O.R.G.C. Ordine dei Geologi della Calabria - Laboratorio erosione costiera

Ventennale del volumeSource and Sediment sulla Calabria ionica meridionale

omaggio a Hillert Ibbeken

O.R.G.C. Ordine dei Geologi della Calabria - Laboratorio erosione costieraLaboratorio erosione costiera dell’Ordine Geologi della Calabria: un contributo al PAI Calabria

O.R.G.C. Ordine dei Geologi della CalabriaLaboratorio area ambiente

Gruppo di lavoro Erosione Costiera – Geologia Marina

Laboratorio erosione costiera dell’Ordine Geologi della Calabria: un contributo al PAI Calabria

Dott. Geol. Antonio CefalìDott. Geol. Fabio Procopio

Dott. Geol. Antonio PisciuneriDott. Geol. Antonio StamileDott. Geol. Domenico Carrà




O.R.G.C. Ordine dei Geologi della CalabriaLaboratorio area ambiente: Gruppo di lavoro Erosione Costiera – Geologia Marina

Laboratorio erosione costiera dell’Ordine Geologi della Calabria: un contributo al PAI Calabria

•Dott. Geol. Fabio Procopio: Coordinamento e raccordo con l’Ordine Analisi variazione linee di riva e variazioni volumetriche spiagge.

•Dott. Geol. Domenico Carrà: Indagini; Rilievi batimetrici e geomorfologici; Prelievo campioni.

•Dott. Geol. Antonio Cefalì: Indagini sedimentologiche.

•Dott. Geol. Angelo Stamile: Studio idraulico marittimo; Regime dei venti; Regime del moto ondoso; Regime delle correnti.

•Dott. Geol. Antonio Pisciuneri: Analisi del profilo trasversale, valutazione trasporto solido costiero e bilancio sedimentario.




Parte di un progetto più ampio

I° LABORATORIO AREA “AMBIENTE”:II ° LABORATORIO AREA “IDROGEOLOGIA - IDRAULICA - IDROLOGIA”III° LABORATORIO AREA “INDAGINI E PROVE IN SITO E DI LABORATORIO” IV° LABORATORIO AREA “PIANIFICAZIONE”V° LABORATORIO AREA “RISCHIO SISMICO – RISCHIO IDRO-GEOLOGICO”VI° LABORATORIO AREA “DIFESA DEL SUOLO”VII° LABORATORIO AREA “PROTEZIONE CIVILE”VIII° LABORATORIO AREA “PROMOZIONE E TUTELA DELLA PROFESSIONE”




Parte di un progetto più ampio

I° LABORATORIO AREA “AMBIENTE”:GdL I.a - ATTIVITA’ ESTRATTIVA (MINIERE, CAVE, TERRE DI SCAVO, ENERGIA ALTERNATIVA)GdL I.b - PIANI DI CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE – BONIFICHE – RIFIUTIGdL I.c - EROSIONE COSTIERA – GEOLOGIA MARINAGdL I.d - GEOSITI – GEOARCHEOLOGIAGdL I.e - STUDI DI IMPATTI AMBIENTALE

I° LABORATORIO AREA “AMBIENTE”:II ° LABORATORIO AREA “IDROGEOLOGIA - IDRAULICA - IDROLOGIA”III° LABORATORIO AREA “INDAGINI E PROVE IN SITO E DI LABORATORIO” IV° LABORATORIO AREA “PIANIFICAZIONE”V° LABORATORIO AREA “RISCHIO SISMICO – RISCHIO IDRO-GEOLOGICO”VI° LABORATORIO AREA “DIFESA DEL SUOLO”VII° LABORATORIO AREA “PROTEZIONE CIVILE”VIII° LABORATORIO AREA “PROMOZIONE E TUTELA DELLA PROFESSIONE”




Creare un punto di incontro e confronto tra:

Enti Pubblici:RegioneComuni

Autorità di Bacino

Norme vigenti






Autorità di Bacino

Norme vigenti

Università e ricerca






Autorità di Bacino

Norme vigenti


Liberi professionisti






Autorità di Bacino

Norme vigenti


Liberi professionisti

O.R.G.C.Laboratorio coste




Mezzi utilizzati:

1) Reperimento dati di interesse:1.1 Lavori pubblici:

CartografiaProve di laboratorio e sito

1.2 Pubblicazioni di vario tipo:Cartografia storica




Mezzi utilizzati:




2) Organizzazione di eventi di vario tipo:2.1 Seminari2.2 Corsi




Mezzi utilizzati:




2) Organizzazione di eventi di vario tipo:2.1 Seminari2.2 Corsi

3) Pubblicazione di una linea guida per i diversi settori di interesse:

3.1 Analisi sedimentologiche3.2 Rilievi batimetrici3.3 Campionamenti a mare3.4 Analisi dati meteo-marini




Il lavoro della laboratorio è iniziato con il recupero della cartografia storica :

cartografia IGM del 1870

in possesso del Centro Funzionale Multirischi della Regione Calabria, che si è impegnata, attraverso il responsabile Ing. Raffaele Niccoli, a riprodurla in formato digitale per la distribuzione gratuita a tutti i professionisti geologi.




Questo documento, oltre ad avere un inestimabile valore storico, rappresenta senza dubbio il documento di base per tutti i lavori di dinamica ed evoluzione delle coste, con cui è possibile registrare l'evoluzione della costa, questo grazie anche alla presenza sia sul versante ionico e tirrenico della ferrovia già dal 1860 con cui raffrontare metro per metro l'arretramento o l'avanzamento della costa.

Il lavoro della laboratorio è iniziato con il recupero della cartografia storica :

cartografia IGM del 1870

in possesso del Centro Funzionale Multirischi della Regione Calabria, che si è impegnata, attraverso il responsabile Ing. Raffaele Niccoli, a riprodurla in formato digitale per la distribuzione gratuita a tutti i professionisti geologi.




Foglio 242 Catanzaro




REGIONE CALABRIAAUTORITA’ DI BACINO REGIONALE

ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO DIFESA DEL SUOLO - EROSIONE DELLE COSTE

LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI

Documento redatto da: Ing. Giovanni Ricca – Ing. Francesco Mercuridell’Autorità di Bacino Regionale

Con il contributo di:Prof. Paolo Veltri – Geol. Tonino Caracciolo –Ing. Franco Guiducci – Ing. Vincenzo Falcomatà

Novembre 2006







PARTE PRIMACAP. 1 - INDAGINI E RILIEVI PROPEDEUTICI ALLA PROGETTAZIONE

La progettazione di un’opera marittima dovrà essere preceduta da indagini e rilievi il cui livello di approfondimento sarà commisurato all’importanza dell’opera e alla fase della progettazione stessa.







PARTE PRIMACAP. 2 - STUDIO IDRAULICO-MARITTIMO

Lo studio idraulico marittimo prevede la determinazione del clima ondoso del paraggio e del regime delle pseudo correnti costiere indotte dal moto ondoso che hanno influenza diretta sui fenomeni di trasporto. A partire da tali dati viene effettuata l’analisi del trasporto dei sedimenti costieri e lo studio dell’evoluzione

della linea di riva. In presenza di foci, lo studio si estende per gli interventi di maggiore consistenza anche alla determinazione delle caratteristiche idrologiche e idrauliche del bacino tributario e alla valutazione

dell’apporto solido terrigeno.




1. Rilievi batimetrici e geomorfologici; 1.1Prelievo campioni;

2. Indagini sedimentologiche;

3. Studio idraulico marittimo; 3.1 Regime dei venti; 3.2 Regime del moto ondoso; 3.3 Regime delle correnti;

4. Analisi variazione linee di riva4.1 Variazioni volumetriche spiagge;4.2 Analisi del profilo trasversale,

5. Valutazione trasporto solido costiero e bilancio sedimentario;

Argomenti da sviluppare ed approfondire:







1.2 - Indagini sedimentologiche Analisi sedimentologiche applicative Su tutti i campioni prelevati sulla spiaggia emersa e sommersa saranno eseguite analisi sedimentologiche applicative (analisi granulometriche ed eventuale analisi dinamico-modale per gli interventi di maggiore consistenza) per la determinazione delle caratteristiche tessiturali. La rappresentazione dei dati granulometrici sarà effettuata in forma consueta (tabelle, istogrammi e curve cumulate; calcolo dei parametri statistici, diagrammi di Riviere, di Visher) e mediante carte tematiche georeferenziate.Ove necessaria, l’'analisi modale seguirà le metodologie ricorrenti nella letteratura scientifica: verranno determinate le formule modali di ciascun campione, quindi la formula modale media al fine di individuare le subpopolazioni granulometriche che partecipano alla dinamica litorale.




1.2 - Indagini sedimentologiche

Esecuzione delle analisi granulometriche da parte dei laboratori di geotecnica anche in relazione alla Circolare 7618 STC del 08 settembre 2010D

Rappresentazione dei dati e confronto tra le modalità geotecniche:Norme ASTM; BS; DIN; AGI……

e sedimentologiche:Scale Udden (1914) e Wentworth (1922)

1

2

Analisi sedimentologiche:• Doeglas (1946)• Visher (1969)• Passega (1957)• Sahu (1964)• Riviere (1977)• Mc Laren P. & Bowles D. (1985)

…..

3




Approccio geologico applicativo - geotecnico

1) Diagrammo il passante cumulato.

2) Dispongo i valori del diametro su scala logaritmica: logd




Approccio geologico applicativo - geotecnico




Approccio geologico sedimentologico

1) Si basa sulla classificazione dei materiali proposta da Udden (1914) e Wentworth (1922) che classifica i materiali sulla base delle loro dimensioni, in una progressione geometrica non decimale secondo la sequenza decrescente 8, 4, 2, 1, ½, ¼ …. pari a 23, 22, 21, 20,2-1, 2-3 …. mm,

2) I valori dei diametri vengono espressi in scala phi (Krumbein, 1934):

d2log





1) Si basa sulla classificazione dei materiali proposta da Udden (1914) e Wentworth (1922) che classifica i materiali sulla base delle loro dimensioni, in una progressione geometrica non decimale secondo la sequenza decrescente 8, 4, 2, 1, ½, ¼ …. pari a 23, 22, 21, 20,2-1, 2-3 …. mm,

2) I valori dei diametri vengono espressi in scala phi (Krumbein, 1934):

d2log

Tale scala è costruita per tenere conto del differente comportamento idraulico delle particelle.

Si usa una progressione di tipo geometrico perché si è visto che il comportamento idraulico di elementi grossolani non varia molto se le loro dimensioni cambiano di poco, ma identico cambiamento in particelle fini determina cambiamenti nel comportamento idraulico degli stessi.





1) Istogramma di frequenza.





2) Distribuzione di frequenza.





3) Curva del trattenuto cumulato.




1. Creazione di un database cartografico gestibile in ambiente GS e CAD

2. Sviluppo di una linea guida per lo studio delle coste

3. Organizzazione di corsi e/o seminari informativi

Per concludere

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