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OGGETTI, MATERIALI, PROPRIETÀ
SCIENZE IN I CLASSE
OBIETTIVI ATTIVITÀ - Acquisire il termine scientifico di “oggetto”; - sviluppare la capacità di osservare ed esplorare; - discriminare forma, colore, dimensioni degli oggetti.
- Esplorazioni libere e guidate di oggetti presenti in classe e/o raccolti all’esterno (al tatto, alla vista, al gusto, all’udito, all’olfatto). - Classificazioni spontanee e guidate; ricerca di diversi criteri di classificazione; - evidenziazione di proprietà comuni a più oggetti. - Rappresentazioni iconiche su cartelloni e sul quaderno. - Giochi: 1) è arrivato un bastimento carico di… 2) indovina l’oggetto nascosto (descritto verbalmente)
- Capire che ogni oggetto è caratterizzato da proprietà; - capire la necessità di usare strumenti o di operare confronti per - definire alcune caratteristiche; - saper registrare/tabulare dati; - saper inventare e usare segni con valore simbolico.
- Ulteriore esplorazione di oggetti per individuarne le proprietà. - Ricerca di un sistema per determinarne il peso e la grandezza (confronto, scelta di un campione). - Distinzione tra proprietà assolute (colore, forma, ecc.) e proprietà relative (peso, altezza, ecc.) - Costruzione di insiemi di oggetti grandi o piccoli, leggeri o pesanti in riferimento al campione scelto. - Giochi: domino di oggetti con proprietà comuni; arriva un bastimento carico di… - Ricerca di gruppo di un sistema veloce e chiaro per tabulare i dati raccolti: analisi delle singole proprietà ed invenzione dei simboli. Uso di tabelle a doppia entrata. Costruzione
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di cartelloni di sintesi. - Giochi di individuazione, riconoscimento e utilizzo dei simboli.
- Comprendere che ogni oggetto è costituito da materiali; - saper indagare proprietà e caratteristiche dei materiali; - riconoscere materiali diversi; - capire che la scelta del materiale è funzionale all’uso che dell’oggetto viene fatto.
- Classificazione di oggetti in base al materiale costituente. - Ricerca di materiali presenti in classe e loro riconoscimento. - Esplorazione e raccolta di proprietà (es. freddo, duro, indeformabile = metallo). - Ricerca di come viene utilizzato ogni materiale e del motivo per cui un dato oggetto è costruito con un determinato materiale (es. finestra/vetro, quaderno/carta). - Ipotizzare soluzioni diverse, possibili o assurde. - Giochi di individuazione al tatto; riconoscimento in base a qualità definite.
- Riconoscere la trasparenza e l’opacità dei materiali; - riconoscere le caratteristiche dei materiali indeformabili e deformabili; - riconoscere e distinguere materiali plastici ed elastici.
- Partendo da episodi in classe, fermare l’attenzione sulla trasparenza di alcuni materiali. - Scoperta della regola per stabilire trasparenza e opacità dei materiali. - Manipolazione di materiali e loro classificazione in due fasce distinte: quelli che cambiano forma e quelli che non la cambiano. - Acquisizione di una corretta terminologia al riguardo. - Scoperta di materiali che si lasciano deformare, ma poi tornano alla forma originaria (elastici) e di altri per i quali la trasformazione è duratura (plastici). - Classificazione dei materiali osservati.
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- Scoprire il comportamento dei materiali immersi in un fluido (acqua); - scoprire semplici proprietà dei materiali a contatto col fuoco; - conoscere alcuni materiali conduttori di calore.
- Attività con l’acqua per scoprire il galleggiamento di oggetti e materiali. - Raccolta di ipotesi e prove pratiche per concludere che alcuni materiali galleggiano, altri affondano. - Prove della reazione di alcuni materiali al fuoco; raccolta dei dati in tabella; giochi di previsione. - Scoperta di materiali che “scottano”: mescoliamo la polenta con mestoli di diversi materiali. Osservazione dei materiali costituenti gli utensili da cucina. Ipotesi sui motivi e verifica (prove di conducibilità).
- Capire che la materia si presenta in diversi stati: liquidi, solidi ( e polveri), gassosi.
- Osservazione di materiali solidi e liquidi e individuazione delle differenze. - Ricerca di possibili criteri di classificazione. – Esecuzione di prove pratiche; registrazione dei dati e successiva classificazione in solidi e liquidi. - Presentazione di polveri ed esecuzione delle prove precedenti per stabilire a quale classe esse appartengano. - Sbriciolatura o macinatura di solidi per comprenderne la provenienza. - Domande - stimolo e conversazione guidata per giungere alla conclusione che “l’aria esiste”. - Esperimenti pratici con contenitori, bilance, palloncini, siringhe, … per comprendere che l’aria è un materiale, occupa uno spazio, pesa...
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SIAMO ANDATI IN PINETA E ABBIAMO RACCOLTO DEGLI OGGETTI.
LI ABBIAMO OSSERVATI, TOCCATI, ANNUSATI, PREMUTI…
FACENDO UN CONFORNTO TRA GLI OGGETTI ABBIAMO SCOPERTO
CHE ERANO DIVERSI PER:
FORMA
COLORE
PESO
DUREZZA
GRANDEZZA
TRASPARENZA / OPACITÀ
TEMPERATURA
OVALE TANTE FORME UNITE MARRONCINA COLORI DIVERSI
DURA MOLLE RESISTENTE FRAGILE
RUVIDA RUVIDA OPACA OPACA
PESANTE LEGGERA PER DETERMINARE LE QUALITÀ DI UN OGGETTO LO DEVO
CONFRONTARE CON UN ALTRO
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DISEGNO
OGGETTI PESANTI
OGGETTI LEGGERI
OGGETTI LISCI
OGGETTI RUVIDI
OGGETTI TRIANGOLARI
OGGETTI OVALI
OGGETTI TRASPARENTI
OGGETTI OPACHI
OGGETTI DURI
OGGETTI MORBIDI
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DISEGNA OGGETTI CHE HANNO QUESTE FORME TRIANGOLO QUADRATO ________________________________________________________________________________ RETTANGOLO CERCHIO
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LA FILASTROCCA DELLE FORME
SON QUADRATO E SON PERFETTO,
ASSOMIGLIO A UN FAZZOLETTO,
SE MI ALLUNGO UN POCHETTINO
FACCIO UN BEL RETTANGOLINO .
TRIANGOLO MI HAN CHIAMATO,
DA TRE PUNTE SON FORMATO,
SONO UN POCO SPIGOLOSO,
MA NON SON PERICOLOSO.
SONO UN CERCHIO E SON ROTONDO,
GIRO SPESSO NEL BEL MONDO,
GIRO IN TONDO IN BICICLETTA
CON L'AUTO O LA MOTOCICLETTA.
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PIÙ ALTO DI ……………………… PIÙ BASSO DI…………………... -------------------------------------------------------------------------------------------------------
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PER DETERMINARE LA
GRANDEZZA DI UN OGGETTO, LO DOBBIAMO CONFRONTARE
CON UN ALTRO! SCEGLIAMO UN
OGGETTO/CAMPIONE
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UTILIZZANDO UNA GRUCCIA DA LAVANDERIA, DUE PIATTI DI CARTA E
SPAGO COSTRUIAMO UNA BILANCIA
PIÙ PESANTE DI ………………… PIÙ LEGGERO DI ……………... -------------------------------------------------------------------------------------------------------
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PER DETERMINARE IL PESO
DI UN OGGETTO, LO DOBBIAMO CONFRONTARE
CON UN ALTRO! SCEGLIAMO UN
OGGETTO/CAMPIONE
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(incollare carta vetrata, da lucido, stoffa, piccoli oggetti…)
CON LE MANI SENTO:
RUVIDO LISCIO
RIGIDO MORBIDO
CON GLI OCCHI VEDO:
OPACO TRASPARENTE
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COME VEDE?
STRETTO Incollare una figurina e coprirla incollando
cartoncino con feritoia centrale molto piccola
LARGO Incollare una figurina e coprirla incollando
cartoncino con feritoia centrale molto grande
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PUÒ SPALMARE: (proviamo a spalmare sul banco, sul pane, sulla carta, … )
burro
das
formaggino
marmellata
cioccolata
plastilina
yogurt
crema dolce
crema per la pelle
gelato
lucido da scarpe
IL ROBOT SPALMA SPALMA PUÒ SPALMARE TUTTE LE COSE TENERE!
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NON PUÒ SPALMARE:
chiodo
ferma-campioni
sasso
noce
pennino metallico
cestino in plastica
legno
portachiavi in metallo
paletta di plastica
IL ROBOT SPALMA SPALMA NON PUÒ SPALMARE LE COSE DURE!
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INVENTIAMO UN SIMBOLO PER OGNI PROPRIETA’ SCOPERTA esempio
leggero pesante ruvido liscio opaco
trasparente rigido morbido fragile resistente
duro molle colorato incolore irregolare
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USIAMO I SIMBOLI INVENTATI PER CLASSIFICARE ALCUNI OGGETTI
PROPRIETA’
OGGETTI
LEGGERO
PESANTE
RUVIDO
LISCIO
OPACO
TRASPARENTE
RIGIDO
MORBIDO
FRAGILE
RESISTENTE
DURO
MOLLE
COLORATO
INCOLORE
X
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SCEGLI UN OGGETTO E DISEGNALO NELLA CASELLA. COLLEGA CON LINEE COLORATE IL TUO DISEGNO CON
TUTTI I SIMBOLI ADATTI AL TUO OGGETTO. SCRIVI.
______________________________________________________
______________________________________________________
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FERRO _________________________
GOMMA _________________________
SUGHERO _________________________
PLASTICA _________________________
STOFFA _________________________
LEGNO _________________________
VETRO _________________________
CARTA _________________________
CARTONE ______________________
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È DI STOFFA
_______________________
_______________________
_______________________
È DI PLASTICA
_______________________
_______________________
_______________________
È DI LEGNO
_______________________
_______________________
_______________________
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È FATTA DI PELLE.
HA TANTI FORI.
HA UNA FIBBIA.
SOSTIENE I PANTALONI.
È FATTA DI PORCELLANA.
HA UN MANICO.
SERVE PER BERE.
È DI STOFFA.
DI SOLITO LA INDOSSANO GLI UOMINI.
BISOGNA FARLE UN NODO.
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NON È DI LEGNO, NÉ DI VETRO,
NÉ DI METALLO.
QUANDO È BAGNATO SCIVOLA.
SERVE PER LAVARSI E PULIRE.
È APPUNTITO E DI METALLO.
NON SI PIANTA COL MARTELLO.
HA UNA FESSURA CHE SI CHIAMA CRUNA.
È DI VETRO.
HA UNA FORMA ALLUNGATA E
SERVE PER CONTENERE LIQUIDI.
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LAVAGNA, CHIODO, FERRO, LIBRO, CARTA, CERA, LEGNO,
ARMADIO, SUGHERO, STOFFA, GONNA, VETRO, PLASTICA,
METALLO, PELLE, BORSA.
PORTA OGNUNO A CASA PROPRIA:
OGGETTI MATERIALI
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IL BANCO È FATTO DI LEGNO,
PERCHÉ _____________________
_____________________________
LA BORSA È FATTA DI CUOIO,
PERCHÉ _____________________
_____________________________
LA FINESTRA È FATTA DI VETRO,
PERCHÉ _____________________
_____________________________
LA MAGLIA È FATTA DI LANA,
PERCHÉ _____________________
_____________________________
LA FORBICE È FATTA DI
METALLO, PERCHÉ ____________
_____________________________
GLI OGGETTI SONO COSTRUITI CON MATERIALI DIVERSI, PERCHÉ SERVONO PER SCOPI
DIVERSI!
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ABBIAMO ORGANIZZATO LA GARA DI DUREZZA FRA ALCUNI MATERIALI
ABBIAMO BUTTATO PER TERRA I MATERIALI:
MATERIALE SI ROMPE NON SI ROMPE
punti
SASSO X 1 LEGNO X 1 METALLO X 1 CARTA X 1 VETRO X 0 PLASTILINA X 1
ABBIAMO PROVATO CON LA PRESSIONE DELLE MANI:
MATERIALE SI SPEZZA NON SI SPEZZA
PUNTI
SASSO X 1 LEGNO X 0 METALLO X 1 CARTA X 0 VETRO X 0 PLASTILINA X 0 ABBIAMO TAGLIATO CON LE FORBICI:
MATERIALE SI TAGLIA NON SI TAGLIA
Punti
SASSO X 1 LEGNO X 0 METALLO X 1 CARTA X 0 VETRO X 1 PLASTILINA X 0
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CLASSIFICA:
3 PUNTI: SASSO E METALLO
2 PUNTI: /
1 PUNTO: CARTA, LEGNO, PLASTILINA E VETRO
CAMPIONI: SASSO E METALLO
2 1
3
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CAMBIANO LA FORMA
NON CAMBIANO LA FORMA
CALZE GUANTI PEZZI DI LEGNO
LASTRE DI VETRO ELASTICO MOLLA
PALLONCINO SASSO
CIUNGA PORTACHIAVI DI METALLO
BOTTIGLIA DI PLASTICA
SONO DEFORMABILI SONO INDEFORMABILI
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PRIMA
DEFORMIAMO
DOPO
TIRANDO…
SOFFIANDO O TIRANDO…
SOFFIANDO…
TIRANDO…
PREMENDO…
NO! CAMBIANO LA FORMA, MA POI TORNANO ALLA FORMA DI PRIMA: SONO MATERIALI E LASTICI
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ESPERIMENTO
OCCORRENTE:
- UNA CANDELA
- UN VECCHIO PUNTERUOLO
- UN PENTOLINO
SVOLGIMENTO
1. APRIRE LE FINESTRE DELL’AULA
2. METTERE LA CANDELA NEL PENTOLINO
3. METTERE IL PENTOLINO SUL FORNELLO
ACCESO
4. OSSERVARE…
5. RIPETERE IL PERCORSO CON IL PUNTERUOLO.
A) LA CERA DELLA CANDELA SI È SCIOLTA NEL PENTOLINO.
B) LA PLASTICA DEL PUNTERUOLO SI È SCIOLTA CAMBIANDO
FORMA.
SI PUÒ TORNARE AL PUNTO DI PARTENZA E FARE IN MODO CHE GLI OGGETTI ABBIANO NUOVAMENTE LA FORMA DI PARTENZA?
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MASTICANDO…
BRUCIANDO…
BRUCIANDO…
COL CALORE…
MANIPOLANDO…
Sì! CAMBIANO LA FORMA E RESTANO DEFORMATI: SONO MATERIALI PLASTICI
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MATERIALI
DEFORMABILI INDEFORMABILI
CAMBIANO LA FORMA NON CAMBIANO LA FORMA ELASTICI PLASTICI RIPRENDONO NON RIPRENDONO LA FORMA LA FORMA DI PRIMA DI PRIMA
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PORTA OGNI MATERIALE A CASA PROPRIA: METALLO, STOFFA, POLISTIROLO,SASSO, ELASTICO, CERA,
SUGHERO, GOMMA, PLASTILINA,VETRO, PLASTICA,
PORCELLANA, CARTA, CARTONE, LEGNO, DAS
INDEFORMABILI ELASTICI PLASTICI
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
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QUALI DISEGNI ILLUSTRANO LA DUREZZA E QUALI L’ELASTICITÀ?
SCRIVI D OPPURE E ACCANTO A OGNI DISEGNO
SCOPRI IN BASE A QUALE CRITERIO LA MAESTRA HA FORMATO GLI
INSIEMI:
____________________________ ___________________________
A B
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COSA SUCCEDE AI MATERIALI NELL’ACQUA?
IPOTESI:
POLISTIROLO
CARTA
METALLO
METALLO
SUGHERO
LEGNO
LEGNO
STOFFA
LANA
ORO
METALLO
CARTONE
PORCELLANA
VETRO
PLASTICA
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VERIFICA:
POLISTIROLO
CARTA
METALLO
METALLO
SUGHERO
LEGNO
LEGNO
STOFFA
LANA
ORO
METALLO
CARTONE
PORCELLANA
VETRO
PLASTICA
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ESPERIMENTI SUL GALLEGGIAMENTO
OCCORRENTE:- vaschetta di acqua
- plastilina
- un' arancia con la buccia
1. Riempire per bene fino all'orlo il lavamani di
acqua e ipotizzare se l’arancia galleggerà.
Metterla nell'acqua. L'arancia galleggia.
Riprenderla, sbucciarla con le mani e rimetterla in
acqua: l'arancia affonda.
CONSTATAZIONE:
Dalle differenze tra prima e dopo, si direbbe che è
la buccia spugnosa che fa galleggiare l’arancia.
2. Consegnare a tutti un pezzetto di plastilina,
da lavorare con le mani per renderla
morbida, formare un’ unica pallina e gettarla
nell'acqua: affonda.
Riprendere la plastilina e modellarla a forma di
barchetta. Ipotizzare se affonderà. Posare la
barchetta in acqua: chiaramente non affonda.
PROBLEMA: Perché la plastilina a forma di barca
non è affondata?
CONSTATAZIONE: Deve essere stata la forma a
determinare il galleggiamento. È una questione di
forma?
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VARIANTE
OCCORRENTE - una vaschetta con dell'acqua
- due fogli di alluminio per alimenti.
PROCEDIMENTO
Appoggiare il foglio di alluminio sull’acqua,
cosa succede? In base al suo peso specifico
dovrebbe andare a fondo, invece grazie alla sua forma (superficie molto
ampia in rapporto al suo peso), galleggia. Prendere il secondo foglio e
ripiegarlo su se stesso tante volte fino a farlo diventare un pacchettino,
facendo bene attenzione a togliere l’aria tra una ripiegatura e l’altra. Disporlo
nell’acqua: questa volta lo vedrete andrà a fondo.
LA MAESTRA RACCONTA:
Archimede scoprì che un corpo immerso in acqua riceve una spinta dal basso
verso l' alto pari al peso del fluido spostato.
GIOCO: LA DANZA ACQUATICA
OCCORRENTE: - recipiente di vetro pieno di acqua gassata
- uvetta.
PROCEDIMENTO
Mettere alcuni acini di uvetta nell’acqua gassata e osservare cosa succede
dopo pochi minuti. All’inizio l’uvetta affonderà, ma non appena le bollicine del
gas rimarranno intrappolate tra le grinze degli acini, essi diventeranno meno
densi del liquido e cominceranno a risalire. Giunti in superficie le bollicine
scoppieranno e gli acini torneranno sul fondo. Il processo si ripeterà più volte
trasformando il movimento dell’uvetta in una danza acquatica!
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MATERIALE PRENDE FUOCO? BRUCIA? PUZZA? ANNERISCE? CAMBIA FORMA? SCOTTA? SI TRASFORMA IN QUALCOS’ALTRO?
POLISTIROLO
_______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________
CARTA
_______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________
LEGNO
_______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________
VETRO
_______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________
PLASTILINA
_______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________
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GOMMA
_______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________
METALLO
_______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________
CERA
_______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________
STOFFA
_______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________
PLASTICA
_______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________
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POLENTA IN CLASSE!
FACCIAMO LA POLENTA PER CAPIRE DI CHE MATERIALE DEVE
ESSERE IL MESTOLO MIGLIORE. (IL FORMAGGIO LO PORTA LA
MAESTRA…)
IL MESTOLO DI
METALLO
SCOTTA
IL MESTOLO DI
LEGNO
NON SCOTTA
IL MESTOLO DI
PLASTICA
NON SCOTTA
PROVIAMO CON TANTI MATERIALI
METALLO IL METALLO CONDUCE IL CALORE
LEGNO IL LEGNO NON CONDUCE IL CALORE
PLASTICA LA PLASTICA NON CONDUCE IL CALORE
CARTA LA CARTA NON CONDUCE IL CALORE
VETRO IL VETRO CONDUCE IL CALORE
STOFFA LA STOFFA NON CONDUCE IL CALORE
POLISTIROLO IL POLISTIROLO NON CONDUCE IL CALORE
CONDUTTORI NON CONDUTTORI
METALLO VETRO
LEGNO PLASTICA
CARTA STOFFA
POLISTIROLO
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BAGNA? SI SPANDE?
HA FORMA?
EVAPORA?
METALLO
ACQUA
INCHIOSTRO
ARANCIATA
DAS
LEGNO
I LIQUIDI BAGNANO, SI SPANDONO, NON HANNO UNA FORMA E, AL CALDO, EVAPORANO.
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SONO ______________________________
NON BAGNA
HA FORMA
NON EVAPORA
NON SI SPANDE
SONO ______________________________
BAGNA
NON HA FORMA
EVAPORA
SI SPANDE
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VINO
COCA COLA
LAVAGNA
MURO
LIQUORE
SUCCO DI FRUTTA
CERAMICA
PLASTICA
BIRRA
ASTUCCIO
CAFFE’
SASSO
GRAPPA
FINESTRA
TERRACOTTA
TÈ
LATTE
PANE
CAMOMILLA
CARTA
CARTONE
GOMMA
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ZUCCHERO, CAFFÈ, FARINA, SEGATURA… SONO SOLIDI O LIQUIDI?
NON BAGNA
SI SPANDE
NON HA FORMA
NON EVAPORA
NON BAGNA
SI SPANDE
NON HA FORMA
NON EVAPORA
NON BAGNA
SI SPANDE
NON HA FORMA
NON EVAPORA
NON BAGNA
SI SPANDE
NON HA FORMA
NON EVAPORA
CONCLUSIONE:
SI COMPORTANO UN PO’ COME I SOLIDI, UN PO’ COME I LIQUIDI
MA ALLORA, SONO SOLIDI O LIQUIDI?
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(INCOLLARE PICCOLI OGGETTI: SPILLO, STECCA DEL GELATO,PUNTINA, PEZZO DI VETRO…)
OGGETTO
CON QUANTI MATERIALI È FATTO?
____________________________________________________________
DI QUALI MATERIALI È COMPOSTO?
____________________________________________________________
CHE PROPRIETÀ HA?
____________________________________________________________
QUESTE PROPRIETÀ SONO PROPRIE DELL’OGGETTO O DEL MATERIALE?
_____________________________________________________________
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VEDIAMO SE MI RICORDO… UNISCI OGNI MATERIALE CON LE SUE PROPRIETÀ:
(USA TANTI COLORI)
CARTA
LEGNO
METALLO
PLASTICA
STOFFA
PORCELLANA
VETRO
SUGHERO
POLISTIROLO
INDEFORMABILE
NON BRUCIA
CONDUTTORE
TRASPARENTE
NON GALLEGGIA
DEFORMABILE
GALLEGGIA
OPACO
BRUCIA
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COLORA IL RETTANGOLO CORRISPONDENTE SOLIDO LIQUIDO VETRO
GOMMA
LATTE
OLIO
CAFFÈ
POLISTIROLO
CARTONE
FARINA
CACAO
ARANCIATA
PAGLIA
SABBIA
SANGUE
SUGHERO
ACQUA
GHIACCIO
LANA
PLASTICA
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SCRIVI ACCANTO A OGNI OGGETTO I MATERIALI DI CUI È FATTO: LA TUA CARTELLA
_____________________________ _____________________________
IL TUO RIGHELLO
_____________________________ _____________________________
LE POSATE CON CUI MANGI
_____________________________ _____________________________
LE PORTE DELLA SCUOLA
_____________________________ _____________________________
LA FINESTRA DELL’AULA
_____________________________ _____________________________
LA BORSA DELLA MAESTRA
_____________________________ _____________________________
IL TUO VESTITO
_____________________________ _____________________________
LA TAZZINA DEL CAFFÈ
_____________________________ _____________________________
IL TAPPO DEL PENNARELLO
_____________________________ _____________________________
VERO O FALSO? 1. I MATERIALI LIQUIDI POSSONO ESSERE TRASPORTATI
CON LE MANI.
2. I MATERIALI LIQUIDI HANNO UNA FORMA.
3. LE POLVERI SONO DEI SOLIDI SBRICIOLATI.
4. LE POLVERI SONO LIQUIDI.
5. I LIQUIDI PRENDONO LA FORMA DEL CONTENITORE.
6. I MATERIALI SOLIDI NON HANNO FORMA.
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L'ARIA
L'ARIA SI TROVA DAPPERTUTTO E OCCUPA TUTTI GLI SPAZI A DISPOSIZIONE
ESPERIMENTI:
1. In una vaschetta piena d'acqua abbiamo capovolto un bottiglia vuota
per riempirla, ma l'acqua non è entrata. Inclinando la bottiglia, invece,
abbiamo visto uscire l'aria sotto forma di bollicine che ha lasciato il
posto all'acqua.
2. Abbiamo immerso una spugna asciutta nella vaschetta d'acqua e
l'abbiamo strizzata: dalla spugna sono uscite tante bollicine.
Conclusione: gli spazi vuoti della spugna e della bottiglia erano pieni d'aria.
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L'ARIA PESA
ESPERIMENTI:
1. Abbiamo gonfiato due palloncini uguali e li abbiamo
attaccati con del nastro adesivo alle due estremità
dell’appendiabiti, in modo che fossero in equilibrio.
Dopo aver bucato con uno spillo uno dei palloncini,
abbiamo visto la gruccia pendere dalla parte del
palloncino gonfio.
CONCLUSIONE: Il palloncino è più pesante perché contiene l'aria.
Il peso che l'aria esercita sulla terra si chiama PRESSIONE ATMOSFERICA
La pressione atmosferica viene esercitata in tutte le direzioni.
2. Prendiamo un bicchiere pieno d'acqua, appoggiamo sopra un foglio di carta e lo capovolgiamo: il foglio non si stacca.
CONCLUSIONE: la pressione atmosferica lo sostiene come sostiene tutta l'acqua contenuta nel bicchiere.
3. Prendiamo una cannuccia e la riempiamo d'acqua aspirando con la bocca. Tappiamo col dito la cannuccia dalla parte in cui abbiamo aspirato. Dalla cannuccia non esce l'acqua.
CONCLUSIONE: la pressione atmosferica preme anche dal basso verso l'alto.
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L'ARIA SI PUÒ COMPRIMERE
ESPERIMENTI:
1. Prendiamo tre siringhe: una la riempiamo d'acqua, una di sabbia e una
di aria. Tappiamo ogni siringa con un dito e premiamo il pistone.
Vediamo che nelle prime due il pistone non avanza perché i liquidi e i
solidi non sono comprimibili; nella terza, cioè in quella riempita di aria,
il pistone avanza in modo evidente, fino ad un certo punto.
2. Prendiamo un palloncino di quelli lunghi e lo gonfiamo e vediamo che
si comporta come la camera d'aria di una bicicletta. In esso l'aria si
comprime.
CONCLUSIONE: l'aria ha occupato un volume minore rispetto a quello
iniziale, perché si può comprimere.
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L'ARIA CALDA
1. Infiliamo sul collo di una bottiglia vuota un palloncino semisgonfio.
Sistemiamo la bottiglia nella bacinella piena di acqua bollente.
Aspettiamo qualche minuto e il palloncino si gonfia.
In seguito mettiamo la stessa bottiglia col palloncino ad una
temperatura di circa 0° (fuori o in una bacinella c olma di ghiaccio).
Vediamo che il palloncino si sgonfia e poi inizia a contrarsi fino ad
essere risucchiato all'interno della bottiglia. Ecco cosa succede: posta
al freddo, l'aria contenuta nella bottiglia si raffredda e inizia a
contrarsi, diminuendo il proprio volume e così risucchia l'aria contenuta
nel palloncino che, spinto anche dalla pressione esterna
dell'atmosfera, penetra dentro la bottiglia e si gonfia al rovescio
rispetto a quando era sul termosifone.
CONCLUSIONE: L'aria con il calore ha bisogno di spazio perché si
espande, invece, con il freddo l'aria ha bisogno di meno spazio, perché si
contrae.
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2. Si accende una candela e la si pone nella parte alta vicino all'apertura
di una finestra. Si osserva (quando fuori fa freddo) che la fiammella è
rivolta verso l'esterno, mentre se la si pone sul davanzale in basso,
sempre vicino all'apertura di una finestra, la fiammella è rivolta verso
l'interno.
3. Se mettiamo un palloncino sul termosifone caldo vediamo che il palloncino sale.
CONSTATAZIONE: l'aria calda è più leggera di quella fredda, infatti sale e
fuoriesce dalla parte alta della finestra. Invece l'aria fredda dell'esterno, più
pesante, entra nell'aula attraverso la parte bassa della finestra. Questi
esperimenti dimostrano che l'aria non ha un volume e una forma propria e
che è elastica: infatti si dilata se si riscalda e si contrae se si raffredda.
CONCLUSIONE: L'aria calda è più leggera dell'aria fredda, quindi sale verso l'alto.
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VOLARE NELL'ARIA
Se gonfiamo con il fiato un palloncino e lo chiudiamo con un filo il
palloncino, lasciato libero, non vola. Per volare nel cielo, il
palloncino deve essere gonfiato con un gas più leggero dell'aria
che si chiama elio.
Prendiamo un foglio e proviamo a lanciarlo segnando il punto in cui "atterra",
lo stesso facciamo con un foglio appallottolato. Costruiamo un aeroplano di
carta e lo lanciamo. Notiamo che quest'ultimo va più lontano.
CONCLUSIONE: gli aeroplani costruiti con la carta possono volare bene e
andare abbastanza lontano per la loro forma aerodinamica, adatta al
movimento nell'aria.