ORGANO DEI COOPERATORI...

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II salesianoMacGlinohey araldodiDio nellatrasmissione dell'OraCattolica allaRadioGoa 4 ANNOLXXX - NUMERO7 - 1°APRILE1958 2015 - Digital Collections - Biblioteca Don Bosco - Roma - http://digital.biblioteca.unisal.it

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II salesiano Mac Glinoheyaraldo di Dionella trasmissione dell'Ora Cattolicaalla Radio Goa

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ANNO LXXX - NUMERO 7 - 1° APRILE 1958

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rORGANO DEI COOPERATORI SALESIANI

I^ APRILE 1956

È la parola che ha riempito di gioia il cuore degli Apo-stoli e che riempie di gioia anche il nostro .

La Chiesa, vestita a festa, nello sfavillio delle luci chetornano a riaccendersi sugli altari, ha cantato tra il giu-bilo dei fedeli il suo Exsultet!Anche noi - commossi - nella suggestiva funzione dellavigilia pasquale, abbiamo ripetuto col Profeta : « O nottefelice! O unica notte veramente degna di essere ricordata,nella quale il nostro Redentore, morendo, ci sottrasse damorte! Che ci sarebbe giovato l'esser nati, se non fossimopoi stati redenti? » . Questo infatti è il vero significatodell'augurio cristiano . « Buona Pasqua » significa « BuonaRisurrezione » . Per questo è morto Gesù, perchè noi aves-simo la vita .

Eppure quanti cristiani, anche in queste solennità pasquali,rimarranno « nelle tenebre e nell'ombra di morte! » . Nep-pure in questi giorni respireranno una boccata di graziadivina . Per loro il Signore potrebbe mestamente ripetere :Vado ancora una volta a morire per voi .

La vita di molti cristiani d'oggi si riduce a una continuacrocifissione : hanno le mani armate di chiodi e di mar-telli, e giornalmente rinnovano la tremenda scena del Ve-nerdì Santo . Se potessimo vedere il mondo degli spiriti,che triste spettacolo si presenterebbe dinanzi ai nostri occhi!Quante croci ambulanti per il mondo! Quanti farisei,che vanno ripetendo a bassa e ad alta voce il Crucifige!

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Ma Cristo ha vinto la morte. Ieri sul Calvario, in Pale-stina ; oggi sulla terra, in tutto il inondo .

Quando Egli morì, si squarciò il velo del tempio, il solesi oscurò, si spaccò la terra, risuscitarono i morti . Soloi vivi non si sentirono spezzare il cuore dal dolore, cheanzi andarono da Pilato e gli chiesero guardie da porrea custodia del sepolcro .

Poveri uomini! Volevano incatenare l'Onnipotenza di-vina! Ma noi sappiamo quello che avvenne : Gesù travolsela pietra, rovesciò i soldati e uscì vittorioso dal sepolcro .

Caro Cooperatore salesiano, guardiamo nel santuariodella nostra anima. Cristo è già risorto splendente diluce, o giace ancora morto? Poichè se oggi Egli vuoltrionfare su tutti, vuol trionfare soprattutto su noi, tra-volgendo ogni ostacolo, che lo trattiene ancora prigioniero .La Pasqua non deve essere un semplice ricordo di unfatto storico, avvenuto duemila anni or sono, ma una veraRisurrezione : un ritorno a novella vita . Allora la paceentrerà anche nelle nostre anime . E sarà il dono più belloche il Signore potrà farci .

Con questo lieto annuncio è iniziata la storia della nostraRedenzione : « Gloria a Dio nell'alto dei cieli, e pacein terra agli uomini di buona volontà» . Con questo lietoannuncio essa finisce : « La pace sia con voi » .

Uniamoci agli Apostoli, alle pie donne, ai discepoli ditutto il mondo, per cantare il nostro Alleluia al Signorerisorto, e facciamo in modo che Egli sia per sempre il« dolce Ospite dell'anima nostra » .

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Ricevete lo Spirito Santo. Achi rimetterete i peccati, sa-ranno loro rimessi; e sarannoritenuti a chi li riterrete.

Vangelo, Giov . XX, 22-23

Un solo peccato mortale bastaa precipitare nell'inferno coluiche l'ha commesso, s'egli nonne ottiene il perdono da Dioprima di morire . Perciò nonv'è cosa al mondo che debbastarci tanto a cuore, quantol'ottenere questo perdono, quan-do si è avuto la disgrazia dipeccare mortalmente, A fine diprovvedere a questo bisogno,Gesù Cristo ha istituito il sa-cramento della Confessione .

San GIOVANNI Bosco

Don Bosco! bastava guardarlo!Anche nelle immagini non cisi sazia di mirarlo . Egli ha unaspetto, come si suol dire, sim-patico. Si capisce subito checon lui si può aver confidenza,e allora tutto è chiaro . Nonc'era bisogno di inventare laConfessione con un volto comeil suo! Essa diventa necessaria .Sì, un vero bisogno! Guardan-dolo nasce subito il bisogno didirgli tutto, di confidarsi conlui, di approfittarne, e di do-mandargli se è veramente Gesùvivo tra di noi questa profondacomunicazione di uomo a. uomo.

PAUL CLAUDEL, Accademicodi Francia, Cooperatore salesiano

BETLEMME - I Cooperatori salesiani del Paese di Gesù riuniti per la Conferenza annuale attorno alVicario Patriarcale della Transgiordania, Mons . Nehmé Samhàni, e all'Ispettore Don Sante Garelli .

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La trasparente santità diDON RUA

In Don Rua la santità traspariva . Quanti loconobbero, quanti vissero con lui hanno testi-moniato e possono testimoniare la grande im-pressione di spiritualità che si effondeva dallasua persona, dal suo aspetto emaciato, sì, mailluminato come da una luce interiore. « Scarno,pallido, raccolto, con le braccia facilmente con-serte, - lo descriveva il Card. Maffi - cortesee misurato di tratto, di sguardo e di parola, atutti Don Rua diceva l'abitudine ai pensierisanti». Anche a vederlo una sola volta, lasciavaun ricordo indimenticabile, che faceva dire :« Ho visto un santo! ». Don Francesia, che scrissedi lui un libretto di memorie, cita un « egregiosacerdote» di Perugia, il quale, trovatosi pre-sente a una visita di Don Rua al suo seminario,si esprime così : « La sua mi parve un'appari-zione celeste. Tanto vivide mi sembrarono letracce dello Spirito divino irraggiare dai solchileggeri della sua fronte e dalle linee ascetichedel suo volto giocondo, che mi pareva trovarmiin un'atmosfera di vita distaccata dalla nostrapovera terra. Alla presenza di quell'uomo l'animamia si accese d'una subita favilla di venerazione ;avvinto, quasi direi ammaliato dalla forza mo-rale che a torrenti mi sembrava scaturire da essa,sentii tutto il valore divino e la dignità sovru-mana della vita in Cristo . Sentivo di aver vistoun Santo! » .

a non soltanto nell'anima delle persone ec-clesiastiche egli irradiava la luce della sua san-tità ; il senatore Crispolti, che lo vide egli pureuna sola volta a Firenze, restò colpito dalla suaascetica figura e lo definì « un sovrano dellabontà » ; il professor Rodolfo Bettazzi, illustrepropugnatore della moralità giovanile, che lo co-nobbe assai meglio e volle essere presente al-l'ultima Comunione di lui, lasciò scritto nel re-gistro dei visitatori che si sentiva « fortunatod'aver assistito al viatico d'un Santo »! E il Ri-naudo, professore e storico, nella solenne com-memorazione che del primo Successore diDon Bosco fu fatta al Consiglio Comunale diTorino, poco dopo la sua morte, ne tracciò ilritratto e pose in rilievo l'incantesimo spirituale

di Don Rua con queste parole : «Era ngura aiasceta operativo, che pareva camminasse rischia-rato e mosso da una lampada interiore, accesadalla fede e dall'energia della volontà ; l'occhiosempre mite, buono, benevolo ; la parola ad untempo risoluta e soave ; d'una indulgenza ma-terna. Nessuno lo vide irato ; nelle amarezzedelle persecuzioni commoveva il suo volto placidoe sereno, che irradiava amore, pace e perdono » .-

Chi scrive conobbe a sei anni per la primavolta Don Rua quando passò nel 1892 a LaSpezia per recarsi in Sicilia . Nell'accademiafatta in suo onore dai Pretini (così erano chia-mati i Salesiani in quella città) il piccolo bimbofu incaricato di declamargli una breve poesia,dopo la quale andò a baciare la mano a Coluiche da soli quattro anni era succeduto a Don Bo-sco. Don Rua gli mise una mano sulla spalla,lo attrasse a sé e gli sussurrò all'orecchio comefaceva il grande Maestro da breve tempo scom-parso ---- la sua parolina . La dolce visione del-l'affabile sacerdote non scomparve più dallamente del piccolo . Molte altre occasioni ebbepoi di avvicinarlo, e l'ultima fu a Macerata,nel 19o8, quando il Venerabile ritornava dalsuo pellegrinaggio votivo in Palestina . Andatoper un intimo colloquio nella stanzetta di lui,potè constatare come Don Rua non perdevaun attimo di tempo, poiché lo trovò con unagrammatichetta inglese a fare esercizi scritti inquella lingua, occupando i brevi momenti cheintercorrevano tra una visita e l'altra . In quellacittà fu pure testimone della fama di santità, cheormai circondava il Successore di Don Bosco .Alla fine del ricevimento pubblico, fatto anche lìin onore di lui,- in una sala affollata di personed'ogni ceto, la gente, rotti i cordoni d'ordineche la trattenevano, si assiepò intorno a Don Ruaper avere una sua firma, un suo ricordo, unasua reliquia . E cominciarono parecchi a tagliarglii lembi della veste e a portarseli via ; uno glistrappò un gran pezzo di fodera del pastrano,un altro s'impossessò della sua berretta, unaltro ancora, tolto dal muro un quadro dell'Au-siliatrice, e fattolo toccare dal Venerabile, scom-parì tra la folla con quel trofeo .

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La santità traspariva in Don Rua perchè eglila possedeva .

Santità nella pietà . Chi l'ha visto non ha piùdimenticato l'atteggiamento di Don Rua allaquotidiana meditazione . In ginocchio, immobile,col bianco fazzoletto piegato e premuto sugliocchi doloranti, egli appariva, per tutto il tempo,immerso in pensieri ultraterreni . E nella cele-brazione della santa Messa? e nel ringraziamentodopo il santo Sacrificio ? Alla fine del corsoliceale, noi, ormai licenziati, eravamo andati asentire la Messa che Don Rua celebrava pernoi nelle camerette di Don Bosco . Finita, mentreegli s'era inginocchiato pel ringraziamento, qual-cuno, frettoloso, s'era mosso dal banco per an-darsene. Egli allora s'alzò all'improvviso, si voltò

e Dio mi avesse detto: '° Imma-gina un giovane adorno di tuttequelle virtù e abilità maggiori chetu potresti desiderare, chiedimelo,ed io te lo darò' , io non mi sareimai immaginato un altro diversoda Don Rua.

DON BOSCO

e si mise a parlare della necessità di fermarsi,dopo la santa Messa, a ringraziare il Signore .Poi si rimise in ginocchio, e, per un quarto d'orad'orologio - cioè fin che egli stette lì così -nessuno osò più muoversi.

Un altro piccolo episodio significativo dellasua filiale divozione alla Madonna. A Foglizzo,venuto a visitare i novizi, Don Rua usciva, dopola Messa, dalla cappella, attorniato dallo stuolodi noi giovani, ai quali egli affabilmente sorridevae parlava, stringendo, mentre camminava, conle sue mani un po' alzate, come soleva, un grap-polo d'indici, e quindi di mani, a destra, e unaltro a sinistra . Poco più in là dell'uscio vi eraun grande dipinto dell'Ausiliatrice . Appena egli,passando lì vicino se n'accorse, aperse la manodestra liberando gli indici prigionieri, si levò laberretta in atto di saluto, e, sorridendo d'unriso ineffabile, esclamò con commozione : « Oli,la Mamma! » . Quell'esclamazione non fu più di-menticata dai presenti .

Santità nel lavoro. Come Don Bosco, Don Ruafu un lavoratore instancabile . Le fatiche dellasua vita più che laboriosa furono tutte santificatedalla loro dedizione a Dio a vantaggio delleanime: da chierico, da prete novello, da pro-fessore, da segretario del suo santo Maestro, daamministratore generale della nascente Congre-

gazione, da successore del grande Santo che loformò, sempre Don Rua fu il modello dell'infa-ticabile uomo di azione che trova tempo a tutto,che non perde un minuto, che porta a compi-mento migliaia di opere buone per la gloria e ilregno di Dio .

Santità nella carità e nell'abnegazione di sestesso . L'infezione colerica del 1854 a Torinolo trovò pronto alla pericolosa assistenza ai co-lerosi, assistenza ch'egli compì recandosi, finchèdurò l'epidemia, e di giorno e di notte, dall'Ora-torio di Valdocco al non lontano lazzaretto, lecui mura accolgono al presente l'Istituto delleSuore di San Pietro . Ma quante altre volte pra-ticò la carità verso gli orfani, i terremotati, ipoveri, i disoccupati, gli scioperanti, componendoliti, questioni e conflitti fra capitale e lavoro!

Santità nell'osservanza della Regola. Don Ruaera chiamato dai confratelli la regola vivente.$ noto che alla sua morte nell'Oratorio si ripetèargutamente che, allorquando Don Rua entròin Paradiso, per prima cosa probabilmente do-mandò: « A che ora c'è la meditazione?» .

E non manca neppure la santità confer-mata dai miracoli . Don Bosco disse una volta:«Don Rua non fa miracoli perchè non vuolfarne » . Ma venne il momento che volle e nefece. Famoso è rimasto quello della guarigionedi Suor Marietta Sorbone, Figlia di MariaAusiliatrice, affetta da ulcera cancrenosa allostomaco, che, ormai moribonda, benedetta daDon Rua il i4 dicembre 189o, pochi momentidopo si riscuote, domanda da mangiare e poi siveste e scende nella sala dove stava radunato ilCapitolo Generale delle Suore, presieduto daDon Rua, gridando : « Son guarita! Son guarita! » .

Sì, il miracolo, troppo evidente, fu da luiattribuito alla celeste intercessione di Don Bosco,ma un codicillo profetico al medesimo è inne-gabilmente di Don Rua . Questi, nel benedirel'ammalata, le aveva promesso tanti altri annidi vita quante erano le rose della sua corona diprofessione religiosa perpetua . Quando il numerofu per compiersi, la Suora, timorosa della pros-sima fine, si ripresentò a Don Rua, che la rassi-curò dicendole: « Non tremate: promettete dilavorare alla gloria di Dio, e io dirò al Signoreche vi raddoppi il numero degli anni . Coraggio,e allegra! » . E gli anni di vita vennero davveroraddoppiati .

Altri fatti prodigiosi furono da lui compiuti,ma ne lasciamo il giudizio all'autorità ecclesia-stica. Certi però della santità di Don Rua, ciauguriamo (e ne abbiamo viva speranza) chepresto, anche nella gloria, egli " faccia a metàcon Don Bosco ", venendo innalzato dalla SommaAutorità della Chiesa agli onori degli altari .

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La Príma Conferenza AnnualeAbbiamo sott'occhio le nu-

merosissime relazioni pervenu-teci . Conforta la partecipazionedei Rev .mi Direttori Diocesanie dei Decurioni dei Coopera-tori; edifica lo zelo industriosodi molti Zelatori e Zelatrici ;commuove l'entusiasmo diquanti vi hanno partecipato .

In questa occasione si sonofatte constatazioni interessanti .Si è notato che la maggiorparte delle sezioni della PiaUnione sono in continuo pro-gresso per numero e per qua-lità . Molti che si accontenta-vano di leggere il Bollettino,ora che hanno compreso che ilCooperatore non è il semplicelettore del Bollettino e hannoconosciuto i preziosi vantaggispirituali concessi ai Coopera-tori regolarmente iscritti, sisono fatti premura di regola-re la loro posizione . Moltiche si limitavano a parteciparealle Conferenze annuali, hannoaccolto l'invito d'intervenire an-che alle Conferenze mensili eall'Esercizio della Buona Morte ;molti hanno compreso che setutti i Salesiani e le Figlie diMaria Ausiliatrice hanno con-sacrato la loro vita alla salvezzadella -gioventù povera, orfana,abbandonata, bisognosa di for-mazione cristiana, la loro operaperò richiede l'appoggio e la col-laborazione sacrificata e generosadei loro Cooperatori . Altri chesi contentavano di sostenerel'apostolato salesiano nel mondocon le loro offerte periodiche,ora hanno anche offerto sestessi per un'attiva coopera-zione nell'Azione Cattolica, nel-l'istruzione religiosa, nell'apo-stolato della buona stampa, nelleattività caritative a vantaggiodella fanciullezza nelle parroc-chie e negli oratori festivi,nella cura delle vocazioni reli-

giose e sacerdotali e in ognialtra santa iniziativa che vengaproposta dai Dirigenti .

Gara d'iniziative

La Conferenza si svolse inambienti e forme diverse . Inalcuni centri si fece precedere,come a Valdocco, da un omag-gio ai Cooperatori, offerto daquella stessa gioventù che essibeneficano con la loro coope-razione. In altri luoghi si do-vette fare in sale pubblichecapaci di contenere tutti gliintervenuti . Degni di lode al-cuni Decurioni e Zelatori cheorganizzarono la Conferenza incentri dove non vi sono casesalesiane, seguendo le direttivedi Torino . Notevole l'inizia-tiva di una « Filodrammaticadei Cooperatori salesiani », comequella di Acqui, che per l'oc-casione si produsse con un beldramma . In altri luoghi crebbel'interesse una simpatica ceri-monia : la consegna di un Di-ploma di speciale benemerenzaad alcuni cooperatori tra i piùzelanti e attivi .

Tra i Conferenzieri si notanonomi venerati di Ecc.mi Vescovie di illustri personalità ecclesia

stiche e laiche. Numerosi gliEcc.mi Pastori delle Diocesi in-tervenuti alla Conferenza; nu-merosissimi i Direttori, Decu-rioni, Parroci e Viceparroci,molti dei quali si sentironofelici di veder crescere attornoa sè il numero dei loro col-laboratori nell'apostolato per lacristianizzazione della parroc-chia .

I punti principali su cui po-sero l'accento i Conferenzierifurono due : l'istruzione reli-giosa per sè e per i figliuoli,oggi necessaria come il paneper combattere l'ignoranza re-

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ligiosa, e per neutralizzare in sestessi i veleni propinati in milleforme dalla stampa, dal cine edall'indifferentismo di molti ; ilsecondo punto fu il dolcissimotema di Mamma Margherita,presentata quale Mamma idealee Cooperatrice impareggiabile .

Proposte concrete

Non mancarono iniziative par-ticolari e proposte concrete .Così, per citarne solo alcune,a Varazze si stabilì di teneredurante la quaresima un Ca-techismo per adulti sul tema« La Chiesa » e si propose lafondazione di una cassa localeper finanziare varie iniziative epermettere a Cooperatori po-veri di partecipare agli EserciziSpirituali ; a San Benigno Ca-navese si decise, in pieno ac-cordo col Parroco, di tenerenella Chiesa parrocchiale ogni24 del mese una funzione peri Cooperatori .

Ad Alassio si concertò la fon-dazione di un « Laboratorio diCooperatrici per arredi sacri »a favore delle chiese locali edelle Missioni; a Oggiona (Va-rese) le Cooperatrici presentis'impegnarono col Parroco dinon mancare all'istruzione par-rocchiale, alcune anzi promi-sero di visitare i malati e ivecchi del paese, per ripetereloro le spiegazioni del Par-roco; a Reggio Emilia si fecerovoti ardenti che i Salesianiaprano un Oratorio festivo perrisolvere il gravissimo problemadella gioventù, per la quale, dauomini di altra sponda, sonostati aperti numerosi ritrovi ri-creativi . In alcuni centri si ap-profittò dell'occasione per an-nunziare la data delle « ferie delCooperatore salesiano », ossia diquell'oasi deliziosa dello spiritoche sono gli Esercizi Spirituali .

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(It,, qiudiz« DI MONS. BONOMELLI

su DON Rt̀ :( 'tediano che non pochi leggeranno con ammirazione e venerazione quello che l'illustre, dotto e zelante Vescovo di

Cremona disse di Don Rua in una stia conferenza pochi giorni dopo la morte del primo Successore di Don Bosco

Pochi giorni sono, a Torino,moriva Don Rua, il figlio edegno successore di Don Bosco .Visse lavorando, soffrendo,amando e beneficando quantipotè. Era uomo di umili natali,come Don Bosco, figlio del po-polo: non avea sortito grandeingegno: modesta l'istruzione,ordinaria la scienza . Pose sem

pre ogni studio nel nascondersial inondo, pur facendo bene atutti; noti conobbe partito ; fualienissimo dalla politica, mo-dello di tutte le virtù comunie pratiche. Nella sua vita ab-bastanza lunga non levò mairumore intorno a sé . Era sti-mato, amato, venerato da tutti,ma più dai poveri, dai figli suoi,da quanti lo avvicinavano ;morì come visse, povero inmezzo ai poveri. Potevasi cre-dere che il mondo non si cu-rasse di lui, anzi ignorasse ilmodestissimo Religioso e scen-desse nella tomba, come vidiscendono infiniti altri in si-lenzio, ricordati appena da al-cuni amici e conoscenti .

Non fu così. La sua ultimainfermità trasse improvvisa-mente sopra di lui l'attenzione

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Nel centenario della morte di Mamma Margheritala S .E .I . ha fattouna elegante edizione della vitapubblicata già da Don Lemoyne nel 1886 .

Il testo è quello della prima edizione, che fino al 1934non fu modificato nelle successive edizioni . Vera neces-sità di modificarlo non c'era ; ma si è creduto convenienteintrodurre qualche ritorco in certe forme verbali oggifuori di uso e in taluni francesismi che correvano untempo, specialmente nell'Alta Italia. Tolto questo, labiografia non ha subìto variazioni letterarie notevoli e lasi legge sempre con interesse e diletto .

* G .

di tutti. Quasi non si sapevache esistesse quel povero Reli-gioso e ad un tratto tutti siinteressavano e domandavanodi lui . Sulla bocca di tutti erail suo nome . Lunga fu la suaagonia, tranquilla la sua morte .

Tutta Torino pareva in lutto,quasi tutta Italia volse un me-sto pensiero al figlio di Don Bo-sco e il suo nome fu ripetutofuori d'Italia, fino nella lontanaAmerica. Popolani e borghesi,ricchi e nobili, Magistrati, Ge-nerali, Deputati, Senatori, an-tichi Ministri, il presidente dellaCamera, l'israelita Luzzatti, Ve-scovi, Cardinali, i membri dellaFamiglia Reale, il Sommo Pon-tefice pensarono a lui, ebberoper lui una parola di lode, diammirazione, di compianto : enon era che un umile prete,che visse sempre e morì nellasua nuda cella . L'intera cittàdi Torino lo volle vedere stesocadavere sul letticciuolo, si in-ginocchiò dinanzi alla sua salmaconsunta dalla diuturna infer-mità e dal lavoro incessante,pregò per lui e migliaia di ope-rai quasi in trionfo lo accom-pagnarono all'ultima dimora .

Raramente si vide spettacolosì spontaneo e sì commoventenell'antica capitale di Piemontee d'Italia . Questo fatto sì stranoe sì solenne al giorno d'oggimentre risuona ancor l'eco dellegazzarre anticlericali, che cosaci dice? Ci dice che il sentimentoreligioso e la fede antica non èancora spenta nelle masse po-polari e nemmeno nell'alta So-cietà, e questo in una grandecittà; in molti è sopita, mavive ancora . Il Sacerdozio ècome un albero che sotto laripetuta gragnuola, sotto il fu-rore delle bufere è sfrondato,ha molti rami spezzati, lostesso tronco si è piegato, male radici sono salde e, passatoil nembo, sotto i raggi del solesi coprirà ancora di fronde, difiori, di frutti . Sì: la fede èscossa in molti, è vero, ma nonè morta; vive ancora nelle sueradici. Come può risorgere al-l'antico splendore? Colle operedella carità secondo il Vangelo :Don Rata lo insegna!

(Mors . Geremia Bonomelli,Un manipolo di Rut,conferenza 11, p . 29)

la biografia più autorevole di MAMMA MARGHERITAMa pregio straordinario di questo libro è l'averlo DonBosco letto da capo a fondo e approvato . Abbiamo an-cora una noticina in cui il Santo di suo pugno suggeriscealcune rettifiche ortografiche e la correzione di due svistestoriche di poca importanza, ma che rivelano l'attenzionedi Don Bosco nella sua lettura .

Merita lode la S .E .I, d'aver onorato il Centenario conquesta ristampa così accurata 'e così elegante, com'è nelcostume della Società Editrice Internazionale .

Precedono alcune notizie importanti su questo lavorodi Don Lemoyne, dettate dal venerando biografo diDon Bosco, Don Eugenio Ceria .

BATTISTA LEMOYNE - MAMMA MARGHERITA, la Madre di San Giovanni Bosco . Pagg . 204 . L. 350Società Editrice Internazionale, Corso Regina Margherita, 176 - Torino (712)

e. c . p . 2 11 , 71

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In varie conferenze per l'Esercizio della Buona Morte hosentito raccomandare di fare gli Esercizi Spirituali . E obbli-gatoria questa pratica per chi è iscritto tra i Cooperatori?

T . COLOMBO - MilanoDon Bosco nel Regolamento dei Cooperatori

non impone nulla, ma soltanto consiglia . Egli èveramente un padre il quale desidera che si agiscasolo per amore . Ecco le sue parole : I Cooperatorisalesiani sono consigliati di fare ogni anno almenoalcuni giorni di Esercizi Spirituali. Chi conoscebene la vita di Don Bosco sa quanta importanzaegli desse a questa pratica, tanto da chiamarla« la pratica fondamentale, quella che compendiatutte le altre pratiche di pietà» . Se ogni con-siglio di Don Bosco ha un valore di responsoceleste per i suoi figli, tanto più questo, cheviene certamente dal più profondo del suo cuoree della sua anima sacerdotale . Del resto i Coo-peratori che sono « i salesiani nel mondo », comeli chiamava Don Bosco, è bene che guardino ailoro « confratelli» salesiani, i quali noti trala-sciano mai di fare gli Esercizi Spirituali ognianno, tanto essi che i loro allievi .

fHo bisogno di una grande grazia che deveriportare la felicità nella mia famiglia. Oranon ho fiducia che in Don Bosco. in DonBosco elio, dopo aver allietato la mia fan-ciullezza, ha accompagnato col suo sorrisotutta la mia giovinezza, tutti i miei studi

ed ha confortato la mia triste prigionia in Polonia . Maquale la via migliore per ottenerla?

Dott . MARIO CAIROLI - Cadorago (Como)

La risposta, caro Dottore, gliela dà Don Boscostesso . Il buon Padre da chi domandava qualchegrazia, esigeva una triplice cooperazione, da at-tuarsi : « 1 ° col mettersi in grazia di Dio mediante laConfessione e Comunione ; 2° col fare qualche operadi carità; 3° con la preghiera fiduciosa e perseve-rante». E tutto questo sempre con l'animo di-sposto a conformarsi alla volontà di Dio .

Vorrei portare anch'io il mio contributo al-l'apostolato catechistico in ossequio allastrenna del rev.mo Rettor Maggiore. Ma sonomamma di famiglia e non ho nè la possibilità

e_,

nè il tempo . Mi contenterò di pregare.ANNA MASSARO - Genova

Lei ha scelto « la parte migliore», affiancandola catechesi con la preghiera . Ci permetta però

d'invitarla a . leggere il primo articolo del Bollet-tino di marzo e specialmente il primo e il terzosottotitolo . Vi troverà suggerimenti pratici chefanno al caso suo . Del resto si coopera all'apo-stolato catechistico anche inviando ragazzi efanciulle al catechismo, dando offerte per acqui-stare libri e filmine catechistiche e per premia-zioni catechistiche e con tutte le altre industriosante e feconde che l'amore alle anime sa suggerire .

Ringrazio la spettabile Direzione per ilcaro « Bollettino » che assiduamentemi spedisce, e che è la vera miagioia . .. Vorrei anche farlo leggere ad

conoscono l'italiano . C'è un'edizione inGIUSEPPINA TOSCANO DI VASTA

Somerville 45 Mass. - (Stati Uniti)

Il Bollettino Salesiano si stampa in 22 edizioninelle principali lingue del inondo . Lei che vivenegli Stati Uniti può chiederlo in lingua inglesenell'edizione americana che esce a New Rochelle(New York), 148 Main Street . La stessa tipo-grafia salesiana stampa un bel periodico missio-nario intitolato : Salesian Missions o f St . JohnBosco. Se si tratta però di Italiani all'estero, nonabbiamo difficoltà a inviare l'edizione italiana,lieti di portare con essa ai nostri cari fratelli emi-grati una boccata d'aria natia che ne rinfranchilo spirito e benefichi l'anima .

altri, ma nonlingua inglese?

Ho letto nella relazione di una graziaottenuta da Maria Ausiliatrice che ilgraziato ha invocato anche tutti i« Santi Salesiani » . Io conosco S . Gio-

vanni Bosco, S . Maria Mazzarello, S . Domenico Savio,il Ven . Don Rua e il Servo di Dio Don Rinaldi . Cene sono anche altri?

CARMELO LA ROSA - Palermo

La nostra giovane Famiglia, grazie a Dio, hagià una piccola schiera di anime belle sulla viadegli altari . Oltre il Fondatore, la Confondatricee l'Alunno già canonizzati, conta 1 Venerabile(Don Rua), 4 Servi di Dio sacerdoti (Don FilippoRinaldi, Don Andrea Beltrami, il Principe DonAugusto Czartoryski, Don Luigi Mertens), 2 Servedi Dio Figlie di Maria Ausiliatrice (Madre Mad-dalena Morano e Suor Teresa Valsé-Pantellini),t Servo di Dio giovanotto (Zeffirino Namuncurà),I Serva di Dio fanciulla (Laura Vicana), 1 Servadi Dio cooperatrice salesiana (Donna Dorotea deChopitea) ; 2 Servi di Dio Martiri in Cina (Mons .Luigi Versiglia e Don Callisto Caravario) ; unaschiera di Servi di Dio Martiri spagnoli deglianni 1936-39, tra i quali sacerdoti, chierici, coa-diutori e Figlie di Maria Ausiliatrice . Si sta purepensando all'introduzione delle Cause di Mons .Luigi Olivares, Vescovo salesiano di Sutri eNepi, di Don Rodolfo Komorek dell'Ispettoriadi S. Paolo in Brasile, di Don Giuseppe Vespi-gnani e del coad . Luigi Botta a Buenos Aires, inArgentina .

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Il giorno dell'Epifania del corrente anno ilnostro venerato Rettor Maggiore intraprendevail suo nuovo lunghissimo viaggio attraverso al-cune Repubbliche d'America . Prima mèta: leAntille ; ultima l'Argentina .

Volle salpare da Napoli per avere occasionedi porgere il suo paterno saluto a quei nostriconfratelli e alle Figlie di Maria Ausiliatrice .Dedicò qualche ora a visitare un'opera che stasorgendo in un sobborgo importantissimo diNapoli - a via Nuova del Campo - nel rioneche sarà intitolato a San Gio-vanni Bosco . Per la munificenzadell'Ente «Banco di Napoli» ègià a buon punto una serie difabbricati imponenti destinati aformare una grande scuola pro-fessionale per un migliaio digiovani, con la parrocchia inti-tolata a Maria Ausiliatrice econ annesso oratorio festivo .

Ebbe pure il conforto di ce-lebrare nel Santuario di Pom-pei, circondato da una bellacorona di rappresentanze sale-siane . All'ora della partenza, nelporto di Napoli si agitava unafolla multiforme, dominata dallieto vociare dei gruppi gio-vanili ; e quando il coro deigiovani intonò l'inno a DonBosco, il cornettista della nave,nostro ex allievo, si unì festanteal canto con gli squilli del suostrumento, suscitando un bri-vido di emozione e grida di

gioia, mentre i viaggiatori contemplavano lo spettacolo inso-lito con visibile compiacimento .

Sulla nave ebbe, da partedegli ufficiali e specialmente delcomandante, il più cordiale eonorifico trattamento e potè

Attraverso la epa bblica di

a

stringere amicizia con varie persone, tra cui ilnotissimo artista cinematografico Ramon No-varro, nostro insigne benefattore, che diedeesempio di squisita pietà e s'interessò viva--mente alla proposta del Rettor Maggiore distudiare una nuova ripresa cinematografica delnostro caro Padre Don Bosco .

Alle cinque pomeridiane del 20 gennaio, nel-l'areoporto internazionale di Cuba si contemplauno spettacolo eccezionale . Duemila giovanioccupano la terrazza inferiore, mentre nella su-

Una .site più care resterà per Don Ziggiotti quella fatta agli aspi-ranti e chierici salesiani di ARROYO NARANJO (Cuba) . Eccolo come

portato in trionfo per il bel viale di palme tropicali(a destra, dall'alto i,, basso)CUBA Il Rettor Maggiorecordiale

Repubblica-* La Signora del Presidente volle e . Successore di Don Bosco

impartisse la benedizione di Ma

Ausiliatrice ai soci figliIl sig . Don Ziggiotti esprime la sua commossa riconoscenza al-l'Em .mo Card . Emanuele Arteaga y Betancourt Arciv . dell'Avana,all'Ecc.mo . .Nunzio . Apostolico Mons . Luigi Centoz e alle Auto-rità civili, per la loro straordinaria benevolenza verso i Salesiani .

'aie colloquio o il Presidente della

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periore si stipano le alunne delleFiglie di Maria Ausiliatrice .Nella pista attendono le auto-rità, il personale dell'aeroportoe una nuvola di fotografi egiornalisti. Appena la poderosaaeronave della Pan Americanatterra, le autorità doganali so-spendono ogni passaggio finchèil Rettor Maggiore non abbiaabbandonato l'aereo . È unagentilezza del Governo cubano .Quando appare alto, sorridente,il Successore di Don Bosco epone per la prima volta piedesul suolo americano, è un su-bisso di applausi e di evvivache si leva da ogni parte, men-tre le bandierine e i gagliar-detti ondeggiano al sole in unasinfonia meravigliosa di luce edi colori .

Il primo incontro è colNunzio di Sua Santità, S . E .Mons. Luigi Centoz ; quindi èossequiato dagli Ambasciatoridi Spagna e d'Italia, da Mi-nistri, Senatori e rappresentanzevarie .

Intanto si forma il corteoche lo accompagnerà a Guana-bacoa, sede della sua perma-nenza. Una macchina con po-tente altoparlante apre la marciadiffondendo la lieta notizia che« il V Successore del Santo deiragazzi poveri » è entrato interra cubana .

Sulla piazza di fronte al Col-legio altro omaggio a caratterepopolare . Finalmente il RettorMaggiore può raccogliersi inadorazione davanti al Santis-simo nella mistica pace dellacappella. Dopo una cena intimacoi suoi figli, si affaccia al cor-tile dell'Oratorio e lo vede gre-mito da una moltitudine digente. Autorità, popolo e massegiovanili sono pronti per il ri-cevimento ufficiale, nel corsodel quale il Sindaco consegnaal venerato Superiore le chiavidella città, simbolico gesto dipiena fiducia e adesione. Il Se-natore Alfredo Nogueira, Pre-sidente dei Cooperatori sale-siani, gli presenta in efficacesintesi le realizzazioni sociali

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dei Figli di Don Bosco nella Repubblica. Poisalgono sul palco tre bambini che gli offronoun cuoricino d'oro, simbolo dei cuori ditutti i compagni, e lo pregano di metter-selo molto vicino al cuore e di portarlo comericordo di tutti i ragazzi di Cuba . Quando ilsig. Don Ziggiotti lo apre, ha la sorpresa di am-mirarvi un'artistica medaglia d'oro della Madonnadella Carità del Cobre, Patrona di Cuba, e labacia con trasporto, mentre passa tra i presentiun'onda di commozione che cresce e si allargaquando il buon Padre abbraccia nei tre bambinitutta la gioventù cubana .

Una casa di mille fanciulli, tutti poveri

Le giornate trascorse a Cuba furono laborio-sissime, ma anche ricchissime di consolazioni,provate soprattutto nel constatare ovunque quantosia amato Don Bosco e siano ap-prezzati i suoi Figli .

Il giorno dopo comincia la vi-sita alle opere dell'Ispettoria delleAntille . Celebra la prima Messanella Casa ispettoriale dell'Avana .Più tardi si reca al Parco Cen-trale per l'omaggio floreale da-vanti al monumento di Martì, l'in-vitto eroe della libertà nazionale .Quindi va a far visita all'insigneporporato cubano, l'Em .mo -Carri .Emanuele Arteaga y Betancourt,già Direttore dei Cooperatori sale-siani, affezionatissimo a Don Boscoe ammiratore del Ven . Don Rua,che conobbe e trattò intimamente .

La seconda visita è all'Ecc.moNunzio Apostolico Mons . LuigiCentoz, che lo accoglie con la più amabilecordialità .

Veramente instancabile, onora quindi con la suapresenza il giornale più importante dell'Avana .P ricevuto dal Direttore e dal Redattore Capo,ammira il moderno impianto delle rotative e sifelicita col Direttore, che ogni anno compie illodevolissimo gesto di offrire ai suoi 50o dipen-denti e operai la possibilità di fare gli EserciziSpirituali chiusi, a gruppi di 30 -

A mensa nella Casa Ispettoriale siedono tuttii Direttori salesiani della Repubblica che pas-sano ore di intimo godimento nella familiaree amena conversazione del Padre, il qualeli trattiene sull'andamento e sugli sviluppi dellanostra grande Famiglia .La domenica 22 gennaio la passa nella casa

di Guanabacoa, dove si educano 6oo fanciulliesterni e 50o interni, tutti totalmente gratuiti .

Al banchetto ufficiale offertogli a mezzogiornopartecipano l'Em .mo Cardinale, l'Ecc .mo Nun-

1.30

zio, l'Ambasciatore d'Italia all'Avana, le più di-stinte personalità cittadine e i rappresentanti degliOrdini e Congregazioni religiose . Accrescono laletizia dei commensali la banda dell'Oratorio ele voci argentine degli oratoriani che cantano imotivi più belli del Su cantiam .

Col Capo dello Stato

Consacra il lunedì 23 alla nuovissima Casadi formazione di Arroyo Naranjo, trascorrendoore deliziose con gli aspiranti e coi chierici, cuipare di sognare nel vedere in mezzo a loro ilSuccessore di Don Bosco. La televisione cogliealcuni aspetti dell'incantevole paesaggio e i puntisalienti di un'accalorata sfida di Volley Ball .

Nel pomeriggio passa dall'intimità familiaredella Casa di formazione all'udienza del Capodello Stato . La prima a riceverlo è la Signora

Tra i piccoli lavoratori delle nostre Scuole professionali di CAP-HAITIEN (Haiti)il sig . Don Ziggiotti ha trovato facce nere e anime belle .

del Presidente . La Prima Dama della Repubblicaintrattiene a lungo il Rettor Maggiore sulleopere caritative che i Salesiani svolgono tra lagioventù cubana, specialmente tra i poveri ; gliparla dei suoi figli e della sollecitudine che ponenella loro formazione morale e infine li chiamatutti perchè desidera siano fotografati col Suc-cessore di Don Bosco . 1l buon Padre gode (leisentimenti profondamente religiosi dell'illustreDama e offre a lei e ai figli una medaglia diDon Bosco .L'udienza che subito dopo gli concede il

Presidente della Repubblica non potrebbe svol-gersi in un'atmosfera di maggior bontà e cor-dialità . Il Presidente parla del rapido sviluppodella divozione a Don Bosco a Cuba ed ha espres-sioni bellissime sopra le conquiste salesiane nelcampo della gioventù e del lavoro . Un'artisticamedaglia d'oro serve al Rettor Maggiore permanifestare al Capo dello Stato la sua commossagratitudine .

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Il giorno 24, dedicato all'Ausiliatrice, conpaterno tratto di bontà lo passa con le Figliedi Maria Ausiliatrice, con le loro alunne e ge-nitori . Benedice il nuovo altare a S . GiovanniBosco e assiste all'accademia in suo onore, ren-dendo a sua volta onore ai genitori delle suoree delle novizie . A mezzogiorno S . E . il Nunziodi Sua Santità lo vuole a mensa con sè in mezzoad un'eletta di personaggi, e gli dice tutta lasua venerazione per Don Bosco e il vivissimoaffetto che porta ai suoi Figli .

Don Bosco sovrano dei cuori a CubaTerminata la visita alle Case dell'Avana, ec-

colo a Guines, dove i Salesiani hanno scuoleelementari e commerciali. Al ricevimento uffi-ciale il Sindaco della città gli offre una perga-mena con la nomina di «Ospite di Onore »» .

Oratoriani di PETIONVILLE (Haiti) che gareggiano nell'offrire alRettor Maggiore i frutti più squisiti della loro terra .

Non si è ancora riposato dal viaggio che già loattendono le rappresentanze di Matanzas, allecui porte lo ricevono tutte le forze vive dellacittà e lo scortano in uno splendido trionfo finoalla Parrocchia salesiana, dove lo accolgono tuttele Autorità con a capo l'Ecc.mo Vescovo, chelo saluta trionfatore e conquistatore di cuori .

Il z6 gennaio visita Santa Clara, ricevuto al-l'entrata dal Governatore e da altre autorità .Vi ammira le Scuole professionali in costruzione,dove pedagogia e modernità non potrebbero de-siderare di meglio . Accoglieranno 500 alunni .

A Sancti Spiritus è accolto dalle autorità da-vanti al monumento eretto a S . Giovanni Bosco,visita la Casa delle Figlie di M . Ausiliatrice eprosegue per Camaguey, dove fioriscono dueopere salesiane e tre delle Figlie di Maria Au-siliatrice . Nel quartiere di Agramonte si agitala massa incontenibile della gioventù salesianae dei collegi cattolici della città, capeggiata dalleautorità ecclesiastiche, civili e militari : sono pre-

senti il Vescovo, il Governatore, il Sindaco, ilComandante della Piazza . Tosto si forma ilcorteo che, preannunziato da un potentissimoaltoparlante e scortato dalla polizia motorizzata,giunge nel cortile delle Scuole professionali, dovesi svolge il ricevimento, rallegrato dalla bandadel Reggimento Agramonte. Il giorno dopo ri-ceve l'omaggio ufficiale, nel quale il Rettor Ma-gnifico dell'Università esalta l'opera di Don Bo-sco e dei suoi figli. Subito dopo l'Ecc .mo Ve-scovo benedice i nuovi laboratori e la primapietra dell'Oratorio festivo «Domenico Savio » .

Un felice volo di poche ore il 28 gennaiolo porta all'estremo oriente cubano, dove lacittà di Santiago de Cuba, che conta quasi duemilioni di abitanti, rese al Successore di DonBosco onori non inferiori a quelli dell'Avana .La Messa dovette celebrarla nello spaziosocortile, che parve piccolo per l'occasione . Al

banchetto offerto in suo onoreparteciparono tutte le autorità,davanti alle quali, all'ora deibrindisi, il Dott . Laureano Ibarra,dopo aver fatto vibrare l'elettouditorio d'intensa commozionedescrivendo la tragica realtà delladelinquenza minorile, affermò chel'Opera di Don Bosco apportala migliore delle soluzioni all'an-goscioso problema . E fu applaud itissimo.

A sera la trionfale processionedi Don Bosco per le vie dellacittà, divenuta ormai una caratradizione popolare . Nella notteun'altra cerimonia di eccezionalegrandiosità e drammaticità. Il carrodel Santo, illuminato da una ca-

scata di luce, attraversò tutta la città, seguitoda una carovana di macchine, finchè giunse nellazona più bella, chiamata « Vista Alegre », dovea cura di un comitato di Dame dell'alta societàdi Santiago era stato preparato un artistico al-tare sormontato da una gigantesca immagine diDon Bosco. Là, in quella suggestiva splendidabasilica naturale, nella tepida notte stellata, allereligiose note della banda municipale, il RettorMaggiore ebbe la gioia di celebrare la S . Messae di cantare, davanti alla massa del popolo de-voto, le glorie dell'amatissimo Padre .

Il breve periodo trascorso nella Repubblicafu affatto insufficiente per soddisfare la sete in-saziabile dei Salesiani, delle Figlie di Maria Au-siliatrice, degli allievi, ex allievi, cooperatori eammiratori, d'intrattenersi col Successore diSan Giovanni Bosco .

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Nel 1950 S . E . Mons . Francesco Niccoli, Ve-scovo di Colle Val d'Elsa (Siena) vedeva com-piersi i suoi ardenti voti : i figli di Don Boscoprendevano possesso della Prepositura di S. Ago-stino, la parrocchia più popolosa del centro conuna popolazione in maggioranza operaia e lon-tana da Dio . S. E. Mons. Vescovo, chiamandoi figli di S . Giovanni Bosco, aveva pensato so-prattutto alla gioventù, che era particolarmenteinsidiata, poichè il predominio rosso nelle fab-briche portava all'inevitabile reclutamento deigiovani e delle fanciulle in organizzazioni anti-cristiane .

I Salesiani, accolti come figli dal Pastore dellaDiocesi e come fratelli dal Clero locale, al loroarrivo poterono contare su di un capitale pre-zioso di simpatia per Don Bosco e 1-'Opera sua,dovuto allo zelo di alcuni benemeriti coopera-tori, sacerdoti e laici, che avevano sospirato di

• - La prima fu quella di S. Ecc. Lady Laycock,la Signora del Governatore dell'Arcipelago Mal- tese. Lady Laycock venne accolta festosamente

dai nostri giovani nella loro nuova divisa e dailoro Superiori . Il Direttore, Doti Egan, l'accom-pagnò a visitare i vari laboratori e le scuole .Lady Laycock osservò tutto con molta atten-zione e con grande interesse, rivolgendo ai gio-vanetti affettuose parole anche nella locale linguamaltese, non senza viva sorpresa dei piccoliconvittori . All'indomani S . E . Lady Laycock siaffrettò a scrivere al Direttore riconfermando lesue espressioni di viva ammirazione per il lavoroeducativo che vi si compie dai figli di Don Bosco .

1,12

ARGOMENTI DI VIVA ATTUALITAIN OGNI CAMPO DELLA VITA DI OGGI TROVERETE IN

A Colle Val d'Elsa molti figli ritornano al Padreaver i Salesiani per la cura dei figli degli operai .Si misero quindi al lavoro senza lasciarsi ab-battere dalle inevitabili difficoltà, seguiti conentusiasmo da molti e paternamente sorretti dal

l'Ecc.mo Vescovo. E oggi, dopo soli cinque anni,è già possibile cogliere i segni di una rinascitaspirituale . La chiesa, quasi del tutto restauratae dotata di un nuovo impianto elettrico, di ban-chi, di confessionali, di paramenti, di suppellet-tili, permette nuovo splendore alle sacre funzioni,rese più solenni dalla presenza di numerosi sa-cerdoti, e così molti figli già lontani ritornano vo-lentieri alla casa del Padre comune, divenuta piùdecorosa e accogliente . Una consolante ripresadelle attività caritative della Conferenza diS. Vincenzo integra gli aiuti della PontificiaOpera di Assistenza e serve di ponte verso molteanime. Nell'apostolato, potenziati i mezzi tradi-zionali, si sono organizzate iniziative ad alto li-

•• •••• •••• •••••••• •••••••

Due visite illustri alle Scuole Professionali di S. Patrizio a MaltaAltra graditissima visita fu quella del

molto rev.do Can . J . Bennett, che accompagnavaLady Laycock .Mons. Bennett si trovava in visita a Malta

a nome del « Catholic Child Welfare Council i,ed è Decano dei Canonici della Cattedrale diLiverpool, Amministratore della « LiverpoolCatholic Children's Protection Society», nonchèmembro del «Central Advisory Council in ChildCare» e del « Central Training Council i al Mi-nistero degli Interni a Londra. Egli pure espressesentimenti di cordiale compiacenza per un'operacosì altamente benemerita della classe povera edi tutta la società .

Jìeiidiat#ti 12* La nuova serie delle LETTURE CATTOLICHE fondate da San Giovanni Bosco

rivolgersi all'Amministrazione di MERIDIANO 12 - c . e . p . 2 1 '9562 - via Maria Ausiliatrice, 32 - TorinoAbbonamento : Italia L . i2oo - Estero L . 16oo - Un numero di ioo pagine illustrate L . izo

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vello : missioni, spettacoli, concerti sacri, corsidi conferenze specializzate, grandi manifestazioniper un Mondo Migliore e per la Chiesa del Silenzio .

Questo lavoro fu benedetto da Dio, come pro-vano questi consolanti rilievi statistici . Nel 1951la frequenza alla Mossa era del 10%, nel 1955era salita al 37% . Nello stesso periodo il precettopasquale registrava un aumento dal 13 al 26% .La frequenza eucaristica da 6000 Comunioniannue saliva a 22 .000. Quasi scomparsi i funeralicivili (13 di seguito il primo anno su di unainedia di 30 morti!) . Furono battezzati ragazzie adolescenti e tutti i nati in questi anni . Quasieliminati i matrimoni civili e sanate alcuneunioni irregolari. Con amabile insistenza furonovinte la trascuratezza e talora l'ostilità di alcunefamiglie e si poterono organizzare in 15 classidi catechismo i due terzi dei ragazzi e dellebambine della parrocchia, includendovi anchequelli che hanno già terminato l'obbligo scola-stico elementare e post-elementare. Le associa-zioni parrocchiali sono in costante aumento edànno un notevole contributo alle iniziative .L'ignoranza religiosa non solo dei piccoli, madei grandi, pose il problema della cultura reli-giosa degli adulti, e poichè alla funzione seralela frequenza era scarsa, s'iniziò la trattazionecatechistica alle sante Messe, commentando imagnifici foglietti del Regnum Christi di Lucca,che, portati a casa, costituiscono un'utile pro-paggine di quanto si fa in chiesa . Per la gio-ventù adolescente e più matura si organizzarono

le tipiche attività formative, ricreative e spor-tive degli Oratori salesiani, che sottrassero unbuon numero di giovani a organizzazioni antire-ligiose . Anche nel settore sociale si lavorò confrutto e un giorno sulla ciminiera di una fab-brica in fallimento brillò iuta croce, mentre unatenace azione sostenuta dal Vescovo e visibilmenteprotetta dall'Ausiliatrice portava i suoi frutti as-sicurando il pane a 130 famiglie, i membri dellequali possono finalmente lavorare in un'aziendail cui esercizio venne assunto da una Coopera-tiva di Lavoratori Cristiani .

Il 22 gennaio u . s . S. E . Mons. Vescovo, pre-sente il nostro venerato Rettor Maggiore, inau-gurava la prima parte delle Opere parrocchiali .Esso comprendono un vasto salone di 634 postiper le attività teatrali e cinematografiche, direttea contrastare le attività moralmente deletoriedel locale Teatro del Popolo . Attorno al salonesono locali di adunanza e di ricreazione perle organizzazioni e attività parrocchiali, il lo-cale per il bar, i biliardi, ecc . : tutto ciò che,affiancando la - cura d'anime, può renderla piùefficiente e dinamica e servire di richiamo. Sispera che l'aiuto dei buoni permetterà altreiniziative che servano alla vittoria della causadel bene in mezzo ad urta popolazione particolar-m

ente insidiata. Con questa speranza che, an-corata in Dio, diventa certezza, il Successore diDon Bosco benedisse ampiamente il lavoro giàfatto e quello ideato dallo zelo dei suoi figlidi Colle Val d'Elsa .

La premiazione a

FRASCATIIl 12 febbraio u . s . ebbe luogo

a Frascati, in modo particolar-mente solenne, la Premiazionescolastica, alla presenza di SuaEminenza il Cardinale Celso Co

stantini, di S. E. Paolo Rossi,Ministro della Pubblica Istru-zione, di S . E . il Ministro PietroCampilli, del Comm. Comes, Ca-po dell'Ispettorato per le scuolenon governative, di S . E. il Ve-scovo Ausiliare di Frascati, di S . E. Fini del Ministero

Parlò ai giovani il Ministro Campilli, illustrando il concetto che a rendere felice l'umanità, oggi, -non

i la conquista del progresso tecnico ma la speranza di un'ascesa spirituale che rechi la pace agli, asinai .Dopo la relazione scolastica fatta dal Direttore, S . E. Paolo Rossi, Ministro della P . I ., tenne il discorsoufficiale, che fu una chiara esaltazione di Don Bosco, del suo metodo educativo, della fecondità e modernitàdelle sue opere . Chiuse la cerimonia Sua Eminenza il Cardinale Celso Costantini esortando i giovani acorrispondere alle solerti cure degli insegnanti, e le famiglie a voler collaborare con la Scuola per unsempre più efficace profitto dei figliuoli nel campo dell'istruzione e della formazione morale .

di Grazia e Giustizia,

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I VESCOVI SALESIANInel mondo

Con la consacrazione episcopaledi Mons. Ladislao Paz, Vescovo diCorumbà (Brasile), avvenuta nel-l'ottobre scorso, l'Episcopato del l'America Latina conta nelle sue

file 30 Figli di Don Bosco: 8 Arci-vescovi e 22 Vescovi ; di essi 4 Ar-civescovi e 9 Vescovi sono nelBrasile . Attualmente il numero deiFigli di Don Bosco elevati alladignità episcopale nel mondo è dil0 Arcivescovi, 33 Vescovi e unPrelato Amministratore Apostolico .Tra le figure di primo piano

spiccano gli Ecc.mi Mons . Gugliel-mo Piani, Delegato Apostolico nelMessico, Mons . Riccardo Pittini, Arciv. di S. Domingo e " Primate delle Indie ", e Mons. Francescode Aquino Correa, Arciv . di Cuyabà (Mato Grosso), Accademico del Brasile .

Fanno parte della Gerarchia Cattolica perseguitata dal comunismo : Mons. Trochta, Vescovo di Litomerice (Cecoslovacchia), condannato al carcere per la fede ; Mons. Baraniak, Ausiliare del Cardinale

Primate della Polonia; e Mons. Ardano, Vescovo di Shiu-Chow, espulso dalla Cina dal regime comunista .

1 13 4

Anche S . E . Mons . A . Baraniak, salesiano, Ausiliare del Card . Wyszynski Pri-mate di Polonia, è nel numero dei perseguitati per la fede .

La città di MONREALE a Sc Domenico Savio

La bella cittadina della Conca d'Oro con lastia sontuosa cattedrale normanna ha tributatoonori trionfali a S. Domenico Savio . Le feste,promosse dall'Ecc.mo Arcivescovo Mons . Fran-cesco Carpino, assecondato da un eletto comitato,si svolsero dal 18 al 22 gennaio, giornate di esul tante primavera, siciliana.

Primo numero, un Convegno di Cooperatorisalesiani, presenti le Autorità, nel quale ,S . E .Mons. Carpino illustrò i due argomenti propostiall'attenzione dei Cooperatori per il 1956 : ilcentenario di Mamma Margherita e l'istruzionereligiosa .

Cerimonia di grandiosità eccezionale fu il rice-vimento della reliquia e dello stendardo in piazzaGuglielmo. Clero, autorità e popolo accolsero inun fremito di entusiasmo indescrivibile il pre-zioso tesoro scortato dalla gioventù salesiana ve-nuta da Palermo . Diede il benvenuto al gloriosoSantino il Sindaco della città, quindi il Prov-veditore agli studi lo additò alle scolareschefulgido esempio di virtù religiose e civili. Seguìla cerimonia nell'interno del Duomo, dove echeg-giarono gl'inni in onore del Ragazzo santo e la

,t;

Il ricevimento della reliquia di San Domenico Saviodavanti allo storico Duomo di MONREALE (Palermo) .Il Sindaco comm . avv. Pietro la Commare dà anome della città il benvenuto al glorioso Santino .

calda parola dell'Ecc.mo Pastore .L'entusiasmo destato da un'introduzione così solenne si propagò dal Duomo alle altre parrocchie,

che vollero ospitare e onorare a turno l'angelico Santo . Il ritorno della reliquia al Duomo rinnovò mani-festazioni trionfali . Sotto le volte dorate dello storico tempio risonarono nuovamente le lodi del piccoloDomenico, la cui angelica figura brillò di luce meravigliosa nella ispirata parola dell'Arcivescovo .

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I SALESIANI A MAZZARINO

Avere i Salesiani fu l'aspirazione di Mazzarino(Caltanissetta) per circa trent'anni. Possedere unOratorio dove i giovani potessero crescere conuna sana educazione religiosa e civile : ecco ilsogno che, dopo innumerevoli difficoltà, conl'aiuto di generose benefattrici, divenne realtàla domenica 29 gennaio .

Quel giorno una folla immensa portò in trionfoDon Bosco e lo accompagnò alla sua nuovaCasa: doveva essere Lui il primo a entrare nelsuo Oratorio!

Quando fu tagliato il nastro augurale, unafiumana di gente invase i locali dell'Oratorio evi si aggirò come in casa propria fino a tardasera.. Don Bosco era finalmente arrivato traquella buona popolazione, che tanto l'avevaatteso .

La Scuola sale-

F

ttaluyong`Iel-ciLIPPtnEbrando la festa

di Don Bosco il 5 febbraio scorso, visse unagiornata trionfale .

Dopo la santa Messa, S . E . Mores . RufinoSantos, Arciv . di Manila, assistito dalle LL. E E .i Monsignori Velasco e De la Fuente, dal Ministrodella Pubblica Istruzione e dal Ministro d'Italia,procedeva alla benedizione del nuovo padiglioneper il laboratorio di falegnameria. Tagliava ilnasi io la signora del Ministro d'Italia, . QuindiS . E . l'Arcivescovo girava l'interruttore mettendoin movimento le nuove macchine .

Nei loro discorsi, tanto il Ministro della Pub-blica Istruzione che l'Arcivescovo si compiace-vano con i Figli di Don Bosco, che in meno ditre anni avevano potuto farsorgere in Mandaluyong unatale grandiosità di opere .S . E. il Ministro scopriva poilui bassorilievo, rappresen-tante l'Arcivescovo di Manila,benefico creatore di questosplendido laboratorio . Nonstancò la visita di un altrogrande benefattore dell'Opera,S. E . Mons. Egidio Vagnozzi,Nunzio di Stia Santità .Alla sera doveva svolgersi

la grande processione. C'eranoperò due difficoltà : la pioggiae la festa patronale degliAlipaiani, setta religiosa an-cora molto forte in Manda

luyong. Ma la pioggia cessò atempo e i ragazzi corseroalla processione in folla, an-

che se non si fece nessuna propaganda per nonurtare le suscettibilità degli Alipaiani . La pro-cessione fu un trionfo di gioventù . A migliaiafanciulli e giovanotti accorsero a onorare il loroSanto e con candele in mano lo scortarono can-tando e pregando . Di fronte avanzava la pro-cessione degli Alipaiani, ricca di ben cinquebande, ma con poche persone e quasi nessun gio-vane. Don Bosco ha veramente conquistato lagioventù e coli la gioventù si prepara la strada apiù grandi conquiste .

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A Los Angeles i Salesiani hanno apertouna moderna Schola Professionale . È nn complessodi otto edifici, a cui, secondo piani prestabiliti,ne verranno aggiunti altri . La «Don BoscoTechnical School è un'opera, ideata e fatta at-tuare dal Cardinal McIntyre per venire incontroall'urgente necessità di lavoratori formati nonsolo dal punto di vista tecnico, ma anche reli-gioso e morale .

Gli allievi che. frequentano il primo anno sonogià: 200, numero clic aumenterà gradualmentecon l'aggiungersi degli altri tre anni, fino a rag-giungere il migliaio . Un fatto di alto interessesociale è l'esistenza di un comitato che s'im-pegna a trovare impiego ai giovani che avrannoconseguito i] diploma di abilitazione professionale .

Tutto le autorità che si interessano di problemieducativi guardano con compiacenza . a que-st'opera, unica nel suo genere in tutto l'immensoWest degli Stati Uniti . e da essa si attendonol'inizio di un rinnovamento sociale-cristiano nellaclasse lavoratrice .

Il Comune di Napoli ha deciso di intitolare a Don Bosco la Via Nuova del Campo,nella quale sta sorgendo una grandiosa opera sociale che potrà accogliere unmigliaio di ragazzi del popolo .

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Nel 1955 la CROCIATA CATE-CHISTICA, bandita nel 1939 dal compi anto Don Pietro Ricaldone, IV suc-

cessore di Don Bosco, è giunta allasua XVI campagna . La Sicilia, laSardegna, le Lipari, il Lazio, ('Um-bria, le Marche, il Veneto, gliAbruzzi, la Puglia e la Calabria . . .hanno visto durante lunghi mesigli infaticabili catechisti passare didiocesi in diocesi, di parrocchia inparrocchia, dovunque apportatori difervore e di rinnovamento . Clero,Suore, catechisti e catechiste, mem-bri di Azione Cattolica, insegnanti• professori di Scuole medie furonoinvitati a un aggiornamento e a unapprofondimento dei metodi per at-

trarre i fanciulli e i giovani alla« Scienza della religione » . Accantoa queste categorie di specializzati,i « propagandisti del Catechismo »invitarono tutto il popolo dei piccoli• degli adulti alla vita cristianapiù intensamente vissuta, special-mente con la frequenza dei sacra-menti ; sicchè il loro passaggio as-sunse spesso l'efficacia di una vera« missione ».

* Chiusosi felicemente a Barcel-lona il Processo informativo per labeatificazione dei Salesiani spagnolicaduti vittime dei rossi nell'Ispet

toria Tarragonese, si è aperto aSIVIGLIA quello ilei 19 Salesiani etre Cooperatori che sostennero ilmartirio per la fede nell'Andalusia, .Erano presenti il Postulatore Gene-rale della Società Salesiana Rev.moDoti Giulio Bianchini, gl'Ispettori ei Direttori di molte Case salesiane .

* Nello scorso ottobre in occasionedell'onomastico (lei Gen.mo Raf-faele Trujillo Molino, Presidentedella REPUBBLICA DOMINICANA,fu benedetta da Mons. L . da Ubrique,Amministratore Apostolico della Dio-cesi di La Vega, la prima pietradella chiesa dedicata a S . DomenicoSavio in quella città. Mons . RiccardoPittini, Arcivescovo salesiano diSanto Domingo, segnalò l'impor-tanza del nuovo tempio, concepito•

attuato in un'atmosfera di pace• di sincera collaborazione cori faChiesa, che caratterizza P« èra diTrujillo » .

*Per festeggiare S. Giovarti Bosco,Patrono della Cinematografia Spa-gnola, il Sindacato Nazionale dello

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Spettacolo a MADRID organizzòuna serie di festeggiamenti, tra iquali una santa Messa nella cen-trale chiesa de Las Calatravas conpanegirico del santo e un'agape a 200artisti del cinema anziani e bisognosi,regolarmente assistiti dal Sindacato .

• Nella cripta (lei caduti sotto-stante al Santuario dei Sacro Cuoredi Gesù a CASALE MONFERRATOil nostro Rettor Maggiore, primadi partire per l'America, benedissesolennemente il monumento al MiliteIgnoto e Disperso, davanti al qualefu accesa la « Fiaccola della Frater-nità ». Quindi procedette alla bene-dizione del Porticato del « Ricordo

Salesiano » e dei locali dell'Oratorio,elevando un inno di commossariconoscenza a tutti i benefattoridell'Opera Salesiana di Casale .

• S. E. Mons. Marcellino Olaechea,Arcivescovo di VALENZA, è stato in-signito dal Governo francese delCollare della « Legione d'Onore »per l'opera da lui svolta in occasionedelle feste pluricentenarie di S. Vin-cenzo Ferreri, nato e formato inSpagna e morto in Francia.

• La Radio Nord-occidentale dellaGERMANIA, nella serie di tra-smissioni « Soccorritori nelle neces-sità » (Helfer in Noi) nello scorsogennaio, in due riprese, mise inonda interessanti conversazioni intitolate:« DonBosco, padredei

ragazzi abbandonati » .

• Nella 111 Esposizione delle Scuoledel Lavoro, Arti e Mestieri, fatta!ti Valenza, è stata aggiudicata allaScuola salesiana di BARACALDO(Spagna), la «Prisma» delle quattromedaglie che il Ministero dell'istru-zione distribuisce in tutto il terri-torio nazionale. Nonostante la quan-tità e l a qualità dei lavori esposti,non furono concesse se non altretre « Seconde Medaglie » . QuestaScuola salesiana del Lavoro di Baracaldo presentòuriinsiemedi

lavori, che in forma graduata, me-todica e progressiva gli allievi com-

piono nei diversi laboratori, du-rante 4 anni di apprendistato . peril titolo di capo d'arte e durante ilbiennio per conseguire il diplomadi insegnante . L'efficacia del lavorosvolto in questa Scuola, i cui allievisono incorporati nell'industria locale,

si può dedurre dal fatto che, avendoiniziato dieci anni fa cori 126 allievi,nel presente anno è frequentata dapiù di 500 .

* Nel grande Istituto Sindacaledi MADRID, intitolato alla « Virgende la Paloma », per la formazioneprofessionale dei giovani operai, affi-dato alle cure dei Salesiani, tremilaallievi in occasione della festa diDon Bosco si radunarono nella spa-ziosa cappella dell'Istituto, presiedettida tutte le autorità sindacali dellacapitale. Impressionanti i canti coralidell'ingente massa di giovani, cheaccompagnarono i diversi momentidel santo Sacrificio : ma soprattutto

commovente il momento della santaComunione, durante la quale sividero accostarsi alla mensa euca-ristica le autorità e rappresentanze'insieme cori la massa dei giovani .

,k Nel dicembre scorso S . E. Mons.F . Perier S . J., Arcivescovo di Cal-cutta - INDIA - ordinò nella Catte-drale di Shillong dodici sacerdotisalesiani . Uno dei neo-ordinati rin-graziò S . E . l'Arcivescovo del grandesacrificio al quale si era sobbarcatoper venire dalla lontana Calcutta .Mons. Arcivescovo rispose dicendosifelice di ritrovarsi in mezzo ai figlidi Doti Bosco, tra i quali dichiaravadi non sentire più i suoi 80 anni .ed espresse la sua ammirazione perlo sviluppo straordinario della Mis-sione salesiana dell'Assam . Mors.Perier è un grande benefattore deiSalesiani nell'India. Fu lui che liinvitò a Calcutta e si adoperò perchéla Missione dell'Assam fosse affi-data ai figli di Don Bosco .

1r Nel grande rotocalco edito nellaSPAGNA « La Vanguardia »

(1o

febbraio 1956) si legge che per vota-zione tra i lettori della rivista cine-matografica

« Fotogramas »,

la« Placca S. Giovanni Bosco » ri-servata all'attore o all'attrice na-zionale che si ritengono più degnidel premio per l'interpretazione diun personaggio che rappresenti unaparte di elevato contenuto moralein una pellicola spagnola girataentro l'anno, per il 1955 è stataconferita al piccolo Pablito Calvo,protagonista del film « Marcelinopan v vino », con 22.253 voti contro20 .500, 10.400, 961111, 6600 ottenutida altri artisti concorrenti .

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vivaio di apostolil' Salesiani sono a Goa, perchè lo volle la Ma-

donna. Quando verso la fine della guerra alcunifurono espulsi dall'India Britannica, un gruppodi essi, capitanato da Don Scuderi, contro ogniprevisione, si rifugiarono a Goa, che li accolsecon l'amore che sempre portò a Don Bosco .

Goa fu la Roma dell'Oriente, il centro d'ir-radiazione del cristianesimo nell'Asia. I santi alsud dell'Himalaya: S. Francesco Saverio, S . Gio-vanni de Brito, il Venerabile Vaz, i martiri diConculin sono nomi goesi . . . Goa evangelizzò dasola il Ceylon e mandò missionari e prelati inogni regione dell'Oriente. È naturale che laMadonna abbia voluto qui anche i figli di DonBosco a promuovere la preparazione cristianadella gioventù di Goa. Ora soprattutto, che i goesiemigrano a migliaia ogni anno, e Dio si servedi loro per irradiare il Cristianesimo nell'Asia,noi non possiamo lasciare uscire questi giovanisenza dar loro una preparazione ben soda per lavita cristiana e una formazione tecnica completa .La maggior parte infatti andranno a finire inambienti comunisti; e Don Bosco vuole chesappiano tenere la fronte alta e rendere testi-monianza a Gesù Cristo nelle fabbriche rosse dellanuova Asia.

A questo scopo il Successore di Don Bosco,nella sua indi menticabile visita del 22 dicem-bre 1954, benedisse le nuove Scuole professionali .Ma abbiamo anche un ginnasio inglese, unascuola portoghese, parecchi oratori quotidiani efestivi, e l'immancabile orfanotrofio .

Pubblichiamo un settimanale in lingua kon-kani Aitarachem Vachop, del quale furono giàstampate oltre un milione di copie. Da quasicinque anni, il nostro Don McGlinchev trasmettegiornalmente l'ora cattolica alla Radio Goa, cheviene avidamente ascoltata oltre frontiera : èquesto un gran mezzo per portare il Vangelonell'India vicina. Ogni sabato c'è in programmail Rosario e fa novella perpetua di Maria Ansi-

liatrice, e ogni mese viene radiodiffuso l'Eserciziodella Buona Morte .Come circostanza interessante notiamo che

l'anno scorso più di 50 neonati goesi hanno ri-cevuto nel Battesimo il nome di DomenicoSavio. (Quelli che portano il nome di « Gio-vanni Bosco> sono ormai centinaia). È moltogrande il numero delle mamme che ci comuni-cano relazioni di grazie ricevute da DomenicoSavio, specialmente in casi di maternità .Tre anni fa, S . S. Pio XII concedette la Rosa

d'Oro a Goa, <« (le Evangelio propagato egregiemeritae » . Faccia Maria Santissima Ausiliatriceche possiamo continuare a meritarla propagandoil Regno di Gesù Cristo- nell'Oriente per mezzodi questa gioventù, cresciuta profondamente cri-stiana alla scuola di Don Bosco .

Sac. Giuseppe Carreno missionario se`e

IDon Gaetano Lobo, uno del primi sacerdoti salesiani I

i nostri allievi di Goa hanno coll aborato attivamentenella costruzione delle loro Scuole professionali .

di Goa, insegna ai giovanetti goanesi la via del Cielo .

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Irra le sorgenti petrolifere cdel KHUISTAN~Abadan, città moderna e cosmopolita

La Missione cattolica di Abadan conta 50 annidi vita . Apparteneva ai benemeriti Padri Carme-litani Scalzi, i quali cedendo alle insistenze diuna piccola comunità cattolica residente a Kho-ramshahr, vi inviarono un Padre stabile .

In seguito però alla scoperta del petrolio nelKhusistan, il centro di interesse andò spostan-dosi da Khoramshahr ad Abadan, allora piccolovillaggio di pastori nomadi .

Cominciarono a poco a poco ad affluirvi nu-merosi gli stranieri, specie dall'Inghilterra e dal-l'India. I tuguri si trasformarono in magnifichevillette, i sentieri in ampie strade asfaltate, ilvillaggio in città, il deserto in giardino verdeg-giante. In meno di 5o anni è sorta così non solola più grande raffineria petrolifera del mondo,ma anche una delle più belle e più importanticittà dell'Iran .

Dei circa 500.000 abitanti, oltre 60.000 sonoimpiegati nella Compagnia dei Petroli, chiamataoggi Consortium, che comprende 9 compagniepetrolifere mondiali .

Questo capo di una tribù di Indi dell'ALTO ORINOCO(Venezuela) è già buon amico dei nostri Missionari, macontinua a vivere nella foresta esercitando le sue funzionidi capo . Si osservi il taglio dei capelli e l'orecchio perforato .

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(Iran)

Perfetta è l'organizzazione sociale: ospedali,dispensari, maternità, stores, clubs, cinema, bi-blioteche, sport, piscine ecc . . . Migliaia di vil-lette costruite secondo i più moderni criteri dellatecnica edilizia e delle esigenze locali dànno allacittà un aspetto di ordine e di pulizia e al visita-tore la sensazione di trovarsi in una città europea .

Dal punto di vista religioso anche Abadan,come tutte le città del Medio Oriente, è unacittà cosmopolita. Oltre ai Mussulmani (in mag-gioranza), vi sono Gregoriani, Nestoriani, Zoor astriani, Luterani, Presbiteriani, ecc. La co-

munità cattolica, composta da fedeli di rito la-tino, armeno e caldeo, raggiunse nel suo splen-dore oltre i 200o . Centro, la parrocchia latinadel Sacro Cuore, la sola esistente nella città .

Ma la guerra fece sentire i suoi venefici effettianche ad Abadan. Un nuovo clima di libertà edi indipendenza si venne creando a poco a poco .Finchè nel 1950-51 un'ondata di odio contro glistranieri in genere e contro gli Inglesi in speciesconvolse ogni cosa .

Anche i benemeriti Padri Carmelitani dovet-tero lasciare l'Iran . Così la Comunità latina sisfasciò . Provvisoriamente la Parrocchia venneaffidata al Padre Thomas Youkhannah, di ritoassiriano-caldeo, il quale cercò di conservare ilmeglio, in attesa di tempi migliori .

Dovettero passare quasi tre anni prima chesi potesse riprendere il lavoro . Risolta infattila crisi del petrolio nel 1954, Sua Ecc . Monsi-gnor Forni, Internunzio Apostolico in Iran, chia-mava i Salesiani e loro affidava la parrocchiadel S . Cuore. Così l'8 novembre 1954 tre Sale-siani - due sacerdoti e un coadiutore - davanoinizio alla prima Missione salesiana in Abadan .

I Salesiani all'opera

« Non fermatevi a constatare soltanto, ma met-tetevi subito al lavoro . Non guardate al presente,ma all'avvenire». Questa la consegna del Pa-store e dei Superiori. E i Salesiani nel nome econ lo spirito di Don Bosco, e con la benedizionedell'Ausiliatrice, non perdettero tempo. Al primocontatto provocarono meraviglia e diffidenza .« I nuovi venuti non portano la sottana neracome tutti gli altri preti : armeni, assiriani, mollah ;non portano la barba ; sono troppo giovani, epoi . . . cosa mai vista, giocano in piazza e nelgiardino con una turba di monelli. . . » .

E i pii fedeli ne patirono scandalo, fecero ri-mostranze, opposero ostacoli . . . Ma si vinse gua-

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dagnando i giovani e, come sempre, si conqui-starono anche le famiglie . La simpatia si fecestrada, i cuori si apersero e la famiglia parroc-chiale si andò allargando .

Si diede allora inizio ad una specie di Oratoriofestivo parrocchiale ; si abbozzarono alcuni giochiper i più piccoli, il basket-ball e il volley-ballper i più grandi ; si insegnarono i giochi tradi-zionali . . . e la vita riprese il suo ritmo giovanileattorno alla chiesa .

L'amara sorpresa che si ebbe subito, al primocontatto con i giovani, fu il trovare che un grannumero di essi non sapeva nulla o quasi di reli-gione ; non sapeva pregare ; parecchi giovanottie ragazze sui r8-2o anni non avevano ancorafatto la prima Comunione. Approfittando deldesiderio che tutti avevano di apprendere l'in-glese, si decise l'apertura di una scuoletta gra-tuita di lingua inglese per tutti i cristiani, pre-ceduta dalla Messa del giovane e dalla scuola diCatechismo . Gli iscritti raggiunsero subito l'ot-tantina, distribuiti in tre classi .

Il primo risultato, consolantissímo, fu la PrimaComunione di 4o di essi . Altri vi si prepararonoper lo scorso Natale.

Altra novità fu l'istituzione del Piccolo Clero .Il bravo coadiutore Martini, con pazienza emaestria ammirabili preparò una dozzina dichierichetti, che sono modelli di chiarezza nellapronuncia, di sicurezza nel servizio, di gravitànella persona e di fedeltà nella frequenza . Vogliail Cielo che tali pazienti e amorevoli cure sianocoronate dalla chiamata al sacerdozio di alcunidi essi .

Tra le corsie dell'ospedalee sui campi del petrolio

L'aggirarsi di un prete cattolico tra le corsiedi un ospedale di oltre 800 letti, in gran partemussulmani, fece non poca impressione nei ma-

Comunione generale dei detenuti di CUZCO (Perù), tra iquali l'opera assidua del Cappellano salesiano ha suscitato

fervori di vita cristiana .

A

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L'indemoniataIl fatto è succeduto nella Missione di Limòn (O-

riente Equatoriano e causò grande impressione in•

quelli che ne furono spettatori .Questa Missione forma un punto avanzato nel

Vicariato Apostolico di Mendez . Si trova in una•

valle stretta e lunga della regione orientale dell'Equa-•

tore, bagnata dall'Indanza e coperta dall'esuberantevegetazione del tropico .

I Kivari per la loro immaginazione viva e sen-sibile, sono portati alla superstizione . E facile quindi

spiegare la frequenza con cui attribuiscono le loro•

disgrazie al demonio Yguanchi, l'unico essere che•

causa il male . Il demonio ne approfitta per esaltare•

l• a loro fantasia e non è raro sperimentare la vera•

e reale opera dell'Yguanchi fra i Kivari .Un caso.Una kivara di nome Chasù soffriva con Ire-•

quenza possessioni diaboliche, però non le aveva maisofferte così gravi e spaventevoli come negli ultimigiorni dello scorso gennaio . Essendo sposata, suo

marito la condusse alla Missione dove rimase tran-•

quilla per alcuni giorni . Però una notte alle 11 fuinvasata dal diavolo . Io in qualità di direttore dellaMissione fui tosto chiamato fra grida di disperazione .Accorro e la trovo tutta scapigliata e con gli occhifuori delle orbite e in atteggiamento minaccioso .Non conosceva nessuno di quelli che le si avvici-navano . Arrivarono pure le Figlie di Maria Ausilia-trice e alcune maestre della Missione .La Direttrice invocò il nome di Gesù e di Maria

• tentò di avvicinare alle labbra dell'indemoniataun Crocifisso, ma si ebbe per tutta risposta una be-stemmia . Quello che più fece impressione fu il vederecome, al pronunciarsi del nome di Maria Imma-colata, la poveretta si contorceva in forma di spi-

rale. La Direttrice le disse : « Invoca i nomi di Gesù•

di Maria » e quella rispose : , Non conosco questi•

nomi), . Poi cominciò a canticchiare in kivaro, di-cendo tra l'altro queste parole : « I preti sono comeme. E una favola che nella santa Messa bevono ilSangue di Gesù Cristo ». I presenti si misero a re-citare l'orazione a San Michele Arcangelo e quandoarrivarono alle parole in infernum detrude, unadelle maestre segnalò il diavolo che stava nella ki

vara : allora una sonora e beffarda risata salì dallasua bocca e ci fece gelare il sangue nelle vene . Tutti

tacemmo. In quella breve pausa una Figlia di MariaAusiliatrice mi consigliò di andare a prendere lareliquia della santa Croce . Casi feci . Appena entrainella stanza, l'ossessa proruppe in grida e impro-peri contro Dio e contro i missionari . Ma poco dopoil demonio se ne andava e la poveretta rimanevatranquilla. Le chiesero allora perchè aveva parlatomale dei missionari . Rispose : « Non sono stata io,ma il diavolo»,

Amabile lettore, tu che stupisci a questi episodidi vita missionaria, aiuta il Missionario cori la tuaorazione e col tuo sacrificio, cooperando alla diffu-sione del regno di Gesù Cristo nel mondo e alla di-

struzione di quello del nemico delle anime .

Sac . Lumi CAROLLO, miss . sales .

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lati e nel corpo dei dottori e degli infermieri .La voce passò di letto in letto, per le diversecorsie, per le famiglie . . . Gesù riuscì a penetraree conquistò i cuori . Il prete venne desiderato,atteso, chiamato non solo dai cattolici, ma daiprotestanti, dagli ortodossi e perfino dai muss

ulmani. Caddero le restrizioni, vennero concessitutti gli aiuti, tutte le facilità di orario . Così sipotè svolgere il ministero sacerdotale con lamassima libertà .

Il lavoro del sacerdote nella parrocchia delS. Cuore non è limitato alla città di Abadan,ma si estende a tutta la provincia del Khusistan(grande quanto il Piemonte), essendo l'unicaparrocchia cattolica .

Perciò un'altra parte dell'attività parrocchialeè data dalle escursioni missionarie nei diversifields della Compagnia, nelle città di Ahwas edi Khorramshahr. Questi viaggi apostolici ven-gono ripetuti periodicamente, una, due o piùvolte al mese con mezzi di trasporto della Com-pagnia stessa: aerei, motonavi, auto, ecc . . .

I fields, o campi di petrolio, sono una diecinain tutto. Essi rappresentano i principali centridi estrazione del petrolio, in tutto dipendentidalla grande raffineria di Abadan, alla quale sonocollegati mediante grandiosi oleodotti . Di questicentri, il principale è Masjid-I-Suleiman (M.I .S .)a circa 300 km., che conta un centinaio di fami-glie cattoliche, possiede una chiesa interconfes

sionale, un ospedale e una scuoletta. Viene visi-tato regolarmente due volte al mese, e ogniqualvolta ve ne sia bisogno .

Questo provvidenziale apostolato basterebbeda solo a impegnare a fondo un attivo e zelantesacerdote. Pur non essendo completa-mente ristabilito il movimento commer-ciale marittimo nel golfo Persico, tut-tavia si contano già a decine le petrolieree i battelli di carico che ancorano neiporti di Abadan e Khoramshahr .

Ma è certo che tale numero si tripli-cherà in breve volgere di tempo . Di quila necessità di provvedere all'assistenzaspirituale dei marinai. Questo è appuntociò che si propone di attuare l'ApostolatusMaris. Quantunque privi di mezzi e dilocali adatti, si è già fatto qualche cosaanche in questo senso. Si è cercato difar conoscenza con l'equipaggio dei sin-goli battelli, combinando la S . Messa abordo del battello stesso, o in parroc-chia, dando opportunità di accostarsi aiSs. Sacramenti, anzi trasportandoli anostre spese in parrocchia . Oltre a questaassistenza sul battello, si pensa pureall'assistenza religiosa nell'ospedale, nelcaso di malattie, operazioni, ecc . . .

Molto importante è pure l'assistenza

1 40

sociale dei marinai : urge preparare al marinaio unambiente accogliente in cui possa trovare quantodi più sano, di più vario e di più moderno vipuò essere: bar, cinema, piscina, tennis, ecc . . .Questo esiste in Abadan, dove la Compagnia

del Petrolio ha costruito meravigliosi clubs .Non esiste invece a Khoramshahr, dove i ma-rinai sono obbligati a passare giorni e giorni abordo senza un minimo sfogo . In tal caso, riescedifficile anche l'assistenza religiosa . È perciò as-solutamente indispensabile pensare ad una con-veniente sistemazione dei nostri marinai cattolici,se non si vuole vederli cader vittime delle piùinfami organizzazioni .

Guardando all'avvenire

Confidando nell'aiuto della Vergine Ausiliatrice•

di S . Giovanni Bosco, concentreremo i nostrisforzi per preparare l'ambiente e ottenere :

i) L'apertura di una Scuola parrocchialecattolica . Non ne esiste una in tutto il Khusistan .La voce accorata di centinaia di famiglie cristianerisuona alle nostre orecchie con un crescendoimpressionante, specie in questo momento che lapropaganda comunista sta facendo strage .

z) La costruzione di un ambiente o padiglione'per marinai a Khoramshahr, con cappella, svaghi•

conforti moderni .Da questa succinta relazione sulla incipiente

Missione salesiana del Khusistan in Persia, sipotrà avere un'idea del grande lavoro che sipotrebbe fare se ci fossero più operai evangelici•

meno scarsità di mezzi finanziari .

Sac . ALFREDO PICCHIONI missionario salesiano

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IN-DIAL'Oratorio ambulante

Don Bosco ci vide in sogno; ma lei, amatopadre, venne a vederci tutti con i suoi propriocchi. Solo il Signore conosce il bene che ci hafatto la sua visita . Grazie di cuore .

Le siamo particolarmente grati per la bellastrenna che ci ha regalato per il 1956: Insegnareil catechismo ; fare il catechismo . « Questa è la vita

Agli oratori festivi nei vari villaggi attorno aShillong, è legata la conversione di molti . L'ora-torio si tiene sotto la cappa del cielo, spessoin campi incolti, vicino al villaggio, con unpallone sotto il braccio e un campanello inmano, che chiama a raccolta piccoli e grandiper il divertimento . Si termina però semprecon la spiegazione di quadri tolti dal santo Van-gelo e dalla Storia Sacra e con canti e preghiere .I presenti non dimenticano più quelle canzoni re-ligiose e quelle preghiere, e le ripetono lungo lasettimana a casa loro. Poi i più piccoli ci chia-

cattolicesi ocosciente e pittoresco

mano in casa a vedere la nonna o la mamma,ammalata e così un po' per volta ci si affiata,ci si conosce, ci si ama del vero amore di Cristo .

1e premio : una campana di 2 q .

Il fine delle nostre scuole primarie e secon-darie, oltre a soddisfare ai programmi governa-tivi, è anzitutto questo : insegnare il Catechismo .

Tutti gli- allievi, alla finedell'anno, dalla classe terzafino alla decima, devono darel'esame di catechismo periscritto . Poi ci sono le gare .I vincitori delle varie scuole

vengono a Shillong, dove si svolge la competizionefinale davanti ai membri della Giuria Diocesana .Ai vincitori si dànno ricchi premi, come quelloche toccò al vincitore di u n distretto : una bellacampana del peso di due quintali con la condi-zione che il paese del vincitore gli pagasse lasomma di cinquanta rupie .

Quest'anno, in omaggio alla strenna, abbiamointensificato tale apostolato, che fu il moventeprincipale de] nostro santo Fondatore, l'essen-ziale scopo della sua opera di bene per la gio-ventù .

Tutta la città di SHILLONG (Assam-India) assistette alla processione Eucaristica, nella quale oltre12.000 cattolici sfilarono per quattro ore su di un percorso imbandierato, lungo tre chilometri .

(a sinistra) S . Em . il Card . Gracias serve i poveri al pranzo organizzato per loro dai salesiani di Bombay . .

1r1

eterna: conoscere Dio e Coluiche ci ha mandato, nostroSignor Gesù Cristo » . Noi, Lettera di Don GIACOMELLO

al Rettor Maggiore(,

qui in missione, abbiamol'impor-toccato con mano

tanza di questa strenna .

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Che cosa sono le " Jingiaseng "

Oltre l'insegnamento nelle scuole e quello deigiorni festivi in chiesa e negli Oratori, nei vil-laggi attorno a Shillong, noi abbiamo un altromezzo caratteristico tra queste tribù Khasi .Sono le cosiddette Jingiaseng, riunioni serali nellefamiglie dei cattolici e simpatizzanti ; una perogni rione. Queste si tengono alla domenica serae vengono annunziate in chiesa prima dellaspiegazione del Vangelo . Si tengono spesso anchenei giorni feriali, in occasioni .di battesimi e di altre ri-correnze familiari.

Hanno principio verso lesette di sera . Mentre la gentesi raduna, si cantano canzonireligiose intonate al periodoliturgico . I Khasi hannobelle voci e buon orecchioe amano molto il canto .Quando sono giunti quasitutti gli invitati col catechi-sta del posto e il sacerdote,si canta una strofa dell'innoallo Spirito Santo, poi ci sialza, il catechista recita ilversetto e l'oremus, tutto inlingua del luogo, quindi fala sua parlata. Ringrazia ipadroni della casa che lihanno invitati a finire così santamente il giornodel Signore, spiega il fin€ per cui si sono riuniti eil tema della riunione. Quindi si siede e annunziachi dei presenti parlerà sul tema indicato . Si can-tano alcune strofe di inni religiosi e poi si alza chideve parlare e conversa per quindici o ventiminuti. Seguono altri canti e altri oratori . Allafine conclude sempre il missionario, esortando,mettendo in guardia, incoraggiando e anche, seoccorre, correggendo . Poi termina dando la, be-nedizione ai presenti . Molte volte tale Jingiasengsi tiene in occasione dell'intronizzazione del Cuoredi Gesù o della rinnovazione annuale della con-sacrazione della famiglia al Sacro Cuore . In alcune parti, come a Cherrapunije, si legge pure

un tratto scelto dal Vangelo a seconda delle ne-cessità degli ascoltatori . I padroni di casa, chelo possono fare, al termine della Jingiaseng,offrono un tè caldo a tutti i convenuti . h: unbel modo anche questo per far conoscere e amareGesù, preservare dai pericoli dell'ignoranza emantenere alto il fervore fra i cattolici .

Il culto dei morti

142

I Khasi, come tutti i popoli in generale, sen-tono molto il culto dei morti . I cimiteri son bentenuti. Il giorno dei morti, sebbene non sia

giorno di precetto, tutti vanno a messa e nelpomeriggio sfilano in devota processione al cimi-tero. Fin qui niente di straordinario . Ma ciò checommuove e attira molta gente anche non cat-tolica è la cerimonia della sera, quando si vatutti a fare la Jingiaseng con i morti . Si ac-cendono i lumi e le candele sulle tombe messea nuovo e ornate di fiori, poi si dicono le treparti del Rosario passando da una tomba al-l'altra . Alla fine di ogni parte si radunano tuttidavanti alla cappella por ascoltare un fervorino .

INDIA - Il Missionario, araldo della luce del Vangelo, ma anche della carità di Cristo .

Nei villaggi dove il missionario va solo ditanto in tanto, i cristiani prendono l'occasionedell'andata del padre per tenere la giornata so-ciale di capodanno, o si uniscono tutti, anchecoti i pagani, per fare una refezione all'aperto . Sitratta di consumare il maiale, che uccidono almattino per tempo . Mentre gli adulti si dànnoattorno a preparare gli intingoli e il riso, i gio-vanotti, le maestre e i catechisti intrattengonocon vari giuochi i fanciulli e le bambine rega-lando premi a chi vince. Si comincia la festacon la santa Messa e i sacramenti per i cattolici .Poi verso le tre pomeridiane si va tutti a pre-gare per i morti al cimitero, mentre il missio-nario benedice le tombe e ricorda loro la fedeviva di chi li ha preceduti . Parecchi pagani fu-rono spinti a chiedere il battesimo vedendo ilculto dei cattolici per i loro morti .

Solco i dieci archi

Bella oltre ogni dire la festa tenutasi a Shil-long con la grande processione eucaristica an-nuale. Quest'anno superò ogni nostra aspettativa,sia per il numero dei partecipanti, sia per l'or-dine e l'organizzazione perfetta. Tutto il popolocattolico di Shillong lavorò più dì un mese apreparare tale trionfo . 11 percorso di circa tre

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chilometri era tutto imbandierato . Furono erettiben dieci grandi archi . Tale imbandieramentoservì di propaganda in tutta la città, che poi,il giorno della festa, si riversò nel nostro rione,attratta da tanta fede e amore a Gesù sacra-mentato. Venne gente anche dai villaggi vicinie lontani, facendo fino a tre giornate a piedi .Gli ottocento pellegrini di Marbisu, dopo averpercorso 21 chilometri a piedi, entrarono incittà in processione, pregando e cantando e furono ricevuti nella cattedrale al suono delle

campane .

Quest'anno onorò la festa anche SuaEcc.za Mons. Oreste Marengo, Vescovodi Dibrugarh, che tenne il pontificale efece l'omelia in inglese e in khasi . Laprocessione incominciò all'una e mezzoe finì alle cinque pomeridiane. Dodicimilacattolici sfilarono cantando e pregando .A mezza via ci si fermò per una bene-dizione eucaristica e Mons . Marengo parlòancora una volta in khasi e in hindi atutta quella fiumana di popolo . Le varieassociazioni con le loro belle divise, lebambine biancovestite che spargevano fiorilungo il percorso, il numeroso clero esoprattutto la massa di popolo devotoosannante presentavano uno spettacolocommovente per tutti, anche per i pa-gani, che restano soggiogati da questemanifestazioni solenni di fede e di fervore re-ligioso . Tanto più che alla processione parte-ciparono gruppi numerosi e ben compatti delleprincipali tribù assamesi affratellati dall'amoredi Cristo. Con i Khasi, i Syngten, i Mikhirdi Shillong, sfilarono i Naga, i Lota, i Garo,gli Hindi, dando con la varietà delle linguee dei costumi, la più eloquente dimostrazionedella cattolicità della Chiesa e, con il loro fervore

religioso, la prova più convincente della lorofede nella presenza reale di Gesù nell'Eucaristia .Noi si lavora, Dio benedice i nostri sudori ela fede avanza tra questi popoli avidi di veritàe di luce .Ah, se potessimo moltiplicarci e arrivare a

tutte queste care anime!

Sac . IVANO Giacomelli

missionariosalesiano

S . E . Mons . Ferrando parla ai fedeli dalla verandadella capanna di Chotapukhri (Assam-India) .

Volete partecipare

perpetuamente alle fatiche e ai

meriti di un missionario?

Fondate una

BORSA MISSIONARIA(vedere pag . 150)

Le Scuole professionali che i Salesiani hanno aperto quest'anno a CAP-HAITIEN (Haiti) .

1432015 - Digital Collections - Biblioteca Don Bosco - Roma - http://digital.biblioteca.unisal.it

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Salva il mio bambino - Mio figlio Vin-cenzo, di anni undici, colpito da attacco « con-gestione intestimeningite », perdette la ragionecompleta . Allarmati tutti di casa, ed anche ivicini, si telefonò ad un medico, poi ad un altroe poi ad un altro ancora . Per cinque ore di se-guito rimase senza conoscenza, in continue con-vulsioni . Il Prof. La Scala fece tutto quel chepotè in collaborazione con gli altri medici, chestettero per cinque ore consecutive presso ilfanciullo, sempre con poca speranza di salvarlo .Dicevano che il fanciullo avrebbe avuto pocheore di vita.Allora mi inginocchiai e pregai fiducioso

San Giovanni Bosco, passando la sua Reliquiasul viso e sul corpo del mio caro figliuolo . Dopo

1411

~~jg,m I~

Confidate ovai cosain Gesù Cristo :Sacramentato ed in

Maria Ausiliatrice e vedrete che cosa sono i miracoliSAN GIOVANNI BOSCO il I3-1I-1875

La riconoscenza della Famiglia Salesiana di Buenos Airesa Maria Ausiliatrice

Sabato 29 ottobre l'Opera salesiana che fiorisce nella capitale argentina compì un grandioso pelle-grinaggio al Santuario Nazionale di Nostra Signora di Lujàn, a cui parteciparono oltre diecimila per-sone, desiderose di ringraziare la Vergine SS . per la protezione accordata alla Chiesa, alla Patria e inparticolare alla Famiglia Salesiana durante la gravissima situazione provocata negli ultimi mesi dalla dit-tatura persecutrice . Si voleva soprattutto rendere grazie a Maria Ausiliatrice per aver salvato la gio-ventù dalle insidie con le quali si mirava a corromperla e ad allontanarla da ogni ideale di nobiltà e purezza .

Tutte le Opere dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice avevano toccato con mano l'assistenzamaterna della Vergine nei giorni tragici delle perquisizioni, imprigionamenti e minacce di morte . Il pel-legrinaggio alla Madonna di Lujàn, Patrona dell'Argentina, Uruguay e Paraguay, voleva appunto essereil primo atto pubblico di ringraziamento alla Vergine, a cui seguiranno altre manifestazioni, tra le qualil'incoronazione di Maria Ausiliatrice .

L'imponente schiera di Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice, cooperatori, ex allievi, fedeli delle par-rocchie salesiane di Buenos Aires ascoltarono le Messe celebrate dai Rev .mi Ispettori dell'Argentina e re-citarono con commozione la preghiera di Don Bosco : O Maria, Vergine potente . . . », convinti che ancorauna volta si fosse avverata la promessa del Padre : Abbiate fede in Gesù Sacramentato e in Maria Au-siliatrice e vedrete che cosa sono i miracoli .

Col mese di Maria Ausiliatrice comincia l'afflussodei pellegrini al Santuario .

Mentre diamo fin d'ora il più cordiale benvenutonella Casa della Madre ai Cooperatori salesiani e

divoti di Maria Ausiliatrice che accorreranno aValdocco, preghiamo i Rev .mi Sacerdoti che organiz-zeranno pellegrinaggi a voler preavvisare il Rettore

della Basilica, indicando possibilmente il numerodei pellegrini, l'ora dell'arrivo e l'altare preferito per

la celebrazione della santa Messa .

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otto ore d'incoscienza completa, si ridestò contutte le facoltà mentali senza minorazione .

Tutto il vicinato si unisce a me per testificareche ciò è avvenuto per l'intervento prodigiosodi S . Giovanni Bosco .

Riconoscentissimo, sciolgo il mio voto pubbli-cando la grazia e invio un'offerta .Nicastro (Catanzaro)

ANDREA MICHIENZI

« Don Bosco mi guarirà» - Mio marito daquasi due mesi teneva il letto per una gambamalata . Il medico continuava a tagliare, ma ilmale peggiorava . Un giorno mio marito, che èmolto divoto di Don Bosco, mi disse: «Dammiquell'immagine di Don Bosco, che voglio tener-mela vicino : Egli mi guarirà» . Il giorno dopo la

Il tempo dei miracoli non è finitoLa divozione a San Giovanni Bosco nel Messico aumenta ogni anno inmodo straordinario . Tutte le chiese hanno un altare dedicato al Santo eattorno al quadro centinaia di ex voto . La nostra chiesa, col suo bell'al-tare a Don Bosco è visitata più d'ogni altra .Quest'anno la festa fu più grande per un miracolo straordinario concessoa un povero paralitico .Luigi Miranda, giovane di 18 anni, da tre anni era totalmente paraliticoin una gamba, per cui non poteva muoversi solo nè lavorare . Ai primidi gennaio fece una novena a S . Giovanni Bosco, ma non ottenne la gua-rigione . Ne incominciò un'altra ai 12 di gennaio, ma anche questa conesito negativo . Consigliai alla famiglia che al cominciare della solenne no-vena in preparazione alla festa lo portassero in chiesa, ai piedi di Don Bosco .Così fecero il terzo giorno della novena . Il povero giovane faceva com-passione, pregava e piangeva . . . Io gli suggerii : « Di' a Don Bosco che nonritornerai a casa se non ti guarisce » . Allora il giovane incominciò a gri-dare : « Don Bosco, non ritornerò a casa, se non mi guarite! » . La gentelo circondava ansiosa di vedere che cosa sarebbe successo . Tre volte ilparalitico ripetè la supplica, quando improvvisamente sentì un fremito allagamba, vi portò istintivamente le mani e si trovò perfettamente guarito .Subito si alzò e corse a baciare i piedi di S . Giovanni Bosco . Tutta lagente piangeva e rendeva grazie al Santo .Il giovane miracolato Luigi Miranda oggi lavora perfettamente sano ireuna fabbrica di porcellane . Questo grande miracolo risvegliò la fede in tuttala città, che continuò la Novena con crescente fede e gratitudine .Saltillo Coah . (Messico)

Sac . SERGIO CARRAGLIA B ., salesiano

febbre era diminuita ; pochi giorni appresso po-teva riprendere il suo lavoro, nè più si lamentòdel suo male .Dopo questa guarigione, io che da dieci

anni soffrivo di crisi di nervi e mi ero curatama con poco esito, mi sentii dire: « Prega Don Bo-sco e Maria Ausiliatrice e vedrai che ti guari-ranno » . Diedi ascolto al, marito e oggi sonotanto migliorata che posso dirmi guarita .

Da quattro anni siamo emigrati nella Sviz-zera . La settimana scorsa il padrone di miomarito gli disse che a Natale avrebbe chiuso ilnegozio e l'avrebbe messo in libertà. Si pregòancora Don Bosco e due giorni dopo il maritotrovava lavoro migliore . Di tutto non abbiamoparole per ringraziare un Santo così buono .Le Locle (Svizzera)

Famiglia MAGISTRINI

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Oltre la scienza, la potenza di M. A . -Colpita da fortissimi attacchi di angina pectoris,che si ripetevano con estrema violenza da settea otto volte al giorno con dolori atroci persi-stenti, mi appigliai ai mezzi più moderni dicura. Vedendo però che la scienza era impotentea guarirmi, mi rivolsi con le mie lacrime a MariaAusiliatrice supplicandola di curarmi con la suapotenza taumaturgica . Da quel giorno i doloricessarono e mi avviai verso la guarigione .

La Vergine aveva ascoltato la mia preghiera .Perciò la ringrazio pubblicamente, lieta se i suoidivoti mi aiuteranno a manifestarle la mia ri-conoscenza .

Grisolia (Cosenza)ELISA CASELLI DE LUNA

Altri cinque figli erano morti dello stessomale - La bimba di cinque anni Venzi Paolinadi Alfonso, colpita da gravissimo male, era inbreve ridotta agli estremi . Il medico fece quantola scienza può suggerire ; e il parroco, visto lostato gravissimo della piccola, le amministrò laS. Cresima. Ai genitori desolati, anche perchègià altri cinque figli erano morti dello stessomale, non rimaneva che la fede nella bontà diMaria Ausiliatrice. Un sacerdote salesiano esortòalla fiducia nella Madonna e diede alla bimbala benedizione di Maria Ausiliatrice, mentre igenitori pregavano ardentemente . La stessa serala bimba era fuori di pericolo e, dopo una setti-mana, ritornava ai suoi giochi e all'affetto deisuoi cari.

Vilminore di Scalve (Bergamo)

Sac . ANGELO VIGANÒ, salesiano

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Linda Capello e Ginetta Giovine Malot (Cassano Belbo eCanelli) ringraziano M . A . e S . G . B .' per due grazie rice-vute e inviano offerta .Edoardo e Delfina Bonardo (Castelrosso di Chivasso) rin-graziano M . A . e S . G . B . per la visibile assistenza al lorocaro bambino già morente e oggi ridonato salvo all'affettodei genitori .Jolanda Cantamessa (Govone-Cuneo) rende grazie a Al . A .e a S. D. S . per la prodigiosa assistenza prestatale nellanascita di un bambino,C. Cattelino (Lemie-Torino), riconoscente a M. A . per laguarigione di persona cara, compie la promessa di ringraz iarnela pubblicamente.

A . e L . Nardussi (Alpignano-Torino) dichiarano che avendola figlia novizia tra le F . di M . A . malata di esaurimentoribelle alle cure, fecero una novena a M . A . e a S . G . B .ed ebbero il conforto di vederla fare i santi Voti con le altre .lennie Pallini (Staten Island-USA) ringrazia M . A . e S . G. B .per un segnalato favore .F. P . Fortuna Pallaver (Tesero-Trento) ottenne la guari-gione della mamma colpita da embolia cerebrale .Lia Curtino Castagneri (Brescia) invocando l' I . A . e S . G . B .ricevette la grande grazia della guarigione del figlio, dopoanni di gravi sofferenze .Domenico e Pina Capettini (Borgomanero-Novara)

ringraziano pubblicamente M. A. per la guarigione di un cognatoe per quella di persona amica, dichiarata in gravi condizionidai medici curanti .Gelinda Brentan Brun (Cordoba-Argentina) ricorse duevolte a Maria Ausiliatrice per la guarigione del marito edue volte fu prontamente esaudita .Elisabetta Aloisi (Cassone del Garda-Verona) colpita daparalisi agli arti destri, nonostante il parere negativo deimedici curanti, invocando M . A . e S . G. B ., potè ripren-dere l'uso del braccio e della gamba .Maria Piana Pisano (Campoligure-Genova) è lieta di ren-dere pubbliche grazie a S . G . B . per la guarigione del ma-rito e del fratello e per altre grazie ricevute per sè e perla famiglia .Piera Cardani (Novara) desidera onorare pubblicamenteS. G . B . per una bella e grande grazia ottenuta invocandolocon fede e amore .

Esercizi spiritualiper Cooperatori e Cooperatrici nell'Isola del SoleSi terranno in un soggiorno delizioso a 8oo m . sul dorsale dell'Etna con bei boschetti al-l'intorno e 'splendido panorama sul mare.

Il corso per Cooperatori si svolgerà dal pomeriggio del 28 aprile al mattino del 2 maggio ;quello per Cooperatrici dal pomeriggio del 12 maggio al mattino del giorno z6 .

È il periodo ideale per trascorrere qualche giorno nel clima siciliano in posizione bellis-sima, donde l'occhio spazia sulla pianura sottostante, ricca di vigneti e di aranci e limoniin fiore, sino ad abbracciare tutto il mar Jonio e le coste della Calabria .

Si accettano anche Cooperatori e Cooperatrici dell'Italia continentale . Scrivere al Rev.doDelegato Ispettoriale Cooperatori, Via Cifali, 7 - Catania.

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Odino Milani (Vidigulfo-Pavia) trovandosi disoccupato esenza speranza di un impiego conforme ai suoi studi, in-vocò con fede M . A . e S . G . B . e fu esaudito in formasorprendente .Eugenia ed Ettore Giachetti (Settimo Rottaro-Torino) rin-graziano M . A . e S . G. B . per la continua protezione sulloro piccolo Claudio.Giuseppina Bernocco (Bra-Cuneo) è riconoscente a M . A .•

a S. G. B . per la guarigione del nipote Bruno .Fernanda Mezzano (Genova) ascrive la sua guarigione dagrave malattia al potente patrocinio di M . A . e all'inter-cessione di S. G. B ., del quale applicò la reliquia sullaparte malata .La famiglia Bergano (Bra-Cuneo) si dichiara infinitamentericonoscente a M . A. e a S . G. B . per continue graziericevute .Teresa Baravalle (Casanova di Carmagnola) ringrazia M . A .per la sua protezione su tutta la famiglia .Santa De Lazer (Fonzaso-Belluno) manda un'offerta a NI . A.per la guarigione della nipote Rosetta da grave meningite .

Lucia Torta (Torino) è grata a M. A., a S. G. B . e aS . D . S . per la guarigione da rottura del collo del femore .I coniugi Cambursano (Verolengo-Torino) ringrazianoNI . A ., S . G . B . e S. D . S . per l'assistenza accordata alfiglio Giovanni Franco .Clara Giorgi (Torino) esprime la sua riconoscenza a M . A.per importanti grazie e favori ottenuti nelle circostanze piùcritiche della sua vita .Maria Serra ved . Marocco (Poirino-Torino) commossa ericonoscente rende vivissime grazie a M . A ., a S . G . B .• al Servo di Dio D . F . Rinaldi per diverse grazie otte-nute invocandoli con fede .Maria Ubertalli Carbonino (Castagnea-Vercelli) malata dicolicistite con itterizia e in procinto di essere operata, ot-tenne da M. A. e da S. G. B . di guarire senza ope-razione .Valeria Arleri (Torino) manifesta la sua riconoscenza aM. A . e a S . G . B . per l'aiuto ottenuto nel lavoro e in-voca benedizioni per se e per i suoi cari .Tomaso Vaudagna (Vinovo-Torino) portato all'ospedale perulcera perforata, si raccomandò a M . A . e a S. G . B . edopo quindici giorni tornava a casa guarito .Eva Obert (Moncalieri-Torino) ringrazia M. A., S . G . B .,S . D . S . e S . NI . M. per l'ottenuta guarigione da gastro-enterite e ne invoca continua protezione .Orsola Rita Fumero (Isolabella Piemonte) più volte nellavita si è aggrappata a M. A. come ad àncora di salvezza,ponendo l'intercessione di S . G . B . e di S . 1) . S . e semprefu esaudita .Franca Rumo Favier (Villa di Tirano) invocando l'0 . A .• S. G. B . fu salva dalle fatali conseguenze di ripetuteemorragie seguite alla nascita di un bimbo che per rico-noscenza alla Vergine chiamò Mario .Ottavio Caso Borore (Nuoro) rende pubblica la sua rico-noscenza a M . A . e a S . G . B . per la grazia della guari-gione della moglie, che si trovava a letto da quasi un anno .

Bianca, Ricciardi (Mestre-Venezia) rende grazie a M . A .per averle concesso due segnalati favori : un mancato attooperatorio ad una persona di famiglia e la sistemazione diun posto fisso ad un caro parente .Concetto Mascarini (Tortoreto-Teramo) rende grazie aVI. A . che lo salvò da sicura morte e gli concesse un'altragrazia più grande di ordine spirituale .Sabina Piccotti (Alessandria) con la novena consigliata daDon Bosco ottenne di guarire da un male che l'aveva messain allarmi .Suor Giuseppina Badalà F . M. A . (Acireale) avendo dovutointerrompere il noviziato per forte esaurimento, si affidòa M. A. e a S . G . B . e dopo un solo mese e mezzo po-teva farvi ritorno guarita .Giuseppina Oioli (Borgomanero-Novara) ringrazia M . A.per l'aiuto che ne ebbe in un intervento chirurgico .

ottenute per l'intercessione di Maria Ausiliatrice e di S . Gio-vanni Bosco, di S . Maria Mazzarello, di S . Domenico Savioe di altri Servi di Dio - alcuni hanno anche inviato offerteed elemosine per sante Messe di ringraziamento - i seguenti :

Accordat T ., Agnelli M . T., Alemanno R ., Allasio A .,Angeleri P ., Arese M ., Argiento A ., Arrigo G ., Astegianosorelle, Bajano A., Balasso F ., Balbi L ., Barrel A

., Beccaris G., Bergomi M., Berrino P., Bertoli E., Bertolio E.,Bertozzi A ., Boniscontro-Ferraioli, Borella 1 ., Borgo C .,Borino M ., Bosso T ., Brachetti G ., Brignone fam

.a, Burz io V., Cadognato A., Calligaris G., Cappellino FI. A.,Cappello A., Caputo C ., Casalini-M ., Cavalli M ., Chatel C .,Chiara G., Coalnva A. M., Coalova L., Cocco-Secco,Colla I ., Conte E ., Cordero T ., Delù C., De-Micheli L .,Dominici A., Dossena A ., Elisabetta S . B . T ., Ellena A .,Favre R ., Ferrara V ., Ferraris B ., Fiorito L ., Fondacci M .,Fontana E ., Fontana G ., Fornara L ., Francia G ., Franco A .,Frigone G., Galvagno A . e A ., Gastaldi G ., Gatti L ., Gen-naro P., Ghirardi M ., Giacosa M ., Gioda G ., Giovanninifama ., Girola L ., Ginglando A ., Golinelli A ., Gonella M .,Graziano A., Guala A ., Guasco Accordat R., Guidi B .,panetti C ., Lasagna coniugi, Luparia M ., Maffeo G ., Ma-ligierna R ., Malia T ., Maranzana coniugi, Martin M .,Marzi A., Massetti M ., Mecca A ., Mensa C ., Merlo A .,Migliorisi G ., Miletti R

., Miuccio D., Morelli M

., Mor osso C., Musso A., Muzio M., Olifreddi C., Omegna L.,Orioli dott. prof. A ., Padovan, Pagliano NI ., Paleria S . e L .,Pandullo M., Poolino G ., Parisi l',, Pastore I' ., Picchiaconiugi, Piglia M .o, Polidori A ., Ponzio M ., Ponzo fama,Provera D ., Pugno G., Quinzio R., Raiola M ., Ribottaconiugi, Robazza P ., Roletti E ., Ronco T., Rosso C ., San-tero O ., Santuzzi frati, Savanco C ., Savoini M ., Savol-delli E ., Scavino T ., Scuderi comm . G ., Stavez G ., Surdi M .,Tabasso R ., Taganelli T ., Tamagnone G ., Tarabra C .,Tarabra L ., Torchio L., Torletti P ., Valetti P ., Veggi O .,Usseglio M ., Zambonini M ., Zanotti M .

di tutti i divoti di Maria -Ausiliatrice e di S . Giovanni Boscole particolari intenzioni delle seguenti persone :

Aldo, Astigiano G ., Bazzetto C ., Boniscontro-Ferraioli,Careccia A ., Caruso A. M., Colla fama, Corecco A ., Co-rino coniugi, De Biagi C ., Dellabella M ., De Paoli, Gar-zena !VI . e G ., Gastaldi L ., Giacosa M., Gioana C ., Gua-sco C ., Laiolo -M., Oddone G., Osella fam .a, Peretti E .,Piera S ., Previtti G ., Rappelli E ., Ricagni, Rossi F ., Sa-vio R ., Usseglio M ., Valletto Stellio E .

L ISTITUTO SALESIANO PER LE MISSIONI con' sede in TORINO, eretto in Ente Morale con

Decreto 13 gennaio 1924, n . 22, può legalmentericevere Legati ed Eredità . Ad evitare possibili con-testazioni si consigliano le seguenti formule :

Se trattasi d'un Legato : " . . lascio all'Istituto Sale-siano per le Missioni con sede in Torino a titolo dilegato la somma di Lire . . . (oppure) l'immobilesito in . . . n .

Se trattasi, invece, di nominare erede di ogni so-stanza l'Istituto, la formula potrebbe esser questa :

a , . . Annullo ogni mia precedente disposizione testa-mentaria. Nomino mio erede universale l'IstitutoSalesiano per le Missioni con sede in Torino, lasciandoad esso quanto mi appartiene a qualsiasi titolo n .

(Luogo e data)

(Firma per esteso)

147

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Riwnoscerdi a1\encrab&POfi IRICIWLE tWAVi raccomando specialissimamente la divozione a Maria SS.ma ;

ogni sua ,festa sia vostra festa . In Lei rimettete la vostra causa,

le vostre speranze, le vostre celesti aspirazioni . Maria sarà la vostra

guida, la vostra luce, il vostro conforto ; sarà per voi nel cammino

della vita la nube che guidava, proteggeva dai cocenti raggi del

sole e rischiarava nelle tenebre della notte gli Ebrei nel deserto .

VEN. DON RUA, aprile 1888

Lo scrivente, ex allievo del io Oratorio fe-stivo di Don Bosco da 5o anni, soffriva da pa-recchi mesi di gravi dolori reumatici al piedesinistro, al punto che non poteva più cammi-nare. Nonostante tutte le cure fatte, non avevaottenuto alcun miglioramento. Un giorno, ri-pensando alla bontà di Don Rua, ebbe il pensierodi rivolgersi al suo antico amico e Superiorequi in terra, il Venerabile Don Michele Rua,con una novena in suo onore . Ed ecco cheproprio il giorno di S. Michele, onomastico delVenerabile, ottenne la grazia di poter finalmenteguarire del grave male, e tuttora camminaspeditamente, senza più accusare alcun dolore .Gratissimo, di gran cuore ringrazia questo suogrande Benefattore .

Torino, via Zumaglia, 75GIOVANNI BATTISTA RAMELLINI

pochi mesi dalla fine del mio noviziatola salute non mi accompagnava punto e te-mevo grandemente di non poter raggiungere ilmio ideale .

Il mio sig. Maestro mi invitava a raccoman-darmi ai nostri santi salesiani . Così feci di tuttocuore e promisi al Venerabile Don Rua cheavrei fatto pubblicare la grazia se avessi potutofare la professione .

Difatti la mia salute andò sempre migliorandofinchè, a poco tempo dalla professione, mi ri-stabilii completamente. Ed ora, grazie anche aDon Rua, sono salesiano e desidero pubblicarequesto favore.

Cremisan (Giordania)Chierico GIUSEPPE GIORGIS

Maria Lasagno (Torino) tu liberata da tormentosiaffanni che da tempo la facevano soffrire molto .Maria Marchetti (Balangero), trovandosi in criticasituazione finanziaria, si rivolse con fiducia a DonRua e dopo poco tempo ottenne quanto desiderava .

Ferdinando Ronco (Torino) è molto riconoscentea Don Rua, che lo guarì da malattia assai preoccu-pante .Maddalena Rodigari (Trepalle) ringrazia Maria Au-siliatrice e il suo Servo Don Rua per averle ottenutouna grazia tanto desiderata .

Francesca Spadaro (Catania) invocando il ven. DonRua e il Servo di Dio Don Rinaldi, ottenne una bellagrazia che aumentò in lei la fiducia nei Santi salesiani .G. Dho (Villanova) trovandosi in gravi angustie,si rivolse a Don Rua e fu prontamente esaudita .Clementina Boffa (Alba - Cuneo) ringrazia il Ven .Don Rua e il Servo di Dio Don Rinaldi che, dopouna fervente novena in loro onore, le ottennero lagrazia desiderata .Domenico Gramaglia (Torino) avendo letto sulBollettino Salesiano le grazie di Don Rua, si racco-mandò al Venerabile per guarire da una dolorosacolite e fu prontamente esaudito .

Giuseppina Molo Tononi (Bergamo), non potendoguarire, malgrado le cure mediche, da una graveforma di esaurimento nervoso, cominciò una novenaal Ven . Don Rua e ne ebbe la grazia-di un sensibilemiglioramento .

Adelina Frascheri (Bardineto - Savona) trovandosiin condizioni precarie di salute, si rivolse con fedea M . A. e al Ven . Don Rua e fu esaudita .Emanuela Orrù (Cagliari) con una novena al Ven .Don Rua ottenne la guarigione della sorella .

Luisa Ferrando (Genova) affidò a Don Rua la si-stemazione di un affare che le stava a cuore ed eccoche, al termine della novena, ogni difficoltà si sciolsee la cosa andò a lieto fine .

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Per interccessione del Servo di Dio

DON FILIPPO RINALDI

4 « Un caso meraviglioso », dice il Dottore

Parla il medico :

Andrea Wang Sukhakul di anni 71 venne col-pito da itterizia per causa non conosciuta . Ladiagnosi al quarto giorno della malattia fu : « car-cinoma del sistema biliare nel fegato o virusepatico » . Questa è una malattia grave . Si stabilìl'operazione per ridurre il processo di ostruzione• per una diagnosi sicura . Il paziente venne ope-rato d'urgenza dopo il quinto giorno . Al tavolooperatorio più dottori poterono osservare il fegatomolto nero per sfunzionamento quasi completo .

Dal giorno dell'operazione il paziente peggio-rava. La prognosi dei dottori preannunciava lamorte. Un sacerdote fu invitato all'ospedale perbenedire e confessare il paziente, che ricevettegli ultimi sacramenti . I familiari erano impietritidal dolore .

Il nono giorno il malato acquistò conoscenza• la bile fluì con facilità . Ciò fu osservato attra-verso un tubetto di gomma che, collegato alduodeno e passando attraverso l'addome, river-sava la bile fuori .

Nei giorni seguenti scomparve l'itterizia e ilmalato cominciò a nutrirsi .

Al trentesimo giorno, dopo un esame radio-logico, il funzionamento del fegato si rivelò deltutto buono, ed è questo il punto che mostraun caso veramente strano che meravigliò i dot-tori, che avevano diagnosticato in modo asso-luto la morte .

Questo caso meraviglioso fu molto discusso• restò l'interrogativo : « Come ciò è avvenuto,mentre doveva indubbiamente morire? » .

Dott . NARASING ATISUB M. D.Parla il graziato :

Caro Reverendo Padre,

La mia unica figlia è Suora « Sonk Kro », lecui Superiore sono le Figlie di Maria Ausiliatrice .Avendo conosciuto il mio grave caso, pregarono conmolto fervore il Servo di Dio Don Rinaldi . Sonosicuro che è lui che mi ha ottenuto questa grazia .

Bangkok (Siam)

ANDREA WANG SUKHAKUL

4 I medici, chiamati a consulto, avevanodichiarato che non sarebbe guarita - Neldicembre del 19,52 una forte setticemia micondusse in fin di vita . Grazie al buon Dio edalle cure del valente professore curante, la setti-cemia a poco a poco scomparve ed io mi cre-detti guarita. Ma quando volli cominciare adalzarmi, mi accorsi che le gambe non mi regge-vano e dovetti rassegnarmi a tenere nuovamenteil letto. Per la perdita completa dei riflessi eroimpossibilitata a fare qualsiasi movimento . Laparalisi progrediva e, a detta dei dottori chia-mati a consulto, avrei perduto per semprel'uso delle gambe .

Davanti a questa terribile prospettiva, mi ri-volsi con fiducia al Servo di Dio Don FilippoRinaldi, promettendo di pubblicare la grazia .Con me pregarono anche le mie amate Superioree Consorelle . Qualche giorno dopo le mie gambecominciarono a riprendere vita ed io, in un temporelativamente breve, potei camminare spedita-mente. Dopo un periodo di convalescenza, ri-presi il mio ufficio di infermiera presso i cariammalati di questo nostro Ospedale e da circatre anni lo continuo senza sentire alcun disturbo .Damasco (Siria)

Suor MARIA Musso, F. M. A .

Gaetano La Bella (Melilli - Catania) dovendo subire un'ope-razione urgente che, secondo le previsioni di un valenteprofessore di chirurgia all'Università di Catania, avrebbepotuto avere conseguenze dolorose, si affidò a D- R . el'intervento riuscì benissimo .Letizia Spagarino (Nizza - Asti) dichiara : , Tre medicivolevano operarmi. Io preferii raccomandarmi a D . R . eguarii senza operazione . Anche la radiografia documentòla mia guarigione ~, .

Famiglia Viazzi (Nizza - Asti) è grata al Servo di Dio D . R .per la guarigione della bambina, la cui salute destava seriepreoccupazioni .Carmelina Russo (S. Agata di Militello) invia offerta pergrazia ricevuta da D . R . e per implorarne la protezionesu di sè e sulla sua famiglia .

La Direttrice dell'Istituto Maria Ausiliatrice di Alessandriainvia a nome delle Insegnanti Elementari un'offerta in rin-graziamento al Servo di Dio Don Filippo Rinaldi per laprotezione ottenuta durante l'anno scolastico 1954-55 enel periodo degli esami .

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t CROCIATA MISSIONARIATOTALE MINIMO PER BORSA L. 50.000

Borse completeBorsa Maria Ausiliatrice e S. G. Bosco, proteggete i mieifigli Marcello e Ruggero disperso in Russia, a cura di SpregaGenerale di Divisione Ugo (Roma) - L . 50 .000 .Borsa Rinaldi Filippo ed Ernesta, genitori di Mons . CesareM. Rinaldi, a cura di Julia E . l.,ubo, U . S . A . - L . . 50 .000 .Borsa Rinaldi Filippo ed Ernesta, genitori di Mons . CesareM. Rinaldi, a cura di Dulia E . Lubo, U . S . A. - L . 50 .000 .Borsa Rinaldi Filippo ed Ernesta, genitori di Mons . CesareM. Rinaldi, a cura di Julia E . Lubo, IJ . S . A. - L . 50 .000.Borsa Rinaldi Filippo ed Ernesta, genitori di Mons . CesareM. Rinaldi, a cura di Julia E . Lubo, U . S . A . - L . 50 .000 .Borsa Rinaldi Filippo ed Ernesta, genitori di Mons . CesareM. Rinaldi, a cura di Dulia E. Lubo, U . S . A. - L . 50 .000.Borsa Rinaldi Filippo ed Ernesta, genitori di Mons . CesareM. Rinaldi, a cura di ,Dulia E . Lubo, U . S . A. - L . 50 .000 .Borsa Rinaldi Filippo ed Ernesta, genitori di Mons . CesareM. Rinaldi, a cura di Julia E . Lubo, U . S . A . - L . 5o .ooo .Borsa Rinaldi Filippo ed Ernesta, genitori di Mons . CesareM Rinaldi, a cura di Julia E. Lubo, U . S . A. - L . 50 .000 .Borsa Rinaldi Paolo chierico, defunto, fratello di Mons . Ce-sare M. Rinaldi, a cura di Julia E . Lubo, U . S . A. - L . 50 .000.Borsa Rinaldi Paolo chierico, defunto, fratello di Mons . Ce-sare M. Rinaldi, a cura di Julia E . Lubo, U . S . A. - L . 50 .000 .Borsa Madonna di Vico, S . G . Bosco, S . Tebaldo, in ringraz .,a cura di N. N . (Cuneo) - L . 50 .000 .Borsa Madonna del Rosario di Pompei, S . Giuseppe, S. An-gelo Custode, secondo le intenzioni di Torretti Vincenzo(Rimini) - L. 50 .ooo .Borsa Don Bosco, ti ringrazio, a cura di Boetto Caterina -L . 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice, S . G. Bosco, a cura di ErminiaSbarra (Milano) - Somma prec . 40 .000 - N. vers . t o .ooo -Tot . 5o .ooo .Borsa Missionario Salesiano, prega per me, a cura di Tal-lone Lucia (Cuneo) - L . 5o .ooo .Borsa Gesù, Maria, Giuseppe, proteggeteci tutti in morte,a cura di Giulia Giusti (Napoli) - L . 50 .000 .Borsa Signore, abbi pietà di me, a cura di Debernardi G . E .(Milàno) - Somma prec . 25 .000 - N. vers . 25 .000 - To-tale 50 .000 .Borsa Rinaldi Don Filippo, a cura di Cocchi Guerrini An-nota (U . S . A .) - L . 50.000 .Borsa S . G . Bosco, a cura del 189o (Faenza) - L . 50 .000 .Borsa S. Cuore di Gesù e Maria Ausiliatrice, per ottenereaiuto in vita e in morte, a cura di Roberto Giovanna -Somma prec . 35 .000 - N. vers . 20 .000 - Tot . 55 .000Borsa Saligari Susanna e Rosa, in suffr ., a cura di De MaronElisa Albertina - Somma prec . 32 .000 - N. vers . i8 .ooo -Tot . 50 .000 .Borsa Rinaldi Don Filippo, a cura di R . P. (Torino) -L. So .ooo .Borsa Rua Don Michele, a cura di Carmagnola Edoardo -L . 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice e S . G . Bosco, a cura di Gida As-sunta - L . 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice, in suffr . dei miei cari defu , acura di Mò Anna - L . 50 .000 .Borsa Maria, Auxilium Christianorum, ora pro nobis, acura della famiglia Rostagno - L. 6o .ooo .

150

Borsa In suffragio dei nonni Cavallo Tommaso e GambinoMargherita, perchi proteggano la famiglia, a cura di Be-nedetto, Luigi, Margherita - L . 50 .000 .Borsa Santi della Famiglia Salesiana, a cura di N . N . -L . 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice, offerta al Rettor Maggiore dalleFiglie di Maria Ausiliatrice di Nizza Monferrato - L . 50 .000 .Borsa Cuore Divino di Gesù, dammi il Tuo amore e il Tuoperdono ; Maria Ausiliatrice e S . G . Bosco pregate per me,a cura di A . G . (Pesaro) - L . 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice, salvalo!, a cura di L . C . C . (Mi-lano) - L . 50 .000 .Borsa Dio, nostra salvezza, a cura di Urgilla Buratti (Mace-rata) - Somma prece ro .ooo - N . vers . 40 .000 - Tot . 50 .000 .Borsa Giovane Salesiano, prega per me, a cura di MisianoMaria (Reggio Calabria) - L . 50 .000 .Borsa S . Cuore di Gesù, Maria Ausiliatrice, Don Bosco,per le Missioni, a cura di C . M. (Viterbo) L . 50 .000 .Borsa S. Girolamo Dott . e S . Rosa da Lima, in suffr. deigenitori, a cura di j . S . (Biella) - L . 50.000 .Borsa Maria SS . Ausiliatrice e Don Bosco, vi ringrazio dicuore, a cura di R. W. R . (Basilea) - L . 50 .000,Borsa S . Teresa del B . Gesù (i 1-) - Somma prec . 48.595- Filippo De Cecco 1405 - Tot. 5 0 .000Borsa S . Caterina da Genova, secondo le intenzioni dell'of-ferente Luigi Bisso - L . 50 .000 .Borsa Riparazione al S. Cuore, a cura di S . M. (Trento) -L . 50.000 .Borsa S . Domenico Savio, per grazia ricev., a cura di unacooperatrice A. M. S . (Varese) - L. 50 .000 .Borsa S . Cuore di Gesù, Maria SS . Ausiliatrice, a cura diM. C . (Novara) - L. 50 .000 .Borsa S . Giovanni Bosco e Don F . Rinaldi, imploro graziee benedizioni per me e tutti i miei cari, a cura di S. M . -L . 5o .ooo .Borsa S . Domenico Savio, a cura di S. M. (Torino) -L . 50 .000 .Borsa Anime del Purgatorio, proteggeteci, a suffr. dellamamma e defunti, a cura della figlia C . M . - L . 50 .000 .Borsa Zeffirino Namuncurà (t°), a cura del dott. AntonioErmete e consorte - Somma prec . 40 .000 - N. vers . 15 .000 -Tot . 55 .000 .Borsa Baiguini Ines - L . 50 .000 .Borsa Sassella Maria Grosio (Sondrio) - L . 70 .000 .Borsa Cuore Immacolato di Maria Ausiliatrice, S . G. Bosco,in suffr. delle Anime del Purgatorio, a cura del Can . L . Pit-tari (Messina) - L . 50 .000.Borsa In suffragio dei miei genitori, a cura dì R . R. G.(Bergamo) - L. 50 .000 .Borsa Per grazia ricevuta da S . D. Savio e in suffr, deigenitori e fratelli, a cura di Novella Adelmira (Genova) -L . 50 .000 .Borsa S . Domenico Savio e S . Curato d'Ars, a cura diB. G . - L . 5o .ooo .Borsa Perchè giornalmente un Figlio di Don Bosco preghiper me e congiunti vivi e defunti, a cura di M . S . - L . 50 .000 .Borsa Maria SS . Ausiliatrice e Ven. Don Michele Rua, acura di P . G . (Cuneo) - L. 50 .000 .Borsa in suffr. delle nostre anime, a cura dei coniugi Gia-cobbi Ernesto e Marietta (Belluno) - L. 50 .000.Borsa Saracco Carlo chier. Salesiano, a cura del gruppoPadri di Famiglia, ed ex allievi del i° Oratorio festivo (To-rino) - L . 50 .000 .

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«Uno avrà mille franchi di rendita e di ottocento può onestamente vivere : orbenei duecento che avanzano cadono sotto le parole : Date eleemosynam . Io vi dico che chinon dà il superfluo ruba al Signore! Del danaro capitalizzato con vani pretesti, senzanessun vantaggio dei non abbienti, il demonio farà una chiave per aprirvi l'inferno ».

(Dota Bosco in una conferenza ai Cooperatori di Lucca il 18 aprile 1882)

Borsa Maria Ausiliatrice e S . G . Bosco, a cura di M . R. L .(Torino) - L. 6o .ooo .Borsa SS . Cuori di Gesù e Maria, Don Bosco, vegliate suimiei figli, a cura di Anna Basevi (Udine) - L. 50 .000 .Borsa Famiglia Cristiana: 4 Suore, i Sacerdote, a cura diR. C. D. (Palermo)

Somma prec . 40 .000 - N. versa-mento io .ooo - Tot. 5o .oco .Borsa Gesù mio, misericordia (2u), a cura di C. G. (To-rino) - Somma prece 46 .450 - N. vers . 4000 - Tot . 50 .450 .Borsa S. Teresa del B . G ., protettrice della santif. sacerdotalee propag. delle Opere Missionarie, a cura del sac . FilippoDe Cecco (Chieti) - L. 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice, guarda a mio marito e congiunti,a cura di Giglioli Lia (Milano) - L . 50 .000 .Borsa Maria SS . Ausiliatrice e S . G . Bosco, a ~ cura di unapersona divota (Varallo Pombia-Novara)

I. . 50 .000 .Borsa S . Lucia e S . G . Bosco, per grazia ricevi . e da ricevere,a cura del Cawr. Salvatore Marchi (Nuoro) - L . 5o .ooo .Borsa Maria Ausiliatrice e S . G . Bosco, a cura di FeylesMaria ved . Savelli (Genova) - L . 50 .000Borsa Maria Ausiliatrice, S . G . Bosco, S . D . Savio, a curadi N. G. (Catania) - L. 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice, Ven . Don Rua, in memoria delfiglio disperso in Russia, a cura di Cataneo Paolo - Sommaprec. 5ooo - N. vers . 45 .000 - Tot . 50 .000 .Borsa Ricaldone Don Pietro, in memoria e protezione, acura dell'ing . Guido Franchi (Bologna) - Somma prec .35 .000 - N. vers . 20 .000 - Tot . 55 .000 .Borsa Don Bosco, proteggimi, a cura di Guidi Camilla(Monza) - Somma prec . 40 .000 - N . vers . i o .ooo - To-tale 50 .000 .Borsa Domenico Savio, a cura di Giovanna Diliberto (Pa-lermo) - L. 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice, S . G. Bosco, Anime del Purga-torio, a cura di N . N . tramite D . Gnocchi Umberto (Mi-lano) - L . 5o .ooo .Borsa Maria Ausiliatrice, Don Bosco, Don Rinaldi, ringra-ziando e attendendo ancora la loro protezione, a cura diPersico Angelo - L . 50 .000 .Borsa Ai Salesiani defunti di Caserta, a cura di AlbertoRessia - L . 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice e Don Bosco, date salute, protezione,aiuto ai miei cari, a cura di C. T. M. (Novara) - L. 50 .000.Borsa S. Teresa del B . G ., Domenico Savio, per la conserva-zione della salute e protezione della famiglia, a cura di G . F . Z.(Piacenza) - L . 50 .000 .Borsa S . Giuseppe, per una vocazione indigena sacerdotale,a cura di A . Z . (Trento) - L. 50 .000 .Borsa Berruti Don Pietro, apostolo dei ragazzi della strada,a cura di Giacinta Fenoglio - L . 50 .000 .

(continua)

Borse da completareBorsa Morra Don Livio (2°) - i° vers . Osella Agnese 5ooo ;Morra Giovanni e Caterina 13 .000 - Tot. i8 .ooo .Borsa Maria Ausiliatrice e S . G. Bosco, Anime del Purga-torio, Madonna di Valsauglio, Don Rinaldi, S . Giuseppe -Somma prec. 47 .800 - N. vers . 20.900 - Tot. 68 .700 .Borsa Maria Ausiliatrice, a cura di E. S . C . (Siracusa) -1 ° vers . 20 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice, Don Bosco, Don Rinaldi, a curadi Carmen Pianta (Svizzera) - Somma prec . 25 .775 -N. vers . 21—)00 - Tot. 47 675

Borsa Maria Ausiliatrice e S. G. Bosco, concedeteci quellagrazia, a cura di S . O . (Alessandria) - Somma Urea 10 .000- N. vers. i o .ooo - Tot . 20 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice e S . G . Bosco, aiutateci, a curadi Leone Anna - i° v ers . i o .ooo .Borsa Maria Ausiliatrice Missionaria (Messico) a cura delSac. Raymundo J . Maldonado - Somma prec . 33 .887 -N. vers . 11 .780 - Tot . 45 .667 .Borsa Maria Ausiliatrice, alla cara memoria del papà e dellamamma di M . N . F . - 1o vers . 25 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice e S . G . Bosco, dateci salute e lavoro,a cura di Aldo e Gianna Torgano (Milano) - Somma prec .32 .350 - N. vers. 5000 - Tot . 37 .350Borsa Maria Ausiliatrice e S . G . Bosco, a cura eli Bona-cossa Giuseppe - Somma prec . 6ooo - N. vers . 11 .100 -Tot . 17 .100 .Borsa Maria Ausiliatrice, S . G . Bosco, S . D . Savio, proteg-gete le vocazioni religiose che Dio mette nei giovani, a curadi P. T. - 1° vers . 5ooo ; Tavella Vittoria iooo - Tot . 6ooo .Borsa Manfrino Don Aristide, in memoria - Somma prec .30 .000 - L'Assoc. Auxilium 5ooo - Tot . 35 .000 .Borsa Misericordia Divina del Cuore di Gesù e Maria SS .,secondo le intenzioni dell'offerente T. A . (Cuneo) - Sommaprec. 40.000 - N. vers . 5ooo - Tot . 45 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice, a cura di Sampò Laura - ° 'er-samento 20 .000 .Borsa Masera Giuseppe, Michele e Defunti, a cura del ge-nero cav. Ferruccio Lantieri - i° vers . 5ooo .Borsa Madonna di Rosa, S . Vito al T . (Udine) (7") in suffr .di Arnaldo Garlatti, a cura dei congiunti - i° vers . G . A .3000 ; L. G . 3000 - Tot . 6ooo .Borsa Maria Ausiliatrice, in suffr . di Annibale Impiglia, acura di Gaoni Angela (Roma) - Somma prec . 1 5 .000 -N. vers . 20 .000 - Tot . 35 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice, S . G . Bosco, S . D . Savio, a curadei coniugi Morra - i° vers . 30 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice, S . G . Bosco, S . D . Savio, a curadi N . N . (Belluno) - i° vers . 7500 ; Pentenero Maria iooo -Tot. 85oo.Borsa Maria Ausiliatrice e S . D . Savio, a cura dei coniugiGallo (Savona) - Somma prec . 10 .ooo - N. vers . 1,5 .0 00 -Tot . 25 .ooo.

1

Borsa Maria Ausiliatrice, S . G . Bosco, S . D . Savio, assicura-teci continua protezione, a cura di G . D . (Cuneo) - i° vers .0 .000 .Borsa Madonna del S. Rosario e S. Domenico, proteggetela nostra famiglia con i nostri defunti, a cura di MancanoCelestina (Imperia) - io vers . 20 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice e S . G . Bosco, per tutte le benedi-zioni sulla mia casa, a cura di Z . 13 . (Brescia) - io versa-mento io .ooo .Borsa Maria Ausiliatrice e D . Filippo Rinaldi, a cura diPeriti (Piacenza) - io v ers . i o .ooo .Borsa Maria Ausiliatrice e S . G. Bosco, proteggete e fatebuoni cristiani i miei figli, a cura di Rosctta Rossetto (Ve-nezia) - io vers. 30 .000 .Borsa Mamma Margherita (4c. ), a cura di una mamma -Somma prec . 27 .950 - Alesi Beatrice 5000 - Tot . 32 .950 .Borsa Maria Ausiliatrice, per l'assistenza di un aspiranteMissionario, a cura di Bona Podda insegn . (Cagliari) -Somma prec . i o .ooo - N. vers . 25 .000 - Tot . 35 .000 .

(continua)

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Salesiani defuntiSac. Francesco Píchon, t a Nizza Mare a 86 anni .Era uno dei rari superstiti che avevano conosciuto Don Bosco .Si era incontrato col Santo nel settembre del 1884, poi avevaavuto nuovi incontri negli anni '85 e '86 . L'aveva colpitola scena di Don Bosco che celebrava assistito da Don Ruain cotta e stola : due santi all'altare . « La loro pietà e il lororaccoglimento mi scesero al cuore », soleva raccontare . Nel-l'ultima visita a Marsiglia Don Bosco donandogli una me-daglia benedetta, gli aveva segnata la fronte, come volesseconsacrarlo a Dio per sempre . E fu realmente così . Don Pi-chon, emessa la professione religiosa perpetua nel 189o,lavorò in piena fedeltà a Don Bosco per 65 anni .Sac . Giulio Nervi, t a Genova-Sampierdarena a 7o anni .Sac. Francesco Cojazzí, t a Camaguey (Cuba) a 8z anni .Sac. Simone Majcher, t ad Ascurra (Brasile) a 75 anni .Sac. Francesco Díeker, t a Groot-Bijgaarden (Belgio) .Sac. Francesco Hackmann, t a S . Fernando (Cile) a 69 anni .Sac. Ferdinando Laloux, t a Mont-Saint-Guibert (Belgio) .Sac . Arturo Giannantonio, t a Rio Gallegos (Argentina) .Sac. Maurizio Berger, t a Uccle-Bruxelles (Belgio) a 53 anni .Sac. Guerrino Borgato, t a Guayaquil (Equatore) a 39 anni .Sac. Antonio Claes, t a Heusden (Belgio) a 38 anni .Coad. Giovanni Rainero, f a Cumiana (Torino) a 69 anni .

Cooperatori defuntiS . E . Mons. Giovanni Fiorentini, Arcivescovo di Catanzaro,t il 20-I-1956 a 88 anni .Nato a Castrocaro (Forlì) nel 1867, ordinato Sacerdote nel189o, era eletto Vescovo della Diocesi di Tricarico e di làtrasferito a Catanzaro nel 1919 . Nel 1927, assunto anche ilgoverno della Diocesi di Squillace, si dichiarò fortunatissimodi incoraggiare e aiutare la costruzione del nostro collegiodi Soverato, ritenendolo una vera benedizione per la Dio-cesi e l'intera regione . Appena esso potè funzionare furonofrequenti le visite, specie per la Festa annuale di Maria Au-siliatrice, cui egli dava grandissima solennità con la sua pre-senza e la sua parola calda di fede e di amore .L'11 maggio 1954, in occasione della visita del venerato RettorMaggiore al collegio di Soverato, pur essendo già molto ma-landato in salute, volle essere presente, dichiarandosi al colmodella gioia quando potè abbracciare il Successore di Don Boscoe dirgli la sua commossa riconoscenza per l'opera compiutadai Salesiani in Calabria .

Sac. Raffaele Cabitza, Parroco di Guspini (Cagliari) .Decurione dei Cooperatori salesiani, seppe trasfondere inessi il genuino spirito di Don Bosco . La locale Opera delleFiglie di M . A . aveva in lui un consigliere esperto, un bene-fattore e un protettore .

Sac. Luigi Donno, t il 30-XI-1955a Corigliano d'Otranto.Sacerdote pio e zelante, lascia di sè un ricordo edificanteper il suo amore alla liturgia e al canto gregoriano e per lasua carità nell'assistere i malati . Fu cooperatore della primaorme benefattore dell'opera salesiana di Corigliano d'Otranto .

Mariannina Dall'Oglio, t a Torino il 3-II-1956 .Dopo aver seguito quasi festante il sacro rito dell'EstremaUnzione, esprimendo la sua riconoscenza a S . Giuseppe cuisi dichiarava debitrice della serenità goduta in quei momenti,chiedeva che sul suo ricordino fossero poste solo le paroledel Salmo : n O Signore, io ho amato il decoro della tua Casa u .Tale infatti fu l'anelito costante della sua vita, portatavi dalladirezione spirituale dell'indimenticabile Don Vismara, e ri-solventesi in una instancabile operosità in seno al LaboratorioMissionario Salesiano, per il prediletto Istituto Internazio-nale Don Bosco, e per le parrocchie di sua dimora .

Nobildonna Sig .na Mariannina Zacco Navarra, t al-l'età di 97 anni a Modica (Ragusa) .Non ci fu opera di beneficenza in città e fuori, alla qualenon abbia dato il suo valido contributo, vedendo in ognipovero la persona adorabile di Gesù. Particolare predilezionenutrì per le Opere Salesiane e soccorse generosamente lequattro case dei Salesiani e delle Figlie di M . A . esistentiin Modica . All'Oratorio, in tempo di guerra e dopo, nonlasciò mancare l'olio per la lampada, il vino per la Messae altri preziosi aiuti . Essa e la sorella Matilde furono le

Mamme dei Salesiani . Ebbe grande divozione per M . Ausi-liatrice, felice che quattro nipoti fossero entrate nell'Istitutodelle sue Figlie-Dott. Paride Melloní, medico condotto di Fino Mornasco .Ex allievo di Parma dei tempi di don Baratta, conservò pertutta la vita un affetto vivissimo per Don Bosco e per i suoiFigli, ai quali inviava i suoi risparmi . La sua ardente divozionea M. Ausiliatrice gli meritò il privilegio di morire il 24 delmese, giorno a lei sacro .Raffaele Siliberti t a Cisternino (Brindisi) il 6-i-1956 .Desideroso di arricchire la sua fede con tesori di opere diapostolato, fu valido sostenitore del nostro Oratorio di Cisternino, insieme con la figliuola Zelatrice salesiana .Martino Villaraggia, t a 'l'orino il z1-r1-1956 .Umile, pio, servizievole e buono con tutti, cooperò effica-cemente con i Salesiani di Borgo S . Paolo in Torino all'in-cremento di quel nostro Oratorio .Luigi Scarrione, .( a Mirabello Monf. il 14-I-1956 a 56 anni .Ex allievo della Casa Madre e Cooperatore affezionatissimo,in famiglia fu padre esemplare, in società fu apostolo .Cav. Giuseppe Masciocchi, t a Treviglio (Bergamo) .Per molti anni Segretario Capo del comune di Treviglio,fu sempre largo di aiuto per i Salesiani .Quirico Fenu, t ad Asinara 1'8-i-1956 a 81 anni .Fervente Cooperatore salesiano, aveva particolare affetto perMaria A ., che t'aveva richiamato miracolosamente in vita .Dorotea Vanzetta, t a Ziano a 77 anni .Esempio vivente di carità evangelica e di pie,2, eucaristica emariana, dedicò energie e sostanze alle opere di beneficenza,con particolare predilezione per quelle di Don Bosco .Maria Siccardi ved. Sibona, t a S . Stefano Roero (Cuneo) .Divotissima di Maria Ausiliatrice e di S . Giovanni Bosco,ne propagò la divozione distribuendo immagini e reliquiee si tenne onorata che la primogenita, suor Domenica, entrassetra le Figlie di !Viaria Ausiliatrice .Emilia Mazzoglio, t a Lu Monf. (Alessandria) .Madre di dieci figli, dei quali un missionario Salesiano e duesuore Domenicane, lasciò mirabili esempi di vita cristiana .

Lina Confalonieri ved . Chiappa, t a Paullo (Milano) .Zelante Cooperatrice salesiana, radunava periodicamente nellapropria casa i Cooperatori della Parrocchia .

Altri Cooperatori defuntiAlessandri Giuseppe - Aliprandi Massimina - Angelino Cle

rici Maria -Atzeni Adele-Baiardi C.ssa Celestina-BaldinoVittoria - Bernasconi Pietro - Bertolini Angelina - BertoldiParenti Giuseppina - Besana Amalia - Boggio Elisabetta -Bonini Festi Elvira - Bordi Gombi Agata - Bersi BianchiMaria - Bosco Battista - Bottino Maurizio - Brusco Giovanni -Bulgheroni Antonietta - Caccia Antonio - Campanini Gemma- Canegallo D . Giovanni - Carli Carda Elvira - Carta AnraMaria - Caruso Maria - Causio Sante - Cavalli UmbertoCaviola Rosa - Cci Angela - Cercato Clotilde - Cicche-,loGiacinto - Condemi Teresina - Costa Teresa - Dall'ArgineGemma - De Giovanni Giuseppina - Deiana Giuseppe -Finaudi Pietro - Fabbri Gi'ovannino - Fucello Secondina -Falcone Can. Vito - Ferrari Elena Tomasi - Festi ChiariLina - Fiorentini Tosi Elda - Fontana Battista Oreste - Ga-gliardi 'l'ell Anna - Gallifante Caterina - Gazzola Pietro -Giacchetti Giovanni - Giovanardi Sandri Maria - GriecoD. Antonio - Guaschino Ermenegildo - Lei Lobino Carmela- Lorenzone Maria - Maina Quintino - Maldini D . Virgilio -Marchisio Cav . Francesco - Marubbi Luisa - Mazzia Ercole -Melis Giovanna - Mercadino Giovanni - Molinari Alberto -Mora Cristina - Morello Ronco Carolina - Musso Giuseppe -Orlandi Maria Augusta - Palestro Olinda - Pedretti Maria -Pellegrini D . Giuseppe - Petitti Teresa - Polastri Marcello -Polato Girolamo - Pozzo Evangelista - Quadrio Giovanni -Ranzoni D . Giuseppe - Ravotti Emanuele - Ricolfi Giovanna -Riposio Maria - Risso Parodi Maria - Roberti Caterina -Robe"ti Pietro - Sala Dante - Sanna Concetta - Sarti ZaccariaAmelia - Senatori Aldirani Maria - Sieff Gustavo - SlongoDaniele - Spagnoli Assunta - Sirch Giuseppina - StellanzonaFlavia - Strini Jemmi Maria - Tabacchi Eligio - TantardiniGiuseppina - Tosini Carlina - Tramonti D . Domenico -Troisi Giuseppina - Turati D . Paolo - Vanzetta Dorotea -Vanzetta Marcolina - Vecchio Donato - Vignati Angelo -Viola Angela - Vola Giuseppe - Zorzoli Giovanni - ZulianiAngela - Zuliani Rag . Giovanni .

BOLLETTINO SALESIANO

Autorizzazione del Tribunale di Torino in data 16-2-1949 - n . .l03 . Con approvazione ecclesiastica .

1' APRILE 1956

ANNO LXXX . N . 7

Dirett . rese . : Sac. Dott . PIETRO ZERBINO, via Maria Ausiliatrice . 32 . Torino (709) . - Off. Grafiche SEI

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1INEA RECTA BREVISSIMA?

AMERIO FRANCO

GRAFF P . O .

IL SIGNIFICATO DELLA FILO-

I NOSTRI FRATELLI SEPARATISOFIA ITALIANAL. ioo

D'OCCIDENTEL. 75

BERTETTO D .

LA RIVELAZIONE BASILARE .LA TRINITÀL. I2o

BRUNELLO ARISTIDE

I NOSTRI FRATELLI SEPARATID'ORIENTEL. 5o

CALLIARI PAOLO

GESÙ, L'UOMO-DIOL. 8o

CAPPELLO CARLO

LA VISIONE DELLA STORIA ING. B. VICOL. I25

LA COSCIENZA MORALE NEL-L'OPERA L,ETTERARIA DI DO-STOJEWS; Y,JL. 200

CAPUANI GIOVANNI

SINTONIA TRA FEDE E RAGIONE L . 120

CASTELLINO GIORGIO

CHE COS'È LA BIBBIA. Vol . I L . IooCHE COS'È LA BIBBIA. Vol. II L . 75

RAICR AGOSTINOCERIOLI E .

LA QUESTIONE GALILEIANAIL REGNO DEI POVERI . . . . L . 200

RISOLTAL. 6o

CIIIMINELLI PIERO

CHE COSA PENSI DI GESÙCRISTO? L. I o0

COJAZZI ANTONIO

IL VENTIDUE MAGGIO MAN-ZONIANO.L.L'ANIMA UMANA NON MUORE L .MADONNA PELLEGRINA . . . L . 120PECCATO E REDENZIONE L . 6oVI PRESENTO SAN PAOLO

L. rio

DAFFARA MARCOLINO

DIO, L'EVIDENTE INVISIBILE

5o

D'APOLLO P . GIUSEPPE

GALILEO GALILEI

. . . L. 6o

DE AGOSTINI NICOLANGELO

PERCHÉ CREDO IN DIO?

. L. 250

GEROSA PIETRO

DEMIURGO O CREATORE? . . L . 75

go

75

GRAZIOLI ANGELO .

TRAGUARDIL. 8o

GUIDI AGOSTINO

MANZONI EUCARISTICO

L. 175LOVERA DI CASTIGLIONE

IL COTTOLENGOL. 3,5MARIANI MARIANO

L'ORDINAMENTO ECONOMICODI DOMANIL. 75

MONTI UMBERTO

LUCI CRISTIANE NEL PASCOLI L .PAOLI GIOVANNI

ERNESTO RENANL. IooLA FAMIGERATA INQUISIZIONE L. I5oPIETROBONO LUIGI

DOLORE E AMORE .

. . L. 30PUCCI ENRICO

IL VESCOVO DI ROMA NELLAVITA DELLA CHIESA

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RAVAGLIA GIOVANNI

PERCHÉ IL DOLORE?

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IMPORTANTEPer correzioni d'indi-rìzzo si prega d'inviareanche l'indirizzo vec-chio. * Siringraziano iSig. Agenti postali cherespingono, con le no-tificazioni d'uso, i Bol-lettini non recapitati

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