Organizzazione del lavoro in sanità: ruoli, responsabilità e sistemi di integrazione
description
Transcript of Organizzazione del lavoro in sanità: ruoli, responsabilità e sistemi di integrazione
Cavaliere Bruno1
Organizzazione del lavoro in sanità: ruoli, responsabilità e sistemi di integrazione
Relatore
Bruno Cavaliere
Cavaliere Bruno2
Lo scenario generale
riordino del S.S.N. nuova “vision” della salute aziendalizzazione dipartimentalizzazione Riassetto dei ruoli e delle funzioni (formazione) Nuovi profili di supporto Nuovi sistemi di integrazione
Cavaliere Bruno3
Attori del processo
il cittadino/utente La struttura organizzativa il professionista
Cavaliere Bruno4
Il cittadino/utente
Essere al centro del processo assistenziale ( personalizzazione delle cure )
essere ascoltato ( bisogni espressi ) partecipare attivamente alle cure assistenziali
( le selfcares )
Cavaliere Bruno5
La struttura
contenimento della spesa ( economie di scala - cultura dei costi)
definizione delle linee di attività (la produzione )
sviluppo della produttività ( rapporto tra efficienza ed efficacia )
accreditamento e certificazione ( qualità )
Cavaliere Bruno6
Il professionista
Promuovere la personalizzazione delle cure Documentare gli interventi Definire standard qualitativi Lavorare su risultati verificabili Sviluppare la qualità percepita
Cavaliere Bruno7
NORME DI RIFERIMENTO
DPR N. 128/69; L. n. 148/75; D.M. 8.11.76; DPR n. 595/85; D.M. 13.9.88;
L. n. 833/78; L. n. 412/91; D.Lgs. N. 502/92; L. n. 549/95; D.Lgs. N. 229/99.
Cavaliere Bruno8
L’articolazione del territorio regionale in unità sanitarie locali, le quali assicurano l’assistenza sanitaria collettiva in ambienti di lavoro, l’assistenzadistrettuale e l’assistenza ospedaliera.
Le unità sanitarie locali si costituiscono aziende con personalità giuridicapubblica e autonomia imprenditoriale, la loro organizzazione e funzionamento sono disciplinati con atto aziendale di diritto privato.
La legge regionale istituisce e disciplina la Conferenza permanente per la programmazione sanitaria e socio sanitaria regionale assicurandone il raccordo o l’inserimento nell’organismo rappresentativo delle autonomie locali ove istituito.
Fanno parte della conferenza: il sindaco del comune ( quando l’ASL coincide con il Comune), il presidente della conferenza dei sindaci, i rappresentanti delle associazioni regionali delle autonomie locali.
La Regione disciplina:
Cavaliere Bruno9
Autonomia aziendale e rapporti con la Regione
L’azienda esercita:- gli obiettivi di salute definiti dalla Regione;- la definizione dei rapporti con le autonomie locali che
esprimono i bisogni socio sanitari dei cittadini, nonché i rapporti diretti con l’utenza;
- la qualificazione delle proprie strutture, dei professionisti e dei processi di erogazione.
Alle aziende è riconosciuta l’autonomia di scegliere le modalità organizzative più idonee secondo criteri di efficienza, efficacia, qualità, appropriatezza ed economicità.
Cavaliere Bruno10
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
DIRETTOREGENERALE
DIRETTORE SANITARIO
DIRETTOREAMMINISTRATIVO
STAFF
DIPERATIEMNTO A
DIPARTIMENTO B
Dipartimento C
DIPERATIMENTO E
Cavaliere Bruno11
Direttore Generale
Nominato dalla Regione tra gli iscritti nell’apposito elenco presso il Ministero della Sanità fra i requisiti necessari, vi sono laurea, non necessariamente in Medicina e Chirurgia, e qualifica di direzione tecnica o amministrativa. Detiene i poteri di gestione e rappresentanza dell’ASL. I suoi compiti sono : verificare che sia rispettata la corretta ed economica gestione delle risorse assegnate, accertarsi dell’imparzialità e del buon andamento dell’azione amministrativa.
Cavaliere Bruno12
Direttore Generale
Direttore Generale: sono proprie le attività di controllo e governo, delegabili quelle di gestione.
Competenze:- nomina DS e DA (D.Soc);- adozione piano di organizzazione;- adozione regolamenti interni per gli organi collegiali;- adozione dotazione organica;- adozione bilancio economico annuale e pluriennale;- adozione atti programmatici.
Cavaliere Bruno13
Direttore Sanitario
Nominato dal Direttore Generale dell’ASL, deve essere medico abilitato, con esperienza di direzione tecnico-sanitario. Sovrintende ai fini igienico-organizzativi dei servizi sanitari ed è consulente tecnico nel campo medico del Direttore Generale, con l’obbligo di fornire parere sugli atti di competenza. Dirige ed organizza il consiglio dei Sanitari.
Cavaliere Bruno14
Direttore Sanitario
- dirige a livello strategico i servizi sanitari ai fini tecnico – organizzativi ed igienico sanitari;
- svolge attività di indirizzo, coordinamento e supporto nei confronti dei responsabili dei servizi sanitari.Direttore amministrativo:
Dirige a livello strategico i servizi amministrativi ai fini tecnico – organizzativi;svolge attività di indirizzo, coordinamento e supporto nei confronti dei responsabili amministrativi;firma i documenti contabili;verbalizza le delibere adottate dal DG.
Collegio di DirezioneComitato Etico Indipendente.
Cavaliere Bruno15
Direttore Amministrativo
Nominato dal Direttore Generale dell’Asl, in collaborazione del Direttore Sanitario, il consiglio dei Sanitari, ed il coordinatore dei servizi sociali (là dove esiste), coadiuva il Direttore Generale. Laureato in discipline giuridiche o economicheha funzione di dirigere i servizi amministrativi dell’ASL e di fornire parere obbligatorio sugli atti relativi alle materie di competenza al Direttore Generale.
Cavaliere Bruno16
Ufficio Qualità Controllo di gestioneufficio DrgUfficio per le relazioni esterneFormazione permanenteSistema informativo aziendaleUffico relazioni sindacali
Staff del vertice strategico
Cavaliere Bruno17
Relazioni dell’Azienda con l’esterno
L’informazione e la comunicazione istituzionale;La carta dei servizi;Gli uffici di pubblica tutela;Gli uffici relazioni con il pubblico;Le relazioni con le organizzazioni di volontariato;Rapporti con le autonomie locali.
Cavaliere Bruno18
PROCESSO DI DECENTRAMENTO
IL DIPARTIMENTO
Cavaliere Bruno19
IL DIPARTIMENTO
Il dipartimento è costituito da unità operative omogenee, affini o complementari, che perseguono comuni finalità e sono quindi tra di loro interdipendenti, pur mantenendo la propria autonomia e responsabilità professionale.
Le UU.OO. Costituenti il dipartimento sono aggregate in una specifica tipologia organizzativa e gestionale volta a dare risposte unitarie, tempestive, razionali e complete rispetto ai compiti assegnati, e a tal fine adottano regole condivise di comportamento assistenziale, didattico, di ricerca, etico,
medico-legale ed economico.
Cavaliere Bruno20
OBIETTIVI
Convergenza di competenze e di esperienze scientifiche, tecniche ed assistenziali;
Incremento della ricerca e collegamento tra didattica ed assistenza;
Miglioramento delle tecniche sanitarie a livello interdisciplinare; Aggiornamento e perfezionamento professionale degli operatori
sanitari; Superamento delle disfunzioni che determinano tempi lunghi o
inutili di degenza; Umanizzazione dei rapporti con gli utenti; Corresponsabilizzazione di tutti gli operatori sanitari sul piano
professionale; Collegamenti tra le competenze ospedaliere e quelle territoriali.
Cavaliere Bruno21
CRITERI DI AGGREGAZIONE(D.M. 8.11.76)
Gradualità ed intensità delle cure e del tipo di intervento;
Settori nosologici o gruppi di età; Settori specialistici, d’organo e di
apparato; Misti (Ospedale-territorio).
Cavaliere Bruno22
ORGANISMI COSTITUTIVI
Capo dipartimento (Identificato in un direttore di struttura complessa nominato dal Direttore generale su proposta del Collegio di direzione o dei direttori di U.O.);
Comitato di dipartimento (formato dai responsabili delle strutture complesse, dai responsabili delle UU.OO. semplici e da un rappr. del personale non dirigente ).
Cavaliere Bruno23
FUNZIONI DEL CAPO DIPARTIMENTO
Assicura il raggiungimento delle finalità del dipartimento individuate dal regolamento;
Coordina l’attività delle Unità Operative che costituiscono il dipartimento;
Assicura il rispetto delle risorse finanziarie assegnate in sede di definizione del budget.
Cavaliere Bruno24
FUNZIONI DEL COMITATO DI DIPARTIMENTO
Esprime parere consultivo su: Utilizzazione ottimale ed integrata degli spazi assistenziali e
delle apparecchiature; Studio, applicazione e verifica di linee-guida per conferire
omogeneità alle procedure organizzative Applicazione di sistemi informatici per la gestione dei dati
all’interno del dipartimento; Gestione del budget assegnato e verifica della qualità; Utilizzo integrato del personale inf.co anche con sistemi di
rotazione dello stesso al fine di raggiungere una razionale distribuzione del personale stesso e la necessaria omogeneità assistenziale.
Organizzazione della didattica e dell’aggiornamento.
Cavaliere BrunoCavaliere Bruno 2525
MODELLO DI STRUTTURA DIPARTIMENTALE
U.O.Cardiol.
UTIC
Amb.Emodin.
U.O.Cardio
chirurgia
U.O.Riabil. Cardiol.
Cavaliere BrunoCavaliere Bruno 2626
STRUTTURA FUNZIONALE DEL DIPARTIMENTO
DIPARTIMENTO
Mobilità interna correlataai carichi di lavoro;Livelli Minimi Assistenziali e I.C.A.;
Equipes Multidisciplinari
Processi operativi;
Linee-guida, procedure,Protocolli, profili di cura
Indicatori e standard
Cavaliere BrunoCavaliere Bruno 2727
ELEMENTI CHE CONCORRONO ALLA CONFIGURAZIONE
ORGANIZZATIVA DEL DIPARTIMENTO
Mobilità interna correlata alla distribuzione dei carichi di lavoro; Processi operativi; Linee-guida; Prestazioni; Protocolli, procedure e/o profili di cura; Standard di processo; Equipes multidisciplinari
Cavaliere BrunoCavaliere Bruno 2828
QUADRO DI RIFERIMENTO CONCETTUALE
REGOLAMENTO AZIENDALE
ORGANIZZAZIONEDIPARTIMENTALE
DISCIPLINEINF. TEC. OST.RIAB.
PROCESSI OPERATIVI
PRESTAZIONI
Cavaliere BrunoCavaliere Bruno 2929
Tendenze organizzativeTendenze organizzativeProcessi produttivi/prodotti e strutture organizzative
I processi sono trasversali alle strutture
Cavaliere BrunoCavaliere Bruno 3030
Il processo produttivo sanitarioIl processo produttivo sanitario
INPUT PROCESSI OUT PUT OUT COME
Personale Farmaci Beni e Servizi Attrezzature ……
Sanitari finali
Di supporto sanitari
Di supporto non sanitari
Ricoveri/DRG Prestazioni
ambulatoriali Esami
Laboratorio PDT
….
Outcome Esiti
salute del paziente qualità
della vita benessere
Cavaliere BrunoCavaliere Bruno 3131
__Allergologia__Allergologia
__Angiologia__Angiologia
__Cardiochirurgia__Cardiochirurgia
__Cardiologia__Cardiologia
__Chirurgia generale__Chirurgia generale
__Chirurgia maxillo-facciale__Chirurgia maxillo-facciale
__Chirurgia pediatrica__Chirurgia pediatrica
__Chirurgia plastica__Chirurgia plastica
__Chirurgia toracica__Chirurgia toracica
__Chirurgia vascolare__Chirurgia vascolare
__Ematologia __Ematologia
immunoematologiaimmunoematologia
__Mal. Endocrine, del__Mal. Endocrine, del
ricambio e della ricambio e della
nutrizione, diabetologianutrizione, diabetologia
__Immunologia__Immunologia
__Geriatria__Geriatria
__Mal.infettive e tropicali__Mal.infettive e tropicali
__Medicina del lavoro__Medicina del lavoro
__Medicina generale__Medicina generale
__Unità spinale__Unità spinale
__Nefrologia__Nefrologia
__Neurochirurgia__Neurochirurgia
__Nido, neonati sani__Nido, neonati sani
__Neurologia__Neurologia
__Neuropsichiatria infantile__Neuropsichiatria infantile
__Oculistica__Oculistica
__Odontoiatria e stomatologia__Odontoiatria e stomatologia
__Ortopedia e traumatologia __Ortopedia e traumatologia
__Ostetricia e ginecologia__Ostetricia e ginecologia
__Otorinolaringoiatria, audiologia__Otorinolaringoiatria, audiologia
__Pediatria__Pediatria
__Psichiatria__Psichiatria
__Urologia__Urologia
__Grandi ustionati__Grandi ustionati
__Nefrologia__Nefrologia
__Dermatologia, dermosifilopatia__Dermatologia, dermosifilopatia
__Recupero e riabilitazione__Recupero e riabilitazione
funzionalefunzionale
__Gastroenterologia__Gastroenterologia
__Lungodegenti__Lungodegenti
__Medicina nucleare__Medicina nucleare
__Patologia neonatale,__Patologia neonatale,
neonatologianeonatologia
__ Oncologia__ Oncologia
__Pneumologia,tisiologia e__Pneumologia,tisiologia e
fisiopatologia respiratoriafisiopatologia respiratoria
__Reumatologia__Reumatologia
__Terapia intensiva neonatale__Terapia intensiva neonatale
__Urologia Pediatrica__Urologia Pediatrica
Tipologie di attività sanitarie (drg)
Sanitarie finali
di supporto sanitari
di supporto non sanitari
PROCESSI
Cavaliere BrunoCavaliere Bruno 3232
__Anatomia ed istologia patologica__Anatomia ed istologia patologica
__Centro trasfusionale __Centro trasfusionale
__Dermatologia__Dermatologia
__Dialisi__Dialisi
__Emodinamica__Emodinamica
__Endocrinologia__Endocrinologia
__Fisiopatologia della riproduzione umana__Fisiopatologia della riproduzione umana
__Gastroenterologia ed endoscopia __Gastroenterologia ed endoscopia digestivadigestiva
__Laboratorio di analisi__Laboratorio di analisi
__Laboratorio di immunoematologia__Laboratorio di immunoematologia
Tipologie di servizi diagnostico-terapeutici
Sanitarie finali
di supporto sanitari
di supporto non sanitari
PROCESSI
__Medicina del lavoro__Medicina del lavoro
__Medicina legale__Medicina legale
__Medicina nucleare__Medicina nucleare
__Neuropsichiatria infantile__Neuropsichiatria infantile
__Neurofisiopatologia__Neurofisiopatologia
__Odontoiatria e stomatologia__Odontoiatria e stomatologia
__Pneumologia__Pneumologia
__Pronto Soccorso__Pronto Soccorso
__Radiologia__Radiologia
__Radioterapia__Radioterapia
__Servizio di recupero e rieducazione __Servizio di recupero e rieducazione funzionalefunzionale
__ Servizio cardiologico__ Servizio cardiologico
Cavaliere BrunoCavaliere Bruno 3333
__Servizio di anestesia__Servizio di anestesia
__Centro prelievi__Centro prelievi
__Degenze interdivisionali__Degenze interdivisionali
__Disinfezione__Disinfezione
__Farmacia__Farmacia
__Fisica sanitaria__Fisica sanitaria
__Poliambulatorio ospedaliero__Poliambulatorio ospedaliero
__Pre-ricovero __Pre-ricovero
__Rianimazione e terapia intensiva__Rianimazione e terapia intensiva
Tipologie di servizi di supporto sanitari
Sanitarie finali
di supporto sanitari
di supporto non sanitari
PROCESSI
__Sale operatorie__Sale operatorie
__Servizio dietistico__Servizio dietistico
__Servzio necroscopico__Servzio necroscopico
__Sterilizzazione__Sterilizzazione
__Unità coronarica__Unità coronarica
__Altre degenze intensive di supporto__Altre degenze intensive di supporto
__Unità interdivisionali di Day __Unità interdivisionali di Day Hospital/Day SurgeryHospital/Day Surgery
__Altri servizi di supporto sanitari__Altri servizi di supporto sanitari
Cavaliere BrunoCavaliere Bruno 3434
__Accettazione ricoveri__Accettazione ricoveri
__Centrale termica__Centrale termica
__Centrale elettrica__Centrale elettrica
__Centralino e telefono__Centralino e telefono
__Cucina e mensa__Cucina e mensa
__CUP e cassa__CUP e cassa
__Lavanderia e guardaroba__Lavanderia e guardaroba
Tipologie di servizi alberghieri
Sanitarie finali
di supporto sanitari
di supporto non sanitari
PROCESSI
__Pulizie__Pulizie
__Raccolta rifiuti__Raccolta rifiuti
__Trasporto pazienti__Trasporto pazienti
__Altri servizi alberghieri__Altri servizi alberghieri
Cavaliere BrunoCavaliere Bruno 3535
__Affari generali e legali__Affari generali e legali
__Assistenza religiosa__Assistenza religiosa
__Biblioteca__Biblioteca
__Centro elaborazione dati__Centro elaborazione dati
__Controllo di gestione__Controllo di gestione
__Convitto personale__Convitto personale
__Costi comuni di presidio__Costi comuni di presidio
__Costi comuni aziendali__Costi comuni aziendali
__Direzione amministrativa__Direzione amministrativa
__Direzione generale__Direzione generale
__Direzione sanitaria__Direzione sanitaria
__Gestione del personale__Gestione del personale
Servizi generaliTipologie di servizi generali di
presidio/ di azienda
Sanitarie finali
di supporto sanitari
di supporto non sanitari
PROCESSI
__Lunghe assenze del personale__Lunghe assenze del personale
__Magazzino tecnico-economale__Magazzino tecnico-economale
__Manutenzioni__Manutenzioni
__Pool centrale di sostituzione__Pool centrale di sostituzione
__Portineria e vigilanza__Portineria e vigilanza
__Provveditorato-economato__Provveditorato-economato
__Ragioneria__Ragioneria
__Scuole professionali__Scuole professionali
__Servizio cartelle cliniche__Servizio cartelle cliniche
__Ufficio infermieristico__Ufficio infermieristico
__Ufficio tecnico__Ufficio tecnico
__ Altri servizi generali__ Altri servizi generali
Cavaliere BrunoCavaliere Bruno 3636
in questo contesto come si in questo contesto come si inseriscono le professioni sanitarie ?inseriscono le professioni sanitarie ?
Cavaliere Bruno37
Le lauree universitarie
DM 509/1999 Regolamento recante norme
concernenti l’autonomia didattica degli atenei
Decreto 2 aprile 2001 Determinazione delle classi delle
lauree universitarie delle professioni sanitarie
Decreto 2 aprile 2001 Determinazione delle classi delle
lauree specialistiche universitarie delle professioni sanitarie
Cavaliere Bruno38
DIPLOMA DI SCUOLA MEDIA SUPERIORE
LAUREAMASTER I°LIVELLO 180 crediti 60 crediti
“SPECIALIZZAZIONE”
LAUREA SPECIALISTICAMASTER II° LIVELLO 120 crediti 60 crediti
“SPECIALIZZAZIONE”
DOTTORATO DI RICERCA
180 crediti
Decreto 509/99Decreto 509/99
Cavaliere Bruno39
D.L. 12 novembre 2001, n. 402“Disposizioni urgenti in materia di personale sanitario” convertito con la legge 8 gennaio 2002, n. 1
I diplomi, conseguiti in base alla normativa vigente, dagli appartenenti alle professioni sanitarie….., sono validi ai fini dell’accesso ai corsi di laurea specialistica, ai master e agli altri corsi di formazione post base di cui al DM 509/1999, attivati dalle università
Cavaliere Bruno40
D.L. 12 novembre 2001, n. 402“Disposizioni urgenti in materia di personale sanitario” convertito con la legge 8 gennaio 2002, n. 1
Il conseguimento del master di primo livello di tipo specialistico in scienze infermieristiche e delle professioni sanitarie organizzato dalle università…., costituisce titolo valutabile ai fini della carriera
Cavaliere Bruno41
Le classi di laurea
1) Classe delle lauree in professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica
2) Classe delle lauree in professioni della riabilitazione 3) Classe delle lauree in professioni sanitarie tecniche 4) Classe delle lauree in professioni sanitarie della
prevenzione
Cavaliere Bruno42
Classe delle lauree in professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica
Infermiere Infermiere pediatrico Ostetrica/o
Cavaliere Bruno43
Classe delle lauree in professioni della riabilitazione
Podologo Fisioterapista Logopedista Ortottista – Assistente di oftalmologia Terapista della neuro e psicomotricità dell’età
evolutiva Tecnico della riabilitazione psichiatrica Terapista occupazionale Educatore professionale
Cavaliere Bruno44
Classe delle lauree in professioni sanitarie tecniche
Area tecnico diagnostica
Tecnico audiometrista
Tecnico sanitario di laboratorio biomedico
Tecnico sanitario di radiologia medica
Tecnico di neurofisiopatologia
Cavaliere Bruno45
Classe delle lauree in professioni sanitarie tecniche
Area tecnico assistenziale
Tecnico ortopedico
Tecnico audioprotesista
Tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare
Igienista dentale
Dietista
Cavaliere Bruno46
Classe di laurea delle professioni della prevenzione
Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro
Assistente sanitario
Cavaliere Bruno47
Declaratorie CCNL 1999
Ex C Appartengono a questa
categoria i lavoratori che………. (hanno) eventuale coordinamento e controllo di altri operatori con assunzione di responsabilità
D Svolge le attività attinenti
alla sua competenza professionale specifica nell’ambito di U.O. semplici, all’interno delle quali coordina anche l’attività del personale addetto
Cavaliere Bruno48
L’operatore socio sanitario
Provvedimento 22 febbraio 2001 della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano
Gazzetta Ufficiale S.O. 19 aprile 2001
Cavaliere Bruno49
Le figure sociali di supporto
Cavaliere Bruno50
I nuovi ambiti di operativitàAttività assistenziali varie
Aiuta per la corretta assunzione di farmaci prescritti e per il corretto utilizzo di apparecchi medicali di semplice uso
Aiuta nella preparazione delle prestazioni sanitarie
Osserva, riconosce e riferisce alcuni dei più comuni sintomi di allarme che l’utente può presentare (pallore, sudorazione, ecc.)
Cavaliere Bruno51
I nuovi ambiti di operativitàAttività assistenziali varie
Attua interventi di primo soccorso Effettua piccole medicazioni o cambio delle
stesse (ed effettua iniezioni intramuscolari) Controlla e assiste la somministrazione delle
diete Collabora ed educa al movimento
Cavaliere Bruno52
Il futuro degli operatori di supporto
Verso gli OSS specializzati
Cavaliere Bruno53
D.L. 12 novembre 2001, n. 402“Disposizioni urgenti in materia di personale sanitario” convertito con la legge 8 gennaio 2002, n. 1
Art. 1, comma 8…….la formazione complementare in assistenza
sanitaria che consente a detto operatore di collaborare con l’infermiere o con l’ostetrica e di svolgere (autonomamente) alcune attività assistenziali in base all’organizzazione dell’unità funzionale di appartenenza e conformemente alle direttive del responsabile dell’assistenza infermieristica od ostetrica o sotto la sua supervisione
Cavaliere Bruno54
L’OSS specializzato (bozza del Ministero della salute)
L’OSS specializzato……conformemente alle direttive del responsabile dell’assistenza infermieristica o ostetrica e sotto la loro supervisione è in grado di eseguire:
Cavaliere Bruno55
L’OSS specializzato (bozza del Ministero della salute)
La somministrazione, per via naturale, della terapia prescritta
L’esecuzione della terapia intramuscolare e sottocutanea su specifica pianificazione infermieristica
Esecuzione clisteri Il rilevamento e l’annotazione di alcuni
parametri vitali
Cavaliere Bruno56
L’OSS specializzato (bozza del Ministero della salute)
Medicazioni semplici e bendaggi Esecuzione clisteri Mobilizzazione dei pazienti non autosufficienti
per la prevenzione di decubiti ed alterazione cutanea
La respirazione artificiale, il massaggio cardiaco esterno
Cavaliere Bruno57
L’OSS specializzato (bozza del Ministero della salute)
La cura, il lavaggio e la preparazione del materiale per la sterilizzazione
L’attuazione e il mantenimento dell’igiene per la persona
La pulizia, disinfezione e sterilizzazione delle apparecchiature, delle attrezzature sanitarie e dei dispositivi medici
La raccolta e stoccaggio dei rifiuti differenziati
Cavaliere Bruno58
L’OSS specializzato (bozza del Ministero della salute)
Il trasporto del materiale biologico ai fini diagnostici
La somministrazione dei pasti e delle diete
Cavaliere Bruno59
ECM educazione continua in medicina
Sistema di aggiornamento obbligatorio 150 crediti nel triennio Ogni corso ha un suo “punteggio” Ogni corso deve essere accreditato Sanzioni in caso di non raggiungimento dei
centocinquanta punti nel triennio
Cavaliere Bruno60
Le riforme dell’esercizio professionale
Legge 26 febbraio 1999, n. 42
Disposizioni in materia di professioni sanitarie
Legge 10 agosto 2000, n. 251
Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione della prevenzione nonché della professione ostetrica
Cavaliere Bruno61
Legge 42/1999
Profilo professionale Formazione ricevuta Codice deontologico
Limite: atto medico
Cavaliere Bruno62
Confronto tra le varie professioni
Infermieri e ostetriche agiscono con “autonomia professionale”
Le professioni della riabilitazione con “titolarità e autonomia professionale”
Le professioni tecnico-sanitarie agiscono con “autonomia professionale”
Le professioni della prevenzione agiscono con “autonomia tecnico-professionale”
Cavaliere Bruno63
L’autonomia dal medico
Il problema della prescrizione
Cavaliere Bruno64
La prescrizione medica e le professioni sanitarie del comparto
Il dietista “elabora, formula e attua le diete prescritte dal medico”
Il podologo, “su prescrizione medica, previene e svolge la medicazione delle ulcerazioni…..”
L’igienista dentale agisce su “indicazione degli odontoiatri e dei medici chirurghi legittimati all’esercizio dell’odontoiatria”
Cavaliere Bruno65
La prescrizione medica e le professioni sanitarie del comparto
Il tecnico sanitario di radiologia medica è abilitato a svolgere “su prescrizione medica tutti gli interventi che richiedono l’uso di sorgenti di radiazioni ionizzanti….”
Il fisioterapista, il terapista occupazionale e il logopedista agiscono “in riferimento alla diagnosi e alla prescrizioni del medico”
Cavaliere Bruno66
La prescrizione medica e le professioni sanitarie del comparto
Il tecnico sanitario di laboratorio biomedico “svolge con autonomia professionale la propria prestazione lavorativa in diretta collaborazione con il personale laureato….”
L’ostetrica “è in grado di individuare le situazioni potenzialmente patologiche che richiedono l’intervento medico”
L’infermiere “garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico terapeutiche”
Cavaliere Bruno67
Legge 251/00
Quale dirigente?
Cavaliere Bruno68
Tipologia dei dirigenti attuali
Dirigente Dirigente con cinque anni di attività Dirigente con incarico di struttura semplice Dirigente con incarico di struttura complessa Direttore di dipartimento
Cavaliere Bruno69
La dirigenza medicaArt. 15 d.lgs 502/1992
“L’attività dei dirigenti sanitari è caratterizzata, nello svolgimento delle proprie mansioni e funzioni, dall’autonomia tecnico-professionale…..(che) si esercita nel rispetto della collaborazione multiprofessionale, nell’ambito di indirizzi operativi e programmi di attività promossi, valutati e verificati a livello dipartimentale….”
Cavaliere Bruno70
La dirigenza medicaArt. 15 d.lgs 502/1992
“Ai dirigenti con incarico di struttura complessa sono attribuite, oltre a quelle derivanti dalle specifiche competenze professionali, funzioni di direzione e organizzazione della struttura, da attuarsi….anche mediante direttive a tutto il personale operante nella stessa e l’adozione di relative decisioni……”
Cavaliere Bruno71
La dirigenza medicaArt. 17 bis dipartimenti
“Il direttore di dipartimento rimane titolare della struttura complessa cui è preposto…..(e ha) responsabilità professionale in materia clinico-organizzativa e…di tipo gestionale”
Cavaliere Bruno72
La Dirigenza delle professioni sanitarie
Ruoli e funzioni
Cavaliere Bruno73
Il dipartimento ; Servizio; Unità Operativa
Funzioni principali: Responsabili del processo di cura Identificazione delle priorità Definizione degli indicatori Identificazione delle competenze Monitoraggio dei risultati Diffusione delle evidenze scientifiche
Cavaliere Bruno74
Struttura del Servizio ( il come )
Gli Infermieri, Tecnici, Ostetriche, Fisioterapisti…
Dipartimento prof. san.
Area prof Area prof Area prof.
Coord. dipartimentale
Staff
Cavaliere Bruno75
Relazioni e competenze( in che modo )
Dirigenza m edica
Livello di UU.OO.Servizi, D .H .
Prim ario( dirigente II Liv. )
Livello D ipartim entaleResponsabile m edico
( D irigente II Liv. )(Nom ina del D .G . )
Livello AziendaleDirettore Sanitario
Dirigenza Inferm ieritsica
Funzione am m inistrativa Sistem a Inform ativo
Equipe asistenziale di UU.OO.CaposalaInferm ieriOTA; Aus.
Direzione di processoInserim ento, valutazione , ecc
Livello D ipartim entaleCoordinatore Inferm ieristico
Livello AziendaleDirezione Inferm ieristica
DirezionediProgetto
FormazioneRicercaSviluppoStandardProtocolli
Cavaliere Bruno76
Cambia il ruolo del coordinatore
Lavora per obiettivi Sviluppa la motivazione Applica processi, metodi Impiega strumenti condivisi e oggettivi
Cavaliere Bruno77
Modello delle Competenze
Fabbisogni organizzativi: (Macrostruttura) processi; logiche di efficienze ed efficacia; tecnologia; logistica; coerenza
Fabbisogni individuali: (Persone) Motivazioni: identità: stabilità; sviluppo
Cavaliere Bruno78
Modello delle Competenze
Fabbisogni individuali: identità: chiarezza di chi sono e cosa faccio “regole del gioco”; definizione degli spazi propri = Funzioni chiare
Cavaliere Bruno79
Modello delle Competenze
Fabbisogni individuali: Stabilità: è una esigenza delle persone nel tempo (medio e lungo periodo) come si manifestano (traducono) le nuove regole della struttura e le capacità di crescita
Cavaliere Bruno80
Modello delle Competenze
Fabbisogni individuali: Sviluppo: Sviluppo professionale ovvero le conoscenze necessarie e le capacità di attuarle
Cavaliere Bruno81
Modello delle Competenze
COMPETENZE = CONOSCENZE & CAPACITA’ ( Q.I. & Q.E.)
Cavaliere Bruno82
Modello delle Competenze
Contenuto del Lavoro/Incarico Finalità / obiettivi Attività/ prestazioni Responsabilità Chi Valuta Chi è valutato Contesto (ambiente in cui deve inserirsi ed agire)
Cavaliere Bruno83
Modello delle Competenze
Posizione / ruolo Che cosa accadrebbe se non ci fosse? Elementi / parametri di efficacia ed efficienza Elementi di integrazione I dati gestiti Le relazioni
Cavaliere Bruno84
Nucleo operativoNucleo operativo
Vertice Vertice strategicostrategico
Linea Linea intermediaintermediaTe
cnos
trut
t
Tecn
ostr
utt
ura
ura
Staff
Staff
Collaboraz.n
Collaboraz.n
ee
prof
essi
onal
izza
z.
prof
essi
onal
izza
z.
Standardizzaz.Standardizzaz.
accentramentoaccentramento
Fonte: Mintzberg H. (1985) La progettazione dell’organizzazione aziendale, Il Mulino, Bologna.
Le parti fondamentali dell’organizzazione
Cavaliere Bruno85
Standardizzazione delle capacità nucleo operativo
specializzazione orizzontale della mansione
Burocrazia professionaleBurocrazia professionale
Il professionista
Cavaliere Bruno86
Il coordinamento delle attività sia esse pubbliche che Il coordinamento delle attività sia esse pubbliche che private, di gruppi e/o di singoli professionisti, viene private, di gruppi e/o di singoli professionisti, viene raggiunto attraverso <<standard>> che predeterminano raggiunto attraverso <<standard>> che predeterminano ciò che deve essere fattociò che deve essere fatto
Gli standard, in questo caso, si formano all’esterno dell’organizzazione…Tuttavia, per quanto le conoscenze e le capacità possano essere standardizzate, la loro complessità fa sì che la loro applicazione comporti una discrezionalità considerevole ..… è richiesta molta capacità di valutazione e giudizi
Il professionista
Cavaliere Bruno87
Gli standard, in questo caso, si formano all’esterno dell’organizzazione…Tuttavia, per quanto le conoscenze e le capacità possano essere standardizzate, la loro complessità fa sì che la loro applicazione comporti una discrezionalitàdiscrezionalità considerevole ..… è richiesta molta capacità di valutazione e giudizi
Il professionista
Cavaliere Bruno88
Di conseguenza, questo tipo di organizzazione pone l’accento sull’autorità di natura professionale
Il potere della competenzaIl potere della competenza
Il professionista
Cavaliere Bruno89
Finché il processo di standardizzazione opera in Finché il processo di standardizzazione opera in modo efficace, questa indipendenza è modo efficace, questa indipendenza è possibile ma tale processo non è mai così possibile ma tale processo non è mai così perfetto da impedire che alcuni clienti cadano perfetto da impedire che alcuni clienti cadano negli negli interstizi di due programmi standardinterstizi di due programmi standard
Il professionista
Cavaliere Bruno90
Una tale discrezionalità forse è appropriata per i professionisti che siano competenti e coscienziosi ma, sfortunatamente, non tutti lo sono e per la burocrazia professionale non è facile risolvere problemi derivanti da professionisti che sono incompetenti o poco coscienziosi.
Il professionista
Cavaliere Bruno91
La valutazione degli output non è facilmente quantificata e misurata
sono riscontrabili dei problemi di coordinamento (la standardizzazione non è sufficiente)
difficilmente i vincoli di risorsa finita (aziendali) coincidono con gli standard professionali
Il professionista
Cavaliere Bruno92
La valutazione delle prestazioni individuali
• La valutazione per obiettivi non si esaurisce con atti isolati, essa è un ciclo costituito da una metodologia di lavoro che si sviluppa secondo precise fasi . •Qui di seguito viene proposto uno metodo costituito da sette fasi.
Cavaliere Bruno93
La valutazione delle prestazioni individuali
• fissazione degli obiettivi;• impostazione dei piani di lavoro;• scelta dei criteri per la valutazione dei risultati;•.revisione periodica del lavoro compiuto ;•.esame finale dei risultati, •.decisione sugli obiettivi non realizzati in tutto o in parte, abbandono, rinvio ad un ciclo successivo;•.inizio del nuovo ciclo ;
Cavaliere Bruno94
La valutazione delle prestazioni individuali
" Un piano di lavoro è una serie di azioni che vanno intraprese al fine di realizzare i risultati richiesti per il raggiungimento degli obiettivi. Esso descrive i compiti da svolgere, le risorse necessarie, i criteri di misurazione, il periodo di tempo interessato. Un piano di lavoro comprende cioè:
Cavaliere Bruno95
La valutazione delle prestazioni individuali
Un piano di lavoro comprende cioè:
•.definizione dei compiti, o fasi del lavoro;•.determinazione delle alternative possibili;•.valutazione delle risorse necessarie;•.scelta dei criteri di misura;•.determinazione del tempo •.comunicazioni agli interessati;•.coordinamento con gli altri piani.
Cavaliere Bruno96
La scelta di accurati sistemi di misura costituisce un elemento chiave dell'intero processo.
"In effetti se il professionista interessato dispone di misure chiare, specifiche ed obiettive, sa in qualsiasi momento come va il suo lavoro e come sa in qualsiasi momento come va il suo lavoro e come sarebbe giudicatosarebbe giudicato.. Egli può quindi orientare i suoi sforzi verso gli obiettivi e le aree in cui sussiste una maggiore esigenza di miglioramento. Ciò accresce la sua motivazione, in quanto lo rende libero nella scelta, e gli permette di sapere se il prodotto del suo lavoro è accettabile e valido
Cavaliere Bruno97
Il professionista non accetta di buon grado la valutazione
Per evitare questi effetti e per stimolare la creazione di sistemi di misura attendibili bisogna :• .negoziare degli standard, ossia stabilire, di comune accordo, la fissazione preventiva e condivisa dei criteri di misura;• .i criteri devono essere considerati come preziosi segnali di allarme;•. i criteri di misura vanno utilizzati come strumenti indicatori di problemi, anziché limitati al solo controllo dell'avanzamento rispetto all'obiettivo;• .i criteri di misura vanno considerati come strumenti che forniscono informazioni, non sono strumenti per accertare il successo o l'insuccesso di un operatore;
Cavaliere Bruno98
La valutazione permanente della prestazione individuale
• Deve basarsi su strumenti condivisi
• orientata all’impiego di scale lineari descrittive
• contestualizzati attraverso sistemi di PESI
Cavaliere Bruno99
La valutazione individuale può fornirci elementi utili per migliorare lo standard minimo, migliorare la performance individuale e identificare i reali talenti o i possibili margini di miglioramento da percorrere
Cavaliere Bruno100
valutazione del personale
Strumenti D. lgs 502 Art. 10 controllo di qualità Art. 15 dirigenza del ruolo sanitario Art. 16 quater incentivazione della formazione
continua
Cavaliere Bruno101
valutazione del personale
CCNL Art. 14 criteri di progressione economica
orizzontale Art. 35 valutazione della performance una valutazione corretta migliora la
performance individuale ….
Cavaliere Bruno102
La valutazione del potenzialeLa valutazione del potenziale
La valutazione del potenziale comporta, a differenza di quella sulla prestazione individuale, un giudizio:
•.sulle capacità e possibilità di progredire oltre al livello attuale;•.sulle attitudini, ambizioni e aspirazioni dell'interessato•.sulle mansioni e settori di livello equivalente o superiore, verso cui presenta maggiori attitudini e capacità;•.sulle competenze formative acquisite•.sul grado di maturazione, esperienza e capacità
Cavaliere Bruno103
La valutazione del potenziale non deve consentire di valutare se l'individuo ha un potenziale per la promozione
quell'individuo ha le capacità potenziali per una precisa mansione.
Quella che in quel momento serve.
Cavaliere Bruno104
Possiamo identificare quattro fasi distinte di questo processo, non necessariamente nell'ordine in cui vengono indicate :
•.analisi delle future esigenze dell'azienda in termini organizzativi e quindi di personale;
•.analisi della qualità delle risorse umane attualmente esistenti;
•.accertamento degli interessi, delle ambizioni, aspirazioni, preferenze di ciascun individuo interessato;
•.espressione del giudizio sul valore potenziale del dipendente.
Cavaliere Bruno105
La valutazione del potenziale è uno strumento di fondamentale importanza per lo sviluppo di una buona politica delle risorse umane sia in termini di efficacia che di efficienza e quindi orientata alla scoperta dei "talenti" interni o esterni all'azienda rispetto a una precisa funzione da ricoprire.
Cavaliere Bruno106
Obiettivi e motivazioni
Processo per determinare specifici livelli Processo per determinare specifici livelli di prestazione che le persone di prestazione che le persone dovrebbero raggiungere dovrebbero raggiungere
Cavaliere Bruno107
Obiettivi, motivazioni e prestazioni
Gli obiettivi assegnati influenzano la Gli obiettivi assegnati influenzano la convinzione delle persone rispetto convinzione delle persone rispetto alla loro capacità di realizzare un alla loro capacità di realizzare un compito specifico e di conseguire compito specifico e di conseguire obiettivi personali obiettivi personali
Obiettivo Obiettivo prestazione prestazione
Cavaliere Bruno108
… Un obiettivo si può definire taleQuando è S. M. A. R. T.
S.: specificoM.:misurabileA.: Attuabile
R.: realizzabile – realistico – orientato a un risultatoT.: Tempo limitato /definito - durata
Cavaliere Bruno109
Accrescere la motivazione
Allargamento e arricchimento delle attività/funzioniAllargamento e arricchimento delle attività/funzioni
1
1
2 3 4
2
- responsabilità+ compiti
+ responsabilità- compiti
Cavaliere Bruno110
1) Oggetto; 2) scopo;3) campo di applicazione;4) documenti di riferimento;5) definizioni e sigle (facoltativo) ;6) descrizione dell’attività;7) responsabilità;8) accessibilità;9) modalità operative;10) parametri di controllo;11) allegati (facoltativo)
Insieme di PROCEDURE per il trattamento di dati e informazioni
Cosa ; Come; Quando; Chi; Con chi
Cavaliere Bruno111
Matrice dei processi (matrice di responsabilità)
Responsabilità --- coord Med Tec. Inf note
Attività R C C I
Attività uno I R I I
Attività due I C R I
Attività tre C R
Matrice: R=responsabile C=coinvolto I=Informato
Cavaliere Bruno112
L’aspettativa…
Sforzo (sacrificio ) Sforzo (sacrificio )
Prestazione (risultato ) Prestazione (risultato )
Ricompensa ( utilità ) Ricompensa ( utilità )
Cavaliere Bruno113
Incentivi e riconoscimenti
Chi vuole motivare gli altri non deve dimenticare di riconoscere e premiare i
risultati raggiunti
Segni di stima e apprezzamento sono il carburante che consente al motore della
motivazione di procedere
Cavaliere Bruno114
PROGRAMMI D’INCENTIVAZIONE
LE CINQUE REGOLE D’ORO
Ogni partecipante deve avere la possibilità di vincere La durata della gara va stabilita con cura Dovrà essere deciso con esattezza a che cosa mira il
programma d’incentivazione I premi dovranno essere costituiti possibilmente da oggetti
(non soldi) Dovrà essere ben chiaro a tutti come si svolgerà la
competizione
Cavaliere Bruno115
Accrescere la motivazione
Agire sull’aspettativaAgire sull’aspettativa
- rivedendo le proprie attese rivedendo le proprie attese
- alzando il livello di sfida alzando il livello di sfida
Agire sul valoreAgire sul valore
- Cercando di valorizzare le opportunità Cercando di valorizzare le opportunità che ci sono nelle attività che mi che ci sono nelle attività che mi
vengono proposte vengono proposte
Cavaliere Bruno116
Incentivi e riconoscimenti
Chi vuole motivare gli altri non deve dimenticare di riconoscere e premiare i
risultati raggiunti
Segni di stima e apprezzamento sono il carburante che consente al motore della
motivazione di procedere
Cavaliere Bruno117
Lavoro di gruppo
La partecipazione ad un gruppo, il sentirsi uniti da uno scopo comune, la possibilità di condividere attese e speranze accresce la
motivazione
Nei gruppi di lavoro è decisivo il clima che si respira e lo spirito di intesa che si forma
Cavaliere Bruno118
Aspetti chiave della motivazione
Bisogni Bisogni SoddisfazioneSoddisfazione
ObiettiviObiettiviPrestazioniPrestazioni
RicompenseRicompense EquitàEquità
Cavaliere Bruno119
Teoria dell’equità
confronto
Risultati Retribuzioneprestigio
Input Tempo lavorato Requisiti posseduti
Cavaliere Bruno120
STILE DI LEADERSHIP
Autoritaria
Partecipata
Cavaliere Bruno121
Con il termine "governo clinico", importato dall’anglosassone clinical governance, si intende più comunemente un programma di GESTIONE E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’e dell’efficienza di un’attività medica*, generalmente operata a livello di Dipartimento di una Azienda ospedaliera
* questo concetto oggi è superato
Cavaliere Bruno122
Il Governo clinico può essere definito “l’insieme di strumenti con i quali l’organizzazione assicura l’erogazione di assistenza sanitaria di alta qualità, responsabilizzando i professionisti sanitari sulla definizione, il mantenimento e il
monitoraggio di livelli ottimali di assistenza.”
Cavaliere Bruno123
Il governo clinico
è un quadro generale in cui le organizzazione del Servizio Sanitario si rendono responsabili del continuo miglioramento della qualità dei loro servizi e della salvaguardia di alti standard di cura, creando un ambito in cui possa fiorire l’eccellenza delle attività cliniche
Cavaliere Bruno124
Il governo clinico
è un mezzo con cui le organizzazioni assicurano la fornitura di attività cliniche di qualità rendendo gli individui responsabili di stabilire, mantenere e monitorare gli standard di prestazione
( presa in carico )
Cavaliere Bruno125
Il governo clinico
è un esercizio continuo di miglioramento continuo dei servizi erogati; di salvaguardia di standard assistenziali da parte dei professionisti dell’organizzazione;
di adozione di sistemi che garantiscano qualità e tendano all’eccellenza
Cavaliere Bruno126
Il programma di clinical governance non può prescindere da una sistematica azione di aggiornamento del personale in tutte le sue forme (lezioni accademiche, dimostrazioni pratiche e stage, formazione continua individuale, convegni nazionali ed internazionali delle specialità),
da un sistematico sostegno della cultura della qualità, da incentivi che premino la partecipazione del personale ai programmi di miglioramento della qualità e che premino il conseguimento degli obiettivi prefissati
Cavaliere Bruno127
a) il monitoraggio dei processi assistenziali
b) valutazione sistematica e continuativa dei risultati finali dell’assistenza prestata (esito)
c) Impegno al miglioramento continuo della qualità tecnica dell’assistenza (responsabilità della perfomance).
Elementi fondamentali del Governo ClinicoElementi fondamentali del Governo Clinico
Cavaliere Bruno128
RISK MANAGEMENT
AUDIT CLINICO
VISIONE CONDIVISA
CLINICAL GOVERNANCE
EFFICACIA ED EFFICIENZA
RICERCA & SVILUPPO
E.C.M.
Cavaliere Bruno129
Complessita dell’assistenza sanitaria
La natura complessa dell’attività clinica e dell’assistenza sanitaria ad essa collegata impone una alta autonomia professionale Il fondamento della responsabilità consiste nella identificazione e nell’approvazione del ruolo assunto da parte di ciascun professionista
Cavaliere Bruno130
Identificazione delle responsabilità
Un clinico è responsabile delle scelte diagnostiche e terapeutiche di alta qualità fornite al singolo paziente e di essere in grado in ogni momento di dimostrare l’eccellenza di tali scelte specificando e controllando le opportune prove scientifiche.
Cavaliere Bruno131
Identificazione delle responsabilità
L’organizzazione sanitaria è responsabile di erogare prestazioni di alta qualità e essere in grado di dimostrarlo con la formulazione e il controllo delle caratteristiche del sistema di assistenza assicurare che i clinici possano adempiere alla propria responsabilità.
Cavaliere Bruno132
Metodi e strumenti del Governo Clinico
Processi di miglioramento della qualità come l’Audit clinico( efficacia concreta delle prestazioni)
Pratiche cliniche basate sull’evidenza, assicurandone la sistematica diffusione all’interno dell’organizzazione con l’ausiliodi sistemi di integrazione organizzativa quali: linee guida e procedure;
Programmi di gestione e riduzione del rischio clinico;
Capacità di apprendere dall’esperienza
Capacità di riconoscere con tempestività i problemi derivanti da scarse performance cliniche per prevenire eventuali pericoli per gli utenti
Cavaliere Bruno133
Metodi e strumenti del Governo Clinico
Capacità di apprendere dai reclami dei pazienti ;
Programmi di aggiornamento e sviluppo professionale coerenti Con i principi del governo clinico
Sistema di raccolta dei dati adeguati, affidabili e accurati per il monitoraggio della qualità;
Sistema di raccolta dei dati adeguati, affidabili, accurati per la gestione Delle perfomance sanitarie
Cavaliere Bruno134
Documentare la prestazione
Forma di garanzia per l’utente
Forma di tutela del professionista
ciò che un professionista fa per adempiere a un dovere/contratto provato e dimostrato
Cavaliere Bruno135
Raggiungimento della performance di qualità dipende da:
Q= ______ Utilità
Sacrificio
Utilità: efficienza; risoluzione del problema
Sacrificio: spesa; risorsa/tempo; cambiamento
Cavaliere Bruno136
Criteri
Standard
Indicatori
.
Cavaliere Bruno137
Criteri
Per criterio si intende l’elemento tramite cui si esprime ciò che deve essere fatto o non fatto. A ciò è associabile il concetto di “norma”, intesa come una” regola assunta come norma di giudizio”.I criteri prendono quindi parte al processo di valutazione della qualità in quanto risultano essere il riferimento per confrontare la pratica clinica reale ed attesa
Cosa valutare
Cavaliere Bruno138
Criteri
Solitamente vengono individuate, per ogni criterio ,le persone a cui si applica il servizio e l’azione o il risultato di esso e bisogna riferirsi agli aspetti strutturali (le risorse date),di processo (ciò che si fa) di esito (ciò che si ottiene in relazione alla salute del paziente e alle sue aspettative) dell’assistenza sanitaria e ai diversi tipi di qualità.
Inoltre, per essere definiti validi, i criteri devono soddisfare dei requisiti fondamentali,misurabili e verificabili direttamente. Essi sono:-pertinenza:giusta formulazione rispetto agli obiettivi-completezza:applicabili a tutti i casi-accuratezza:capacità di individuare le qualità carenti-credibilità:integrazione delle informazioni oggettive con l’esperienza degli operatoriaccettabilità:da parte degli operatori sanitari che le utilizzano-oggettività:restare fedeli alla realtà oggettiva dei fatti
Cavaliere Bruno139
Standard
Il termine standard viene, invece, spesso utilizzato per definire e quantificare la percentuale di esiti o azioni che dovrebbero soddisfare i criteri. I valori possono essere compresi tra lo 0 e il 100%,e sono importanti poiché si prevede sempre uno scostamento dalla pratica ideale adottata, tenendo quindi conto dei limiti del criterio scelto in relazione al suo grado di adattabilità a tutte le situazioni cliniche..Lo standard diviene cosi’ un livello di qualità pertinente all’attività svolta, cioè un livello auspicabile .
Sono il riferimento del criterio
Cavaliere Bruno140
Indicatori
“L’indicatore di qualità rappresenta la misura quantitativa utilizzata per verificare la presenza di problemi o per confermare la qualità degli aspetti importanti della pratica clinica e non clinica.
“Indicatore è una variabile che ci consente di descrivere fenomeni complessi e di prendere decisioni per ottenere o mantenere cambiamenti”[2].
[2] Focarile F.”indicatori di qualità nell’assistenza sanitaria”Centro Scientifico Editore,Torino-1998
.
Cavaliere Bruno141
Indicatori
numero di pazienti che riceve un determinato trattamento ___________________________________________________
numero di pazienti candidato al trattamento
numero di pazienti che ottiene un determinato esito________________________________________________
numero di pazienti a rischio per l’esito
L’indicatore valuta l’efficacia della prestazione
Cavaliere Bruno142
Data-base adeguati servono a decidere
Documentazione ( dati )
Informazione Decisione
Cavaliere Bruno143
Caratteristiche delle Informazioni
ContenutoE
Processoelaborativi
Tempi
Modi
Fine
Destinatario
Luoghi
Informazioni
Cavaliere Bruno144
SISTEMA INFORMATIVO
1. Patrimonio di dati e informazioni2. Insieme di procedure per il trattamento di dati e informazioni3. Persone e strutture a supporto delle procedure4. Mezzi e strumenti utilizzati
Cavaliere Bruno145
Definire il mix di competenze, attività e presidi necessari rispetto alle prestazioni da erogare;
MAPPATURA MIX COMPETENZE
0
2
4
6A
B
C
DE
F
G
rossigialloverdi
Cavaliere Bruno146
Documentare la Complessità
• Monitorare il bisogno potenziale di assistenza per
singolo malato;
0
20
40
60
80
100
1 2 3 4
giorni
livell
o I
.C.A
.
rossigialliverdi
Cavaliere Bruno147
0,2499
0,6874
-0,8438-1
-0,5
0
0,5
1
Reparto 1 0,2499
Reparto 2 0,6874
Reparto 3 -0,8438
scarto
• Comparare il bisogno potenziale di assistenza tra diverse strutture organizzative (aree omogenee);
Cavaliere Bruno148
MODELLO DISCIPLINARE
MODELLO TECNICOCOMPLESSITA’ DELLA PRESTAZIONEATTIVITA’ DELEGATA
MODELLO PER COMPITI(EFFICIENTISTA)
MODELLO DISCIPLINARE(PRESA DI DECISIONI ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA’
Cavaliere Bruno149
• Unità Professionale (postulati valori ….)
• Competenza (standardizzazione delle capacità)Competenza (standardizzazione delle capacità)
• Leadership Leadership
• Controllo dei processi Controllo dei processi
• Sistemi informativi adeguatiSistemi informativi adeguati
• Riposizionamento del ruolo nella societàRiposizionamento del ruolo nella società
MODELLO DISCIPLINARE
Cavaliere Bruno150
Una definizione
Il BPR è un approccio manageriale per la gestione del cambiamento organizzativo basato sulla logica per processi (definiti e costruiti sulla base dell’utente/cliente fruitore della prestazione)
M. Hammer, J. Champy
Cavaliere Bruno151
Perché si (re)ingegnerizzano i processi
Perché finora l’azienda sanitaria è stata governata•Con il razionamento delle risorse (controllo degli input)•Con il controllo sugli output•Ma senza reale conoscenza dei processi di trasformazione da cui dipende invece l’assorbimento delle risorse e la qualità del servizio
Cavaliere Bruno152
Perché si (re)ingegnerizza
Inadeguatezza degli strumenti di governo e gestione tradizionali: budget, sistemi di contabilità analitica per centro di costoIn un’ottica complementare al razionamento degli input, al controllo sui risultati prodotti e sull’efficienza per UO, attuato tramite budget ed il controllo di gestione per centro di costoOggi diventa fondamentale avere la conoscenza di quanto avviene durante i processi di trasformazione
Cavaliere Bruno153
Cosa si (re)ingegnerizza
•L’azienda socio sanitaria basa il suo funzionamento soprattutto sui processi produttivi•Considerati come un insieme di operazioni semplici e complesse con vari livelli di interdipendenza•Che utilizzano risorse (input) per produrre output in grado di soddisfare efficacemente una domanda/bisogno di salute (outcomes).