Orizzonte Sicurezza set ott 2013

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\ Edizione settembre - ottobre 2013 EDITORIALE ( SEGUE DA PAG. 1) Il Siulp è Sempre il Siulp Ma l’arma segreta del Siulp è la libertà di pensiero, di opinione e la democrazia che arricchisce e rafforza il sindacato. La storia del Siulp di Torino è costellata di discussioni, dibattiti, aspri contrasti e forti tensioni interne, tuttavia, la parte dirigente del sindacato, quella che rappresenta veramente i lavoratori di Polizia, maggioranza o minoranza che sia, prima ancora di inutili personalismi o ingenerosi artifici e demagogie, ha a cuore l’organizzazione nel suo insieme. Prima di tutto e di tutti c’è il sindacato dei lavoratori, fatto di uomini e di donne in carne e d’ossa e loro, solo loro, legittimano ed orientano le decisioni del Siulp. Ai quadri dirigenti dell’organizzazione, l’onere e l’onore di continuare in questo impegno perchè il Siulp sia sempre il Siulp. 2 (Segue da Pagina 1) IL PUNGOLO Il Bene trionfa sempre sul Male, l’importante e avere l’umiltà e l’onestà intellettuale per riuscire a capire come riconoscerlo. Il cattolicesimo dovrebbe aiutare, anche se a volte il malvagio agisce sotto mentite spoglie, proprio tra i cattolici seguendo, in teoria, ma solo in teoria, i loro insegnamenti e la loro dottrina. Orizzonte Sicurezza Segreteria Provinciale Sommario del mensile : Pag. 1/2 Editoriale – Il Pungolo Pag. 1 a 6 Siulp Torino Pag. 7 a 23 Notizie dal Siulp Nazionale Pag. 24 a 35 L’Angolo della norma ORIZZONTE SICUREZZA indirizzo: Via Veglia 44- 10136 Torino Telefono : 011 356220 Fax 011356220 Mail : Link sito Siulp Torinohttp://www.torinosiulp.it Email per informazioni sindacali: [email protected] Email assistenza fiscale agli iscritti: [email protected] Email per com.zioni sicurezza sul lavoro: [email protected] mail com.zioni inerenti il sito o la pag. facebook: [email protected] Si prega di specificare sempre cognome, nome e Ufficio di appartenenza. Comitato dei garanti: Losito Francesco Li Veli Giuseppe Bonci Sergio Art. Director : Todino Francesco “Redazione”: Anzillotti Marino Strippoli Giuseppe Miggiano Angelo Maggi Luigi * Il Mensile è regolarmente registrato presso il Tribunale di Torino

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Orizzonte Sicurezza - Numero di settembre/ottobre 2013. Editoriale del Siulp Torino

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Edizione settembre - ottobre 2013

EDITORIALE

( SEGUE DA PAG. 1) Il Siulp è Sempre il Siulp

Ma l’arma segreta del Siulp è la libertà di pensiero, di opinione e la democrazia che arricchisce e rafforza il sindacato.

La storia del Siulp di Torino è costellata di discussioni, dibattiti, aspri contrasti e forti tensioni interne, tuttavia, la parte dirigente del sindacato, quella che rappresenta veramente i lavoratori di Polizia, maggioranza o

minoranza che sia, prima ancora di inutili personalismi o ingenerosi artifici e demagogie, ha a cuore l’organizzazione nel suo insieme.

Prima di tutto e di tutti c’è il sindacato dei lavoratori, fatto di uomini e di donne in carne e d’ossa e loro, solo loro, legittimano ed orientano le decisioni del Siulp.

Ai quadri dirigenti dell’organizzazione, l’onere e l’onore di continuare in questo impegno perchè il Siulp sia sempre il Siulp.

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(Segue da Pagina 1)

IL PUNGOLO

Il  Bene  trionfa  sempre  sul  Male,  l’importante  e   avere   l’umiltà   e  l’onestà   intellettuale  per   riuscire     a   capire  come    riconoscerlo.  Il   cattolicesimo  dovrebbe   aiutare,  anche   se   a   volte   il  malvagio   agisce   sotto  mentite   spoglie,  proprio   tra   i   cattolici  seguendo,   in   teoria,  ma   solo   in   teoria,   i  loro  insegnamenti  e  la  loro  dottrina.  

Orizzonte Sicurezza Segreteria Provinciale

Sommario del mensile : Pag. 1/2 Editoriale – Il Pungolo Pag. 1 a 6 Siulp Torino Pag. 7 a 23 Notizie dal Siulp Nazionale Pag. 24 a 35 L’Angolo della norma

ORIZZONTE SICUREZZA

indirizzo: Via Veglia 44- 10136 Torino Telefono : 011 356220 Fax 011356220 Mail : Link sito Siulp Torinohttp://www.torinosiulp.it

Email per informazioni sindacali: [email protected] Email assistenza fiscale agli iscritti: [email protected] Email per com.zioni sicurezza sul lavoro: [email protected] mail com.zioni inerenti il sito o la pag. facebook: [email protected]

Si prega di specificare sempre cognome, nome e Ufficio di appartenenza.

Comitato dei garanti: Losito Francesco Li Veli Giuseppe Bonci Sergio Art. Director : Todino Francesco “Redazione”: Anzillotti Marino Strippoli Giuseppe Miggiano Angelo Maggi Luigi * Il Mensile è regolarmente registrato presso il Tribunale di Torino

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TUTTI CONTRO TUTTI di Francesco LOSITO

Dal momento in cui ho

fatto ingresso, 5 anni fa’, nella struttura sindacale del SIULP di Torino, ho vissuto nel tempo a molteplici tentativi di attacchi strumentali per cercare di indebolire il sindacato che storicamente è il punto di riferimento della maggior parte dei poliziotti in servizio in Torino e a livello nazionale. Personalmente ho sempre cercato il confronto con altre sigle sindacali nell’intento di essere compatti e più forti per i diritti e la tutela di tutti, con qualcuno ci sono riuscito ma con altri purtroppo succede il contrario, a discapito di chi si aspetta risultati positivi, a prescindere dalla sigla sindacale. Nell’ultimo anno poi, ci hanno pensato le conflittualità interne a complicare la situazione. Dopo queste spaccature interne dovute a varie ambizioni personali di chi, invece di intraprendere con correttezza la strada dell’unitarietà e della compattezza del Siulp di Torino, nell’interesse del sindacato e dei colleghi che rappresenta, ha fatto tutt’altro,

siamo tornati ad essere incisivi ed autorevoli, ma scomodi. Soprattutto a chi, nel frattempo con denigrazione, pettegolezzi e chiacchiere da bar ha buttato fango cercando di indebolirci, ma non con i risultati sperati. Le divergenze interne hanno portato ad un rinnovamento organizzativo facendolo coincidere con la presenza dei quadri storici, impegnati nella formazione dei futuri quadri dirigenti del Siulp e nella quotidiana azione di rivendicazione sindacale. Chi nel frattempo pensava e sperava in una spaccatura totale e cercava di reclutare chiunque fosse rimasto deluso dalle vane promesse e bugie di taluni, fortunatamente tutelati in seguito dal sottoscritto e ancora dal Siulp, si è dovuto ricredere. Purtroppo, qualcun’altro che non avendo più terreno fertile per continuare a fare la propria “battaglia sui numeri” con strumentalizzazioni sindacali, non sapendo più cosa fare, si butta in una spiacevole e grave diffamazione su facebook, a chi da anni ha dedicato la sua vita al nostro

sindacato e alla difesa dei diritti dei poliziotti e, la cui competenza sindacale nell’interesse dei poliziotti, è conosciuta e stimata a livello nazionale. Dopo quest’ultimo atto intento a danneggiare la nostra organizzazione sindacale, ci vediamo costretti a procedere attraverso il legale di fiducia, senza distoglierci dal delicato impegno che abbiamo con i nostri iscritti in questo particolare momento a livello locale e nazionale. Concludo invitando i sindacati di polizia della provincia di Torino, che a parte purtroppo l’eccezione che conferma la regola, ritengo seri e deontologicamente corretti, ad essere compatti e a perseguire l’unico obiettivo che “dovrebbe” interessare le varie sigle sindacali: I DIRITTI E LA TUTELA DEI POLIZIOTTI. In molti casi farlo insieme, con le diverse sfumature programmatiche o ideologiche, non credo sia sbagliato. Un sincero saluto a tutti.

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SIULP QUADRI SINDACALI “GIOVANI” (di G. STRIPPOLI)

Qualche giorno fa, mi sono trovato a chiacchierare con un collega nel vialetto del V° Reparto Mobile, e tra i vari argomenti della chiacchierata, si è arrivati a raccontare “ovviamente”, essendo questo collega iscritto ad un'altra sigla sindacale, l'attuale situazione del SIULP di Torino. L'argomento, che credo sia di una attualità enorme, nelle chiacchierate di tanti colleghi torinesi, ha trovato istintive risposte sia in ordine alle scelte fatte, sia in relazione alle attività svolte e che stanno dando i primi ottimi risultati.

Dal 12 luglio di quest'anno, infatti la scelta di portare nella struttura torinese del SIULP quadri sindacali “giovani”, con un input di notevole slancio verso la disponibilità, l'innovazione tecnologico-strumentale, e la passione, ha reso altresì possibile, laddove se ne sia paventata la necessità, il superamento

di questioni focalizzate al “personalismo” anziché alla piena efficienza del progetto in questione ed al suo raggiungimento. Ovviamente, affinchè tale progetto fosse possibile, non ci si poteva esimere dal trovare una figura di continuità ed esperienza. Questo ordine di idee e di organizzazione, ha reso da subito possibile una nuova e forte presenza del SIULP di Torino, il quale, attraverso numerosissimi interventi e richieste nei confronti dell'Amministrazione, ha fatto immediatamente lievitare l'attenzione dell'Amministrazione stessa e dei colleghi tutti, iscritti e non, verso una nuova-vecchia sigla sindacale presente sul territorio. Una presenza che come detto già sopra, ha ampliato i suoi canali di comunicazione e di servizio, quali ad esempio una pagina facebook, ed un sito, già efficiente, ancora più monitorato, nonché una scelta di canalizzazione di comunicazione attraverso caselle di posta dedicate alle specifiche materie.

Forte è stata anche la presenza e la vicinanza ai colleghi impiegati di servizio a Chiomonte per la TAV, e da ultimo a tutti i nuovi colleghi del 186° corso agenti, arrivati a Torino, e che si trovano in particolari situazioni di doveri, derivanti dal regolamento di servizio in relazione al loro status di “frequentatori di corso” fino al mese di dicembre p.v.

Innovativa e dedicata, è stata anche l'iniziativa di organizzare un ciclo di incontri per il colleghi aspiranti Vice Ispettore, in previsione delle prove del concorso a 1400 posti indetto nelle scorse settimane.

La chiacchierata col collega, in effetti è durata parecchio....di cose ne sono stata fatte, ed altre ne saranno fatte ancora...

Il RINNOVAMENTO

DELL’UPG

Dopo oltre vent’anni di servizio alle Volanti di Torino stò vivendo, in questi giorni, una fase profonda di rinnovamento.

Già nei mesi scorsi abbiamo salutato alcuni colleghi i quali, spesso dopo anni di attesa, sono partiti per altri lidi, lasciando purtroppo dei vuoti profondi legati sia all’aspetto professionale che umano ed ora, (continua a pag.5)

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(continua da Pagina 4)

grazie agli sforzi del nostro sindacato, siamo qui ad accogliere una ventata di rinnovamento che, a memoria, non mi pare sia stata mai così energica.

Ecco quindi che noi tutti, soprattutto i più anziani, dobbiamo compiere uno sforzo nel ricordare che siamo stati a nostra volta giovani Agenti e che abbiamo avuto bisogno dell’esperienza di chi già lavorava sulle pattuglie da anni.

E’ ora nostro compito trasmettere i rudimenti dei quali ci siamo arricchiti, così com’è indispensabile per i nuovi giunti avere la volontà di apprendere per divenire, con il tempo, dei bravi operatori di Volante.

Lo sforzo sindacale nel tutelare chi opera sulle Volanti, in questa nuova fase, si fa importante ed incessante e siamo pronti e disponibili ad accogliere ogni istanza, così come ci muoveremo, quando sarà necessario pungolare l’Amministrazione se si dimenticherà che oggi, più di ieri, gli operatori di

Volante hanno bisogno del sostegno indispensabile per poter proseguire nella tutela della sicurezza pubblica e nella salvaguardia della collettività, perché nessuno, mai, deve dimenticare l’importanza della specificità di questo lavoro.

Concludo invitando tutti, dai più anziani ai nuovi giunti, ad affrontare questa fase di rinnovamento con il giusto spirito, certi di avere nell’azione del SIULP la disponibilità piena nel rivendicare i nostri diritti.

(Luca Parodi)

Corso di formazione vice-ispettore convenzione Link Campus

Cari colleghi, considerato l'attuale momento di crisi finanziaria che attraversa il nostro Paese, il Siulp ha chiesto con forte determinazione alle società che si occuperanno di attivare il corso di preparazione al concorso per vice-ispettori, di considerare una differente offerta economica almeno per la prima fase del percorso che, tra l'altro, corrisponde con la preparazione della prova preselettiva ministeriale a quiz.

La Link Campus, considerato il forte impegno del Siulp nel voler agevolare e favorire l'interesse dei colleghi, ha concordato di rideterminare la quota prevista per il primo step di formazione fissandola ad €175,00.

L'Università ricorda che comunque le condizioni formative rimarranno invariate.

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CONSULENZA LEGALE IN SEDE Gentili Colleghi,

al fine di rafforzare il sostegno ai nostri iscritti, il SIULP TORINO istituirà dal prossimo mese di novembre un servizio di consulenza legale gratuita in sede. Ogni lunedì e martedì pomeriggio o eventualmente un giorno da concordare, potrete consultare presso i locali di Via Veglia 44 il nostro Avvocato di riferimento per problematiche di natura legale, previo appuntamento telefonico da concordarsi con la Segreteria Provinciale (tel. 011.356220). Con l’occasione si ribadisce la consulenza gratuita su eventuali ricorsi al Codice della Strada e sul procedimento previsto per la riabilitazione disciplinare. Certi di rendere un servizio utile, rimaniamo a disposizione per chiarimenti. LA SEGRETERIA PROVINCIALE 6

= RIVENDICAZIONI = I colleghi chiedono:

1. Polstrada (giorno libero) 15.07.2013 25. Comm.ti (uboot) 11.10.2013 2. Scientifica (problemi) 18.07.2013 26. Polifunzionale (lavori) 14.10.2013 3. B. Nizza (uff. sdi) 22.07.2013 27. Amianto (v.Tirreno) 17.10.2013 4. Bardonecchia (tagli) 25.07.2013 28. Comm.ti (riscaldamento)18.10.2013 5. Rep. Mobile (container) 26.07.2013 29. 186° corso (ultim’ora) 18.10.2013 6. C.o.t. (calura) 27.07.2013 30. B. Nizza (c.i.e.) 18.10.2013 7. Volanti (rich.personale) 06.08.2013 31. U.P.G. (trasferimenti) 19.10.2013 8. U.p.g.(spogliatoi) 08.08.2013 32. R.P.C. (impiego Susa) 22.10.2013 9. Div. Anticr. (ric.den.) 12.08.2013 33. Rep. Mobile (ultim’ora) 23.10.2013 10. U.p.g. (o.p.) 28.08.2013 34. Bardonecchia (acqua ca.)25.10.2013 11. M. Campagna (o.p.) 02.09.2013 35. Pagamento straordinari 26.10.2013 12. Scientifica (problemi) 04.09.2013 36. Tirocinio Ag. in Prova 28.10.2013 13. Ispettori (impiego C.i.e.) 05.09.2013 37. Rep. Mobile (statico) 29.10.2013 14. Polstrada (tessere-ztl) 09.09.2013 38. Contrappello Ag.in Prova 30.10.2013 15. S. Secondo (informativa) 11.09.2013 16. Isp. Sups (impiego) 19.09.2013 17. Autocentro (riscal.to) 20.09.2013 18. Rep. Mobile (Malpensa) 24.09.2013 19. Polfer (Orbassano) 25.09.2013 20. Volanti (uso improrio) 26.09.2013 21. Volanti (usate) 26.09.2013 22. Bardonecchia (carraio) 05.10.2013 23. Uff. Sanitario (visite) 07.10.2013 24. Ag.ti in Prova (problemi) 11.10.2013

Il Siulp interviene per risolvere Nel raccoglitore a parte, si troveranno tutti i documenti relativi agli interventi

effettuati da questa Segreteria Provinciale Torino

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dal SIULP NAZIONALE

IMU: SIULP, la nostra preoccupazione è confermata; con taglio dell’IMU si taglia anche la sicurezza ma non le scorte

Dichiarazione del Segretario Generale Felice Romano –

Appena varato il provvedimento di eliminazione dell’IMU, con la previsione dell’introduzione della nuova tassa “service tax”, avevamo espresso perplessità prima di giudicare positiva quest’azione del governo perché volevamo capire qual era l’impatto che provocasse.

Purtroppo a pensar male è vero che si fa peccato, ma quasi sempre ci si piglia.

La copertura del taglio dell’IMU comporterà un ulteriore taglio alle risorse per la sicurezza per un importo non inferiore a 50milioni di euro. Soldi che verranno sottratti al rimpiazzo del turn-over già penalizzato dal

precedente blocco che lo fissava al 50% delle vacanze che si verificano ogni fine anno.

Con questo meccanismo alle oltre 15mila vacanze che già si registrano in organico, si aggiungerà un ulteriore vuoto che entro il 2017 porterà la vacanza complessiva a circa 20-22mila poliziotti in meno, una vera e propria follia politica e una sciagura per la sicurezza del Paese. Lo afferma Felice Romano, Segretario Generale del SIULP, nel commentare le notizie emerse dal ministero dell’economia con le quali il predetto dicastero annuncia che,

(continua a pagina 8) 7

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(continua da pagina 7)

per far fronte alla copertura del taglio dell’IMU, la polizia avrà un abbattimento sul turn-over per oltre 50milioni di euro.Ciò comporterà, continua Romano, che alle 15mila vacanze già esistenti oggi, si aggiungeranno altre 7mila vacanze nel giro di due o tre anni; questo significherà che la polizia stradale, i reparti speciali (quelli addetti all’ordine pubblico) e la polizia dell’immigrazione, oggi impegnato su un fronte caldissimo che diventa sempre più incandescente, spariranno completamente per effetto di questa previsione. Mi chiedo come intende il governo garantire la sicurezza delle città e l’emergenza immigrazione con queste manovre, considerato che per coprire il fronte immigrazione sarà sguarnito quello del controllo del territorio e della lotta alla criminalità.Una vera e propria follia, chiosa Romano, che però fa una previsione: “sono sicuro che la vigilanza e le scorte ai politici e alla casta non subiranno alcun taglio.”

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Calcio: basta attacchi inusitati e gratuiti a poliziotti e soprattutto a silenzio assordante del Ministro.

Ancora una volta, come ogni fine settimana, anche domenica scorsa oltre 2000 poliziotti sottratti alla sicurezza generale del Paese e dei cittadini sono scesi nell’arena (ma non come gladiatori alla pari dei loro carnefici ma come agnelli sacrificali per far sfogare l’ira bestiale di pochi ma violenti delinquenti) per garantire la sicurezza dei cittadini che vanno allo stadio e degli stessi calciatori.

Come sempre anche l’ultima domenica il servizio è stato garantito, nonostante i tagli, la mancanza di risorse e di mezzi in modo egregio tant’è che all’interno degli impianti sportivi nulla si è verificato.

Come al solito, e di questo nessuno ne parla, anche con l’ennesima polemica montata ad arte più a scopo pubblicitario e promozionale piuttosto che per affrontare le questioni reali attinenti alla violenza selvaggia che queste frange di delinquenti scatenano in nome del tifo, i poliziotti hanno pagato l’ennesimo tributo con feriti.

Feriti che, secondo i soliti opinionisti di turno sono tenuti a farsi spaccare la faccia e a subire le violenze di questi delinquenti che tra sociologia e filosofia politicanti da strapazzo tentano sempre di giustificare.

Lo afferma Felice Romano, Segretario Generale del SIULP che, nel commentare la polemica nata a Roma per effetto di un sasso lanciato da due criminali sul pullman della squadra ospite della Roma, dichiara che i poliziotti sono stanchi di essere considerati agnelli sacrificali da “macellare” nell’arena del business calcistico quasi come se questi, quando hanno giurato fedeltà allo Stato abbiano accettato di essere considerati come i cristiani ai tempi della persecuzione nell’antica Roma.

È veramente singolare, anzi deprecabile, aggiunge Romano, che mentre si sentono vari personaggi cimentarsi in ruoli di cui non hanno la minima cognizione né la professionalità per giudicare chi invece ne ha la responsabilità e tutti i giorni è impegnato a garantire la sicurezza al nostro Paese, nessuno senta il dovere di esprimere solidarietà alle donne e agli uomini della Polizia che sono costretti a questo continuo e inaudito massacro.

A cominciare dalle società sportive per finire ai tuttologi di turno e ai politicanti in cerca di notorietà.

Questo silenzio ci induce a sospettare che, forse la nostra idea che dietro questi delinquenti ci sia una regia unica finalizzata a cancellare la tessera del tifoso e i provvedimenti mirati che hanno ridotto gli scontri e i feriti negli stadi, sia più che fondata. (continua a pag.9) 8

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(continua da pag. 8)

Giacché questo nuovo metodo delinquenziale di aggressione si sta sviluppando proprio quando i predetti provvedimenti e la stessa tessera del tifoso sono stati riconfermati dal Centro Nazionale Antiviolenza del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Ma la cosa che ci amareggia di più, conclude Romano, è il silenzio assordante del Ministro Alfano che non solo non sente il dovere di tutelare le proprie scelte e i propri provvedimenti, come quelli citati, ma non avverte nemmeno per un attimo l’esigenza di difendere i poliziotti e la Polizia.

Se questo è il nostro Ministro si aprirà una profonda riflessione perché noi, a queste condizioni non ci sentiamo rappresentati.

Calcio: SIULP, su biglietti nominativi Malagò ha memoria corta oppure è inutile l’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive

- Dichiarazione del Segretario generale Felice Romano -

Che gli italiani abbiano memoria corta è un fatto incontestabile ma che questo possa giustificare qualcuno per dimenticare i gravi disordini, finanche i morti in alcune situazioni, legati agli stadi, è un fatto pericoloso che va attenzionato e costringe ad una riflessione seria ed urgente.

È veramente singolare che il Presidente Malagò, che partecipa alle riunioni dell’Osservatorio Nazionale degli eventi sportivi, che è l’organo nazionale di consultazione di cui si avvale il Ministro dell’Interno per valutare le iniziative per rendere sicuri gli stadi, affermi che la sicurezza delle persone sia meno importante del “fastidio” che hanno i tifosi per le “complesse procedure burocratiche” imposte per il biglietto nominativo, dimenticando che esse hanno contribuito a ridurre gli incidenti negli impianti e a dimezzare il numero dei feriti, sia per i tifosi che nelle fila delle Forze di polizia.

Lo afferma Felice ROMANO, Segretario Generale del SIULP che, nel commentare quanto affermato dal Presidente del Coni sottolinea due aspetti fondamentali. Il Presidente Malagò dimentica che in questo Paese anche per prendere il treno è necessario il biglietto nominativo per cui è veramente pernicioso affermare che la stessa procedura non può essere rispettata per la sicurezza delle persone negli stadi, in particolare proprio per i tanti bambini che li frequentano; la seconda è che se ha ragione Malagò, allora non ha più senso avere l’Osservatorio e farebbe bene il Ministro Alfano a chiuderlo.

Forse, conclude Romano, il Presidente Malagò è un italiano vero con il debito della memoria corta, per questo, sperando di avere risposta in merito, gli chiediamo ancora una volta cosa ne pensa se le società sportive partecipino a pagare le spese accessorie per garantire la sicurezza negli stadi visto che le attuali risorse, necessarie per impiegare 2000 uomini ogni domenica, vanno tutte a carico solo dei contribuenti.

Speriamo che, almeno su questa domanda, il Presidente perda un pò della sua italianità e ci dia una risposta.

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TAV: SIULP preoccupazione per risposta governo su rischio brigate rosse

Dichiarazione del Segretario Generale Felice Romano Se le notizie apparse sulla stampa, relativamente alle dichiarazioni attribuite al

ministro dell’Interno, con le quali lo stesso avrebbe affermato che per combattere le BR ha inviato 250 militari in più in Val di Susa, dovessero risultare effettivamente parole proferite dal ministro, è legittima la preoccupazione dei poliziotti rispetto al rischio di dover pagare un ulteriore e pesantissimo tributo di sangue come avvenuto negli anni di piombo.

Tutti ricordano, fatta eccezione quelli che per loro fortuna sono giovani, che quando lo Stato cercò di contrastare il terrorismo e la lotta armata attraverso la politica dello scontro e dell’assurda rincorsa a chi mostrava più muscoli, l’unico risultato che ottenne fu che cittadini, sindacalisti, esponenti del mondo universitario ma, soprattutto, poliziotti, carabinieri e magistrati furono costretti a soccombere alla ferocia e vigliacca mano eversiva versando il proprio sangue sulle strade di questo Paese che ne sono ancora intrise quasi come un simulacro perché non se ne perda la memoria.

Ecco perché, difronte al fondato rischio che in Val di Susa la sciagura del terrorismo possa germogliare di nuovo, riteniamo incauto, pericoloso e politicamente miope che chi ha la responsabilità istituzionale di evitare che ciò accada, ripercorra gli stessi tragici errori che sono costati la vita a decine e decine di servitori dello Stato in uniforme.

Lo afferma Felice Romano, Segretario Generale del SIULP, in una nota in cui nel commentare le notizie stampa che attribuirebbero al ministro Alfano la volontà di contrastare il terrorismo attraverso l’utilizzo dell’esercito, non nasconde la preoccupazione e il disappunto su questa strategia se la stessa dovesse essere effettivamente attribuita al titolare del Viminale.

Le brigate rosse furono sconfitte solo quando ci fu una risposta forte, sinergica e determinata a livello investigativo e giudiziario, accompagnata e suffragata da leggi emanate ad hoc per sostenere quella attività investigativa e soprattutto dalla coesione sociale. Coesione che, grazie alla presa di coscienza di quello che stava avvenendo, fece cessare i conflitti di piazza che erano il brodo migliore nel quale i terroristi facevano diffondere e allargare la loro follia eversiva.

Mi auguro, conclude Romano, che quella esperienza sia di monito e da guida difronte al nuovo pericolo eversivo in modo che per contrastarlo non si ricada nella folle rincorsa di chi ha più muscoli atteso che questa pratica produsse solo dolore e lutto in questo Paese, ma ci si affidi ai professionisti dell’antiterrorismo quali sono i poliziotti, i carabinieri e i magistrati. Chiunque “svii” da questa strada, se ne dovrà assumere la responsabilità morale, civile e politica.

Concorsi per vice sovrintendente e vice ispettore: il SIULP scrive al Capo della Polizia

Si riporta il testo della nota, concernente una richiesta di intervento urgente, inviata dal Segretario Generale Felice Romano al Capo della Polizia Pref. Alessandro Pansa in data 16 settembre 2013 (segue a pagina 11)

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(segue da pagina 10 )

“Signor Capo della Polizia, conosco la Sua sensibilità e l’impegno che quotidianamente sta profondendo per ridare un rinnovato slancio all’Istituzione contemperando le ristrette esigenze di bilancio, la crescente richiesta di sicurezza che promana dalla collettività e le aspettative dei poliziotti rispetto alle questioni attinenti ai loro diritti.

Questione, quest’ultima che, con la scusa delle ristrettezze economiche si è compressa sempre più sino a raggiungere una vera e propria stasi che, per il SIULP, è ingiustificabile e per certi versi incomprensibile.

Ecco perché sono a richiedere la Sua cortese attenzione in quanto, come l’esperienza insegna, nessun processo di riforma per quanto straordinario e realizzabile può trovare concreta attuazione e positiva esplicazione se esso non pone al centro la risorsa umana non come mezzo ma come fine nella progettualità.

Su richiesta dell’Amministrazione il SIULP ha condiviso, e per questo si è speso molto, la necessità di individuare modalità straordinarie per l’espletamento del concorso per l’accesso alla qualifica di vice sovrintendente in modo da recuperare quel gap pesantissimo che si è determinato (circa 7000 vacanze nel ruolo) e che oltre a minare la corretta ed efficace azione della funzione di polizia per assicurare la mission istituzionale, penalizza oltremodo i circa 50 mila colleghi che nel frattempo hanno maturato, seppur in modo diversificato in relazione alle annualità cui per l’accesso alla qualifica si deve tener conto, il diritto a concorrere per l’ingresso nel nuovo ruolo.

Penalizzazione che ovviamente risulta essere ancora più cogente se si pensa che nelle altre Forze di Polizia, ed in particolare nell’Arma dei Carabinieri che essendo anch’essa a competenza generale e molto affine alla Polizia di Stato, i suddetti concorsi sono stati banditi annualmente e senza alcun ritardo sino ad oggi.

Ecco perché il SIULP, pur consapevole che la soluzione prospettata dall’Amministrazione doveva essere un fatto straordinario e finalizzato all’azzeramento del ritardo accumulato, ha condiviso la proposta di questi concorsi, riferiti sempre alle singole annualità, come prevede la norma, ma con procedure semplificate.

Ad oggi, nonostante la proposta dell’Amministrazione risalga ormai a circa due anni, non abbiamo ancora avuto notizia di questi concorsi con le procedure semplificate le quali, è bene rammentarlo, possono essere adottate solo per l’anno 2013.

Ecco perché sono a richiedere il Suo autorevole intervento affinché il lavoro fatto, l’assunzione di responsabilità e anche le aspettative create nei colleghi, non siano vanificate da una burocrazia ormai sempre più fine a se stessa e totalmente incurante dei diritti dei poliziotti e della stessa Istituzione.

Occorre pertanto che la suddetta fase concorsuale sia immediatamente bandita

entro il 2013, pena la decadenza dell’opportunità concessa con la norma, in modo da programmare anche le fasi attuative che per la loro complessità sicuramente possono non esaurirsi nell’anno in corso ed impegnare anche i mesi successivi. Il tutto nella logica del rispetto della norma e della programmazione e pianificazione anche delle esigenze dei colleghi interessati.

Parimenti richiede la Sua autorevole attenzione il concorso interno per l’accesso alla qualifica di vice ispettore.

Anche in questo ruolo, ove il ritardo nel bandire il concorso è di circa 18 anni e, nonostante gli sforzi del sindacato e della Direzione Centrale delle Risorse Umane, purtroppo, ad oggi ancora non abbiamo visto la pubblicazione del bando.

(segue a pagina 12) 11

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(segue da pagina 11)

Un concorso che inizierebbe a colmare la vacanza di circa 7mila unità che si registra anche in questo ruolo e che potrebbe in un momento di grave carenza di risorse, che vede ancora le procedure contrattuali e il blocco del tetto salariale (misure presentate come straordinarie dall’Esecutivo e per non più di due anni) segnare un ulteriore stop per il 2014 giungendo così a 5 anni di blocco della retribuzione e degli unici automatismi che premiamo l’anzianità e quindi la professionalità degli operatori. Una situazione drammatica e insostenibile: giacché se le procedure contrattuali investono dinamiche di macro economia e di decisioni dell’Esecutivo, e quindi con ricadute più complesse e assai più perniciose da risolvere, la disattenzione dell’Amministrazione rispetto alle dinamiche concorsuali interne, che sono addebitabili esclusivamente alla sensibilità della stessa e alla sua capacità di organizzazione, assume l’essenza di una vera e propria beffa che sta creando un solco orami quasi insanabile tra le donne e gli uomini dell’Istituzione e l’Istituzione stessa.

Signor Capo della Polizia essendo certo che anche Lei condividerà le preoccupazioni e le esigenze dei poliziotti in relazione alle suddette problematiche, nonché il grande senso di responsabilità degli operatori e dello stesso sindacato che però non può andare oltre, sono fiducioso di un Suo intervento al fine di dare immediatamente concretezza all’attuale concorso da Vice Sovrintendente, i cui vincitori attendono di essere avviati al corso dopo la valutazione dei titoli.

Una valutazione che dura ormai da mesi e che non può trovare alcuna giustificazione plausibile se non nella mancanza di volontà dell’Amministrazione a dargli corso.

Ecco perché è indispensabile chiudere immediatamente questa fase e bandire urgentemente i nuovi concorsi da Vice Sovrintendente, con le procedure semplificate, e quello da Vice Ispettore riservato agli interni. Il tutto per dare una risposta concreta e positiva alle aspettative dei poliziotti.

Per il senso di responsabilità, ma anche di lealtà che da sempre accompagna il SIULP nel confronto con l’Amministrazione, sono altresì costretto a rappresentarLe che il disagio ha già assunto le vesti di un’agitazione conclamata che, in assenza di risposte urgenti ed esaustive, non potranno che sfociare in protesta e contestazione dell’azione dell’Amministrazione.

Ecco perché nell’inviarLe cordiali saluti e sensi di rinnovata stima, sono certo che la Sua sensibilità, accompagnata dalla concretezza che contraddistingue la Sua storia e il Suo ruolo, sarà foriera di risposte positive per i poliziotti e di rinnovata attenzione nei confronti di chi, in ogni angolo del Paese quotidianamente si sacrifica senza se e senza ma, per la sicurezza del Paese e dei cittadini e per la salvaguardia della democrazia”.

Ruolo Sovrintendenti: termine procedure concorso a 156 posti per vice sovrintendente e attuazione mobilità Grazie anche alle costanti e continue sollecitazioni del SIULP , entro il prossimo novembre si concluderanno le procedure di valutazione dei titoli e la proclamazione dei vincitori del concorso in ultimo bandito per l’accesso alla qualifica di Vice Sovrintendente della Polizia di Stato.

Entro l’anno, i vincitori saranno avviati al corso di formazione al termine del quale, come di consueto, sarà data attuazione alle procedure di mobilità per i Sovrintendenti.

Per quanto attiene il nuovo concorso per v. sovrintendente, lo stesso sarà bandito non appena saranno apportate le modifiche formali e quelle sostanziali che riguardano l’introduzione, tra i titoli validi ai fini della valutazione, della conoscenza informatica e delle lingue straniere (segue a pagina 13) 12

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(segue da pagina12 )

E’ presumibile che il bando venga pubblicato il prossimo mese.

Si riporta, di seguito, il testo della nota dell’Ufficio Relazioni Sindacali inviato in merito alla questione.

“Con riferimento a precorsa corrispondenza, si informano codeste OO.SS. che la Direzione Centrale per le Risorse Umane ha comunicato che in esito alla relazione trasmessa al Consiglio di Stato per il prescritto parere sullo schema dì decreto indicato in oggetto, la Sezione Consultiva per gli Atti Normativi dell'Alto Consesso ha emesso un parere interlocutorio, in cui sono stati formulati alcuni rilievi di carattere formale e sostanziale sullo schema di regolamento in parola.

La suddetta Direzione Centrale ha fatto presente, altresì, che le eccezioni formulate sono già state oggetto di controdeduzioni e di opportune rispondenti delucidazioni sulle censure formulate e nel corso della corrente settimana saranno rassegnate alla competente Sezione Consultiva del Consiglio di Stato.”

Legge stabilità: Sindacati di Polizia, Governo penalizza la sicurezza e i suoi operatori e militarizza territorio

Se la bozza di legge di stabilità in nostro possesso dovesse rispondere a quella che il Governo si accinge ad approvare, saremo di fronte ad un vero e proprio “assassinio” della sicurezza civile nel nostro Paese e alla contestuale militarizzazione della gestione delle piazze.

A lanciare l’allarme, preannunciando anche una manifestazione generale dei poliziotti, sono i sindacati SIULP, SAP, UGL Polizia e CONSAP-ADP che non nascondono la loro amarezza e la rabbia di fronte all’ennesimo tradimento dell’esecutivo e del Ministro Alfano rispetto alla stesura della legge di stabilità per il

prossimo anno.

A fronte degli straordinari non pagati da oltre un anno, delle missioni e dell’indennità di ordine pubblico che marcano un ritardo altrettanto lungo, della mancanza di giubbotti anti-proiettili, di benzina per le autovetture, spesso anticipata dai poliziotti con i loro miseri stipendi per combattere il crimine, dell’ennesimo blocco del rinnovo contrattuale e del tetto salariale, che ha minato la tenuta e la funzionalità della polizia nonché delle rassicurazioni del Ministro Alfano che sulla manovra economica sarebbero finalmente arrivati i fondi per pagare il lavoro già svolto da oltre un anno

e per approvvigionarsi di mezzi e strumenti idonei

per continuare la lotta alla criminalità, ancora una volta l’esecutivo nel silenzio assordante del Ministro e del Dipartimento, continua a tagliare i fondi per la sicurezza e ad aumentare la richiesta di impegno “a gratis” dei poliziotti”.

Una situazione non più tollerabile anche perché, sottolineano ROMANO, TANZI, MAZZETTI E INNOCENZI, per le rispettive sigle sindacali, mentre alla polizia si continua a tagliare, ai militari vengono assegnati risorse per oltre miliardo di euro in più rispetto ai bilanci di quest’anno.

Una scelta politica chiara ed inequivocabile, rafforzata anche dalla volontà di voler abrogare l’articolo 202 dello Statuto degli impiegati civili che prevede la salvaguardia della non riformatio in peius dei trattamenti economici in godimento. (segue a pagina14 ) 13

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(segue da pagina 13)

Il tutto mentre la casta e gli sprechi non hanno perso un solo privilegio o un solo centesimo.

A fronte dell’acuirsi dei conflitti di piazza, che vedrà un autunno incandescente, il Governo Letta anziché rafforzare la Polizia di Stato civile, democratica e trasparente abituata alla mediazione dei conflitti, preferisce “MILITARIZZARE” le piazze e le strade del Paese per affrontare il giusto dissenso dei cittadini con la logica del “limite invalicabile” secondo cui chi lo oltrepassa va abbattuto.

SIULP, SAP, UGL Polizia e CONSAP-ADP, come tutti i poliziotti dicono No a questa gestione militarizzata dei conflitti e preannunciano una manifestazione generale per richiamare l’attenzione dei cittadini e della politica sui gravi rischi verso i quali queste scelte porteranno.

Quello che ci amareggia di più, concludono i sindacalisti è il silenzio assordante del Ministro e delle Amministrazioni su queste delicatissime questioni; ecco perché se la legge di stabilità dovesse essere approvata così com’è, chiederemo le dimissioni del Ministro Alfano in quanto non ci sentiamo più rappresentati.

Roma 15 ottobre 2013

Documento finale Direttivo Nazionale

Il Direttivo Nazionale del SIULP, riunitosi in Roma il 10 ottobre 2013 presso la sede di via Vicenza 26 in Roma,

APPROVA

la relazione introduttiva del Segretario Generale

CONSIDERA

positivamente il lavoro svolto dalla Segreteria Nazionale, che ha portato al riconoscimento della specificità dei lavoratori di polizia, sia in ambito previdenziale, bloccando definitivamente il riproposto decreto di armonizzazione che avrebbe penalizzato ulteriormente i lavoratori del Comparto Sicurezza e Difesa, sia relativamente al riordino del modello, attraverso il blocco della chiusura di 40 questure in funzione dell’assetto degli Enti Provincia che l’esecutivo voleva attuare, nonché per gli effetti che avrebbe prodotto la riforma dello strumento militare qualora, unitamente alla stessa, non si proceda al riordino complessivo del modello e dei Comparti sicurezza e difesa, nonché delle carriere e l’introduzione della contrattualizzazione della dirigenza.

ASCRIVE

Positivamente l’emanazione del concorso per l’accesso a 1400 posti a vice ispettore, grazie all’incessante opera del SIULP in tal senso che ha consentito tale procedura dopo circa dieci anni di ritardo, rinnovando il mandato alla Segreteria Nazionale affinché, non appena chiuse le procedure del predetto concorso, sensibilizzi l’Amministrazione ad emanare immediatamente un nuovo concorso per vice ispettore finalizzato a colmare le circa 10mila vacanze che si registrano nel ruolo ad oggi.

(Segue a pagina 15)

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(Segue da pagina 14 )

RITIENE

prioritaria la necessità di proseguire la concertazione con l'Esecutivo per perfezionare un percorso legislativo che salvaguardi, in un immediato futuro, le posizioni previdenziali dei colleghi entrati recentemente in Amministrazione, anche attraverso l'agognata, quanto indispensabile, introduzione della previdenza complementare.

DA MANDATO

alla Segreteria Nazionale di individuare ogni forma di protesta e rivendicazione finalizzata allo sblocco del tetto salariale, che oggi danneggia pesantemente i lavoratori per la mancata corresponsione degli aumenti inerenti l'assegno di funzione, gli scatti di anzianità e le progressioni di carriera. Sul punto condivide l'azione intrapresa, sia in ambito nazionale sia in ambito territoriale, volta ad individuare gli sprechi in seno al Dipartimento della P.S. e le sue articolazioni, anche con la finalità di reperire risorse integrative utili al finanziamento dell'auspicato superamento del tetto salariale.

VALUTA NEGATIVAMENTE

alcuni segnali provenienti dall'Amministrazione che sembra essersi chiusa in una torre d'avorio, allontanandosi dalle effettive necessità del sistema sicurezza e dalle esigenze del personale. Palesando un atteggiamento riottoso nei confronti dell'istituzione Sindacato, questa gestione, di fatto, sta disconoscendo l'importanza e i valori posti a tutela dei diritti delle donne e gli uomini della Polizia di Stato. Per tale aspetto, conferma il pieno sostegno alla Segreteria Nazionale ad intraprendere ogni utile iniziativa, compreso la manifestazione pubblica per respingere sul nascere qualsivoglia tentativo di arretramento dei diritti dei lavoratori e della trasparenza del Dipartimento della P.S. rispetto alla società civile di cui il Sindacato, il SIULP, ne è stato fautore e tutt’ora garante, quale condizione indispensabile e imprescindibile per un modello di sicurezza civile, democratico e a garanzia della democrazia e delle Istituzioni repubblicane e mai di chi le occupa.

CONDANNA

Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza per il totale disinteresse nei confronti delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, per tutti i ritardi che si registrano nell’applicazione delle norme contrattuali e delle leggi che disciplinano i percorsi di carriera dei poliziotti che oggi fanno registrare ritardi inauditi e insopportabili, ancora più pressanti per effetto del blocco delle procedure contrattuali e del tetto salariale, la cui colpa non può che essere ascritta all’insensibilità e alla lontananza dei vertici del Dipartimento rispetto ai poliziotti.

Sintomatico di tale distacco dei vertici del Dipartimento dai poliziotti sono i ritardi nell’emanazione dei concorsi per vice ispettore e vice sovrintendente relativi alle vacanze che si registrano dal 2004 ad oggi.

Su tale tematica da mandato alla Segreteria Nazionale di attuare ogni forma di protesta nei confronti di un vertice ormai distante e troppo affaccendato a preservare solo se stesso.

APPROVATO ALL’UNANIMITA’

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Legge Stabilità: SIULP, il Governo dia risposte concrete ed immediate ai poliziotti altrimenti è allarme rosso per la sicurezza Dichiarazione del Segretario Generale Felice Romano

Aprire immediatamente un tavolo di discussione, con il sindacato, che possa accompagnare l’iter parlamentare della legge di stabilità, in modo da far comprendere al Parlamento il gravissimo disagio e lo scoramento totale delle donne e degli uomini in uniforme che quotidianamente si sacrificano in ogni angolo del Paese

per la sicurezza e la coesione sociale, è quanto chiede il Segretario Generale del SIULP, Felice ROMANO, dopo un confronto con i poliziotti, reduci della manifestazione di sabato scorso a Roma, rispetto ai contenuti della manovra economica varata dal CDM che, diversamente da quanto preannunciato dall’esecutivo, non

contiene alcuna risposta alle esigenze della sicurezza e soprattutto dei suoi operatori.

Straordinari non pagati da oltre un anno, missioni e indennità di ordine pubblico arretrati da circa 11 mesi, doppi turni e servizi pesanti nei quali, quasi sempre si è esposti al rischio dell’incolumità̀ personale e nei quali la dignità di onesti servitori dello Stato è costantemente calpestata in nome di una ragione di stato per un Stato completamente assente per i suoi servitori, continua Romano, hanno creato una miscela esplosiva che corre il rischio di assumere pieghe imprevedibili e incontrollabili.

Le dichiarazioni rese dai colleghi e riportate da alcune trasmissioni televisive, secondo le quali alcuni operatori delle Forze di polizia hanno dichiarato che alla prossima manifestazione, visto il trattamento ricevuto dal Governo, si faranno da parte e lasceranno entrare i manifestanti nei palazzi del potere, sono sintomatiche di un totale senso di abbandono che i poliziotti vivono per effetto del trattamento a loro riservato che il Parlamento non può far cadere nel vuoto.

È ormai allarme rosso per la sicurezza, per i suoi operatori e per tutto ciò che questo può innescare. È stata già deliberata la manifestazione nazionale per effetto dell’insopportabile danno e denigrazione che comporta, per i poliziotti, la proroga del blocco contrattuale e, soprattutto, del tetto salariale che mina anche la stessa tenuta dell’operatività̀ della funzione di polizia atteso che a responsabilità maggiori non corrisponde un trattamento economico adeguato come quello riconosciuto agli altri che hanno raggiunto la stessa professionalità prima del 1° gennaio 2011.

Essa, però sarebbe il punto di non ritorno nel rapporto fiduciario ed indissolubile che deve presiedere la relazione esistente tra lo Stato e chi lo rappresenta e che per esso è pronto anche al sacrificio estremo.Ecco perché, conclude Romano se il Governo non darà risposte concrete ed immediate al disagio degli operatori della sicurezza, anche attraverso forme di autofinanziamento interno ad ogni singola Amministrazione, oltre alla manifestazione nessuno si meravigli se quanto preannunciato anonimamente dai colleghi impegnati nella manifestazione di sabato scorso dovesse trovare riscontro.

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Preparazione per il concorso interno di VICE ISPETTORE

La Segreteria Nazionale, in partenariato con la Link Campus University e la società Pianeta Formazione, ha stipulato una convenzione per offerte formative ai propri

iscritti, a condizioni economiche vantaggiose e con modalità particolarmente adatte per coniugare armonicamente le esigenze lavorative con quelle didattiche.

In aggiunta alla convenzione per i corsi di laurea si è ritenuto utile stipulare anche opportunità formative inerenti le varie fasi concorsuali che possono interessare i nostri iscritti. A tal fine è stata portata a termine la convenzione

relativa alla preparazione per la partecipazione al concorso interno per l’accesso al corso di formazione per la nomina alla qualifica di vice ispettore.

L’offerta prevede due metodi principali di apprendimento che si svilupperanno uno mediante l’utilizzo di supporti multimediali finalizzati all’apprendimento, l’altro attraverso lezioni frontali che si svilupperanno in ogni capoluogo di regione dove vi sarà la presenza di almeno venti iscritti.

In relazione alla convenzione il corso sarà articolato in tre step autonomi. Il costo di ogni fase, per gli iscritti al SIULP, è di 500,00 euro. Resta inteso che gli step successivi possono essere effettuati, previo superamento della prima fase e su base volontaria di chi riterrà opportuno aderire.

Come illustrato di seguito, ai frequentatori, sempre nel costo anzidetto, sarà consegnato gratuitamente il manuale (ebook) relativo al predetto concorso edito dalla Laurus Robuffo.

Inoltre, a coloro i quali effettueranno il corso verranno rilasciati trenta crediti formativi universitari (CFU) che potranno essere utilizzati per il conseguimento di un diploma di laurea presso l’Università Link Campus.

In relazione alle numerose domande che stanno pervenendo tramite l’apposito numero verde che è riportato di seguito, trascriviamo le domande con le relative risposte che più frequentemente sono state poste dai nostri iscritti.

Nella convinzione di aver predisposto un servizio utile a tutti coloro i quali hanno deciso di partecipare al suddetto concorso, ricordiamo, altresì, che poiché il corso di preparazione è A NUMERO CHIUSO E NON POTRA’ SUPERARE LE 5000 UNITA’, il diritto di prelazione riservato agli iscritti SIULP scade il 15 di novembre.

Superata la predetta data, l’Università e la società Pianeta Formazione apriranno le iscrizioni, se vi saranno ancora posti, a tutti gli altri colleghi che vorranno aderire anche se non potranno usufruire dei vantaggi riservati agli iscritti.

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Organizzazione del corso

Fase 1: Prova Preselettiva

La prova preselettiva consisterà in un set di quesiti a risposta guidata, a tale scopo si metteranno a disposizione:

• Videolezioni, per un totale di oltre 200 ore tenute da docenti universitari, dispense e mappe concettuali relative alle materie oggetto del concorso;

• Tutor dedicati per ogni materia disponibili tutti i giorni, festivi compresi;

• Applicazione smartphone per esercitazioni e aiuto alla memorizzazione delle risposte dei quesiti;

• Lezioni frontali tenute da docenti universitari, in ogni capoluogo di regione e per gruppi limitati di partecipanti, sulle tecniche di memorizzazione.

• Fase 2: Prova Scritta

• Istruzioni per la stesura logica degli elaborati d 'esame, acquisizione dei relativi contenuti attraverso mappe della conoscenza guidate e 30 ore di lezioni frontali - relativamente alla prova scritta - tenute da docenti universitari, in ogni capoluogo di regione e per gruppi limitati;

• Simulazione dello svolgimento di una prova scritta con la materiale stesura di un elaborato, che sarà corretto. Ai partecipanti verranno segnalati gli eventuali errori.

• Fase 3: Prova Orale

� Lezioni di public speaking per rendere più efficace la presentazione del candidato,

ed ulteriori 30 ore di lezioni fron tali - relativamente alla prova orale - tenute da docenti universitari, in ogni capoluogo di regione e per gruppi limitati.

A tutti gli iscritti verrà consegnato gratuitamente il manuale (ebook) relativo al concorso edito dalla Laurus Robuffo. Inoltre, a ciascun partecipante saranno rilasciati, a richiesta, 30 crediti formativi universitari C.F.U., che potranno essere utilizzati per il conseguimento di un diploma di laurea.

Per gli iscritti SIULP, il costo - pro quota e per ogni fase - è ridotto da 700,00 a soli 500,00 euro, e gli stessi potranno avere una "prelazione" - da esercitarsi in un termine prefissato - sul numero massimo di iscritti.

(continua a pag.19)

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(continua da pag.18) DOMANDE FREQUENTI

Dove posso inviare il modulo d’iscrizione?

Il modulo va spedito via e-mail all’indirizzo: [email protected]

Al momento dell’invio del modulo devo aver effettuato il pagamento?

No, il pagamento deve essere effettuato comunque entro l’avvio della fase del corso

Com’è strutturato il corso?

Il corso è strutturato in: 200 ore di videolezioni, materiale di supporto a distanza (appunti, slide e mappe concettuali) e 60 ore di lezioni frontali

Quando sarà possibile accedere alla piattaforma?

Alla chiusura del termine per le iscrizioni verrà attivata la piattaforma

Quando usciranno i calendari delle lezioni frontali?

Nella settimana successiva al 15 novembre

Se nel mio capoluogo di regione ci sono pochi iscritti al corso le lezioni frontali sono ugualmente garantite?

Si, sono garantiti e realizzati dove saranno presenti più di 20 iscritti

I tutor sono reperibili anche telefonicamente?

I tutor sono reperibili via e-mail

Come funziona l’applicazione smartphone?

Simula la prova preselettiva con i quesiti a risposta guidata

Quanto costa il corso?

Il costo del corso per gli iscritti al SIULP è di euro 500,00 per ogni fase; per tutti gli altri è di euro 700,00

Quali sono le modalità di pagamento?

Il pagamento è effettuabile attraverso bonifico, alle coordinate bancarie indicate sul modulo d’iscrizione. Solo per la PRIMA FASE agli iscritti SIULP è consentito pagare euro 300,00 all’iscrizione ed euro 200,00 a metà corso

Quanto dura il corso? Quando inizia e quando termina?

Il corso è sincronizzato con le diverse fasi del concorso ed inizia e termina con esse (continua a pag. 20) 19

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Continua da pag. 19)

Come funziona la piattaforma?

Verrà attivato un profilo con Username e Password con cui si accederà alla piattaforma per fruire del materiale online

Come e dove si svolgono le lezioni frontali?

Le lezioni frontali si svolgeranno in ogni capoluogo di regione, e nelle città dove saranno presenti almeno 30 iscritti

Nelle simulazioni della fase 1 saranno presenti le domande pubblicate dal ministero?

Certamente, saranno i quesiti del ministero ad essere oggetto dell’apprendimento

L’app per smartphone per esercitarsi ad apprendere i quesiti della prova preselettiva, salva i quesiti sul telefono?

Si il database dei quesiti viene scaricato sullo smartphone, in questo modo ci si può esercitare senza consumo di traffico telefonico

La fase 2 e 3 possono essere acquistate dopo l’eventuale superamento della prova preselettiva?

Certo, si può attendere l’esito della prova preselettiva e successivamente iscriversi ed acquistare la FASE 2 e la FASE 3

www.siulp.it - www.pianeta-formazione.it - www.unilink.it

Per ulteriori informazioni chiama al numero verde oppure scrivi a: [email protected]

D’ALIA: SIULP bene ministro su razionalizzazione sistema sicurezza, ma per buona riuscita occorre concretezza e gradualità. Dichiarazione del Segretario Generale Felice Romano

Le dichiarazioni del ministro D’Alia secondo le quali non è più rinviabile l’apertura di una discussione per l’unificazione delle forze di polizia, sono un segnale importante di reale presa di coscienza da parte dello stesso ministro e si auspica di tutto il governo, anche se l’attuazione di una siffatta iniziativa prevede concretezza ma anche gradualità.

Che anche il governo si ponga la questione di razionalizzare l’attuale sistema sicurezza, e quindi di conseguenza le singole forze che lo compongono e i loro presidi che insistono sul territorio, è un atto dovuto ma anche di grande lungimiranza politica, attese le gravi difficoltà economiche che investono il Paese. Essa è, inoltre, una risposta concreta ai reali bisogni delle donne e degli uomini in uniforme. (segue a pagina 21) 20

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(segue da pagina 20)

Ad affermarlo in una nota Felice Romano, Segretario Generale del SIULP, il quale, nell’esprimere plauso al ministro D’Alia che mostra ancora una volta la sua concretezza nel prestigioso incarico che ricopre, sottolinea come il SIULP da tempo sta invocando la riforma del modello della sicurezza, la rivisitazione dei presidi sul territorio e anche quella delle carriere del personale che, stante l’attuale organizzazione, è completamente ingessata a discapito delle migliaia e migliaia di professionalità che non riescono a trovare sbocchi e nuovi ambiti di impiego proprio per la vetusta organizzazione del modello e i grandi costi che essa comporta.

Sono ormai due anni, continua Romano, che il SIULP ha elaborato, in modo scientifico unitamente all’Università Link Campus di Roma, un progetto di riorganizzazione dei presidi che, a parità di organici, comporta un risparmio di gestione che va dal 53 al 67% degli attuali costi con il raddoppio e in alcuni casi addirittura la triplicazione delle pattuglie addette al controllo del territorio.

Questo progetto, purtroppo, non trova sostenitori proprio per la miopia della politica dei vari governi che si sono finora succeduti poiché ostaggio di antiche e ormai non più esistenti equazioni secondo le quali il pluralismo dei corpi di polizia sono una garanzia per la democrazia.

Ecco perché, conclude Romano, nel plaudire all’iniziativa del ministro D’Alia e nel dargli pieno sostegno su questo progetto ribadiamo, però, la necessità che ad esso si giunga attraverso passaggi graduali che prevedano il passaggio funzionale anche dell’Arma dei Carabinieri, sebbene a status militare, sotto le dirette dipendenze del ministro degli Interni così come avvenuto in Francia nel 2009, con un risparmio per le casse dello stato francese pari a circa 3 miliardi di euro. Già questo primo importante segnale, pur garantendo lo status delle singole forze e senza arrivare necessariamente all’unificazione consentirebbe, di fatto, l’unificazione della regia del potere di organizzazione ma anche della responsabilità della funzione di ordine e sicurezza pubblica in capo alle autorità civili e provinciali di P.S. e quindi del ministro degli interni come si conviene ad ogni Paese civile, democratico ma che vuole essere al passo con i tempi anche rispetto alle compatibilità finanziarie.

Ogni scorciatoia ad un percorso graduale, nonostante la buona volontà di chi la promuove, correrebbe il rischio di vanificare il raggiungimento dell’obbiettivo come già avvenuto troppe volte in passato.

Fermiamo le stragi nel

Mediterraneo

Giornata di mobilitazione nazionale venerdì 11 ottobre 2013

La tragedia di Lampedusa si aggiunge a decine di altre che si sono consumate negli ultimi anni e che sono costate la vita ad oltre ventimila persone: esseri umani che hanno lasciato il loro Paese fuggendo da guerre e persecuzioni o alla ricerca di una vita migliore.

(segue da pagina 22)

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(continua da pag. 21)

per fermare i viaggi dell’orrore e per fare in modo che l’esortazione gridata da tutti non sia vana, CGIL CISL e UIL, nel

segno di cordoglio e solidarietà, indicono una mobilitazione nella giornata di venerdì 11 ottobre 2013 per una diversa politica in materia di immigrazione ed asilo.

Le nostre Proposte:

• realizzare un piano per la costruzione di un efficace sistema di accoglienza, anche attraverso l’impegno dell’Unione europea, che non può esimersi dalla responsabilità di sostenere una delle più importanti frontiere europee nel Mediterraneo;

• istituire corridoi umanitari per i profughi che fuggono dalle guerre, rendendo esigibili in condizioni di sicurezza, l’accesso all’asilo ed alle misure di protezione internazionale;

• riformare la legislazione sull’immigrazione e dotare l’Italia di una legge organica in materia di asilo; • contrastare la tratta degli esseri umani, anche attraverso forme efficaci di collaborazione con i Paesi di

origine e di transito di migranti e profughi e colpendo duramente i trafficanti. CGIL, CISL e UIL non resteranno in silenzio di fronte al ripetersi di queste tragedie.

Il mondo del lavoro si mobilita perché all’indignazione ed al dolore possa seguire la ricerca di soluzioni concrete.

Licenza di porto d'armi per difesa personale agli appartenenti alle Forze di Polizia

Si riporta il testo della nota inviata il 3 ottobre 2013 al Pref. Alessandro Pansa Capo della Polizia Direttore Generale della P.S.:

“La Circolare 557/PAS/10100.A(1)3 del 30 aprile 2013 emanata dall'Ufficio per l'Amministrazione Generale del Dipartimento della P.S., disciplina i criteri per il rilascio di porto d’armi per difesa personale, per uso caccia o tiro a volo a favore del

personale appartenente alle varie forze di polizia in servizio attivo.

Nella stessa si sottolinea la necessità di valutare attentamente i requisiti previsti per tale rilascio, oltre ad evidenziare gli obblighi fiscali e di spesa gravanti sui richiedenti. Sulla base della citata direttiva, la pratica procedimentale in atto esclude espressamente che la presentazione di un attestato di servizio possa in qualche modo surrogare l’allegazione della certificazione sanitaria relativa al possesso di requisiti psico-fisici. Al riguardo, si appalesa quanto mai discutibile l’obbligo di allegazione di certificati anamnestici unitamente ad attestazione del medico a certificazione del possesso dei requisiti psico-fisici necessari per la detenzione ed il porto dell’arma. (Continua a pag. 23) 22

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Ciò, soprattutto alla luce del fatto che gli appartenenti alle forze di Polizia, essendo quali Agenti di P.S. già in possesso dell’arma in dotazione personale, dovrebbero essere per definizione considerati in possesso della abilità tecnica e dei requisiti previsti per la concessione della licenza di porto d’armi. Appare evidente come l’Amministrazione non tenga in alcun conto il fatto che l’appartenente alle forze di Polizia è permanentemente abilitato al porto ed al maneggio delle armi in dotazione individuale e di reparto che, com’è ben noto, hanno una potenzialità di fuoco decisamente superiore alle armi comuni da sparo.

Peraltro, è altrettanto noto come ai Magistrati del Pubblico Ministero, ai Prefetti ed agli Ufficiali di P.S. sia consentito il possesso ed il porto di un’arma senza alcun provvedimento autorizzato.

Ci premesso, al di là del blando riferimento al DM Sanità del 28 aprile 1998, si chiede di conoscere quali ragioni giuridiche o semplicemente di opportunità sussistano per mantenere in vita una prassi almeno apparentemente illogica e contraddittoria e se vi siano concreti margini in ordine alla possibilità di riformare le procedure per il rilascio delle licenze di porto d’arma nei confronti degli appartenenti alle Forze di Polizia, nel senso di prevedere che l’attestazione di servizio rilasciata dall’Ufficio di appartenenza possa essere idonea e sufficiente ad integrare la certificazione del possesso dei requisiti psico-fisici per il maneggio delle armi.

Confidando nella Sua sensibilità, in attesa di conoscere le sue determinazioni in ordine alla problematica segnalata, Le rinnovo sentimenti di elevata stima”.

Sul nr. 39 del 5 ottobre 2013 di questo notiziario, avevamo pubblicato la nota inviata al Capo della Polizia con la quale si poneva il problema relativo alla esigenza di modificare le direttive in ordine alla certificazione della idoneità al maneggio delle armi nei casi di rilascio di licenza di Porto d'armi a favore degli appartenenti alle forse di Polizia. Al riguardo, l'ufficio relazioni sindacali del Dipartimento ha risposto con la nota N. 557/RS/ del 15 ottobre 2013 il cui

testo, di seguito si riporta:

“Con riferimento alla nota prot. n. 7.11/1.150/20134/fr del 3 ottobre scorso, concernente l'oggetto, il Sig. Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, nel ritenere le osservazioni prospettate ragionevoli, nonché meritevoli di un approfondimento, ha ritenuto incaricare l'Ufficio per l'Amministrazione Generale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza per l'esame della questione. Si fa riserva di comunicare ulteriori notizie”.

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L’angolo della norma

Pensioni: esclusione armonizzazione e attuale funzionamento nel Comparto sicurezza e difesa

Come già comunicato, il Consiglio dei Ministri del 9 settembre 2013, grazie all’incessante azione del Siulp, nel varare il provvedimento di armonizzazione previdenziale per le categorie che erano rimaste escluse dall’intervento della riforma Fornero, ha approvato il nuovo provvedimento di armonizzazione che però, come da noi richiesto, ha escluso il Comparto sicurezza e difesa in funzione della sua specificità. Alla luce della predetta esclusione, e per rispondere ai numerosi quesiti che ci pervengono relativi a come funziona oggi il sistema previdenziale per i poliziotti, riportiamo di seguito un breve vademecum, con richiamo alle fonti normative a cui si fa riferimento, predisposto dainostri esperti che tracciano un quadro ben definito e facilmente comprensibile su come, quando e con quale trattamento oggi si può andare in pensione.

L'articolo 24 del D.L. 201/2011, convertito in legge 241/2011, ha riconosciuto la cosiddetta certezza dei diritti a tutti i lavoratori che hanno raggiunto, alla data del 31 dicembre 2011, i requisiti di accesso al pensionamento secondo la previgente normativa (...omissis...); in deroga a quanto previsto per gli altri lavoratori, per il personale del Comparto sicurezza e difesa, il comma 18 dell'articolo 24 dello stesso decreto prevede che, con regolamento da emanare entro il 30 giugno 2012, data posticipata al 31/10/2012 dal decreto spendig review, sia previsto uno specifico provvedimento per armonizzare il sistema previdenziale degli appartenenti al Comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico.

(continua a pag. 25) 24

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(continua da pag. 24)

Poiché tale regolamento, ad oggi non è stato emanato come in premessa richiamato, per detto personale continuano ad applicarsi i requisiti pensionistici vigenti i quali, tuttavia, sono soggetti, a decorrere dal 1° gennaio 2013 e fino all'entrata in vigore del citato provvedimento di armonizzazione, agli adeguamenti della speranza di vita e all'applicazione della cd finestra mobile.

Gli adeguamenti alla speranza di vita

Sistema previsto dall’articolo 12, comma 12 bis del D.L. 78/2010, in origine tale norma doveva diventare operativa dal 1° gennaio 2015. Successivamente, per effetto di una disposizione contenuta nel D.L. 98/2011 (manovra finanziaria di luglio 2011), l’operatività del sistema che introduce la speranza di vita, è stata anticipata al 1° gennaio 2013.

Finestra mobile.

Il sistema è stato introdotto dall’articolo 12 comma 2 del D.L. 78/2010, parzialmente modificato dall'articolo 18 comma 22 ter della legge 111/2011.

Al fine di favorire la comprensione, riportiamo di seguito i nuovi requisiti per l'accesso al pensionamento vigenti, a decorrere dal 1.1.2013 e validi fino al 31.12.2015.

Pensione di VECCHIAIA (dal 01 gennaio 2013 fino al 31 dicembre 2015). I limiti ordinamentali previsti, che restano invariati, sono i seguenti:

• Dirigente generale: 65 anni;

• Dirigente superiore: 63 anni,

• Qualifiche inferiori: 60 anni.

Agli stessi si devono aggiungere, come di seguito riportato, gli adeguamenti della speranza di vita e quelli della finestra mobile; questi due istituti si applicano solo ai soggetti che al compimento del limite anagrafico ordinamentale previsto per la qualifica rivestita, non hanno maturato i requisiti prescritti per la pensione di anzianità:

• 3 mesi in più in applicazione dell'adeguamento della speranza di vita

• 12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti minimi

(continua a pag. 26) 25

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(continua da pag. 25)

Coloro ai quali si applica la speranza di vita e la finestra mobile, in quanto non hanno maturato i requisiti per la pensione di anzianità, verranno collocati in quiescenza d’ufficio al raggiungimento del primo requisito utile alla pensione di anzianità.

Per facilitare l’individuazione dei parametri anzidetti, riportiamo di seguito le indicazioni e i requisiti necessari per maturare il diritto alla pensione di anzianità in vigore dl 1° gennaio 2013 e fino al 31 dicembre 2015

Pensione di ANZIANITA’:

Dal 1° gennaio 2013, il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico di anzianità si consegue:

• 53 anni e 3 mesi (adeg. speranza di vita) e la massima anzianità contributiva (*)

• oppure 57 anni e 3 mesi (adeg. speranza di vita) con 35 anni di contribuzione.

A questi vanno aggiunti 12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti

minimi in applicazione della finestra mobile.

(*) destinatario di tale trattamento pensionistico è il personale che al 31 dicembre 2011 ha già maturato la massima anzianità contributiva, cioè l’80% della base pensionabile

Per chi va in pensione con 40 anni e 3 mesi di contributi, sono previste regole più penalizzanti rispetto al passato. Infatti, per chi matura i requisiti nel 2013, la finestra mobile che si aggiunge al requisito di pensione di anzianità è di 14 mesi mentre, a partire dal 1° gennaio 2014, diventa di 15 mesi, secondo quanto previsto articolo 18 comma 22 ter della legge 111/2011. In sintesi a coloro i quali maturano il requisito per la pensione di anzianità a partire dal 1° gennaio 2013, per poter percepire il trattamento economico di pensione, dovranno allungare la loro permanenza in servizio secondo lo schema di seguito riportato:

• 3 mesi in più in applicazione dell'adeguamento della speranza di vita

• 14 mesi (15 a partire dal 1 gennaio 2014) dalla data di maturazione dei requisiti minimi.

(continua a pag. 27)

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(continua da pag. 26)

A mero titolo esemplificativo, si riportano alcuni esempi per far comprendere meglio la normativa vigente:

- completati i 40 anni e 3 mesi di anzianità contributiva il 30 aprile 2013, la prima decorrenza possibile è 14 mesi dopo la maturazione di tale requisito e cioè il 1° luglio 2014;

- completati i 53 anni e 3 mesi di età il 31 marzo 2013 e la massima anzianità contributiva, la prima decorrenza possibile è 12 mesi dopo la maturazione del requisito e cioè il 1° aprile 2014.

Dal 01 gennaio 2016 la pensione di vecchiaia e la pensione di anzianità subiranno un ulteriore aumento di 4 mesi, in base ai valori indicativi stimati dal Governo nella relazione tecnica allegata al decreto .

Cari colleghi, sperando di aver chiarito tutti i dubbi posti nelle migliaia di quesiti che ci sono giunti, come vedete, anche senza il decreto di armonizzazione, i vecchi requisiti per accedere alla pensione, sia di anzianità che di vecchiaia, sono stati modificati, con la previsione di dover rimanere in servizio ulteriori periodi, con l’introduzione della finestra mobile e della cd speranza di vita.

TRATTAMENTO FINE RAPPORTO: modalità di pagamento.

Di seguito ai chiarimenti relativi a come i poliziotti possono accedere alla pensione, pubblicati sul Flash della scorsa settimana, per rispondere agli ulteriori quesiti che ci sono stati posti, una tabella riepilogativa di come viene liquidato il trattamento fine servizio ai colleghi vanno in quiescenza, riportiamo oggi una tabella riepilogativa:

(continua a pagina 28)

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(continua da pag. 27)

Termini di pagamento dei TFS per rapporti di lavoro con cessazione a partire dal 13/08/2011 con l'entrata in vigore della legge 148/2011 Art.1 c. 22 e 23

PS: l’ufficio competente della Questura dove si è Amministrati, nel trasmettere la dovuta documentazione all’ente erogatore, deve specificare in quale posizione giuridica il dipendente pensionato si trovava in data antecedente il 13.8.2011, al fine di far rispettare i nuovi termini di pagamento del TFS

fonti circolare INPDAP numero 16 del 09.11.2011

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La pensione del dipendente pubblico è pignorabile nei limiti del quinto solo per la quota eccedente le spese di mantenimento

La Corte di Cassazione Civile, sezione terza, con la sentenza n. 18755 del 7 Agosto 2013 è intervenuta sulla questione concernente i limiti alla pignorabilità della pensione di ex dipendenti pubblici ai sensi del T.U. sul sequestro, pignoramento e cessione degli stipendi, salari e pensioni dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni (Dpr 180/1950) - normativa modificata dalla pronuncia di incostituzionalità n. 506/2002. La vicenda di fatto aveva registrato l’accoglimento da parte del

Tribunale, in primogrado, dell'opposizione all'esecuzione proposta da un pensionato, ex dipendente pubblico, rilevando come il pignoramento presso terzi a cui era stato sottoposto ledesse la c.d. quota di "minimo vitale" rappresentata dalla sua pensione. Il giudice di primo grado dichiarava pignorabile nei limiti del quinto soltanto la quota eccedente tale quantificazione.

Ritenendosi leso dalla decisione del Tribunale, il pensionato ricorreva in Cassazione denunciando violazione di legge: il giudice del merito avrebbe errato nella propria statuizione poiché avrebbe dovuto considerare la pensione interamente non pignorabile.

Con la sentenza in commento, la Suprema Corte fornisce interpretazione della normativa in tema di pignorabilità spiegando come il legislatore abbia operato un contemperamento di interessi: da una parte, quello di garantire al debitore quel minimo di entrata economica necessaria al mantenimento personale; dall'altra, la soddisfazione dei creditori. Da ciò deriva la corretta interpretazione ed applicazione del diritto da parte del giudice del merito, che ha logicamente motivato la sua decisione e proceduto al calcolo della quota di pensione residua ritenuta pignorabile.

Il ricorso è stato, quindi rigettato, enunciando la Cassazione il principio per cui "(...) è assolutamente impignorabile, con le eccezioni previste dalla legge per i crediti qualificati, la parte della pensione, assegno o indennità necessaria per assicurare al pensionato mezzi adeguati alle esigenze di vita ed è pignorabile nei soli limiti del quinto la residua parte, dovendo inoltre ritenersi che l'indagine circa la sussistenza o l'entità della parte di pensione necessaria per assicurare al pensionato mezzi adeguati alle sue esigenze di vita, e come tale legittimamente assoggettabile al regime di assoluta impignorabilità - con le sole eccezioni, tassativamente indicate, di crediti qualificati è rimessa, in difetto di interventi del legislatore al riguardo, alla valutazione in fatto del giudice dell'esecuzione ed è incensurabile in cassazione se logicamente e congruamente motivata”.

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Pensioni: la totalizzazione retributiva quale alternativa gratuita alla ricongiunzione onerosa

Ci vengono chiesti chiarimenti in ordine alla ricongiunzione ed alla totalizzazione dei contributi pensionistici. Al riguardo, occorre ricordare che le ricongiunzioni gratuite sono state abrogate dalla legge n.122/2010, per effetto della quale, dal luglio 2010, ai lavoratori non è più permesso di spostare i contributi da un fondo ad un altro, se non a pagamento.

L’alternativa, gratuita alla ricongiunzione è la totalizzazione. La sostanziale differenza è che mentre la ricongiunzione permetteva di avere una pensione “retributiva”, ossia calcolata con il vecchio e più conveniente sistema proporzionato allo stipendio, la totalizzazione impone il calcolo “contributivo”, cioè in base ai contributi versati.

La totalizzazione contributiva dà la possibilità di andare in pensione unendo i contributi versati in varie gestioni ed assicurarsi, così, il diritto a una pensione, attraverso una apposita istanza all’ultimo ente previdenziale di iscrizione. La domanda deve essere presentata dall’interessato o da un erede, in caso di reversibilità. L’Inps erogherà la pensione unica, con oneri a carico di ciascuna gestione.

Sul tema è recentemente intervenuto l’istituto di previdenza con la circolare n.120 del 6 agosto 2013, prospettando la nuova possibilità di cumulo dei periodi contributivi inserita dalla legge Stabilità 2013, come rimedio a vantaggio dei dipendenti, per lo più pubblici, rimasti senza facoltà della ricongiunzione gratuita.

L’Inps, a tal proposito, chiarisce che il trasferimento della contribuzione tra le differenti gestioni accade senza oneri a carico degli interessati, cioè gratuitamente e che l’esercizio di tale facoltà non prevede in nessun caso il diritto di corrispondere ratei arretrati di pensione. Dunque, sia in sede di prima liquidazione che di ricostituzione della pensione, non potranno essere riconosciuti arretrati riferiti a periodi anteriori alla data della domanda per la costituzione della posizione assicurativa.

In caso di decesso degli interessati, la facoltà può essere applicata dai superstiti ai fini del diritto e della misura della pensione di reversibilità o indiretta loro spettante. Ai fini del cumulo, i differenti periodi di iscrizione nelle varie gestioni si convertono in base a particolari e univoci criteri.

La citata circolare fa presente che il nuovo istituto del cumulo dei periodi assicurativi è conseguibile a domanda del lavoratore o suo avente causa, da presentarsi all’ente gestore della forma assicurativa a cui da ultimo l’interessato è stato iscritto. Per forma assicurativa di ultima iscrizione, specifica l’Inps, deve ritenersi la gestione dove risulta accreditata l’ultima contribuzione a favore del lavoratore. Nel caso in cui al momento della domanda, il lavoratore dovesse risultare iscritto a più gestioni, ha la possibilità di

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selezionare la gestione presso cui intende presentare la domanda.

(continua a pag. 31)

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(continua da pag. 30)

Per scongiurare squilibri di trattamento rispetto a quanti, dal 1° luglio 2010, avessero già richiesto la ricongiunzione, divenuta onerosa, la legge Stabilità ha fornito un anno di tempo, 31 dicembre 2013, ai lavoratori per richiedere il recesso e la restituzione di quanto già versato, a patto di non aver già ottenuto la liquidazione della pensione. La facoltà, sostiene l’Inps, è destinata a quanti hanno fatto domanda fra il 1° luglio e l’entrata in vigore della legge Stabilità, 1° gennaio 2013, ed è esercitabile anche dai familiari superstiti.

Pensione vecchiaia: applicazione benefici del c.d. moltiplicatore e del coefficiente trasformazione dei 65 anni

per i dirigenti

L'articolo 24 del Decreto Legge 201/2011, convertito con modificazioni nella legge 214/2011 ha apportato sostanziali modifiche in materia di trattamenti pensionistici. In particolare, viene introdotto, per le anzianità maturate dall' 1/1/2012 il calcolo secondo il sistema contributivo che viene esteso, pro rata, anche a coloro che al 31/12/1995 avevano maturato un'anzianità contributiva di almeno 18 anni.

Per il personale della Polizia di Stato, a decorrere dall'1/1/2012, che cessa dal servizio per raggiunti limiti d'età, la pensione sarà calcolata tenendo conto dei benefici previsti dall'art. 3, comma 7 del Decreto Legislativo 165/97,

ovvero con un incremento del montante contributivo di un importo pari a 5 volte la base imponibile dell'ultimo anno di servizio.

Inoltre, l'introduzione del sistema contributivo pro-rata a decorrere dal 1° gennaio 2012, per le figure professionali individuate dall'articolo 27 del Decreto Legislativo 334/2000 (direttivi e dirigenti già in servizio al 25/6/1982) che alla data del 31/12/2011 erano destinatari del sistema retributivo, comporta l'applicazione del disposto del comma 4 dell’articolo 27 del Decreto Legislativo 334/200 e non del successivo comma 5.

In buona sostanza il personale di cui si tratta sarà destinatario dell'applicazione del coefficiente di trasformazione relativo ai 65 anni oltre all'applicazione del già citato articolo 3 comma 7 del Decreto Legislativo 165/1997.

Le modalità di applicazione di tali istituti sono state illustrate dall'Istituto di Previdenza nella circolare n. 6 del 23/03/2005.

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L'Amministrazione ha poi diramato direttive con la circolare 333/H/N18ter del 30 settembre 2013.

Entrambi i provvedimenti sono consultabili sul nostro sito, all'indirizzo www.siulp.it.

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Recupero acconto IMU unica abitazione comparto sicurezza

In virtù dell'entrata in vigore del decreto Legge 31 agosto 2013, n. 102, recante "Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici", alcuni colleghi, con riferimento alla disposizione che esclude l'assoggettamento a IMU dell'unica abitazione di proprietà non abitata e non locata, per gli appartenenti alle Forze dell'ordine che dimorano in altra località sede di servizio, ci chiedono quando e come potranno recuperare la prima rata già versata.

Al riguardo, stando alla lettera ed alla logica della disposizione, e salvo ulteriori interventi a correzione della stessa, riteniamo che non sia possibile il recupero della prima rata già versata, in quanto Il beneficio decorre comunque dalla seconda rata 2013, come si evince altresì dalla copertura finanziaria indicata nella relazione tecnica allegata al Dl 102/13 (5 milioni di euro per il 2013 e 10 milioni per il 2014).

Di conseguenza, non sembrerebbe possibile chiedere il rimborso dell’acconto di giugno

Trattamento tributario rimborso forfetario, art. 7, c. 9, del d.p.r. 164/2002

Sul n. 30 del 30 agosto 2013 di questo notiziario avevamo dato notizia del fatto che l’Agenzia delle Entrate – Direzione Centrale Normativa, con parere n. 2013/86275 del 15 luglio 2013 aveva riscontrato l’interpello relativo alla questione del trattamento tributario da applicare al rimborso forfettario delle spese di missione e di mancato pasto.

Con detto parere l’Agenzia ha affermato che “in presenza

delle peculiari ragioni di servizio descritte nell’istanza, la cui tutela è alla base della ratio

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della disposizione in esame, al rimborso forfettario di cui all’articolo 36 comma 12, del DPR n. 51/2009 è applicabile il medesimo trattamento fiscale previsto per il rimborso analitico di spese documentate relative al vitto e

all’alloggio fuori dal territorio comunale”.

Ciò significa che le trattenute IRPEF precedentemente applicate non dovranno più essere calcolate su tale istituto. (continua a pag. 33) 32

(continua da pag. 32)

Al riguardo, il Dipartimento ha emanato direttive con la Circolare della Direzione Centrale per le Risorse Umane, prot. n. 333-G/Div. 2^ – 2624.02/aa.gg. 124, relativa al trattamento tributario da applicare al rimborso forfetario, il cui testo di seguito integralmente riportiamo:

“ll trattamento tributario da applicare al rimborso forfetario, di cui all’art. 7, comma 9, del D.P.R. 164/2002, è stato oggetto di specifici approfondimenti in ambito interforze, attesa la peculiarità dell’istituto in questione.

Con l’istanza di interpello, istituto giuridico previsto dall’art. 11 della legge n. 212/2000, sono state rappresentate, all’Agenzia delle Entrate, le motivazioni tecnico – giuridiche volte ad escludere l’imponibilità fiscale di tale rimborso.

Con la nota del 15 luglio 2013, la Direzione Centrale Normativa della predetta Agenzia, recependo in toto le argomentazioni illustrate nella citata istanza, ha comunicato il proprio parere, conformemente all’interpretazione indicata nell’interpello.

In presenza delle peculiari ragioni di servizio descritte nell’istanza di interpello, l’Agenzia delle Entrate, riconoscendo la specificità del ruolo delle Forze che costituiscono il Comparto Sicurezza – Difesa e la particolare attività svolta dal personale dipendente dalle Amministrazioni che lo compongono, ha escluso la tassazione dal rimborso forfetario ritenendo applicabile il medesimo trattamento fiscale previsto per il rimborso analitico di spese documentate relative al vitto ed all’alloggio

Pertanto, le disposizioni di cui al quarto periodo, punto l) della circolare m. 333- G/II.2624.02/aagg 37, di regolamentazione del regime tributario del rimborso forfetario sono da ritenersi superate. Conseguentemente non sono più applicabili le istruzioni fornite con la circolare n. 333-G/II.2624.02/aagg83 del 26 marzo 2013 in ordine alla determinazione della misura dell’anticipo da corrispondere per il rimborso forfetario. Rimangono confermate le disposizioni di cui al punto 2) del quarto periodo della circolare prima menzionata, concernenti la tassazione del mancato pasto.

Per quanto sopra esposto, codesti Uffici vorranno impartire le necessarie disposizioni applicative per informare tutto il personale che il rimborso forfetario di cui all’oggetto non è assoggettato ad imposizione fiscale.”

Esonero del turno notturno ex. L. 104/92 e impiego in

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servizi superiori alle 24 ore

Un collega ci scrive per chiederci se sia legittimo inviare in missione fuori sede, per più di una giornata, i dipendenti che assistono un familiare disabile grave, beneficiaridei permessi mensili e dell'esonero dal turno notturno.

(continua a pag. 34) 33

(continua da pag. 33)

Con la Ministeriale n. 557/RS/01.12.6458 del 26 giugno 2013 l’ufficio per le relazioni sindacali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha comunicato che, al riguardo della questione, si è espressa la Direzione Centrale per le Risorse Umane osservando che l'eventuale impiego in un'attività

fuori sede, che implichi l'allontanamento del dipendente per più di una giornata dalla località in cui risiede il portatore di handicap da assistere, non costituisce di per sé una limitazione al diritto a fruire dei permessi previsti dall'art. 33, comma 3, della legge 104/92, qualora, però, la permanenza fuori sede non coincida con i giorni in cui l'interessato abbia richiesto di utilizzare il beneficio.

Peraltro, qualora il richiedente documenti l'esigenza di dover utilizzare i permessi nelle giornate coincidenti con l'attività da espletare fuori sede, l'esercizio del diritto dovrà essere garantito.

Nel caso in cui il dipendente sia destinatario dell'esonero dal turno notturno per assistere il familiare disabile, l'invio fuori sede del medesimo limiterebbe il pieno godimento del beneficio e, pertanto, in tale situazione, l'Ufficio dovrà tenere nella debita considerazione le esigenze personali del dipendente.

Costituzione Commissioni Mediche Ospedaliere della Polizia di Stato Sulla Gazzetta Ufficiale n. 204 del 31 agosto 2013 è stato pubblicato il Decreto-Legge 31 agosto 2013, n. 101 recante "Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni" il cui obiettivo principale riguarda la contrazione della spesa pubblica per auto blu e consulenze nella p.a.

Il decreto-legge n. 101/2013 è composto da 13 articoli. Tra le previsioni di interesse per la categoria è da segnalare quella contenuta nell’articolo 7 “Disposizioni in materia di collocamento obbligatorio, di commissioni mediche dell'amministrazione della pubblica sicurezza, di lavoro carcerario, nonché di

interpretazione autentica”

La disposizione consente di istituire commissioni medico-legali di medici della Polizia di Stato, con le stesse attribuzioni delle Commissioni Mediche Ospedaliere della Sanità Militare e che svolgerebbero la loro attività in sinergia con queste ultime.

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E’ ben noto come il SIULP si sia speso in relazione ai problemi creati dalla riduzione, per soppressione, delle Commissioni Mediche territoriali (aumento di giornate lavorative perse, incremento delle missioni, disagi per il personale), dovuta, in particolare, alla rimodulazione dei Dipartimenti di Medicina Legale Militare operata dallo Stato Maggiore della Difesa negli ultimi sei mesi. (continua a pag. 35)

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(continua da pag. 34)

Infatti, per effetto del riordino della Sanità Militare sono rimaste attive soltanto nove CMO (Milano, Padova, La Spezia, Roma, Cagliari, Bari, Taranto, Messina, Augusta) e due Commissioni Mediche di II istanza (Milano, Roma).

La Polizia di Stato è stata quindi costretta, per gli accertamenti medico legali, a disporre l'invio del personale in servizio presso le residue Commissioni, non oggetto della soppressione, decentrate su tutto il territorio nazionale, con conseguenti oneri di missione, e disagi per il personale.

Per queste ragioni la Segreteria Nazionale del SIULP è ripetutamente intervenuta per sollecitare un provvedimento che consentisse di rendere operative commissioni medico- legali di medici della Polizia di Stato, con le stesse attribuzioni delle Commissioni Mediche Ospedaliere (CMO) della Sanità Militare, per il riconoscimento della dipendenza delle infermità da causa di servizio, per la concessione della pensione privilegiata ordinaria e dell'equo indennizzo, nonché per il funzionamento e la composizione del comitato per le pensioni privilegiate ordinarie, approvato con D.P.R. 29.10.2001, n. 461.

La normativa appena entrata in vigore permette di dare attuazione, in sedi strategicamente individuate e in modo complementare rispetto a quelle della Sanità Militare, di apposite Commissioni Mediche, in un contesto di reciprocità con le Forze Armate, attraverso un sistema convenzionale esteso alle altre Forze di Polizia ad ordinamento civile ed ai Vigili del Fuoco nonché al Servizio sanitario militare, da cui dipendono i Dipartimenti Militari di Medicina Legale.

Per completezza di esposizione occorre chiarire che le Commissioni Mediche dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza risultano già istituite dal decreto-legge 31 marzo 2005, n. 45, convertito con legge 3 maggio 2005, n. 89, e che l’estensione dell’ambito delle amministrazioni convenzionabili anche al Servizio sanitario militare consente oggi di superare le difficoltà organizzative derivanti dal riordino della Sanità Militare e di scongiurare, per la finanza pubblica, aggravi di spesa.

La nuova normativa costituisce un significativo successo della attività di propulsione svolta dal SIULP a livello politico e siamo certi che avrà una ricaduta positiva in termini di minor disagio per il personale e di riduzione degli oneri per il pubblico erario.

Multe stradali: in vigore gli sconti del 30%

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Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 20/08/2013 della legge 9 Agosto 2013, n.98, recante conversione con modificazione del d.l 21 Giugno 2013, n.69, dal 21 Agosto 2013 entrano in vigore le riduzioni previste dall'articolo 202 del codice della strada. (continua a pag. 36)

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(continua da pag. 35)

Dunque per le violazioni alle norme del codice della strada, scatta lo sconto del 30% se il trasgressore od obbligato in solido effettuano il pagamento entro cinque giorni dalla contestazione o notificazione del verbale.

Lo sconto non si applica:

• alle violazioni per le quali non è consentito il pagamento in misura ridotta • alle violazioni del codice della strada per cui è prevista la sanzione accessoria

della confisca del veicolo • alle violazioni del codice della strada per cui è prevista la sanzione accessoria

della sospensione della patente di guida • alla normativa complementare

Pagamento brevi manu - Qualora l'agente accertatore sia munito di idonea apparecchiatura il conducente è ammesso ad effettuare immediatamente, nelle mani dell'agente accertatore medesimo, il pagamento mediante strumenti di pagamento elettronico. In alternativa il pagamento potrà essere effettuato presso:

• l'ufficio da cui dipende l'agente accertatore; • a mezzo di versamento in conto corrente postale; • a mezzo di conto corrente bancario, se previsto dall'Amministrazione

Le infrazioni gravi che comportano la sospensione della patente e la richiesta di rateizzazione escludono la possibilità di ottenere lo sconto del 30% sulle contravvenzioni stradali anche se il pagamento avviene entro cinque gironi dalla contestazione dell'illecito. Può usufruire del beneficio, invece, chi è sorpreso a guidare senza copertura assicurativa, ma solo se entro 60 giorni dalla contestazione stipula una polizza.

Page 36: Orizzonte Sicurezza set ott 2013

Edizione settembre-ottobre 2013

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