccuperà­di­quell’insieme­di­operazioniche­ l’allenatore­ compie­ anche­ lontanodalla­ palestra­ o­ dal­ campo­ di­ allena-mento.­Questo­insieme­di­atti,­che­sonofrutto­di­idee,­riflessioni,­strategie­e­logi-che­ ben­ precise,­ convergono­ verso­ laprogettazione­e­la­programmazione­deipercorsi­didattici­che­si­vogliono­svilup-pare­attraverso­l’allenamento.­­

Lo­ strumento­ principale,­ attraverso­ ilquale­l’allenatore­genera­concretamentenell’allievo­l’acquisizione­di­nuove­compe-tenze­motorie,­è­rappresentato­dalle­atti-vità­pratiche­e­dagli­esercizi­svolti­durantele­lezioni­o­le­sedute­di­allenamento.­Laseduta­di­allenamento,­infatti,­oltre­ad­es-sere­il­momento­in­cui­gli­allievi­svolgonoil­ programma­ finalizzato­ all’apprendi-mento­delle­abilità,­riflette­inevitabilmenteil­modo­in­cui­l’allenatore­ha­pianificato­eorganizzato,­a­monte,­l’intero­processo­di-dattico.­Nell’attuazione­di­ogni­seduta­l’allenatoresi­affida­al­suo­intuito­e­alla­sua­capacitàdi­adattarsi­alle­complesse­situazioni­chesi­vengono­a­creare­durante­gli­allena-menti.­Ciononostante­è­essenziale­ chel’intera­l’azione­didattica­sia­stata­organiz-zata­ in­conformità­a­criteri­scientifici,­aiprincipi­guida­dell’allenamento­e,­soprat-tutto,­alle­necessità­del­singolo­allievo.L’allenatore­quindi­mette­in­pratica­attivitàche­scaturiscono­da­valutazioni,­scelte­eoperazioni­elaborate­“a­tavolino”,­fuori­dalcontesto­di­allenamento.­Se­il­lavoro­di­

programmazione­è­stato­ben­strutturato,maggiore­sarà­la­probabilità­che­le­propo-ste­didattiche­possano­risultare­adeguateagli­ allievi­ e­ siano­ efficaci­ rispetto­ agliobiettivi­prefissati.­

4.1. PERCHÉ PROGRAMMARE?

Poiché­è­indiscutibile­che­l’apprendimentomotorio­e­il­successo­sportivo­non­sonofrutto­ di­ causalità­ e­ d’improvvisazione,ogni­allenatore­attento­dovrebbe­rifletteresul­“come”­e­sul­“quando”­utilizzare­al­me-glio­gli­strumenti­che­possono­favorire­ilraggiungimento­di­questi­obiettivi.­Tradizionalmente,­ogni­volta­che­l’allena-tore­ affronta­ il­ difficile­ compito­ di­ inse-gnare­o­quando­comincia­un­nuovo­ciclodi­allenamento,­si­pone­una­serie­di­do-mande:- Da­dove­parto­e­quali­sono­le­condi-zioni­di­base­dei­miei­allievi?

- Dove­voglio­arrivare­dopo­un­determi-nato­percorso­didattico?

- Di­quali­strumenti­mi­servirò­per­com-piere­questo­percorso?

- Che­tipo­di­comportamento­dovrò­adot-tare­durante­la­mia­azione­educativa?

- Durante­il­percorso­e­alla­sua­fine,­qualistrumenti­dovrò­utilizzare­e­quali­ele-menti­dovrò­valutare­per­capire­se­horaggiunto­l’obiettivo­programmato?­

Un­modo­di­procedere­che­ fornisce­ ri-sposte­ logiche­ a­ questi­ interrogativi­ eche­offre­suggerimenti­utili­alle­scelte­dacompiere,­ è­ rappresentato­ dalla­ pro-grammazione­ didattico-educativa­ delleattività­motorie­ e­ sportive.­ In­ qualsiasipercorso­d’insegnamento,­la­programma-

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I GIOCHI SPORTIVI DI SQUADRA

Nei­giochi­sportivi­di­squadra­la­buonaorganizzazione­e­l’attenta­gestione­delleattività­pratiche­rappresentano­i­presup-posti­per­raggiungere­efficacemente­gliobiettivi­prefissati.­Queste­competenze,che­consentono­all’allenatore­di­sempli-ficare­il­suo­compito­e­di­favorire­un­realeapprendimento­negli­allievi,­derivano­in-dubbiamente­ dalla­ sua­ formazione­ edalla­sua­preparazione­personale,­ma­siassimilano­ e­ perfezionano­ continua-mente­attraverso­l’esperienza­diretta­“sulcampo”.­Per­chi­si­cimenta­nel­campo­dell’inse-gnamento,­ è­ fondamentale­ possedereuna­buona­conoscenza­tecnica­e­teoricadella­disciplina­praticata,­accompagnatada­un’adeguata­competenza­nella­didat-tica­ e­ nella­ conduzione­delle­ esercita-zioni­pratiche.­Potrebbe,­infatti,­capitareche­gli­istruttori­si­mettano­alla­prova­inquesto­ compito­ facendo­ ricorso­ quasiesclusivamente­alle­loro­esperienze­vis-sute­quando­erano­atleti­(se­lo­sono­maistati)­o­che­facciano­riferimento­a­modellidi­allenamento­ricavati­prevalentementedai­libri­o­da­altre­fonti­teoriche.La­scarsa­familiarità­con­la­prassi­dell’al-lenamento­potrebbe­provocare­difficoltànella­conduzione­delle­attività,­nel­mododi­presentare­le­proposte­didattiche­e­nelmodo­di­risolvere­le­diverse­problemati-che­connesse­all’insegnamento.Pertanto,­prima­di­intraprendere­un­per-corso­di­insegnamento­autonomo,­è­con-sigliato­ ricercare­ numerose­ e­ concreteopportunità­di­tirocinio­didattico­e­di­espe-rienze­pratiche,­condotte­sotto­la­super-visione­di­docenti­e­allenatori­esperti.­­­

Il­ruolo­dell’insegnante­prevede,­infatti,una­pragmatica­conoscenza­di­situazionireali,­caratterizzate­da­numerosi­e­diffe-renti­ problemi­ come­ l’eterogeneità­ deigruppi­di­allievi,­la­modesta­quantità­ditempo­a­disposizione­per­l’allenamentoo­la­limitatezza­dei­materiali­di­cui­si­di-spone­per­le­esercitazioni.­L’analisi­del-l’effettivo­contesto­di­allenamento­che­sideve­affrontare­si­traduce­in­una­preven-tiva­e­attenta­preparazione­degli­ inter-venti­ didattici,­ accompagnata­ da­ unagrande­competenza­nel­metterli­ in­attopraticamente,­proponendoli­agli­allievi.­

Pur­rimandando­il­lettore­a­uno­studio­piùapprofondito­ sulla­metodologia­ d’inse-gnamento­dell’educazione­fisica­e­delleattività­ sportive­ (Pieron,­ 1989;­ Hotz,1996),­di­seguito­vengono­menzionate­lenorme­più­rappresentative­per­la­prepa-razione­e­la­conduzione­di­una­seduta­diallenamento­nei­giochi­sportivi­di­squa-dra.­

5.1 ORGANIZZAZIONE DELL’ALLENAMENTO

Le conoscenze tecniche

Da­ parte­ dell’allenatore­ è­ necessariopossedere­una­buona­conoscenza­teo-rico-pratica­del­modello­ideale­della­tec-nica­sportiva­che­si­ vuole­ insegnare­edelle­difficoltà­legate­a­questo­processo(vedi­scheda­di­approfondimento­n.­6).Nel­riferirsi­a­questi­modelli­tecnici,­rica-vati­abitualmente­dall’analisi­di­atleti­evo-luti­ e­dalle­ loro­gare,­ l’allenatore­deve

CAPITOLO 5

INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ALLENAMENTO