Oggi un convegno ad alto livello a Bergamo Eutanasia, confronto...

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LECODIBERGAMO CITTA’ E PROVINCIA SABATO 4 DICEMBRE 1993 19 Oggi un convegno ad alto livello a Bergamo Eutanasia, confronto sulla sceltaolandese Lacomplesaevastaproblematicasaràesaminata conl'inter- vento di esperti e dell'ex ministro della Sanità dei Paesi Bassi Due città con tradizioni culturali profondamente di- verse, come Bergamo e Mo- dena, si interrogano su che fare nelle fasi terminali della vita e sulla liceità dell’euta- nasia in modo abbastanza si- mile, cioè il confronto plura- listico e interdisciplinare. Come è noto, i progressi della medicina che consentono più precise diagnosi e una incre- dibile capacità tecnica di pro- lungare la vita biologica (e con essa talvolta la sofferen- za), uniti ad una nuova con- sapevolezza della dignità del- la persona hanno portato a chiedersi con crescente insi- stenza che cosa sia giusto fa- re nelle fasi finali della vita. Come è noto, due sono le pro- spettive di fondo che si fron- teggiano: da una parte coloro che affermano che è lecito so- lamente sospendere le tera- pie sproporzionate per evita- re «l’accanimento terapeuti- co)) e, alleviando eventuali dolori, consentire così al pa- ziente una ((morte umana»; dall’altra coloro che, invece affermano che la mera so- spensione delle terapie non è sufficiente a garantire la «di- gnità)) del morire perché a volte la morte stenta a venire e il dolore terminale non è al- leviabile, per cui propongono chè in questi casi estremi è lecito accelerare la morte ove il paziente lo richieda esplicitamente e insistente- mente, ammettendo quindi la liceità dell’eutanasia. Quest’ultima posizione è avanzata da più parti nel mondo ed in Olanda è così diffusa da aver informato una prassi accettata anche sul piano giuridico (l’attua- ziohe è di pochi giorni fa). Proprio l’esperienza olande- se è al centro di vivaci dibat- titi internazionali ed il Con- vegno che si svolge oggi a Bergamo è stimolato da una riflessione su tale esperien- za. L’occasione è offerta dalla disponibilità del dottor L.N.J. Stuyt, medico olande- se, che, oltre ad avere lunga esperienza clinica, è stato Ministro della Sanità ed è esperto di bioetica (è l’unico europeo che fa parte del Con- siglio dello Hastings Center di New York, il primo centro di bioetica del mondo): Stuyt parla correttamente l’ italia- no ed ha.accettato di interve- nire e spiegare le ragioni che sostengono l’esperienza olandese. Proprio per questo la Con- sulta di Bioetica assieme al Centro di Formazione per- manente «Francesca Petaz- zi)). all’osservatorio di Bioeti- ca é il Centro culturale «Ni- colò Rezzara)) di Bergamo hanno organizzato l’ampio convegno di studi sull’euta- nasia che si tiene oggi al Cen- tro congressi Giovanni Xx111.Dopo un’ introduzione del dottor Albino Fascendini (presidente del Centro F. Pe- tazzi), il dottor Carlo Alberto Defanti (primario neurologo e membro della Consulta di Bioetica) esaminerà le even- tuali relazioni tra l’avanza- mento della medicina e la crescita della richiesta di eu- tanasia, per passare poi alla presentazione del dott. Stuyt e dell’esperienza olandese: tale posizione ed i problemi giuridici e politici che essa solleva verranno discussi criticamente dal professor Francesco D’Agostino (ordi- nario di filosofia del diritto all’Università di Roma e membro del Comitato nazio- nele per la Bioetica), da don Maurizio Chiodi (dell’osser- vatorio di Bioetica di Berga- mo) e dal dottor Franco To- scani (della Società italiana di cure paliative). gressuali. Caratteristica fondamen- tale del Convegno è proprio lo sforzo di avere un confron- to franco e leale tra diverse posizioni. Dopo il dibattito col pubbli- E interessante osservare co sulle tematiche affrontate come proprio questo stile di i lavori riprendono con la di- confronto pluralistico e in- samina dei problemi tilosofi- terdisciplinare accomuni sia ci e teologici, con le relazioni il Convegno di Bergamo sia di padre Luigi Lorenzetti (di- l’ incontro di Modena, svolto- rettore della Rivista di Teolo- si ieri; nel primo caso l’ inizia- gia Morale) e di Carlo Augu- tiva è stata resa possibile gra- sto Viano (ordinario di storia zie alla collaborazione tra la della filosofia all’Università Consulta di Bioetica e le As- di Torino e membro del Co- sociazioni culturali locali mitato Nazionale per la Bioe- che prontamente hanno col- tica). Ancora una volta i dtie to l’ importanza del tema e la relatori affronteranno il pro- novità dell’accostamento al blema presentando due posi- dibattito. Di qui il denso Con- zioni diverse, secondo lo spi- vegno di oggi. Nell’altro caso rito che informa il Convegno: l’ iniziativa è stata possibile cercare un dialogo a più voci grazie alla collaborazione tra ed un confronto pluralistico la Consulta di Bioetica e l’as- in modo da lasciare ai parte- sessoratoalla Cultura del Co- cipanti la possibilità di valu- mune Modena, il quale ha ri- tare la forza delle diverse ra- tenuto di dover includere il gioni messe in campo dai so- dibattito sul tema dell’euta- stenitori delle diverse posi- nasia nell’ambito degli in- zioni. Sempre in questa pro- contri «Modena per la Scien- spettiva le conclusioni del za». Così alla Rocca di Vigno- Convegno sono affidate a don la, ieri, venerdì 3 dicembre Maurizio Chiodi e al profos- alle ore 20,30 il giornalista sor Renato Boeri (neurologo Giovanni M. Pace (di «Re- e presidente della Consulta pubblica») ha intervistato il di Bioetica) i quali cerche- dottor Stuyt, monsignor Er- ranno appunto di valutare da silio Tonini (Vescovo emeri- diversi punti di vista i risul- to) e il professor Renato Boe- tati emergenti dai lavori con- ri. 1 cattolici, la politica, lo Stato dta nell’unìIà la via mi!kore perpoter contare)J L’ incontro con Adriano Bausola alS, Bartolomeo Il professor Adriano Bausola durante la conferenza al Centro Culturale San Bartolomeo. Lo sport è una componente dell’uomo e come tale contri- buisce allo sviluppo integra- le della persona educando al- la socialità e alla convivenza solidale. E questa in sostanza l’ idea che trapela dal volume «Sport e società solidale», scritto da mons. Carlo Mazza e promosso dal Comune di Entratico e dalla Provincia di Bergamo. Ieri mattina presso la sala consiliare della Pro- vincia si è tenuta la presenta- zione ufficiale dell’opera, che sarà distribuita a Comuni, parrocchie e società sporti- ve. Il testo, novanta pagine che si leggono d’un fiato, si propone come uno spunto di riflessione per chi ama e vive lo sport: una riflessione orientata al ruolo formativo della pratica sportiva «per tutti)) e ad ogni livello. Uno sguardo all’ indice può essere utile per definire il «campo da gioco)) nel quale si muove il saggio di mons. Car- lo Mazza: famiglia, valori eti- ci, enti locali e religione sono solo alcuni dei corollari lega- ti al tema sportivo. Due capi- toli affrontano questioni scottanti e attuali che ri- schiano di snaturare il signi- ficato dello sport: ((Sport e af- fari» e «Tifoseria e sportivi- tà)). Alla presentazione di ieri mattina sono intervenuti rappresentanti della Provin- cia, del Comune di Entratico e del mondo sportivo provin- ciale. A nome della diocesi ha partecipato mons. Achille Belotti, delegato vescovile. Presente anche Bruno Sena- tore, direttore generale del- In città per la festa della premiazione dei big del ciclismo Sandra Mondaini e Raimondo Vianello in visitaaIlaredazione de ~4Xco» , Graditissime visite ieri al- la redazione del nostro gior- nale. Prima Raimondo Via- nello e Sandra Mondaini, poi Bruno Pizzul, personaggi no- ti al grande pubblico televisi- vo e che non hanno certo bi- sogno di presentazioni, han- no incontrato il direttore che ha offerto loro dei doni, tra i quali il libro «Gli anni e i giorni)), che contiene tutti gli articoli scritti da mons. An- Quarto incontro, giovedì sera, al Centro San Bartolo- meo, in città, per il ciclo sul tema «Prospettive e contenu- ti per una nuova Italia: etica civile per una stagione dei doveri». In una sala ancora una volta piena di persone, ha svolto una relazione il prof. Adriano Bausola, filo- sofo, Rettore dell’Università Cattolica di Milano, su un te- ma di particolare attualità. Preziose indicazioni bel libro di mons. Carlo Mazza . Quattro cmpìper dhre un voltovero ah sport Monsignor Carlo Mazza mentre presenta il suo libro; gli è accanto (a destra nella foto) l’assesso- re provinciale allo Sport e Turismo, Valerio Bettoni. drea Spada su L’Eco di Ber- gamo dal 1938 al 1988. Gli ospiti si sono poi cortesemen- te intrattenuti per interviste che saranno pubblicate su uno dei prossimi numeri de ((L’ Inserto)). Raimondo Via- nello e Bruno Pizzul sono at- tualmente i conduttori delle due trasmissioni sportive «rivali» della domenica sera: «Pressing))di Canale 5 e «La domenica sportiva)) di Raiu- no. Raimondo Vianello, San- dra Mondaini e Bruno Pizzul sono venuti a Bergamo per la festa del ciclismo bergama- sto. La cronaca della manife- stazione, avvenuta al Centro Congressi Giovani Xx111, è nelle pagine di sport. Nella foto: Sandra Mondaini e Rai- mondo Vianello mentre os- servano alcune prime pagine «storiche» de L’Eco di Berga- mo. l’ Istituto per il Credito Spor- tivo di Roma a Bergamo per un incontro di studio con la Provincia sulle possibilità di finanziamenti agevolati per impianti sportivi e in partico- lare per mezzi di risalita nel- le stazioni sciistiche. A Valerio Bettoni e Marco Zambaiti, assessori allo Sport rispettivamente della Provincia e del Comune di Entratico, è toccato il compi- to di presentare mons. Carlo Mazza e i motivi che hanno sostenuto i due enti in questa iniziativa. Anche Mario Mangiarotti, presidente pro- vinciale del Coni, e Gian Franco Baraldi, assessoreal- lo Sport del Comune di Ber- gamo, hanno preso la parola per ringraziare mons. Carlo Mazza del suo lavoro. L’ intervento di mons. Car- lo Mazza si è aperto con un pensiero per l’Atalanta: ((De- sidero rivolgerle un grande augurio perché riparta con slancio e determinazione verso traguardi possibili)). Mons. Carlo Mazza ha sot- tolineato il «peso» del volu- me «Sport e società solidale»: «Non è un grande trattato. Ha un valore per così dire iniziatico: offre indicazioni e suggerimenti)). Lo sport oggi avverte due esigenze,stretta- mente legate fra loro. La pri- ma è un recupero del- l’ (cumanesim0 sportivo» e cioè di uno sport a servizio della formazione umana. La secondaè una riscoperta del- la ((spiritualità)) che si può vi- vere nell’attività sportiva: ((Quandouno fa sport non la- scia ai bordi del campo o fuo- ri dallo spogliatoio la sua persona)), si legge nel testo. Affinché il mondo sportivo si riassesti, perché «non è un’ isola felice)) al contrario di quanto si è portati a crede- re, e recuperi la sua attenzio- ne per l’uomo è necessario agire, secondo mons. Carlo Mazza, a quattro livelli: nelle società sportive, nell’avvia- mento allo sport di base, nel- la costruzione di rapporti personali autentici fra chi pratica sport e nella stretta collaborazione fra agenzie educative. In serata l’opera è stata di nuovo presentata a Entratico: all’ incontro han- no partecipato anche Ganz e Perrone. Silvana Galizzi ((Il mondo cattolico nell’at- tuale crisi politica italiana)). L’argomento seguiva idealmente le riflessioni già svolte dai relatori dei prece- denti incontri e, in particola- re, i temi affrontati la setti- mana scorsa da Ernesto Galli Della Loggia, nella sua disa- mina, da un punto di vista «liberal-democratico)) della «questione cattolica». Pro- prio facendo riferimento alle considerazione di Ernesto Galli Della Loggia, il prof. Adriano Bausola ha iniziato il suo intervento, volendo in- sistere in particolare sul le- game tra cultura cattolica e senso dello Stato. Ricono- scendo innanzitutto - e ci- tando in proposito anche le affermazioni del recente ((manifesto» di alcuni intel- lettuali a sostegno di Mario Segni - che il senso civico in Italia presenta debolezze an- che per una contrapposizio- ne, storicamente motivata, tra etica civile ed etica reli- giosa, il prof. Adriano Bauso- la ha sostenuto che si può im- putare solo in parte ai cattoli- ci uno scarso senso dello Sta- to. In realtà - ha sottolinea- to - tra Chiesa e Stato italia- no, dopo l’unificazione, c’è stato un progressivo avvici- namento e poi esistono ben altre ragioni storiche, che non hanno a che fare con la questione cattolica e che hanno costituito elemento di difficoltà per una cultura ci- vica (dalla situazione del Re- gno delle due Sicilie alle con- trapposizioni ideologiche classistiche). Sul piano culturale - ha poi notato il filosofo, che ha anche cercato di mettere in evidenza il contributo catto- lico in rapporto ad un’etica civile - molti valori che in Europa hanno dato forma al- lo Stato sono di radice cri- stiana ed è possibile oggi ri- trovarli all’ interno della tra- dizione democratica, libera- le, dell’Occidente. La matu- razione progressiva della co- scienza religiosa nel rappor- to con la società (importante in proposito l’apporto del Concilio Vaticano 11) pone oggi le condizioni per una ri- presa e una ((pacificazione», pur nelle differenze che re- stano tra etica civile e religio- sa. In questo quadro - si è poi chiesto il prof. Adriano Bau- sola - ha senso il porsi di un partito con ispirazione cri- stiana? La risposta offerta dal relatore è positiva e moti- vata innanzitutto dall’ impor- tanza della proposta, nella si- tuazione attuale, di progetti chiaramente legati a princi- pi-base come il legame re- sponsabilità-libertà e l’ado- zione di una prospettiva di sviluppo e di creatività (no all’etica del risentimento, che appiattisce). Libertà che nella prospettiva cristiana non è comunque il valore su- premo e resta da coniugare con il principio della solida- rietà. Ancora, il prof. Adriano Bausola ha individuato nel riferimento unitario dei cat- tolici, piuttosto che nella scelta della presenza in più partiti, la condizione miglio- re per la difesa e la proposi- zione dei valori creduti. Il ri- ferimento unitario, pur aper- to ad eventuali alleanze, sem- brerebbe - è ancora l’opinio- ne del relatore - più effica- ce, soprattutto nella situazio- ne dell’ Italia contempora- nea, dove necessariamente i cattolici disperdendosi in molti partiti (tentati tutti da edonismo e libertarismo) fì- nirebbero per essere mino- ranza all’ interno degli stessi e potrebbero scarsamente in- cidere nella vita politica. Vale la pena, dunque - ha concluso il prof. Adriano Bausola, riportando la pro- pria opinione personale - di riprovare a costruire una forza cattolica aperta, il cui primo banco di prova saran- no gli elettori, capace di in- contrarsi sui programmi con altri compagni di strada, pronta a responsabilità di go- verno, ma anche a stare eventualmente all’opposizio- ne. (al.ca.) moretti < boutique RlCORDAALLA CLIENTELA CHE IL NEGOZIO RZMARRA’ APERTO ANCHE NEI GIORNIEESTM 5-8-l 2-l 9 DICEMBRE Viale Lombardia. 70 - Tel. 02/90962600‘ 0 ASSISTENZA INFERMIERISTICA OSPEDALIERA E DOMICILIARE 0 INIEZIONI E MEDICAZIONI A DOMICILIO 0 ASSISTENZA ANZIANI E INVALIDI 0 ACCOMPAGNATRICI SPECIALIZZATE PER ASSISTENZA NEI LUO6HI Dl VILLE66lATURA COOPERATIVA SOCIALE S. MARCO a r.1. Bergamo - Via Locatelli, 14 - Tel. 035-232315-236180 - Fax 035-271143 900 automobili lancia vendute collocano la concessionaria OTAUTO al 7” posto a Bergamo e provincia, al 3” posto nel Nord Italia, al 7” posto sul territorio nazionale. 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LECODIBERGAMO CITTA’ E PROVINCIA SABATO 4 DICEMBRE 1993 19

Oggi un convegno ad alto livello a Bergamo

Eutanasia, confronto sulla scelta olandese

Lacomplesaevastaproblematicasaràesaminata conl'inter- vento di esperti e dell'ex ministro della Sanità dei Paesi Bassi Due città con tradizioni

culturali profondamente di- verse, come Bergamo e Mo- dena, si interrogano su che fare nelle fasi terminali della vita e sulla liceità dell’euta- nasia in modo abbastanza si- mile, cioè il confronto plura- listico e interdisciplinare. Come è noto, i progressi della medicina che consentono più precise diagnosi e una incre- dibile capacità tecnica di pro- lungare la vita biologica (e con essa talvolta la sofferen- za), uniti ad una nuova con- sapevolezza della dignità del- la persona hanno portato a chiedersi con crescente insi- stenza che cosa sia giusto fa- re nelle fasi finali della vita. Come è noto, due sono le pro- spettive di fondo che si fron- teggiano: da una parte coloro che affermano che è lecito so- lamente sospendere le tera- pie sproporzionate per evita- re «l’accanimento terapeuti- co)) e, alleviando eventuali dolori, consentire così al pa- ziente una ((morte umana»; dall’altra coloro che, invece affermano che la mera so- spensione delle terapie non è sufficiente a garantire la «di- gnità)) del morire perché a volte la morte stenta a venire e il dolore terminale non è al- leviabile, per cui propongono chè in questi casi estremi è lecito accelerare la morte ove il paziente lo richieda esplicitamente e insistente- mente, ammettendo quindi la liceità dell’eutanasia.

Quest’ultima posizione è avanzata da più parti nel mondo ed in Olanda è così diffusa da aver informato una prassi accettata anche sul piano giuridico (l’attua- ziohe è di pochi giorni fa). Proprio l’esperienza olande- se è al centro di vivaci dibat- titi internazionali ed il Con- vegno che si svolge oggi a Bergamo è stimolato da una riflessione su tale esperien- za. L’occasione è offerta dalla disponibilità del dottor L.N.J. Stuyt, medico olande- se, che, oltre ad avere lunga esperienza clinica, è stato Ministro della Sanità ed è esperto di bioetica (è l’unico europeo che fa parte del Con- siglio dello Hastings Center di New York, il primo centro di bioetica del mondo): Stuyt parla correttamente l’italia- no ed ha.accettato di interve- nire e spiegare le ragioni che sostengono l’esperienza olandese.

Proprio per questo la Con- sulta di Bioetica assieme al Centro di Formazione per- manente «Francesca Petaz- zi)). all’osservatorio di Bioeti- ca é il Centro culturale «Ni- colò Rezzara)) di Bergamo hanno organizzato l’ampio convegno di studi sull’euta- nasia che si tiene oggi al Cen- tro congressi Giovanni Xx111. Dopo un’introduzione del dottor Albino Fascendini (presidente del Centro F. Pe- tazzi), il dottor Carlo Alberto Defanti (primario neurologo e membro della Consulta di Bioetica) esaminerà le even- tuali relazioni tra l’avanza- mento della medicina e la crescita della richiesta di eu- tanasia, per passare poi alla presentazione del dott. Stuyt e dell’esperienza olandese: tale posizione ed i problemi giuridici e politici che essa solleva verranno discussi criticamente dal professor Francesco D’Agostino (ordi- nario di filosofia del diritto all’Università di Roma e membro del Comitato nazio-

nele per la Bioetica), da don Maurizio Chiodi (dell’osser- vatorio di Bioetica di Berga- mo) e dal dottor Franco To- scani (della Società italiana di cure paliative).

gressuali. Caratteristica fondamen-

tale del Convegno è proprio lo sforzo di avere un confron- to franco e leale tra diverse posizioni.

Dopo il dibattito col pubbli- E interessante osservare co sulle tematiche affrontate come proprio questo stile di i lavori riprendono con la di- confronto pluralistico e in- samina dei problemi tilosofi- terdisciplinare accomuni sia ci e teologici, con le relazioni il Convegno di Bergamo sia di padre Luigi Lorenzetti (di- l’incontro di Modena, svolto- rettore della Rivista di Teolo- si ieri; nel primo caso l’inizia- gia Morale) e di Carlo Augu- tiva è stata resa possibile gra- sto Viano (ordinario di storia zie alla collaborazione tra la della filosofia all’Università Consulta di Bioetica e le As- di Torino e membro del Co- sociazioni culturali locali mitato Nazionale per la Bioe- che prontamente hanno col- tica). Ancora una volta i dtie to l’importanza del tema e la relatori affronteranno il pro- novità dell’accostamento al blema presentando due posi- dibattito. Di qui il denso Con- zioni diverse, secondo lo spi- vegno di oggi. Nell’altro caso rito che informa il Convegno: l’iniziativa è stata possibile cercare un dialogo a più voci grazie alla collaborazione tra ed un confronto pluralistico la Consulta di Bioetica e l’as- in modo da lasciare ai parte- sessorato alla Cultura del Co- cipanti la possibilità di valu- mune Modena, il quale ha ri- tare la forza delle diverse ra- tenuto di dover includere il gioni messe in campo dai so- dibattito sul tema dell’euta- stenitori delle diverse posi- nasia nell’ambito degli in- zioni. Sempre in questa pro- contri «Modena per la Scien- spettiva le conclusioni del za». Così alla Rocca di Vigno- Convegno sono affidate a don la, ieri, venerdì 3 dicembre Maurizio Chiodi e al profos- alle ore 20,30 il giornalista sor Renato Boeri (neurologo Giovanni M. Pace (di «Re- e presidente della Consulta pubblica») ha intervistato il di Bioetica) i quali cerche- dottor Stuyt, monsignor Er- ranno appunto di valutare da silio Tonini (Vescovo emeri- diversi punti di vista i risul- to) e il professor Renato Boe- tati emergenti dai lavori con- ri.

1 cattolici, la politica, lo Stato

dta nell’unìIà la via mi!kore

perpoter contare)J L’incontro con Adriano Bausola al S, Bartolomeo

Il professor Adriano Bausola durante la conferenza al Centro Culturale San Bartolomeo.

Lo sport è una componente dell’uomo e come tale contri- buisce allo sviluppo integra- le della persona educando al- la socialità e alla convivenza solidale. E questa in sostanza l’idea che trapela dal volume «Sport e società solidale», scritto da mons. Carlo Mazza e promosso dal Comune di Entratico e dalla Provincia di Bergamo. Ieri mattina presso la sala consiliare della Pro- vincia si è tenuta la presenta- zione ufficiale dell’opera, che sarà distribuita a Comuni, parrocchie e società sporti- ve.

Il testo, novanta pagine che si leggono d’un fiato, si propone come uno spunto di riflessione per chi ama e vive lo sport: una riflessione orientata al ruolo formativo della pratica sportiva «per

tutti)) e ad ogni livello. Uno sguardo all’indice può

essere utile per definire il «campo da gioco)) nel quale si muove il saggio di mons. Car- lo Mazza: famiglia, valori eti- ci, enti locali e religione sono solo alcuni dei corollari lega- ti al tema sportivo. Due capi- toli affrontano questioni scottanti e attuali che ri- schiano di snaturare il signi- ficato dello sport: ((Sport e af- fari» e «Tifoseria e sportivi- tà)).

Alla presentazione di ieri mattina sono intervenuti rappresentanti della Provin- cia, del Comune di Entratico e del mondo sportivo provin- ciale. A nome della diocesi ha partecipato mons. Achille Belotti, delegato vescovile. Presente anche Bruno Sena- tore, direttore generale del-

In città per la festa della premiazione dei big del ciclismo Sandra Mondaini e Raimondo Vianello

in visita aIla redazione de ~4Xco»

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Graditissime visite ieri al- la redazione del nostro gior- nale. Prima Raimondo Via- nello e Sandra Mondaini, poi Bruno Pizzul, personaggi no- ti al grande pubblico televisi- vo e che non hanno certo bi- sogno di presentazioni, han- no incontrato il direttore che ha offerto loro dei doni, tra i quali il libro «Gli anni e i giorni)), che contiene tutti gli articoli scritti da mons. An-

Quarto incontro, giovedì sera, al Centro San Bartolo- meo, in città, per il ciclo sul tema «Prospettive e contenu- ti per una nuova Italia: etica civile per una stagione dei doveri». In una sala ancora una volta piena di persone, ha svolto una relazione il prof. Adriano Bausola, filo- sofo, Rettore dell’Università Cattolica di Milano, su un te- ma di particolare attualità.

Preziose indicazioni bel libro di mons. Carlo Mazza .

Quattro cmpìper dhre un volto vero ah sport

Monsignor Carlo Mazza mentre presenta il suo libro; gli è accanto (a destra nella foto) l’assesso- re provinciale allo Sport e Turismo, Valerio Bettoni.

drea Spada su L’Eco di Ber- gamo dal 1938 al 1988. Gli ospiti si sono poi cortesemen- te intrattenuti per interviste che saranno pubblicate su uno dei prossimi numeri de ((L’Inserto)). Raimondo Via- nello e Bruno Pizzul sono at- tualmente i conduttori delle due trasmissioni sportive «rivali» della domenica sera: «Pressing)) di Canale 5 e «La domenica sportiva)) di Raiu-

no. Raimondo Vianello, San- dra Mondaini e Bruno Pizzul sono venuti a Bergamo per la festa del ciclismo bergama- sto. La cronaca della manife- stazione, avvenuta al Centro Congressi Giovani Xx111, è nelle pagine di sport. Nella foto: Sandra Mondaini e Rai- mondo Vianello mentre os- servano alcune prime pagine «storiche» de L’Eco di Berga- mo.

l’Istituto per il Credito Spor- tivo di Roma a Bergamo per un incontro di studio con la Provincia sulle possibilità di finanziamenti agevolati per impianti sportivi e in partico- lare per mezzi di risalita nel- le stazioni sciistiche.

A Valerio Bettoni e Marco Zambaiti, assessori allo Sport rispettivamente della Provincia e del Comune di Entratico, è toccato il compi- to di presentare mons. Carlo Mazza e i motivi che hanno sostenuto i due enti in questa iniziativa. Anche Mario Mangiarotti, presidente pro- vinciale del Coni, e Gian Franco Baraldi, assessore al- lo Sport del Comune di Ber- gamo, hanno preso la parola per ringraziare mons. Carlo Mazza del suo lavoro.

L’intervento di mons. Car- lo Mazza si è aperto con un pensiero per l’Atalanta: ((De- sidero rivolgerle un grande augurio perché riparta con slancio e determinazione verso traguardi possibili)).

Mons. Carlo Mazza ha sot- tolineato il «peso» del volu- me «Sport e società solidale»: «Non è un grande trattato. Ha un valore per così dire iniziatico: offre indicazioni e suggerimenti)). Lo sport oggi avverte due esigenze, stretta- mente legate fra loro. La pri- ma è un recupero del- l’(cumanesim0 sportivo» e cioè di uno sport a servizio della formazione umana. La seconda è una riscoperta del- la ((spiritualità)) che si può vi- vere nell’attività sportiva: ((Quando uno fa sport non la- scia ai bordi del campo o fuo- ri dallo spogliatoio la sua persona)), si legge nel testo.

Affinché il mondo sportivo si riassesti, perché «non è un’isola felice)) al contrario di quanto si è portati a crede- re, e recuperi la sua attenzio- ne per l’uomo è necessario agire, secondo mons. Carlo Mazza, a quattro livelli: nelle società sportive, nell’avvia- mento allo sport di base, nel- la costruzione di rapporti personali autentici fra chi pratica sport e nella stretta collaborazione fra agenzie educative. In serata l’opera è stata di nuovo presentata a Entratico: all’incontro han- no partecipato anche Ganz e Perrone.

Silvana Galizzi

((Il mondo cattolico nell’at- tuale crisi politica italiana)).

L’argomento seguiva idealmente le riflessioni già svolte dai relatori dei prece- denti incontri e, in particola- re, i temi affrontati la setti- mana scorsa da Ernesto Galli Della Loggia, nella sua disa- mina, da un punto di vista «liberal-democratico)) della «questione cattolica». Pro- prio facendo riferimento alle considerazione di Ernesto Galli Della Loggia, il prof. Adriano Bausola ha iniziato il suo intervento, volendo in- sistere in particolare sul le- game tra cultura cattolica e senso dello Stato. Ricono- scendo innanzitutto - e ci- tando in proposito anche le affermazioni del recente ((manifesto» di alcuni intel- lettuali a sostegno di Mario Segni - che il senso civico in Italia presenta debolezze an- che per una contrapposizio- ne, storicamente motivata, tra etica civile ed etica reli- giosa, il prof. Adriano Bauso- la ha sostenuto che si può im- putare solo in parte ai cattoli- ci uno scarso senso dello Sta- to. In realtà - ha sottolinea- to - tra Chiesa e Stato italia- no, dopo l’unificazione, c’è stato un progressivo avvici- namento e poi esistono ben altre ragioni storiche, che non hanno a che fare con la questione cattolica e che hanno costituito elemento di difficoltà per una cultura ci- vica (dalla situazione del Re- gno delle due Sicilie alle con- trapposizioni ideologiche classistiche).

Sul piano culturale - ha poi notato il filosofo, che ha anche cercato di mettere in evidenza il contributo catto- lico in rapporto ad un’etica civile - molti valori che in Europa hanno dato forma al- lo Stato sono di radice cri- stiana ed è possibile oggi ri- trovarli all’interno della tra- dizione democratica, libera- le, dell’Occidente. La matu- razione progressiva della co- scienza religiosa nel rappor- to con la società (importante in proposito l’apporto del Concilio Vaticano 11) pone oggi le condizioni per una ri- presa e una ((pacificazione», pur nelle differenze che re- stano tra etica civile e religio- sa.

In questo quadro - si è poi chiesto il prof. Adriano Bau- sola - ha senso il porsi di un partito con ispirazione cri- stiana? La risposta offerta dal relatore è positiva e moti- vata innanzitutto dall’impor- tanza della proposta, nella si- tuazione attuale, di progetti chiaramente legati a princi- pi-base come il legame re- sponsabilità-libertà e l’ado- zione di una prospettiva di sviluppo e di creatività (no all’etica del risentimento, che appiattisce). Libertà che nella prospettiva cristiana non è comunque il valore su- premo e resta da coniugare con il principio della solida- rietà.

Ancora, il prof. Adriano Bausola ha individuato nel riferimento unitario dei cat- tolici, piuttosto che nella scelta della presenza in più partiti, la condizione miglio- re per la difesa e la proposi- zione dei valori creduti. Il ri- ferimento unitario, pur aper- to ad eventuali alleanze, sem- brerebbe - è ancora l’opinio- ne del relatore - più effica- ce, soprattutto nella situazio- ne dell’Italia contempora- nea, dove necessariamente i cattolici disperdendosi in molti partiti (tentati tutti da edonismo e libertarismo) fì- nirebbero per essere mino- ranza all’interno degli stessi e potrebbero scarsamente in- cidere nella vita politica.

Vale la pena, dunque - ha concluso il prof. Adriano Bausola, riportando la pro- pria opinione personale - di riprovare a costruire una forza cattolica aperta, il cui primo banco di prova saran- no gli elettori, capace di in- contrarsi sui programmi con altri compagni di strada, pronta a responsabilità di go- verno, ma anche a stare eventualmente all’opposizio- ne. (al.ca.)

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