Orizzonti 1
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P. Furlan - C. Moras - D. Orazio - P. Soldati - L. Taffarel
della scuola primaria 1GUIDA didattica di ITALIANO
OrizzontiIntroduzione di E. Zanchetta
Coordinamento: L. Taffarel
1
Ristampe2005 2006 2007 2008 1 2 3 4
ARDEA EDITRICEVia Terracina, 115 - 80125 NapoliTel. 081-6171455 fax 081-2428805e-mail [email protected]
e-mail [email protected]
Progetto: Lorenzo TaffarelIllustrazioni: Paola Dalle Vedove
Orizzontidella scuola primaria 1
GUIDA didattica di ITALIANO
Autori: P. Furlan - C. Moras - D. Orazio - P. Soldati - L. Taffarel
Introduzione sulle unità di apprendimento: E. Zanchetta
Coordinamento: L. Taffarel
Via Fratelli Rosselli 19/5 31020 Villorba - Treviso
CASA EDITRICE TREDIECI
Tel. 0422-440031 fax 0422-963835
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INDICE
Le unità di apprendimento pag. 3
Programmazione pag. 13
Pregrafismo pag. 15
Ascolto pag. 29
Parlato pag. 60
Alfabeto pag. 76
Ortografia pag. 108
Lettura pag. 148
Scrittura pag. 178
Filastrocche e poesie pag. 206
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LE UNITÀ DI APPRENDIMENTOEdi Zanchetta
La programmazione per unità di apprendimento, ritornata in auge nel dibattitopedagogico in seguito alla pubblicazione delle Indicazioni Ministeriali, rievoca inalcuni certe guide didattiche del passato che proponevano unità preconfezionate scan-dite meticolosamente nei tempi di svolgimento. In questa accezione l’unità didatti-ca è dunque una ricetta da eseguire in modo prevedibile, in una situazione scola-stica prevedibile, senza spazio per la contestualizzazione dei percorsi, senza consi-derazione per una “pedagogia delle occasioni” oggi altrettanto necessaria di una“pedagogia dell’organizzazione”.È evidente, questo è un concetto assolutamente negativo di unità di apprendimentoche non porta a nessuna azione utile dal punto di vista del processo di insegnamento-apprendimento, mentre la pratica didattica ha dimostrato e dimostra che è possibilelavorare per unità di apprendimento rispondendo in modo esauriente alle esigenzedel curricolo.È importante allora chiarirsi sul concetto di unità di apprendimento nonché su quellodi programmazione per unità di apprendimento in modo da convergere, se necessa-rio, su un punto di vista comune.
Proviamo a costruire un significato condiviso di unità di apprendimento riflettendo,innanzitutto, sul termine.“Unità” richiama l’idea di qualcosa di unitario, coerente e coeso, ma insieme di unelemento di una sequenza; se c’è un’unità non c’è un continuum indifferenziato, cisono altre unità dunque c’è una segmentazione, un’articolazione.L’unità di apprendimento è allora un segmento, dotato di un significato coerente, diun percorso didattico complesso; ogni unità, pur essendo in sé compiuta, è in rela-zione con le altre del percorso e in questo contesto risulta l’elemento di una orga-nizzazione.Se assumiamo la definizione di curricolo che dà Lydia Tornatore: “… non solo “pro-grammi” d’insegnamento ma qualcosa di più complesso, che comprende sì l’indi-cazione di contenuti ed obiettivi, ma anche l’indicazione di metodologie, di strumen-ti, di procedimenti di verifica”, possiamo considerare l’unità di apprendimento comeun segmento di curricolo.
Da queste considerazioni nascono, naturalmente, molti interrogativi che sonoconnaturati sempre e comunque ad ogni azione di programmazione didattica:
1. Chi deve costruire le unità di apprendimento?2. Sulla base di quali riferimenti?3. Quali requisiti deve avere un’unità di apprendimento?4. Come devono essere distribuite le unità di apprendimento nel tempo scolastico
(o nell’anno scolastico)? E quante devono essere?
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1. Chi costruisce le unità di apprendimentoLa risposta al primo interrogativo è immediata se si risponde:“L’insegnante, natu-ralmente”. Eppure anche qui, dopo anni di progettazione collegiale nella scuola, sononecessari dei distinguo. Nessun progetto, innanzitutto, è senza storia. La storia delpercorso didattico di un anno scolastico ha le sue radici negli archivi didattici di unplesso, di un istituto o di un circolo didattico, dove c’è, ci dovrebbe essere, un pa-trimonio, sempre perfettibile e dilatabile, di programmazioni disciplinari, di proget-ti trasversali, di materiali, di sussidi … a cui non solo attinge il singolo insegnantema il gruppo di insegnanti coinvolti nello stesso compito: insegnanti dello stessoteam o equipe docente, insegnanti di classi parallele, insegnanti di progetto o labo-ratorio. Quando un percorso didattico, sia programmazione disciplinare, sia più ge-nericamente, progetto, nasce da un patrimonio comune di idee, esperienze e mate-riali non può certamente essere riconducibile solo alla contestualizzazione che ne fail singolo insegnante ma è espressione della progettualità di una scuola. Oggi piùdi ieri, per riuscire ad affrontare le tante incombenze progettuali che un gruppodocente è tenuto ad assolvere in tempi sempre più stretti e incalzanti, è necessariosaper documentare, archiviare e recuperare il patrimonio di esperienze che una scuolaprogetta nel corso dell’anno scolastico per non dover ricominciare sempre da capo,per economizzare ed ergonomizzare, per comunicare e condividere, per conoscere eriflettere, per dare fondamenta all’identità della scuola.
2. Quali sono i riferimenti teoriciAnche la risposta al secondo interrogativo sembra venire di conseguenza: per costru-ire delle unità di apprendimento il riferimento primo è la disciplina stessa. Da quan-do, con i programmi ’85 (20 anni fa ormai!) le discipline sono entrate nel curricolocon il loro statuto epistemologico, gli insegnanti della scuola elementare hanno con-solidato competenze specifiche nella didattica delle discipline, fondate sia a livelloconcettuale che metodologico. La programmazione di un percorso didattico non puòpiù prescindere dall’articolazione di una scansione dei nuclei concettuali della disci-plina, scansione che è però strettamente regolata su un programma chiaro di neces-sità (contenuti minimi, essenziali, standard) e di approfondimenti (localizzazioni,personalizzazioni del percorso didattico). Le necessità vengono indicate globalmen-te dai programmi (oggi Indicazioni Ministeriali con finalità educative e obiettivispecifici) mentre sono gli insegnanti a “localizzare” le necessità come pure gli ap-profondimenti sulla base dell’analisi del contesto in cui si trovano a operare.
Per definire meglio i confini del problema proviamo a immaginare una situazionereale che si trova ad affrontare l’insegnante che programma. Quali riferimenti avrà,ad esempio, un insegnante che si trova ad organizzare un percorso di avvio allalettoscrittura?Innanzitutto bisogna considerare che l’insegnante ha una storia di azioniprogrammatorie e quindi una serie di competenze consolidate che gli permettono dinon partire mai ex-novo, per quanto diversa possa essere, di anno in anno, la situa-
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zione in cui si trova a lavorare. L’insegnante sa dunque prendere alcune decisionie iniziative di partenza che gli permettono di orientare tutto il suo lavoro di program-mazione. Nel caso in cui si occupi dell’organizzazione di un percorso dilettoscrittura, possiamo ipotizzare che l’insegnante agisca contemporaneamente su duefondamentali punti di riferimento: a) gli obiettivi di apprendimento della lingua ita-liana stabiliti per la classe prima; b) le articolazioni della disciplina per quanto ri-guarda, in particolare, i settori della fonologia e della grafematica. I primi sono an-cora non “localizzati” cioè non tarati sulla situazione effettiva di apprendimento;li possiamo definire “irrinunciabili” quando costituiscono soglie indicate come ne-cessità, in quanto non si può procedere a nuovi apprendimenti se non si sono rag-giunte; le seconde, costituendo una concatenazione concettuale, condizionano, det-tano la progressione o la logica degli obiettivi.
OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO ARTICOLAZIONI DELLA DISCIPLINA
A questo punto l’insegnante ha bisogno di lavorare alla fase costruttiva, al percor-so di apprendimento vero e proprio, quello idealmente (ma non senza distinguo) le-gato ai progressi. Per ogni competenza che si è posto come meta dettaglia gli obiet-tivi (micro-obiettivi), prospetta le attività, enuclea i concetti, ipotizza gli aspettiproblematici.
• La segmentazione del continuumfonico della parola (competenzafonologica).•La relazione suono/segno (compe-tenza fonografica).•Le regole di combinazione dei se-gni (grafemi) nella parola (compe-tenza ortografica).•Le regole di combinazione delleparole nella frase (competenzasintattica).•La relazione segno/significato(competenza semantica).•La relazione significato/contesto.
•Esiste un sistema fonologico costituito daifonemi, caratterizzati da tratti distintivi; ifonemi, combinandosi fra di loro costituisconounità di livello superiore (nel senso comune leparole, in realtà i monemi).•Ai fonemi corrispondono i grafemi, i segnidella scrittura; la corrispondenza non è peròpuntuale (21 grafemi contro circa 30 fonemi).•La relazione segno/significato è arbitraria econvenzionale.•L’ordine delle parole nella frase è importante.•Una parola può assumere diversi significatisulla base del contesto.
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L’esempio in tabella riguarda la programmazione di un aspetto iniziale del percor-so di lettoscrittura che ancora non comporta né la lettura né la scrittura vere e pro-prie e avviene a livello orale anche per quello che riguarda le eventuali attività suscheda che l’alunno affronta autonomamente mettendo in atto operazioni grafiche(colorare, disegnare, barrare caselle, cerchiare …).Disinteressandoci, per ora, alla prosecuzione del lavoro, focalizziamo l’attenzione sualcuni aspetti metodologici non trascurabili. In questo caso per metodologico si in-tende sia di procedura nella programmazione, sia di metodologia didattica.Rispetto alla prima accezione del termine l’insegnante si chiederà: “Come devo pro-cedere ora che ho programmato il percorso? In quale considerazione devo tenere ledifficoltà che ho ipotizzato? Potrò cominciare già da domani a proporre le attivitàche ho previsto?”.Rispetto, invece, alla seconda accezione, le domande che si porrà l’insegnante po-tranno essere: “Quale approccio avrò col gruppo dei bambini? Distaccato oempatico? Trasmissivo o interattivo? Di quali mediatori didattici mi avvarrò?Di materiale strutturato, semistrutturato, destrutturato? Già pronto e sperimentato o
LIVELLO FONOLOGICO
OBIETTIVI/ABILITÀ CONTENUTI/ATTIVITÀ CONCETTI PROBLEMI
Individuare l’ini-ziale di parola
Individuare la fi-nale di parola
Effettuare l’analisifonologica di una pa-rola
Effettuare la sintesifonologica di una pa-rola
Ricerca del suonoiniziale/finale di unaparola
Ricerca di parolecon l’iniziale/la finaledata (fase orale)
Discriminazione diimmagini il cui nomeha l’iniziale/finaledata
Produzione di im-magini il cui nome hal’iniziale/finale data
Scelta di coppie diimmagini il cui nomeha la stessa iniziale/finale (fase grafica)
Scansione deifonemi di una parolapronunciata
Dalla scansione deifonemi risalire allaparola pronunciandolainteramente
Le parole sonoformate da unità piùpiccole: i fonemi
Per poter scriverein modo corretto leparole è necessariosaper fare l’analisifonologica della pa-rola
Non tutti i bambiniarrivano a scuola coni prerequisiti stabiliz-zati per poter accede-re all’analisifonologica delle pa-role. Alcuni percepi-scono il fonemacome un tutt’uno conun’unità di livellosuperiore che è lasillaba. Altri riesconoa isolare il fonemainiziale di parola manon quello finale,pur essendo quest’ul-timo il più vicino neltempo (l’ultimo pro-nunciato).C’è chi procede nel-l’analisi fonologicascandendo sillabe as-sieme a fonemi op-pure è in grado difare un’analisi soloparziale …
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costruito ad hoc? Come documenterò e valuterò questa fase di primo approccio alcodice della lingua? Con osservazioni e prove di gruppo o individuali?Le questioni metodologiche sono innanzitutto questioni pedagogiche: non è irrilevan-te, sia dal punto di vista del rapporto educativo che dal punto di vista della qualitàdell’insegnamento-apprendimento, prospettare una fase “ricognitiva” della situazio-ne d’ingresso del bambino prima della fase propositiva, oppure privilegiare unarelazione interattiva insegnante-alunni piuttosto che trasmissiva. Qui non è in que-stione la dicotomia contenuti-metodi che appartiene ormai al passato, a una scuolaideologizzata, è in questione il concetto di bambino che ha l’insegnante e, in fon-do, la sua stessa visione della scuola.Come risolverà, allora, l’insegnante il primo problema di metodo?Non conoscendo ancora nel dettaglio gli alunni e la loro situazione di apprendimento,fa riferimento ad una serie di conoscenze psicopedagogiche rispetto all’apprendimen-to della lingua scritta, le stesse che le hanno permesso di ipotizzare gli ostacoli chei vari bambini possono incontrare all’inizio del percorso, che ha acquisito attraver-so l’esperienza di insegnamento, l’autoformazione e la formazione in servizio. Daqui deriva, ad esempio, la convinzione che è necessario riservare uno spazio ancheiniziale all’osservazione e al dialogo “clinico” con il bambino per sondare il livellodi concettualizzazione e di competenze di produzione della lingua scritta già presenti.Per procedere sistematicamente nel compito, l’insegnante mette insieme attività emateriali più o meno standardizzati che utilizza per raccogliere una documentazio-ne utile allo scopo (fase di ricognizione o di diagnosi d’ingresso).Ci sono poi gli aspetti più “strategici” del metodo, legati al tipo di considerazioneche l’insegnante ha delle difficoltà di apprendimento; avendole anticipate si chiede:“Che strategie posso adottare per poter osservare puntualmente l’emergere delle dif-ficoltà ma anche le abilità presenti in ogni bambino, in modo da intervenire dovec’è un ostacolo e accelerare le tappe dove non c’è? Rispetto alla piccola porzionedi percorso usata come esempio, una strategia di metodo riguarda la gradualità dadare alla sequenza delle parole scelte come contenuti delle attività:
• parole bisillabe con sillabe aperte (pera)• parole trisillabe con sillabe aperte (divano)• parole bisillabe con la sola sillaba iniziale chiusa (manto)• o con una sillaba iniziante con due consonanti (crema, capra)• parole trisillabe con le stesse caratteristiche e con la sillaba complessa
variamente posizionata (sandalo, coperta, prurito, segreto, presente …).
3. Quali sono le caratteristiche di un’unità di apprendimentoVeniamo al terzo quesito: “Quali requisiti deve avere un’unità di apprendimento?”Primo aspetto: le caratteristiche di dimensione. Dove inizia e dove finisce un’uni-tà? Posso chiamare con questo nome sia una proposta di attività che sta nello spa-zio di una scheda sia quella che occupa un fascicolo? Oppure tra curricolo e unitàc’è lo stesso rapporto che corre tra un libro e i suoi capitoli?Secondo aspetto: le caratteristiche di contenuto. Un’unità può contenere semplice-
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mente un “argomento” della disciplina come, ad esempio, per la lingua italiana “l’ar-ticolo”, “la punteggiatura”, oppure un genere “la poesia”? o deve essere necessaria-mente trasversale (come “La casa” affrontata dal punto di vista letterario, geografi-co, storico, antropologico …)? o, ancora, tematica? Possiamo vedere, ad esempio,il tema delle “Mani” in letteratura, o nell’arte o nella tecnologia?Naturalmente non si può definire la singola unità scorporandola dal percorso com-plessivo ed è proprio la considerazione dell’unità all’interno del progetto pensato peril gruppo degli alunni e per il singolo alunno che ci permette di risolvere i due pro-blemi appena posti senza rischiare di trovare una ricetta valida per sempre e per tuttele situazioni.Ancora una volta ci viene in aiuto l’organizzazione della disciplina che dà “il la”all’organizzazione del percorso di apprendimento. Ogni disciplina si applica a unapropria materia con linguaggi, concetti, procedure, strumentazioni specifiche chevanno a costituire la sua metodologia, possiamo perciò individuare in ciascuna di-sciplina aspetti contenutistici e aspetti metodologici che possono divenire a loro voltaoggetto di riflessione da parte della disciplina stessa.
Un esempio chiaro può venire dalla didattica della storia. Da una parte ci sono leciviltà oggetto di ricerca e di studio, dall’altra c’è il lavoro sulle fonti, sui documenti,su alcuni strumenti concettuali e organizzativi come la cronologia e laperiodizzazione. Da un lato l’alunno affronta lo studio della civiltà degli antichiEgizi, dall’altro deve essere messo nella condizione di sapere che cosa sono una fon-te, un documento, una cronologia, una periodizzazione e di operare con questi stru-menti, deve poter lavorare sul “come si fa a sapere” (livello metacognitivo).Questa sequenza dei titoli di dieci unità di storia indirizzate agli alunni della classeprima e la successiva legenda “ragionata” possono già rappresentare una risposta al-l’interrogativo di partenza.
1. I cambiamenti (M/t/f)
2. La costruzione del calendario scolastico (M/t)
3. Gli avvenimenti ciclici (M/t)
4. Il confronto delle durate (M/t)
5. La famiglia (C)
6. La stima dell’età (M/t)
7. Il gioco (C)
8. Tracce e ipotesi (M/F)
9. La scuola (C)
10. La lettura del tempo (S/t)
Le unità di lavoro si suddividono in tre categorie principali, che appaiono, nell’in-
tero curricolo, equamente distribuite:
a. Unità di metodo (M): le attività hanno carattere prevalentemente riflessivo e
<<metodologico>>; gli obiettivi riguardano per lo più <<abilità>>.
b. Unità di contenuto (C): prevale l’istanza di far lavorare gli alunni su nuove in-
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formazioni; gli obiettivi riguardano per lo più conoscenze.
c. Unità di sintesi (S): hanno la funzione di richiamare conoscenze o abilità prece-
denti o di presentare prove di verifica che riguardano più unità già presentate. …
All’interno delle unità <<metodologiche>> ci è sembrato che un peso rilevante
dovessero avere attività e giochi di comprensione temporale e di preliminare uso
della fonte (la presenza di queste componenti appare siglata rispettivamente con
<<t>> e con <<f>>). (A. Calvani, Introduzione a E.Zanchetta, Insegnare storia nella scuo-((
la elementare, Giunti Lisciani Editori)i
Un curricolo risulta così essere un’equilibrata composizione di unità contenutistiche,metodologiche, di sintesi e, aggiungiamo, d’ingresso (finalizzate alla ricognizionedella situazione iniziale dell’alunno).Ci riferiamo, però, ancora a unità di tipo disciplinare.Che posto possono trovare, invece, le unità pluridisciplinari o trasversali, quelle, adesempio, incentrate sulle educazioni (ambientale, alla salute, alla cittadinanza …),oppure legate a tematiche educative più ampie come l’educazione alla pace, allamondialità, all’accettazione del diverso?Inoltre è possibile pensare a un curricolo interamente costruito su unità incentratesu uno “sfondo integratore”, o più correttamente su un filo conduttore tematico come“le stagioni”, “gli affetti”, “lo spazio vicino”, “il gioco”, “il tempo quotidiano” ecc.?Rispetto al primo quesito sottolineiamo ancora una volta che il curricolo è solo unacomponente della progettualità di una scuola; all’interno del contenitore unitario dellaprogettualità, che è il Piano dell’Offerta Formativa (POF), esistono spazi per percorsiindirizzati a utenti diversi dagli alunni di una classe anagrafica, ad esempio, un grup-po di laboratorio, di recupero, di alunni stranieri, di classi parallele, di biennio otriennio o tutti gli alunni del plesso.Queste unità si intersecano in vario modo a quelle disciplinari suggerendo anchearticolazioni o diramazioni nuove dentro le discipline.Rispetto al secondo quesito bisogna innanzitutto sottolineare che questa modalità diprogrammare raccogliendo i diversi contributi disciplinari intorno a un tema che fada centro aggregatore non ha ora molto seguito nella scuola nonostante le sue sug-gestioni. Il pericolo principale che può correre l’insegnante seguendo questa prati-ca è di forzare su alcuni contenuti/concetti per renderli coerenti con il tema scelto;ad esempio come giustificare un percorso sugli articoli all’interno di un’unità sullo“spazio vicino”? o un percorso sul cambio in base 10 all’interno di un’unità su “gliaffetti”?Un altro pericolo, conseguente al primo, è quello di sfocare troppo l’obiettivo sulfunzionamento dei codici delle varie discipline per focalizzare l’attenzione sui con-tenuti riducendo così anche l’esercizio delle abilità metacognitive che si applicanoappunto alle problematiche del “come si fa a sapere” o “sapere sul mio sapere”.Elaborare uno schema per progettare un’unità di apprendimento può sembrare un’at-tività utile solo dal punto di vista della chiarificazione mentale che l’insegnante deveraggiungere per poter operare, ma troppo dispendiosa se comporta poi un obbligo
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a procedere sistematicamente al riempimento dello schema per ogni unità prevista.In realtà l’operazione è indispensabile, in un contesto di collegialità, se si vuolecomunicare il progetto per la conoscenza, il confronto, la riflessione, la valutazionee, non ultimo, se si lavora come gruppo di docenti, alla creazione di un archiviodidattico.Ecco un esempio di unità da cui è facilmente ricavabile lo schema “vuoto”.
Unità n. ………. Classe: I biennio della scuola primaria
Tema: IL GENERE E IL NUMERO DEI NOMI
Finalità• Facilitare nell’alunno l’esplicitazione dei concetti spontanei sul funzionamento delle re-
gole di genere e numero;• condurlo a costruire un inventario di casi da osservare;• condurlo a focalizzare i casi di funzionamento atipico per avviarlo alla formulazione di
nuove regole di flessione dei nomi
Struttura dell’unità• I cambiamenti di genere nei nomi. Dai giochi con la MACCHINA CAMBIO GENERE
alla classificazione dei nomi in base alla terminazione, alla formulazione di regole checomprendano anche i comportamenti atipici dei nomi.
• I cambiamenti di numero nei nomi. Dai giochi con la MACCHINA CAMBIO NUME-RO alla classificazione dei nomi in base alla terminazione, alla formulazione di regoleche comprendano anche i comportamenti atipici dei nomi.
Nozioni/concetti base• Nel nome c’è una parte fissa, la radice, portatrice di significato e una parte mobile che
esprime le caratteristiche del genere e del numero.• La terminazione in –a è tipica del femminile singolare, la terminazione in
– o è tipica del maschile singolare, ma ci sono casi atipici; la stessa osservazione sipuò fare per i plurali in –e e in –i.
• I nomi di animale e di persona cambiano il genere, i nomi di cosa non hanno cambia-menti di genere.
• Ci sono falsi cambiamenti di genere.• L’articolo risolve l’ambiguità delle marche del genere e del numero quando il nome non
segue le regole generali di flessione.
Parole chiaveGenere, numero
Termini specificiMaschile, femminile, singolare, plurale, radice, terminazione o desinenza, nomi di cosa, dipersona, di animale.
Operazioni principaliOperare cambiamenti di genere e numero sui nomi, analizzare nomi, classificare nomi, met-tere in relazione nomi e articoli, formulare regole di flessione.
Le unità di apprendimento
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Finalità. Esprimono le motivazioni principali che guidano l’insegnante nella pro-gettazione dell’unità e nella maggior parte dei casi si riferiscono a competenze ditipo metacognitivo e strategico. È importante focalizzarle non solo perché dirigo-no il lavoro di programmazione ma anche perché altri percorsi possono averne dianaloghe e diventa perciò importante sapere che concorrono al raggiungimentodelle stesse mete.Struttura. Un’unità strutturata a blocchi presenta il vantaggio della flessibilità edell’adattamento alle esigenze del contesto in cui lavora l’insegnante: esigenze ditempo, di adeguamento ai ritmi di apprendimento dei bambini, di recupero dei ri-tardi di apprendimento, di anticipo o posticipo di alcune proposte sulla base dellarisposta dei bambini …Nozioni/concetti base. È importante esplicitare conoscenze e concetti che si ritie-ne essenziale l’alunno possieda all’uscita dall’unità anche perché, con un linguag-gio mediato e adeguato alle sue capacità, egli stesso dovrebbe essere in grado di direqualcosa sul sapere acquisito. Spesso il momento di esplicitazione dei concetti di-venta un momento di sintesi collettiva, del grande o piccolo gruppo, attraverso at-tività di discussione, comunicazione, rielaborazione.Parole chiave. Sono legate in modo specifico all’unità, ne trasportano i concettibasilari. Spesso sono anche totalmente nuove per l’alunno, per lo meno nel conte-sto previsto dall’unità. La loro acquisizione deve poter essere controllata e verificata.Termini specifici. Anche questi termini appartengono in modo specifico all’unità,ma possono non essere del tutto nuovi o addirittura appartenere al linguaggio quo-tidiano; è importante, perciò, sondare il grado di conoscenza che ne ha il bambinoe verificare se li sa usare nel significato previsto dall’unità.Operazioni principali. Indicano il tipo di azioni richieste al bambino nel corsodelle attività, possono essere riferite a un prodotto concreto come a un prodotto dipensiero.
Lo schema di unità presentato sopra costituisce, per il momento, solo la presenta-zione dell’unità, manca ancora il “corredo” di proposte operative e di verifica cherendono possibile la sua attuazione e la sequenza delle azioni che farà l’insegnantein relazione a quelle che saranno richieste al bambino. L’insegnante procede ora adarticolare al dettaglio ciascuno dei due blocchi di attività, indicando:
• gli obiettivi specifici• i materiali e la loro preparazione• la sequenza delle sue azioni (presentazione delle motivazioni dell’attività, pre-
sentazione del materiale, esplorazione di alcuni concetti richiesti dalle attivi-tà, simulazione del lavoro …)
• la sequenza delle azioni degli alunni (ascolto e conversazione, attività per pic-coli gruppi, confronto dei risultati, elaborazione collettiva di una sintesi delleriflessioni, esercitazioni…)
• eventuali attività integrative• attività di verifica.
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Questa fase rappresenta a tutti gli effetti l’articolazione della lezione e si avvale dipratiche diversificate a seconda:
• del momento della lezione (apertura, applicazione, chiusura);• della metodologia (lezione frontale, laboratoriale, su schede, di ricerca …);• delle modalità di lavoro degli alunni (individuale, di piccolo o grande gruppo);• del carico di lavoro (basso, medio, alto).
4. Le unità di apprendimento: distribuzione in un anno scolasticoL’insegnante che ha predisposto, prima dell’inizio dell’anno scolastico, il percorsodisciplinare complessivo affronta il problema dei tempi contemporaneamente allaprogettazione, non si trova dunque a stabilire, a posteriori, quanto tempo richiederàquel particolare percorso, correndo il rischio di dover eliminare parte del lavoroprogrammato perché “non ci sta dentro”. Tuttavia il problema della distribuzionedelle unità nel tempo è tra quelli che creano più ansia agli insegnanti che, nel con-fronto con i “programmi”, avvertono di avere troppi contenuti da affrontare ri-spetto al tempo a disposizione. Il discorso fin qui fatto ci porta però a osservare cheil problema non va impostato solamente in rapporto a dei traguardi prescrittivi maanche alle conoscenze e ai concetti essenziali della disciplina rispetto alle “necessi-tà” di apprendimento previste per un dato livello dello sviluppo cognitivo e globa-le del bambino. La costruzione del curricolo è fin dall’inizio un problema di sele-zione e di scelte anche se l’aspetto della distribuzione nel tempo delle unità e quindidel loro numero complessivo deve essere frutto di una previsione aperta a possibiliaggiustamenti in itinere. Se, come spunto di riflessione ampia, si vogliono sonda-re le “abitudini” (trasmesse più dalle riviste che dalle pratiche) si può rinvenire il“mese” come unità temporale di durata di un’unità di apprendimento. Il numero delleunità in un anno scolastico potrebbe essere allora all’incirca di 10, che significa da4 a 5 per quadrimestre. Se questo numero è ipotizzabile per discipline come la lin-gua italiana lo è certamente meno per la storia o la geografia che hanno visto di-minuire lo spazio loro riservato nella precedente organizzazione per ambiti.Piuttosto che voler prefissare il numero ottimale delle unità nell’anno scolastico,aspetto condizionato da molti fattori di contesto, è preferibile segnalare tre principiche dovrebbero guidare l’attività programmatoria del singolo insegnante come delteam o equipe di insegnanti: la coerenza, la coesione e la continuità.La coerenza. È una caratteristica della sequenza delle proposte o delle unità che deveessere basata sul principio di causa-effetto e sul principio della significatività.La coesione. È una caratteristica delle connessioni tra le unità: dei richiami, delleanticipazioni, dei collegamenti.La continuità. È la proiezione in tempi lunghi del percorso d’apprendimento, oltrel’annualità, nel biennio o triennio, e oltre ancora, al di là della scuola primaria, nellascuola secondaria di I grado. Una distribuzione ottimale delle unità può venire, al-lora, da una progettazione nella continuità del ciclo, ma questo richiede una colla-borazione tra i docenti dei due gradi di scuola che, pur essendo patrocinata già damolti anni, resta una necessità che stenta a produrre cambiamento.
Le unità di apprendimento
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PROGRAMMAZIONE
Competenza1. Ascoltare, comprendere e comunicare oralmente.
Obiettivi- Far attenzione ai messaggi orali dell’insegnante rispondendo con i com-portamenti adeguati.- Intervenire nel dialogo e nelle conversazioni rimanendo coerenti all’argo-mento, in modo ordinato e pertinente.- Usare, nel linguaggio orale, nessi logici come “quando, dove, come,perchè…”- Comunicare oralmente facendo attenzione alla correttezza del linguaggio.- Modificare il proprio comportamento in relazione alle richieste.- Capire il resoconto di esperienze e saperle ripetere in modo comprensi-bile.- Esprimersi spontaneamente nelle diverse situazioni.- Porre in sequenza prima-dopo il racconto di fatti ed esperienze.- Narrare esperienze e racconti personali in modo chiaro rispettando lesequenze temporali.- Capire quando un racconto non è chiaro e comprensibile e riuscire arielaborarlo in forma diversa.- Chiedere spiegazioni nei casi di non completa comprensione di una con-segna o di un racconto.- Rispettare i turni nelle conversazioni.
Competenza2 - Leggere e comprendere testi di tipo diverso.
Obiettivi:- Riflettere sulle diverse tipologie di segni (segnali stradali, insegne, ecc.)presenti nell’ambiente in cui gli alunni vivono.- Comprendere la funzione della parola scritta e iniziare a decodificarla as-sociandola a situazioni (es. nei segnali stradali, nelle insegne, nelle scrittepubblicitarie…).- Interpretare semplici messaggi non verbali (mimici, gestuali, iconici…)- Riconoscere i segni dell’alfabeto (grafemi) e associarli ai suoni (fonemi).- Associare lettere e sillabe per costruire parole.- Leggere le parole e riconoscerne il significato.
La programmazione
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- Leggere e comprendere il significato di brevi frasi rispettando i segni dipunteggiatura fondamentali.- Capire il significato di testi letti dall’insegnante. Riproporli in modi diversi(con il disegno, oralmente, con drammatizzazioni).- Leggere brevi testi formati da più di una frase e capirne il significato.- Riconoscere e pronunciare in modo corretto parole che presentano diffi-coltà ortografiche e parole con le doppie.
Competenza- Produrre e rielaborare testi scritti.
Obiettivi- Passare dalla conoscenza delle lettere a quella delle sillabe per formareparole e scrivere brevi frasi.- Scrivere sotto dettatura, dapprima semplici parole, poi brevi frasi.- Scrivere brevi frasi senza dettatura dell’insegnante.- Scrivere brevi testi aiutandosi con sequenze illustrate, rispettando i rap-porti temporali.- Illustrare con sequenze testi scritti e viceversa passare da testi illustratia testi scritti.- Scrivere autonomamente semplici testi.
Competenza- Riconoscere le strutture della lingua e arricchire il lessico.
Obiettivi- Usare, nello scritto, parole della lingua italiana.- Scrivere correttamente i digrammi.- Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.- Riconoscere le doppie.- Arricchire il lessico attraverso la conoscenza di parole nuove.- Usare alcuni segni di punteggiatura.- Cogliere e usare alcune particolarità del linguaggio scritto e orale: la rima,il ritmo, la ripetizione (soprattutto nelle filastrocche).
La programmazione
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Scrivere:pregrafismo
Ascoltare: la prescrittura
PREGRAFISMO
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SEGUENDO LE FRECCE UNISCI LE LINEE TRATTEGGIATE.
COMPLETA I DISEGNI E POI COLORALI RIMANENDO DENTRO I CON-
FINI.
Pregrafismo: tracciare segni ordinati seguendo consegne.
PREGRAFISMO
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SEGUENDO LE FRECCE UNISCI LE LINEE TRATTEGGIATE.
COMPLETA I DISEGNI E POI COLORALI RIMANENDO DENTRO I CONFI-
NI.
PREGRAFISMO
Pregrafismo: tracciare segni ordinati seguendo consegne.
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SEGUENDO LE FRECCE UNISCI LE LINEE TRATTEGGIATE.
COMPLETA I DISEGNI E POI COLORALI RIMANENDO DENTRO I CONFI-
NI.
PREGRAFISMO
Pregrafismo: tracciare segni ordinati seguendo consegne.
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COMPLETA LE RIGHE ORIZZONTALI, VERTICALI, OBLIQUE.PREGRAFISMO
Pregrafismo: tracciare segni ordinati seguendo consegne.
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20
LA PIOGGIA VIEN GIÙ. CONTINUA TU LE RIGHE FINO ALLA FINE DEL
FOGLIO.
PREGRAFISMO
Pregrafismo: tracciare segni ordinati seguendo consegne.
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21
IL VENTO SOFFIA FORTISSIMO.
LA PIOGGIA VA IN ORIZZONTALE.
PREGRAFISMO
Pregrafismo: tracciare segni ordinati seguendo consegne.
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IL VENTO SOFFIA. LA PIOGGIA SCENDE DI TRAVERSO.
CONTINUA TU.
PREGRAFISMO
Pregrafismo: tracciare segni ordinati seguendo consegne.
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UNA PAGINA DI PALLONI!
COMPLETALI E POI COLORA A PIACERE.
PREGRAFISMO
Pregrafismo: tracciare segni ordinati seguendo consegne
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COMPLETA I RITMI GIÀ INIZIATI.REGRAFISMO
Pregrafismo: tracciare segni ordinati seguendo consegne.
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COMPLETA I RITMI GIÀ INIZIATI.PREGRAFISMO
Pregrafismo: tracciare segni ordinati seguendo consegne.
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DESTRA O SINISTRA? ALTO O BASSO?
COMPLETA.
PREGRAFISMO
Pregrafismo: tracciare segni ordinati seguendo consegne.
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CASETTE, BARCHETTE, PESCIOLINI, CORNICETTE.
COMPLETA LE RIGHE.
PREGRAFISMO
Pregrafismo: tracciare segni ordinati seguendo consegne.
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SEI BRAVO IN CORNICETTE? ECCO ALCUNE FIGURE PIÙ DIF-
FICILI. RICOPIALE.
Ascoltare: eseguire facili consegne date a voce
PREGRAFISMO
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Ascolto
- Comunicazione orale: concordanze (genere, numero), tratti
prosodici (pausa, durata, accento, intonazione) la frase e le sue
funzioni in contesti comunicativi (affermativa, negativa, interroga-
tiva, esclamativa).
- Organizzazione del contenuto della comunicazione orale e scritta
secondo il criterio della successione temporale.
- Mantenere l'attenzione sul messaggio orale, avvalendosi del con-
testo e dei diversi linguaggi verbali e non verbali (gestualità, mi-
mica, tratti prosodici, immagine, grafica).
- Comprendere, ricordare e riferire i contenuti essenziali dei testi
ascoltati.
- Intervenire nel dialogo e nella conversazione, in modo ordinato
e pertinente.
DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER I PIANI DI STUDIO.
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LA MAESTRA DÀ DELLE ISTRUZIONI PER FARE UN DISEGNO.
ASCOLTA ED ESEGUI LE CONSEGNE.
- COLORA LA RANA SOPRA LA FOGLIA.
- COLORA DI ROSSO IL PESCIOLINO CHE FA LE BOLLICINE.
- COLORA DI GIALLO LA FARFALLA PIÙ GRANDE.
- DISEGNA UNA NUVOLA VICINO AL SOLE.
- DISEGNA UN ALTRO PESCIOLINO.
Ascoltare: eseguire istruzioni date a voce.
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LA MAESTRA LEGGE LE SEQUENZE.
ORDINA LE SEQUENZE METTENDO I NUMERI GIUSTI NEI
DISEGNETTI. POI COLORALI.
1 - LISA DORME NEL SUO LETTINO.
2 - ARRIVA IL GATTO LILLO E LE FA IL SOLLETICO CON LA
CODA.
3 - LISA SOGNA UN’APE CHE LA SFIORA PER PUNGERLA.
4 - IMPROVVISAMENTE SI SVEGLIA E TROVA LILLO VICINO.
Ascoltare: eseguire istruzioni date a voce.
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LA MAESTRA LEGGE.
COLORA TU CON I COLORI GIUSTI IL PAPPAGALLO CHE VA A
RAPALLO (N° 1).
POI COLORA IL PAPPAGALLO CHE VA A FROSINONE (N° 2).
IL TERZO PAPPAGALLO COLORALO COME VUOI.
SE AVESSE IL BECCO ROSSO
E LA CODA ARANCIONE,
INVECE CHE A RAPALLO
E.ANDREBBE A FROSINONE
IL PAPPAGALLO
CHE VA A RAPALLO
HA LA CODA VERDE
E IL BECCO GIALLO.
IL PAPPAGALLO
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Ascoltare: eseguire istruzioni date a voce.
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LA MAESTRA LEGGE.
LA PICCOLA SUSANNA.
SUSANNA VA A SCUOLA ACCOMPAGNATA DALLA MAMMA.
È IL PRIMO GIORNO ED È MOLTO EMOZIONATA.
SUSANNA HA UN FIOCCO FRA I CAPELLI E UNO ZAINETTO
SULLE SPALLE.
DAVANTI AL PORTONE VEDE LA SUA AMICA CAROLINA E LA
SALUTA.
COLORA SUSANNA E RISPONDI ALLE DOMANDE.
Ascoltare: eseguire istruzioni date a voce.
- DOVE VA SUSANNA?
- CHE COSA HA TRA I CAPELLI?
- DOVE TIENE LO ZAINETTO?
- CHI INCONTRA DAVANTI AL CORTILE DELLA SCUOLA?
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LA MAESTRA LEGGE.
LA TALPA ISIDORA
LA TALPA ISIDORA HA QUATTRO STANZE.
IN QUELLA GRANDE ISIDORA MANGIA E DORME.
NELLA STANZA PICCOLA HA RIPOSTO I CHICCHI DI GRANO.
NELLA STANZA IN ALTO HA PORTATO LE FOGLIE.
IN QUELLA IN BASSO HA SISTEMATO LE NOCI.
DISEGNA NELLA TANA OGNI COSA AL SUO POSTO.
Ascoltare: eseguire istruzioni date a voce.
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LEGGE L’INSEGNANTE.
UNA CASA CON IL CIELO.
NELLA MIA CASA SIAMO TUTTI POVERI, MA IL MIO BABBO HA
GLI OCCHI CELESTI, LA MIA MAMMA HA GLI OCCHI CELESTI,
IO HO GLI OCCHI CELESTI ED ANCHE IL MIO GATTO HA GLI
OCCHI CELESTI.
QUANDO SIAMO SEDUTI A TAVOLA NELLA NOSTRA CASA SEM-
BRA CHE CI SIA IL CIELO.
da Lettere dal domani, R. Battaglia, SEI
COLORA IL DISEGNO E AGGIUNGI CIÒ CHE MANCA.
Ascoltare: eseguire istruzioni date a voce.
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LEGGE L’INSEGNANTE.
L’AIRONE GOLOSO
UNA VOLTA C’ERA UN AIRONE CHE AMAVA VOLARE LUNGO IL
FIUME. UN GIORNO VIDE UN GROSSO PESCE CHE NUOTAVA.
IL GOLOSO AIRONE CERCÒ DI PRENDERLO COL BECCO, MA
IL PESCE ANDÒ SOTTO ACQUA.
L’AIRONE CADDE IN ACQUA E SI BAGNÒ LE PIUME.
RAGGIUNSE LA RIVA A FATICA MENTRE IL PESCE RIDEVA.
COLORA GLI ANIMALI DI CUI SI PARLA NEL RACCONTINO.
RISPONDI A VOCE.
CHI STAVA VOLANDO? CHI STAVA NUOTANDO?
COSA ACCADDE ALL’AIRONE? COSA FECE IL PESCE?
Ascoltare: comprendere i particolari di semplici brani.
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ASCOLTA L’INSEGNANTE.
L’ELEFANTE ELIA
L’ELEFANTE ELIA È MOLTO IMPORTANTE
GRANDE GROSSO E ANCHE PESANTE
DI PROFESSIONE FA IL CANTANTE.
COL SUO VOCIONE FENOMENALE
MANDA GLI ANIMALI IN OSPEDALE
CON I TIMPANI ROTTI, AHI AHI CHE MALE.
DICE SIRTI IL SERPENTE:“NON CANTARE
È MOLTO PIÙ BELLO VEDRAI BALLARE!”
SI CONVINCE ELIA E BALLA LA SAMBA
CON L’AGILE E GENTILE GIRAFFA MAMBA.
ED È COSÌ CHE NELLA FORESTA
DA MATTINA A SERA È SEMPRE FESTA.
RISPONDI.
L’ ELEFANTE SI CHIAMA ………………… E FA IL ………………
IL SERPENTE SI CHIAMA …………………………………………….
LA GIRAFFA SI CHIAMA ……………… E BALLA LA …………....
Ascoltare: comprendere i particolari di semplici brani.
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ASCOLTA L’INSEGNANTE.
C’ERA UNA VOLTA UN ORSO CHE FACEVA L’IMBIANCHINO.
PERÒ LUI COLORAVA TUTTO DI ROSSO. ROSSO L’ALBERO,
ROSSA L’ERBA, ROSSO PERFINO IL FOSSO.
UN GIORNO IL RINOCERONTE GLI DISSE:- MI PUOI COLORA-
RE? ORMAI MI SENTO TUTTO SBIADITO.
- CERTO - DISSE L’ORSO, E GLI DIEDE UNA BELLA MANO DI ROSSO.
QUANDO IL RINOCERONTE SI SPECCHIÒ E SI VIDE ROSSO SI
INFURIÒ. COMINCIÒ A INSEGUIRE L’ORSO CHE ANCORA OGGI
FUGGE A PIÙ NON POSSO.
RISPONDI ALLE DOMANDE.
CHE MESTIERE FACEVA L’ORSO?
QUALE COLORE USAVA?
PERCHÈ IL RINOCERONTE SI ARRABBIÒ?
COLORA GLI ANIMALI NOMINATI IN QUESTO RACCONTINO.
Ascoltare: comprendere i particolari di semplici brani.
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ASCOLTA L’INSEGNANTE.
LUNGO IL FIUME NILO VIVEVA UN IPPOPOTAMO DI NOME GEL-
SOMINO. ERA GRASSO E CICCIONE. LUI PERÒ AVREBBE VO-
LUTO ESSERE MAGRO ED ELEGANTE COME LA GIRAFFA
SARAH. COMINCIÒ A DIGIUNARE E POCO A POCO LA SUA
PELLE DIVENNE GIALLA E SCREPOLATA.
“SONO BELLO?” CHIESE GELSOMINO A SARAH.
“OH NO! ERI PIÙ BELLO PRIMA. ORA SEMBRI MALATO!”
E ALLORA L’IPPOPOTAMO RICOMINCIÒ A MANGIARE E TOR-
NÒ TONDO E LISCIO.
COMPLETA E COLORA GLI ANIMALI. RISPONDI.
COSA FECE L’IPPOPOTAMO PER DIMAGRIRE?…………………………………………………………………………………COSA DISSE LA GIRAFFA?……………………………………………………………………………………………………………………………COSA FECE L’IPPOPOTAMO?…………………………………………………………………………………………………………………………
Ascoltare: comprendere i particolari di semplici brani.
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LEGGE L’INSEGNANTE.
LA PAURA DEL GUFO.
IN UN FITTO BOSCO DI QUERCE VIVEVA UN PICCOLO GUFO
CHE AVEVA TANTA PAURA DEL BUIO.
TUTTE LE SERE, QUANDO SCENDEVA LA NOTTE, IL GUFO SI
RANNICCHIAVA SUL SUO RAMO E NASCONDEVA LA TESTA
SOTTO LE ALI PER NON VEDERE IL BUIO.
UNA NOTTE ALCUNE LUCCIOLE LO VIDERO E DECISERO DI
VOLARE INTORNO A LUI PER FARGLI COMPAGNIA.
DA ALLORA IL GUFO NON EBBE PIÙ PAURA.
Ascoltare: comprendere il significato di brevi racconti.
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ASCOLTA LA STORIA DEL GUFO POI RISPONDI ALLE DO-
MANDE COLORANDO IL DISEGNO GIUSTO.
- CHI È IL PROTAGONISTA DEL RACCONTO?
Ascoltare: comprendere il significato di brevi racconti.
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ASCOLTA L’INSEGNANTE.
ORMAI IL MONDO ERA TUTTO COLORATO. PERÒ ERA TRISTE,
MANCAVA QUALCOSA. MAGO MAGÙ GUARDAVA E RIGUARDA-
VA: IL PRATO ERA VERDE, LE CASETTE GIALLE COL TETTO
ROSSO, I PAPAVERI ROSSI. COSA NON ANDAVA?
MAGÙ ALZÒ GLI OCCHI E VIDE IL CIELO GRIGIO.
CHIAMÒ L’USIGNOLO.
“USIGNOLO, VIENI! HO DIMENTICATO DI COLORARE IL CIELO!”
“NON PREOCCUPARTI, CI PENSO IO!” CINGUETTÒ L’USIGNOLO.
UN VOLO SU, UN VOLO GIÙ, ED ECCO IL CIELO È TUTTO BLU!
SAI DIPINGERE CON I COLORI GIUSTI?
IL PRATO LE CASETTE I PAPAVERI
IL MAGO CHIAMÒ IN AIUTO UN UCCELLINO. COLORALO.
AQUILA GUFO USIGNOLO
Ascoltare: comprendere il significato di brevi racconti.
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43
MAGO MAGÙ È DAVVERO SPERICOLATO
A BORDO DI UNA MOTO È ARRIVATO
LUCINA LA LUCCIOLA GLI FA COMPAGNIA
MENTRE LA LUNA RIDE IN ALLEGRIA.
COLORA SOLO QUELLO CHE È NOMINATO NELLA FILASTROCCA.
ASCOLTA L’INSEGNANTE.
Ascoltare: comprendere il significato di brevi racconti.
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ASCOLTA L’INSEGNANTE.
SARA È UNA BAMBINA CON I CAPELLI NERI.
OGGI INDOSSA UN VESTITO AZZURRO CON IL COLLETTO BLU
ED UN PAIO DI CALZE ROSSE, LE SCARPINE VERDI.
HA IN TESTA DUE BEI FIOCCHI A RIGHE.
STA ANDANDO A GIOCARE COL SUO PALLONE A SPICCHI DI
TRE COLORI: GIALLO, ROSSO, VERDE.
VICINO A LEI C’È STELLINA, UNA SIMPATICA GATTINA.
STELLINA HA IL CORPO NERO, MA LE ZAMPE, LE ORECCHIE
E LA CODA BIANCHE.
COMPLETA E COLORA IL DISEGNO.
Ascoltare: comprendere i particolari di semplici brani.
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ASCOLTA L’INSEGNANTE.
PER IL COMPLEANNO DI LUCIA LA MAMMA HA PREPARATO
UNA DELIZIOSA TORTA. HA MESCOLATO LA FARINA CON IL
LATTE, IL BURRO, LO ZUCCHERO, LE UOVA.
DA ULTIMO HA AGGIUNTO IL LIEVITO.
HA IMPASTATO BENE TUTTI GLI INGREDIENTI.
HA VERSATO IL COMPOSTO IN UNA TEGLIA.
HA DECORATO IL DOLCE CON DELLE CILIEGIE E POI LO HA
MESSO NEL FORNO.
QUALI INGREDIENTI HA ADOPERATO LA MAMMA?
FAI UN CERCHIO INTORNO A QUELLI GIUSTI.
Ascoltare: comprendere i particolari di semplici brani.
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ASCOLTA L’INSEGNANTE.
I DUE PORCELLINI.
- È UN GIORNO D’ESTATE. DUE PORCELLINI GIOCANO NEL-
L’ACQUA DI UNO STAGNO.
- SI DIVERTONO FINO A SERA, POI SI AVVIANO PER FARE RI-
TORNO A CASA.
- IMPROVVISAMENTE SI FA BUIO: I PORCELLINI HANNO PAURA.
- PER FORTUNA INCONTRANO UNA LUCCIOLA CHE LI ACCOM-
PAGNA A CASA FACENDO LUCE COL SUO LUMINO.
NUMERA LE SEQUENZE SECONDO L’ORDINE GIUSTO E RAC-
CONTA LA STORIA CON PAROLE TUE.
Ascoltare: porre in sequenza brevi racconti.
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ASCOLTA L’INSEGNANTE.
CODALUCENTE
C’ERA UNA VOLTA UNA BELLISSIMA STELLA; AVEVA UN ABITO
CHE PAREVA ORO E UNA LUNGA CODA LUMINOSA. QUANDO
GIRAVA PER LE VIE DEL CIELO TUTTI LA GUARDAVANO CON
AMMIRAZIONE.
PER LA SUA LUNGA CODA ERA CHIAMATA CODALUCENTE.
da”Storie del giorno e della sera”, V. Fiorentino, ed Primavera
ASCOLTA LA STORIA, POI SEGNA UNA CROCETTA AL POSTO GIUSTO.
CHI È CODALUCENTE? UNA GATTINA UNA STELLA
DOVE ANDAVA? PER LA STRADA PER IL CIELO
COME AVEVA LA CODA? CORTA LUNGA
Ascoltare: comprendere il significato di brevi racconti.
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ALLA FATTORIA
È UNA SPLENDIDA GIORNATA.
LA GATTA MILÙ VA A TROVARE GLI AMICI DELLA FATTORIA.
UNA PECORA MANGIA L’ERBA DENTRO IL RECINTO;
L’ASINO SI RIPOSA ALL’OMBRA DI UN ALBERO; UN’OCA FA
IL BAGNO NELLO STAGNO; UNA GALLINA BECCHETTA VICINO
ALLA CASA.
ASCOLTA L’INSEGNANTE.
DISEGNA GLI ANIMALI NEL POSTO ADATTO.
Ascoltare: cogliere i particolari di semplici brani.
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ASCOLTA L’INSEGNANTE.
NEL PRATO.
UNA COCCINELLA DORME SOPRA UNA FOGLIA.
UN GATTINO È SDRAIATO SULL’ERBA.
UN LEPROTTO MANGIA UNA CAROTA.
UNA FORMICA CAMMINA SU UN FILO D’ERBA.
UNA FARFALLA VOLA TRA I FIORI DEL PRATO.
DISEGNA GLI ANIMALI NEL POSTO ADATTO.
Ascoltare: cogliere i particolari di semplici brani.
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ASCOLTA L’INSEGNANTE.
IL DRAGHETTO BONTO
C’ERA UNA VOLTA UN PICCOLO DRAGO CHE SI CHIAMAVA
BONTO. ERA TUTTO VERDE, CON GLI OCCHI NERI, LE OREC-
CHIE E LA CODA A PUNTA.
DALLA SUA BOCCA USCIVANO FIAMME ROSSE E GIALLE.
COLORA IL DRAGHETTO BONTO.
Ascoltare: cogliere i particolari di semplici brani.
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ASCOLTA L’INSEGNANTE.
IL DRAGHETTO BONTO VIVEVA IN UNA CAVERNA CHE SI TRO-
VAVA VICINO AD UN PICCOLO TORRENTE.
BONTO ERA AMICO DEI BAMBINI CHE ABITAVANO NEL VILLAG-
GIO VICINO E SPESSO GIOCAVA CON LORO: SI LANCIAVANO
LA PALLA, SALTAVANO LA CORDA, ABBATTEVANO I BIRILLI.
COLORA SOLO L’ABITAZIONE DEL DRAGHETTO.
COLORA SOLO GLI AMICI DI BONTO.
COLORA SOLO I GIOCATTOLI DI BONTO E DEI BAMBINI.
Ascoltare: cogliere i particolari di semplici brani.
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52
ASCOLTA L’INSEGNANTE.
DUE AMICI
NEL BOSCO PIÙ BELLO DELLA TERRA VIVEVA UN UCCELLO.
PASSAVA TUTTO IL SUO TEMPO A CANTARE TRA I RAMI DEGLI ALBE-
RI, A VOLARE CON IL VENTO E CON LE NUVOLE E A GIOCARE CON I
RAGGI DEL SOLE CHE FILTRAVANO TRA LE FOGLIE.
AMAVA MOLTO IL SUO BOSCO MA NON AVEVA UN AMICO.
NEL BOSCO PIÙ BELLO DELLA TERRA C’ERA UN FIUME.
E NEL FIUME VIVEVA UN PESCE.
PASSAVA TUTTO IL SUO TEMPO A GUIZZARE TRA LE ALGHE, A GIOCA-
RE CON L’ACQUA E A INSEGUIRE I RAGGI DEL SOLE CHE PENETRAVA-
NO FINO SUL FONDO.
AMAVA MOLTO IL SUO FIUME. ANCHE LUI NON AVEVA UN AMICO.
UN GIORNO L’UCCELLO VIDE IL PESCE.
SI AVVICINÒ E GLI DISSE:«TU MI SEI MOLTO SIMPATICO!»
«ANCHE TU MI SEI MOLTO SIMPATICO» DISSE IL PESCE.
COSÌ DIVENNERO AMICI.
Paz Rodero, Ediz. Arka
Ascoltare: cogliere i particolari di semplici brani.
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RITAGLIA I DISEGNI CHE TROVI NELLA PAGINA SUCCESSIVA E
INCOLLALI IN QUESTO BOSCO.
Ascoltare: cogliere i particolari di semplici brani.
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CHI VIVEVA NEL BOSCO PIÙ BELLO DELLA TERRA?
RITAGLIA E INCOLLA NEL DISEGNO PRECEDENTE.
CON CHI GIOCAVA L’ANIMALETTO? RITAGLIA E INCOLLA.
COSA C’ERA NEL BOSCO? RITAGLIA E INCOLLA.
CHI VIVEVA NEL FIUME? RITAGLIA E INCOLLA.
Ascoltare: cogliere i particolari di semplici brani.
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LA BALENA BIBÌ
LA BALENA BIBÌ VIVEVA IN UN
MARE FONDO E FREDDO E
MANGIAVA I PESCI.
UN GIORNO PENSÒ DI BERE
TUTTA L'ACQUA DI QUEL MARE
PERCHÉ VOLEVA DIVENTARE AN-
CORA PIÙ GROSSA, FINO A
TOCCARE IL CIELO.
APRÌ LA BOCCA GRANDE E RI-
SUCCHIÒ LE ONDE.
ALLA SERA IL MARE ERA SPARI-
TO E LA BALENA ERA COSÌ
TONDA CHE ARRIVAVA FINO AL
CIELO.
LÌ IN ALTO TROVÒ LA PUNTA DI
UNA STELLA E SCOPPIÒ FACEN-
DO: BIM, BUM, BAM E TUTTA
L'ACQUA TORNÒ NEL MARE.
- PERCHÉ LA BALENA BIBÌ BEVVE TUTTA L’ACQUA DEL MARE?
- DOVE ARRIVAVA LA BALENA ALLA SERA? FINO ALLA TERRA
FINO AL CIELO
OSSERVANDO I DISEGNI RACCONTA TU LA STORIA DELLA BALENA BIBÌ.
ASCOLTA L’INSEGNANTE.
Ascoltare: comprendere il significato di semplici brani.
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L'AUTOMOBILE INCONTENTABILE
LA PICCOLA PANDA DEL SIGNOR ROSSI ERA STANCA DI VIVERE IN CIT-
TÀ. NON VOLEVA PIÙ UBBIDIRE AI SEGNALI STRADALI, AI SEMATORI, AL
VIGILE, AL SUO PADRONE.
DECISE DI ANDARSENE IN CAMPAGNA.
- CHE VERDE, CHE SILENZIO, CHE ARIA PURA! - ESCLAMÒ.
COMINCIÒ A CORRERE SUI PRATI E SULLE STRADE SASSOSE FINO A
CHE IL MOTORE SI MISE A SCOPPIETTARE E SI FERMÒ.
ERA UN ATTACCO DI SETE DI BENZINA.
LÀ NON C'ERANO VIGILI, SEMAFORI. LUNGHE CODE DI MACCHINE, MA
NEPPURE DISTRIBUTORI DI BENZINA.
DISPERATA SI MISE A SCUOTERE IL SERBATOIO FINO ALL'ULTIMA GOC-
CIA. DI CORSA SI PRECIPITÒ VERSO LA CITTÀ E FECE APPENA IN TEM-
PO A GIUNGERE DAVANTI A UNA POMPA DI BENZINA.
adatt. da "Giorni di scuola", A. Santoni Rugiu, Laterza
ASCOLTA L’INSEGNANTE.
Ascoltare: cogliere i particolari di semplici brani.
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57
METTI UNA CROCETTA SULLA RISPOSTA GIUSTA.
L’AUTO DEL SIGNOR ROSSI È:
UNA FERRARI
UNA PUNTO
UNA PANDA
L’AUTO DEL SIGNOR ROSSI È:
STANCA DI VIAGGIARE
STANCA DI UBBIDIRE
STANCA DI CORRERE
L’AUTO DECIDE DI ANDARE:
AL MARE
IN MONTAGNA
IN CAMPAGNA
L’AUTO DEL SIGNOR ROSSI
RIMASE SENZA
BENZINA
ACQUA
OLIO
Ascoltare: cogliere i particolari di semplici brani.
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58
ASCOLTA L’INSEGNANTE
LA TIGRE DI STOFFA
LA TIGRE DI STOFFA NON SI TROVAVA PIÙ. NON ERA LA PRIMA VOLTA
CHE SUCCEDEVA. UNA VOLTA SI ERA ARRAMPICATA IN ALTO SU UNO
SCAFFALE, UN'ALTRA VOLTA ERA FINITA SOPRA IL LETTO, CON IL MUSO
CONTRO IL PAVIMENTO. MA QUESTA VOLTA NON C'ERA PROPRIO DA
NESSUNA PARTE; NON ERA NELL'ARMADIO DEI GIOCATTOLI, NON ERA
SU NESSUNO SCAFFALE.
QUANDO ORMAI TOMMY PENSAVA CHE LA TIGRE FOSSE PERDUTA PER
SEMPRE, GUARDÒ FUORI DALLA FINESTRA E POSÒ LO SGUARDO SUL-
LA GROSSA QUERCIA SPOGLIA DEL GIARDINO.
LÀ SEMINASCOSTA TRA I RAMI, C'ERA LA TIGRE.
ERA PROPRIO LA SUA TIGRE, CHE ASPETTAVA DI ESSERE RIPRESA PER
POTERSI PERDERE DI NUOVO.
rid. e adatt. da "365 storie", K. Jackson, Mondadori
Ascoltare: cogliere i particolari di semplici brani.
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59
METTI UNA CROCETTA NELLA CASELLA GIUSTA.
- L’ANIMALE DI CUI SI PARLA È:
O
Ascoltare: cogliere i particolari di semplici brani.
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60
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Parlato
- Comunicazione orale: concordanze (genere, numero), tratti
prosodici (pausa, durata, accento, intonazione) la frase e le sue
funzioni in contesti comunicativi (affermativa, negativa, interroga-
tiva, esclamativa).
- Organizzazione del contenuto della comunicazione orale e scritta
secondo il criterio della successione temporale.
- Mantenere l'attenzione sul messaggio orale, avvalendosi del con-
testo e dei diversi linguaggi verbali e non verbali (gestualità, mi-
mica, tratti prosodici, immagine, grafica).
- Comprendere, ricordare e riferire i contenuti essenziali dei testi
ascoltati.
- Intervenire nel dialogo e nella conversazione, in modo ordinato
e pertinente.
- Narrare brevi esperienze personali e racconti fantastici, seguendo
un ordine temporale.
DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER I PIANI DI STUDIO.
Guida 1 fino a pag 75 13-10-2008, 9:1460
61
CHE COSA SUCCEDE?
RACCONTA A VOCE QUELLO CHE VEDI NEL DISEGNO.
Parlare: raccontare quanto visto in un disegno.
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62
QUALI MEZZI DI TRASPORTO CI SONO?
RACCONTA A VOCE QUELLO CHE VEDI NEL DISEGNO.
Parlare: raccontare quanto visto in un disegno.
P
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63
OSSERVA IL DISEGNO E POI RACCONTA A VOCE.
DOVE SI TROVA LA MAMMA?
DOVE SI TROVA IL BAMBINO?
COSA FANNO LE MUCCHE?
DOVE STA IL GALLO?
DOVE SI TROVA IL CANE FIDO?
COSA ESCE DAL CAMINO?
Parlare: raccontare quanto visto in un disegno.
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CHE COSA SUCCEDE?
RACCONTA QUELLO CHE SUCCEDE NELLE VIGNETTE COMIN-
CIANDO COSÌ.
OGGI ………………………………………………………………………
NEL POMERIGGIO……………………………………………………….
POI …………………………………………………………………………
LA SERA ……………………………………………………………………
1 2
3 4
Parlare: raccontare quanto visto in un disegno.
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65
OSSERVA LE IMMAGINI E RACCONTA AI MAESTRI ED AI TUOI
COMPAGNI QUESTA STORIA.
CHE TITOLO METTERESTI?
1 2
3 4
TITOLO ……………………………………………………………………
Parlare: raccontare quanto visto in un disegno.
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66
CHE COSA DICI?
- LA MATTINA ARRIVI
SCUOLA E SALUTI LA MA
STRA.
COSA DICI?
- I TUOI COMPAGNI GIOC
NO A PALLONE E TU VU
GIOCARE CON LORO.
COSA DICI?
- DEVI ANDARE A BERE.
COSA DICI?
Parlare: raccontare quanto visto in un disegno.
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67
CHE COSA DICI?
PER OTTENERE LE COSE ILLUSTRATE NEI DISEGNI, COME
PUOI CHIEDERE?
PER FAVORE, MI DAI LA PENNA?
Parlare: raccontare quanto visto in un disegno.
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68
NELLA PIAZZA DEL PAESE SONO STATI MESSI I CONTENITORI.
DIPINGILI CON I COLORI INDICATI.
DÌ A VOCE IN QUALE CONTENITORE VA MESSO OGNUNO DE-
GLI OGGETTI DISEGNATI A SINISTRA.
carta
(giallo)
vetro
(rosso)
metallo
(blu)
Parlare: raccontare quanto visto in un disegno.
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COSA DIRÀ (O PENSERÀ)?
LA MAMMA È RITORNATA A CASA COL SUO GATTO.
APRE LA PORTA E VEDE TRE TOPI IN MEZZO AL SALOTTO.
COSA ESCLAMA LA MAMMA?
COSA PENSA IL GATTO?
COSA PENSERANNO I TOPI?
Parlare: raccontare quanto visto in un disegno.
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70
IL LEONE E LA ZEBRA
NELLA SAVANA UN LEONE ED UNA ZEBRA SI TROVANO IM-
PROVVISAMENTE L’UNO DAVANTI ALL’ALTRO.
QUALI SARANNO I PENSIERI DEL LEONE?
E QUELLI DELLA ZEBRA?
DILLI A VOCE. COLORA IL DISEGNO.
Parlare: raccontare quanto visto in un disegno.
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DAL MEDICO
UNA MAMMA PORTA LA SUA BAMBINA DAL MEDICO PERCHÈ
HA MAL DI PANCIA.
COSA DIRÀ LA MAMMA?
E LA BAMBINA?
E IL MEDICO?
Parlare: raccontare quanto visto in un disegno.
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LA MAMMA FA IL BUCATO
RIORDINA LE VIGNETTE E DÌ A VOCE COSA FA LA MAMMA.
INIZIA LE FRASI CON:
PRIMA…
POI…
INFINE…
Parlare: raccontare una storia in sequenze.
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RACCONTA LA STORIA DI CAPPUCCETTO ROSSO SEGUENDO
LE IMMAGINI.
INIZIA LE FRASI CON:
PRIMA…
POI…
PIÙ TARDI…
INFINE…
Parlare: raccontare una storia in sequenze.
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RACCONTA LA STORIA DI CENERENTOLA SEGUENDO LE IMMA-
GINI.
INIZIA LE FRASI CON:
PRIMA…
POI…
PIÙ TARDI…
INFINE…
Parlare: raccontare una storia in sequenze.
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Guida 1 fino a pag 75 13-10-2008, 9:1474
75
COSA DIRANNO QUESTI PERSONAGGI?
DÌ A VOCE LE FRASI PRONUNCIATE DA LORO.
UN ARBITRO MOSTRA IL CARTELLINO AD UN CALCIATORE.
UN ALUNNO MOSTRA IL SUO DISEGNO ALLA MAESTRA.
Parlare: attribuire frasi ai protagonisti di una scena.
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Conosciamo le letteredell’alfabeto
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77
LA FILASTROCCA DELLE LETTERE DELL’ALFABETO,
L’insegnante legge agli alunni, più volte, la seguente filastrocca.
La filastrocca può anche essere mimata o drammatizzata dagli
alunni, ognuno dei quali può interpretare una o più lettere.
ECCO TI PRESENTO LE LETTERINE
SONO ROTONDE O APPUNTITE, ASSAI CARINE.
VIVONO INSIEME IN UN GRAN GIARDINO
SI PRESENTANO ALLEGRE CON UN INCHINO.
ECCO LA PRIMA, È A DI AIRONE,
COLORA TUTTO DI ARANCIONE.
SEGUE I DI IPPOPOTAMO DI COLORE GIALLO
DIPINGE PERFINO LA CODA AL GALLO.
ECCO LA O, LA PORTA IL GROSSO ORSO,
SPRUZZA DI ROSSO A PIÙ NON POSSO.
ATTENTI, ARRIVA GRANDE E PESANTE
CON UN VASO DI VERDE IL PENSOSO ELEFANTE.
CHIUDE IL GRUPPO DELLE ALLEGRE VOCALI
L’USIGNOLO COL BLU, COLORE SENZA UGUALI.
ECCO SUBITO DOPO, NON MENO IMPORTANTI
IN FILA PER UNA LE CONSONANTI.
LA POVERA PAPERA HA PERSO UNA PIUMA
MENTRE LA LUCCIOLA ILLUMINA LA LUNA.
IL MAGICO MAGO FA LE MAGIE,
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Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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78
E LA RANA AL RICCIO RACCONTA POESIE.
LA TOPINA SI TUFFA NEL TESORO
E LA BALENA BALLA SU UNA BOTTE D’ORO.
FIFINA LA FARFALLA STA SUL FILO
MENTRE SARA PRENDE IL SOLE SUL FIUME NILO.
IL NONNO NINO VIVE IN UNA NAVE
E IL DELFINO DINO SI PROVA LA VISTA,
MA HA SBAGLIATO, È ANDATO DAL DENTISTA.
E INTANTO VA LA VELA SPINTA DAL VENTO,
MENTRE DANZARE UNA ZEBRA IO SENTO.
MANCA UNA LETTERA, L’H SILENZIOSA
LEI NELL’HOTEL GIUDIZIOSA SI RIPOSA.
QUESTO DELLE LETTERINE È IL GIROTONDO
CON LOR VICINE È PIÙ FELICE IL MONDO.
A B C E
G H
D
F I L MN O P Q R
T V ZS U
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Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:1778
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SOLO CON LA ANELLA PIRAMIDE C’È UN ELEMENTO CHE NON INIZIA
PER A. COLORALO.
COLORA LE PAROLE INSERENDO LA A.
……GO ……MO …… NELLO ……NATRE
M……RE N……SO LUN…… MEL……
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:1779
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TROVA LA A E CERCHIALA DI ROSSO.
ANCORA BARCA
SCRIVI LA LETTERA MANCANTE NELLE CASELLE E RICOPIA
LA PAROLA SUI PUNTINI.
O N D
P L L
I S O L
B O
……………………
……………………
……………………
……………………
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
A
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SOLO CON LA EIN UNA CELLETTA C’È UN ELEMENTO CHE NON INIZIA PER E.
SCOPRILO E TRACCIA SOPRA UNA X.
E
…
BAL……NA P……P…… SOL…… FIOR……
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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TROVA LA E E CERCHIALA DI ROSSO.
ELEFANTE
LEONE
LEOPARDO
ZEBRA
RINOCERONTE
GAZZELLA
SCRIVI LA LETTERA MANCANTE NELLE CASELLE E RICOPIA LA
PAROLA SUI PUNTINI.
I N A
C A M M L L O
S R P N T
D S R T O
……………………
……………………
……………………
……………………
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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SOLO CON LA IIN UNA TORRE C’È UN ELEMENTO CHE INIZIA PER I. COLO-
RALO.
COLORA LE PAROLE INSERENDO LA I.
……STR……CE ……NSALATA …… NVERNO
P……PA D……TALE DELF……NO
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:1883
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TROVA LA I E CERCHIALA DI ROSSO.
SCRIVI LA LETTERA MANCANTE NELLE CASELLE E RICOPIA LA
PARO
N
L O
S A
P R
……………
……………
……………
……………………
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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SOLO CON LA OIN UN PETALO DEL GIRASOLE C’È UN ELEMENTO CHE NON
INIZIA PER O. COLORALO.
COMPLETA LE PAROLE INSERENDO LA O.
……CCHI FI……RE M……SCA V……LPE
NAN…… PIN…… VIS…… GATT……
s……le
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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TROVA LA O E CERCHIALA DI ROSSO.
FUNGO
FRAGOLA
VOLPE
SCOIATTOLO
GUFO
NOCCIOLA
SCRIVI LA LETTERA MANCANTE NELLE CASELLE E RICOPIA LA
PAROLA SUI PUNTINI.
F A L C
R S
L A M P N E
C A P R I L
……………………
……………………
……………………
……………………
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:1886
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SOLO CON LA UIN UN VAGONE C’È UN ELEMENTO CHE INIZIA PER U. COLORALO.
COMPLETA LE PAROLE INSERENDO LA U.
……NDICI L……PO M…… RO PI…… MA
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:1887
88
TROVA LA U E CERCHIALA DI ROSSO.
ANGUILLA
LIBELLULA
GIUNCO
LUCCIO
TARTARUGA
UPUPA
SCRIVI LA LETTERA MANCANTE NELLE CASELLE E RICOPIA LA
PAROLA SUI PUNTINI.
B R C O
L M A C A
P I M A
F I M E
……………………
……………………
……………………
……………………
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:1888
89
LE VOCALICOLORA I PALLONCINI CHE CONTENGONO LE VOCALI.
CON QUALE VOCALE INIZIA IL NOME DI QUESTI OGGETTI?
CO
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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90
COLORA QUESTA RIGA DI FF.
OSSERVA I DISEGNI, SCRIVI I NOMI NEI CARTELLINI E COLO-
RA.
COMPLETA CON FA - FE - FI - FO - FU.
………… RO
………… CO
………… DERA
………… CA
………… NE
………… RITA
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:1890
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COLORA LA RIGA DI D D CHE STA SOPRA.
RISCRIVI LE PAROLE E COLLEGALE AI DISEGNI.
DENTE dente
CODA coda
DADO dado
DITO dito
DIVANO divano
ONDA onda
NODO nodo
SPADA spada
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:1891
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A……………LA
S…………… LO
………………RCIA
A …………… LONE
LI ………… RIZIA
………… GLIA
………… TTRO
………… DERNO
LI ………… RE
O………… TIDIANO
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
CO QUI - QUO - QUA - QUE
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Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:1892
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V.
S O L A T E
C A L I L C A N O
COMPLETA LE PAROLE OSSERVANDO I DISEGNI. RISCRIVILE
SOTTO.
V
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:1893
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RISCRIVI LE FRASI E CERCHIA ZA - ZE - ZI - ZO - ZU.
COLLEGALE AI DISEGNI.
LA ZANZARA SI POSA SU UNA ZUCCA.
LO ZIO MANGIA LA PIZZA.
ZORRO DISEGNA UNA ZETA.
LA ZEBRA HA MALE ALLA ZAMPA.
ZA = ZA
E = ZE
I =
O =
U =
COMPLETA LE SILLABE. COLORA I DISEGNI CHE COMINCIA-
NO CON Z.
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
………
………
………
A
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S S S S S SUNISCI CON DELLE FRECCE IL DISEGNO AL NOME.
S
SALE
SOLE
SUDORE
SIRENA
SEDIA
COMPLETA CON SA - SE - SI - SO - SU.
…… PONE
…… GARO
PER…… NA
…… GO
…… SINA
…… LAME
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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96
M MM mm
m
SCRIVI LA LETTERA MANCANTE.
……ELA
…… ULINO
……ANO
……OSCA
……ICIO
SCRIVI LE LETTERE NELLE CASELLE E COMPLETA LE PAROLE.
M
A
E
I
O
U
M A …… TITA
…… TRO
…… RA
…… RO
…… ELE
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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COMPLETA CON RA - RE - RI - RO - RU.
CA…… TA
O…… LOGIO
PI…… TA
FIO ……
…… CCIO
…… SPA
R R R rrr
LEGGI LE PAROLE DEI CARTELLINI E SCRIVILE NELLA TABEL-
LA, AL POSTO GIUSTO.
…………… RETE
RANA
RUOTA
RISO
ROSA
……………
……………
……………
……………
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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98
L L L ll lUNISCI CON UNA LINEA IL DISEGNO AL NOME.
RISCRIVI IL NOME VICINO AL DISEGNO.
LAMA
LEPRE
LOMBRICO
LUCERTOLA
LIBRO
……………………
……………………
……………………
……………………
……………………
COMPLETA CON LA - LE - LI - LO - LU.
SO ……… ………NA SA………ME FI ……… ………BRO
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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99
N N N nn nN.
NA - NE - NI - NO - NU
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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100
T T T ttCOLLEGA LE PAROLE AL DISEGNO.
TA - TE - TI - TO - TU
O
tScrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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101
B b b bB BTIRA IL FILO DAL CARTELLINO AL DISEGNO GIUSTO.
BA
BE
BI
BO
BU
COMPLETA.
……GAGLI
……FANA
……SCIA
……LLA
……ULE
……MBOLA
……RSA
TAM……RO
ER……
……STONE
A……TI
……NANA
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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102
P P Pppp
COLLEGA CON UNA LINEA IL DISEGNO AL NOME GIUSTO.
FAI ATTENZIONE, TRE PAROLE NON C’ENTRANO.
PALLA
P
PILA
CO PA - PE - PI - PO - PU
A
NA
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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103
SONO L’H SILENZIOSA
È BEATO CHI MI SPOSA
NON FACCIO SUONI NÈ RUMORI
MA SE MANCO SON DOLORI.
SE MI TROVI FAI UN SALUTINO,
TI RISPONDO CON UN INCHINO.
RACCONTA QUELLO CHE VEDI, COMPLETA LE PAROLE E
RISCRIVILE.
……… AMBURGER
……… OTEL
……… OSTESS
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:19103
104
COMPLETA CON LA LETTERA JJ E COLLEGA LE PAROLE AI DISEGNI.
…… EANS
…… EEP
COMPLETA CON LA LETTERA KK E COLLEGA.
…… OALA
…… IWI
COMPLETA CON LA LETTERA WW E COLLEGA.
…… AFER
…… URSTEL
COMPLETA CON LA LETTERA XX E COLLEGA.
TA …… I
…… ILOFONO
COMPLETA CON LA LETTERA YY E COLLEGA.
…… OGURT
…… O …… O
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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J K W X Y
Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:19104
105
LA LETTERA MANCANTE
METTI E LETTERE CHE MANCANO E SCRIVI LE PAROLE INTERE.
…… OPO … … AGO …… ERA
…… AMO …… OLE …… AVE
PA …… A DA …… O FO …… A
…… E …… A …… A …… E …… O……O
…… E …… A …… A …… O …… A……O
…… U…… O …… A …… A …… A……A
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
A
L
F
A
B
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106
IL CRUCIVERBONE DELLA FRUTTA E VERDURA
COMPLETA IL CRUCIVERBA CON LE CONSONANTI CHE MAN-
CANO. NELLE CASELLE CERCHIATE LEGGERAI IL NOME DI UN
FRUTTO. TROVALO NEL DISEGNO E COLORALO.
IL F
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Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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E
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107
IL CRUCIVERBONE DEGLI ANIMALI
COMPLETA IL CRUCIVERBA CON LE CONSONANTI CHE MAN-
CANO. NELLE CASELLE COLORATE LEGGERAI IL NOME DI UN
ANIMALE. TROVALO NEL DISEGNO E COLORALO.
Scrittura: conoscere le lettere dell’alfabeto.
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A
- Alcune convenzioni di scrittura: corrispondenza tra fonema e
grafema, raddoppiamento consonanti, accento, parole tronche,
elisione, troncamento, scansione in sillabe.
Ortografia
DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER I PIANI DI STUDIO.
Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:19108
109
PAROLE NASCOSTE
COMPLETA LE PAROLE CON I PEZZI CHE MANCANO.
NI
ni
PA
pa
ME
me
TO
to
MO
mo
TO
to
DI
di
SA
sa
CA
ca
TA
taTA
ta
Scrittura: dividere le parole in sillabe.
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110
LA CATENA DI SILLABE
CON LA SILLABA FINALE DI UNA PAROLA INIZIA LA PAROLA
SEGUENTE (FORMA UN TRENINO).
(In questa scheda le tessere di carta possono essere ritagliate e
mescolate in modo da formare poi dei trenini sempre nuovi.)
TO PI PI PI
Scrittura: dividere le parole in sillabe.
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111
GIOCHI SILLABICI
COMPLETA SCRIVENDO LE PAROLE RAPPRESENTATE DAI DISE-
GNI. COLLEGA LE PAROLE AI DISEGNI.
Scrittura: dividere le parole in sillabe.
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RIORDINA LE SILLABE E SCRIVI SOTTO LA PAROLA INTERA.
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112
ANIMALI E COSE
GUARDA I DISEGNI, PRONUNCIA I NOMI E POI SCRIVILI A
FIANCO. INSERISCILI NELLA TABELLA SOTTO.
ANIMALI COSE
Scrittura: dividere le parole in sillabe.
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113
CA - CO - CUCOMPLETA LE PAROLE CON CA - CO - CU E COLLEGALE AI
DISEGNI.
MUC………
………CCODRILLO
……… NE
……… VALLO
……… LLA
……… LLANA
……… NGURO
………RONA
FORMI……
……… SCINO
……… RAMELLA
AR ……… BALENO
O ………
FAL ………
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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114
CA - CO - CUCOMPLETA LE PAROLE CON CA - CO - CU
NASCONDINO NEL PRATO
NEL ……… MPO DEL ……… NE GIA ………MINO TANTI
ANIMALETTI GIO ……… NO A NAS……… NDINO.
MENTRE IL ………VALLO ………NTA: UNO, DUE, TRE, LA FOR-
MI……… SI SISTEMA DIETRO UN ……… MULO DI TERRA, LA
………CCINELLA SOTTO LA FOGLIA DI UN ………VOLO, IL
………NARINO IN MEZZO ALLE FOGLIE DEL FI……… IL
………NIGLIO SOPRA IL ………RRO DEL FIENO.
LA MUC……… ………MILLA SI È NAS………STA DENTRO LA
STALLA MA LA ………DA È RIMASTA FUORI.
IL ………VALLO SUBITO LA VEDE ED ORA TOC……… ALLA
MUC……… ………NTARE: UNO, DUE, TRE.
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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115
RISCRIVI LE PAROLE AL POSTO GIUSTO.
CA CO CU
CA - CO - CUDETTATO DI PAROLE.
CASA - CANE - CUBO - CORDA - COLLA - COMETA - CARO-
TA - CUPOLA - CORAZZA - CATTEDRA - CANARINO - COMODI-
NO - CANDELINE - COCCODRILLO.
DETTATO DI FRASI.
- UN CONIGLIO BIANCO MANGIA UNA CAROTA.
- È MERCOLEDÌ, LUCA E CARLA VANNO AL MERCATO.
- CAMILLA DORME SU UN COMODO CUSCINO.
- IL CUORE DELLA MAMMA È GRANDE COME UNA CASA.
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:19115
116
SCA - SCO - SCU
PE…………
…………PA
…………DO
DI…………
…………IATTOLO
…………RPA
COMPLETA LE PAROLE CON SCA - SCO - SCU E COLLEGA-
LE AI DISEGNI.
…………TOLA
MO……………
BO……………
………… OLA
PE…………TORE
……………GLIO
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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117
SCA - SCO - SCU
COMPLETA LE PAROLE CON SCA - SCO - SCU.
UN PE……………TORE STAVA LUNGO LA RIVA DI UN FIUME;
L’ACQUA ……………RREVA LENTA.
OGNI TANTO IL PE…………TORE OSSERVAVA DUE
……………RABEI ……………RI CHE GIOCAVANO TRA L’ERBA.
NESSUN PESCE ABBOCCAVA ALL’AMO DELLA SUA CANNA.
ALLORA MANGIÒ UNA SUCCOSA PE…………… .
AD UN TRATTO SENTÌ TIRARE; ALZÒ LA CANNA. APPESA AL-
L’AMO C’ERA SOLO UNA VECCHIA ……………RPA.
IL PE……………TORE SI MISE A RIDERE: QUELLA SERA CERTO
NON AVREBBE FATTO UNA ……………RPACCIATA DI PESCE.
METTI IN ORDINE LE SEQUENZE DA 1 A 4.
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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118
RISCRIVI LE PAROLE AL POSTO GIUSTO.
SCA SCO SCU
SCA - SCO - SCU
DETTATO DI PAROLE.
DISCO - BOSCO - VASCA - SCOPA - SCURE - SCATOLA - SCA-
LETTA - SCOLARO - SCUDETTO - SCULTORE - SCALINATA -
SCOIATTOLO - NASCONDERE - PESCATORE.
DETTATO DI FRASI.
- LA MUCCA PASCOLA VICINO AL BOSCO.
- CENERENTOLA PERSE LA SCARPETTA SULLA SCALINATA.
- NELLA TASCA DELLO ZAINO CI SONO I BISCOTTI.
- NEL BOSCO CI SONO GLI SCOIATTOLI.
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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119
CI - CEOSSERVA I DISEGNI E SCRIVI LE PAROLE.
RISOLVI IL CRUCIVERBA. COLORA L’ANIMALE SCRITTO NELLE
CASELLE CENTRALI.
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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120
CI - CELEGGI E SCRIVI LA PAROLA AL POSTO DEL DISEGNO.
IL CINESINO
UN ………………… PRESE UN ………………
PER RIEMPIRLO DI GUSTOSE ………………………
VOLEVA PREPARARE LA …………………………
DA GUSTARE CON UNA …………………………
SALÌ SULLA SUA …………………………………
E INCOMINCIÒ A PEDALARE. PASSÒ SUL PONTE E NELL’AC-
QUA VIDE …………… …………………………
SI FERMÒ E VICINO ALLA RIVA NOTÒ UN ………………
CHE SI AVVICINAVA AD UN ………………………
DOPO UN PO’ IL ………………… RIPRESE A PEDA-
LARE E RAGGIUNSE L’ALBERO DELLE ………………
DOPO AVER RIEMPITO IL …………………… RITORNÒ
A CASA PERCHÈ IL ………………… STAVA SCURENDO.
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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CI - CE
DETTATO DI PAROLE.
NOCE - BACI - CERA - CENA - CERVO - CIELO - CERINO - CI-
NEMA - CICALA - RADICE - FORBICE - PULCINO - CICLAMINO
- BICICLETTA - LUCERTOLA - CERBIATTO.
DETTATO DI FRASI.
- AL CINEMA HO VISTO IL FILM INTITOLATO: LA CIVETTA VA IN
CITTÀ.
- IL CERBIATTO È IL PICCOLO DEL CERVO.
- CECILIA È ARRIVATA DECIMA: HA VINTO UN CESTINO PIENO
DI NOCI, FOCACCE E CIOCCOLATO.
RISCRIVI LE PAROLE AL POSTO GIUSTO.
CI CE
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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CIA - CIO - CIUFORMA LE PAROLE RIORDINANDO LE SILLABE.
TO CIO LA BEL CIAM LA CIO CIUC
BAT CIA TA CO LA CIOC TO FO CIUF
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
CIA CUC LO CION DO CIO RIC LO CION DO
CIA TREC CIA FREC MI CA CIA CIA FREC
CIA ROC CAN CIA NUC SAL CIA SIC CAN CIA NUC
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Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:20122
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CIA - CIO - CIULEGGI E INSERISCI LE PAROLE AL POSTO GIUSTO.
MICIO SALSICCIA CUCCIA CIUCCIO CIOTOLA MICIO
IL ……………………… MAO MAO AVEVA TANTA FAME:
LA SUA ……………………… ERA VUOTA.
SI AVVICINÒ ALLA……………………… DEL CANE E
MIAGOLÒ: - BAU, BAU, C’È QUALCOSA DA MANGIARE?
- NON C’È NIENTE - RISPOSE BAU BAU.
ALLORA ………………… MAO MAO SI AVVICINÒ
ALLA CUCINA. NELLA CARROZZINA GIORGETTO SUCCHIAVA IL
…………………… MENTRE MAMMA ELENA
PREPARAVA UNA ……………………………
CON LE PATATINE.
MAO MAO COMINCIÒ A MIAGOLARE FINCHÈ ELENA TAGLIÒ
UN PEZZETTO DI CARNE E LO DIEDE AL MICETTO.
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Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:20123
124
CHI - CHESCRIVI IL NOME ACCANTO AD OGNI DISEGNO.
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:20124
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NOMI CON CHI - CHESCRIVI DI COSA SI PARLA (SONO NOMI CON CHI O CHE).
COLLEGA OGNI PAROLA AL DISEGNO SCRIVENDO IL NUMERO.
- HA IL CAMPANILE: ………………………
- SI PIANTA NEL MURO: ……………………
- CUCINANO PIATTI GUSTOSI:………………………
- SI USA PER CHIUDERE LA BICICLETTA: ……………………
- È LA MAMMA DEI PULCINI: ………………………
- SERVONO PER GUARDARE: ………………………
- SONO DOLCI DA MANGIARE:………………………
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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NOMI CON CHI O CHE
- RIFUGI DEI TOPOLINI:………………………
- SI METTONO PER LEGGERE: ……………………
- CUCCHIAIO, COLTELLO E: ……………………
- IL CONTRARIO DI TANTE: ……………………
- QUELLI DI NEVE SONO SOFFICI: …………………
- SI METTE NEL CAFFELATTE: ……………………
- MASCHERA CON IL VESTITO A TOPPE:…………………
RISOLVI GLI INDOVINELLI.
DETTATO DI PAROLE.
MACCHIA - CHIESA - CHIAVI - CHIODO - BIANCHE -
AMICHE - GNOCCHI - TRONCHI - CHIOMA - FORMICHE -
GINOCCHIO - RANOCCHIO - PANCHINA - ALBICOCCHE.
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:20126
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SCHI - SCHECOMPLETA OGNI FRASE SCEGLIENDO LA PAROLA GIUSTA.
SCHERZI FISCHIETTO MASCHERE SCHIUMA
FIASCHI MASCHIETTI TASCHE
È CARNEVALE: QUANTE
…………………… E QUANTI
………………… DIVERTENTI.
NELL’UOVO HO TROVATO
UN ……………………………
IL NONNO IN CANTINA CON-
SERVA I ……………… DI VINO.IN CLASSE NOSTRA CI SONO
UNDICI …………………………
CHE BELLO FARE IL BAGNO
CON ACQUA E…………………
I VOSTRI GREMBIULI HAN-
NO LE ………………… ?
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:20127
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SCHI - SCHECOMPLETA IL CRUCIVERBA: SCEGLI TRA QUESTE PAROLE:
TASCHE - PESCHE - SCHELETRO - MOSCHE - DISCHI - SCHIE-
NA - FIASCHI - FISCHIETTO.
SCEGLI TRE PAROLE E CON OGNUNA SCRIVI UNA BREVE FRASE.
1 .
2.
3.
DETTATO: IL VIGILE E IL FISCHIETTO.
OGGI IN CITTÀ C’È MOLTA FOSCHIA; IL VIGILE È SCHIERATO
IN MEZZO ALLA STRADA PER AIUTARE I PEDONI.
SULLE STRISCE PEDONALI FA PASSARE MASCHIETTI E
FEMMINUCCE E UN BAMBINO CON LA MASCHERA DI ARLEC-
CHINO.
FIII……… IL VIGILE FISCHIA. TUTTI FERMI! ORA TRANSITANO
LE AUTOMOBILI.
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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GI - GECERCHIA LE PAROLE CHE CONTENGONO GI - GE.
LA GIRAFFA GELSOMINA
E LA SUA AMICA GIACOMINA
GIOCANO CON LA GIRANDOLA OGNI MATTINA,
POI SI GUSTANO UN BEL GELATO
E LEGGONO IL GIORNALE IN MEZZO AL PRATO.
OSSERVA I DISEGNI E SCRIVI LE PAROLE.
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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GA - GO - GUINDOVINA INDOVINELLO.
VADO SEMPRE SENZA FRETTA,
CHIUSA DENTRO LA CASETTA.
SONO GHIOTTA DI LATTUGA,
SON LA LENTA …………………
COMPLETA CON GA - GO - GU.
………LLO FUN……… ………BBIANO
TE………LA ………RILLA ………STO
………TTA MA……… FI………RA
TARTARU……… ………MITOLO ………FO
LEGGI E SOTTOLINEA LE PAROLE CON GA, GO, GU.
C’È UN DRAGO NEL LAGO LEGATO CON LO SPAGO.
UN MAGO E UNA STREGA GIOCANO A PALLA.
IL GUFO DI GUARDIA È LÌ CHE GUARDA.
HO VISTO UN FUNGO COL MANICO MOLTO LUNGO.
HO VISTO UNA TARTARUGA DENTRO UN CESTO DI LATTUGA.
HO MANGIATO CON GUSTO LA PASTASCIUTTA AL RAGÙ.
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:20130
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GA - GO - GUCOMPLETA LE PAROLE POI COLLEGA LE FRASI AI DISEGNI
METTENDO I NUMERI GIUSTI.METTENDO I NUMERI GIUSTI.
IL ………TTO È VICINO AL ………MITOLO.
LA TARTARU……… È VICINA AL FUN………
LA ………LLINA È VICINA AL ………SCIO.
IL ………FO È VICINO AL ………BBIANO.
IL PAPPA……LLO È VICINO ALLA ………BBIA.
IL MA……… SI È PUNTO CON UN A………
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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132
GA - GO - GUCOMPLETA LE PAROLE CON GA - GO - GU E COLLEGALE AI
DISEGNI.
………LLINA
MA………
………TTO
………ANTO
VAN………
FRA………LE
A…………
………CCIA
STRE………
FUN………
………FO
………RILLA
CAN………RO
…………MMA
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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GA - GO - GU
C’ERA UNA VOLTA ………………………… MAGÙ
CHE ERA AMICO DI MOLTI ANIMALI: IL …………………
GUGLIELMO, IL ………………………… GORI,
IL GATTO ……………………… GOGÒ,
LA……………………… UGA, IL …………………
GUC E IL ………………… DUGO.
UN GIORNO GLI ANIMALETTI, DISPERATI, ANDARONO DA
………………………… MAGÙ DICENDOGLI CHE NON
C’ERA PIÙ ACQUA PER LE PIANTE, GLI ANIMALI, GLI UOMINI.
………………………… MAGÙ PRESE LA SUA BACCHET-
TA MAGICA E PRONUNCIÒ LA FORMULA MAGICA:«SBIRUDILÌ,
SBIRUDILÀ, RIEMPI DI ACQUA CAMPAGNE E CITTÀ».
DA ALLORA AGLI ANIMALI, ALLE PIANTE, AGLI UOMINI, NON
MANCÒ PIÙ L’ACQUA.
SCRIVI LE PAROLE PRIMA DEI DISEGNI.
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:20133
134
GA - GO - GU
DETTATO (O LETTURA) DI PAROLE.
GOLA - MAGO - LAGO - GARA - GALLO
- FANGO - GABBIA - GATTO - GOBBA -
GOCCIA - GOLOSO - GUANTO -GARO-
FANO - TARTARUGA - GUANCIALE -BA-
GAGLIO.
DETTATO (O LETTURA) DI FRASI.
- DUE GABBIANI, UN GUFO E TRE PIN-
GUINI GUARDANO UN GAMBERO IN
UNA GALLERIA.
- LA RAGAZZA CON LA GONNA ROS-
SA CHE BALLA IL TANGO SI CHIAMA
OLGA.
- CON UN GOMITOLO DI LANA LA
NONNA HA FATTO UN PAIO DI GUAN-
TI.
- UN BAMBINO DI NOME GUSTAVO SI
GODE UN GELATO AL GUSTO DI
CIOCCOLATO.
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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GIA - GIO - GIUCOMPLETA CON GIA - GIO - GIU.
DETTATO DI PAROLE E DI FRASI.
GUSTO - GIOIA - GIORNO - MAGGIO - GIUGNO - GIACCA -
GIOVEDÌ - GIORNATA - FAGIANO - MAGGIORE - GIOVANE -
GIORNALISTA - FORMAGGIO - MAGGIOLINO - GIOCATORE.
- GIOVEDÌ TRE GIUGNO FAREMO UNA FESTA IN GIARDINO.
- IL GATTINO CHE SI AGGIRA SULLA SPIAGGIA È RANDAGIO.
- LA GRATTUGIA PER IL FORMAGGIO È NEL CASSETTO.
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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A
…………DICE
………CATTOLO
………GUARO …………LLO …………RDINO
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136
I ………………… SPUTANO FUOCO DALLE BOCCHE.
IL ………………… MANGIA LE ……………… .
I ……………………… FANNO LE MAGIE.
MI SONO PUNTO UN DITO CON GLI ………………
MI PIACE TANTO IL RISOTTO CON I ………………… .
IN ESTATE MANGIO UN …………………………
AL LIMONE.
GHI
SCRIVI LE PAROLE VICINO AI DISEGNI. RICOPIA LE FRASI.
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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137
SCRIVI IL NOME ACCATO AD OGNI DISEGNO.
GHI - GHE
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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138
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
A
SUONI DIFFICILI: BR - CR - TR - DR.
OSSERVA I DISEGNI E SCRIVI LA PAROLAOSSERVA I DISEGNI E SCRIVI LA PAROLA.
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Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:20138
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BR - CR - TR - DR - FR - GR.LEGGI LE PAROLE E RISCRIVILE OGNUNA NELLA PROPRIA CASELLA.
GRADINO - TRAM - BRAVO - FRITTELLA - DRAGO - BRODO - FRE-
NO - DROMEDARIO - CREMA - TRAPPOLA - BRUCIATO - CRICETO
- DRITTO - CRETA - GRASSO - FRATE - TRE - GRISSINO.
BR CR DR
FR GR TR
DETTATO DI PAROLE E FRASI.
- BRUCO - DRAGO - CREMA - TRENO - BRAVO.
- FRAGOLA - GRIDARE - PROFUMO - CRAVATTA.
- MICROFONO - CRISANTEMO - TRIFOGLIO - PROBOSCIDE.
- HO MANGIATO TRE GRISSINI E TREDICI FRAGOLE.
- NEL PRATO HO VISTO UN GROSSO BRUCO E UN GRILLO.
- IN PRIMAVERA SPUNTANO LE PRIMULE.
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:20139
140
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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A
QU
VOLA IN ALTO UN’AQUILA E DIETRO CIN-
QUE AQUILOTTI IN FILA.SOTTO UNA QUERCIA DORME UN GATTO
E UN CANE LO SVEGLIA DI SCATTO.
QUATTRO QUAGLIE, NATE QUEST’ANNO,
SOLE A SPASSO SE NE VANNO.
PASQUALE, NEL QUADERNO A QUADRETTI,
TROVA UN QUADRIFOGLIO A PEZZETTI.
COMPLETA CON QUA, QUO, QUE, QUI.
RO
A
ORE
O
LEGGI QUESTA STORIELLA. SOTTOLINEA LE PAROLE CON QU.
Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:20140
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Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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A
CQUCOMPLETA IL CRUCIVERBA. NELLA COLONNA EVIDENZIATA COMPARI-
RÀ UN’ALTRA PAROLA CON CQU. SCOPRILA TU CON L’AIUTO DEL DI-
SEGNO.
6
5
4
3
2
1
1 - PIOGGIA VIOLENTA.
2 - PORTA L’ACQUA NELLE CASE.
3 - VASCA PER PESCI.
4 - TERRENO PIENO D’ACQUA.
5 - COLORI AD ACQUA.
6 - MI VIENE IN BOCCA QUANDO VEDO UN CIBO APPETITOSO.
Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:20141
142
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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A
CULEGGI LA FILASTROCCA E RICOPIA SOTTO OGNI DISEGNO LA
PAROLA CORRISPONDENTE.
Vittorio, il cuoco della scuola,
ogni mattina ha una ricetta sempre nuova.
Oggi per i bambini ha preparato
una torta deliziosa
che ha decorato
con tanti cuori al gusto di mimosa.
Sul suo taccuino di cuoio rosso fiammante,
ricette ne ha proprio tante
e, quando è ai fornelli,
si sente proprio importante.
COMPLETA LE FRASI SCRIVENDO LA PAROLA ESATTA.
CUORE - CUOCO - SCUOLA - CUOIO - CIRCUITO - TACCUINO
- Le scarpe di Giovanni sono di ………………………
- Durante la ricreazione giochiamo davanti alla ………………
- I ciclisti fanno sei giri sul …………………
- Dopo una corsa il ………………… batte più forte.
- Il ………………… ha preparato un pranzo davvero speciale.
- Sul suo …………………… l’arbitro ha segnato un goal.
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143
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
O
R
T
O
G
R
A
F
I
A
GN
LEGGI IL TESTO E CERCHIA LE GN.
Un ragno si dondolava
su una ragnatela
e sognava
uno
gnomo
che guardava
tre cigni in uno stagno.
COMPLETA CON GNA, GNE, GNI, GNO.
PI…………
…………MO
LAVA…………
A…………LLO
…………CCHI
BA…………NO
CI…………
CASTA …………
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144
GLI
GLIO DA REGALARE ALLA NONNA. IN OGNI SPICCHIO HA FATTO UN
BEL DISEGNO.
COLLEGA LA PAROLA AL DISEGNO CORRISPONDENTE.
COLORA I DISEGNI.
COMPLETA LE PAROLE CON GLI.
GIGLIOBIGLIE O
FOG
TRIFOGLIO
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
A
A
O
R
T
O
G
R
A
F
I
A
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145
O
R
T
O
G
R
A
F
I
A
MP - MB
MPMBL MP MB
S
Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche.
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146
LE MAGIE DELL’ACCENTO
LEGGI E COMPLETA CON LA PAROLA GIUSTA.
volo
farò
porto
suonò
conto
volò
faro
portò
suono
contò
L’aquila si levò in ……………
L’airone …………… sopra il fiume.
Il ………………… illumina il mare.
Domani ……………… una passeggiata.
Le navi entrano nel ……………
La mamma mi …………… un regalo.
Il ……………… del telefono mi svegliò.
La campana ……………… a lungo.
La commessa mi consegnò il ……………
Il nonno …………… fino a tre.
Conoscere ed usare correttamente forme ortografiche.
O
R
T
O
G
R
A
F
I
A
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147
C’È
CI SONO
C’È CI SONO
- …………. le rondini nel cielo.
C’ÈC’È - CI SONO
CI SONO
Conoscere ed usare correttamente forme ortografiche difficili.
O
R
T
O
G
R
A
F
I
A
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148
L
E
G
G
E
R
E
- Tecniche di lettura.
- Lettura e scrittura in lingua italiana.
- Utilizzare tecniche di lettura.
- Leggere, comprendere e memorizzare brevi testi di uso quotidia-
no e semplici poesie tratte dalla letteratura per l'infanzia.
Leggere
DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER I PIANI DI STUDIO.
Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:21148
149
LEGGI E COLLEGA OGNI PAROLA AL PROPRIO DISEGNO.
PANE
MARE
RAMO
NAVE
RANA
MANO
VELA
FATA
DADO
BALENA
MATITA
TAVOLO
PECORA
SALAME
SEMAFORO
GIRASOLE
PAPAVERO
TELEFONO
L
E
G
G
E
R
E
Leggere: riconoscere le parole scritte e i relativi significati.
Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:21149
150
LEGGI E COLLEGA OGNI PAROLA AL PROPRIO DISEGNO.
FUOCO
LEONE
FIORE
VOLPE
RUOTA
RONDINE
LAMPADA
TAMBURO
FANTASMA
RICCIO
ZUCCA
COLLA
CAVALLO
CIPOLLA
GALLINA
GIRAFFA
FARFALLA
MARTELLO
L
E
G
G
E
R
E
Leggere: riconoscere le parole scritte e i relativi significati.
Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:21150
151
LEGGI E COLLEGA LA PAROLA GIUSTA AL DISEGNO.
PANE
CANE
SOLE
SALE
MARE
MORE
NAVE
NEVE
REMO
RAMO
LANA
LUNA
LETTO
TETTO
FUOCO
CUOCO
PIZZA
POZZO
PANNA
PENNA
MAGLIA
PAGLIA
OSSO
ASSO
COLLO
COLLA
RAGNO
BAGNO
L
E
G
G
E
R
E
Leggere: riconoscere le parole scritte e i relativi significati.
Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:21151
152
COLLEGA LA PAROLA GIUSTA AL DISEGNO.
MELONE
LEONE
LIMONE
COLORE
FIORE
FARINA
BUDINO
MULINO
CAMINO
CIAMBELLA
GAZZELLA
BIDELLA
CANE
PANE
BANANE
MATTONE
LAMPONE
LIMONATA
ATTORE
DOMATORE
FIORI
CESTINO
PANINO
PULCINO
CARAMELLA
SCODELLA
MORTADELLA
TAVOLO
CAVOLO
SCIVOLO
L
E
G
G
E
R
E
Leggere: riconoscere le parole scritte e i relativi significati.
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153
LEGGI E DISEGNA.
Il cestino è sotto il banco.
L
E
G
G
E
R
E
Leggere brevi frasi e riconoscerne il significato.
Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:21153
154
UNA RICETTA GOLOSA!
COLLEGA LE FRASI ALLE IMMAGINI.
Prendi una mela, una ba-
nana, una pera, un’arancia
e alcune fragole.
Lava e sbuccia la frutta.
Taglia la frutta e mettila in
una terrina.
Aggiungi succo di limone e
un po’ di zucchero.
Ora la macedonia è pronta,
buon appetito!
Leggere brevi frasi e riconoscerne il significato.
L
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G
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155
COLORARE NEL MODO GIUSTO
COLORA LE PARTI DELLE VIGNETTE SECONDO LE INDICAZIONI DEI TE-
STI.
Michelee ha un bel maglione giallo e
va a sppasso col suo cane nero.
La mammma con una bella tuta verde
pedala sulla sua bicicletta rossa.
Il babbbo ha un’automobile rossa
fiammaante con i paraurti neri.
Leggere brevi frasi e riconoscerne il significato.
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156
LA CASA SULL’ALBERO
LEGGI LA STORIA E POI RACCONTALA CON PAROLE TUE OSSERVANDO
I DISEGNI.
Un mattino Orsetto trova
il suo amico Scoiattolo.
- Come stai? - chiede Sco-
iattolo.
- Bene, ma sono stufo di
dormire nella mia tana, è
fredda e buia.
- Facciamo una casa insie-
me? - dice Scoiattolo.
- Dove? - chiede Orsetto.
- Sul mio albero - risponde
Scoiattolo.
Scoiattolo e Orsetto comin-
ciano a raccogliere rami e
foglie.
Lavorano tutto il giorno.
A sera la casa è pronta.
Gli animali del bosco corro-
no a vedere la casa di
Orsetto e Scoiattolo.
Leggere brevi racconti e riconoscerne il significato.
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157
IL GALLO CANTA
LEGGI LA STORIA E RICOPIALA SOSTITUENDO LE PAROLE AI DISEGNI.
Nel un
canta: Chicchirichì! Chicchirichì! Svegliatevi!
Il è già qui.
La chioccia esce dal
e chiama i suoi
- Venite, ci sono tanti di grano da mangiare.
Due corrono a bere l’acqua.
Leggere brevi racconti e riconoscerne il significato.
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158
L’OMINO DEI PALLONI
LEGGI LA STORIA, POI RACCONTALA CON PAROLE TUE OSSERVANDO
I DISEGNI.
L’omino dei palloncini ne
aveva sette tutti arancione.
Uno s’è sgonfiato!
Che peccato.
Uno ha fatto un botto
e si è rotto.
Gli altri col vento
prendono il volo.
E l’omino? Rimane solo.
Leggere brevi racconti e riconoscerne il significato.
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G
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LUNEDÌ CHIUSIN CHIUSINO
COLLEGA CON UNA FRECCIA OGNI STROFA AL DISEGNO GIUSTO.
Lunedì chiusin chiusino
martedì bucò l’ovino
venne fuori mercoledì
pio pio pio di giovedì,
venerdì un volettino
beccò sabato un granino
la domenica mattina
aveva già la sua crestina.
COMPLETA I GIORNI DELLA SETTIMANA.
LUNEDÌ GIOVEDÌ
Leggere brevi racconti e riconoscerne il significato.
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160
IL CONIGLIETTO
Morbido, tondo, con gli occhi di rosa,
il coniglietto annusa ogni cosa
e con margherite, viole e mughetti
intreccia ghirlande e fa bei mazzetti.
Un giorno tra i fiori del suo praticello
ne trova uno assai grande e assai bello:
un fiore mai visto, un fiore un po’ strambo,
rosso fiammante in cima al suo gambo.
- Lo voglio donare - dice il coniglio
- alla colomba che sta sopra il tiglio.
E.F. Hieronymis, Giochi di prestigio.
RIORDINA, METTENDO I NUMERI, LE IMMAGINI DELLA STORIA.
Leggere brevi racconti e riconoscerne il significato.
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C'era una volta un aquilone che
viveva tutto solo su una nuvola.
Ogni mattina faceva le pulizie.
Poi stendeva il bucato al sole.
A quell'ora arrivava l'uccello
postino.
Un giorno fu svegliato da un
gran cinguettio.
Era una famiglia di uccelli di ri-
torno dalle vacanze. - Che gio-
ia! Pensò l'aquilone - Tanti ami-
ci sono venuti a trovarmi.
Fu un pomeriggio molto felice!
Ma al calar della sera gli uccelli
dissero che dovevano partire,
I'aquilone si sentì stringere il
cuore.
Non tutti però volarono via. Un
uccellino grassoccio decise di
fermarsi in quel posto tranquil-
lo con una persona simpatica.
Aquilone aveva trovato un ami-
co!
UN AMICO
COLLEGA I PEZZETTI DI RACCONTO CON LE VIGNETTE.
RACCONTA CON PAROLE TUE OSSERVANDO I DISEGNI.
Leggere brevi racconti e riconoscerne il significato.
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riduz. da N. Costa, Aquilone riceve una visita
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Ti presento alcuni animali
tutti questi hanno le ali:
c’è il verde pappagallo
la gallina con il gallo;
l’usignolo e il pettirosso
cantan sempre a più non posso.
C’è lo strano pipistrello
c’è la mosca e c’è il moscone:
sono senza pungiglione.
Chi ce l’ha è l’ape apina,
che di cera ha la casina.
Variopinta è la farfalla
che sui fiori danza e balla.
C’è il gufo e c’è la civetta
della notte la vedetta.
Metto insieme gli animali
Sì, perché? Hanno le ali.
Rosita Corbelli Paciotti
ANIMALI CON LE ALI
CERCHIA NEL DISEGNO GLI ANIMALI INTRUSI.
Leggere brevi racconti e riconoscerne il significato.
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Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:21162
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LEGGI E SOTTOLINEA GI - GR - GA - GO - GU.
IL GIGANTE GENTILE
Nel bosco, dove abitano i puffi e il nano, vive un gigante.
È molto grande ma nessuno ha paura di lui.
Il gigante invita spesso i suoi amici a casa sua dove organizza
delle bellissime feste con giochi, gare, magie.
È anche molto generoso perché offre a tutti i suoi amici golosi
torte gustose e gelati saporiti.
Il gigante è gentile e la sua casa è piena di gioia.
RICOPIA QUI SOTTO LE PAROLE CHE HAI SOTTOLINEATO.
Leggere brevi racconti e riconoscerne il significato.
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IL LETARGO
Ben nutrito, rimpinzato,
l’orso bruno è addormentato,
dal suo pelo riscaldato,
nella grotta è sistemato.
La marmotta si rinserra
in una tana sotto terra:
qui si tratta di svernare
e l’ingresso barricare.
Le lumache ed il lombrico
sono tanti che non vi dico,
tutti dormono e ognuno spera
che ritorni primavera.
Di quali animali si parla nella filastrocca?
Dove si rifugia l’orso bruno?
La marmotta dove si rinchiude?
Tutti gli animali cosa sperano?
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Leggere brevi racconti e riconoscerne il significato.
LEGGI E RISPONDI ALLE DOMANDE.
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Fra gli alberi di un fitto bosco viveva una vecchia quercia.
I suoi lunghi rami, pieni di foglie, davano riparo ad uccelli e a
piccoli scoiattoli.
Fra le sue radici aveva fatto la tana una talpa un po’ brontolona
e paurosa.
Ogni tanto un topo di campagna veniva a trovare la talpa e la
vecchia quercia si divertiva ad ascoltare le loro chiacchiere.
Per farli spaventare faceva cadere alcune ghiande sulla loro testa.
I due animaletti scappavano dentro la tana e la quercia rideva
delle loro paure.
da “Scrivere bene scrivere meglio 1” Nicola Milano
- Quali animali sono nominati in questa storia?
………………………………………………………………………………
- Perché la talpa e il topo si rifugiavano nella tana?
………………………………………………………………………………
- Quale scherzo faceva la quercia?
………………………………………………………………………………
LA VECCHIA QUERCIA
LEGGI IL RACCONTO POI RISPONDI ALLE DOMANDE.
Leggere brevi racconti e riconoscerne il significato.
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Da Tommy e l’elefante, J. Balestra, Emme Edizioni
L’AMICO INVISIBILE
C’era una volta un bambino con i capelli color carota.
Si chiamava Tommy e aveva un amico elefante di nome Pac.
Pac era un elefante un po’ particolare, un elefante immaginario,
quindi invisibile.
Nessuno poteva vederlo all’infuori di Tommy.
Pac voleva molto bene al suo piccolo amico e gli stava sempre
vicino: quando faceva il bagno, quando andava ai giardini e an-
che quando andava a letto.
Tommy non aveva più paura del buio perché Pac gli faceva com-
pagnia.
- Chi è Tommy? ……………………………………………………….....
- Chi è Pac?…………………………………………………………….....
- Perché Pac è invisibile?…………………………………………….....
- Perché Tommy non ha più paura del buio?…………………….....
………………………………………………………………………………
LEGGI IL RACCONTO E RISPONDI ALLE DOMANDE.
Leggere brevi racconti e riconoscerne il significato.
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167
COMPLETA LE FRASI.
Un pomeriggio d’autunno la nonna e Giulio andarono a ………
……………………………………………..……………………………….
Le foglie di alcuni alberi ……………………………………………….
La nonna tirò fuori dalla sua borsa ……………………………
………………………………………………………………………………
Giulio soffiò …………….. e partirono………………………………....
Il vento le ………………………………………………………………....
Il sole le ………………………………………………………………….
La nonna e Giulio le ……………………………………………………
LE BOLLE DI SAPONE
Un pomeriggio d’autunno la nonna e Giulio andarono
a fare una passeggiata.
Le foglie di alcuni alberi si staccavano dai rami
come farfalle. A un certo punto la nonna disse:
- Facciamo un gioco di cose che volano?
E tirò fuori dalla sua borsa un piccolo
contenitore e un cerchietto
col bastoncino.
Giulio soffiò forte e partirono
in volo tante bolle di sapone.
Il vento le faceva muovere
leggermente, il sole le colorava.
La nonna e Giulio
le seguivano
con gli occhi
incantati.
da Favole per Giulio, M. Paulesu Quercioli, Editori Riuniti
Leggere brevi racconti e riconoscerne il significato.
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168
1. Metti il sacchetto in modo che
l’apertura sia verso il basso.
2. Con le forbici ritaglia due buchi
all’altezza degli occhi.
3. Con i colori dipingi sopracciglia,
naso e bocca.
4. Con altra carta taglia e incolla le
orecchie ai lati.
5. Taglia strisce sottili e incollale in
alto: saranno i capelli.
6. Infila la testa nel sacchetto e …
buon divertimento!
PER FARE UNA MASCHERA
REALIZZA QUESTA MASCHERA SEGUENDO LE ISTRUZIONI.
Leggere e comprendere istruzioni.
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169
- Chi è il protagonista del racconto? un cagnolino
un gattino
- Chi vede Trilli appena arriva al boschetto? una talpa
un coniglietto
- Che cosa fa Trilli? insegue il coniglietto scappa
- Perché Trilli esce dal boschetto? ha fame ha sete
- Che cosa vede Trilli sopra lo scoglio? un’ape
una farfalla
- Che cosa fa la farfalla? vola via sta ferma
TRILLI
Trilli, il furbo gattino, oggi è in gran forma.
Con un balzo salta lo steccato e si ritrova davanti al boschetto.
Ad un tratto vede un coniglietto con la coda bianca come un
batuffolo di ovatta.
Trilli rincorre il coniglietto nel boschetto.
Trilli ha sete, esce dal boschetto e si avvicina al laghetto per bere.
Sopra lo scoglio in mezzo al laghetto Trilli scorge una farfalla; con
un piccolo balzo la raggiunge, ma la farfalla vola via.
Trilli comincia a essere stanco, raggiunge la riva e saltellando tor-
na a casa. adatt. da “Trilli, il furbo micetto”, Edibimbi
METTI UNA X NELLA CASELLA GIUSTA.
Leggere un racconto e comprenderne il significato.
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LE BAMBOLE
Dopo pranzo Angela chiama la sua amica Patrizia.
Dispongono sulle sedie e sui tavoli le loro bambole e immagina-
no di essere maestre che insegnano ai bambini.
- Devi essere più ordinata - dice Angela ad una bambola.
- Hai letto proprio bene - dice Patrizia ad un’altra.
- Che bel disegno hai fatto - esclama Angela rivolta ad un bam-
bolotto.
La mamma che ha sentito tutto esclama:- Che classe di alunni
educati! E che brave maestre! È l’ora di ricreazione, venite signore
maestre, vi offro i biscottini al cioccolato!
RISPONDI.
Come si chiamano le due bambine? …………………………………
Cosa fingono di essere? …………………………………………………
Chi fa la parte degli alunni? ……………………………………………
Cosa offre loro la mamma? ……………………………………………
Leggere un racconto e comprenderne il significato.
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C’era una volta un topo molto coraggioso.
Un giorno disse ai suoi cinque amici topolini:-Perchè dobbiamo
aver paura del gatto? Noi siamo tanti e lui è uno solo!
- Sì, sì, - risposero i topi - affrontiamolo!
Quando arrivò il gatto, i sei topini gli andarono incontro con aria
minacciosa gridando:- Vattene gattaccio!
Lui rizzò il pelo e miagolò:- Vi mangio tutti!
Ma il topolino coraggioso strillò:- Siamo noi che mangiamo te!
Il gatto, sorpreso e spaventato, pensò che era meglio scappare.
Lorenzo Taffarel
IL TOPO CHE SPAVENTAVA IL GATTO
Com’era il topolino?………………………………………………………
Quanti erano i suoi amici? ………………………………………………
Cosa disse il gatto? ……………………………………………………
Cosa rispose il topo? ……………………………………………………
Come finì la storia? ………………………………………………………
RISPONDI.
Leggere un racconto e comprenderne il significato.
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LA CONQUISTA DI BRICCONE
Avevo un orsetto lavatore, di nome Briccone.
Gli orsetti lavatori si chiamano così perché tuffano il cibo nell'ac-
qua e lo stropicciano a lungo come volessero lavarlo.
Un giorno diedi a Briccone una zolletta di zucchero.
L'orsetto la annusò e la tuffò nella vaschetta dell'acqua per lavarla.
La zolletta si sciolse e scomparve.
Scoppiai a ridere e gli diedi un'altra zolletta.
Briccone la prese, la tuffò nell'acqua, ma la tolse immediatamen-
te, si mise la zolletta in bocca e se la mangiò.
adatt. da “Il briccone", S. North, Bompiani
METTI LA CROCETTA NELLA CASELLA GIUSTA.
• Questa storia: è fantastica
narra un fatto realmente accaduto
• L'orsetto lavatore si chiama così perché:
si lava spesso il pelo tuffa il cibo nell'acqua è sporco tuffa il cibo nell'acqua
• Come finisce la storia?C
L’orsetto continua a lasciar sciogliere le zollette
mangia la zolletta prima che si sciolga
vuole fare un dispetto al suo padrone
Leggere un racconto e comprenderne il significato.
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DA BRUCO A ... FARFALLA
Terry era bruco verde.
Era molto triste quella sera quando andò a dormire.
Pensava a quanto sono fortunate le creature che nascono belle,
poi fınalmente si addormentò.
Dormì, dormì, dormì.
Quando si svegliò, sentì che il sole era alto e scaldava il suo
bozzolo. Allora lo rosicchiò per farsi strada e uscì al sole.
Mentre si scaldava provò una strana sensazione, si guardò alle
spalle e vide che gli erano spuntate le ali. Improvvisamente si tro-
vò circondato da una folla di insetti eccitati che gridavano:
- Ecco il più bello degli insetti! Ecco il re della primavera!
Terry ora volava, era diventato una meravigliosa farfalla.
da 365 storie, K. Jackson, Mondadori
RISPONDI.
Chi era Terry?
Perché era triste quella sera?
Quando, al mattino, si svegliò, che cosa fece?
Mentre si scaldava al sole, che cosa spuntò sul suo corpo?
Che cosa è diventato Terry?
Leggere un racconto e comprenderne il significato.
Guida 1 new 76 a 177 13-10-2008, 9:21173
174
LA NASCITA DEI GATTINI
La gattina di Vasja e Katja, in primavera, scomparve.
I bambini la cercarono dappertutto ma non riuscirono proprio a
trovarla. Poi però, giocando vicino al granaio, udirono un esile
miagolio. Vasja salì lungo la scala e andò a vedere.
- L’ho trovata! La nostra gatta ha avuto i gattini! Sono così belli!
I gattini erano cinque, uno più bello dell’altro.
I bambini ne scelsero uno grigio con le zampe bianche e lo por-
tarono a casa. Lo nutrivano, giocavano con lui e gli parlavano: il
gattino divenne subito il loro migliore amico.
adatt. da Racconti per bambini, Lev Tolstoj, Fabbri
RISPONDI.
• Dove si era nascosta la gattina di Vasja e Katja?…………………
………………………………………………………………………………
• Che cosa scoprirono i due bambini? ………………………………
………………………………………………………………………………
• Quanti erano i gattini?…………………………………………………
• Com’era il gattino che i bambini si portarono a casa? …………
………………………………………………………………………………
• In quale stagione accadde il fatto? …………………………………
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Leggere un racconto e comprenderne il significato.
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175
I RICCI
Una sera sono andato con un mio amico in un campo pieno di
alberi da frutto, specialmente meli.
Ci siamo nascosti in un cespuglio.
Ecco, a un tratto, sbucare cinque ricci: due grossi e tre piccolini.
In fila indiana si sono avviati verso i meli, hanno girellato fra l’er-
ba e poi si sono messi al lavoro. Aiutandosi coi musetti e con le
gambette facevano ruotare le mele che il vento aveva staccato
dagli alberi, ben bene vicine l’una all’altra.
Poi tutti i ricci si arrotolavano e con gli aculei irti si sdraiavano sui
frutti che rimanevano infilzati.
da L ‘albero del riccio, A. Gramsci, Piccoli
RISPONDI ALLE DOMANDE.
• Dove si nascondono i due amici, una sera? ………………………
………………………………………………………………………………
• Che cosa vedono sbucare improvvisamente? ……………………
• Come sono i ricci? ……………………………………………………
• Dove stanno andando i ricci?…………………………………………
………………………………………………………………………………
• Con che cosa fanno ruotare le mele? ………………………………
………………………………………………………………………………
• Come fanno per trasportare le mele?………………………………
………………………………………………………………………………
Leggere un racconto e comprenderne il significato
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LE PICCOLE MELE.
Un contadino andò nel suo frutteto dove coltivava le mele.
- Come sono piccole queste mele! - Esclamò insoddisfatto.
Guardò il campo del vicino:- Quelle sì che sono mele grosse!
Si sdraiò sotto uno dei suoi alberi e si addormentò.
Dopo un po’ una mela si staccò e gli cadde proprio sul naso.
- Ahi! - gridò svegliandosi per il gran dolore.
Poi, vista per terra la piccola mela, mormorò:- Per fortuna che era
piccolina!
Lorenzo Taffarel
RISPONDI.
- Dove andò il contadino?………………………………………………
- Come erano le sue mele? ……………………………………………
- E quelle del vicino? ……………………………………………………
- Cosa gli accadde mentre dormiva? …………………………………
………………………………………………………………………………
- Cosa disse? ……………………………………………………………
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Leggere un racconto e comprenderne il significato.
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LA PENNA MAGICA
Michele non amava scrivere. Una notte gli apparve in sogno lo
zio Enrico che gli disse:- Scrivere è bellissimo, devi sforzarti.
- Non è vero - rispose Michele - a me non piacerà mai scrivere!
La mattina dopo Michele trovò vicino al cuscino una penna luc-
cicante con scritto «Penna magica, tu pensa, io scrivo”.
- Che bello! - esclamò Michele.
Si mise davanti a un foglio e cominciò a pensare delle frasi bel-
lissime. La penna scriveva da sola sul foglio. Alla fine ne uscì un
meraviglioso racconto. Michele nascose il segreto della penna.
Un giorno arrivò sua zia dall’America con una valigia piena di re-
gali. Tutti i “grandi” la salutarono con tanti complimenti:- Come sei
giovane! Come sei elegante! Che bei vestiti hai!
- Che bugiardi! - pensò Michele - è brutta come una strega!
Zac! la penna magica scrisse la frase su un bel foglio bianco.
La zia offesa scappò via piangendo… con la valigia di regali.
I genitori di Michele scoprirono l’imbroglio della penna e la bru-
ciarono nel caminetto. Poi gliele suonarono di santa ragione.
Da allora Michele scrive da solo! E bene anche.
RISPONDI ALLE DOMANDE.
Cosa non piaceva fare a Michele?………………………………………
Chi gli apparve in sogno? ………………………………………………
Cosa gli lasciò in dono? …………………………………………………
Cosa dicevano i “grandi” della zia? ……………………………………
………………………………………………………………………………
Cosa scrisse la penna?…………………………………………………
Come finisce il racconto? ………………………………………………
………………………………………………………………………………
Leggere un racconto e comprenderne il significato.
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- Organizzazione del contenuto della comunicazione orale e scritta
secondo il criterio della successione temporale.
- Narrare brevi esperienze personali e racconti fantastici, seguendo
un ordine temporale.
- Produrre in forma scritta semplici testi relativi al proprio vissuto.
- Organizzare da un punto di vista grafico la comunicazione scrit-
ta, utilizzando anche diversi caratteri.
- Rispettare le convenzioni di scrittura conosciute.
Scrittura
DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER I PIANI DI STUDIO.
Guida 1 new da178 a fine 13-10-2008, 9:24178
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OSSERVA IL DISEGNO E SCRIVI IL NOME VICINO AD OGNI BAMBINO.
Luca è sul ramo dell’albero.
Andrea sta sotto e fa la conta.
Marco è dietro al pagliaio.
Marta è dietro al cofano dell’auto.
Davide è nell’auto.
Federica è dietro al tronco.
Scrivere correttamente parole che completano testi.
CHI SARÀ?
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CHI DIRÀ QUESTE PAROLE? SCRIVILE NEL FUMETTO GIUSTO.
- Mamma! Ho fatto un brutto sogno!
- Vieni alla lavagna!
- Che bello giocare sul cavallo a dondolo!
- Ahi, che male mi sono fatto!
- Che buone queste patatine!
- Mamma mia…, questo film mi fa paura!
Scrivere correttamente parole in un fumetto.
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COMPLETA LA RICETTA SCRIVENDO LE PAROLE SUI PUNTINI.
SE VUOI PUOI ESEGUIRLA.
1 -Spezzetta i ……………………… secchi.
2 -Ammorbidisci il ……………………… .
3 -Aggiungi tre cucchiai di ………………………… .
4 -Metti due cucchiai di ……………………… .
5 -Sei cucchiai di ……………………… .
6 -Mescola e impasta a forma di ……………………… .
7 -Avvolgi nella ……………………… stagnola.
8 -Metti in ……………………… per due ore.
9 -Mangialo tagliato a ……………………… .
Scrivere correttamente parole che completano testi.
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SULLA SPIAGGIA
OSSERVA I DISEGNI E SCRIVI SUI PUNTINI LE PAROLE MANCANTI.
Sulla spiaggia sono arrivati tanti ……………………….
Si costruiscono gli ……………………… .
I bambini si dividono in ……………………… gruppi.
Ogni gruppo ritaglia della ……………………… velina.
La incolla sulle due assicelle di legno e attacca all’estremità
dell’ ……………………… delle strisce colorate.
Antonio dà il via alla gara battendo con un …………………
su un vecchio ……………………… .
Gli aquiloni si alzano verso il …………………….
Completare testi inserendo le parole adeguate.
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IL TEMPORALE
OSSERVA I DISEGNI E SCRIVI SUI PUNTINI LE PAROLE MANCANTI.
Nel ……………… ci sono tante ……………
Cominciano a cadere delle ………………… di pioggia.
La ………………… si fa sempre più fitta.
I ………………… attraversano il cielo.
Il ……………… scuote i …………………
degli ………………… .
Giulia guarda dalla ………………… .
Ora la ………………… comincia a diminuire.
Spunta il …………… e appare l’…………………
Scrivere correttamente parole che completano testi.
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AL LUNA PARK
OSSERVA LA STORIA ILLUSTRATA NELLE QUATTRO VIGNETTE.
METTI POI IN ORDINE LE FRASI DEL RACCONTO, SCRIVENDO IN OGNI
CERCHIETTO IL NUMERO GIUSTO.
Mauro lancia una dopo l’altra le biglie nei vasi.
Mauro va al Luna Park con il papà.
Finalmente dopo alcuni tiri una biglia entra nel vaso.
Mauro ritorna a casa contento con il pesciolino vinto.
Ordinare una storia divisa in sequenze.
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COMPLETA IL TESTO SCRIVENDO AL POSTO GIUSTO LE PAROLE CHE
TROVI IN FONDO ALLA PAGINA.
Oggi Giacomo festeggia il suo ……………………………… .
Sulla ……………… di crema e cioccolata ci sono sette …………
…………… accese.
Giacomo con un potente …………………… le spegne.
Tutti gli amici battono le ……………… .
La mamma taglia la torta. Ognuno ne mangia una bella …………
e beve un …………………… di ………………………… .
Giacomo gioca con il ………………… che i suoi …………………
gli hanno regalato.
bicchiere - torta - compleanno - soffio - mani -aranciata - trenino - amici - fetta - candeline
Completare una storia inserendo le parole mancanti.
FESTA DI COMPLEANNO
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OSSERVA I DISEGNI E SCRIVI SOTTO OGNI VIGNETTA QUELLO CHE
SUCCEDE CERCANDO IN FONDO PAGINA (LE DESCRIZIONI SONO IN
DISORDINE).
A NASCONDINO
Tutti i bambini si nascondono.
Il bambino corre verso il muro (tana).
Un bambino vicino al muro (tana) conta fino al 21.
Il bambino trova una compagna nascosta.
Completare una storia inserendo le frasi adatte.
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OSSERVA IL DISEGNO E COMPLETA LA STORIA.
IL PESCIOLINO ROSSO
Martina è andata alle giostre con il nonno.
Alle giostre ha vinto un pesciolino rosso e se lo è portato a casa
dentro a un sacchetto di plastica.
Ma un pesce rosso non può vivere in un mare grande come un
sacchetto di plastica!!!
Allora Martina ……………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
Completare una storia inserendo le parti mancanti.
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LUCIA E MICHELA AL MARE, PER GIOCARE, SI SONO INVENTATE UN
MODO NUOVO DI PARLARE. SCAMBIANO DI POSTO LE PAROLE FOR-
MANDO DELLE FRASI STRANE CHE CAPISCONO SOLO LORO.
LE STRANE FRASI
RISCRIVI LE FRASI NELL’ORDINE GIUSTO NEI FUMETTI.
Ordinare le parole formando frasi.
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RISCRIVI LE FRASI NEI FUMETTI METTENDO LE PAROLE NEL GIUSTO
ORDINE.
mamma aiuti mi svol-
gere a compiti i?
Ordinare le parole formando frasi.
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RIORDINA LE PAROLE IN MODO DA OTTENERE UNA FRASE CON SENSO.
il nido
la rondine
costruisce
la grondaia
sotto.
di lana
gioca
il gatto
della mamma
con i gomitoli.
corre
Paolo
nella stradina
in bicicletta
di casa.
nel cielo
l’aquilone
vola
di Lucia.
Ordinare le parole formando frasi.
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IL BAMBINO E LA TARTARUGA
COSA È SUCCESSO? SCRIVI SOTTO OGNI VIGNETTA COSA È ACCADU-
TO, POI RACCONTA LA STORIA A VOCE ARRICCHENDOLA DI PARTICO-
LARI.
Scrivere una storia in sequenze.
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IN OGNI SERIE DI VIGNETTE DISEGNA L’IMMAGINE MANCANTE.
SCRIVI SOTTO UNA FRASE PER OGNI VGNETTA.
ATTENTI ALLE BUCCE DI BANANA!
…
…
…
1) Un gatto ….……………………………………………………………
2) ……………………………………………………………………………
3) ……………………………………………………………………………
Completare una storia inserendo le parti mancanti.
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QUESTE FRASI SONO IN DISORDINE. RIORDINALE METTENDO I NUME-
RI, POI RISCRIVI IL RACCONTINO IN ORDINE.
Luigi fa colazione.
Luigi arriva a scuola dai compagni.
Luigi sale nel pulmino per andare a scuola.
Luigi si sveglia alla mattina alle sette.
Infine stampa tutto il suo lavoro.
Quindi ci inserisce anche un disegno.
Mauro accende il computer.
Poi scrive un bel raccontino.
RIORDINA IL RACCONTINO.
INVECE DI RIPETERE SEMPRE “LUIGI” SCRIVI “POI, QUINDI, INFINE”.
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Completare una storia ordinando le parti.
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SCEGLI TRA LE DUE FRASI SCRITTE IN FONDO QUELLA GIUSTA E SCRI-
VILA SUI PUNTINI.
Mentre passeggiava con il papà lun-
go il viale, Andrea sentì un leggero
guaito.
Tra le foglie vide due occhietti scu-
ri, erano quelli di un cucciolo di
cane bianco e nero.
……………………………………………
……………………………………………
……………………………………………
Insieme tornarono a casa portando il
cucciolo.
Lo chiamarono Max.
Andrea ed il padre fecero finta di niente e continuarono la
loro strada.
Andrea si fermò e andò a vedere sotto il cespuglio da cui
giungeva il lamento. Trovò un cucciolo impaurito.
Completare una storia inserendo la parte mancante.
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INVENTA TU LA SCENA CHE MANCA (SCRIVI IL TESTO E FAI IL DISE-
GNO).
Il piccolo zebretto stava cam-
minando nella savana.
Si era allontanato dalla mam-
ma per cercare dell’erba fre-
sca.
Ad un tratto vide sbucare dai
cespugli una iena, con la
bocca spalancata, pronta ad
azzannarlo.
Il piccolo zebretto se ne tornò
con i suoi genitori mentre la
iena scappava zoppicando.
Completare una storia inserendo la parte mancante.
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INDOVINA, CHI È?
LEGGI GLI INDOVINELLI, INSERISCI LE PAROLE E COLLEGA I DISEGNI.
Faccio l’uovo e poi lo covo
ecco un bel pulcino nuovo!
Sono una ………………… e son felice
ma il mio vero nome è Alice.
Ti parrà una cosa strana:
su di me cresce la lana.
Mi presento sono Lella,
una bianca …………………………
Ti regalo bianco latte,
la mia coda il tempo batte.
Ho le corna un po’ all’insù,
il mio nome è ………………
Giovanni Cavaziel, Animali della fattoria
Quale animale ha le corna un po’ all’insù? …………………………
Quale animale ha la lana? ………………………………………………
Quale animale fa l’uovo? …………………………………………………
Scrivi il nome di altri animali della fattoria che conosci.
………………………………………………………………………………
Completare inserendo le parole mancanti.
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GUARDA I DISEGNI E SCRIVI ACCANTO UNA DELLE FRASI SCRITTE
SOTTO.
SCRIVI!
- La nonna legge un libro di fiabe alla nipotina.
- Un cane dorme nella sua cuccia.
- Un passero porta nel becco un boccone per i suoi piccoli.
Completare inserendo le parole mancanti.
………………………………………
………………………………………
………………………………………
………………………………………
………………………………………
………………………………………
………………………………………
………………………………………
………………………………………
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SOSTITUISCI I DISEGNI
RICOPIA LE FRASI SOSTITUENDO AI DISEGNI LE PAROLE COR-
RISPONDENTI.
Anna legge un di
Franco gioca con il e con la
La Mimì gioca con il
Nel cielo brillano le e la
Il Fufi dorme nella sua
Completare frasi inserendo le parole mancanti.
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OSSERVA I DISEGNI
GUARDA I DISEGNI E SCRIVI CIÒ CHE VEDI.
Scrivere una storia in sequenze.
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IL BAMBINO CHE MANGIAVA TROPPO
OSSERVA LE IMMAGINI E SCRIVI COSA ACCADE.
Mauro al mattino
Mauro a mezzogiorno
Mauro la sera
Mauro di notte
Completare una storia osservando le immagini.
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Laura è una bambina molto edu-
cata. Attraversa……………………
………………………………………
………………………………… ……
COMPLETA LE FRASI.
Cammina …………………………
………………………………………
………………………………… …
Se c’è il semaforo per pedoni
attende ……………………………
………………………………………
Oggi il vigile si è congratulato
con lei e le ha ……………………
………………………………………
PER STRADA
Scrivere una storia in sequenze.
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RISPETTO PER L’AMBIENTE
COMPLETA QUESTA SEQUENZA CON LA FRASE FINALE.
oOscar è un bambino piuttosto
-maleducato. Se mangia una cara-
mella butta ………………………
………………………………………
-Un giorno passeggiava per il bo-
sco e ha buttato per terra la …
………………………………………
………………………………………
-Proprio in quel momento è passa-
…ta una guardia forestale che ……
………………………………………
………………………………………
Completare una storia inserendo le parole mancanti.
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COMPORTARSI BENE IN CLASSE
Manu è una ragazzina molto vivace. Fa fatica a rispettare le re-
gole della classe.
Parla sempre interrompendo gli altri.
Si muove sempre dal banco senza motivo e senza chiedere il per-
messo.
Ogni tanto litiga con i compagni e urla.
Tiene in disordine il banco.
La maestra chiama il padre di Manu per spiegargli la situazione.
SCRIVI NEI FUMETTI LE PAROLE DELLA MAESTRA E DEL PADRE.
Scrivere le frasi nei fumetti.
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COMPORTARSI BENE IN SCUOLA
PER OGNI SITUAZIONE ILLUSTRATA NEI DISEGNI SCRIVI UNA REGOLA
DI COMPORTAMENTO.
In ricreazione bisogna ………………
…………………………………………
…………………………………………
…………………………………………
Quando la maestra spiega …………
…………………………………………
…………………………………………
…………………………………………
In corridoio ………………………….
…………………………………………
…………………………………………
…………………………………………
Durante la mensa ………………….
…………………………………………
…………………………………………
…………………………………………
Completare una storia inserendo le parti mancanti.
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205
SCEGLI IL COMPORTAMENTO GIUSTO SEGNANDOLO CON UNA X.
SOTTO SCRIVI DUE REGOLE, UNA PER SITUAZIONE.
Alla fine di un pic-nic tutto intorno sono rimaste cartacce e rifiuti
di vario genere. Marco allora ……
Li raccoglie e li nasconde sotto un cespuglio.
Li mette in una borsetta per gettarli negli appositi cestini.
Durante una gita in montagna Lucia scopre alcune bellissime stelle
alpine. Tutta contenta……
Le raccoglie e le mette in mezzo ad un libro.
Le guarda per bene e poi le lascia dove sono.
Regola 1 ……………………………………………………………………
Regola 2 ……………………………………………………………………
Completare una storia scegliendo la parte adatta.
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Filastrocche e poesie
- Leggere, comprendere e memorizzare brevi testi di uso quo-
tidiano e semplici poesie tratte dalla letteratura per l'infanzia.
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DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER I PIANI DI STUDIO.
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NELLA FATTORIA
Nella fattoria di nonno Gedeone
regnava una gran confusione.
C’erano i maialini nel canile,
c’erano i cagnolini nel porcile,
c’erano le galline nella conigliera
a far coccodè fino a sera.
C’erano le mucche nel pollaio,
era davvero un grande guaio.
C’erano tanti animaletti
che gironzolavano sui tetti.
Nonno Gedeone a casa arrivò
e con gran voce presto ordinò:
“Care bestiole in tutta fretta
tornate nella vostra casetta”.
Pierina Furlan
GLI ANIMALI DELLA FATTORIA DI NONNO GEDEONE STAVANO TUTTI
NEL POSTO SBAGLIATO. DOVE DOVEVANO STARE? SCRIVILO TU.
I maialini nel …………………………
I cani nel ……………………………
Le galline nel ………………………
Le mucche nella ……………………
Cosa disse Gedeone alle bestiole?
« …………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………»
Leggere e apprezzare filastrocche e poesie.
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208
TENERSI PER MANO
Otto bambini si tengon per mano;
saltano, giocano, fanno baccano;
corrono in fila stretti in catena,
volano insieme sull’altalena;
nessuno dell’altro la mano molla,
appiccicati son con la colla;
se uno cade cadon di sotto
insieme tutti dall’uno all’otto.
Ma ogni bambino rimane sano:
porta fortuna tenersi per mano.
Mario Lodi, 11 soldatini del Pim Pum Pam, Einaudi
COMPLETA TU I DISEGNI DI QUESTI BAMBINI.
Leggere e apprezzare filastrocche e poesie.
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209
Quando la terra
è giovane e fresca,
quando la testa
è piena di festa,
quando la terra
splende contenta,
quando di erba
odora il vento,
quando di menta
profuma la sera:
è primavera.R. Piumini.
QUANDO È PRIMAVERA? COMPLETA ED IMPARA A MEMORIA.
(Dividete la classe in due gruppi; un gruppo di bambini dice il
primo verso, un altro il secondo).
Quando la terra …………………………………………………………
Quando la testa …………………………………………………………
Quando la terra …………………………………………………………
Quando di erba …………………………………………………………
Quando di menta …………………………………………………………
Leggere e apprezzare filastrocche e poesie.
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PRIMAVERA
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LA PELLE
Pelle bianca
come cera
pelle nera
come la sera,
pelle arancione
come il sole,
pelle gialla
come il limone:
tanti colori come i fiori.
Di nessuno puoi fare a meno
per disegnare l’arcobaleno:
chi un sol colore amerà
un cuore grigio per sempre avrà.
Marcello Argilli, Fiabe di tanti colori, Editori Riuniti.
COLORA I BAMBINI DEL DISEGNO USANDO I COLORI DELLA POESIA.
Cosa accadrà a chi amerà un solo colore?
………………………………………………………………………………
Come immagini un cuore pieno di sentimenti? grigio
colorato
Come immagini un cuore con pochi sentimenti? grigio
colorato
Leggere e apprezzare filastrocche e poesie.
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211
NATALE
Filastrocca di Natale
qua
Ho
fili d
I pa
fan
Il p
ren
Ma
è v
vole
sen
COS
Leggere e apprezzare filastrocche e poesie.
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212
ANIMALI DELLA FORESTA
Scende la sera nella foresta,
fra poco inizierà la grande festa.
Arrivan gli animali allegri e festanti,
dai colori davvero sgargianti.
Con il piumaggio tutto arancione
vien danzando l’elegante airone.
Con la proboscide arrotolata all’insù
arriva il verde elefante con tutta la tribù.
Avanza gocciolante, uscito dal fiume,
il giallo ippopotamo con un ciuffo di piume.
Di corsa giunge orso, di rosso vestito,
davanti a tutti si ferma impettito.
Vien cantando l’azzurro usignolo
e saluta i presenti con un lungo volo.
Ora appare giraffa in blu scuro,
con gran bravura suona il tamburo.
La segue zebra a macchie rosse e blu
girovagando su e giù.
Chiude la sfilata il bianco cavallo
e inizia la festa con un frenetico ballo.
Caterina Moras
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Leggere e apprezzare filastrocche e poesie.
Guida 1 new da178 a fine 13-10-2008, 9:25212
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STORIELLA A ROVESCIO
Il cane fischia: chiama il cacciatore,
la trota getta l’amo al pescatore.
La luna raglia: un asino ha veduto,
sul passeggero il treno è seduto.
Le pecore sul verde praticello
portano a pascolare il pastorello.
Il medico è guarito dal paziente
e il più ricco di tutti non ha niente.
Gianni Rodari, Filastrocche in cielo e in terra, Einaudi
CONTINUA IL GIOCO DEL POETA COMPLETANDO QUESTE FRASI.
Quel bambino cammina con le mani
e afferra gli oggetti con i …………………
Mio cugino mangia con gli orecchi
e ci sente con la ……………………………
La bella Rosina annusa la rosa con gli occhi
e guarda un film con il …………………………
Mio zio Mario si mette ai piedi i guanti
e si protegge le mani con le ………………
Alberto fa il disegno col panino
e quando ha fame si mangia la …………………
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Leggere e apprezzare filastrocche e poesie.
Guida 1 new da178 a fine 13-10-2008, 9:25213
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INQUINAMENTO
Un contadino
un poco birbante
spruzzò il veleno
sopra le piante.
Alcuni grilli,
con la bocca spalancata,
fecero merenda
con l’insalata.
I topolini,
mangiando gli insetti,
di quel veleno
rimasero infetti.
Con il veleno
dei topi inghiottiti
tre serpenti
son ora inferociti.
Chi ci rimette è il falco biancone
che con le serpi fa colazione.
Quasta storiella vi spiega perchè
di falchi in cielo più non ce n’è.
Adatt. da Fulcro Pratesi, Pro Avibus, Laterza.
Leggere e apprezzare filastrocche e poesie.
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215
LE QUALITÀ DEGLI ANIMALI
“Io sono un gigante”
barrisce orgoglioso
il grosso elefante.
“Ed io son piccolino”
risponde ridendo
il furbo topino.
“Ed io di tutti sono il più bello”
raglia allegro il paziente asinello.
Veloce è il cavallo
resistente il cammello
felice canta sul ramo l’uccello.
Ogni animale ha una sua qualità
e così contento nel mondo sta.
Lorenzo Taffarel
SAI TROVARE LE QUALITÀ DEGLI ANIMALI? SCRIVI QUELLE INDICATE
NELLA FILASTROCCA E AGGIUNGINE ALTRE.
L’elefante è ………………………………………………………………
Il topino è …………………………………………………………………
L’asinello è …………………………………………………………………
Il cavallo è …………………………………………………………………
Il cammello è ………………………………………………………………
L’uccello è …………………………………………………………………
Leggere e apprezzare filastrocche e poesie.
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216
CALDA ESTATE TUTTA D’ORO
Calda estate tutta d’oro
che cos’hai nel tuo tesoro?
“Pesche, fragole, susine,
spighe e spighe senza fine;
prati verdi e biondi fieni,
lampi, tuoni, arcobaleni;
giorni lunghi, notti belle,
con le lucciole e le stelle”. R. Rompato
TI PIACCIONO LE RIME? LEGGENDO LA POESIA COLLEGA LE PAROLE
CHE FANNO RIMA (ATTENTO CE NE SONO ANCHE DI NUOVE).
ORO
SUSINE
FIENI
BELLE
CANZONE
PIATTO
MATTO
BALCONE
STELLE
ARCOBALENI
FINE
TESORO
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217
FILASTROCCA CORTA E MATTA
Filastrocca matta e corta
il porto vuol sposar la porta
la viola studia il violino
il mulo dice:- Mio figlio è il mulino.
La mela dice:- Mio figlio è il melone.
Il matto vuol essere un mattone
e il più matto della terra
sapete che vuole?
Fare la guerra.Gianni Rodari
COMPLETA.
Una casa piccola è una casetta.
Una chiesa piccola è una ………………………………………………
Un piccolo tavolo è un …………………………………………………
Un cane piccolo è un ……………………………………………………
Un gatto piccolo è un ……………………………………………………
Una capra piccola è una ………………………………………………
Un libro piccolo è un ……………………………………………………
Una matita piccola è una ………………………………………………
Un gallo piccolo è un ……………………………………………………
Leggere e apprezzare filastrocche e poesie.
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218
IL FANTASMA DI MONFERRATO.
Nel castello di Monferrato
c’è un fantasma affamato.èSale veloce dalla cantina,
perché in cucina c’è Gelsomina,èuna cuoca sopraffina.
Nella padella c’è una frittata,èoh che bella scorpacciata!
C’è sul tavolo un panino,èc’è un bicchiere di buon vino.èC’è anche il gelato al cioccolato,èora il fantasma non è più affamato!
Pierina Furlan
CHI C’È? COMPLETA TU CON LA TUA FANTASIA E FAI I DISEGNETTI.
In cucina c’è la mamma.
Nel prato c’è ……………………………
Nel giardino ………………………………
Nel cielo …………………………………
Sul tavolo …………………………………
In camera …………………………………
Nel tuo panino ……………………………
Sul piatto …………………………………
Nella cuccia ………………………………
Leggere e apprezzare filastrocche e poesie.
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219
AL MERCATO
Ci sono due amici che vanno al mercato,oper comprare un cappello da soldato.
Ci sono tante bancarelle colorateocon magliette bianche, rosse e rigate,
ci sono pigiami per grandi e picciniociabatte, scarpe e scarponcini,
ci sono anche i canarinioe numerosi altri uccellini.
Ci sono banane, arance, noci di cocco,oe tanti grembiuli con il fiocco.
Ci sono i venditori di zucchero filatooma nessun cappello da soldato.
Pierina Furlan
COMPLETA TU SCRIVENDO “CI SONO” E IL NOME.
Nell’aula ci sono ……………………………..
In piazza ………………………………………
In una strada …………………………………
Di notte in cielo ………………………………
In montagna ……….…………………………
Nel giardino ……….....………………………
Nella nave………………......…………………
Nel mare ……………………......…………….
Leggere e apprezzare filastrocche e poesie.
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220
LA CANZONE DI NATALE
Dormi tranquillo, o mio piccino,
che questa greppia sarà il tuo lettino.
Chiudi gli occhietti, sogna sereno
nella tua culla di paglia e fieno,
che la tua mamma con il suo velo
ti coprirà per riscaldarti dal gelo,
che l’asinello ti soffia col fiato
fintanto che non sarai riscaldato.
Dormi piccino e fai la nanna
che gli angioletti cantano “Osanna”,
che c’è nel cielo una stella lucente,
dormi bambino serenamente.
Tranquillo dormi perché qui fuori
sono venuti a trovarti i pastori,
i miserelli, i poveretti…
dormi, bambino, chiudi gli occhietti.Maria Loretta Giraldo
SOTTOLINEA CON LO STESSO COLORE LE PAROLE CHE FANNO RIMA.
COMPLETA.
Piccino fa rima con ……………………………o
Sereno fa rima con ……………………………o
Velo fa rima con ………………………………o
Fiato fa rima con ……………………………..o
Nanna fa rima con …………………………...a
Lucente fa rima con ………………………….e
Fuori fa rima con ……………………………..i
Poveretti fa rima con …………………………i
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LA PEPPINA
Un due tre la Peppina fa il caffè
fa il caffè con la cioccolata
la Peppina è ammalata
si è ammalata di gran dolore
ha chiamato il dottore
il dottore con le ciabatte
qui mi duole, qui mi batte
qui mi sento una gran pena
sor dottore senza cena.
Giulia Baronchelli, Coccole e filastrocche, Giunti
Dieci venti trenta
la Peppina fa la ……………………
Fa la polenta con la farina
speriamo che sia abbastanza………………
se non è fina sarà grossa
l’importante è che non sia ……………
che sia rossa, che sia nera
certo è una polenta ………………
che riempie ben la pancia
che si premia con la ………………
che la mancia sia generosa
così la Peppina poi si……………………
POLENTA
SPOSA
FINA
VERA
ROSSA
MANCIA
INSERISCI NEI PUNTINI LE PAROLE CHE FANNO RIMA.
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222
PRIMAVERA
Cammina per viottoli campestri
se vuoi gustare la gioia
della natura a primavera
che da ogni parte
sorride.
Verdi foglie in germoglio,
fiori gialli, bianchi, rossi
danno varietà di toni al paesaggio.
E il sole, sulle fronde tenere
è una pioggia di raggi d’oro;
nel sonoro scorrere del fiume
si rispecchiano argentei e sottili
i pioppi.
A. Machado, Poesie, Newton Compton
COMPLETA GLI SPAZI BIANCHI CON DISEGNI PRIMAVERILI. RISPONDI.
In che stagione siamo? …………………………………………………
Come sono le foglie? ……………………………………………………
Come sono i fiori? ………………………………………………………
Com’è il sole? ……………………………………………………………
Chi si rispecchia nel fiume? ……………………………………………
Questa poesia parla di natura case
Leggere e apprezzare filastrocche e poesie.
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GIGINO AFFAMATO
Gigino la fame non riesce a calmare
per tutto il giorno starebbe a mangiare!
Si sveglia al mattino e per colazione
mangia latte, biscotti e panettone!
Ritorna da scuola,
di fame ne ha tanta
gli par di sentire
la pancia che canta.
Due fette di pane,
pasticcio e gelato,
però il poverino
è ancora affamato.
Merenda, merenda:
pane e mortadella
poi ruba in salotto
qualche caramella.
Gigino una pizza gigante divora
poi con gusto una mela assapora.
È notte: che male al pancione!
Dice il dottore:- È indigestione!!
Doriana Orazio
Leggere e apprezzare filastrocche e poesie.
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ANTENNE TELEVISIVE
Il panorama non riconosci più,
vedi soltanto antenne tivù,
alberi d’una nuova varietà
cresciuti sui tetti della città.
Sui loro metallici rami spogli
foglie non crescono né germogli,
ma hanno radici che per magia
portano in casa la fantasia.
Marco Argilli - Menù del tic-tac. Editori Riuniti.
LA TV. RISPONDI.
Il tuo programma preferito è ……………………………………………
Tu guardi la TV ogni giorno solo qualche volta
Guardi la TV da solo con altri
I programmi TV che ti piacciono sono film
telefilm
cartoni animati
documentari
Se tu fossi il padrone della TV faresti: …………………………………
………………………………………………………………………………
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IL TELECOMANDO
Telecomando: accendo la TV
e mi stendo a pancia in su.
Vorrei vedere cartoni animati
telecomando: ed eccoli trovati.
C’è Titti che esclama stupefatto:
- Mi è semblato di vedele un gatto!
Poche sequenze ed è terminato
anche questo cartone animato.
Telecomando: ecco Topolino,
è quello che piace ad un bambino.
Telecomando: i Pokemon eccoli qua
ma sono interrotti dalla pubblicità.
È assai noiosa questa tiritera,
sono indeciso, ma prima di sera
ho capito cosa devo fare:
telecomando! E vado a giocare.
Telecomando, Nel paese dell’ortografia di Leda Luise.a
COSA DICE TITTI? SCRIVILO NEL FUMETTO.
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SORPRENDERE BABBO NATALE
Occhi miei assonnatispalancatevi adessostanotte Babbo Nataledi venir mi ha promesso.
Voglio proprio vederlomentre porta i regalivestito di rossocon la barba e gli occhiali.
Voglio proprio vederecon questi miei occhile renne sul tetto,la slitta e i balocchi!
La notte è profondail silenzio è totaleriposo un po’ gli occhiche mi fanno già male…
Che succede? Che luce!Quanto tempo è passato?Il sole è già altoMi ero addormentato!
Mi stropiccio un po’ gli occhipoi cammino a tentoniguardo sotto l’abete:è tutto pieno di doni.
Rid. Luigi Dal Cin
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VIVA LA PACE ABBASSO LA GUERRA
Dall’uovo di Pasqua è uscito un pulcino,
di gesso arancione, col becco turchino.
Ha detto:“Vado mi metto in viaggio
e porto a tutti un grande messaggio!”
E volteggiando di qua e di là,
attraversando paesi e città,
ha scritto sui muri, nel cielo e per terra
Viva LA PACE abbasso LA GUERRA.
M. L. Giraldo
COSA HA SCRITTO IL PULCINO? SCRIVILO NEL FUMETTO.
Scrivi tu una frase che vorresti fosse seguita a Pasqua ma anche
nel resto dell’anno.
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I MESI DELL’ANNO
Gennaio gennaietto,
si sta bene solo a letto.
Febbraio freddo e breve,
puoi giocare sulla neve.
Marzo pazzerello
porta il sole con l’ombrello.
Aprile, la campagna è fiorita,
cogli una margherita.
Maggio, il caldo venticello
accarezza anche il ruscello.
Giugno, le scuole son finite,
bambini, allegri, qui venite.
Luglio, al mare o in montagna
la salute ci guadagna.
Agosto, stai ben nascosto
se non vuoi finire arrosto!
Settembre, cominciano le scuole
povero cervello, come duole.
Ottobre, s’accorciano le giornate
le vacanze son terminate.
Novembre c’è una fredda nebbiolina
che rattrista ogni mattina.
Dicembre ormai è arrivato
il vecchio anno è terminato.Lorenzo Taffarel
Leggere e apprezzare filastrocche e poesie.
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PAROLE D’ACQUA
Fuori c’è un forte acquazzone,
per ripararsi non basta un ombrellone;
Tutto ad un tratto anche il giardino
è diventato un acquitrino.
In casa rinchiuso, il povero Gigino,
pensa ad uno scherzo per il suo gattino.
Sull’acquario, appena comprato,
con gli acquerelli un pesce ha disegnato.
Fufi affamato, con l’acquolina in bocca,
prova a mangiarlo, ma il pesce non tocca.
Per una volta il subacqueo vuol fare
perchè quel pesce ha deciso di mangiare.
Una bella rincorsa prende da lontano
e con un balzo arriva su un ripiano
ma dentro all’acquaio scivola veloce,
in mezzo ai piatti miagola a gran voce.
L’acqua ora schizza di qua e di là
ce n’è davvero in quantità.
Caterina Moras
SOTTOLINEA LE PAROLE CON CQ POI RICOPIALE DENTRO L’ACQUA-
RIO.
Leggere e apprezzare filastrocche e poesie.
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NEL CAMPEGGIO
Nel campeggio di Umberto
è accampato un cuoco esperto:
prepara i gamberetti al lampone
da gustare sotto l’ombrellone.
Impasta tre ciambelle
per Matilde e le sue sorelle.
Imbottiglia del buon vino
per il pompiere suo cugino.
Ma per fare un’indigestione
manca ancora lo zampone!
Pierina Furlan
RISCRIVI QUI SOTTO NELLA CAMPANA LE PAROLE CON MP E NELLA
TROMBA LE PAROLE CON MB.
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LEGGI LA FILASTROCCA E RISPONDI.
Gatta gattina, un bel topolino
passeggia in cucina:
poi scappa sotto il letto,
e mangia un confetto,
il confetto è troppo grosso
lui cade nel fosso,
il fosso è profondo,
il topo scende in fondo,
poi salta sul muro,
ma il muro è troppo duro,
si tuffa nel secchio
che sembra uno specchio,
e cade nell’acqua,
che lo lava e lo sciacqua.
Povero topo pulito e lavato!
La gatta lo ha mangiato.
(Nico Orengo, A-Ulì-Ulé, Einaudi)
Che cosa fa il gatto?
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
Che cosa fa il topo?
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
Come finisce la storia?
……………………………………………………………………………
Leggere e apprezzare filastrocche e poesie.
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LASCIATECI ESSERE FELICI
Lasciateci essere felici...
A nessuno è successo niente,
accade solamente che siamo felici
in tutti i punti del cuore.
Siamo felici dell’erba dei prati,
dell’acqua dei ruscelli,
degli uccelli in alto.
È come se toccassimo
la pelle azzurra del cielo.
Siamo felici con l’erba e la sabbia,
felici con l’aria e la terra,
felici...
Pablo Neruda
Dove siamo felici?
………………………………………………………………………………
Di cosa siamo felici?
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
Con che cosa siamo felici?
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
Leggere e apprezzare filastrocche e poesie.
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RISPONDI ALLE DOMANDE.
Guida 1 new da178 a fine 13-10-2008, 9:25232
della scuola primariaOrizzontiIntroduzione di E. Zanchetta
P. Furlan - C. Moras - D. Orazio - P. Soldati - L. Taffarel
1Coordinamento: L. Taffarel
della scuola primariaOrizzontiIntroduzione di E. Zanchetta
L. Bordin - E. Guzzo - L. Luise
GUIDA didattica di ITALIANO
Coordinamento: L. Taffarel
2
della scuola primariaOrizzontiIntroduzione di E. Zanchetta
L. Dalla Rosa - L. Roggia
Coordinamento: L. Taffarel
3
Coord. Taffarel
Orizzonti- Guida
Lingua 1
GUIDA didattica di ITALIANO
GUIDA didattica di ITALIANO
20,00m
Questo volume, sprovvisto di talloncino a fronte, è da considerarsisaggio campione gratuito, fuori commercio, fuori campo applica-zione I.V.A. ed esente da bolla di accompagnamento (art. 2 lett. iD.P.R. 633/1972 e art. 4 n. 6 D.P.R. 627/1978).