Osservatorio Diocesano delle Povertà e delle Risorse (OPR) Diocesi Suburbicaria di Porto – Santa...
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Osservatorio Diocesano delle Povertà e delle Risorse
(OPR)
Diocesi Suburbicaria di Porto – Santa Rufina
Alcune date significative
febbraio – marzo 2002presentazione ed approvazione del progetto di accompagnamento
maggio 2002incontro preliminare con Renato Marinaro
settembre 2002primo incontro dell’équipe con i formatori (Cavazza, Marinaro)… quando tutto sembrava chiaro… è cominciata la vera salita!!!
La riflessione - progettazione
interrogativo di fondo…
“Perché la nostra diocesi si deve dotare di un osservatorio?”
“A quali obiettivi deve mirare?”
L’équipe “Ape” poche persone con sufficienti competenze
Coordinamento del progetto:• Una responsabile
Ambiti…• Pastorale• Rapporti con le istituzioni• Osservazione territorio• Mappatura delle risorse
Tutto in… sei persone (quasi)
Dopo una lunga riflessione…
il nostro progetto…
L’Osservatorio:FINALITÀ ED OBIETTIVI
L’osservatorio è uno strumento permanente
che si prefigge di raggiungere una meta (“mission”) attraverso un percorso fatto di osservazione, comunicazione e di
coinvolgimento, mediante l’individuazione di adeguate strategie che
si realizzano in azioni concrete
La “Mission” dell’Osservatorio
Aiutare la comunità cristiana a rilevare,mediante l’osservazione sistematica,
le situazioni di povertà, disagio, emarginazione,
esclusionepresenti sul territorio diocesano,per ricostruirne l’evoluzione
al fine di comprenderne le radicie prevederne le dinamiche di sviluppo.
Mediante la comunicazione dei dati emersi, rivolta alla comunità ecclesiale
e all’opinione pubblica, l’osservatorio stimola il coinvolgimento
e la costruzione di una rete tra i vari attori sociali impegnati nel
territorio, per suscitare proposte di intervento, ripensare modi di azione
e porre le basi per lo sviluppo del senso d’identità
della diocesi.
Tre parole chiave:
OSSERVARE
COMUNICARE
COINVOLGERE
Progetto a lungo termine
Le strategie
• Creare ed aggiornare una mappa dei servizi socio-assistenziali
• Analizzare i fenomeni emergenti, determinarne la rilevanza, identificarne le cause e possibili soluzioni
• Fornire strumenti di conoscenza delle risorse• Ampliare la conoscenza del territorio di
riferimento
OSSERVARE
COMUNICARE
• Creare strumenti di comunicazione sulle attività dell’osservatorio
• Creare materiale documentale • Pubblicazione dei risultati
COINVOLGERE
• Collegare in rete le realtà impegnate di servizi alla persona
• Coinvolgimento degli attori sociali• Coinvolgimento delle istituzioni
pubbliche
Progetto a breve termine Obiettivi del I° anno di attività
(2003):
Creazione di una mappatura dei servizi socio–assistenziali presenti sul territorio diocesano
Analisi delle povertà presenti nel territorio del comune di Ladispoli
Due momenti forti di comunicazione
18 gennaio 2003 incontro di presentazione OPR
alla comunità diocesana
27 marzo 2004convegno di presentazione dei
risultati del primo anno di lavoro alla comunità civile ed ecclesiale
Documenti prodotti dall’OPR nel suo primo
anno di attività…
La GUIDA ai servizi socio-assistenziali
Base: indagine (1999) promossa dalla
Consulta Ecclesiale degli organismi socio-assistenziali sui servizi
collegati con la Chiesa Cattolica in Italia
Estesa ai servizi pubblici e privati
Anno 2003
96 servizi -> 88% esistente rilevato
Lettura delle povertà nel Comune di Ladispoli (RM)
Fonte principale: Centro di Ascolto Diocesano
Altre fonti:Centri di Ascolto Parrocchiali
Piano sociale di zona (F2)Osservazione del territorio
Centro Diurno
Periodo: gennaio-dicembre 2003
Relazioni e partecipazioni attivate
Coordinamento nazionale OPR
Rete nazionale OPR-CdA
Rete regionale OPR-CdA
Indagine sui vissuti familiari
Piani di zona distretti socio sanitari RM F2 – RM D1
Nodi da sciogliere
• Coinvolgimento attivo delle parrocchie• Visibilità dello strumento• Fragilità dell’équipe• Coinvolgimento altre figure professionali
Prospettive • Terminare sospesi• Continuazione dei
percorsi intrapresi (rete, piani di zona, coordinamento OPR)
• Nuova osservazione• Realizzazione di una
“mappa” della Diocesi con gli elementi rilevati
• Visita Pastorale• Collaborazione con
università
Valutazione dell’accompagnamento
Caratteristiche:
Incontri frequenti, anche grazie alla vicinanza, sia in diocesi che presso CI
Riunioni con l’èquipe o per piccoli gruppi
Definite linee da seguire e modalità per attuarle
Input sulla teoria e sulla metodologia
Valutazione dell’accompagnamento
Elementi positivi:• Possibilità di concentrarsi per un lungo
periodo sulla costituzione e l’avvio dello strumento
• Formazione permanente degli operatori• Instaurazione di relazioni ed interazioni• Massima disponibilità del tutor
Valutazione dell’accompagnamento
Elementi negativi:• …
Il lavoro visto dalla Diocesi
Dal Vescovo (nuovo):• Valutazione complessivamente positiva• Prospettiva di “diocesanità” dell’OPR• Accompagnamento alla Visita Pastorale
Dai presbiteri:• “Viene dalla Caritas, perciò...”
Budget del progetto
• Una responsabile part-time per un anno € 8.000,00
• preparazione ed esecuzione interviste (88) € 4.400,00
• Inserimento dati € 1.200,00
• Varie (cancelleria, utenze, ecc) € 700,00
• Preparazione incontri e convegni € 500,00
• Materiale pubblicitario osservatorio € 200,00
• Rimborsi a tutor nessuno
• Pubblicazione della guida e del rapporto€ 3.000,00
TOTALE a carico della Diocesi: € 18.000,00
Caritas ItalianaDirettore don Vittorio NozzaTutor dott. Renato Marinaro
e tutti gli amici
Caritas Diocesana di Porto – Santa Rufina
Vescovo Mons. Gino RealiDirettore diacono Enzo Crialesi
Tutti coloro che hanno collaborato a vario titolo e
sostenuto il progettoLe operatrici del centro diurno
Le ragazze in servizio civileI rilevatori
Caritas Regione Lazio (Renata Covito)
“Chi sogna di giorno, conosce molte cose che sfuggono a chi
sogna solo di notte”E. A. Poe