On. Dario Franceschini - lavenaria.it · più deciso il fascino delle grandi metropoli europee e...

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La mostra antologica dedicata a Boldini alla Reggia di Venaria prosegue idealmente un percorso di riscoperta della pittura dell’Ottocento e di uno dei suoi esponenti più internazionali, iniziato con le esposizioni a lui dedicate al China World Art Museum di Pechino, all’Ermitage di San Pietroburgo e al Complesso Monumentale del Vittoriano di Roma. L’esposizione raccoglie oltre cento opere del maestro ferrarese protagonista della Belle Époque ed è affiancata da due percorsi pensati per illustrare il contesto culturale in cui agì l’artista: il primo in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia con alcuni film d’epoca del cinema muto e il secondo pensato insieme alla Fondazione Arte Nova con mobili e oggetti in stile liberty floreale. Partito negli anni sessanta del XIX secolo dalla natia Ferrara, per raggiungere Firenze, poi Londra e infine Parigi, Boldini fu artefice di una profonda modernizzazione del linguaggio pittorico, introducendovi man mano nel tempo i “verbi” vitali del movimento e del dinamismo. I suoi ritratti sono infatti palpitanti di vita, quella vita che Boldini visse intensamente quale protagonista del suo tempo, viaggiando e traendo ispirazione dai luoghi e dai personaggi con i quali venne in contatto. Una vita che ora il grande pubblico che sempre di più visita la straordinaria Reggia di Venaria potrà ammirare. On. Dario Franceschini Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

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La mostra antologica dedicata a Boldini alla Reggia di Venaria prosegue idealmente un percorso di riscoperta della pittura dell’Ottocento e di uno dei suoi esponenti più internazionali, iniziato con le esposizioni a lui dedicate al China World Art Museum di Pechino, all’Ermitage di San Pietroburgo e al Complesso Monumentale del Vittoriano di Roma. L’esposizione raccoglie oltre cento opere del maestro ferrarese protagonista della Belle Époque ed è affiancata da due percorsi pensati per illustrare il contesto culturale in cui agì l’artista: il primo in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia con alcuni film d’epoca del cinema muto e il secondo pensato insieme alla Fondazione Arte Nova con mobili e oggetti in stile liberty floreale. Partito negli anni sessanta del XIX secolo dalla natia Ferrara, per raggiungere Firenze, poi Londra e infine Parigi, Boldini fu artefice di una profonda modernizzazione del linguaggio pittorico, introducendovi man mano nel tempo i “verbi” vitali del movimento e del dinamismo. I suoi ritratti sono infatti palpitanti di vita, quella vita che Boldini visse intensamente quale protagonista del suo tempo, viaggiando e traendo ispirazione dai luoghi e dai personaggi con i quali venne in contatto. Una vita che ora il grande pubblico che sempre di più visita la straordinaria Reggia di Venaria potrà ammirare.

On. Dario Franceschini Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

Con sentimenti di gioia e soddisfazione accogliamo la proposta di presentare la mostra “Giovanni Boldini”, che si terrà alla Reggia di Venaria dal 29 luglio 2017 al 28 gennaio 2018: si tratta di un’esposizione prestigiosa, dedicata al grande artista italo-francese, amato e apprezzato sia dagli esperti cultori d’arte sia dai semplici appassionati del mondo della pittura, testimone di quell’ineguagliabile periodo storico, che non potrà che arricchire il nostro già formidabile programma di iniziative dedicato al decimo anniversario dell’inaugurazione della Venaria Reale. La mostra rappresenta un evento davvero straordinario: si propone infatti, con oltre cento capolavori tra oli e pastelli, come un appuntamento imperdibile, con un’ingente e spettacolare raccolta della produzione di Boldini e di altri artisti a lui contemporanei, che più di altri hanno saputo restituire le atmosfere rarefatte di un momento straordinario, quello della cosiddetta Belle Époque e della società che vi gravitava attorno, contornata dal fascino speciale del mondo femminile e dei suoi memorabili salotti. Siamo convinti che il contesto della Reggia contribuirà ad accrescere ulteriormente il valore e il significato dell’iniziativa, per la quale teniamo a ringraziare in modo particolare Arthemisia, che con i curatori Tiziano Panconi e Sergio Gaddi ha reso possibile la produzione e l’organizzazione ottimali dell’evento.

Paola Zini Presidente della Venaria Reale

Mario Turetta

Direttore della Venaria Reale

COMUNICATO STAMPA Nell’anno del decimo anniversario dalla sua apertura, la splendida cornice della Reggia di Venaria - dal 29 luglio 2017 al 28 gennaio 2018 - con oltre 115 opere, ospiterà una straordinaria mostra dedicata a Giovanni Boldini. Il fascino femminile, gli abiti sontuosi e fruscianti, la Belle Époque, i salotti: è il travolgente mondo di Giovanni Boldini, genio della pittura che più di ogni altro ha saputo restituire le atmosfere rarefatte di un’epoca straordinaria. Letteratura e moda, musica e lusso, arte e bistrot si confondono nel ritmo sensuale del can can e producono una straordinaria rinascita sociale e civile. Una grande mostra antologica di Giovanni Boldini, sviluppata su un registro narrativo cronologico e tematico al tempo stesso. La ricca selezione monografica delle opere – di colui che nelle sue opere ha reso ed esaltato la bellezza femminile, svelando l’anima più intima e misteriosa delle nobili dame dell’epoca - si articola seguendo gli anni di attività dell’artista, ma è organizzata in quattro sezioni tematiche fondamentali per capire la parabola espressiva del maestro. Con il patrocinio della Città di Torino, la mostra ospitata nelle Sale delle Arti della Reggia di Venaria, prodotta e organizzata da La Venaria Reale con Arthemisia è curata da Tiziano Panconi e Sergio Gaddi. La mostra della Reggia di Venaria non si ferma al momento internazionale dell’esperienza creativa di Boldini, che peraltro abbandona presto l’avanguardia italiana dei macchiaioli, ma attraverso alcune importanti opere di confronto presenta anche 26 opere di artisti a lui contemporanei, quali Cristiano Banti, Vittorio Matteo Corcos, Giuseppe De Nittis, Antonio de La Gandara, Paul-César Helleu, Telemaco Signorini, Ettore Tito, Federigo Zandomeneghi. Le opere - tra cui le celebri La tenda rossa (1904), Signora che legge (1875), Ritratto di signora in bianco con guanti e ventaglio (1889), Signora bruna in abito da sera (1892 ca.), Mademoiselle De Nemidoff (1908) e - ospite d’onore - il capolavoro simbolo della Belle Époque: la grande tela dedicata a Donna Franca Florio, realizzata tra il 1901 ed il 1924 - provengono dai principali musei internazionali quali il Musée des Beaux-Arts di Tours, Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Raccolte Frugone – Villa Grimaldi di Fassio di Genova, Collezioni Artistiche. Banca Carige, Galleria d'arte moderna Empedocle Restivo di Palermo, Museo nazionale di Capodimonte e da prestigiose collezioni private difficilmente accessibili. Sessanta diversi prestatori, sapientemente coordinati in quattro anni di lavoro (questo il tempo di preparazione della mostra) da Tiziano Panconi – autore del catalogo ragionato di Boldini del 2002 – e Sergio Gaddi. La mostra vede come sponsor Generali Italia. Hotel partner AtaHotels. L’evento è consigliato da Sky Arte HD. Il catalogo è edito da Arthemisia/Skira. LA MOSTRA La ricerca dell’attimo fuggente è, nelle opere di Boldini, cristallizzata nei colori - a olio, pastello o rapidi tratti di matita - e permane nei secoli rinnovando come una madeleine proustiana il miracolo di riportarci indietro nei giorni incantati della Belle Époque. Giovanni Boldini non è stato solo uno dei protagonisti di quel periodo ineguagliabile o solo il geniale anticipatore della modernità novecentesca ma colui che nelle sue opere ha reso ed esaltato la bellezza femminile, svelando l’anima più intima e misteriosa delle nobili dame dell’epoca, per lui “fragili icone”.

Un pulviscolo perfetto, disperso nell’universo della storia, eppure reso immortale: forse per questo Gertrude Stein disse che Boldini sarebbe stato il miglior pittore dell’Ottocento. Nelle sale della Reggia di Venaria, accanto a capolavori assoluti di Giovanni Boldini e noti al pubblico come gli ormai iconici ritratti di Emiliana Concha de Ossa, Gabrielle de Rasty - solo per citarne alcuni -, le ambientazioni cittadine e i nudi: in ognuno di essi c’è la sua immensa energia e inconfondibile potenza espressiva. L’esposizione ricostruisce passo dopo passo il geniale percorso artistico del grande maestro italo-francese attraverso 4 sezioni: Il soggiorno a Firenze. Poetiche e verismo della luce macchiaiola; I primi anni di Parigi. L'amore per Berthe, il gallerista Goupil e la contessa de Rasty; Uno stile destinato al successo. Il pittore della vita contemporanea e Il fascino Belle Époque. Sensualità e magia del ritratto femminile. LE SEZIONI 1 - Il soggiorno a Firenze. Poetiche e verismo della luce macchiaiola L’innata curiosità, ma soprattutto il desiderio di evadere dall’ambiente provinciale quale era ai suoi occhi la Ferrara degli anni sessanta, portano il giovane Boldini ad emigrare alla ricerca di un confronto continuo, di nuove occasioni di ispirazione e di una sua vera dimensione di artista e di uomo. A Firenze partecipa al clima rivoluzionario e risorgimentale dell’epoca e diventa subito amico di Cristiano Banti, Telemaco Signorini, Vito D’Ancona, e poi di Michele Gordigiani, il più affermato ritrattista della Firenze granducale. Sono tutti esponenti di primo piano di quel gruppo di avanguardisti insofferenti come lui alle rigidità dell’accademia, che era appena stato definito dei macchiaioli. Durante questi anni di straordinaria creatività, Boldini studia una solida base luministica della sua successiva cifra pittorica francese. Di grande intensità sono il Ritratto del padre Antonio Boldini del 1867 ed Il paggio. Giochi col levriero del 1869. La luce potente della macchia, con le sue forti contrapposizioni chiaroscurali, è infatti una sorta di ossatura compositiva sulla quale innesta i successivi aggiornamenti stilistici. I macchiaioli, già dal 1856, erano infatti impegnati in un ammodernamento della pittura basato sull’osservazione diretta della natura, da rendere nella sua essenzialità espressiva attraverso un largo e potente fraseggio di luci e ombre, restituendo una speciale forza ottica capace di trasmettere verosimiglianza e vitalità al soggetto. Ma a differenza dell’approccio di questi artisti, che si concentrano soprattutto sulla manifestazione della luce nella natura, bilanciando i campi di colore per far durare il momento dell’osservazione, Boldini percepisce in modo molto più deciso il fascino delle grandi metropoli europee e degli ambienti eleganti, convinto che la sua indole e il suo carattere dovranno necessariamente farlo uscire dalla provincia, portarlo lontano da quel mondo pur importante come Firenze, ma già troppo stretto per le sue ambizioni. 2 - I primi anni di Parigi. L'amore per Berthe, il gallerista Goupil e la contessa de Rasty I modi naturalmente aristocratici di Giovanni Boldini, la vocazione alla mondanità e alla frequentazione degli ambienti altolocati, ma anche le grandi prospettive di carriera e la voglia di ottenere un riconoscimento economico adeguato per il suo lavoro, fanno sì che il fascino dell’ambiente frizzante della Ville Lumière sia per lui irresistibile. A Parigi conosce la modella e amante Berthe, ritratta splendidamente in Berthe che legge una dedica su un ventaglio (1878), con la quale avvia una lunga storia d’amore durata più di dieci anni ed inizia una proficua collaborazione con il mercante e gallerista Goupil, il più importante ed internazionale dell’epoca. Superato il periodo della pittura alla maniera settecentesca sostenuta dalle richieste del mercato, come si nota in numerose opere tra le quali il Marchesino a Versailles (1876) e la Signora con ombrellino (o parasole) (1876),

lo stile che l’artista esprime nel pieno fulgore dell’esperienza parigina dopo il 1880 non è per nulla artificiale o peggio, superficiale, ma del tutto naturale e contemporaneo. Boldini, infatti, non imita il reale e meno ancora lo riproduce, ma aggiunge vita alla vita. È un pittore classico, nel senso che la sua pennellata veloce o sciabolata è una rappresentazione della verità e della natura che rifugge l’artificio, ma trova il modo di fermare l’istante. Non è certamente un pittore manierista o accademico, perché il tratto dell’innovazione è deciso, non c’è traccia di imitazione. La sua spiccata libertà di spirito gli permette, infatti, pur vivendo a Parigi, di riuscire a stare al di fuori delle seduzioni impressioniste così come, durante il periodo toscano, riesce a non farsi mai coinvolgere pienamente dalla logica espressiva dei macchiaioli. Il periodo della giovinezza parigina di Boldini è caratterizzato anche dall’incontro con un’altra donna, la Contessa Gabrielle de Rasty, che rappresenta per lui l’opportunità d’inserimento nell’ambiente aristocratico parigino. Moglie del Conte Constantin de Rasty, Gabrielle conosce Boldini nel 1874 e intreccia con lui un’intensa relazione sentimentale destinata a durare per anni, testimoniata dalle opere La contessa de Rasty coricata e La contessa de Rasty a letto, entrambe del 1880. 3 - Uno stile destinato al successo. Il pittore della vita contemporanea Giovanni Boldini coglie la dinamica della rappresentazione istantanea, della scintilla di vita irripetibile e fugace, ma a differenza dello stile en plein air degli impressionisti predilige l’interno dello studio e la ricerca della mobilità della bellezza letta nella dinamica della città. A partire dagli anni ottanta dell’Ottocento si comprende che una potente rivoluzione è imminente, e che un ruolo chiave potrà essere giocato da chi deciderà di farlo, dalla nuova classe che avrà coraggio, ambizione e voglia di fare. Comincia a farsi strada l’idea che il futuro non sia più una conseguenza dinastica, ma appartenga a chi è in grado di costruirlo. Produzione e consumo diventano gli architravi di un benessere raggiungibile e non più alla portata esclusiva di una ristretta élite, ma di chiunque voglia accettare la sfida del lavoro. Boldini è affascinato dai riti urbani alimentati dalla forza della storia che sta costruendo il mito del progresso e della scienza. Con il quadro Corse a Longchamp (1890) sembra anticipare il Futurismo, e allo stesso tempo coglie alla perfezione il motivo del vero, perché la sua pittura è basata su una velocità d’esecuzione più caratterizzata rispetto a quella degli impressionisti, in quanto giocata soprattutto sulla figura umana, sulla donna che viene sottratta alla quotidianità alla quale era stata destinata dal realismo per essere trasfigurata in una condizione regale, di divinità terrena basata sulla bellezza, come nel bellissimo pastello Ritratto di signora in bianco con guanti e ventaglio (1889). Crescono e si sviluppano il progresso economico, la socialità che diventa valore, il teatro, i salotti letterari, la necessità di incontrarsi per condividere un approccio mondano, che significa anche tessere rapporti, stringere alleanze, esibire uno stile di vita agiato da parte di una classe non più emergente, ma già affermata. 4 - Il fascino Belle Époque. Sensualità e magia del ritratto femminile Il XX secolo si apre per Boldini all’insegna del successo internazionale, già sancito dalla mostra tenuta a New York nel 1897 che lo vede all’apice dell’apprezzamento per la sua abilità di ritrattista. Le donne di Boldini, ritratte in tutto il loro splendore di vita mondana e abbigliate con eleganza secondo la moda dell’epoca, sono sorridenti e palpitanti di vita. Il lusso che traspare dalle loro mises ben si coniuga con le feste sfarzose, con il divertimento salottiero e con un’idea di leggerezza e spensieratezza, consolidando l’immaginario e la visione di un’epoca gioiosa. Nella stagione

della Belle Époque l’arte celebra il mito della femme fatale, della donna di charme, che nutrirà a lungo l’immaginario artistico fino a incidere profondamente anche nelle avanguardie novecentesche. Negli innumerevoli ritratti delle “divine”, tra le tante il Ritratto di Josefina Alverar de Errázuriz del 1892, che animano il bel mondo della Ville Lumière, Boldini riesce a sublimare l’essenza dell’eterno femminino, alimentato da schiere di splendide donne desiderose di essere trasfigurate dalla magia magnetica dell’italiano di Parigi. C’è sempre qualcosa di conturbante nella donna di Boldini, e sembra che anche le modelle più algide e aristocratiche abbiano in realtà l’inconfessabile desiderio che la pittura sveli o lasci almeno intravedere la parte più intima della loro personalità, la zona d’ombra legata alle passioni più vere e laceranti. L’artista gioca sulle corde della sensibilità femminile, ma non si limita alla riproduzione della bellezza, indugiando piuttosto sulla consapevolezza di un ruolo, dove la femminilità possa essere esibita con una maggiore libertà espressiva. Il fascino della sensualità è esaltato anche dall’abbigliamento, e la donna, che si libera dai corsetti ingabbianti degli anni precedenti, privilegia gli abiti che ne possano valorizzare la figura e svelarne generosamente le grazie. È il caso dello straordinario ritratto Mademoiselle De Nemidoff (1908); esposto al Salon, rivela la personalità forte e volitiva della famosa cantante dell’Opéra di Parigi, delineata con la consueta capacità d’introspezione psicologica che rende i ritratti di Boldini assolutamente unici. Fasciata nel lungo abito nero che lascia scoperte le spalle bianche, Mademoiselle De Nemidoff è elegantissima e sinuosa, in una posa dinamica che pare anticipare un movimento serpentino. I nuovi abiti celebrano la rinnovata snellezza dei corpi e risultano adeguati alle molteplici attività e libertà che, in rottura rispetto al passato, non sono più precluse alle donne. In questo delicato e controverso passaggio dell’emancipazione femminile, la moda acquisisce le sembianze di uno specchio della società: uno specchio ricco di seduzioni per l’arte. Tuttavia, queste immagini di joie de vivre sembrano decontestualizzarsi dal periodo a cui sono riferite, già agli albori della guerra mondiale, e sembrano suggerire quanto la vita legata al “bel mondo” sia di fatto distante dagli accadimenti tragici che stanno per sconvolgere l’umanità, collocandole in un’atmosfera forse privilegiata, che rimane tuttavia ai margini della storia, suggerendo il segno d’incubazione di un’imminente decadenza non ancora percepita. LE LETTERE INDEDITE Un importante capitolo del catalogo edito da Skira è dedicato alla pubblicazione di una quarantina di lettere inedite di Boldini, portate alla luce da Loredana Angiolino e Tiziano Panconi, curatore e presidente del Comitato scientifico, di cui fanno parte la stessa Angiolino, Beatrice Avanzi (curatrice del Museo d’Orsay), Sergio Gaddi, Leonardo Ghiglia e Marina Mattei (curatrice dei Musei Capitolini). Si tratta, nella quasi totalità, di un rilevante numero di lettere che Boldini, in veste di Presidente della commissione d’arte per la sezione italiana alla Esposizione Universale di Parigi del 1889, invia a Telemaco Signorini a Firenze. Questi, dietro richiesta di Boldini, svolge il delicato compito di scegliere e mandare a Parigi le opere degli artisti toscani partecipanti alla manifestazione. Sono scaglionate nel tempo, per un periodo che va dal febbraio all’aprile del 1889 e riguardano la preparazione dell’esposizione che si apre il 6 maggio 1889. In esse si ravvisa l’impegno costante dei due amici che collaborano per la riuscita dell’evento: la scelta delle opere, le pratiche legate al loro trasferimento dall’Italia in Francia, la sistemazione nelle sale e il superamento dei tanti problemi che sorgono nel corso del tempo. Le lettere contengono anche diversi aspetti privati o professionali come i commenti sui colleghi, le diatribe in ambito artistico e sono venate, specialmente quelle di Boldini, d’ironia e sagacia. Nel catalogo sono riprodotti 4 schizzi inediti di Boldini, realizzati in diverse occasioni tra il 1906 e il 1921.

AMBIENTAZIONE LIBERTY La mostra sarà arricchita con oggetti e mobili in stile Liberty che daranno la suggestione delle affascinanti case del primo novecento, gentilmente prestate dalla Fondazione Arte Nova. In parallelo, il visitatore potrà rivivere la magica atmosfera del tramonto della Belle Époque, attraverso i brani di film muti degli anni ’10, proiettati in mostra grazie al generoso prestito del Museo Nazionale del Cinema e dell’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa-Centro Sperimentale di Cinematografia. Un ringraziamento particolare per i contributi fotografici e video in mostra a Museo Nazionale del Cinema Archivio Nazionale Cinema d’Impresa-Centro Sperimentale di Cinematografia e per i prestiti dei manufatti liberty alla Fondazione Arte Nova. MATERIALE STAMPA SCARICABILE DAL LINK > http://bit.ly/BOLDINI_VENARIA Sede Reggia di Venaria 10078 Venaria Reale, Torino Biglietti Intero 14 euro Ridotto 12 euro Informazioni e prenotazioni tel. +39 011 4992333 Sito www.lavenaria.it

UFFICI STAMPA Arthemisia Adele Della Sala | [email protected] | M. +39 345 7503572 | T. +39 06 69380306 – int. 288 Anastasia Marsella | [email protected] | M. +39 370 3145551 | T. +39 06 69380306 – int. 131 Salvatore Macaluso | [email protected] | M. +39 392 4325883 | T. +39 06 69380306 – int. 332 Barbara Notaro Dietrich | [email protected] | M +39 348 7946585 LA VENARIA REALE [email protected] | T +39 011 4992300 Andrea Scaringella - Resp. Matteo Fagiano Cristina Negus SKIRA [email protected] | T. +39 02 89415532

SCHEDA TECNICA Titolo Giovanni Boldini Sede Reggia di Venaria - Sale delle Arti 10078 Venaria Reale, Torino www.lavenaria.it Date apertura al pubblico 29 luglio 2017 - 28 gennaio 2018 Con il patrocinio di Città di Torino Prodotta e organizzata con Arthemisia Sponsor Generali Hotel Partner Atahotels Media Coverage by Sky Arte HD Mostra a cura di Tiziano Panconi e Sergio Gaddi Progetto allestimento Giovanni Tironi Allestimento Tagi2000 Grafica in mostra e immagine coordinata Angela Scatigna

Progetto illuminotecnico Studio Quintiliani Murano Catalogo Skira Audioguide Antenna International Offerta didattica a cura di Coopculture Orari di apertura Fino al 27 agosto 2017: · Lunedì: giorno di chiusura · martedì, mercoledì e giovedì: dalle ore 10 alle ore 17 . venerdì e sabato: dalle ore 10 alle ore 19.00 · domenica e festivi: dalle ore 10 alle 19.30 . aperture serali Sere d’estate + tutte le mostre in corso: venerdì e sabato dalle ore 19.00 alle 23.30 Dal 29 agosto all’8 ottobre 2017: · Lunedì: giorno di chiusura · da martedì a venerdì: dalle ore 10 alle ore 18 · sabato, domenica e festivi: dalle ore 10 alle ore 19.30 Dal 10 ottobre 2017: . Lunedì: giorno di chiusura . da martedì a venerdì: dalle ore 9 alle ore 17 . sabati, domenica e festivi: dalle ore 9 alle ore 19.30 Le biglietterie chiudono 1 ora prima rispetto agli orari sopra indicati.

Aperture straordinarie Lunedì 14 agosto 10.00 – 23.30Martedì 15 agosto 10.00 – 19.30Mercoledì 1 novembre 9.00 – 19.30 Venerdì 8 dicembre 9.00 – 19.30 Domenica 24 dicembre 9.00 – 15.00 Lunedì 25 dicembre chiuso Martedì 26 dicembre 9.00 – 19.30 Domenica 31 dicembre 9.00 – 15.00 Lunedì 1 gennaio 11.00 – 19.30 Sabato 6 gennaio 9.00 – 19.30 Biglietti Intero € 14,00 Ridotto € 12,00 maggiori di 65 anni e quanti previsti da Gratuiti e Ridotti) giornalisti con regolare tessera dell'Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti); dipendenti, agenti e subagenti Generali muniti di badge, clienti Generali muniti di Dem nominale accompagnata da documento di identità, per ulteriori riduzioni consultare il sito www.lavenaria.it. Ridotto gruppi € 12,00 gruppi di min. 12 persone Ridotto ragazzi dai 6 ai 20 anni - Universitari under 26 € 8,00 Ridotto Scuole € 4,00

Omaggio minori di 6 anni e Possessori di Abbonamento Musei e Piemonte Card. Giornalisti: per ottenere la necessaria autorizzazione da parte dell'Ufficio Stampa fare espressa richiesta con almeno un giorno di anticipo telefonando al numero +39 011 4992300 oppure scrivendo a [email protected] e [email protected] dal lunedì al venerdì, festivi esclusi, in orari di ufficio. Negli altri casi è previsto il biglietto Ridotto con le modalità sotto riportate. Audioguide € 5,00 Visite guidate (prenotazione obbligatoria, gruppi max 25 persone, microfonaggio obbligatorio per gruppi e scuole secondarie di I e II grado) Gruppi € 80,00 Scuole € 60,00 (scuole primarie e secondarie di I e II grado) Visita guidata + attività: € 90,00 (scuole primarie) Microfonaggio obbligatorio (per gruppi e scuole secondarie di I e II grado) Gruppi € 30,00 Scuole € 15,00 Informazioni e prenotazioni tel. +39 011 4992333 www.lavenaria.it Informazioni e prenotazioni scuole Tel. +39 011 4992355

DIDASCALIE IMMAGINI HD USO STAMPA

NOTA IMPORTANTE Le immagini possono essere utilizzate solo per accompagnare articoli o segnalazioni della mostra “Giovanni Boldini” in programma

alla Reggia di Venaria, Torino dal 29 luglio 2017 al 29 gennaio 2018. Ogni immagine DEVE essere seguita da didascalia e © e NON DEVE essere tagliata e/o sovraimpressa e/o sovrascritta e/o manomessa.

Le immagini possono essere utilizzate sul web solo in bassa definizione (72 dpi). Per gli artisti sotto tutela SIAE rammentiamo che possono essere utilizzate per diritto di cronaca e senza riconoscere i diritti SIAE fino a un massimo di due immagini; oltre tale limite l’editore deve riconoscere il diritto

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Tutti i file in HD sono scaricabili dal seguente link: http://bit.ly/BOLDINI_VENARIA

1

Giovanni Boldini L’amico fedele 1872 ca. Olio su tavola, 26x14 cm Collezione privata

2

Giovanni Boldini Coppia in abito spagnolo con due pappagalli 1873 ca. Olio su tavola, 25x35 cm Collezione d'Arte Banca Carige, Genova

3

Giovanni Boldini Ritratto del padre Antonio Boldini 1867 Olio su tavola, 65x53 cm Collezione privata, Ferrara

4

Giovanni Boldini Ritratto della danzatrice spagnola Anita De La Feria 1901 Olio su tela, 54,5x42 cm Collezione privata

5

Giovanni Boldini Signora con ombrellino (o parasole) 1876 ca. Olio su tavola, 35,4x23,5 cm Collezione Palazzo Foresti, Carpi

6

Joaquín Araújo Ruano Scena in cortile 1878 Olio su tela, 80x150 cm Arcuti Fine Art, Roma

7

Cristiano Banti Alaide Banti sulla panchina 1870-75 Olio su tavola, 30x42 cm Collezione privata

8

Francesco Vinea Colpo di vento 1882 Olio su tela, 70,5x46 cm Collezione Palazzo Foresti, Carpi

9

Telemaco Signorini Rendez-vous nel bosco 1873 Olio su tela, 32x23 cm Collezione Palazzo Foresti, Carpi

10

Giovanni Boldini Ritratto di Josefina Alvear de Errázuriz 1892 Olio su tela, 80x60 cm Collezione Valter e Paola Mainetti, Roma

11

Giovanni Boldini Mademoiselle De Nemidoff 1908 Olio su tela, 232x122 cm Collezione privata

12

Giovanni Boldini Ritratto di danzatrice 1905 ca. olio su tela, cm 57 x 31 cm Collezione privata, courtesy Museo archives Giovanni Boldini Macchiaioli

13

Giovanni Boldini La lettura a letto 1914 Olio su tela, cm 73 x 92 cm Collezione privata

14

Francesco Vinea Al parco 1901 Olio su tela, cm 47,5 x 36,5 Collezione privata, courtesy Museo archives Giovanni Boldini Macchiaioli

15

Giovanni Boldini Ritratto di Donna Franca Florio 1901-1924 Olio su tela, 221x119 cm Collezione privata

Skira editore spa Palazzo Casati Stampavia Torino 61 20123 Milanot. +39 02.72.444.1f. +39 02.72.444.219www.skira.net

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Le mostre

Giovanni Boldini Genio e pittura

a cura di Tiziano Panconi e Sergio Gaddi

Il ferrarese Giovanni Boldini giunge a Parigi nel 1871 in un clima di energia creativa e fiduciaottimistica che rivoluzionano la storia europea tra Ottocento e Novecento. Celebrato come una star grazie a una pennellata inconfondibile che esprime bellezza e gioia divivere, Boldini inventa meravigliosi ritratti delle personalità più in voga dell’epoca e trasformale donne in “divine”, creature sublimi ed eleganti, consapevoli del loro fascino, che alimentanoa lungo l’immaginario artistico fino a incidere profondamente anche sulle avanguardienovecentesche.I suoi modi aristocratici, la vocazione per la mondanità, il numero altissimo di liaisons galantie la frequentazione dei migliori ambienti borghesi ne fanno una personalità magnetica eattraente, di grande modernità e talento geniale.Pubblicata in occasione della mostra alla Reggia di Venaria, la monografia raccoglie un’ampiaselezione di opere di Boldini provenienti da circa 30 musei di tutto il mondo e dalle piùimportanti collezioni private nazionali e internazionali e costituisce un ulteriore arricchimentoper la conoscenza del corpus pittorico del maestro ferrarese. L’opera critica presentata incatalogo, frutto di articolate ricerche storiche e di archivio, e le oltre venti lettere inedite diBoldini rappresentano inoltre un contributo fondamentale alla ricostruzione della sua biografia.Accanto ai saggi dei curatori Tiziano Panconi (“Le divine”: l’universo femminile nella Parigi diBoldini fra carteggi noti e il ritrovamento di documenti e lettere inediti) e Sergio Gaddi (Boldinie il rinnovamento dei primi anni francesi), il volume presenta i contributi di Loredana Angiolino(Giovanni Boldini e l’Esposizione Universale del 1889. Un inedito carteggio), Leo Lecci (Unconsulente da Parigi per la prima Biennale. Giovanni Boldini e l’esposizione internazionale diVenezia del 1895), Marina Mattei (Boldini e Verdi due grandi italiani) e Silvio Balloni (Atmosferee arredi Liberty negli anni di Boldini), oltre al catalogo delle opere suddiviso in sezioni (Ilsoggiorno a Firenze. Poetiche e verismo della luce macchiaiola; I primi anni di Parigi. L’amore perBerthe, il gallerista Goupil e la contessa de Rasty; Uno stile destinato al successo. Il pittore della vitacontemporanea; Il fascino Belle Époque. Sensualità e magia del ritratto femminile; Atmosfere earredi Liberty negli anni di Boldini), le schede (a cura di Loredana Angiolino), l’epistolarioinedito e la cronologia biografica di Giovanni Boldini (a cura di Tiziano Panconi e LoredanaAngiolino).

2017, Skira / Arthemisia22 x 28 cm, 288 pagine, 238 colori e b/n, cartonato

ISBN 978-88-572-3698-8, € 39,00

Torino, Reggia di Venaria, Sale delle Arti29 luglio 2017 – 28 gennaio 2018

Teatro San Carlo Solisti VenetiTeatro La Scala Teatro La Fenice

SPETTACOLI MUSICALI, LABORATORI DIDATTICI E OPERE PER I GIOVANI E GLI OVER 65

MOSTRE D’ARTE – IN COLLABORAZIONE CON ARTHEMISIA GROUP

04 marzo—16 luglio

Giovanni BoldiniRoma—Complesso del Vittoriano

09 marzo—16 luglio

Guerre Stellari – PlayGenova—Magazzini del Cotone

17 marzo—23 luglio

LOVE. L’arte contemporanea incontra l’amoreMilano—Museo della Permanente

19 marzo—17 settembre

EscherCatania—Palazzo della Cultura

01 aprile—03 settembre

Toulouse-Lautrec. La Belle Époque Verona—AMO Palazzo Forti

05 maggio—27 agosto

BoteroRoma—Complesso del Vittoriano

12 maggio—16 luglio

Kokodé Kamigami Venezia—Palazzo Morosini

26 luglio—06 agosto

Fenix Dna di Fabrizio Plessi Venezia—Teatro La Fenice

29 luglio—28 gennaio 2018

Giovanni Boldini Torino—Reggia di Venaria

04 ottobre—14 gennaio 2018

Mirò! Sogno e colore Torino—Palazzo Chiablese

15 ottobre—01 febbraio 2018

16 ottobre—28 febbraio 2018

Magritte, Dalì, Duchamp. Il surrealismo Bologna—Palazzo Albergati

Chagall. Sogno di una notte d'estate Milano—Museo della Permanente

17 novembre—18 febbraio 2018

Photo. 100 anni di fotogra�a Leica Roma—Complesso del Vittoriano

19 ottobre—28 gennaio 2018

Monet Roma—Complesso del Vittoriano

2017 – UN ANNO DENSO DI ATTIVITÀ

Valore Cultura

L’ARTE

DI TUTTIA PORTATA

generali.it

Generali Italia S.p.A. - C.F. e iscr. nel Registro Imprese di Treviso n. 00409920584 Partita IVA 00885351007 - Capitale Sociale: Euro 1.618.628.450,00 i.v.. Pec: [email protected]. Società iscritta all’Albo delle Imprese IVASS n. 1.00021, soggetta all’attività di direzione e coordinamento dell’Azionista unico - Assicurazioni Generali S.p.A. ed appartenente al Gruppo Generali, iscritto al n. 026 dell’Albo dei gruppi assicurativi.

L’arte non è mai stata così accessibileSupportiamo iniziative che favoriscono la partecipazionee il coinvolgimento di un pubblico ampio ed eterogeneo, conparticolare attenzione ai giovani, alle famiglie e agli over 65.

L’arte è sempre più vicinaSosteniamo iniziative e attività culturali su tutto il territorioitaliano, non solo nei grandi centri dove l’offerta culturaleè maggiore.

L’arte è un bene per il nostro futuro

L’arte è un valore da condividere

Promuoviamo mostre, concerti, spettacoli ed eventiche, per qualità e prestigio, favoriscono la valorizzazionedel patrimonio storico e cognitivo delle nostre comunità.

Crediamo che l’arte e la cultura rappresentino un elementodi crescita economica e sociale per tutti i territori coinvolti,in grado di apportare bene�ci signi�cativi e duraturi nel tempo.

Il patrimonio culturale italiano ha un valore inestimabile e rappresenta un elemento fondante dell’identità del nostro Paese.

Valore Cultura esprime l’impegno di Generali Italia a proteggeree valorizzare l’arte e la cultura per sostenere la crescita economicae sociale delle comunità con iniziative diffuse sul territorio.

Il programma Valore Cultura vuole avvicinare famiglie, giovani, clientie dipendenti al mondo dell’arte, attraverso l’accesso agevolato a mostre,spettacoli teatrali, eventi ed attività di divulgazione artistico-culturale.

Generali Italia in questo modo sostiene le migliori attività culturalistimolando la diffusione di valori e idee in grado di creare bene�cisigni�cativi e duraturi nel tempo. Crediamo che la crescita di un’aziendasia strettamente legata allo sviluppo dei territori in cui opera.

Valore Cultura si è aggiudicato il Premio Cultura + Impresa 2016il più importante appuntamento italiano dedicato alle Sponsorizzazioni,alle Partnership e alle Produzioni culturali d’impresa

700studenti coinvolti in progetti culturali

10.000dipendenti coinvolti con agevolazioni

3.80010grandi mostre d’arte contemporanea

32iniziative artistico-culturali

300ragazzi iscritti al San Carlo Lab

di cui 350 over 65 invitati al Teatro La Scala 15.000persone negli spettacoli teatrali

• GIORNATE AD INGRESSO GRATUITO

• SERVIZI DI AUDIOGUIDA GRATUITI

• SCONTISTICHE DEDICATE

• GIORNATE PER OVER 65

• LABORATORI PER BAMBINI E RAGAZZI

• AGEVOLAZIONI PER STUDENTI

• AGEVOLAZIONI PER FAMIGLIE

• FACILITAZIONI PER GRUPPI1.200.000 visitatori presenti alle mostre

visite guidate

Sosteniamo l’arte e la cultura per renderleaccessibili ad un pubblicosempre più vasto e per valorizzareil nostro territorio.

30/03/2017

Generali Italia insieme al Gruppo Arthemisia per avvicinare il pubblico all’arte

All’interno del programma Valore Cultura di Generali Italia, prende avvio la partnership con il Gruppo Arthemisia con iniziative in 11 mostre d’arte in 7 città italiane: giornate aperte a tutti con ingresso libero, audioguide gratuite e junior lab di Arthemisia per i più piccoli. Milano. Diffondere e tutelare l’arte e la cultura, che rappresentano un elemento fondante dell’identità del nostro Paese: questo è l’obiettivo della partnership tra Generali Italia e il Gruppo Arthemisia per il 2017. Da marzo a dicembre, 11 mostre in 7 città italiane ospiteranno iniziative ad hoc – giornate aperte con ingresso libero, audioguide gratuite e junior lab – per avvicinare più facilmente un pubblico ampio e trasversale a momenti di grande arte distribuiti in modo capillare su tutto il territorio, dal Nord al Sud Italia. Questa iniziativa fa parte di Valore Cultura, il programma avviato nel 2016 da Generali Italia con l’obiettivo di sostenere le migliori iniziative artistiche e culturali per renderle accessibili ad un pubblico sempre più vasto e per promuovere lo sviluppo e la valorizzazione del nostro territorio. La partnership con il Gruppo Arthemisia, società leader nella produzione, organizzazione e realizzazione di grandi mostre d’arte a livello nazionale e internazionale, riconosciuta per il suo stile innovativo di progettazione di esposizioni di altissima qualità con il massimo coinvolgimento, prevede:

Giornata Generali aperta a tutti con ingresso gratuito per dare la possibilità a un pubblico più ampio di scoprire le mostre di “Escher “ a Catania (11 aprile), “Toulose Lautrec” a Verona (6 giugno), “Mirò” a Torino (21 novembre)

Audioguide gratuite per approfondire la conoscenza delle opere per tutta la

durate delle mostre “Love” a Milano, “Botero” a Roma, “Monet” a Roma e“Surrealismo” a Milano

Junior Lab di Arthemisia aperti a bambini e ragazzi fino a 11 anni «Da sempre dedichiamo una particolare attenzione alla cultura e all’arte, convinti che siano un elemento di crescita sociale ed economica delle comunità in cui operiamo. Con Valore Cultura già lo scorso anno abbiamo promosso 15 iniziative culturali portando oltre un milione di visitatori nelle mostre più rilevanti e 15 mila persone nei teatri. Nel 2017 vogliamo rafforzare il nostro impegno e, oltre al sostegno alle 11 mostre di Arthemisia, abbiamo deciso di creare delle iniziative in tutta Italia per attrarre e rendere fruibili a un pubblico sempre più vasto momenti di grande arte» dichiara Lucia Sciacca, Direttore Comunicazione e Sostenibilità di Generali Country Italia «Il nostro obiettivo è quello di trasmettere al maggior numero di persone possibili l’amore per l’arte e per la bellezza, e di consentirne a tutti la comprensione, a prescindere dalla preparazione personale – dice Iole Siena, Presidente del Gruppo Arthemisia –; con Generali Italia abbiamo trovato un perfetto punto di incontro e la nostra collaborazione si sta concretizzando in servizi utili ai visitatori: ingressi gratuiti, audioguide omaggio, laboratori ad hoc per ogni fascia d’età e molto altro. Siamo insieme per dare valore alla cultura, avendo al centro della nostra attenzione il cittadino, le famiglie, i bambini».

Emanuela Vecchiet Responsabile Corporate Identity & Media Relations T. +39 040 671577 M. +39 3315785946 [email protected] Renato Agalliu Media Relations - Ufficio Stampa M. +39 3281480555 T. 026296422 [email protected] www.generali.it

Valore Cultura

Valore Cultura, il programma di Generali Italia che sostiene le migliori iniziative artistiche e culturali per renderle accessibili a un pubblico sempre più vasto e per promuovere lo sviluppo e la valorizzazione del nostro territorio, si sviluppa su 2 direttrici:

- sostegno a grandi istituzioni culturali (La Scala, Il San Carlo, La Fenice) per

garantire l’acceso a un pubblico maturo e allo stesso tempo avvicinare i più giovani;

- supporto ad eventi e mostre dei grandi classici attraverso i più importanti appuntamenti artistici e iniziative diffuse su tutto il territorio nazionale, per una maggiore vicinanza e accessibilità delle comunità locali;

Nel 2016, l’anno di avvio del Programma Valore Cultura ha raggiunto importanti risultati: sostegno a 15 iniziative culturali, oltre un milione di visitatori, 15.000 persone nei teatri, 700 studenti delle scuole coinvolti in progetti culturali; 300 ragazzi iscritti al San Carlo LAB, 350 over 65 invitati al Teatro la Scala, agevolazioni per i 10.000 dipendenti di Generali Country Italia.

Generali Italia, la compagnia assicurativa del Gruppo Generali, è leader di mercato con la più grande e

diversificata rete distributiva in Italia. Ai 10 milioni di clienti, tra persone, famiglie e imprese, offre

soluzioni assicurative vita, danni e previdenza, personalizzate in base ai bisogni degli assicurati. Con

una raccolta premi complessiva di 23,6 miliardi di euro, Generali Italia è il primo polo assicurativo del

Paese. In Italia, il Gruppo opera con Generali Italia, Alleanza Assicurazioni, Genertel e Genertellife.

SKY ARTE HD E’ MEDIA PARTNER

DELLA MOSTRA

GIOVANNI BOLDINI

IL CANALE TELEVISIVO DEDICATO ALL’ARTE IN TUTTE LE SUE FORME:

DAL TEATRO ALL’ARTE CONTEMPORANEA, DALLA MUSICA AL DESIGN

Sky Arte HD è media Partner della mostra dedicata a Giovanni Boldini, prevista dal 29 luglio

2017 al 28 gennaio 2018 presso la Reggia di Venaria a Torino. La mostra, con oltre 100 opere,

ricostruisce il geniale percorso artistico del maestro italo - francese che nelle sue opere ha reso ed

esaltato la bellezza femminile, svelando l’anima più intima e misteriosa delle nobili dame della Belle

Époque.

SKY ARTE HD, il primo canale televisivo italiano dedicato all’Arte in tutte le sue declinazioni, è visibile

a tutti gli abbonati Sky (che dispongono dell’HD nel proprio abbonamento) alle posizioni 120 e 400

della piattaforma. Pittura, scultura, architettura, musica, letteratura, teatro, design e tutte le forme di

espressione artistica trovano spazio in un unico palinsesto dedicato sia agli appassionati, che hanno

l’opportunità di approfondire i loro interessi, sia ai semplici curiosi che possono avvicinarsi all’arte in

un modo nuovo attraverso le grandi produzioni internazionali (Sky Arts, BBC, Channel 4, Arte, PBS,

Sundance Channel) e quelle originali del canale.

Con un linguaggio contemporaneo e mai didascalico, che trova nella contaminazione dei generi la sua

chiave narrativa, Sky Arte HD racconta le infinite risorse del patrimonio artistico mondiale, con un

occhio di riguardo alla straordinaria tradizione italiana e al talento dei nostri artisti. In quattro

anni con 160 produzioni originali e più di 300 ore realizzate, Sky Arte HD ha promosso e valorizzato

50 città italiane e 250 luoghi d’interesse artistico diversi, oltre 200 eventi culturali e più di 100

artisti nazionali. E attraverso il Calendario dell’arte ha dato spazio a più di 4.000 appuntamenti

culturali sul territorio italiano.

Sky Arte ha inoltre stretto altre importanti partnership con festival, mostre e fiere, come la Fiera

Internazionale d'Arte Moderna e Contemporanea Artissima, ed è media partner di Azienda Speciale

Palaexpo (Palazzo delle Esposizioni e Scuderie del Quirinale) e del Museo MAXXI.

In linea con il linguaggio moderno della programmazione, il canale ha una forte presenza sul web e sui

social network (Facebook, Twitter e Instagram), grazie al sito www.skyarte.it e a Sky Go, il servizio di

streaming dei programmi che permette di vedere Sky su pc e smartphones. I contenuti

principali di Sky Arte HD sono disponibili anche sul servizio Sky on Demand.

Ufficio stampa Sky Arte HD

Ufficio Stampa Sky – Elena Basso [email protected] Tel 02.308015837 Isabella Ferilli [email protected]

02308017526 MN – Cristiana Zoni – [email protected] Simona Pellino – MN [email protected] Tel 06.853763

Atahotels:

• 4 Hotels: tre a quattro e uno a cinque stelle, per il turismo d’affari e di piacere, presenti a Milano, Torino, Bologna, Varese.

• 4 Resorts: tre a quattro stelle più uno a cinque stelle, propongono un soggiorno di relax e benessere nelle più belle località italiane (Sicilia, Trentino e Toscana).

• 4 Aparthotels: gli aparthotels Atahotels si distinguono per le posizioni strategiche a Milano, rispondendo alle esi-genze di “long stays” nella principale città d’affari italiana.

UNA Hotels and Resorts:

• 17 UNA Hotel metropolitani caratterizzati da uno stile ricercato, forte attenzione al design ed ai dettagli con un ampio bouquet di servizi destinati a farne punto d’incontro non solo per gli ospiti che vi soggiornano.

• 8 resort: strutture polivalenti, prevalentemente a destinazione leisure e incentive, in grado di offrire agli ospiti numerosi servizi, attrattive e svaghi (piscine, centri benessere, attività sportive e ricreative, come campi da golf, da tennis, giardini, area giochi, ristoranti all’apaerto, pool bar, etc.). Includono strutture “che fanno destinazione”, come Villa le Maschere.

• 5 UNAWAY Hotel: alberghi situati fuori dai centri urbani e vicino ad importanti arterie stradali, che offrono servizi di qualità e rappresentano un nuovo modo di concepire l’ospitalità, in linea con la domanda di una clientela moderna e dinamica.

Atahotels e UNA Hotels & Resorts Due catene alberghiere italiane fondate rispettivamente nel 1967 la prima e nel 2000 la seconda, di proprietà di Unipol Gruppo Finanziario Spa. Dalla fine del 2016, in una prospettiva di sviluppo, UNA Hotels and Resorts entra a far parte del Gruppo creando INSIEME ad Atahotels la prima catena alberghiera in Italia, 100% Italiana.INSIEME Atahotels e UNA Hotels & Resorts formano oggi un portafoglio di 5.492 camere su una collezione di 42 hotel. INSIEME sono presenti in 11 regioni italiane in 25 destinazioni. INSIEME rappresentano il primo gruppo alberghiero italiano e il quarto gruppo sul territorio italiano.

INSIEME sono unite dalla passione per l’Italia e per l’ospitalità. L’offerta si declina come segue:

FONDAZIONE ARTE NOVA Via Fiume, 15 10090 ROMANO CANAVESE (TO) Tel. / Fax +39 0125 711298 Email [email protected]

Manufatti liberty negli anni di Boldini Contestualizzare con l’esposizione di arredi ed oggetti del periodo Art Nouveau i ritratti e le opere di Giovanni Boldini negli anni in cui l’artista trionfa nei grandi “salons” parigini: questo è stato l’obiettivo della Fondazione Arte Nova per la mostra alla Reggia di Venaria. Si presentano arredi di artisti come Gallé o Majorelle, e oggetti “à la mode”, dell’École de Nancy o dell’area austro-tedesca, dove l’Art Nouveau si declina in Jugendstil. Oggetti e arredi diventano il simbolo concreto della nuova interpretazione dell’eleganza femminile. La libertà e l’emancipazione si trova negli spettacoli, nella rappresentazione dei moderni “interior designers”, sulle riviste e per finire nella musica: questi sono gli anni in cui -chi può- trascorre il giorno in preparazione della serata, nei saloni o nei teatri, la musica è fondamentale, come arte e cibo. Il compositore più in voga nei salotti mondani parigini era senz’altro Reynaldo Hahn, definito “le roi des salons”. La sua musica affascinante, al pari di grandi maestri come Fauré, Massenet, Debussy, Dubois o Vierne, è spesso arricchita da copertine illustrate con motivi floreali: iris, ninfee, papaveri, glicini, cardi e foglie di castagno “crescono” sui vasi, “nei” mobili, e anche con la musica. Creata nel 2011 da Giorgio Lorenzon e Cristina Ariagno, la Fondazione Arte Nova si propone di favorire la diffusione della cultura Liberty ed Art Nouveau attraverso mostre, musica, conferenze. La Fondazione Arte Nova organizza ogni anno, nel periodo primaverile/estivo, una mostra dedicata al Primo Novecento presso la sua sede nel borgo storico di Romano Canavese, presso Ivrea, in provincia di Torino. Dal 2017, FAN propone un allestimento permanente presso “Le Jardin Fleuri”, ristorante caffetteria arredato con mobili e manufatti originali in stile floreale. Tra affreschi e vetrate liberty, la villa storica presenta tutti gli ambienti domestici di un appartamento borghese del primo Novecento: dalla cucina alla sala da pranzo, dal salotto alle camere da letto. Tra gli arredi spicca la sala da pranzo disegnata da Eugenio Quarti presentata all’Esposizione Internazionale d’Arte decorativa moderna di Torino del 1902.

http://www.fondazioneartenova.org

Il glamour della Belle Époque Le Divine del cinema muto italiano:

Lyda Borelli, Pina Menichelli, Francesca Bertini

a cura di:

Negli anni Dieci, il cinema delle Divine conquista un posto preminente nei consumi culturali e nei riti sociali della nascente borghesia urbana. Le grandi Dive danno corpo – in primo luogo in senso fisico - all'autonomia delle donne che chiedono di diventare protagoniste: sono gli anni di Maria Montessori, di Matilde Serao, dell'emancipazione giuridica femminile ottenuta nel 1919. Ne deriva un cinema che mostra intensi melodrammi, amori e tradimenti e sdogana l'ingresso in società dell'adulterio che attira “sulle films” (all'epoca si declinava al femminile) i primi strali della censura. Un cinema che manifesta forti tratti “femministi”, anche quando confina la donna come custode dei sentimenti. Perché sono film in cui le grandi star dominano la scena, a volte sfoggiando toilettes vertiginose da inquiete maliarde, che ne fanno sculture animate in un paesaggio tra Gabriele D'Annunzio, Guido Gozzano e Annie Vivanti; a volte indossando abitini dimessi che conferiscono ai ruoli popolareschi di Francesca Bertini un'intensità alla Anna Magnani, che fanno pendent col naturalismo d'appendice di Carolina Invernizio.

I cineasti del muto italiano si ispirano spesso ai ritratti femminili di Giovanni Boldini. Non soltanto, ne reinterpretano gli abiti sontuosi, le acconciature elaborate, i chilometrici giri di perle al collo della marchesa Franca Florio; ma animano ulteriormente la dinamica del gesto delle donne boldiniane, allargano l'inquadratura, incorniciandole tra salotti e carrozze, nella messa in scena di un mondo che ci appare oggi come lo splendido canto del cigno della Belle Epoque, mentre già risuonano gli echi della Grande Guerra.

A partire dalle collezioni del Museo Nazionale del Cinema, l'Archivio Nazionale Cinema d'Impresa ha selezionato una galleria di ritratti fotografici delle Divine che dialogano con i quadri di Boldini; e ha sintetizzato, come in un “trailer” che suggerisse l'atmosfera del racconto, un montaggio di sequenze tratte da tre capolavori degli anni Dieci: Ma l'amor mio non muore di Mario Caserini (1913) con Lyda Borelli e Mario Bonnard; La signora dalle camelie di Gustavo Serena (1915); con Francesca Bertini e G. Serena, Tigre reale di Giovanni Pastrone (1916), con Pina Menichelli, Alberto Nepoti e Febo Mari.

I “trailer” sono stati sonorizzati con composizioni del musicista Raynaldo Hahn (Caracas, 1974 – Parigi, 1947), WORKS for PIANO SOLO, eseguite da eseguite da Cristina Ariagno. Recording 2010- piano Fazioli, Sacile, Italia; Publisher Heugel S.A., Paris- France; Sound engineer Matteo Costa- Gabriele Robotti; Copyright CONCERTO CLASSICS; Producer Fondazione Arte Nova.

AntennaAudioItalia|ViaVittoriaColonna,2700193Roma|Tel.0697657850|www.antennainternational.com

GiovanniBoldini–lasuaideadibellezzaraccontatadall’audioguida

Touradulti:ComedivenneGiovanniBoldiniilpiùfamosoritrattistaitalianoaParigidurantelaBelleÉpoque?EperchéilcelebreRitrattodiDonnaFrancaFloriorecainbassoasinistraladatadel 1924, sebbene sia documentato che l’artista l’abbia cominciato più di vent’anni prima?

Nell’audioguida realizzata da Antenna International il visitatore troverà una risposta chiara ed esaustiva aquestedomande,e scoprirà le storie che si celanodietroaltri grandi ritrattimondani realizzati dalpittoreferraresetralafinedell’OttocentoeilprimoNovecento.IlpercorsosisnodaattraversolediversefasidellavitadiBoldinitralecittàdiFerrara,FirenzeeParigi,dovetrascorse gran parte della sua vita incontrando uno straordinario successo. L’audioguida si rivelaindispensabilepercapirefinoinfondolafortepersonalitàartisticadiBoldini,l’evolversidelsuostileelasuapersonale idea di bellezza, soprattutto per ciò che concerne la donna.Durante il tour si possono scoprirecapolavoriprovenientidaprestigiosecollezioniprivateeimportantiistituzionipubbliche,comeiritrattidellamodellapariginaBerthe,chedivenneamantedell’artista,oilritrattodiMademoiselleDeNemidoff,cantantelirica dell’Opera di Parigi nota tanto per la sua voce di mezzosoprano quanto per la sua straordinariaavvenenza.L’audioguidaincludeinoltrealcuneoperediartistichecontestualizzanol’operadiBoldini,comeGiuseppedeNittis,FedericoZandomeneghieVittorioMatteoCorcos.Dei brani musicali dei compositori contemporanei a Boldini come Giuseppe Verdi e Jacques Offenbachrievocanol’atmosferadell’epoca.L’audioguidaèdisponibileinitalianoeinglese.

ANTENNAINTERNATIONAL:ConnectingtheWorldtoCulture

Antenna International,da30anniazienda leadera livellomondialenelcampodelleaudioguideedeisistemiradiopergruppi,musei,sitiarcheologicieluoghid’interesseculturaledituttoilmondo,nascenegliStatiUnitinel1984.OggihadivisionieufficiinNordAmerica,Europa,MedioOrientee

Asia.Ogniannooltre20milionidivisitatorigodonodiunpercorsodivisitaculturaleprodottodaAntennaInternational, attraverso le diverse piattaforme disponibili, ovunque e inmolteplicilingue.Traisuoiclienti:ilMET,ilMOMA,ilLouvre,laTateModern,il Van Gogh Museum, i Musei Vaticani, il Cenacolo Vinciano, la NationalGallery di Londra, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, laGemäldegalerie, il Centre Georges Pompidou, il Guggenheim di New York,Alcatraz,laStatuadellaLibertà,loYosemiteNationalPark.

ÈleadernellosviluppodiAppsdedicateamusei,mostreesitiarcheologici;le AppsdiAntennaInternationalsonolepiùscaricatedelsettoreculturale(“Love Art” e “Yours, Vincent” 400.000 downloads: N. 1 nella categoria Education dell’iTunes App Store). È stata la prima azienda a lanciareepromuovereinItaliai“kidstours”,percorsiespressamentecreatiperipiùpiccoli.

2017:AntennaInternationalproducecontenutiepercorsiperlegrandimostreitalianeAPalazzoGrassiePuntadellaDoganadiVenezia“Treasures from theWreckof theUnbelievable.DamienHirst” – A Palazzo Strozzi di Firenze “Bill Viola”. Rinascimento elettronico” – A Palazzo Reale di Milano“Manete laParigimoderna–AlMUDECdiMilano"Kandinskij. Ilcavaliereerrante”e“IDinosauri.Gigantidall’Argentina” – A Palazzo Ducale di Genova “Modigliani” – Al AMO di Verona “Toulouse-Lautrec” – APalazzoBraschi“ArtemisiaGentileschi”–AlMuseodiSantaCaterinadiTreviso“Storiedell’Impressionismo”