Osservare per capire valutare e progettare un …...2013/06/04 · Gli chiedo di finire il giro.....
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“ Io sento diverso ”Osservare per capire valutare e progettare un percorso di vita
Formazione progetto “Si può fare”2014-2015
Osservare per capire valutare e progettare un percorso di vita
Martedì 4 Novembre 2014 ore 16.45
Sara Bergonzi Elisa Bernasconi
Quello che percepiamo e ci colpisce rispetto al loro diverso “sentire”, capire,
imparare, comunicare...
La sensorialità: percezione uditiva (“ultimamente mi fa notarequanto gli danno fastidio alcuni suoni”); autostimolazioni(“giochi con la voce che infastidiscono i compagni”);selettività alimentare; modo diverso di “sentire, vivere” tuttocio’ che ci circonda, spesso molto intensamente.. Sembra incio’ che ci circonda, spesso molto intensamente.. Sembra insovraccarico.
L’attenzione selettiva: è disorganizzato, spesso moltodistratto da tutto
La dispercezione uditiva: “mamma me lo compri per aprire leorecchie”. Fatica a memorizzare le parole perché non sono lasua via di entrata; viene bombardato di informazioni che nonriesce a selezionare.
L’ansia: in questo periodo sono preoccupata perché lo vedoparticolarmente ansioso e nervoso.Desiderio di fare bene, performance.
…
Le transizioni: casa-scuola un momento tanto difficile, sta propriomale.
Agganciandolo sul suo interesse tu lo porti ad apprendere qualsiasicosa.. Partendo dalle sue motivazioni lo coinvolgi anche su cosenuove..
…
Imprevedibilità e bizzarrie nell’interagire con i compagni cheevidenziano la difficoltà di comprendere le diverse situazioni sociali eaccettare “un fare” e un punto di vista diverso.
Nell’interagire con i compagni c’è una volontà assoluta di partecipare,a volte anche provocando, ma spesso non va a buon fine perché nona volte anche provocando, ma spesso non va a buon fine perché nonsa come fare.Desiderio di stare con gli altri: si scontra con gli altri, difficoltà a farsicomprendere.
“Umorismo”, frasi con doppi sensi, battute.. a volte vanno spiegate ecommentate insieme per capire..
...
E’ davvero sensibile verso la sorella e le persone per lui significative; prova tante emozioni ma a volte fa fatica ad
Autoregolazione e modo di vivere le emozioni: per me luisente cosi “io vorrei, ma non posso (o almeno credo di nonpotere) e allora fuggo”.
significative; prova tante emozioni ma a volte fa fatica ad esprimerle o le esprime in modi particolari.
La consapevolezza: sta prendendo coscienza di quello che vuole e di come chiederlo ma anche dei suoi limiti, spesso legati alle caratteristiche sensoriali e alla difficoltà nelle transizioni. L’accettazione: sta diventando piu’ consapevole della sua “diversita’” , cosa che stenta ad accettare; mentre cerca di superare i suoi limiti per adeguarsi agli altri suoi pari.
Cerchiamo di capire che cosa provano...
...mettiamoci nei loro panni.
Comunicazione:comprensione di linguaggi, di comprensione di linguaggi, di
contesti e situazioni...
(Riflessione con filmati)
La sensorialità:iper ed ipo-sensorialità, iper ed ipo-sensorialità,
sovraccarico...(Riflessione con filmati)
Si puo’ fare... Un esempio pratico:
� Palestra e sensorialità
Le tappe del percorso:
- Riconoscimento di un “sentire” diverso.
- Dicembre 2012 risposta ad un bisogno: sperimentazione di attività e giochi motori, in corridoio, in piccolo gruppo (piu’ volte a settimana)… 2012 attività motorie, in corridoio in piccolo gruppo, e percorsi sensoriali..
Si puo’ fare... Un esempio pratico:
� Palestra e sensorialità
Le tappe del percorso:
- da Nov. 2013 attività conosciute, in piccolo gruppo, in palestra; - da Nov. 2013 attività conosciute, in piccolo gruppo, in palestra; strutturate spazialmente e svolte parallelamente alle attività della classe (tempi brevi e graduale aumento..). Vengono mantenuti i giochi e le attività motorie, due volte a settimana, in corridoio.
-Sett 2014.. ripresa attività parallele in palestra in piccolo gruppo.
- Ottobre 2014..
Le transizioni:cosa devo fare, dove devo andare, i
segnali...
(Riflessione con filmati)
�Transizioni.. quale aiuto..
Si puo’ fare... Un esempio pratico:
� difficoltà nell’integrare informazioni a differenti livelli, tale per cui gli elementi vengono elaborati in modo frammentato piuttosto che globalmente.
� difficoltà ad attribuire il significato a ciò che percepiscono
Donna Williams si definisce "monocanale":
“Per una persona autistica la realtà è una massainteragente di eventi, persone, luoghi, suoni e immaginiinteragente di eventi, persone, luoghi, suoni e immaginiche crea gran confusione. Sembra che nulla abbiaconfini definiti, ordine e significato: passo buona partedel tempo a cercare di capire quale sia la logica che stadietro alle cose. Routine prestabilite, orari precisi,particolari percorsi e rituali sono tutte cose che miaiutano a trovare ordine in una vita intollerabilmentecaotica".
Il cervello di Anthony è diviso in stanze collegate tra loro da tortuosi corridoi……
“Ho una Stanza delle Mani, una Stanza della Memoria, (è come l’ufficio di mio padre, pieno di cassetti e cartelline e di scatole di documenti), una Stanza delle Cose Nuove, una Stanza dei Numeri (la mia preferita) e una Stanza degli Orrori (vorrei che questa stanza fosse rotta, invece funziona proprio bene)…Se succedono troppe cose insieme sono nei guai. Se sto contando le mattonelle del pavimento della cucina (180) contando le mattonelle del pavimento della cucina (180) sono nella mia Stanza dei Numeri, ma se mia madre si mette a parlare con me devo andare nella Stanza delle Orecchie per ascoltarla. Allora vado nel corridoio, ma lei mi prende la mano, e così mi sorprende e mi costringe ad andare nella Stanza delle Mani, che non è dove volevo andare io, e parla con me, ma io non posso sentire quello che dice perché sono nella Stanza delle Mani, e non in quella delle Orecchie…!A volte l’unica cosa che mi rimane da fare è urlare.”
da “Tre sassi bianchi”
Il punto di vista dell’altro..
Difficoltà ad inferire gli stati mentali degli altri , vale a dire i loro pensieri, opinioni, desideri, intenzioni e così via, e usare tali informazioni per interpretare ciò che essi informazioni per interpretare ciò che essi dicono, per dare significato al loro comportamento e prevedere ciò che faranno in seguito (“Mind Blindness”).
Claire Sainsbury
…Era come se tutti stessero giocando ad un gioco in cui solo io non conoscevo le regole…
"Sogno che un giorno un’astronave scenderà dal cielo sull’asfalto di fronte a me, e ne usciranno delle persone che mi diranno: «È stato tutto un terribile errore. Non saresti mai dovuta essere qui. Noi siamo il tuo popolo e siamo venuti per riportarti a casa»".
OSSERVARE E COMPRENDERE:
Il nostro modo di percepire e comprendere è molto diverso dal loro.Questo ci obbliga ad osservare attentamente, raccogliere informazioni, raccogliere informazioni, comprendere davvero il loro punto di vista.Solo così saremo in grado di pianificare un intervento efficacie.
LA PRIMA IMPRESSIONE NON BASTA!
“Le valutazioni sono inutili quando non
LE VALUTAZIONI
“Le valutazioni sono inutili quando non servono a migliorare la qualità della vita del
bambino”
Theo Peeters
Valutazione e Profilo FUNZIONALE
� PEP – 3� TTAP
Ci aiutano a capire non solo qual è la difficoltà ma
Cosa può imparare
PEP3
TTAP
Altri strumenti utili alla valutazione….
� Early Start Denver Model Checklist� VB Mapp� Raccolta degli atti comunicativi� Raccolta degli atti comunicativi� Scale Vineland� Test ComFor� Questionari di valutazione sulle abilità sociali� …..
Dal PEP3Dal PEP3
• Cognitivo verbale/preverbale• Linguaggio espressivo• Linguaggio ricettivo• Motricità fine• Motricità globale• Imitazione visuo-motoria• Imitazione visuo-motoria• Espressione emotiva• Reciprocità sociale• Comportamenti motori caratteristici• Comportamenti verbali caratteristici• Comportamenti problema• Autonomia personale• Comportamento adattivo
Oggetto specifico della valutazione sono le ABILITA’ABILITA’ di una persona:
� Abilità ATTUALI (cioè riuscite, che fa in autonomia)
� Abilità POTENZIALI (emergenti, ovvero riuscite in parte o con aiuto)
Possiamo ottenere molte informazioni e molti Possiamo ottenere molte informazioni e molti suggerimenti su come procedere dagli suggerimenti su come procedere dagli
strumenti di valutazione:strumenti di valutazione:
Ci forniscono un curriculum per areeCi suggeriscono quali materiali e quali attività
Ci danno un’idea del funzionamento di quello specifico bambino, del suo STILE COGNITIVO
Permette di pianificareIl lavoro con il bambino
E tenerlo monitorato nel tempo (Follow Up )
Quando Quando insegnamo…insegnamo…
� Un obiettivo alla volta� Si parte sempre dagli Emergenti
(garantendo di poter esercitare i Riusciti)� Si impara meglio divertendosi (allearsi alla � Si impara meglio divertendosi (allearsi alla
motivazione del bambino)� I bambini con autismo spesso capiscono
meglio quello che vedono, imparano in modo concreto, facendo
� Garantire il successo
Verificare e misurare il percorso di crescita ed i piccoli successi del bambino è
fondamentale per una Progettazione “su misura”…misura”…
COME e con QUALI STRUMENTI:
ALCUNI STRUMENTI
� Osservazione del comportamento spontaneo
� Analisi Funzionale
� Raccolta atti di Comunicazione spontanea
� Chek-list
OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO SPONTANEO durante il dopomensa
- Aprile 2014 osservazione comportamento spontaneo (linea base)
- Maggio 2014 proposte di giochi in gruppo con educatore mediatore/modello.
- Ottobre 2014 osservazione comportamento spontaneo (verifica finale)
OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO SPONTANEO durante il dopomensa
OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO SPONTANEO durante il dopomensa
9
10
12
9
11
13
15
Grafico 1: COMUNICAZIONE SPONTANEA SCUOLA
5
2
0 0
2
-1
1
3
5
7
IMITAZIONE RISPOSTA INIZ. SPONTANEA MOTORIA INIZ. SPONTANEA VERBALE
apr.14 ott.14
Tempo di partecipazione (interazione con uno o piu’ compagni) continuativa:
Aprile 2014: 8 minutiOttobre 2014: 25 minuti
ANALISI FUNZIONALE(Osservazione specifica di comportamenti di rabbia di fronte ad errore o sconfitta)
DATA E ORA ANTECEDENTE (RICHIAMO, CORREZIONE, SCONFITTA..)
COMPORTAMENTO CONSEGUENZA
1.10.2014 14.50-15-10
Sta tagliando la melaDico “Attento alle mani”
Usciamo in giardino a mangiare la mela
Si rattrista “Scusa Xxx” “Io sono triste”
“Scusa Xxx” “Io sono triste”.Dopo 10 minuti…”Xxx, guarda!”Mostra un viso arrabbiato
Porta a termine l’attività su sollecitazione mia continuando a scusarsi.
Poi ride.2.10.2014 Correzione (giro mensa) “Scusa Xxx, non voglio” Si dirige verso la classe 2.10.20148.15-8.35
Correzione (giro mensa) “Scusa Xxx, non voglio”Si siede per terra per 5 min.Io: “Andiamo?”“Io sono triste Xxx, io sono triste”Si alza giocherellando con la gomma e ridendo.Sale le scale.. “Io sono triste”Gli chiedo di finire il giro..“Scusa Xxx, Io sono triste, X. arrabbiato”
Si dirige verso la classe parlando in inglese e conclude l’attività.
3.10.20149.30-9.37
Richiamo(deve lasciare il gioco per lavorare)
“Scusa Xxx, non voglio”Si alza, salta, fa dei versi e dice una frase in inglese.(Gli chiedo di sedersi e iniziale il lavoro.)Si siede, si dà 2 volte pugni in testa con entrambe le mani.(Gli dico che dobbiamo lavorare sul q.)“Scusa”,
Scrive la data e poi inizia l’attività
RACCOLTA ATTI DI COMUNICAZIONE SPONTANEA
54
34
44
54
Grafico 1: COMUNICAZIONE SPONTANEA SCUOLA
1 0 02 2 1
119 8
0
12
23
12
-6
4
14
24
RICHIESTA OTTENERE ATTENZIONE
RIFIUTO COMMENTO DARE INF. CHIEDERE INF. ATTI COMUNICATIVI
TOT
mag.14 ott.14
18
12
14
16
18
20
Grafico 1: COMUNICAZIONE SPONTANEA CASA
5
0 0 0 0 0 0
9
0 0
3
4
2
0
2
4
6
8
10
12
RICHIESTA OTTENERE ATTENZIONE
RIFIUTO COMMENTO DARE INF. CHIEDERE INF. ATTI COMUNICATIVI TOT
mag.14 ott.14
Progetto piscina
Simulazione per il Progetto Tempi: simulazione per quattro giorni consecutivi (da lunedi 20 a giovedi 23 Ottobr
Spazi: corridoio e Sezione Xxxxxxxxx (Tana dei Leoni - gruppo omogeneo grandi)
Raggruppamenti: intero gruppo intersezione omogeneo d’età (31 bambini) 28 bambini partecipano alla simulazione, di cui uno seguito dall’assistente alla persona alla persona
Insegnanti presenti: 2 insegnanti del gruppo intersezione grandi, 1 insegnante di sostegno,1 assistente alla persona.
Modalità: Le insegnanti guidano la simulazione con indicazioni verbali e gestuali e aiutano i bambini all'occorrenza. Osservano tutti i bambini durante la simulazione per valutare le reazioni emotive ed il livello d'autonomia personale, così da creare i microgruppi di 4/5 bambini da assegnare agli adulti accompagnatori. L'insegnante di sostegno ha affiancato Xxxxx durante lo svolgimento dei compiti richiesti tenendo conto dell'obbiettivo finale della sua autonomia personale.
CHEK-LIST per la piscina
ABILITA' RIUSCITO
EMERGENT
E FALLITO
Prende lo zaino per la piscina e lo mette X
Si posiziona in fila due a due dando la mano ad un compagno X
Simula di entrare nello spazio antecedente lo spogliatoio X
Si toglie lo zaino e lo apre X
Si toglie le scarpe X
Si toglie le calze e le raddrizza X
Mette le calze dentro le scarpe X
Dispone le scarpe appaiate XDispone le scarpe appaiate X
Apre lo zaino X
Toglie dallo zaino le ciabatte e le infila X
Prende lo zaino e si rimette in fila dando la mano ad un compagno X
Simula di entrare nello spogliatoio X
Si toglie lo zaino e lo mette sulla panchina X
Si pone di fronte al suo zaino X
Apre lo zaino X
Sbottona i vestiti X
Apre la cerniera X
Si toglie i pantaloni X
Si toglie la felpa/maglia X
Si toglie la canottiera X
Si toglie le mutande X
CHEK-LIST per la piscina…
Ripone man mano tutti i vestiti nel contenitore
(I vestiti sono raddrizzati dagli accompagnatori mentre tutti i bambini sono in X
piscina)
Toglie il costume dallo zaino e lo indossa X
Rimette le ciabatte X
Indossa la cuffia X
Si mette in fila e aspetta i compagni X
Toglie le ciabatte e simula di giocare in acqua X
Esce dalla piscina, si mette in fila e torna allo spogliatoio X
Simula di fare la doccia e di asciugarsi X
Toglie la cuffia e il costume e li mette nel sacchetto XToglie la cuffia e il costume e li mette nel sacchetto X
Infila le mutande X
Infila la canottiera X
Infila i pantaloni X
Infila la felpa/maglia X
Abbottona i vestiti X
Chiude la cerniera X
Rimette le ciabatte X
Controlla la propria postazione rimettendo tutto nello zaino X
Esce nel corridoio e cerca le proprie scarpe X
Si infila le calze X
Si infila le scarpe X
Mette le ciabatte nello zaino X
Chiude lo zaino X
Mette lo zaino X
Si mette in fila e aspetta i compagni X
CHEK-LIST per la piscina…
Infila la canottiera X
Infila i pantaloni X
Infila la felpa/maglia X
Abbottona i vestiti X
Chiude la cerniera X
Rimette le ciabatte X
Controlla la propria postazione rimettendo tutto nello zaino X
Esce nel corridoio e cerca le proprie scarpe X
Si infila le calze XSi infila le calze X
Si infila le scarpe X
Mette le ciabatte nello zaino X
Chiude lo zaino X
Mette lo zaino X
Si mette in fila e aspetta i compagni X
LEGENDA:
Riuscito: svolge da solo l'azione in modo corretto.
Emergente: svolge l'azione ma necessita di uno o più aiuti (indicazioni
verbali, gestuali, aiuto fisico, ecc..)
Fallito: non svolge l'azione o la svolge ma non in modo corretto.
Progetto piscina
CONSIDERAZIONI
Durante la simulazione Xxxxx ha ascoltato le indicazioni verbali delle insegnanti ed è stato
supportato dalla vicinanza fisica e dall'aiuto dell'insegnante di sostegno. Tutti i bambini hanno
vissuto l'esperienza con molto entusiasmo e Xxxxx ha espresso la sua gioia con i compagni, ad
esempio mostrandosi a vicenda i costumi, le cuffie, le ciabatte... Perciò anche la sua attenzione
doveva essere ricondotta all'azione richiesta. La maggior parte delle azioni della Check List sono doveva essere ricondotta all'azione richiesta. La maggior parte delle azioni della Check List sono
state svolte in modo autonomo soprattutto per i punti che riguardano la prima parte della
simulazione dove la sua concentrazione era maggiore. Successivamente per sostenere i numerosi
compiti che sono richiesti in un arco di tempo dilatato, si deve avere l'accortezza di sostenerlo per
mantenere più alto il livello di attenzione. Si nota infatti che alcune abilità che erano azioni riuscite
nella prima parte della simulazione, sono diventate emergenti appunto per la difficoltà di
mantenere l'attenzione per tempi consecutivi più dilatati. Le abilità fallite invece riguardano
capacità di coordinazione oculo-manuale che devono ancora essere affinate, come ad esempio
abbottonare, sbottonare, infilarsi le calze. Durante la simulazione non è stato possibile suddividere
tutto il gruppo in microgruppi come avverrà in piscina, ma abbiamo affiancato a Xxxxx 3 amici che
avrà accanto nello spogliatoio. Lo svolgimento della simulazione è stato sostenuto con la
pianificazione dell'esperienza con immagini in sequenza temporale delle azioni principali.
Il primo approccio.. w1
Diapositiva 45
w1 win; 04/09/2005
Cosa succede nella realtà
IL SOGNO !!!!!!!
QUESTO è UN INTERVENTO PSICOEDUCATIVO
MULTIDISCIPLINARE